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Il cancrodella mammella
La Collana del Girasole n. 5
Associazione Italiana Malati di Cancro,parenti e amici
La Collana del Girasole
Il cancro della mammella
5
3 collana del girasole
Indice
5 Introduzione
6 Checos’èilcancro?
7 Lamammella
8 Checos’èiltumoredellamammella?
9 Qualisonoitipidicarcinomadellamammella?
10 Qualisonolecauseeifattoridirischiodelcarcinoma
dellamammella?
12 Qualisonoisintomidelcancrodellamammella?
12 Diagnosiprecoce
13 Comesiformulaladiagnosi?
15Qualisonoitipiditrattamento?
16 Lachirurgia
21 L’importanzadell’esameistologico
23 Lecuredopolachirurgia
24 Convivereconleconseguenzedell’interventoalseno
25 Laradioterapia
28 Lachemioterapia
31 L’ormonoterapia
34 Laterapiaabersagliomolecolare
34 Laterapiabiologica
38 Icontrollidopoleterapie
41 Lacomunicazioneinfamiglia
42 Comepoteteaiutarevoistesse
43 Itrattamentinonconvenzionali
44 Glistudiclinici
45 Sussidieconomicietuteladellavoroperimalati
dicancro
Revisione critica del testo: A. Costa, CoordinatoredelCentrodiSenologiadella Svizzera Italiana,Bellinzona (Svizzera);L. Gianni (Direttore), M. Zambetti, Dipartimento di Oncologia Medica -OspedaleSanRaffaeleIRCCSMilano Traduzione e editing: C. Di Loreto(AIMaC)
Questa pubblicazione è stata realizzata nell’ambito del Progetto“Servizio Nazionale di Accoglienza e Informazione in Oncologia(SION)”sostenutoconifondiOttoperMilledellaChiesaValdese.
Settimaedizione:marzo2016Titolooriginaledell’opera:Understanding Cancer of the Breast
© AIMaC 2016. Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione e la trasmissione inqualsiasi forma o con qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, compresefotocopie,registrazionioaltrotipodisistemadimemorizzazioneoconsultazionedeidatisonoassolutamentevietatesenzaprevioconsensoscrittodiAIMaCcomeconcordatoconMacMillan Cancer Support.
Pur garantendo l’esattezza e il rigore scientifico delle informazioni, AIMaC declina ogni responsabilità con riferimento alle indicazioni fornite sui trattamenti, per le quali si raccomanda di consultare il medico curante, l’unico che possa adottare decisioni in merito.
Legenda
Perpraticitàdiconsultazionealatodeltestosonostatiinseritideiriquadricontraddistintidapiccoleicone,ognunadellequalihailseguentesignificato:
richiama l’attenzione su alcuni concetti espressi nel testo a fianco
definizione di un termine tecnico
rimando ad altri libretti della Collana del Girasole o ad altre pubblicazioni di AIMaC
rimando a siti internet www
AIMaC è grata a MacMillan Cancer Support (www.macmillan.org.uk) per aver concesso in esclusiva l’utilizzazione di questo libretto e per aver consentito al Comitato Scientifico di adattarlo ai fini di una migliore comprensione da parte di pazienti, parenti e amici e di adeguarne il contenuto alla realtà del Servizio Sani-tario Nazionale, alla cultura, alle abitudini e ai rapporti medico-infermiere-paziente del nostro Paese.
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Introduzione
L’obiettivodiquestolibretto,chehacaratterepuramenteinformativo,èdiaiutareimalatidicancroedancheilorofamiliari e amici a sapernedi più sui tumori dellamam-mella nel tentativo di rispondere, almeno in parte, alledomandepiùcomunirelativeadiagnosietrattamentodiquestamalattia.Naturalmente,questolibrettononcontieneindicazioniuti-liastabilirequalesiailtrattamentomiglioreperilsingolocaso,inquantol’unicoapoterlofareèilmedicocurantecheèaconoscenzadituttalastoriaclinicadelpaziente.
Per ulteriori informazioni è disponibile il servizio offerto dall’helpline di AIMaC, un’équipe di professionisti esper-ti in grado di rispondere ai bisogni dei malati di cancro e dei loro familiari, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 - numero verde 840 503579, e-mail [email protected].
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Che cos’è il cancro?Ilcancrononèunamalattiaunica,nonhaun’unicacausanéununicotipoditrattamento:esistonooltre200tipidiversidicancro,ognunoconunsuonomeeunasuaterapia.Benché le cellule che costituiscono le varie partidell’organismoabbianoaspettodiversoe funzioninoan-cheinmododiverso,lamaggiorpartesiriparanoesiripro-ducononellostessomodo.Dinormaladivisionedellecel-luleavvieneinmanieraordinataecontrollata,mase,perun qualsiasi motivo, questo processo si altera, le cellule‘impazziscono’ e continuano a dividersi senza controllo,formandounamassachesidefinisce‘tumore’.
Itumoripossonoesserebenigniomaligni.Imedicisonoingradodistabilireseuntumoreèbenignoomalignosullabasediunabiopsia.Lecelluledeitumoribenignicresconolentamenteenonhannolacapacitàdidiffondersiadaltrepartidell’organismo;tuttavia,secontinuanoacrescerenelsitooriginale,possonodiventareunproblema,inquantoesercitano pressione contro gli organi adiacenti. Al con-trario,itumorimalignisonocostituitidacelluleche,inas-senzadiuntrattamentoopportuno,hannolacapacitàdiinvadereedistruggereitessuticircostantiedidiffondersiadistanza,ovvero,aldilàdellasedediinsorgenzadeltu-moreprimitivo.Inaltreparolelecelluleneoplastichepos-sonostaccarsidaltumoreprimitivoediffondersiattraversoilsangueoilsistema linfatico.Quandoraggiungonounnuovosito,lecellulepossonocontinuareadividersi,dan-docosìorigineadunametastasi.
La divisione cellulare è un processo ordinato e controllato, ma se si altera, le cellule ‘impazziscono’ e conti-nuano a dividersi senza controllo, formando una massa che si definisce ‘tumore’.
Biopsia:prelievodiuncampionedicelluleoditessutochesaràesami-natoalmicroscopioperaccertarel’eventualepre-senzadicelluleatipiche.
Sistema linfatico:ele-mentodelsistemaimmu-nitario,ilsistemanaturaledidifesadell’organismodalleinfezioniedallemalattie.Ècostituitodavariorganiqualiilmidolloosseo,iltimo,lamilzaeilinfonodi,collegatitralorodaunaretediminuscolivasidettivasi linfatici.Nelsistemalinfaticofluiscelalinfa,unliquidogiallocontenenteilinfociti,ossialecellulechedevonocombatterelemalattie.
Metastasi:celluletumoralistaccatesidaltumoreprimitivochesidiffondonoattraversoivasisanguigniolinfatici,raggiungendointalmodoaltriorgani.Pertalemotivosiparlaancheditumoresecondario.
Cellulenormali Celluletumorali
Tessuto adiposo:grasso.
Tessuto connettivo: tessutochesostieneeconnettediversestrut-turedell’organismo,adesclusionedelsistemanervoso.Ossa,carti-lagini,fasce,tendinielegamentisonotessuticonnettivi.
Sistema linfatico:ele-mentodelsistemaimmu-nitario,ilsistemanaturaledidifesadell’organismodalleinfezioniedallemalattie.Ècostituitodavariorganiqualiilmidolloosseo,iltimo,lamilzaeilinfonodi,collegatitralorodaunaretediminuscolivasidettivasi linfatici.Nelsistemalinfaticofluiscelalinfa,unliquidogiallocontenenteilinfociti,ossialecellulechedevonocombatterelemalattie.
La mammellaLamammellaècostituitadacute,tessuto adiposo,tes-suto connettivo e tessuto ghiandolare. Quest’ultimo èsuddivisoinlobi,daiqualisidiparteunaretedidottichesidiramanofinoalcapezzolo.Illatteèprodottoneilobi.
muscolo
lobo
costola
tessutoadiposo
capezzolo
dottogalattoforo
Lemammellenonsonomaiperfettamenteugualitraloro,esimodificanonellediversefasidelciclomestruale,risul-tandotalvolta‘nodose’proprioprimadellamestruazione.Aldi sottodellacute,una ‘coda’del tessutomammariosiestendefinoalcavoascellare,checontieneungruppodi linfonodi che fanno parte del sistema linfatico. Altrigruppidilinfonodisonolocalizzatisottolosternoedietrolaclavicola(v.figura).
linfonodiascellari
linfonodidellacatenamammariainterna
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semplicementecheilcarcinomaèstatotrovatoinundot-to(olobulo)echeècresciutofinoalpuntodiinfiltrarlo.Nonvuoldirequindicheiltumorehacominciatoainva-derel’interoorganismo.
Quali sono i tipi di carcinoma della mammella?*Finoaqualchedecenniofaladiagnosiditumorevenivafor-mulatadalpatologostudiandoalmicroscopiolecelluledelnoduloduroasportatoconl’interventochirurgico(oppure‘esplorato’conunagosottovuotoingradodiaspiraredelmaterialebiologicodaesaminare).Vistoiltessutomaligno,fattaladiagnosi.Perquestolaterapiadeltumoreerasem-prelastessa:asportazionetotaledellamammella.Tuttavia,conl’evoluzionedelleconoscenzescientifiche,ilpatologoèarrivatoadistinguereilcarcinomainquattrotipieamettereinguardiailchirurgosullalorosostanzialediversità.
Carcinoma lobulare in situ: non rappresenta un rischioper la vita, perché la sua malignità è praticamente soloformale, nel senso che la morfologia delle singole cel-luleèindicativadiunalorotrasformazione,equivalenteaunostatodiprecancerosi,valeadireunadimostrazionedell’esistenzadi un rischioper la donnadi ammalarsi dicarcinomamammario.QuestotipoditumoreèindicatoancheconlasiglaLIN(chesirifàalnomeingleseechestaper neoplasia intraepiteliale lobulare), chepuòdiventareLIN1,LIN2oLIN3asecondadellivellodievoluzioneversolamalignità.Laterapiasilimitaallasempliceasportazionedell’areainteressatadaltumore.
Carcinoma duttale in situ:anchequestotipoditumoreèconsideratounaprecancerosi,maègiàunpo’piùperico-losodelcarcinomalobulareinsitu,perchétendeariformarsi
Che cos’è il tumore della mammella?*Con il termine tumore della mammella s’intendono or-mai correntemente molte diverse condizioni di malattiadiquest’organofemminile.Inrealtà,cometutti itumori,anchequellidellamammellapossonoesserebenignioma-ligni:iprimisonochiamatianchefibroadenomi,isecondisonosostanzialmenteicarcinomi.Ifibroadenomisonofrequentinelledonnegiovani,soprat-tutto inquellechenonhannoancoraavutogravidanze.Nonrappresentanounpericoloesiasportanochirurgica-mentesolosecresconorapidamentedidimensionioppuresecambianoaspettooforma.Icarcinomisonoitumorimalignichecolpisconolaghian-dola mammaria,uncomplessoesofisticatoinsiemedicel-lulemoltobenorganizzatefra loroeprogrammatedallanatura per una sola e fondamentale funzione: produrreil latte che nutrirà il neonato. Le cellule della ghiandolamammariasonodiduetipi:
•cellulelobulari,cheproduconoillatte;e
•celluleduttali,cosiddetteperchéformanoidotti(ocon-dotti)cheportanoillattealcapezzoloequindiallaboc-cadelneonato.
Se lacellulachesi trasforma inmalignaappartieneaunlobulo, si avrà un carcinoma lobulare; se la trasforma-zionemalignaavvieneinundotto,siavràuncarcinoma duttale. Ilprocessoditrasformazioneverso lamalignitàè relativamente lento, e caratterizzatoda varie fasi: unaprimafaseincuiilcarcinomacrescenellazonaanatomi-caincuiènatoeperquestodefinitoin situ,seguitadaunafaseincuidiventainfiltrantedellastessazona,eperquestodefinitoinfiltrante(oinvasivo).Quindinonbisognaspaventarsi se si legge ‘carcinoma mammario duttale (olobulare) infiltrante (o invasivo)’,perchéquestovuoldire
Ghiandola mammaria: complessoesofisticatoinsiemedicellulemoltobenorganizzatefraloroeprogrammateperpro-durreillattechenutriràilneonato.
In situ: terminelatinochesignifica‘sulposto,nellostessoluogo’.
Patologo: medicospecialistacheconoscel’anatomiadellecelluleedeitessutisiasanichemalati.
Morfologia: inbiologiaèlostudiodellaformaedellastrutturadegliesseriviventi.
Precancerosi: con-dizionechedimostral’esistenzadiunrischiodiammalarsiditumore.
*Leinformazioniripor-tateinquestocapitolosonotratteda:A.Costa,Donne e tumore al seno,O.N.DAOsservatorioNa-zionalesullasalutedellaDonna(www.ondaosser-vatorio.it).
*Leinformazioniripor-tateinquestocapitolosonotratteda:A.Costa,Donne e tumore al seno,O.N.DAOsservatorioNa-zionalesullasalutedellaDonna(www.ondaosser-vatorio.it).
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fattori legati alla salute:
•pregressadiagnosiditumoredelseno
•alcunepatologiemammariebenigne;
•sovrappesodopolamenopausa;
fattori ormonali
•trattamentopregressooincorsoconterapiaormonalesostitutiva (TOS) (v.pag.38). Si fapresente cheper ledonne giovani che ricevono una TOS per compensareunamenopausaprecoceoun interventodiovariecto-mia,ilrischiononaumentafinoall’etàdi50anni;
•usodellapillolaanticoncezionaleperlungotempo;
•nulliparità;
•menarca precoceomenopausa tardiva;
•mancanzadilatteoallattamentobreve;
•primagravidanzatardiva;
fattori legati allo stile di vita
•largousodialcolicipermoltotempo;
fattori genetici
•incasimoltorari(menodi5su100)lamalattiaècausa-tadamutazionigenetiche,masonofrequenti icasiditumoredellamammella sporadico, ossia diagnosticatoinunasoladonnadellafamiglia.Ciòsignificache,puravendounaparenteaffettadallamalattia,nellamaggiorpartedeicasinonsifapartediuna‘famigliaarischio’.Se, invece, i familiari colpiti dalla malattia sono due opiù,esoprattuttoselamalattiaèstatadiagnosticataingiovaneetàoadambeduelemammelle,sipuòsospet-tareundifettogeneticoereditario.
Intalicasièsufficienteunsempliceprelievodisangueperaccertarelapresenzadimutazionigenetiche.L’indicazionedovrebbeessereformulatadaungenetistanell’ambitodiunaconsulenzagenetica.Questeanalisisonodisponibilipressoappositicentrispecializzati.
eadiventareinfiltrante.Deveesserecuratoconmoltaat-tenzioneenonsempreèpossibilefarlofacilmente,perchénellafase in situ(v.pag.8)nonèpalpabile.Èilradiologoche lo riconosce subitoallamammografia sotto formadimicrocalcificazioni.Lamammografiaèl’unicoesamecheconsentedidiagnosticarelamalattiadurantelalungafasedell’infiltrazione.
Carcinoma lobulare infiltrante: èuncarcinomadellamam-mellainsensopieno.Tendeaesseremulticentricoemul-tifocale.Èpiùrarodelcarcinomaduttale.Perunadiagnosiprecisaeperprogrammareconaccuratezzailgiustotipodiinterventochirurgicoè spessonecessaria,oltreallamam-mografia,anchelarisonanzamagnetica(v.pag.14).Late-rapiaèchirurgica.
Carcinoma duttale infiltrante:èiltipodicarcinomamam-mariopiùcomuneefrequente.Ègeneralmenteconcentratoinununiconodulochecresceinunpuntoprecisodellaghiandolamammaria.Laterapiachirurgicaèessenziale,el’interventocomprendeanche l’asportazionedei linfonodiascellariolabiopsiadellinfonodosentinella(v.pag.18).
Quali sono le cause e i fattori di rischio del carcinoma della mammella?Ilcarcinomadellamammellaèiltumorepiùfrequentetrala popolazione femminile. Pur essendo le cause tuttorasconosciute,sonostatiindividuatialcunifattoridirischio:inprimoluogol’età(tant’ècheoltreil65%deicasisiri-scontrainpazienticonpiùdi65anni),seguitada:
Microcalcificazioni: pic-colissimidepositidicalciochesegnalanoingenerelapresenzadiuncarcinomaintraduttale.
Multicentrico: relativoallapresenzadipiùfocolaitumoraliindiversearee(quadranti)dellamam-mella.
Multifocale: relativoallapresenzadipiùfocolaitumoralinellastessaarea(quadrante)dellamam-mella.
Le cause dei tumori della mammella non sono ancora chiare, ma alcuni fattori predi-spongono alla malattia:- fattori legati alla
salute;- fattori ormonali;- fattori legati allo stile
di vita;- fattori genetici.
Ovariectomia: inter-ventodiasportazionedell’ovaio.
Nulliparità:mancanzadifigli.Ènulliparaladonnachenonhaavutogravidanze.
Menarca: primamestruazione;èprecocequandoavvieneingio-vanissimaetà.
Menopausa: cessazionedellemestruazionie,quindi,dellafunzioneriproduttiva;ètardivaquandoavvieneinetàavanzata.
Genetista: specialistaingradodiidentificareifat-toridirischiopermalattieereditarieodioriginegenetica.
Per ulteriori informazio-ni sui test genetici rivolgersi ad AIMaC (numero verde 840 503578, [email protected])
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èindicatal’ecografia(v.sotto).L’applicazionedellemodernetecnologieeirisultatidellari-cercamiratia individuare i tumoripiccolissimienonquelliormaigiàpalpabilihannoridimensionatoilruolo,aifinidelladiagnosi precoce,dell’autoesame del seno, che ladonnadeveeseguireperiodicamente4-5giornidopoilterminedel-lemestruazioniperacquisireunaprofondaconoscenzadelpropriosenoinmododasaperriconoscereeventualicam-biamentinellediversefasidelciclomestrualeealterazioni,ancheminime,cherendonolamammella‘diversadalsolito’.
Come si formula la diagnosi?Solitamentel’iterdiagnosticocominciadalmedicodime-dicinagenerale,chevi visitaevi fadomandesulla storiafamiliareesullecondizionigenerali.Dopolavisita,selori-tieneopportuno,puòsuggerirvidiconsultareunsenologoouncentrooncologicoperunapiùapprofonditavalutazio-needeventualeesecuzionediulterioriesami.Lemetodichedescrittebrevementediseguitoservonotutteperformulareladiagnosieilmedicopuòdecideredisot-toporviadunosolooapiùdiquestiesamistrumentali.
Mammografia: tecnica radiologica (v. pag. 12) che è ilmiglioremetododidiagnosiperledonnedioltre50anni.
Ecografia: tecnica radiologicacheutilizza le riflessionidiun fascio di ultrasuoni per formare un’immagine degliorgani internidel corpo.Oltrea stabilire lanaturadiunnodulo,consentedidifferenziareinoduli solididallecisti.Una piccola sonda ecografica emette un fascio di ultra-suoni,lecuiriflessionisonoconvertiteinimmaginitramiteuncomputer.All’internodellasondaèpossibilecollocareundispositivochepermettedivisualizzareivasisanguignieilflussodelsangueallorointerno.Ciòèmoltoutileper-chélapresenzadiuntumoremodificailflussosanguigno.L’ecografiaèindoloreedurasolopochiminuti.
Quali sono i sintomi del cancro della mammella?Neglistadiiniziali,lamalattianondàluogoasintomispe-cifici,maognidonnadovrebbeconoscerebenelepropriemammelleperessereingradodiriconoscereeventualicam-biamentiquali:
mammella: -variazionedidimensionioforma -presenzadirilievioinfossamentisulla superficie(pelleabucciad’arancia) -presenzadiprotuberanzaoispessimento
capezzolo: -retrazione(versol’interno) -protuberanzaoispessimentonell’area situatadietroilcapezzolo -eczemasulcapezzoloonell’area circostante(incasirari) -secrezioneematica(incasimoltorari)
braccio: -gonfiorealivellodell’ascella
Ildolorelocalizzatoallamammellasolitamentenonèsin-tomodimalattia.
Diagnosi precoce Seiltumoreèscopertoquandoèancoramoltopiccolo,visonoottimepossibilitàdiguarire.Moltoimportanteaifinidellaprevenzione,opiùcorretta-mente dell’anticipo diagnostico, è la mammografia, unatecnicaradiologicaingradodisvelarenodulianchemoltopiccoli,nonancorapalpabiliall’esamemanuale.Dopoaver-vi sistematoaccuratamente sul lettino, il tecnicodi radio-logia eseguedue radiografie,dadueangolazioni diverse,perciascunamammella.Lamammografiaèconsigliataalledonnedietàsuperiorea40anni,mentreperlepiùgiovani
Senologo:medicospecialistaespertonellepatologiedellamam-mella.
Nodulo solido:costi-tuitodaungruppodicelluleditessutomam-mario.
Cisti: piccolasaccadiliquidochesiformaneltessutomammario.
Ogni donna dovrebbe conoscere bene le proprie mammelle per essere in grado di riconoscere eventuali cambiamenti.
Il dolore localizzato alla mammella solita-mente non è sintomo di malattia.
Mammografia:radiogra-fiadellamammella.
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Quali sono i tipi di trattamento?Lacuradeltumoredellamammellasièsemprepiùperfezio-nataneltempoeoggiladonnapuòcontaresudiversepos-sibilitàdicuraesumaggioriprobabilitàdisopravvivenza.Tenendocontodelfattochelamalattiapuòpresentarsiindiverseforme,lapersonalizzazionedellecurerappresentalasfidapiùimpegnativaneltrattamentodiquestotumore.Lasceltadellaterapiadipendedadiversifattori,traiqualile caratteristiche istologicheebiologiche (v. pag.21)deltumoreelecaratteristichedellapaziente(adesempio,etàepresenzadialtremalattie),chepossonoinfluiresullastoriaclinicadellamalattiaesullarispostaallaterapia.Lestrategieterapeuticheconsistonointrattamentiloco-re-gionali(chirurgiaeradioterapia)eterapieadiuvanti(chemio-terapia,terapiaormonale,terapiaabersagliomolecolare)da attuare dopo l’intervento allo scopo di completare lacuraprincipalecheèlachirurgia.Lasceltadellaterapiaadiu-vantepiùindicatanelsingolocasodipendedalprofilodeltumore (v.pag.21)equindidal rischio individualeche iltumoresi ripresentiochesisviluppinometastasi.Grazieall’integrazioneottimaleditalimodalitàterapeutichenegliultimitrent’annisièassistitoaunsensibilemiglioramentodellasopravvivenzadellepazienti.
Pianificazione del trattamentoUn’équipecompostadavari specialisti (unchirurgo spe-cializzato nella chirurgia dei tumori della mammella, unoncologo,unradioterapista,unradiologo,unpatologo,un infermiere specializzato nel trattamento dei pazientioncologici,unnutrizionista,undietista,unfisioterapistaeunopsicologo)elaborailpianoditrattamentotenendocontodivari fattoriquali l’età, lecondizionigeneralie ilprofilodeltumore.
Il consenso informatoPrimadiprocedereaqualunque trattamento ilmedicoè
Risonanza magnetica nucleare (RMN): tecnica radiolo-gicacheutilizzaicampimagneticiperelaborareimmaginidettagliate delle strutture interne dell’organismo. Per lamiglioreriuscitaèindispensabilerimaneresdraiateefermequantopiùpossibilesullettinochesitrovaall’internodiuncilindrodimetallo.Primadientrarenelcilindroènecessariorimuovereognioggettometallico.Iportatoridipacemakeroaltritipidiclipmetallichechirurgichenonpossonosot-toporsiallaRMNacausadeicampimagnetici.Sesisoffrediclaustrofobia,èopportunoinformareilmedico.L’interaprocedurapuòrichiederefinoaun’oraedèindolore.
Macro-agobiopsia: procedura che permette di prelevaredal nodulo mammario alcuni campioni di tessuto utiliz-zando un ago di calibro più grande di quello usato perl’agoaspirato(v.sotto).Sipuòeffettuareinanestesialocale.Ilmaterialeprelevatoèanalizzatoinlaboratoriodaunpa-tologo.Dopol’esame,l’areapuòesseredolenteecostel-latadatantiematomiquantisonostati iprelievieseguiti.Gliematomiscompaionoentrounpaiodisettimane.
Agoaspirato: proceduraambulatorialesempliceedibreveduratachepermettediprelevaredalnodulomammariouncampionedicelluleutilizzandounagosottileeunasiringa.Ilmaterialeprelevatoèanalizzatoinlaboratorioperstabilir-nelanatura.Essendolamammellasensibile,laprocedurapuòrisultareleggermentefastidiosa.Generalmenteilpre-lievoèeffettuatosottocontrolloradiograficooecograficoinmodocheilmedicoabbialacertezzadiaverloeseguitoall’internodellalesione.
Analisi del sangue:servonopercontrollarelecondizionigenerali.
Biopsia escissionale: asportazione chirurgica dell’interonodulo,chevienepoianalizzatoinlaboratorio.Sieseguein anestesia generale o locale; può richiedere il ricoveroperunanotte,ma inalcunicentri sieseguecome inter-ventoambulatoriale(odiday surgery).
Il trattamento del tumore della mammella dipende da diversi fattori, tra cui le carat-teristiche istologiche e molecolari del tumore e le caratteristiche della paziente.
Patologo: medicospecialistacheconoscel’anatomiadellecelluleedeitessutisiasanichemalati.
Metastasi:celluletumoralistaccatesidaltumoreprimitivochesidiffondonoattraversoivasisanguigniolinfatici,raggiungendointalmodoaltriorgani.Pertalemotivosiparlaancheditumoresecondario.
Oncologo:medicospecialista,espertoneltrattamentodeitumori.
Radioterapista: on-cologospecialistainradioterapia.
Patologo: medicospecialistacheconoscel’anatomiadellecelluleedeitessutisiasanichemalati.
Nutrizionista:medicospecialista,espertonellavalutazioneeneltratta-mentodituttigliaspetticollegatiallanutrizione.
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microscopio.Èseguitadisolitodallaradioterapia.Lamag-gior parte delle pazienti si dichiara esteticamente soddi-sfattadopol’intervento.
Mastectomia:consistenell’asportazionedituttalamam-mella. Si rendenecessarianei casi in cui il tumoreè vo-luminoso oppure è piccolo, ma con estesa componenteintraduttaleoppureèmulticentricoemultifocale(v.pag.10). Talvolta,oltreallaghiandolamammaria,puòesserenecessarioasportare i linfonodiascellari.Grazieallemo-derne metodiche di diagnosi precoce sono ormai moltorariicasiincuilamastectomiarichiedeancheladissezionedeimuscolipettorali.La mastectomia è seguita dalla chirurgia ricostruttiva.Nellamaggiorpartedeicasilaricostruzioneèdifferita,os-sia avviene a distanza di alcuni mesi dalla mastectomia.Intalicasi,l’interventodiasportazionedellamammellasiconcludeconilposizionamentodiunespansore,unpal-loncino di gomma sgonfio che viene poi gradualmenteriempitoconsoluzionefisiologicanell’arcodiunperiododi3-4mesialloscopodifardistendereprogressivamentela pelle. Una volta raggiunta una distensione adeguata,lamammellaèricostruitaconl’utilizzodiprotesiodites-sutiprelevatidall’addomeodalgluteo,rimandandoaunsecondo tempo la creazionedell’areolaedel capezzolo.Talvolta, per motivi estetici il chirurgo plastico rimodellaanchelamammellasana.
Verifica dello stato linfonodaleL’ascellacontienecirca20 linfonodi,anchese ilnumeroesattovariadapersonaapersona.Verificarelostatodeilinfonodidelcavoascellareomolateraledopol’interventoè importante per accertare se le cellule neoplastiche sisonodiffusealdi fuoridellamammellaeper stabilire lanecessitàdiulterioritrattamenti.Letecnichepiùutilizzateaquestoscoposono:
•dissezione (o svuotamento) ascellare: asporta tutti ilinfonodi. Se l’esame istologico conferma la presenza
tenutoaspiegarvidettagliatamenteloscopo,lemodalitàe leeventuali conseguenze;quindi,dopoavervi illustratotipoeduratadeltrattamentoconsigliato,vantaggiesvan-taggi, eventuali alternative terapeutiche disponibili, rischioeffetticollateralisignificativi,vifafirmareunmodulodiconsenso,conilqualeautorizzateilpersonalesanitarioadattuaretutteleprocedurenecessarie.Nessuntrattamentopuòessereattuatosenzailvostroconsenso.Puòessereutilepredisporreunalistadidomandecheside-sideraporreaimediciefarsiaccompagnaredaunfamiliarealcolloquio.
La chirurgiaIlchirurgooncologochevihaincuradiscuteconvoiiltipodiinterventopiùappropriatoinfunzionedelledimensioniedell’eventualediffusionedel tumore.La tecnicachirur-gicapuòessere:
•conservativa: il chirurgo asporta solo il tumore conun’areaditessutomammariocircostante;oppure
•demolitiva: il chirurgoasporta tutta lamammella (ma-stectomia).
In determinate situazioni è buona norma, prima di pro-grammare l’intervento chirurgico, eseguire una serie diindagini radiologiche (radiografia del torace, ecografiadell’addome e della pelvi, scintigrafia ossea) per confer-marechelamalattiaèlocalizzataallamammella,edeven-tualmenteailinfonodiascellari,edescluderelapresenzadimetastasiaorganidistanti.
Tipi di intervento
Resezione conservativa:consistenell’asportazionedeltu-moreconun’ampiaareaditessutocircostante.Iltessutorimossoè inviato in laboratorioper l’esame istologicoal
Nessun trattamento potrà essere attuato senza il vostro con-senso.
Mastectomia: tecnicachirurgicadiasportazio-nedell’interaghiandolamammaria.
Metastasi:celluletumoralistaccatesidaltumoreprimitivochesidiffondonoattraversoivasisanguigniolinfatici,raggiungendointalmodoaltriorgani.Pertalemotivosiparlaancheditumoresecondario.
Resezione conservativa: tecnicachirurgicadiasportazionediunqua-dranteditessutomam-mariomammellaconunmargineditessutosanocircostante.FueseguitaperlaprimavoltadallascuoladiUmbertoVero-nesinel1973.
Maggioriinformazionisullaricostruzionedelsenosonodisponibilisu:La ricostruzione del seno(LaBibliotecadelGirasole).
Omolaterale: chesitrovadallastessapartedellamammellainteres-satadaltumore.
La tecnica chirurgica può essere:
- conservativa: il chiru-rgo asporta solo il tumore con un’area di tessuto mammario circostante; oppure
- demolitiva: il chirurgo asporta tutta la mam-mella (mastectomia).
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dicelluletumorali,puòessereraccomandatountratta-mentoconormonoterapiaochemioterapia.Ladissezioneascellarepuòcausareillinfedema(v.pag.40);
•biopsia del linfonodo sentinella: durante l’interventodi asportazione del tumore, il chirurgo rimuove solo illinfonodopiùvicinoaltumore,dopoaverloidentificatomediantesostanzecolorantioradiotracciantipreventiva-menteiniettate.Glialtrilinfonodisonoasportatisoltantonelcasoincuil’esameistologicoestemporaneoaccertilapresenzadicelluletumorali.
Rispettoalladissezioneascellare,labiopsiadellinfonodosentinella,aparitàdiaffidabilità, riduce l’entitàdel lin-fedema(v.pag.40)edelfastidioalbraccio,enonrichie-del’applicazionediundrenaggiodellaferita.
La tecnologia in aiuto del chirurgo*L’intervento deve essere realizzato da un chirurgo digrandeesperienzaecompetenzaingradodicapirequalèilmigliorapproccioperognipazientenell’intentodirimuo-veretuttelecelluletumorali,maanchedimantenereunabuona immagine corporea. Tuttavia anche la tecnologiahalasuaimportanza.Siègiàaccennatoallabiopsia del linfonodo sentinella(v.sopra),checonsentediasportareilinfonodidell’ascellasoloneicasididimostratapresenzadicelluletumorali.Vi è poi la centratura radioguidata di un tumore non palpabileaccertatodallamammografia.Affinchéilchirur-gopossaasportareconsuccessountumorecosìpiccoloènecessariochesia‘centrato’,valeadireresoreperibilealmomento dell’intervento mediante iniezione di sostanzeradiotraccianti, un metodo che assicura migliori risultatirispetto alle metodologie tradizionali come l’inserimentodiunfilometalliconellazonadaasportare.Infine la radioterapia intraoperatoria (v. pag. 26). Unodeiprincipidella chirurgia conservativaè che si puòan-cheevitarediasportaretuttoilseno(neitumoriinstadioini-ziale) a patto di irradiare la mammella conservata per
‘steri- lizzare’ le eventuali cellule tumorali residue. La ra-dioterapiaesternadellamammellanondàdisturbi,nonhaeffetti collateraliedèuntrattamentoormaiconsolidatodaoltrequarant’annidiesperienza.Lapossibilitàdi irra-diare lamammelladurante l’intervento chirurgico riducelacomplessitàdellaterapiaerendepiùbreve,senonad-diritturainutileincasiselezionati,lasuccessivairradiazionedall’esterno.Sitratta,tuttavia,diuninterventononancoraconvenzionaleeattuatosoloincasiparticolarieinunnu-merolimitatodicentri.
Dopo l’interventoSarete incoraggiate ad alzarvi e a camminarequantopri-mapossibile.Seallaferitaèstatoapplicatountubicinodidrenaggio,questoèrimossoalcunigiornidopol’intervento,mapoteteesseredimesseancheseèancorainsede.
La degenza. La suadurata dipendedalla tecnica chirur-gica.Nonsipossonoescludereapriorieventualicompli-canzecheprolunghinoitempididegenza.
Dolore o fastidio. Nei primi giorni del post-operatoriopotreste avvertire dolore o fastidio intorno alla ferita esotto il braccio. Questi sintomi scompaiono dopo qual-che settimana, ma se persistono, informate il medicocurante,affinchévisomministriglianalgesicipiùefficaci.Talvolta il dolore al braccio persiste anche a distanza diunannoepiùdaltrattamento.Intalcaso,èbeneinfor-mare l’oncologo, il quale vi invierà a uno specialista nelcontrollodeldolore.Alcunepazientiaccusanoundoloreche si trasmette comeuna frustatadall’ascella al palmodellamanoechetalvoltaètalmenteintensodaimpedireanche i più piccoli movimenti del braccio. Questa sen-sazione è dovuta all’indurimento dei vasi linfatici. In talicasi lafisioterapiae talvoltaancheuna terapiaantibioti-ca possono recare sollievo. Il fastidio di solito scomparegradualmenteconiltempo,maavoltepuòripresentarsi.
Linfedema:gonfioredelbraccioomolaterale.
*Leinformazioniripor-tateinquestocapitolosonotratteda:A.Costa,Donne e tumore al seno,O.N.DAOsservatorioNa-zionalesullasalutedellaDonna(www.ondaosser-vatorio.it).
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Rigidità della spalla. Si può avvertire soprattutto dopoun intervento di mastectomia. È importante svolgere gliesercizichepreservano lamobilitàdellaspallaconsigliatidalfisioterapista.
Gonfiore intorno alla ferita. È dovuto all’accumulo disangue o di linfa. La raccolta di liquido scompare dopoqualchesettimana,matalvoltapotrebberaggiungerepro-porzionitalidarichiederel’applicazionediundrenaggio.
Insensibilità e formicolio. Seduranteladissezioneascel-lare(v.pag.17)sonostati lesi inervicheirradianolare-gione,l’avambraccioomolateralepuòrisultarerigidooin-sensibileopotresteavvertireunasensazionediformicolio.Intalicasiunfisioterapistapuòconsigliarealcunieserciziperrecuperarelafunzionalitàdell’arto.Talvolta,però,talieffettipotrebberoesserepermanenti.
Il linfedema.Lievegonfioredelbraccioodellamanoomo-lateralichesimanifestadopouninterventodidissezioneascellare(v.pag.17)oradioterapia(v.pag.25).Talvoltailgonfiorepuòesserenotevoleemoltoinvalidante,matalestadio si raggiungegradualmentenelgirodipochimesiodidiversiannidopol’intervento. Ilrischiodi linfedemaèpiùelevatoseladissezioneascellareèstatatotaleosesonostatiasportatipiùdiquattrolinfonodieiltrattamentoèstatocompletatoconlaradioterapiadell’ascella.
La cicatrice. Tutteletecnichechirurgichelascianounaci-catriceeinfluisconoinmanieradiversasulfuturoaspettodellamammella.L’aspettoesteticoèmoltoimportante,esenedevediscutereapprofonditamenteconilchirurgo.Inognicasosidevetenerepresentechel’aspettodellacica-tricedipendedallarispostafisicaindividuale.
La protesi mammaria.Dopo lamastectomiasenzarico-struzioneimmediatavisaràconsegnataunaprotesiprov-visoriadacollocareall’internodelreggiseno,chedevees-sereindossatasubitodopol’interventoquandolaregioneèancorasensibile.Quandolaferitaèperfettamentecica-
trizzata,potreterichiederelaprotesidefinitivainsilicone,molto simileallamammellanaturale. Il ServizioSanitarioNazionale fornisce gratuitamente la protesi mammariaesternaalledonnecheabbianosubitounamastectomiaunilateraleobilaterale,dietrosemplicerichiestacorredatadaidoneadocumentazione.
I controlli postoperatori.Primadiesseredimessevisaràfissatol’appuntamentoperlavisitadicontrollodaeffettua-represso l’ambulatorio.È in taleoccasioneche,general-mente,l’oncologocomunicailrisultatodell’esameistologi-coeconsigliailtrattamentopiùindicatoperilvostrocaso.
L’importanza dell’esame istologico*Dopocircaunasettimanadall’interventovisaràconsegnatoilreferto istologico,chesvelalecaratteristichepiùspeci-fichedeltumore.Ilrefertoistologicosicomponeingeneredi4parti:
•l’elencodel‘materiale’asportatoeinviatoallaboratorio;
•ladescrizionemacroscopica,ossiaaocchionudo,delsud-dettomateriale;
•leeventualidiagnosifattedurantel’intervento;
•l’esamemicroscopicoconlerelativeconclusioni.
Solitamenteunbuonesameistologicodicarcinomamam-mariodàinformazionisu8parametri:
•iltipoistologico(duttale,lobulare,ecc.);
•ledimensionideltumore;
•ilgradoistologico(G1,2,3);
•lapresenzaomenodi cellule tumoralinei capillari san-guignichecircondanoiltumore(invasionevascolare);
•lapresenzaoassenzadi recettoriormonali (estrogenieprogestinici);
•lostatodisalutedeilinfonodiascellari;
Omolaterale:chesitrovasullatodellamam-mellaoperata.
Maggioriinformazionisonodisponibilisu:Il linfedema(LaCollanadelGirasole).
Protesi: dispositivoartificialeattoasostituireunapartedelcorpomancanteoaintegrarneunadanneggiata.
Referto:documentoscrittonelqualeilmedicoriportailrisultatodiunesamecuihasottopostoilpaziente.
Grado:parametrocheindicaquantolecelluledeltumoresisonodiffe-renzaterispettoaquelledellamammellanormale.Piùaltoèilgrado,piùaggressivaèlamalattia.
*Leinformazioniripor-tateinquestocapitolosonotratteda:A.Costa,Donne e tumore al seno,O.N.DAOsservatorioNa-zionalesullasalutedellaDonna(www.ondaosser-vatorio.it).
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Le cure dopo la chirurgiaDopol’interventosiponeilproblemadicomeprevenireunritornodellamalattianellamammellaoperata(seèstataconservata)onell’altra,onelrestodelcorpo(soprattuttoossa,fegatoecervello).Nelprimocasosiparladirecidiva locale,nelsecondoditumore controlateraleenelterzodimetastasi.Le terapie chemiranoa ridurre il rischiodi recidiva edimetastasisidefinisconoadiuvantiperchéaiutanoadac-crescerelaprobabilitàdiguarigione,eincludonosostan-zialmentechemioterapia,ormonoterapia,terapiebiologi-cheeradioterapia.La ricerca ha dimostrato che ogni caso di tumore dellamammella èdiversodall’altro.Ciòsideveallecosiddettecaratteristiche biologiche,fattorichesipossonocombinarefra loro inmodocosìeterogeneodadar luogoamalattiediverseche,quindi,necessitanodicurediverse.Questacon-sapevolezzahaportatoalladefinizionedeicriteridiSanGallo(Svizzera),chesibasanosulconfrontofra lecaratteristichedeltumoredellasingolapazienteelecurealmomentodi-sponibili.Inquestomodoèpossibiledefiniremeglioiltipoditumoredacurareevalutareconmaggiorprecisioneilrischiochelapazientecorre.Iltrattamentoindividuatotienecontoanchedeldesiderioedegliorientamentidellapaziente,perchéognidonnahauna sua visionedella vita: c’è chi per cautelarsi daognirischioaccettaqualunquetipoditrattamentoechi,invece,nonvuoleeccederenelleprecauzioniterapeutichepernonesporsitroppoailoroeffetticollaterali.
Il tumore della mam-mella non è una malat-tia unica, ma ogni caso è diverso dall’altro. Per questa ragione le cure dopo la chirurgia oggi variano sempre più da paziente a paziente, e in caso di dubbio o in-certezza è consigliabile chiedere un secondo parere.
•lapercentualediproliferazione,inpraticalavelocitàdicre-scitadellecelluletumorali,indicataconlasiglaKi67oMIB-1;
•la positività o negatività di un test chiamato Her2 o c-erbB2,checaratterizzaulteriormentelecelluletumorali.
Siottieneinquestomodoun‘identikit’deltumore,eciòèfondamentalepercapirebenequalisonolecaratteristichedellamalattiaeindividuareiltrattamentopiùadeguato.Daquestopuntodivista,levariabilisonotante:tumorimaligni,mapocoaggressivi;tumorichecresconolentamente;op-puresensibiliallecureormonali;ochehannogiàraggiun-to i linfonodiascellari;ochecresconorapidamenteechedovrannoquindiessereaffrontaticondeterminazionecontuttelearmiterapeutichepossibili.Sullasuperficiedellecelluletumoralipossonoesserepre-sentiicosiddettirecettori,sostanzechefavorisconoille-gameconl’ormoneestrogenooconl’ormoneprogeste-rone. In questo caso, la terapia dopo l’intervento deveprevedere l’usodi farmaci che contrastino l’azionedegliormoni.Se l’esame istologicodimostrache lamalattiaèdecisamentedipendentedagliormoniepocoaggressiva(classificatacomeLuminalA),laterapiaconsiste,disolito,incompresseaeffettoanti-ormonaleperproteggervidaunastimolazionechefavoriscelacrescitadeltumore.Selamalattiaèsoloparzialmentediorigineormonaleecrescerapidamente(LuminalB),allaterapiaanti-ormonaleside-vonoaggiungeredeiciclidichemioterapiaprecauzionaleneiprimimesidopol’intervento.Sel’esameistologicodimostrachesullasuperficiedellecel-lule tumoralièpresenteunaproteinadettaHER2 (v.pag.35),allealtreterapieènecessarioaggiungereunanticorpospeciale dal nome complicato (trastuzumab) di scopertarelativamenterecente.Quando infine il tumorenonhanérecettoriper l’ormoneestrogeno,néperquellidelprogesterone,néperl’HER2,siclassificacometriplo negativoenonessendosensibileallaterapiaormonalenéaquellaabersagliomolecolare(farmacibiologici),richiedel’usodellachemioterapia.
Recidiva locale: ritornodeltumorenellamam-mellagiàoperata.
Tumore controlaterale: tumorechecomparenell’altroseno.
Metastasi: celluletumoralistaccatesidaltumoreprimitivochesidiffondonoattraversoivasisanguigniolinfatici,raggiungendointalmodoaltriorgani.Pertalemotivosiparlaancheditumoresecondario.
Terapia adiuvante: terapiaattuatadopolachirurgiaalloscopodiaumentareleprobabilitàdiguarigioneeridurreilrischiochelamalattiasiripresenti.
Recettori:proteinechericonosconoeleganoinmanieraselettivapartico-larisostanze(es.ormoni,antigeni,zuccheri)oanchemicrorganismi(es.virus,batteri).Irecettorisonolocalizzatisullasuperficieoall’internodellecellule.
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ènonaverefretta,prendersiiltemponecessario,riposaremoltoechiedereaiuto,seseneavvertelanecessità.
La radioterapiaLa radioterapia utilizza radiazioni ad alta energia conl’intentodidistruggerelecelluletumorali,ealtempostes-sodi nonarrecaredannoai tessuti sani.Nel trattamentodeitumoridellamammellasiusapiùfrequentementepereliminareeventuali focolaidicelluletumorali rimastidopol’intervento.Èindispensabileselamammellanonèstataa-sportataeselapazientehamenodi65anni,mentrenonloèselamammellaèstataasportata(tranneincasiparticolari),selapazienteèanzianae/ohauntumorepocoaggressivo.Lemodalitàpiùdiffusedi radioterapiaper il trattamentodei tumori dellamammella sono la radioterapia a fasci esterni,labrachiterapiaelaradioterapia intraoperatoria.
Convivere con le conseguenze dell’intervento al senoIltrattamentochirurgicodeltumoredellamammellaèperladonnaun’esperienzamoltodifficiledaaccettare,perchécomportacomunqueuna‘perdita’,ancheseèconserva-tivo. Il seno è il simbolo della femminilità, e qualunqueinterventochenemodifichil’aspettoincidesullapercezio-necheladonnahadisé,conevidentiricaduteanchesulpiano psicologico. Ovviamente le reazioni sono sogget-tive:all’inizialesollievodovutoalfattodiaverescopertolamalattiaediavereavutolapossibilitàdiintervenire,pos-sonosubentraresentimentidiansia,paura,shock,rabbia,risentimento.Ingenerale,iprimimesisonoipiùdifficili,inquantoilvisibilecambiamentorichiedelaprogressivaatti-vazionedellerisorseindividualiperristabiliregradualmentel’equilibriopsico-fisico.Losconvolgimentoemotivopuòinfluiresullavitasessuale;infatti,perviverepienamenteeserenamentelapropriases-sualità,ladonnahabisognodisentirsibeneconsestessa,mal’imbarazzodimostrarsialpartnereiltimoredinonpia-cerepossono influiresuldesideriosessualee sullavitadicoppia.Condividerelepropriedifficoltàeiproprivissutian-checonilpartnerpuòessereunmodoperaffrontareques-tomomentocriticoeriscopriregradualmentel’intimità.Accettarediaveravutoun tumorepuò richiederemoltotempo,talvoltaanchediversianni.L’ansiaelapaurapos-sono riaffiorare ogni qualvolta ci si debba sottoporre aicontrolliperiodicioppurequandol’argomentoèoggettoditrasmissionitelevisiveodiconversazione.Alcunedonne sono talmente in ansiaper il fatto che lamalattiapossaripresentarsidaviverequalunquedoloreosintomocomeunsegnalediricadutaepossonoaveredif-ficoltàancheaprenderesonno.Èabbastanzacomunesen-tirsidepresse,emotivamenteefisicamente‘svuotate’,cosìcomeènormaleaverevogliadistaredasole.L’importante
Maggioriinformazionisonodisponibilisu: La radioterapia(LaCollanadelGirasole),DVDprodottodaAIMaCincollaborazioneconAIRO,AssociazioneItalianadiRadioterapiaOncologica.
Maggioriinformazionisonodisponibilisu:Ses-sualità e cancro(LaCollanadelGirasole).
Un intervento al seno è molto difficile da accettare per la donna, che lo vive come una ‘perdita’ anche quando non comporta l’asportazione della mammella.
Quando si attua la radioterapia, su quale area e con quale obiettivo
Quandosiattua
Dopoasportazionedeltumore(v.pag.16)
Dopodissezioneascel-lare(v.pag.17)parzialeconconfermaistologicadellapresenzadicel-luleneoplasticheneilinfonodi
Dopomastectomia(v.pag.17)
Obiettivoterapeutico
Eliminareeventualifocolaimicroscopicidicelluleneoplastichealloscopodiridurreleprobabilitàdirecidivalocale
Ridurreilrischiodirecidivainquestasedeeadistanza;migliorarelasopravvivenza
Ridurreilrischiodirecidivacutaneaalivellodellacicatriceeadistanza;migliorarelasopravvivenza
Areairradiata
Soloiltessu-tomammarioresiduo
Regionesovraclaveareomolaterale
Torace
Recidiva: ripresadellamalattiadopounafasedirispostacompletaoparzialealleterapie.
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durata.Èpossibilefareladocciaoilbagnosenzailtimoredicancellarequestisegni‘disicurezza’.L’irradiazionesieffettuanormalmentesututtalamammella.Inalcunicasiunadoseaggiuntivapotrebbeessereerogatanellazonaincuieralocalizzatoiltumore.Siparlainquestocasodibooster,chepuòesseresomministratocomeradio-terapiaafasciesterniobrachiterapia(v.pag.26).
La seduta di trattamentoPrimadiogniseduta, il tecnicocheesegue l’irradiazionevisistemasullettinonellaposizioneprestabilita.Sequestema-novresonodifficoltoseperviadiunacertarigiditàdeimu-scolidelbraccioedell’articolazionedellaspalla,ilfisioterapistapotràinsegnarvialcunieserciziperridurreilfastidioeconsen-tirvi di assumere la correttaposizione sul lettino.Aquestopuntosaretelasciatedasolenelbunkerper l’interaduratadell’erogazionedelfasciodiradiazioni,ossiapochiminuti.
Effetti collateraliLaradioterapiadellamammellapuòcausare,avolte,arros-samentoe‘trasudazione’dellacute,nauseaefatigue.Talieffetticollateralitendonoascompariregradualmenteunavoltaconclusoilcicloditrattamento,ancheselafatiguepuòpersistereperqualchemese.All’iniziodeltrattamentovi saranno fornite le istruzioni sulmodo in cuiprendervicuradellacutedell’area irradiata.Èbeneevitare l’usodisaponi profumati, creme o deodoranti, che potrebberocontribuireadirritareulteriormentelacute.Dopo un intervento di asportazione del tumore (v. pag.16),lamammellapuòsembrarepiùsodaconlaradiotera-pia,econ il tempopotrebbe ridursi leggermentedi volu-me. Dopo il trattamento, molte donne sono soddisfattedell’aspettoesteticodellamammella. In casimolto rari laradioterapiapuòcausarelarotturadiqualchecapillare,la-sciandodi conseguenza sulla cute piccolemacchie rosse.Talvolta,puòprovocareeffettialungotermine,qualine-vralgie,formicolio,debolezzaoinsensibilitàalbracciooalla
Radioterapia a fasci esterni (o transcutanea). Consistenell’irradiare la zona interessatadall’esterno,utilizzando,nellamaggiorpartedeicasi,un’apparecchiaturachiamataacceleratore lineare(LINAC).Sieseguepressoilcentrodiradioterapiadell’ospedale,disolitoinregimeambulatoria-le.Ladosetotaleda irradiareèsuddivisa insedutegior-nalieredibrevedurataconunapausanelfinesettimana.Uncicloditrattamentopertumoredellamammelladuratre-seisettimane.
Brachiterapia (o radioterapia interstiziale). Dal grecobrachýs,corto,significaletteralmente‘terapiadavicino’;siesegue,infatti,introducendolasorgenteradioattivainformasigillatadirettamenteneltessutoneoplasticoonellesueim-mediatevicinanze.Rispettoalla radioterapiaa fasciesternihamenoeffetticollaterali.
Radioterapia intraoperatoria (o IORT).Particolaretecnicaincuiunasingola,altadosediradiazionièsomministratanelcorsodell’interventochirurgico,permettendol’irradiazionedellettotumoraledirettamentedopol’asportazionedeltu-more.Puòessereassociataallaradioterapiaafasciesterni(v.sopra).Hailvantaggiodiridurreladuratadeltrattamento,di accrescere la precisione dell’irradiazione, proteggendodalleradiazioniitessutisaniviciniedevitandoanchediesten-derel’irradiazioneatuttalamammella,favorendoaltempostessoilcontrollodellamalattia.Èunatecnicaancorasperi-mentaleperitumoridellamammella.
Pianificazione del trattamentoDopolaprimavisitaperstabilirel’eventualeindicazioneallaradioterapia, sarete sottoposte alla tomografia compute-rizzata (TC) di centraggio, che serve al radioterapista perstabilireconestremaprecisionelazonadairradiare.Ilcampoè,quindi,delimitatosullacuteeseguendo,conagosottileeinchiostrodichina,deitatuaggipuntiformipermanenti,inmodochel’areadairradiaresiafacilmenteindividuabile,as-sicurandocosìlaprecisionedeltrattamentopertuttalasua
Maggioriinformazionisonodisponibilisu:La fatigue(LaCollanadelGirasole).
Bunker:saladitratta-mentoadeguatamenteschermataincuisieffet-tualaradioterapia.
Fatigue: termineconilqualeglioncologidefini-sconocomunementelasensazionedistanchezzachenonpassaconilriposo.
Tomografia compute-rizzata (TC): tecnicaradiologicachepermettediottenereimmaginise-quenzialidellostessodi-strettocorporeosupianisuccessivi.Leimmaginicosìprodottesonoinvia-teaduncomputercheleelaboraperdarepoiilquadrodettagliatodellestruttureinternediunorgano.LaTCdicentrag-gioserveperdelimitareconprecisionelazonadairradiare,proteggendodalleradiazionigliorganisanivicini.
Acceleratore lineare: apparecchiaturacostitui-tadaunlettinosucuisisdraiailpaziente,attornoalqualeruotalatestatacheerogairaggiX.
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5-fluorouracile), E-CMF (epirubicina e a seguire ciclofo-sfamide,metotrexatee5-fluorouracile),AT-CMF(doxoru-bicina/paclitaxeleaseguireciclofosfamide,metotrexatee5-fluorouracile),AC-paclitaxelodocetaxel(doxorubicinaeciclofosfamideeaseguirepaclitaxelodocetaxel).Lafinalitàdeltrattamentovariainfunzionedellafasedellamalattia:
•malattia in fase iniziale: la strategia terapeutica puòprevedereunacombinazionedichirurgia,terapiafarma-cologica (chemioterapia, ormonoterapia, trattamentoconanticorpimonoclonali)eradioterapia.Inparticolarelachemioterapiahaloscopodiridurreilrischiodiripresadellamalattiaa livello localeegenerale. Ilprogrammavienedefinitoallalucedelpotenzialebeneficio,deipos-sibili effetti collaterali secondari al trattamento e dellepreferenze della paziente. Convenzionalmente si utiliz-zanoregimidiassociazionecontenentiantraciclinee/otaxaniprolungatipercirca6mesi.
Generalmentelachemioterapia adiuvanteo‘precauzio-nale’dopol’interventochirurgicopuòessereconsiderataper lepazienti incui lamalattiasièestesaai linfonodiascellariopresentacaratteristichebiologichediaggres-sivitàalloscopodiridurreilrischiodirecidiva.
NellepazienticontumorepositivoperlostatodiHER2(v.pag.35)lachemioterapiadeveesseresomministrataincombinazioneo in sequenzacon l’anticorpomono-clonaletrastuzumab(v.pag.35).
Le pazienti con tumore operabile, ma non suscettibiledichirurgiaconservativa(adesempioperledimensionidellaneoplasia)possonoessereavviateaduntrattamen-tochemioterapicopreoperatorioalloscopodiridurreledimensionideltumoreeoffrirelapossibilitàdiesseresot-toposteaunaproceduraconservativa.Selamalattiare-grediscecompletamente,laprognosièmoltofavorevole;
•malattia in fase localmente avanzata: indipendente-mentedalladimensioniedaalcunespecifichecaratteri-stichedel tumore, lamalattiaè consideratanonopera-
Maggioriinformazionisonodisponibilisu:La chemioterapia (LaCollanadelGirasole);DVDprodottodaAIMaCincollaborazioneconAIOM,AssociazioneItali-anadiOncologiaMedica.
Maggioriinformazionisulsingoloprodottoantitumorale(comesisomministra,qualisonoglieffetticollateralipiùemenofrequenti)esuiregimidicombinazionesonodisponibilisulleSchede sui Farmaci Antitumorali,chepos-sonoessererichiesteallasegreteriadiAIMaC(nu-meroverde840503579)oppurescaricatedalsitowww.aimac.it.
mano,mancanzadirespiro(perdannopolmonarecausatodalle radiazioni) e indebolimento delle coste nell’area ir-radiata.Tuttavia,grazieallapiùattentapianificazionedeltrattamentoeallepiùsofisticatetecnichedi irradiazione,questicasisonopiuttostorari.Se,allaconclusionedel trattamento,accusatedolore lo-calizzatoalbracciooallecosteoseavvertitemancanzadirespiro,nonesitateainformarel’oncologo.
La chemioterapiaLa chemioterapia consiste nell’impiego di farmaci, che,attraverso il circolo sanguigno, possono raggiungere lecellule tumorali in ogni parte dell’organismo. I farmacichemioterapici sono somministrati tipicamente per viaendovenosa e in alcuni casi in compresse. La loro som-ministrazioneavvieneattraversocicliditrattamentoaca-denzavariabile (settimanale, trisettimanale). Laduratadiognisomministrazionepuòvariare(daminutiaore)ase-condadeifarmaciutilizzati;generalmentelesedutesonoeseguiteinregimeambulatorialeesoloinalcunicasipuòesserenecessarioilricoveroinospedale.Per il trattamento dei tumori della mammella sono di-sponibilimoltichemioterapicidasomministraredasolioincombinazione.Ipiùusatisonoleantracicline(adesem-pioepirubicinaedoxorubicina),itaxani(docetaxelepacli-taxel),derivatidelfluoro (5-fluorouracileecapecitabina),metotrexate,vinorelbina,gemcitabina,derivatidelplatino(adesempio,cisplatinoecarboplatino).Iregimidicombi-nazionesonocaratterizzatidall’associazionedipiùfarmaci,secondoschemidiversi. Lecombinazionipiùusatenellapratica clinica sono: AC (doxorubicina e ciclofosfamide),CMF (ciclofosfamide,metotrexate e5-fluorouracile), FEC(5-fluorouracile, epirubicina e ciclofosfamide), A-CMF(doxorubicina e a seguire ciclofosfamide, metotrexate e
Chemioterapia adiu-vante: terapiaattuatadopolachirurgiaalloscopodiaumentareleprobabilitàdiguarigioneeridurreilrischiochelamalattiasiripresenti.
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• stipsi, diarrea e dolori addominali;
•diminuzione dell’appetito;
• modificazioni del gusto:icibipotrebberoassumereunsaporediverso,talvoltametallico.Scompaionoallacon-clusionedeltrattamento;
• stanchezza;
• dolori ossei, articolari o muscolari, crampi muscolari;
• alterazioni cutanee:simanifestanoconiperpigmenta-zioneodesquamazionedellacuteodelleunghie;
• disturbi neurologici:simanifestanoconformicoliiepru-ritoamaniepieditaloraassociatiadiminuitasensibilitàeraramenteadifficoltàalmovimento;
• alterazioni della funzionalità epatica e renale;
• reazioni allergichelocalizzateogeneralizzate;
•alterazioni della funzionalità cardiaca;
• stravaso del farmacochemioterapicodalla vena in cuivieneinfusalaterapia;
• alterazioni del ciclo mestruale conpossibilemenopau-sa precoce.Durantelachemioterapia,èimportanteusa-reunmetodocontraccettivo(adesempioilprofilattico)per l’intera durata del trattamento e anche per alcunimesidopolasuaconclusione,perchéifarmacipossonoinfluirenegativamentesullosviluppofetale.
L’ormonoterapiaL’ormonoterapia,oterapiaormonale,consistenellasom-ministrazione di farmacichebloccano l’attivitàdeglior-moni estrogeni, ritenuti coinvolti nell’insorgenza enellosviluppodialmenounterzodeitumorimammari.Imeccanismid’azionedellaterapiaormonalesonosostan-zialmentedue: impedireallacellulatumoralediutilizzaregliestrogeniprodottioinibirelaproduzionedegliestroge-
Stomatite:infiammazio-nedelcavoorale.
Stipsi:stitichezza.
Iperpigmentazione: au-mentodellacolorazionedellapelleedelleunghie.
Desquamazione: perditadellostratosuperioredellapelle.
Menopausa:cessazionedellemestruazionie,quindi,dellafunzioneriproduttiva;èprecocequandocompareprimadell’etàfisiologica.
bile in prima scelta. Considerato anche l’elevato rischiodidiffusionemetastaticainquestafase,lachemioterapiapreoperatoria è il trattamento d’elezione, che deve co-munqueessereintegratoconlachirurgiaelaradioterapia;
•malattia in fase metastatica: il tumore si è esteso aldi fuori della ghiandola mammaria. Le diverse sedi dilocalizzazione delle metastasi (ossa, fegato, polmone,cervello)implicanodifferentisintomi,esamidiagnostici,possibilitàdicomplicanze, indicazioni terapeutichecondiversafinalitàeprognosi.Lasceltadeltrattamentofar-macologicoelasuaeventualeintegrazioneconchirurgiae/oradioterapiae/odisupportodeveesserevalutatanelsingolocaso.
Effetti collateraliLereazioniallachemioterapiavarianodasoggettoasog-gettoeinfunzionedeifarmaciutilizzati.Alcunieffetticol-laterali simanifestanoduranteo subitodopo la chemio-terapia,altripossonoverificarsiadistanzaditempo.Nellamaggiorpartedeicasiglieffetticollateralisonocomunquecontrollabiliconspecificitrattamentieingenerereversibili.Idisturbiprincipalipossonoessererappresentatida:
• nausea e vomito: sipossonoprevenireoridurreconside-revolmenteconlasomministrazionediantiemetici;
•alterazione dei valori dell’emocromo: riduzione deiglobuli bianchiconconseguentepossibileaumentodelrischiodiinfezione;riduzionedellepiastrineconpossi-bilesanguinamento;riduzionedeiglobuli rossiconcon-seguenteanemia.Primadiognisedutadichemioterapiaèprevistounprelievodisanguepercontrollare ivaloridell’emocromo. In caso di alterazioni potrebbe esserenecessariorinviareiltrattamentodiqualchegiorno;
• caduta dei capelli: nonostantesiareversibile,èunodeglieffetticollateralipsicologicamentepiùdifficilidaaccettare;
• stomatite: alcuni chemioterapici possono provocarel’infiammazionedelcavoorale;
Le reazioni alla che-mioterapia variano da soggetto a soggetto.
Maggioriinformazionisuiprobleminutrizionalisonodisponibilisu:La nutrizione nel malato oncologico(LaCollanadelGirasole).Suiprobleminutrizio-nalisisegnalaancheillibrettoNeoplasia e perdita di peso – Che cosa fare?(LaBiblio-tecadelGirasole).
Maggioriinformazionisonodisponibilisu:La caduta dei capelli (LaCollanadelGirasole).
Antiemetici: farmaciingradodiimpedirelacomparsadellanauseaedelvomito.
Emocromo:esamedilaboratoriocheservaavalutarelaquantitàdellecellule(globulibianchi,globulirossi,piastrine)presentinelsangueperiferico.
Globuli bianchi:celluleematichecheaiutanol’organismoacombat-terecontroleinfezioni.
Piastrine:celluleema-tichecheservonoallacoagulazionedelsangue.
Globuli rossi: celluleematichechetraspor-tanol’ossigenoealtresostanzeatuttiitessutidell’organismo.
Metastasi: celluletumoralistaccatesidaltumoreprimitivochesidiffondonoattraversoivasisanguigniolinfatici,raggiungendointalmodoaltriorgani.Pertalemotivosiparlaancheditumoresecondario.
Estrogeni: ormoniovaricicheagisconosullosvilup-podeicaratterifemminiliesulciclomestruale.
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Generalmente nelle donne in stato premenopausale laterapia ormonale di scelta è il tamoxifene associato adanaloghidell’LH-RH.Gliinibitoridell’aromatasipiùcomu-nementeusatisonoanastrozolo,letrozoloeexemestano.Sisomministranoperviaoraleesiprescrivonosoltantoallepazienti in stato postmenopausale. Studi recenti hannoperaltro supportato l’indicazione alla somministrazionedegliinibitoridell’aromatasiancheindonneinpremeno-pausa,incombinazioneconanaloghidell’LH-RH.Glianaloghidell’LH-RHincombinazioneconiltamoxifenerappresentano il trattamento ormonale standard per ledonneinetàpremenopausale,perchéil‘bloccoestrogeni-co’che induconopotenzia l’efficaciadel tamoxifene.Glianaloghidell’LH-RHpiùutilizzatisonoleuprorelin,gosere-linetriptorelin.Sisomministranoperviaintramuscolareosottocutaneaacadenzamensileotrimestrale.
Effetti collateraliGlieffetticollateralidellaterapiaormonalesonoingenerelievi (ma in alcuni casi possono presentarsi con intensitàmaggiore,soprattuttoneiprimimesiditerapia)esonorap-presentati da vampate di calore e/o sudore o ritenzioneidrica);alterazionie/osospensionedella regolaritàdeiciclimestruali, secchezza vaginaleoperdite vaginali, doloreneirapportisessuali,iperplasiadellamucosauterina,cistiovari-che,polipiuterini);variazionidipeso (aumentoodiminu-zione); osteoporosi; nausea; dolori ossei articolari o mu-scolari,crampimuscolari;cefalea,stanchezza,depressione,insonnia; alterazioni della funzionalità epatica, dei valoridicolesteroloetrigliceridi; reazioniallergiche localizzateogeneralizzate.Raramentealcuneterapieormonalipossonodeterminaredisturbidellavista,tromboflebiti,trombosiprofonde,epi-sodiischemicicerebralieemboliapolmonare,ipertensionearteriosae ischemiamiocardica,carcinomadell’utero.Lararitàdiquestieventièampiamentebilanciatadalbenefi-cioditaliterapieneltrattamentodellamalattia.
Premenopausale:primadellamenopausa.
Postmenopausale:dopolamenopausa.
ni.Lapossibilitàdiesseresottoposteallaterapiaormonaledipendedallapresenzadirecettoriestrogenicie/oproge-stinicisullecelluletumorali,dallapresenzaomenodicon-troindicazionialtrattamentoe/odialtrepatologieassocia-te.Laterapiaormonalesipuòattuareinsequenzadopolachemioterapiaoppuredasolaneicasiincuirappresentiiltrattamentopiùindicato.Ifarmaciormonalisonosomministratitipicamenteperviaoraleincompresseeinalcunicasiperviaintramuscolare.Laduratadeltrattamentovariainrelazioneallasuafinalitàeallafasedimalattia:
•malattia in fase iniziale:5anni(incasiselezionatifinoa 10 anni) se la finalità è precauzionale o adiuvante.Èpossibileutilizzare ilmedesimo farmacoper5anniouna sequenza di due farmaci differenti. Generalmentel’ormonoterapiaadiuvantedasola,ossiasenzachemiote-rapiaprecedente,siconsideraperlepazientichepresen-tanounamalattia inizialeconmodesti fattoridi rischio(adesempio,assenzadiinteressamentodeilinfonodia-scellari,caratteristichebiologichedibassaaggressività);
•malattia in fase metastatica: la durata della terapiadipendedallarispostaaltrattamento.
Asecondadelmeccanismodiazioneifarmaciormonalisidistinguonoinantiestrogeni(impedisconoallecelluletu-moralidiutilizzaregliestrogeniprodottidall’organismo,ini-bendocosìlalorocrescita),inibitori dell’aromatasi(bloc-canolaproduzionedegliestrogeni),analoghi dell’LH-RH (dettianchedown-regulatoripofisari;induconolameno-pausafarmacologicaattraversoilbloccodegliormoniipo-fisarichestimolanolasintesidegliestrogeni).L’antiestrogeno più utilizzato è il tamoxifene, impiegatoneltrattamentoadiuvanteeanchenellafasemetastaticadimalattia.Èsomministratoperviaoralesotto formadicompressa.Unaltroantiestrogeno,ilfulvestrant,trovain-dicazionenellafaseavanzatadimalattia,esisomministraconiniezionimensiliperviaintramuscolare.
Adiuvante: sidefiniscetalelaterapiaattuatadopol’interventochirurgicoalloscopodiaumentareleprobabilitàdiguarigioneeridurreilrischiochelamalattiasiripresenti.
Maggioriinformazionisuisingolitipidiormonote-rapiasonodisponibilisulleSchede sui Far-maci Antitumorali,chepossonoessererichiesteallasegreteriadiAIMaC(numeroverde840503579)oppurescaricatedalsitowww.aimac.it.
Iperplasia:processobiologicoprogressivocheportaallacrescitadelvolumediunorganoodiuntessutoperaumentodelnumerodellecellulechelocostituiscono.
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Gli anticorpi monoclonaliSonofarmaciabersaglio,ossiafarmaciintelligentiingradodiriconoscereselettivamenteecolpire inmodospecificouna proteina presente sulle cellule tumorali. In questomodopermettonodilimitarealmassimoglieffetticollate-ralidellachemioterapiaclassica.Periltrattamentodeitumoridellamammellaglianticorpimonoclonali più utilizzati sono trastuzumab e bevacizu-mab,meglionoticoninomicommercialidiHerceptin®eAvastin®,rispettivamente.
Trastuzumab (Herceptin®): èindicatoneltrattamentoditu-moridellamammellacheproduconograndiquantitàdellaproteinaHER2,presentesullasuperficiedellecelluletumoralieingradodistimolarelaloromoltiplicazione.IlfarmacosilegaallaproteinaHER2einquestomodopuòarrestarelacrescitadellecelluletumorali.Tuttaviasoloil25%circadeitumoridellamammellapresentaaltilivellidiproteinaHER2(sidefinisconoperquestoHER-2positivi).L’indicazioneallaterapiacontrastuzumabè,infatti,definitaesclusivamenteinrelazione alla presenzadi elevati livelli di espressionedellaproteinaHER2.Laterapiasisomministraperviaendovenosageneralmente ogni tre settimane in regime ambulatoriale.Ogniinfusionepuòavereunaduratavariabile(da90minutia30minuti).Piùrecentementeèdiventatadisponibilean-chelaformulazionesottocutanea.Lafinalitàdeltrattamentovariaasecondadellafasedimalattia:
•malattia in fase iniziale: ridurreilrischiodiripresadellamalattia. Generalmente si somministra in associazionecon lachemioterapiaoallasuaconclusione.Laduratacomplessivadeltrattamentoèdiunanno;
•malattia localmente avanzata:ridurrel’estensionelocaledimalattiaconsentendodimigliorarel’operabilitàdeltu-moreeanchelaprognosi.Sisomministrageneralmenteinassociazioneallachemioterapiaesiprosegueancheallasuaconclusione;
•malattia in fase metastatica: iltrattamentopiùfrequen-
La terapia a bersaglio molecolareLeterapieabersagliomolecolarenasconodallericerchepiùrecenti.Illoromeccanismodiazionesibasasullacapacitàdi legarsi specificamenteaibersaglimolecolari identificatinellecelluletumorali.Perquestomotivosonodefinitean-che terapie ‘mirate’. Questo particolare meccanismo nerendealtamenteselettival’azione,lasciandodeltuttoinal-teratelecellulenormali,contrariamenteaquantoavvieneconlachemioterapia‘classica’.Le terapie a bersaglio molecolare possono essere utiliz-zatesoltantosenellecelluletumoralio,inalcunicasi,nelsangueoinaltricampionibiologiciprelevatidalpaziente,sirilevalapresenzadialcuni‘marcatori’diagnosticispeci-fici,cheindicano,alorovolta,lapresenza,neltumore,diunoopiùbersaglimolecolari.Sequestimarcatorisonoas-senti,ilpazienteverràtrattatoconleterapiedisponibilipiùadattealsuocaso.Leterapieabersagliomolecolaresonodisponibilisolopressoicentridiriferimentoregionali.Insostanza,laterapiaabersagliomolecolareconsenteuntrattamento specifico e selettivo mirato a correggere lamutazione geneticacheècausadellamalattiaattraversol’inibizioneolastimolazionedelbersagliomolecolaretipi-camentealteratoinquelladeterminatamalattia.Individua-relamutazionegeneticaallabasedellamalattiaèfonda-mentaleperchéognimutazionepredisponeallarispostaaunaterapiaspecifica.
La terapia biologicaPeritumoridellamammellaleterapieabersagliomoleco-larepiùutilizzatesonoglianticorpimonoclonaliegliinibi-toridellacrescitatumorale.
MaggioriinformazionisuHerceptin®(trastuzumab)sonodisponibilisonodisponibilisulleSchede sui Farmaci Antitumo-rali,chepossonoessererichiesteallasegreteriadiAIMaC(numeroverde840503579)oppurescaricatedalsitowww.aimac.it.
HER2:proteinaprodottanaturalmentedall’orga-nismo.
Anticorpi monoclonali: sonofarmaciabersaglio,ossiafarmaciintelligentiingradodiriconoscereselettivamenteecolpireinmodospecificounaproteinapresentesullecelluletumoralionelcircolosanguigno.
Mutazione genetica: modificachealteraunsingologenedelcorpoumano.
Maggioriinformazionisullaterapiaabersagliomolecolaresonodisponi-bilisuLa Medicina Oncologica Persona-lizzata: informazioni per il paziente(LaBibliotecadelGirasole).
Maggioriinformazionisuisingolitipidiormonote-rapiasonodisponibilisulleSchede sui Far-maci Antitumorali,chepossonoessererichiesteallasegreteriadiAIMaC(numeroverde840503579)oppurescaricatedalsitowww.aimac.it.
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trollodellamalattia,inparticolarenellafasemetastatica,ri-uscendoaimpedirnelaprogressione.Laterapiaèsomministrataperviaendovenosaogni2o3settimane;generalmentesieffettuainregimeambulato-riale.Ogniinfusionepuòavereunaduratavariabile(da90minutia30minuti).Il trattamentoconbevacizumabè ingenereben tollera-to. Gli effetti collaterali più comuni sono rappresentatidaipertensione,stanchezza,nausea,diarreaedoloread-dominale,alterazionedeiprocessidi cicatrizzazione;malditesta,sonnolenza;alterazionedeivaloridell’emocromo;presenzadisanguenelleurine.Conriferimentoallosviluppodiipertensione,primadiini-ziare il trattamento è necessario controllare adeguata-mentel’ipertensionepreesistenteenelcorsodellaterapiaègeneralmenteraccomandatoilmonitoraggiodellapres-sionearteriosa.Nellamaggiorpartedeicasil’ipertensionevieneadeguatamentecontrollataconuntrattamentoan-tiipertensivo.Sonorariicasidiperforazionegastrointesti-nale,emorragie,tromboemboliaarteriosaevenosa.
Gli inibitori della crescita tumoraleCostituisconounanuovaclassedifarmaciantitumoralimi-rati.Sitrattadimolecolecheagisconoinmodopiùselet-tivo rispetto alla chemioterapia tradizionale, in quantoriconoscono alcune proteine che si trovano sulla paretedelle cellule tumorali o all’interno della cellula, ovverobloccanoimeccanismiconiqualilecellulesiriproducono;siccomequesteproteine si trovano solo inpiccolaparteanchesullecellulesane,nerisultachel’azionesiamirataversolecelluletumorali.Gliinibitoridellacrescitatumoralepossonoucciderelecelluletumoraliosolamenteimpedirechesisviluppino.
Lapatinib (Tyverb®): si utilizza attualmente per il tratta-mento del carcinoma della mammella avanzato in com-binazioneconchemioterapiaoormonoterapia.Peressere
tementesiassociaallachemioterapiaoallaterapiaormo-nale,moltoraramentepuòessereutilizzatoanchedasolo.Quandoèimpiegatoinassociazioneallachemioterapiaoall’ormonoterapia,miglioralaprognosirispettoallasolachemioterapiaoallasolaormonoterapia.Laduratadeltrattamentovariainfunzionedellarispostaallaterapia.
Iltrattamentocontrastuzumabèingenerebentollerato.Glieffetticollateralipiùcomuni insorgono ingenereallaprima somministrazionedel farmaco (durante l’infusioneonelleoreimmediatamentesuccessive)esonorappresen-tatidabrividi, febbree sintomi simil-influenzali (dibrevedurata),malditesta,sonnolenza.Sono,invece,rariicasidi alterazioni della funzionalità contrattile del muscolocardiaco (raramente associato a scompenso cardiaco) eipertensionearteriosa.Questidisturbisonogeneralmentereversibili con ripristino di una normale funzionalità car-diaca alla sospensione del trattamento e con adeguataterapiacardiologica.Pertalemotivoperiodicamentever-ranno richiesti specifici esami cardiologici. Altrettantorarisonoicasididisturbirespiratoriereazioniallergiche.
Bevacizumab (Avastin®): è l’anticorpomonoclonale che‘affama’iltumore,ilprimofarmacoantitumoralechehacomebersagliol’angiogenesi.Ifarmacianti-angiogeneticiinibiscono laformazionedinuovivasi. Impedendo ilcol-legamento del tumore con i vasi sanguigni circostanti,riduconoobloccanoilrifornimentodisangue,elementofondamentale per la crescita, sopravvivenza e diffusionedellecelluletumorali.In particolare, bevacizumab è un anticorpo monoclonaleanti-VEGF (fattore di crescita endoteliale vascolare), il piùimportantefattoredicrescitaconattivitàangiogenica.Nellamalattiainfaseavanzataemetastatica,comeancheintuttiicasiincuinonsiriscontralapresenzadellaproteinaHER2sullasuperficiedellecelluletumorali (il tumoresidefinisceperquestoHER2-negativo),questaterapiacombinataconfarmacichemioterapiciconsentediottenereunbuoncon-
Emocromo:esamedilaboratoriocheservaavalutarelaquantitàdellecellule(globulibianchi,globulirossi,piastrine)presentinelsangueperiferico.
Angiogenesi:processocheconduceallaforma-zionedeivasisanguignidaiqualiuntumoretraenutrimento,cresceesisviluppa.
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problemioavvertistenuovisintomi,nonesitateacontattarel’oncologo.
Terapia ormonale sostitutivaDopountrattamentopercarcinomamammarioèdisolitosconsigliatalaterapiaormonalesostitutiva(TOSotalvoltaHRTdallaterminologiainglese)perritardarelamenopau-sa,giacchégliestrogenicontenutinelfarmacopotrebberofavorirelarecidiva.Tuttavia,seisintomidellamenopausasonomolto fastidiosi, ilginecologopotràprescriveredeifarmacipertenerlisottocontrollo.
La fertilità dopo il trattamentoÈancorapossibile averefigli dopo il trattamento? Secon-doalcuni studi, lagravidanzanonaumenta leprobabilitàdi recidiva. È semprebenediscuterediquesti aspetti conl’oncologo ed esaminare insieme rischi e implicazioni. Inognicasoèbeneaspettareunpo’ditempodopolaconclu-sionedeltrattamentoprimadiprogrammarelagravidanza.
InfertilitàL’infertilitàèunaconseguenzadell’ablazionedelleovaie,matalvoltaanchelachemioterapiapuòessernecausa,in-ducendounamenopausaprecoce,soprattuttonellepazien-tipiùgiovani.Nelcasoincuileterapieantitumoralicomportinoilrischiodi non poter avere più figli, per preservare la funzioneriproduttivaèpossibile ricorrerealle tecnichedi criocon-servazioneditessutoovarico(prelevatomediantebiopsiapervia laparoscopica)odiovocitiprimadell’iniziodelleterapie. In ambedue i casi, il materiale prelevato vienecongelato e successivamente scongelato e reimpiantatoinuteroperiniziarelagravidanza.Talitecniche,ancorchésperimentali,possonosoddisfare ildesideriodiaveredeifiglidopountrattamentooncologico.Èmoltoimportantechenediscutiateconl’oncologoprimadell’iniziodeltrat-tamento, chepotrà anche consigliarvi di consultareunospecialistaperconoscereleopzionipiùindicate.
candidateariceverequestaterapiaèindispensabilecheiltumoresiaHER2-positivoechesianogiàstatitentati,senzasuccesso,altritrattamentiinclusitalunichemioterapicieiltrastuzumab(Herceptin®).Sonoattualmenteincorsoalcunistudiclinicipervalutarnel’efficaciaancheneltrattamentodialtritipiditumore.Laricercainquestosettoreèinrapidaevoluzioneenuovifarmacisistannoaffacciandoperl’usoclinicocorrente.Everolimus (Aphynitor®): èun farmacooraledi recenteintroduzione in grado di migliorare l’efficacia del tratta-mentoormonaleinquantocontrollaimeccanismicentralidellaresistenzaaquestotipoditerapia.Glieffettisecon-daririsiedonosostanzialmentenelrischiodimucosite,ditosselegataallapresenzadiinfiammazionepolmonare,dialterazioni dei valori dell’emocromo. Per questo motivo,nonostante sia in compresse, richiede una rigorosa sor-veglianza.
Attualmente la ricerca medica sta sviluppando una serienotevolediterapieabersagliomolecolarechesonotutta-viaalmomentodisponibilisolonelcontestodistudiclinici.
I controlli dopo le terapieConclusoiltrattamento,l’oncologovisottoporràacontrolliperiodicichecomprenderannovisitemedicheealcuniesamistrumentali (mammografia,eventuali TAC/RMN).Èquestociòcheimedicidefinisconoconvenzionalmentefollow-up.All’inizio i controlli avrannouna frequenzapiù ravvicinata(tre-seimesi),perpoidiradarsineltempo(unavoltaall’anno).Inoltre,sesieteintrattamentoconl’ormonoterapiaoppureaccusateeffetticollateralidopolachirurgia,laradioterapiaolachemioterapia,neiprimimesisarebbeconsigliabilepre-sentarsiperiodicamentedalmedicodifamiglia.Seneiperiodidiintervallotrauncontrolloel’altroavestedei
Recidiva: ripresadellamalattiadopounafasedirispostacompletaoparzialealleterapie.
Infertilità: incapacitàdiconcepire.
Ablazione: asportazione,rimozione.
Laparoscopico: eseguitoinlaparoscopia.
Laparoscopia: procedu-raeseguitageneralmenteinanestesiageneraleincuiilchirurgo,dopoaverdistesolacavitàaddominaleinserendoungas(anidridecarbonica),praticaunapiccolainci-sioneall’internoosottol’ombelicoeinserisceillaparoscopioperos-servaredall’esternolestrutturedell’addome.
Ovocita: cellulauovoprodottaognimesedalleovaiedelladonnainetàriproduttiva.
MaggioriinformazionisonodisponibilisuMadre dopo il cancro e preservazione della fertilità (LaCollanadelGirasole).
AIMaC potrà fornire gli indirizzi e i numeri di telefono delle associa-zioni di donne operate al seno (numero verde 840 503579).
Mucosite: infiamma-zionedellamucosadellabocca.
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MaggioriinformazionieconsiglisulmodomigliorepercomunicareconunapersonamalatadicancrosonodisponibilisuNon so cosa dire (LaCollanadelGirasole).
ContraccezioneLasceltadelmetodocontraccettivoèmoltopersonaleedeveesserediscussaancheconilpropriopartner,oltrecheconlospecialista.
Il linfedemaConquestoterminesidefinisceillievegonfioredelbraccioodellamanoomolateralichepuòsvilupparsi–disolitogradualmente nel giro di pochi mesi o di diversi anni –dopoladissezioneascellare(v.pag.17)olaradioterapia.Il braccio e la mano interessati dal linfedema sono piùsensibilialleinfezioni.Èimportantesapereche,dalpuntodivistaclinico,ilgonfiorecheinalcunicasicomparesubi-to dopo l’intervento, ma che di norma regredisce entropochesettimanenonsidefinisce‘linfedema’.
Alcuni consigli per rispettare l’igiene e ridurre il rischio di infezioni:
•disinfettare sempre anche piccoli tagli ed escoriazioniemantenerlipuliti finoalla completaguarigione; se laferitaèinfiammataocaldaedolente,consultareimme-diatamenteilmedicodibaseol’oncologo;
•mantenerelacutepulitaeasciuttaeusarequotidiana-menteunacremaidratanteperpreservarnel’elasticità;
•secisiesponealsole,proteggereadeguatamentelapelle;
•fareusodiguantiperlavareipiatti,sbrigarelefaccendedomestiche,eseguireattivitàdibricolageedancheperaccudireanimalidomesticiopraticareilgiardinaggio;
•cucirefacendousodelditale;
•depilarsileascelleconilrasoioelettricopernontagliarsi;
•perlemanicuretagliareleunghieconletronchesianzichécon le forbicieammorbidire lepellicinecon l’appositacremasenzamaispingerleindietronétagliarle;idratarelacuteconunacremaspecifica;
•nonfarsimaiprelevareilsangue,misurarelapressioneopraticarel’agopunturasull’artointeressato.
MaggioriinformazionieconsiglisonodisponibilisuChe cosa dico ai miei figli? (LaCollanadelGirasole).
La comunicazione in famiglia
Generalmentenonèfacileparlaredicancro,soprattuttoquando la persona malata è un congiunto o un amico.Rispetto a tale difficoltà, le reazioni sono varie e indivi-duali.Talvoltal’eventocancroèinizialmentenegatoecisicomportacomesenientefosse.Spessoilsilenziorispettoallamalattiaeallesueconseguenzeèunmodoperpro-teggeresialapersonamalatasiailfamiliaredaifortisen-timentidiangoscia,incertezza,pauraerabbia.Purtroppo,però, lamancanzadi comunicazionepuò rendereancorpiùdifficileaffrontarelamalattiaepuòcontribuireadac-crescerelasensazionedisolitudinedellapersonamalata.Saperascoltareèunmodoperfacilitare lacomunicazio-neconlapersonamalata,lasciandolaliberadiesprimeresoloquantosisenterispettoallapropriasituazione,maèfondamentaleancheconcedersidimanifestareleproprieemozioni,senzaavernetimore.
Parlare ai bambini: Ilmodomigliorepercomunicareconi bambini è un approccio schietto e onesto, perché an-cheipiùpiccolipercepisconochequalcosanonva,elefantasie che si sviluppano attorno a situazioni che nonsicapisconopossonoesseredigran lungapeggioridellarealtà.L’importanteècomunicare laveritànelmodopiùappropriatoallaloroetà.Gliadolescentivivonounafaseevolutivaincuisiprovanosentimenticontrastantiversoigenitori,manifestandolalororabbiaedesideriodiautono-miaancheattraversoparoleecomportamentispiacevoli.Lamalattiadelgenitorepuòaccentuarelarabbianeisuoiconfronti,portandoliadistaccarsi,maaltempostessopuòalimentareleangosce,accentuandobisognidiattenzioneediaccudimento.
Omolaterale:chesitrovadallatooperato.
Linfedema: gonfioredelbraccioomolaterale.
MaggioriinformazionisonodisponibilisuIl linfedema(LaCollanadelGirasole).
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Come potete aiutare voi stesseMantenereunatteggiamentomentalepositivopuòaiutareilfisicoadaffrontaremeglioleterapie.Sentirsiaffaticateesvogliateènormale,comeloèl’alternanzadigiornateincuicisisenteabbastanzabeneealtre,invece,incuiimo-mentidisconfortoprenderannoilsopravvento.Intalicasiunaiutospecializzato,acuitroppospessononsi ricorreperpauradimostraregliaspettipiùvulnerabilidisé,puòesseremoltoutile.Alcunepersonecercanodivivereunavitaquantopiùnor-malepossibileesentonoildesideriodistabilirenuoveprio-ritàascoltandomaggiormenteipropribisogni:trascorrerepiùtempoconipropricari,farelevacanzesognatedasem-preodedicarsiadinteressiprimanoncoltivati.Mantenerelapropriavita socialeeprofessionalepuòessered’aiuto,manonfateviproblemiseavetebisognodiriposare.Fareunpo’dieserciziofisico,purchénontroppoimpegnativoeinognicasosempredopoaverchiestoilparerealneu-rologo,sollevalospiritoeaiutaadallentarelatensione.Avolte ilperiodopiùdifficileè rappresentatodal ritornoacasadopol’ospedale,poichéusciredauniterterapeu-tico stabilito può provocare un senso di solitudine e in-certezza. Intalicasiparlareconunprofessionistaespertonell’assistenza ai pazienti oncologici può aiutare ad indi-viduarelecriticitàelerisorsedisponibilidurantelamalat-tia. Può giovare anche partecipare ai gruppi di sostegnopsicologicoediauto-mutuoaiuto,incuisiconosconoaltrepersonechevivono,ohannovissuto,lastessaesperienza.Condividereleemozionieipensieriinunospazioprotettoinsiemeapersone ‘checi sonogiàpassate’può favorirel’espressionedisentimentichesièsceltodinoncondividereconparentieamici,oltreconsentirediapprenderequalche‘dritta’utilissimaperaffrontareiproblemiquotidiani.
Maggioriinformazionisonodisponibilisu I trattamenti non con-venzionali nel malato oncologico (LaCollanadelGirasole).
1.Perchiarezza,vaspiegatocheconilterminetrattamentisidefinisconotuttequellepra-tichechepossonomigliorarelecondizionifisicheelaqualitàdellavitadelmalato,anchesenonviècertezzasulla loro realecapacitàdi favorire laguarigione. I trattamenti sidi-stinguonoin:convenzionali:sonoquelliutilizzatidaimedici(chirurgia,radioterapiaechemioterapia),chesonostativalidatidanumerosistudiclinicielacuiefficaciaèuniversalmentericonosciuta;non convenzionali:sonotutti imetodichenonrientranotraitrattamenticonvenzionaliechesisuddividonoin:a. trattamenti complementari:sonoutilizzaticomeintegrazioneo,comeindicaladefini-zione,complementoaitrattamenticonvenzionali;b. trattamenti alternativi: sonoutilizzatiinsostituzionedeitrattamenticonvenzionali.
Essere informati sulla malattia e sui tratta-menti significa ricoprire un ruolo attivo.
Imparare a volersi bene.
Mantenere una proget-tualità.
Richiedere il sostegno psicologico.
Partecipare ai gruppi di sostegno psicologico e di auto-mutuo aiuto.
I trattamenti non convenzionaliI trattamenti non convenzionali1 possono essere utili permigliorarelaqualitàdellavitaeilbenesseredeipazientie,avolte,sonoingradodiridurreglieffetticollateralidellache-mioterapia.Moltipazientiritengonochedianoloropiùforzaperaffrontareitrattamentiemaggiorefiducianelbeneficiocheneotterranno.Alcunetecnicheamediazionecorporea,comelameditazioneolavisualizzazionediimmagini,con-tribuisconoaridurrel’ansiaepossonoesseremesseinattosiaallapresenzadiunespertochedasoli.Altre,comeadesempio imassaggidolci, richiedono l’interventodi famil-iariocuranti,epossonoessereutiliperaiutarelapersonamalataaprovaresensazionibenefiche.Ilcontattofisico,ilsemplicesfioramentodelleditapossonoessereunpotentestrumentodisostegnoperpersonechedevonoaffrontareun futuro di incertezze, ansia e dolore, a livello fisico edemotivo.Sfiorarequalcunocondolcezzaèancheunmodoperesprimereamoreesolidarietà.Alcuni ospedali, ASL e associazioni di volontariato onco-logicooffronolapossibilitàdiseguiredelleterapiecomple-mentari, tra lequalimassaggi,agopuntura,aromaterapia,tecnichedi rilassamento.Questeultimehanno l’effettodirilassarelatensionemuscolare,ridurrelostress,mitigarelastanchezzaelenireildolore,migliorareilsonno,recuperareilcontrollodelleemozioni.
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Gli studi cliniciGlistudiclinicisonosperimentazionicondottesuipazientipervariefinalità:
•testarenuovitrattamenti;
•verificarese i trattamentidisponibili, combinatiosom-ministratiinmanieradiversa,sonopiùefficaciocausanomenoeffetticollaterali;
•confrontarel’efficaciadeifarmaciutilizzatiperilcontrol-lodeisintomi;
•studiareilprincipiodiazionedeifarmaciantitumorali;
•vederequalitrattamentihannoilmigliorrapportocosto-beneficio.
Gli studi clinici costituiscono l’unicomodoaffidabile perverificare se ilnuovo trattamento (chirurgia, chemiotera-pia, radioterapia,ecc.)èpiùefficacediquellooquellialmomentodisponibili.Partecipareaunostudioclinicosignificaaverelapossibi-lità di essere sottoposti al trattamento in sperimentazio-neo, se fatepartedelgruppodicontrollo,di ricevere ilmigliortrattamentoconvenzionaledisponibileperlavostramalattia.Ovviamente,nessunopuògarantireaprioricheilnuovotrattamento,seppurefficace,diarisultatimiglioridiquelloconvenzionale.Separtecipereteaunostudiocli-nicosaretesottopostiaunaseriedicontrollimoltorigo-rosi,comprendentiunnumerodiesamievisitemedicheanchemaggiorediquelloprevistonormalmente.Seiltrattamentooggettodellasperimentazionesidimostraefficaceopiùefficacerispettoaltrattamentoconvenzio-nale,sareteiprimiatrarnebeneficio.Disolito,aglistudiclinicipartecipanodiversiospedali.
MaggioriinformazionisonodisponibilisuGli studi clinici sul cancro: informazioni per il malato(LaCollanadelGirasole).
Maggioriinformazionisonodisponibilisu I diritti del malato di cancro(LaCollanadelGirasole),chepuòessererichiestoallasegreteriadiAIMaC(numeroverde840503579)oppurescaricatodalsitowww.aimac.it.
Sussidi economici e tutela del lavoroper i malati di cancro
La malattia e le terapie possono comportare una condi-zionedidisabilità,temporaneaopermanente,piùomenograveconconseguentilimitazioninellavitadituttiigiorni.Persuperarequestedifficoltànumerose leggidelloStatoprevedonol’accessoavaribenefici:adesempio,ilmalatochepresentiuncertogradodi invaliditàe/odihandicappuòrichiederesussidieconomicierogatidall’INPSodaglialtri entio cassediprevidenza. Ilmalato lavoratorepuòusufruire di un periodo di congedo, oppure di permessiorari o giornalieri, senza perdere la retribuzione, sia du-rantechedopoiltrattamento,edhaanchelapossibilitàdipassaredalrapportodilavoroatempopienoaquelloatempoparzialefinoachelecondizionidisalutenoncon-sentonodiriprendereilnormaleorariodilavoro.Laleggeprevedepermessiecongediperl’accessoalpart-timean-cheperilfamiliarelavoratorecheassisteilmalato.
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I punti informativiSonoattivipressoiprincipalicentridicuraperconsultareeritirareilmaterialeinformativooperparlareconpersonalequalificatoericeverechiarimenti.PergliindirizzirivolgersiadAIMaC(840503579).
Avellino Azienda Ospedaliera San Giuseppe MoscatiAviano (PN) Centro di Riferimento OncologicoBagheria Villa Santa Teresa Diagnostica Per Immagini e RadioterapiaBari Istituto Tumori Giovanni Paolo II - IRCCS Ospedale OncologicoBenevento Ospedale Sacro Cuore di Gesù Fatebenefratelli Cagliari AOU Azienda Ospedaliero-Universitaria - Presidio Policlinico MonserratoGenova IRCCS Azienda Ospedaliera Universitaria San Martino – IST - Istituto Nazionale per la Ricerca sul CancroL’Aquila Presidio Ospedaliero San Salvatore Messina Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Papardo-Piemonte Centro Oncologico di Eccellenza PeloritanoMilano IRCCS Ospedale S. Raffaele Fondazione IRCCS Istituto Neurologico C. Besta Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei TumoriNapoli AORN Ospedali dei Colli Monaldi - Cotugno - C.T.O. Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale A. Cardarelli Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione G.Pascale Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II Azienda Ospedaliera Universitaria Seconda Università degli Studi di NapoliPadova Istituto Oncologico Veneto IRCCSPaola Ospedale San Francesco di PaolaPavia Fondazione Salvatore Maugeri IRCCSPerugia Azienda Ospedaliera S. Maria della MisericordiaPozzilli (IS) IRCCS NeuromedRionero in Vulture (PZ) IRCCS CROB Centro di Riferimento Oncologico di BasilicataRoma Azienda Complesso Ospedaliero San Filippo Neri Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini Azienda Ospedaliera Sant’Andrea Fondazione Policlinico Tor Vergata (PTV) Fondazione Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” Istituto Nazionale Tumori Regina Elena Ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli Policlinico Universitario Campus Bio-Medico Umberto I Policlinico di Roma - Sapienza, Università di RomaRozzano (MI) Istituto Clinico HumanitasS. Giovanni Rotondo (FG) IRCCS Ospedale Casa Sollievo della SofferenzaTerni Azienda Ospedaliera S. MariaTorino Azienda Ospedaliero-Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino (Presidio Molinette)Trieste Azienda Ospedaliero-Universitaria “Ospedali Riuniti” di TriesteVerona Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata - Policlinico Borgo Roma
La Collana del Girasole
1 Non so cosa dire
2 La chemioterapia
3 La radioterapia
4 Il cancro del colon retto
5 Il cancro della mammella
6 Il cancro della cervice
7 Il cancro del polmone
8 Il cancro della prostata
9 Il melanoma
10 Sessualità e cancro
11 I diritti del malato di cancro
12 Linfedema
13 La nutrizione nel malato oncologico
14 I trattamenti non convenzionalinel
malato oncologico
15 La caduta dei capelli
16 Il cancro avanzato
17 Il linfoma di Hodgkin
18 I linfomi non Hodgkin
19 Il cancro dell’ovaio
20 Il cancro dello stomaco
21 Che cosa dico ai miei figli?
22 I tumori cerebrali
23 Il cancro del fegato
24 Il cancro del pancreas
25 La terapia del dolore
26 Il cancro del rene
27La fatigue
28 Il cancro della tiroide
29Gli studi clinici sul cancro: informazioni
per il malato
30Le assicurazioni private per il malato
di cancro
31Madre dopo il cancro e preservazione
della fertilità
32 Il mesotelioma
33 Il tumore negli anziani e il ruolo dei
caregiver
34 Il cancro della vescica
2 DVD: La chemioterapia - La radioterapia
AIMaC pubblica anche:
96 Schede sui Farmaci AntitumoraliForniscono informazioni di carattere generale sulle singole terapie antitumorali, illustrandone le modalità di somministrazione e gli effetti collaterali.
50 Schede sui TumoriForniscono informazioni di carattere generale sulla diagnosi, stadiazione e terapia di singole patologie tumorali.
La Biblioteca del Girasole
- Adroterapia
- Elettrochemioterapia - per il trattamento
delle metastasi cutanee
- Il test del PSA
- Il tumore del collo dell’utero
- La Medicina Oncologica Personalizzata:
informazioni per il paziente
- La prevenzione dei tumori occupazionali:
il Registro di Esposizione ad Agenti
Cancerogeni e Mutageni
- La ricostruzione del seno: informarsi,
capire, parlare
- La Vita dopo il Cancro**
- Neoplasia e perdita di peso - Che cosa fare?**
- Oltre le nuvole (disponibile solo online)
- Padre dopo il cancro
- Tumori rari - Come orientarsi
** è pubblicato da F.A.V.O. Federazione nazionale delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (www.favo.it), di cui AIMaC è socio
AIMaC è anche presente su
http://forumtumore.aimac.it
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Finito di stampare nel mese marzo 2016Progetto grafico e stampa: Mediateca S.r.l. I www.mediateca.ccImpaginazione: Artwork di Mariateresa Allocco - [email protected]
AIMaC è una Onlus iscritta nel Registro delle Associazioni di Volontariato della Regione Lazio. Offriamo gratuitamente i nostri servizi di informazione e counseling ai malati di cancro e ai loro cari.
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