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Arte e Immagine: Barocco Scuola Paritaria S. Luigi Prof.ssa Dora Meroni IL BAROCCO FIORÍ A ROMA INTORNO AL 1630 COME ESPRESSIONE DELLE IDEE DELLA CONTRORIFORMA CHE LA CHIESA AVEVA CONCRETIZZATO CON IL CONCILIO DI TRENTO DEL 1563. LA CHIESA ATTUÓ UN PROGRAMMA DI COMUNICAZIONE RIVOLTO AI FEDELI, CON LO SCOPO DI COMBATTERE LE TESI DI LUTERO E DEI PROTESTANTI. ALL’ARTE VIENE CONFERITO L’INCARICO DI STUPIRE I FEDELI SUSCITARE EMOZIONI FORTISSIME Gianlorenzo Bernini CATTEDRA DI SAN PIETRO 1657-1666, marmo, bronzo dorato e stucco Vaticano, Basilica di San Pietro Stefano Maderno SANTA CECILIA 1600, marmo Roma, Basilica di Santa Cecilia in Trastevere

IL BAROCCO

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IL BAROCCO. FIORÍ A ROMA INTORNO AL 1630 COME ESPRESSIONE DELLE IDEE DELLA CONTRORIFORMA CHE LA CHIESA AVEVA CONCRETIZZATO CON IL CONCILIO DI TRENTO DEL 1563. LA CHIESA ATTUÓ UN PROGRAMMA DI COMUNICAZIONE RIVOLTO AI FEDELI, CON LO SCOPO DI COMBATTERE LE TESI DI LUTERO E DEI PROTESTANTI. - PowerPoint PPT Presentation

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Arte e Immagine: Barocco Scuola Paritaria S. Luigi Prof.ssa Dora Meroni

IL BAROCCOFIORÍ A ROMA INTORNO AL 1630 COME ESPRESSIONE DELLE IDEE DELLA CONTRORIFORMA CHE LA CHIESA AVEVA CONCRETIZZATO CON IL CONCILIO DI TRENTO DEL 1563. LA CHIESA ATTUÓ UN PROGRAMMA DI COMUNICAZIONE RIVOLTO AI FEDELI, CON LO SCOPO DI COMBATTERE LE TESI DI LUTERO E DEI PROTESTANTI.

ALL’ARTE VIENE CONFERITO L’INCARICO DI

STUPIRE I FEDELISUSCITARE EMOZIONI FORTISSIME

Gianlorenzo BerniniCATTEDRA DI SAN PIETRO1657-1666, marmo, bronzo dorato e stuccoVaticano, Basilica di San Pietro

Stefano MadernoSANTA CECILIA1600, marmoRoma, Basilica di Santa Cecilia in Trastevere

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Andrea Pozzo, Glorificazione di Sant’Ignazio, 1691-1694, affresco, Roma Chiesa di Sant’Ignazio

IL TERMINE DERIVA DALLA PAROLA PORTOGHESE BARROCO O DA QUELLA SPAGNOLA BARRUECO CHE INDICANO LE PERLE DI FORMA IRREGOLARE.

NEL XVIII SECOLO VENNE UTILIZZATO CON ACCEZIONE NEGATIVA PER DEFINIRE L’ARTE STRAVAGANTE, ECCESSIVA E BIZZARRA DEL SEICENTO. SOLO NEL XIX SECOLO IL BAROCCO VENNE RIVALUTA NEI SUOI ASPETTI POSITIVI E INNOVATIVI.

IL BAROCCO, INFATTI• SI DISTACCA DALLE REGOLE DELL’ARMONIA E DELLA RAZIONALITÁ• CREA COMPOSIZIONI LIBERE DA SCHEMI E IMPOSTAZIONI RIGIDE• CREA EFFETTI ILLUSIONISTICI ATTRAVERSO L’USO DELLA PROSPETTIVA SI CREANO SPETTACOLARI SCENOGRAFIE ED EFFETTI DI SFONDATO INFINITO

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Guercino - AURORA1621, affresco, Roma, Casino Ludovisi

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Andrea Pozzo - FINTA CUPOLA DIPINTA1691 c.Olio su telaRoma, Sant’Ignazio

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• RICERCA IL DINAMISMO E MOVIMENTO ATTRAVERSO L’USO DI LINEE MOSSE

• RICERCA L’EFFETTO DI MONUMENTALITÁ ALLO SCOPO DI ESALTARE LA FORZA E IL POTERE DEI GRANDI COMMITTENTI

Gianlorenzo Bernini - BALDACCHINO DI SAN PIETRO1623-1633bronzo, legno e marmo, 28 m altezzaVaticano, Basilica di San Pietro

Quattro colonne tortili reggono una trabeazione concava e sono sormontate da quattro angeli dai quali partono quattro volute a “gobba di delfino” che reggono il globo terrestre – progettati da Francesco Borromini.

Sulle colonne compaiono le api emblema della famiglia Barberini, casata a cui apparteneva il pontefice committente Urbano VIII

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Pietro Bernini INCORONAZIONE DI CLEMENTE VIII1611, Marmi policromi E stuccoRoma Santa Maria Maggiore, Cappella Paolina

• ANNULLA LA SEPARAZIONE TRA LE ARTIMOLTI ARTISTI SI CIMENTANO NELLE DIFFERENTI ARTI, OTTENENDO RISULTATI ECCELSI.

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PROTAGONISTI DEL BAROCCO FURONO

GIANLORENZO BERNINI(1598-1680)

FRANCESCO BORROMINI(1599-1667)

PIETRO BERRETTINIdetto PIETRO DA CORTONA

(1596-1669)

A TORINO GUARINO GUARINI

(1624-1683)

A VENEZIABALDASSARRE LONGHENA

(1597- 1682)

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ARCHITETTURA BAROCCAARCHITETTURA BAROCCAARCHITETTURA BAROCCAARCHITETTURA BAROCCA

• UNA COSTANTE RICERCA DI MOVIMENTO

ALTERNANDO FORME CONCAVE E CONVESSE

• EDIFICI RELIGIOSI A PIANTA ELLITTICA

CHE SOSTITUISCE LA PIANTA CENTRALE O LONGITUDINALE E COSTRINGE L’OCCHIO DEL FEDELE A SPOSTARSI CONTINUAMENTE

• CUPOLE DI DIFFERENTE FORMA, PERCORSE DA FINESTRE E SORMONTATE DA LANTERNE MOLTO ARDITE IN ALTEZZA E NELLA FORMA

• DECORAZIONE SOVRABBONDANTE

Guarino Guarini (ds)PALAZZO CARIGNANO 1679-1685,Torino

SI SVILUPPA IN TUTTA ITALIA CON FORME E STILI CARATTERISTICI E PARTICOLARI PUR MANTENENDO COMUNI GLI ASPETTI SOSTANZIALI QUALI:

Francesco BorrominiORATORIO DEI FILIPPINI1637-1650Roma

Baldassarre LonghenaChiesa di SANTA MARIA DELLA SALUTE (sin.)1631Venezia

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CENTRI DEL SUD ITALIA IN CUI IL BAROCCO SI DIFFUSE FURONO LECCE E NOTO, INSIEME AD ALTRI CENTRI SICILIANI. QUI IL BAROCCO ASSUNSE CARATTERI UNICI E PARTICOLARI

CATTEDRALE DI NOTO

DUOMO DI LECCE 1549-1699

PALAZZO NICOLACI(particolare decorazione)Noto

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Francesco BorrominiSANT’IVO ALLA SAPIENZA1642-1650Roma

A ROMA ESEMPI FONDAMENTALI DEL BAROCCO

La chiesa ha questo nome perché sorge all’interno del cortile del Palazzo della Sapienza, sede dell’Università di Roma (dal XV secolo al 1935).

La commissione consisteva nel progettare una chiesa che si adattasse perfettamente al cortile, lungo e stretto.

Bernini insistette perché l’incarico venisse assegnato a Borromini, perché era convinto che avrebbe clamorosamente fallito, invece venne creato un capolavoro

Si alternano superfici concave e convesse che creano l’illusione di un edificio quasi dinamico e capace di mutare la sua forma. La parte inferiore della facciata è concava ed è sormontata dal grande tamburo convesso su cui i imposta la lanterna prima concava(nella parte bassa) poi convessa nella parte superiore

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Borromini progettò un edificio assolutamente originale e innovativo sia nella struttura che nella complessità di articolazione dei volumi esterni ed interni.

Pianta e cupola hanno un’impostazione di forma esagonale nata dalla fusione di due triangoli equilateri. Anche qui si alternano spazi concavi e convessi

La lanterna che sormonta all’esterno la cupola ha una forma elicoidale e sembra torcersi su se stessa.

Ogni elemento ha un forte valore simbolico richiamando l’emblema dell’ape, simbolo della famiglia Barberini, committente dell’opera.

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Francesco Borromini - SAN CARLINO ALLE QUATTRO FONTANEdal 1634Roma

La chiesa è dedicata a San Carlo Borromeo e prende il nome dalla sua collocazione attigua ad una piccola piazza agli angoli della quale sono poste quattro fontane

La chiesa ha dimensioni molto ridotte e nella commissione era prevista anche la realizzazione di un chiostro, il refettorio e il convento. Ma Borromini, suicida nel 1667 non riuscì a vedere l’opera finita.

La facciata è dinamicamente mossa dall’alternanza di spazi concavi laterali e convessi centrali.Il cornicione marcapiano segue lo stesso andamentoOgni elemento decorativo e strutturale è studiato nei minimi dettagli: le colonne corinzie, le nicchie e le sculture.

Pianta ellittica con absidi poco profonde e strutturate su curve che dilatano e restringono lo spazio interno.

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Spicca il verticalismo dell’edificio grazie alle colonne giganti corinzie realizzate in stucco bianco per esaltare la luminosità della chiesa.

La cupola ha un’impostazione ovale ed è costruita in laterizio ed è decorata con cassettoni ottagonali e cruciformi

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Guarino GuariniCAPPELLA DELLA SINDONE1666Torino, Duomo di Torino

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Gianlorenzo Bernini - SANT’ANDREA AL QUIRINALE

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GLI ARCHITETTI DEL BAROCCO SI OCCUPANO ANCHE DI URBANISTICA REALIZZANDO OPERE FONDAMENTALI. TRA QUESTI GIANLORENO BERNINI CHE PROGETTÓ UNA DELLE OPERE PIÚ IMPORTANTI DELLA STORIA DELL’ARTE: PIAZZA SAN PIETRO A ROMA

Nel 1656 papa Alessandro VII affidò a Bernini la progettazione della piazza antistante la Basilica di San Pietro.

Bernini progettò una piazza costituita dalla fusione di una trapezio e di un’ellisse.

Inoltre pensò a due colonnati perimetrali che, partendo dalla facciata della basilica, ricreassero l’effetto di un abbraccio capace di accogliere migliaia di fedeli radunati per ottenere la benedizione del pontefice.

Al centro si trova un obelisco che in età imperiale si trovava nel circo di Nerone.

Ai lati sono collocate due fontane.

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Il colonnato è costituito da 284 colonne doriche e 88 pilastri disposti su quattro file. Regge una trabeazione al di sopra della quale sono collocate delle statue, una in corrispondenza di ogni colonna.

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SCULTURA BAROCCASCULTURA BAROCCASCULTURA BAROCCASCULTURA BAROCCACON IL BAROCCO LA SCULTURA DIVENTA PROTAGONISTA ASSOLUTA NELLA DECORAZIONE DI PIAZZE, STRADE, PALAZZI E CHIESE.

LE SCULTURE DIVENTANO SEMPRE Più ARDITE CON

• POSE DINAMICHE CHE SEGUONO UN MOVIMENTO A SPIRALE CHIAMATO “A SERPENTINA” E CAPACE DI CREARE NELLO SPETTATORE LO STUPORE DI FIGURE AL LIMITE DELL’INSTABILITà

• GESTI ED ESPRESSIONI ESASPERATE E TEATRALI PER AUMENTARE L’EFFETTO REALISTICO E SCENOGRAFICO

• USO DI MATERIALI DIFFERENTI COME I MARMI POLICROMI, BRONZO, MATERIALI PREZIOSI, STUCCHI

Francesco MochiANGELO ANNUNCIANTE e ANNUNCIATA1605-1608Marmo, 185 cm e210 cm Orvieto, Museo dell’opera del Duomo

CON LO SVILUPPO DELLA SCULTURA SI DIFFONDONO A ROMA SOPRATTUTTO LE FONTANE IN CUI ARCHITETTURA E SCULTURA DIVENTANO UNA COSA SOLA CREANDO EFFETTI STRAORDINARI

Pietro Bernini - BARCACCIA1610, Roma, Piazza di Spagna

Cappella del Crocifisso1682-1690Palermo, Duomo di Monreale

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Bernini ricevette la commissione dal Cardinale Scipione Borghese per quattro gruppi scultorei.Per l’Apollo e Dafne Bernini decise di scolpisce il momento culminante della vicenda raccontata da Ovidio nelle Metamorfosi:Apollo viene indotto da Eros ad innamorarsi della ninfa Dafne, viceversa Dafne viene indotta a rifuggire da Apollo. Pur di scampare a questo amore Dafne chiede al padre, il dio fluviale Peneo, di fare qualsiasi cosa per aiutarla. Apollo ha raggiunto Dafne che però si sta già trasformando: i suoi piedi stanno diventando radici, le sue mani in rami carichi di foglie, la vita è già la corteccia dell'albero. Dafne diventò una pianta di alloro e da quel momento Apollo si cingerà la testa con le sue fronde. Gian Lorenzo BerniniAPOLLO E DAFNE1622-1625Marmo di Carrara, altezza 243 cm Roma, Galleria Borghese

Eccezionale è il modo in cui Bernini ritrae il volto terrorizzato di Dafne e quello stupito di Apollo

La composizione si struttura sul doppia movimento ad arco con un gioco di linee e superfici curve.Inoltre il gruppo è fortemente sbilanciato in avanti e crea l’illusione che le sue figure possano muoversi liberamente nello spazio

Bernini crea una messa in scena teatrale nella quale l'occhio dello spettatore segue lo sviluppo della trasformazione.

Il marmo viene lavorato in modo sapiente tanto da assumere la consistenza dei differenti materiali che ritrae: le foglie, la corteccia rugosa, le pelli levigate e morbide, la forza e la durezza della roccia…

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Dettagli diApollo e Dafne

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La torsione del corpo e delle braccia contratte sulla fionda e il volto concentrato nello sforzo del momento La sua posizione esaltano nello spettatore la percezione dello  sviluppo dell'azione.

Gian Lorenzo Bernini - DAVID1623-1624Marmo bianco, 170 cmRoma, Galleria Borghese

Ai piedi di David ci sono una corazza e una cetra che qui si conclude con una testa d'aquila, emblema celebrativo del casato Borghese

Bernini fissa il momento culminante dell’azione quello in cui David sta per lanciare la pietra

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I muscoli di Plutone sono tesi nello sforzo di sostenere il corpo di Proserpina che si sta divincolando tanto che le mani del dio “entrano” nella carne di lei, evidenziandone la morbidezza

Ratto di Proserpina 1621-1622Marmo bianco, 235 cmRoma, Galleria Borghese

Bernini unisce lo stile di maniera di Giambologna a quello dei modelli antichi e riesce a creare una composizione senza precedenti o eguali per forza plastica e l'intensità espressiva. Anche qui Bernini sfiora i limiti fisici del marmo

Anche qui è fissato il culmine dell’azione: Plutone che cattura Proserpina per condurla nell’Ade

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Estasi di Santa Teresa1647-1652marmo, stucco e bronzo dorato, 350 cm altezzaRoma, Chiesa di Santa Maria della Vittoria

L’opera fu commissionata dal cardinale Federico Cornaro per la cappella di famiglia

Bernini concepisce lo spazio della cappella come quella di un piccolo teatro con il palco su cui si trova la scena principale dell’estasi della santa, e palchi laterali sa cui si affacciano gli astanti – i membri della famiglia Cornaro- che assistono all’eventoL’opera è concepita per essere guardata da un unico punto di vista frontale

La cappella è coperta da una volta affrescata ed è impreziosita da marmi policromi. Bernini mette in atto la sua teoria del “bel composto” con la perfetta unione di pittura, scultura e architettura

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La freccia tenuta in mani dall’angelo e con la quale sta per trafiggere la santa è il simbolo dell’amore di Dio che raggiunge il cuore di chi decide di seguirlo

Bernini, con grande abilità tecnica, riesce a creare l’effetto di sospensione a mezz’aria delle due figure, poggiate sulle nuvole

Il marmo viene lavorato con una perizia tecnica tale da perdere ogni rigidità ed evocare le morbidezze del tessuto

I raggi, realizzati in bronzo dorato e posti sullo sfondo, sono collocati al di sotto di una finestra reale da cui entra la luce, rappresentano la luce divina.

“Mi apparve un angelo bellissimo che teneva in mano una lancia d’oro. La freccia mi colpì più volte nel cuore. Mi lamentai per il dolore, però era tanto dolce che non desideravo liberarmene. Nessuna gioia terrena può dare un simile appagamento. Quando l’angelo estrasse la sua lancia, rimasi con un grande amore verso Dio” S. Teresa d’Avila

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Beata Ludovica Albertoni1672-1673

marmoRoma, Chiesa di San Francesco di Ripa

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Gianlorenzo BerniniFontana dei quattro fiumi1651marmo e travertino, oltre 30 m di altezzaRoma, Piazza Navona

Fu commissionata da papa Innocenzo X Pamphili per il centro di Piazza Navona, dove in antichità sorgeva lo stadio dell’imperatore Domiziano.

Lo scopo era quello di “offrire una salubre amenità a chi passeggia, bevanda a chi ha sete, occasione a chi medita”.

La fontana rappresenta la totalità del mondo conosciuto e l’universalità della Chiesa.

CURIOSITÁLe spese per la realizzazione della fontana furono talmente elevate che, per finanziarle, il papa ricorse ad una tassazione sul pane

Molte sono le leggende intorno a questa fontana e tutte vertono nell sostenere e rafforzare la tesi dell’antagonismo fortissimo tra Bernini e Borromini.Una di queste racconta che Bernini, per ottenere la commissione della realizzazione della fontana da Innocenzo X, regalò un modello in argento dell'opera, alto un metro e mezzo, alla cognata del Papa la quale convinse il pontefice a concedere il lavoro appunto al Bernini che, così facendo, spiazzò la concorrenza del Borromini.

Papa Innocenzo X Pamphili, succeduto a Urbano VIII Barberini, voleva “cancellare” l’operato del suo predecessore, quindi anche di non avvalersi dei suoi artisti, tra i quali c’era Bernini. Ma la bravura dell’artista riuscì a superare qualsiasi ostilità e pregiudizio.

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Bozzetti preparatori della fontana dei quattro fiumiargilla e legno

Sullo scoglio si trovano quattro figure umane, personificazioni dei quattro principali fiumi del mondo, uno per continente: Danubio, Rio della Plata, Gange e Nilo. Queste vennero realizzate da quattro aiuti di Bernini.

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Presenta una vasca ellittica avente al centro un grande scoglio su cui si erge un obelisco, ritrovato nel 1647 al circo di Massenzio, sulla via Appia. Sulla sua sommità è collocata una colomba, in bronzo, con il ramo d’ulivo (simbolo araldico della famiglia Pamphili)

Sotto le statue compaiono animali e piante dei quattro continenti: un cavallo, un leone chino per bere, un delfino, un piccolo drago e un serpente terrestre e uno marino. La gigantesca palma sembra mossa dal vento

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Il Danubio – Europa

Indica gli stemmi della famiglia Pamphilj che compaiono sul monumento.

LE QUATTRO DIVINITÁ FLUVIALI ASSUMONO POSE DIFFERENTI SUSCITANDO NELLO SPETTATORE UN’IDEA DI MOVIMENTO E MUTEVOLEZZA DELLE POSE.

I VOLTI E I CORPI POSSENTI RIVELANO UN LEGAME FORTISSIMO CON L’ARTE CLASSICA

Questo testimonia l’intento celebrativo della fontana che vuole sottolineare la forza e l’autorità religiosa del pontefice sul mondo intero

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il Nilo - Africasi copre il volto con un panneggio, facendo riferimento al fatto che di questo fiume le sorgenti erano sconosciute e rimasero ignote fino alla fine del XIX secolo,

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Gange – AsiaHa in mano un lungo remo che suggerisce la navigabilità del

fiume

Rio della Plata - AmericaHa vicino a se alcune monete simboleggiano il colore argenteo delle acque. Il braccio sollevato evoca la paura che la facciata della chiesa verso cui l’uomo è rivolto, crolli. Si tratta della chiesa di Sant’Agnese in Agone, realizzata da Bernini

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PITTURA BAROCCAPITTURA BAROCCAPITTURA BAROCCAPITTURA BAROCCA

INOLTRE • DIVENTA SEMPRE Più ILLUSIONISTICA

LA PROSPETTIVA DIVIENE SEMPRE PIÚ COMPLESSA E ARDITA.

• LO SPAZIO SI DILATA CREANDO L’ILLUSIONE DI INFINITO

• LE COMPOSIZIONI OCCUPANO SUPERFICI SEMPRE PIÚ GRANDI

Giovanni Battista GaulliTRIONFO DEL NOME DI GESÚ1674 – 1679Affresco e stuccoRoma, Chiesa del Gesù

CON IL BAROCCO LA PITTURA SVILUPPA SOGGETTI SACRI E MITOLOGICI

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Pietro da CortonaTrinità in gloria fra Santi1648 c.affrescoRoma, Santa Maria in Vallicella

L’affresco è dipinto su una vera cupola e Pietro da Cortona crea l’illusione di uno spazio infinito capace di attirare l’occhio verso l’alto grazie alle figure fortemente scorciate che convergono verso il centro creando un vortice di colore, luce e corpi.

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Pietro da CortonaTRIONFO DELLA DIVINA PROVVIDENZA1633-1639Roma, Palazzo Barberini

Celebra l’apoteosi della Divina Provvidenza e la famiglia di Maffeo Barberini, diventato papa Urbano VIII.

Viene dipinta una moltitudine di figure ripartine in cinque scene differenti.- Quattro laterali ritraggono quattro episodi della mitologia:- Una centrale maggiore con il trionfo della Divina Provvidenza

Ad incorniciare il tutto una quadratura architettonica monocroma decorata con telamoni e tritoni che sorreggono finti medaglioni bronzei. La decorazione è arricchita con conchiglie, ghirlande, delfini, allegorie e animali che personificano le virtù papali.

TUTTO CONCORRE A FONDERE LO SPAZIO DIPINTO E LO SPAZIO REALE.

DOMIINA L’EFFETTO SCENOGRAFICO E ILLUSORIO CREATO CON L’USO SAPIENTE DELLA PROSPETTIVA, DEGLI SCORCI E DELLA LUCE,La Divina Provvidenza è circondata da PRUDENZA, GIUSTIZIA, MISERICORDIA, VERITÁ e BELLEZZA

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IL TEMPOCon la falce in mano che sta divorando i suoi figli

DIVINA PROVVIDENZAseduta sulle nuvole e avvolta dalla luce

TRE PARCHECloto, Lachesi e Atropo che tessono la tela del

destino degli uomini

FEDE, SPERANZA, CARITÁSorreggono una corona di lauro che incornicia tre api – emblema Barberini

ROMA e RELIGIONESostengono la tiara papalee le chiavi pontificie