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SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONESCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE
TRONCO COMUNETRONCO COMUNE
Corso di Medicina del Lavoro:Corso di Medicina del Lavoro:
““I rischi correlati al lavoro”I rischi correlati al lavoro”
Unità DueUnità Due
Corso di Igiene del Lavoro:Corso di Igiene del Lavoro:
Lezione dueLezione due
I rischi nel lavoro terziarioI rischi nel lavoro terziario
CORSO DI LAUREA IN
TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL’AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO
ANNO ACCADEMICO 2010-2011
UFFICIOUFFICIO
Ambiente confinato, destinato all’espletamento delle Ambiente confinato, destinato all’espletamento delle attività cosiddette “Terziarie”:attività cosiddette “Terziarie”:
2.2. di servizio, pubblico o privatodi servizio, pubblico o privato
3.3. di direzione di direzione
4.4. di relazione di relazione
Prescindendo dalle differenze connesse con le caratteristiche Prescindendo dalle differenze connesse con le caratteristiche dei diversi insediamenti e con il tipo d’attività propria di dei diversi insediamenti e con il tipo d’attività propria di ciascuna area, nel settore terziario gli aspetti comuni o, per ciascuna area, nel settore terziario gli aspetti comuni o, per lo meno, maggiormente prevalenti sono costituiti da:lo meno, maggiormente prevalenti sono costituiti da:
2.2. Confinamento degli ambienti nei quali è resa la prestazione Confinamento degli ambienti nei quali è resa la prestazione
3.3. Alta stanzialità degli addetti all’erogazione della prestazioneAlta stanzialità degli addetti all’erogazione della prestazione
4.4. Prestazioni richiedenti maggiormente impegno mentalePrestazioni richiedenti maggiormente impegno mentale
5.5. Centralità della relazione sociale, che è elemento costitutivo Centralità della relazione sociale, che è elemento costitutivo dell’impegno prestazionaledell’impegno prestazionale
Prescindendo dalle differenze connesse con le caratteristiche Prescindendo dalle differenze connesse con le caratteristiche dei diversi insediamenti e con il tipo d’attività propria di dei diversi insediamenti e con il tipo d’attività propria di ciascuna area, nel settore terziario gli aspetti comuni o, per ciascuna area, nel settore terziario gli aspetti comuni o, per lo meno, maggiormente prevalenti sono costituiti da:lo meno, maggiormente prevalenti sono costituiti da:
2.2. Confinamento degli ambienti nei quali è resa la prestazione Confinamento degli ambienti nei quali è resa la prestazione
3.3. Alta stanzialità degli addetti all’erogazione della prestazioneAlta stanzialità degli addetti all’erogazione della prestazione
4.4. Ridotta possibilità di applicazione dei criteri valutativi dei Ridotta possibilità di applicazione dei criteri valutativi dei rischi per la salute rispetto al settore industriale rischi per la salute rispetto al settore industriale
5.5. Necessità d’elaborazione “individualizzata” dei criteri Necessità d’elaborazione “individualizzata” dei criteri valutativi degli impegni prestazionali valutativi degli impegni prestazionali
Il confinamento e la stanzialità costituiscono le cause efficienti Il confinamento e la stanzialità costituiscono le cause efficienti delle sindromi e delle patologie fisiche connesse con il delle sindromi e delle patologie fisiche connesse con il lavoro d’ufficio:lavoro d’ufficio:
2.2. S.B.S. - Sick Building Syndrome (Sindrome dell’edificio S.B.S. - Sick Building Syndrome (Sindrome dell’edificio malato)malato)
3.3. B.R.I. – Building Related Illness (Malattia correlata B.R.I. – Building Related Illness (Malattia correlata all’edificio)all’edificio)
4.4. M.C.S. – Multiple Chemical Sensitivity (Sensibilità chimica M.C.S. – Multiple Chemical Sensitivity (Sensibilità chimica multipla) multipla)
L’organizzazione del lavoro, le tecnologie e le relazioni L’organizzazione del lavoro, le tecnologie e le relazioni interumane (il cosiddetto sistema sociotecnico) sono interumane (il cosiddetto sistema sociotecnico) sono potenziali cause delle manifestazioni stress correlate. potenziali cause delle manifestazioni stress correlate.
Tra le diverse forme patologiche la maggiore prevalenza Tra le diverse forme patologiche la maggiore prevalenza compete alla S.B.S., lamentata da > 20% dei lavoratori compete alla S.B.S., lamentata da > 20% dei lavoratori d’ufficiod’ufficio
In altro modo, maggiormente prevalenti sono i disturbi In altro modo, maggiormente prevalenti sono i disturbi soggettivi, direttamente correlati all’orario di lavoro e,in soggettivi, direttamente correlati all’orario di lavoro e,in molti casi, a specifiche situazioni logistiche. molti casi, a specifiche situazioni logistiche.
I risultati di un recente studio epidemiologico, pubblicato nel I risultati di un recente studio epidemiologico, pubblicato nel 2007 su J.O.E.M., hanno dimostrato che circa il 20% degli 2007 su J.O.E.M., hanno dimostrato che circa il 20% degli impiegati è affetto da una patologia cronica, con impiegati è affetto da una patologia cronica, con dipendenza causale dalla dalla cattiva qualità dell’aria dipendenza causale dalla dalla cattiva qualità dell’aria indoor (maggiore prevalenza compete alle allergopatie indoor (maggiore prevalenza compete alle allergopatie respiratorie). respiratorie).
TUTTAVIATUTTAVIA
Anche se datato, un interessante dato circa le cause della Anche se datato, un interessante dato circa le cause della S.B.S. è ricavabile dallo studio N.I.O.S.H., portato a termine S.B.S. è ricavabile dallo studio N.I.O.S.H., portato a termine nel 1996 nel 1996
52
17
11
53 12 < vent.
inq. Internoinq. Esternocont. Biolo.mat. Edilialtre cause
AMBIENTEAMBIENTE
ATTIVITA’ATTIVITA’ ORGANIZZAZIONEORGANIZZAZIONE
CORREDI TECNICICORREDI TECNICI
CAUSE DEL CAUSE DEL RISCHIORISCHIO
Anomalie strutturali Anomalie strutturali e impiantistichee impiantistiche
Materiali e arrediMateriali e arredi Comportamenti e Comportamenti e abitudiniabitudini
Apparecchiature e Apparecchiature e macchinarimacchinari
FATTORI FATTORI AMBIENTALIAMBIENTALI
CLASSIFICAZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO IN CLASSIFICAZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO IN FUNZIONE DELLA NATURA DI ESSI FUNZIONE DELLA NATURA DI ESSI
• Agenti chimiciAgenti chimici
• Agenti biologiciAgenti biologici
• Agenti fisico/energetici non radiogeniAgenti fisico/energetici non radiogeni
• Condizioni climaticheCondizioni climatiche
• Radiazioni ionizzanti e non ionizzantiRadiazioni ionizzanti e non ionizzanti
• Fattori ergonomici (Fattori ergonomici (correttamente, condizioni a ridotta o correttamente, condizioni a ridotta o assente congruità ergonomicaassente congruità ergonomica))
• Impegno mentaleImpegno mentale
• Fattori del rischio psicosocialeFattori del rischio psicosociale
GLI INQUINANTI CHIMICIGLI INQUINANTI CHIMICI
CLASSIFICAZIONE DEGLI AGENTI CHIMICI IN CLASSIFICAZIONE DEGLI AGENTI CHIMICI IN RAPPORTO CON LE FONTI DI PRODUZIONERAPPORTO CON LE FONTI DI PRODUZIONE
Da fonti o Da fonti o produzioneproduzione
interneinterne
1.1. Fumo di tabacco Fumo di tabacco
2.2. Gas di combustioneGas di combustione
3.3. Gas di trasformazioneGas di trasformazione
4.4. Polveri da materiali cartacei e da supporti Polveri da materiali cartacei e da supporti tecnicitecnici
5.5. Polveri, fibre e vapori da materiali edili Polveri, fibre e vapori da materiali edili
6.6. Vapori da materiali d’arredo Vapori da materiali d’arredo
7.7. Vapori da detergenti e disinfettantiVapori da detergenti e disinfettanti
8.8. Vapori da pesticidiVapori da pesticidi
Da Da provenienzeprovenienze
esterneesterne
• Gas di scarico Gas di scarico Composti ossidati Composti ossidati dell’azoto (mono e biossido)dell’azoto (mono e biossido)
• Gas di scarico Gas di scarico Composti ossidati dello Composti ossidati dello zolfo (biossido)zolfo (biossido)
• Gas di scarico Gas di scarico Monossido di carbonioMonossido di carbonio
• Materiale corpuscolato Materiale corpuscolato Polveri Polveri ambientaliambientali
• Altri inquinanti, propri della zona Altri inquinanti, propri della zona d’insistenza dell’ufficio d’insistenza dell’ufficio
CLASSIFICAZIONE DEGLI AGENTI CHIMICI IN CLASSIFICAZIONE DEGLI AGENTI CHIMICI IN RAPPORTO CON LE FONTI DI PRODUZIONERAPPORTO CON LE FONTI DI PRODUZIONE
CLASSIFICAZIONE DEGLI AGENTI CHIMICI IN CLASSIFICAZIONE DEGLI AGENTI CHIMICI IN RAPPORTO CON LA NATURA CHIMICA DI ESSIRAPPORTO CON LA NATURA CHIMICA DI ESSI
V.O.C. – Composti organici volatiliV.O.C. – Composti organici volatili
I.P.A. – Idrocarburi policiclici aromaticiI.P.A. – Idrocarburi policiclici aromatici
OzonoOzono
Ossidi di azotoOssidi di azoto
Monossido di carbonioMonossido di carbonio
Polveri metalliche e metalloidichePolveri metalliche e metalloidiche
NerofumoNerofumo
Aldeidi (Formaldeide)Aldeidi (Formaldeide)
V.O.C. – COMPOSTI ORGANICI VOLATILI V.O.C. – COMPOSTI ORGANICI VOLATILI
Composti organici caratterizzati da bassa temperatura Composti organici caratterizzati da bassa temperatura d’ebollizione e conseguente capacità di significativa d’ebollizione e conseguente capacità di significativa evaporazione anche alla temperatura degli ambienti confinati evaporazione anche alla temperatura degli ambienti confinati
CATEGORIE CHIMICHE DEI V.O.CCATEGORIE CHIMICHE DEI V.O.C. .
Idrocarburi alifatici Idrocarburi alifatici esano e derivatiesano e derivati
Idrocarburi aromatici Idrocarburi aromatici derivati benzenici derivati benzenici
Idrocarburi alogenati Idrocarburi alogenati clorobenzeni clorobenzeni
Alcoli Alcoli propanolo, butanolo, metanolo propanolo, butanolo, metanolo
Chetoni Chetoni acetone, metilisobutilchetone acetone, metilisobutilchetone
Aldeidi Aldeidi aldeide formica aldeide formica
FONTI DEI V.O.C. NEGLI AMBIENTI CONFINATI FONTI DEI V.O.C. NEGLI AMBIENTI CONFINATI
1.1. Prodotti “a cera” per la pulizia ed il miglioramento estetico Prodotti “a cera” per la pulizia ed il miglioramento estetico di mobili e pavimentidi mobili e pavimenti
2.2. Prodotti per la detersione di vetri e laminatiProdotti per la detersione di vetri e laminati
3.3. Prodotti igienizzanti Prodotti igienizzanti
4.4. Colle ed adesiviColle ed adesivi
5.5. Indurenti e laminanti di malte ediliIndurenti e laminanti di malte edili
6.6. Vernici e lacche per supporti in legno e muraturaVernici e lacche per supporti in legno e muratura
7.7. Pannelli di fibra di legno (cosiddetto “legno finto”)Pannelli di fibra di legno (cosiddetto “legno finto”)
8.8. AntiparassitariAntiparassitari
9.9. Cosmetici Cosmetici
EFFETTI AVVERSI DEI V.O.C. EFFETTI AVVERSI DEI V.O.C.
Effetti nociviEffetti nocivi(basse dosi)(basse dosi)
Irritazione delle mucose respiratorie e Irritazione delle mucose respiratorie e delle congiuntivedelle congiuntive
Dispnea simil asmaticaDispnea simil asmatica
Asma nei soggetti atopici Asma nei soggetti atopici
Cefalea Cefalea
Vertigini Vertigini
Nausea e disturbi dell’appetitoNausea e disturbi dell’appetito
EFFETTI AVVERSI DEI V.O.C. EFFETTI AVVERSI DEI V.O.C.
Effetti TossiciEffetti Tossici(alte dosi)(alte dosi)
Neuropatie centrali e perifericheNeuropatie centrali e periferiche
Epatopatie steatosiche o citoliticheEpatopatie steatosiche o citolitiche
Emopatie (anemie, mielopatie Emopatie (anemie, mielopatie iporigeneretive)iporigeneretive)
Nefropatie tubulari Nefropatie tubulari
Effetti mutageniEffetti mutagenie cancerogene cancerogenii
Emopatie neoplastiche (benzene e Emopatie neoplastiche (benzene e stirene)stirene)
Neoplasie polmonari (aldeide formica)Neoplasie polmonari (aldeide formica)
1.1. Negli ambienti confinati del settore terziario, il rischio da Negli ambienti confinati del settore terziario, il rischio da esposizione a V.O.C. è molto basso.esposizione a V.O.C. è molto basso.
2.2. Nella quasi totalità dei casi, le dosi aerodisperse sono molto Nella quasi totalità dei casi, le dosi aerodisperse sono molto più basse dei limiti di tollerabilità, caratterizzandosi come più basse dei limiti di tollerabilità, caratterizzandosi come “Microdosi” “Microdosi”
3.3. E’ dimostrato che, isolando ogni singolo agente o categoria E’ dimostrato che, isolando ogni singolo agente o categoria di agenti, concentrazioni tanto basse non sono in grado di di agenti, concentrazioni tanto basse non sono in grado di determinare effetti avversi. determinare effetti avversi.
4.4. In pratica, gli effetti avversi derivano dall’azione sinergica di In pratica, gli effetti avversi derivano dall’azione sinergica di più agenti, compresenti nello stesso ambiente.più agenti, compresenti nello stesso ambiente.
5.5. Gli effetti avversi sono esclusivamente di tipo nocivo e Gli effetti avversi sono esclusivamente di tipo nocivo e sono, ad ogni modo, transitori sono, ad ogni modo, transitori
I.P.A.– IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI I.P.A.– IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI
Composti maggiormente presenti nell’ambiente esterno Composti maggiormente presenti nell’ambiente esterno (traffico veicolare, emissioni industriali), gli I.P.A., oltre (traffico veicolare, emissioni industriali), gli I.P.A., oltre che provenire dall’aria esterna, possono contaminare che provenire dall’aria esterna, possono contaminare l’aria degli ambienti confinati per effetto di:l’aria degli ambienti confinati per effetto di:
2.2. evaporazione da lacche e vernici (soprattutto le vernici a evaporazione da lacche e vernici (soprattutto le vernici a film plastico)film plastico)
3.3. evaporazione di inchiostri multicromaticievaporazione di inchiostri multicromatici
4.4. riscaldamento-combustione di plastiche termoindurenti riscaldamento-combustione di plastiche termoindurenti (resine stiren-butadieniche di stoviglie monouso) (resine stiren-butadieniche di stoviglie monouso)
Negli ambienti confinato d’ufficio, gli I.P.A. sono presenti in Negli ambienti confinato d’ufficio, gli I.P.A. sono presenti in concentrazioni molto basse.concentrazioni molto basse.
Gli effetti avversi prevalenti sono rappresentati da:Gli effetti avversi prevalenti sono rappresentati da:
3.3. Irritazioni delle prime vie aeree e delle congiuntiveIrritazioni delle prime vie aeree e delle congiuntive
4.4. Cefalea tensiva da azione subedemigena Cefalea tensiva da azione subedemigena
Non esistono evidenze epidemiologiche e segnalazioni Non esistono evidenze epidemiologiche e segnalazioni nella letteratura scientifica di effetti tossici o nella letteratura scientifica di effetti tossici o cancerogeni da I.P.A. nei lavoratori esposti per cancerogeni da I.P.A. nei lavoratori esposti per attività di tipo terziario attività di tipo terziario
ALDEIDIALDEIDI
Negli ambienti confinati, il più diffuso inquinante di natura Negli ambienti confinati, il più diffuso inquinante di natura aldeidica è l’aldeide formica aldeidica è l’aldeide formica
L’aldeide formica deriva dalla progressiva liberazione della L’aldeide formica deriva dalla progressiva liberazione della quota presente nei pannelli di fibra di legno.quota presente nei pannelli di fibra di legno.
Da questo deriva che la dose aerodispersa è inversamente Da questo deriva che la dose aerodispersa è inversamente proporzionale alla vetustà dei mobili e dei supporti in fibra di proporzionale alla vetustà dei mobili e dei supporti in fibra di legnolegno
La massima concentrazione è presente nei mobili nuovi “a La massima concentrazione è presente nei mobili nuovi “a camera chiusa” (armadi), al momento dell’apertura. camera chiusa” (armadi), al momento dell’apertura.
Temperature dell’aria costantemente alte favoriscono la Temperature dell’aria costantemente alte favoriscono la liberazione dell’aldeide formica dalla fibra di legno.liberazione dell’aldeide formica dalla fibra di legno.
Questa eventuale condizione ha effetti opposti:Questa eventuale condizione ha effetti opposti:
Innalza la concentrazione aerodispersa Innalza la concentrazione aerodispersa effetto negativo effetto negativo
Condizione un più rapido decadimento delle quote intrappolate Condizione un più rapido decadimento delle quote intrappolate nella fibra nella fibra effetto positivo effetto positivo
L’adeide formica ha una soglia irritante molto bassa, con L’adeide formica ha una soglia irritante molto bassa, con effetti d’irritazione delle mucose nasali (pizzicore) e delle effetti d’irritazione delle mucose nasali (pizzicore) e delle congiuntive (lacrimazione). congiuntive (lacrimazione).
Una temperatura ambientale superiore a 30° C, associata a Una temperatura ambientale superiore a 30° C, associata a bassa umidità relativa, oltre a favorire l’evaporazione bassa umidità relativa, oltre a favorire l’evaporazione dell’aldeide formica dai materiali che la contengono, dell’aldeide formica dai materiali che la contengono, accentua l’azione irritante. accentua l’azione irritante.
Una umidità relativa alta, superiore a 70%, favorisce Una umidità relativa alta, superiore a 70%, favorisce l’idratazione dell’aldeide ad acido formico, il cui potere l’idratazione dell’aldeide ad acido formico, il cui potere irritante è maggioreirritante è maggiore
E’ ampiamente dimostrata la sinergia d’azione tra l’aldeide E’ ampiamente dimostrata la sinergia d’azione tra l’aldeide formica ed altri inquinanti ambientali nella determinazione di formica ed altri inquinanti ambientali nella determinazione di irritazioni respiratorie. irritazioni respiratorie.
POLVERI GAS E VAPORI REFLUI DA SUPPORTI POLVERI GAS E VAPORI REFLUI DA SUPPORTI TECNICI TECNICI
Le fotocopiatrici e le stampanti sono i supporti tecnici Le fotocopiatrici e le stampanti sono i supporti tecnici maggiormente produttori di inquinanti chimici maggiormente produttori di inquinanti chimici
Le forme, le cause e le fonti dell’aerodispersione degli Le forme, le cause e le fonti dell’aerodispersione degli inquinanti sono:inquinanti sono:
Polveri di Toner e microaerosol di inchiostriPolveri di Toner e microaerosol di inchiostri
Solventi ed essiccanti di inchiostriSolventi ed essiccanti di inchiostri
Trasformazioni dell’aria circostante le stampanti e le Trasformazioni dell’aria circostante le stampanti e le fotocopiatrici per processi esotermici e fotochimici fotocopiatrici per processi esotermici e fotochimici
COMPOSIZIONE DEGLI INCHIOSTRI E DEI TONERCOMPOSIZIONE DEGLI INCHIOSTRI E DEI TONER
InchiostriInchiostritipograficitipografici
Sospensioni di nerofumo (carbon black) in oli Sospensioni di nerofumo (carbon black) in oli minerali, con aggiunta di piccole dosi di compostiminerali, con aggiunta di piccole dosi di composti
bituminosibituminosi
InchiostriInchiostrigraficigrafici
Sospensioni di pigmenti nitrocellulosiciSospensioni di pigmenti nitrocellulosiciin solventi organici (alcoli e glicoli) in solventi organici (alcoli e glicoli)
InchiostriInchiostridattilograficidattilografici
Sospensioni di pigmenti inorganici Sospensioni di pigmenti inorganici in oli non essiccativi, a densità alta in oli non essiccativi, a densità alta
TONERTONERSospensioni di pigmenti metallici in solventi Sospensioni di pigmenti metallici in solventi
organici, con l’aggiunta di nitrocellulosa, resineorganici, con l’aggiunta di nitrocellulosa, resinechetoniche e acetati chetoniche e acetati
PRODOTTI DI TRASFORMAZIONE DELL’ARIAPRODOTTI DI TRASFORMAZIONE DELL’ARIA
Ossidi di azotoOssidi di azotoOssidazione dell’azoto per esotermia Ossidazione dell’azoto per esotermia (produzione di calore) (produzione di calore)
L’esotermia delle apparecchiature d’ufficio è poco L’esotermia delle apparecchiature d’ufficio è poco significativa rispetto alla capacità ossidativa dell’azotosignificativa rispetto alla capacità ossidativa dell’azoto
TuttaviaTuttavia
Le fotocopiatrici professionali, soprattutto se tenute in Le fotocopiatrici professionali, soprattutto se tenute in funzione per molte ore, possono innalzare di alcune ppm funzione per molte ore, possono innalzare di alcune ppm la concentrazione del biossido di azoto la concentrazione del biossido di azoto
PRODOTTI DI TRASFORMAZIONE DELL’ARIAPRODOTTI DI TRASFORMAZIONE DELL’ARIA
OZONOOZONOComplessazione dell’ossigeno dell’aria per Complessazione dell’ossigeno dell’aria per effetto fotochimicoeffetto fotochimico
L’zonizzazione è determinata dal campo elettrico L’zonizzazione è determinata dal campo elettrico prodotto dal sistema dei fili a corona delle fotocopiatrici prodotto dal sistema dei fili a corona delle fotocopiatrici e degli scannere degli scanner
L’ozono ha una soglia olfattiva molto bassa (0.01 ppm) ed è L’ozono ha una soglia olfattiva molto bassa (0.01 ppm) ed è avvertito come odore agliaceoavvertito come odore agliaceo
A concentrazioni da 0.2 ppm esplica azioni irritante sulle A concentrazioni da 0.2 ppm esplica azioni irritante sulle mucose esposte.mucose esposte.
A concentrazioni > 0.5 ppm è in grado di irritare le mucose A concentrazioni > 0.5 ppm è in grado di irritare le mucose profonde (tosse, dispnea) profonde (tosse, dispnea)
FUMO PASSIVO FUMO PASSIVO E.T.S. – ENVIRONMENTAL TOBACCO SMOKE E.T.S. – ENVIRONMENTAL TOBACCO SMOKE
Inquinante corpuscolato prodotto dall’espirazione dei fumatori Inquinante corpuscolato prodotto dall’espirazione dei fumatori di tabacco (Mainstream) e dalla combustione della sigaretta di tabacco (Mainstream) e dalla combustione della sigaretta (Sidestream). (Sidestream).
Nel fumo di tabacco sono identificati oltre 400 composti. Nel fumo di tabacco sono identificati oltre 400 composti.
Il numero più alto è presente nel fumo di sigaretta.Il numero più alto è presente nel fumo di sigaretta.
I prodotti contenuti nel fumo derivano da:I prodotti contenuti nel fumo derivano da:
2.2. Pirolisi e pirosintesi di composti contenuti nel tabacco e Pirolisi e pirosintesi di composti contenuti nel tabacco e nella cartanella carta
3.3. Trasformazione dell’aria per processi esotermici Trasformazione dell’aria per processi esotermici
I principali prodotti pirolitici sono:I principali prodotti pirolitici sono:
Nicotina e catrameNicotina e catrame
Idrocarburi aromatici semicombustiIdrocarburi aromatici semicombusti
AcetaldeideAcetaldeide
Acido cianidrico (carta)Acido cianidrico (carta)
I principali prodotti di trasformazione dell’aria sono:I principali prodotti di trasformazione dell’aria sono:
Monossidi di carbonioMonossidi di carbonio
Monossido e biossido d’azotoMonossido e biossido d’azoto
Studi relativamente recenti hanno dimostrato numerosi effetti Studi relativamente recenti hanno dimostrato numerosi effetti avversi del fumo passivoavversi del fumo passivo
• Sull’apparato respiratorio Sull’apparato respiratorio broncopatie ostruttive, broncopatie ostruttive, maggiore frequenza e gravità delle crisi asmatichemaggiore frequenza e gravità delle crisi asmatiche
• Sull’apparato cardiovascolare Sull’apparato cardiovascolare aumento del rischio di aumento del rischio di infartoinfarto
• Sul prodotto della gravidanza Sul prodotto della gravidanza riduzione dello sviluppo riduzione dello sviluppo fetale con basso peso alla nascita, altreazioni respiratorie fetale con basso peso alla nascita, altreazioni respiratorie nel neonato, S.I.D.S – Sudden Infant Death Syndrome o nel neonato, S.I.D.S – Sudden Infant Death Syndrome o Sindrome della more improvvisa del neonatoSindrome della more improvvisa del neonato
GLI INQUINANTI BIOLOGICIGLI INQUINANTI BIOLOGICI
Le fonti del rischio biologico negli ambienti confinati sono Le fonti del rischio biologico negli ambienti confinati sono costituite da:costituite da:
2.2. Sorgenti antropicheSorgenti antropiche
3.3. Sorgenti impiantisticheSorgenti impiantistiche
Il principale fattore del rischio antropico è rappresentato Il principale fattore del rischio antropico è rappresentato dalla contiguità spaziale, che favorisce il contagio di dalla contiguità spaziale, che favorisce il contagio di patologie infettive a trasmissione aerea mediante la patologie infettive a trasmissione aerea mediante la dispersione di bioaerosol. dispersione di bioaerosol.
Il rischio di contagio di malattie a trasmissione sieroematica Il rischio di contagio di malattie a trasmissione sieroematica è trascurabile nel settore terziario per la rarità di eventi è trascurabile nel settore terziario per la rarità di eventi accidentali in grado di determinare l’imbrattamento di accidentali in grado di determinare l’imbrattamento di attrezzature e utensili con secrezioni e liquidi biologiciattrezzature e utensili con secrezioni e liquidi biologici
La fonte principale del rischio biologico nel settore terziario La fonte principale del rischio biologico nel settore terziario è rappresentata dagli impianti di condizionamento. è rappresentata dagli impianti di condizionamento.
Per le caratteristiche termiche e per la presenza di acqua, gli Per le caratteristiche termiche e per la presenza di acqua, gli impianti di condizionamento, in particolare i filtri e le impianti di condizionamento, in particolare i filtri e le incrostazioni nelle condotte, costituiscono terreni di coltura incrostazioni nelle condotte, costituiscono terreni di coltura per batteri, miceti e virus. per batteri, miceti e virus.
E’, pertanto, evidente che il rischio è maggiormente E’, pertanto, evidente che il rischio è maggiormente connesso con la non regolarità o la non adeguatezza connesso con la non regolarità o la non adeguatezza delle pulizie e delle manutenzioni delle pulizie e delle manutenzioni
PRINCIPALI AGENTI BIOLOGICI PRESENTI NEGLI PRINCIPALI AGENTI BIOLOGICI PRESENTI NEGLI IMPIANTIDI CONDIZIONAMENTOIMPIANTIDI CONDIZIONAMENTO
LegionellaLegionellapneumophilapneumophila
Batterio presente in acque stagnanti, in Batterio presente in acque stagnanti, in incrostazioni di condotte e tubature, in filtri incrostazioni di condotte e tubature, in filtri di condizionamento di condizionamento
Il contagio avviene per:Il contagio avviene per:
2.2. Aspirazione di aria contenente alta carica battericaAspirazione di aria contenente alta carica batterica
3.3. Aspirazione di microgocciole di acqua contenente i batteri Aspirazione di microgocciole di acqua contenente i batteri
L’infezione da legionella è abbastanza frequente nei L’infezione da legionella è abbastanza frequente nei lavoratori del terziario, al punto da poter essere considerata lavoratori del terziario, al punto da poter essere considerata endemica in alcuni ambientiendemica in alcuni ambienti
E’ verosimile che molte sindromi considerate di natura E’ verosimile che molte sindromi considerate di natura influenzale siano, in realtà, costituite dalla febbre di Pontiac influenzale siano, in realtà, costituite dalla febbre di Pontiac
Le legionella è responsabile di due forme cliniche, nella Le legionella è responsabile di due forme cliniche, nella determinazione delle quali entrano in gioco l’entità della determinazione delle quali entrano in gioco l’entità della carica infettante e la resistenza all’infezione del contagiato carica infettante e la resistenza all’infezione del contagiato
• Malattia del legionario Malattia del legionario polmonite ad esordio acuto e polmonite ad esordio acuto e sintomatologia molto severasintomatologia molto severa
• Febbre di Pontiac Febbre di Pontiac forma respiratoria lieve, con forma respiratoria lieve, con sintomatologia simil influenzalesintomatologia simil influenzale
Gli impianti di condizionamento sono sedi elettive della Gli impianti di condizionamento sono sedi elettive della proliferazione di numerosi virusproliferazione di numerosi virus
Con maggiore frequenza, si tratta di Adenovirus, Con maggiore frequenza, si tratta di Adenovirus, responsabili di affezioni delle prime vie aeree (faringiti, responsabili di affezioni delle prime vie aeree (faringiti, laringo-tracheiti, otiti). laringo-tracheiti, otiti).
Spesso le affezioni respiratorie scaturiscono dall’azione Spesso le affezioni respiratorie scaturiscono dall’azione sinergica di virus e batteri sinergica di virus e batteri
Nel lavoro d’ufficio è presente un non trascurabile rischio di Nel lavoro d’ufficio è presente un non trascurabile rischio di infezione da miceti, soprattutto da Aspergilli. infezione da miceti, soprattutto da Aspergilli.
Le fonti del rischio da Aspergilli sono rappresentate dalla Le fonti del rischio da Aspergilli sono rappresentate dalla carta, soprattutto se non movimentata con frequenza e carta, soprattutto se non movimentata con frequenza e stoccata in locali umidi (archivi).stoccata in locali umidi (archivi).
L’apparato respiratorio è la sede elettiva dell’azione patogena L’apparato respiratorio è la sede elettiva dell’azione patogena degli Aspergilli, con possibili:degli Aspergilli, con possibili:
2.2. Bronchiti asmatiformiBronchiti asmatiformi
3.3. BroncopolmonitiBroncopolmoniti
4.4. Aspergillimo Aspergillimo