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I.C.S. I. Florio - San Lorenzo
VIA F. PPO DI GIOVANNI, 88 90146 PA
TEL/ FAX 091/6881777
C.F.80017320823 PAIC 8AX007 e-mail: [email protected]
PTOF 2016/2019
revisionato dal Collegio dei Docenti e
approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 10/10/2017
Quanto a me, dunque, non sono affatto sapiente in qualche cosa, né ho alcuna sapiente
scoperta che sia come un figlio generato dalla mia anima. Ma di quelli che mi frequentano,
alcuni appaiono dapprima ignoranti, ed anche molto, ma poi tutti, continuando a
frequentarmi, almeno quelli ai quali il dio lo conceda, fanno progressi così straordinari, che
se ne rendono conto essi stessi, ed anche gli altri. E questo è chiaro: da me non hanno mai
imparato nulla, ma sono loro, che da se stessi, scoprono e generano molte belle cose.
(Platone, Teeteto)
2
INDICE
PREMESSA………................................................................................ PAG. 3
LA SCUOLA E IL SUO TERRITORIO………………………………. PAG. 4
MISSION E POLITICA FORMATIVA DELLA SCUOLA…………..PAG.12
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’……………..… PAG.17
PRIORITA’, TRAGUARDI, OBIETTIVI…………………………..… PAG.18
PIANO DI MIGLIORAMENTO…………………………………..….. PAG.20
PROGETTI/AREE DI PROCESSO……………………………………PAG.22
PIANO DI FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI……………..……PAG.25
INCLUSIONE.........................................................................................PAG.30
PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA...................PAG.36
PROGETTO DI CONTINUITA’………………………………...…….PAG.39
FABBISOGNO DI ORGANICO………………………………..…….. PAG.41
SCELTE ORGANIZZATIVE GESTIONALI…………………..…….. PAG.46
VALUTAZIONE- AUTOVALUTAZIONE……………………..……. PAG.58
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE…………………..…..... PAG.65
VIAGGI E VISITE DI ISTRUZIONE…………………..…................. PAG.67
CALENDARIO SCOLASTICO……………………………….……… PAG.68
3
PREMESSA
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto
Comprensivo Statale “I. Florio - S. Lorenzo” di Palermo, è elaborato ai sensi di
quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del
sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle
disposizioni legislative vigenti”.
Il piano è stato elaborato dal Collegio dei docenti, sulla base degli indirizzi per
le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal
Dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 6665 A.2.a del 20/10/2015,
revisionato per l’anno scolastico 2017/2018 , ha ricevuto il parere favorevole del
collegio dei docenti nella seduta del 10/10/2017, è stato approvato dal Consiglio
di Istituto nella seduta del 10/10/2017 ed è stato pubblicato nel portale unico dei
dati della scuola e visionabile nel sito istituzionale.
4
LA SCUOLA E IL SUO TERRITORIO
Contesto socio-economico culturale
Il nostro Istituto opera su un ampio territorio che abbraccia i quartieri San
Lorenzo, Resuttana, San Filippo Neri e Pallavicino, abitati originariamente da
contadini.
Nel XIX e XX secolo, essi divennero zona residenziale di diverse famiglie nobili
(Famiglia Di Napoli, Principi di Resuttano, Principi di Lampedusa, Famiglia
Florio) che scelsero questa zona per trascorrervi la villeggiatura. Proprio i nobili
cambiarono l’aspetto dell’area, un tempo brulla e desertica, trasformandola in
terra pregiata per uso agricolo.
Oggi il nostro quartiere, dopo l’espansione edilizia degli anni ’50, si trova nella
zona di confine con l'importante asse viario di Viale Strasburgo e presenta un
contesto socio-culturale molto variegato che dà origine ad un’utenza eterogenea.
È una zona prevalentemente commerciale con ristoranti, botteghe artigianali,
negozi e supermercati. Grande risorsa per la scuola è la Chiesa, che offre
l’opportunità ai ragazzi di incontrarsi e socializzare; valido aiuto è dato anche dal
Comitato di Quartiere.
Negli ultimi anni si riscontra nel territorio la presenza di famiglie appartenenti ad
etnie diverse, che ha stimolato la nostra scuola a progettare un’offerta formativa
adeguata e rispettosa delle differenti identità culturali e religiose, oltre al lavoro
continuo di educazione alla legalità, alla convivenza e all'integrazione.
5
Fisionomia della scuola
Attraverso la pianta è possibile avere un quadro della dislocazione delle
strutture che costituiscono l’Istituto e che sono situate nel quartiere San
Lorenzo.
L’Istituto Comprensivo “Florio – San Lorenzo” inizia ad operare dall’anno
scolastico 2012/2013, con decreto del Provveditore agli Studi di Palermo.
L’Istituto comprende 6 plessi tra Scuola dell’Infanzia regionale e statale, Scuola
Primaria e Secondaria di I grado. La sede principale è composta dagli uffici di
segreteria e di dirigenza scolastica e di 12 classi su due elevazioni, destinate agli
alunni della scuola secondaria di 1° grado. E’ fornita di palestra, di 2 aule
6
multimediali, di un'aula scientifica, di un'aula musicale, di una sala professori, di
un'aula per gli alunni diversamente abili e di un ascensore.
Tutte le classi hanno la LIM e il computer a disposizione.
Nella sede storica della Scuola Primaria (plesso Bentivegna), sono ubicate al
piano terra 5 sezioni della Scuola dell'Infanzia facilmente raggiungibili e senza
barriere architettoniche; al primo piano si trovano quattro classi della Scuola
Primaria.
Il plesso San Lorenzo è situato in un palazzo con due ingressi distinti ed è fornito
di un ascensore. Il piano terra ospita 2 sez. dell'Infanzia statale e una sez.
regionale, il primo piano, 7 classi di scuola Primaria e il secondo piano 6 classi
della Scuola Secondaria di 1°grado. Al terzo piano vi sono delle classi della
scuola secondaria di primo grado Borgese- XXVI Maggio. Le classi del secondo
piano sono fornite di LIM e computer, mentre quelle della scuola Primaria hanno
solo una LIM per tutte le classi.
Nel plesso di via Astorino di proprietà del comune, ci sono 18 classi della Scuola
Primaria, alcune fornite di LIM e computer. Esso è dotato di palestra, teatro,
biblioteca e laboratori.
Il plesso Armonia ospita 2 sez. dell'Infanzia regionale; il plesso Domino ospita 3
sez. dell'Infanzia statale.
I plessi Armonia e San Lorenzo sono in affitto.
Scuola dell’Infanzia (statale)
BENTIVEGNA Via S. Lorenzo, 85 – tel. 0916881774
cod.mecc. APAAA8AX025
SAN LORENZO Via S. Lorenzo, 89 – tel. 0916884869
COD. MECC. APAAA8AX014
DOMINO Via C. Domino – tel. 091516744 cod.
mecc. PA1A11500V
7
Scuola dell’Infanzia (regionale)
SAN LORENZO Via S. Lorenzo, 89 – tel. 0916884869,
COD.MECC. PA1A124005
ARMONIA Viale Strasburgo, 546 – tel. 091883565
cod.mecc. PA1A10900G
Scuola Primaria
SAN LORENZO Via S. Lorenzo, 89 – tel. 0916884869,
cod.mecc. PAEE8AX019
SAN LORENZO
Plesso Astorino
Via Astorino, 21- tel. 6703941
cod.mecc.PAEE8AX03B
BENTIVEGNA Via S. Lorenzo, 85 – tel. 0916881744
cod.mecc.PAEE8AX03B
Scuola Secondaria di primo grado
IGNAZIO FLORIO Via Filippo Di Giovanni, 88 – tel. 0916881777,
cod.mecc. PAIC8AX007
SUCCURSALE Via S. Lorenzo, 89 – tel. 0916884869 cod.mecc.
PAIC8AX007
RISORSE STRUTTURALI
Spazi e attrezzature
Plesso Armonia (Scuola dell’Infanzia Regionale)
Strutture didattiche
● n° 3 aule didattiche
● n° 2 sale gioco
Plesso Domino (Scuola dell’Infanzia Statale)
Strutture didattiche
n° 3 aule didattiche
n° 2 sale giochi
8
Plesso Bentivegna (Scuola dell’Infanzia Statale + Scuola Primaria)
Strutture didattiche
e tecnologiche
● n° 9 aule didattiche di cui una con lavagna interattiva (LIM)
● n° 1 aula per attività motorie
● n° 2 laboratori multimediali
● n° 1 sala giochi
● n° 2 stanze archivio
Plesso San Lorenzo (Scuola dell’Infanzia Statale e Regionale + Scuola
Primaria + Scuola Secondaria di primo grado)
Strutture didattiche
e tecnologiche
n° 17 aule didattiche
n° 2 aule sostegno
n° 6 aule con lavagna interattiva (LIM)
n° 1 laboratorio musicale
n° 1 laboratorio scientifico
n° 1 biblioteca
n° 1 aula docenti
n° 1 aula ufficio
Plesso Centrale (Scuola Secondaria di primo grado)
Strutture
Amministrative
● Presidenza
● Vicepresidenza
● Ufficio del DSGA
● Segreteria alunni
● Segreteria didattica e amministrativa
● Archivio
Strutture didattiche
e tecnologiche
● n° 12 aule didattiche
● n° 15 aule con lavagna interattiva (LIM) fissa
● n° 2 aule multimediali con lavagna interattiva (LIM)
● n° 1 laboratorio scientifico
● n° 1 laboratorio linguistico
● n° 1laboratorio musicale
9
● n° 1 laboratorio di psicomotricità
● Auditorium
● Palestra coperta
● Giardino
● n° 1 aula docenti
SAN LORENZO -PLESSO ASTORINO (Scuola Primaria)
Strutture didattiche
e tecnologiche
n° 18 aule didattiche
n° 4 aule con lavagna interattiva (LIM) fissa
n° 2 lavagne interattive (LIM) mobile
n° 1 aule docenti
n° 1 laboratorio scientifico
n° 1 laboratorio geologico
n° 1 laboratorio multimediale
n° 1 laboratorio musicale
Planetario
Palestra coperta
Palestra scoperta
n°1 aula sostegno
Teatro
n°2 stanze per Presidenza e vice presidenza
n°1 aula biblioteca
n° 1 aula laboratorio di ceramica
Articolazione delle discipline:
Scuola dell’Infanzia
GIORNATA TIPO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
8.00 – 9.00 Arrivo e accoglienza
9.00 – 9.45 Calendario delle presenze, finestra
del tempo, canzoncine e
filastrocche relative alla scansione
temporale e stagionale
9.45 – 10.15 Merenda
10
10.15 – 10.45 Tempo del cerchio con
approfondimento del tema del
giorno
10.45 – 11.30 Attività relative all’argomento
trattato – libro operativo
11.30 – 12.45 Attività ludico-motorie, attività
manipolative, schede strutturate
12.45 – 13.00 Uscita
Scuola Primaria
Discipline
Ore
55 min
I II III IV V
Italiano 9 8 8 8 8
Arte e Immagine 1 1 1 1 1
Storia- Geografia 4 5 5 5 5
Musica 1 1 1 1 1
Matematica 8 7 6 6 6
Educazione Fisica 1 1 1 1 1
Scienze 2 2 2 2 2
Tecnologia 1 1 1 1 1
Inglese 1 2 3 3 3
Religione 2 2 2 2 2
TOT. 27,50 27,50 27,50 27,50 27,50
Scuola Secondaria di primo grado
DISCIPLINA ORARIO
SETTIMANALE
Italiano, Storia, Geografia, Educazione alla cittadinanza 10
Matematica e Scienze 6
Inglese 3
Seconda lingua comunitaria (francese, tedesco e spagnolo) 2
Tecnologia 2
11
Arte e Immagine 2
Musica 2
Educazione Fisica 2
Religione cattolica 1
CRITERI PER L’ ISCRIZIONE
Per la Scuola dell'Infanzia si propongono i seguenti criteri di precedenza:
1. alunni più grandi di età
2. appartenenza territoriale (residenza)
3. appartenenza territoriale per sede di lavoro
4. fratelli di alunni già iscritti nella scuola
5. figli di lavoratori della scuola
Per la Scuola Primaria e Secondaria si propongono i seguenti criteri di
precedenza:
1. continuità
2. appartenenza territoriale (residenza)
3. appartenenza territoriale per sede di lavoro
4. fratelli di alunni già iscritti nella scuola e/o figli di lavoratori della scuola
12
MISSION E POLITICA FORMATIVA DELLA SCUOLA
Per favorire il raggiungimento dei “traguardi formativi”, successivamente
specificati, si ritiene indispensabile creare nei tre ordini di questo Istituto
Comprensivo un clima di serena accoglienza, condizione necessaria per avviare
e consolidare un reale “incontro” tra insegnanti e alunni. Particolare attenzione
viene dedicata ai “diversabili” e agli alunni che a causa di svariate situazioni
socio-ambientali risultano culturalmente “deboli”.
In quest’ottica il metodo educativo adottato da tutti i docenti si fonda sulle
seguenti linee essenziali:
• adozione di strategie favorevoli ad un buon adattamento di bambini,
fanciulli e adolescenti all’ambiente scolastico;
• trasparenza e legalità proposte come modelli di vita da rispettare sempre;
• eterogeneità e diversità considerate come risorse del gruppo per favorire lo
scambio di esperienze e per sviluppare atteggiamenti di tolleranza e
cooperazione;
• costante disponibilità all’ascolto e all’accoglienza dei discenti.
Coerentemente con le Indicazioni Nazionali, la Scuola educa alla convivenza
civile e democratica attraverso la valorizzazione delle diverse identità e al rispetto
delle stesse.
Pertanto la nostra mission trova le condizioni di validità e fattibilità nel seguente
obiettivo trasversale a tutti i diversi gradi scolastici:
➢ educare ai principi della convivenza civile e democratica nel rispetto
della persona della diversità e dell’ambiente
La scuola nel suo lavoro di educazione utilizza modelli teorici di riferimento
che consentono di muoversi con una certa “agilità e flessibilità” tra i diversi livelli
didattici ed educativi coinvolti: cognitivi, comunicazionali, relazionali, affettivi.
Il POF triennale si ispira alla seguente bibliografia:
● SOCRATE La maieutica
● DEWEY: La ricerca-azione secondo il metodo scientifico
● J. PIAGET L’epistemologia genetica secondo “La teoria evolutiva”
● J.BRUNER La Psicologia dei Processi Cognitivi
● MASLOW, ROGERS, GORDON La psicologia Umanistica
13
● BRONFENBRENNER La teoria dello sviluppo Ecologico
● MARTIN BUBER Il dialogo
● C.CORNOLDI, Imparare a studiare
● P.WATZLAWICK, Pragmatica della Comunicazione Umana
● W.BION, Esperienze nei gruppi
● D. GOLEMAN, Intelligenza Emotiva
● T. GORDON, Insegnanti Efficaci
● H. GARDNER, Formae Mentis
Così come definito dall’Atto d’indirizzo del Dirigente scolastico, secondo
l’Art.1 Comma 1, Legge N.107/2015, il piano è fondato su un percorso unitario
basato su principi condivisi da tutti gli operatori scolastici: Dirigente, docenti,
personale amministrativo, collaboratori scolastici e tutti coloro che, a vario titolo,
assumono responsabilità nell’azione pedagogica della comunità educante. Le
finalità del P.T.O.F. sono in continuità con quelle da sempre perseguite
dall’Istituto ovvero:
● La salute come stato di benessere fisico, psichico e sociale
● Il rispetto dell’unicità della persona
● L'equità della proposta formativa
● L'imparzialità nell’erogazione del servizio scolastico
● La continuità dell’azione educativa
● La significatività degli apprendimenti
● La qualità dell’azione didattica
● La collegialità
ASPETTI METODOLOGICI E ORGANIZZATIVI
In continuità alle scelte progettuali dei precedenti anni scolastici e alla luce
degli elementi di miglioramento individuati dal RAV, il nuovo P.T.O.F. dovrà
consolidare le azioni già avviate e metterne in campo di nuove per:
➢ favorire il successo formativo e scolastico di tutti gli allievi (con
particolare riferimento alle varie tipologie di bisogni educativi
speciali di cui sono portatori).
A tal fine si ritiene necessario:
14
● Adottare nella didattica quotidiana modalità di lavoro inclusive
(Cooperative Learning, classi aperte con gruppi di livello, attuazione dei
PDP e dei PEI con il concorso di tutti gli insegnanti...), nel rispetto della
libertà di insegnamento di ogni docente;
● consolidare e/o attivare progetti relativi agli allievi con BES (interventi per
le difficoltà di apprendimento, percorsi di insegnamento dell'italiano L2
per allievi stranieri, ecc.), intervenendo fin dai primi anni della Scuola
dell'Infanzia;
● consolidare e/o attivare progetti di inclusione legati alla disabilità;
● implementare nella Scuola Secondaria ed in quella Primaria attività e
laboratori in orario extrascolastico volti alla valorizzazione delle
eccellenze, ipotizzando anche nuovi contenuti accanto a quelle già in atto;
● intervenire in modo sistematico con l'attuazione di progetti di educazione
alla legalità e per la prevenzione della Dispersione Scolastica al fine di
arginare eventuali disagi e difficoltà di apprendimento;
● favorire il benessere psicologico e fisico di tutti gli allievi e l' acquisizione
di adeguati stili di vita;
● garantire l'attenzione ai bisogni del territorio e alla valorizzazione dei
prodotti dello stesso;
● promuovere uno spirito di iniziativa e di imprenditorialità;
● sollecitare la partecipazione a viaggi di istruzione finalizzati alla crescita
personale.
➢ Migliorare il lavoro sull'orientamento in ingresso e in uscita e la
qualità professionale dell'istruzione e formazione.
A tal fine si ritiene necessario:
● valorizzare la dimensione orientativa delle discipline attivando percorsi di
orientamento scolastico nei vari gradi;
● favorire la compenetrazione tra la scuola, il territorio e le realtà produttive;
● realizzare percorsi di orientamento per la comprensione di sé e delle
proprie inclinazioni coinvolgendo tutte le sezioni/plessi e gli ordini
della scuola;
● garantire un percorso di continuità fra gradi scolastici con un progetto
pluriennale.
15
➢ Attivare competenze di cittadinanza attiva e democratica;
stimolare il dialogo interculturale.
A tal fine si ritiene necessario:
● implementare le azioni volte all'acquisizione/consolidamento delle
regole di convivenza da parte degli allievi e di contrasto al bullismo,
alla discriminazione di genere, all'omofobia, alla xenofobia, anche
attraverso metodologie che attivino le risorse degli allievi;
● consolidare e implementare il coinvolgimento delle famiglie nella vita
della scuola, favorendo azioni di cittadinanza attiva, incontri di dialogo
e confronto, uso di strumenti di comunicazione efficaci scuola-famiglia.
➢ Porre attenzione al territorio
A tal fine si ritiene necessario:
● raccordarsi con Enti, Istituzioni ed esperti per realizzare forme di
collaborazione;
● porre attenzione alle risorse del territorio dal punto di vista storico,
artistico, economico;
● sensibilizzare gli alunni ai problemi del territorio per accrescere la
consapevolezza dell’essere cittadino.
All’interno di un disegno unitario, ogni ordine di scuola, che contribuisce in
modo determinante allo “sviluppo della personalità dell'alunno”, ha come
riferimento le seguenti specifiche finalità:
La Scuola
dell’Infanzia
La Scuola
Primaria
La Scuola
Secondaria
di 1° Grado
Concorre
alla formazione
integrale del
bambino.
In particolare:
Promuove
la prima
alfabetizzazione
culturale.
In particolare:
Assicura
un utilizzo sempre più
autonomo delle
conoscenze e abilità
acquisite.
In particolare:
16
● Educa allo
sviluppo
affettivo,
psicomotorio,
cognitivo,
morale,
sociale.
● Promuove le
potenzialità di
relazione,
autonomia,
creatività,
apprendimento
● Concorre alla
formazione
dell’identità
personale.
● Promuove
l’acquisizione
delle abilità di
base.
● Amplia
l’orizzonte
culturale e
sociale
● Favorisce la crescita
delle capacità di
studio e di ricerca.
● Favorisce le
attitudini, gli
interessi e
l’organizzazione
delle conoscenze.
● Sollecita lo sviluppo
dell’autoregolazione
, autovalutazione e
orientamento
INSIEME
● Orientano la propria azione educativa ai valori della democrazia, della
convivenza civile, della solidarietà e della legalità.
● Realizzano, nella loro autonomia e unitarietà pedagogica, il profilo
educativo in continuità con gli altri ordini di scuola.
● Accompagnano gli alunni nella loro crescita, dall’infanzia
all’adolescenza, attraverso opportunità di apprendimento integrate, nel
rispetto della peculiarità di ogni fase di sviluppo.
17
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa si può realizzare solo attraverso la
partecipazione responsabile di tutte le componenti della comunità scolastica e la
sua realizzazione dipende dall’assunzione di specifici impegni da parte di tutti.
Il contratto formativo è il documento in cui scuola e famiglia stabiliscono una
serie di accordi per costruire relazioni di rispetto, fiducia, collaborazione.
I genitori partecipano al contratto educativo condividendone responsabilità ed
impegni nel reciproco rispetto di competenze e ruoli.
Il patto educativo di corresponsabilità impegna dunque la scuola, gli alunni, i
genitori.
Compito della scuola è insegnare le regole del vivere e del convivere e può farlo
solo con una viva e fattiva collaborazione con la famiglia. Scuola e famiglia
dovranno supportarsi a vicenda per raggiungere comuni finalità educative e
condividere quei valori. Il rispetto degli impegni assunti tra la scuola e la famiglia
fanno sentire gli alunni membri di una comunità vera.
Per il Patto dettagliato si rimanda al Patto educativo di corresponsabilita’ di
codesto istituto allegato al PTOF.
18
PRIORITA’, TRAGUARDI, OBIETTIVI
Sulla base degli esiti del RAV si sono individuate le seguenti priorità:
1. Risultati scolastici
2. Risultati delle prove standardizzate nazionali
DESCRIZIONE DELLE PRIORITA’
1.Risultati scolastici
● Migliorare gli esiti degli studenti intervenendo sui tassi di non ammissione
anche adottando criteri di selezione adeguati
● Migliorare gli esiti degli studenti mediante una distribuzione più
equilibrata degli alunni puntando su un'equa distribuzione per fasce di
risultati
2. Risultati nelle prove standardizzate nazionali
● Migliorare i risultati delle prove standardizzate attraverso una maggiore
sensibilizzazione della comunità scolastica.
● Avvicinare gli esiti degli studenti nella prove standardizzate nazionali al
dato delle istituzioni scolastiche con ESCS simile
I TRAGUARDI CHE L’ISTITUTO SI E’ ASSEGNATO IN RELAZIONE ALLE
PRIORITA’
● Adozione di strategie organizzative e didattiche volte alla realizzazione del
successo formativo di ciascun alunno
● Costituire classi eterogenee basandosi su una distribuzione equa dei livelli
di competenze possedute
● Piena partecipazione e cooperazione alle scelte strategiche della scuola
● Riduzione delle differenze fra le classi, potenziando programmazioni e
verifiche comuni sulla base del curricolo verticale
GLI OBIETTIVI DI PROCESSO CHE L’ISTITUTO HA SCELTO DI ADOTTARE IN
VISTA DEL RAGGIUNGIMENTO DEI TRAGUARDI
Le aree di processo che si sono scelte per definire gli obiettivi di processo sono:
AREA DI PROCESSO: Curricolo, Progettazione e valutazione
● Progettazione di attività di recupero area linguistica e logico-matematica
per alunni con difficoltà di apprendimento in orario curricolare
19
● Progettazione di percorsi di potenziamento nell’area linguistica e logico-
matematica, rivolti alle eccellenze in orario curricolare
● Progettazione di percorsi di recupero nell’area linguistica e logico-
matematica in orario extracurricolare
● Ampliamento dell’offerta formativa con attività musicali, artistiche,
sportive, inglese, italiano, matematica, cittadinanza e legalità
AREA DI PROCESSO: Ambiente di apprendimento
● Consolidare un ambiente di apprendimento per lo sviluppo delle
competenze degli studenti (dimensione materiale /organizzativa; didattica,
relazionale)
● Potenziamento delle strutture informatiche
AREA DI PROCESSO: Inclusione e Differenziazione
● Promuovere l’utilizzo di modalità didattiche innovative
● Monitoraggio e verifica periodica dei PDP negoziati e condivisi con le
famiglie
● Apertura di uno sportello di ascolto e di supporto psicopedagogico, per
alunni, genitori e docenti con esperti interni o esterni
AREA DI PROCESSO: Continuità e orientamento
● Revisione del curricolo verticale e della progettazione didattica anche in
relazione alle competenze del quadro di riferimento INVALSI
AREA DI PROCESSO: Orientamento strategico e organizzazione della scuola
● Per migliorare gli esiti intervenendo sui tassi di non ammissione adottando
criteri di selez. adeguati si sono costituiti gruppi di doc. classi ponte
● Elaborazione e somministrazione di prove oggettive e individuazione di
fasce di livello, che costituiranno classi eterogenee
AREA DI PROCESSO: Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
● Aggiornamento delle competenze didattiche dei docenti
● Aggiornamento delle competenze digitale dei docenti: corsi per l’utilizzo
della LIM o di didattica assistita da strumenti digitali o software
AREA DI PROCESSO: Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
● Coinvolgimento degli Enti ed associazioni del territorio
● Coinvolgimento dei genitori per una attiva partecipazione alla vita della
scuola
Si ritiene che gli obiettivi di processo, che sono stati individuati per conseguire
le priorità strategiche prefissate, possano avviare un processo di cambiamento.
20
PIANO DI MIGLIORAMENTO
Il Piano di Miglioramento si configura come un percorso volto ad individuare
una linea strategica, un processo di problem solving e di pianificazione che la
scuola mette in atto sulla base di quanto deciso nel documento denominato RAV,
ovvero Rapporto di Autovalutazione della scuola.
Attraverso il PdM si delineano le scelte, le azioni, le risorse materiali e umane
per organizzare una scuola di qualità.
Per il Piano dettagliato si rimanda al Piano di Miglioramento di codesto Istituto
allegato al PTOF.
OBIETTIVI DI PROCESSO PER L’ANNO SCOLASTICO 2017/2018
● Progettazione di attività di recupero area linguistica e logico-
matematica per alunni con difficoltà di apprendimento in orario
curricolare
● Progettazione di percorsi di potenziamento nell’area linguistica e
logico-matematica, rivolti alle eccellenze in orario curricolare
● Progettazione di percorsi di recupero nell’area linguistica e logico-
matematica in orario extracurricolare
● Ampliamento dell’offerta formativa con attività musicali,
artistiche, sportive, inglese, italiano, matematica, cittadinanza e
legalità
● Promuovere l’utilizzo di modalità didattiche innovative/inclusive
● Apertura di uno sportello di ascolto e di supporto
psicopedagogico, per alunni, genitori e docenti con esperti interni
o esterni
● Revisione del curricolo verticale e della progettazione didattica
anche in relazione alle competenze del quadro di riferimento
INVALSI
● Elaborazione e somministrazione di prove oggettive ed
individualizzazione di fasce di livello, che costituiranno classi
eterogenee
● Coinvolgimento dei genitori per una attiva partecipazione alla
vita della scuola
21
FIGURE PROFESSIONALI COINVOLTE
Dirigente Scolastico
Docenti
Personale Ata
22
PROGETTI/AREE DI PROCESSO
TITOLO PROGETTO TIPOLOGIA DI PROGETTO AREA DI PROCESSO
Sport paralimpico a scuola Protocollo d’intesa Inclusione-differenziazione
Il mare di tutti Protocollo d’intesa Inclusione-differenziazione
Bowling e Scuola 2000 Protocollo d’intesa Inclusione-differenziazione
Sport di classe Protocollo d’intesa Curricolo, progettazione, valutazione, inclusione e
differenziazione
Remare Protocollo d’intesa Curricolo, progettazione, valutazione, inclusione e
differenziazione
Nuoto Anch’io
Protocollo d’intesa Curricolo, progettazione, valutazione, inclusione e
differenziazione
Lotta Protocollo d’intesa Curricolo, progettazione, valutazione, inclusione e
differenziazione
Gymnasticando Progetto Inclusione-differenziazione
Insieme in bici Progetto Inclusione-differenziazione
Il Judo a scuola Progetto Inclusione-differenziazione
Lo sport che unisce Progetto
Tennis – tavolo Progetto Inclusione-differenziazione
Atletica Leggera: Campionati Studenteschi
2017/18
Progetto Inclusione-differenziazione
Pallavolo: Campionati Studenteschi 2017/2018 Progetto Inclusione-differenziazione
Meliadi Progetto Continuità- Orientamento
Obiettivo Trinity Protocollo d’intesa Curricolo, progettazione, valutazione
Panormus Protocollo d’intesa Curricolo, progettazione
Teatro dei Ragazzi: “L’arte adotta un Bambino”
Protocollo d’intesa Curricolo, progettazione, valutazione
Inclusione-differenziazione
Sc. dell’Infanzia: “Bimbinsegnantincampo…
competenti si diventa!”
Progetto triennale MIUR Curricolo, progettazione, valutazione
Raccontami una storia…tutti diversi ma tutti
uguali
Progetto Curricolo, progettazione, valutazione
Inclusione-differenziazione
Conta insieme a me Progetto Curricolo e progettazione
Inclusione-differenziazione
Continuità- Orientamento
Sportello d’ascolto: alunni, genitori, docenti Progetto Inclusione-differenziazione
Florio che passione: un viaggio nella Palermo
dei primi del Novecento tra bellezze e
progresso
Progetto Curricolo-progettazione-valutazione
Continuità e orientamento
Inclusione-differenziazione
Giochi d’Autunno
Progetto Curricolo-progettazione-valutazione
Inclusione-differenziazione
Frutta e Verdura nelle Scuole Progetto Curricolo-progettazione-valutazione
Inclusione-differenziazione
Miglioriamo l’Italiano attraverso l’Inglese Progetto Inclusione-differenziazione
Curricolo, progettazione e valutazione
Creativa..mente Progetto Curricolo, progettazione e valutazione
Lettura Progetto Curricolo, progettazione e valutazione
Progetto recupero Progetto Curricolo, progettazione e valutazione
Inclusione-differenziazione
Educarnival Progetto Curricolo-progettazione
Inclusione-differenziazione
Essere cittadini del mondo Progetto Curricolo, progettazione e valutazione
Inclusione-differenziazione
Libera la conoscenza – Legalità Progetto Regionale
Accordo di rete
Curricolo e progettazione
Inclusione-differenziazione
Continuità- Orientamento
Formulazione ed attuazione dei Piani di
Miglioramento elaborati in esito al processo di
autovalutazione
Progetto MIUR
Accordo di rete
Curricolo, progettazione, valutazione
23
Hurray Palermo and Santa Rosalia - CLIL
Progetto MIUR
Accordo di rete
Curricolo e progettazione
Inclusione-differenziazione
Continuità- Orientamento
Formazione in servizio dei docenti specializzati
sul sostegno
Progetto Inclusione-differenziazione
Atelier creativi Progetto MIUR Inclusione-differenziazione
Curricoli Digitali Progetto MIUR Inclusione-differenziazione
Edutainment: School Network In Action PON – FSE - Progetti di inclusione sociale e
lotta al disagio nonché per garantire
l’apertura delle scuole oltre l’orario
scolastico soprattutto nelle aree a rischio ed
in quelle periferiche
Curricolo e progettazione
Inclusione-differenziazione
Continuità- Orientamento
Imparo con l’innovazione – Infanzia PON – FSE – Potenziamento delle
competenze di base in chiave innovativa a
supporto dell’offerta formativa
Curricolo e progettazione
Inclusione-differenziazione
Continuità- Orientamento
Imparo con l’innovazione PON – FSE – Potenziamento delle
competenze di base in chiave innovativa a
supporto dell’offerta formativa
Curricolo e progettazione
Inclusione-differenziazione
Continuità- Orientamento
Il digitale per una cittadinanza attiva PON – FSE – Sviluppo del pensiero computazionale, della creatività digitale e
delle Competenze di “cittadinanza digitale” a
supporto dell’offerta formativa.
Curricolo e progettazione
Inclusione-differenziazione
Continuità- Orientamento
Voglio insegnarti a vivere PON - FSE – Realizzazione di progetti di
potenziamento delle competenze di
cittadinanza globale.
Curricolo e progettazione
Inclusione-differenziazione
Continuità- Orientamento
Orientamento PON – FSE – Orientamento formativo e riorientamento
Curricolo e progettazione
Inclusione-differenziazione
Continuità- Orientamento
Io e il mio ambiente PON – FSE – Potenziamento dell’educazione
al patrimonio culturale, artistico,
paesaggistico
Curricolo e progettazione
Inclusione-differenziazione
Continuità- Orientamento
F.A.R.O Progetto
Accordo di rete
Curricolo, progettazione, valutazione
Icaro: sicurezza stradale Progetto MIUR EDUSTRADA-PNES
Curricolo, progettazione e valutazione
Inclusione-differenziazione
A passo sicuro Progetto MIUR EDUSTRADA-PNES
Curricolo, progettazione e valutazione
Inclusione-differenziazione
Incontriamoci per strada Piano Nazionale per l’Educazione Stradale
Progetto MIUR
Accordo di rete
Curricolo e progettazione
Inclusione-differenziazione
Continuità- Orientamento
BEHAVior management models across Europe:
l’applicazione WHAAM e il monitoraggio comportamentale
Progetto Erasmus CNR Inclusione
InterAction - Aumentare le competenze per
combattere la dispersione scolastica
Partenariato Associazione People Help the
People - Bando Impresa Sociale “CON I
BAMBINI” Adolescenza (11-17)
Inclusione
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Continuità- Orientamento
Stop-phone - per un corretto, consapevole e intelligente uso del Telefonino
Supporto e potenziamento degli interventi dell’ASP di Palermo nell’ambito della Linea
Progettuale 4. Piano Nazionale di
Prevenzione e supporto al PNP Progetto Obiettivo 2014 di Piano Sanitario Nazionale –
Azione 4.8.11
Inclusione
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Network. Entra nella rete! Centro di Animazione Territoriale (CAT)
promosso dal Comune di Palermo – Settore
Servizi Socio - Assistenziali nell’ambito del
Piano Territoriale dell’Infanzia e
dell’Adolescenza ex L. 285/97
Inclusione
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
24
Progetto di Ricerca-Azione: “Lo sviluppo della
mentalizzazione e la costruzione dell’apparato
per pensare come strategia di prevenzione della
dispersione scolastica” - Sc. dell’Infanzia
Accordo di rete Osservatorio di Area
Distretto 13
Inclusione differenziazione
Curricolo-progettazione-valutazione
Progetto di Ricerca-Azione sulle abilità di base
- classi seconde Sc. Primaria
Accordo di rete Osservatorio di Area
Distretto 13
Inclusione-differenziazione
Curricolo-progettazione-valutazione
Progetto di Ricerca-Azione: “Matematica
in gioco….tra metafore e analogie” classi prime
Sc. Primaria
Accordo di rete Osservatorio di Area
Distretto 13
Inclusione-differenziazione
Curricolo-progettazione-valutazione
Movimento Avanguardie Educative: Idea: Aule laboratorio disciplinari
INDIRE Sperimentazione didattica Curricolo-progettazione-valutazione
Inclusione-differenziazione
Attività di tirocinio pre e post lauream Convenzione con UNIPA Continuità- Orientamento
25
PIANO DI FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI
La formazione in servizio (obbligatoria, permanente e strutturale) è connessa alla
funzione docente e rappresenta un fattore decisivo per la qualificazione
dell’Istituzione scolastica e per la crescita professionale di chi in esso opera.
Il piano di formazione del personale costituisce un aspetto fondamentale del
Piano dell’offerta formativa in quanto evidenzia la necessità di curare ed
approfondire aspetti della formazione funzionali alla piena realizzazione del
Piano stesso.
Partendo pertanto da quanto emerge dal RAV di Istituto, rilevati i bisogni dei
docenti in sede di Collegio, di dipartimento e attraverso la somministrazione di
un questionario, considerati gli esiti delle prove Invalsi, valutate le esperienze di
formazione pregresse, si definisce il piano di formazione da realizzare nel
triennio, anche in rete con altre istituzioni, tenendo altresì presente che questo
potrà subire modifiche, aggiustamenti ed integrazioni in conseguenza
dell’emanazione del Piano nazionale per la formazione da parte del MIUR in
ottemperanza a quanto disposto dalla legge 107/2015.
Per il piano dettagliato si rimanda al Piano Triennale di Formazione dei docenti
di codesto Istituto, allegato al PTOF, approvato dal Collegio dei Docenti nella
seduta del 27 Ottobre 2016.
Il Collegio dei Docenti ha individuato nell’ambito delle tre macro aree i seguenti
moduli tematico/formativi che si riportano nell’ordine di preferenza (risultati
relativi alla compilazione del Modello di rilevazione dei bisogni formativi e delle
priorità per il Piano individuale di Sviluppo Professionale):
Competenze Aree della formazione
COMPETENZE DI SISTEMA 1)Didattica per competenze e
innovazione metodologica
2)Autonomia didattica e
organizzativa
3)Valutazione e miglioramento
COMPETENZE PER IL 21MO
SECOLO
1)Competenze digitali e nuovi
ambienti per l’apprendimento
26
2)Lingue straniere (metodologia
CLIL)
COMPETENZE PER UNA SCUOLA
INCLUSIVA
1)Inclusione e disabilità
2)Coesione sociale e prevenzione
del disagio giovanile
3)Integrazione, competenze di
cittadinanza e cittadinanza globale
Adesione Rete di Ambito 19: “UNA RETE IN 3 D”
Finalità della rete, per la quale è stata individuata quale scuola polo per la
formazione della rete di Ambito per la Sicilia – Palermo 19 l’Istituto ITET “Pio
La Torre” di Palermo, è quella di valorizzare l’autonomia delle istituzioni
scolastiche attraverso forme di collaborazione e utilizzo di risorse comuni, siano
esse umane, finanziarie e strumentali, per il perseguimento di specifici obiettivi
istituzionali, ascrivibili anche al Piano triennale dell’offerta formativa.
Le attività formative, previste dal Piano triennale per la formazione del
personale docente della Rete contribuiranno a soddisfare i bisogni formativi del
personale scolastico, espressi sia nel PdM che nel PTOF.
Adesione Rete di Scopo regionale: “Rete delle scuole multiculturali della
Regione Sicilia”
Il Piano di formazione, finanziato con i fondi FAMI–Fondo Asilo Migrazione
Integrazione, ha, quale obiettivo generale, quello di implementare e rafforzare le
competenze dei dirigenti e del personale scolastico in relazione alla
multiculturalità, con la finalità di migliorare
la qualità dell’inclusione scolastica. Il Piano di Formazione, che coinvolgerà
1000 dirigenti scolastici, 10.000 docenti e 2000 unità di personale ATA di scuole
ad elevata concentrazione di alunni con cittadinanza non italiana, si articolerà su
4 assi: Master/Corsi di perfezionamento in “Organizzazione e gestione delle
Istituzioni scolastiche in contesti multiculturali”, rivolti a 1000 dirigenti
scolastici e 2500 docenti, preferibilmente funzione strumentale o docenti con
incarichi inerenti l’integrazione degli alunni stranieri; Attività di ricerca azione,
rivolte a 6300 docenti; Corsi di perfezionamento in didattica dell’Italiano come
lingua seconda, rivolti a 1.200 docenti. Formazione per 2000 unità di personale
ATA per la prima accoglienza, il contatto con le famiglie, la gestione degli
27
ambienti di apprendimento e la cura della documentazione educativa e
amministrativa.
Considerato che nel Piano Triennale dell'Offerta Formativa sono manifestate
esigenze coerenti con tale iniziativa, il nostro Istituto ha aderito alla Rete di
Scopo regionale “Rete delle scuole multiculturali della Regione Sicilia”.
AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
L’animatore digitale, individuato in ogni scuola, è al momento in formazione
affinché possa “favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché
diffondere le politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di
accompagnamento e di sostegno sul territorio del piano nazionale scuola
digitale” (Prot. N° 17791 del 19/11/2015).
Esso, nell’ambito della realizzazione delle azioni previste nel POF triennale,
potrà sviluppare progettualità su tre ambiti (Azione #28 del PNSD):
● FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli
ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza
essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la
partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative.
● COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA: favorire la
partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di
workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso
momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la
realizzazione di una cultura digitale condivisa.
● CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni
metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli
ambienti della scuola:
-l'uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata;
-la pratica di una metodologia comune;
-l'informazione su innovazioni esistenti in altre scuole;
-un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei
fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica
condotta da altre figure. La Scuola ha aderito ad “Avanguardie Educative” un
movimento di innovazione nato dall’iniziativa congiunta di INDIRE e di
un gruppo di scuole, partecipando all’idea “Aule laboratorio disciplinari” che
prevede che le aule siano assegnate in funzione delle discipline, riprogettate e
allestite con un setting funzionale.
28
Per portare avanti quanto previsto nel PNSD, dunque, ci si propone di
sviluppare le
azioni descritte di seguito:
INTERVENTI TRIENNIO 2016-2019
AMBITO A.S. 2016-2017 A.S.2017-2018
FORMAZIONE
INTERNA
● Formazione specifica per l’Animatore Digitale e
per il Team per l’Innovazione
● Partecipazione a comunità di pratica in rete con
altri animatori digitali del territorio e con la rete
nazionale
● Azione di segnalazione di eventi / opportunità
formative in ambito digitale.
● Formazione per tutti i docenti per l’uso degli
strumenti tecnologici presenti a scuola
● Formazione per un migliore utilizzo degli
ampliamenti digitali dei testi in adozione
● Formazione specifica per l’Animatore Digitale e
per il Team per l’Innovazione
● Partecipazione a comunità di pratica in rete con
altri animatori digitali del territorio e con la rete
nazionale
● Azione di segnalazione di eventi / opportunità
formative in ambito digitale.
● Formazione per l’uso di software didattici, anche
specifici per l’inclusione
● Formazione per l’uso di applicazioni
informatiche per la condivisione di materiali con
colleghi e alunni e la gestione di “classi virtuali”
(es. Google Apps for Education, Edmodo etc.)
COINVOLGIME
NTO DELLA
COMUNITÀ
SCOLAST
● Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola
delle attività svolte nella scuola in formato
multimediale
● Utilizzo sperimentale di strumenti per la
condivisione con gli alunni (gruppi, community,
classi virtuali)
● Partecipazione nell’ambito del progetto
“Programma il futuro” a Code Week e a all’ora
di coding attraverso la realizzazione di laboratori
di coding aperti al territorio.
● Eventi aperti al territorio, con particolare
riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del
PNSD (cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei
social network, educazione ai media,
cyberbullismo)
● Partecipazione a bandi nazionali, europei ed
internazionali
● Cura e aggiornamento del sito istituzionale della
Scuola
● Gruppo di lavoro per l’attuazione del PNSD
● Implementazione di spazi web specifici di
documentazione e diffusione delle azioni
relative al PNSD
● Realizzazione da parte di docenti e studenti di
materiali multimediali utili alla didattica e alla
documentazione di eventi/progetti di Istituto.
● Utilizzo di cartelle e documenti condivisi (es.
Google Drive) per la formulazione e consegna di
documentazione: programmazioni, progetti,
relazioni finali, monitoraggi azioni del PTOF e
del PdM
● Creazione di un Calendario condiviso per il
piano delle attività.
● Utilizzo di strumenti per la condivisione con gli
alunni (gruppi, community, classi virtuali)
● Partecipazione nell’ambito del progetto
“Programma il futuro” a Code Week e a all’ora
di coding attraverso la realizzazione di laboratori
di coding aperti al territorio.
● Eventi aperti al territorio, con particolare
riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del
PNSD (cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei
social network, educazione ai media,
cyberbullismo)
● Partecipazione a bandi nazionali, europei ed
internazionali
29
CREAZIONE DI
SOLUZIONI
INNOVATIVE
● Creazione di un Repository di Istituto di
materiali digitali suddivisi per discipline e aree
tematiche da condividere ed utilizzare per una
didattica innovativa
● Utilizzo del coding e del pensiero
computazionale nella didattica
● Implementazione del Repository di Istituto di
materiali digitali suddivisi per discipline e aree
tematiche da condividere ed utilizzare per una
didattica innovativa
● Utilizzo delle applicazioni informatiche open
source per la condivisione di materiali e la
gestione di “classi virtuali”
● Attivazione di postazioni connesse a Internet a
disposizione di personale e utenza per
l’adempimento di pratiche amministrative
Il presente piano triennale potrà subire variazioni e ampliamenti sulla base dei
regolamenti attuativi del Piano Nazionale Scuola Digitale, della formazione
dell’Animatore Digitale e di eventuali variazioni dei bisogni della comunità
scolastica.
30
INCLUSIONE
Nel rispetto del Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 66 - Norme per la
promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma
dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n.107,
l’inclusione scolastica viene individuata nel nostro Istituto quale architrave
dell’identita culturale, educativa e progettuale della scuola, caratterizzandone nel
profondo la mission educativa, attraverso un coinvolgimento diretto e
cooperativo di tutte le componenti scolastiche. Essa, pertanto, viene sviluppata e
valorizzata nell’ambito dei documenti fondamentali della vita della scuola, quali
il PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa.
La Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni
con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione
scolastica” delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di
realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in
situazione di difficoltà.
I BES nel nostro Istituto riguardano:
Alunni con disabilità certificata
Alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)
Alunni con svantaggio socio-economico, linguistico, culturale e
svantaggio temporaneo.
ALUNNI CON DISABILITÀ CERTIFICATA
La scuola deve essere il luogo dell’inclusione, dell’integrazione, della crescita e
dello sviluppo collettivo e individuale. La nostra scuola è stata sempre attenta ai
bisogni educativi e formativi di ciascun alunno e a tal fine mette in atto strategie
educative, finalizzate a garantire il pieno diritto allo studio degli studenti disabili.
Il raggiungimento di tale obiettivo passa attraverso una sistematica interazione
con la famiglia e il territorio. Per la persona in situazione di disabilità,
integrazione significa essere presente dal punto di vista relazionale, cognitivo e
psicologico.
“L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità costituisce un punto di forza
del nostro sistema educativo. La piena inclusione degli alunni con disabilità è un
obiettivo che la scuola dell’autonomia persegue attraverso una intensa e
articolata progettualità, valorizzando le professionalità interne e le risorse offerte
dal territorio.”
31
“… È garantito il diritto all’educazione e all’istruzione della persona con
handicap nelle sezioni di scuola dell’infanzia, nelle classi comuni delle istituzioni
scolastiche di ogni ordine e grado e nelle istituzioni universitarie. L’integrazione
scolastica ha come obiettivo lo sviluppo della persona con handicap
nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione”
(art.12, legge quadro n° 104 del 1992 ).
Finalità
Valorizzare progetti e laboratori che possano attivare strategie per potenziare
il processo di inclusione e integrazione degli alunni disabili;
favorire l'integrazione;
educare alle diversità;
facilitare il processo di apprendimento educativo-didattico (autonomia,
autostima, autoaffermazione);
educare alla consapevolezza di sé e degli altri.
Scelte metodologiche ed organizzative
Le attività di integrazione si effettuano nelle classi in cui sono presenti gli alunni
diversamente abili e sono basate sull’impegno e il lavoro condiviso da tutti gli
operatori della scuola che, ponendosi finalità ed obiettivi comuni, operano
insieme per garantire lo sviluppo completo del singolo alunno nel rispetto delle
sue reali potenzialità.
L’inserimento prevede:
integrazione durante le attività di classe;
attività individualizzata, sia all’interno sia all’esterno della classe;
lavoro all’interno di piccoli gruppi;
partecipazione ad attività laboratoriali;
partecipazione a progetti esterni dedicati curriculari ed extracurriculari.
L’insieme di dette attività didattiche sarà sistematicamente concordato e
verificato con le rispettive equipe socio-psico-pedagogiche e nei G.L.I (gruppi di
lavoro per l’integrazione).
Per ogni alunno disabile viene redatta una programmazione individualizzata per
la cui stesura sono previste le seguenti procedure:
▪ osservazione dell’alunno da parte del CdC/equipe pedagogica, insegnante
di sostegno e assistente educatore;
▪ incontro all’interno del G.L.H. Operativo con la neuropsichiatria, gli
operatori ASL ed eventuali altri interlocutori per la stesura del Profilo
Dinamico Funzionale ( PDF ), documento basato sulla descrizione
32
funzionale dell’alunno e l’area prossimale di sviluppo e la stesura del
Piano Educativo Individualizzato ( PEI ).
L’insegnante di sostegno
L’insegnante di sostegno è “contitolare della classe ed è assegnato alla stessa”
(Legge 104/92). Ha il compito di:
▪ creare le condizioni per la piena espressione dell’identità e delle capacità
dell’alunno;
▪ suggerire percorsi di apprendimento, risorse, ausili, sussidi e tutto ciò che
può essere utile per ridurre limiti ed ostacoli;
▪ curare gli aspetti della conoscenza;
▪ integrare gli apprendimenti curricolari;
Gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione
Queste figure professionali specifiche previste dall’art.13 della L.104/92 operano
con interventi funzionali per aumentare il livello di autonomia e di integrazione
dei disabili, aiutandoli ad interagire in maniera funzionale con il gruppo dei pari.
Gli insegnanti
La progettazione degli interventi da adottare riguarda tutti gli insegnanti; l’intera
comunità scolastica è chiamata ad organizzare i curricoli in funzione dei diversi
stili o delle diverse attitudini cognitive rispettando la differenziazione.
ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA)
Con la sigla DSA viene identificata una serie di difficoltà riconducibili ad origine
neurobiologica, prevalentemente costituzionale che riguardano l’acquisizione
delle abilità scolastiche: esse sono singolarmente riconosciute e definite come
dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia, ADHD, borderline cognitivo.
Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto di fruire di specifici interventi
didattici (art. 5, legge n.170), accuratamente precisati dal Decreto Ministeriale e
dalle Linee Guida del 2011. Gli articoli 4 e 5 del Decreto rendono obbligatori gli
interventi individualizzati (calibrati sul singolo, ma relativi ad obiettivi comuni)
e la relazione dettagliata di un Piano didattico personalizzato (PDP): vanno
garantiti adeguati interventi pedagogico-didattici, utilizzando metodologie e
strategie ad hoc per lo sviluppo delle abilità di letto-scrittura e di calcolo ed
assicurando l’impiego di strumenti compensativi e l’adozione di misure
dispensative, sulla base di una pianificazione formalizzata e partecipata.
33
ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO,
CULTURALE E SVANTAGGIO TEMPORANEO
L’alunno coinvolto in una situazione di svantaggio socio-economico, linguistico,
culturale e svantaggio temporaneo vive un’esperienza personale di fragilità
emotiva e psicologica che condiziona le sue relazioni con l’ambiente, i contesti e
le persone e che può manifestarsi in un disagio scolastico. Per questo tipo di
bisogno non esiste una certificazione medica e la scuola è chiamata
all’individuazione dello svantaggio attraverso un’osservazione strutturata e la
collaborazione con i servizi territoriali competenti e la famiglia. Attraverso un
intervento didattico personalizzato con l’elaborazione di un PDP (Piano
Didattico Personalizzato), anche per un breve periodo, si potranno quindi
prevedere delle misure per ridurre il disagio scolastico e favorire la piena
inclusione e il successo formativo.
Alunni stranieri
Nella nostra scuola sono presenti diversi alunni non di madrelingua italiana ai
quali si rende necessario garantire il diritto all’istruzione e all’inclusione
contribuendo al loro pieno inserimento nel contesto socio-culturale del territorio
e al senso di appartenenza alla comunità scolastica, cittadina e nazionale. Si
tratta di favorire lo scambio promuovendo la ricchezza insita nell’appartenenza
a diverse culture ed educando tutti gli alunni ad essere “cittadini del mondo”.
Oltre al Piano di accoglienza, che preveda momenti di condivisione con tutta la
classe, il nostro Istituto elabora un Piano Didattico Personalizzato con eventuali
misure specifiche per il successo dell’alunno non madrelingua.
Compito della scuola non è certificare gli alunni con Bisogni Educativi Speciali
(BES), bensì individuare le situazioni che si pongono oltre l’ordinaria difficoltà
per le quali è opportuna l’adozione di particolari strategie didattiche. Sicché è
facoltà dei singoli Consigli di Classe e team di docenti, nella prospettiva di una
presa in carico globale e inclusiva di tutti gli alunni, valutare l’opportunità di una
personalizzazione della didattica nel rispetto dei criteri generali stabiliti dal
Collegio docenti.
Compito dei docenti è:
aiutare l’alunno a conoscere le proprie modalità di apprendimento;
aiutare l’alunno a conoscere processi e strategie mentali per lo svolgimento
di compiti;
sostenere l’alunno nel riconoscimento e applicazione consapevole di
comportamenti e strategie utili;
34
incoraggiare alla scelta di strategie operative più adeguate al proprio
apprendimento;
sostenere la motivazione.
La nota n. 2563 del 22/11/2013 chiarisce che il consiglio di classe o team docenti
può decidere di predisporre un PDP per alunni BES, in presenza di “situazioni
che si pongono comunque oltre l’ordinaria difficoltà di apprendimento”, sulla
base di fondate motivazioni metodologico-didattiche che giustificano la
progettazione di un percorso individualizzato e personalizzato sui livelli minimi
attesi, la previsione di eventuali misure compensative e dispensative, la scelta di
strategie di intervento e criteri di valutazione più adeguati.
GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE D’ISTITUTO (GLI)
L’avvento della normativa sugli alunni con Bisogni Educativi Speciali ha posto
anche le basi per una nuova organizzazione dei gruppi di lavoro, sia a livello
provinciale sia a livello della singola istituzione scolastica, con il compito di
attivare interventi di integrazione ed inclusione scolastica.
Nell’istituto Comprensivo opera il GLI, ovvero il Gruppo di Lavoro per
l’Inclusione con il compito di realizzare il processo di inclusione scolastica.
Il GLI di Istituto svolge le seguenti funzioni, ad esso attribuite dalla C.M. n. 8
del 06 marzo 2013:
Rilevazione dei BES presenti nella scuola
Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi
Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della
scuola
Raccolta e coordinamento di nuove proposte operative
Proposte di integrazione PAI da parte dei componenti del GLI
IL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÁ (PAI)
La C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 prevede che il Gruppo di lavoro per l’inclusione
(GLI) di ciascuna istituzione scolastica elabori una proposta di Piano Annuale
per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni
anno scolastico. A tale scopo, il Gruppo procederà ad un’analisi delle criticità e
dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica messi in atto. Scopo del
Piano annuale per l’Inclusività (P.A.I.) è fornire un elemento di riflessione nella
predisposizione del PTOF, di cui il P.A.I. è parte integrante.
35
Il P.A.I., infatti, va inteso come uno strumento che possa contribuire ad
accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la
trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati”
educativi, per creare un contesto educante dove realizzare concretamente la
scuola “per tutti e per ciascuno”.
Esso è prima di tutto un atto interno della scuola autonoma, finalizzato all’auto-
conoscenza e alla pianificazione, da sviluppare in un processo responsabile e
attivo di crescita e partecipazione. In questa ottica di sviluppo e monitoraggio
delle capacità inclusive della scuola – nel rispetto delle prerogative
dell’autonomia scolastica - il P.A.I. è lo strumento per una progettazione della
propria offerta formativa in senso inclusivo, è lo sfondo ed il fondamento sul
quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli
obiettivi comuni, le linee guida per un concreto impegno programmatico per
l’inclusione, basato su una attenta lettura del grado di inclusività della scuola e
su obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità delle
prassi di inclusione negli ambiti dell’insegnamento curricolare, della gestione
delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle
relazioni tra docenti, alunni e famiglie.
Il Piano Annuale per l’Inclusività è pubblicato sul sito web dell’Istituto nella
sezione PTOF
36
PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA
(Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado)
Premessa
Nella scuola di tutti e di ciascuno, le differenze degli allievi sono il punto di
partenza per il raggiungimento del successo formativo. L’azione della scuola
mira al raggiungimento del successo scolastico di tutti gli alunni, sia di quelli con
carenze nelle abilità di base, sia di quelli con disturbi comportamentali e
relazionali.
La dispersione scolastica, identificata come un problema complesso in una
societa complessa, si riferisce ad una molteplicita di disagi vissuti all’interno
della scuola. Non si tratta semplicemente di evasione dall’obbligo scolastico,
perche attiene a fenomenologie che esprimono un malessere nel rapporto scuola-
utenti a diversi livelli: abbandono precoce degli studi, bocciature, ripetenze,
frequenze irregolari, qualita scadente dei processi di alfabetizzazione.
Poiche una scuola che “disperde” esprime un decadimento qualitativo della sua
funzione, arginare la dispersione scolastica sara uno degli obiettivi forti su cui la
nostra scuola si impegna a lavorare, e sara affrontata globalmente in quanto sara
considerata un problema del sistema e non di pochi marginali.
La legge n. 59/97, regolamentata dal decreto legislativo n. 275/99, dalla Legge
Costituzionale n. 3 del 2001 e dalla Legge n. 59 del 2004, facendo riferimento
alla personalizzazione degli apprendimenti, permette alle scuole di agire con
organizzazione flessibile dei tempi e degli spazi, sul problema della dispersione.
Inoltre, sulla base dell'art. 2, comma 10 del D.P.R. n. 122 del 2009 e nel rispetto
della C.M. n. 20 del 4 Marzo 2011, il collegio docenti ogni anno delibera
motivate deroghe al limite minimo di presenze, limite che prevede la frequenza
di almeno tre quarti del monte orario annuo obbligatorio.
La nostra scuola aderisce all'Osservatorio provinciale sul fenomeno della
dispersione scolastica e per la promozione del successo formativo attraverso la
partecipazione all'Osservatorio di Area “Distretto 13”, tale partecipazione è
sostenuta da uno specifico accordo di rete, approvato dagli Organi Collegiali e
siglato dai Dirigenti delle istituzioni scolastiche che si trovano nei territori che
compongono il Distretto. L'adesione all'Osservatorio garantisce alla scuola la
presenza degli operatori psicopedagogici territoriali (OO.PP.TT.) con funzione
di supporto e di consulenza nella gestione del disagio scolastico e di raccordo con
le altre Agenzie del territorio.
Azioni di intervento
Monitoraggio delle assenze
Contatti con le famiglie
37
Contatti con l’Osservatorio di Area, Istituti, case-famiglia, Servizi
Sociali del Comune, Medicina scolastica – U.N.P.I., Consultorio,
Associazioni di volontariato
Contatti con i consigli di classe e di interclasse
Gruppo operativo di Supporto Psicopedagogico (G.O.S.P.)
Proposte di integrazione e/o intervento a favore di soggetti svantaggiati,
Bes/Dsa, abuso e maltrattamento
Azioni preventive al disagio sociale e scolastico
Progetti di intervento integrati con Enti Locali ed Associazioni, presenti
nel territorio, che operano nel settore dello svantaggio socio-culturale
Finalità e obiettivi Scuola dell’Infanzia e Primaria
Promuovere il dialogo e la convivenza costruttiva tra soggetti
appartenenti a culture diverse
Valorizzare le diverse culture di appartenenza
Offrire stimoli e occasioni per un clima relazionale positivo
Promuovere atteggiamenti di ascolto e tolleranza
Promuovere una interazione costruttiva tra alunno e ambiente
Offrire occasioni e attività capaci di promuovere e favorire
l’apprendimento delle competenze di base
Sviluppare e consolidare le capacità espressive per favorire le attitudini
soggettive
Scuola Secondaria di primo grado
Prevenire le cause del disagio
Prevenire il fenomeno dell’insuccesso scolastico
Offrire occasioni di socializzazione
Prevenire e affrontare eventuali atteggiamenti e comportamenti di
bullismo
Promuovere nuove esperienze sul piano affettivo-relazionale
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Promuovere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità
Offrire occasioni e attività atte a promuovere e favorire
l’apprendimento delle competenze di base
Motivare alla frequenza scolastica promuovendo il successo scolastico,
attraverso attività motivanti e gratificanti.
ATTIVITA’ ALTERNATIVE ALLA RELIGIONE CATTOLICA
La Legge n. 121 del 25 marzo 1985, che attua la revisione concordataria del 18
febbraio 1984, all’art. 9.2 recita: “La Repubblica italiana, riconoscendo il
valore della cultura religiosa e tenendo conto che i principi del cattolicesimo
fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano, continuerà ad assicurare,
nel quadro delle finalità della scuola, l’insegnamento della religione cattolica
nelle scuole pubbliche non universitarie di ogni ordine e grado.
Nel rispetto della libertà di coscienza e della responsabilità educativa dei
genitori è garantito a ciascuno il diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi
di detto insegnamento.
All’atto dell’iscrizione le famiglie degli alunni eserciteranno tale facoltà, su
richiesta dell’autorità scolastica, senza che la loro scelta possa dar luogo ad
alcuna forma di discriminazione”.
L’esercizio di tale facoltà si attua mediante la compilazione di apposita
richiesta e la scelta ha valore per l’intero anno scolastico cui si riferisce.
Sulla base della delibera del Collegio docenti, gli alunni che non si avvalgono
dell’insegnamento della religione cattolica saranno accolti in classi parallele,
dove svolgeranno, sotto la guida del docente della classe ospitante, attività
didattiche e formative alternative.
Sarà la scuola a comunicare le modalità organizzative dell’attività prevista.
39
PROGETTO CONTINUITÀ
Premessa
Il presente progetto nasce dalla necessità di far incontrare i tre ordini di scuola
rappresentati dai sei plessi dell’I.C.S “Florio – San Lorenzo”, e dalla esigenza di
individuare strategie educative atte a favorire il passaggio degli alunni fra i
diversi ordini in maniera serena e graduale. Il progetto è rivolto ai bambini che
frequentano l’ultimo anno di scuola dell’infanzia, agli alunni del primo e ultimo
anno delle scuole primarie, agli alunni del terzo anno della scuola secondaria di
primo grado, ai docenti e famiglie. Il progetto “Continuità”, come prevedono le
indicazioni nazionali, pone l’accento sulle esigenze di flessibilità, di continuità e
di gradualità legate al rispetto dei ritmi naturali di apprendimento degli alunni. Si
intende predisporre un itinerario di lavoro che consenta di giungere ad un
percorso di continuità frutto di incontri e confronti, scandito durante l’anno
scolastico, per costruire “un filo conduttore” utile agli alunni, ai genitori e ai
docenti, per orientarsi meglio nel passaggio, valido anche per i futuri anni
scolastici nell’ottica della ricerca-azione.
Finalità generali del progetto Continuità
Individuare percorsi metodologico-didattici integrati e condivisi dai
diversi ordini di scuola per favorire il successo formativo.
Progettare e realizzare percorsi che si sviluppino in verticale tra i vari
ordini di scuola.
Promuovere la continuità del processo educativo, in quanto i vari ordini di
scuola, pur nella diversità, sono strettamente connessi l’uno l’altro, per
assicurare agli alunni il positivo conseguimento delle finalità
dell’istruzione obbligatoria.
Continuità Scuola dell’infanzia - Scuola Primaria
ATTIVITA’:
incontri periodici fra docenti dei due ordini di scuola per facilitare il
passaggio dei bambini al nuovo contesto
conoscenza, comparazione, confronto dei reciproci programmi
40
pianificazione di attività didattiche comuni per gli alunni delle
classi/ponte
predisposizione di un fascicolo informativo per il passaggio delle
informazioni
criteri di formazione delle classi
visita degli alunni della scuola dell’infanzia alla scuola primaria,
(eventualmente accolti e guidati dagli alunni di quinta)
pianificazione delle attività di “Open Day”
pianificazione del progetto “Accoglienza” che comprende:
presentazione del PTOF e dei locali scolastici ai genitori, prima
dell'iscrizione;
accoglienza dei bambini a cura degli alunni e dei docenti delle altre classi;
inserimento graduale mediante una frequenza ridotta dei primi giorni di
scuola;
colloqui con i genitori nei primi giorni, al fine di migliorare la
collaborazione scuola/famiglia.
progetto annuale trasversale sulla famiglia dei Florio che vede collaborare
le classi della scuola dell’infanzia e primaria.
momenti di compresenza dei docenti per una osservazione più attenta
durante i primi giorni di scuola.
Continuità Scuola Primaria - Secondaria 1° grado
ATTIVITA’
confronto tra traguardi della Primaria e prerequisiti prima classe della
secondaria di I grado
incontri tra docenti (es. tra un rappresentante per plesso della Primaria ed
un docente di ciascuna disciplina della Media)
incontri con i genitori degli alunni di quinta e gli insegnanti della
secondaria di 1° grado, finalizzati a spiegare i punti salienti delle
opportunità educativo-didattiche e organizzative della scuola
progetto annuale trasversale sulla famiglia dei Florio che vede collaborare
le classi ponte secondo temi e orari ben strutturati
41
pianificazione di attività laboratoriali in continuità (Laboratori di Ballo,
Canto, Inglese, Francese, Informatica, Motoria)
stesura di una scheda di passaggio fra i due ordini di scuola
presentazione degli alunni di quinta da parte delle maestre
incontro tra i docenti specializzati di sostegno per conoscere i casi con
diagnosi in entrata e in uscita
criteri di formazione delle classi prime in modo da assicurare
l'eterogeneità all'interno delle classi e l' omogeneità tra esse
contatti con le scuole primarie del territorio per la divulgazione dell’offerta
formativa della scuola e per l’acquisizione dei profili formativi degli alunni
“in entrata”
progettare e monitorare attività didattiche tra gli alunni delle classi ponte
attivare laboratori sportivi pomeridiani svolti da docenti della Scuola
Secondaria di primo grado e rivolti ad alunni di classi V del nostro istituto
e dei circoli didattici del territorio
raccordo con le altre agenzie educative del territorio e con gli altri enti
coinvolti nel percorso educativo dei giovani del quartiere
programmazione ed organizzazione di incontri di accoglienza degli alunni,
prima delle iscrizioni per la classe prima, previste a gennaio-febbraio
partecipazione ad incontri informativi per la formazione delle classi prime
per l’anno scolastico 2018/2019
attività di “Open-day”
monitoraggio degli esiti conseguiti durante il primo anno di frequenza
della scuola secondaria di 2°grado degli allievi già licenziati
organizzazione di incontri con i docenti della scuola secondaria di 2°
grado
contatti con le scuole di formazione professionale
contatti con la camera di commercio per la valutazione degli sbocchi
lavorativi relativi ai vari profili professionali
progetto “Accoglienza”:
incontro del Dirigente Scolastico e dei docenti con i genitori degli alunni
delle quinte per la presentazione della scuola secondaria di primo grado e
per l’illustrazione del PTOF;
42
pubblicizzazione della scuola anche sul sito;
visita guidata nell’edificio e partecipazione a mini laboratori;
attività di accoglienza nella classe prima della secondaria di 1° grado
attraverso le seguenti unità didattiche: mi presento ai compagni e gioco
con loro, conosco gli spazi, i tempi e l’organizzazione della scuola;
partecipazione delle maestre al primo Consiglio di classe di Settembre.
FABBISOGNO DI ORGANICO
In questa sezione si indica il numero di posti di organico, anche in riferimento
alle sezioni “L’organico dell’autonomia” e “Reti di scuole e collaborazioni
esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015:
a. posti comuni e di sostegno
SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA
Annualità Fabbisogno per il
triennio
Posto comune Posto di
sostegno
Scuola
dell’infanzia
a.s. 2016-17: n.
8 4
a.s. 2017-18: n.
8 4
a.s. 2018-19: n. 10 4
Scuola primaria a.s. 2016-17: n.
32 10
a.s. 2017-18: n.
33 10
43
a.s. 2018-19: n. 34
8
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Classe di
concorso/sostegno
a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19
A022 LETTERE 10 10 10
A028 MATEMATICA 6 6 6
AA25 FRANCESE 1 ore residue 12 1 ore residue 10 1 ore residue 8
AB25 INGLESE 3 3 3
AD25TEDESCO Ore 6 Ore 6 Ore 6
AC25 SPAGNOLO Ore 2 Ore 4
A001 ED. ARTISTICA 2 2 2
A060 ED. TECNICA 2 2 2
A056 ED. MUSICALE 2 2 2
A049 ED. FISICA 2 2 2
AD00 SOSTEGNO 14 15 15
b. Posti per il potenziamento
Fabbisogno di organico di posti di potenziamento
L'Organico di posti di potenziamento terrà conto dei seguenti obiettivi formativi
prioritari:
- Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche,
matematiche/logiche/scientifiche/musicali/sportive
- Valorizzazione dell’educazione interculturale, alla legalità, alla pace, alla
salute e alimentare
44
- Sviluppo delle competenze digitali
A completamento di tali obiettivi si identificano inoltre le seguenti priorità:
– supporto al Dirigente Scolastico nella gestione, organizzazione e
coordinamento delle attività;
– sostituzione dei docenti assenti.
Fabbisogno dell'organico dell'autonomia: n. 8 unità di personale docente
di cui:
1. gestione, organizzazione e coordinamento (vicario);
2. valorizzazione, recupero e potenziamento delle competenze linguistiche;
3. valorizzazione, recupero e potenziamento delle competenze matematico-
logiche e scientifiche;
4. valorizzazione, recupero e potenziamento delle competenze artistiche,
musicali e
tecnologiche.
Unità di personale in organico di potenziamento: 8
Tipologia (es. posto
comune primaria, classe di
concorso scuola secondaria,
sostegno…)
n. docenti Motivazione
posto comune primaria
1 Sostituzione vicario
posto comune primaria
cattedra completa
2 Recupero-potenziamento competenze linguistiche e
matematiche
classe di concorso scuola
secondaria A022
cattedra completa
1 Recupero-potenziamento competenze linguistiche
classe di concorso scuola
secondaria A028
cattedra completa
1 Recupero-potenziamento competenze matematiche e
scientifiche
classe di concorso scuola
secondaria A060
cattedra completa
1 Recupero-potenziamento competenze tecnologiche
classe di concorso scuola 1 Valorizzazione, recupero e potenziamento delle competenze
artistiche e musicali
45
secondaria A001/A030
cattedra completa
Sostegno
AD00
1 Inclusione
c. Posti per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel rispetto di
quanto stabilito dal comma 14 dell’art. 1, legge 107/2015
Tipologia n.
Assistente amministrativo
5
Collaboratore scolastico
17
Assistente tecnico e relativo profilo
(solo scuole superiori)
Altro
1
Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture
Manutenzione e rinnovo del patrimonio esistente; Lim in tutte le classi della
scuola Primaria/sezioni dell’Infanzia; attrezzature per laboratori di scienze,
informatica, lingue e musica a supporto delle attività di valorizzazione-
potenziamento-recupero delle competenze matematico/scientifiche,
linguistiche e artistico/musicali. Il laboratorio informatico e le LIM consentono
un approccio interdisciplinare nel processo di insegnamento apprendimento.
46
SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI
RISORSE UMANE
Dirigente Scolastico
Il Dirigente Scolastico prof.ssa Lucia Lo Cicero, in qualità di rappresentante
legale dell’Istituzione Scolastica è responsabile e garante del buon
funzionamento dell’attività organizzativa, didattica ed amministrativa.
Risponde in prima persona, nei limiti delle sue competenze, della qualità
complessiva del servizio, cioè della sua effettiva corrispondenza, alle finalità
generali del sistema scolastico, all’impostazione formativa definita dal
Consiglio d’Istituto, agli obiettivi didattici elaborati dal Collegio, ai bisogni ed
alle attese degli studenti e delle famiglie, alla domanda formativa locale.
In particolare, il Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell’Istituto,
ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse
finanziarie e strumentali. Nel rispetto delle competenze degli organi scolastici,
spettano al Dirigente Scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento
e di valorizzazione delle risorse umane, organizza l’attività scolastica secondo
criteri di efficacia formativa ed è titolare delle relazioni sindacali.
Componenti del Consiglio d’istituto per l’a.s. 2017/2018
Dirigente Scolastico Prof.ssa Lucia Lo Cicero
Componente Docenti Statale Benigno Maria Angela
Buccheri Caterina
Di Domenico Matilde
Di Pietro Maria Carmela
Pagano Olivia
Pollinzi Erminia
Rizzo Cristina
Zammataro Maria Angela
Componenti Genitori Statale Averna Cinzia
Collura Adriana
Galante Giovanni
47
Giglio Simona
Li Vigni Salvatore
Nai Enrico
Sabato Daniela
Spina Valeria
Componenti personale ATA
Chines Adriana
Cardillo Rosalia
Componente Docenti Infanzia
Regionale
Componente Genitori Infanzia
Regionale
Gaeta Eugenia
La Giunta è composta da un docente, un rappresentante personale ATA e da un
genitore. Ne fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede, e il
Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, che ha anche funzioni di
segretario della giunta stessa.
Principali compiti e funzioni
● Predisporre il bilancio preventivo, il conto consuntivo e le variazioni
di bilancio
● Preparare gli atti necessari all’attività del Consiglio di Istituto e
curarne le delibere
● Deliberare su alcuni problemi organizzativi, rispetto a particolari
deleghe ricevute dal Consiglio di Istituto
● Deliberare il trattamento economico del personale dipendente
Dirigente Scolastico Dott.ssa Lo Cicero Lucia
D G S A Schirò Sabrina
Docenti Pagano Olivia
Personale A T A Chines Adriana
Genitori Collura Adriana, Giglio Simona
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Collaboratori del dirigente scolastico
Il Dirigente Scolastico ha la responsabilità di guidare la scuola, che è però una
struttura troppo complessa, carica di esigenze, di aspettative e di
problematiche, perché una sola persona se ne possa fare carico.
Egli sceglie perciò alcuni docenti che lo aiutino nell’assolvimento dei compiti
specifici per la gestione ordinaria e nella conduzione organizzativa della
scuola. Uno di loro, ha la funzione di vicario, il cui compito è quello di
sostituire in tutte le funzioni il Dirigente scolastico, in caso di sua assenza o
impedimento.
● Primo Collaboratore del Dirigente: Insegnante Pagano Olivia
● Secondo Collaboratore del Dirigente: Prof.ssa Mendola Marina
● Collaboratore plesso San Lorenzo: Insegnante Di Domenico Matilde
● Collaboratore plesso Armonia: Insegnante Raimondo Fanara Calogera
● Collaboratore plesso Domino: Insegnante Chiappara Giuseppina
● Collaboratore plesso Astorino: Insegnanti Bartoli Dorotea/Caruso
Nellina
● Collaboratore plesso Bentivegna: Insegnante Pollinzi Erminia
I compiti principali assegnati ai docenti collaboratori sono:
1. sorveglianza generale della scuola;
2. controllo assenze, ritardi, uscite anticipate degli alunni;
3. accoglienza dei nuovi docenti;
4. sostituzione, ove possibile, dei docenti assenti;
5. organizzazione degli adattamenti di orario e di altre forme di
servizio
alternativo in caso di partecipazione degli insegnanti a scioperi e
assemblee sindacali;
6. assunzione, per delega del Dirigente, di responsabilità e di
supervisione organizzativa di specifiche attività o progetti;
7. assunzione di decisioni necessarie a risolvere problemi
contingenti e
urgenti, in assenza del Dirigente Scolastico
I docenti
49
I docenti che operano nell’Istituto Comprensivo “I. Florio-San Lorenzo”
svolgono la loro attività educativo- didattica nella Scuola dell’Infanzia, nella
Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria di primo grado,
corresponsabilmente impegnati per promuovere l’educazione integrale della
personalità degli alunni.
Tutti i docenti svolgono le azioni di:
● progettare, svolgere, verificare e valutare le azioni didattiche funzionali
all’ istruzione-educazione rivolte all’acquisizione delle competenze
disciplinari,
● concorrere allo sviluppo e all’orientamento della personalità dell’alunno
e della sua dimensione civica e sociale,
● scegliere metodi e strategie aggiornate alle nuove istanze educative ed
adeguate ai diversi contesti didattici e ai gruppi relazionali
Funzioni strumentali
I docenti Funzioni Strumentali si occupano di quei particolari settori
dell’organizzazione scolastica (aree), la cui identificazione ha l’obiettivo di
“ottimizzare il sistema organizzativo della scuola per conseguire il massimo
successo formativo dell’utenza”.
Criteri di assegnazione della Funzione Strumentale
Il Collegio dei docenti delibera i contenuti delle varie aree assegnate alle
Funzioni Strumentali necessarie, ne definisce il numero complessivo e
stabilisce i requisiti di accesso che sono stati individuati nel possesso delle
seguenti capacità:
● capacità di relazione e comunicazione;
● capacità di coordinamento;
● capacità di monitoraggio;
● competenze specifiche
Il Collegio inoltre individua una commissione delegata ad esaminare istanze e
curriculum vitae degli aspiranti all’incarico e, infine, delibera il conferimento
degli incarichi.
Funzioni Strumentali A.S. 2017/2018
AREE INSEGNANTI
1. AUTOVALUTAZIONE - INVALSI
Conigliaro Rosalia
Fiore Loredana
50
2. BES-DSA Bongiovanni Ilaria
Lo Voi Antonina
3. CONTINUITA’/ORIENTAMENTO Guardì Giuseppa
Bologna Caterina
4. DISPERSIONE Enea Rosalia
Zichichi Marilena
5. MIGLIORAMENTO PDM Perrone Marilena
Sorvillo Rosalia
6. VIAGGI Fulco Daniela
Gurrera Caterina
Docenti Referenti
La scuola indica dei referenti per promuovere, gestire e coordinare le
attività attinenti ai diversi ambiti e servizi.
Le loro competenze sono:
● predisporre la documentazione utile per facilitare la realizzazione dei
progetti, raccogliendo informazioni e proposte;
● coordinare e pianificare i lavori, attribuendo compiti e tempi di
realizzazione;
● tenere sotto monitoraggio il progetto, perché ogni soggetto coinvolto
esplichi il compito assunto e collabori;
● controllare il raggiungimento dei risultati previsti;
● costruire strumenti di monitoraggio e/o osservazione;
● relazionarsi con i docenti, con funzioni strumentali di riferimento, su
tutti gli aspetti del progetto ed in particolare sui problemi e le
difficoltà emersi;
● relazionare al Dirigente Scolastico in termini di efficacia del progetto
e di efficienza dell’organizzazione e pianificazione;
● redigere un piano di miglioramento dell’attività.
AREE INSEGNANTI
AULE SPECIALI/TECNOLOGIE Buccheri/Cartaino
FARO Lo Pipero
COORDINATORI PER L’INCLUSIONE De Luca/Grifo
GRUPPO SPORTIVO Cipolla
51
SALUTE/AMBIENTE/LEGALITA’/ED.
STRADALE
Conigliaro
Sorvillo
ORARIO Fulco/Lo Mauro/Passarelli
TRINITY Formuso
SITO/REGISTRO ELETTRONICO Mendola
Commissioni
Per il corrente anno scolastico sono state istituite le seguenti commissioni:
● Accoglienza-prove d’ingresso, in itinere, finali (infanzia-primaria)
● Accoglienza-prove d’ingresso, in itinere, finali (secondaria)
● Autovalutazione/miglioramento
● Curricolo verticale- Progettazione per competenze- Compiti di realtà
● PTOF
● Orario
● PNSD/Nuove tecnologie
● Successo formativo: inclusione, sostegno, Bes
NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE
Il Nucleo Interno di Valutazione ha il compito di valutare periodicamente lo stato
di avanzamento del PdM e a tal fine documentare la sua attività.
Il NIV potrà programmare delle verifiche periodiche dello stato di avanzamento
del PdM, confrontando la situazione di partenza con il traguardo indicato nel
RAV e rilevando l'entità dei risultati conseguiti. Sarà lo stesso nucleo, sulla base
dei dati rilevati, a considerare se la direzione intrapresa è quella giusta o se
occorre riconsiderare l'efficacia delle azioni di miglioramento intraprese dalla
scuola.
Il NIV rappresenta un elemento di interazione continua tra la leadership più
direttamente legata alle scelte del Dirigente scolastico e l'insieme della comunità
scolastica. Uno dei fattori di successo dei PdM sta proprio nella partecipazione
di tutta la scuola alle azioni di miglioramento, nella condivisione a tutti i livelli
della direzione strategica che la scuola adotta, nella consapevolezza diffusa del
percorso intrapreso e dei risultati che esso produce. La documentazione di questi
aspetti può fornire elementi utili per una lettura di ampio respiro dell'efficacia del
PdM, tenendo conto anche degli effetti a lungo termine.
52
Il Nucleo di valutazione predispone degli strumenti di monitoraggio delle azioni
previste nel PdM.
Alla fine di ciascun anno scolastico il nucleo elabora un rapporto annuale che è
utilizzato dagli organi dell’istituzione, in relazione alle rispettive competenze,
per valutare le scelte organizzative ed educative e per aggiornare il progetto
d’istituto.
Componenti del nucleo di valutazione
Dirigente Scolastico Lo Cicero Lucia
DSGA Schiro’ Sabrina
Primo collaboratore del DS
Docente Scuola Primaria
Pagano Olivia
Secondo collaboratore del DS
Docente Scuola Sec. di 1° grado
Mendola Marina
Docente Scuola dell’Infanzia Zammataro Mariangela
Docente Scuola Primaria Bartoli Dorotea
Docente Scuola Primaria Benigno Maria Angela
Docente Scuola Primaria Conigliaro Rosalia
Docente Scuola Primaria De Luca Milena
Docente Scuola Primaria Perrone Marilena
Docente Scuola Sec. di 1° grado Fiore Loredana
Docente Scuola Sec. di 1° grado Grifo Flavia
Docente Scuola Sec. di 1° grado Sorvillo Rosalia
COMITATO PER LA VALUTAZIONE E IL MERITO DEGLI
INSEGNANTI
In base al DDL 107/2015 viene istituito il Comitato di valutazione per la
valorizzazione del personale docente.
Il Comitato ha durata di tre anni scolastici, è presieduto dal Dirigente Scolastico,
ed è costituito dai seguenti componenti: tre docenti della scuola, di cui due scelti
dal Collegio docenti e uno dal Consiglio d’Istituto, due rappresentanti dei
genitori, per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, un
rappresentante dei genitori per il secondo ciclo d’istruzione scelti da Consiglio
53
d’istituto; un componente esterno individuato dal Consiglio Scolastico regionale
tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici.
Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base:
● della qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento
dell’istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico
degli studenti
● dei risultati ottenuti dai docenti o dal gruppo di docenti in relazione al
potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica
e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla
documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche
● delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e
nella formazione del personale.
Il comitato esprime altresì il proprio parere sul superamento del periodo di
formazione e di prova per il personale docente ed educativo.
Il comitato valuta il servizio su richiesta dell’interessato nel caso di valutazione
del servizio di un docente componente del comitato, ai lavori non partecipa
l’interessato e il Consiglio d’istituto provvede all’individuazione di un sostituto.
Il comitato esercita altresì le competenze per la riabilitazione del personale
docente.
E’ stato nominata dal Dirigente Scolastico una commissione per l’elaborazione
dei criteri di valutazione in merito agli ambiti: qualità dell’insegnamento e
capacità di coordinamento organizzativo e didattico; formazione dei
docenti; esiti formativi degli alunni.
Dirigente scolastico Dott.ssa Lo Cicero Lucia
Scuola dell’infanzia Zammataro Mariangela
Scuola primaria Di Domenico Matilde
Scuola secondaria 1° grado Sorvillo Rosalia
Genitori Li Vigni Salvatore
Genitori Galante Giovanni
Membro esterno DS Scuola Secondaria di 1° grado
“V.Emanuele Orlando”
Direttore Generale dei Servizi Amministrativi
54
Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali della segreteria, il
DGSA Schirò Sabrina, cura l’organizzazione e verifica i risultati conseguiti,
rispetto agli obiettivi assegnati e agli indirizzi impartiti al personale ATA,
posto alle sue dirette dipendenze.
Ha responsabilità diretta nella definizione e nell’esecuzione degli atti
amministrativi, contabili, di ragioneria e di economato.
Le funzioni
● Organizza e coordina i servizi
● Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione e
nell’ esecuzione di atti amministrativi, contabili, di ragioneria ed
economato
● Sovrintende ai servizi amministrativi e generali
● Coordina il personale
● Provvede direttamente al rilascio dei certificati ed atti
● Elabora progetti per il miglioramento organizzativo e la funzionalità
dei
servizi
Gli Assistenti Amministrativi
Gli assistenti amministrativi costituiscono il personale di segreteria ed
hanno autonomia operativa nella redazione degli atti amministrativi e
contabili della scuola, nell’ambito delle direttive e delle istruzioni assegnate,
e svolgono attività diretta ed immediata di collaborazione con il Direttore
dei Servizi.
Le funzioni
● Eseguono tutti i servizi di competenza coadiuvando il DSGA
● Svolgono attività di supporto per progettazione e realizzazione di
iniziative didattiche
55
● Mantengono rapporti con tutti gli Enti e/o Soggetti (istituzionali e
non)
con cui la scuola entra in relazione, secondo le specifiche competenze
attribuite
● Sono responsabili delle procedure
● Eseguono monitoraggi in funzione dei piani di miglioramento
Il personale di segreteria è suddiviso in 4 Uffici:
● Gestione alunni
● Gestione magazzino e acquisti materiali
● Gestione personale docente
● Gestione contabilità e protocollo
Per pratiche semplici ed urgenti, che non necessitano di particolari
adempimenti, presso la Scuola è stato istituito l’Ufficio relazioni con il
Pubblico.
PERSONALE ATA
Gestione alunni
Cardillo Rosalia (as. am.)
Gestione magazzino e acquisti materiali Fas Di Minica Marcella (as. am.)
Pao Paolini Gabriele (as. am.)
Gestione personale docente (a tempo
indeterminato)
Chines Adriana (as. am.)
Gestione personale docente (a tempo
determinato)
De Luca Stella (ass. am.)
Gestione contabilità e protocollo
Di Minica Marcella (as. am.)
Paolini Gabriele (as. am.)
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Collaboratori scolastici Contino Domenico
Cosentino Giovanni
Curmo Giovanni
Cusimano Giuseppe
Di Bartolo Marcello
Di Fiore Sebastiano
Dragotto Salvatore
Gardi Rosario
Giacona Maria
La Barbera Salvatore
Lena Mario
Romano Anna Maria
Tranchina Rosario
Assistente tecnico amministrativo Zangara Giovanni (as. Tec.)
Cooperativa Istruzione pubblica
Collaboratori scolastici
Caravello Benedetta
Conigliaro Angela
Lo Presti Santina
Maniscalco Giovanna
PERSONALE ALTRO
Supporto servizi ausiliari
Altieri Vincenzo
Anzalone Maria
Agnello Rosario
Barone Margherita
Bravo Giuseppina
Bronzellino Maurizio
Cancelliere Tarcisio
Castelli Patrizia
Cordaro Ignazio
Di piazza Girolamo
Enna Giovanni
Lo Cascio Giuseppe
57
Liga Maria
Mannino Francesco
Matarazzo Stefano
Misseri Liberto
Misseri Francesco
Pecone Benedetto
Perugia Rosario
Pinto Francesca
Ruggieri Paola
Sardisco Anna Maria
Spataro Antonino
Spinelli Nunzio
Utro Rita
Zanca Gesuè
Zanghi Francesco
Supporto segreteria Gattuso Maria Rita
Spina Valeria
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VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE
“La valutazione non deve essere considerata una misura del fallimento o del
successo ma piuttosto un’analisi di ciò che si può trarre dai fallimenti o dai
successi”
(G. De Vecchi)
La valutazione, secondo il d.lgs. 62/17, ha per oggetto il processo e i risultati di
apprendimento degli alunni delle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di
istruzione e formazione, ha essenzialmente finalità formativa, concorre al
miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo degli alunni,
documenta lo sviluppo dell’identità personale e promuove la autovalutazione di
ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze.
E’ stata predisposta una rubrica di valutazione disciplinare che esplicita la
corrispondenza tra le votazioni in decimi e i diversi livelli di apprendimento.
I criteri di valutazione degli apprendimenti e del comportamento, definiti dal
Collegio dei docenti, sono i seguenti:
- valutazione ex ante(valutazione diagnostica)
- valutazione in itinere(valutazione formativa)
- valutazione ex post (valutazione sommativa)
- valutazione delle competenze civiche e sociali
Valutare implica da parte dei docenti l’osservazione continua e la raccolta di
indicatori molteplici, che forniscono informazioni sul progressivo sviluppo di
competenze degli allievi, coinvolti in apprendimenti significativi e impegnati in
prestazioni e azioni riconoscibili e coerenti con la vita reale, al fine di mantenere
un adeguato controllo sui processi di apprendimento e sul conseguimento delle
conoscenze/abilità/competenze da parte dei singoli alunni, fissando nuovi
obiettivi, impostando itinerari didattici con correttivi o adattamenti del piano di
lavoro originario, valutando la necessità di eventuali azioni di recupero e/o
arricchimento individuali o collettive.
Pertanto la valutazione diagnostica è fatta prima dell’intervento didattico allo
scopo di acquisire una conoscenza precisa dei bisogni formativi specifici degli
alunni e ritenuti necessari per proseguire nel personale processo di
apprendimento.
59
La valutazione formativa accompagna costantemente il processo didattico
durante il suo svolgimento e prevede regolari osservazioni sistematiche da parte
dei docenti, allo scopo di conoscere il grado di progresso, le difficoltà incontrate
dagli allievi e controllare l’efficacia e la validità delle procedure didattiche. Ha
quindi funzione di feed-back, favorisce il dialogo e la valutazione fra pari,
stimola e guida le riflessioni e le autovalutazioni da parte dell’allievo sui propri
processi di apprendimento, favorendo la riflessione metacognitiva; è coerente
con una didattica laboratoriale, si affida a criteri trasparenti e condivisi; richiede
un profondo rinnovamento delle pratiche valutative, tale da sostenere sia il
rilevamento e la documentazione che la restituzione dei dati raccolti. Essa inoltre
è compatibile con le procedure di valutazione e certificazione delle competenze
in uso in contesti diversi, inevitabilmente qualitative e descrittive, anche quando
vengono corredate da indicazioni di livello (per esempio nel Quadro Comune
Europeo di Riferimento per le Lingue: Apprendimento, Insegnamento,
Valutazione);
è coerente con le raccomandazioni e gli indicatori valutativi elaborati nell’ambito
dell’Unione Europea, che costituiscono un riferimento condiviso per il sistema
di istruzione italiano. Infine la valutazione sommativa è fatta al termine dei
percorsi didattici, per accertare il grado di raggiungimento degli obiettivi
prefissati, verificare la loro reale validità, determinare l’efficacia dei metodi, dei
contenuti, degli strumenti e degli itinerari adottati. La valutazione periodica e
annuale degli apprendimenti è espressa in decimi e accompagnata da un giudizio
sintetico, i livelli corrispondono ai descrittori presenti nella rubrica di valutazione
allegata(allegato1). Il giudizio complessivo tiene conto della situazione di
partenza del singolo allievo, degli standard di apprendimento individuali, dei
bisogni formativi specifici di ciascuno e delle reali competenze maturate e
documentate, oltre ad eventuali altri fattori di natura socio-ambientale che
possono influire sulle capacità di apprendimento e sulla maturazione di abilità e
competenze.
Quanto alle modalità di valutazione degli apprendimenti e del comportamento
le verifiche saranno effettuate mediante diverse metodologie a seconda delle
necessità:
Prove orali: volte a rilevare l'acquisizione di una adeguata proprietà del
linguaggio tecnico, la corretta formulazione di concetti, la
capacità di trasmettere informazioni.
60
Prove scritte: del tipo "a stimolo aperto" (relazioni, rappresentazioni
grafiche) o "prove oggettive" (con test a scelta multipla, vero
o falso, a completamento, ad accoppiamenti)
Prove operative: compiti di realtà in cui verranno valutate le
abilità/competenze conseguite per risolvere praticamente dei
problemi reali applicando le conoscenze apprese. Per queste
prove la valutazione si avvarrà di osservazione del prodotto
finale, osservazione dei processi di lavoro, autovalutazione
degli alunni.
Per quanto riguarda la certificazione delle competenze, rilasciata al termine
della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione, si farà riferimento al d.lgs
62/17 (art.1 comma 6) e saranno valutati i compiti di realtà disciplinari e/o
trasversali.
Pertanto è stata predisposta una rubrica di valutazione delle competenze
trasversali in cui viene esplicitata la corrispondenza tra le votazioni in decimi e i
diversi livelli di apprendimento.
Allo sviluppo delle competenze di cittadinanza si riferisce la valutazione del
comportamento nel primo ciclo in base all’art.26 del dlgs.62/17 (comma 3, art.1).
Lo Statuto delle studentesse e degli studenti, il Patto educativo di
corresponsabilità e il Regolamento d’istituto ne costituiscono i riferimenti
essenziali. La valutazione del comportamento dell’alunno viene espressa
collegialmente dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato nel
documento di valutazione.
E’ stata predisposta una rubrica di valutazione del comportamento suddivisa in
indicatori, relativi alle competenze sociali e civiche e in descrittori ampiamente
semplificati.
Per lo sviluppo qualitativo dell’offerta formativa il processo di
autoanalisi/valutazione è una risorsa essenziale e uno strumento indispensabile
di misura dell’efficacia dell’azione didattica sugli alunni; la verifica e la
valutazione degli interventi promuovono altresì la crescita professionale dei
docenti e lo sviluppo organizzativo della scuola.
Per realizzare l’unitarietà del curricolo vengono effettuate prove di verifica
iniziali, intermedie e finali comuni per classi parallele, al fine di monitorare il
processo di apprendimento degli alunni in relazione al Sistema Nazionale di
61
Valutazione. Per una valutazione oggettiva degli esiti, le prove comuni sono
accompagnate da una griglia con criteri comuni di valutazione.
Si inseriscono qui di seguito le seguenti rubriche di valutazione:
Rubrica di valutazione disciplinare
Dimensioni Livello A
Avanzato
Valutazione
10-9/10
Livello B
Intermedio
Valutazione 8-
7/10
Livello C Base
Valutazione
6/10
Livello D
Iniziale
Valutazione
5/10
Livello E Inadeguato
Valutazione
4/10
Acquisizione
degli
apprendimenti
Il bagaglio
delle
conoscenze è ampio
completo e
approfondito.
Le conoscenze
sono in genere
complete, abbastanza
approfondite e
adeguate agli obiettivi
programmati
Il bagaglio delle
conoscenze
risulta sufficientemente
adeguato agli
obiettivi programmati
Il bagaglio delle
conoscenze
risulta essenziale e non
sempre
adeguato
Le conoscenze risultano lacunose, limitate e/o
superficiali. Il bagaglio è complessivamente
inadeguato alla classe di appartenenza
Applicazione
degli
apprendimenti
Sa applicare a
compiti complessi
quanto appreso,
mostrando consapevolezza
dei processi e
ottima padronanza dei
contenuti
L’applicazione
è adeguata anche su base
trasversale,
buona la padronanza dei
contenuti.
Riesce ad
applicare le conoscenze
acquisite a
semplici situazioni nuove
Guidato applica
essenziali conoscenze
acquisite in
semplici situazioni note .
Sebbene guidato, applica in modo parziale o
scorretto le conoscenze e le abilità disciplinari
Organizzazione
e
rielaborazione
degli
apprendimenti
Sintetizza correttamente,
effettua
valutazioni autonome,
personali e
creative, con un lessico ampio
ed appropriato.
Coglie le relazioni tra le
conoscenze
acquisite in modo efficace e
pertinente.
In genere mostra
autonomia
operativa, nella sintesi e nelle
valutazioni che
risultano coerenti. Si
esprime con
chiarezza usando un
lessico
adeguato al contesto anche
nelle situazioni
nuove.
In situazioni note riformula e
riorganizza
semplici informazioni. Si
esprime
utilizzando un lessico semplice
e generalmente
corretto.
Mostra parziale autonomia
operativa,
guidato riformula e
riorganizza
informazioni essenziali.
Utilizza un
lessico ristretto e un registro
linguistico non
sempre adeguato alla
situazione
comunicativa.
Sebbene guidato, riformula e riorganizza semplici informazioni in modo incompleto o
scorretto. Utilizza un lessico non efficace e
non sempre corretto
Riutilizzazione
degli
apprendimenti
Svolge in modo
preciso e
corretto compiti
complessi, è
capace di ricercare in
autonomia
nuove informazioni,
di riutilizzare in
modo personale le
conoscenze
acquisite in situazioni
nuove.
Svolge in modo
corretto i
compiti assegnati, sa
ricercare nuove
informazioni e riutilizza in
modo adeguato
le conoscenze acquisite.
Svolge in
situazioni note
semplici compiti
assegnati e
riutilizza in modo parziale
conoscenze
fondamentali.
Guidato e in
situazioni note
svolge semplici compiti
assegnati in
modo elementare e
riutilizza in
modo parziale conoscenze
fondamentali.
Guidato svolge in modo incompleto o
scorretto i compiti assegnati e riutilizza
semplici conoscenze in modo inappropriato
Rubrica di valutazione del comportamento
62
Indicatori: OTTIMO DISTINTO BUONO SUFFICIENTE
Rispetto delle regole condivise. Collaborazione con gli altri Cura e rispetto di sé. Consapevolezza del senso e della necessità del rispetto della convivenza civile. Attenzione per le funzioni pubbliche alle quali si partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che si frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. Capacità di orientare le proprie scelte in modo consapevole. (Sc.Sec. di I grado) Impegno nel portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Capacità ad assumere le proprie responsabilità, chiedere aiuto e fornire aiuto a chi lo chiede. Disponibilità alla Autoanalisi. Sc. Sec I grado)
L’alunno assume i comportamenti e gli atteggiamenti indicati, sempre, in qualsiasi situazione, in modo pienamente autonomo e consapevole. Ottimo il livello di maturità personale raggiunto.
L’alunno assume i comportamenti e gli atteggiamenti indicati, nella maggior parte delle situazioni, in modo autonomo e consapevole. Adeguato il livello di maturità personale raggiunto.
L’alunno, in genere, assume comportamenti corretti ma talvolta necessita di opportuni stimoli al fine di assumere atteggiamenti più riflessivi e consapevoli. Accettabile il livello di maturità personale raggiunto.
L’alunno assume spesso comportamenti problematici, scorretti e/o irresponsabili. Spesso necessita di guida e di richiami al fine di riflettere sulle proprie azioni e sugli atteggiamenti negativi assunti. Non adeguato il livello di maturità personale raggiunto.
Rubrica di valutazione delle competenze trasversali
COMPET
ENZA INDICATO
RI DESCRITTORI LIVELLO
AVANZATO 10-9
LIVELLO INTERMEDIO
8-7
LIVELLO BASE 6
LIVELLO INIZIALE
5
Imparare ad Imparare
1. Recupero sapere pregresso 2. Acquisizione autonoma di nuovi apprendimenti 3.Consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti
-Raccolta di informazioni e reperimento autonomo di nuove informazioni -Applicazione delle conoscenze in ambiti specifici -Costruzione di strumenti (schemi, mappe, tab, etc) per riorganizzare gli apprendimenti -Applicazione e verifica dei procedimenti -Ricostruzione del processo di apprendimento
L’alunno organizza il sapere in modo autonomo, originale ed esaustivo, mettendo in connessione le varie conoscenze sia sul piano teorico sia su quello applicativo. Opera in modo ordinato e coerente e si avvale di adeguati strumenti di ricerca e di indagine. Mostra consapevolezza del proprio processo di apprendimento.
L’alunno organizza le conoscenze in modo autonomo, opera in modo ordinato e coerente e utilizza correttamente strumenti di ricerca. Riflette sul proprio processo di apprendimento.
L’alunno organizza semplici conoscenze in modo autonomo, in situazioni note opera in modo ordinato e coerente e utilizza alcuni strumenti di ricerca. In situazioni note, riflette sul proprio processo di apprendimento.
L’alunno guidato, in situazioni semplici, è in grado di recuperare il sapere pregresso, ma non sempre riesce ad organizzarlo in modo coerente. Utilizza parzialmente strumenti di ricerca e guidato, in situazioni semplici e note, riflette sul proprio processo di apprendimento.
Competenze Digitali
Utilizzo dello strumento informatico e delle NTC
-Esecuzione delle operazioni di base (apertura documento, salvataggio, ecc..) -Uso di programmi
L’alunno padroneggia l’uso dello strumento informatico e autonomamente esegue tutte le operazioni richieste. Ricerca e
L’alunno utilizza lo strumento informatico in modo autonomo e appropriato. Esegue la maggior parte delle operazioni richieste, cerca e seleziona
L’alunno, in situazioni note , utilizza lo strumento informatico in modo corretto, In genere esegue le operazioni richieste con saltuari interventi
L’alunno in situazioni semplici e note, riesce a usare lo strumento informatico svolgendo operazioni essenziali.
63
specifici (word, power point…) -Utilizzo del web come fonte di informazioni e comunicazioni
seleziona informazioni dal web in modo pienamente funzionale al lavoro.
informazioni dal web in modo funzionale alla situazione di lavoro.
dell’adulto per compiere operazioni più complesse. In genere utilizza il web in modo corretto.
Guidato utilizza il web per cercare semplici informazioni.
Spirito d’iniziativa e Imprenditorialità
Originalità e spirito d’iniziativa Reazione a novità e imprevisti
-Contributo di idee personali e originali -Ascolto delle proposte altrui -Gestione delle difficoltà, assunzione di responsabilità e valutazione del proprio lavoro
L’alunno lavora con entusiasmo nel gruppo, Incitando il lavoro dei compagni, favorendo la collaborazione e dando originali contributi personali. Si impegna con serietà, affronta con senso di responsabilità ed efficacia le difficoltà. Sa valutare il proprio operato.
L’alunno mostra interesse per le idee dei compagni e ha un atteggiamento propositivo. Si impegna in modo costante e gestisce gli imprevisti in modo adeguato. Riflette adeguatamente sul proprio operato.
L’alunno, in genere, si interessa del lavoro e delle idee altrui e talvolta interviene in modo attivo. In genere si impegna in modo quasi sempre costante e, in situazioni note, si sforza di gestire le difficoltà. Si mostra disponibile a valutare quanto prodotto
L’alunno ascolta le proposte dei compagni, ma tende ad accettarle passivamente, senza dare apporti personali. Si impegna in modo essenziale, guidato, in situazioni note, affronta semplici difficoltà e riflette sul proprio lavoro.
Competenze Sociali e Civiche : vedi Rubrica di valutazione del Comportamento
CRITERI E MODALITÀ DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON
BES
Si ritiene opportuno fornire delle precisazioni in merito ai criteri e alle modalità
di valutazione da adottare per gli alunni con BES. A livello generale, la
valutazione degli alunni con BES deve:
essere coerente con gli interventi e i percorsi pedagogici e didattici
programmati (PEI o PDP);
essere effettuata sulla base di criteri personalizzati e adattati all’alunno/a,
definiti, monitorati e documentati nel PDP/PEI e condivisi da tutti i docenti
del team di classe;
tenere presente:
a. la situazione di partenza degli alunni
b. i risultati raggiunti dagli alunni nei propri percorsi di apprendimento
c. i livelli essenziali di competenze disciplinari previsti dalle
Indicazioni Nazionali
d. le competenze acquisite nel percorso di apprendimento
verificare il livello di apprendimento degli alunni curando principalmente
il processo piuttosto che il prodotto elaborato;
prevedere la possibilità di aumentare i tempi di esecuzione;
essere effettuata con gli strumenti compensativi e le misure dispensative
individuate nell’ambito del PDP.
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Valutazione degli alunni diversamente abili Per gli alunni diversamente abili la valutazione è strettamente correlata al
percorso individuale e non fa riferimento a standard qualitativi e/o quantitativi.
Nel valutare l’esito scolastico i docenti faranno riferimento:
• al grado di maturazione e di autonomia raggiunto globalmente dall’alunno;
• al conseguimento degli obiettivi didattici ed educativi, individuati nel PEI.
Valutazione degli alunni con DSA Sarà effettuata sulla base del PDP in relazione sia alle misure dispensative sia
agli strumenti compensativi adottati. La strutturazione delle verifiche dovrà
consentire allo studente di mostrare il grado di prestazione migliore possibile.
L’équipe didattica delle classi frequentate da alunni con DSA dovrà:
tenere conto del punto di partenza e dei risultati conseguiti;
tenere conto dei contenuti piuttosto che della forma, nella valutazione delle
prove scritte;
nell’esposizione orale, non pretendere la memorizzazione di date e di
elementi mnemonici (es. tabelline);
valutare la partecipazione attiva nelle attività inclusive tenendo conto delle
caratteristiche del disturbo;
passare da una valutazione sommativa (di prestazione) dei processi di
apprendimento a una valutazione formativa.
Valutazione degli alunni con altri BES (Area dello svantaggio socio-
economico, linguistico, culturale e svantaggio temporaneo)
Per questi alunni, e in particolare per coloro che sperimentano difficoltà derivanti
dalla non conoscenza della lingua italiana – per esempio alunni di origine
straniera di recente immigrazione e, in specie, coloro che sono entrati nel nostro
sistema scolastico nell’ultimo anno, l’équipe didattica farà riferimento:
ai progressi evidenziati, considerati i livelli di partenza, sia in relazione
all’apprendimento sia alla maturazione personale;
all’impegno profuso, pur in presenza di un livello di competenza ancora incerto,
curando principalmente il processo di apprendimento piuttosto che il prodotto
elaborato.
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CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
La certificazione delle Competenze acquisite dagli studenti è stata resa
obbligatoria con il D.M. n° 9 del 27/01/2010 in cui la scuola è chiamata a valutare
non solo conoscenze, ma anche abilità e competenze .
In base al decreto legislativo 13 Aprile 2017 n.62 la valutazione periodica e
finale degli apprendimenti degli alunni nel primo ciclo, ivi compresa la
valutazione dell'esame di Stato, per ciascuna delle discipline di studio previste
dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo, e' espressa con votazioni in
decimi che indicano differenti livelli di apprendimento.
Le rilevazioni degli apprendimenti contribuiscono al processo di autovalutazione
delle istituzioni scolastiche e forniscono strumenti utili al progressivo
miglioramento dell'efficacia della azione didattica.
Per la rilevazione di inglese, l'INVALSI predispone prove di posizionamento
sulle abilità di comprensione e uso della lingua, coerenti con il Quadro comune
di riferimento Europeo per le lingue.
La certificazione delle competenze nel primo ciclo descrive lo sviluppo dei
livelli delle competenze chiave e delle competenze di cittadinanza
progressivamente acquisite dagli alunni.
Allo sviluppo delle competenze di cittadinanza è legata la valutazione del
comportamento, i cui riferimenti sono:lo Statuto degli studenti, il Patto
educativo di corresponsabilità e il Regolamento di Istituto.
I modelli a cui si fa riferimento tengono conto:
a) delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del
primo ciclo di istruzione;
b) delle competenze chiave individuate dall'Unione europea;
c) dei diversi livelli di acquisizione delle competenze;
d) delle eventuali competenze significative, sviluppate anche in situazioni
di
apprendimento non formale e informale;
e) della coerenza con il piano educativo individualizzato per gli studenti con
disabilità e del PDP per gli alunni Bes;
f) dell’indicazione, in forma descrittiva, del livello raggiunto nelle prove a
carattere nazionale distintamente per ciascuna disciplina oggetto della
rilevazione e certificazione sulle abilità di comprensione e uso della lingua
inglese.
L'istituzione scolastica certifica l'acquisizione delle competenze
progressivamente acquisite anche al fine di favorire l'orientamento per la
prosecuzione degli studi.
“Per valutare le competenze, non si possono utilizzare gli strumenti
comunemente usati per la rilevazione delle conoscenze: se l’oggetto da valutare
66
è complesso, altrettanto complesso dovrà essere il processo di valutazione che
deve prolungarsi nel tempo attraverso una sistematica osservazione degli alunni
di fronte alle diverse situazioni che gli si presentano”. (MIUR- Linee guida per
la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione-febbraio 2015).
Valutare le competenze, significa passare da una “DIDATTICA DEI
CONTENUTI AD UN SAPERE “AUTENTICO” che vede l’apprendimento
collocato in un contesto il più possibile reale e ripartito tra più elementi e fattori
di comunicazione: materiali cartacei, virtuali, compagni, insegnante, contesti
esterni e interni alla Scuola.
Le prove utilizzate per la certificazione delle competenze sono i compiti di realtà/
prove autentiche in via di sperimentazione. Le prove di competenza consentono
al docente di osservare nello studente: l’utilizzo di conoscenze e abilità già
acquisite; il trasferimento di procedure e condotte cognitive in contesti e ambiti
di riferimento diversi da quelli resi familiari dalla pratica didattica; la capacità
di richiamare in forma integrata, componendoli autonomamente, apprendimenti
acquisiti in più ambiti disciplinari; le modalità di risoluzione di una situazione-
problema; la corretta interpretazione del compito, il coordinamento di
conoscenze e abilità già possedute, la ricerca di altri strumenti (libri, tecnologie,
sussidi vari) .
La Certificazione delle Competenze ha avviato il processo di elaborazione di
apposite rubriche di valutazione presenti nel Curricolo di Istituto.
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VIAGGI E VISITE DI ISTRUZIONE
L’organizzazione delle attività “fuori aula” concorre alla crescita relazionale,
culturale ed educativa degli studenti i quali possono allargare i loro orizzonti
culturali. I viaggi d’istruzione, in quanto concorrono alla realizzazione degli
obiettivi formativi, devono integrarsi con quelli della tradizionale attività
scolastica sul piano didattico; vanno quindi progettati con un’ottica educativa ed
organizzativa in modo integrato con le finalità e le altre attività deliberate nel
PTOF. Il viaggio d’istruzione cosi come le visite guidate ed ogni altra attività
della scuola impongono, in considerazione delle motivazioni culturali e
didattiche la programmazione, il monitoraggio e la valutazione.
Piano delle uscite didattiche
Scuola dell’Infanzia:
● Visite guidate in città di mezza giornata in orario curriculare.
Scuola Primaria:
● Visite guidate di mezza giornata in città e di intera giornata fuori città in
orario curriculare ed extracurriculare.
Scuola Secondaria:
● Classi 1°: Visite guidate in città
● Classi 2°: Visite guidate in città ed escursioni fuori città di 1/2 giorni
● Classi 3°: Viaggio d’istruzione in una località italiana o straniera di
interesse storico-artistico.
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CALENDARIO SCOLASTICO
Inizio Anno Scolastico 2017/2018:
14 Settembre 2017
Fine Anno Scolastico 2017/2018:
09 Giugno 2018 (Scuola Primaria e Scuola Secondaria)
30 Giugno 2018 (Scuola dell’Infanzia)
Giorni Festivi
Festività Natalizie: dal 22 dicembre 2017 al 6 gennaio 2018
Festività Pasquali: dal 29 marzo al 3 aprile 2018
Altre Festività: 15 maggio 2018 (festa dell'autonomia siciliana)
Da aggiungere la festa del Santo Patrono e le seguenti Feste Nazionali:
● tutte le domeniche;
● il primo novembre, festa di tutti i Santi;
● l’8 dicembre, Immacolata Concezione;
● il 25 dicembre Natale;
● il 26 dicembre;
● il primo gennaio, Capodanno;
● il 6 gennaio, Epifania;
● il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta);
● il 25 aprile, anniversario della liberazione;
● il primo maggio, festa del Lavoro;
● il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica