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I Sintomi di Base della Schizofrenia Dipartimento di Neuroscienze Sezione di Psichiatria Università di Parma Carlo Maggini

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Page 1: I Sintomi di Base della Schizofrenia Dipartimento di Neuroscienze Sezione di Psichiatria Università di Parma Carlo Maggini

I Sintomi di Base della Schizofrenia

Dipartimento di Neuroscienze

Sezione di Psichiatria

Università di Parma

Carlo Maggini

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Modello dei Sintomi di Base

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Sintomi di Base- Compromissione autopercepita di spinta,

emozioni, percezioni, propriocettività, pensiero, linguaggio, pianificazione delle attività

- Esperienze elementari, acaratteristiche, confinate alla sfera soggettiva e vissute come disturbi

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LIVELLOTRANSFENOMENICO

LIVELLOFENOMENICO

LIVELLO

PREFENOMENICO

SINTOMI PSICOTICI

SINTOMI DI BASE

DISTURBO DELLA PROCESSAZIONEDELLE INFORMAZIONI

(Grundstörung)

ALTERAZIONI NEUROBIOLOGICHE

(Neurofisiologiche-neurotrasmettitoriali)

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Strumenti di valutazione dei Sintomi di Base

- Frankfurt Complaint Questionnaire (FCQ: Sullwold, 1986)

- Bonn Scale for the Assessment of Basic Symptoms (BSABS: Gross et al., 1987)

- Schizophrenia Prediction Instrument for Adults (SPI-A: Klosterkötter et al., 1997)

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Frankfurt Complaint QuestionnaireCategorie

1. Perdita di controllo2. Disturbi percettivi semplici3. Disturbi percettivi complessi4. Disturbi del linguaggio recettivo ed espressivo5. Disturbi del pensiero6. Disturbi della memoria7. Disturbi della motricità8. Sovrabbondanza di stimoli9. Anedonia ed ansia10. Perdita degli automatismi

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Scala di Bonn per la Valutazione dei Sintomi di Base Categorie

• A. Deficienze dinamiche con sintomi minus diretti• B. Deficienze dinamiche con sintomi minus indiretti• C. Disturbi cognitivi del pensiero, della percezione e

del movimento• D. Cenestesie• E. Disturbi vegetativi centrali

• F. Tentativi di compenso (categoria supplementare)

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Schizophrenia Prediction Instrument for Adults(KlosterkÖtter et al., 1997)

- Versione abbreviata della BSABS (66 items)

- Cluster analysis: 5 sottosindromi

- Disturbo della processazione dell’ informazione

- Cenestesie

- Vulnerabilità

- Adinamia

- Irritazione interpersonale

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Schizophrenia Prediction Instrument for Adults

- Disturbo della processazione dell’ informazione (BIP: 35 items): disturbi cognitivi del pensiero, della percezione e del movimento

- Cenestesie (BIC: 13 items): disturbi delle sensazioni corporee

- Vulnerabilità (BIV: 5 items): compromessa tolleranza agli stress e sensibilità alle eccessive sollecitazioni

- Adinamia (BIA: 7 items): compromissione degli aspetti dinamici del pensiero, degli affetti e del rapporto interpersonale

- Irritazione interpersonale (BII: 6 items) : aumentata sensibilità allo stress nelle interazioni sociali e tendenza ai deliri di riferimento

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Scala di Bonn per la Valutazione dei Sintomi di Base

- Categoria A. Deficit dinamici con sintomi minus diretti Deficit della dinamica (funzioni affettive e spinte pulsionali) che in modo diretto limitano le capacità prestazionali, adattive e relazionali (debolezza fisica e psichica, ipersonnia, riduzione della spinta e dell’iniziativa…)

- Categoria B. Deficit dinamici con sintomi minus indiretti Deficit della dinamica che incidono sulle capacità prestazionali adattive e relazionali indirettamente provocando una serie di disturbi (sintomi minus indiretti) quali inquietudine, ruminazioni ossessive, disturbi del sonno, cenestopatie e disturbi vegetativi

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- Categoria C. Disturbi cognitivi

Disturbi del pensiero (C.1): perdita di controllo e direzionalità del corso del pensiero , disturbi della concentrazione, del linguaggio ricettivo ed espressivo, della memoria, disturbo della visione mentale, disturbo della capacità di discriminare rappresentazioni e percezioni, fantasie e ricordi, disturbo della comprensione dei simboli, tendenza all’autoriferimento

Disturbi della percezione (C.2): disturbi dispercettivi sensitivi e sensoriali elementari, vissuti di derealizzazione in forma deficitaria (sentimenti di estraneità per il mondo percepito) o espansiva (aumento della fisiognomica del mondo percettivo)

Disturbi del movimento (C.3): sintomi psicomotori elementari (interferenza motoria, blocco motorio, perdita degli automatismi, disturbi dell’organizzazione motoria del linguaggio, ipercinesia)

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- Categoria D. Cenestesie Esperienze somatiche abnormi (sensazione di torpore e rigidità, sensazioni di paralisi, sensazioni dolorose…), depersonalizzazione somato-psichica, crisi disestesiche, stati parossistici di ansia

- Categoria E. Sintomi vegetativi centrali Disturbi vasomotori, della termoregolazione, della secrezione, dispepsia, vomito, disturbi della libido, del ciclo mestruale, intolleranze alimentari e voluttuarie

- Categoria F. Tentativi di compenso Comportamenti di evitamento, di compensazione, di adattamento, potenziamento di determinate funzioni, autotrattamento

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Modello dei Sintomi di Base

Gli schizofrenici per gran parte del decorso della loro malattia presentano:

- stadi di base caratterizzati da SB e da mantenimento dell’insight, della capacità di esperire e comunicare i loro deficit e di elaborare meccanismi di coping, di adattamento e di compenso

- non già una destrutturazione della personalità, bensì solo una personalità limitata nelle sue potenzialità e nella sua efficienza

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STADI DI BASE

Sindromi

Prepsicotiche Intrapsicotiche Postpsicotiche

D’avamposto Prodromiche Reversibili Irreversibili

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Prepsychotic Precursor Syndromes

ONSETOF SCHIZOPHRENIA

OutpostSymdromes Prodrome

5 m 5 m 3 y

10 y

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Prepsychotic Precursor Syndromes- Possono manifestarsi molto precocemente nella storia del

paziente e mantenersi per molti anni, determinando un deficit delle competenze sociali e delle capacità emotive e adattive di frequente riscontro nella fase pre-psicotica della schizofrenia

- Si tratta di espressioni parcellari, subcliniche, frenate, mitigate, abortive della fisiopatologia della schizofrenia (schizofrenia latente, borderline, pseudonevrotica, ambulatoriale; schizoidia, schizotipia, Disturbo Schizotipico di Personalità)

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Postpsychotic Syndromes

3 y

Reversibile > 3 y

Irreversibile

FRS

BS 2° Livello

BS 1° Livello

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SINTOMI DI I RANGO DI SCHNEIDER

SINTOMI DI BASE DI 2° LIVELLO

SINTOMI DI BASE DI 1° LIVELLO

FATTORIEMOTIVO-

SITUAZIONALI

ATTIVITA’DI

PROCESSO

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Sequenze di Transizione dai Sintomi di Base ai Sintomi di I rango

- Fase di irritazione: SB di 1º e 2º livello

- Fase di esternalizzazione: sintomi psicotici incompleti (proiezione della causa dei cambiamenti esperienziali)

- Fase di concretizzazione: sintomi psicotici completi (riconoscimento delle tecniche e degli scopi dell’attività influenzante)

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The development of first-rank The development of first-rank symptomssymptoms

The development of first-rank The development of first-rank symptomssymptoms

basicConfusion (irritation)

basicConfusion (irritation)

psychoticexternalization

psychoticexternalization

contentconcretization

contentconcretization

com-plexity

com-plexity

basic deficienciesbasic deficiencies

impressions of alienation and

thought audition

impressions of alienation and

thought audition

experiences of being influenced

and verbal hallucinations

experiences of being influenced

and verbal hallucinations

knowledge about the “how”, “why” and “by whom” of being influenced

knowledge about the “how”, “why” and “by whom” of being influenced

sense giving activities

sense giving activities

overwhelming of the “as if” mode - “exclusion of

chance”

overwhelming of the “as if” mode - “exclusion of

chance”

affectivetension

affectivetension

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Sequenze di transizioneFattori generatori

I fattore generatore:

Stressors interni e/o esterni aumento del deficit della processazione dell’informazione intensificazione delle esperienze di base disturbanti e del loro alone affettivo esasperazione del carattere perturbante del cambiamento e della complessità e non familiarità del campo di coscienza rottura della normale cornice psicologica e necessità di dare senso alle esperienze inconsuete

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Sequenze di transizioneFattori generatori

II fattore generatore:

Atmosfera di non familiarità dell’esperienza ricorso a modelli di comprensione filogeneticamente e ontogeneticamente più antichi (al fine di dare senso a esperienze strane, ridurne la complessità e mitigare la tensione affettiva) percezioni, atti mentali, azioni e sensazioni corporee strane sono esperite “come se” fossero “fatti dall’esterno” (esternalizzazione) e i pensieri uditi “come se” fossero vocalizzati da voci esterne

III fattore generatore:

Transizione alla fase di concretizzazione (conoscenza del “come”, “perché”, “da parte di chi” ) l’irritante complessità e tensione affettiva (già attenuatesi nella fase di esternalizzazione) dileguano

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Sequenze di transizioneMutamento schizofrenico

- La fase di irritazione può mantenersi a lungo sotto forma di molteplici deficit iniziali, di esperienze di depersonalizzazione o di abnormi configurazioni personologiche o sindromi nevrotiformi

- L’esternalizzazione psicotica si realizza talora solo se ricorrono

stressors situazionali

- Tra fase di esternalizzazione e di concretizzazione può passare un

lungo periodo di tempo

- La transizione può fermarsi alla fase di esternalizzazione e quindi

regredire

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Sequenze di Transizione (Klosterkoetter, 1992, 1995)

- Percezione delirante

- Inserzione, furto e diffusione del pensiero

- Allucinazioni verbali

- Esperienze di influenzamento somatico e della volontà

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Sequenze di transizionePercezione delirante

V : transizioni verso percezioni deliranti complete

IV: transizioni verso percezioni deliranti incomplete

III: transizione verso l’umore delirante

II: transizione verso la derealizzazione

I : manifestazioni del deficit iniziale

livello

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Sequenze di transizionePercezione delirante

I livello: manifestazioni del deficit iniziale

Disturbi della percezione (C.2) e della comprensione del linguaggio (C.1.6) oggetti, suoni, voci, sguardi, gesti e comportamenti sono percepiti come diversi la realtà ambientale appare complessa ed è vissuta con angoscia ed irritazione

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Sequenze di transizionePercezione delirante

II livello: transizione verso la derealizzazione

L’impressione di cambiamento investe l’intera realtà esperienze di derealizzazione (C.2.11)

irrealtà e falsità dell’ambiente secondo la modalità del “come se” intensificazione della complessità del campo percettivo e dei vissuti emotivi negativi

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Sequenze di transizionePercezione delirante

III livello: transizione verso l’umore delirante

Aumento del sentimento di estraneità del campo percettivo e acuirsi del disagio affettivo la modalità “come se” viene meno umore delirante con il sentimento che qualcosa di indefinito e minaccioso stia avvenendo

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Sequenze di transizionePercezione delirante

IV livello: transizioni verso percezioni deliranti incomplete

Si delinea il sospetto di una “trasformazione”, di una “costruzione” in senso autoriferito, ma rimangono irrisolti “come” è stata realizzata, con “quali” intenzioni e “quali” poteri le congetture sono vagliate e verificate

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Sequenze di transizionePercezione delirante

V livello: transizioni verso percezioni deliranti complete

Il “qualcosa” dell’umore delirante si concretizza e si specifica nel “come”, “perché” e “da parte di chi” (i significati abnormi si definiscono pienamente) la complessità del campo della coscienza si riduce e l’angoscia dilegua

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Sequenze di transizione

Inserzione, furto, diffusione del pensiero IV : transizioni verso fenomeni completi di inserimento,

furto e diffusione del pensiero

III: transizione verso fenomeni incompleti di inserimento,

furto e diffusione del pensiero

II: transizione verso la depersonalizzazione

I : manifestazioni del deficit iniziale

livello

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Sequenze di transizioneInserzione, furto, diffusione del

pensiero I livello: manifestazioni del deficit iniziale

Disturbi del pensiero (C.1) (interferenza, perseverazione simil-ossessiva o blocco del pensiero) il corso del pensiero non appare più controllabile, intrudono pensieri idiosincratici o, viceversa, pensieri dileguano dal flusso della coscienza tensione ed angoscia

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Sequenze di transizioneInserzione, furto, diffusione del

pensiero II livello: transizione verso la depersonalizzazione

I pensieri appaiono del tutto nuovi e diversi aumento dell’irritazione e dello sgomento i pensieri non sembrano più prodotti dal soggetto (depersonalizzazione autopsichica - B 3.4), ma “come se” fossero inseriti dall’esterno (“inserzione di pensieri”) o sottratti (esperienza di furto e diffusione del pensiero)

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Sequenze di transizioneInserzione, furto, diffusione del

pensiero III livello: transizione verso fenomeni incompleti di inserimento, furto e diffusione del pensiero

Accentuazione dei sentimenti di alienazione nei confronti del pensiero la riserva “come se” è sopraffatta l’inserzione o lo svanire dei pensieri è sperimentato come “fatto dall’esterno” (perdita della meità) esperienza che qualcuno partecipi ai propri pensieri o ne determini l’espropriazione

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Sequenze di transizioneInserzione, furto, diffusione del

pensiero IV livello: transizione verso fenomeni completi di inserimento, furto e diffusione del pensiero

Le ipotesi circa il “modo” in cui il pensiero è influenzato o espropriato, “quali intenzioni” e “quali poteri” vi siano dietro sono saggiate e verificate consapevolezza delirante del “come”, “perché”, “da parte di chi” è effettuata l’espropriazione o l’inserzione del pensiero “rivelazione” del retroscena in cui il paziente si sente coinvolto

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Sequenze di transizioneAllucinazioni Verbali

III: transizione verso allucinazioni di voci imperative, commentanti e dialoganti

II: transizione verso l’udire i pensieri

I : manifestazioni del deficit iniziale

livello

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Sequenze di transizioneAllucinazioni verbali

I livello: manifestazioni del deficit iniziale

Disturbi del pensiero (C.1) con prevalenza dei disturbi dell’affollamento e della fuga delle idee (C.1.3) e incapacità di discriminare pensieri e percezioni (C.1.15) “soliloqui”, “autocommenti”, “autoistruzioni” con finalità di compenso

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Sequenze di transizioneAllucinazioni verbali

II livello: transizioni verso l’udire i pensieri

Le rappresentazioni e i pensieri si accentuano perdita della capacità di discriminare tra pensieri e percezioni uditive “come se” i pensieri fossero pronunciati da voci esterne (ai pazienti sembra di udire nella loro testa i propri pensieri, “autoistruzioni”, “autocommenti” e “dialoghi interiori”)

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Sequenze di transizioneAllucinazioni verbali

III livello: transizioni verso allucinazioni di voci imperative, commentanti e dialoganti

Si infrange la modalità “come se” proiezione nello spazio esterno delle rappresentazioni uditive (perdita della coscienza della “meità”) acquisizione del carattere di sensorialità e di vissuto allucinatorio: ciò che è udito è vissuto come pronunciato da voci aliene (“autoistruzioni” = comandi esterni; “dialoghi interiori”= voci dialoganti; “autocommenti”= voci commentanti)

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Sequenze di transizioneInfluenzamento somatico e della volontà

III: influenzamento somatico

II: depersonalizzazione somato-autopsichica

I : manifestazioni del deficit iniziale

livello

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Sequenze di transizioneInfluenzamento somatico e della volontà

I livello: manifestazioni del deficit iniziale

Disturbi del movimento (C.3) (blocco motorio, perdita degli automatismi …) Disturbi delle cenestesie (D)

II livello: depersonalizzazione somato-autopsichica

I cambiamenti della volontà e dell’attività sono vissuti “come se” non fossero prodotti dal soggetto o dal corpo, ma da forze esterne vissuti di perplessità e stupore

III livello: influenzamento somatico

Aumento della perplessità e dello stupore superamento del “come se” soluzione del “come”, “perché” e “da parte di chi”

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Subjective levelSubjective level

Objective levelObjective level

Negative Symptoms Negative Symptoms

CCAA

A-Dynamic deficiencies with direct minus symptoms

Basic SymptomsBasic Symptoms

C-Cognitive thought-perception-motor-disorders

-Intensification of basic symptoms-Receptive and expressive speech disturbances-Insight impairment-Coping mechanism

Generating FactorsGenerating Factors

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SINTOMI DI BASE (BSABS) SINTOMI NEGATIVI (SANS)

Deficit dinamici con sintomi negativi diretti

Deficit dinamici con sintominegativi diretti

Disturbi vegetativi centrali

Deficit dinamici con sintominegativi diretti

Disturbi cognitivi del pensiero (disturbi del linguaggio ricettivo edespressivo)

Appiattimento affettivo

Abulia- Apatia

Anedonia- Asocialità

Compromissione dell’attenzioneDisturbi cognitivi del pensiero

Alogia

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Initial prodromal phase in Schizophrenia (Bechdolf et al., 2002)

- SB 100% schizofrenici (96% depressi)

- Intervallo di tempo tra comparsa SB e inizio episodio psicotico 2,5 mesi (episodio depressivo 5 mesi)

- SB prevalenti negli schizofrenici:

- sensazione di essere sopraffatti dagli stimoli (C.2.8)

- disturbi o cambiamenti dell’udito (C.2.5)

- vago sentimento di riferimento di commenti ed azioni (C.1.17)

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Initial prodromal phase in Schizophrenia (Bechdolf et al., 2002)

- SB prevalenti nei depressi:

- diminuzione della spinta, dell’attività, della motivazione, dello slancio, della iniziativa (A.4)

- diminuzione dei sentimenti di simpatia e di sintonia (A.6.3)

- diminuzione della capacità di risonanza emotiva (A.6.1)

- disturbi della concentrazione (C.1.5) e della memoria (C.1.9)

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Initial prodromal phase in Schizophrenia (Bechdolf et al., 2002)

- SB che immediatamente precedono l’episodio psicotico (2-7 settimane):

- instabili idee di riferimento (C.1.17)

- sentimento di stimoli sopraffacenti (C.2.8)

- disturbi percettivi acustici (C.2.5)

SB espressivi di una mild psychotic productivity

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Initial prodromal phase in Schizophrenia (Bechdolf et al., 2002)

- SB che immediatamente precedono l’episodio depressivo (5-9 settimane):

- cambiamenti d’umore (A.6.1)

- mancanza di energia e di spontaneità (A.3.1; B.3.1)

- difficoltà di memoria (C.1.8)

- diminuzione del bisogno di contatto con gli altri (A.6.4)

SB espressivi di una mild depression

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Cologne Early Recognition Project (KlosterkÖtter et al., 2001)

- Assenza di SB esclude una successiva schizofrenia (probabilità 96%)

- Presenza di SB predice la schizofrenia (probabilità 70%; specificità 0.59; falsi positivi 20%)

- Alcuni SB (interferenza del pensiero, disturbi del linguaggio ricettivo, distorsioni visive) predicono la schizofrenia (probabilità 91% ; specificità 0.85-0.91; falsi positivi 1.9-7.5%)

- Delle due sottosindromi con alto valore predittivo quella relativa ai disturbi della processazione dell’informazione precede quella relativa all’irritazione interpersonale: il suo rilievo consente un precoce riconoscimento dei soggetti ad evoluzione schizofrenica e giustifica un intervento precoce

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Modello dei Sintomi di Base Conclusioni

- What schizophrenic symptomatology properly is and how it arises (Gross & Huber, 1996)

- Diagnostic implications (early diagnosis)

- Therapeutic and rehabilitative implications

- Research perspectives