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UNITA’ DIDATTICA: I PASSAGGI DI STATO A.S. 2007/2008 CLASSI: 1^C E 1^D Prof.ssa Maria Raschello Questa unità didattica ha lo scopo di fornire agli studenti una diversa prospettiva per osservare, analizzare e comprendere, in maniera critica e consapevole, la realtà che li circonda, portandoli a riflettere sul modo di presentarsi della materia. I contenuti saranno trattati dal punto di vista macroscopico evidenziando gli aspetti fisici della materia. I passaggi di stato sono un argomento basilare nell’approccio allo studio della materia, in quanto permettono di apprezzare le caratteristiche fondamentali di essa e sono necessari per affrontare gli argomenti successivi, quali “La Sostanza” Inoltre l’unità didattica vuole far comprendere come alcuni fenomeni che osserviamo tutti i giorni siano riconducibili ai passaggi di stato. 1

I passaggi di stato della materia

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unità didattica di scienze: i passaggi di stato della materia

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Page 1: I passaggi di stato della materia

UNITA’ DIDATTICA:

I PASSAGGI DI STATO

A.S. 2007/2008

CLASSI: 1^C E 1^D

Prof.ssa Maria Raschello

Questa unità didattica ha lo scopo di fornire agli studenti una diversa

prospettiva per osservare, analizzare e comprendere, in maniera critica e

consapevole, la realtà che li circonda, portandoli a riflettere sul modo di

presentarsi della materia. I contenuti saranno trattati dal punto di vista

macroscopico evidenziando gli aspetti fisici della materia.

I passaggi di stato sono un argomento basilare nell’approccio allo studio

della materia, in quanto permettono di apprezzare le caratteristiche

fondamentali di essa e sono necessari per affrontare gli argomenti

successivi, quali “La Sostanza” Inoltre l’unità didattica vuole far

comprendere come alcuni fenomeni che osserviamo tutti i giorni siano

riconducibili ai passaggi di stato.

MAPPA CONCETTUALE

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Page 2: I passaggi di stato della materia

MATERIA

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Page 3: I passaggi di stato della materia

PREREQUISITI

Per seguire con profitto gli argomenti da trattare è necessario che gli

studenti possiedano i seguenti prerequisiti:

conoscere le norme di comportamento e di sicurezza per il

laboratorio;

conoscere il nome degli elementi col relativo simbolo chimico;

conoscere il significato di grandezza, misura, unità di misura ed i

relativi strumenti di misura;

conoscere gli stati della materia;

distinguere il calore di un corpo dalla sua temperatura;

conoscere le scale termometriche e le unità di misura del calore;

conoscere il concetto di massa;

leggere e costruire grafici (istogrammi, diagrammi cartesiani...)

CONTENUTI

I contenuti che si intendono trasmettere sono:

1. definizione di passaggio di stato;

2. passaggi di stato: quali sono, quando e come avvengono;

3. analisi termica di una sostanza.

OBIETTIVI COGNITIVI (con riferimento alla tassonomia di Bloom)

Viene utilizzata la tassonomia di Bloom perché esplicita in modo

strutturato e analitico tutti gli aspetti degli obiettivi dell’unità didattica.

Conoscenza

conoscenza delle definizioni di: passaggi di stato, temperature

caratteristiche.

Comprensione

comprendere a livello macroscopico cosa avviene durante un

passaggio di stato e perchè si ha una sosta termica.

Applicazione

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Page 4: I passaggi di stato della materia

capacità di effettuare l’analisi termica di una sostanza, di rilevarne i

dati e di rielaborarli graficamente.

Analisi

saper cogliere e relazionare gli aspetti caratterizzanti di un

passaggio di stato.

Sintesi

capacità di individuare elementi e definizioni comuni derivanti da

differenti esperienze.

Valutazione

capacità di produrre un giudizio critico sulla basa dei dati rilevati

sperimentalmente in rapporto al modello teorico fornito.

RISORSE UMANE

docente;

tecnici di laboratorio;

personale ATA.

MATERIALI

L’iter didattico è supportato dall’uso dei seguenti materiali:

lavagna;

testo in adozione;

supporti informatici;

video-proiettore;

attrezzature di laboratorio.

TEMPI

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Page 5: I passaggi di stato della materia

Per lo svolgimento dell’ Ud sono previste orientativamente le seguenti tempistiche:

5 ore di attività di laboratorio;

3 ore di attività in classe;

3 ore di lavoro domestico;

2 ore di verifica;

2 ore di attività di recupero-potenziamento.

METODOLOGIA

Tenuto conto che le conoscenze vengono acquisite autonomamente

dall’allievo e non è possibile realizzare il trasferimento di nozioni dal

docente al discente, l’insegnante si pone come promotore di un insieme di

esperienze che orientano l’evoluzione delle idee iniziali degli studenti

verso schemi scientifici corretti e consentono agli allievi di rendere

significative le idee scientifiche che essi gradualmente acquisiscono. Lo

studente è quindi attore del processo di apprendimento.

Nello svolgimento del programma, occorrerà sollecitare gli studenti alla

discussione cogliendo e sviluppando gli spunti che emergeranno;

specialmente nell'ottica di trovare connessioni con la realtà. Il laboratorio

sarà utilizzato per "costruire" l'apprendimento dei concetti teorici che poi

verranno approfonditi tramite delle attività proposte in classe, ma

soprattutto deve essere visto come un insostituibile strumento capace di

appassionare e suscitare la curiosità e l'interesse anche dei ragazzi più

difficili da coinvolgere.

Inoltre, essendo attività di tipo pratico e manipolativo, permettono di

emergere anche agli studenti che nella trattazione teorica trovano

difficoltà. Lavorando in gruppo, con un risultato da ottenere, i ragazzi

imparano a collaborare e ad assumersi precise responsabilità.

Si prevede quindi di lasciare all'attività di laboratorio non meno del 60%

delle ore effettivamente disponibili, considerando in questo monte ore

anche le ore dedicate alla spiegazione dell’esercitazione, alla

rielaborazione dati, alla discussione della relazione.

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Page 6: I passaggi di stato della materia

I docenti concordano sull’importanza di utilizzare lo strumento informatico

anche all’interno della chimica (stesura di relazioni, elaborazione dati

attraverso l’uso di Word ed Excell).

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Page 7: I passaggi di stato della materia

CALENDARIO ATTIVITA’:

N° LEZIONE-DURATA E LUOGO

CONTENUTI METODI E STRUMENTIVANTAGGI DI METODI E

STRUMENTISVANTAGGI DI METODI E

STRUMENTI

1^ lezione (1h)

Aula

Accertamento delle preconoscenze

Attività di BrainstormingPermette di riassumere e fissare in

maniera schematica i concetti essenziali di un argomento già

conosciuto.

Potrebbe non coinvolgere completamente tutta la classe, con il rischio di sortire solo una valutazione

parziale delle preconoscenze.

2^ lezione (2h)

Laboratorio

Trattazione del passaggio di stato solido liquido Esperienza di laboratorio

-La lezione in laboratorio ha lo scopo di analizzare sperimentalmente le

caratteristiche dei passaggi di stato di diverse sostanze per giungere alla

costruzione e comprensione dei diagrammi di stato.

Alcuni ragazzi più vivaci potrebbero interpretare le ore passate in

laboratorio come momenti ricreativi prestando poca attenzione e scarso

impegno all’attività, rivelandosi elementi di disturbo al normale

svolgimento dell’esperienza e alla comprensione dei concetti base.

3^ lezione(1 h)

LaboratorioTrattazione del passaggio

di stato liquido gas-Esperienza di laboratorio-attività think pair square

-La lezione in laboratorio hanno lo scopo di analizzare sperimentalmente le caratteristiche dei passaggi di stato di diverse sostanze per giungere alla

costruzione e comprensione dei diagrammi di stato;

-il think pair square viene usato per permettere ai ragazzi un rapido

confronto tra le proprie conoscenze e quelle dei compagni al fine di discuterle e di fissarle meglio.

Il think pair square può essere affrontato con leggerezza procurando un indebolimento degli obiettivi che la tecnica si propone. Inoltre il confronto

con le conoscenze degli altri componenti del gruppo, se non

completamente corrette, possono generare confusione.

4^ lezione(2h)

Laboratorio

Trattazione del passaggio di stato solido gas

-Esperienza di laboratorio-Mappa nel mezzo

-Le lezioni in laboratorio hanno lo scopo di analizzare sperimentalmente le caratteristiche dei passaggi di stato di diverse sostanze per giungere alla

costruzione e comprensione dei diagrammi di stato.

-Con la tecnica mappa nel mezzo, gli studenti hanno la possibilità di

confrontarsi sulle riflessioni individuali per creare una condivisone di gruppo

Con l’uso della tecnica mappa nel mezzo, può accadere che alcuni gruppi

non siano in grado di sviluppare una condivisone comune.

5^ lezione(1 h) Valutazione sul lavoro di Utilizzo di una tabella Tramite l’utilizzo della tabella olistica e Può trasformarsi in una tecnica usata

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Page 8: I passaggi di stato della materia

Aulalaboratorio svolto nell’Ud.

olistica.l’autovalutazione i ragazzi

comprendono in modo chiaro gli obiettivi disciplinari da raggiungere.

solo come esercizio di giudizio nei confronti dei compagni. Infatti,

l’utilizzo non proprio immediato della stessa rischia di distogliere l’attenzione

dagli obiettivi.

6^ lezione(2 h)

Aula

Riassunto conclusivo degli argomenti trattati nella Ud.

Utilizzo della tecnica R.A.Re.Co.

-Con questa attività si consente loro di rafforzare o chiarire eventuali dubbi,

stimolando la capacità di collegamento tra gli argomenti.

-suggerisce un approccio sistematico nei confronti di un argomento.

-I tempi di realizzazione lunghi;-difficoltà nella determinazione delle

relazioni di procedure.

7^ lezione (1 h)

Aula

Verifica sommativa degli argomenti trattati

nell’Ud.

Verifica costituita da quesiti vero-falso, a

completamenti e domande a scelta

multipla

I risultati consentono al docente di valutare lo stato delle conoscenze.

8^ lezione(2 h)

Aula

Recupero e approfondimento con la

tecnica del tutoring.

Rivisitazione degli argomenti trattati

nell’ud.

Con questa attività si consente loro di rafforzare o chiarire eventuali dubbi,

stimolando la capacità di collegamento tra gli argomenti.

Utilizzando la tecnica del tutoring si rischia di duplicare (qualora ce ne

fossero) le incertezze dei tutors tramite lo scambio di informazioni tra i ragazzi.

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Page 9: I passaggi di stato della materia

ITER DIDATTICO

1^LEZIONE (1h): analisi delle preconoscenze

Le preconoscenze sono individuate e definite tramite un brainstorming

collettivo incentrato sul commento e sulla discussione di un argomento di

attualità: la “fusione” dei ghiacciai, reperito dalla classe precedentemente

per via telematica consultando siti di carattere scientifico (Focus, Newton,

Quark,…) con il docente di scienze della terra. Si procede annotando alla

lavagna i concetti fondamentali emersi.

Brainstorming

ghiacciaio bicchiere fiume inodore

rubinetto mare incolore scioglimento volume lacrime ghiaccio temperatura

grandine sudore precipitazione doccia insapore bottiglia vapore nebbia pioggia neve massa d’acqua

Successivamente si riflette e si discute per riunire quelli simili, eliminare

quelli non pertinenti e precisare quelli poco chiari classificandoli in

categorie:

Come si presenta

Dove si trova Secrezioni umane

Consumo di acqua

Ciclo dell’acqua

L’ACQUA

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Page 10: I passaggi di stato della materia

inodore fiume sudore rubinetto mareincolore mare lacrime bicchiere fiumeinsapore ghiacciaio bottiglia vaporemassa d’acqua

ghiaccio doccia precipitazione

volume nebbia pioggiagrandine scioglimentopioggia temperaturanevevapore

Una volta che ai gruppi sembra di aver espresso in modo chiaro e

completo tutte le conoscenze pregresse, le si trascrive sul quaderno di

laboratorio. L’insegnante prende poi la parola al fine di rendere esplicite le

innumerevoli connessioni fra l’argomento trattato e la realtà quotidiana,

sollecitando l’intervento degli allievi al fine di riportare esempi da loro

conosciuti (vengono menzionati, ad esempio: i passaggi di stato che

intervengono nel ciclo dell’acqua,...). Così facendo si punta a sollecitare la

partecipazione attiva e l’attenzione degli studenti.

Inoltre, dal brainstorming è emersa la conoscenza dei possibili modi con

cui la materia può presentarsi e ciò era abbastanza prevedibile essendo

l’ultimo argomento trattato.

La lettura dell’articolo “la fusione dei ghiacciai” è stata un feedback per i

ragazzi, in quanto li ha stimolati a proporre parole quali ghiaccio,

ghiacciaio, mare, ma ha fatto emergere anche una scarsa padronanza

della terminologia scientifica riguardo ai passaggi di stato, poiché più volte

è stata scelta la parola “scioglimento”.

2^ LEZIONE (2 h): Esperienza di laboratorio

In questa seconda lezione,per riallacciarsi all’articolo letto, ai ragazzi viene

proposta un’attività di laboratorio in cui si cercherà di evidenziare il

passaggio di stato solidoliquido.

La lezione si tiene direttamente in laboratorio, dove vengono formati

piccoli gruppi eterogenei di lavoro (3 persone) in modo da far emergere le

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Page 11: I passaggi di stato della materia

differenti abilità degli studenti. I ragazzi troveranno sul banco di lavoro le

attrezzature e le strumentazioni necessarie all’esperimento, una scheda

da compilare in alcune sue parti contenente le informazioni necessarie per

seguire l’esperienza e le schede di sicurezza dei reagenti utilizzati. La

scheda ha la struttura di una relazione di laboratorio ed ha lo scopo di far

acquisire ai ragazzi le modalità e la metodica propria di tale elaborato.

Sotto l’attenta guida dell’insegnante, gli allievi preparano

l’apparecchiatura preposta all’esperienza ed iniziano l’annotazione delle

modalità operative anche sul quaderno di laboratorio.

Ai gruppi viene chiesto di rilevare nella fase di riscaldamento di una

sostanza le variazioni di temperatura in funzione del tempo.

Successivamente, sulla base di una tabella opportunamente compilata, di

riportare i valori suddetti su carta millimetrata. In modo analogo, viene

richiesto il medesimo procedimento, applicato però alla fase di

raffreddamento della stessa sostanza. L’insegnante guida e osserva tutte

le fasi della realizzazione.

SCHEDA DI LABORATORIO:

Alunno ............................................

Classe ............................................

Data ............................................

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Page 12: I passaggi di stato della materia

Scopo:

Effettuare il riscaldamento e il raffreddamento dell’acido laurico in un

intervallo di temperature durante il quale la sostanza cambia il proprio

stato di aggregazione (passaggio solido-liquido).

Materiale:

- piastra riscaldante

- 2 becher (400 mL)

- provetta

- bacchetta di vetro

- termometro

- cronometro

- foglio carta millimetrata

Reagenti:

- 10 g acido laurico;

- 300 ml di acqua distillata.

Procedimento:

1) Riempire il becher fino a 300 ml con acqua distillata;

2) Pesare 10 g di acido laurico in polvere;

3) introdurre in una provetta pirex l’acido laurico e il termometro;

4) immergere nel becher la provetta e porre il tutto sulla piastra

riscaldante;

5) registrare la temperatura iniziale della sostanza;

6) scaldare con la piastra riscaldante il sistema e agitare delicatamente

con una bacchetta di vetro;

7) completare la tabella sotto riportata registrando i valori di

temperatura ai tempi fissati:

t (s) T (°C)010203040

50

607080 12

Page 13: I passaggi di stato della materia

8) registrare le temperature lette fino a completa scomparsa

dell’ultimo cristallo;

9) spegnere il mantello riscaldante;

10) completare la tabella sotto riportata registrando i valori di

temperatura ai tempi fissati:

11) Elaborare i dati delle due tabelle sopra riportate su carta

millimetrata;

12) rispondere alle seguenti domande osservando il primo grafico:

a) perché è necessario mescolare la sostanza durante la prova?

b) descrivi sinteticamente cosa si osserva man mano che

aumenta la temperatura;

c) a quale temperatura osservi il cambiamento di stato dell’acido

laurico ?

d) perché la temperatura non aumenta durante il riscaldamento

di una sostanza che passa allo stato liquido?

13) rispondere alle seguenti domande osservando il secondo grafico:

a) descrivi sinteticamente cosa si osserva man mano che

diminuisce la temperatura;

b) a quale temperatura osservi il cambiamento di stato dell’acido

laurico?

t (s) T (°C)010203040

50

607080

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Page 14: I passaggi di stato della materia

Al termine dell’esperienza, l’insegnante ritira le schede e si procede ad

una discussione collettiva di quanto emerso dalle risposte, in modo da

definire i concetti di fusione e solidificazione come passaggi di stato,

dovuti ad una variazione di temperatura con conseguente variazione del

calore del sistema. Inoltre sottolinea gli aspetti più caratterizzanti dei loro

elaborati e delinea con chiarezza il concetto di “sosta termica” emerso

durante la discussione. Il docente evidenzia come le temperature di

fusione e solidificazione siano caratterizzanti per una sostanza. Inoltre

viene esplicitato che le curve rappresentate nei grafici precedenti vengono

definite curve di riscaldamento (primo grafico) e raffreddamento (secondo

grafico). Infine, vengono riportati alcuni esempi analoghi ai passaggi di

stato trattati, quali la fusione di un gelato a temperatura ambiente oppure

la formazione di un cubetto di ghiaccio nel frizeer.

3^LEZIONE: Esperienza di laboratorio (1h)

La lezione si tiene direttamente in laboratorio, dove vengono formati

piccoli gruppi eterogenei (3 persone), diversi da quelli della precedente

esperienza, in modo da far emergere le differenti capacità degli studenti e

favorire l’integrazione.

I ragazzi troveranno sul banco di lavoro le attrezzature e le strumentazioni

necessarie all’esperimento, una scheda da compilare in alcune sue parti

contenente le informazioni necessarie per seguire l’esperienza e le schede

di sicurezza dei reagenti utilizzati. Sotto l’attenta guida dell’insegnante, gli

allievi preparano l’apparecchiatura preposta all’esperienza ed iniziano

l’annotazione delle modalità operative sul quaderno di laboratorio.

Ai gruppi viene chiesto di rilevare nella fase di riscaldamento di una

sostanza liquida le variazioni di temperatura in funzione del tempo.

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Page 15: I passaggi di stato della materia

Successivamente, sulla base di una tabella opportunamente compilata, di

riportare i valori suddetti su carta millimetrata.

SCHEDA DI LABORATORIO:

Alunno ............................................

Classe ............................................

Data ............................................

Scopo:

Effettuare il riscaldamento dell’alcool etilico in un intervallo di temperatura

durante il quale la sostanza cambia il proprio stato di aggregazione

(passaggio liquido-gas).

Materiale:

- piastra riscaldante

- 1 becher (250 mL)

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Page 16: I passaggi di stato della materia

- provetta

- bachetta di vetro

- termometro

- cronometro

- foglio carta millimetrata

Reagenti:

- 100 ml di alcool etilico;

Procedimento:

1) Prelevare 100 ml di alcool etilico;

2) introdurre nel becher l’alcool etilico e il termometro;

3) porre il tutto sulla piastra riscaldante;

4) registrare la temperatura iniziale della sostanza;

5) scaldare con la piastra riscaldante il sistema e agitare delicatamente

con una bacchetta di vetro;

6) registrare la temperatura ogni 10 secondi fino a che non rimanga

costante per 2 minuti

7) completare la tabella sotto riportata registrando i valori di

temperatura ai tempi fissati;

8) Elaborare i dati della tabella sopra riportata su carta millimetrata;

9) rispondere alle seguenti domande osservando il grafico:

a) descrivi sinteticamente cosa si osserva man mano che

aumenta la temperatura;

t (s) T (°C)010203040

50

607080

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Page 17: I passaggi di stato della materia

b) a quale temperatura osservi il cambiamento di stato dell’alcool

etilico?

c) perché la temperatura non aumenta durante il riscaldamento

di una sostanza che passa allo stato gassoso?

Al termine dell’esperienza, dopo che i ragazzi avranno costruito il grafico

della scheda di laboratorio, il docente definisce i concetti di evaporazione,

punto di evaporazione e sosta termica spiegando le analogie con il

concetto spesso confuso di ebollizione. Il docente distinguerà inoltre il

concetto di evaporazione, come semplice passaggio da liquido a gas, da

quello di ebollizione come passaggio da liquido a gas in particolari

condizioni di temperatura e pressione in tutta la massa del liquido.

Gli studenti risponderanno alle domande della scheda di laboratorio a

casa.

Successivamente con la tecnica del think, pair, square, viene chiesto ai

ragazzi di riportare alcuni esempi che conoscono di processo inverso a

quello osservato in laboratorio.

Nella revisione finale il docente, dopo aver eliminato eventuali esempi non

pertinenti, definirà il concetto di condensazione, ponendo particolare

rilievo al ruolo della temperatura nei vari passaggi di stato.

4^ LEZIONE (2h): Esperienza di laboratorio

Quindici giorni prima dell’esperienza, agli studenti era stato chiesto di

pesare 10 g di naftalina in polvere, di inserirla in sacchetti di cotone e

opportunamente nominati di collocarli all’interno dell’armadio di classe.

In questa lezione di laboratorio i ragazzi riprendono i sacchetti e li pesano.

Ciascuno compila la tabella assegnata, riportando sia il proprio peso

misurato che quello dei compagni. Utilizzando la tecnica della mappa nel

mezzo, gruppi composti da quattro studenti, rispondono prima

individualmente (5 minuti), scrivendo ad uno dei quattro angoli del foglio,

alla domanda: “Dove è finita la naftalina che ho pesato?”;

successivamente condividono le riposte (10 minuti) e le sintetizzano al

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Page 18: I passaggi di stato della materia

centro del foglio. Ogni lavoro è esposto alla classe. Il docente prende la

parola analizzando gli elaborati e definendo prima il concetto di

sublimazione, quale passaggio di stato solido-gas, successivamente di

brinamento, quale passaggio di stato gas-solido, con esempi pertinenti

(tipo: la brina mattutina)

Al fine di osservare la metodologia e l’impegno gli studenti iniziano in

classe a stendere la relazione relativa a questa esperienza.

SCHEDA DI LABORATORIO:

Alunno ............................................

Classe ............................................

Data ............................................

Scopo:

Osservare il passaggio di stato solido-gas della naftalina.

Materiale:

- sacchetti di cotone

Reagenti:

- 10 g di naftalina.

Procedimento:

1) Ogni studente, precedentemente ha pesato 10 g di

naftalina in polvere e la chiude in un sacchetto di cotone;

2) tutti i sacchetti, opportunamente nominati sono posti

nell’armadio della classe;

18

Page 19: I passaggi di stato della materia

3) dopo 15 giorni gli studenti pesano la naftalina restante

nei sacchetti;

4) riportano in tabella i pesi iniziali e finali del composto di

ogni singolo alunno:

campioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24

Peso iniziale

(g)

Peso finale

(g)

Descrizione sintetica dell’esperienza.

5^ LEZIONE (1 h): Valutazione sul lavoro di laboratorio

La verifica formativa è parte integrante di questo iter didattico in quanto

fondamentale per il processo di apprendimento. Ogni attività, svolta

singolarmente o in gruppo, sarà fonte di informazioni sia per l’insegnante

che per gli alunni:

- l’insegnante sonderà l’efficacia della sua azione e di conseguenza

potrà prendere le decisioni didattiche più opportune;

- l’alunno si renderà conto delle proprie lacune e verrà prontamente

aiutato dall’insegnante a superarle.

Inoltre, se i discenti conoscono con chiarezza e condividono gli obiettivi da

conseguire, sono anche in grado di comprendere perché gli viene

assegnato un determinato compito e di valutare il livello delle proprie

prestazioni.

Come verifica formativa verrà utilizzata la stesura di una relazione di

laboratorio relativa all’ultima esperienza. Quest’ultima, redatta

individualmente, deve contenere tutte le informazioni relative

all'esperimento in forma concisa e ordinata ed utilizzando i termini tecnici

appropriati al fine di presentare ad altri il proprio lavoro. La relazione deve

19

Page 20: I passaggi di stato della materia

inoltre consentire di interpretare e trarre conclusioni sull'argomento

affrontato. Nella valutazione del comportamento in laboratorio e della

relazione si terrà conto della correttezza di struttura e contenuto. Per la

comprensione degli obiettivi da raggiungere, ogni studente di un gruppo si

cimenterà nella valutazione dell’operato degli altri componenti del proprio

gruppo seguendo la tabella olistica di seguito riportata, fondata sulla

tassonomia di Bloom, valutando così l’elaborato della relazione prodotto a

casa relativa all’esperienza del passaggio di stato solido-gas.

L’autovalutazione è indispensabile per consentire all’allievo di progettare e

di gestire da sé i propri percorsi di apprendimento.

20

Page 21: I passaggi di stato della materia

TABELLA DI VALUTAZIONE PER STESURA RELAZIONEScala di prestazione

9 8 7 6 5 4

ANALISI:

saper cogliere e relazionare gli

aspetti caratterizzanti di un passaggio di stato

-Indica in modo completo gli scopi dell’esperimento evidenziando con precisione il tipo di passaggio di stato coinvolto;-pone efficacemente in rilievo le connessioni tra elementi e definizioni comuni derivanti dai diversi esempi riportati.

-Indica in modo quasi completo gli scopi dell’esperimento evidenziando con precisione il tipo di passaggio di stato coinvolto;-pone in rilievo le connessioni tra elementi e definizioni comuni derivanti dai diversi esempi riportati.

-Indica in modo adeguato gli scopi dell’esperimento evidenziando il tipo di passaggio di stato coinvolto;-evidenzia in maniera adeguata le connessioni tra elementi e definizioni comuni derivanti dai diversi esempi riportati.

Indica in modo sufficientemente adeguatogli scopi dell’esperimento

evidenziando il tipo di passaggio di stato

coinvolto;-evidenzia in maniera

sufficientemente adeguata le connessioni tra elementi e definizioni

comuni derivanti dai diversi esempi riportati.

Indica in modo parziale gli scopi dell’esperimento evidenziando il tipo di passaggio di stato;-evidenzia in maniera parziale le connessioni tra elementi e definizioni comuni derivanti dai diversi esempi riportati.

Indica in modo Incompleto gli scopi dell’esperimento evidenziando il tipo di passaggio di stato coinvolto;-non evidenzia le connessioni tra elementi e definizioni comuni derivanti dai diversi esempi riportati.

APPLICAZIONE:

capacità di effettuare l’analisi

termica di una sostanza, di

rilevarne i dati e di rielaborarli

graficamente

-Riporta i dati rilevati in maniera estremamente precisa ed ordinata;- rileva e rielabora graficamente con estrema precisione e accuratezza i dati relativi all’analisi termica delle sostanze;-redige la relazione in maniera completa con piena aderenza ad essa.

-Riporta i dati rilevati in maniera precisa ed ordinata;-rileva e rielabora graficamente con precisione e accuratezza i dati relativi all’analisi termica delle sostanze;-redige la relazione quasi completo con aderenza ai punti richiesti.

-Riporta i dati rilevati in maniera abbastanza precisa ed ordinata;-rileva e rielabora in maniera discreta i dati relativi all’analisi termica delle sostanze; -redige la relazione in modo adeguato con aderenza ai punti richiesti.

-Riporta i dati rilevati in maniera sufficientemente precisa ed ordinata;-rileva e rielabora in maniera sommaria i dati relativi all’analisi termica delle sostanze; -redige la relazione in modo sufficientemente adeguato con aderenza ai punti richiesti.

-Riporta i dati rilevati in maniera poco precisa ed ordinata;-rileva e rielabora in maniera incompleta i dati relativi all’analisi termica delle sostanze; -redige la relazione in modo parziale con poca aderenza ai punti richiesti.

-Riporta i dati rilevati in maniera disordinata;-rileva e rielabora inmaniera dispersiva i dati relativi all’analisi termica delle sostanze; -redige la relazione in modo incompleto con scarsa aderenza ai punti richiesti

SINTESI:

capacità di individuare elementi e definizioni comuni

derivanti da differenti esperienze

-Formula con chiarezza e sicurezza elementi e definizioni comuni derivanti dalle diverse esperienze;-articola con linguaggio scientifico appropriato ipotesi dotate di significato e di coerenza;-elabora con linguaggio scientifico appropriato conclusioni dotate di significato e di coerenza.

-Formula con chiarezza elementi e definizioni comuni derivanti dalle diverse esperienze;-articola con linguaggio scientifico abbastanza appropriato ipotesi dotate di significato e di coerenza;-elabora con linguaggio scientifico abbastanza appropriato conclusioni dotate di significato e di coerenza.

-Formula elementi e definizioni comuni derivanti dalle diverse esperienze;–articola ipotesi dotate di significato e di coerenza;-elabora conclusioni dotate di significato e di coerenza;

-Formula in modo sufficiente alle richieste elementi e definizioni comuni derivanti dalle diverse esperienze;–articola ipotesi sufficientemente dotate di significato e di coerenza;-elabora conclusioni sufficientemente dotate di significato e di coerenza;

-Formula in modo parziale alle richieste elementi e definizioni comuni derivanti dalle diverse esperienze;–articola ipotesi non sempre corrette e dotate di significato e di coerenza;–elabora conclusioni non sempre corrette e dotate di significato e di coerenza;

-Non formula in elementi e definizioni comuni derivanti dalle diverse esperienze;–non articola ipotesicorrette e dotate di significato e di coerenza;–non articola conclusionicorrette e dotate di significato e di coerenza;

21

Page 22: I passaggi di stato della materia

Tot 27-25 24-22 21-19 18-16 15-13 <12

% 90-100 89-80 79-70 69-60 59-50 49-40

VOTO 9 8 7 6 5 4

Dalla discussione è emerso come i ragazzi siano tra loro molto critici nel

valutarsi, poiché il voto assegnato è inferiore a quello attribuito dal

docente. Il docente giustificando le sue valutazioni cerca di far

comprendere che:

la stesura di una relazione di laboratorio deve avvenire in maniera

organica e sistematica;

quanto osservato in laboratorio deve portare ad una considerazione

finale individuale, che deve essere condivisa dall’intero gruppo della

classe;

la valutazione del docente non è soggettiva ma è il frutto di una attenta

osservazione oggettiva.

6^ LEZIONE (2 h): Sintesi conclusiva dell’U.d.

In questa sesta lezione il docente,utilizzando la tecnica della R.A.Re.Co,

effettua un ripasso sugli argomenti fino a questo momento trattati.

I ragazzi vengono divisi in gruppi da 4 persone e viene proposta loro una

immagine numerata. Dopo un’attenta osservazione condivisa di circa 10

minuti, realizzano le diverse fasi della struttura proposta. A conclusione

del lavoro gli studenti saranno chiamati a presentare alla classe i lavori

svolti con le relative riconsiderazioni emerse.

Il docente prenderà la parola e chiarirà eventuali dubbi probabilmente

riscontrati nella realizzazione delle relazioni delle procedure essendo una

fase ricca di connessioni logiche.

Fase A: Rappresentazione

22

Page 23: I passaggi di stato della materia

Fase B: Descrizione Analitica

N°passaggio di stato

Nome Definizione Caratteristiche

1 Brinamento Passaggio da gas a solido

Abbassando la temperatura, (e quindi

sottraendo calore al sistema) i gas possono

passare allo stato solido2 Sublimazione Passaggio da solido a

gasAumentando la

temperatura (e quindi aggiungendo calore al

sistema) i solidi possono passare allo stato gassoso

3 Fusione Passaggio da solido a liquido

Aumentando la temperatura i solidi

possono passare allo stato liquido

4 Solidificazione Passaggio da liquido a solido

Diminuendo la temperatura i solidi

possono passare allo stato liquido

5 Evaporazione/Ebollizione

Passaggio da liquido a gas

Aumentando la temperatura i liquidi

possono passare allo stato gassoso.

1

2

3

4

5

6

23

Page 24: I passaggi di stato della materia

In particolari condizioni di temperatura e pressione si

ottiene il passaggio in tutta la massa del liquido

6 Condensazione

Passaggio da gas a liquido

Diminuendo la temperatura i gas possono passare allo stato liquido

Fase C: Relazione delle procedure

Stato della materia

Gas Liquido SolidoN° Nome I II I II I II1 Brinamento2 Sublimazione3 Fusione4 Solidificazione5 Evaporazione6 Condensazione

Fase D: Comunicazione Analitica

Stato della materia:

GAS/SOLIDO: Nel brinamento diminuendo la temperatura (e quindi

sottraendo calore al sistema) il gas passa allo stato solido. Mentre nel

processo di sublimazione, aumentando la temperatura (e quindi

aggiungendo calore al sistema) il solido passa allo stato gassoso.

SOLIDO/LIQUIDO: Nel processo di fusione aumentando la temperatura il

solido passa allo stato liquido. Mentre diminuendo la temperatura, il

liquido passa allo stato solido e il processo prende il nome di

solidificazione.

GAS/LIQUIDO: Nel processo di evaporazione aumentando la temperatura il

liquido passa allo stato gassoso, ma in particolari condizioni di

temperatura e pressione il passaggio si realizza in tutta la massa del

liquido. Diminuendo la temperatura il gas passa allo stato liquido e il

processo prende il nome di condensazione.

FASE E:Comunicazione Discorsiva

24

Page 25: I passaggi di stato della materia

La materia può presentarsi in tre stati liquido, gassoso e solido e i

passaggi da uno stato all’altro prendono il nome di passaggi di stato.

Questi sono regolati dalla quantità di calore fornita o sottratta al sistema

in base all’aumento o alla diminuzione della temperatura del sistema.

Un gas può passare allo stato solido, processo dal nome brinamento,

oppure allo stato liquido, processo, che prende il nome di condensazione,

se viene diminuita opportunamente la temperatura. Mentre aumentando

sufficientemente la temperatura il solido può sublimare, passare cioè alla

fase gassosa, o fondere giungendo allo stato liquido. Se invece il sistema

in esame è un liquido, una diminuzione di temperatura provoca la

solidificazione (il passaggio allo stato solido), un aumento di temperatura,

il passaggio alla fase gassosa, (processo di evaporazione) che in particolari

condizioni di temperatura e pressione il passaggio si realizza in tutta la

massa del liquido (processo di ebollizione).

7^ LEZIONE (1 h): Verifica sommativa

La verifica sommativa si effettua al termine del percorso di

apprendimento per controllare se gli obiettivi specifici sono stati raggiunti

e in quale misura, per ogni singolo alunno.

Per la valutazione sommativa verrà utilizzata una prova strutturata in

quanto ha il vantaggio di essere oggettiva cioè di consentire la

predeterminazione dei criteri di lettura delle risposte che non risentono

della soggettività di chi esamina e corregge la prova stessa.

Una prova oggettiva è costituita da un insieme di proposizioni da

completare, di quesiti a cui rispondere o da proposizioni ai quali sono

associate alcune risposte tra cui deve essere scelta quella esatta.

I quesiti utilizzati nell’U.d. sono:

- questi vero/ falso: permettono di valutare abilità non complesse,

legate al riconoscimento di un fatto o alla conoscenza di un termine.

Non essendo prove molto impegnative, consentono a tutti gli alunni

di immettersi con tranquillità nel compito di verifica. Per questo

motivo sono stati scelti come item di apertura della prova

25

Page 26: I passaggi di stato della materia

sommativa. Non consentono di avere informazioni di grande utilità

circa il tipo e la natura delle abilità possedute dagli allievi.

Ad ogni risposta corretta viene assegnato 1 punto;

ad ogni risposta non corretta viene sottratto 1 punto;

ad risposta non data 0 punti;

- Completamenti: si tratta di frasi nelle quali si chiede di inserire

alcuni termini:

Ad ogni risposta corretta vengono assegnati 2 punti;

ad ogni risposta non corretta viene sottratto 1 punto;

ad ogni risposta non data 0 punti;

- Scelte multiple: si tratta di 10 quesiti accompagnati da quattro

opzioni, tra le quali solo una è corretta.

Ad ogni risposta corretta vengono assegnati 3 punti;

ad ogni risposta non corretta viene sottratto 1 punto;

ad risposta non data 0 punti;

I quesiti sono stati raggruppati considerando alcune delle voci della

valutazione, in modo che l’allievo sia consapevole di quale aspetto del suo

percorso di formazione sta verificando nello svolgere quel particolare

esercizio.

Le voci della valutazione utilizzate sono:

- Conoscenza: degli elementi specifici della disciplina (raggruppa

esercizi volti a verificare la capacità di individuare le caratteristiche

essenziali dei fenomeni; corrisponde al primo livello della

tassonomia di Bloom: conoscenza dei dati particolari (riconoscere

proprietà, esempi, fenomeni).

- Comprensione ed uso dei linguaggi specifici: raggruppa

esercizi volti a verificare la capacità di interpretare o estrapolare il

contenuto presentato (ad esempio essere in grado di interpretare un

grafico e individuare le conseguenze che derivano dalla situazione

26

Page 27: I passaggi di stato della materia

esposta) e la capacità di utilizzare il linguaggio specifico.

Corrisponde al secondo livello della tassonomia di Bloom

Punteggio grezzo

Giudizio

sintetico

% Conoscenza Comprensione

9 90 – 100 40 - 36 40 - 36

8 80 – 89 35 - 32 35 - 32

7 70 – 79 31 – 28 31 – 28

6 60 – 69 27 – 24 27 – 24

5 50 - 59 23 - 20 23 - 20

4 40 - 0 19 - 0 19 - 0

VERIFICA SOMMATIVA:

Conoscenza degli elementi specifici della disciplina

1. Indica quali delle seguenti affermazioni sono vere e quali false

a) I passaggi di stato avvengono quando i corpi sono riscaldati o

raffreddati

V F

27

Page 28: I passaggi di stato della materia

b) Durante la fusione la temperatura varia

V F

c) Tutti i liquidi bollono alla stessa temperatura

V F

d) La temperatura di fusione e la temperatura di solidificazione di una

stessa sostanza sono uguali

V F

e) L’ebollizione di un liquido avviene sempre alla stessa temperatura

V F

f) La sublimazione è il passaggio dallo stato solido a quello gassoso

V F

g) Un liquido evapora a qualsiasi temperatura

V F

h) La brina è un esempio di solidificazione

V F

i) Per eseguire un esperimento sulla sublimazione possiamo usare la

naftalina

V F

j) Raffreddando un gas si può ottenere un solido

V F

2. Indica con una crocetta il completamento che ti sembra più corretto:

a) un liquido solidifica quando:

1) viene riscaldato

2) viene raffreddato

3) viene bollito

4) nessuna delle precedenti

b) il ghiaccio fonde a:

1) 100 °C

28

Page 29: I passaggi di stato della materia

2) 0 °C

3) 10 °C

4) – 10 °C

c) la temperatura di solidificazione di una sostanza è:

1) uguale alla temperatura di ebollizione

2) uguale alla temperatura di liquefazione

3) uguale alla temperatura di fusione

4) uguale alla temperatura di sublimazione

d) la sublimazione è il passaggio da

1) solido a liquido

2) liquido a solido

3) liquido a vapore

4) solido a vapore

e) il cambiamento di stato inverso alla fusione è

1) condensazione

2) ghiaccio

3) solidificazione

4) sublimazione

f) il punto di fusione di una sostanza è

1) il recipiente nel quale viene messa fondere la sostanza

2) la temperatura alla quale essa inizia a bollire

3) la temperatura alla quale essa passa dallo stato solido allo stato

liquido

g) il passaggio dallo stato gassoso allo stato liquido si chiama:

1) condensazione

2) fusione

3) sublimazione

4) solidificazione

h) il passaggio dallo stato solido allo stato liquido si chiama

1) evaporazione

2) fusione

3) solidificazione

29

Page 30: I passaggi di stato della materia

4) sublimazione

i) i fiocchi di neve si formano:

1) grazie all’evaporazione

2) grazie alla sublimazione

3) grazie alla fusione

4) grazie alla solidificazione

j) la nebbia e le nuvole si formano:

1) grazie alla condensazione

2) grazie all’evaporazione

3) grazie alla sublimazione

4) grazie alla fusione

Comprensione ed uso dei linguaggi specifici

3. Nel seguente elenco segna le proposizioni vere consultando la tabella

SOSTANZA PUNTO DI FUSIONE IN °C

Acqua 0

Zolfo 115

Stagno 232

Piombo 328

Alluminio 660

Argento 960

Oro 1070

Rame 1083

30

Page 31: I passaggi di stato della materia

g) la temperatura di fusione del piombo è 327 °C

V F

h) alla temperatura di fusione del piombo l’argento si trova allo stato

liquido

VF

i) alla temperatura di fusione dell’argento lo zolfo si trova allo stato

liquido

V F

4.completa le frasi seguenti:

a) quando una massa di aria fredda incontra aria umida, il vapore

acqueo che questa contiene………………condensa……formando

tante piccolissime goccioline che costituiscono le …nuvole…………;

b) nelle notti molto fredde e serene, sugli oggetti che stanno all’aperto

e sulla vegetazione si deposita uno strato di …….brina…………

dovuta al passaggio dallo stato……gassoso…… a quello…

solido…….dell’acqua;

c) durante la solidificazione un corpo....perde…….calore.;

d) durante la fusione la temperatura di un corpo…aumenta…….;

e) durante la vaporizzazione si ha……. aumento…di calore.

5. Osserva lo schema e rispondi. Ogni freccia numerata dello schema

rappresenta un passaggio di stato. Scrivi accanto al numero

corrispondente il nome del passaggio di stato relativo.

1Fusione…

31

Page 32: I passaggi di stato della materia

2 Solidificazione…

3 Sublimazione…

4Brinamento…

5Evaporazione…

6Condensazione…

6.Accanto al numero corrispondente a ogni freccia dello schema

dell’esercizio precedente segna un punto blu se il passaggio avviene

per riscaldamento, un punto nero se il passaggio avviene per

raffreddamento

8^ LEZIONE (2 h): ATTIVITA’ DI SOSTEGNO E RECUPERO

Per un eventuale recupero e sostegno si può usare la tecnica del tutoring,

in cui gli allievi che presentano una valutazione non sufficiente (tutee)

vengono affiancati a studenti che hanno riportato una buona valutazione

(tutor). Ai tutors viene dato il compito di seguire i tutees nella

chiarificazione degli argomenti risultati poco chiari. Al termine dell’attività,

il docente proporrà ai tutees delle domande riepilogative per testare il

grado finale di apprendimento. Questa prassi, ci permette di valorizzare gli

studenti più insicuri negli argomenti trattati e di portarli a prestazioni più

elevate proprio grazie ad un colloquio orale. La valutazione del tutee si

baserà su una tabella riportata di seguito opportunamente stilata dal

docente e concordata con il resto della classe. Nel caso in cui il tutee abbia

ottenuto un voto superiore al sei, verrà aggiunto al tutor mezzo punto in

più alla sua valutazione complessiva. L’esperienza di tutoring può servire

anche al tutor da approfondimento.

Quesiti riepilogativi:

32

Page 33: I passaggi di stato della materia

1) Definisci i diversi passaggi di stato e quale parametro influisce su di

esso?

2) Cos’è un’analisi termica di una sostanza? Spiega perché:

a) Durante l’evaporazione e la fusione, anche se viene

fornito calore, la temperatura del liquido che evapora o del solido

che fonde non aumenta;

b) Durante la solidificazione, la temperatura del liquido che

solidifica non diminuisce.

3) Raccogli dall’esperienza quotidiana alcuni esempi di cambiamenti di

stato e riferiscili correttamente nei particolari.

33

Page 34: I passaggi di stato della materia

TABELLA DI VALUTAZIONE

9 8 7 6 5 4

Conoscenze: conoscenza delle

definizioni di: passaggi di stato,

temperature caratteristiche

-Dimostra completa dell’argomento rispondendo a diversi tipi di domande con

con approfondimenti personali;- si esprime con

con ottima proprietà di linguaggio.

-Dimostra una quasi pienaconoscenza dell’argomentorispondendo a diversi tipi didomande con

approfondimentipersonali;-si esprime con proprietà di

linguaggio;

-Dimostra una adeguataconoscenza dell’argomentorispondendo a diversi tipi didomande;-si esprime con adeguata proprietà di linguaggio;

-Dimostra una sufficiente conoscenza dell’argomentorispondendo a diversi tipi didomande;-si esprime con sufficiente

proprietà di linguaggio;

-Ha scarsa padronanza delleinformazioni ed è in grado di rispondere alle domande in modo superficiale e non sempre corretto;-si esprime con linguaggionon del tutto pertinente.

-Non ha padronanzadelle informazionie non è in grado dirisponderealle domande poste;-Non si esprime concon linguaggiopertinente.

Comprensione: comprendere a

livellomacroscopico

cosaavviene duranteun passaggio d

stato e perchè si ha una sosta termica

-Ha pienamentecompreso cosa avviene alivello macroscopico duranteun passaggio di statoapportando autonomamentee in modo appropriato esempipertinenti;-formulaopportuni collegamenti intra e interdisciplinari;

-Ha compreso cosa avviene a livello macroscopico durante un passaggio di stato apportando in modo appropriato esempi pertinenti;-formula buoni collegamenti intra e inter disciplinariì;

-Ha compreso in manieraadeguata cosa avviene a livello macroscopicodurante un passaggio di stato;-formula discreti collegamenti intra e inter disciplinari;

-Ha compresosufficientementecosa avviene a livellomacroscopico durante unpassaggio di stato;-formula sufficienticollegamenti intra e interDisciplinari;

-Ha compreso in modo non completamente sufficiente cosa avviene a livellomacroscopico durante un passaggio di stato;-formula scarsi collegamenti intra e inter disciplinari.

-Non ha compresocosa avviene a livellomacroscopico duranteun passaggio di stato;-non formula collegamentiintra e inter disciplinari

34

Page 35: I passaggi di stato della materia

Tot 18-17 16-15 14-13 12-11 10-9 <8

% 90-100 89-80 79-70 69-60 59-50 49-40

VOTO 9 8 7 6 5 4

ANALISI CRITICA-RIFLESSIVA

La stesura dell’Unità Didattica è stata il risultato di un lavoro di gruppo,

che ha impegnato in modo serio e costante ogni componente, con incontri

puntali e a breve scadenza l’uno dall’altro.

A volte, per evitare confusione e perdita di tempo, ci si è divisi in due

gruppi da due, ognuno dei quali ha poi sottoposto l’elaborato al vaglio

critico dell’altro.

L’attività di gruppo è stato per noi molto utile, in quanto dal confronto tra

persone con preparazioni ed esperienze diverse è stato possibile

affrontare il lavoro con minore difficoltà, risolvendo i dubbi e arricchendo il

proprio bagaglio culturale.

Vedute diverse hanno portato a “conflitti interni” risolti però grazie al

dialogo e alla collaborazione.

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

35

Page 36: I passaggi di stato della materia

Chimica Progetto Modulare; A. Post Baracchi, A. Tagliabue; Ed.

Lattes

Chimica: Molecole in movimento; Gentile, Tifi; Ed. Zanichellli

Chimica; Carlo Ristarà; Ed. Atlas

www.pavonerisorse.to.it/cacrt/mappe/appro.htm

www.edscuola.it

www.rivistadidattica.com

www.nonsoloscuola.org/riforma.htm

www.rivista.istruzioneer.it

www.itiscorni.it

wwwcsi.unian.it/educa

36