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Lezione 15 Brushless Sinusoidale Corrente e forza magnetomotrice Rappresentazione vettoriale (simbolica) Corrente e forza magnetomotrice Se si alimenta la fase1 i1, al traferro si ha una distribuzione di f.m.m. i id l ll it i d Si ò h t sinusoidale, per quello visto in precedenza. Si può supporre che questo andamento sia rappresentato da un vettore: 1 m I F m 1 1 = 1 1 F 1 : è il valore massimo della funzione di distribuzione dei conduttori, 1° armonica I : il valore della corrente. α α α cos ) ( ) ( 1 1 1 1 1 i F i F m = = ) ( cos ) , ( 1 1 1 t i F t m α α = α α α cos ) ( ) ( 1 1 1 1 1 i F i F m ) ( cos ) , ( 1 1 1 t i F t m α α La proiezione di m 1 lungo qualsiasi direzione fornisce il valore della f.m.m. lungo quella stessa direzione. Se si alimenta la fase 2, sempre con I, si può rappresentare la f.m.m. con un vettore m2 con la stessa ampiezza F 1 I ma sfasato di 120°: con un vettore m2, con la stessa ampiezza F 1 I, ma sfasato di 120 : π 3 2 1 2 j Ie F m = è un operatore che ruota il vettore di 120°. π 3 2 j e

i Lezione 15 m - Unife · Se si alimenta la fase 2, sempre con I, si può rappresentare la f.m.m. con un vettorecon un vettore m2 con la stessa ampiezza2, con la stessa ampiezza F1I,

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Lezione 15

Brushless Sinusoidale

• Corrente e forza magnetomotrice

Rappresentazione vettoriale (simbolica)

• Corrente e forza magnetomotrice

Se si alimenta la fase1 i1, al traferro si ha una distribuzione di f.m.m. i id l ll i t i d Si ò h tsinusoidale, per quello visto in precedenza. Si può supporre che questo

andamento sia rappresentato da un vettore: 1mIFm 11 = 11

F1: è il valore massimo della funzione di distribuzione dei conduttori, 1°armonica

I : il valore della corrente.

ααα cos)()( 11111 iFiFm == )(cos),( 111 tiFtm αα =ααα cos)()( 11111 iFiFm )(cos),( 111 tiFtm αα

La proiezione di m1 lungo qualsiasi direzione fornisce il valore della f.m.m. lungo quella stessa direzione.

Se si alimenta la fase 2, sempre con I, si può rappresentare la f.m.m. con un vettore m2 con la stessa ampiezza F1I ma sfasato di 120°:con un vettore m2, con la stessa ampiezza F1I, ma sfasato di 120 :

π32

12

jIeFm =

è un operatore che ruota il vettore di 120°.π

32j

e

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π32j

ea =π

34

2 jea =Posto: eea = eaPosto: e

)()( 2 iiiFiaaiiFmmmm ++=++=++=

d t h (i + i + i ) 0

)()( 32113211321 iiiFiaaiiFmmmm ++=++=++=

dato che (i1+ i2+ i3)=0

2 3)(32

321 iiii ++= iFm 123

=

i è il vettore rappresentativo delle correnti delle fasii è il vettore rappresentativo delle correnti delle fasi.

Il campo magnetico prodotto dall’effetto combinato di i1, i2, i3, èequivalente a quello di un ipotetico avvolgimento il cui asse è la

iF3

equivalente a quello di un ipotetico avvolgimento il cui asse è ladirezione di i

iFm 123

=

i

La scelta del vettore [i] è dovuto al fatto che le sueproiezioni sui tre assi 1 2 3 sono le correnti i i iproiezioni, sui tre assi 1, 2, 3 sono le correnti i1, i2, i3.

⎟⎞

⎜⎛ i3

Vediamo che la somma dei 3 vettori

⎟⎠⎞

⎜⎝⎛ i

2

32

21 ,, iaaii ⎟⎠⎞

⎜⎝⎛→ i

23

Vediamo che la somma dei 3 vettori

porta nel punto P’

i P

i

e non in P.

⎞⎛ 3Questo è dovuto al fatto che il vettore ⎟

⎠⎞

⎜⎝⎛ i

23

nello spazio che sta su un piano (i1+ i2+ i3)=0, e per questo

è un vettore

rappresentabile nel piano, ma naturalmente le dimensioninon sono le stesse.

321 iii ++Infatti per esempio, se consideriamo che il vettore

i i ll’ 1si trovi sull’asse 1:

0++ iii

ii iiii 11

0321 =++ iii

i iLe componenti di e ortogonali all’asse 1 si devono annullare

1ii = iiii22 132 ===

altrimenti il vettore risultante non sarebbe sull’asse 1, quindi la somma delle proiezioni dei vettori che rappresentano le 3 correnti (i1, i2, i3 vedi fi ) ll’ 1 è d t d

2i 3iLe componenti di e ortogonali all asse 1 si devono annullare,

iiiiiiii 31)(11111132 =+=+−−=+−−

figura) sull’asse 1 è data da:

i3

cioè il vettore amplificato di un fattore

iiiiiiii22

)(222 11132 +++

2p

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Spiegazione della rappresentazione vettoriale

E’ UNA SCELTA DI COMODO, LE GRANDEZZE IN REALTA’ SONO SCALARISO O SC

Non facciamo nessuna considerazione sulla variazione delle grandezze in funzione del tempo.grandezze in funzione del tempo.

Normalmente in elettrotecnica si considera un caso particolare che è quello a regime dove le correnti di fase sono:è quello a regime dove le correnti di fase sono:

cos1 ω= tii e In questo caso il vettore risultante ruota

)32cos(2 πω −= tii e

questo caso etto e su ta te uotasu un cerchio (i costante) con pulsazione ωe, invece nel caso generale il vettore risultante può assumere un valore

)34cos(3 πω −= tii e

risultante può assumere un valore qualsiasi sul piano.

Vogliamo determinare un modello valido in generale: TRANSITORIO.

2 ipotesi per la rappresentazione vettoriale di un sistema trifasico nel piano:sistema trifasico nel piano:

1) la distribuzione spaziale deve essere simmetrica e sinusoidale

2) la somma delle componenti deve essere = 0 (es: i1+ i2+ i3 =0)

Simmetrica mi permette di dire che le tre grandezze sono sfasate di 120°nel piano e sinusoidale che possonel piano, e sinusoidale che posso definire un vettore la cui proiezione lungo un direzione mi dà il valore di quella grandezza lungo la stessaquella grandezza lungo la stessa direzione.

La corrente non ha una distribuzione sinusoidale, infatti per questoabbiamo considerato la F(α), e quindi la F(α)I → la f.m.m. che ha ladistribuzione sinusoidale (consideriamo solo la prima armonica).

La proprietà sinusoidale di F(α) la inglobiamo nella corrente, datoche quello che ci interessa è la f.m.m. che produce il flusso e quindila coppiala coppia.

iFm 123

= )(32

321 iiii ++=2 3

Vediamo il motivo perché la somma vettoriale delle tre correnti è un tt iù l

'32 ii =

vettore più lungo:

'321 iiii =++3

Infatti è il vettore i le cui proiezioni lungo i tre assi sul piano sono le tre correnti i i itre correnti i1, i2, i3 .

Piano i1+ i2+ i3 =0 dove sono rappresentate le tre correnti di fase i1, i i che sono la proiezione del vettore i sui tre assi sfasati di 120°i2, i3, che sono la proiezione del vettore i sui tre assi sfasati di 120(che sono i tre assi di simmetria delle tre fasi del motore), ma la somma vettoriale delle tre correnti è un vettore più lungo pari a i’.

2

'321 iiii =++

1

i’

3

In realtà le tre correnti devono essere rappresentate nello spazio, le i di t 1s 2s 3scui coordinate sono: 1s, 2s, 3s

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Il vettore i’ rappresentato nello spazio, si trova nel piano i1+ i2+ i3 =0 (x+y+z=0)

2s(x+y+z=0)

1s

i1s

3s i3s

i2s

i’

le proiezioni di i sulle coordinate spaziali 1s, 2s, 3s, sono : i1s, i2

s, i3s

'321

iiii SSS =++Però in questo caso possiamo dire:

Quindi la somma vettoriale delle tre correnti nello spazio e nel piano danno sempre il vettore i’

'iiii SSS =++ 'iiii =++

danno sempre il vettore i

321iiii ++

321iiii ++

Dato che il vettore risultante i’ deve essere sul piano i1+ i2+ i3 =0 p 1 2 3(x+y+z=0), contribuiscono solo le componenti presenti sullo stesso piano.

La conclusione è che se le componenti ortogonali di i1s, i2

s, i3s

al piano i1+ i2+ i3 =0 si annullano, le tre correnti i1, i2, i3. sono le i i i di s s sproiezioni di i1

s, i2s, i3

s.

Naturalmente il passaggio inverso, dalla risultante alle componenti, è permesso solo nello spazio.

Le proiezioni dei tre assi coordinati dello spazio sul piano i1+ i2+ i3 =0 (x+y+z=0) sono proprio i tre assi sfasati di 120° elettrici sui quali sono

22s

(x y z 0) sono proprio i tre assi sfasati di 120 elettrici sui quali sono riferite le nostre grandezze trifasiche:

1s

2s

i1s

i2s

1

1

3s i3s

i2

13i1

i3

3

i3

3

Quindi le correnti nel piano i1, i2, i3, possono essere considerate come la proiezioni delle correnti definite nello spazio: i1

s, i2s, i3

s

Quindi se ricavo le correnti nel piano i1, i2, i3, come proiezioni delle correnti nello spazio i s i s i s ottengo:correnti nello spazio i1

s, i2s, i3

s,ottengo:

2 SS iii 11 32

1=→

SS iii 222 32

=→3

SS iii 2 SS iii 33 33=→

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Facciamo l’esempio, stavolta nello spazio, che il vettore i si trovisull’asse 1:sull asse 1:

2 2s

i1s

i2s

'2 ii 1si1

i3s

i2

i

'3

ii =

13s 3

i1

i

iiiS 331 ==

i3iii

22 11

iiiS 133−==

3iii

222 22 ==

S 133 iiiS

21

23

23

33 −== 0321 =++ SSS iii

Il modulo del vettore risultante delle correnti nello spazio è:

( ) ( ) ( )222

2

31321

SSSSSS iiiiii ++=++

iiiiii 393331313 222 ==+=++=

iii ++L tt i li

iiiiii244224242

+++

SSS iii d l t tt321 iii ++

'iLe somme vettoriali

mentre nello spazio lo stesso vettore mi da le componenti i1s, i2

s, i3s,

SSS iii321

++ e danno lo stesso vettore

l i ili il '2 hé lt i ti tt inel piano occorre utilizzare il vettore '32 ii = perché altrimenti non otterrei

come proiezione i1, i2, i3

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Andando a sommare i tre valori otteniamo:

)]34cos()

32cos([cos)()()( 321 =−+−+=++ πθπθθθλθλθλ Kmmm

0]sin23cos

21sin

23cos

21[cos =−−+−= θθθθθK

L’espressione della coppia erogata dai tre avvolgimenti è data da:

θλ

θλ

θλ

θλ

θλ

ddip

ddip

ddi

ddi

ddipT mmtmmm ×==++=

][][)( 33

22

11

θλ

θλ

ddipT

ddipT mmt ×=→=

][][

TRIFASE BIFASE

Vogliamo passare dalla descrizione di un sistema trifasico 1, 2, 3 ad uno bifasico α, β, questo può essere fatto perché tutte le grandezze, β, q p p gtrifasiche si trovano sullo stesso piano (x+y+z=0).

2 β2 β

13α

13

Per descrivere in modo rigoroso il passaggio da un sistema all’altroPer descrivere in modo rigoroso il passaggio da un sistema all altrooccorre trovare l’espressione della coppia in un sistema e trasformarlanell’altro, ed imporre l’uguaglianza della potenza oppure delle grandezzein giocoin gioco.

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Per passare da un sistema a tre fasi ad uno a due fasi, qualcosa devecambiarecambiare.

Sistema Trifasico

321123123)( 3

32

21

1 mmmmm

mm

mm

mmm PPPd

did

did

diTP ++=++== ωθλω

θλω

θλω

ddd θθθ

Supponiamo di essere in condizioni stazionarie ω=cost., allora il contributoè equamente ripartito tra le tre fasi (simmetria)è equamente ripartito tra le tre fasi (simmetria).

Possiamo dire che la potenza media erogata dalle tre fasi Pmj, è la stessaper ogni fase j ( con j =1,2,3).

3PPPPP ++1321123

3 mmmmm PPPPP =++=

Sistema Bifasico

βααβαβω

θλ

ωθλω β

βα

α mmmm

mm

mmm PPd

di

ddiTP +=+== )(

θθ

Supponiamo di essere in condizioni stazionarie ω=cost., allora il contributoè equamente ripartito tra le due fasi (simmetria)è equamente ripartito tra le due fasi (simmetria).

Possiamo dire che la potenza media erogata dalle due fasi Pmα, Pmβ,è la stessaè la stessa.

PPPP 2+ αβααβ mmmm PPPP 2=+=

Nel passaggio fra i due sistemi, posso fare due scelte, o mantengo lapotenza o mantengo le componenti.

1) Potenza costante

Con questa scelta mantengo la stessa espressione di potenza neidue sistemi Trifasico e Bifasico, e quindi anche la stessa espressionedi coppia:di coppia:

αω mmmmm PPPT 23

1===

123

mm PP =α 2

13 mm Pidid

P === ωλωλα

112 mmmm Pid

id

P === ωθ

ωθ αα

λλ dd⎧1

13 idid mm λλα = θ

λθλα

dd

dd mm 1

23

=

⎨⎧

12i

di

d θθ α

123ii =α⎩

⎨2⎩

Nel sistema bifasico avrò delle grandezze maggiorate di √(3/2) rispettoal trifasico.

Es.: le correnti misurate nel sistema trifasico (quello reale) devonoessere moltiplicate per √(3/2) per ottenere quelle nel sistema bifasico.

Tb ii23

=33

222

bbTeff

iiii ===

Non c’è corrispondenza fisica fra quello che si misura nel sistema realep qe le componenti nel sistema bifasico, occorre sempre considerare√(3/2) e √(2/3) .

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2) Componenti uguali

Si preferisce che le componenti nel piano corrispondano a quelle nellospazio:

i l bif i i l if icomponenti nel bifasico = componenti nel trifasico

PPλλα dd mm 1 ii 1mm PP =αθθα

ddmm 1= 1ii =α

αβααβ mmmm PPPP 2=+=1321123

3 mmmmm PPPPP =++=

123mm PP ≠αβ

αβαα mmmmmm PPPPPP232

2333

1123=====

αβmmm PPP 3== αβmmm 2123

Per far tornare i conti quando si calcola la potenza meccanica nel sistema bifasico occorre introdurre la costante 3/2 e questo è valido

TPPTT 33

sistema bifasico occorre introdurre la costante 3/2 e questo è validoanche per la coppia:

mmmmmmmm TPPTT ωωω αβαβ 22123123====

3 3αβmm TT

23

= αβmm PP23

=

Es.: le correnti misurate nel sistema trifasico (quello reale) corrispondonoll d fi it l i t bif ia quelle definite nel sistema bifasico.

Tb ii = bTeff

iii ==Tb 22eff

Motore

Controllo

θλλ je= λλ mm e

( ) jj

jmj

mm jjeddedd λλλλλλ θθ

θθ

+( )

mj

mmjmmm jej

de

dddλλ

θλ

θθθθθ ==+==

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mm j

dd λθλ

=

mm jip

ddipT λθλ

×=×=23

23

mjpd

pθ 22

π ⎞⎛ 33 ( )[ ]αθλαπθλ −−=⎟⎠⎞

⎜⎝⎛ −+= senipipT mm 2

32

cos23

( )θαλ −= senipT m23

La coppia può essere scritta:

ipT m ∧= λ23

)sin(23 θαλ −= ipT m

θ

1) Caratteristica del motore: λm è una caratteristicaintrinseca del motore, se non si fa un’esatta misuradella posizione, d non è diretto su λm: ripple di coppia.In questo caso è solo un problema di misura.q p

2) Caratteristica del controllo: imporre che la corrente sia in quadratura rispetto a d , e quindi che id=0 è un problema di controllo.

qmipT λ23

= qm2

Con questa scelta abbiamo la coppia massima (a parità di componenti).

In questo sistema di riferimento la iq è continua e non dipende da θ.

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Lezione 16

Occorre controllare il vettore corrente in modo che sia sincrono ed inOccorre controllare il vettore corrente in modo che sia sincrono ed inquadratura con λm

iptT λ3)( = qmiptT λ2

)( =

id = 0 ( controllo )

Scriviamo le equazioni con riferimento agli assi rotanti (d,q).

Le equazioni di macchina nel sistema di riferimento (1,2,3):

[ ] iL meq ][][ λλ +=

dtdiRV

q

][][][ λ+=

BB32'=Trasformazione trifase → bifase (Clarke) si moltiplica per

l’equazione di [λ]:l equazione di [λ]:

αβαβαβ λλ meq iL += βββ q

[ ] [ ] [ ]mm BiBiB λλλλ αβαβαβ ''' ===dove: [ ] [ ] [ ]mmαβαβαβ

Trasformazione assi fissi (α, β) → assi rotanti (d, q) (Park) si moltiplica per A(θ):

mdqdqeqdq iL λλ +=

per A(θ):

mdqdqeqdq iL λλ +=

αβαβαβ λθλθλθλ mmdqdqdq AiAiA )()()( ===dove:

La validità dell’equazione si ha per:La validità dell equazione si ha per:

– Linearità (niente saturazioni nei materiali ferromagnetici)t i t (L di d t d θ)– rotore isotropo (Leq non dipendente da θ)

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BB32'=Trasformazione trifase → bifase (Clarke) si moltiplica per

l’equazione di [V]:l equazione di [V]:

dtdiRV ][][][ λ

+=dt

dtd

iRV αβαβαβ

λ+=

dt

[ ] [ ] [ ] [ ]BddBd

iBiVBV λλλαβ ''''dove:dove: [ ] [ ] [ ] [ ]dtdt

Bdt

iBiVBV βαβαβ ====dove:

Trasf assi fissi (α β) → assi rotanti (d q) (Park) abbiamo visto che:

dove:

Trasf. assi fissi (α, β) → assi rotanti (d, q) (Park), abbiamo visto che: A(θ) ⇔ e−jθ:

αβθ VeV j

dq−= j VeV θ=αβVeV dq = dqVeVαβ =

jθj λλ θl t dqj iei θ

αβ =dqje λλ θ

αβ =analogamente:

( )edieRVe dq

j

dj

dj λθ

θθ +=dt

ieRVe dqdq +

( ) dd j λλθ

Dato che( )

dtd

ejedt

ed dqjdq

jdqj λ

λωλ θθ

θ

+=

Sostituendo nell’equazione ed eliminando ejθ si ottiene:

dqdq

dqdq jdt

diRV λω

λ++=

dt

Dove jωλdq viene detto f.e.m.mozionale, la presenza è dovuta al termine j dq f , pderivativo portato in un sistema di riferimento in movimento.

Con le trasformazioni di coordinate si perviene alle:

ddq

dd jdiRV λωλ++=

mdqdqeqdq iL λλ +=

dqdqdq jdt

iRV λω++=

Se consideriamo l’equazione del flusso:Se consideriamo l equazione del flusso:

⎪⎨⎧ += mddeqd iL λλ

⎪⎩⎨ += mqqeqq iL λλ

D ll d fi i i di i (d ) i hDalla definizione di assi (d,q) si ha:

⎧ λλ

⎩⎨⎧

==

0mq

mmd

λλλ

⎪⎨⎧ += mdeqd iL λλ

⎪⎩

⎪⎨ = qeqq

q

iLλ

- controllo: id ≈ 0

Analizzando il termine: dqj λω

λd

( )j λλ( ) qdj λλ −=

( ) dqj λλ =

-λq

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Sostituendo queste relazioni nella seconda equazione:

⎪⎪⎨

⎧ −+=++= qd

ddd

dd

dddt

dRijdt

dRiV

λλ

ωλλωλλ

⎪⎪⎩

++=++= dq

qqq

qq dtd

Rijdt

dRiV ωλ

λωλ

λ

⎪⎩

⎪⎨⎧

=

+=

qeqq

mdeqd

iLiL

λ

λλconsiderando l’espressione dei flussi:

⎪⎩ qeqq

Si ricavano le equazioni di macchina nel sistema (d,q):

⎪⎪⎧ −+= qeq

deqdd iL

dtdiLiRV ω

⎪⎪⎩

⎪⎪⎨

+++= mdeqq

eqqq

qqq

iLdtdi

LiRV

dt

ωλω⎪⎩ qqqq dt

Se imponiamo id = 0, l’equazione dell’asse q diventa analoga a quella di un motore in corrente continua:

mq

eqqq ddi

LRiV ωλ++= meqqq dt

infatti:

ωφKdtdiLRiV a

aaa ++=dt

Trasformo con Laplace e ricavo le correnti:

⎪⎪

⎧+

+=

eq

qeqdd sLR

iLVi

ω

⎪⎪

⎪⎨

+

−−= mdeqq

q

eq

sLRiLV

iλωω

⎩ + eqsLR

• La retroazione di corrente elimina l’interazione tra gli assi d,q, nell’ipotesi di banda sufficientemente elevata (guadagni del regolatore elevati)di banda sufficientemente elevata (guadagni del regolatore elevati)

La retroazione di corrente elimina anche la f.e.m. (ωλm) come nel motore in ( m)corrente continua.

• Il controllo di macchina del motore brushless sinusoidale viene realizzato in due modi:

– controllo su assi rotanti– controllo su assi fissi

• Realizzazione del controllo vettoriale su ASSI ROTANTI:

per semplicità si è posto: V123 = [V ], i123 = [i], ...........

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• Caratteristiche del controllo su ASSI ROTANTI

1. A regime gli errori sono nulli: i regolatori PI controllano grandezze continue (a regime)continue (a regime).

2. Sono necessarie due matrici complete di trasformazione: A(θ) e At(θ)At(θ).

3. Occorre effettuare 8 moltiplicazioni per le trasformazioni.

• Realizzazione del controllo vettoriale su ASSI FISSI :

• Caratteristiche del controllo su ASSI FISSI

1. Serve soltanto una mezza matrice At(θ), dato che id = 0.2 I tre anelli i123 sono ridondanti ( ∑ij = 0)2. I tre anelli i123 sono ridondanti ( ∑ij = 0).3. Le prestazioni del controllo sono inadeguate ad alta velocità, gli anelli

i1, i2, i3 ”lavorano”, a regime, su grandezze sinusoidali.i1, i2, i3 lavorano , a regime, su grandezze sinusoidali.

NOTE: I sensori di posizione, resolver o encoder incrementale, devono essere allineati con il campo magnetico del rotore Perdevono essere allineati con il campo magnetico del rotore. Per effettuare l’allineamento si utilizza l’equazione:

3 3ipT m ∧= λ23 )sin(

23 θαλ −= ipT m

α-θ

quando il vettore corrente i e flusso magnetico concatenato λm sono allineati, la coppia è nulla., pp

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La scelta del sensore di posizione deve essere fatta in base al tipo di applicazione: in genere si preferisce il resolver per applicazioni a basseapplicazione: in genere si preferisce il resolver per applicazioni a bassevelocità e l’encoder incrementale ad alte.

Si stanno sviluppando altri sensori, quali i SINCODER, per applicazioni di elevata precisione.

•COSTANTE DI COPPIA :

RMSfT IKT =Definizione di KT:

La corrente di fase efficace ha senso solo nel caso stazionario:

I)cos( 01 αω −= tIi m 2

mf

IIRMS

=

2 q Meglio usare iq, dato che nel sistema trifasico la corrente ha un andamento sinusoidale (a regime) oppure più contorto (in transitorio)

1

dregime) oppure più contorto (in transitorio),invece nel sistema (d,q) iq è proporzionale alla coppia T istante per istante, in qualsiasicondizionecondizione.

22qm

f

iIIRMS

==3 22fRMS

Dall’espressione della coppia:

2223

22

23

23 q

Tq

mqmqm

iK

ipipipT =⎟

⎠⎞

⎜⎝⎛=== λλλqmipT λ

23

=

mT pK λ3= mT p

2

•COSTANTE ELETTRICA

Def. : KE è la f.c.e.m. fase-fase efficace, misurata, divisa per ωm

Dall’espressione della Vq: mλω f.c.e.m. fase

2mλω f.c.e.m. efficace fase

23 mλω f.c.e.m. efficace fase-fase

2

Em Kp ωωλλωλω

===333 mEmmm Kp ωωλλω222

3

mE pK λ23

=

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EmmmT KpppK 333333=⎟⎟

⎞⎜⎜⎛

=== λλλ EmmmT ppp222 ⎟

⎠⎜⎝

KK 3 ET KK 3=

K : rappresenta il contributo di tutte le fasi alla produzione di coppiaKT: rappresenta il contributo di tutte le fasi alla produzione di coppia

KE: rappresenta la misura della f.c.e.m. tra due fasi (tensione concatenata)

Es:

RMSfaseRMSfasefase EEE KKK 3==− 3

TE

KKRMSfase

=

3333 TT

EEKKKK

RMSfase===

ET KK 3=33

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Lezione 17

Motore ad Induzione

• Il motore ad Induzione viene usato in due tipi di azionamento:

- ”General purpose”: applicazioni per le quali non sono richieste ti l i t i i di i h S t ll ti i d ltparticolari prestazioni dinamiche. Sono controllati in modo molto

semplice, variando la tensione e la frequenza in modo coordinato, non ottenendo in questo modo delle prestazioni dinamiche di qualità, e soprattutto scarso controllo alle basse velocità. Questo tipo di azionamento si chiama: INVERTER.

- ”Controllo Vettoriale”: azionamenti che controllano il motore in d d tt l t t i i ( t ll d l fl d llmodo da ottenere elevate prestazioni (controllo del flusso e della

coppia).

1 Carcassa1. È la parte che racchiude il rotore che e contiene gli avvolgimenti statorici. Èche e contiene gli avvolgimenti statorici. È alettata per facilitare il raffreddamento della macchinamacchina2 Cuscinetti di supporto del rotore. Devono essere adeguati all’applicazione ed alleessere adeguati all applicazione ed alle accelerazioni che devono sopportare3 Calotta frontale3 Calotta frontale4 Ventola. In questo caso è calettata sull’albero. In alcuni casi può essere alimentata separatamente

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5 calotta di protezione. Lamiera di protezione l t lper la ventola.

6 “Torretta”. Racchiude le morsettiere e le protegge da agenti esterni (dipende dal grado di protezione)7 Ferro. È la zona di statore che contiene gli

• avvolgimenti. È di solito formata da sottilig• lamierini sovrapposti elettricamente isolati gli• uni dagli altri

8 Avvolgimenti. Sono ospitati nelle cave del pacco statoricopacco statorico

9 Rotore. È costituito da un pacco lamellare in i è i bbi di d tt i i icui è immersa una gabbia di conduttori pieni

racchiusi in cortocircuito (gabbia di i tt l ) C l tt t i t l discoiattolo). Calettate vi sono ventole di

raffreddamento che smaltiscono il calore prodotto dalle correnti indotte Da notareprodotto dalle correnti indotte. Da notare l’inclinazione skewing delle cave dove sono alloggiati i conduttorialloggiati i conduttori10 Albero Motore. Parte rotante

• Motore ad Induzione: Statore

Stesso statore di un brushless sinusoidale.

L’ipotesi di distribuzione F(α) pseudosinusoidale (3° armoniche) consente il riferimento a vettori spaziali (RAPPRESENTAZIONE VETTORIALE).

Nei motori di uso corrente l’avvolgimento è come quello del brushless trapezio.trapezio.

• Motore ad Induzione: Rotore

Struttura a gabbia di scoiattolo, gli avvolgimenti tradizionali si usano solo per potenze molto rilevanti.

Realizzazione tipica in ”alluminio pressofuso”, usare rame è tecnologicamente più impegnativo.g p p g

Nella gabbia, chiusa in cortocircuito, circola un sistema di correnti che si oppone alle variazioni di flusso (Legge di Lenz)che si oppone alle variazioni di flusso (Legge di Lenz).

Si genera una distribuzione di f m m che ”copia” quella di statoreSi genera una distribuzione di f.m.m. che copia quella di statore, per compensarla

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La compensazione non è totale, altrimenti sparirebbe il flusso, e quindi la causa della reazione

Dal punto di vista MODELLISTICO si immagina di avere un rotore

quindi la causa della reazione.

avvolto come lo statore: F(α) ⇒ F(ξ), con la differenza che i tre avvolgimenti di rotore sono in cortocircuito, ed hanno le stesse spire N.

Si possono usare i vettori spaziali anche per descrivere le grandezze rotoriche.

L’accoppiamento tra avvolgimenti statorici e rotorici varia con θ.Scrivendo le equazioni di statore nel riferimento di statore:Scrivendo le equazioni di statore nel riferimento di statore:

dλdt

diRV ssss

λ+=

Scrivendo le equazioni di rotore nel riferimento di rotore:

q

dtdiR r

rrλ

+=0

Le grandezze rotoriche non sono direttamente misurabili.

• Legame correnti - flussi concatenati

Ci si riferisce ad avvolgimenti bifase, statore e rotore (la trasformazione trifase-bifase è analoga a quella vista per il B hl )Brushless).

La relazione fra i flussi e le correnti sarà rappresentata da una t i 4 4matrice 4 × 4

[ ] [ ][ ]iL )(θλ =[ ] [ ][ ]iL )(θλ =

[λ] = [λαs , λβs , λαr , λβr ]t

[i] = [iαs , iβs , iαr , iβr ]t

suddividiamo ora la matrice [L(θ)] in quattro sottomatrici 2x2 :

⎥⎥⎤

⎢⎢⎡

s

s

LL

xx0xx0

⎥⎥⎤

⎢⎢⎡

s

s

ii

β

α

⎥⎥⎤

⎢⎢⎡

s

s

β

α

λλ

⎥⎥⎥

⎦⎢⎢⎢

=

r

r

s

LL0xx

0xx

⎥⎥⎥⎥

⎦⎢⎢⎢⎢

r

s

ii

β

α

β

⎥⎥⎥⎥

⎦⎢⎢⎢⎢

⎣ r

r

s

β

α

β

λλ

⎦⎣ r ⎥⎦⎢⎣ riβ⎥⎦⎢⎣ rβ

Le mutue induttanze tra avvolgimenti ”dalla stessa parte” sono nulle. Autoinduttanze Ls LrAutoinduttanze Ls, Lr.

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• Analizzando le relazioni fra i flussi statorici e le correnti rotoriche:

L’accoppiamento tra un avvolgimento di statore ed uno di rotore dipende da θ, in modo sinusoidale, perché la distribuzione è sinusoidale.

Ricordando la definizione di A(θ) si può scrivere:

[ ] [ ]iMAIL ts

⎥⎤

⎢⎡

=)(θ

λ[ ] [ ]ILMA r

⎥⎦

⎢⎣ )(θ

La matrice è necessariamente simmetrica (reciprocità della mutua induttanza).

Introducendo i vettori: λs, λr, .... dove: λs =[λαs, λβs]t, ...

induttanza).

si può scrivere:

⎤⎡⎤⎡λ [ ] ⎥⎦

⎤⎢⎣

⎡=⎥

⎤⎢⎣

r

s

r

s

ii

L )(θλλ

o in forma estesa:

S f S ⎪⎧tMAL )(θλSistema di rif. di Statore

⎪⎩

⎪⎨⎧

+=

+=

rrsr

rt

sss

iLiMAiMAiL

)(

)(

θλ

θλSistema di rif. di Rotore

M sarà leggermente inferiore a Ls e Lr (flussi dispersi).

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Le equazioni nel sistema di riferimento k diventano:

Non c’è la dipendenza da θ, il pedice k può essere omesso.

Trasformando sul riferimento K le equazioni di statore e rotore:

diRV ssss

λ+= diR rλ+=0

Trasformando sul riferimento K le equazioni di statore e rotore:

Come fatto per il Brushless, compaiono dei termini (f.e.m.) e si ottiene:

dtiRV sss +

dtiR rr +=0

p p ( )

skksk

skssk jdt

diRV λωλ

++=dt

rkkrk

rkr jdt

diR λωω

λ)(0 −++= rkkrkr dt

Si può omettere il pedice k sulle grandezze (meno che le velocità), dato che l’indicazione del riferimento è data dal termine aggiuntivo.

• EQUAZIONE DELLA COPPIA

Premoltiplicando scalarmente le due equazioni di statore e rotore per le rispettive correnti, si ottiene l’equazione del bilancio energetico.

La potenza assorbita sarà: is ×Vs, dato che gli avvolgimenti di rotore sono in cortocircuito.

skss

ssssss jidt

diiRiVi λωλ×+×+×=×

rkrr

rrrr jidt

diiRi λωωλ )(0 −×+×+×=

Eliminando la parte dissipata per effetto joule e le variazioni diEliminando la parte dissipata per effetto joule, e le variazioni di energia magnetica, rimane la potenza meccanica: = −ir × jωλr

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)2

()2

()cos( παωλαπωλαωλλω −=−−=−=×− seniseniiji rrrrrrrr

rrrrrr iiji λωλωλω ∧=−∧=×−

La potenza meccanica è:

rrm iP λω ∧=23

grandezze non misurabili2

Dato che ω = pωm la coppia sarà:

rrrrm

m

m

m ipipPT λλωω

ω∧=∧==

23

23

rripT λ∧=23

rrsr iLiM +=λSostituendo l’espressione di:

( ) ( )srrrsr iMipiLiMipT ∧=+∧=23

23

22

Sostituendo: ( )iMi −= λ1Sostituendo: ( )sr

rr iM

Li −= λ

( ) srr

ssrr

iLMpiMiM

LpT ∧=∧−= λλ

231

23

srr iKpT ∧= λ3srrp

2

rMK = è il coefficiente di accoppiamento rotorico

rr L

pp

i l i i

λr: dobbiamo determinarlo tramite il modello del motore e delle

is: la possiamo misurare

misure con uno stimatore

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Lezione 18

Circuito equivalente stazionarioLe equazioni ricavate nel riferimento K, sono equazioni dinamiche valide in generale in un riferimento generico. Quindi possono essere utilizzate per ricavare il modello stazionario noto dall’elettrotecnicaper ricavare il modello stazionario, noto dall elettrotecnica.

skksk

skssk jd

diRV λωλ

++= skkskssk dt

kkrk

k jdiR λωωλ

)(0 −++= rkkrkr jdt

iR λωω )(0 ++=

Se si pone ωk = ωe, riferimento rotante con la pulsazione di alimentazione p , pstatorica, si ottiene:

ses

sss jdiRV λωλ

++= sesss jdt

r jdiR λωωλ )(0 ++= rerr jdt

iR λωω )(0 −++=

Alimentando le tre fasi con tre tensioni sinusoidali (nel tempo), sfasate di (2/3)π, a regime si avranno tre correnti sinusoidali (nel s asa e d ( /3) , a eg e s a a o e co e s uso da ( etempo) sfasate di (2/3)π .

)2cos(

cos

2

1

πω

ω

−=

=

tIi

tIi em

)4cos(

)3

cos(

3

2

πω

πω

−= tIi

tIi

em

em

)3

(3 em

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Anche l’equazione rotorica può essere rappresentata con la t l i d ll’ i t t istessa pulsazione ωe dell’equazione statorica.

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2

⎟⎟⎠

⎞⎜⎜⎝

⎛∝

e

mVω ⎠⎝ e

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e

ss

λ =

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maxmax e ssses VVV <= λω