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I DEMOCRATICI DI SINISTRA NELLO SPAZIO ELETTORALE TRENTINO INTRODUZIONE La scienza politica si è spesso interrogata su quali sono i fattori che determinano le scelte degli elettori. Perché un elettore sceglie un partito piuttosto che un altro? Molto credito è stato dato alle decisioni di tipo razionale. Secondo questa accezione un elettore viene considerato come un individuo capace di massimizzare la propria utilità attraverso una sorta di calcolo dei costi e dei benefici. Il paradigma di riferimento viene fatto risalire ai lavori di Hotelling (1929) e Downs (1957) e nel tempo è stato da più parti ripreso, ma anche criticato. Il lavoro qui presentato è in qualche modo un controllo empirico di tale paradigma. Si vuole comprendere come l’elettorato si pone di fronte ai diversi problemi di politica locale per poter determinare quale sia la sua collocazione politica. L’obiettivo è duplice: rappresentare lo spazio elettorale della provincia di Trento e studiare la collocazione del Partito dei Democratici di Sinistra 1 all’interno di esso, rispetto agli elettori e rispetto agli altri partiti. È stato costruito un questionario in cui gli intervistati (un campione di 200 elettori trentini) potessero esprimere i loro atteggiamenti verso politiche da implementare o problematiche da affrontare nella sfera ambientale, in quella relativa alla convivenza fra cittadini (sicurezza e integrazione) e rispetto all’organizzazione della spesa pubblica da parte della Provincia. I dati rilevati sono stati elaborate con un’analisi 1 Intendiamo i Democratici della Sinistra Riformista per il Trentino

I Ds Nello Spazio Elettorale Trentino

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I DEMOCRATICI DI SINISTRA NELLO SPAZIO ELETTORALE

TRENTINO

INTRODUZIONE

La scienza politica si è spesso interrogata su quali sono i fattori che

determinano le scelte degli elettori. Perché un elettore sceglie un

partito piuttosto che un altro? Molto credito è stato dato alle decisioni

di tipo razionale. Secondo questa accezione un elettore viene

considerato come un individuo capace di massimizzare la propria

utilità attraverso una sorta di calcolo dei costi e dei benefici. Il

paradigma di riferimento viene fatto risalire ai lavori di Hotelling (1929)

e Downs (1957) e nel tempo è stato da più parti ripreso, ma anche

criticato. Il lavoro qui presentato è in qualche modo un controllo

empirico di tale paradigma. Si vuole comprendere come l’elettorato

si pone di fronte ai diversi problemi di politica locale per poter

determinare quale sia la sua collocazione politica.

L’obiettivo è duplice: rappresentare lo spazio elettorale della

provincia di Trento e studiare la collocazione del Partito dei

Democratici di Sinistra1 all’interno di esso, rispetto agli elettori e rispetto

agli altri partiti.

È stato costruito un questionario in cui gli intervistati (un campione di

200 elettori trentini) potessero esprimere i loro atteggiamenti verso

politiche da implementare o problematiche da affrontare nella sfera

ambientale, in quella relativa alla convivenza fra cittadini (sicurezza e

integrazione) e rispetto all’organizzazione della spesa pubblica da

parte della Provincia. I dati rilevati sono stati elaborate con un’analisi

1 Intendiamo i Democratici della Sinistra Riformista per il Trentino

Page 2: I Ds Nello Spazio Elettorale Trentino

per componenti principali per poter estrarre le dimensioni del conflitto.

Cioè quelle componenti che possono rappresentano lo spazio politico

in cui si dispongono gli elettori campionati e i partiti.

I risultati finali tratteggiano, da una parte, un elettorato

sostanzialmente conservatore, che rispetto alle diverse problematiche

si colloca su posizioni di centro-destra. Dall’altra parte emerge un

partito predominante, la Margherita, che si situa in posizione centrale

rispetto alla distribuzione dell’elettorato. Questo partito che raccoglie

la percentuale maggiore di voti e l’elettore pivotale ha la facoltà di

scegliere gli alleati sia a destra che a sinistra. I Democratici di Sinistra

mostrano di avere un mercato elettorale minore e quindi minore

possibilità di crescere in termini percentuali. Una delle prospettive che

si presenta loro è quella di inseguire la Margherita sul lato destro dello

spettro elettorale proponendosi all’elettore su posizioni più

conservatrici rispetto alle tematiche della spesa provinciale e di

convivenza fra i cittadini. Questa soluzione viene avvalorata dal fatto

che il secondo alleato più vicino ai Democratici di Sinistra è

Rifondazione Comunista. In Consiglio Provinciale esso rappresenta le

posizioni più di sinistra e continua ad avere un mercato elettorale

molto esiguo.

DEFINIZIONI

Gli oggetti dell’analisi sono due: elettori e partiti. Per osservare il loro

comportamento viene richiamata l’idea di spazio politico.

Si intende per spazio politico quel luogo simbolico in cui i due oggetti

si posizionano a seconda di ciò che li caratterizza: gli elettori per ciò

che chiedono al sistema politico e i partiti per ciò che offrono

all’elettorato. La posizione che li individua è determinata da come essi

Page 3: I Ds Nello Spazio Elettorale Trentino

si relazionano verso uno o più temi che caratterizzano la vita politica in

cui sono immersi. Questi argomenti racchiudono in sé le

problematiche maggiori su cui partiti ed elettori differenziano i loro

atteggiamenti e volontà. Il numero di queste tematiche coincide con

il numero di dimensioni con cui lo spazio può essere rappresentato.

Lo spazio elettorale, in particolare, viene inteso come uno spazio

percettivo in cui gli individui, gli elettori che lo abitano, percepiscono il

medesimo mondo simbolico. Le differenze che caratterizzano le

posizioni degli individui, a confronto con quelle dei partiti, rispetto a

principi di comportamento portano gli individui a occupare regioni

anche molto distanti dello spazio percettivo. Per costruire uno spazio

elettorale specifico (nel nostro caso quello che caratterizza la

provincia di Trento) bisogna individuare le questioni su cui gli in dividi si

dividono, ciò che discrimina il loro comportamento elettorale.

METODOLOGIA

Lo strumento di rilevazione impiegato per individuare le posizioni di

partiti ed elettori è costituito da un questionario. Il suo nucleo centrale

consiste in una batteria di dodici affermazioni costruite su altrettante

tematiche. Su tali argomenti un gruppo di 200 intervistati è stato

chiamato ad esprimere il proprio atteggiamento dichiarando se era

completamente, abbastanza, poco o per niente d’accordo. La

posizione dei partiti (Alleanza Nazionale, Democratici di Sinistra, Forza

Italia, Lega Nord, Margherita, PATT, Rifondazione Comunista) è stata

ricavata dalle ipotetiche posizioni che questi avrebbero potuto

assumere di fronte al medesimo questionario2.

2 Le ipotetiche posizioni sono quelle attribuite ai partiti da due esperti di politica della provincia di Trento

Page 4: I Ds Nello Spazio Elettorale Trentino

Per arrivare al questionario finale sono stati selezionati un insieme di

tematiche grazie all’analisi della stampa locale nel mese precedente

le elezioni per il rinnovo della Presidenza e del Consiglio provinciale

nell’autunno del 2003. Le tematiche emerse dalle prime pagine di

Adige e Trentino sono state messe a confronto con il “Programma per

la Sinistra Democratica”, stilato per le medesime elezioni, e con le

richieste fatte esplicitamente dai consiglieri e dagli assessori. Lo scopo

era di ottenere chiarimenti su quale potesse essere la preminenza

reale attribuita dal partito alle diverse tematiche elencate.

Il questionario ottenuto riguardava tre ambiti principali l’ambiente, la

percezione di sicurezza e di reciproca integrazione fra i cittadini e

l’impiego di fondi pubblici da parte della Provincia. Una volta ultimato

è stato sottoposto a tredici interviste di prova. Queste prime risposte

hanno permesso di osservare la distribuzione degli atteggiamenti e di

riuscire ad individuare l’andamento delle reazioni per ciascuna

affermazione della batteria. Sono state così escluse o sostituite quelle

affermazioni che risultavano non discriminanti. Era necessario che le

affermazioni facessero emergere fra gli intervistati atteggiamenti

diversi.

Per quanto riguarda l’elettorato è stato estratto dall’elenco telefonico

della provincia di Trento un campione di 689 nominativi di privati; per

274 di questi non è stato possibile stabilire un contatto, 215 si sono

rifiutati di rispondere e 200 hanno poi costituito il campione finale.

La rilevazione tramite intervista telefonica ha fatto sì che il campione

finale non fosse rappresentativo: rispetto alla distribuzione delle

variabili socio-demografiche3 c’erano categorie sovra-rappresentate

3 Nel questionario gli intervistati dovevano rispondere anche a domande relative al Genere all’Età e alla Zona di Residenza

Page 5: I Ds Nello Spazio Elettorale Trentino

e altre sotto-rappresentate. La composizione del campione secondo

queste variabili è stata confrontata con quella della popolazione

effettiva del Trentino. Poiché le ripartizioni della popolazione effettiva

e del campione sono risultate differenti si è reso necessario ponderare

i casi rilevati in modo che la composizione del campione fosse

identica a quella teorica distinguendo per la distribuzione delle

variabili genere ed età.

Una volta ponderate le risposte per questi coefficienti l’insieme dei

nuovi dati è stato sottoposto all’analisi per componenti principali4.

Lo scopo è quello di determinare, attraverso calcoli che sfruttano la

variabilità delle risposte date dagli intervistati, un ristretto numero di

dimensioni che assumono il significato sintetico ed esplicativo del

fenomeno complesso che si vuole rilevare. Questo analisi permette di

ottenere i coefficienti da associare alle risposte di ogni individuo, così

da poter ottenere per tutto gli intervistati (e poi anche per i partiti) un

singolo indice che esprime la posizione occupata su quella

dimensione ottenuta. Ricordiamo che (salvo inversione di polarità

semantica di alcune affermazioni) la batteria di domande è stata

costruita in modo che le risposte completamente o abbastanza

d’accordo (valori bassi nella codifica) corrispondono a posizioni

abitualmente intese di sinistra, le risposte poco o per nulla d’accordo

(valori alti nella codifica) a posizioni di destra. Nel calcolo dell’indice

totale, rappresentato dalla somma dei fattori sopra calcolati, tale

polarità viene rispettata, di conseguenza più l’indice risulta alto più

aumenta la preferenza del soggetto per posizioni di destra, viceversa,

con un indice basso siamo di fronte ad un intervistato che assume

atteggiamenti di sinistra. 4 L’analisi per componenti principali è stata effettuata tramite l’impiego del software SPSS

Page 6: I Ds Nello Spazio Elettorale Trentino

ANALISI DESCRITTIVA DEL FENOMENO

Prima di cominciare l’analisi per componenti principali è stato utile

esaminare le frequenze dei dati ponderati sintetizzando gli

atteggiamenti rilevati in accordo, disaccordo e non sa-non risponde.

Osservando le risposte date rispetto alle condizioni di convivenza e di

sicurezza dei cittadini possiamo affermare che i cittadini trentini si

collocano su posizioni conservatrici: non sono d’accordo nel lasciare

che gli stranieri, anche lavoratori, usufruiscano delle loro stesse

prerogative [Figura 1]. Nello stesso tempo non sono disposti a farsi

ritrarre come intolleranti: il razzismo non viene percepito come un

sentimento diffuso all’interno della provincia [Figura 2]. Si può

aggiungere che l’insofferenza che riguarda la popolazione non si

struttura per ora in una richiesta esplicita di interventi radicali come la

possibilità per i vigili urbani di utilizzare armi da fuoco [Figura 3].

Rispetto alla sicurezza sul lavoro gli elettori trentini si sentono più vicini

alle posizioni del proprietario piuttosto che a quelle del lavoratore a

cui la maggioranza tende ad attribuire la responsabilità di eventuali

infortuni [Figura 4].

Per quanto riguarda l’impiego di soldi pubblici da parte della

Provincia i cittadini si mostrano critici sia verso una politica sociale di

tipo universalistico, che aiuti tutti indipendentemente dalla propria

condizione socio-demografica [Figura 5], sia verso interventi a favore

di specifiche categorie di persone come malati e anziani [Figure 6]. La

situazione muta nel caso si parli di sostegno alla scuola privata e di

fondi integrativi per la pensione [Figura 7 e 8]. Questo atteggiamento

differente può essere ricondotto al fatto che questi ultimi due sono

diritti ormai consolidati agli occhi dei cittadini. Oppure si può

Page 7: I Ds Nello Spazio Elettorale Trentino

sottolineare che la fascia più consistente della popolazione in

provincia si situa fra i trentacinque e i sessanta anni. I bisogni di questi

cittadini per il presente e per l’immediato futuro sono relativi alla

scuola dei figli e a ciò che accadrà con il ritiro dal lavoro. Si evidenzia

come i cittadini trentini preferiscono assicurarsi una rendita personale

più consistente piuttosto che maggiori servizi.

L’ambiente e le problematiche ad esso legate dimostrano quanto

rispetto a questioni che esulano appena dalla condizione quotidiana

il cittadino non abbia gli strumenti per prendere posizioni a riguardo.

Rispetto alle questioni importanti, non solo a livello provinciale

(Valdastico e Tunnel del Brennero), la maggior parte non sa assumere

una posizione [Figura 9 e 10]. Sulle problematiche che più

direttamente colpiscono la quotidianità, i trentini dimostrano

consapevolezza, come per la raccolta differenziata dei rifiuti [Figura

11], ma anche mancanza di responsabilità nel caso in cui

provvedimenti pubblici limitino i propri impegni magari lavorativi come

accade nell’imposizione delle targhe alterne [Figura 12].

figura 1 gli extracomunitari che lavorano in provincia vanno favoriti con l’inserimento abitativo

figura 2 Nell’ambiente che frequento gli immigrati vengono spesso discriminati

25,3%

65,7%

9,0% d'accordo non d'accordo non sa

Page 8: I Ds Nello Spazio Elettorale Trentino

figura 3 Voglio che i vigili urbani vengano dotati di armi da fuoco per rendere più

sicura la zona in cui vivo

figura 4 Gli infortuni che si verificano sul luogo di lavoro sono causati dalla disattenzione del laoratore

figura 5 E’ giusto che le imposte vengano aumentate per agevolare tutti i cittadini nell’acquisto della prima casa

25,8%

67,4%

6,9% d'accordo non d'accordo non sa

57,9% 31,4%

10,7% d'accordo non d'accordo non sa

45,3%

47,5%

7,2% d'accordo non d'accordo non sa

17,1%

70,7%

12,2% d'accordo non d'accordo non sa

Page 9: I Ds Nello Spazio Elettorale Trentino

figura 6 Bisogna aumentare le tasse per poter finanziare i servizi domiciliari forniti ad anziani e malati

figura 7 E’ giusto che la provincia continui a sostenere le scuole private dal punto di vista economico

figura 8 La provincia deve intervenire nel costruire la pensione integrativa del lavoratore

figura 9 Il completamento della Valdastico risulta necessario

53,0% 10,1%

36,9% d'accordo non d'accordo non sa

52,4% 27,9%

19,7% d'accordo non d'accordo non sa

55,4% 35,8%

8,8% d'accordo non d'accordo non sa

31,9%

61,7%

6,3% d'accordo non d'accordo non sa

Page 10: I Ds Nello Spazio Elettorale Trentino

figura 10 E’ giusto raddoppiare il tunnel ferroviario del Brennero

figura 21 Sono disposto a far controllare la mia raccolta differenziata affinché venga aumentata la capacità di riciclo dei rifiuti

figura 32 Per migliorare le condizioni ambientali l’utilizzo delle targhe alterne è un primo passo da cui nessuno può sentirsi esentato

Oltre a questa semplice analisi descrittiva sono state osservate

frequenze bi-variate fra gli atteggiamenti registrati e alcune variabili

generalmente utili nel prevedere il comportamento degli individui

(genere, classe d’età, zona di residenza, e comportamento politico)

[rilevate nelle sezioni A, B e D del questionario].

Possiamo osservare che le donne, in percentuale maggiore rispetto

agli uomini, non sanno indicare il proprio atteggiamento [Tabella 1].

Questo è evidente soprattutto per le affermazioni le cui distribuzioni

25,5%

68,4%

6,1% d'accordo non d'accordo non sa

71,0%

20,5% 8,5%

d'accordo non d'accordo non sa

44,0%

8,0%

48,0% d'accordo non d'accordo

non sa

Page 11: I Ds Nello Spazio Elettorale Trentino

generali presentavano le più alte componenti di non collocati: tunnel

del Brennero (37,7% contro 22,6%), pensioni (16,8 contro 6,5%) e

Valdastico (42,1 contro 9,7%). La componente femminile della

popolazione risulta essere quella meno informata o meno in grado di

esprimere un proprio giudizio. Fra uomini e donne esiste però un

sostanziale accordo nel reagire alle affermazioni tranne che per le

variabili relative agli infortuni, all’utilizzo delle targhe alterne e

all’assistenza domiciliare [Tabelle 2]. La maggior parte delle donne è

d’accordo nell’attribuire solo al lavoratore la colpa dell’infortunio, al

contrario della componente maschile, viceversa le donne ritengono

utile sia l’utilizzo delle targhe alterne che l’impiego del gettito fiscale

per favorire l’assistenza domiciliare ad anziani e malati.

Al variare della classe d’età si può evidenziare che i nati

precedentemente al 1941 ammettono in misura maggiore di non

sapere dove collocarsi lungo la scala degli atteggiamenti [Tabella 3].

Non si può, però, affermare che la mancanza di auto- collocamento

sia legata alla variabile età: l’atteggiamento è altalenante fra le varie

classi. La percentuale di non rispondenti nell’ultima fascia d’età si

differenzia soprattutto per quelle risposte (Valdastico, Pensioni e

Tunnel) che già nella distribuzione generale risultano essere le variabili

con la più alta proporzione di non rispondenti. Tenendo fermi gli effetti

della variabile classe d’età si può sottolineare come, rispetto alla

maggior parte delle affermazioni, esiste una sostanziale concordanza

nelle risposte date da appartenenti a classi d’età diverse. È stata

registrata una sensibilità diversa rispetto solo ad alcune

problematiche: responsabilità infortuni sul luogo di lavoro,

agevolazione nell’acquisto della prima casa e inserimento abitativo

per i lavoratori stranieri [Tabelle 4].

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Rispetto a cosa le persone dichiarano di avere votato si può

inizialmente distinguere fra l’atteggiamento di chi ha espresso il

proprio voto (N=113) e chi si è invece rifiutato di esprimere il proprio

collocamento politico (N=87). In generale coloro che non dichiarano il

proprio voto sono più indecisi, ottengono la percentuale maggiore di

non risposte rispetto, invece, a chi è disposto ad auto-collocarsi

politicamente [Tabella 5]. La maggior parte di chi esprime il proprio

voto mostra un atteggiamento contrario al provvedimento di

limitazione del traffico, viceversa per coloro che non si auto-collocano

politicamente. Per quanto riguarda l’assistenza domiciliare e

l’inserimento abitativo facilitato per stranieri la maggior parte di chi

esprime il proprio voto è favorevole a questa iniziativa [Tabelle 6].

Osservando solo gli atteggiamenti di coloro che dichiarano il proprio

voto (N=113) si può affermare che la percentuale maggiore di coloro

che non sanno prendere una decisione in merito alle questioni

proposte si manifesta cinque volte su dodici fra gli elettori di sinistra e

sette volte su dodici fra coloro che non hanno votato [Tabella 7]. Gli

elettori dichiarati di destra risultano essere quelli maggiormente sicuri

nell’esprimere il proprio atteggiamento verso le politiche da adottare.

Le questioni su cui gli elettori trentini si distinguono riguardano

problematiche che separano i fronti elettorali anche sul piano

nazionale [Tabelle 8]. La maggior parte degli elettori di sinistra si

dichiara favorevole all’utilizzo dei contributi per facilitare l’acquisto di

una prima abitazione per tutti i cittadini, mentre la maggior parte

degli elettori di destra risulta contraria. Per quanto riguarda l’utilizzo del

gettito fiscale a favore dell’assistenza domiciliare gli elettori di sinistra,

così come coloro che dichiarano di avere votato scheda nulla,

bianca o non essersi recati alle urne, sono in maggioranza favorevoli

Page 13: I Ds Nello Spazio Elettorale Trentino

al provvedimento. Gli elettori di sinistra sono invece contrari al

finanziamento di qualsiasi tipo di scuola privata mentre si distinguono

dagli elettori di destra nell’esprimere in maggioranza un

atteggiamento favorevole all’agevolazione e all’inserimento abitativo

dei lavoratori stranieri.

RISULTATI DELL’ANALISI PER COMPONENTI PRINCIPALI

In un prima fase l’analisi per componenti è stata applicata alle tre

aree in modo distinto. Per ciascuna di esse il programma di

elaborazione dati ha estratto una sola dimensione; ciò significa che

l’insieme degli indicatori che compongono le tre aree tematiche sono

fra loro ridondanti, ovvero, sono fra loro equivalenti e quindi sostituibili

reciprocamente poiché rilevano il medesimo fattore. Le tre dimensioni

ottenute possono essere impiegate per ottenere tre indici che

rappresentano per ciascun intervistato e ciascun partito il suo essere

di sinistra o di destra rispetto alle tre tematiche.

La posizione dei partiti ed il campione possono essere confrontati

rispetto agli indici che li rappresentano all’interno delle tre aree

tematiche ideate.

L’indice così calcolato per ciascuna area rappresenta un fenomeno

di natura continua. Il suo campo di variazione viene suddiviso in dieci

intervalli che racchiudono la distribuzione empirica degli elettori

ottenuta su quelle risposte dal campione calibrato per genere ed

età5. Utilizzando tre piani cartesiani in cui si dispongono in ascissa gli

indice calcolati e, in ordinata, il numero di unità ponderate per il loro

peso (determinato dall’usuale distribuzione congiunta delle variabili

5 La calibrazione del campione è dovuta, come già detto, alla differenza di distribuzione di alcune variabili nella popolazione teorica e in quella campionata

Page 14: I Ds Nello Spazio Elettorale Trentino

Genere ed Età) si ottengono tre seriazioni per intervalli che mostra in

quali di essi ricadono i gruppi più consistenti di elettori. Ai tre grafici

vengono aggiunte le posizioni dei partiti determinata dai

corrispondenti indici calcolati sulle posizioni attribuite loro rispetto alle

affermazioni del questionario.

Osservando l’indice di convivenza (Figura 13) l’elettorato si dispone in

forma piramidale, esattamente agli estremi di questa figura si

posizionano Rifondazione comunista a sinistra, AN e Lega Nord con un

tasso coincidente a destra; la Margherita e FI si trovano in posizioni

intermedie separate da un unico intervallo. Questo intervallo, dove

cadono elettore medio e mediano, sarebbe costituito dagli elettori a

metà strada, ma la posizione del PATT coincidente con quella di FI fa

sì che non esistano elettori indecisi sul fronte della sicurezza e della

convivenza fra cittadini. Dove finisce l’elettorato che ha

atteggiamenti verso la convivenza coincidenti con la coalizione di

centro-sinistra inizia l’elettorato che è favorevole alle politiche

proposte dal centro-destra riguardo queste questioni.

Figura 13 Istogramma a intervalli: dispersione dell'elettorato rispetto all'indice Convivenza

0

10

20

30

40

50

60

1

R DS M m FI-PATT AN-LIndice di Convivenza

3,56-4,63

4,64-5,7

5,71-6,77

6,78-7,84

7,85-8,91

8,929,98

9,99-11,05-

11,06-12,12

12,13-13,19

13,20-14,27

Page 15: I Ds Nello Spazio Elettorale Trentino

L’andamento dell’indice spese provincia (Figura 14) tratteggia una

figura meno regolare. Elettore medio e mediano cadono nel quinto

intervallo, in una posizione più spostata verso sinistra rispetto al valore

centrale della distribuzione dell’indice (i cui estremi riportati

dall’elettorato interpellato risultano essere 3,99 e 13,95). In questo

stesso intervallo si colloca il partito dei DS; la Margherita si pone

nell’intervallo immediatamente successivo a destra, RC, a differenza

dell’indice precedente, assume una posizione interna all’intervallo.

Riguardo alle questione di gestione dei fondi nella Provincia esiste una

quota di elettori con un indice di sinistra maggiore del partito più

estremo della coalizione. Sull’altro versante anche FI AN e Lega

assumono posizioni meno estremiste dell’elettorato: si concentrano

tutte e tre nel penultimo intervallo; rispetto al PATT non si

sovrappongono, questo vuole dire che rispetto alle tematiche sulla

gestione delle risorse finanziarie del governo esiste una quota di

cittadini trentini che può essere attirato da uno o dall’altro

schieramento a seconda delle politiche proposte.

Figura 14 Istogramma a intervalli: dispersione dell'elettorato rispetto all'indice Spesa Pubblica

0

5

10

15

20

25

30

35

40

1

R DS-m M P AN-FI-LIndice Spesa Pubblica

3,49-4,536

4,537-5,582

5,583-6,628

6,629-7,674

7,675-8,72

8,721-9,766

9,767-10,812

10,813-11,858

11,859-12,904

12,905-13,96

Page 16: I Ds Nello Spazio Elettorale Trentino

Osservando l’indice ambientale (Figura 15), la forma dell’istogramma

risulta essere ancora meno regolare: la sua parte destra è costituita

da una coda, negli ultimi tre intervalli, su dieci, cadono il 12% degli

elettori. La posizione media e mediana degli elettori cade nel quarto

intervallo fra DS e Margherita. Anche i partiti di centro-destra mostrano

un indice più a sinistra del solito: cadono però tutti e tre nel medesimo

intervallo e questo vuole dire che non differenziano la loro offerta

politica, tanto più che nell’intervallo immediatamente a sinistra si

colloca il PATT. I partiti di minoranza rispetto alle tematiche ambientali

sono costretti seguire l’elettorato trentino che si dispone su posizioni

più di sinistra, lasciando scoperto l’elettorato più a destra che

comunque non ha alternative di voto.

Figura 15 Istogramma a intervalli: dispersione dell'elettorato rispetto all'indice ambiente

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

1

R DS m M P L-FI-ANIndice Ambiente

6,26-5,119

5,12-5,978

5,979-6,837

6,838-7,698

7,697-8,555

8,556-9,414

9,415-10,273

10,274-11,132

11,133-11,991

11,992-1286

L’analisi per componenti principali è stata poi applicata all’intero

insieme dei dati senza distinguere fra argomenti. L’obiettivo è quello di

verificare se lo spazio politico trentino possa essere distinto in più di

una dimensione o se la rappresentazione uni-dimensionale sinistra-

Page 17: I Ds Nello Spazio Elettorale Trentino

destra sia sufficiente a osservare la distribuzione dell’elettorato rispetto

alla posizione dei partiti.

I risultati mostrano che lo spettro elettorale può essere riassunto in

un’unica componente grazie a cui si possono calcolare gli indici per

elettori intervistati e partiti in modo da individuare la loro posizione

sulla dimensione in questione.

L’indice così calcolato rappresenta un fenomeno di natura continua.

Il suo campo di variazione viene suddiviso in venti intervalli che

racchiudono la distribuzione empirica degli elettori ottenuta dal

campione calibrato per genere ed età6. Utilizzando un piano

cartesiano in cui si dispongono in ascissa l’indice calcolato e, in

ordinata, il numero di unità ponderate per il loro peso (determinato

dall’usuale distribuzione congiunta delle variabili Genere ed Età) si

ottiene una seriazione per intervalli che mostra in quali di essi ricadono

i gruppi più consistenti di elettori (Figura 16). Al grafico viene aggiunta

la posizione dei partiti determinata dal corrispondente indice

calcolato sulle posizioni attribuite loro rispetto alle affermazioni del

questionario.

Come si può notare emerge chiaramente che i rettangoli della metà

destra dell’istogramma (che corrispondono con posizioni di destra)

occupano aree maggiori rispetto alla metà sinistra. Questo significa

che l’elettorato trentino si colloca in media su posizioni di

centrodestra, ma questo non vuol dire che voti partiti appartenenti

alla coalizione che, anche a livello nazionale, è riconosciuta di

centrodestra.

6 La calibrazione del campione è dovuta, come già detto, alla differenza di distribuzione di alcune variabili nella popolazione teorica e in quella campionata

Page 18: I Ds Nello Spazio Elettorale Trentino

figura 16 Istogramma a intervalli disposizione di elettori e partiti a seconda del proprio indice politico

Anche se il numero dei partiti rappresentati in Consiglio provinciale è

alto (13), la meccanica che ne caratterizza il funzionamento è di tipo

bipolare. Si dovrebbero, quindi, osservare due coalizioni che partendo

dai due estremi (sinistra e destra) si avvicinano a posizioni sempre più

moderate (di centro) per poter conquistare il voto degli elettori a

metà strada. Proprio questa fetta di elettorato moderato è consistente

in termini numerici: i quattro intervalli centrali (dall’indice 21,929 a

25,972) raccolgono il 31,42% di elettori. I partiti dovrebbero

convergere verso questo centro dove si situa l’area di competizione

remunerativa, dove un voto su tre viene conteso dalle due coalizioni

per poter vincere la competizione elettorale.

In realtà la rappresentazione grafica permette di osservare una

coalizione di maggioranza costituita da RC DS Margherita e PATT che

occupa diciassette intervalli su venti e una coalizione di centrodestra

relegata ad una delle due estremità dello spettro. Il partito più

Page 19: I Ds Nello Spazio Elettorale Trentino

consistente dal punto di vista numerico della maggioranza (La

Margherita) si posiziona di fianco all’intervallo centrale in cui cadono

l’elettore medio e mediano. La Margherita assume il ruolo

fondamentale, all’interno della coalizione di centrosinistra, di

congiungere da una parte RC e dall’altra il PATT. Si tratta di due partiti

che presentano due indici diametralmente opposti sullo spettro

elettorale e, infatti, la coalizione di centro sinistra, compresa fra RC e

PATT, copre, in parte, una quota di elettorato caratterizzato da un

indice politico di destra. Si tratta di una coalizione omnicomprensiva

che al suo interno comprende più anime, da RC agli Autonomisti. La

posizione centrale della Margherita permette questa convivenza

garantendo la possibilità di partecipare al governo provinciale da

parte di tutti i partiti della coalizione.

Il PATT, come è stato osservato per le singole aree tematiche,

presenta posizioni politiche più vicine, se non sovrapposte, a quelle

dei partiti di centrodestra. La quota di elettorato che separa il PATT da

FI (il partito più a sinistra della coalizione di opposizione), e che

costituisce l’effettiva parte di elettorato a metà strada, è pari al 6%;

quota troppo esigua per poter permettere alla coalizione di

minoranza di vincere le elezioni.

L’unica possibilità di rendersi visibile per la minoranza di centrodestra è

un’azione politica irresponsabile. Per questa ragione due partiti su tre

(AN e Lega) si collocano al di fuori dello spettro elettorale, ma

soprattutto l’offerta politica da essi proposta risulta poco distinta: le

loro posizioni tendono a sovrapporsi. FI, AN e Lega si trovano in una

situazione di minoranza permanente in cui la loro aspettativa di

rotazione è ormai disattesa. I partiti della coalizione di centrodestra

potrebbero non più ritenere valida la strategia competitiva di

Page 20: I Ds Nello Spazio Elettorale Trentino

convergenza verso il nucleo di elettori di mezza strada e per questo si

concentrano su uno dei due estremi. In realtà, in entrambe le

coalizioni, possono essere individuati i così detti partiti di ricatto, che

votati da elettori estremisti, sottraggono al partito ricattato voti preziosi

per ottenere la maggioranza. Osservando il grafico sia a sinistra che a

destra i partiti più estremisti (RC da una parte e AN e Lega dall’altra) si

posizionano addirittura fuori dall’intervallo delimitato dagli elettori. Il

fatto che RC risulta alla sinistra della disposizione dell’elettorato

trentino potrebbe essere frutto di una strategia pensata per avere

maggiore potere contrattuale verso i partiti più moderati e

numericamente più consistenti della coalizione, così da ottenere

riforme meno centriste. Lo stesso si può affermare, per il versante

opposto, per Lega e AN.

Infine è necessario ricordare che durante la codifica delle risposte di

coloro che non avevano assunto nessuna posizione rispetto alla

somministrazione di alcune affermazioni è stato attribuito un

punteggio che li posiziona a metà del continuum di atteggiamento.

Questa decisione è stata presa poiché il mancato auto-

posizionamento coincide con una dichiarazione di equidistanza

dall’essere sia favorevole che sfavorevole alle politiche proposte. È

possibile che in questo modo si sovrastimano coloro che nell’indice

finale ottengono un valore medio che li posiziona al centro dello

spettro. Questa rappresentazione potrebbe, però, non essere lontano

dalla realtà e spiegare che gli elettori trentini non informati o non

interessati alle problematiche locali, nell’indecisione, preferiscono

affidare il proprio voto a chi è già stato al governo e che ha fama di

buon amministratore: la coalizione di centrosinistra.

Page 21: I Ds Nello Spazio Elettorale Trentino

CONCLUSIONI

All’interno della coalizione di centro-sinistra, a livello provinciale, si

inverte la situazione che caratterizza gli equilibri a livello nazionale. La

Margherita, in Trentino, rappresenta il partito più forte della coalizione,

assumendo il ruolo di fulcro anche all’interno dell’intero spazio

elettorale. La Margherita ha il vantaggio strutturale di essere percepita

come il partito più centrista della coalizione, che lascia più a sinistra

alleati comunque indispensabili per vincere, DS e RC. Esiste però un

gruppo di partiti alleati, altrettanto importanti, verso destra.

In una competizione bipolare la capacità di attrazione sull’elettorato

nello spazio moderato e centrista dello spettro, insieme alla capacità

di raccogliere tutto ciò che esiste all’estremo del proprio

schieramento sono requisiti essenziali per il successo elettorale. La

Margherita, a livello provinciale, ha ben chiare entrambe queste

necessità.

Per quanto riguarda il partito dei DS possiamo dire che i suoi risultati

elettorali concordano con la rappresentazione appena elaborata:

pochi seggi coincidono con una quota di mercato elettorale non

molto consistente. D’altra parte i DS si situano fra RC, che raccoglie

posizioni ancora più a sinistra e che conta su una quota ancora più

bassa di voti, e un grosso partito di centro (se si guarda il suo indice

politico) con un leader forte: la Margherita. In questa situazione vi è il

rischio che la coalizione di centrosinistra scivoli su posizioni di destra o

di centrodestra dove si trova la maggior parte degli elettori trentini.

Potrebbe essere ragionevole pensare al partito di centro, La

Margherita, che si avvicina a posizioni più di destra, magari alleandosi

con partiti della coalizione di minoranza che, nella rappresentazione

appena presentata, poco si distinguono politicamente dall’ultimo

Page 22: I Ds Nello Spazio Elettorale Trentino

degli alleati di centrosinistra: il PATT.

Vista la distribuzione dell’elettorato, per acquisire una quota maggiore

di voti, i DS potrebbero spostarsi su posizioni più centriste; in questo

modo avvicinerebbero la loro posizione a quella della Margherita

intaccando la sua quota di mercato elettorale e quindi avviando una

forte competizione infra-coalizione. Il rischio è che la Margherita si

sposti, a sua volta, verso destra avvicinandosi ancora di più al PATT e

di conseguenza a FI. È possibile evitare questa possibilità facendo sì

che i DS siano, per La Margherita, l’anello di congiunzione necessario

verso la sinistra più estrema e i suoi voti.