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I CONTRATTI DELLE AREE
DIRIGENZIALI2002/2005 parte normativa2002/2003 I° biennio economico2004/2005 II° biennio economico
CATANZARO 2007
ASPETTO FORMALEESIGENZA DI UN TESTO UNICO SUL MODELLO DEL d. Lgs.vo 165/2001DIRIGENZA S.P.T.A. 15 - C.C.N.L.
– meno tecnicismi (chiarimenti ARAN)- consolidare e riaffermare il carattere
gestionale del CCNL per superare la visione burocratica (adempimento)
DEVIAZIONI E RALLENTAMENTI DEL PROCESSO DI RIFORMA
LEGGE 12/02/68 N. 132ENTI OSPEDALIERI E ASSISTENZA
SANITARIA
ORGANIZZAZIONE- 1 - STRUTTURA E AMM.NE(requisiti: servizi e divisioni)- 2 - CLASSIFICAZIONE OSP.
1 - Op. di zona1 - Ospedali provinciali1 - Ospedali regionali + 1 mil. Abit.1 - Ospedali specilizzati
- Consiglio di amm.ne (6 comp.)- Presidente (voto)
CONSIGLIO SAN.-del. su acquisto attrezzature-riconversione reparti
ORDINAMENTO INTERNO SERVIZI OSPEDALIERI
D.P.R. n. 128/69
SERVIZI OSPEDALIERI Serv. Igienico organizzativi
Serv. Diagnosi e cura
Serv. Amm.vi generali
Direzione sanitaria e amm.va
Sovraintenente sanitario
Servizi di diagnosi e cura:
DIVISIONI
SEZIONI
SERVIZI SPECIALI
ATTRIBUZIONI PRIMARIO – AIUTO E ASS.TE (SOSTITUZIONE)
STATO GIURIDICO DEI DIPENDENTI DEGLI ENTI OSP.
D.P.R. n. 130/69
CLASSIFICAZIONE PERSONALE
SANITARIO
LAUREATO RUOLI SPECIALI
AMM.VO
TECNICO
ASS.ZA RELIGIOSAAMMISIONE AGLI IMPIEGHI
(requisiti e procedure)
Doveri
Responsabilità
incompatibilità
La legge Amato
Legge 421/92
d.lgs 502/92
d.lgs 29/93
d.lgs 503/92
d.lgs 504/92
POLITICA DEI REDDITI E DELLA OCCUPAZIONE
(PROTOCOLLO TRILATERALE 3 LUGLIO 1993)
OTTENIMENTO DI UN TASSO DI INFLAZIONE PROGRAMMATO ED ALLINEATO CON L’EUROPA
RIDUZIONE DEL DEBITO E DEFICIT DELLO STATO – STABILITA’ VALUTARIA
La riforma delle pubbliche amministrazioni e l’accordo di
luglio Il decreto legislativo n. 29/93 (ora n.165/2001):
Mira all’accrescimento dell’efficienza della p.a. - produttivitàPone in primo piano il problema dei costi contrattuali da contenere nei vincoli di finanza pubblica - economicitàIntroduce un sistema di contrattazione nazionale che “… in coerenza con il settore privato…” (art. 45, c.1) ha cadenze contrattuali dei 4 - 2 anni;
L’accordo di luglio e le pubbliche amministrazioni
(segue)
Le principali modifiche al d.lgs. n. 29/93 sono riassumibili in:
Assegnazione alle P.A. delle capacità e poteri del privato datore di lavoro per l’organizzazione degli uffici e la gestione dei rapporti di lavoro
Introduzione della contrattazione integrativa vera e propria – vedi privato
Definizione di un diverso assetto negoziale istituendo e riconoscendo un ruolo decisivo ai Comitati di Settore, diversi per ogni comparto (cambia anche il procedimento di contrattazione ed il sistema di verifica dei costi contrattuali da parte della Corte dei Conti).
Rafforzamento della funzione dirigenziale orientata al raggiungimento di obiettivi
Fonti del rapporto di lavoro con le amministrazioni
pubbliche(art. 2 d.lgs. 165/01)
Costituzione repubblicana (artt. 28, 97, 98)Legge 421/92 (art. 2, comma 1, lettera C per le sette materie sottratte al processo di contrattualizzazione)Codice civile (artt. 2082-2134, con molte deroghe)Leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell’impresa (attenzione alle deroghe dello stesso decreto)Contratti collettivi - integrativiContratti individuali (con limiti)
LA STRUTTURA DEL S.S.N.
UNITA’ SANITARIE LOCALIAZIENDE SANITARIE – OSP.
(AUTONOMIA AMM.VA- PATRIMONIALE GESTIONALE - CONTABILE)
PERSONALE
RIORDINO DELLE CARRIERE
Contrattualizzazione del rapporto di lavoro dei dipendenti e dirigenti pubblici ed allineamento delle fonti con il settore privato
Applicazione delle stesse politiche salariali del settore privato nel rinnovo dei contratti collettivi nazionali secondo le regole dell’Accordo
sulla politica dei redditi stipulato nel 1993 fra Governo e Sindacati
Affidamento all’ARAN della contrattazione collettiva nazionale per tutti i settori pubblici
Modello del dialogo sociale (Relazioni sindacali). Rappresentatività e rappresentanza delle OO.SS.
Linee strategiche della Linee strategiche della riforma del pubblico riforma del pubblico
impiego del 1993impiego del 1993
Linee strategiche della Linee strategiche della riforma del pubblico riforma del pubblico
impiego del 1993impiego del 1993
Razionalizzazione e riorganizzazione delle P.A.
DISCIPLINA RAPPORTO DI LAVORO
Il rapporto di lavoro dei dipendenti della P.A. è disciplinato nella prev. dell’art. 2, comma 2 del D. Lgs.vo n. 165/2001:- codice civile (libro V, titolo II, capo I°)- leggi sui rapporti di lav. subordinato
IL PERCORSO NEGOZIALEIl rapporto pattizio è regolato
mediante:
Contratti collettivi (nazionali e integrativi)Contratti individuali
-(L. n. 421/1992, art. 2 e D. Lgs.vo n.165/2001, art. 2, comma 3.
PERCORSO NEGOZIALE
DPEFDocumento prog. ec. finanziaria
LEGGE FINANZIARIA
DIRETTIVE COMITATO DI
SETTORE
TRATTATIVA
verbale tecnicoPREINTESA
AUTORIZZAZIONECOMITATO DI SETTORE < 5 GG
parere Consiglio dei ministriTRASMISSIONE ALLA CORTE DEI CONTI
DA PARTE DELL’ARAN < 5 GG
VALIDAZIONE CORTE DEI CONTI < 15 GG
Certezza del costo del lavoroGoverno della spesa nel I e II livello di contrattazioneFondo A : tutti emolumenti legati ad incarichi o status, corrisposti con continuità, in pratica irreversibiliFondo B : emolumenti legati a fattori contingenti o aleatori – e interconnessi alla prestazione lavorativa resa (straordinario, PD, rischio, disagio, ecc.) Fondo C : remunera la performance collettiva o individuale – è variabile e sempre a consuntivo previa verifica – è il collettore finale di tutte le risorse non speseObbligatorietà dell’utilizzo integrale dei fondi
I contratti collettivi
Durata4 anni per la parte normativa2 anni per la parte economicaNel II biennio recupero del Delta tra inflazione programmata e inflazione reale Entrata in vigore il giorno successivo alla stipulaRinnovo tacito se non disdetto
Campo di applicazione- soggettivo -
Tutti i dipendenti a tempo indeterminato e determinato delle tre Aree negoziali :
1. Dirigenza MV (area IV – 3 profili)2. Dirigenza SPTA (area III – 11 profili)3. Comparto (profili vari inquadrati in
4 categorie e 2 livelli economici interni alle cgt. B e D)
Campo di applicazione- oggettivo -
Aziende USL e aziende ospedaliereIstituti zooprofilattci sperimentali (IZS - sono 10)Istituti di Ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS -sono 15 di diritto pubblico e 16 di diritto privato)Osp. Galliera di GenovaOsp. dell’Ordine Mauriziano di Torinoex IPAB prevalentemente pubblicheRSA prevalentemente pubblicheAgenzia per i Servizi Sanitari Regionali (ASSR)Agenzie Regionali Protezione Ambiente (ARPA)
CAMPO DI APPLICAZIONEart. 1
Il CCNL si applica a tutti i Dirigenti con rapporto di lav. a tempo ind. e det. (15 septies – Co.Co.Co.) Dipendenti delle aziende indicat nel CCNQ del 24 settembre 2004 (definizione dei comparti) Riflessi sulla mobilità tra aziende Dichiarazione congiunta n. 1 (fondazioni 51% capitale pubblico)
Le regole discendono dal d.lgs. 165/2001 e dai CCNL che stabiliscono soggetti, materie, limiti, risorse e livelli di relazioni sindacali
I contratti integrativi non possono essere in contrasto con vincoli e limiti posti dai CCNL. Le clausole difformi sono nulle e applicabili. Nullità rilevabile da chiunque vi abbia interesse .
Le ragioni
controllo dei costi
rappresentanza nei luoghi di
lavoro
Le regole della contrattazione integrativa
Principi ispiratori delle relazioni sindacali aziendali
“Il sistema delle relazioni sindacali è improntato a principi di
responsabilità, correttezza, buona fede e trasparenza dei
comportamenti ed orientato alla prevenzione dei conflitti”.
Su tutte le materie demandate, in una
unica sessione negoziale, salvo
particolare natura materia. Tempi
previsti sono indicativi
quadriennale per parte normativa
biennale per la parte economica, con eventuale
cambiamento soggetti come da CCNL
Durata
Individuazione e utilizzo risorse fondi avviene annualmente in C.I., senza cambiare i criteri del C.I. quadriennale
Caratteristiche del contratto integrativo
La delegazione di parte sindacale è formata da:
Componenti OO.SS.
firmatarie CCNL
R.S.U
COMPARTO DIRIGENZA
componenti OO.SS.
firmatarie CCNL
R.S.A
La delegazione sindacale
Principi strategici del CCNL del 3 novembre 2005
Principi strategici del CCNL del 3 novembre 2005
Consolidamento sistema normativo del rapporto di lavoro
Consolidamento del sistema delle relazioni sindacali
Adattamento delle norme contrattuali alle esigenze del SSN
Adattamento norme contrattuali a leggi sopravvenute
1
2
3
4 interventi correttivi
5
LE DIRETTIVE DEL COMITATO DI SETTORE
disponibilità delle risorse finanziarie e finalizzazione degli aumenti (75% tab+pos e 25% acces.) P.I. 90% sul fondamentale pens. e valido per TFR)semplificazione del sistema di valutazionemaggiore concretezza ed esigibilità del contratto individualefinalizzazione dell’orario al perseguimento degli obiettivi aziendalichiarimento sulla questione dell’orario dei direttori di struttura complessablindatura delle ferieprestazioni orarie aggiuntive da far rientrare nell’ambito del risultatovalorizzazione economica di aree di maggior disagio individuando le modalità di finanziamentoresponsabilizzazione dei professionisti nella negoziazione di budget armonizzazione autorizzazioni ad attività extraistituzionali.
Orario di lavoro (30 min. sett. 26 ore annue) e volumi prestazionali (regione) – acquisto prestazioni € 60,00, eccedenti i servizi istituzionali, in attività libero professionale.Sostituzioni – indennità non prevista per le U.Org.Comitato dei garantiEsame del Consiglio dei ministri sui contrattiIntromissione del legislatore ordinario (prestazioni aggiuntive infermieri - dottorato di ricerca e borsa di studio- finanziaria 2006)Legge Frattini (Spoils system)Interpretazioni autenticheRicorso ai Verbali tecniciSentenze Cassazione sull’ UPD e limiti orario anestesistiStraordinario della dirigenza sanitariaLegge BiagiCCNL 19 aprile 2004 non validato dalla Corte dei contiSentenze Giudici del lavoroRelazioni sindacali (ampliamento della contrattazione integrativa)Nuova legge 241
Il coordinamento regionale (120 gg.)previsto dall’art. 9 è un nuovo
modello relazionale (III livello di contrattazione collettiva) ?
Concetto di “Confronto” : abbiamo un nuovo modello relazionale ?
Dichiarazione congiunta n. 5
Scelta contrattuale (segue art. 9)
Scelta contrattuale (segue art. 9)
Caratteristiche del coordinamento regionale
Non ferma le relazioni sindacali nelle materie non
indicate
Ove non attuato nei 120 gg. Ripresa delle relazioni
sindacali aziendali anche nelle predette materie
Modalità confronto OOSS firmatarie con Regione su materie aventi riflesso su istituti CCNL, riorganizzazioni ex d.lgs 229/1999,
riequilibrio dei fondi per l’allineamento della retribuzione (ex perequazione)
IL PERCORSO DEGLI INCARICHI DIRIGENZIALI
CONCORSO PUBBLICO
STIPULA CONTRATTO INDIVIDUALE
INDICAZIONE OBBLIGATORIA DELL’INCARICO NEL CONTRATTO
30 GG. PER PRESENTAZIONE DOCUMENTI
Costituzione del rapportoStipula contratto individualeForma scritta e obbligatorietà Elementi obbligatori (8)Elementi facoltativi (limiti)Clausole vessatorie (art. 1341 cc)No a clausole “peggiorative”Modalità e procedure di stipula
CONTRATTO IND. LAVORO
1 – TIPOLOGIA RAPPORTO LAVORO2- DATA INIZIO RAPPORTO3 – AREA E DISCIPLINA 4- INCARICO CONFERITO5 – OBIETTIVI GENERALI6 – DURATA7 – MODALITA’ VERIFICA8 - TRATTAMENTO ECONOMICO
9 – PERIODO DI PROVA10 - SEDE DI DESTINAZIONE
NB: OGNI MODIFICA DEVE ESSERE PREVENTIVAMENTE COMUNICATA AL DIRIGENTE
PERIODO DI PROVAART. 14
- NEO ASSUNTI O IN CASO DI NOVAZIONE DEL RAPPORTO PER CAMBIO DISCIPLINA(ASPETTATIVA 6 MESI)
ASSUNZIONI A TEMPO DETERMINATO
ART. 16 CCNL 5/12/96LEGGE 230/621- SOSTITUZIONE + 45 GG.2 - COPERTURA POSTI VACANTI – MAX 8 MESI
PER LA SELEZIONE ART. 9 L. N. 207/85
ORARIO DI LAVORO E ORARIO DI SERVIZIO
E’ il debito orario contrattualmente dovuto dal singolo dirigente. Ha valenza soggettiva ed è riferibile individualmente a ciascun medico. Attualmente è di 38 ore settimanali di cui 4 riservate all’aggiornamento, alla didattica alla ricerca e, comunque, ad attività non assistenziali.
Delle 4 ore di cui sopra 30 minuti sono finalizzati alla riduzione delle liste di attesa e agli obiettivi di budget.
ORARIO DI LAVORO
ORARIO DI SERVIZIO
:
E’ la modalità pratica di articolazione dell’orario di lavoro dei singoli dirigenti in funzione delle esigenze operative della struttura di assegnazione.
Ha valenza oggettiva ed è riferibile a profili orari definiti dall’Azienda.
E’ lo strumento gestionale mediante il quale si assicura la presenza medica nei servizi ospedalieri e territoriali nell’arco delle 24 ore.
La materia, riguardo ai criteri generali, è oggetto di concertazione con le OO.SS.
Per i Direttori di struttura complessa non è previsto un orario di servizio in quanto i medesimi organizzano il proprio tempo lavoro in modo flessibile, non effettuano guardie né pronta disponibilità
SERVIZIO DI GUARDIAArt. 16 ccnl 3/11/05Ore notturne e giorni festivi – garantisce la continuità assistenzialeE’ assicurato da tutti i dirigenti professionali e di strutt. semplice
PRONTA DISPONIBILITA’
Art. 17 ccnl 3/11/05Solo periodi notturni e festiviPiano annualeSostitutivo e/o integrativo dei servizi di guardiaMax 12 ore 24 nei gg.festiviMax 10 pd mensiliRiposo compensativo
Le prestazioni extraorarie dei dirigenti sanitari Raggiungimento
obiettivi prestazionali negoziati in sede di budget
- Guardie - Pronta disponibilità- Attività non programmabili
Ulteriori obiettivi prestazionali, eccedenti quelli negoziati, finalizzati alle liste di attesa
Orario
aggiuntivo
Lavoro
straordinario
ALPI
aziendale
Tariffe contrattuali o
riposi sostitutivi (dopo le ferie
residue)
Prestazioni aggiuntive
a € 60 l’ora
Nel limite della capienza del FondoMateria di contrattazione integrativa per i criteri generali
Nel limite della capienza del FondoMateria di contrattazione per la definizione delle quote del Fondo
- A carico del bilancio - Su indirizzi della Regione- Devono essere prima garantiti gli obiettivi negoziati
Specifiche quote di
retribuzione di
risultato
Orario di lavoro dei dirigenti e normativa comunitaria
Gli artt. 16 e 17 del d.lgs. 66/2003 prevedono una serie di deroghe alla disciplina comunitaria dell’orario, riposi e istituti connessi che valgono per tutti i lavoratori pubblici e privati. In particolare il quinto comma dell’art. 17 fissa le deroghe per i “lavoratori la cui durata dell’orario di lavoro, a causa delle caratteristiche dell’attività esercitata, non è misurata o predeterminata o può essere determinata dai lavoratori stessi”. Il successivo punto a) cita espressamente i dirigenti.Si riportano di seguito le deroghe esplicitamente previste e, in via residuale, gli istituti inderogabili
Istituto Articolo del decreto
Deroga al principio
Orario normale di lavoro 3 Non applicabile ai dirigenti
Durata massima del lavoro
4 Non applicabile ai dirigenti
Lavoro straordinario 5 Non applicabile ai dirigenti
Riposo giornaliero 7 Non applicabile ai dirigenti
Pausa giornaliera 8 Non applicabile ai dirigenti
Lavoro notturno 12 e 13 Non applicabile ai dirigenti
Riposo settimanale 9 Inderogabile
Ferie 10 Inderogabile
Limitazioni al lavoro notturno
11 Inderogabile
SOSTITUZIONIArt. 18 ccnl 8/06/00Ruolo unicoNo mansioni superioriIndennità risarcitoria
MOBILITA’Art. 20 ccnl 8/06/00- mobilità volontaria tra enti del comparto (posto vacante dot. Org.)- 10 giorni per nulla osta e/o preavviso- no novazione rapporto- no dirigenti struttura complessa- art. 31 ccnl 5/12/96 accordi mobilità – esuberi (dichiarazione eccedenza)
MOBILITA’ INTERNAArt. 16 ccnl 10/02/04- sistema incarichi- nuovo incarico in altra struttura- rispetto dell’area e disciplina - mobilità urgenza max 1 mese
COMANDOArt. 21 ccnl 8/06/00
Esigenze di servizioMobilita’Assenso dirigente
RISOLUZIONE CONSENSUALE
Art. 22 ccnl 8/06/00Processi di ristrutturazioneDiminuzione oneri di bilancioRegolamento (concertazione)Azienda può erogare indennità supplementare max 24 mensilità
Graduazione incarichi dirigenziali
GRADUAZIONE DELLE FUNZIONI
FUNZIONIGRAMMAPESATURA INCARICHI CRITERI CONTRAT.TIPOLOGIE DI INCARICO (RUOLO UNICO)LIVELLO DI PROVENIENZAFONDO
Tipologie incarico
INCARICHI GESTIONALIART. 27 CCNL 8/06/000
DIREZIONE STRUTT. COMPLESSA
DIREZIONE STRUTTURA SEMPLICE
INCARICHI PROFESIONALIIncarico di natura professionale anche di alta professionalità lett.ra c)
Incarico di natura professionale (base)- 5 anni – lett.ra d)
LA REVERSIBILITA’ DELL’OPZIONE
L’opzione per il rapporto esclusivo attualmente può essere revocata entro il 30 novembre di ciascun anno con effetto dal 1° gennaio successivo. In tal caso:
1. Il dirigente è libero di esercitare l’attività extramuraria2. Non può svolgere alcun tipo di attività intramuraria3. Se direttore di struttura non perde la titolarità
dell’incarico né la relativa indennità di struttura complessa
4. Perde l’indennità di esclusività5. La retribuzione di posizione viene decurtata del 50%
della componente variabile6. Perde l’intera retribuzione di risultato7. Entro il 30 novembre di ciascun anno può tornare a
rapporto esclusivo con effetto ai fini economici dal 1° gennaio successivo (novità : art. 10, comma3)
IL NODO DELLA VALUTAZONE1) – a livello concettuale le riforme hanno contribuito ad affermare una visione dell’attività ammnistrativa in termini di obiettivi superando la logica dell’adempimento amministrativo (accordo 6 aprile 2007 punta molto su tale elemento);2) – oggi in tante realtà la valutazione = ulteriore adempimento burocratico
CHI VALUTA E COME VALUTARE
1) – Authority: potrebbe costituire un modello di val. indipendente e trasparente;oppure:2) – una commissione che stabilisca parametri di valutazione per misurare l’efficienza delle strutture coordinandosi con i nuclei di valutazione
MANCA UN SISTEMA REGOLATORE
– nel privato il “regolatore” è il mercato;- nel pubblico si potrebbe individuare nell’utenza e nella sua possibilità di esprimere una valutazione sul grado di:A) - soddisfazione;B) - efficienza del servizio erogato (la soddisfazione dei cittadini non può essere il metro esclusivo per misurare la qualità la P.A. agisce seguendo i principi di legittimità, efficienza, qualità, equità ecc.)
ACCORDO DEL 6 APRILE 2007
La soddisfazione del cittadino come parametro di differenziazione retributiva
PRINCIPI ISPIRATORI
INFORMAZIONE ADEGUATA PARTECIPAZIONE VALUTATO COMUNICAZIONE – CONTRADDITTORIO I^ E II^ ISTANZA
• TRASPARENZA CRITERI
• OGGETTIVITA’ METODOLOGIE
• OBBLIGO MOTIVAZIONE
DIRETTA CONOSCENZA
DELL’ ATTIVITA’ DEL VALUTATO
VERIFICA PROFESSIONALE
Verifica al termine dell’incarico di direzione struttura (complessa e
semplice) o professionale
COLLEGIO TECNICO
Allo scopo di:
Conferma incarico o conferimento altro incarico
•Passaggio di fascia per indennità di esclusività
•Equiparazione ex IX° liv.
Verifica al compimento dei 15 anni di esperienza
Verifica dirigenti neoassunti al termine primo quinquennio
I TEMPI DELLE VERIFICHE DEL COLLEGIO TECNICO
Verifica entro 3 mesi dalla maturazione dell’esperienza professionale richiesta per il passaggio alla fascia superiore dell’indennità di esclusività (art. 5, comma 6, CCNL 08/06/2000, II° biennio)
Verifica di tutti i dirigenti alla scadenza dell’incarico in tempo utile per procedere alla formale conferma o revoca (attenzione a situazioni di acquiescenza)
VERIFICA GESTIONALEVerifica annuale per tutti i dirigenti sui risultati raggiunti
Verifica annuale per i dirigenti di struttura semplice e complessa sui risultati di gestione
NUCLEO DI VALUTAZIONE
Allo scopo di:
Attribuire la retribuzione di risultato (per tutti)
Concorrere alla valutazione di conferma assieme ad altri elementi
PUNTI DI CRITICITA’PUNTI DI CRITICITA’
Costi generali del sistema, compresi oneri per i valutatori
Concreta ed oggettiva distinzione tra verifica professionale e gestionale
(caso dell’art. 28, lett.d – effcacia modelli organizzativi)
Omogeneità dei percorsi valutativi (caso della mobilità)
Coordinamento reg.
Preparazione dei soggetti valutatori o
loro assenza
Vincolo art. 30, comma 4
n. 2 val. negative + coll. Tec. per revoca incarico
I problemi irrisolti
Equivoco sui Direttori di Dipartimento
Chi li verifica realmente ?
(punto C allegato 5)
Eventuali interventi d’urgenza anticipati
(art. 5, c. 4 d.lgs. 286/99)
Ruolo ed intervento di DA e DS
Composizione dei Collegi tecnici (d.c. n. 10)
Verifiche della Dirigenza P.T.A.:
Eventuale assenza del Dipartimento
Ha senso effettuare sempre il doppio grado ?
COMPETENZE DELLA DIREZIONE AZIENDALE
La Direzione aziendale conserva la prerogativa del conferimento e revoca degli incarichi dirigenziali, che non possono essere delegate
Le eventuali valutazioni positive del CT e del NV sono condizione necessaria ma non sufficiente per la concessione di incarichi diversi o superiori, ma lo sono per la conferma (vedi art. 28, c. 2, lett.a)
Valutazione dirigentiCaratteristica essenziale e ordinaria del rapporto di lavoro diretta a: - verifica livello raggiungimento obiettivi assegnati;- verifica professionalità espressa(art. 25, comma 1)
Tutti i giudizi definitivi concorrono a formare la valutazione (valutazione integrata, art. 25, comma 4)
I risultati finali vanno riportati nel fascicolo personale (art. 25, comma 4)
Criteri generali che informano i sistemi di valutazione
Concertazione con OO.SS.
Art. 25, comma 5
Linee generali di indirizzo delle regioni
CCNL 3.11.2005, ART. 27, comma 1: Effetti della valutazione positiva dei risultati
Valutazione annuale per dirigenti di SC o SS:
Valutazione annuale per tutti gli altri dirigenti:
Nucleo di valutazione
3. l’efficacia dei modelli gestionali adottati per il raggiungimento degli obiettivi annuali.
1. gestione budget finanziario formalmente affidato e delle risorse umane e strumentali effettivamente assegnate in relazione agli obiettivi concordati e risultati conseguiti;
2. ogni altra funzione gestionale espressamente delegata in base all’atto aziendale;
3. impegno e disponibilità correlati all’articolazione dell’orario di lavoro rispetto al conseguimento degli obiettivi.
1. osservanza delle direttive nel raggiungimento dei risultati in relazione all’incarico conseguito;
2. raggiungimento degli obiettivi prestazionali quali-quantitativi espressamente affidati;
Art. 27, commi 2 e 3: Effetti della valutazione positiva dei risultati
Nucleo di valutazione• Attribuzione retribuzione di risultato
• Concorre alla valutazione alla scadenza dell’incarico
Collegio tecnico
Verifica e valutazioni:- di tutti i dirigenti alla scadenza dell’incarico loro conferito in relazione alle attività svolte e risultati raggiunti- dei dirigenti di nuova assunzione al termine del primo quinquennio di servizio;- dei dirigenti che raggiungono l’esperienza professionale ultraquinquennale in relazione all’indennità di esclusività
• Conferma o revoca dell’incarico• Benefici economici legati all’anzianità
Aspetti valutati dal Collegio tecnico (art. 28,
comma 1)
a) Collaborazione interna e livello di partecipazione nell’organizzazione dipartimentale
b) Livello di espletamento delle funzioni affidate nella gestione delle attività e qualità dell’apporto specifico
c) Risultati delle procedure di controllo con particolare riguardo all’appropriatezza e qualità clinica delle prestazioni, all’orientamento all’utenza, alle certificazioni di qualità dei servizi
d) Efficacia dei modelli organizzativi adottati per il raggiungimento degli obiettivi
e) Capacità dimostrata nel motivare, guidare e valutare i collaboratori e di generare un clima organizzativo favorevole all’uso ottimale delle risorse, attraverso una equilibrata individuazione dei carichi di lavoro del personale, dei volumi prestazionali nonché della gestione degli istituti contrattuali
f) Capacità dimostrata nel gestire e promuovere le innovazioni tecnologiche e procedimentali, in particolare per quanto riguarda il rispetto dei tempi e modalità nelle procedure di negoziazione di budget in relazione agli obiettivi affidati nonché i processi formativi e la selezione del personale.
g) Capacità di promuovere, diffondere, gestire ed implementare linee guida, protocolli e raccomandazioni diagnostico terapeutiche aziendali
h) Attività di ricerca clinica applicata, sperimentazioni, attività di tutoraggio formativo, docenza universitaria e della docenza nell’ambito dei programmi di formazione permanente aziendale
i) Raggiungimento del minimo di credito formativo di cui all’art 16 ter d.lgs. 502/92 tenuto conto dell’art. 23, c. 4 e 5
j) Rispetto del codice di comportamento allegato al CCNL tenuto conto anche delle modalità di gestione delle responsabilità dirigenziali e dei vincoli derivanti dal rispetto dei codici deontologici
CCNL 3.11.2005, ART. 28: Effetti della valutazione positiva delle attività professionali svolte e dei risultati raggiunti
Collegio tecnico
a) Dirigenti struttura complessa o semplice
- Conferma incarico già assegnato o - conferimento altro incarico della stessa tipologia di pari o maggior valore gestionale ed economico
Scadenza incarico
a1) Altri dirigenti
b) Dirigenti neo assunti
Al termine del 5° anno Attribuzione incarichi prof.li (anche di alta specializzazione, consulenza, studio e ricerca, ispettivi, di verifica e controllo) o incarichi di direzione struttura semplice
Attribuzione fascia superiore indennità esclusività
Rideterminazione retribuzione posizione minima contrattuale (equiparazione)
c) Dirigenti ultra quinquennali
Dopo 15 anni servizio
- Conferma incarico già assegnato o - conferimento altro incarico di pari o maggior valore professionale ed economico o di struttura semplice
L’accertamento della responsabilità dirigenziale a seguito dei distinti e specifici processi di valutazione (dei risultati e dell’attività professionale) prima della formulazione del giudizio negativo deve essere preceduto da un contraddittorio nel quale devono essere acquisite le controdeduzioni del dirigente anche assistito da una persona di fiducia.
L’accertamento che rilevi scostamenti rispetto agli obiettivi e compiti professionali propri dei dirigenti, come definiti a livello aziendale ed imputabili a responsabilità dirigenziale, comporta l’assunzione di provvedimenti che devono essere commisurati:
a) alla posizione rivestita dal dirigente nell’ambito aziendale
b) all’entità degli scostamenti rilevati.
Art. 29: La valutazione negativa
CCNL 3.11.2005, ART. 30: Effetti della valutazione negativa dei risultati per i dirigenti di SC o SS (Nucleo di valutazione)
Risultati negativi della gestione finanziaria, tecnica e amministrativa determinati dall’inosservanza delle direttive ed all’operato non conforme ai canoni indicati all’art. 27, c. 1, punto 1.
a) Perdita tutto o parte della retribuzione di risultato per l’anno della verifica
b) Revoca incarico prima della scadenza e affidamento di altro incarico di SC, SS o alta professionalità, di valore economico inferiore a quello in atto, con le procedure del comma 4. Perdita ISC e riduzione indennità esclusività per dirigenti SC.
c)Accertamento responsabilità reiterata:revoca incarico prima della scadenza e affidamento di incarico di alta professionalità di valore economico inferiore, salvo recesso (comma 5).
Comma 4: anticipazione della verifica e valutazione da parte del Collegio tecnico (art. 31) solo a partire dalla II valutazione negativa consecutiva. In caso di valutazione negativa la retribuzione posizione unificata è decurtabile max del 40%
CCNL 3.11.2005, ART. 30: Effetti della valutazione negativa dei risultati per i dirigenti con meno di 5 anni di anzianità, con incarico professionale di base. (Nucleo di valutazione)
Accertamento delle responsabilità dirigenziali dovuto all’inosservanza delle direttive ed all’operato non conforme ai canoni indicati all’art. 27, c. 1, punto 2
a) Perdita tutto o parte della retribuzione di risultato per l’anno della verifica.
Comma 5: la responsabilità dirigenziale per reiterati risultati negativi, fondata su elementi di particolare gravità, può costituire giusta causa di recesso da parte dell’azienda previa attuazione delle relative procedure (art. 36 CCNL 5.12.1996 e Comitato garanti)
CCNL 3.11.2005, ART. 31: Effetti della valutazione negativa delle attività professionali svolte e dei risultati raggiunti
Collegio tecnico
a) Dirigenti struttura complessa
Mancata conferma incarico ma mantenimento in servizio. Affidamento incarico struttura semplice o alta professionalità, (Congelamento posto vacante dirigente)Perdita ISC e passaggio fascia inferiore indennità esclusività (salvo recesso)
b) Tutti gli altri dirigenti
Mancata conferma incarico. Affidamento incarico alta professionalità di minor valore economico.Ritardo 1 anno attribuzione fascia superiore indennità esclusività ove attribuibile nel medesimo anno (salvo recesso )
c) Dirigenti con meno di 5 anni
Scadenza incarico
Scadenza incarico
Al termine 5 anni
Ritardo 1 anno: a) nell’eventuale conferimento di nuovo incarico di alta professionalità o di SS. b) nell’attribuzione fascia superiore indennità esclusività; c) nella rideterminazione della retribuzione posizione minima contrattuale (equiparazione) - (salvo recesso )-Nei casi b) e c) i dirigenti sono soggetti a nuova verifica l’anno successivo per la eventuale rimozione degli effetti negativi con riguardo alle indennità.
PIRAMIDE VALUTATIVA ovvero “Chi valuta chi in I istanza”
Direttore sanitario aziendale
Direttore dipartimento
Direttore dipartimento
Direttore dipartimentoDirettore presidio
Direttore struttura complessa Resp.le struttura
semplice dip.le
Direttore struttura complessa
Resp.le struttura semplice
Resp.le struttura semplice
Incarichi professionali
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