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Ho scoperto il segreto di Frida Kahlo I celebri autoritratti . I quadri dedicati al marito Diego . Gli abiti che ne hanno fatto un'icona di stile . Ma non solo. La nostra giornalista ha visto da vicino il letto dove la pittrice messicana, invalida dopo un incidente , dipinse molte delle di Catia Donini - W äcatiaconiac vevo progettato di mostrare anche una Frida Kalho sorridente. Ho cercato fra gli autoritratti e le foto che le hanno scattato, ma ho trovato solo 2 immagi- ni. Lei non sorride quasi mai, non am- micca, non è seduttiva. È sempre dritta, seria, che ci guarda in faccia». La storica dell'arte Gioia Mo- ri mi accompagna fra le opere delle mostra che ha curato: La Collezione Gelman: arte messicana del XX secolo, in corso a Bologna. Ci sono dipinti, fotografie, disegni e collages dei grandi artisti del Paese sudamericano. Su tutti, Frida Kalho. Nata nel 1907, da padre di ascendenze ebraiche e madre di origini amerinde, Frida ha sempre detto di essere nata nel 1910: voleva sentirsi "figlia" della rivoluzione messicana, iniziata quell'anno per porre fine alla dittatura del generale Porfirio Díaz. «È unica» mi trovo a pensare davanti ai suoi quadri e agli auto- ritratti antesignani dei selfie: possiedono un lin- La Collezione Gelman Pagina 11

Ho scoperto il segreto di Frida Kahlo · e Frida in una foto de La Collezione Gelman. guaggio moderno che era parte di lei, personalità fortissima a dispetto dei problemi di salute

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Page 1: Ho scoperto il segreto di Frida Kahlo · e Frida in una foto de La Collezione Gelman. guaggio moderno che era parte di lei, personalità fortissima a dispetto dei problemi di salute

Ho scopertoil segreto diFrida KahloI celebri autoritratti . I quadri dedicati al maritoDiego . Gli abiti che ne hanno fatto un'iconadi stile . Ma non solo. La nostra giornalista ha vistoda vicino il letto dove la pittrice messicana,invalida dopo un incidente, dipinse molte delle

di Catia Donini - W äcatiaconiac

vevo progettato di mostrare anche unaFrida Kalho sorridente. Ho cercato fragli autoritratti e le foto che le hannoscattato, ma ho trovato solo 2 immagi-ni. Lei non sorride quasi mai, non am-

micca, non è seduttiva. È sempre dritta, seria, checi guarda in faccia». La storica dell'arte Gioia Mo-ri mi accompagna fra le opere delle mostra cheha curato: La Collezione Gelman: arte messicanadel XX secolo, in corso a Bologna. Ci sono dipinti,fotografie, disegni e collages dei grandi artisti delPaese sudamericano. Su tutti, Frida Kalho.

Nata nel 1907, dapadre di ascendenze ebraiche e madre di originiamerinde, Frida ha sempre detto di essere natanel 1910: voleva sentirsi "figlia" della rivoluzionemessicana, iniziata quell'anno per porre fine alladittatura del generale Porfirio Díaz. «È unica» mitrovo a pensare davanti ai suoi quadri e agli auto-ritratti antesignani dei selfie: possiedono un lin-

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Page 2: Ho scoperto il segreto di Frida Kahlo · e Frida in una foto de La Collezione Gelman. guaggio moderno che era parte di lei, personalità fortissima a dispetto dei problemi di salute

UNA, CENTO , MILLE FRIDA . 1. Autoritratto conscimmiette (1943): è nella mostra La CollezioneGelman . 2. II libro illustrato Frida (Rizzoli).3. II francobollo Usa a lei dedicato nel 2001.4. Un ritratto di Lucienne Bloch . S. Diego Riverae Frida in una foto de La Collezione Gelman.

guaggio moderno che era parte di lei, personalitàfortissima a dispetto dei problemi di salute. «LaKahlo ha saputo trasformare i punti deboli in pun-ti di forza» spiega Mori. A 18 anni l'autobus su cuiviaggiava dopo la scuola si scontrò con un tram.L'incidente la frantumò in mille pezzi, deforman-dola per sempre, e l'arte divenne la sua finestra sulmondo. In mostra c'è anche il letto in cui trascorseanni con il busto ingessato. E in cui ha realizzatogran parte delle opere, compreso il celebre Auto-ritratto seduta sul letto del 1937. Grazie allo specchiosul soffitto dipingeva ciò che vedeva: se stessa.

Frida scrive nei suoidiari: «Ho subito due gravi incidenti nella mia vita...Il primo è stato quando un tram mi ha travolto e ilsecondo è stato Diego». Ovvero, il pittore DiegoRivera. Nell'arte i due sono la coppia simbolo dell'o-di et amo, del tradimento e del perdono, del furo-re e del dilaniamento amoroso. Si sposarono nel1929, divorziarono 10 anni dopo a causa dei tradi-

1 ANNIVERSARIOIMPORTANTENel 2017 ricorronoi 110 anni dallanascita di FridaKahlo . Bologna lededica 2 mostre.La CollezioneGelman esponeopere, foto e abiti(fino al 26 marzo,www.palazzoalbergati.com,catalogo Skira).Dentro la vitadi Frida Kahloraccoglie le fotoche le ha scattatoLucienneBloch (fino al 26febbraio, www.onoarte.com).

2 FILM D 'AUTORELa vita di Fridaè stata raccontatain 2 film : Frida,Naturaleza Viva(1986) di PaulLeduc , con OfeliaMedina ; e Frida(2002), diretto daJulie Taymor einterpretato daSalma Hayek, cheper il ruolo èstata candidataall'Oscar.

1 DISCO CULTIl titolo dell'albumdei Cold playViva la vida orDeath and All HisFriends (2008)si ispira alla Kahlo,che pochi giorniprima di morirescrisse la frase«Viva la vida!»sul dipinto a cuistava lavorando.

menti di lui (perfino con la sorella di Frida, Cristina),si risposarono nel 1940. Per reazione alle infedeltàdi Rivera, Frida ebbe molte relazioni: con il comu-nista russo Leon Trotsky, il poeta André Breton, lafotografa Tina Modotti. Ma non smise mai di ama-re Diego. Tanti dipinti sono indissolubilmente le-gati al suo signor Rivera. Uno su tutti: L'abbraccioamorevole dell'universo, la terra (il Messico), Diego,io e il signor Xolotl del 1949. È esposto su una pa-rete azzurro cielo che mi porta con l'immaginazio-ne alla casa degli sposi, la Casa Azul a Coyoacán.Ammirando le sue opere più celebri - come Auto-ritratto con collana del 1933 eAutoritratto con scim-mie del 1943, dove sono dipinte con lei le scim-miette che teneva in casa - mi risulta impossibilenon mettere insieme il dolore che ha percorsol'esistenza breve e tormentata di Frida, morta a 47anni, e la sua passione vorace perla vita. «Ha sof-ferto, ma in lei già prima dell'incontro fatale conRivera o dell'incidente c'era una vivace sensibilitàartistica» dice Gioia Mori. «Era figlia di un fotogra-fo, Guillermo. Lo accompagnava. E osservava».

Nella mostra c'èun'intrigante aggiunta: le creazioni di grandi stilistiche si sono ispirati a Frida, tra cui Gianfranco Ferrè,Valentino, Christian Lacroix. D'altro canto, già neiprimi anni'40 Elsa Schiaparelli aveva realizzato unabito-omaggio chiamato "Robe Madame Rivera",dando il via così alla metamorfosi di Frida Kahloin icona globale. Il suo abbigliamento, le accon-ciature, perfino il monosopracciglio (voluto per leida Diego) continuano a essere subito riconoscibi-li. Mi chiedo se quei look in cui abbinava elemen-ti messicani e cosmopoliti non fosse, alla fine, unadivisa. E Gioia Mori mi racconta che quando Fridae la sorella Cristina vanno a New York, Cristina èvestita all'occidentale, mentre Frida indossa gliabiti tradizionali. Quei tessuti ampi nascondono lecicatrici e le mutilazioni, tra cui l'amputazione diuna gamba, che in vestiti più formali non avreb-bero trovato riparo. E sono al tempo stesso unproclama politico, dato che si richiamavano aicostumi del popolo messicano. Catalogata come"surrealista", la Kahlo non lo fu mai, spiega GioiaMori: «La sua immaginazione non era un modoper immergersi nel subconscio, ma il prodottodella sua vita». E questo è un atto di coraggio, oforse semplice fame di esistere. Nell'ultima stanzadella mostra c'è in sottofondo una canzone dellacilena Violeta Parra, le cui parole sono un graziealla vita. Penso che Frida e Violeta sono protago-niste di due libri per bambine di Rapsodia Edizio-ni dedicati alle Antiprincipesse: le donne che com-battono per affermare se stesse e ciò in cuicredono. Anche se non possiedono un castello.

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