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In 38 tappe, il percorso dell’antica Via Francigena, dal Monginevro fino a Roma. Un’opera unica, per rigore e completezza, che riporta alla luce l’intero tracciato che ha visto camminare verso Roma generazioni di europei.
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26Da Gambassi Termea San GimignanolunGhezza 13,5 km a roma 302,1 kmdifficoltà ●
InformazioniAzienda di Promozione turistica San Gimignano, piazza del Duomo 1,tel. 0577-94.00.08, fax 94.09.03,[email protected], [email protected],www.sangimignano.com.
TrasportiAutobus Train (verso Siena):
tel. 0577-20.42.46 / 0577-20.42.70,www.trainspa.it/home.html.Autobus Sita (verso Firenze): tel. 055-48.36.51, www.sitabus.it.
OspitalitàSAN GIMIGNANO Convento Sant’Agostino, piazza Sant’Agostino, p. Bryan, tel. 0577-94.03.83, OP.Monastero San Girolamo Suore Benedettine, via Folgore 30, tel. 0577-94.05.73,www.monasterosangirolamo.it, 25 €.
In itinere
Provenendo dalla chiesa (547), all’ingresso di Gambassi si devia a sinistra (548) per la strada che porta a Certaldo (via Franchi) poi, in corrispondenza di un curva a sinistra, si va dritti (549) seguendo il cartello stradale Luiano 3 km. Si comincia su strada asfaltata che diventa poco dopo sterrata. Con un percorso rettilineo in discesa si costeggia la cascina Riparotto, Casanuova, scendendo nella valle del Rio dei Casciani.Si passa la casa La Torre poi il ponte del Rio dei Casciani e si arriva alla fattoria Luiano di Sotto. Si abbandona lo sterrato carrozzabile per proseguire su un tratturo sempre dritti (550) in discesa (non a destra in salita) fino ai ruderi del Molino della Madonna.Si passa sul ponte un altro ramo del Rio dei Casciani e si gira a destra (551) (indicazioni VF), poi si prosegue a sinistra salendo lungo un campo tenendo la macchia di alberi alla propria sinistra. In fondo al campo si risale subito a sinistra verso la casa colonica
Tappa breve e molto piacevole con un piccolo dislivello da superare per attraversare la valle del Rio dei Casciani.In questo passaggio bisogna stare attenti al percorso, ma si capisce a intuito dove arrivare nel caso si perdesse per un attimo il sentiero e fosse necessario proseguire ad azimuth. Molto bella la Pieve di Cellole e importante il Santuario di Pancole. Acqua a Pancole e Collemuccioli.
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Gli Spinai con sentiero appena tracciato (il sentiero vero e proprio portava diretto a Montecarulli che è il poggio più alto, ben visibile in alto a destra circondato da cipressi, ma ormai la traccia si è persa tra i campi lavorati), fino alla grossa aia del casolare. Da qui si esce percorrendo la sterrata a sinistra che conduce fuori dal podere, poi, ai due cipressi, si gira a destra su strada degli Spinai (552), salendo leggermente fino a La Torre (agriturismo) e passando di fian-co a Montecarulli (553).Su strada battuta si arriva alla pieve di San Pietro (privata) (554). Si continua verso la Piazzetta, si tiene la destra (555) e poi si pro-segue tenendo ancora la destra (è quasi un dritto) (556), lasciando a sinistra la strada che scende a Certaldo. Si arriva a Pancole (557). Da qui, percorsi altri 900 m, si imbocca a destra (558) lo sterrato in salita che porta a Collemuccioli, attraversa il paesino (incantevole), e arriva alla pieve di Cellole (559).Si continua poi fino alla strada asfaltata, si gira a sinistra (560), si passa l’ex chiesetta di San Biagio, ora privata; dopo 4,2 km si arri-va a San Gimignano salendo lungo via Cannicci fino all’ingresso nel centro storico per Porta San Matteo (562).
Visitandum est
Luiano e Santo Pietro Chiesette con originario impianto romanico. Santo Pietro è edificata su una collinetta a tumulo, probabile cimi-tero paleocristiano. Ora è un’abitazione privata come anche Luiano.
le famoSe numeroSe torri di San GimiGnano
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Pancole “Nel 1668 una pastorella sordomuta, Bartolomea Ghini, aveva portato il suo gregge al pascolo. Piangeva e pregava per la siccità e la miseria e dal suo cuore sgorgò viva la preghiera. Una bella Signora le apparve e la consolò: a casa avrebbe trovato il ne-cessario. Intanto non era più muta né sorda, e il miracolo della fa-rina, del vino e dell’olio farà venerare la bella Signora di Pancole come ‘Madre della Divina Provvidenza’. L’apparizione della Madon-na fece ritrovare l’immagine dell’edicola: nel togliere i rovi e l’ede-ra essa fu graffiata ed il segno rimane tuttora.” (Tratto da www.immaginidimaria.it.)Nei secoli presso questa immagine è accorsa un’imponente folla di pellegrini. Presto col materiale portato dai pellegrini vi eressero la chiesa.
Collemuccioli Antico borgo fortificato con torre e poche piccole case in pietra nel quale si avverte un’atmosfera quasi incantata. La Via passa sotto una di queste case.
Pieve di Santa Maria a Cellole Datata 1238. Luogo suggestivo con elegante chiesa romanica in travertino, con vari temi ornamentali sia all’interno che all’esterno.
San Gimignano Sce Gemiane, XIX submansio. Famosa e ben visibile da lontano con la sua caratteristica sagoma, contraddistinta dalle famose torri.Nel XIII secolo si contano nella cittadina nove ospitali e una decina di istituzioni ospitaliere. Ora sono ancora visibili le chiese degli ospi-tali di San Jacopo al Tempio (templari), San Giovanni e San Bartolo (entrambe dei Cavalieri di Gerusalemme), che mostrano negli archi-travi dei portali la croce gerosolimitana. Nella chiesa di San Jacopo sono visibili antichi affreschi che raffigurano san Giacomo.