30
Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e Mattia Della Rocca [email protected] - [email protected] http://amindbodyproblem.org/gsdimmagine LE IMMAGINI MENTALI TRA FILOSOFIA E SCIENZE COGNITIVE

Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI

“Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri

A.A 2012/2013

Gloria Galloni e Mattia Della [email protected] - [email protected]

http://amindbodyproblem.org/gsdimmagine

LE IMMAGINI MENTALI TRA FILOSOFIA E SCIENZE COGNITIVE

Page 2: Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

Lo statuto delle immagini nelle scienze della mente: percezione, rappresentazione, immaginazione?

Le teorie della scienza cognitiva classica sull’immagine mentale

Il punto di vista dell’embodied cognitionAppendice: immagini mentali e patologia

LE IMMAGINI MENTALI TRA FILOSOFIA E SCIENZE COGNITIVE

Page 3: Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

Cos’è un’immagine?

Page 4: Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

… E QUESTA È UN’IMMAGINE?

Page 5: Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

Prime riflessioni sull’immagine in Platone e Aristotele.Platone (Repubblica, Sofista) distingue tra eikòn e eidolòn:

mimesi del reale vs simulacro. Solo l’eidos ci mostra il reale.Aristotele: «l’anima non pensa mai senza immagini» (De

Anima, III, 7, 431 a-b). L'immaginazione è «un movimento prodotto dalla sensazione in atto» ( III, 3, 429a 1).

Wittgenstein: «L’immagine è un fatto», è un modello della realtà (Tractatus logico–philosophicus, 2.141).

Cassirer: poiché abbiamo e siamo un corpo, dobbiamo necessariamente passare per la mediazione delle immagini per attingere la conoscenza ideale.

Immagine come processo intenzionale, atto della coscienza (cfr. Husserl, Sartre).

RIFLESSIONI FILOSOFICHE…

Page 6: Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

Rappresentazioni all’interno della mente in cui l’oggetto o l’evento viene riprodotto in modo analogico e conservando proprietà spaziali.

Non si tratta solo di rappresentazioni visive: tutte le attività sensoriali producono immagini mentali corrispondenti (Paivio, 1971, 1975; Kosslyn e Shyn, 1994).

LE IMMAGINI MENTALI

Page 7: Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

IMMAGINE COME IMMAGINE COME RAPPRESENTAZIONERAPPRESENTAZIONE

1. Il modo in cui è organizzata la conoscenza;

2. La forma con cui la conoscenza è rappresentata nella nostra mente.

Una definizione “Una rappresentazione mentale potrebbe essere considerata,

in linea di massima, come un oggetto mentale dotato di proprietà semantiche” (Pitt, 2000).

Coinvolge:

Page 8: Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

PROBLEMI CLASSICI

Coerenza con la realtà esterna

Solipsismo

Attività o passività della mente, anche in relazione al

contenuto della rappresentazione.

Page 9: Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

FORMATI DEL PENSIERO: PENSARE PAROLE E PENSARE IMMAGINI

Imagery Debate

Ipotesi Proposizionale (Pylyshyn, 1973, 1981, 2003)

Ipotesi Analogica(Paivio,1989; Kosslyn, 1983)

Gatto

Analogico: una forma di rappresentazione che preserva le principali caratteristiche percettive di qualunque cosa sia rappresentata.

Simbolico: una forma di rappresentazione che è stata scelta in modo arbitrario per“stare per qualcos’altro”, e che non somiglia percettivamente alla cosa generica rappresentata.

Page 10: Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

IPOTESI PROPOSIZIONALE (Anderson & Bower, 1973; Pylyshyn, 1973, 2003; Fodor, 1975): la conoscenza è rappresentata tramite forme astratte simili alle proposizioni del linguaggio naturale nelle quali sono immagazzinati i significati ‘profondi’.

Le teorie psicologiche classiche sulLe teorie psicologiche classiche sulformato dellformato dell’’immagine mentaleimmagine mentale

Le proposizioni rappresentano il contenuto ideativo della mente in una forma che non è specifica per nessun linguaggio e per nessuna modalità sensoriale.

Page 11: Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

Le teorie psicologiche classiche sulLe teorie psicologiche classiche sulformato dellformato dell’’immagine mentaleimmagine mentale

TEORIA DEL DOPPIO CODICE (Paivio, 1971, 1983, 1986): usiamo un codice analogico (immagini) ed un codice simbolico

(parole) per rappresentare le informazioni. Esistono due diversi sottoinsiemi di codifica delle informazioni provenienti dal mondo esterno (es. orologio lancette / digitale).

Sistema verbale: specializzato per trattare le informazioni di tipo linguistico.

Sistema non verbale: qualificato per elaborare stimoli non linguistici (in compiti come l’analisi di oggetti, di immagini e di scene).

I due sistemi dialogano tra loro attraverso connessioni referenziali.Critica: ridondanza delle informazioni.

Page 12: Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

IPOTESI DEI MODELLI MENTALI (Johnson-Laird, 1983; 1989): la rappresentazione

può avere forme differenti: - in proposizioni (del tutto astratte, verbalmente

esprimibili), - in immagini (rappr. specifiche, simili ai

percetti ) - in ‘modelli mentali’ dello stato del mondo

(rappresentazioni analogiche piuttosto astratte).

Le teorie psicologiche classiche sulLe teorie psicologiche classiche sulformato dellformato dell’’immagine mentaleimmagine mentale

Page 13: Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

IPOTESI DI EQUIVALENZA FUNZIONALE

(Farah, 1988; Finke, 1989; etc.):

le rappresentazioni sono immagini funzionalmente identiche a ciò che rappresentano nel mondo; sono analoghe al percetto. Attività immaginativa e percezione sono funzionalmente equivalenti, ovvero coinvolgerebbero approssimativamente le stesse operazioni per gli stessi scopi.

Le teorie psicologiche classiche sulLe teorie psicologiche classiche sulformato dellformato dell’’immagine mentaleimmagine mentale

Page 14: Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

Rotazione mentale (Shepard e Metzler)Rotazione mentale (Shepard e Metzler)

Compito: dire se due figure sono le stesse.Risultati: RT sono una funzione lineare del grado di rotazione delle figure.

Page 15: Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

Immagini mentali = rappresentazioni interne utili a risolvere certi tipi di problemi/domande:

Quanti posti ci sono in quest’aula? I gatti hanno il pelo?

Individuazione delle proprietà strutturali che accomunano immagini e percetti.

Immagine mentale: riflette la struttura spaziale dell'oggetto esterno e le relazioni tra le sue parti.

IPOTESI DI KOSSLYN (1978, 1998, 2005)

Le teorie psicologiche classiche sulLe teorie psicologiche classiche sulformato dellformato dell’’immagine mentaleimmagine mentale

Page 16: Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

es. Shepard: Assunto: la trasformazione mentale di un oggetto ripercorre gli stadi che attraversa la trasformazione reale

dell’oggetto corrispondente, quindi le operazioni immaginative corrispondono a quelle sottostanti l’attività percettiva.

Scopo: dimostrare la stretta corrispondenza tra trasformazione mentale e trasformazione reale. Metodo: studio della trasformazione spaziale delle immagini, rotazione mentale.

es. Kosslyn: Assunto: la generazione di immagini mentali è sorretta dagli stessi meccanismi utilizzati dalla percezione. Scopo: dimostrare stretta corrispondenza tra oggetti reali e oggetti immaginati. Metodo: scanning mentale, scaling.

AnalogistiAnalogisti

Page 17: Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

Scanning mentaleScanning mentale

Scanning mentale: perlustrazione dell’immagine. mappa di isola con 7 luoghi marcati (palma, albero) a distanze diverse.

Il tempo necessario per effettuare la scansione mentale tra 2 oggetti è proporzionale alla distanza cognitiva tra questi oggetti nella mappa reale.

Page 18: Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

ScalingScalingStudio dei fenomeni associati alla grandezza delle immagini.

Ci si impiega più tempo a descrivere i dettagli degli oggetti più piccoli: risoluzione più ‘dettagliata’ sul nostro ‘schermo’ mentale.

Page 19: Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

Kosslyn (1994)Studi di brain imaging

PET: compito percettivo vs di imagery

Aree di attivazione:Imagery – triangoliPercezione – cerchietti

Conclusione: il cervello usa le stesse aree relative alla visione quando elabora figure e immagini

Page 20: Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

La rappresentazione della conoscenza è ‘staccata’ dalla percezione, è AMODALE (idea originatasi con la rivoluzione cognitiva, a partire dagli anni ’50-’60; cf. Fodor, 1975; Pylyshyn, 1973; 1982).

La rappresentazione della conoscenza è essenzialmente percettiva, è MODALE (tradizione filosofica propria dell’associazionismo anglosassone; oggi, Barsalou et al., 1998).

A livello teorico, due visioni A livello teorico, due visioni contrastanticontrastanti

Page 21: Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

Importante indagare le rappresentazioni nelle varie modalità ed i principi di

integrazione multisensoriale

intensificazione e integrazione percettiva della stimolazione in relazione all’attivazione simultanea

di più segnali sensoriali

Immagini mentaliImmagini mentaliembodiedembodied e multisensoriali e multisensoriali

Page 22: Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

Martin & Chao, 2001: le componenti che formano un concetto (features) sono immagazzinate in differenti luoghi della corteccia (distributed networks), secondo le modalità con le quali sono state esperite (componente sensomotoria): FEATURE-BASED MODEL (cf. Sitnikova et al., 2006; Martin et al., 2000; Martin, 2001).

Basi neurobiologicheBasi neurobiologiche

Vari luoghi per differenti informazioni relative ad un oggetto: la sua forma, il movimento, i comportamenti motori usuali. Vari luoghi anche per differenti funzioni: recupero, monitoraggio, selezione emantenimento di informazioni semantiche.

Page 23: Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

IMMAGINE PERCETTIVA E IMMAGINE OPERATIVA(VON ÜEXKULL, 1934)

Page 24: Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

Legame tra percezione e azione:

La percezione non è qualcosa che ci accade, fuori o dentro di noi, ma è qualcosa che facciamo

Secondo Noe (2004), la percezione è dipendente sia dall’oggetto, sia dalle capacità di movimento del soggetto

che percepisce

L’EMBODIED COGNITION

Page 25: Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

Immagini mentali embodiedImmagini mentali embodied

Embodied perché corrispondono - almeno parzialmente - allo stato di attivazione senso-motoria da cui derivano.

Immagine

Percezione/azione

Sono inoltre multimodali:

derivano dalle esperienze multisensoriali e motorie con cui interagiamo con l’ambiente.

Memoria

Page 26: Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

Embodied non solo perché si realizza a livello neurale, ma perché usa un modello corporeo pre-esistente nel cervello e realizzato a livello

senso-motorio(Gallese, 2005)

Le rappresentazioni di eventi percepiti (percezioni) e di eventi da eseguire (azioni) sono basate sullo stesso

codice di tipo motorio

(Prinz, 1997; Knoblich, 2003; Rizzolatti et al., ultimi 20 anni)

La conoscenza concettuale è radicata nei sistemi senso-motori(Barsalou et al., 2003)

Immagini mentali embodiedImmagini mentali embodied

Page 27: Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

APPENDICE: IMMAGINI MENTALI E CLINICA.

IL PENSIERO AUTISTICO

«Autistics have problems learning things that cannot be thought about in pictures. The easiest words for an autistic child to learn are nouns, because they directly relate to pictures. Highly verbal autistic children like I was can sometimes learn how to read with phonics. Written words were too abstract for me to remember, but I could laboriously remember the approximately fifty phonetic sounds and a few rules. Lower-functioning children often learn better by association, with the aid of word labels attached to objects in their environment. Some very impaired autistic children learn more easily if words are spelled out with plastic letters they can feel» (Grandin, 2006) [un disegno di Stephen Wiltshire]

Page 28: Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

LA SINDROME DI ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE (SINDROME DI

TODD)

Comunemente associata alle prime fasi dell’infezione del virus di Epstein-Barr (il virus della mononucleosi) e all’emicrania cronica, si manifesta attraverso distorsioni delle dimensioni degli oggetti, a volte visti molto più piccoli (micropsia) altre molto più grandi (macropsia).

Page 29: Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

LA SINDROME DI CHARLES BONNET

La sindrome di Charles Bonnet si manifesta attraverso l’esperienza della visione di immagini nel punto del campo visivo divenuto cieco in seguito a un trauma neurologico del nervo ottico o della retica. La parte della corteccia visiva destinata a recepire gli stimoli per quell’area , in assenza di input, inizia a creare spontaneamente immagini (un meccanismo simile a quello dei sogni)

Page 30: Gruppo Sperimentale di Didattica Interdisciplinare – Laboratori GSDI “Immagine”: Coordinamento Prof.ssa Laura Silvestri A.A 2012/2013 Gloria Galloni e

SPUNTI BIBLIOGRAFICI

• Galloni, G. (2010). “La rappresentazione nelle scienze cognitive contemporanee: un approccio incorporato, situato e dinamico”. In Teorie & Modelli, XV, 2-3:19-33.

• Pylyshyn, Z.W. (2003). “Return of the mental image: are there really pictures in the brain?”. In Trends in Cognitive Sciences, 7(3): 113-118.

• Noë, A. (2004). Action in Perception. Cambridge, MA: MIT Press. • Paivio, A. (1969). “Mental Imagery in associative learning and memory”. In

Psychological Review, 76: 241-63.• Jeannerod, M. (1994). “The representing brain: neural correlates of motor

intention and imagery”. In Behavioural and Brain Sciences, 17: 187-245.• Olivetti Belardinelli, M., Palmiero, M. (2008). “La vividezza delle immagini

mentali nelle diverse modalità sensoriali. Uno studio fMRI”. In Griffero, T., Di Monte, M. (eds.), Sensibilia 1 (2007) – Potere delle immagini? (123-136), Milano: Mimesis