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Giovanni Verga
La vita, le opere e “I Malavoglia”
Vita e opere 1840 nasce in Sicilia da una famiglia di origini
nobiliari e tradizioni liberali
Inizia gli studi giuridici ma non li termina
1861 esce il primo romanzo “I carbonari della montagna” (pro unità d’Italia)
1863 “Sulle lagune”
1865 Va a Firenze e stringe amicizia con Luigi Capuana
Vita e opere Abbandono progressivo, durante il periodo
fiorentino, del romanzo storico
Esperimenti teatrali
1866 “Una peccatrice” inaugura la stagione dei cosiddetti romanzi mondani
1870 pubblica “Storia di una capinera”
1872 si trasferisce a Milano
1873 pubblica “Eva” e “Tigre reale”
Vita e opere 1874 pubblica il racconto “Nedda” (Sicilia
degli umili)
“Nedda” ha successo e l’editore Treves lo invita a insistere su questa via
1875 esce “Eros”
Lavora alla stesura di altre novelle pubblicate con il titolo “Primavera e altri racconti”
1877 svolta poetica
Vita e opere 1878 esce “Rosso Malpelo”
1879 esce “Fantasticheria” (ideale dell’ostrica)
1880 pubblica “Vita nei campi”, raccolta di novelle di ambiente siciliano
1881 esce “I Malavoglia”, primo romanzo del ciclo dei vinti. Pubblico e critica lo accolgono freddamente
1882 Scrive “Il marito di Elena”, momentaneo ritorno ai temi mondani
Vita e opere 1883 esce la raccolta “Novelle rusticane”
1884 la novella “Cavallerie rusticana”, tratta dalla raccolta “Vita nei campi” viene adattata per il teatro ottenendo un grande successo
1888 Esce a puntate sulla “Nuova Antologia” “mastro don Gesualdo”
Vari successi con i riadattamenti teatrali di alcune sue opere
Vita e opere Rientra in Sicilia e si stabilisce
definitivamente a Catania
Negli ultimi anni scrive sempre meno ed è, politicamente, sempre più conservatore
1920 viene nominato senatore a vita
1922 muore a Catania
Il ciclo dei vinti Prevedeva cinque romanzi:
1. I Malavoglia
2. Mastro don Gesualdo
3. Duchessa de Leyra (solo abbozzato)
4. Onorevole Scipioni (non scritto)
5. Uomo di lusso (non scritto)
Il ciclo dei vinti "Nei Malavoglia non è ancora che la lotta pei bisogni
materiali. Soddisfatti questi, la ricerca diviene avidità di ricchezze, e si incarnerà in un tipo borghese, Mastro-don Gesualdo, incorniciato nel quadro ancora ristretto di una piccola città di provincia, ma del quale i colori cominceranno ad essere più vivaci, e il disegno a farsi più ampio e variato. Poi diventerà vanità aristocratica nella Duchessa de Leyra; e ambizione nell' Onorevole Scipioni, per arrivare all' Uomo di lusso, il quale riunisce tutte coteste bramosie, tutte coteste vanità, tutte coteste ambizioni, per comprenderle e soffrirne, se le sente nel sangue, e ne è consunto. A misura che la sfera dell'azione umana si allarga, il congegno della passione va complicandosi; i tipi si disegnano certamente meno originali, ma più curiosi, per la sottile influenza che esercita sui caratteri l'educazione, ed anche tutto quello che ci può essere di artificiale nella civiltà.”
(dalla Prefazione ai Malavoglia)
I Malavoglia Famiglia Toscano
Ambientato ad Acitrezza, in Sicilia, nella seconda metà del XIX secolo
Protagonisti:
Padron ‘Ntoni: nonno e capofamiglia
Bastianazzo: figlio di Padron ‘Ntoni, muore nell’affondamento della Provvidenza
Maruzza (La Longa): moglie di Bastianazzo
I Malavoglia Protagonisti
I figli di Bastianazzo e Maruzza sono:
‘Ntoni: abbandona la casa e cerca fortuna
Mena: è innamorata di Alfio ma non coronerà il suo sogno d’amore
Luca: muore durante la battaglia di Lissa
Lia: abbandona il paese e va in città
Alessi: ricompra la casa del nespolo, si sposa con Nunziata
I Malavoglia Romanzo degli umili, primo del ciclo (incompiuto)
Fatti sembrano narrati dagli abitanti stessi di Acitrezza e ne rispecchiano la mentalità
Uso frequente di proverbi ed espressioni dialettali
Viene osservata la sofferenza delle classi più umili
Nel romanzo i personaggi che cercano di cambiare costumi e di uscire dalla propria condizione di miseria fanno una fine tragica
I Malavoglia L’unico personaggio che avrà successo (nel
senso che eviterà delusioni e lutti) è Alessi il quale condurrà il mestiere di famiglia, riacquisterà la casa del nespolo –persa in seguito al naufragio della Provvidenza – e si sposerà
Ideale dell’ostrica
Impossibilità di uscire dalla propria condizione