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NOTIZIARIO DEL COMITATO GEMELLAGGIO Firma del Patto di Gemellaggio Anno 2010 Numero Speciale

Giornalino - Edizione Speciale - 2010

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Notiziario del Comitato di Gemellaggio. Firma del Patto di Gemellaggio

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NOTIZIARIO DEL

COMITATO GEMELLAGGIO

Firma del Patto di Gemellaggio – Anno 2010

Numero Speciale

Pag 01. L’arrivo.

Pag 02. Programma.

Pag 03. Il Vino Novello.

Pag 06. Al ristorante “Le Vaurias”.

Pag 08. Menù.

Pag 09. Ricette di Lione.

Pag 12. Band des truffes…

Pag 13. Richeranches.

Pag 15. La cerimonia della firma.

Pag 16. Sindaco F. Binaglia.

Pag 19. Sindaco G. Morin.

Pag 22. Presidente Aldo Elasti

Pag 23. Presidente Bruno Valle.

Pag 25. Luigi Germelli.

Pag 26. Josiane Merlin.

Pag 28. Il Dono.

Pag 29. Emozioni... di Maria Martino

Pag 30. Emozioni… di Elena Nicolini.

Pag 31. Emozioni… di Ernesta Rappelli.

Pag 33. Montignoso Ti Amo !

Pag 34. La intronizzazione.

Pag 37. Articoli.

1

La delegazione di Montignoso arriva a Valréas

Federico Binaglia Sindaco di Montignoso con la moglie Manuela Landucci.

Aldo Elasti Presidente del Comitato di Gemellaggio con la moglie Livia Bandini.

Ernesta Rappelli, Segretaria del Comitato e responsabile dell’ufficio cultura e turismo,

con marito Luciano Paolini

Il Comitato dei cittadini del Gemellaggio:

Claudio Cresti, Renata Gori, Claudio D’Antonio, Cristina Nardi, GianCarlo Nicolini, Ezia

Del Freo e la figlia Elena, Giovanna Buffoni, Leonardi Paola, Lino Guadagni, lo scultore

Lucchesi Rizieri, Federico Pucciarelli, Lorena Baldi, Cristina Ronchieri, Carlo Moretti con

la moglie Mariella e il piccolo Riccardo.

Il responsabile dello scambio scolastico il maestro Corrado Giunti e la maestra Elisabetta

Ruggia, Franco Manfredi con la moglie Cristina, PierGiuseppe Berti, Maria Martino,

Giuseppe Gigli ed Elvira Gabrielli.

2

3

Valréas 20-XI-2010

Gli amici di Valréas ci hanno preparato un ricco e nutrito programma ufficiale e il

primo appuntamento è con:

Il vino novello di Gianfranco Casaglia

La firma definitiva del patto di

gemellaggio, avvenuta il 20 novembre a

Valréas, è stata come al solito occasione

di amichevoli e gustosissimi

appuntamenti gastronomici, che hanno

interamente occupato le nostre due

giornate: la festa del vino novello, la

cena al ristorante Le Vaurias, l’omelette

aux truffes nella sala dei Templari a

Richerenches, la serata di gala

“Montignoso ti amo.”

Con l’aiuto dei miei amici e consulenti

personali Bernard et Vincent Bizard, ho

approfondito il tema della festa del vino nuovo.

L’origine del successo commerciale del

vino novello si può fissare nel dopoguerra,

intorno al 1951 nel Beaujolais (Lyons). La festa

del Beaujolais nouveau, che si tiene ogni anno il

terzo giovedì del mese di novembre, si è tenuta

quest’anno ad Avignone, proprio il 18

novembre. A Valréas si era alla dodicesima

edizione, con la presentazione del vino novello

dei tre comuni dell’Enclave des Papes, Valréas,

Richerenches, e Visan.

Maestri della cerimonia, aperta dal

Sindaco, sono i membri della Confrérie des

Goutevins riuniti nella piazza del comune. La

degustazione ufficiale dei Confrères, la

benedizione del piccolo Saint Jean – che

partecipa a tutte le cerimonie della città – e il

canto della Coupo Santo, in religioso

raccoglimento, precedono l’apertura della

degustazione offerta ai cittadini intervenuti

numerosi.

Al termine dell’inno della Coupo Santo

la numerosa delegazione montignosina ha

iniziato ad applaudire calorosamente, tacitata

però immediatamente dagli amici Valréassiani;

questo inno, infatti, è praticamente l’inno della

Provenza, secondo solo alla Marseillaise, e

quindi, come per l’inno nazionale, in Francia

non si deve applaudire, ma solo cantare in

religioso raccoglimento.

4

Invitati con uno dei più gradevoli proverbi

provenzali:

Quand le vin est tiré, il faut le boire, surtout si

il est bon abbiamo anche noi apprezzato la

degustazione.

Questo proverbio ha origini letterarie

interessanti; lo cita infatti lo scrittore

provenzale, ma accademico di Francia, Marcel

Pagnol, in César, parte della cosiddetta "trilogia

marsigliese" (Marius, Fanny, César),

rappresentata prima in teatro e poi sceneggiata

per i film che ebbero successo mondiale.

Già Honoré de Balzac ci aveva ricordato:

“Vois-tu, mon ami, quand le vin est tiré… S’il est

mauvais, il ne faut pas le boire.”

Ma le origini del proverbio risalgono al

XVI secolo, con un significato molto più

generale:

“Quando si è iniziata un’opera bisogna portarla

a termine”

Per gli inglesi questo si esprime come:

“In for a penny, in for a pound”

Il nouveau 2010 di Visan è molto chiaro,

leggermente profumato, con qualche sapore

di melograno. Quello di Richerenches ha

assunto un colore rosso scuro, atipico per il

novello, ed un gusto un po’ rude. Di buon

colore ed equilibrato nel gusto quello di

Valréas, dal quale però ci si attende un po’ più

di corpo.

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Coupo Santo

Testo di Frédéric Mistral (1867) – premio Nobel per la letteratura nel 1904.

Musica di Nicolas Saboly (XVII secolo), ma in effetti del frère Sérapion: per il testo della canzone provenzale

Guihaume, Tòni, Pèire.

La Coupo santo (provençal en norme mistralienne), c'est-à-dire la «Coupe sainte», est une coupe en argent

acquise grâce à une souscription populaire que des écrivains et des hommes politiques catalans offrirent aux

félibres provençaux lors d’un banquet qui se tint à Avignon le 30 juillet 1867, en remerciement de l’accueil

réservé au poète catalan Víctor Balaguer, exilé politique en Provence en raison de son opposition au

gouvernement de Isabelle II d'Espagne. Cette coupe est l’œuvre du sculpteur Guillaume Fulconis et de

l’argentier Jarry.

Elle est devenue depuis l'hymne de la Provence et même l'un des hymnes de l'Occitanie [Wikipedia]

Prouvençau, veici la Coupo

Que nous vèn di Catalan ;

A-de-rèng beguen en troupo

Lou vin pur de noste plant.

Coupo Santo

E versanto

Vuejo à plen bord

Vuejo abord

Lis estrambord

E l'enavans di fort !

D'un vièi pople fièr e libre

Sian bessai la finicioun ;

E, se toumbon li Felibre

Toumbara nosto nacioun.

D'uno raço que regreio

Sian bessai li proumié gréu ;

Sian bessai de la patrìo

Li cepoun emai li priéu.

Vuejo-nous lis esperanço

E li raive dóu jouvènt,

Dóu passat la remembranço

E la fe dins l'an que vèn.

Vuejo-nous la couneissènço

Dóu Verai emai dóu Bèu,

E lis àuti jouïssènço

Que se trufon dóu toumbèu.

Vuejo-nous la Pouësio

Pèr canta tout ço que viéu,

Car es elo l'ambrousìo

Que tremudo l'ome en diéu.

Pèr la glòri dóu terraire

Vautre enfin que sias counsènt

Catalan, de liuen, o fraire,

Coumunien tóutis ensèn !

In francese, i primi versi suonano così:

Provençaux, voici la coupe

Qui nous vient des Catalans.

Tour à tour buvons ensemble

Le vin pur de notre cru.

refrain

Coupe sainte

Et débordante

Verse à pleins bords,

Verse à flots

Les enthousiasmes

Et l'énergie des forts!

[Fonte: http://www.lexilogos.com/coupo_santo.htm e Wikipedia]

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Abbiamo appena terminato la degustazione che gli

amici di Valréas ci ricordano l’appuntamento al

ristorante “Le Vaurias”

On passe à table…et large soif

Anche questa espressione fa parte dei modi di

dire comuni in Francia, derivante da un uso

stabilito in Borgogna, come augurio di buon

appetito all’inizio del pranzo.

La cena, al ristorante Le Vaurias ha un menu

dedicato interamente ai piatti della cucina

lionese.

Questa attenzione per la gastronomia non è

legata solamente alla “golosità”, ma ha un forte

legame con la esplorazione della cultura locale.

I Francesi hanno da molto tempo capito questo

legame ed hanno saputo sfruttarlo

correttamente in termini economici. Infatti, il

16 novembre 2010 l’Unesco ha comunicato di

aver incluso il Menu gastronomico francese

nel Patrimonio culturale mondiale. Cito

direttamente – da Le Monde Magazine, 20

novembre 2010 p. 70 -, senza tradurre:

La France a appris mardi 16 novembre que le

repas gastronomique des Français entrait au

patrimoine culturel immatériel de l’Unesco.

Cette notion de patrimoine immatériel

recouvre “les pratiques, repréntations,

connaissances et savoir-faire…que les

communautés, les groupes et les cas échéant

les individus reconnaissent comme faisant

partie de leur patrimoine culturel…Transmis

de generation, recrée en permanence…ce

patrimoine procure un sentiment d’identité et

de continuité, contribuant ainsi à promouvoir

le respect de la diversité culturelle et de la

créativité humaine”.

La decisione conferma due aspetti

importanti; la gastronomia è una parte

rilevante della civiltà di un popolo; lo

sfruttamento commerciale della gastronomia è

un fatto estremamente positivo, alla pari di

quello di qualsiasi altro bene immateriale

(brevetti, processi industriali, software). Come

tale deve essere accuratamente custodito,

sviluppato e valorizzato.

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8

Ci viene proposto un menù particolare con ricette lyonesi

di Cristina Nardi

9

Le ricette di Lione.

ricercate da Cristina Nardi

Caratteristico il ristorante “Le Vaurias” situato in pieno centro a Valréas, qui si

degustano solo specialità di Lione. Sapori forti, salse gustose un cibo ricco di

colori, profumi, che i francesi hanno saputo tramandare sviluppando e

valorizzando la cucina popolare.

Mi si presentano molteplici vassoi con

cibi che non ho mai assaggiato,

decido allora di passare in rassegna

tutti i piatti, la mia curiosità viene

premiata da una immensa varietà di

sapori nuovi al gusto:

Terrine aux Amandes: la terrina alle

mandorle è un impasto di carne di

maiale, fegato e di volatili, finemente

tagliata con erbe provenzali, liquore

alle mandorle, cotta a “bagnomaria”

per diverse ore, senza conservanti e

coloranti. La terrina va lasciata qualche ora aperta prima di essere degustata.

Un’insalata di piedini di vitello e di testina di maiale, la rosette un salame

stagionato, uno sformato di fegato di pollame.

Cervelle des canuts, non fatevi ingannare

dal suo nome, non c’è cervello. Questa

ricetta è composta da formaggio bianco

cremoso aromatizzato al vino bianco con

scalogno, erba cipollina, prezzemolo, sale

e pepe, mescolati assieme. A Lione,

famosa per la sua tradizione culinaria,

hanno sempre fatto ricette gustose con

poco; questo era il tipico pranzo degli

operai che lavoravano la seta ed

abitavano nel quartiere Croix Rousse.

10

Tablier de sapeur, letteralmente

grembiule dei pompieri, ricetta a basa di

trippa a “nido d’ape” cotta nel brodo e

marinata nel vino bianco, come molte

specialità lionesi si basa su carne di

maiale o di manzo. Il nome di questa

ricetta originariamente era “grembiule

Gnafron”. Questo nome proviene dal

Maresciallo de Castellane, governatore

militare di Lione sotto Napoleone III.

I pompieri indossavano un grembiule di

cuoio per proteggere i propri indumenti durante il lavoro e all’origine del nome ci

sarebbe il gusto eccessivo del maresciallo dei pompieri per la trippa.

Androuillette, una salsiccia ripiena di trippa dal sapore forte e gustoso.

Quenelle au brochet, una chenella di luccio, pesce di acqua dolce pescato nel

fiume Rodano.

Gratin de Dauphinais, uno sformato di patate, crème fraîche e burro.

Boudin à la créme, sanguinaccio cotto nella

panna.

Lingua di vitello in salsa piccante e testina di

vitello.

11

St. Marcellin, formaggio del Delfinato, una regione alpina, citato dalle fonti già

nel XIII secolo, prende il nome attuale

nel ‘400. All’epoca era un formaggio

di capra, mentre oggi viene prodotto

con latte vaccino. Ha una forma

circolare simile ad un tomino, con

pasta bianca e cremosa, che diventa

paglierina con la stagionatura.

Burrosa inizialmente, poi morbida e

dalla crosta molto sottile. Il sapore e

l’aroma variano a seconda della

stagionatura: di latte all’inizio, poi

intenso e ricco, mentre il gusto fresco si fa via via asciutto ed intenso con una

punta caratteristica di nocciola.

Tartellette à la praline de Lyon , crostatine

di frutta con mandorla avvolta nello

zucchero di lampone e gratinata.

Il tutto innaffiato da un Beaujolais Primeur

e da un Còtes du Rhone Primeur.

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Sabato mattina appuntamento alle ore 10:00 alla Gaillarde,

destinazione… Richeranches

“Ban des truffes” di Cristina Nardi

Il tartufo – l’oro nero di Richeranches.

Il tubero melanosperus, gioia della

gastronomia, ha trovato in Richeranches

il luogo di riferimento di eccellenza

nazionale. I cercatori di tartufo con la

loro conoscenza, che è frutto

dell’osservazione, della pazienza e del

buon senso, circondano il “diamante

nero” con amore e con il rispetto che il

suo rango richiede.

Le usanze antiche sono tutt’ora vive:

coltivazione, raccolta e vendita del

tartufo perseguono la tradizione. “Les

rabasseires” giungono tutti i sabati

mattina, da novembre a marzo, al

mercato di Richeranches: un aroma

soave e persistente nell’aria, guiderà le

vostre narici. Di generazione in

generazione, l’apoteosi ha luogo nella

chiesa di Richeranches per la festa di

Sant’Antonio, la terza domenica di

gennaio, in presenza dei Maestri della

Confraternita del tartufo nero, con

cappello nero e medaglia dell’Ordine

della Confraternita del “diamante nero”

al collo.

Durante una Messa eccezionale, al

momento dell’offertorio, i panieri non si

riempiono di monetine ma di tartufi,

offerte fatte per assicurarsi le buone

grazie del Cielo per la prossima raccolta.

La pesa e la vendita al pubblico danno

luogo ad un particolare cerimoniale:

ciascuno può riacquistare i propri tartufi

partecipando ad un’asta pubblica, il

ricavato servirà per il restauro della

chiesa o per i bisogni quotidiani della

parrocchia.

13

Richeranches

di Cristina Nardi

Il piccolo villaggio di Richeranches possiede

entro le sue mura la chiave del tesoro

dell’Enclave des Papes: quello dei Templari.

La “Commanderie du Temple de Richeranches”

fondate nel 1136 per iniziativa di diversi Ordini

Cavallereschi locali, fu uno dei primi

insediamenti di questo ordine in Provenza.

Costruito a nord della Chiesa, l’edificio dei

Templari è una costruzione monumentale e

fortificata, ben conservata. Quest’edificio fu il

primo fondato nel marchesato di Provenza; alla

soppressione dell’ordine dei Templari, i suoi

beni non rimasero per lungo tempo a

Richeranches nelle mani degli “Hospitaliers”,

ma furono recuperati dalla Saint Siège in

Avignone 1317.

Il villaggio fu devastato dai briganti a cui capo

c’era Raymond de Turenne.

Il villaggio fu totalmente abbandonato e fu

acquistato nel 1476 dal Cardinale Julien de la

Rovaise.

Nel 1502 alcune famiglie ricostruiscono il

villaggio che fu riedificato durante tutto il XV

secolo.

La porta principale è stata sopraelevata nel

1747 per permettere l’ installazione

dell’orologio pubblico; in seguito comincia la

bonifica dei terreni intorno al villaggio, nel 1765

vengono piantati i platani.

Queste ricche terre furono utilizzate per

l’allevamento e la pastorizia.

La Commanderie de Richeranches era la prima

di Francia a fornire i cavalli per le Crociate.

Erano destrieri dalla taglia forte, ricercati per

sostenere il peso delle armature dei cavalieri.

L’allevamento dei montoni permetteva di

produrre la lana destinata ai bianchi mantelli

dei cavalieri.

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Il pranzo di svolge nella sede della “Confraternita del Tartufo”dove degustiamo

un’omelette aux truffes.

15

Il giorno 20 novembre 2010 nella sala di

rappresentanza della Municipalità di Valréas è

stato stipulato ufficialmente il Patto di Gemellaggio

fra i Comuni di Montignoso e Valréas.

16

L’intervento del Sindaco di

Montignoso Federico

Binaglia

Monsieur Le Maire,

è con immenso piacere che ho il privilegio di

guidare la delegazione di Montignoso in questa

memorabile giornata che sancirà ufficialmente

il gemellaggio tra le nostre due città.

Ringrazio il Sindaco, Monsieur Guy Morin,

l’Amministrazione comunale e tutta la

cittadinanza di Valréas per l’accoglienza che ci

avete riservato. Non è un ringraziamento

formale ma fortemente sentito.

Grazie anche a Monsieur Bruno Valle ed a

tutto il Comitato di Gemellaggio per il rapporto

di grande collaborazione instaurato in tutti

questi mesi tra le nostre due organizzazioni che,

grazie al lavoro di questi anni, hanno reso

possibile lo stringersi di legami che vanno oltre

gli aspetti istituzionali.

Tra le famiglie che compongono i due Comitati

o che collaborano con essi, infatti, oggi si sono

instaurati rapporti di amicizia e di stima

reciproca; sentimenti che aiutano senza dubbio

la crescita di relazioni sempre più fitte e strette

tra le nostre due Comunità. A tutti i livelli: da

quello politico-amministrativo, a quello turistico

ed economico, senza tralasciare i rapporti

culturali, sportivi ed educativi, sviluppati nelle

reciproche visite che periodicamente le scuole

ed il mondo associativo delle due nostre città si

scambiano.

E’ proprio questo scambio di esperienze

l’essenza dell’essere gemellati: il poter

conoscere direttamente gli elementi culturali,

sociali ed economici di un’altra nazione; il

toccare con mano le differenze, ma anche i

punti di contatto, che ci sono nella vita

quotidiana dei cittadini per maturare e

sviluppare assieme il concetto di “cittadinanza

europea”, quella frontiera che, i decenni di lenta

ma costante integrazione economica e politica

tra gli Stati membri, hanno cercato di

raggiungere nel nostro continente.

Sebbene ormai la strada sia tracciata, ancora

resta molto da fare per arrivare all’unione

politica, cioè all’obiettivo finale che molti dei

padri dell’idea di Europa si erano dati. Tra

questi, permettetemi di ricordare, un cittadino di

Montignoso, anzi il più illustre nostro

concittadino: Carlo Sforza. Tra i più importanti

Ministri degli Esteri italiani. Fu lui, assieme al

Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, a

promuovere l’adesione dell’Italia al gruppo di

nazioni che diedero vita al processo

d’integrazione europea con la firma del Trattato

di Parigi del 1951. Con quel trattato, che

istituiva la C.E.C.A., veniva creato un mercato

comune delle produzioni di acciaio e carbone,

andando a risolvere uno dei problemi che aveva

frenato lo sviluppo dell’economia europea e

creato i presupposti economici dei primi due

conflitti bellici mondiali.

Sei anni dopo, nel 1957, Francia, Italia,

Germania Occidentale, Belgio, Lussemburgo e

Olanda diedero vita, con il Trattato di Roma,

17

alla Comunità Economica Europea. Un

approdo che Carlo Sforza aveva preconizzato

negli anni trenta, quando, da esule antifascista

negli Stati Uniti, scrisse significative pagine

sulla necessità di un percorso federalista tra gli

Stati Europei, unica strada – secondo lui – per

evitare il ripetersi delle tragiche guerre che

avevano caratterizzato secoli di storia europea.

Penso d’interpretare il pensiero di tanti miei

concittadini chiedendoLe, Signor Sindaco, di

poter dedicare la firma di questo importante

documento di gemellaggio alla memoria di

Carlo Sforza. Egli, infatti, assieme a personalità

come Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi fu uno

dei massimi esponenti italiani dell’idea

europeista e, da titolare del Ministero degli

Esteri, tra il 1947 ed il 1951 prima della sua

morte, avvenuta nel 1952, poté applicare in

concreto quegli ideali promuovendo gli accordi

internazionali che prima ho ricordato.

Vado rapidamente a chiudere.

Mi auguro che da oggi tra le nostre due città

possa ulteriormente crescere uno spirito di

comunanza sincera che faccia sviluppare tra noi

relazioni economiche, culturali, sociali, ma

soprattutto umane, perché è solo dalla

conoscenza che è possibile sconfiggere i

pregiudizi e le paure dell’altro. Paure e

pregiudizi che purtroppo stanno attecchendo

anche nelle giovani generazioni, alle prese con

una situazione d’incertezza e di scarsa fiducia

nel futuro per una crisi economica tra le più

gravi dal dopoguerra ad oggi.

Nonostante i segnali di regressione che sono in

atto, tuttavia in noi c’è la certezza che i nostri

giovani vincano là dove molte altre generazioni

di europei hanno perduto combattendosi ed

odiandosi per i nazionalismi e per le ideologie: i

giovani europei sono certo combatteranno

un’altra guerra, quella contro la disuguaglianza,

le malattie, la povertà e le discriminazioni, per

un futuro di pace e di fraternità tra i popoli.

Viva

Valréas,

Viva

Montignoso!

18

Ci separano solo 628 km!

19

Discours de Monsieur le Maire

Monsieur le Maire, mon cher Federico,

Mesdames et Messieurs les élus,

Mesdames et Messieurs les Présidents et

membres des Comités de Jumelage,

Mesdames et Messieurs les Présidents et

représentants des associations,

Mesdames, Messieurs, Mes chers amis,

Nous éprouvons aujourd’hui un immense

bonheur à sceller solennellement les liens

d’amitié et de fraternité qui nous lient à

Montignoso.

Au nom des Valréassiennes et des Valréassiens,

au nom du Conseil Municipal, je veux vous dire

à quel point, Monsieur le Maire, nous sommes

honorés de vous recevoir à cette occasion.

Proviamo oggi un’immensa felicità a stringere

solennemente I legami di amicizia e fraternità

che ci legano a Montignoso.

A nome dei cittadini di Valréas, a nome del

Consiglio Municipale vi voglio dire a che punto,

signor Sindaco noi siamo onorati di ricevervi in

questa occasione.

Dans quelques instants, en signant ici le

serment de jumelage, après l’avoir fait cet été à

Montignoso, c’est une page indélébile de notre

histoire commune que nous écrirons.

Une histoire de femmes et d’hommes qui, par

la force de leur amitié et animés de valeurs et

de convictions communes, ont choisi d’unir leur

destin.

Des femmes et des hommes qui, par ce

serment, font acte de fraternité, de liberté,

d’espoir et de paix.

Tra qualche istante, firmando qui il giuramento

di Gemellaggio, dopo averlo fatto quest’estate

a Montignoso, scriveremo una pagina

incancellabile della nostra storia comune. Una

storia di donne e di uomini che con la forza

della loro amicizia ed animati da valori e

convinzioni comuni hanno scelto di unire il loro

destino. Dome e uomini che con questo

giuramento, fanno atto di fratellanza di libertà

di speranza e di pace.

A l’heure où, au rythme des crises et de

l’instabilité politique, la tentation du repli sur

soi gagne du terrain un peu partout, cet

engagement commun est une chance inouïe

offerte à nos concitoyens et aux générations

futures de nos deux villes.

Alors je veux remercier du fond du cœur toutes

celles et tous ceux qui nous ont permis d’en

arriver là.

Nel momento in cui, sulla scia della crisi e

dell’instabilità politica, la tentazione di

chiudersi in se stessi acquista terreno un po’

dappertutto, questo impegno comune è

un’occasione offerta ai nostri concittadini e alle

generazioni future dalle nostre due città.

Voglio ringraziare dal profondo del cuore tutti

coloro che ci hanno permesso di arrivarci.

Nos prédécesseurs Monsieur le Maire, vos

prédécesseurs mesdames et messieurs les

représentants des comités de jumelage. Et à

travers eux les femmes et les hommes qui, par

ces jumelages, ont construit l’Europe pour en

faire une terre de partage et de paix pour nos

enfants.

20

Je tiens également à remercier très

chaleureusement tous les artisans de cette

rencontre, au premier rang desquels nos

comités de jumelage et nos associations. Rien

n’aurait été possible sans eux.

Allora voglio ringraziare dal profondo del cuore

tutti coloro che ci hanno permesso di arrivare, i

nostri predecessori, signor Sindaco i vostri

predecessori signori e signore i rappresentanti

dei comitati di gemellaggio. E attraverso loro, le

donne e gli uomini che con questo Gemellaggio

hanno costruito l’Europa per farne una terra di

condivisione e di pace per i nostri figli. Tengo

ugualmente a ringraziare calorosamente tutti

gli artefici di questo incontro, al primo posto i

nostri Comitati di Gemellaggio e le nostre

Associazioni. Nulla sarebbe stato possibile

senza di loro.

Depuis des années, ils donnent infiniment de

sens à notre jumelage en l’abordant sous de

multiples facettes : le sport, la gastronomie, les

échanges scolaires, la culture, l’action

humanitaire ou que sais-je encore.

Da anni danno senso al nostro Gemellaggio e

sotto molteplici aspetti: lo sport, la

gastronomia, gli scambi scolastici, la cultura,

l’azione umanitaria e altro ancora.

Je souhaite aujourd’hui que nous puissions

pérenniser et amplifier la voie qu’ils ont tracée

en donnant une dimension supplémentaire à

notre jumelage : celle de la gouvernance

politique, de la gestion économique et sociale

de nos villes, du partage d’expériences et de

compétences, de nos élus et de nos

collaborateurs.

Auguro oggi che possiamo rendere e ampliare

la strada che essi hanno tracciato dando una

dimensione supplementare al nostro

Gemellaggio: quella del governo politico, della

gestione economica e sociale delle nostre città,

della condivisione di esperienze e competenze,

dei nostri eletti e dei nostri collaboratori.

De cette manière, nous voulons construire

durablement ensemble les perspectives

d’avenir que notre union rend possible.

Un avenir prospère et radieux sans aucun

doute, tant il repose sur des valeurs et des

aspirations semblables. Celles héritées de

l’Histoire de nos Pays.

In questo modo, vogliamo costruire insieme le

prospettive di un futuro che la nostra unione

rende possibile. Un futuro prospero e radioso

senza alcun dubbio poiché si basa su dei valori e

delle aspirazioni simili quelle ereditate dalla

Storia dei nostri Paesi.

L’Italie et la France sont en effet deux nations

sœurs, intimement liée par la géographie bien

sûr, mais aussi par l’histoire, par la culture et

par la religion.

L’Italie et la France partagent la même pensée

humaine chez Albert Camus comme chez

Cesare Pavese.

L’Italie et la France, c’est aussi une destinée

européenne commune scellée par le traité de

Rome.

Mais c’est surtout et de tout temps, une

formidable aventure humaine qui fut à l’origine

d’un enrichissement mutuel et de liens

fraternels extrêmement puissants.

Valréas et le Vaucluse tirent d’ailleurs une

grande fierté de la présence de nombreuses

familles issues de la communauté italienne,

installées en France au début du 20ème siècle et

qui, au terme d’une intégration exemplaire, ont

su les enrichir de leur force de travail et de

leurs valeurs.

Voilà aussi ce qui fait la force de notre

jumelage.

21

Nous formons aujourd’hui le vœu d’une union

sacrée entre Montignoso et Valréas, qui puisse

illustrer l’idée que nous nous faisons de

l’Europe : un espace privilégié de démocratie et

de fraternité, construit avec et pour les

peuples.

Nous y participerons de toutes nos forces, nous

en faisons maintenant le serment.

Vive l’Italie et vive la France, vive Montignoso,

vive Valréas !

L’Italia e la Francia sono effettivamente due

nazioni sorelle, intimamente unite certamente

dalle geografia, ma anche dalla storia, dalla

cultura e dalla religione.

L’Italia e la Francia condividono lo stesso

pensiero umano di Albert Camus come di

Cesare Pavese, l’Italia e la Francia hanno un

destino europeo comune suggellato dal trattato

di Roma.

Ma è soprattutto e in ogni modo, una

formidabile avventura umana che fu all’origine

di un reciproco arricchimento e di legami

fraterni estremamente forti.

D'altronde Valréas e la Vaucluse sono molto

fieri della presenza di un numero di famiglie

uscite dalla comunità italiana, installate in

Francia all’inizio del XX secolo, dopo

un’integrazione esemplare hanno saputo

arricchire con la loro forza lavoro e i loro valori.

Ecco quello che è la forza del nostro

Gemellaggio.

Noi facciamo oggi l’augurio ad un’unione

consacrata tra Montignoso e Valréas, che possa

illustrare l’idea che ci facciamo dell’Europa: uno

spazio privilegiato di democrazia e di

fratellanza, costruito con e per i popoli.

Noi ci parteciperemo con tutte le nostre forze lo

giuriamo adesso.

Viva l’Italia e viva la Francia.

Viva Montignoso e viva Valréas.

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Discorso di Aldo Elasti Presidente del Comitato di Gemellaggio di Montignoso.

Un caro saluto agli Amministratori di

Valréas al Sindaco della città Guy Morin

e a tutto il comitato di Gemellaggio.

Sono ormai sette anni che i nostri due

paesi hanno siglato il patto di amicizia

che sarà oggi trasformato in patto di

Gemellaggio ufficiale e in tutti questi

anni, grazie al contributo dei Comitati di

Gemellaggio delle due città, la nostra

amicizia è cresciuta e si è sempre più

consolidata.

Innumerevoli sono state le iniziative che

in questi anni hanno visto la

partecipazione di decine di cittadini sia di

Montignoso che di Valréas.

Voglio qui ricordare tra gli altri, due

appuntamenti che rappresentano un

punto fermo delle nostre iniziative, parlo

della Fiera dei Mestieri di Valréas e della

Fiera Provenzale a Cinquale. Non intendo

tralasciare quelle iniziative di scambio

che hanno coinvolto le scuole e le

Associazioni delle due cittadine, vero

seme piantato nella terra dell’amicizia

tra i due paesi che già ha dato i primi

germogli e che spero possa crescere

come pianta robusta e secolare.

La mia speranza è che sempre più

cittadini possano essere coinvolti in

questo nostro progetto di amicizia e

scambio culturale,facendo sì che i nostri

due paesi si conoscano e si apprezzino

sempre di più.

Prima di terminare voglio ricordare come

quest’anno sia il primo anno in cui

sperimentiamo una nuova iniziativa di

scambio, mi riferisco alla possibilità che

abbiamo dato a due nostri giovani di

vivere e lavorare per un mese nei nostri

due rispettivi Comuni creando così

un’esperienza di vera integrazione.

Termino ringraziando i Comitati di

Gemellaggio del Comune di Montignoso

e del Comune di Valréas che in questi

sette anni hanno creduto in questo

progetto facendolo crescere anche con

notevoli sacrifici.

Un saluto a tutti voi qui presenti oggi.

Viva il Gemellaggio,

viva il Comune di Montignoso,

viva il Comune di Valréas !!!!!!!!!

Valreas 20/11/2010

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Discorso di Bruno Valle, Presidente del Comitato di Gemellaggio.

Messieurs les Maires, Mesdames et Messieurs les élus, Chers amis de Montignoso, chers amis de Valréas, Aujourd’hui une page de la grande Histoire de

nos deux villes est entrain de se tourner. Nous

scellons cinq ans d’amitié et célébrons la

naissance d’une nouvelle relation.

Oggi una pagina della grande Storia delle

nostre due città è a una grande svolta.

Sigilliamo cinque anni di amicizia e celebriamo

la nascita di una nuova relazione.

La route a été longue. Nous avons dû

apprendre à nous connaître et à travailler

ensemble. Mais le résultat est là, sur cette

table. Et je veux remercier dans le désordre

tous ceux qui de près ou de loin, ont œuvré à

un moment ou à un autre à cette réussite :

Luigi, Cristina, les Claudio (merci de compléter

la liste), Josiane Merlin, Béatrice Pauze,

Giovanni Pace, Nadège Savajols,

Thierry Mariani, Geo Caulet,

Joseph, Serenella et Guy Morin

et toute son équipe qui n’ont

pas hésité une seconde à

répondre favorablement à la

demande en mariage.

La strada è stata lunga.

Abbiamo dovuto imparare a

conoscerci ed a lavorare

insieme. Ma il risultato è là, su questo tavolo.

Ed io voglio ringraziare tutti quelli che da vicino

o da lontano, hanno lavorato a questo risultato

: Luigi, Cristina, Claudio, grazie, per completare

l'elenco: Josiane Merlin, Béatrice Pauze,

Giovanni Pace, Nadège Savajols, Thierry

Mariani, Geo Caulet, Joseph, Serenella e Guy

Morin non hanno esitato un secondo a

rispondere favorevolmente alla domanda di

matrimonio.

L’idée du Jumelage n’est pas anodine et tout le

monde ici a conscience de l’engagement officiel

que nous prenons les uns envers les autres.

Nous engageons nos deux villes et leurs

habitants dans un long processus de relation

qui nous mènera nous, et les générations

futures vers un avenir commun. Et c’est à ces

jeunes que je pense, à tous ceux qui

bénéficieront de notre travail. Ceux pour qui

nous avons tous l’espoir d’un monde fraternel.

L'idea del Gemellaggio non è insignificante.

Tutti qui hanno la consapevolezza dell'impegno

ufficiale che prendiamo gli uni verso gli altri.

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Impegniamo le nostre due città ed i loro

abitanti in un lungo processo di relazione che

condurrà noi e le generazioni future verso un

avvenire comune. Questo appartiene ai giovani

e penso, a tutti quelli che beneficeranno del

nostro lavoro. Quelli per cui abbiamo la

speranza di un mondo fraterno.

Les aléas, les imprévus, les changements de

personnes, rien ne doit remettre en cause les

fondements qui ont vu naître cette histoire

commune.

I rischi, gli imprevisti, i cambiamenti di persona,

niente deve rimettere in causa i fondamenti che

hanno visto nascere questa storia comune.

Aujourd’hui, la force et la richesse des liens qui

unissent nos villes depuis des années, nous

permettent de poursuivre ensemble un long

chemin.

Oggi, la forza e la ricchezza dei legami che

uniscono da anni le nostre città, ci permettono

di percorrere insieme una lunga strada.

Pour terminer, permettez-moi, en témoignage

de notre amitié sincère et au nom du Comité

de Jumelage de Valréas, d’offrir à votre ville ces

plants de vigne issus du terroir Valréassien.

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Luigi Germelli ha inviato questa lettera al Sindaco e al Comitato di Gemellaggio di Valréas.

Care amiche ed amici di Valréas e di Montignoso mi scuso per non essere oggi qui con voi per impegni di lavoro. Nel settembre 2002 , quando una delegazione di valreassiane e valreassiani venne accolta per la prima volta a Montignoso, ebbi la sensazione che l'amicizia tra queste due comunità avrebbe potuto concretizzarsi ; ne ho avuto la certezza negli anni successivi accompagnando i ragazzi delle scuole , i commercianti , gli amici del comitato del gemellaggio montignosino. Tutte le volte che arrivavo a Valréas mi sembrava di essere a casa mia per la cordialità e la gentilezza che contraddistingue tutti voi. Scusatemi volevo dire tutte le volte che vengo a Valréas perché ancora oggi trascorro volentieri qualche giornata con gli amici e le amiche che ho conosciuto in questi anni. L'essere sinceri e cordiali ma soprattutto spontanei sono caratteristiche che ci accomunano e costituiscono quel filo conduttore che fa sì che oggi in modo ufficiale le due comunità si sentano così vicine. Volevo ringraziare tutti coloro che in questi anni hanno contribuito fattivamente: le Amministrazioni Comunali , gli amici dei due Comitati dei Gemellaggi e i cittadini montignosini e valreassiani che hanno ospitato perché senza di loro non saremmo arrivati fino qui. Consentitemi però un ringraziamento particolare all'amica Josiane che in questi anni si e' prodigata a consolidare questo rapporto di stima e amicizia ed un augurio di buon lavoro al Presidente del Comitato Monsieur Valle che spero di conoscere molto presto. Auguro a tutti i presenti di trascorrere una bellissima giornata un saluto sincero Luigi.

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Intervento di Josiane Merlin

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“Il dono

dell’Amministrazione

Comunale di

Montignoso”

L’Amministrazione Comunale di

Montignoso, in occasione della

firma del patto di Gemellaggio, ha

fatto dono alla cittadina di

Valréas, dell’opera scultorea

dell’artista Rizieri Lucchesi,

raffigurante San Luigi IX, re

francese conosciuto come “Il

Santo”.

Regnò dal 1226 fino alla sua

morte, avvenuta nel 1270.

L’opera, in marmo bianco di

Carrara, è stata molto apprezzata

dagli amici di Valréas.

L’artista massese da alcuni anni

collabora con il Comitato di

Gemellaggio di Montignoso e in

questa occasione ha creato anche

delle piccole sculture in marmo

bianco raffiguranti delle barche a

vela che sono state donate dal

Comitato di Montignoso ai gemelli

francesi a testimonianza di un

territorio che si estende dai monti

al mare.

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Emozioni… di Maria Martino

Nella sala, gremita di persone, si percepiva un clima di festa e, nello stesso tempo, di attesa per un Atto carico di significato e di aspettative. Gli occhi ed i volti dei presenti, colmi di attenzione, erano rivolti al tavolo dei due Sindaci ed alle varie fasi della sottoscrizione della firma. La cerimonia del Gemellaggio, in occasione della quale è stato stipulato il documento ufficiale, ha sancito infatti il vincolo tra i due Paesi, uniti in una simbolica rappresentazione di fraternità europea. Sono state richiamate alla memoria le varie attività che coinvolgono tematiche istituzionali, scolastiche, culturali, economiche e sociali che sono alla base del gemellaggio, il cui scopo principale è appunto quello di interconnettere i sistemi formativi e sviluppare attività concrete fra le due città, con l'intento di rendere più efficiente ed efficace l'azione amministrativa ed offrire attività e servizi di qualità. Siamo tutti convinti che i rapporti di Gemellaggio costituiscono un elemento fondamentale per una migliore conoscenza tra i popoli e contribuiscono non solo a rafforzare l'amicizia e la pace, ma rappresentano un Istituto particolarmente

significativo atto a favorire e promuovere la collaborazione tra gli uomini. Da tutto ciò deriva un interesse reciproco, perché si instaurano rapporti permanenti di cooperazione e scambio, che rappresentano uno stimolo ed un contatto per tutti i settori che formano il tessuto civile, sociale, culturale ed economico delle due Città. Alla fine, la collaborazione si tradurrà in benefici spirituali e materiali per entrambi i Comuni e potrà fattivamente contribuire alla piena costruzione dell'Europa dei cittadini. Le strette di mano finali e lo scambio dei doni hanno concluso l'aspetto formale della cerimonia.

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Emozioni… di Elena Nicolini

Sono Elena una bambina di 11 anni e a Novembre sono andata con i miei genitori a

Valréas in occasione della firma del patto di gemellaggio.

Siamo partiti al mattino molto presto con il pullman insieme al sindaco ed altre persone,

arrivati a Valréas vi era molta gente ad attenderci, in particolare ho subito notato dei

signori

che i miei genitori avevano ospitato a casa nostra in estate in occasione del mercatino

provenzale.

Siamo andati a dormire a casa loro, una fattoria vicino al castello di Grignan arredata

con mobili antichi situata in mezzo a coltivazioni di lavanda.

Ho conosciuto tante persone,tradizioni e luoghi nuovi, e penso di aver assistito ad un

evento molto importante per Montignoso.

Io a Valréas c’ero già stata in aprile con la scuola in quella occasione noi bambini

dormivamo in un ostello e i genitori in albergo.

E’ stata una esperienza bella e interessante, penso di ritornare con miei genitori altre

volte a Valréas sperando che ci siamo anche altri bambini perché a stare sempre con i

grandi mi sono un po’ annoiata.

Ciao un bacione a tutti Elena

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Emozioni… di Ernesta Rappelli…

Il 19 novembre siamo partiti in pullman per

Valréas in Francia il Sindaco dott. Federico

Binaglia e l’Assessore alla Cultura dott. Aldo

Elasti guidavano la delegazione di Montignoso.

La cerimonia ufficiale della firma del

Gemellaggio era fissata per le ore 18 di Sabato

nel Municipio di Valréas che è ospitato

all’interno del Castello di Simiane (ricco di

affreschi del XVII sec) dove visse Pauline de

Grignan nipote di madame de Sévigné.

La sala più importante del castello, oggi sede

anche del Consiglio Comunale della città di

Valréas era stipata di persone , al tavolo delle

autorità delle due città sedeva anche il piccolo

St. Jean figura storica di Valréas, creata

anticamente per rappresentare l’anima della

città in tutti gli eventi solenni che viene eletto

ogni anno durante la notte di San Giovanni del

23 giugno 2010.

Presenti i membri dei due comitati di

Gemellaggio, con i loro presidenti visibilmente

soddisfatti per il rapporto di grande

collaborazione instaurato tra le due

organizzazioni e fieri del lavoro di questi anni,

che ha reso possibile lo stringersi di legami che

vanno oltre gli aspetti istituzionali.

Infatti, tra le famiglie che compongono i due

Comitati o che collaborano con essi, oggi si

sono instaurati rapporti di amicizia e di stima

reciproca; sentimenti che aiutano senza dubbio

la crescita di relazioni sempre più fitte e strette

tra le nostre due Comunità. A tutti i livelli: da

quello politico-amministrativo, a quello turistico

ed economico, ai rapporti culturali, sportivi ed

educativi, sviluppati nelle reciproche visite che

periodicamente le scuole ed il mondo

associativo delle due nostre città si scambiano.

E’ proprio questo scambio di esperienze

l’essenza dell’essere gemellati: il poter

conoscere direttamente gli elementi culturali,

sociali ed economici di un’altra nazione; il

toccare con mano le differenze, ma anche i

punti di contatto, che ci sono nella vita

quotidiana dei cittadini per maturare e

sviluppare assieme il concetto di “cittadinanza

europea”, quella frontiera che i decenni di lenta

ma costante integrazione economica e politica

tra gli Stati membri, hanno cercato di

raggiungere nel nostro continente.

Il Sindaco Federico Binaglia ha chiesto durante

il suo intervento a Monsier Guy Morin, sindaco

di Valréas , di poter dedicare la firma del

documento di gemellaggio alla memoria di

Carlo Sforza illustre cittadino Montignosino che

fu uno dei massimi esponenti italiani dell’idea

europeista e, da titolare del Ministero degli

Esteri, tra il 1947 ed il 1951 prima della sua

morte, avvenuta nel 1952, poté applicare in

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concreto quegli ideali, promuovendo

importantissimi accordi internazionali.

Il Sindaco, nel suo discorso, ha parlato

dettagliatamente dell’opera di Carlo Sforza con

l’obiettivo di farlo conoscere anche ai nostri

gemelli ed ha concluso con parole molto

augurali e significative.

Memorabile è stata la serata di gala col tema

“Montignoso TI AMO “La sala stupendamente

addobbata accoglieva più di 250 cittadini di

Valréas , italiani Il menù e la musica scelti. .

Il Sindaco Federico Binaglia e 3 membri del

direttivo del Comitato di Gemellaggio: Cristina

Ronchieri , Federico Pucciarelli , Ernesta

Rappelli sono stati nominati cavalieri della

Confrerie des Goutevins de L’Enclave des Papes

e ambasciatori dell’arte della cultura storica e

vinicola del loro territorio.

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Dalla Sala del Municipio si è poi passati alla Sala delle Feste dove, in un clima di grande

convivialità ed allegria, ci si è ritrovati per la cena di gala

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La cittadina di Valréas ci ha accolti con questo manifesto

La serata di gala è iniziata con la cerimonia di intronizzazione dei nuovi soci (confratelli e consorelle) della Confrérie des Goutevins. L'iniziazione alla cerimonia d'investitura è stata seguita con grande partecipazione e scandita dal rituale d'obbligo, che prevedeva fra l'altro la degustazione del vino locale.

Le dame e i nuovi cavalieri del buon gusto hanno ricevuto vistosi collari con appesi interessanti medaglioni, dopodiché hanno sottoscritto il loro nuovo ruolo di appartenenti alla Confraternita.

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Gli “intronizzati”, Bruno Valle, Federico Binaglia, Cristina Ronchieri, Ernesta

Rappelli, Federico Pucciarelli.

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I tavoli per la cena erano stati apparecchiati con particolare cura e buon gusto, rallegrati da bandierine simboliche che richiamavano la realtà dei due Paesi. Sorrisi e strette di mano, intreccio di linguaggi, canti e balli hanno vivacizzato la serata che si è protratta fino a tarda ora lasciandoci contenti, allegri e un po' storditi dal vino e dalla musica. Il nostro soggiorno è terminato il mattino successivo tra saluti ed abbracci e con il proposito di rivederci al più presto. Non si può che concludere con la stessa affermazione dei due Sindaci: viva Valréas, viva Montignoso!

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Gli articoli che sono apparsi sul quotidiano locale “La Tribune”.

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Comitato di Gemellaggio:

Comune di Montignoso, Villa Schiff

+39 0585 8271204

em@il Assessorato Cultura e Turismo: [email protected]

em@il redazione: [email protected]

Un ringraziamento particolare a Ernesta Rappelli, Maria Martino, Gianfranco Casaglia, Elena

Nicolini, Cristina Nardi e a tutti quelli che hanno partecipato all’elaborazione di questo nostro

notiziario.

Per chi desiderasse effettuare degli

scambi e prendere parte attivamente

all’Unione Europea, sono invitati ad

aderire al nostro…

COMITATO di GEMELLAGGIO