Upload
forzaromainfo
View
229
Download
1
Embed Size (px)
DESCRIPTION
Forza Roma di Roma-Palermo
Citation preview
Foto
FABIO
RO
SSI
33
Prepariamoci peril Circo Massimo
edito
rialeSSquadra imbattibile, doppio turno casalingo e Inter a +9.Sognare è lecito e non costa nulla. Dopo le vittorie ester-
ne di Torino e Firenze questa Roma di Ranieri è davvero in-contenibile. E come lei ci sono diventati i tifosi che capiscono,domenica dopo domenica, che la stagione potrebbe riservare
delle belle soddisfazioni. Quella contro il Palermo non saràcerto una passeggiata, ma tre punti oggi spalancherebberoscenari incredibili nel cammino di una squadra che ormai hadimostrato di essere in grado di giocare a viso aperto controchiunque. Accompagnata sì da una dose di fortuna, ma fortedi una compattezza con pochi precedenti ed una rosa invidia-bile a molti, la compagine allenata da Ranieri lotta ancora sutre obietti. Sì, avete letto bene: 3. C’è anche quello dello scu-detto, perché finchè la matematica non dirà il contrario, sonoconvinto che all’Inter qualcuno abbia un certo timore. Novepunti di distacco con lo scontro diretto all’Olimpico lasciano a-perti ancora qualche spiraglio. Il sogno continua, anche per-ché le soddisfazioni arrivano anche dall’altra sponda del Teve-re. A noi il Circo Massimo a loro solo il circo…
Impaginazione
Renato Bosco
Fotografie
Luciano e Fabio RossiAndrea Caloro
Direzione e redazione
Via dei Giornalisti, 55 - 00135 Roma
Tel. 06.35450641 - 334.3405952
Stampa :
Almadue srl
tel. 0650513839 - fax 0650512545
Reg. Trib. Roman. 485/96 del 1.10.96
QUINDICINALE DI SPORT, CULTURA E SPETTACOLOAnno XIV - Numero 4 - Sabato 13 febbraio 2010
Direttore responsabile
Massimo [email protected]
Del contenuto degli articoli e degliannunci economici e pubblicitari sonolegalmente responsabili i singoli autori.
È vietata la riproduzione anche parzialedi testi, grafica, immagini e spazipubblicitari realizzati dalla Publimas.
44
ildet
ective
gia
lloro
sso
marcia trionfale messa in opera da quellamortificante notte friulana.Ranieri, uomo avveduto e saggio come po-chi, ha fatto benissimo a dire al colto e all’in-clìta che i nerazzurri questo scudetto posso-no vincerlo o perderlo a loro scelta, e che laRoma deve guardarsi dalla voglia di riscattodella Juve (soprattutto) ma anche dalle gio-vani (calcisticamente parlando, ovviamente)ambizioni di Palermo e Napoli, indiscutibil-mente inferiori ai giallorossi, rose alla mano,ma sospinti da popoli affamati di gloria e dientusiasmo e da due tra i migliori allenatoridel barnum nostrano (complimenti a Lotito:passare, in pochi mesi, da Pandev a Floccari,da Ledesma a Baronio e da Rossi a Reja pas-sando per Ballardini, è “impresa” da magnifi-care adeguatamente). Restare aggrappatisaldamente alla realtà significa anche diffida-re della partita di oggi, contro un avversarioche forse non ruberà l’occhio in fatto di este-tica, soprattutto in difesa, ma che ha qualchefreccia acuminata al proprio arco (Miccoli,Cavani, il talentuoso Pastore, il “nostro” Sim-plicio) che, sommate alla sapienza di DelioRossi (uno che certo non vedrai mai ospite diZelig o del Bagaglino ma che conosce il calciocome pochi) possono costituire ostacolo ditutto rispetto per i lanciatissimi giallorossi. Acosto di sembrare noioso, come prematura-mente afflitto da senilità, personalmente dif-fido da questo clima di tripudio e di festa: sequalcuno, dopo la sconfitta con l’Udinese, a-vesse vaticinato una Roma al secondo posto,sarebbe stato immediatamente messo nellacondizione di non nuocere con bavagli o ca-tene: ciò significa che il calcio è qualcosa percui perdere la testa, in tutti i sensi, e da ma-neggiare sempre con estrema cura.
II l 28 Ottobre scorso, dopo la sconfitta ri-mediata contro l’Udinese di Floro Flores
(incredibile doppietta per lui, con la gentilecollaborazione di Doni) la Roma toccava l’a-pogeo del suo abisso, potendo contare (si faper dire), nel suo languido carniere, undicipunti: quattro meno di Palermo e Fiorentina,cinque meno di Milan e Genoa, addiritturadieci meno della Juventus. Sono trascorsi tremesi e mezzo da allora, e la vita giallorossa èradicalmente mutata, in modo così felice-mente estremo da apparire quasi miracolo-so. Davanti a sé la nave romanista (visto chesiamo in tempi di Americas’Cup) ha soltantola corazzata Inter, tutte le altre imbarcazionisolcano acque poco, tanto o tantissimo di-stanti dalle onde venate di giallorosso.Tutto bellissimo dunque, al punto che qual-che tifoso (e quel che è peggio, anche qual-che organo di informazione…) fa pensieristupendi, vagheggiando traguardi tricolori.Diciamo subito che, a nostro sommesso av-viso, questa idea si traduce in una specie difarneticazione, una voglia di grandeur che,se si può capire derivando dall’animo uma-no, sempre pervaso dall’anelito alla felicità,lo si deve però decisamente respingere u-sando le celluline grigie che Madre Natura ciha fornito.L’Inter, già un crogiuolo di campioni, ha pen-sato bene di arricchire il proprio guardarobadi un capo di alta sartoria, quel Goran Pan-dev messo in castigo da Lotito, non esatta-mente una genialata visto poi come è andataa finire la storia. La caduta verticale dei ne-razzurri sarebbe un evento determinabile so-lo da volontà autodistruttiva, senza contareche comunque i Ranieri boys dovrebberomantenere, come ibernata sotto una teca, la
Il nero e l’azzurrocolori da vietare
QQuesta di oggi, più che laconsueta rubrica casa-
linga da sbirciare prima del fi-schio d'inizio, vorrei che fosseper voi un piccolo pro-memo-ria, una sorta di tagliando pe-riodico per la fine dell'inver-no, a maggior ragione vistoche la primavera potrebbe farsbocciare più di un'emozione:in questo momento in cui co-loro che sono forzatamentesaliti per ultimi sul carro dellaRoma sono anche quelli che si sforzano,italicamente, di fare più rumore, vorreiche ricordaste tutta un'estate ed un au-tunno che tre quarti della comunicazionelocale, a cui ha fatto buona compagniapiù d'una prestigiosa (o presunta tale)firma, si sono gingillati coi seguenti ar-gomenti: messa in mora imminente,Spalletti santo subito, Soros è scappatoma c'era, Ranieri uguale ridimensiona-mento, i campi di Trigoria, un cardiologoa capo dello staff medico, She Wolf, l'a-
mico Adriano, Mutu comunque nun l'ave-vi preso, Angelini batti un colpo, De Ros-si è già venduto, rimpiangeremo persempre Aquilani, come fai a fare a Tottiun contratto del genere, Toni non potràmai arrivare. Ecco perché adesso si stacosì stretti sul carro di una Roma stabil-mente vincente e pure bella da vedere;spero allora che siate abbastanza sveglida riconoscere tutti quelli che ci si sonoarrampicati perché costretti: non butta-teli giù, limitatevi a ridergli in faccia.
"IL MARE DI ROMA"di Tonino Cagnucci
Daniele De Rossi raccontato in un libro
dal 28 ottobre in tutte le librerie
l’avv
elen
ata Si sta stretti sul carro di
questa Roma vincente
77
Domenica 31 gennaio 2010
ROMA-SIENA 2-1
ROMA (4-3-2-1): Julio Sergio; Motta, Burdisso,Juan, Riise; Brighi (dal 15'st Okaka), Pizarro, DeRossi; Taddei (dal 28'st Pit), Perrotta (dal 1'st Cer-ci); Baptista. A disp.: Doni, Cassetti, Mexes, Faty.All.: Ranieri
SIENA (4-3-3): Curci; Rosi, Malagò, Terzi, DelGrosso; Vergassola, Codrea, Ekdal; Jajalo, Macca-rone, Reginaldo. A disp.: Pegolo, Ficagna, Larron-do, Rossi, Jarolim, Fini, Calaiò. All.: Malesani
Arbitro: Baracani di Firenze (Ianello - Di Fiore, IVuomo Pierpaoli)
Marcatori: 29'pt Riise, 40'pt Vergassola, 43'stOkaka
Note: Ammoniti: Jajala, Rosi, Juan, Burdisso,Reginaldo. Recupero: 0'pt.
Domenica 7 febbraio 2010
FIORENTINA-ROMA 0-1
FIORENTINA (4-2-3-1): Frey; De Silvestri(40’ st Santana), Gamberini, Kroldrup, Pa-squal (37’ st Keirrison); Montolivo, Bolatti(13’ st Donadel); Marchionni, Jovetic, Var-gas; Gilardino. A disp.: Avramov, Natali, Co-motto, Gobbi, Ljajic. All.: Prandelli.
ROMA (4-2-3-1): Julio Sergio;Motta, Mexes, Juan, Riise; Pi-zarro, De Rossi; Taddei (36’ Me-nez), Perrotta, Vucinic (45’ stAndreolli); Totti (1’ st Baptista).A disp.: Doni, Cicinho, Casset-ti, Cerci, Brighi. All.: Ranieri
Arbitro: Rizzoli, Lanciano, Ros-somando
Marcatore: 37’ st Vucinic
Note: Ammoniti Perrotta, Mar-chionni e De Silvestri
Foto ANDREA CALORO
SSe il Palermo avesse cominciato la stagione con DelioRossi, oggi starebbe un punto sotto alla Roma. Con
l'arrivo dell'ex tecnico della Lazio, infatti, la formazione si-ciliana ha totalizzato sei vittorie, due pareggi, e due scon-fitte in dieci partite. Rossi ha reso la squadra più concretae più solida in tutti i reparti: la difesa ha subito pochi gol,
ed i giocatori hanno acqui-sito quella mentalità vin-cente che prima mancava.La squadra, infatti, è sem-pre più convinta dei proprimezzi e delle proprie qua-lità tecniche, e non si ar-rende mai di fronte alledifficoltà. La Roma dovrà
fare molta attenzione a questo Palermo che scenderà incampo desideroso di fare bene per tanti motivi. Il presi-dente Zamparini ha iniziato a lamentar-si che vuole un arbitro equo già a a par-tire da domenica scorsa, mentre DelioRossi vorrà fermare la corsa della Romaanche perché è rimasto tifoso laziale. Epoi ci sono dei giocatori che vorrannofare bene per tanti motivi, a cominciareda Fabio Simpilicio, che vorrà dimostra-
re di essere unpro fess ion is ta
serio prima di indossare la casaccagiallo rossa, (prima di sbilanciarcidefinitivamente, però, preferiamovederlo a Trigoria presentato daRosella Sensi). E poi c'è Bovo, chedice di tifare Roma, ma ogni voltache vede giallo rosso picchia comeun fabbro ferraio. Ci sarà anche l'exlaziale, ma romanista Liverani, l'ar-gentino Pastore, che inizia a capirele differenze tra il calcio argentino equello italiano, e Kjaer, difensore col
vizio del gol.Mancherà Noce-rino, appiedatodal giudice spor-tivo, ma atten-zione anche aBresciano, e dueattaccanti comeMiccoli e Cavaniche in passato
hanno fatto male ai giallo rossi. Lapartita, prevista per domenica alle15, è stata improvvisamente spo-stata alle 18 di sabato perché si sa-rebbe dovuta disputare in concomi-tanza col “torneo 6 nazioni”, eventoche si svolgerà domenica allo “Sta-dio Flaminio”. Tutti erano a cono-scenza di questo problema tranne la“Lega calcio”, che per rimediare achi lavora anche il sabato avrebbedovuto far giocare questa gara al-le 20.45.
palermo occh
ioaln
emico
1010 1111
SABATO 13 FEBBRAIO 2010 - STADIO OLIMPICO
ROMA-PALERMOPROBABILI FORMAZIONI
INTER 53ROMA 44MILAN 42NAPOLI 38PALERMO 37SAMPDORIA 36JUVENTUS 35GENOA 35CAGLIARI 32BARI 32FIORENTINA 31PARMA 30CHIEVO 29BOLOGNA 25UDINESE 24CATANIA 23LIVORNO 23LAZIO 22ATALANTA 20SIENA 13
CLASSIFICAROMA
Julio Sergio 27Motta 13Mexes 5
Juan 4Riise 17
De Rossi 16Pizarro 7Taddei 11
Perrotta 20Totti 10
Vucinic 9
Ranieri All.
Doni 32Burdisso 29Cassetti 77
Brighi 33Cicinho 2Menez 94
Baptista 19
PALERMO46 Sirigu16 Cassani24 Kjaer5 Bovo
42 Balzaretti8 Migliaccio
11 Liverani23 Bresciano6 Pastore
10 Miccoli7 Cavani
All. Rossi
28 Benussi88 Blasi3 Goian
14 Bertolo30 Simplicio20 Budan90 Hernandez
MARCATORI16 reti: Di Natale (Udinese)
14 reti: Milito (Inter)
11 reti: Barreto (Bari); Paz-zini (Sampdoria)
10 reti: Matri (Cagliari);Totti (Roma)
PROSSIMI TURNI(21-2-2010) (28-2-2010)
ATALANTA CHIEVOBARI MILAN
BOLOGNA JUVENTUSCAGLIARI PARMA
FIORENTINA LIVORNOGENOA UDINESEINTER SAMPDORIA
PALERMO LAZIOROMA CATANIASIENA NAPOLI
CATANIA BARICHIEVO CAGLIARIGENOA BOLOGNA
JUVENTUS PALERMOLIVORNO SIENA
LAZIO FIORENTINAMILAN ATALANTA
NAPOLI ROMAPARMA SAMPDORIA
UDINESE INTER
8
MIGLIACCIO
7
CAVANI
46
SIRIGU
42
BALZARETTI
11
LIVERANI
6
PASTORE
23
BRESCIANO
5
BOVO24
KJAER
10
MICCOLI
16
CASSANI
IL MODULO4-3-1-2
Delio e la nuovafaccia del PalermoDelio e la nuovafaccia del Palermo
1313
Questo spazio è riservato a tutti i Fans Clubo Gruppi organizzati che vogliano far cono-scere la propria esistenza e le loro iniziati-ve. L’indirizzo per mandare testi e foto è:[email protected]
Fabrizio Grassetti, presidente dell'Utr, insiemead altri due soci sul terreno di gioco del Franchidopo la vittoria della Roma sulla Fiorentina
Fabio, Sandro e Antonio, tre amici semprepresenti all’Olimpico per tifare sempre e
comunque Roma.
Il Gruppo Luisa Petrucci riunito perfesteggiare il momento vittorioso della Roma
infoline:06/581072106/5800989
1414
far uscire la propria compagi-ne dalla ridotta difensiva incui si era trincerata, il rosane-ro Enzo Ferrari (non il Drake,ma un onesto pedatore chediventerà più in là il primo al-lenatore italiano ad emigrarein Spagna), scaglia un rinvioalla cieca verso la porta di Gi-nulfi. Il quale, per la verità, èun po’ avanti, vista l’inopero-sità della sua gara, intento aqualche esercizio per tenersicaldo. Ma sentiamo il suo rac-conto: “Il pallone mi scavalcòanche in conseguenza del for-
te vento favorevole,ma era comunque ab-bastanza vicino a me.Lo rincorsi, mi tuffai edeviai la palla in ango-lo. Tra la sorpresa ge-nerale, il guardialineeSchiaffino scattò deci-so verso la metà cam-
po, indicando il gol. Anchel’arbitro era perplesso, gliandò vicino per chiederglispiegazioni. E Schiaffino glidisse che la palla aveva var-cato la linea bianca. Io, inve-ce, l’avevo respinta ad alme-no mezzo metro dal limite fa-tale. Tanto è vero che la sferafinì in angolo. Come è possibi-le prendere un pallone dentrola porta a mandarlo in corner?Tutt’al più, avrebbe sbattutocontro la rete… Incredibil-
TTanti anni or sono, all’O-limpico andava per la
maggiore la reclame del “pri-mo ottico del centro”, unospottino continuamente ri-mandato dagli altoparlati, checonsigliava a tutti gli arbitriche non vedevano bene, direcarsi in quel negozio e si-stemare la loro situazione. Per Albertone Ginulfi, adoratoportiere della Roma a cavallofra gli anni Sessanta e Set-tanta, detto dai tifosi romani-sti “Cuorematto” come la fa-mosa canzone di Little Tonyper via di unos c h e r z e t t oche gli com-binò il suocuore e che lotenne lontanodai campi unmesetto buo-no (poi rivela-tosi una topica dei medici),più che gli arbitri, il consigliodella pubblicità lo doveva se-guire un guardialinee, talSchiaffino, che gli combinò unpaio di scherzetti da record.Allora: il 21 dicembre 1968 e-ra una freddissima giornata,con una tramontana vigorosae gelata da sei borghetti/oraper potersi difendere. All’O-limpico, contro la Roma, eradi scena il Palermo. A metàprimo tempo, nel tentativo di
mente, Schiaffino insistette fi-no a che l’arbitro non fu co-stretto a convalidare. Una co-sa incredibile”. E ancora più incredibile fu ilfatto che Schiaffino, fece ilbis. “E’ proprio così – ci con-ferma Ginulfi -. In un Roma-Milan di qualche mese dopofece convalidare all’arbitro ungol di Golin. Ma il tiro dell’alamancina rossonera avevasbattuto contro il sostegno diferro che sosteneva la retedella porta, di lì contro il mu-racciolo di marmo che delimi-tava il fossato, tornando allafine in campo. Sostenne la te-si del pallone filtrato attraver-so le maglie della rete, che e-rano rotte. Ma quando guar-dammo quella rete, era im-peccabilmente a posto!”. E solo l’animo gentile e pacio-so di Alberto Ginulfi lo aiutò anon farsi giustizia con unguardialinee che, evidente-mente, lo aveva preso sottoc-chio.
pag
ined
istoria
Roma-Palermo nel passato
Cuore matto eSchiaffino l’orbo