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Foto FABIO ROSSI

Forza Roma di Roma-Bologna

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Forza Roma di Roma-Bologna del 05/04/2009

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Foto

FABIO

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MMancano poche partite al termine di una stagioneche poteva, o meglio doveva, essere diversa da

quella che invece è stata. Da qui alla fine del campionatoci dividono nove partite e ventisette punti, la gran parteda conquistare per arrivare almeno al quarto posto. Tan-ti, troppi errori so-no stati commessi,soprattutto all’ini-zio, ma adesso è i-nutile tornarci so-pra. Siamo difrontead un’unica via chedobbiamo assoluta-mente percorrere asenso unico. Lamissione è difficilema possibile, allaportata di unasquadra che se riesce ad avere tutti gli effettivi, è sareb-be in grado addirittura di lottare per il terzo posto. A co-minciare da oggi bisogna dimostrare di essere pronti ecapaci di giocarci al meglio queste partite, tutte con lastessa grinta e determinazione, a prescindere dall’avver-sario di turno. Il pensiero e l’attesa deve essere indiriz-zato solo ed esclusivamente a questo obiettivo. Credercifino in fondo è l’imperativo assoluto per i giocatori incampo e per l’ambiente attorno, mettendo da parte tuttoil resto. Campagna acquisti, dirigenza e stadio nuovo so-no tutti argomenti che ad oggi non dovrebbero per nien-te toccare l’animo del tifoso romanista. C’è un obiettivoda raggiungere, tutti quanti insieme. In una missionepossibile.

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Renato Bosco

Fotografie

Luciano e Fabio Rossi

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Reg. Trib. Roman. 485/96 del 1.10.96

QUINDICINALE DI SPORT, CULTURA E SPETTACOLOAnno XIII - Numero 8 - Domenica 5 marzo 2009

Direttore responsabile

Massimo [email protected]

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LLa Champions League è una ma-nifestazione che regala emozioni

forti per la caratura elevatissima del-le squadre che la animano ma è an-che, ci piaccia o no, una sorta diZecca dello Stato europeo del pallo-ne: fabbrica soldi per tutti quelli cheriescono ad accedere ai suoi forzieri.Dicevamo ci piaccia o no, perché unosi appassiona al calcio, allo sport ingenere, perché, fin da bambino, vie-ne irresistibilmente catturato da unmondo meraviglioso capace di rega-larti gioie indicibili e dolori lancinanti

ma senza mai farti veramente delmale: un mondo fiabesco dove sivince e si perde ma dove sembratutto così puro, luminoso, lontanodalle miserie della vita.Naturalmente, questa è un'immagi-ne dello sport oleografica e per nien-te rispondente al vero, soprattuttoadesso che lo sportivo professionistaè diventato azienda di se stesso.Pertanto, nessun particolare fremitoha destabilizzato i tifosi giallorossiallorché, qualche tempo fa, sepperoufficialmente (ma in realtà lo sape-vano già) che l'approdo della Romain Champions oltre a rivestire unaovvia, rimarchevole valenza tecnica,rappresentava una sorta di fondo diinvestimento sul futuro e sui sognidei tifosi medesimi..Bambole, non c'è una lira, gridavanogli impresari dei vecchi teatri dell'a-

vanspettacolo, a far intendere a bal-lerine e comici che non pretendesse-ro scritture remunerative perché gliincassi non le consentivano. La si-tuazione finanziaria in casa Romanon è certamente al col-lasso come farebbe pen-sare questo refrain, maindubbiamente tutti cono-scono la portata dell'e-sposizione bancaria delGruppo Italpetroli che, difatto, impedisce, comefosse una pesantissimazavorra, di dare corso adoperazioni in uscita chenon siano perfettamenteaderenti a quelle in entra-ta, e qui entra prepoten-temente in scena la pri-madonna ChampionsLeague, con le sue pail-

lettes e le sue banconote na-scoste nel reggiseno.Qualcuno obietterà: e chi diceche questa oculatezza autoim-posta sia un male?Obiezione per nulla peregrina,come dimostra l'insensatezza diMani Bucate Moratti, che soloda poco e anche in virtù di unparticolare momento storico, havisto appagata la sua ambizio-ne di primato (anche se solodentro i confini nazionali).Il problema però è che il tifoso,per sua stessa natura, non è ra-

gionevole, o meglio: lo è ma nonvorrebbe esserlo. Piacerebbe, al tifo-so, non porre limiti all'inseguimentodella felicità, non trovare steccati elucchetti che gli impediscono di en-

trare nel giardinoproibito, E, a nostrosommesso avviso,non va criminalizza-to per questo, nonva tacciato di cinicaingratitudine, nonva redarguito comefosse un bambinocapriccioso. Va solocapito, e nei limitidel possibile, ac-contentato. Noi cre-diamo che quellodella Roma lo meri-terebbe senza se esenza ma.

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ARICCOJEMO I COCCI

'N'e' er tempo questo de mettese a sede,guarda' er passato e piagnese addosso.E' er tempo, 'nvece, de sarta' sto fosso,riccoje i cocci, arzasse e mòve er piede.

E' vero, l'urtime sortite han scosso,anche chi più sostiene e più ce crede,ma sempre sàrda è la nostra fede,la fede de chi è nato giallorosso.

Basta lamenti e, uniti, annamo avanti,riarzamo tutti quanti chioma e cresta,magari coll'aiuto de li santi.

Cacciamo via da noi quell'aria mesta,li piagnistei trasformamoli in canti,che a esse ROMANISTI è già 'na festa!

Stefano Agostino

MMaledetto sia quell’autogol di Cicihno al novantesimonella partita di andata. La Roma non aveva giocato

bene, d’accordo, ma aveva vinto. Quell’episodio, invece,ha regalato il primo sorriso aMihaijlovic, che quella sera e-sordiva in serie A come allena-tore. Il tecnico serbo non è maistato simpatico ai tifosi giallorossi: nel periodo in cui ha mi-litato nella Roma ha combinatomolto poco, (anche se non eratutta colpa sua), mentre quan-do era sull’altra sponda del Te-vere ha lanciato qualche frec-

ciata nei confronti della società giallo rossa. Dulcis in fun-do, alla vigilia del turno di coppa Italiadello scorso dicembre ha detto di averrotto l’amicizia con Totti, “colpevole” dinon essere andato a giocare nella suapartita di addio al calcio giocato. Sareb-be bello battere nuovamente i rossoblu, dopo la vittoria in “Coppa Italia”,magari con due gol di Totti, ma non saràsemplice. Da quando il tecnico serbo hapreso in mano le redini del Bologna, in-

fatti, la squadra lotta e gioca benemalgrado venga da due sconfitte

66 77

consecutive contro Juventus e Ca-gliari. Il modulo preferito da Mihaji-lovic è il 4-3-2-1, e, infortuni esqualifiche permettendo, la forma-zione che scenderà in campo saràquella che ha perso proprio contro isardi. In porta giocherà l’ex cam-pione d’Italia Antonioli, mentre indifesa opereranno Belleri, Moras,Castellini e Lanna. A centrocampogiocheranno Volpi, Mingazzini, e l’exbianco celeste Mutarelli; Osvaldo e

Valiani, invece,sarano a ridossodi un altro exbianco celeste,Marco Di Vaio,l’uomo dellaprovvidenza deirosso blu. A dif-ferenza di tantiallenatori, infat-

ti, Mihaijlovic ha capito che questoattaccante deve giocare da puntacentrale, e non come seconda puntao esterno. Altri giocatori della rosabolognese sono il secondo portiereColombo, Britos, Terzi, Zenoni, A-dailton, e l’altro ex laziale Mudin-gay. Oltre al sopracitato Antonioli cisono anche due ex romanisti, che inrealtà sono stati due meteore. Ilprimo è Bombardini, il secondo èMarazzina, che nel suo periodo nellacapitale ha giocato appena 25 mi-nuti per motivi che è meglio nonscrivere per evitare querele.

DOMENICA 5 APRILE 2009 - STADIO OLIMPICO

ROMA-BOLOGNAPROBABILI FORMAZIONI

ROMADoni 32

Motta 13Mexes 5

Panucci 2Riise 17

Pizarro 7De Rossi 16

Brighi 33Baptista 19Vucinic 9

Totti 10

Spalletti All.

Artur 25Tonetto 22

Diamoutene 21Filipe 14

Aquilani 8Menez 24

Montella 23

BOLOGNA1 Antonioli2 Zenoni

18 Moras14 Terzi23 Lanna7 Valiani8 Mudingayi5 Volpi

25 Mutarelli10 Bombardini9 Di Vaio

All. Mihajlovic

15 Colombo14 Castellini84 Belleri2 Marchini4 Amoroso

41 Marazzina20 Adailton

INTER 69JUVENTUS 62MILAN 55GENOA 51FIORENTINA 49ROMA 46CAGLIARI 42PALERMO 42LAZIO 41ATALANTA 40NAPOLI 37CATANIA 37UDINESE 36SAMPDORIA 36SIENA 31CHIEVO 30BOLOGNA 26TORINO 24LECCE 24REGGINA 20

CLASSIFICA

MARCATORI19 reti: Di Vaio (Bolo-gna); Ibrahimovic (Inter)

16 reti: Milito (Genoa)

15 reti: Gilardino (Fio-rentina)

14 reti: Pato (Milan)

bolognaSSiinniissaa tteennttaa iillttuuttttoo ppeerr ttuuttttoo

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PROSSIMI TURNI(11-4-2009) (19-4-2009)

BOLOGNA SIENACHIEVO MILAN

FIORENTINA CAGLIARIGENOA JUVEINTER PALERMO

LAZIO ROMALECCE SAMPDORIA

NAPOLI ATALANTAREGGINA UDINESETORINO CATANIA

ATALANTA REGGINACAGLIARI NAPOLICATANIA SAMPDORIA

GENOA LAZIOJUVE INTER

MILAN TORINOPALERMO BOLOGNA

ROMA LECCESIENA CHIEVO

UDINESE FIORENTINA

25

MUTARELLI8

MUDINGAYI

1

ANTONIOLI

2

ZENONI

10

BOMBARDINI

5

VOLPI7

VALIANI

18

MORAS23

LANNA

9

DI VAIO

14

TERZI

IL MODULO4-5-1

Foto FABIO ROSSI

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talia-Svizzera 3-0(Bulgarelli misepersino a segno u-na doppietta) deglisfortunati mondialicileni del 1962:“Era una campionevero – ci raccontaLosi – uno dellagrande generazio-ne dei centrocam-pisti italiani comeRivera, De Sisti,Corso, Mazzola,Juliano ecc… Inquei mondiali, lanazionale italianaera un po’ divisa ingruppi. C’erano glioriundi e poi altri

gruppi di compagni di squa-dra. Io, che ero l’unico convo-cato della Roma, quindi un po’isolato, feci comunella coi bo-lognesi Janich, Tumburus e,appunto, Bulgarelli. Un ragaz-zo gentile, estremamente in-telligente. Di lui ricordo lagrande lucidità nel cucire ilgioco a centrocampo, il motoperpetuo per tutto il terrenodi gioco, le capacità realizzati-ve e di inserimento in area. Epoi anche una piccola partico-larità nel farsi concedere rigo-ri un po’, come dire, forzati.Questo non ne sminuisce cer-to la figura di grande sportivoe grande uomo che io ho con-tinuato a frequentare e ap-prezzare anche dopo che en-trambi avevamo appeso lescarpe al chiodo. Una grandeperdita, ci mancherà a tutti”.

spareggio per deter-minare la squadracampione d’Italia,spareggio disputato aRoma il 7 giugno del1964 e vinto dal Bo-logna per 2-0. Di quelgrande Bologna, regi-sta finissimo era Gia-como Bulgarelli. Diecianni più tardi, il 23maggio del ’74, i fel-sinei tornarono all’O-limpico a giocarsi un trofeo, lacoppa Italia in finale unicacontro il Palermo. La partitafinì 1-1 e il Bologna se l’ag-giudicò per 4-3 ai calci di ri-gore. Capitano e anima diquella squadra era ancoraGiacomo Bulgarelli. Ci parla di lui il “nostro” Capi-

tano, GiacomoLosi, che condi-vide peraltrocon Bulgarelli,oltre al nome dibattesimo, an-che un partico-lare curioso: laprima partita delbolognese in na-zionale, coincisecon l’ultima ap-parizione in az-zurro di “Core-deroma” Losi: I-

UUna piccola digressionedalle pagine di storia

giallorosa, per un omaggio adun campione del calcio italia-no recentemente scomparsoe che ha lasciato una grandeimpronta di sé nello sport na-zionale: Giacomo Bulgarelli,capitano dell’ultimo scudettodel Bologna.Fra l’altro, Bulgarelli ha nelsuo destino il nostro stadio O-limpico. Non ci sono stategrandi occasioni di vittorianella sua pur luminosa carrie-ra. Il suo palmares conta duecoppe Italia ed uno scudetto,ma due su tre di questi trion-fi, Bulgarelli li ha conquistatiqui a casa nostra. La stagione 1963-’64, vide u-na conclusione mai registra-tasi prima emai più verifi-catasi in segui-to. Il Bolognaguidato dalgrande FulvioBernardini el’Inter di Hele-nio Herrera,terminarono ilc a m p i o n a t oappaiate equota 54 punti.Ci fu quindi bi-sogno di uno

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ria Roma-Bologna nel passato

BBuullggaarreellllii,, gglloorriiaaaallll’’ OOlliimmppiiccoo PPartiamo da quello che a nostro

giudizio è un assunto sacrosanto:certe intercettazioni telefoniche com-promettenti (ma si può ancora usarein italia tale aggettivo?) possono esse-re giudicate "vecchie" solo se gli inter-cettati non hanno più alcun potere de-cisionale, né alcuna rappresentatività.Poi, veniamo allo specifico dei conte-nuti, compromettenti o no giudicatevoi, senza delegare alle minimizzazionimediatiche: c'è Meani che, come ac-clarato, si da' da fare perché il Milannon perda il treno delle designazioni a-miche; c'è Galliani che fa di Meani ilproprio "Griso", omaggiando Manzoni;c'è soprattutto Collina, poi. Collina cheaccetta di vedersi per parlare, che sicomplimenta perché qualcuno è riusci-to ad ottenere una designazione "ami-ca", che da' le direttive perché la com-briccola possa incontrarsi in gran se-greto e al sicuro, riparata dalle nebbiedel lodigiano, dove se qualcuno doves-se mai notare un Galliani di passaggiopenserebbe che, sicuramente, si trattadi un sosia a zonzo per la mesta e ope-rosa provincia lombarda; magari in unristorante che quel giorno osserva lachiusura, che un piatto di spaghetti a-glio e olio i cospiranti se lo possono cu-cinare pure da soli. Ora la più sempli-ce, ingenua, scontata delle domande:perchè? Questo si chiederebbe il famo-so bambino che fu l'unico in grado di

vedere, nella sua innocenza, che il reera nudo. Perché? Un modo italiota dirispondere sarebbe “Perché no?” chepoi, riassumendo, è stata un po' l'obie-zione principe di tutti i difensori togatidi Calciopoli. A noi verrebbe da rispon-dere che, per esempio, Collina oggipresiede la congrega di chi sceglie, de-signa e dovrebbe essere garante discelte, direzoni di gara e designazioni.Ecco perché, ad esempio. Ma, comesarebbe pronto a rispondere il morali-smo double face del nostro popolo disanti, navigatori e giornalisti, l'inter-cettazione è vecchia, anzi caduta inprescrizione, un po' come la morale,qui da noi, che è cosa ben diversa dalmoralismo, dunque passata di moda.

LLaa CCoolllliinnaa ddeeii mmiisstteerrii

l’avvelenata

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to ad Amedeo Amadei, l’indimenticato For-naretto della Roma testaccina degli anni ‘30 e‘40, già insignito del titolo di Presidente delclub nato il 20 gennaio 2009. L’evento, patro-cinato dall’Unione Tifosi Romanisti, ha vistola partecipazione di molti tifosi, pronti ad as-sistere al classico “taglio del nastro” a cuihanno provveduto il Sindaco di Frascati,Francesco Paolo Posa, il presidente dell’UTRFabrizio Grassetti, il Responsabile dei Rap-porti con i Club della As Roma, Marco Seghioltre ovviamente ad Amedeo Amadei, visibil-mente emozionato dall’ affetto che tutti i pre-senti gli hanno tributato.La sede di Vicolo del Castello è nata con loscopo di diventare un vero e proprio punto diriferimento per gli appassionati dei colorigiallorossi in tutta la zona dei Castelli(e nonsolo), al suo interno è stato creato uno spa-zio espositivo in cui campeggiano le riprodu-zioni fedeli delle due maglie, una bianca e u-na rossa, con cui la Roma vinse il suo primoscudetto nel 1941/42, inoltre, grazie allapassione della famiglia Amadei, si possonoammiraredei veri epropri “ci-meli”, co-me l’orolo-gio che lasocietà re-galò ai pro-pri giocato-ri in occa-sione dellavittoria tricolore e la maglia della nazionale i-taliana che il Fornaretto ha indossato negliincontri internazionali.La serata è continuata al ristorante “CasaleFinestrella” di Montecompatri, il cui proprie-tario è Vincent Candela, inizialmente previstofra gli ospiti d’onore ma che, per motivi di la-voro, non ha potuto presenziare fisicamentealla festa, lasciando però un suo “personale”saluto via telefono, ricordando alcuni mo-

Nasce il Roma Club Tolmezzo

IL FRIULI SI DIPINGE DIGIALLOROSSO

SSabato 28 marzo si è svolta presso il Ri-storante “La Frasca Verde” di Lauco

(UD), l’ inaugurazione ufficiale del RomaClub Tolmezzo, affiliato all’Unione Tifosi Ro-manisti. Alla festa, organizzata da Massimo

Cannella, presidente del Club, ha partecipatouna delegazione del Consiglio Direttivo del-l’Utr con in testa il presidente Fabrizio Gras-setti.I tanti soci che hanno partecipato alla seratahanno avuto modo di condividere tante opi-nioni sulla Roma, discutendo sui progetti daintraprendere come Club, cenando assiemecon prodotti carnici, e passando una serata inallegria nel segno dei colori giallorossi, anchelontano dalla capitale.Erano presenti anche le delegazioni dai viciniRoma Club di Trieste e Cividale, che danno illoro benvenuto ad un nuovo Roma Club nellaregione Friuli-Venezia Giulia.

Gianluca Lengua

Roma Club Frascati

NEL NOME DI“ER FORNARETTO” AMADEI

LLa Roma nel cuore”, potrebbe essere que-sto lo slogan giusto per la serata del 29

marzo, illuminata dall’inaugurazione della se-de ufficiale del Roma Club Frascati intitola-

vitadiclu

b

queste ultime nove partite,diano merito a dei calciatorimeravigliosi sostenuti da unpubblico incredibile. Il quar-to posto? Ci credo, dobbia-mo insistere fino alla fine.

Noi siamo più fortidi Genoa e Fio-

rentina, ma lorohanno avutomolti menoinfortuni. Vorreivedere come si

troverebbero al-tre squadre di pri-

ma fascia a giocaresenza nove titolari”. Decisoe sicuro di vincere è il gior-nalista Paolo Liguori: “Vit-toria secca, soprattutto do-po quel brutto pareggio al-l’andata. Non ci sono dubbi,uno fisso! E se torna Totti,sicuro segna lui”. Sul quartoposto, individua tre gare

fondamentali per avere lameglio sulle avversarie:“Ci saranno speranzese la Roma tornerà dalderby, dalla trasferta diFirenze e da quella di

Milano contro il Milan,con almeno 7 punti. Sono

fiducioso, c’è bisogno di unasferzata nel clima”.

Francesco Mancuso

DDopo la sosta perle Nazionali, ri-

parte il campionato:la 30^ giornata hain programma all’O-limpico la sfida traRoma e Bologna.Fondamentali i trepunti per continuare asperare nel raggiungimentodel quarto posto, ora distan-te cinque punti, che valel’accesso ai preliminari diChampions League. Con ilrientro di buona par-te degli infortuna-ti c’è ottimismoper la garacontro i rosso-blù, come te-stimoniano leparole di LandoFiorini: “Assolu-tamente non ci saràpartita, la Roma con il recu-pero degli infortunati è diun’altra categoria e non a-vrà problemi. Segnerà l’elet-tricista (Totti, ndr) e non so-lo lui”. Per la Roma, la corsaal quarto posto si è fatta unpo’ più in salita ma “Sonoottimista anche se sonoconsapevole che non ci re-galeranno niente. Se perògiocheranno con il cuore e laclasse, il quarto posto sarà

nostro”. Anche per Fa-brizio Bracconeri,non sembrano es-serci dubbi sulla ga-ra odierna: “La Ro-ma vincerà sicura-

mente per continuarea sperare nel quarto

posto. Sono fiducio-so e se la Roma ritro-verà la tranquillità, sipotrà lavorare beneper raggiungere l’obiet-tivo. Quest’anno, pur-troppo, non possiamo an-

dare oltre e penso chedobbiamo anche guarda-re alle nostre spalle.Sono convinto che conla Roma a pieno regi-me, si sarebbe potuto

disputare ben altro cam-pionato”. Poi aggiunge: “E’

un periodo strano questoper la Roma, ma pro-prio perché è indifficoltà sonoancora più at-taccato ai colorigiallorossi”. Peril cantautoreMarco Conidi, apartire da oggi bi-sognerà evitare ognipasso falso: “Non riesco anon pensare ad una vittoriacontro il Bologna. Spero che

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e organi.

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Il piccoloEmanuele,lupacchiottoper la gioiadi papàEmiliano

Nella foto gli allievi della squadra AS Testaccio Roma,con il presidente Filippo Leonardi e l'allenatoreRolando Rossi

MarioGiannella,Presidentedel RomaClub“CastellabateGiallorossoAgostino DiBartolomei”,in occasionedel recenteesordio dellostriscioneall’Olimpiconella gara dicampionatoRoma-Milan

Questo spazio è riservato a tutti i Fans Club o Gruppi or-ganizzati che vogliano far conoscere la propria esistenzae le loro iniziative. L’indirizzo per mandare testi e foto è:[email protected]

Michele Spanu (vucinic) eAlessio De Angelis (Menez)

due amici romanisti ai piedi dellla Tour Effeil.

menti con la maglia giallorossa e concluden-do con un “Io sono della Roma, forza Roma”che è stato sottolineato con un applauso fra-goroso.La cena a base di tipiche specialità romane èstata allietata dalla presenza di due “stornel-latori” DOC, Ezio Baiocco e Fabrizio Masci,che, accompagnati dal coro delle quasi 200persone presenti, hanno dato fondo al reper-torio di canzoni romanesche.A margine della serata c’è stata la consegnaal presidente Amadei, da parte dello scrittoreMassimo Izzi, della prima copia del suo libro“Non ti curar di loro ma gioca e passa” che ri-propone le gesta della squadra giallorossanella stagione scudettata 1941/42 di cui ilFornaretto è stato assoluto protagonista.

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