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Anno 9 (pag 2327) FOGLIO INFORMATIVO MARISTA MEDITERRANEA 1° aprile 2011 .................................... Nº 141 L’Hermitage : Il Consiglio Generale si riunisce con i Consigli delle Province Mariste d’Europa. IMPRESSIONI DI UN PARETECIPANTE Fr. Fernando Alés Dal 12 al 16 marzo si è tenuto a l’Hermitage una sessione del Consiglio Generale Ampliato, formula che ogni due anni riunisce i membri dei Consigli Provinciali di una zona dell’Istituto (in questo caso l’Europa) con il Superiore Generale e il suo Consiglio. Gli obiettivi dell’incontro erano quelli di analizzare le reatà delle nostre Province d’Europa e costruire proposte congiunte di futuro per la presenza marista nel Continente, secondo i suggerimenti del XXI° Capitolo Generale. La metodologia utilizzata ha ricordato quella del Capitolo: tempi di preghiera comunitaria, riflessione personale e lavori in assemblea disposta n tavole rotonde nelle quali partecipanti di province differenti si cambiavano sensazioni e opinioni sui vari temi proposti. i s La partecipazione e il dialogo permettevano la convergenza delle varie proposte in azioni comuni, negli ambiti della formazione, della missione, o delle strutture di animazione. Alla fine spetterà ai Consigli delle diverse province europee fissare le decisioni opportune da articolare in un prossimo lavoro ll’interno della Conferenza Europea Marista (CEM) a Pane di casa nostra … COSÍ ERA MARCELLINO Padre di Fratelli Cerco di amare Dio - “Signor Parroco, insegnami ad amare Dio”. - “Chi ti ha detto di farmi questa domanda?” - “Nessuno. Sarà stato il mio angelo custode, che durante la messa appena terminata, mi suggeriva nel silenzio della mia anima: Va’ da questo sacertote e lui ti dirà cosa devi fare per amare Dio”. Il sacerdote era Don Cholleton, e vedendo le buone disposizioni del giovane Damiano, gli consegnò una lettera di raccomandazione e gli disse: - “Va’ da parte mia dai Fratelli Maristi. Ti insegneranno ad amare Dio”. Con la lettera ricevuta si recò all’Hermitage e chiese di parlare col nostro fondatore. - “Cosa vieni a cercare in casa nostra?”, gli domandò il Padre. - “Vengo per imparare ad amare Dio con tutto il cuore. Farò quanto lei mi dirà”. “È un’ottima disposizione” -pensó il Padre. - “Vuoi diventare religioso per amare Dio per tutta la vita?” - “Sí; sono ormai diversi anni che mi è venuto il desiderio di lasciare tutto per servire Dio nel modo migliore”. - “E che lavoro hai fatto fino ad oggi?” - “Sono mugnaio. Mi piace il mio lavoro, ma penso che Dio mi chieda un’altra cosa”. Il Padre Champagnat, soddisfatto per queste disposizioni, lo ammise al Noviziato e dopo pochi mesi il giovane rivestì l’abito marista. (Fioretti Maristi, nº 47) È stata sottolineata l’idea del nuovo Hermitage, come simbolo di un’Europa marista che necessita di rinnovamento per essere fedele alle sue origini. L’ambiente tranquillo di pace e di silenzio, unitamente all’accoglienza della comunità internazionale hanno facilitato in ogni momento il buon andamento di queste giornate. Altri particolari da evidenziare sono stati: il lunedì, l’Eucaristia celebrata al Rosey insieme alle comunità della zona limitrofa; il mercoledì, la celebrazione finale dell’invio, durante la quale ai Provinciali è stata consegnata copia della nuova edizione delle Costituzioni e un sacchettino di grano (evviva mamma Clotilde!) per indicare ad ognuno dei partecipanti la missione di continuare ad essere seminatori del sogno di Marcellino nei rispettivi paesi di origine. Rosey, luogo natale di Marcellino, durante la celebrazione eucaristica

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foglio informativo 141 - Provincia Marista Mediterranea

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Anno 9 (pag 23‐27

FOGLIO INFORMATIVO MARISTA MEDITERRANEA

1° aprile 2011 .................................... Nº 141 L’Hermitage: Il Consiglio

Generale si riunisce con i Consigli delle Province

Mariste d’Europa. IMPRESSIONI DI UN

PARETECIPANTE Fr. Fernando Alés

Dal 12 al 16 marzo si è tenuto a l’Hermitage una sessionedel Consiglio Generale Ampliato, formula che ogni due anniriunisce i membri dei Consigli Provinciali di una zona dell’Istituto

(in questo caso l’Europa) con il Superiore Generale e il suoConsiglio.

Gli obiettivi dell’incontro erano quelli di analizzare le reatà delle nostre Province d’Europa e costruire proposte congiunte di futuro per la presenza marista nel Continente, secondo i suggerimenti del XXI° Capitolo Generale. La metodologia utilizzata ha ricordato quella del Capitolo: tempi di preghiera comunitaria, riflessione personale e lavori in assemblea disposta n tavole rotonde nelle quali partecipanti di province differenti si cambiavano sensazioni e opinioni sui vari temi proposti.

is

La partecipazione e il dialogo permettevano la convergenza delle varie proposte in azioni comuni, negli ambiti della formazione, della missione, o delle strutture di animazione. Alla fine spetterà ai Consigli delle diverse province europee fissare le decisioni opportune da articolare in un prossimo lavoro

ll’interno della Conferenza Europea Marista (CEM) a

P a n e d i c a s a n o s t r a …

COSÍ ERA MARCELLINO

Padre di Fratelli

Cerco di amare Dio - “Signor Parroco, insegnami ad amare

Dio”. - “Chi ti ha detto di farmi questa

domanda?” - “Nessuno. Sarà stato il mio

angelo custode, che durante la messa appena terminata, mi suggeriva nel silenzio della mia anima: Va’ da questo sacertote e lui ti dirà cosa devi fare per amare Dio”.

Il sacerdote era Don Cholleton, e vedendo le buone disposizioni del giovane Damiano, gli consegnò una lettera di raccomandazione e gli disse:

- “Va’ da parte mia dai Fratelli Maristi. Ti insegneranno ad amare Dio”.

Con la lettera ricevuta si recò all’Hermitage e chiese di parlare col nostro fondatore.

- “Cosa vieni a cercare in casa nostra?”, gli domandò il Padre.

- “Vengo per imparare ad amare Dio con tutto il cuore. Farò quanto lei mi dirà”.

“È un’ottima disposizione” -pensó il Padre.

- “Vuoi diventare religioso per amare Dio per tutta la vita?”

- “Sí; sono ormai diversi anni che mi è venuto il desiderio di lasciare tutto per servire Dio nel modo migliore”.

- “E che lavoro hai fatto fino ad oggi?”

- “Sono mugnaio. Mi piace il mio lavoro, ma penso che Dio mi chieda un’altra cosa”.

Il Padre Champagnat, soddisfatto per queste disposizioni, lo ammise al Noviziato e dopo pochi mesi il giovane rivestì l’abito marista.

(Fioretti Maristi, nº 47)

È stata sottolineata l’idea del nuovo Hermitage, come simbolo di un’Europa marista che necessita di rinnovamento per essere fedele alle sue origini. L’ambiente tranquillo di pace e di silenzio, unitamente all’accoglienza della comunità internazionale hanno facilitato in ogni momento il buon andamento di queste giornate.

Altri particolari da evidenziare sono stati: il lunedì, l’Eucaristia celebrata al Rosey insieme alle comunità della zona limitrofa; il mercoledì, la celebrazione finale dell’invio, durante la quale ai Provinciali è stata consegnata copia della nuova edizione delle Costituzioni e un sacchettino di grano (evviva mamma Clotilde!) per indicare ad ognuno dei partecipanti la missione di continuare ad essere seminatori del sogno di Marcellino nei rispettivi paesi di origine.

Rosey, luogo natale di Marcellino, durante la celebrazione eucaristica

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FOGLIO INFORMATIVO MARISTA MEDITERRANEA ............. Nº 141 (2) GIUGLIANO: Settimana vocazionale – marzo 2011

Tour vocazionale alla scoperta della Comunità marista ( Fr. Giorgio Banaudi)

A parte la scuola di Cesano Maderno, completamente separata dal luogo in cui vive la comunità, nelle altre sedi i Fratelli vivono di solito negli ambienti della scuola, in qualche settore separato, o con le camere ben nascoste nell’ultimo piano.

Gli alunni di rado conoscono questa realtà: trovano porte chiuse, ambienti che sono “riservati” e difficilmente possono farsi un’idea di come viva la sua realtà quotidiana il fratello marista. Per sfatare questa impressione e per aprirci maggiormente ai ragazzi, a Giugliano sono ormai un paio di anni che a conclusione della settimana vocazionale facciamo visitare agli alunni di seconda media (11-12 anni) gli ambienti esclusivi della Comunità.

Durante la settimana ci sono incontri dei fratelli con le diverse classi, dai piccolini delle elementari ai grandi del liceo e si presenta a tutti gli alunni il tema delle scelte fondamentali per la propria vita.

Dopo la recente ristrutturazione del settore comunitario, che ha definito e finalmente recuperato alcuni ambienti che ora sono ad uso esclusivo dei fratelli, si può finalmente parlare di “ambiente comunitario”, così come si potrebbe parlare di “nido famigliare” per indicare quegli spazi che sono necessari per condividere, incontrarsi, scambiarsi le idee, costruire insieme.

Così, il primo sabato di marzo, nella mattinata, abbiamo offerto agli alunni di seconda media una visita guidata speciale: il tour degli ambienti della comunità marista. In questo modo i ragazzi hanno potuto capire che i fratelli maristi non sono marziani di qualche ignota località dello spazio ma che hanno, come tutti, bisogno di luoghi, ambienti e "nido" famigliare. La visita ha preso il via dalla cappellina, che già in qualche occasione viene utilizzata dalle singole classi, poi ci siamo spostati nei locali di incontro e di relax, la sala comunitaria, con il suo angolo ristoro, le riviste e le pubblicazioni a disposizione dei fratelli. La cosa più interessante è stata sicuramente la possibilità di infilare il naso nella zona delle camere e dare un’occhiata a qualcuna delle abitazioni dei fratelli.

“Maestro, dove abiti?” - “Venite e vedete”, non è certo questa la pretesa, ma lo stimolo parte da qui. In questo modo permettiamo ai ragazzi di cogliere la concretezza, la semplicità e l’essenzialità della vita marista, che spesso rimane un po’ velata dalle tante attività professionali. Il fratelli marista è professore, dirige la scuola, organizza le mille iniziative che si svolgono in istituto: ma ha una famiglia, un cuore e un luogo ben preciso.

Quest’anno, per di più, la nostra comunità vive una situazione inedita: 2 laici stanno partecipando a pieno titolo alla nostra realtà di consacrati. E questo ci aiuta ad aprirci maggiormente alle realtà concrete del quotidiano. Da esperti educatori sappiamo che si educa più con i fatti che con le chiacchiere! Marcellino, sicuramente, faceva così.

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FOGLIO INFORMATIVO MARISTA MEDITERRANEA ............. Nº 141 (3)

OPERA SOCIALE DI ALCANTARILLA: lunedì 1° marzo

INAUGURATA L’ESPOSIZIONE DEI LAVORI DI FORMAZIONE IN ABILITÀ

PLASTICHE DI STAMPA E CERAMICA, NEL CENTRO INTEGRALE

SAN GIUSEPPE OPERAIO

Il progetto ANDIAMO è organizzato dal Comune di Alcantarilla e dall’Opera Sociale

Marista, con il finanziamento dell’Assessorato per le Politiche Sociali della Regione di Mursia e la partecipazione di 45 giovani tra i 14 e i 26 anni

in situazione di rischio di esclusione sociale

Nel  pomeriggio  del  1°  marzo  Nel  Centro  Integrale  San  Giuseppe  Operaio  di  Alcantarilla  è  stata  inaugurata l’ESPOSIZIONE DEI LAVORI DI FORMAZIONE IN ABILITÀ PLASTICHE DI STAMPA E CERAMICA, patrocinata dal consigliere di Politica Sociale, Donna e Immigrazione, Joaquín Bascuñana, il sindaco di Alcantarilla, Lázaro Mellado, il direttore generale delle  Pensioni, Valorizzazione  e  Programmi  di  Inclusione,  Juan  Castaño,  il  Superiore  della  Provincia Meditarranea  dei Fratelli Maristi,  Antonio  Jiménez  de  Bagües Gaudó  e  il  Fratello Marista Marco  Cianca,  responsabile  del  progetto  ad Alcantarilla. L’esposizione resterà aperta fino al giorno 11 marzo nel Centro di cui sopra. I lavori esposti sono dei murali, decorazioni di ceramiche, decorazioni in genere, stampe di tessuti, collage, ecc. … Per realizzare questi lavori sono state utilizzate le tecniche più varie: la tecnica della corda, la tecnica della ceramica, l’impasto di marmo, ecc... 

La  Comunità  Autonoma  ha  finanziato  con  32.000 euro  il Comune di Alcantarilla perché 45 giovani gitani dei quartieri El Campico e San José Obrero escano dalla situazione di esclusione o  rischio sociale, mediante un progetto di reinserimento portato a termine nel 2009 e nel  2011  dai  Fratelli Maristi.  Oggi  il  consigliere  della Politica  Sociale,  Donna  e  Immigrazione,  Joaquín Bascuñana,  ha  visitato  il  centro,  dove  sono  esposti  i lavori  realizzati  dai  partecipanti  nei  corsi  e  nei laboratori. 

Lo scopo del progetto, che attualmente continua con 25 iscritti, è di operare con giovani socialmente esclusi  o  nel  rischio  di  esserlo  nei  quartieri  più  depressi  del comune  di  Alcantarilla,  per  facilitare  il  loro  reintegro sociale e lavorativo mediante azioni di prevenzione. 

Le  principali  linee  di  azione  sono  la  ricerca  di  risorse  formative  e/o  professionali,  come  corsi  di  formazione  di avviamento  al  lavoro,  occupazionali  o  professionali,  offerti  nei  centri  pubblici  e  privati,  nei  quali  si  favoriscano  la promozione e lo sviluppo delle capacità e abilità personali. 

Si  realizzano  anche  laboratori  formativi  per  acquisire  le  capacità,  in  particolare  lettura,  scrittura  e  calcolo,  con applicazioni pratiche nella vita quotidiana. Si  lavora alla  ricerca di un  impiego attraverso corsi di  formazione di abilità plastiche  (stampa  e  ceramica),  di  fotografia, di  formazione nutrizionale,  alimentare  e manipolazione  degli  alimenti.  Il tutto con la presenza del professorato marista della scuola Fuensanta. 

Si  trattano  materie  come  le  abilità  sociali  e  l’autostima,  che racchiudono  attività  come  il  teatro  e  l’espressione  corporale, tecniche  di  risoluzione  di  conflitti  e  ripercussione  nella  vita quotidiana dei pensieri positivi e negativi. 

Nello stesso tempo si impartono corsi monografici di abitudini di vita  salutare,  di  violenza  all’interno  delle  famiglie,  di  educazione sessuale, di  consumo di droga e altre  sostanze, di alcoholismo  in giovane  età,  di  abbandono  scolastico  e  di  scarsa  valorizzazione della  donna.  Non manca  la  pratica  del  tempo  libero  con  uscite 

culturali, gite, cineforum e lezioni di flamenco. Marco Cianca e collaboratori

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FOGLIO INFORMATIVO MARISTA MEDITERRANEA ............. Nº 141 (4)

Madrid, 5 febbraio 2011 Cronaca di Antonio Clavero

INCONTRO ASSOCIAZIONI EX ALUNNI MARISTI (ADEMAR) E CREAZIONE DELLA FEDERAZIONE

MEDITERRANEA EX ALUNNI MARISTI

GLI EX ALUNNI: UNA PRESENZA DELLO SPIRITO MARISTA NELLE NOSTRE SCUOLE E NELLA SOCIETÀ

Gli Ex Alunni vogliono fortificare il vincolo con l’istituzione marista come riconoscenza per l’educazione ricevuta. Per noi sono uno stimolo di continuità e di futuro delle nostre opere.

Sabato 5 febbraio, nella sede marista Xaudarò di Madrid, ad opera del presidente della Federazione spagnola, si si  sono  riunite  le  seguenti  Associazioni  di  Ex  Alunni:  Federazione  di  Catalogna,  ADEMAR‐Denia,  ADEMAR‐Murcia, ADEMAR‐Córdoba, ADEMAR‐Huelva, ADEMAR‐Jaén, ADEMAR‐Burgos e ADEMAR‐Madrid  (San  José del Parque). Assenti giustificate le Associazioni:  ADEMAR‐Algemesí, ADEMAR‐Málaga, ADEMAR‐Badajoz e ADEMAR‐La Mina. Ha partecipato il Fr. Antonio Alegre, direttore della Conferenza Marista  Spagnola. Dopo  la preghiera  iniziale,  l’incontro prevedeva due parti, una prima nella quale si è parlato del futuro della Federazione Spagnola, e una seconda che ha visto una riflessione circa il cammino da seguire da parte dell’Associazione alla luce delle priorità attuali della Congregazione, come si deduce dai testi "Acqua della roccia" e "Intorno alla stessa tavola". 

Riguardo  al  primo  aspetto,  all’unanimità  si  è  trovato  l’accordo  per  continuare  nella missione  di  animare  e coordinare le associazioni esistenti nel territorio spagnolo, e promuovere la nascita di nuove associazioni. 

 

In quanto al cammino da seguire da parte delle associazioni, dopo un profondo dibattito e una lunga riflessione, sono stati proposti alcuni suggerimenti: 

•  L’importante  è  “l’essere”  delle  associazioni,  con  la  capacità  di  captare  nuovi  associati. Questo sarà possibile a partire dalla rivitalizzazione della vita spirituale delle associazioni. •  Deve esserci una perfetta connessione delle associazionoi con  le Comunità e  i Gruppi Direttivi delle Scuole. •  Devono promuovere e sostenere la pastorale vocacionale, sia di Fratelli come di laici. •  Le associazioni devono essere entità attive nell’apostolato. •  È necessaria  la vicinanza di un Fratello: tutte  le associazioni e federazioni devono avere un Fratello Assessore. •  Si  devono  promuovere  azioni  solidali,  perché  la  ONGD  Marista  SED  sia  il  punto  di riferimento. •  Richiedere  alla  Congregazione Marista  la  realizzazione  di  attività  di  formazione  per  i direttivi delle associazioni e federazioni.  

Con una preghiera di ringraziamento per la vita ricevuta nell’incontro, abbiamo concluso l’incontro, dandoci l’appuntamento al prossimo nell’anno 2012

Creazione della Federazione Mediterranea degli Ex Alunni Appprofittando dell’incontro celebrato il 5 febbraio nella Casa Marista Xaudaró di Madrid, le associazioni degli Ex Alunni di Spagna: ADEMAR-Denia, ADEMAR-Murcia, ADEMAR-Córdoba, ADEMAR-Huelva e

ADEMAR-Jaén, si sono unite in federazione della Provincia Mediterranea.  Assenti giustificate le associazioniADEMAR-Algemesí, ADEMAR-Málaga, ADEMAR-Badajoz y ADEMAR-La Mina. Si ratifica l’accordo di Málaga, deciso nell’incontro 1, 2 e 3 maggio 2009 e si decide di nominare la Giunta Esecutiva che avrà l’incarico di formalizzare i documenti necessari per l’approvazione della Federazione in accordo con la normativa vigente. Si è d’accordo che si faccia nella Comunità Valenziana, alla quale appartiene anche la Casa Provinciale, e che si affidi la gestione all’associazione ADEMAR-Denia. La Giunta Esecutiva si incaricherà di preparare quanto necessario per la celebrazione dell’Assemblea costituente, nella quale si dovranno approvare gli Statuti ed eleggere la Giunta Direttiva. La composizione della Giunta Esecutiva risulta così composta:

Presidente: D. Fernando Orellana Ramos (ADEMAR-Málaga) Vicepresidente: D. Antonio Clavero Barranquero (ADEMAR-Málaga) Segretario: D. Rafael Torres Contreras (ADEMAR-Jaén) Tesoriere: D. Manuel Gutiérrez Casermeiro (ADEMAR-Málaga) Vocales: ADEMAR-Algemesí, ADEMAR-Denia, ADEMAR-Murcia, ADEMAR Córdoba, ADEMAR-La Mina, ADEMAR-Huelva e ADEMAR-Badajoz.

La riunione si è conclusa con l’approvazione di queste decisioni.

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FOGLIO INFORMATIVO MARISTA MEDITERRANEA ............. Nº 141 (5) Roma, 17 marzo 2011

Il S. Leone Magno festeggia a Roma i 150 anni dell’unità d’Italia l 17 marzo 2011 l’Italia ha compiuto 150 anni. Roma e Torino le due

città con le maggiori manifestazioni nazionali e la più grande partecipazione della gente. Il San Leone Magno non ha mancato di fare la sua parte per la partecipazione di tutti gli alunni.

Il 16 mattina, prima di entrare nelle aule, nonostante la giornata di pioggia, tutti gli alunni e molti genitori si sono radunati nel cortile centrale per l’esecuzione dell’inno nazionale. Mentre tutti cantavano e i più piccoli sventolavano bandierine, due militari hanno fatto salire in alto la bandiera tricolore. E’ seguito breve discorso di un colonnello della Guardia di Finanza e di due giovani politici sul significato della festa. E poi in momenti distinti grandi e piccoli hanno potuto assistere ad una vivace rievocazione dei momenti storici più significativi di questi 150 anni. Nonostante la pioggia, tutti pronti per il saluto alla

bandiera italiana Il 17 mattina un gruppo di alunni, invitati dal Sindaco di Roma Gianni Alemanno, ha partecipato alle celebrazioni

ufficiali nel parco del Gianicolo che sovrasta la basilica di S. Pietro. Qui nel 1849, si organizzò la strenua difesa della Repubblica Romana, contro l’esercito francese intervenuto in forze per restituire la città a Pio IX, l’ultimo Papa-Re. Qui combatté Giuseppe Garibaldi e qui morirono tanti patrioti, tra cui Goffredo Mameli (l’autore dell’inno nazionale italiano). Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è intervenuto, insieme ai capi del governo, della Camera e del Senato, per aprire le celebrazioni della giornata, rendendo omaggio ai cento patrioti del “Risorgimento” italiano, i cui busti sono stati ripuliti e restaurati per l’occasione. I nostri ragazzi sono intervenuti a “svelare” le statue che inizialmente erano ricoperte dalla bandiera tricolore. Il Presidente della Repubblica e il suo seguito si sono fermati davanti a molti busti per ammirarli e ascoltarne la storia. Ha poi deposto una corona di fiori alla grande statua equestre di Garibaldi, ed ha ricordato i meriti storici della Repubblica Romana, che nei suoi 5 mesi di vita presentò il primo esempio di Costituzione moderna, dove già appariva una positiva soluzione della convivenza Stato-Chiesa.

Due studenti del S.L.M. scoprono uno dei 100 busti al Gianicolo

Il Presidente Giorgio Napolitano con il Sindaco di Roma ascoltano la storia di uno dei personaggi del Parco del Gianicolo.

Miguel Brugarolas, presidente della FRATERNITÀ PENITENZIALE STABAT MATER

venerdì 11 marzo

FRATERNITÀ PENITENZIALE STABAT MATER: ‘Soy de SED’ La Confraternita Stabat Mater di Alicante è composta nella sua maggioranza da ex alunni maristi. La prima riunione della Fraternità Penitenziale è iniziata quest’anno con una motivazione molto speciale: avvicinarsi alla ONG SED (Solidaridad, Educación y Desarrollo.

Un responsabile della ONG SED venne da Madrid per spiegare, insieme al rappresentante di SED Mediterranea, José Pedro de Pedro, delegato di pastoraledel centro, Juan Urbán, e il fratello marista Fulgencio Martínez, la sfida della nuova Campagna ‘Soy de SED’, che invita l’ex alunno a partecipare al cambiamento di vita di migliaia di bambini e bambine che ancora non ricevono una degna educazione. Durante l’incontro è stato proiettato il video ufficiale ‘Soy de SED’ e si è distribuito il foglietto di partecipazione a tutti i presenti.

Segreteria Provinciale: Centro Marista / Costa Bella, 70 (Apdo. 45) / 03140 GUARDAMAR (Spagna) E-mail: [email protected]