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11-15 novembre 2013 Accademia d’Ungheria in Roma via Giulia, 1 Giovedì 14 novembre ore 18.00 L’EREDITÀ DI ESZTER di József Sipos Ungheria (2008, 90’) | in italiano interperti: Eszter Nagy-Kálózy, György Cserhalmi, Mari Törôcsik, Károly Eperjes, Dorottya Udvaros, Tibor Szilágyi, Gabriella Hámori, Krisztian Kolovratnik Il film è basato sull’omonimo romanzo di Sándor Márai che è stato tradotto in più di trenta lingue. La storia è ambientata negli anni che precedono la Seconda guerra mondiale e la vicenda analizza le relazioni umane cercando di scoprire quanto le azioni degli uomini siano controllate dal destino. Per vent’anni Eszter ha vissuto in una sorta di sonnambulismo una vita senza pericoli aspettando, senza saperlo, il ritorno di Lajos, il solo uomo che abbia mai amato. Un giorno Lajos torna: Lajos, il bugiardo, il falsificatore, il mascalzone. Lajos che l’ha sempre ingannata, che mente, che aveva detto di amare lei sola e poi aveva sposato sua sorella. Torna nella casa dove Eszter abita con una vecchia parente, e la tranquilla vita di Eszter subirà un drastico cambiamento. Giovedì 14 novembre ore 20.30 LA PORTA di István Szabó Ungheria (2012, 98’) | in inglese sottotitoli in italiano interperti: Helen Mirren, Martina Gedeck, Károly Eperjes, Gábor Koncz, Enikô Börcsök, Ági Szirtes Magda, una brillante scrittrice che rincorre il successo, assume come cameriera un’anziana signora di nome Emerence. Sin dal loro primo incontro risulta chiaro che Emerence è una donna fuori dal comune. Nonostante tutti nel vicinato la conoscano e la rispettino, nessuno conosce i dettagli della sua vita privata o ha varcato la soglia della sua casa. Tuttavia, un evento drammatico nella vita della scrittrice costringe Emerence a rivelare alcuni frammenti del suo traumatico passato, un passato che spiega il suo anomalo comportamento. La Porta, tratto dall’omonimo romanzo della celebre scrittrice Magda Szabó, descrive magistralmente l’evolversi del legame fra queste due donne così diverse, fino a giungere al tragico epilogo del loro rapporto. Venerdì 15 novembre ore 20.30 FINAL CUT – LADIES AND GENTLEMEN di György Pálfi Ungheria (2012, 85’) | lingua originale, sottotitoli in italiano titolo originale: Final Cut – Hölgyeim es Uraim sceneggiatura: Zsófia Ruttkay montaggio: Judit Czakó, Károly Szalay, Nóra Richter, Réka Lemhényi musica: Balázs Barna suono: Tamás Zányi produttore: Péter Miskolczi, Gábor Váradi, Béla Tarr, Gábor Téni, György Pálfi produzione: University of Drama and Film – Budapest interperti: Brigitte Bardot, Alain Delon, Rita Hayworth, Bruno Ganz, Greta Garbo, Katalin Karády, Marcello Mastroianni, Giulietta Masina, Jeanne Moreau, Mari Törôcsik, András Kozák, Tony Leung, Chiu Wai, Pellonpaa Matti Opera sperimentale di montaggio composta da scene tratte da circa 500 film della storia del cinema, grandi classici assemblati in modo tale da creare anacronistici e irresistibili intrecci sentimentali fra le icone di celluloide di tutti i tempi. L’amore è visto come sottospecie cinematografica. Nella storia d’amore rappresentata, l’uomo possiede il fascino di Marcello Mastroianni ne La dolce vita, la prestanza fisica di Brad Pitt in Fight Club, la giovialità fanciullesca di Leonardo di Caprio in Titanic, la determinazione di Sean Connery in James Bond e via dicendo, mentre la donna si rivela imprevedibile e istintiva quanto Gina Lollobrigida, graziosa ed educata quanto Audrey Hepburn, fredda quanto Greta Garbo, divina come Sophia Loren, eterea come Liv Tyler nelle vesti di una fata, determinata come Sharon Stone, ma non solo... Ma cosa succede quando questo tipo d’uomo e questo tipo di donna si incontrano? L’eccentrico regista ungherese György Pálfi ha lavorato per più di tre anni al banco di montaggio del film. www.finalcut-movie.com Accademia d’Ungheria in Roma via Giulia, 1 http://roma.balassiintezet.hu/it/ titolo originale: Eszter hagyatéka sceneggiatura: József Sipos, Francisco Gózon montaggio: Beáta Eszlari musica: Gábor Berkes visual design: István Szlávik costumi: Györgyi Szakács produttore: József Sipos titolo originale: Az ajtó sceneggiatura: István Szabó, Andrea Vészits direttore della fotografia: Elemér Ragályi montaggio: Réka Lemhényi costumi: Györgyi Szakács produttore: Jenô Hábermann co-produttore: Sándor Sôth produzione: FILMART Ltd. INTUIT PICTURES / Germania INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO POSTI

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11-15 novembre 2013

Accademia d’Ungheria in Romavia Giulia, 1

Giovedì 14 novembre ore 18.00

L’EREDITÀ DI ESZTERdi József Sipos

Ungheria (2008, 90’) | in italiano

interperti: Eszter Nagy-Kálózy, György Cserhalmi, Mari Törôcsik, Károly Eperjes, Dorottya Udvaros, Tibor Szilágyi, Gabriella Hámori, Krisztian Kolovratnik

Il film è basato sull’omonimo romanzo di Sándor Márai che è stato tradotto in più di trenta lingue. La storia è ambientata negli anni che precedono la Seconda guerra mondiale e la vicenda analizza le relazioni umane cercando di scoprire quanto le azioni degli uomini siano controllate dal destino. Per vent’anni Eszter ha vissuto in una sorta di sonnambulismo una vita senza pericoli aspettando, senza saperlo, il ritorno di Lajos, il solo uomo che abbia mai amato. Un giorno Lajos torna: Lajos, il bugiardo, il falsificatore, il mascalzone. Lajos che l’ha sempre ingannata, che mente, che aveva detto di amare lei sola e poi aveva sposato sua sorella. Torna nella casa dove Eszter abita con una vecchia parente, e la tranquilla vita di Eszter subirà un drastico cambiamento.

Giovedì 14 novembre ore 20.30

LA PORTAdi István Szabó

Ungheria (2012, 98’) | in inglese sottotitoli in italiano

interperti: Helen Mirren, Martina Gedeck, Károly Eperjes, Gábor Koncz, Enikô Börcsök, Ági Szirtes

Magda, una brillante scrittrice che rincorre il successo, assume come cameriera un’anziana signora di nome Emerence. Sin dal loro primo incontro risulta chiaro che Emerence è una donna fuori dal comune. Nonostante tutti nel vicinato la conoscano e la rispettino, nessuno conosce i dettagli della sua vita privata o ha varcato la soglia della sua casa. Tuttavia, un evento drammatico nella vita della scrittrice costringe Emerence a rivelare alcuni frammenti del suo traumatico passato, un passato che spiega il suo anomalo comportamento. La Porta, tratto dall’omonimo romanzo della celebre scrittrice Magda Szabó, descrive magistralmente l’evolversi del legame fra queste due donne così diverse, fino a giungere al tragico epilogo del loro rapporto.

Venerdì 15 novembre ore 20.30

FINAL CUT – LADIES AND GENTLEMENdi György Pálfi

Ungheria (2012, 85’) | lingua originale, sottotitoli in italiano

titolo originale: Final Cut – Hölgyeim es Uraimsceneggiatura: Zsófia Ruttkaymontaggio: Judit Czakó, Károly Szalay, Nóra Richter, Réka Lemhényimusica: Balázs Barnasuono: Tamás Zányiproduttore: Péter Miskolczi, Gábor Váradi, Béla Tarr, Gábor Téni, György Pálfiproduzione: University of Drama and Film – Budapest

interperti: Brigitte Bardot, Alain Delon, Rita Hayworth, Bruno Ganz, Greta Garbo, Katalin Karády, Marcello Mastroianni, Giulietta Masina, Jeanne Moreau, Mari Törôcsik, András Kozák, Tony Leung, Chiu Wai, Pellonpaa Matti

Opera sperimentale di montaggio composta da scene tratte da circa 500 film della storia del cinema, grandi classici assemblati in modo tale da creare anacronistici e irresistibili intrecci sentimentali fra le icone di celluloide di tutti i tempi. L’amore è visto come sottospecie cinematografica. Nella storia d’amore rappresentata, l’uomo possiede il fascino di Marcello Mastroianni ne La dolce vita, la prestanza fisica di Brad Pitt in Fight Club, la giovialità fanciullesca di Leonardo di Caprio in Titanic, la determinazione di Sean Connery in James Bond e via dicendo, mentre la donna si rivela imprevedibile e istintiva quanto Gina Lollobrigida, graziosa ed educata quanto Audrey Hepburn, fredda quanto Greta Garbo, divina come Sophia Loren, eterea come Liv Tyler nelle vesti di una fata, determinata come Sharon Stone, ma non solo... Ma cosa succede quando questo tipo d’uomo e questo tipo di donna si incontrano? L’eccentrico regista ungherese György Pálfi ha lavorato per più di tre anni al banco di montaggio del film. www.finalcut-movie.com

Accademia d’Ungheria in Romavia Giulia, 1

http://roma.balassiintezet.hu/it/

titolo originale: Eszter hagyatékasceneggiatura: József Sipos, Francisco Gózonmontaggio: Beáta Eszlarimusica: Gábor Berkes

visual design: István Szlávikcostumi: Györgyi Szakácsproduttore: József Sipos

titolo originale: Az ajtósceneggiatura: István Szabó, Andrea Vészitsdirettore della fotografia: Elemér Ragályimontaggio: Réka Lemhényicostumi: Györgyi Szakács

produttore: Jenô Hábermannco-produttore: Sándor Sôthproduzione: FILMART Ltd. INTUIT PICTURES / Germania

INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO POSTI

Lunedì 11 novembre ore 18.00IL CUORE DEL TIRANNO - Boccaccio in Ungheria di Miklós Jancsó

Ungheria (1981, 88’) in bianco e nero | lingua originale, sottotitoli in italiano

interperti: Teresa Ann Savoy, László Gálffi, József Madaras, Ninetto Davoli, György Cserhalmi, D. Géza Hegedûs, László Márkus

Il film è ambientato nell’Ungheria del XV secolo. Il giovane Principe Gáspár, inviato in Italia all’età di due anni, fa rientro in patria da uomo adulto e porta con sé un’allegra compagnia di attori italiani che deve allestire uno spettacolo, metafora del gioco tra finzione e realtà. Giunto al castello, Gáspár scopre che sua madre vive in una sorta di trance per aver bevuto sangue di vergini allo scopo di mantenere la sua giovinezza (è chiaro il riferimento alla sanguinaria Elisabetta Báthory), mentre suo padre risulta essere morto in circostanze misteriose, forse ucciso da un orso (altro animale simbolico e leggendario della tradizione europea) oppure eliminato dai Turchi. Nei rari momenti di lucidità, la regina racconta al figlio che nulla al castello è reale e che tutti sono solo degli attori che recitano una parte. La corte ungherese, infatti, è molto ingannevole e quanto vi accade non è come sembra. I personaggi che la popolano sono tutti intenti a fornire al giovane principe versioni interessate circa la morte del re e le relazioni fra quanti vivono a corte. Fino alle sequenze finali in cui tutti si dichiarano attori al soldo dei Turchi che ambiscono a controllare l’intero Regno d’Ungheria e in cui, però, tutti muoiono per il ruolo vero o falso che interpretano. Ispirato dalla novella del Boccaccio, Jancsó ha voluto realizzare una metafora sulla violenza del potere.

Lunedì 11 novembre ore 20.30MADE IN HUNGÁRIA di Gergely Fonyó

Ungheria (2009, 108’) | lingua originale, sottotitoli in italiano

interperti: Tamás Szabó-Kimmel, Tünde Kiss, Éva Vándor, Tamás Dunai, Géza Kaszás, Péter Scherer, Iván Fenyô, D. Géza Hegedûs, Lehel Kovács, Péter Puskás

Mentre tutti cercano di fuggire a ovest, un adolescente ritorna in patria dall’America per diffondere il rock’n’roll… Nella primavera del 1963 Miki e la sua famiglia abbandonano il sogno americano e dopo quattro anni trascorsi negli Stati Uni-ti rientrano a Budapest. In patria sia i rivoluzionari che i contro-rivoluzionari trattano il padre disoccupato di Miki con sospetto, mentre Miki - che è un grande cantante e chitarrista che sogna di diventare il nuovo Jerry Lee Lewis – non viene accettato dai suoi vecchi amici che ora hanno un nuovo leader, Rone, il “Kingfisher”. Anche Vera, il suo primo amore, ha adesso un nuovo fidanzato. A Miki non resta che una scelta: partecipare ad un talent show e dimostrare a tutti che lui ha un posto in questo mondo. Ottiene successo e con la sua musica americana incanta il suo giovane pubblico. Verso l’epilogo della storia a Miki appare ormai chiaro che con la vittoria può guadagnarsi la stima degli amici, può riconquistare la sua ex ragazza e può addirittura salvare la vita di suo padre. www.madeinhungaria.com

Martedì 12 novembre ore18.00KAMÉLEON di Krisztina Goda

Ungheria (2008, ’103) | lingua originale, sottotitoli in italiano

interperti: Ervin Nagy, Gabriella Hámori, Zsolt Trill, Sándor Csányi, János Kulka, Zsolt László, Virág Bárány.

Gábor Farkas è un mascalzone che cerca di indurre al matrimonio mediante inganno. Non può lamentarsi, gli affari gli vanno piuttosto bene. Il bel trentenne cerca di intrappolare con sicurezza le donne solitarie, piuttosto bruttine. Non mancano né le promesse, né i complimenti, e una volta ingannate le donne, egli riesce a procurasi i loro risparmi. Un giorno però Farkas si stufa di questa routine e di queste donne mediocri, intellettualmente poco brillanti e si impone una vera sfida. Incontra Hanna, una bella e ricca ballerina e dedice di sedurla. Nel caso di Hanna però i soliti trucchi non funzionano. Pare che ci sia bisogno di altre strategie.

Martedì 12 novembre ore 20.30IL CAVALLO DI TORINOdi Béla Tarr e Ágnes Hranitzky

Ungheria-Francia-Svizzera-Germania-USA (2011, 149’) in bianco e nero | in lingua ungherese, sottotitoli in italiano

interperti: János Derzsi, Erika Bóka, Mihály Kormos, Ricsi (il cavallo), Volker Spengler

L’ultimo film di Béla Tarr prende spunto da un episodio della vita di Friedrich Nietzsche, nel quale, a Torino, il filosofo rimase molto colpito da come un cavallo era stato trattato in modo brusco e risoluto dal suo padrone. In un’abitazione di campagna un vetturino torna con il suo cavallo nella casa dove vive insieme alla figlia. La loro esistenza è monotona e ripetitiva, e si sussegue ogni giorno senza novità o sussulti. Un conoscente passa da loro per commentare la rovina del mondo e della città vicina. L’unica ventata di vita è portata alla casa dall’arrivo di una vivace comunità di zingari, interessata alla giovane ragazza...“Vi è un’insistenza patologica nel riprodurre costantemente le stesse azioni nell’attesa che qualcosa di nuovo accada. È una tendenza tipica dell’essere umano. Quello che ho fatto nel mio film è stato riprodurre la vita”. (B. Tarr)

Mercoledì 13 novembre ore 18.00L’UOMO DI BUDAPEST di Márta Mészáros

Ungheria, Slovacchia, Polonia (2004, 127’) | lingua originale, sottotitoli in italiano

interperti: Jan Nowicki, Marianna Moór, György Cserhalmi, Lili Horváth, János Kulka, Pál Mácsai, Péter Andorai, Imre Csuja

La storia di Imre Nagy, primo ministro e sostenitore della democrazia multipartitica, il primo leader comunista che divenne simbolo della rivoluzione nazionale. Quando le truppe sovietiche iniziarono l’assedio di Budapest il 4 novembre 1956, Nagy accetta l’asilo all’ambasciata yugoslava ma viene poi rapito per essere portato in Romania. Nel 1957 Nagy viene però riportato in Ungheria, imprigionato in condizioni disumane per 14 mesi e sottoposto a interrogatori estenuanti, infine giustiziato dal regime di János Kádár. Il film si basa sulle pagine del diario redatto dallo stesso Nagy e sulle preziose informazioni emerse dalla apertura degli archivi dell’epoca.

Mercoledì 13 novembre ore 20.30L’ULTIMO RAPPORTO SU ANNAdi Márta Mészáros

Ungheria (2009 ’103) | lingua originale, sottotitoli in italiano

interperti: Enikô Eszenyi, Ernô Fekete, György Cserhalmi, Adél Kováts, Beáta Fudalej, Gabriella Hámori, Juli Básti, Gábor Máté Czinkóczi, Zoltán Seress, Tibor Gáspár, Frigyes Hollósi, Jakab Ladányi

Ad un giovane letterato – protagonista del film – viene affidato il compito di convincere a rientrare in patria, Anna Kéthly, emigrata diversi decenni prima all’estero. Péter grazie ad Anna scopre un’altra Ungheria. Il loro incontro è un duello spirituale che porta a galla vecchi sentimenti. Un intreccio di storia, avventura e amore. Premio del pubblico Michael Curtiz - al Festival del Cinema Ungherese di Los Angeles (2010)Plachetta oro al Festival Internazionale del Cinema di Chicago (2010)

titolo originale: Made in Hungariasceneggiatura: István Tasnádidirettore della fotografia: Sándor Csukásmontaggio: Manó Csillagmusica: Miklós Fenyô, Róbert Gyula

suono: Attila Tôzsér, Attila Madaras, Csaba Majorcostumi: János Brecklproduttore: Ádám Neményi, József Cirkó, András Poós, Géza Kaszásproduzione: Next Station Productions, MTM-SBS Rt.

titolo originale: Kaméleonsceneggiatura: Krisztina Goda, Réka Divinyidirettore della fotografia: Tamás Bábos, Buda Gulyásmontaggio: Zoltán Kovácsmusiche: Gábor Madarász

effetti: Balázs Huiber, János Szabolcs, Zsófia Végváricostumi: Andrea Fleschscenografia: Zsuzsa Einhornproduzione esecutiva: György Sántaproduttore: Gábor Kálomista, Mónika Mécs, Ernô Mesterházy

titolo originale: A torinói lósceneggiatura: Béla Tarr, László Krasznahorkaifotografia: Fred Kelemenmontaggio: Ágnes Hranitzkymusica: Mihály Vígh

effeti speciali: Zoltán Pataki produttore: Gábor Téni, Béla Tarrcasa di produzione: TT Filmmûhely, MPM Film, Vega Film, Zero Fiction, Werc Werk Works

titolo originale: A Temetetlen Halott sceneggiatura: Márta Mészáros, Éva Patakidrammaturgo: Gizela Miháliková, Miklós Jancsó

direttore della fotografia: Nyika Jancsó montaggio: Éva Kármentôproduzione: Cameofilm Kft.distribuzione per l’Italia: Istituto Luce

titolo originale: Utolsó jelentés Annárólsceneggiatura: Márta Mészáros, Éva Patakidirettore della fotografia: Emil Novákmontaggio: Zsuzsa Csákánymusiche: Ferenc Kovácssuoni: István Sipos

effetti: Tamás Banovichcostumi: Katalin Jancsóproduzione: Krisztina Beneproduttore: Pál Sándorproduzione: Hunnia Filmstúdió

titolo originale: A zsarnok szíve, avagy Boccaccio Magyarországon

soggetto: da una novella di Boccacciosceneggiatura: Giovanna Gagliardo, Gyula Hernádi, Miklós Jancsó

montaggio: Zsuzsa Csákányproduzione: MAGFILM Studio 1, RAI Radiotelevisione Italiana, Bocca di Leone Cinematografica