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LA PRIMA RIVISTA ITALIANA DI PESCA A MOSCA ONLINE GRATUITA Rivista di Pesca a Mosca n°7 Rivista bimestrale a pubblicazione online registrata presso il Tribunale di Modena il 09/07/2009 prot. n°1963 Settembre - Ottobre 2010

ffmagazine n° 7

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rivista di pesca a mosca

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LA PRIMA RIVISTA ITALIANA DI PESCA A MOSCA ONLINE GRATUITA

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Settembre - Ottobre 2010

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wwwwww.. ff ffmmaaggaazz iinnee..eeuuE' da anni che ho un'idea fissa….Tra poco finirà l'estate e con essa anche la possibilità di pescare le trote, non in tutta Italia ma in granparte di essa.Tempo di bilanci quindi per tutti coloro che anche quest'anno hanno bagnato le loro code. Le stagionidi pesca si susseguono e a detta della maggior parte dei pescatori, queste sono sempre peggiori. Ma inostri bilanci non devono limitarsi a sottolineare le eventuali stagioni alieutiche negative ma, sevogliamo fare un passo avanti, dobbiamo cercare di trovare delle soluzioni.E' da anni che ho un'idea fissa che potrebbe sembrare un po' bizzarra, me se potesse essere persegui-ta potrebbe, a mio avviso, con un semplice colpo di spugna mettere tutto il mondo pam a posto.Mi spiego. In Italia la federazione della pesca è la FIPSAS che come sappiamo opera per lo più nelmondo delle gare e che non ben vista dalla maggior parte dei pam. Ora immaginate se si potesse isti-tuire la FIPAM (Federazione Italiana Pesca a Mosca) o come volete chiamarla, che si occupasse solodella nostra tecnica. Qualcuno potrebbe dire che il CONI vuole agonismo, bene, noi glielo daremmoattraverso gare di lancio tecnico o qualsiasi altra cosa possa costituire agonismo ma non sul pesce(pensandoci qualcosa si troverebbe). Non esisterebbero più diatribe con UNPEM si o UNPEM no, scuo-le di qua e scuole di la, improbabili associazioni dell'ultimo momento che si prefiggono di rappresen-tare questo o quello del mondo pam etc. La FIPAM sarebbe:

1) Riconosciuta dal CONI2) Al di sopra di tutto e di tutti3) Rappresentativa di tutti i pam italiani 4) Estremamente "pesante" nelle scelte e nelle proposte da fare alle istituzioni5) E tutto quello di positivo che ora non mi viene in mente ma c'è !!

Di: Massimo Magliocco

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Molti club sono stati "costretti" a chiedere aiuto alla FIPSAS per vedersi riconosciuto un tratto di pescaa mosca dalle Istituzioni e come contropartita di fare delle gare di pesca a mosca. E' giusto questo ?

Qualcuno non crede che il CONI possa prendere in considerazione tale possibilità in quanto già esistela FIPAS, quindi una federazione della pesca, e questa osservazione potrebbe essere giusta ma, se pen-sate che nel CONI esistono:

1) Federazione Hockey e Fed. Hockey su pista2) Fed.Tiro a Segno e Fed. Tiro a volo e Fed. Discipline Armi Sportive da Caccia3) Fed.Canottaggio e Fed. Canoa Kayak4) Fed. Judo Lotta Karate Arti Marziali e Fed. Taekwondo5) Fed. Tennis e Fed. Tennis da Tavolo e Fed. Squash

E chissà quante altre.E perché non potrebbe esserci la FIPSAS e la FIPAM ?

E se si cominciasse a lavorarci su ?

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Walter Luzie

La sua ninfa

Sommario n° Sommario n° 7Direttore ResponsabileBaroni Franco

Direttore EditorialeMondini Alberto

GraficiMondini AlbertoBagagli DanieleGammelli Luca

Coordinatore RedazionaleMagliocco Massimo

CollaboratoriCastellani LucaBorriero MorenoBailey Philip

DistribuzioneWEB

Pubblicazione BimestraleRegistrazione Presso il Tribunale di Modena n° 1963 del09/07/2009

Rivista Gratuita

PubblicitàBaroni Franco Tel. 3343328889e-mail:[email protected]

Tutti i Diritti RiservatiFFMagazinewww.ffmagazine.it

Settembre - Ottobre 2010

Massimo Matteuzzi

Intervista Edy Donà

Moreno BorrieroInternational Experience the

World of Fly Fishing 2010

Donato Tedesco

Il Pescatore con la mosca

Marco Albini e Mondini Alberto

a pesca sulla Vellach

Luca Castellani

Nera e mosche di maggio

Alberto Mondini

Cianfri FoannaFortuna che mio marito va a

pescare…

Hanno collaborato a questo numero:Hanno collaborato a questo numero:Giovanni Alerati

FFM E I SUOI PRIMI QUATTROANNI 2° Parte

Philip Bailey

THE KITE

Giorgio Ferrari

L’Adda a Spino

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Primo di una serie di video riguardanti lacostruzione in cui, tre dei migliori costrut-tori italiani, istruttori FFM, si cimentanonelle loro personali interpretazioni.In questo primo video vedremo comeAlberto Mondini, Gianluca Mascitti e LucaSantoro, rappresentano i tre stadi di effi-mera, ninfa, emergente ed insetto adultorisultato di decenni e decenni di esperienzadi costruzione e di pesca a mosca che si tra-ducono in tre modi diversi di concepire lacostruzione di ciò che abbiamo definito"novità sull'acqua"Oltre 90 minuti di grande costruzionemesse a disposizione di chi ama cimentarsinella realizzazione dei propri "gioielli" dapesca.

Un video da non perdere.

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La FFM, Scuola di pesca a mosca, comunica che sono aperte le iscrizioni alla nostra associazione,che ricordiamo essere non a scopo di lucro, per l’anno che va da Ottobre 2010 a Bicembre 011. Tale iscrizione, che ha un costo di euro 15,00, da al socio una serie di vantaggi che non possonoessere ignorati come ad esempio, sconti in zone no-kill, sull'acquisto del materiale da pesca, sul-l'acquisto di prodotti editoriali sulla pesca a mosca e non, ai corsi FFM, su viaggi di pesca inEuropa ecc. Tali sconti verranno praticati dai sottostanti sponsor che hanno accettato di collabo-rare:

Ai corsi della Fly Fishing Masters 20 Euro

Albergo BucaneveVia >Giardini Sud,31 5%41027 PievepelagoTel. 0536 71383

Edy DonàDi Edgardo Donà via Monte Rosa, 68 10%20025 Legnano (MI) Cell. 3487616494

AKTIV HOTEL Tel. Adriano 0043-6645307670Tel. Alberto 0043-6641736341 10%Tel. Erika 0043-663951805

L'ALTRO SPORTVia Felice Frasi 25 c FFM POINT 10%.29100 PIACENZA

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Il Pesce fuor D’Acqua SNCdi Lazzaro Gianluca & C36030 Costabissara (VI)Via Montegrappa 48 tel/fax 0444 970611 FFM POINT 10%e-mail [email protected]

Mayfly di Giorgio FerrariVia Zuavi n°1620077 Melegnano MI FFM POINT 10%Tel.02 9838901

Podere ViolinoLocalità Gricignano,52037 Sansepolcro /AR) 10%Tel, 0575-710174

Modern Fishing in LaplandUfficio Amministrativo Holmvagen 210 S-920 SE 10%Infos Italia: 0039 348 6004118 Infos Svezia: 0036 73 8213607E.Mail. [email protected]

Edizioni NUMAdi Massimiliano Nucci-PivaL.go Straidberg 30 00142 Romawww.edizioni muma.com 10%

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Albergo della Posta Fobellowww.laposta.it via Roma, 9 10%0163-561015

Ale & FlyAscoli PicenoCirconvalazione ovest, 35tel/fax 0736-259831www.ale-fly.com FFM POINT 10%e-mail [email protected]

Gerry SportPesca-OutdoorVia Ghisaldi 25047 Darfo Boario Terme (BS) FFM POINT 10%

tel. 0364-536123

Gerry SportPesca-OutdoorVia G, Marconi, 87 lovere (BG) 10%tel. 035-983733

Gerry SportSportwear (negozio abbigliamento sportivo)Via Lorenzetti, 13 25047 Darfo Boario Terme (BS) 10% tel, 0364-529732

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Chi fosse interessato ad associarsi e quindi entrare in possesso della nostra tessera,può recarsi presso tutti gli esercizi commerciali e/o le strutture che svolgono il servi-zio di FFM Point, oppure tramite carta di credito di euro 15,00 che si può fare attra-verso il sito www.flyfishingmasters.com nella apposita pagina, oppure attraversobonifico bancario iban IT02-H-05164-03213-000000175379. Per info mettersi incontatto con la segreteria al 3343328889.Crediamo che i vantaggi che si possono avere con tale tessera siano estremamenteinteressanti cui tutti i pescatori a mosca non possono rinunciare.

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Di Giovanni Alerati

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In occasione del corso per istruttori di base che come ogni anno si tiene a Pievepelago, sede ufficiale della scuola,abbiamo fatto il punto della situazione per conoscere più in dettaglio ciò che questa scuola, in soli quattro anni, èriuscita a realizzare.Lo abbiamo fatto con Massimo Magliocco che ne è il suo Direttore Tecnico.Ora parlerei della vostraorganizzazione, che ne dici ?Forse questo è il nostro fiore all'occhiello. All'inizio avevo il timore che potessimo fare qualche errore sbagliando laprogrammazione con un'erra-ta pianificazione del lavoro.Avevo l'assillo che se tuttonon fosse stato come un oro-logio svizzero e i miei non miavessero seguito, mi sareirimangiato con gli interessitutto quello che di buonoavevo faticosamente fattofacendo i corsi da solo. Niente, la nostra è un'orga-nizzazione piramidale. In altoci sono io come direttore tec-nico, poi due vice-direttori gliistruttori di primo livello e poiquelli di base.

Che differenza c'è tra idue livelli di istruttori ?Si entra nella scuola frequen-tando il corso per istruttori dibase dopo essere stati consi-derati idonei ad un corso di

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perfezionamento, dopo si che se si superano gli esami sientra a far parte della scuola come istruttore di base. Poicon il tempo ed un percorso ben definito si può passaredi primo livello.

Sono previsti anche altri livelli ?Si è previsto un secondo livello ma ancora nessuno l'haraggiunto. Forse a fine anno un paio possono diventarci.Ritornando al corso per istruttori, volevo aggiungere cheprobabilmente dalla prossima stagione istituirò un per-corso diverso basato su tre stage più uno dove al primoci sarà un primo livello iniziale, un secondo avanzato, eun master tutti e tre certificati. Dopo di che c'è la possi-bilità di frequentare un corso per istruttori che abiliteràal primo livello e non al base.Comunque è ancora da sviluppare, magari nei prossiminumeri della rivista daremo informazioni più aggiornate.

Parliamo di sponsor ?Bè, che dire, avere delle aziende che producono canneanche di livello internazionale che sono interessate a col-laborare con FFM mi da enorme soddisfazione e vedereche su canne insieme a questi marchi ci sia la mia firmaed il logo di FFM sia il massimo della professionalità.Come dire, abbiamo lavorato bene nel seminare ed oraraccogliamo. La FFM ad oggi ha alcune collaborazioniconsolidate come la tedesca RST e la spagnola ThinkFish World che è l'azienda che ha rilevato la Modern Fliesed ha iniziato ha relazionarsi con altre aziende straniere

di altrettanta notorietà.

Ma è un'azienda che parla inglese ?Potrebbe essere, ma tu che ne sai ?

Nulla, voci di corridoio.Comunque è ancora tutto in fase progettuale che potreb-be avere degli sviluppi in autunno. Staremo a vedere.

A proposito di estero, un tuo istruttore mi hadetto che l'anno prossimo potreste portare i vostricorsi all'estero. Mi dai conferma ?I miei istruttori dovrebbero parlare di meno….Si, dovremmo iniziare con dei corsi in un paese d'Europain cui la pesca a mosca è molto radicata.

Non puoi dirmi nulla di più ?Purtroppo no. Primo perché stiamo ancora mettendo aposto le cose e poi per correttezza ne vorrei parlare dopoche sarà ufficiale. Comunque questo è il risultato dellabontà del nostro lavoro.

So anche che sarete presenti al "British Fly FairInternational" il BFFI, me lo confermi ?Si, questo te lo confermo. Il BFFI è una manifestazioneinglese di pesca a mosca estremamente importante. Sitiene tutti gli anni a Stoke-on-Trent non lontano daManchester e Liverpool. Quest'anno siamo stati invitati ese ti devo dire la verità sono già un pò emozionato. Sai,

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andare in vasca a lanciare di fronte a decine e decine senon centinaia di persone che ti guardano incuriosite, bè,non è cosa di tutti i giorni. In Italia lo faccio regolarmen-te e tutti già sanno cosa farò mentre in UK, dove i pesca-tori e non solo sono molto tradizionalisti, il discorso èdiverso. Creare interesse verso coloro che pescano amosca a modo loro molto diverso dal nostro, potrebbeessere molto importante per la nostra scuola. Poi metti-ci anche che dovrei lanciare magari dopo gente comeOliver Edwards oppure gli istruttori del GAIA (GameAngling Instructors' Association) bè spero che l'emozio-ne non mi tradisca.

Torniamo per un attimo ai vostri corsi. Mi haiaccennato prima che non insegnate solo conattrezzature corte e code leggere ma anche conaltri tipi di canne. Potresti spiegarmi meglio ?Fin dall'inizio della nostra avventura, ho basato tutto sul-l'allievo, nel senso che colui che viene a fare i corsi deveessere messo al centro dei nostri interessi e non l'inver-so. In altre parole, non dobbiamo essere noi ad imporreall'allievo un tipo di attrezzatura ma è lui che ci dice conquale canna e coda pesca. Questo, di conseguenza, fa siche la nostra didattica non cambia con il cambiare del-l'attrezzatura ma si adegua ad essa. Fai finta che un allie-vo pesca solo nel Brenta. Ti pare giusto insegnargli a lan-ciare con una 7',6'' quando il "suo" fiume è piuttostolargo e quando la sua attrezzatura è più lunga ? Solo nelcaso in cui la richiesta parta da lui allora il discorso cam-

bia.

Quindi l'allievo viene con la canna e la coda chepossiede, giusto ?Esattamente, noi lo metteremo in condizioni di lanciare epescare meglio con la sua attrezzatura senza stravolgerenulla. Ti pare poco ?

Sempre il tuo istruttore mi accennava che dallaprossima stagione metterete su anche corsi dicanne a due mani, vero ?Esattamente. L'esigenza dei pescatori cambia e si evolvecon il tempo e quindi anche questa nuova, almeno pernoi in Italia, tendenza di pescare in ambienti molto lar-ghi, prende sempre più piede.Ci siamo attrezzati per tempo con un nostro istruttoreche ha frequentato corsi di canna a due mani e sta pianpiano insegnando anche agli altri.

E' in rete il nuovo sito. Mi sembra molto ben fattoe ricco di argomenti. Come mai avete voluto cam-biare quello vecchio ?Semplice, secondo noi gli argomenti c'erano anche la maerano stati messi dentro un po' troppo alla rinfusa cosìche l'utente doveva girare di qua e di la senza magaritrovare un altro articolo o video che parlasse dello stes-so argomento. Ora tutto è più razionale e di più facilenavigazione. Pensa che in poco tempo abbiamo triplica-to le visite.

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Vorrei terminare questa intervista chiedendotiquali siano i vostri obbiettivi, insomma, dovevolete arrivare ?Non abbiamo un obbiettivo ma diversi obbiettivi. Come tiho già detto l'innovazione, la competenza e la professio-nalità sono il veicolo attraverso il quale puntare in alto.Oggi la gente vuole pescare meglio senza troppi elemen-ti tecnici e utilizzando delle dinamiche semplici ma effi-caci quindi il nostro obbiettivo è quello di continuare suquesta strada dando ai nostri amici corsisti tutto il nostro"sapere" sperando, chissà, di essere un giorno il punto diriferimento in Italia di questa nostra disciplina e di esse-re in Europa riconosciuta come una valida struttura.

Per coloro che non avessero letto la prima parte, riportoil pezzo finale della prima:"Oste è buono il vino ? Non dovete pensare che ce lacantiamo e ce la suoniamo come si dice. Questo detto,me lo ha consigliato di scriverlo proprio Massimo per evi-denziare che, se questa intervista va su questa rivistache è di proprietà di FFM, è perché, probabilmente, altreo spazi su siti di pam impartanti non l'avrebbero pubbli-cata, come mi hanno detto qui, e quindi si può pensaread un discorso preconfezionato. Non è così, è stata unachiacchierata trasparente e senza nessuna esagerazio-ne." L'ho riportata proprio per sottolineare la genuinità dell'ar-

ticolo senza nessuna mistificazione o forzatura. Un arti-colo vero che mette in risalto la natura di questa associa-zione.

La nostra intervista a Massimo Magliocco finisce quianche se avrei voluto chiedergli molte altre cose. Conclusioni positive di una scuola di pesca a mosca chesi è ritagliato il suo spazio attraverso corsi molto profes-sionali ma nello stesso tempo allegri in cui l'allievo èmesso a suo agio. Mi diceva Massimo che quest'annochiuderanno la stagione con il 50° corso che in soli quat-tro anni non è affatto poco.

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Fine Maggio 2010 acque un po'velate livelli alti proviamo leDouble brass beads reverse. Di: Walter Luzi

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.Fiume tronto , all'inizio delle Acque Categoria B trote e cavedani , Acquasanta Terme proprio sotto lo stabilimentotermale , qui da anni non immettono trote , primi tentativi abboccano 2 cavedani , il primo a metà della buca pro-fonda al momento della trattenuta, quando l'artificiale si stacca dal fondo e con le vibrazioni delle zampine e codi-ne in elastico da il meglio di se ;il posto è stupendo bisogna sondare le buche con massima attenzione , ma non disdegniamo le correntone e i sot-toriva , con questi livelli non si possono chiamare correntine , facendo lavorare sul fondo l'artificiale e il montaggio

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reverse c'e lo permetteriducendo le probabilitàd'incaglio , proprio allafine di una correntonainizio buca violento attac-co non è un cavedano ,una discreta fario sui 30Cm ben pinnata soddisfail fly tier e il pescatore larimettiamo in acqua spe-rando di ritrovarla la pros-sima volta ;continuiamo a risalire ilfiume in questo scenarioveramente bello ,insistia-mo , sapendo che qui ipesci sono pochi e peschile ore per prendere qual-che cavedano e qualchetrota , ennesima bucadiscreta corrente laDouble BBR sta facendolo slalom tra i sassi delfondo quando un nuovoattacco e un'altra fariopiù colorata anche questaben pinnata si fa convin-cere dall'artificiale e ciregala altri momenti di

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grande piacere e soddi-sfazione , con questo fini-sce la mattinata di pesca Tardo pomeriggio stessogiorno sempre sul fiumeTronto questa volta neltratto del paese diQuintodecimo, splendidocon le sue case e chiesesapientemente restauratein pietra e travertino ;i livelli sono più bassi el'acqua è nettamente piùpulita del mattino quisiamo sempre nelle acquecategoria B , ci sonodiverse tipologie di insetti, ma la mancanza di bol-late ci fa optare perun'artificiale ben visibile eche galleggi bene , entrain azione la VoodcockCococciaro Wm , artificia-le che costruisco e uso dacirca 25 anni , che oltre atante belle trote mi hafatto vincere nel 2010 lamedaglia di bronzo cate-goria Dry Fly del Mustad

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Scandinavian Open ;con me c'è anche miofiglio leghiamo gli artifi-ciali al finale schiacciamogli ardiglioni e iniziamo apescare dopo una leggeraingrassatina nei puntistrategici , code hacklestorace , le ali no perché lefibre poi si affastellano ecomunque quando l'artifi-ciale si bagna o dopo averpreso una trota bastasciacquarle bene e asciu-garle con un po' di cartaigienica; le prime trotenon si fanno attendere einiziamo a catturare sia inacque lente che veloci ,anche qui lo scenario èveramente bello e giàquesto ti riempie di gioia ,io e mio figlio ci alternia-mo nelle catture lancian-do con attenzione e senzafretta , prendiamo diversetrote , tutte fario non par-ticolarmente grandi , mail divertimento e la soddi-

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sfazione non sono dati ne dalla quantità ne dalla grandezza , è lo stare insieme , la libertà del momento , il fattodi ridare la libertà a questi esseri acquatici che ci danno la gioia di essere qui .Non solo le trote stanno in caccia e un bel Biacco finisce nelle mie mani , dopo la foto di rito anche il bellissimoColubride viene rilasciato , da premettere che l'ho catturato con le mani .

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"Intervista a Edy Donà""Intervista a Edy Donà"Di: Massimo Matteuzzi

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Una vita dedicata all'agonismo.Da qualche tempo mi sono interessato all'agonismo nellapesca a Mosca e nel mio girovagare alla ricerca di unbuon insegnante, mi sono imbattuto in Edy Donà, cheavevo sentito nominare ma che mai avevo avuto la for-tuna di conoscere personalmente.Ormai ci frequentiamo da qualche anno e devo dire chequesto periodo è stato fruttuoso sia sotto l'aspetto tecni-co che da quello personale, perché tra noi si è instaura-ta un'amicizia che va al di là della pesca.Edy è una persona con molto carattere, schietta, che"non la manda a dire", però è sicuramente una personasincera, non gelosa dei suoi segreti, con alle spalle unCurriculum di tutto rispetto. Ha anche formato numerosi allievi che fanno o hannofatto parte del Club Azzurro.Sicuramente non lascia indifferenti, non è detto che siasimpatico a tutti, ma il mondo della Pesca a Mosca nonfa eccezioni rispetto alla vita in generale e quindi non sipuò andare bene per tutte le stagioni.Entriamo nel vivo dell'intervista …

Massimo: Ciao Edy, oggi ti faccio una breve inter-vista per i lettori di FFMagazine!

Edy: Va bene.

Massimo: A che età hai cominciato a pescare?

Edy: A 5 anni.

Massimo: Che pesci pescavi? E con che tecnica?

Edy: Maah … il "bianco", le carpe, i mitici cavedani, lesavette, sul Ticino ed altri fiumi. Poi a 20 anni ho comin-ciato con la Pesca a Mosca.

Massimo: Ecco, parlaci degli inizi della Pesca aMosca.

Edy: Ho cominciato con un Club, sai … di quelli cheorganizzano dei corsi invernali, e da lì è scattata la molla.Era il 1984, praticamente poi non ho più smesso.

Massimo: Hai cominciato con la "secca" oppurecon altre tecniche?

Edy: I primi approcci sono stati con la "Secca" (di solitoi primi passi si fanno con la "Secca"), però molto prestosono passato alla Ninfa ed allo Streamer, perché laSocietà a cui aderivo partecipava alle gare, facendo iCampionati Provinciali. Quindi, va da sé che in questicontesti si predilige l'uso della Ninfa e dello Streamer.

Massimo: Quindi con le Gare hai cominciato pre-sto?

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Edy: Praticamente subito. Io venivo già da Gare, in tor-rente "al Tocco", gare in lago, un po' di tutti di tipi … Perme è stata solo una questione di cambio di tecnica.

Massimo: E com'è il tuo palmares ad oggi, relati-vamente alle Competizioni Inter-nazionali diPesca a Mosca?

Edy: Beh, è buono … (sorride, n.d.r.). Ho fatto 11Mondiali e 9 Europei, come piazzamenti un 2° e un 3°posto al Mondiale a Squadre, ho vinto 4 Europei aSquadre, due 2° e un 3° Individuale agli Europei, sonostato Campione e Vicecampione Italiano.

Massimo: Insomma, ti sei tolto qualche soddisfa-zione!

Edy: Sì, qualcosina l'ho vinta …

Massimo: Da quanti anni sei in Club Azzurro?

Edy: Dal 1993, ininterrottamente! A parte un "anno incastigo" …

Massimo: Senti, adesso hai cominciato una nuovaavventura professionale, hai fondato un'azienda,la FlyTiersWorld …

Edy: Già!

Massimo: Che tipo di posizionamento ha? Qual èla differenza rispetto ad altri?

Edy: Mah, innanzitutto vuole proporre prodotti che ser-vono, comunque di non facile reperibilità perché la ricer-ca sui materiali è un po' quello a cui voglio puntare.Sicuramente la qualità deve essere elevata e non vorreiproporre cose che vengono messe in un cassetto. Sto anche ultimando la produzione di quattro nuovecanne, che abbiamo provato insieme a te in questi gior-ni, due dedicate alla "Secca" sviluppate in collaborazionecon Fosco Torrini, e altre due per la pesca a ninfa legge-ra in fiume e torrente.

Massimo: Ti faccio una domanda di più ampiorespiro: relativamente alla Pesca a Mosca moder-na come vedi le Competizioni, ovvero come staevolvendo la tecnica, la tattica, l'approccio alfiume? Vedi un'involuzione oppure una costanteevoluzione?

Edy: C'è una costante evoluzione perché, come in tutti isettori, la Competizione porta ad un miglioramento,come avviene nell'Automobilismo, nello Sci, etc… Di conseguenza la Competizione, che può piacere o nonpiacere e questo è un argomento "annoso" e dibattutoche è meglio non affrontare in questa sede (sorride

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n.d.r.), ha permesso di conoscere nuovetecniche che ormai sono patrimoniocomune, di perfezionarle, di migliorare lecanne ed i materiali. Ha anche permesso ai Pescatori di girareil mondo, fare esperienza su fiumi diver-si, di comprendere i modi di pesca adot-tati dai Francesi, dai Cechi ed i Polacchiper fare qualche esempio.

Massimo: Il pescatore italianomedio secondo te com'è? Puoi direquello che vuoi, siamo inDemocrazia …

Edy: Eh eh eh, … non mi esprimo!!Scherzo. Rispetto a tanti paesi possiedeun tasso tecnico più elevato, dovrebbesolo superare certi "Tabù" inculcati damolte Scuole, che han fatto dei danni …a mio giudizio … in passato. Però vedoche alcune di esse stanno percorrendonuove strade e si stanno aprendo adaltre tecniche, giustamente! Se si vuoleessere completi, e questo è un discorsoche ho fatto molte volte, bisogna cono-scere un po' tutto, poi decidere se prati-care una tecnica ti soddisfa oppure no.

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Massimo: Beh, Edy. L'intervista può finire qui, ti ringrazio del tempo che ci hai dedicato. Alla prossi-ma occasione!

Edy: Grazie a te!

Che dire di Edy? Sicuramente ci sono tanti spunti, ma cerco di coglierne qualcuno interessante per il lettore.Come molti agonisti di livello Internazionale, la sua azione in pesca non è gratuitamente scenografica ma estrema-mente efficace: non l'ho mai visto fare gesti o lanci inutili solo per impressionare la platea. La vera differenza la fala sua sensibilità, che probabilmente gli deriva dall' aver prima praticato alcune tecniche molto orientate a compren-

dere il comportamento deipesci.Questo non vuol dire chepecchi nella tecnica, in quan-to non tutti sanno che èanche Istruttore Certificato E.F. F. A. e che lancia estrema-mente bene.Infine vorrei raccontare unaneddoto che ci fa sorridereogni volta che lo ricordiamo:qualche anno fa durante lamia prima lezione, che siteneva in Adda, in zona libe-ra, stavo pazientementeosservando, da bravo allievo,la sua dimostrazione diPesca. Mi stava spiegandocome approcciare i "sottori-

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va" e perché molti pescatori si perdessero delle buone occasioni entrando direttamente nel fiume. Mentre, com'è normale che sia, stavo riflettendo sulla validità di quello che mi veniva spiegato, Edy ha attaccatouna splendida trota, prontamente guadinata e rilasciata, che alla misura ha segnato 52 cm. A memoria ricordo poche partenze più convincenti per cui da lì ho fugato ogni dubbio!

Massimo Matteuzzi è Istruttore Certificato FFM, vive a Bologna. Per contatti: www.flyfishingmasters.it

Edy Donà vive e lavora a Legnano, MI.Per contatti: www.flytiersworld.com

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Di: Moreno Borriero

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Last Aprile, I participated for the first time to theInternationale Erlebniswelt Fliegenfischen 2010 withFederico Renzi - the well known Italian Fly Tyer. Thisevent, which was organized perfectly by Robert eMichaela Stroh e da Nicole and Armin Pijawetz, is beco-ming one of the largest and most important fly fishingshows in Europe.This year was the fifth edition and it has shown signs ofslowing down - in fact it grows every year that passes.This year, even though we had practically all the airlineflights blocked because of the volcano, there were almost3000 visitors from the whole of Europe that had the

Nell'Aprile scorso ho partecipato per la prima volta all'Internationale Erlebniswelt Fliegenfischen 2010 insieme aFederico Renzi. Questo evento che è organizzato inmaniera egregia da Robert e Michaela Stroh e da Nicoleand Armin Pijawetz, è ormai diventato una delle fiere delsettore pesca a mosca più importanti di Europa.Giunta alla quinta edizione, non mostra segni di cedimen-to, anzi ogni anno cresce sempre di più. Quest'anno,nonostante che l'ormai famoso vulcano islandese abbiabloccato gran parte dei voli proprio in quel periodo, visono stati ben 3000 visitatori da tutta Europa che hannoavuto modo di visitare 86 stand che rappresentavano ben

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opportunity to visit 86 exhibitors from 20 countries andthat represented 140 brands. There were 13 fly casterswho took turns at the casting pool and 26 fly tyers whodemonstrated their ability at the vise. Unfortunatelyabout 10 among fly tyers and casters were missingbecause they could get to the show since their flightswere grounded - a real pity asI was looking forward tomeeting the some of the tyers I had shared the podiumwith at Le Salon de la Pêche Sportive in Paris. The exhibition takes place in Bavaria in Munich and pre-cisely at the beautiful Monastery of Fürstenfeld. An idealsetting. The very well kept monastery frames the well

140 marchi da oltre 20 paesi diversi. Alle dimostrazione dilancio si sono alternati 13 fly casters ed erano presenti 26fly tyers. Purtroppo una diecina fra fly tyers e lanciatorihanno dovuto dare forfeit all'ultimo momento per il pro-blema del blocco dei voli.La manifestazione si tiene vicino a Monaco di Baviera inun paesino che si chiama Fürstenfeld presso l'omonimo ebellissimo monastero. Una ambientazione ideale. Il bellis-simo monastero fa da sfondo ai bellissimi prati che lo cir-condano e dove si trova una grande vasca dove i 13 lan-ciatori si sono alternati nelle loro dimostrazioni.L'esposizione si tiene in due edifici distinti. Una parte nel

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kept lawns where the casting pool was set up and wherethe 13 csters held ther demonstrations. The stands areset up in two separate buildings. One part in the old gra-nary with its wooden embers and floors and the rest in aneighbouring hall. Between the halls and the castingpool, a typical Biergarten was set up where you coulddrink the fragrant Weissbier and taste the roasted meatsand sausages. There were some of the most important casters in theworld both for single handed as for double handed rodswhich seems to be the new fad here in Italy. I managedto get away from the tyers bench to watch these demon-strations which I found to be of extremely high technicalquality. I will not make a list of names that I saw becau-se I would probably land up forgetting someone!!Anyway, Raffaele Mascaro represented Italy with his"How to combine single-handed speycasting and presen-tation to overcome any difficult situation. To represent Italy as Fly Tyers there were Federico Renziwith his realistic flies and yours truly with my CDC gray-ling flies. Antonio Pozzolini was the only Italian exhibitorwith his rods, reels and other fly fishing equipment. Other than the casting and fly tying demonstrations therewere also a series of workshops like fly tying and castingfor teenagers, a rodmaking workshop and an initiativededicated to women fly fishers and the IWFF(International Women Fly Fishers) which united womenfly fishers the world over. On the Saturday evening, the Gala dinner was held in of

vecchio granaio con travi e pavimento in legno, e l'al-tra in una sala attigua. Nelle piazzette che comunica-no tra i vari edifici e la vasca, è stato allestito un pic-colo Biergarten dove si degustava la profumatissimaWeisbeer bavarese e vari tii di arrosti e salsicce. Tra i caster vi erano alcuno dei maggiori esponenti diquesta disciplina sia nelle versioni ad una mano che adue mani che pare stia diventando la nuova frontieradel lancio anche qui in Italia. Ho avuto modo di vede-re nei ritagli di tempo (ogni tanto scappavo via daltavolo da costruzione) alcune di queste dimostrazioniche si sono rilevate di elevato livello tecnico. Nonvoglio fare una lista di nomi per paura di dimenticarnequalcuno. In ogni modo a rappresentare l'Italia c'eraRaffaele Mascaro che ha dimostrato l'uso dello singiehanded spey.A rappresentare l'Italia fra i fly tyers c'era FedericoRenzi con le sue Realistic flies ed il sottoscritto con lemosche da temolo in CDC e Antonio Pozzolini era l'uni-co Italiano tra gli espositori con le sue canne, mulinel-li, e attrezzatura varia. Oltre alle dimostrazioni di Lancio e Costruzione, sonostate organizzate una serie di workshop come adesempio quelli dedicati alla costruzione mosche e dilancio per bambini e teenager. Vi è stato un workshopdi bamboo rodmaking e una iniziativa dedicata alle flyfishers donne e l'IWFF (International Women FlyFishers). Il sabato sera, in una delle sale si è svolta la cena.

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Federico e Moreno - Mascaro - Pozo -Mosca Renzi

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the monastery halls. It was fully booked with about 300people who sat down to a wonderful dinner with Bavarianand other German specialties. In my opinion, this is among the best fishing shows Ihave attended in the past years, not so much for numberof visitors but for the high quality of products and servi-ces offered. The 86 exhibitors from 20 nations had theopportunity to show their products in a truly awesomesetting and the camaraderie that is common to all flyfishers most certain gave rise to new and long lastingfriendships. I sincerely hope that we can one day havethis kind of show in Italy, where the present fragmenta-

Erano presente circa 300 persone e nonostante questo lespecialità bavaresi e tedesco veramente buone.A mio avviso questa è una delle fiere più belle alle qualeho partecipato, non tanto per numero di visitatori (tral'altro in costante crescita) ma per l'elevato livello deicontenuti. Gli 86 espositori da 20 paesi hanno presenta-to i loro prodotti in uno scenario da invidia, una boccatad'aria fresca e il sentimento di fratellanza che accomunai PAM fa si che si sono create nuove, durature amiciziedisinteressate che sicuramente dureranno nel tempo. Daauspicare che questo tipo di fiera dedicata possa nasce-re anche da noi su grande scala dove purtroppo l'attuale

(Foto Fly tyers - Secondasala)

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(Federenzi Danika e Gamberetto)

Foto Fly tyers

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tion only causes a constant decrease in the numbers ofexhibitors and visitors. To think that Italian casters, flytyers and now even rodmakers are taken in high regardsall over Europe. I hope to have the opportunity to attend the 2011 editioneven only as a visitor. For once, even through volcanicashes from the vulcano with a name that cannot be pro-nounced, a very ambitious event. My compliments to theStrohs and to the Pijawetz.

Articole and photos by Moreno Borrierowww.mbrods.it

frammentazione porta a un calo costante d'interesse siada parte degli espositori che da parte dei visitatori e pen-sare che nel resto d'Europa i PAM italiani sono molto quo-tati come lanciatori, come fly tyers e ora come bamboorodmaker. Spero di potere partecipare anche il prossimo anno anchesolo come visitatore e consiglio a tutti di partecipare. Peruna volta, e nonostante il vulcano dal nome impronuncia-bile, una manifestazione che merita. Complimenti aiStroh e ai Pijawetz.Articolo e foto di Moreno Borrierowww.mbrods.it

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Il pescatore con la mosca.... Di: Donato Tedesco

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non è il titolo del famoso libro di Roberto Pragliola, è soltanto la storia del mio approccio a questa tecnica. Nel 1973pescavo con tutti i sistemi consentiti dal regolarmente della mia ragione ma un giorno sul fiume vidi per la primavolta volteggiare una coda nell'aria. Mentre le mie canne stavano in pesca fui attratto da un pescatore che con tantadisinvoltura riusciva a mettere gli artificiali sull'acqua come una piuma che cade leggera. Avevo già letto sui priminumeri della rivista "PESCARE" alcuni articoli di pesca a mosca. Guardavo ammirato per tutto il tempo quella figu-ra di pescatore nella sua maestria fino a quando se ne andò.

Donato

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Rimasi talmente colpito e decisi che dovevo imparare quella tecnica. Ancora per un anno continuai a pescare con imiei metodi finché, un giorno, nella vetrina di un negozio, vidi una canna da mosca completa di mulinello e coda.Ogni volta che mi trovavo a passare da quelle parti mi fermavo a guardarla, ero tentato ad acquistarla ma ancoramolto indeciso. Poiché il mio lavoro consisteva nella distribuzione di ricambi per auto, capitavo spesso da quelle parti.Un giorno mentre parlavo con il gestore di un negozio di ricambi ubicato vicino il negozio di pesca, (anche lui era unpescatore come me ed era anche un amico del gestore del negozio di pesca), gli chiesi cosa ne pensasse di quellacanna da mosca esposta nella vetrina del suo amico, lui subito mi propose di andare a dare una occhiata.Una volta nel negozio, per non far vedere che ero interessato alla canna, chiesi al gestore alcuni galleggianti equalche scatoletta di piombi e, mentre mi apprestavo a pagare, chiesi anche della canna in vetrina, che costo aves-se e se sapeva usarla. Mi rispose che gliela aveva data un pescatore del nord e che se fossi interessato, me l'avreb-

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be ceduta allo stesso prezzo pagato dalui, intorno alle 50 mila lire. Intanto siparlava di pesca, di tecniche, di luoghiecc., ma il mio sguardo era semprerivolto alla canna, e fu così che, primadi andarmene la presi.Gli anni passarono senza neanche por-tarla sul fiume finché nel corso del1980ricominciò a farsi vivo il desideriodella pesca con la mosca, questa voltacon il coinvolgimento di un amico chepurtroppo oggi non c'è più. Lui avevaqualche conoscenza della tecnica gra-zie ad alcune lezioni impartitegli da unsuo amico. Io, intanto, avevo acquista-to un manuale da una bancarella delmercatino. Il libro descriveva il sistemadel lancio all'inglese, quello classico, lasera leggevo attentamente i capitoli edi mattina presto andavo a provare suun fiume vicino, il Sarno, allora ricco ditrote. Travato un posto tranquillo cer-cavo di mettere in pratica quello cheavevo letto la sera. Si era in estate, percui la mattina presto, prima di andareal lavoro, tutti i giorni senza saltarneuno, mi allenavo. In seguito si aggiun-se anche il mio amico e tutte le sere siandava a pesca sul Sarno, li comin-

Donato

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ciammo a fare le prime catture amosca. Di domenica, con più tempo adisposizione, ci si recava sul Sele e sulTanagro, dove si poteva pescare latrota tutto l'anno rispettando i periodidi frega. Con l'amico Vincenzo iniziam-mo a costruirci anche gli artificiali, nonvi dico cosa ne usciva all'inizio! Grandimosconi, ma una volta presa confiden-za con gli attrezzi, leggendo i manualie, soprattutto, osservando gli insettioriginali che prendevamo sull'acqua, cisi affinava nella tecnica. Intanto sileggeva di tutto sull'argomento, com-prai anche il libro di Pragliola "Il pesca-tore con la mosca" molto curato e det-tagliato sul come agire . Qualche annopassò e nelle nostre uscite di pesca,arrivammo in Abruzzo a Castel diSangro, avevamo letto di questo fiumesu una delle riviste di pesca. Mi ricordoancora, era tra aprile e maggio, nelmezzo della valle del Sangro, tuttaverde, era uno spettacolo. La primacosa che facemmo fu quella di acqui-stare il segna catture, costava intornoalle cinquemila lire,valido per tutto l'an-no di pesca alla trota, per noi erasuperfluo, perché già si praticava il

C&R. Così inizia la nostra grande avventura, dopo aver appeso al chiodo lenostre vecchie canne, si usciva solo con stivali una canna da mosca la sca-toletta degli artificiali costruiti da noi e via verso il fiume con l'intento di cat-turare qualche bella trota. All'epoca non era difficile, le trote grosse stava-no dappertutto anche nel Sele e nel Tanaro. Un giorno sul Sangro, incon-trammo, Fosco Torrini, che già pescava con Pragliola, e ci diede qualche

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consiglio sul lancio, per noi quella lezione di pesca direttamente sul fiume, fu un toccasana. In seguito incontrammoanche Roberto Pragliola,si era nel 1983, lo invitammo sul Sele e da allora ne nacque una bella amicizia. Con Robertosi organizzarono cinque o sei corsi dalle nostre parti, lui veniva ben volentieri pretendendo soltanto il rimborso spese.In seguito Pragliola creò la Sim "Scuola Italiana di pesca a Mosca" ed anche io e Vincenzo entrammo a farne parte.Quelli furono i periodi migliori, emergeva la vera figura del pescatore a mosca che rispettava tutto e tutti. Oggi siamoin tanti a pescare con la mosca, niente sarebbe cambiato da allora se avessimo pensato solo alla pesca, senza misu-rarsi nella tecnica e soprattutto senza voler recitare il ruolo di primadonna. Io forse son un romantico e sono rima-sto con la mente a quei tempi, oggi non mi ci rivedo più, troppe limitazioni, troppi cancelli sui posti accessibili alfiume mortificano la figura del pescatore con la mosca artificiale.

www.edizioninuma.com

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Ieri avevo gente a cena.

Era una di quelle occasioni in cui vuoi essere sicura di far bella figura, vorresti proporre piatti da chef ma temi di bru-ciare anche l'arrosto... e allora per giorni sfogli tutte le riviste di cucina alla ricerca della portata d'effetto, bella davedere e buona da mangiare, che piaccia a tutti ma non sia nemmeno troppo banale. E del resto, non potevo di certoimprovvisare una ricetta che non avevo mai cucinato! Che fare?

Sono andata in perlustrazione di quanto offriva la dispensa, ho verificato cosa conteneva il freezer e ho lavorato difantasia in cerca di un'ispirazione. Ecco! Un menù perfetto!

Antipasto:Speck artigianale affumicato con legno di pino cembro accompagnato da cetriolini sottaceto della Val Pusteria(Fortuna che mio marito è andato qualche tempo fa a pescare sul Gadera…)

da gustare con burro di Fobello e pane integrale del Vulaiga(Fortuna che mio marito è stato di recente a pescare in Val Mastallone…)

Fritto leggero di olive ascolane doc (Fortuna che mio marito il mese scorso era sul Tronto a pescare…)

Primo piatto:Risotto ai funghi della Valnerina

Fortuna che mio marito va a pescare…Fortuna che mio marito va a pescare…

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(Fortuna che mio marito ogni tanto va a pescare a Borgo Cerreto diSpoleto...)

Secondo piatto:Degustazione di tome della Valsesia, Asiago DOP e San Stè (presidio slowfood) con marmellate biologiche e miele di castagno della Val Gesso(Fortuna che mio marito quando va a pesca in Piemonte, Veneto eLiguria mi porta a casa souvenir gastronomici…)

Contorno di asparagi bianchi di Bassano DOP (Fortuna che settimana scorsa eravamo nel vicentino per una uscita dipesca di mio marito e mentre lui si divertiva in Astico io ho potuto curio-sare un po' in giro…)

Dessert:Torta casalinga di mele della Val di Non (devo dire a mio marito di tor-nare a pesca sul Noce perchè ho quasi finito la scorta di mele…)

E per finire...Caffè corretto con Anisetta (il vero sapore dell'anice di una volta, riscoperto grazie ad una uscita dipesca di mio marito ad Ascoli Piceno)

Vi garantisco che è stato un successone! E benchè mio marito sia pesca-tore, avete notato che nel menù non compaiono nè trote nè temoli?

Cianfri Foanna

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“THE KITE”“THE KITE”

Costruiti da Philip Bailey;ispirato da Kite Oliver

Di: Philip Bailey

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Ogni tanto vi sono alcuni dressing che resistono neltempo e che dovrebbero diventare immortali. InAustralia, il "Pot Scrubber" è probabilmente uno di que-sti, negli Stati Uniti il "Quill Gordon" è un'altro e qui nelRegno Unito il "Kite's Imperial" è probabilmente uno diquesti dressing e probabilmente ve ne sono molti altriche potrebbero fare parte di questo gruppo. Ognuno dinoi ha una propria idea su questo. Ho iniziato a leggere in merito al 'Kite's Imperial' alcunianni or sono dopo avere divorato I libri di Skues eSawyer e dopo essere passato a due libri: uno scritto daOliver Kite - Nymph Fishing in Practice (La pratica dellaPesca a Ninfa) e l'altro scritto da Philipp Brown - AFisherman's Diary (Un Diario di un Pescatore) che è unaraccolta di articoli pubblicati da Kite. Kite era gallese dinascita e si era trasferito nel Lancashire da giovane perpoi stabilirsi nello Wiltshire dopo un lungo periodo pas-sato nell'esercito britannico. Nacque nel 1912 e si stabilìa Neverton nello Wiltshire dove l'Avon passava dietro ilsuo cottage. Il grande Frank Sawyer risedeva sul latoopposto della strada e divennero grandi amici e compa-gni di pesca. Sfortunatamente questa grande amiciziacessò improvvisamente e nel suo libro, Kite fa solo unbreve riferimento a Sawyer. L'influenza di Sawyer su Kitetraspare nei suoi scritti, specialmente nei riferimenti allostile di pesca e alle mosche usate. Kite morì improvvisa-mente nel 1968 mentre era a pesca sul famoso fiumeTest. Kite era un minimalista che riteneva più importante la

From time to time, there are some fly patterns that standthe test of time and should become immortal. InAustralia, the 'Pot Scrubber' is probably one of these, inAmerica the 'Quill Gordon' is another and here in theUnited Kingdom 'Kite's Imperial' could be classed as sucha fly, and there are probably lot's of other patterns thatcould equally be included. We will each have our ownideas about that.I first started reading about the 'Kite's Imperial' someyears ago after devouring books by Skues and Sawyerand moving into two books. One written by Oliver Kite -Nymph Fishing in Practice and the other by Philip Brown- A Fishermen's Diary (a collection of articles publishedby Kite). Kite was a Welshman by birth, moving toLancashire in his teens and finally settling in Wiltshireafter his extended duty in the British Army. Born in 1912,he settled in Netheravon, Wiltshire and took up residen-ce (the Avon ran at the back of his cottage) across theroad from the great Frank Sawyer becoming closefriends and fishing companions. Unfortunately this frien-dship ceased abruptly and in his book Kite only brieflyrefers to Sawyer. The influence of Sawyer on Kite isobvious when reading his writings and referring to boththe style of fishing and the flies used. Kite died sudden-ly in 1968 while fishing on the famous Test River.Kite was a minimalist considering that presentation ofthe fly was more important than matching colour and theexactness of the insects. He published 6 dry flies as awriter (Hawthorn Fly, Pale Evening Dun, Apricot Spinner,

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presentazione della mosca piuttosto del colore e precisio-ne dell'imitazione. Pubblicò sei mosche secche comeautore: Hawthorn Fly, Pale Evening Dun, Apricot Spinner,Sepia Dun, una Brown sedge e l'Imperial e verso la finedella sua vita, trovò che soltanto una delle sue moschecatturava nonostante il tipo di schiusa che era in atto esi trattava dell'Imperial. Ridusse perfino il tempo passa-ta a pesca e non pescava mai durante la schiusa serale.Si deve avere perso un sacco di pescate - sugli spinner,sulla schiusa di chironomi e durante grande attività deitricotteri. Kite era anche famoso per il dressing a "amo nudo". Unamo con un torace di filo di rame finissimo - era forsequesto un ulteriore sviluppo della teoria di Sawyer?Dobbiamo tenere presente che Kite pescava nei ChalkStreams del sud dell'Inghilterra e raramente si spostavaoltre. Quando arrivai nel Regno Unito e iniziai a pescareI torrenti del Nord, mi costruì alcuni Kite's Imperial utiliz-zando il suo dressing originale. Funzionavano abbastan-za bene ma non altrettanto bene come alcuni dei model-li parachute che utilizzavo. I fiumi nel norddell'Inghilterra sono simili a quelli in Australia - con massie ciottoli sul fondo. Soffrono inoltre di piene impetuosecon acque alte e ossigenate. Poiché in altri periodi i livel-li erano bassi, i pesci quindi si trovavano in queste acquemolto veloci e le mie Imperial non galleggiavano affatto. Ero convinto che le basi del dressing fossero corrette efunzionava bene in molte situazioni. Aveva un bell'aspet-to e catturava quando altre imitazioni fallivano. Decisi di

Sepia Dun, a Brown sedge and the Imperial) towards theend of his life he found that just one, the Imperial, wouldcatch fish no matter what real fly they were feeding on.He even reduced his fishing time and never fished theevening rise. What fishing he must have missed out on- spinner falls, midge hatches and massive caddis activi-ty.Kite was also famous for the 'bare hook' pattern. A hookwith a thorax of fine copper wire - was this a furtherdevelopment of the Sawyer theory?We need to also remember that Kite fished the southernchalk streams of England, rarely moving farther afield.When I first came to the UK and started fishing the stre-ams in the north, I tied up a few of Kite's Imperial usinghis traditional pattern. They worked okay but didn't per-form as well as some of the parachute patterns I used.The rivers in the north of England are similar to those inAustralia - boulder and stone bottoms - and not at all likea chalk stream. In addition, they suffer periods of spatewhen they run high and with large sections of them pro-viding rough aerated water. Because they were lower inother periods, the fish populated these turbid areas ofthe stream. My Imperials just sank.I was convinced that the basics of the pattern were right.It was effective in most situations, it looked great as a flyand I could catch fish when other patterns failed. I setabout adapting the pattern into a parachute fly. "TheKite" was bornOliver Kite tied his fly with a pronounced 'thorax' right

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adattare la mosca, trasformandola in parachute - è natoquindi "The Kite". Oliver Kite costruiva la sua mosca con un torace pronun-ciato subito dietro l'Hackle. L'idea era quella di fare undressing alla maniera normale del "Netheravon". Nonsono assolutamente certo di quello che intendesse conquesto, ma sono convinto che si riferisse al torace dellaNinfa di Sawyer. Funzionava? Probabilmente no perché ipesci non sarebbero stati in grado di vederla. Kite non rivelò mai esattamente come realizzasse

behind the hackle. The idea was to dress the fly in "thenormal Netheravon manner". I am not sure what hemeans by this but I am convinced that he was referringto the thorax of a Sawyer Nymph. Was it effective?Probably not because the fish would not have been ableto see it anyway.Kite never quite stated specifically how he dressed theImperial and there are various theories as to the exactdressing. His description is even open to interpretation:"I dress the fly on a size 0 or size 1 (16 or 14). Tying silk

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l'Imperial e vi sono varie teorie in merito al dressing esat-to. Perfino la sua descrizione è aperta a interpretazioni: "Costruisco la mosca su amo dello 0 oppure 1 (#16 o#14). Utilizzo seta color porpora e in teoria le hacklessono color honey dun. I cerci dovrebbero essere grigiomarron a primavera e dopo Honey dun o simile. Il corpoè realizzato con quattro herl naturali di piume primaried'airone, raddoppiate per realizzare il torace. L'addomedeve avere un ribbing color oro realizzato in filo finissi-mo. La combinazione porpora e oro hanno portato lamosca a essere denominata Imperial. La seta porpora traspare attraverso le fibre di airone? Lefibre di airone erano attorcigliate sul filo di seta (sonopiuttosto fragili) prima di essere avvolte? Com'era fissa-to il torace? Come vedete Kite lasciò un sacco di doman-de senza risposta. Se fosse vissuto più a lungo, forseavremo avuto risposte. Quello che è certo, è che halasciato in eredità una mosca fantastica. È tuttora utiliz-zata in tutta l'Inghilterra durante molti tipi di chiusa. "The Kite" - l'ho chiamata così in suo onore perché deri-va dal suo dressing (non sono uno che cambia unamosca e poi utilizza il nome originale). Si tratta di undressing diverso una volta che è stato alterato.Ho aggiunto un'ala ovviamente per accogliere una hac-kle girato a parachute. Ho mantenuto il metodo per larealizzazione del corpo - avvolgimenti larghi di herl diairone per lasciare intravedere la seta porpora (ritengoche il colore porpora sia sottovalutato specialmente nei

is purple and the hackle is honey dun, in theory. Thewhisks should be greyish brown in spring, honey dun ornearest later. The body is made of about four undyedheron primary herls, doubled and redoubled to form thethorax. The fly should be ribbed with fine gold wire. Itwas the combination of the purple silk and gold wirewhich led to the fly being called the Imperial."Does the purple show through the herl? Was the herlwrapped around the thread (heron is fairly fragile) andthen wound onto the hook? How was the thorax tied?How many turns of hackle? You can see that Kite left alot unanswered. Perhaps if he lived longer these que-stions may have been dealt with. What is certain thoughis he left the world with a wonderful fly as his legacy. Itis used today all over England and during many differenttype of fly hatches. "The Kite", named in honour of him(I am not one to change a fly and then use its originalname. It is a different pattern once altered) evolved fromhis pattern.I have added a wing, obviously to accommodate a para-chute hackle. I have retained the considered manner oftying the body - open turns of herl to let the purple silkto show (I believe that the use of purple is highly under-rated in fly patterns, especially dun patterns). I havereplaced the thorax with the 'butt' end of the wing. And,I have added a size smaller than what Oliver Kite wouldhave used. In tying this pattern, I have also included a different wayof tying a parachute. Han Van Klinken, famous for the

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dressing che imitano le dun). Ho sostituito il torace conil quill dell'ala che è più piccolo di quella che avrebbe uti-lizzato Kite.

'klinkhammer' originated this approach. What I likeabout it is that the tying off actually occurs right at thebottom of the wing post and under the hackle. This

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Nella realizzazione di questo dessing, ho introdotto unmodo differente per la realizzazione del parachute. VanKlinken, famoso per la sua Klinkhammar ha dato originea quest'approccio. Quello che amo di questo è chel'Hackle è fissato in basso sul ciuffo che fa da ala e sottoall'Hackle. Questo pone il torace è l'addome sotto allasuperficie dell'acqua. Sono sicuro che questo dia una sil-houette migliore da punto di vista del pesce e ha stabili-to un bel punto chiave. Questa mosca funziona in tutto ilmondo.Il Dressing di "The Kite"

Specifiche:Amo: A filo fine dal 12 al 18 (consiglioPartridge Flashpoint SLD)Filo: Uni thread 8/0 porpora (o sostituto) per il corpo,Spider Wire per l'ala a ciuffo.Coda: 5 - 10 fibre di hackle color honey dun Corpo: 2 - 3 fibre di Airone grigio (Questo volatile èprotetto e quindi la mia piuma l'ho trovata lungo ilfiume). Va bene anche un sostituto che deve essere gri-gio (e non B.U.) Ribbing: Filo in ottone color oro Ala: Fibre Enrico Puglisi Point International colore DunscuroHackle: Honey dun di alta qualitàMetodo:1. Serrare l'amo nel morsetto e avvolgere il filo fino alpunto dove fisseremo il ciuffo dell'ala. 10 giri per un amo

effectively places the thorax and body down into thewater surface, this I am sure gives the fish a better pro-file and established a key trigger point.This fly will work all over the world.How to tie "The Kite"

Specifications:Hook: Fine wire sizes 12 to 18 (PartridgeFlashpoint SLD preferred)Thread: 8/0 purple Uni thread (or substitute) for thebody, Spider Wire for the wing post.Tail: 5 - 10 honey dun hackle fibresBody: 2 - 3 fibres from Blue Heron feather (This birdis protected in the northern hemisphere, I have pickedmine up from the river side. A substitute will do but itmust be grey and not blue.)Rib: Fine gold wireWing: Enrico Puglisi Point International Fibres inDark DunHackle: High quality honey dun

Instructions:1. Place your hook into the vice and take the tyingthread down to the point where the parachute wing postis to be tied in. 10 turns for a size 12 hook, 7 turns for asize 18 hook.2. Now take some EP fibres and tie directly onto thetop of the hook with 3 - 4 turns of thread. An inch inlength and about 1.5mm thick (less for the smaller

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misura dodici e sette giri per un amo misura diciotto. 2. Prendere alcune fibre EP e fissatele direttamente sullato superiore dell'amo con 3-4 giri di filo. Deve esserecirca 2,5 cm in lunghezza e 1,5 mm in spessore (menoper gli ami più piccoli). Non serve formare la base inquesta fase, lo farete più tardi. 3. Togliere l'eccedenza delle EP fibre tagliandole adangolo dietro al punto di legatura. Questo servirà a crea-re una conicità per l'addome dall'ala verso la coda.4. Avvolgere il filo di montaggio fino alla curva dell'amoe fissare le fibre per la coda. Cercare di mantenerle unitepiuttosto che aperte a raggiera. 5. Fare due giri con il filo di montaggio verso l'occhiel-lo e fissare il filo d'orato con un giro singolo. Questo perimpedire di creare un rigonfiamento vicino alla coda.Non curatevi del filo d'orato. Rimarrà al suo posto men-tre preparate le fibre per il corpo. 6. Ora prelevare 2 o 3 fibre dalla piuma di airone.Tagliare via circa 3 mm della punta e fissarle nel puntodove è il filo d'orato. Fare attenzione e avvolgere sem-pre in avanti senza avvolgimenti verso la coda. Vogliamoun corpo molto sottile. Portare il filo con avvolgimentistretti fino alla base dell'ala.7. Portare il filo anche davanti alla base dell'ala. Stirarele EP fibers verso l'alto ed eseguire 3 - 4 avvolgimentoa 8 attorno alla base dell'ala. Portare il filo all'occhiello.L'ala dovrebbe essere ritta verso l'alto. Non formare unabase per l'hackle. Lo faremo dopo. Ora siamo pronto perl'airone e il filo d'orato.

hooks). There is no need to form a post at this stage,we will do that later.3. Clip off the EP fibres at an angle behind where youhave tied them down. This should be done so as to pro-vide a taper from the wing down towards the tail.4. Take the tying thread down towards the bend ofthe hook and tie in the tail fibres. Try and make thesestay together rather than flair out.5. Take the thread back towards the eye for two turnsand hook the wire in with a single turn. This is designedto remove bulk for the tail end of the fly. Don't worryabout the wire, it will hold while you prepare the bodyfibres.6. Now cut 2 or three hurls from the heron feather,trim about 3m from the tip and tie it in where the wirehas been held. A warning here, don't go back n the thre-ad, you must keep moving forward. We want a very slimbody. Take the thread through to the base of the wingpost in close turns.7. Continue to take the thread to a point at the frontof the base of the post. Pull the EP fibres upright andfigure 8 the thread around the base fro 3 - 4 turns. Takethe thread forward to the eye of the hook. The postshould be standing upright. Don't form a base for thehackle, we will do that later. Now we are ready for theheron and wire body.8. Now grasp the heron fibres and take one turnaround the hook and trap with your other side with yourother hand. This is because they are fragile and you

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8. Ora afferrare le fibre di airone ed esegui un avvol-gimento, avendo cura di trattenere la fibra contro l'amocon l'altra mano. Questo è perché le fibre di airone sonofragili e non vogliamo che si rompano. Afferrare dal disotto all'amo, avvolgere una volta e ripeti. Il filo porporasi deve vedere! Continuare fino alla base dell'ala. 9. Senza mollare l'airone, continuare l'avvolgimentocon spire strette verso l'occhiello. Fissare con 3-4 giri difilo e tagliare l'eccedenza. 10. Avvolgere ora il filo d'orato con avvolgimenti oppo-sti fino all'occhiello. Fissare, tagliare l'eccedenza ed ese-guire nodo di chiusura. Questo crea un bel punto diattrazione. Si può applicare colla sulla testa ma io non ciperdo tempo. Ora siamo pronti per l'hackle. 11. Rimuovi l'amo dal morsetto e ruotare di 90° e fis-sarlo nuovamente nel morsetto. L'ala or si trova in posi-zione orizzontale. Ora prendere lo Spider Wire ed esegui-re alcuni avvolgimenti alla base dell'ala. Togliere l'ecce-denza e forma una base sull'ala avvolgendo lo SpiderWire Avanti e indietro per tre o quattro volte finendosulla destra (ovvero in alto)12. Preparare l'hackle e fissarla in cima alla base del-l'ala con il lato lucido verso l'amo. Questo è un punto cri-tica perché vogliamo che stia nella pellicola dell'acqua. 13. Avvolgere l'hackle fino alla base dell'ala. E fissar-la.Non più di 3 - 4 giri. Si dovrebbe avere un bel para-chute e rimane solo di fissarlo.14. Fissare l'hackle alla base dell'ala. Un annodatorepuò tornare molto utile. Tre o quattro giri dovrebbero

don't want one of the fibres to break. Go under the hook,take hold of the fibres, twist once and repeat BUT leavethe thread showing between each turn. You can continuethis right to the base of the wing post.9. Without letting go of the heron, continue in closeturns to the eye, take 3 - 4 wraps 0f the thread over theheron and clip off.10. Now wrap the gold wire in the opposite direction inopen turns right up to the eye, wrap off, trim the wire offand whip finish at the head. This gives you a prominenttrigger point. You can apply head varnish but I don'tbother. Now we are ready for the hackle.11. Remove the hook from the vice, turn the fly 90degrees and put it back into the vice. The wing shouldbe in a horizontal position. Now take your Spider Wire,make a few wraps at the base of the wing, trim off thetag and form a post by taking the Spider Wire up anddown the wing three times finishing at the right (in otherwords at the top of the post).12. Prepare the hackle and tie in at the top of the postwith the shiny side of the hackle towards the hook. Thisis a critical point as we want the fly to sit low in thewater. Wrap the hackle stem down and finish at the baseof the wing post.13. Wrap the hackle down the wing post and tie off atthe base. No more than 3 - 4 turns is required. Youshould have a neat parachute hackle and all that remainsis to whip finish.14. Whip finish the hackle right at the base of the wing.

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bastare ma si può ripetere se si vuole maggiore sicurez-za. Non serve colla. 15. Infine accorciare l'ala in modo che sia lunga quan-to il corpo e siamo pronto per andare a pesca.

A whip finishing tool will help here. 3 - 4 turns will besufficient and you could do it twice if you wanted to besure that the fly will not fall apart. There is no need toapply and varnish.15. Lastly, trim the wing to a length that is equal to thebody and go fishing.

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VELLACH;VELLACH; ma non perma non pertutti.....tutti.....

Nel centro dei Karawanken, sul monte Obirs ad un'altitudine di 2142 mt, nasce un fiume il quale,scorre magicamente attraverso un meraviglioso paesaggio. Questo è la Vellach. La Vellach è ricca diefemenotteri, tricotteri e grossi pelecotteri (perla). Di conseguenza anche la riserva di trote fario ediridee e temoli é eccellente.Durante le ore del primo mattino e della tarda sera il pescatore può godersi ore da sogno pescandola mosca secca, ma durante il giorno con il sole che ti buca il cervello è la ninfa che sulla Vellach la fada padrona....

Di: Marco Albini e Alberto Mondini

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La strada scorre sinuosa attraverso i paesini della Carinzia, i colori delle case si stagliano contro il verde acceso delpaesaggio e i profumi che si percepiscono sono quelli di una fresca mattinata di Luglio accompagnati da AlbertoGargantini ci apprestiamo a conoscere la Vellach. Arriviamo e buttiamo uno sguardo da sopra il ponte che lo attraversa, l'acqua sembra non esserci talmente è limpi-da, con quel suo fondo bianco, la vegetazione riparia è appena scostata dall'alveo se il buongiorno si vede dal mat-tino come direbbe qualcuno, sembrerebbe un torrente difficile... bah proviamo a scendere poi si vedrà. Per non complicarmi la vita monto due ninfette sulla 10"6 con un finale lunghetto sui 5 metri e terminale dello 0,16anche Albertone mi segue. Le prime pools sono aperte e non danno grandi risultati, qualche trotella selvatica maniente di più, il sole inizia a farsi sentire e le nostre amiche, quelle anziane, cercano riparo sotto le rare piante inacqua.

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Il problema sta in questi termini, oproviamo ad entrare sotto dove stazio-nano oppure abbiamo fatto una bellapasseggiata, volteggiato un pochino lecode tanto da sgranchirci dal torporedella nottata, ci siamo tolti la curiositàdi vedere un decantato fiume ma pos-siamo smontare e andarci a fare unabella birretta. Ciò che con la secca non si sarebbemai potuto fare con la ninfa invece èpossibile, l'approccio alle pools conalberi in acqua viene affrontato amonte si lancia facendo derivare lacoda sotto, con la vetta della canna inacqua, leggera trattenuta ed ecco queltorrente apparentemente vuoto sipopola di pesci sorprendenti, anche itemoli più grossi soggiacciono a que-sta regole. La montatura prevede un ninfetta dipunta leggera tradizionale su amo del14 legata libera o in asola, mentra inderiva a circa 60/70 cm una in tung da3.8 con bracciolo lungo 3 cm . L'azione prevede di passare sotto irami in acqua trattenendo e rilascian-do in modo da far scodinzolare ilnostro artificiale con dei leggeri colpet-

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ti di polso, e il gioco è fatto. La mattinata volge al termine rientrando Alberto approfitta di una sottoriva saltato perché occupato da due secchi-sti, punta in acqua e una e due e tre e quattro e cinque, tanto per gradire, pesci che la mattinata l'avevano passa-ta sorridendo a guardare le etichette griffate dei gillets e le mosche da collezione, nel giro di cinque minuti finisco-no a guadino... bhe a volte tocca capire. Bene adesso la birretta ci sta davvero, una volta di più consapevoli che il fiume ha le sue regole e non siamo noi adeciderle.buona ninfa a tutti.

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SERIO

NERA

TRONTO

OGLIO

AVETO

SCOLTENNA

MASTALLONE

ASTICO

GESSO

SOANA

MASTALLONE

NOCE

SIEVE

TWT

26-27-28 - MARZO

09-10-11- APRILE

16-17-18- APRILE

30-APRILE 1-2- MAGGIO

14-15-16- MAGGIO

03-04-05-06- GIUGNO

18-19-20- GIUGNO

02-03-04- LUGLIO

16-17-18- LUGLIO

03-04-05- SETTEMBRE

10-11-12- SETTEMBRE

24-25-26- SETTEMBRE

05-06-07- NOVEMBRE

DA DESTINARSI

PONTE NOSSA BG

B.CERRETO PG

ASCOLI PICENO AP

COSTA VOLPINO BG

REZZOAGLIO GE

PIEVEPELAGO MO

FOBELLO VC

ARSIERO VI

VALDIERI CN

VAL SOANA TO

FOBELLO VC

DIMARO TN

S.PIERO A SIEVE FI

SAN SEPOLCRO AR

CALENDARIO CORSISTAGIONE 2010

FFM Fly Fishing Masters

Associazione Sportiva Dilettantistica Nazionale

Via Cesare Costa, 25

41027 Pievepelago (MO)

www.flyfishingmasters.it

[email protected]

Segreteria Nazionale: Baroni Franco

Tel: 3343328889

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Nera e Mosche Nera e Mosche

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Di MaggioDi Maggio

Di: Luca Castellani

Il Nera a maggio

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Questo anno abbiamo avuto con un inverno e una pri-mavera che sono stati generosi con neve e pioggia.Basse temperature, spesso molto sotto la media stagio-nale, non ci hanno abbandonato fino ad inizio estate.Continue piene e livelli alti anche per problemi idraulici cihanno perseguitato fino ad oggi rendendo più complica-ta, ad un occhio poco attento, la pesca. Probabilmentel'amministrazone provinciale di Perugia pensando che lafrega naturale delle fario abbia sofferto queste condizio-ni, dovrebbe aver aiutato il Nera immettendo i nati inincubatoio di questo anno all'istituto ittiogenico di BorgoCerreto, su tutta l'asta fluviale. Non possiamo che dire:<Grazie, Dott Natali, un bel lavoro>. Almeno credo chesia andata così, visto quello che si può osservare inacqua. Speriamo bene per il tratto del "libero". Questa,comunque, è la mia opinione. Ancora ad oggi siamo molto in ritardo con la stagione.Fine luglio, nella parte alta del Nera e si comincia soloora ad intravedere la nascita del finocchio selvatico. Disolito già ad inizio giugno "mangia" i sottoriva creandorifugi per i nuovi nati ed in qualche punto il nascondiglioper qualche trota più che interessante. In altri punti dàorigine a degl'isolotti dove le libellule si mettono in posi-zione tipo plotone d'esecuzione in attesa che qualcheeffimera schiuda. Vita dura per questa ultima: quando sisalva dall'esser ghermita dalle trote, e riesce a prende-re il volo dalla superficie dell'acqua ecco che il plotoneparte per attaccarla. La libellula più capace, quella cheriesce a catturarla in volo, la tiene immobilizzata, stret-

Anni indietro per la vacanza "grande" di pesca, la piùimportante dell'anno, quella che ricade nel periodo cheva dalla fine del mese di maggio e l'inizio di quello digiugno, ho dato la priorità nella scelta del fiume doverecarmi a pescare a quelle acque che mi hanno dato lapossibilità di poter pescare durante la schiusa o lo sfar-fallamento della mosca di maggio. Quasi sempre: l'effi-mera Danica. Per rendere l'idea e cercare di far com-prendere meglio quali sono le mie esigenze e piacerenella pesca, sono andato alla ricerca di tipologie di corsid'acqua tipo chalck stream o similari , dove fossero pre-senti questi insetti. Cosi che i fiumi danesi dello Jutland,Conge Au o Skjern Au o il "sacro" Unec in Slovenia o il"mitico" Gacka in Croazia, quasi sempre, sono stati lascelta prioritaria per molti anni consecutivi della vacanza"grande", e non. Oggi con il mio mestiere di guida dipesca mi risulta più difficile allontanarmi dalle acque dicasa perché quel momento coincide con un periodo dialta stagione per il mio lavoro. Sono comunque fortuna-to perché mi posso dedicare alle schiuse di Danica delfiume Nera. Con sincerità devo dire che le catture con leimitazioni di mosche di maggio nel nostro fiume umbrospesso coincidono con catture di pesci da ricordare, dafoto, sia che ci si trovi nella zona di Borgo Cerreto o ven-ticinque chilometri più a valle nel tratto di Ferentillo,quindi consiglio di non mancare all'appuntamentoannuale della pesca con l'imitazione di mosca di maggiosul fiume Nera nella prossima stagione, ne vale veramen-te la pena .

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ta con il morso delle mandibole , in attesa di poter tornare sul finocchio a mangiarsi la sua dun in santa pace.Queste isole di piante acquatiche sono dei freni naturali alle correnti d'acqua e, creano posizioni buone per lo sta-zionamento serale delle trote di taglia. Le piene hanno creato un continuo movimento del fondale probabilmentehanno influito oltre che alla mancanza di vegetazione acquatica anche sulla scarsità delle schiuse di quest'anno.

Alessandro Rosai e la danica exstended body in foam

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Anche se il Nera non dà il meglio di se durante le schiuse. E' un fiume da pescare in "caccia". L'unica eccezione diquesto anno considerando il numero di insetti visti schiudere è: l'effimera danica. Si è avvistata già i primi giorni dimaggio e perfino in questo fine luglio si possono scorgere saltuariamente delle dun durante le ore di luce. Gli spin-ners, più numerosi numericamente delle prime, si vedono volare anche oggi, principalmente al crepuscolo, insiemealle ritrogena, serratella e baetis, e qualche tricottero. Sporadiche presenze rispetto alle stagioni normali dove lesedge si vedono in gran numero per tutto il periodo estivo e autunnale. Praticamente abbiamo avuto una stagione

Hans Van Klinken sul tratto a monte

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Il Nera a giugno

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mosca dalla vegetazione. Si pesca in più posti, più alungo e meglio. Si perdono meno artificiali. Provare percredere. Mentre l'altra in foam ha un potere attrattivoincredibile e riesce a far salire dal fondo dei pesci chenon avresti creduto che potessero osare tanto. Funzionaanche a pattinare. Il temolo di taglia più grande della miavita che ho catturato lo pescai con questa mosca moltianni fa in Unec. Mentre facevo pattinare sotto gl'alberil'extended body salì deciso su questa mosca, come unatrota. Mi adopero a fare spesso questo in Nera, è moltoredditizio. Mi è capitato di vedere più di una volta salirela trota su questa imitazione mentre vicino a questa, apochissima distanza nell'acqua c'era una dun vera, tra-sportata dalla corrente, od uno spinner che deponeva lia pochissima distanza. Hanno preferito l'imitazione infoam, mentre scendeva libera la corrente al posto dellamosca naturale. <Che strane queste trote>:, direbbequalcuno che conosco,<forse sono un po' confuse>. Nongli piacciono le imitazioni che utilizzo. Forse. Nei tratticon acqua profonda dove non si vede attività spesso afarla attraversare la corrente ci si emoziona a vederegl'attacchi violenti che le trote rivolgono a questo artifi-ciale ( A Valle e Macenano). Entrambe le imitazioni sonoriproduzioni di spinners. Ho potuto constatare che letrote del Nera dopo che hanno mangiato una subimma-gine non disdegnano a salire anche su un insetto di unostadio superiore. Probabilmente cambiando lo stadio del-l'imitazione qualche risultato si potrebbe avere, non l'hoprovato. Al momento non ne sento il bisogno. Comunque

di pesca con la mosca di maggio prolungata, duratacirca tre mesi. Forse per l'assenza o la scarsità momen-tanea dei tricotteri le trote non hanno disdegnato di sali-re anche sul boccone isolato all'imitazione della danica.Praticamente queste imitazioni hanno messo in secondopiano in questo periodo l'imitazione regina del fiumeNera: il tricottero. Due le riproduzioni che uso volentie-ri su queste acque: una con il corpo in pelo di cervo bian-co e un'altra in extendedbody in foam. Si possono lancia-re anche con filo più sottile, ma raramente scendo sottola misura del sedici/diciotto visto la taglia dei pesci pre-senti in questo fiume. La prima è costruita con un mon-taggio reverse: questo mi permette di farne uso quandopesco su tratti di fiume coperto dagl'ontani, roveti e sali-ci. Dove è facile attaccare la mosca ad un ramo seccosporgente o un filo di rovo che non si sono visti perchémagari si è messo a fuoco con lo sguardo soltanto l'areadi fiume dove deve cadere la mosca. Le ali lunghe in cdc,l'hackle di gallo sono a protezione della curvatura del-l'amo e questo ti permette di correre meno rischi dilasciare la mosca appesa a qualche rametto di rovo, chec'è sempre e non si stacca mai, od a qualche foglia dialtro tipo. Ti sostiene, ti da coraggio e sicurezza nelrischiare qualche lancio più difficoltoso, dove per la pre-senza di molti impedimenti vicino alla superficie questorisulta più ostico. Ti aiuta a pescare nell'"infiascato". Lamosca non si attacca al rametto "galeotto", ci rimbalza etorna indietro. Non ti fa perdere tempo o limita il distur-bo che si da nel far rumore per cercare di staccare la

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Nicola Truini, cattura faytta con una danicain pelo di cervo

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Trota catturata con mosca di maggio a fine giugno

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questi sono due artificiali ben collaudati che possono dare delle belle soddisfazioni quando si è certi della presenzadell'effimera regina, la Danica. Sappiamo tutti quanto sia difficoltoso rendere una imitazione di mosca galleggiante,di taglia grande, credibile agl'occhi delle trote. E' molto difficile trovare una continuità nei risultati e ovviamente nellecatture. Una cosa è provare ad imitare e rendere appetibile un artificiale di taglia 16/18 un'altra cosa è avere qual-cosa di veramente valido su amo 6/12 che non perda colpi, specialmente su acque difficili. Secondo me queste due"mosche" sono un bel punto di partenza, riescono in questo. I miei clienti possono certamente confermare quantoscrivo; dal momento che sono stati spesso anche i protagonisti di catture con le imitazioni suggerite in questo arti-colo. Poi come tutte le mosche valide non funzionano solo su un unico fiume, in questo caso il nostro amato Nera,ma anche su altri corsi d'acqua con tipologie di acque diverse. Tra poco comincia il periodo della serratela ignita,altra storia ed altre taglie di pesci, almeno fino a metà settembre. C'è sempre la speranza che nel frattempo cisia una sciamatura di formiche alate, così da far saltare di nuovo tutti gli schemi. Chi sa, sarebbe bello!?Grazie per l'attenzione . Grazie grande Nera.

Tratto a valle

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Trota catturata dall’autore con una mosca di maggio(foam exstended body)

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Mayfly RiverseAmo n.8/10 (curvo tipo quelli usati per le ninfe di tricotte-ro) ardiglione schiacciatoFilo nero 6/8 zeroCoda tre barbule di pelo di cervo naturaleCorpo pelo di cervo tinto biancoInanellatura filo di montaggioHackles gallo grizzlyAli cul de canard neroTesta filo di montaggioMayfly Foam Extended Body

Amo n10 barbless hanakFilo nero 6/8 zeroCoda pelo di cervo naturale o coda di fagia-no maschioCorpo foam biancoInanellatura filo di montaggioHackles gallo grizzlyAli cul de canard neroTesta filo di montaggio

Luca CastellaniFlyFishing Guidehttp://www.flyfishing-tuscany-umbria-lazio.com/

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Di: Alberto Mondini

“Para-Devaux”“Para-Devaux”

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1 2

3

Amo curvo dal 14 al 20 Fissare una piuma di CDC

Fissare le code, avendo cura di tenerle unpoco più lunghe del solito. In questo casosono di cervo

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4

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Fissare due hackles, in caso di acque veloci

Avvolgere le hackles nel modo tra-dizionale

Avvolgere le hackles nel modo tra-dizionale

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7 8

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Infilare un tubetto di plasticacome da foto 7

Con lo spillo di montaggio sfilare lehackles ed anche la coda in avanti

Chiudere la mosca con diversi giri di filocome da foto 9

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Sfilare il tubicino e mettere un poco dicolla sul nodo di chiusura, la mosca èfinita.

Con code in cervo ed abbondatihackles per acque veloci

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12 13Realizzata con code in puntedi hackles, vista da sotto

Realizzata con code in puntedi hackles.

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L’ADDAL’ADDADi: Giorgio Ferrari

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Mi ritrovo spesso a pescare in un tratto difiume che ritengo affascinante e soddisfa-cente. Per le catture, soprattutto nel perio-do primaverile dove le prime schiuse d'in-setti,generalmente effimere e qualchesedge, segnalano l'inizio di un'intensa sta-gione di pesca. Il pesce insidiato è pretta-mente il nostro ciprinide (cavedano), pesceche personalmente ritengo molto diffiden-te e difficile da insidiare con la pesca amosca soprattutto se si decide di pescarloin caccia con delle mosche secche. Per arri-varci è semplicissimo, per chi proviene daMilano basterà prendere la strada statale415 in direzione di Crema dove percorren-dola non potrete non passare sopra alponte dell'Adda in località Spino D'Adda.Consiglio di parcheggiare subito dopo ilponte del fiume sulla sponda sinistralasciandoci Milano alle spalle, troverete unampio parcheggio di un noto ristorantedove potrete lasciare l'auto fino alle 20,30(poi chiudono i cancelli). Appena arrivatetroverete un ampia lama d'acqua conbuche profonde vicino ai due ponti e unraschio che poi si tufferà nella cascata dovedetermina per 500 mt a scendere l'iniziodel tratto divieto assoluto di pesca per ripo-polamento temoli, specie poco presente

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negli ultimi anni per molteplici ragioni. Altro consiglio per chi volesse provare l'alternativa di un'uscita di pesca in que-sto tratto di fiume di consultare il livello idrico visitando il sito HYPERLINK "http://www.addaconsorzio.it" www.adda-consorzio.it dove troverete monitorata l'acqua e i livelli anche per la località che interessa a noi, mediamente peressere ottima per la pesca in questo periodo dell'anno il livello idrico deve essere intorno al meno 70, questo com-porta una migliore situazione di pesca senza dover rischiare di inabissarsi nelle profonde acque ed avere un ampiavisione del fiume. L'attrezzatura che ritengo sia quella più giusta è una 8' per coda 4\5 floating, un finale di 4 mt contip dello 0,12 e tante mosche diverse sia di forma e misura. Personalmente preferisco nel periodo primaverile insi-diare i nostri amici con delle emergenti in CDC di color light Brown su amo del 16\18 grub, salendo di dimensione e

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forma nei periodi più caldi con delle effimere green su amo del 12 fino ad arrivare ai palmer su amo del 10\8 concorpo tinselato oro. Dopo il tratto divieto di pesca discendendo il fiume troverete molto interessante la sponda oppo-sta che si presenterà con dei massi affioranti ottimo riparo dei nostri cavedani di taglia discreta, ma non è dettoche capiti d'imbatterci in qualche cattura di trote marmorate molto presenti in queste zone, dove non poco distan-te a valle tuttora esiste un tratto chiuso alla pesca da ormai parecchi anni per la riproduzione di trote marmorate. Viaggiungo ora un dressing di effimera che personalmente preferisco utilizzare in questo tratto d'Adda: Amo N° 14 tipo100 della TMC (o simililari) Filo di montaggio Green Code gallo Green Corpo EP fiber Puglisi Green e light Grey Alidue fibre di CDC light Brown montate ad asola Procediamo al montaggio dell'artificiale: Serriamo l'amo sul morset-

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to, con il filo di montaggio fissiamo le code, ora prendiamo una decina di fibre di Puglisi e cercando di dare una coni-cità formiamo il corpo dell'insetto per circa 3/4 dell'amo, ora prendiamo due piume di CDC fissiamole con la partedel calamo più robusto verso l'occhiello, aiutandoci con uno spillo di montaggio formiamo le ali, ora prendiamo duepiume di gallo, una verde e una grigia, dove andremo a formare l'hackle della nostra mosca, formiamo la testina conil filo di montaggio e la mosca è pronta per le nostre catture.

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