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Il metodo Bates Il dottor William Horatio Bates era un oculista vissuto in Usa agli inizi del secolo scorso. Con spirito scientifi- co, curiosità e genialità, ha osservato che alcuni dei problemi visivi derivano da sforzo e tensione. Ha quindi messo a punto un sistema per andare a fondo e ri-apprendere le corrette abitudini visive, attraverso rilassamento, movimento e centralizzazione visiva (concetti che si trovano spiegati nei suoi libri, o nei vari seminari di Metodo Bates, seminari che potete trovare anche presso My Benefit) lavorando anche su memoria e immaginazione. Il metodo Bates è una tecnica olistica ed educativa e non una tecnica sanitaria e rieducativa, non vuole sostituirsi a visite oculistiche, che non devono essere trascurate, nel caso di problemi visivi; ma semplice- mente sostenere il lavoro dei nostri occhi con rilassa- mento e consapevolezza, per farli funzionare al meglio. Gli occhiali stenopeici non sono stati inventati da Bates, il quale viveva all'inizio del secolo scorso (parliamo di quelli con tanti fori, perché il singolo foro stenopeico era già conosciuto da Leonardo da Vinci), ma sono utilizzati solo da pochi decenni. Anche se non li ha inventati Bates, vengono spesso proficuamente utilizzati dalle persone che fanno un percorso con il Metodo Bates, perché vanno in modo intuitivo e semplice a fare integra- re i vari concetti (movimento, rilassamento, centralizzazione visiva) che Bates stesso portava avanti. L'obiettivo dei seguenti esercizi è di ripristinare le corrette abitudini visive, che sono andate perdute a causa di sforzo e tensione visiva; ritrovare capacità di rilassamento e di movimento nei nostri occhi per farli funzionare al loro meglio, ottenendo uno sguardo più fluido e morbido. E' importante, in tutto il Metodo Bates, utilizzare un respiro profondo e fluido, non trattenuto e non bloccato, aiutandosi ogni tanto anche con un liberante sbadiglio; come anche di batte- re spesso dolcemente e delicatamente le ciglia, anziché tenere gli occhi tesi e sbarrati. Vi auguriamo una buona pratica di questi esercizi!

Esercizi Metodo Bates - gianbattista.it

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Il metodo Bates

Il dottor William Horatio Bates era un oculista vissuto in Usa agli inizi del secolo scorso. Con spirito scienti�-co, curiosità e genialità, ha osservato che alcuni dei problemi visivi derivano da sforzo e tensione. Ha quindi messo a punto un sistema per andare a fondo e ri-apprendere le corrette abitudini visive, attraverso rilassamento, movimento e centralizzazione visiva (concetti che si trovano spiegati nei suoi libri, o nei vari seminari di Metodo Bates, seminari che potete trovare anche presso My Bene�t) lavorando anche su memoria e immaginazione.Il metodo Bates è una tecnica olistica ed educativa e non una tecnica sanitaria e rieducativa, non vuole sostituirsi a visite oculistiche, che non devono essere trascurate, nel caso di problemi visivi; ma semplice-mente sostenere il lavoro dei nostri occhi con rilassa-mento e consapevolezza, per farli funzionare al meglio.Gli occhiali stenopeici non sono stati inventati da Bates, il quale viveva all'inizio del secolo scorso (parliamo di quelli con tanti fori, perché il singolo foro stenopeico era già conosciuto da Leonardo da Vinci), ma sono utilizzati solo da pochi decenni.Anche se non li ha inventati Bates, vengono spesso pro�cuamente utilizzati dalle persone che fanno un percorso con il Metodo Bates, perché vanno in modo intuitivo e semplice a fare integra-re i vari concetti (movimento, rilassamento, centralizzazione visiva) che Bates stesso portava avanti.

L'obiettivo dei seguenti esercizi è di ripristinare le corrette abitudini visive, che sono andate perdute a causa di sforzo e tensione visiva; ritrovare capacità di rilassamento e di movimento nei nostri occhi per farli funzionare al loro meglio, ottenendo uno sguardo più �uido e morbido. E' importante, in tutto il Metodo Bates, utilizzare un respiro profondo e �uido, non trattenuto e non bloccato, aiutandosi ogni tanto anche con un liberante sbadiglio; come anche di batte-re spesso dolcemente e delicatamente le ciglia, anziché tenere gli occhi tesi e sbarrati.

Vi auguriamo una buona pratica di questi esercizi!

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Il metodo BatesEsercizi di riabilitazione visiva

1- PALMINGIl palming è il più conosciuto tra gli esercizi del metodo Bates.Si tratta di posizionare i palmi delle mani sugli occhi, dopo averli preventivamente scaldati sfregando le mani tra di loro. Gli occhi rimangono chiusi, sotto alle mani; le mani non premono sul globo oculare ma si appoggiano solo; la parte inferiore dei palmi poggia sugli zigomi, e i polpastrelli delle dita poggiano sulla fronte. Si può assumere la posizione sdraiata, oppure con i gomiti appoggiati ad un tavolo. L'importante è non creare tensioni nelle spalle e nel collo. Nel frattempo, ci si rilassa �sicamente e mentalmente, ad esempio portando l'attenzione all'entrare ed uscire dell'aria da naso, e al conseguente movimento dell'addome. Ottenuto un certo rilassamento, si può passare ad immaginare paesaggi o oggetti piacevoli, come ad esempio un �ore, un tramonto, la cima di una montagna, o qualunque cosa che alletti la nostra vista e le nostre emozioni. Se vogliamo ottenere un rilassamento più profondo, possiamo praticarlo per un tempo più lungo (nei casi di pressione oculare alta, ponendo cura di non superare sessioni di 4-5 minuti), oppure un tempo della durata di pochi respiri con le mani in Palming può essere una buona idea per rilassare i nostri occhi durante il tempo passato al videoterminale o ad una attività a�aticante.

2-DONDOLIO DELL'ELEFANTEIl dondolìo dell'elefante è uno stratagemma inventato dal dottor Bates per creare sempre più possibilità di movimento e di �uidità in occhi che hanno iniziato a stare troppo fermi, �ssi e bloccati. Si tratta di un movimento abba-stanza lento, di rotazione del corpo da destra a sinistra e viceversa, spostan-do il peso da una parte all'altra, tenendo fermi nella stessa posizione sul pavimento i piedi; al massimo si può alzare leggermente, quando siamo all'estremo in una direzione, il piede opposto che è scarico dal peso. Gli occhi sono aperti, ma non ci si deve preoccupare di “dovere vedere” nulla in particolare: si lasciano scorrere e �uire in modo naturale su ciò che vedia-mo davanti a noi, senza mai cercare di “acchiappare” nessuna immagine. La �uidità è la parola chiave di questo esercizio, e più lo applicheremo, piùtroveremo �uidità nei movimenti dei nostri occhi, provare per credere! L'esercizio si fa senza indossare occhiali; nella fase �nale, quando abbiamo trovato equilibrio e stabilità sui nostri piedi, si può fare qualche breve oscillazione anche indossando gli occhiali Good Look (non con movi-menti bruschi, ma sempre lenti e �uidi, senza staccare i piedi da terra).

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Il metodo BatesEsercizi di riabilitazione visiva

In questo esercizio si può percepire facilmente un altro dei concetti fondamentali del Metodo Bates: quello di visione periferica o laterale; con lo spostamento del corpo, cambia continuamen-te anche ciò che vediamo in periferia, e possiamo permetterci di osservare questa parte del campo visivo che viene spesso dimenticata e trascurata. Teniamolo presente anche negli altri esercizi, aiutandoci a percepire la visione laterale agitando per qualche attimo le mani nell'aria nella zona vicino alle tempie. 3-MOVIMENTO APPARENTEIl movimento apparente, detto anche movimento relativo, è uno dei concetti più importanti del metodo Bates. Non vi è mai capitato di essere su un treno fermo in stazione, vedere muovere il treno vicino, ed avere la sensazione che fosse il vostro treno ad essere in movi-mento? Ecco, questo è il più chiaro esempio di movi-mento apparente! Il modo più semplice di e�ettuare l'esercizio, è quello di tenere una mano ferma davanti agli occhi, ad una distanza di circa una spanna e muovere la testa in su e in giù. Facendo questo, l'illusione ottica è quella di avere la sensazione che sia la mano che si muove, in senso opposto al movimento della nostra testa. Margareth Corbett, una assistente di Bates, suggeriva di pensare simultaneamente “la mano sale, la mano scende” per aiutare questa illusione, e di conseguenza rilassare il sistema visivo ed il collo. Si può fare il medesimo esercizio con la mano in posizione verticale, muovendo la testa a destra e a sinistra e pensando “la mano va a destra, la mano va a sinistra”. Quando sarà bene integrato il concetto di movimento apparente attraverso questa semplice pratica, si può applicare a qualunque cosa mentre ci muoviamo: un palo di un cartello stradale che sembra oscillare rispetto allo sfondo, mentre noi camminiamo, una indicazione autostradale lontana da noi che sembra venirci incontro mentre noi ci avviciniamo a lei, e cose simili. Indos-sando gli occhiali Good Look quando siamo comodamente fermi e seduti su un mezzo in movi-mento (ovviamente, quando non lo stiamo guidando noi!) possiamo divertirci ad osservare il movimento apparente degli oggetti che vediamo sullo sfondo lontano.

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Il metodo BatesEsercizi di riabilitazione visiva

4- GUARDARE LONTANODurante la giornata è probabile che molti di noi tengano lo sguardo ad una distanza abbastanza ravvicinata, in parte perché il videoterminale ed il cellulare sono diventati oggetti importanti nella vita di molti di noi; in parte perché negli spazi chiusi in cui viviamo gran parte del tempo, lo sguardo non può spaziare a grandi distanze come farebbe in spazi aperti. Tutto ciò fa in modo che il nostro cristallino si contragga, mentre avrebbe bisogno di rilassarsi per tempi più lunghi di quelli che gli concediamo. Nel Metodo Bates si cerca quindi di compensare queste errate abitudini, cercando il più possibile di portare lo sguardo sul lontano: durante il lavoro al videoterminale, spostandolo ogni tanto a guardare fuori dalla �nestra; tenendolo, quando possibile, su uno spazio aperto per una decina di minuti, guardando le nuvole, o i palazzi, o le montagne, o per i più fortunati le onde del mare. Cercando di superare la distanza di una cinquantina di metri, se possibile. I Good Look sono perfetti per un esercizio del genere. Il tutto, naturalmente, sempre in modo rilassato, ricordandosi di battere le ciglia dolcemente e di respirare in modo più ampio.

stampare su un foglio A4, o spesso trovate allegato a qualche libro sul Metodo Bates) alla distan-za comoda per noi, una distanza in cui riusciamo a leggere comodamente circa la metà delle linee di lettere presenti.

5- GUARDARE LE LETTERE DEL TABELLONENel Metodo Bates, il tabellone delle lettere, che normalmente gli oculisti utilizzano per un controllo visivo, non viene utilizzato come diagnosi per l'acui-tà visiva, ma viene semplicemente utilizzato per fare alcuni semplici esercizi di “biofeedback”: signi-�ca che, nel momento in cui riusciamo, attraverso alcuni esercizi di Metodo Bates, o attraverso i Good Look, a rilassare il nostro sistema visivo e ritrovare �uidità di movimento, riuscire a vedere sul tabello-ne una lettera che al primo nostro test non vedeva-mo, è il “biofeedback” che ci dice che siamo riusciti a rilassare i nostri occhi a su�cienza. Per questo, nel Metodo Bates si utilizza il tabellone (che potete comodamente scaricare da internet e

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A questo punto, si può provare ad e�ettuare un breve palming, durante il quale proviamo a ricor-dare con maggior precisione possibile una delle lettera del tabellone, immaginando durante il palming di vederla nitidamente, di vedere bene e vedere scuro il colore dell'inchiostro della lette-ra. Quando riapriremo gli occhi, è possibile che compaia qualche lettera che prima era più sfuo-cata. Bates suggeriva di provare più volte a chiudere gli occhi, riaprirli e riguardare quella stessa lettera, per poi richiuderli e ricordarla con più precisione (una precisione che non contempla lo sforzo, ovviamente). Si può intervallare l'utilizzo degli occhiali Good Look durante questo esercizio, ad esempio per vedere meglio una lettera che a occhio nudo non riconoscevamo bene; oppure mettendoci ad una distanza più lontana (perché con i Good Look probabilmente vedremo un numero di righe maggiore, naturalmente) e facendo gli stessi esercizi di questo paragrafo n. 5 con i Good Look. Davanti al tabellone, una delle cose più importanti è non trattenere il respiro, come potrebbe venire spontaneo, ma respirare bene, anzi ogni tanto anche sospirare o sbadigliare può essere d'aiuto.

Testi a cura di Silvia Bodda, insegnante di Metodo Bates,riconosciuta dalla Associazione Italiana per l'Educazione Visiva (www.vederesenzasforzo.com)

Disegni a cura dell'artista Massimo Ma�ei (FB: Massimo Ma�ei - Disegnatore Artistico)

6- SIMBOLO DELL’INFINITOPuò succedere che le persone che hanno problemi visivi abbiano una mobilità oculare ridotta. Gli occhiali Good Look, e gli esercizi Bates di movimento, vanno a stimolare la mobilità oculare. Un tipo di movimento degli occhi utilizzato nel metodo Bates, è il movimento del simbolo dell'in�nito. Si può disegnare tale simbolo nell'aria con il dito indice, a circa un palmo di distanza dagli occhi, nella direzione indicata dal disegno che vedete. Il movimento non è eccessivamente ampio, non è uno stretching dei muscoli oculari, ma è semplicemente un movimento, �uido e rilassato. E' importante non creare tensioni con le spalle ed il collo, si può e�ettuare in due modi: sia muovendo la testa, che tenendo la testa ferma e muovendo solo gli occhi.