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Studio Alfa S.r.l. Valutazione qualità dell’aria – ENOMONDO S.R.L. / CAVIRO DISTILLERIE S.R.L. Pag. 1
COMUNE di FAENZA PROVINCIA DI RAVENNA
VALUTAZIONE QUALITA’ DELL’ARIA
ENOMONDO S.R.L. CAVIRO DISTILLERIE S.R.L.
Via Convertite, 6-8 48018 FAENZA (RA)
Agosto 2014
Progetto a cura di
Studio Alfa S.r.l. Valutazione qualità dell’aria – ENOMONDO S.R.L. / CAVIRO DISTILLERIE S.R.L. Pag. 2
SOMMARIO
PREMESSA ...................................................................................................................................... 3
INQUADRAMENTO CLIMATOLOGICO ........................................................................................... 6
NORMATIVA DI RIFERIMENTO ...................................................................................................... 8
ZONIZZAZIONE TERRITORIALE .................................................................................................. 10
INQUADRAMENTO DELLA QUALITA’ DELL’ARIA ..................................................................... 11
RISULTATI DELLE INDAGINI AZIENDALI SULLA QUALITA’ DELL’ARIA ESEGUITE SUI RICETTORI .................................................................................................................................... 28
PARAMETRI METEOROLOGICI ................................................................................................... 41
RISULTATI DELLE SIMULAZIONI................................................................................................. 43
ALLEGATI: RISULTATI DELLE SIMULAZIONI ............................................................................. 45
Studio Alfa S.r.l. Valutazione qualità dell’aria – ENOMONDO S.R.L. / CAVIRO DISTILLERIE S.R.L. Pag. 3
PREMESSA
L’emissione di inquinanti atmosferici e la loro ricaduta al suolo è direttamente legata a
molteplici fattori che caratterizzano l’ambiente in cui si collocano le sorgenti. Tra i parametri
fondamentali che influenzano le modalità di diffusione e ricaduta si richiamano:
- Parametri Meteorologici (Velocità e Direzione del Vento, Temperatura, Precipitazioni
ecc.)
- Parametri Morfologici e topografici del terreno
- Caratteristiche geometriche e fisiche del camino di emissione (altezza e dimensioni,
velocità e temperatura dei fumi, ecc.)
La conoscenza dettagliata dei parametri di input permette la costruzione di un modello,
effettuata attraverso software di simulazione, che descrive, in modo pressoché realistico ed
attendibile, le effettive condizioni di impatto atmosferico.
La ricaduta degli inquinanti è principalmente influenzata dall’altezza efficace del pennacchio,
cioè l’altezza massima cui si eleva. Ad altezze di elevazione maggiori corrisponde una maggiore
diluizione degli inquinanti. Questo parametro, oltre che ad essere direttamente relazionato alle
caratteristiche del camino (altezza e diametro) e a quelle dei fumi (velocità in uscita e
temperatura), è fortemente influenzato dalle condizioni meteorologiche e dal grado di stabilità
atmosferica.
Su scala locale il fattore che più influenza il trasporto e la diffusione atmosferica degli
inquinanti è l’intensità del vento; in condizioni di calme di vento, ad esempio, fumi freddi emessi da
un camino basso non hanno la possibilità di innalzarsi ad elevate altezze, pertanto si riscontra una
forte ricaduta ed accumulo circoscritto di inquinanti.
Un ruolo notevole è anche svolto dalle precipitazioni atmosferiche che contribuiscono
letteralmente a dilavare l’aria dai contaminanti presenti.
Può capitare, infine, che in determinate zone si verifichino situazioni di “inversione termica”,
si tratta di fenomeni atmosferici che impediscono il normale rimescolamento delle masse d’aria: in
genere, la temperatura dell’aria decresce man mano che aumenta l’altezza (circa 0,7°C ogni 100
m) e questo fa sì che le masse d’aria più calde, essendo meno dense, salgano e prendano il posto
dell’aria più fredda che scende. Dato che quest’aria calda è anche quella più inquinata perché si
trova nella zona delle maggiori emissioni inquinanti, ne risulta un rimescolamento dei vari strati
della troposfera che porta ad una diminuzione della concentrazione dei contaminanti atmosferici. In
alcuni casi, però, si possono formare degli strati d’aria più calda a qualche decina o centinaia di
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metri d’altezza (inversione termica) per cui lo strato sottostante non sale e ristagna al suolo; il tutto
comporta inevitabili processi di accumulo delle sostanze inquinanti.
Il presente studio si pone l’obiettivo di illustrare lo stato ambientale ante e post operam in
merito al progetto di installazione di un nuovo generatore di vapore a circolazione naturale
alimentato a policombustibile (in prevalenza combustibile solido di biomassa) presso il complesso
industriale Caviro Distillerie S.r.l/Enomondo S.r.l. nello stabilimento di Via Convertite a Faenza
(RA). La caldaia in progetto avrà una potenza termica pari a 32 MW e sostituirà l’attuale caldaia
CCT (E177) e contestualmente verranno smantellate le due caldaie esistenti (Girola E10 e Galleri
E11A).
Le sostanze considerate come inquinanti e utilizzate nel presente studio, prese come
indicatori della qualità dell’aria anche nella rete di monitoraggio regionale e provinciale (dove rese
disponibili), sono le seguenti:
Biossidi di azoto (NO2)
Monossido di carbonio (CO)
Biossido di zolfo (SO2)
Materiale particellare (PM10)
COT
HCl
HF
Diossine (PCDD + PCDF)
IPA
Hg (Mercurio)
Metalli pesanti (Zn, Cd)
Si precisa che nelle simulazioni condotte si attribuisce
- A PM10 il 100% del materiale particellare (PM)
- A NO2 il 100% di NOx
- A SO2 il 100% di SOx
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La presente valutazione, si sviluppa in due fasi:
- Fase 1: Definizione dello scenario ante operam, eseguita per mezzo di analisi
modellistica ed attraverso l’analisi delle indagini atmosferiche sulla qualità dell’aria
eseguite dal 28 giugno 2014 al 4 luglio 2014 e dal 3 ottobre 2014 al 9 ottobre 2014,
presso due ricettori posizionati in aree limitrofe all’Azienda;
- Fase 2: Definizione dello scenario post operam eseguita per mezzo di analisi modellistica
al fine di valutare le modalità di dispersione e propagazione delle sostanze inquinanti
rilasciate dalla nuova emissione.
Nella fase post-operam si è considerata anche la valutazione dell’impatto atmosferico
determinato dall’aumento di traffico aziendale, legato ad un incremento di 45.000 t/anno di prodotti
in ingresso ed in uscita.
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INQUADRAMENTO CLIMATOLOGICO
La caratterizzazione climatologica dell’area vasta è stata effettuata sulla base della Carta
Climatica elaborata da Wladimir Köppen, di cui è riportato uno stralcio nella figura sottostante.
La caratterizzazione climatologica dell’area vasta è stata effettuata sulla base della Carta
Climatica elaborata da Wladimir Koppen, di cui è riportato uno stralcio nella figura a lato. Koppen
elaborò tale sistema di classificazione nel 1918, definendo vari tipi di clima sulla base delle
caratteristiche di temperatura e piovosità.
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Questo sistema è stato perfezionato più volte fino alla sua edizione completa, apparsa nel
1936, e successivamente elaborata dallo stesso autore in collaborazione con R. Geiger; la
versione ultima è del 1961.
Secondo tale classificazione, l’area oggetto di studio è caratterizzata da un “clima temperato
ad estate calda (Cfa)”: tipico di Pianura veneto-friulana, delle coste adriatiche
da Trieste ad Ancona, della Pianura Padana e più in generale le aree di bassa quota del Nord
Italia ed i bassi versanti appenninici che si affacciano sulla Pianura Padana. La quota massima
oscilla grossomodo tra i 400 metri s.l.m. di alto Piemonte e Prealpi e di 500 metri di Emilia-
Romagna, Oltrepò pavese, Alessandrino e Langhe.
Qui si hanno due massimi pluviometrici, uno in primavera ed uno in autunno, e due minimi,
uno in inverno(di solito in gennaio) ed uno in estate (luglio o agosto): l'estate tende ad essere più
piovosa dell'inverno nelle zone a nord del Po, mentre nelle terre subappenniniche ed in provincia
di Cuneo la differenza si annulla.
Il territorio in esame, in una classificazione climatologica locale, si colloca nella zona di
pianura pedecollinare dove l’influenza delle propaggini collinari e della zona costiera si estende
sulla pianura antistante. È un’area caratterizzata da un regime termico di transizione tra temperato
sub continentale e temperato sublitoraneo e le precipitazioni sono in genere caratterizzate da
massimi autunnali e da massimi secondari nel periodo estivo. Le precipitazioni, che nelle aree di
pianura oscillano da 500 mm a 1000 mm annui, possono assumere forma nevosa durante i mesi
invernali.
Il vento, generalmente modesto, è compreso tra velocità di 1-2 m/s, influenzato per effetto
delle brezze in corrispondenza del litorale.
In condizioni anticicloniche l’atmosfera è generalmente caratterizzata da condizioni di
stabilità mentre nella stagione invernale possono presentarsi frequentemente situazioni di
inversione termica.
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NORMATIVA DI RIFERIMENTO
D.Lgs. n. 155 del 13/08/2010
La legislazione nazionale italiana relativa all'inquinamento atmosferico con la pubblicazione
del D.Lgs. 155 del 13 agosto 2010, applicazione della Direttiva 2008/50/CE "Relativa alla qualità
dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa", si allinea definitivamente alla legislazione
europea.
Con questo testo vengono recepite le previsioni della Direttiva e abrogati tutti i precedenti atti
normativi a partire dal DPCM 28 marzo 1983 fino al recente D.Lgs. 152/2007, raccogliendo in una
unica norma le Strategie Generali, i Parametri da monitorare, le Modalità di rilevazione, i Livelli di
valutazione, i Limiti, i Livelli critici ed i Valori obiettivo di alcuni parametri, così come i Criteri di
qualità dei dati. Di seguito si riportano i Valori Limite in vigore allo stato attuale per le sostanze
considerate.
Inquinante
Normativa
Tipologia Limite Valore Limite
BIOSSIDO DI AZOTO (NO2)
DL 155 13/08/2010 Valore Limite
Orario
Numero di Superamenti Media Oraria (max 18 volte
in un anno) 200 µg/m
3
DL 155 13/08/2010 Valore Limite
Annuale Media Annua 40 µg/m
3
MONOSSIDO DI CARBONIO (CO)
DL 155 13/08/2010 Valore Limite Media Max Giornaliera su 8
ore 10 mg/m
3
BIOSSIDO DI ZOLFO (SO2)
DL 155 13/08/2010 Valore Limite
Orario
Numero di Superamenti Media Oraria (max 24 volte
in un anno) 350 µg/m
3
DL 155 13/08/2010 Valore Limite
Giornaliero
Numero di Superamenti Media 24 ore (max 3 volte
in un anno) 125 µg/m
3
POLVERI (PM10)
DL 155 13/08/2010 Valore Limite
Giornaliero
Numero di Superamenti Media Giornaliera ( max 35
volte in un anno) 50 µg/m
3
DL 155 13/08/2010 Valore Limite
Annuale Media Annua 40 µg/m
3
IPA Benzo(a)pirene
DL 155 13/08/2010 Valore obiettivo Media Annua 1 ng/m3
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Per i metalli pesanti il D.Lgs 155/2010 stabilisce i valori di obiettivo per alcuni di essi. Nel caso
studio in oggetto per il Cadmio e il Mercurio:
Inquinante
Normativa
Tipologia Limite Valore Limite
Cadmio (Cd)
DL 155 13/08/2010 Valore Obiettivo 50 ng/m
3
Mercurio (Hg) DL 155 13/08/2010 Valore Obiettivo 5 ng/m3
Per quanto concerne le Diossine e i Furani, in assenza di riferimenti legislativi si rimanda a quanto
valutato dalla Commissione Consultiva Tossicologica Nazionale la quale prevede:
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ZONIZZAZIONE TERRITORIALE
In base alle indicazioni del D.Lgs.155/2010 che ha indicato una gestione della problematica
della qualità dell’aria che doveva essere affrontata su scala regionale nell’ambito di zone
omogenee dal punto di vista delle fonti di inquinamento e della loro influenza sul territorio, la
Regione Emilia Romagna, con la DGR n. 2001 del 27 dicembre 2011, ha recepito quanto previsto
e modificato la precedente zonizzazione distinguendo il territorio nelle seguenti zone:
Il territorio comunale di Faenza, e quindi anche l’area oggetto di studio, ricade nella zona
“Pianura Est”.
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INQUADRAMENTO DELLA QUALITA’ DELL’ARIA
I dati riportati in questo paragrafo sono tratti dalla Relazione 2012 della Rete di Controllo
della qualità dell’Aria della Provincia di Ravenna (prodotto da ARPA E.R.) e dalla Relazione di
controllo della qualità dell’aria in Provincia di Ravenna (Anno 2014, indagini eseguite nel Comune
di Faenza tramite mezzo mobile)
La Regione Emilia Romagna ha iniziato nel 2005 una prima modifica della struttura della rete
di monitoraggio della qualità dell’aria, terminata nella Provincia di Ravenna nel 2009. A questa è
seguita una seconda revisione – conclusasi a dicembre 2012 e quindi operativa dal 2013 – per
rendere conforme la rete ai nuovi requisiti normativi nazionali e regionali (DLgs 155/2010 e DGR
2001/2011).
I punti di campionamento sono destinati alla verifica del rispetto dei limiti per la protezione
della salute umana (stazioni di Traffico Urbano, Fondo Urbano, Fondo Urbano Residenziale,
Fondo Sub Urbano) e per la protezione degli ecosistemi e/o della vegetazione (Fondo rurale e
Fondo remoto).
A Ravenna sono presenti anche due stazioni di monitoraggio locali per il controllo e la
verifica degli impatti prevalentemente riconducibili all’area industriale/portuale (Industriale).
L’estratto sottostante fornisce un’indicazione della distribuzione spaziale delle stazioni
all’interno del territorio provinciale.
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La tabella seguente riporta un’indicazione degli inquinanti misurati nelle stazioni di
rilevamento fisse collocate nel Comune di Faenza (Parco Bucci e Marconi).
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Nell’anno 2014, inoltre, nel Comune di Faenza si sono eseguite due campagne di
misurazione con stazione mobile nei pressi della stazione ferroviaria.
Nelle pagine successive si riportano le valutazioni puntuali per ciascun inquinante così come
rilevate nelle stazioni fisse provinciali.
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SO2
I valori di biossido di zolfo sono misurati solo nelle stazioni installate a Ravenna, per la
presenza di potenziali fonti industriali. Anche nel 2012 le concentrazioni misurate a Ravenna di
questo inquinante sono contenute e notevolmente inferiori ai livelli previsti dalla normativa: il
rispetto dei limiti non rappresenta pertanto un problema e già da più di un decennio (1999) non si
verificano superamenti.
Anche il “livello critico invernale” per la protezione della vegetazione, 20 µg/m3 come media
dei dati orari rilevati dal 1° ottobre al 31 marzo – il valore più restrittivo per questo inquinante – non
è stato raggiunto in nessuna postazione negli ultimi sei anni.
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PM10
PM (Particulate Matter) è la definizione generale con cui si definisce una miscela di particelle
solide e liquide (particolato) di diverse caratteristiche chimico-fisiche e diverse dimensioni che si
trovano in sospensione nell'aria.
Tali sostanze possono avere origine sia da fenomeni naturali (processi di erosione al suolo,
incendi boschivi, dispersione di pollini etc.) sia, in gran parte, da attività antropiche, in particolar
modo da traffico veicolare e processi di combustione. Inoltre, esiste un particolato di origine
secondaria dovuto alla compresenza in atmosfera di altri inquinanti come l'NOx e l'SO2 che,
reagendo fra loro e con altre sostanze presenti nell'aria, danno luogo alla formazione di solfati,
nitrati e sali di ammonio.
L’insieme delle particelle sospese in atmosfera è chiamato PTS (Polveri Totali Sospese). Al
fine di valutare l’impatto del particolato sulla salute umana si possono distinguere una frazione in
grado di penetrare nelle prime vie respiratorie (naso, faringe, laringe) e una frazione in grado di
giungere fino alle parti inferiori dell’apparato respiratorio (trachea, bronchi, alveoli polmonari). La
prima corrisponde a particelle con diametro aerodinamico inferiore a 10 µm (PM10), la seconda a
particelle con diametro aerodinamico inferiore a 2.5 µm (PM2.5).
A causa della sua composizione, il particolato presenta una tossicità che non dipende solo
dalla quantità in massa ma dalle caratteristiche fisico-chimiche; la tossicità viene amplificata dalla
capacità di assorbire sostanze gassose come gli IPA (idrocarburi policiclici aromatici) e i metalli
pesanti, di cui alcuni sono potenti agenti cancerogeni. Inoltre, le dimensioni così ridotte (soprattutto
per quanto riguarda le frazioni minori di particolato) permettono alle polveri di penetrare attraverso
le vie aeree fino a raggiungere il tratto tracheo-bronchiale, causando disagi, disturbi e malattie
all’apparato respiratorio.
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Nel 2012 il limite relativo alla media annua viene rispettato in tutte le postazioni, ad
esclusione di SAPIR.
Il limite di breve periodo (media giornaliera di 50 μg/m3 da non superare più di 35 volte in un
anno), è invece abbondantemente superato in tutte le centraline della provincia, ad esclusione
delle stazioni di Delta Cervia e Bucci (Faenza). In area urbana, a Ravenna e a Faenza (Zalamella,
Rocca, Caorle e Marconi), si misurano più di 60 superamenti della media giornaliera di 50 μg/m3.
Il dato storico della centralina fissa collocata a Faenza (Marconi) mostra una situazione in
linea con gli ultimi anni, si in termini di media annua (comunque sempre inferiore al limite
normativo) che in termini di numero di superamenti annui.
Studio Alfa S.r.l. Valutazione qualità dell’aria – ENOMONDO S.R.L. / CAVIRO DISTILLERIE S.R.L. Pag. 18
NO2
Gli ossidi di azoto in generale (NOx), vengono prodotti durante i processi di combustione a
causa della reazione che, ad elevate temperature, avviene tra l’azoto e l’ossigeno contenuto
nell’aria. Pertanto tali ossidi vengono emessi direttamente in atmosfera a seguito di tutti i
processi di combustione ad alta temperatura (impianti di riscaldamento, motori dei veicoli,
combustioni industriali, centrali di potenza, ecc.), per ossidazione dell’azoto atmosferico e, solo in
piccola parte, per l’ossidazione dei composti dell’azoto contenuti nei combustibili utilizzati.
Nel caso del traffico autoveicolare, le quantità più elevate di questi inquinanti si rilevano
quando i veicoli sono a regime di marcia sostenuta e in fase di accelerazione, poiché la produzione
di NOx aumenta all’aumentare del rapporto aria/combustibile, cioè quando è maggiore la
disponibilità di ossigeno per la combustione.
L’NO2 è un inquinante per lo più secondario, che si forma in seguito all’ossidazione in
atmosfera dell’NO, relativamente poco tossico. Esso svolge un ruolo fondamentale nella
formazione dello smog fotochimico in quanto costituisce l’intermedio di base per la
produzione di inquinanti secondari molto pericolosi come l’ozono, l’acido nitrico, l’acido nitroso.
Una volta formatisi, questi inquinanti possono depositarsi al suolo per via umida (tramite le
precipitazioni) o secca, dando luogo al fenomeno delle piogge acide, con conseguenti danni alla
vegetazione e agli edifici.
Gli NOx , ed in particolare l’NO2 , sono gas nocivi per la salute umana in quanto possono
provocare irritazioni delle mucose, bronchiti e patologie più gravi come edemi polmonari. I
soggetti più a rischio sono i bambini e le persone già affette da patologie all’apparato respiratorio.
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I limiti di lungo (media annuale) e di breve periodo (orario) delle concentrazioni del biossido
di azoto, nel 2012, sono rispettati in tutte le postazioni, ad esclusione di una stazione della rete
privata (Marani) non riportata tra le stazioni della rete pubblica di ARPA. In tale caso i valori
superiori a 200 g/m3 sono stati rilevati nei mesi di gennaio e febbraio (periodo invernale) e fra
agosto e i primi di settembre (periodo estivo) e non trovano riscontro nelle altre postazioni della
rete pubblica. La stazione di traffico Zalamella ha raggiunto, come media annuale, 35 µg/m3.
Il massimo orario più elevato, rilevato a Marani, è pari a 366 μg/m3 (8 agosto ore 7), mentre
per le stazioni della rete pubblica il valore massimo, rilevato a Zalamella, è stato di 182 µg/m3 (14
febbraio ore 20).
Per visualizzare l’andamento giornaliero di un inquinante si può far ricorso al grafico del
"giorno tipico". Il giorno tipico, relativo ad un determinato intervallo temporale, si calcola
effettuando la media dei dati rilevati alla stessa ora del giorno, per tutte le 24 ore che costituiscono
la giornata: rappresenta un ipotetico giorno "medio” che permette di evidenziare situazioni
ricorrenti e minimizzare le fluttuazioni casuali.
Le tabella seguenti presentano le serie storiche di rilievo di NO2 nelle stazioni fisse di
rilevamento collocate nel Comune di Faenza. Nel 2012 si rilevano valori in linea con gli ultimi anni
e in progressiva diminuzione rispetto al 2002.
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I grafici che seguono sono relativi al giorno tipico (GT) dell’ NO2, semestre estivo e semestre
invernale per le due stazioni fisse di Faenza. Il GT, inoltre è stato calcolato differenziando i giorni
feriali, prefestivi e festivi.
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CO
Il monossido di carbonio (CO), noto anche come ossido di carbonio, è uno degli inquinanti
atmosferici più diffusi. È un gas tossico incolore, inodore e insapore che viene prodotto ogni volta
che una sostanza contenente carbonio brucia in maniera incompleta. È più leggero dell’aria e
diffonde rapidamente negli ambienti. Come l’ anidride carbonica (CO2) deriva dall’ossidazione del
carbonio in presenza di ossigeno. La sua presenza è quindi legata ai processi di combustione che
utilizzano combustibili organici.
In ambito urbano la sorgente principale è rappresentata dal traffico veicolare per cui le
concentrazioni più elevate si riscontrano nelle ore di punta del traffico. Il principale apporto di
questo gas (fino al 90% della produzione complessiva) è determinato dagli scarichi dei veicoli a
benzina in condizioni tipiche di traffico urbano rallentato (motore al minimo, fasi di decelerazione,
ecc.): per questi motivi viene riconosciuto come tracciante di inquinamento veicolare.
Tra i motori degli autoveicoli, quelli a ciclo diesel ne emettono quantità minori rispetto a quelli a
benzina a motivo di una combustione più completa del carburante, in quanto la combustione del
gasolio avviene in eccesso di aria.
Minore è il contributo delle emissioni delle centrali termoelettriche, degli impianti di riscaldamento
domestico e degli inceneritori di rifiuti, dove la combustione avviene in condizioni migliori con
formazione di anidride carbonica.
Altre sorgenti significative di CO sono le raffinerie di petrolio, gli impianti siderurgici e, più in
generale, tutte le operazioni di saldatura. È un inquinante primario per la sua lunga permanenza in
atmosfera che può raggiungere i quattro - sei mesi e proprio per questo motivo può essere
utilizzato come tracciante dell’andamento temporale degli inquinanti primari al livello del suolo.
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Il valore limite per la protezione della salute umana indicato dal D.Lgs 155/2010 - media
massima giornaliera su otto ore pari a 10 mg/m3 - non è mai stato superato ed il parametro, in tutte
le postazioni, è sempre stato inferiore a 1 mg/m3 (quindi 1/10 del limite) Anche se si analizza il
trend dell’ultimo decennio i valori sono contenuti e decisamente inferiori al limite previsto dalla
normativa. Tale andamento, ormai consolidato, fa presumere che, anche nei prossimi anni, per il
monossido di carbonio non ci siano problemi per il rispetto del limite. Per la stazione Marconi,
collocata nel Comune di Faenza, si rilevano valori molto bassi negli ultimi anni, e decisamente
inferiori rispetto all’anno 2002.
Si riportano i giorni tipici feriali, prefestivi e festivi calcolati suddivisi in due periodi: invernale
(gennaio-marzo e ottobre-dicembre) ed estivo (aprile – settembre). Le concentrazioni sono sempre
molto basse, maggiori durante il periodo invernale; in cui sono più evidenti i due picchi intorno alle
8 ed alle 20 in corrispondenza degli orari di maggior traffico.
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IPA
Gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) sono dei contaminanti organici presenti diffusamente
nell’ambiente che si formano per combustione incompleta di materiali organici, in particolare il
legno ed i combustibili fossili, come il carbone e il petrolio. Le molecole degli IPA sono costituite da
tre o più anelli benzenici. Alcune di queste molecole sono costituite solo da idrogeno e carbonio,
altre contengono anche atomi di altra natura come l’azoto e lo zolfo. Appartengono alla famiglia
degli IPA alcune centinaia di composti molto eterogenei tra loro. Allo stato attuale delle
conoscenze le sostanze più tossiche sono le molecole che hanno da quattro a sette anelli.
Il componente più studiato è il benzo(a)pirene (BaP), un composto a cinque anelli, diffuso
nell’ambiente a concentrazioni significative e dotato della più elevata tossicità, tanto da venire
utilizzato per rappresentare l’inquinamento ambientale dell’intero gruppo degli IPA.
L’inquinamento atmosferico da IPA è legato al traffico veicolare, al riscaldamento domestico, alle
centrali termoelettriche e alle emissioni industriali, in particolare nell’industria petrolchimica e agli
inceneritori. Sono contenuti nella fuliggine, nel catrame e nella pece. In numerose attività lavorative
esiste un’importante esposizione, come nell’industria metallurgica (ferro e acciaio, ma anche
alluminio), nella produzione e messa in opera degli asfalti, nella produzione di carbone e di gas e
in altre ancora. Una sorgente di IPA è rappresentata anche dal fumo di tabacco e dai cibi, in
particolare dalle carni, affumicate o arrostite. Sorgenti naturali sono i vulcani e gli incendi boschivi.
In atmosfera l’esposizione agli IPA non è mai legata ad un singolo composto, ma ad una
miscela generalmente adsorbita al particolato atmosferico
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METALLI
Come anticipato, oltre agli IPA, sul particolato PM10 e PM2.5 viene effettuata la
determinazione di alcuni metalli.
I risultati delle analisi evidenziano come metalli e non metalli sono sempre presenti, pur
rappresentando poche unità percentuali in massa del particolato atmosferico (max. 2 - 3%).
Piombo, zinco, cadmio, arsenico, nichel, vanadio, si trovano in prevalenza nella frazione fine
del particolato mentre elementi come, ferro, cromo, calcio, silicio, alluminio, rame e manganese si
possono trovare anche nella parte più “grossolana” del PM10.
I risultati medi 2012 della rete di Ravenna possono essere confrontati, oltre che con i dati
pubblicati dall’ISS, con i campionamenti effettuati nell’area urbana di Bologna nel biennio 2004 –
2005:
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Si riporta ora un resoconto dei risultati ottenuti nella campagna di indagine eseguita con
laboratorio mobile nel corso di Gennaio ed Aprile 2014.
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Commento ai risultati dei monitoraggi ARPA con stazione mobile eseguiti a Faenza tra Gennaio ed Aprile 2014:
Per quanto riguarda la maggior parte degli inquinanti gassosi, si può rilevare come le
concentrazioni monitorate siano risultate contenute.
Il 100% dei dati relativi al biossido di zolfo non ha superato il limite di quantificazione
strumentale pari a 14 μg/m3 (solo 1 ora ha misurato 16 μg/m3) in entrambe le postazioni.
Il monossido di carbonio è stato superiore al limite di quantificazione strumentale (0.6 mg/m3)
per il 52% del tempo di misura nella postazione 1 (qui il massimo orario è pari a 1.5 mg/m3) e solo
per il 13% nella postazione 2.
Il biossido di azoto (altro inquinante generalmente critico nel territorio provinciale e che
raggiunge le concentrazioni più elevate in periodo invernale, come il PM 10) ha mostrato
concentrazioni in media con quelle rilevate nella postazione della rete di controllo della qualità
dell’aria classificata “traffico urbano” (Zalamella). Il 10% dei dati è inferiore al limite di
quantificazione strumentale ed il valore massimo orario è 110 μg/m3 (limite: 200 μg/m3 da non
superare più di 18 ore in un anno). La correlazioni fra il dato di NO2 misurato nelle due postazioni
di Faenza e quello delle altre postazioni della rete di controllo della qualità dell’aria è abbastanza
buona.
Anche le concentrazioni di particolato PM 10 sono in linea con quelle misurate nelle stazioni
della rete di controllo della qualità dell’aria (figura E). Si sono registrati 3 superamenti di 50 μg /m3,
valore che secondo la normativa non deve essere superato per più di 35 giorni in un anno. Le
stime sul rispetto dei limiti, effettuate a partire dai dati della stazione Parco Bucci (per questo
inquinante la correlazione è molto buona, con coefficiente di correlazione pari a 0,96), fanno
prevedere nelle due postazioni di Faenza il superamento del limite di breve periodo (media
giornaliera di 50 μg/m3 da non superare più di 35 volte in un anno), mentre si stima rispettato il
limite della media annuale (40 μg/m3).
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RISULTATI DELLE INDAGINI AZIENDALI SULLA QUALITA’ DELL’ARIA ESEGUITE SUI RICETTORI
Ai fini di definire uno scenario emissivo quanto più conforme all’effettiva situazione ante-
operam si sono eseguite alcune indagini per monitorare la qualità dell’aria presso due ricettori nelle
vicinanze del complesso Caviro Distillerie/Enomondo. Le attività di misura sono state eseguite
predisponendo due unità mobili di misura dotate di strumentazione idonea alla determinazione dei
parametri da monitorare. I campionamenti avvenuti in due diversi periodi dell’anno al fine di poter
definire uno scenario quanto più aderente alla realtà, sono stati eseguiti presso due ricettori
limitrofi all’area di impianto ed hanno avuto una durata di 7 giorni ciascuno dal 28 giugno 2014 al 4
luglio 2014 e dal 3 al 9 ottobre 2014.
Il monitoraggio ha permesso di stabilire lo stato qualitativo dell’aria in riferimento agli
standard definiti dalle normative vigenti in condizioni di funzionamento degli impianti aziendali, in
modo particolare i seguenti punti di emissione convogliati:
- E181 – motore a combustione interna
- E182 – motore a combustione interna
- E183 – centrale termoelettrica Ruths
- E188 – motore a combustione interna
L’ubicazione dei punti di misura, denominati Via Cerchia 9/a e Via Convertite 100, è
all’interno del Comune di Faenza e nello specifico:
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Le concentrazioni degli inquinanti monitorati durante il periodo d’indagine non hanno mai
superato gli standard fissati dalle normative vigenti in entrambe le postazioni. Nelle tabelle di
seguito sono riportati i diversi limiti stabiliti dalla normativa, relativi ai parametri monitorati con
riferimento ai dati medi misurati nel periodo giugno-luglio 2014 ed ottobre 2014. Nello specifico i
monitoraggi di giugno-luglio hanno permesso di rilevare i dati di concentrazione di tutti gli
inquinanti ad eccezione di diossine e furani, per i quali il periodo estivo risulta poco significativo,
come numerosa letteratura precisa. A tale proposito questi ultimi sono stati rilevati esclusivamente
nel monitoraggio avvenuto nel mese di ottobre, insieme alla ripetizione delle misurazioni di NO2 e
PM10. Come specificato, quindi, per gli ossidi di azoto ed il materiale particolato si provvederà a
fornire un valore medio delle due campagne di misura (valori segnalati con *).
Le scale cromatiche rapprendevano la conformità (verde) e difformità (rosso) rispetto agli
indicatori qualitativi previstiti dalle leggi attuali (D.Lgs 155/10).
Inquinante Periodo di
misurazione Valore Limite
Valore misurato
Via Cerchia
Valore misurato
Via Convertite
SO2
1 ora 350 µg/m3 6 µg/m
3 11 µg/m
3
1 giorno 125 µg/m3 4 µg/m
3 8 µg/m
3
NO2
1 ora 200 µg/m3 38 µg/m
3 106 µg/m
3
Anno civile* 40 µg/m3 12 µg/m
3 13,5 µg/m
3
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Benzene Anno civile 5 µg/m3 Media 0,06 µg/m
3 Media 0,03 µg/m
3
Piombo Anno civile 0,5 µg/m3 Media 0,0044 µg/m
3 Media 0,0111 µg/m
3
CO Media massima 8h 10 mg/m3 0,4 mg/m
3 0,4 mg/m
3
PM10*
24 ore
Max 35 valori
> 50 µg/m3
43 µg/m3 46,5 µg/m
3
Anno civile 40 µg/m3 32 µg/m
3 34,5 µg/m
3
Valore Obiettivo
Diossine e Furani Media 40 fg/m3 16,2 fg/m
3 10,3 fg/m
3
Arsenico Anno civile 6 ng/m3 1,5 ng/m
3 < 0,3 ng/m
3
Cadmio Anno civile 5 ng/m3 <0,05 ng/m
3 < 0,05 ng/m
3
Nichel Anno civile 20 ng/m3 3,1 ng/m
3 2,1 ng/m
3
Benzo(a)pirene Anno civile 1 ng/m3 <0,03 ng/m
3 <0,03 ng/m
3
I valori sopra riportati permettono di definire, presso i due ricettori individuati, quale sia la
reale situazione ante operam in relazione ai parametri di qualità dell’aria. Tali indicazioni risultano
utili nella definizione di un valore di fondo per la definizione dello scenario post operam.
La fase ante operam non contempla il funzionamento delle emissioni E10, E11A ed E177
(Caldaia Girola, Caldaia Galleri e Caldaia CCT che funzionano esclusivamente a riserva fredda in
alternativa alla centrale principale E183) le quali in futuro saranno totalmente smantellate e
sostituite con il nuovo impianto.
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Per quanto concerne altri inquinanti rilevati durante la campagna di misura estiva, per i quali
però non esistono riferimento normativi di rispetto di limiti in ricaduta si riporta quanto segue:
Via Cerchia Via Convertite Unità
Arsenico 1,5 <0,3 ng/m3
Nichel 3,1 2,1 ng/m3
Piombo 0,0044 0,0111 µg/m3
Cadmio <0,05 <0,05 ng/m3
Antimonio <0,7 <0,7 ng/m3
Cobalto <0,5 <0,5 ng/m3
Cromo 3,1 3,3 ng/m3
Manganese 6,3 7,2 ng/m3
Mercurio <0,07 <0,07 ng/m3
Rame 11,5 29,9 ng/m3
Vanadio 1,6 1,1 ng/m3
Zinco 21,4 26,6 ng/m3
Sommatoria metalli pesanti 0,05422 0,08292 µg/m3
Sommatoria IPA 3,37 2,9 fg/m3
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METODO DI ANALISI
Lo studio è stato eseguito con il software di simulazione WIN DIMULA 3,0, modello
gaussiano a plume che permette di svolgere calcoli della diffusione in atmosfera di inquinanti non
reattivi emessi da sorgenti multiple, puntiformi ed areali, sparse su di un’area che rappresenta il
dominio di calcolo del modello.
Il modello permette di valutare le altezze efficaci degli inquinanti emessi da camini per ogni
classe di stabilità atmosferica e consente il calcolo delle concentrazioni di inquinanti in tutti i
recettori definiti all’interno del dominio di calcolo (sia cartesiani che discreti) e della deposizione sia
secca che umida. Ai fini del calcolo nel seguente studio è stata realizzata una serie di simulazioni
“Short Term”. Tale tipologia di calcolo rappresenta una sorta di “fotografia istantanea” della
diffusione di un certo inquinante in base a dati meteorologici.
Le simulazioni sono state effettuate in modo da visualizzare il valore di concentrazione
riscontrabile a 2 metri da terra, altezza per cui si può supporre stazionino i ricettori sensibili. La
dimensione del dominio spaziale di simulazione (griglia di calcolo) è pari ad un’area di 5 km x 5
km, centrata sull’area oggetto di studio (passo della cella di simulazione 200 m).
Le informazioni necessarie al modello sono:
-numero di sorgenti e loro coordinate sul territorio;
-condizioni meteorologiche;
-fattori di emissione in unità di massa al secondo per le singole sorgenti.
L’output della simulazione è reso sia in forma di mappe a curve di iso-concentrazione, sia in
forma tabellare, ove saranno indicati per ogni ricettore sensibile selezionato i valori di
concentrazione ottenuti dalle simulazioni per le singole sostanze inquinanti e confrontati con i
valori di fondo misurati ai ricettori durante le recenti indagini di qualità dell’aria precedentemente
richiamate.
La metodologia adottata nello sviluppo dei modelli di simulazione è avvenuta come descritto:
- Simulazione di ricaduta inquinanti ANTE OPERAM delle prevalenti sorgenti
emissive aziendali (E181, E182, E183, E188) considerate come sorgenti puntiformi.
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- Simulazione di ricaduta inquinanti ANTE OPERAM del traffico aziendale,
considerato come sorgente lineare.
- Simulazione di ricaduta inquinanti POST OPERAM della sola nuova emissione
E205, associata alla nuova caldaia, considerata come sorgente puntiforme
- Simulazione di ricaduta inquinanti POST OPERAM dell’incremento di traffico
aziendale, considerato come sorgente lineare
- Simulazione di ricaduta inquinanti della complessiva situazione POST OPERAM, in
considerazione di tutte le sorgenti aziendali studiate e del traffico aziendale globale.
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IMPATTI DA ATTIVITA’ DI IMPIANTO
Sorgenti Puntiformi: Camini di emissione
Una sorgente puntiforme è descritta dalle proprie coordinate sul piano cartesiano di
riferimento, dall’altezza e dal diametro del punto di emissione, dalla velocità, temperatura e
concentrazione dei fumi
Ante Operam:
Per le emissioni esistenti si sono considerati i loro flussi emissivi medi (inferiori alle concentrazioni
autorizzate), in funzione dello storico di monitoraggi periodicamente effettuati su ciascun camino.
Portata (Nm3/h) Altezza (m) Diametro (m) Area (m2) T. (°K) Velocità (m/s)
E181 3400 5 0,26 0,07 477,15 13
E182 3200 5 0,26 0,07 477,15 13
E183 95000 50 1,8 2,5 433,15 10
E188 3100 5 0,36 0,1 477,15 9
Concentrazione inquinante
PM NOx COT CO HCl HF
mg/s mg/s mg/s mg/s mg/s mg/s
E181 1,7944 279,2722 115,0333 335,7500 2,0778 0,0944
E182 1,5111 306,7556 107,2000 271,0222 2,1333 0,0889
E183 28,5000 1060,3056 0,7917 505,6111 53,5694 1,7813
E188 0,9472 346,1667 17,5667 205,8056 0,1722 0,2583
Allo stato di fatto solo l’esistente emissione E183 presenta le emissioni dei seguenti inquinanti:
Concentrazione inquinante
SO2 IPA Hg Cd Zn Met. Tot Diossine
mg/s mg/s mg/s mg/s mg/s mg/s mg/s
E183 0,2638888 0,011954167 0,1441625 0,0686111 0,428819 1,023361111 0,00000045784722
Post Operam:
Per quanto concerne invece la nuova emissione E205 a servizio della caldaia in progetto si
riporta di seguito il bilancio quantitativo delle emissioni attese (flussi utilizzati per la realizzazione
dello studio), calcolate in base ai valori emissivi medi rilevati nell’anno solare 2013 sull’emissione
E183. Il sistema di combustione relativo alla centrale termica cui fa capito l’emissione E183, così
come i combustibili utilizzati ed i sistemi di abbattimento, risultano essere del tutto similari ed
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assimilabili a quelli relativi al nuovo impianto la cui emissione convoglia nella E205, oggetto del
presente studio. Si segnala, inoltre, che i valori medi misurati, e nel presente studio utilizzati nelle
simulazioni, riguardano un impianto (E183) che presenta caratteristiche di portata media rilevata e
numero di ore annue di funzionamento leggermente superiori all’impianto in progetto. Questa
condizione permette di porsi in una situazione cautelativa.
Valori Attesi
Limiti di legge
Portata media fumi
65.000 Nm3/h
70.000 Nm3/h
Ore di funzionamento
7.800 h
7.800 h
Inquinante emesso
mg/Nm3 mg/h mg/s kg/anno
mg/Nm3 Kg/anno
Polveri 1,08 70.200,00 19,5 547,56 10 5460
NOX 40,18 2.611.700,00 725,4722 20371,26 80 43680
SO2 0,01 650,00 0,180556 5,07 50 27300
HCl 2,03 131.950,00 36,65278 1029,21 10 5460
CO 19,16 1.245.400,00 345,9444 9714,12 50 27300
COT 0,03 1.950,00 0,541667 15,21 10 5460
HF 0,0675 4.387,50 1,21875 34,2225 1 546
IPA 0,000453 29,45 0,008179 0,2297 0,01 5,46
Hg 0,005463 355,10 0,098638 2,7695 0,05 27,3
Cd+Tl 0,0026 169,00 0,046944 1,3182 0,05 27,3
Zn 0,01625 1.056,25 0,293403 8,2388 5 2730
Metalli totali 0,03878 2.520,70 0,700194 19,6589 0,5 273
PCDD/DF (in ng/Nm3) 0,01735 1.127,75 0,313264 8,79645 0,0000001 0,0000546
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Pertanto le caratteristiche progettuali dell’impianto termico in progetto, invece, ai fini della
simulazione della dispersione di inquinanti in atmosfera nello STATO POST OPERAM (Solo
Nuovo Intervento) è stato considerato il nuovo camino di emissione E205 avente le seguenti
caratteristiche:
Portata (Nm3/h) Altezza (m) Diametro (m) Area (m2) T. (°K) Velocità (m/s)
E205 65.000 50 1,8 2,5 433,15 7
E le seguenti emissioni attese:
inquinante concentrazione
PM NOx COT CO HCl HF
mg/m3 mg/m3 mg/m3 mg/m3 mg/m3 mg/m3
E205 1,08 40,18 0,03 19,16 2,03 0,0675
flusso mg/s mg/s mg/s mg/s mg/s mg/s
E205 19,5000 725,4722 0,5417 345,9444 36,6528 1,2188
inquinante concentrazione
SO2 IPA Hg Cd Zn Met. Tot Diossine
mg/m3 mg/m3 mg/m3 mg/m3 mg/m3 mg/m3 mg/m3
E205 0,01 0,000453 0,005463 0,0026 0,01625 0,03878 0,00000001735
flusso mg/s mg/s mg/s mg/s mg/s mg/s mg/s
E205 0,180555556 0,008179167 0,0986375 0,0469444 0,293403 0,700194444 0,0000003132639
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Sorgenti lineari: Traffico veicolare indotto all’interno dell’area Caviro)
La modellazione delle sorgenti lineari di traffico è effettuata attraverso l’utilizzo del Modello
Diffusivo CALINE 4, sviluppato da CALTRANS per lo studio della diffusione degli inquinanti emessi
dal traffico veicolare. Lo studio di diffusione viene affrontato in termini gaussiani utilizzando il
concetto della Mixing Zone.
La Mixing Zone viene descritta come un’area di spessore pari alle dimensioni della strada + 3 metri
a destra e + 3 metri a sinistra di essa (per tenere conto della dispersione orizzontale di inquinante
legata alla scia generata dal movimento dei veicoli) e di altezza definita dall’utente in Input. Si
assume che in quest’area la turbolenza e l’emissione siano costanti e si suppone, inoltre, che la
turbolenza termica e meccanica sia dovuta alla presenza di veicoli in movimento a temperature
elevate. La dispersione verticale iniziale di inquinante (SGZ1) è funzione della turbolenza ed è
stato dimostrato essere dipendente dal numero di veicoli e dalla loro velocità, questo perché un
aumento del traffico aumenta la turbolenza termica ma comporta una riduzione della turbolenza
meccanica legata alla velocità da cui l’ipotesi di costanza della turbolenza nella mixing zone. SGZ1
(la dispersione verticale dell’inquinante) dipende invece dal tempo di residenza TR dell’inquinante
nella mixing zone che è funzione della velocità del vento secondo la formula:
SGZ1 [m] = 1,8+0,11*TR [sec]
Tale formula, derivata dai dati della General Motors relativi a medie temporali di 30 minuti, viene
corretta nel valore iniziale di dispersione verticale SGZ1, per tempi diversi dai 30 minuti.
CALINE 4 utilizza un sistema di coordinate cartesiane (X,Y) all’interno del quale vengono definite
le geometrie dei links e le direzioni del vento, utilizzando la convenzione standard (0°-> vento
proveniente da Nord). Il sistema di distanze utilizzato usato nel modello è il sistema metrico.
Il modello permette di valutare le altezze efficaci degli inquinanti emessi per ogni classe di stabilità
atmosferica e consente il calcolo delle concentrazioni di inquinanti in tutti i recettori definiti
all’interno del dominio di calcolo (sia cartesiani che discreti) e della deposizione sia secca che
umida. Ai fini del calcolo nel seguente studio è stata realizzata una serie di simulazioni “Short
Term”. Tale tipologia di calcolo rappresenta una sorta di “fotografia istantanea” della diffusione di
un certo inquinante in base a dati meteorologici.
Le simulazioni sono state effettuate in modo da visualizzare il valore di concentrazione
riscontrabile a 1 metro da terra, altezza per cui si può supporre stazionino i ricettori sensibili. La
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dimensione del dominio spaziale di simulazione (griglia di calcolo) è pari ad un’area di 5,5 km x 3
km, centrata sull’area oggetto di studio (passo della cella di simulazione 200 mt).
L’output della simulazione è reso sia in forma di mappe a curve di iso-concentrazione, sia in forma
tabellare, ove saranno indicati per ogni ricettore sensibile selezionato i valori di concentrazione
ottenuti dalle simulazioni per le singole sostanze inquinanti.
Le informazioni necessarie al modello sono:
condizioni meteorologiche;
coordinate dei link che compongono il tracciato stradale
n di veicoli/ora per ciascun link
fattori di emissione in unità di massa per veicolo al km (g/km*veic), nello specifico, come
per il bilancio emissivo effettuato precedentemente si sono utilizzati i fattori di emissione
messi a disposizione dalla banca dati di ISPRA Ambiente (SINANET).
Ante Operam:
Nel modello di simulazione dello stadio Ante Operam si sono considerati i volumi di traffico
attuali massimi, relativi al mese di settembre, il quale si configura quello in cui il sito induce più
traffico.
La distribuzione di traffico attuale prevede pertanto la formulazione del seguente scenario
cautelativo, poiché tarato sulla componente di traffico di punta:
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La distribuzione dei mezzi pesanti, così come l’elaborazione dei link stradali che lo
compongono, segue il percorso di collegamento dall’azienda con l’ingresso dell’autostrada, posto a
Nord-Est.
Post Operam:
Nella fase Post Operam si sono considerate le componenti di traffico veicolare prodotto dai
mezzi pesanti che, a seguito di un futuro aumento dei prodotti in ingresso/uscita allo stabilimento,
andranno ad incrementare il numero di veicoli che circolano all’interno dell’area Caviro.
Si è considerato che ciascun mezzo pesante abbia una capacità media di carico pari a 24 t.
Si è inoltre stimato il percorse dei mezzi pesanti in uscita dall’azienda verso l’ingresso
autostradale.
L’incremento di prodotto in ingresso ed in uscita pari a 45.000 t annue, comporta un
aumento, per 220 giorni/anno, di 8-9 mezzi al giorno. Si è quindi simulata una distribuzione
giornaliera di 1 mezzo/ora dalle 8 alle 17, con esclusione dell’orario 12:00-13:00.
Il calcolo dell’emissione relativa è svolto con il metodo dei fattori di emissione, intesi come
massa di sostanza inquinante rilasciata per unità di lunghezza stradale percorsa (g*km/veicolo).
Per impostare un veicolo medio da inserire nel modello si utilizzano i dati forniti da ACI e relativi ai
veicoli pesanti immatricolati nell’anno 2012 nelle regioni del nord-centro Italia. Utilizzando le
percentuali di tipologia di mezzi calcolate su dati ACI e adottando i fattori di emissione proposti
dalla banca dati ISPRA Ambiente (SINANET) relativi ad un mezzo pesante che per caratteristiche
e tipologia, rispecchia maggiormente il contesto effettivo (Heavy Duty Trucks – Rigid 20-26 t ) si
stimano i fattori di emissione medi per i seguenti inquinanti:
- CO – 1,653 g*km/veicolo
- NOx – 7,279 g*km/veicolo
- PM10 - 0,253 g*km/veicolo
- SO2 - 0,003 g*km/veicolo
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DOMINIO DI CALCOLO e RICETTORI SENSIBILI
La modellizzazione territoriale adottata per le simulazioni svolte prevede una griglia
cartesiana di 5 km x 5 km centrata sull’area di Impianto ed avente maglie di 200 m x 200 m. Dal
punto di vista orografico il terreno si presenta pressoché pianeggiante con indice di rugosità pari a
0,1 (ossia rappresentativo di “zone aperte a vegetazione rada o assente”).
Si riportano in sintesi di seguito in tabella le caratteristiche dei ricettori considerati, che sono
le postazioni presso le quali si sono eseguiti i monitoraggi contenuti nella recente indagine
aziendale sulla qualità dell’aria.
Ricettori Tipologia di
Ricettore
Distanza Confine Aziendale - Ricettore
(m) Coordinate
R1 Via Cerchia 9/a 750 44° 18’ 9,7’’ N 11° 52’ 44,6’’ E
R2 Via Convertite 100 300 44° 18’ 37,7’’ N 11° 51’ 47,5’’ E
CAVIRO SCA
R1
R2
Caviro Distillerie/Enomondo
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PARAMETRI METEOROLOGICI
L’ARPA pubblica periodicamente rapporti sulla qualità dell'aria, in cui si riportano anche dati
relativi alle condizioni meteo rilevate dalle locali centraline. Per effettuare presenti le simulazioni si
sono considerati i parametri meteorologici rilevati per l’anno 2012 nella centralina ARPA di
GRANAROLO FAENTINO (RA), la quale ha coordinate 44° 21’ Longitudine e 11° 57’ Latitudine ed
è ubicata a circa a 7 km di distanza dall’area oggetto di studio.
I dati meteorologici utilizzati ai fini delle simulazioni sono dati orari che comprendono il rilievo
delle grandezze di seguito elencate: Data, Ora, Velocità del Vento Media, Direzione del Vento
Media, Radiazione Solare Oraria, Precipitazione Oraria, Temperatura. Attraverso l’interpolazione di
tali grandezze si è ottenuto il calcolo delle singole classi di stabilità per ogni singolo record orario
rilevato. Le categorie utilizzate per la definizione delle classi di stabilità sono quelle di Pasquill. La
classe A denota le condizioni di maggior turbolenza o maggiore instabilità, mentre la classe F
definisce le condizioni di maggior stabilità o minore turbolenza.
Caviro Distillerie/Enomondo
Centralina ARPA
GRANAROLO FAENTINO
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Sulla base dei dati meteorologici forniti da ARPA, per la centralina sopra descritta, si è
realizzata di seguito la rosa dei venti che descrive l’andamento della direzione prevalente dei venti
medi rilevati.
0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
10,0
12,0
14,0
16,0 1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
Frequenza direzione di provenienza del vento
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RISULTATI DELLE SIMULAZIONI
Sulla base del progetto in esame e in considerazione delle premesse metodologiche sopra
descritte il contesto di riferimento (non ci si trova in adiacenza ad agglomerati residenziali
omogenei), non si prevedono impatti rilevanti presso i ricettori prossimi all’area oggetto di studio.
Le sostanze inquinanti utilizzate per la simulazione sono: Biossido di Azoto (NO2)
ipotizzando che NO2 = 100% di NOx, Monossido di carbonio (CO), Biossido di Zolfo (SO2)
ipotizzando che SO2 = 100% di SOx, Polveri PM10 ipotizzando che PM10 = 100% delle Polveri,
COT, HCl, HF, IPA, Hg, Zn, Cd, Metalli Totali, Diossine.
Le simulazioni sono state realizzate in modo che per ogni cella di calcolo all’interno dell’area
di indagine (5 km x 5 km) si è ottenuto un valore di concentrazione di inquinante espresso in
concentrazione di inquinante/m3 di aria.
Alcune sostanze inquinanti tra le quali Metalli Pesanti e Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA)
si consideri che potranno essere inglobati all’interno del particolato fine PM10.
La tabella seguente presenta un esaustivo resoconto dei risultati ottenuti. Nello specifico, per
ciascuna classe di inquinante (espressa in modo da poterla confrontare, dove possibile, con i valori
limite/obiettivo), si mostrano i risultati ottenuti ai ricettori per i seguenti casi:
- Fase Ante Operam (la quale comprende esclusivamente i soli impatti aziendali
imputabili alle attività legate alle emissioni E181, E182, E183 ed E188, e al traffico
aziendale attuale)
- Fase Post Operam – Solo Nuovo Intervento (la quale comprende esclusivamente i
soli impatti aziendali imputabili alle attività legate alla nuova emissione in progetto
E205, e alla quota di incremento di traffico aziendale)
- Fase Post Operam – Complessiva (la quale comprende nel complesso tutto
l’impatto aziendale, sia di sorgenti puntiformi che lineari)
Inoltre la tabella mostra, dove presenti, i risultati dei monitoraggi eseguiti dall’Azienda presso
i ricettori e i risultati dei monitoraggi eseguiti da ARPA in aree limitrofe. Nel caso dei primi si è
provveduto ad eseguire una valutazione sull’incremento che la nuova sorgente aziendale (e
l’incremento di traffico) apportano rispetto a quanto rilevato durante le due campagne di
monitoraggio.
Nelle pagine successive, invece, sono presentati in forma di mappe isolivello i risultati relativi
a ciascuna simulazione effettuata.
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CO NO2 NO2 SO2 SO2 PM10 PM10 CADMIO (Cd) MERCURIO (Hg) IPA Diossine COT Metalli Tot. HCl HF Znmedia 8 ore
(mg/m3)
oraria
(µg/m3)
anno
(µg/m3)
oraria
(µg/m3)
giorno
(µg/m3)
giorno
(µg/m3)
anno
(µg/m3)
oraria
(ng/m3) oraria (ng/m3) oraria (ng/m3) ora (fg/m3)
oraria
(µg/m3)
oraria
(µg/m3)
oraria
(µg/m3)
oraria
(µg/m3)
oraria
(µg/m3)
155/2010 155/2010 155/2010 155/2010 155/2010 155/2010 155/2010 155/2010 155/2010 155/2010
Commis .
Toss icologica
10 (mg/m3) 200 (µg/m3)40 (µg/m3) 350 (µg/m3) 125 (µg/m3) 50 (µg/m3) 40 (µg/m3) 50 (ng/m3) 5 (ng/m3) BaP 1 (ng/m3) 40 (fg/m3)
Ante operam 0,013 43,799 1,237 0,0009 0,0002 0,070 0,020 0,224 0,480 0,04 1,57 16,350 0,0034 0,280 0,015 0,0014
Solo nuovo intervento 0,001 3,282 0,333 0,0007 0,0001 0,014 0,004 0,192 0,639 0,03 1,32 0,002 0,0028 0,160 0,005 0,0012
Post operam 0,014 47,081 1,570 0,0016 0,0003 0,084 0,024 0,42 1,119 0,07 2,89 16,352 0,0062 0,440 0,020 0,0026
Monitoraggio 0,4 38,0 12,0 6,0 4,0 43,0 32,0 <0,05 <0,07 3,37 (BaP<0,03) 16,2 - 0,05422 - - 0,214
Monitoraggio + nuovo intervento 0,401 41,282 12,333 6,001 4,000 43,014 32,004 0,242 0,709 3,40 17,52 - 0,0570 - - 0,2152
Ante operam 0,028 48,629 2,004 0,0010 0,0002 0,094 0,014 0,261 0,548 0,05 1,74 18,581 0,0039 0,350 0,021 0,0016
Solo nuovo intervento 0,001 4,176 0,291 0,0010 0,0002 0,022 0,003 0,253 0,531 0,04 1,69 0,003 0,0038 0,197 0,007 0,0016
Post operam 0,029 52,805 2,295 0,0020 0,0004 0,116 0,016 0,51 1,079 0,09 3,43 18,584 0,0077 0,547 0,027 0,0032
Monitoraggio 0,4 106,0 13,5 11,0 8,0 46,5 34,5 <0,05 <0,07 2,9 (BaP<0,03) 10,3 - 0,08292 - - 0,266
Monitoraggio + nuovo intervento 0,4 110,2 13,8 11,0 8,0 46,5 34,5 0,303 0,601 2,94 11,988 - 0,0867 - - 0,2676
0,4 157 24 30-150* 5-60 130 27 - - BaP 0,4 - - - - - -
0,4 155 29 - - 134 32 - - BaP 0,4 - - - - - -
0,6 80-110 - 11-16 - - - - - - - - - - - -ARPA Laboratorio mobi le Faenza
LIMITE DI LEGGE
R1 Via
Cerchia
R2 Via
Converti te
ARPA Fondo Urbano Faenza
ARPA Stazione Traffico Faenza
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ALLEGATI: RISULTATI DELLE SIMULAZIONI
STATO ATTUALE (Ante operam)
STATO ATTUALE (Ante Operam) - Valore Massimo 8 ore del Livello totale di concentrazione di Monossido di Carbonio (mg/m3) - Area 5 km x 5 km - Limite di Legge DL 155/2010: 10 mg/m3
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STATO ATTUALE (Ante Operam) – Valore Annuale del Livello totale di concentrazione di Biossidi di Azoto (NO2) (µg/m3) - Area 5 km x 5 km - Limite di Legge DL 155/2010: 40 µg/m3
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STATO ATTUALE (Ante Operam) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di Biossidi di Azoto (NO2) (µg/m3) - Area 5 km x 5 km - Limite di Legge DL 155/2010: 200 µg/m3 (da non superare
più di 18 volte l’anno)
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STATO ATTUALE (Ante Operam) - Valore Giornaliero del Livello totale di concentrazione di Particolato (PM10) (µg/m3) - Area 5 km x 5 km - Limite di Legge DL 155/2010: 50 µg/m3 (da non
superare più di 35 volte l’anno)
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STATO ATTUALE (Ante Operam) - Valore Annuale del Livello totale di concentrazione di Particolato (PM10) (µg/m3) - Area 5 km x 5 km - Limite di Legge DL 155/2010: 40 µg/m3
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STATO ATTUALE (Ante Operam) - Valore Giornaliero del Livello totale di concentrazione di SO2 (µg/m3) - Area 5 km x 5 km - Limite di Legge DL 155/2010: 125 µg/m3
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STATO ATTUALE (Ante Operam) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di SO2 (µg/m3) -
Area 5 km x 5 km - Limite di Legge DL 155/2010: 350 µg/m3
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STATO ATTUALE (Ante Operam) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di HCl (µg/m3) -
Area 5 km x 5 km
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STATO ATTUALE (Ante Operam) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di HF (µg/m3) -
Area 5 km x 5 km
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STATO ATTUALE (Ante Operam) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di COT (µg/m3) -
Area 5 km x 5 km
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STATO ATTUALE (Ante Operam) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di Zn (µg/m3) -
Area 5 km x 5 km
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STATO ATTUALE (Ante Operam) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di Metalli Totali
(µg/m3) - Area 5 km x 5 km
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STATO ATTUALE (Ante Operam) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di IPA (ng/m3) -
Area 5 km x 5 km – Limite di Legge DL 155/2010 per il BaP: 1 ng/m3
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STATO ATTUALE (Ante Operam) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di Hg (ng/m3) -
Area 5 km x 5 km - Valore Obiettivo DL 155/2010: 5 ng/m3
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STATO ATTUALE (Ante Operam) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di Cadmio (Cd)
(ng/m3) - Area 5 km x 5 km – Valore Obiettivo DL 155/2010: 50 ng/m3
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STATO ATTUALE (Ante Operam) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di Diossine
(PCDD/DF)) (fg/m3) - Area 5 km x 5 km – Valore Obiettivo Commissione Tossicologica Nazionale: 40
fg/m3
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RISULTATI DELLE SIMULAZIONI
STATO FUTURO (solo nuovo intervento)
STATO FUTURO ( Solo Nuovo Intervento) - Valore Massimo 8 ore del Livello totale di concentrazione di Monossido di Carbonio (mg/m3) - Area 5 km x 5 km - Limite di Legge DL 155/2010: 10 mg/m3
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STATO FUTURO ( Solo Nuovo Intervento) – Valore Annuale del Livello totale di concentrazione di Biossidi di Azoto (NO2) (µg/m3) - Area 5 km x 5 km - Limite di Legge DL 155/2010: 40 µg/m3
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STATO FUTURO ( Solo Nuovo Intervento) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di Biossidi di Azoto (NO2) (µg/m3) - Area 5 km x 5 km - Limite di Legge DL 155/2010: 200 µg/m3 (da non
superare più di 18 volte l’anno)
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STATO FUTURO ( Solo Nuovo Intervento) - Valore Giornaliero del Livello totale di concentrazione di Particolato (PM10) (µg/m3) - Area 5 km x 5 km - Limite di Legge DL 155/2010: 50 µg/m3 (da non
superare più di 35 volte l’anno)
Studio Alfa S.r.l. Valutazione qualità dell’aria – ENOMONDO S.R.L. / CAVIRO DISTILLERIE S.R.L. Pag. 65
STATO FUTURO ( Solo Nuovo Intervento) - Valore Annuale del Livello totale di concentrazione di Particolato (PM10) (µg/m3) - Area 5 km x 5 km - Limite di Legge DL 155/2010: 40 µg/m3
Studio Alfa S.r.l. Valutazione qualità dell’aria – ENOMONDO S.R.L. / CAVIRO DISTILLERIE S.R.L. Pag. 66
STATO FUTURO ( Solo Nuovo Intervento) - Valore Giornaliero del Livello totale di concentrazione di SO2 (µg/m3) - Area 5 km x 5 km - Limite di Legge DL 155/2010: 125 µg/m3
Studio Alfa S.r.l. Valutazione qualità dell’aria – ENOMONDO S.R.L. / CAVIRO DISTILLERIE S.R.L. Pag. 67
STATO FUTURO ( Solo Nuovo Intervento) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di SO2 (µg/m3) - Area 5 km x 5 km - Limite di Legge DL 155/2010: 350 µg/m3
Studio Alfa S.r.l. Valutazione qualità dell’aria – ENOMONDO S.R.L. / CAVIRO DISTILLERIE S.R.L. Pag. 68
STATO FUTURO ( Solo Nuovo Intervento) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di HCl (µg/m3) - Area 5 km x 5 km
Studio Alfa S.r.l. Valutazione qualità dell’aria – ENOMONDO S.R.L. / CAVIRO DISTILLERIE S.R.L. Pag. 69
STATO FUTURO ( Solo Nuovo Intervento) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di HF
(µg/m3) - Area 5 km x 5 km
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STATO FUTURO ( Solo Nuovo Intervento) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di COT (µg/m3) - Area 5 km x 5 km
Studio Alfa S.r.l. Valutazione qualità dell’aria – ENOMONDO S.R.L. / CAVIRO DISTILLERIE S.R.L. Pag. 71
STATO FUTURO ( Solo Nuovo Intervento) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di Zn (µg/m3) - Area 5 km x 5 km
Studio Alfa S.r.l. Valutazione qualità dell’aria – ENOMONDO S.R.L. / CAVIRO DISTILLERIE S.R.L. Pag. 72
STATO FUTURO ( Solo Nuovo Intervento) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di Metalli Totali (µg/m3) - Area 5 km x 5 km
Studio Alfa S.r.l. Valutazione qualità dell’aria – ENOMONDO S.R.L. / CAVIRO DISTILLERIE S.R.L. Pag. 73
STATO FUTURO ( Solo Nuovo Intervento) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di IPA
(ng/m3) - Area 5 km x 5 km – Limite di Legge DL 155/2010 per il BaP: 1 ng/m3
Studio Alfa S.r.l. Valutazione qualità dell’aria – ENOMONDO S.R.L. / CAVIRO DISTILLERIE S.R.L. Pag. 74
STATO FUTURO ( Solo Nuovo Intervento) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di Hg (ng/m3) - Area 5 km x 5 km - Valore Obiettivo DL 155/2010: 5 ng/m3
Studio Alfa S.r.l. Valutazione qualità dell’aria – ENOMONDO S.R.L. / CAVIRO DISTILLERIE S.R.L. Pag. 75
STATO FUTURO ( Solo Nuovo Intervento) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di
Cadmio (Cd) (ng/m3) - Area 5 km x 5 km – Valore Obiettivo DL 155/2010: 50 ng/m3
Studio Alfa S.r.l. Valutazione qualità dell’aria – ENOMONDO S.R.L. / CAVIRO DISTILLERIE S.R.L. Pag. 76
STATO FUTURO ( Solo Nuovo Intervento) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di Diossine (PCDD/DF) (fg/m3) - Area 5 km x 5 km – Valore Obiettivo Commissione Tossicologica
Nazionale: 40 fg/m3
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RISULTATI DELLE SIMULAZIONI
STATO FUTURO (Post Operam)
STATO FUTURO (Post Operam) - Valore Massimo 8 ore del Livello totale di concentrazione di Monossido di Carbonio (mg/m3) - Area 5 km x 5 km - Limite di Legge DL 155/2010: 10 mg/m3
Studio Alfa S.r.l. Valutazione qualità dell’aria – ENOMONDO S.R.L. / CAVIRO DISTILLERIE S.R.L. Pag. 78
STATO FUTURO (Post Operam) – Valore Annuale del Livello totale di concentrazione di Biossidi di Azoto (NO2) (µg/m3) - Area 5 km x 5 km - Limite di Legge DL 155/2010: 40 µg/m3
Studio Alfa S.r.l. Valutazione qualità dell’aria – ENOMONDO S.R.L. / CAVIRO DISTILLERIE S.R.L. Pag. 79
STATO ATTUALE (Ante Operam) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di Biossidi di Azoto (NO2) (µg/m3) - Area 5 km x 5 km - Limite di Legge DL 155/2010: 200 µg/m3 (da non superare
più di 18 volte l’anno)
Studio Alfa S.r.l. Valutazione qualità dell’aria – ENOMONDO S.R.L. / CAVIRO DISTILLERIE S.R.L. Pag. 80
STATO FUTURO (Post Operam) - Valore Giornaliero del Livello totale di concentrazione di Particolato (PM10) (µg/m3) - Area 5 km x 5 km - Limite di Legge DL 155/2010: 50 µg/m3 (da non superare più di 35
volte l’anno)
Studio Alfa S.r.l. Valutazione qualità dell’aria – ENOMONDO S.R.L. / CAVIRO DISTILLERIE S.R.L. Pag. 81
STATO FUTURO (Post Operam) - Valore Annuale del Livello totale di concentrazione di Particolato (PM10) (µg/m3) - Area 5 km x 5 km - Limite di Legge DL 155/2010: 40 µg/m3
Studio Alfa S.r.l. Valutazione qualità dell’aria – ENOMONDO S.R.L. / CAVIRO DISTILLERIE S.R.L. Pag. 82
STATO FUTURO (Post Operam) - Valore Giornaliero del Livello totale di concentrazione di SO2 (µg/m3) - Area 5 km x 5 km - Limite di Legge DL 155/2010: 125 µg/m3
Studio Alfa S.r.l. Valutazione qualità dell’aria – ENOMONDO S.R.L. / CAVIRO DISTILLERIE S.R.L. Pag. 83
STATO FUTURO (Post Operam) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di SO2 (µg/m3) -
Area 5 km x 5 km - Limite di Legge DL 155/2010: 350 µg/m3
Studio Alfa S.r.l. Valutazione qualità dell’aria – ENOMONDO S.R.L. / CAVIRO DISTILLERIE S.R.L. Pag. 84
STATO FUTURO (Post Operam) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di HCl (µg/m3) -
Area 5 km x 5 km
Studio Alfa S.r.l. Valutazione qualità dell’aria – ENOMONDO S.R.L. / CAVIRO DISTILLERIE S.R.L. Pag. 85
STATO FUTURO (Post Operam) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di HF (µg/m3) -
Area 5 km x 5 km
Studio Alfa S.r.l. Valutazione qualità dell’aria – ENOMONDO S.R.L. / CAVIRO DISTILLERIE S.R.L. Pag. 86
STATO FUTURO (Post Operam) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di COT (µg/m3) -
Area 5 km x 5 km
Studio Alfa S.r.l. Valutazione qualità dell’aria – ENOMONDO S.R.L. / CAVIRO DISTILLERIE S.R.L. Pag. 87
STATO FUTURO (Post Operam) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di Zn (µg/m3) -
Area 5 km x 5 km
Studio Alfa S.r.l. Valutazione qualità dell’aria – ENOMONDO S.R.L. / CAVIRO DISTILLERIE S.R.L. Pag. 88
STATO FUTURO (Post Operam) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di Metalli Totali
(µg/m3) - Area 5 km x 5 km
Studio Alfa S.r.l. Valutazione qualità dell’aria – ENOMONDO S.R.L. / CAVIRO DISTILLERIE S.R.L. Pag. 89
STATO FUTURO (Post Operam) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di IPA (ng/m3) -
Area 5 km x 5 km – Limite di Legge DL 155/2010 per il BaP: 1 ng/m3
Studio Alfa S.r.l. Valutazione qualità dell’aria – ENOMONDO S.R.L. / CAVIRO DISTILLERIE S.R.L. Pag. 90
STATO FUTURO (Post Operam) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di Hg (ng/m3) -
Area 5 km x 5 km - Valore Obiettivo DL 155/2010: 5 ng/m3
Studio Alfa S.r.l. Valutazione qualità dell’aria – ENOMONDO S.R.L. / CAVIRO DISTILLERIE S.R.L. Pag. 91
STATO FUTURO (Post Operam) - Valore Orario del Livello totale di concentrazione di Cadmio (Cd)
(ng/m3) - Area 5 km x 5 km – Valore Obiettivo DL 155/2010: 50 ng/m3