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1 Marzo 2015 1 L Apertura Apertura Numero 1 - Marzo 2015 IN QUESTO NUMERO FOCUS La valutazione di efficacia degli interventi di promozione della sicurezza nelle scuole NEWS Aggiornamento delle tabelle delle malattie professionali Efficacia degli interventi di promozione della sicurezza nelle scuole a valutazione, in senso generale, è il confronto dei risultati di un’attività con gli obiettivi prefissati, il cui scopo consiste nella possibilità di esprimere un giudizio di merito in vista della prosecuzione dell’intervento oppure in funzione della sua trasferibilità o ripetibilità. La valutazione di efficacia degli interventi di prevenzione pubblica supporta l’azione dei decisori pubblici con l’obiettivo di valorizzare le attività di documentata efficacia e di modificare o dismettere quelle a scarsa ricaduta. Negli interventi di promozione della sicurezza nelle scuole piemontesi, promossi da Regione Piemonte, INAIL Piemonte e Ufficio Scolastico Regionale, sono sempre state previste attività di monitoraggio e valutazione, con l'utilizzo di diversi strumenti quali riunioni periodiche di verifica, griglie, questionari e relazioni di avanzamento lavori. In queste attività valutative non erano mai stati presi in considerazione degli indicatori di impatto sulla salute degli studenti in termini di riduzione degli eventi infortunistici. Per la prima volta, i progetti delle Reti di scuole per la sicurezza realizzati nel 2013 sono stati affiancati da un progetto di valutazione di impatto sulla salute, affidato al Servizio di Epidemiologia dell’ASL TO3 della Regione Piemonte. L’indagine ha preso avvio dai seguenti interrogativi: gli interventi didattici condotti nelle scuole hanno contribuito alla diminuzione degli infortuni scolastici? Dove e come avvengono gli infortuni a scuola? E’ corretto agire sui comportamenti messi in atto dai discenti in tipiche situazioni scolastiche ? Oppure è meglio concentrarsi solo sugli interventi strutturali di messa in sicurezza delle scuole? Partendo da questi interrogativi, il progetto si è posto i seguenti obiettivi: - progettare e realizzare un piano di valutazione di impatto sugli eventi infortunistici delle azioni didattiche attivate dalle Reti di scuole per la sicurezza nel biennio 2010-11; - descrivere gli infortuni scolastici accaduti in Piemonte negli ultimi anni, individuando le dinamiche più frequenti al fine di attivare le opportune azioni di prevenzione. E’ stato adottato un modello di studio pre-post, misurando l’incidenza infortunistica prima e dopo l’intervento e affiancando analoghe analisi su un gruppo di controllo. Il gruppo di intervento è stato individuato tra le scuole che hanno realizzato degli interventi di promozione della sicurezza nel 2010-11. Il gruppo di controllo è stato individuato tra le scuole che non hanno realizzato progetti sulla sicurezza nello stesso periodo. In entrambi i gruppi di scuole sono stati rilevati gli infortuni accaduti nel periodo 2008-2012. I risultati finali del progetto si basano sull’elaborazione di un campione significativo di infortuni scolastici da cui è stato possibile ricavare indicazioni sull’efficacia delle azioni finora svolte nelle scuole scelte come gruppo di intervento, ma anche sugli indici e sulle frequenze infortunistiche nella scuola. I risultati ottenuti indicano come nelle scuole di intervento il fenomeno infortunistico sia in decrescita rispetto alle scuole di controllo. In questo numero, la rendicontazione dei risultati del lavoro di valutazione di efficacia degli interventi di promozione della sicurezza svolto dal Servizio di Epidemiologia dell’ASL TO3 è corredata da un’analisi sull’andamento infortunistico nelle scuole del Piemonte.

Efficacia degli interventi di promozione

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raNumero 1 - Marzo 2015

IN QUESTO NUMERO

FOCUSLa valutazione di efficacia degli interventidi promozione della sicurezza nelle scuole

NEWSAggiornamento delle tabelle dellemalattie professionali

Efficacia degli interventi di promozionedella sicurezza nelle scuole

a valutazione, in senso generale, è il confrontodei risultati di un’attività con gli obiettivi prefissati,il cui scopo consiste nella possibilità di esprimereun giudizio di merito in vista della prosecuzionedell’intervento oppure in funzione della suatrasferibilità o ripetibilità.La valutazione di efficacia degli interventi diprevenzione pubblica supporta l’azione dei decisoripubblici con l’obiettivo di valorizzare le attività didocumentata efficacia e di modificare odismettere quelle a scarsa ricaduta.Negli interventi di promozione della sicurezza nellescuole piemontesi, promossi da RegionePiemonte, INAIL Piemonte e Ufficio ScolasticoRegionale, sono sempre state previste attività dimonitoraggio e valutazione, con l'utilizzo di diversistrumenti quali riunioni periodiche di verifica, griglie,questionari e relazioni di avanzamento lavori. Inqueste attività valutative non erano mai stati presiin considerazione degli indicatori di impatto sullasalute degli studenti in termini di riduzione deglieventi infortunistici.Per la prima volta, i progetti delle Reti di scuole perla sicurezza realizzati nel 2013 sono stati affiancatida un progetto di valutazione di impatto sulla salute,affidato al Servizio di Epidemiologia dell’ASL TO3della Regione Piemonte.L’indagine ha preso avvio dai seguentiinterrogativi: gli interventi didattici condotti nellescuole hanno contribuito alla diminuzione degliinfortuni scolastici? Dove e come avvengonogli infortuni a scuola? E’ corretto agire suicomportamenti messi in atto dai discenti intipiche situazioni scolastiche ? Oppure è meglioconcentrarsi solo sugli interventi strutturali dimessa in sicurezza delle scuole?Partendo da questi interrogativi, il progetto siè posto i seguenti obiettivi:- progettare e realizzare un piano divalutazione di impatto sugli eventi infortunisticidelle azioni didattiche attivate dalle Reti di scuoleper la sicurezza nel biennio 2010-11;

- descrivere gli infortuni scolastici accaduti inPiemonte negli ultimi anni, individuando ledinamiche più frequenti al fine di attivare leopportune azioni di prevenzione.E’ stato adottato un modello di studio pre-post,misurando l’incidenza infortunistica prima e dopol’intervento e affiancando analoghe analisi su ungruppo di controllo. Il gruppo di intervento è statoindividuato tra le scuole che hanno realizzatodegli interventi di promozione della sicurezza nel2010-11. Il gruppo di controllo è statoindividuato tra le scuole che non hannorealizzato progetti sulla sicurezza nello stessoperiodo. In entrambi i gruppi di scuole sonostati rilevati gli infortuni accaduti nel periodo2008-2012.I risultati finali del progetto si basanosull’elaborazione di un campione significativo diinfortuni scolastici da cui è stato possibile ricavareindicazioni sull’efficacia delle azioni finora svoltenelle scuole scelte come gruppo di intervento,ma anche sugli indici e sulle frequenzeinfortunistiche nella scuola. I risultati ottenutiindicano come nelle scuole di intervento ilfenomeno infortunistico sia in decrescita rispettoalle scuole di controllo.In questo numero, la rendicontazione dei risultatidel lavoro di valutazione di efficacia degli interventidi promozione della sicurezza svolto dal Serviziodi Epidemiologia dell’ASL TO3 è corredata daun’analisi sull’andamento infortunistico nelle scuoledel Piemonte.

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Valutazione di efficacia degli interventidi promozione della sicurezza nelle scuoledi A. Bena e E. Farina (ASL TO3)

Coordinamento redazionaleAlessandro Palese

RedazionePierluigi Gatti (SPreSAL ASL AL), Raffaele Ceron, France-sca Gota (SPreSAL ASL CN1), Erica Moretto (SPreSALASL CN2), Antonino Bertino (SPreSAL ASL TO1), MicheleMontrano, Giacomo Porcellana (SPreSAL ASL TO3),Maria Gullo (INAIL Piemonte), Silvano Santoro (DoRSASL TO3), Flaminio Cicconi (ASL NO)

Hanno collaborato a questo numeroAntonella Bena, Elena Farina (ASL TO3), MariaTomaciello (INAIL Piemonte)

Chi volesse proporre articoli, argomenti di discussione, ecc. puòcontattare la redazione scrivendo a: [email protected] newsletter è pubblicata nel sito web della Regione Piemonte.

Regione Piemonte - Direzione SanitàSettore Prevenzione e veterinaria

Via Lagrange 24, 10123 TorinoTel. 011.432.4761 E-mail: [email protected]

Numero 1 - anno XII - marzo 2015

Tutti gli articoli pubblicati sulla newsletter sono da considerarsiarticoli resi a titolo gratuito. E’ consentita la riproduzione ediffusione, parziale o totale, degli articoli pubblicati nellanewsletter, a condizione che gli articoli riprodotti non sianooggetto di forme di commercializzazione e che sia riportatal’indicazione della fonte, dell’articolo e degli autori.

Il Servizio di Epidemiologia dell’ASL Torino 3,nell’ambito di una collaborazione tra laDirezione Sanità Pubblica della RegionePiemonte, l’Ufficio Scolastico Regionale e laDirezione Inail del Piemonte, ha condotto unprogetto di valutazione di impatto sugli eventiinfortunistici delle azioni messe in campo dallescuole del Piemonte per la prevenzione degliinfortuni scolastici. Sono state coinvolte lereti di scuole partecipanti ai piani dipromozione della cultura della sicurezza nellescuole della regione Piemonte.Il razionale e il disegno dello studio sono statidescritti in due newsletter precedenti (ISLSn. 3/2012; ISLS n. 3/2014). In sintesi, èstato adottato un modello di studio pre-post, che prevede la misurazionedell’incidenza infortunistica prima e dopo gliinterventi, con affiancamento di un gruppodi controllo. Dal confronto della situazionedelle scuole di controllo con quelle diintervento è possibile valutare se i progettirealizzati abbiano determinato una riduzionedegli infortuni. Qui si vogliono illustrare iprincipali risultati sia attraverso la descrizionedegli infortuni raccolti sia in termini divalutazione di efficacia.

Gli infortuni raccoltiGli infortuni raccolti sono stati descritti siaquantitativamente (numero e frequenza perdiverse caratteristiche) sia qualitativamente(analisi della dinamica). Entrambe lecaratteristiche possono infatti fornireinteressanti indicazioni per la prevenzione.Nell’ambito del progetto sono stati raccolti idati relativi agli infortuni accaduti in 187

plessi, di cui: 86 (46%) Primarie, 25 (13%)Secondarie di I° e 76 (41%) Secondarie diII°. In totale sono stati registrati 2.918infortuni accaduti tra l’01/01/2008 e il 31/07/2012: 540 nelle scuole primarie, 769delle secondarie di I° e 1.609 nelleSecondarie di II°. Il tasso di infortunio,calcolato x100 studenti, è 0,92 nelle scuoleprimarie, 2,08 nelle secondarie di I° e 1,44nelle secondarie di II° (Tabella 1).

La maggior parte degli incidenti hannoprovocato contusioni, distorsioni elussazioni, ma nelle scuole primarie sono piùfrequenti le ferite e le fratture rispetto allesecondarie. Nelle secondarie di I° il 46% degliincidenti ha provocato una contusionementre nelle secondarie di II° il 40% è unadistorsione o lussazione.Nelle primarie sono più frequenti rispetto allesecondarie gli infortuni alla testa e allebraccia, mentre nelle secondarie di I° sonopiù frequenti gli infortuni alle mani (33%) enelle secondarie di II° sono più frequenti gliinfortuni ai piedi (29%).Il luogo di accadimento prevalente è diversonei diversi ordini di scuola. La palestra è illuogo più frequente nelle secondarie di I°(60%) e nelle secondarie di II° (71%),mentre nelle primarie sono più frequenti gliinfortuni nei locali interni, in cortile e ingiardino (66%) (Figura 1).

Tabella 1. Tassi di infortunio (x100 studenti) pergrado del plesso

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I risultati dei test statistici confermano chela natura e la sede degli infortuni e il luogo incui sono accaduti differisconosignificativamente tra i gradi dei plessi.Le dinamiche degli infortuni sono stateapprofondite attraverso un’analisi informaticadei testi (text mining) al fine di individuare leparole più frequentemente utilizzate.Dapprima i testi sono stati ridotti ai proprilemmi: ogni termine è stato riportato allacategoria grammaticale della forma graficacosì come viene riconosciuta nel vocabolario.In seguito stato sono state costruite wordcloud util izzando uno dei softwarecomunemente reperibile in ambiente internet(http://www.wordle.net). Una nuvola dietichette, o word cloud, è unarappresentazione visuale di una raccolta diparole ognuna delle quali ha una grandezza(font o colore) proporzionale al numero divolte in cui compare nel testo.Dall’analisi delle dinamiche degli infortuni èemerso che mediamente l’evento è descrittotramite 12 parole, anche se la variabilità èalta: per un quarto delle dinamiche sonoutilizzate meno di 6 parole e per un altroquarto più di 16 parole. Stratificando ledinamiche per ordine della scuola si nota chenelle primarie e nelle secondarie di I° la mediadi parole utilizzate è rispettivamente di 10.7e 10.6 (mediana = 9 in entrambi i casi),mentre nelle secondarie di II° la media è di

Figura 1. Distribuzione percentuale infortuni per luogo di accadimento e grado del plesso

13 (mediana = 13). Questa differenza risultastatisticamente significativa.Nella Figura 2 sono presentate le word cloudrelative alle venti parole più utilizzate nelledescrizioni delle dinamiche, per grado dellascuola. Per descrivere gli infortuni delleprimarie la parola più utilizzata è “cadere”, esono molto frequenti le parole “giocare”,“compagno”, “correre”, “battere” e“inciampare”. Per descrivere gli infortuni dellesecondarie di I° vengono utilizzate di menole parole “compagno” e “inciampare”, e dipiù le parole “palla” e “ginnastica”. Inoltrecompaiono tra le prime venti le parole“esercizio”, “partita” e “pallavolo”. Nelledescrizioni degli infortuni delle secondarie diII° vengono utilizzate ancora meno le parole“compagno” e “cadere” e non compare piùtra le prime venti “inciampare”. Sono piùutilizzate le parole “partita”, “ginnastica” e“pallavolo”, e compaiono tra le prime ventile parole “calcio”, “basket” e “calcetto”.L’analisi delle descrizioni testuali permette diverificare e approfondire gli aspettievidenziati tramite l’analisi descrittivaquantitativa. Innanzitutto si conferma che iluoghi e le modalità di accadimento sonodiversi a seconda del grado del plesso. Nellescuole primarie gli infortuni avvengonoprincipalmente in contesti di gioco, in classeo durante la ricreazione in cortile, e moltospesso gli incidenti sono dovuti a dinamiche

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Figura 2. 20 parole più frequenti nelle descrizioni infortuni; Word cloud per grado del plesso

di interazione con i compagni. Conl’aumentare dell’età, invece, gli infortuniaccadono più frequentemente in palestra,durante la lezione di ginnastica. Nelle scuolesuperiori si tendono a fare maggiormentegiochi di squadra organizzati, come pallavolo,calcio, calcetto e basket.La differenza nelle attività svolte durantel’orario scolastico, in particolare quellesportive, influenza anche la natura e la sededegli infortuni. Nelle scuole secondarie di II°si producono maggiormente distorsioni elussazioni ai piedi. Invece nelle scuoleprimarie si hanno principalmente ferite econtusioni alla testa procurati correndo,battendo e inciampando.La differenza nelle medie di parole utilizzatenelle descrizioni suggerisce che gli eventiaccaduti nelle secondarie di II° hanno unadinamica più complessa e che quindinecessitino di una descrizione più esaustiva.Dall’analisi descrittiva appena riportataemergono alcuni risultati interessanti,

coerenti con quanto riportato nell’unicarevisione di letteratura disponibile (1). In

Tabella 2. Suddivisione dei plessi tra interventi econtrolli per grado del plesso

particolare sono confermate le differenze deitassi di infortunio per grado della scuola e sisegnala che in genere sono più a rischio glistudenti delle secondarie di I°. Sonoconfermate anche le differenze per gradodel plesso relativamente alla natura, alla sedee al luogo di accadimento.

Gli interventi sono efficaci?Dal gennaio 2010 al luglio 2011 sono statiimplementati 24 progetti di promozione della

Primarie

Secondarie I°

Secondarie II°

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cultura della sicurezza nella scuola, chehanno coinvolto 58.000 studenti e 4.700insegnanti, distribuiti su tutto il territorioregionale. Dal monitoraggio delle attività sonoemersi risultati molto positivi, sia in terminidi utilità delle conoscenze acquisite, sia diinquadramenti teorico-metodologici, sia dipresentazione e analisi delle esperienze (tuttii dati sono raccolti in una relazione moltoaccurata e articolata disponibile sul sitowww.DoRS.it). Il progetto in corso vuolecompletare la valutazione con unamisurazione di impatto sulla salute tentandodi rispondere ad una domanda: l’interventocondotto è riuscito a diminuire gli infortuniscolastici?Il gruppo di intervento è composto da 68plessi che hanno attuato un progetto dipromozione della sicurezza; il gruppo dicontrollo è costituito da 119 plessi aderentialle nuove reti formatesi nell’ambitodell’Accordo 2011-15 che non hannorealizzato progetti sulla sicurezza nel periododi interesse (Tabella 2). Sono stati consideratitutti gli ordini di scuola tranne le scuoledell’infanzia. Le primarie e le secondarie diII° sono le scuole maggiormenterappresentate.Al fine di valutare l’efficacia degli interventi èstato confrontato l’andamento dei tassi diinfortunio in cinque anni scolastici (2007/2008

Figura 3. Tassi di infortunio(*1000 studenti) stratificati per scuole di intervento e controllo

- 2011/2012) tra il gruppo di intervento e ilgruppo di controllo. Nella Figura 3 sonoriportati i tassi di infortunio per il totale deiplessi di intervento e controllo. In entrambi icasi i tassi tendono ad aumentare nel corsodel tempo, sebbene in misura più marcatanei plessi di controllo. I plessi di interventomostrano tassi più elevati rispetto al controlloper tutto il periodo considerato, ma nell’annoscolastico 2011-12 le differenze sono quasidel tutto eliminate.

Siccome i progetti attivati riguardavanoprincipalmente la sicurezza nei locali internidella scuola, ma non gli infortuni in palestra,i tassi sono stati stratificati per luogo diaccadimento. In figura 4 sono riportati i tassidi infortunio, totali e suddivisi per grado,accaduti nei locali interni. In tutti i grafici sievidenzia un andamento in diminuzione neiplessi di intervento e, viceversa, un aumentodei tassi nei plessi di controllo. Nell’annoscolastico 2011-12 il tasso infortunistico neiplessi di intervento è inferiore rispetto a quellodi controllo sia nelle primarie sia nellesecondarie di I°. I risultati suggeriscono chegli interventi effettuati abbiano contribuito aridurre il tasso di infortuni accaduti nei localiinterni a fronte di un andamento generale(rappresentato dai plessi di controllo) in aumento.

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Figura 4. Tassi di infortunio (*1000 studenti) relativi ai locali interni stratificati per scuole diintervento e controllo, totali e suddivisi per grado

Quali implicazioni per la prevenzione?I risultati descritti nei paragrafi precedentisuggeriscono strategie di prevenzione perle scuole su tre diversi livelli:- tipologie di infortuni da affrontare;- metodologie di intervento da adottare;- strumenti utili per la valutazione e laprogrammazione.L’analisi degli infortuni scolastici accaduti inun gruppo di scuole del Piemonte nel 2008-2012 aggiorna i risultati dell’unico studioitaliano reperibile in letteratura, risalenteormai al 1987 (2). I risultati sono perciò diparticolare rilevanza e possono essere unriferimento per le scuole, nel momento incui si accingono a studiare più in profonditàla loro situazione specifica al fine di pianificareopportune azioni di prevenzione. Le strategiedovrebbero essere pianificate in manieradiversificata a seconda del grado dellascuola; un’attenzione particolare dovrebbeessere dedicata alle attività sportive svoltenelle palestre, che sono il luogo diaccadimento principale nelle scuolesecondarie, mentre per quanto riguarda lescuole primarie l’attenzione dovrebbe esserefocalizzata sulle dinamiche relazionali tra icompagni.

L’analisi dell’andamento degli infortuniaccaduti nel periodo 2008-2012 suggerisceche gli interventi effettuati hanno contribuitoa ridurre il tasso di infortuni accaduti nei localiinterni. I progetti, costruiti nell’ambito di unospecifico percorso formativo, rispondono aprecisi modelli teorico-metodologici e sonostati costantemente monitorati in termini diutilità delle conoscenze acquisite, aderenzaa criteri qualitativi, gradimento (3). Glistrumenti, le metodologie e il piano dimonitoraggio adottati dovrebbero dunqueessere mantenuti anche per gli interventifuturi.La rilevazione delle informazioni necessarieper la conduzione del progetto è stataparticolarmente lunga e onerosa. Lemodalità di rilevazione erano piuttostodifferenti nelle diverse scuole coinvolte:alcune disponevano di un registro elettronicomentre altre lo detenevano in formacartacea; pur concordando un elencocomune di informazioni da raccogliere nonè stato definito uno standard di accuratezza.Sebbene la letteratura suggerisca dianalizzare anche la gravità degli infortunipoiché è differenziale per grado della scuola,nel lavoro non è stato possibile tenernecontro poichè la variabile relativa alla

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prognosi non è di buona qualità. Dal 1° luglio2013 è diventata obbligatoria la denunciaelettronica degli infortuni scolastici all'INAIL,attraverso il portale del Ministerodell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.Per poter completare la denuncia ènecessario compilare tutti i campi obbligatoriproposti dal sistema, per cui la qualità, lacompletezza e la fruibilità delle informazionidovrebbe aumentare. L’informatizzazionedel sistema, rendendo disponibili informazionistandardizzate a livello centrale, faciliterà laconduzione di studi di buona qualità, utili perla valutazione e la programmazione delleattività di prevenzione. La presenza di archiviinformatizzati anche a livello di singola scuolapermetterebbe una programmazione piùspecifica e completa anche a livello perifericononché di assolvere in modo più rapido edefficiente agli obblighi di legge.L’analisi delle dinamiche infortunistiche hamostrato l’importanza della descrizione deglieventi come strumento di approfondimento,evidenziando anche la necessità di condurreazioni per giungere ad una percezione delrischio più corretta (si contano infortunidescritti come accidentali anche se accidentalinon sono). Molti autori considerano lanarrazione della dinamica infortunisticafondamentale per l’analisi eziologica el’individuazione di priorità e strategie diintervento, consentendo l’identificazione dicomportamenti complessi, attitudini edinterazioni dei soggetti nella ricostruzione deiprocessi decisionali e del contesto in cui si èverificato l’infortunio (4). Il sistema più direttoper imparare dalle esperienze degli altri èraccontare le storie. La prevenzione basatasulla narrazione si è dimostrata efficace nelprodurre cambiamenti nella attivitàprofessionale degli operatori perchéfavorisce processi di identificazione con gliobiettivi della prevenzione, rende più efficacela formazione dei lavoratori, motiva gliinteressati alla collaborazione per laprogettazione di sistemi preventivi efficaci econsente l’individuazione di nuovi ambiti diricerca e l’elaborazione di nuove norme (5,6). Tale approccio, già sperimentato consuccesso con gli operatori dei Servizi SPreSALdel Piemonte nell’analisi di infortuni mortali egravi, potrebbe utilmente essere applicatoagli infortuni scolastici.Quella presentata in queste pagine è la primaesperienza in Italia di valutazione di impattodegli interventi di promozione della sicurezzanella scuola. Le analisi effettuatesuggeriscono effetti positivi nel breve periodo

(un anno dopo) nelle scuole di interventorispetto a quelle di controllo. La letteratura(7) suggerisce tuttavia di misurare l’effettodegli interventi di prevenzione per un temposufficientemente lungo (almeno tre anni).Sarebbe interessante completare il lavoroanche sfruttando la semplificazione diraccolta delle informazioni rappresentatadalle nuove modalità di denuncia elettronicadegli infortuni. Sebbene non sia possibileconfrontarsi con altri territori è auspicabileche esperienze simili vengano sviluppateanche da altre Regioni in modo daconsolidare il patrimonio di conoscenze e distrumenti a disposizione della scuola e, indefinitiva, della salute della collettività.

Bibliografia

1. Laflamme L, Menckel E. School injuriesin an occupational health perspective: whatdo we learn from community basedepidemiological studies? Inj Prev.1997;3(1):50-56.2. Pagano A, Cabrini E, Anelli M, Bernuzzi S,Lopiccoli S, Fischer P. Accidents in the schoolenvironment in Milan, a five year survey. EurJ Epidemiol. 1987;3(2):196-201.3. Dettoni L (a cura di). Scuola e sicurezza:dall’esperienza di un lavoro in reteraccomandazioni pratiche a supporto dellaprogettazione. Settembre 2011.www.dors.it4. Jorgensen K. A systematic use ofinformation from accidents as a basis ofprevention activities. Saf Sci 2008; 46(2):164-175.5. Ricketts M, et al. Using stories to battleunintentional injuries: narratives in safety andhealth communication. Social Science &Medicine 70 (2010) 1441–1449.6. Cullen ET, Fein AH. Tell me a story. Whystories are essential to effective safetytraining. DHHS (NIOSH) Publication No.2005-152 August 2005.7. Mischke C. Occupational safety and healthenforcement tools for preventingoccupational diseases and injuries (Review)The Cochrane Library 2013, Issue 8.

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Analisi del fenomeno infortunisticonelle scuoledi M. Gullo e M. Tomaciello (INAIL Piemonte)

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Le attività scolastiche, come ogni altraattività produttiva, non sono esenti dalrischio infortunistico che interessa, secondole statistiche INAIL, prevalentemente, glistudenti, essenzialmente perché piùnumerosi del personale docente e nondocente.Qui viene presentato, in sintesi, il risultato diuno studio sugli infortuni, soggetti a tutelaINAIL, verificatisi fra la popolazionestudentesca delle scuole statali del Piemontenel periodo 2010-2013.È necessario premettere che gli studenti dellescuole statali godono di un’assicurazione cheviene gestita dall’INAIL per conto dello Statoe che prevede la tutela, secondo ledisposizioni del DPR 1124/65, in viaeccezionale solo per alcune attività.Pertanto, il quadro degli infortuni che verràdescritto non coincide, per entità numerica,con il numero complessivo di infortuni chehanno coinvolto gli studenti delle scuolepubbliche nel periodo di osservazione.Nel Grafico 1 sono rappresentati gli infortunidegli studenti delle scuole pubbliche segnalatia INAIL nel periodo 2010-2013.Complessivamente, se pure con unandamento discontinuo si osserva un calo nelnumero dei casi denunciati con una variazionepercentuale fra il 2010 e il 2013 pari a meno il4 per cento circa. Nel periodo di osservazionenon sono stati segnalati casi mortali.

La distribuzione dei casi nelle province indica,come evidenziato in Tabella 1, la prevalenzadel fenomeno nella provincia di Torino e diCuneo dove è più elevato il numero distudenti.È opportuno precisare che il numero degliinfortuni denunciati non è indice della realedimensione del rischio, in quanto questa vamisurata attraverso il rapporto fra i casiriconosciuti come positivi e il numero deglistudenti.

L’aggregazione degli infortuni denunciati perclassi di età, secondo la classificazione INAIL,consente una separazione convenzionale fragli studenti universitari (età compresa fra 19e 26 anni) e gli studenti delle scuoledell’infanzia, primarie e secondarie (classi dietà fino a 13 anni e fra 14 e 18 anni). I datianalizzati evidenziano come il fenomenointeressi nel 57 per cento dei casi gli studentidi età sino a 13 anni (scuole dell’infanzia,primarie e secondarie di primo grado); nel39 per cento dei casi gli studenti etàcompresa fra 14 e 18 anni (scuolesecondarie di secondo grado). Solo un 4 percento ha interessato studenti di etàcompresa fra 19 e 26 anni.L’aggregazione per sesso degli infortunidenunciati evidenzia una leggera prevalenzaper i maschi con il 55 per cento dei casisegnalati.

Grafico 1 – Infortuni occorsi agli studenti delle scuole statali in Piemonte nel periodo 2010-13

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Dal quadro delle definizioni (Grafico 2)emerge che, complessivamente, il 56 percento dei casi denunciati è stato definitopositivamente dall’INAIL. Si tratta di infortuniper i quali non è stato corrisposto indennizzopoiché hanno comportato menomazioni digrado inferiore al 6 per cento per il quale èprevista, solo per i lavoratori percettori direddito, l’erogazione della cosiddetta“temporanea” che agli studenti non è dovuta,con la sola eccezione degli studentilavoratori.Gli infortuni in franchigia, cioè quelli occorsiin circostanze rientranti nella tutela INAIL mache comportano una prognosi di tre giornicompreso quello dell’evento e per i quali,secondo il disposto normativo, non vigel’obbligo della denuncia all’ INAIL,costituiscono un 11 per cento dei casidenunciati. Il 33 per cento dei casi è statodefinito negativamente, in quanto si sonoverificati per circostanze non rientranti nellatutela INAIL o per i quali non è statoriconosciuto il nesso causale.I casi più gravi, per i quali è stato corrispostoun indennizzo sono 56 in quattro anni: 55casi hanno comportato danni conmenomazione di grado compreso fra il 6 e il15 per cento per i quali è stato erogato un

capitale per l’indennizzo del danno biologico;un solo caso ha comportato la perditaanatomica, con grado di menomazionecompreso fra il 16 e il 32 per cento, per ilquale è stata erogata una rendita perl’indennizzo del danno biologico e del dannopatrimoniale presunto per legge. Come giàriferito, non sono stati registrati casi mortali.Dalle dinamiche del fenomeno (valutatesecondo le codifiche ESAW applicate a partiredal 2010 anche agli infortuni degli studenti)risulta che non è la “struttura scuola” con isuoi impianti, macchine, sostanze utilizzate adeterminare gli infortuni che, generalmente,avvengono per cadute in piano e per esserecolpiti da qualcosa o qualcuno. Infatti l’analisidella natura e sede della lesione indica cheprevalgono distorsioni, stiramenti e lesionisuperficiali (in misura del 71 per cento circa)che hanno interessato prevalentemente idistretti mano-polso e ginocchio-gamba-caviglia.In definitiva, i dati di carattere generaleconcordano con quelli particolari risultanti dallostudio della valutazione di efficacia condotta dalservizio di Epidemiologia dell’ASL TO3 e indicanoche gli studenti si infortunano, essenzialmente,per i comportamenti inadeguati e durante leattività svolte in palestra.

Tabella 1 – Infortuni occorsi aglistudenti delle scuole statali inPiemonte nel periodo 2010-13

Grafico 2 – Infortuni occorsi aglistudenti delle scuole statali inPiemonte nel periodo 2010-2013:esito della definizione

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Aggiornamento dell'elenco dellemalattie professionali ex art. 139del DPR 1124/65di F. Gota e R. Ceron (ASL CN1)

E' possibile rivolgere quesiti su questioni inerenti la sicurezza nei luoghidi lavoro al seguente indirizzo e-mail:

[email protected]

www.regione.piemonte.it/sanita/cms/sicurezza.html

Nella Gazzetta Ufficiale n. 212 del 12Settembre 2014 è stato pubblicato il Decretodel Ministro del Lavoro 10 Giugno 2014 atitolo “Aggiornamento dell’elenco dellemalattie professionali per le quali èobbligatoria la denuncia ai sensi e per glieffetti dell’articolo 139 del Testo Unicoapprovato con decreto del Presidente dellaRepubblica 30 giugno 1965 n. 1124, esuccessive modifiche e integrazioni”.L’articolo 2 del Decreto sottolinea chel’aggiornamento dell’elenco, con voci ingrassetto, riguarda esclusivamente, il gruppo6 «tumori professionali» e il gruppo 2«malattie da agenti fisici» con riferimentoalle sole patologie muscolo scheletriche, intutte le tre liste, ovvero: lista I - malattie lacui origine lavorativa è di elevata probabilità;lista II - malattie la cui origine lavorativa è dilimitata probabilità; lista III - malattie la cuiorigine lavorativa è possibile.Tra le principali novità lo spostamento dallalista II (limitata probabilità) alla lista I(elevata probabilità) della voce “ernia discalelombare” causata dall’agente “vibrazionitrasmesse al corpo intero per le attività guidadi automezzi pesanti e conduzione di mezzimeccanici”; relativamente ai tumori l’elencodelle voci aggiornate dalla CommissioneScientifica risulta più articolato, coninclusione, tra l’altro, nella lista I del tumorepolmonare correlato ad esposizione a silicelibera cristallina (quarzo e cristobalite), deitumori di laringe e ovaio correlati ad asbestoe del tumore del nasofaringe correlato apolveri di legno.Si ricorda che le liste aggiornate con il Decreto10/6/2014 rispondono a finalità di tipoconoscitivo epidemiologico, a differenza delletabelle di cui al DM 9/4/2008 “Nuove tabelledelle malattie professionali nell’industria enell’agricoltura di cui all’art. 3 del Decreto del

Presidente della Repubblica 1124/65 e smi”,che rispondono a finalità prettamente legateal riconoscimento assicurativo.A tale proposito si ricorda che il DecretoLegislativo 38/2000 “Disposizioni in materiadi assicurazione contro gli infortuni sul lavoroe le malattie professionali” ha previsto chel’elenco delle malattie soggette ad obbligodi segnalazione ai sensi dell’art. 139 DPR1124/65 comprenda le patologie di probabilee possibile origine professionale, da teneresotto osservazione ai fini della revisione delletabelle delle malattie professionali con finalitàassicurative di cui agli articoli 3 e 211 delsuddetto DPR, tramite l’istituzione, pressola banca dati INAIL, del Registro Nazionaledelle malattie causate dal lavoro ovvero adesso correlate.

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11 Marzo 2015

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sNotizie in primo pianoa cura della Redazione

Tra gli ultimi interpelli pubblicati nel sito delMinistero del Lavoro e delle Politiche sociali,si segnalano i seguenti quesiti:

Interpello n. 26/2014Con l’Interpello n. 26/2014, la Commissioneper gli Interpelli ex art. 12 del D.lgs. 81/08ha dato risposta ad una istanza, presentatadalla Federazione Sindacale Italiana deiTecnici e Coordinatori della Sicurezza(Federcoordinatori), sul campo diapplicazione del DI del 18/04/2014,cosiddetto “Decreto capannoni”, nel caso dicostruzione, ampliamento o ristrutturazionedi edifici o locali da adibire a lavorazioniindustriali e, in particolare, sulla notifica dicui all’art. 67 del D.lgs. 81/08 e smi esull’organo di vigilanza competente perterritorio.Secondo la Commissione Interpelli l’obiettivodella notifica di cui all’art. 67 è di informarel’organo di vigilanza sulle nuove attivitàlavorative nel territorio di competenza,mentre la notifica ai sensi dell’art. 99, chenon sostituisce la comunicazione ai sensidell’art. 67, ha l’obiettivo di rendere noti idati relativi al cantiere al fine di consentireall’organo di vigilanza di effettuare laprogrammazione degli interventi di controllonel comparto delle costruzioni.Per organo di vigilanza competente perterritorio si intende l’Azienda Sanitaria locale.

Interpello n. 27/2014Con l’Interpello n. 27/2014, la Commissioneper gli Interpelli ex art. 12 del D.lgs. 81/08ha dato risposta ad una istanza, presentatadalla Federazione Nazionale degli Ordini deiMedici Chirurghi e degli Odontoiatri(FNOMCeO), relativa al possibile conflitto diinteressi derivante dalla stipula di convenzionitra enti pubblici e ASL per lo svolgimentodella sorveglianza sanitaria ex art. 41 delD.lgs. 81/08.La Commissione Interpelli ha precisato che,ai sensi dell’art. 39 comma 2 del D.lgs. 81/08, il datore di lavoro può avvalersi perl’effettuazione della sorveglianza sanitaria diun dipendente di una struttura pubblica (ASL)o privata convenzionata, escludendo lapossibilità di potersi avvalere, ai sensi delcomma 3 del medesimo articolo, di unmedico di una struttura pubblica, assegnato

agli uffici di vigilanza, che non può prestarel’attività di medico competente ad alcun titoloe in alcuna parte del territorio nazionale.

Interpello n. 28/2014Con l’Interpello n. 28/2014, la Commissioneper gli Interpelli ex art. 12 del D.lgs. 81/08ha dato risposta ad una istanza, presentatadalla Federazione Nazionale degli Ordini deiMedici Chirurghi e degli Odontoiatri(FNOMCeO), relativa alla correttainterpretazione del comma 4 dell’art. 39 delD.lgs. 81/08 secondo cui il datore di lavoroassicura al MC le condizioni necessarie perlo svolgimento di tutti i suoi compitigarantendone l’autonomia e se questadisposizione è compatibile con unacollocazione funzionale e organizzativa inazienda del MC subordinata al RSPP.La Commissione Interpelli ha precisato chel'eventuale subordinazione gerarchica del MCal RSPP, nell’ambito di una organizzazioneaziendale, può riguardare i soli aspetti cheesulano da tale incarico, stante la condizionedi piena autonomia che deve essere garantitadal DL al MC per lo svolgimento delle propriefunzioni.

E’ possibile consultare le risposte completeai quesiti presentati alla CommissioneInterpelli nella Sezione dedicata alla sicurezzanei luoghi di lavoro del sito del Ministero delLavoro e delle Politiche sociali:

www.lavoro.gov.it/sicurezzalavoro/

Testo Unico sulla salute e sicurezza sullavoroDisponibile on line, nella sezione dedicata allasicurezza nei luoghi di lavoro del sito delMinistero del Lavoro e delle Politiche sociali,il testo coordinato del Decreto Legislativo 9aprile 2008 n. 81 in materia di tutela dellasalute e della sicurezza nei luoghi di lavorocon tutte le disposizioni integrative ecorrettive (edizione dicembre 2014).

www.lavoro.gov.it/sicurezzalavoro/

Nell’edizione di dicembre 2014 sono stateeffettuate le seguenti modifiche:

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12Marzo 2015

- sostituito il decreto dirigenziale del 22gennaio 2014 con il decreto dirigenziale del29 settembre 2014 riguardante il nonoelenco dei soggetti abilitati per l’effettuazionedelle verifiche periodiche di cui all’art. 71comma 11. (avviso pubblicato nella G.U. n.230 del 3 ottobre 2014);

- modificati gli artt. 28 comma 3-bis e 29comma 3 come previsto dall’art. 13 dellaLegge 161/14, recante “Disposizioni perl’adempimento degli obblighi derivantidall’appartenenza dell’Italia all’Unioneeuropea - Legge europea 2013-bis”,pubblicata sulla GU n. 261 del 10/11/2014,entrata in vigore il 25/11/2014;

- inserito il D.I. del 9 settembre 2014,riguardante i modelli semplificati per laredazione del piano operativo di sicurezza,del piano di sicurezza e di coordinamento edel fascicolo dell’opera nonché del piano disicurezza sostitutivo;

- inserito il D.I. del 22 luglio 2014“Disposizioni che si applicano agli spettacolimusicali, cinematografici e teatrali e allemanifestazioni fieristiche tenendo conto delleparticolari esigenze connesse allosvolgimento delle relative attività”;

- sostituito il decreto dirigenziale del 31marzo 2014 con il decreto dirigenziale del21 luglio 2014 riguardante il quarto elencodei soggetti abilitati ad effettuare i lavori sottotensione in sistemi di II e III categoria;

- inseriti gli interpelli dal n. 10 al 15 del 11/07/2014, dal n. 16 al 23 del 06/10/2014 edal n. 24 al 25 del 04/11/2014.

Circolare n. 35 del 24 dicembre 2014

Allo scopo di fornire le istruzioni operativetecnico-organizzative per l’allestimento e lagestione delle opere temporanee e delleattrezzature da impiegare nella produzionee realizzazione di spettacoli musicali,cinematografici, teatrali e manifestazionifieristiche, alla luce del DecretoInterministeriale del 22 luglio 2014, sonostate elaborate e approvate con Circolaren. 35 del 24 dicembre 2014 del Ministerodel Lavoro e delle Politiche Sociali le Istruzionioperative tecnico – organizzative perl’allestimento e la gestione delle operetemporanee e delle attrezzature daimpiegare nella produzione e realizzazione

di spettacoli musicali, cinematografici, teatralie di manifestazioni fieristiche alla luce delDecreto Interministeriale 22 luglio 2014.ISLS ha già pubblicato un focus diapprofondimento sulla sicurezza del lavoronell'allestimento di palchi e strutturefieristiche nel numero 4 di dicembre 2014.Si prevede di ritornare sull'argomento nelprossimo numero in uscita a giugno con unarticolo di analisi della Circolare n. 35.

Decreto Interministeriale 18 novembre2014, n. 201

E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale,Serie Generale n. 15 del 20 gennaio 2015 ilRegolamento recante norme perl’applicazione, nell’ambito dell’amministrazionedella giustizia, delle disposizioni in materia disicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi dilavoro ai sensi dell’art. 3 comma 2 del D.lgs.81/08 e smi.Il Decreto Interministeriale n. 201/14disciplina l’organizzazione delle attività direttead assicurare la tutela della salute e sicurezzadel personale operante negli ambienti dilavoro dell’amministrazione della giustizia,tenuto conto delle particolari esigenzeconnesse ai servizi istituzionali espletati e allespecifiche peculiarità organizzative estrutturali delle strutture giudiziarie epenitenziarie.Anche in questo caso è previsto unapprofondimento che sarà pubblicato sulprossimo numero del bollettino in uscita agiugno.