8
Redazione via traversa Vecchiacchi, 17 - 55032 Castelnuovo di Garfagnana (Lucca). Email: [email protected] - www.ilgiornaledicastelnuovo.it Direzione via Terme di Traiano, 25 - 00053 Civitavecchia (Roma) Registrazione n. 871/07 del 19/12/2007 presso il Tribunale di Lucca Anno VI - Numero 52 - Maggio-Giugno 2012 Siamo bravi a gestire l’emergenza, ma facciamo poco per prevenirla Prepariamoci al terremoto STUDIO PALMERO - BERTOLINI ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE DOTT. LUCIANO BERTOLINI - DOTT. MICHELA GUAZZELLI RAG. MASSIMO PALMERO - DOTT. SARA NARDINI Castelnuovo di Garfagnana (LU) - Via Debbia, n. 6 - Tel. 0583/644115 Piazza al Serchio (LU) - Via Roma, n. 63 - Tel. 0583/1913100 P. IVA 0041711.046.7 Contabilità: Fax 0583/62117 - e-mail: [email protected] Paghe: fax 0583/1990021 - e-mail: [email protected] Dobbiamo parlarne. Fate gli scongiuri e toccate ferro, ma la scaramanzia non ci può aiutare in caso di sisma. La Garfagnana e le Terre del Serchio hanno un’efficienza per le emergenze ormai consolidata e nota ovunque. Anche l’ultima grande esercitazione (Terex) svoltasi in autunno ha dimo- strato che qui sulle sponde del Serchio c’è eccellenza e qualità. Siamo quindi bravi ma solo dopo un av- venimento disastroso come una allu- vione o un terremoto. E non possiamo certo fermarci qui. In questi giorni su tutte le prime pagine dei giornali purtroppo si parla ancora del terremoto dell’Emilia Romagna. Sottolineo quel “purtroppo” perchè sin- ceramente non solo non vorremmo fosse mai avvenuto, ma sarebbe impor- tante che le scosse finissero e la terra tornasse verso una iniziale normalità. Il terremoto non è prevedibile - anche se ora molti stanno scrivendo che dopo una prima scossa sicuramente ce ne sarà una più forte come accaduto a L’Aquila e poi in Emilia - e quindi non possiamo certo studiare e anticipare un sisma, ma è possibile fare prevenzione. Mettere quindi in atto sui territori strumenti idonei per diminuire il ri- schio sismico. Prima però di parlare di “idee” è im- portante fare tre considerazioni. Non si può essere tacciati di catastrofi- smo se osservando i dati scopriamo che Cavezzo, Mirandola e gli altri paesi sono venuti giù per una scossa del 6° della scala Richter. Pochi sanno che nel 1920 la scossa che buttò giù Villa Collemandina era di potenza del 6,6°. Quindi molto più forte. Andiamo avanti con un’altra considera- zione. Fino al 1950 tutte le abitazioni erano costruzione senza tenere conto di alcuna norma. Dal 1950 al 1974 si sono costruite case in cemento armato ma non antisismiche. Dal 1974 al 2003 le norme sono state applicate con case di cemento armate ma non completamente sicure e solo dal 2003 si è avviato un percorso di edificazione certificata. Quindi tutti gli edifici antecendenti al 2003 possono avere rischi di crollo. E’ certo - per fare un sempio - che le case con le “zampe” (colonne libere) come se ne vedono sul Piano Pieve, in Pian- grande a Barga, sulla via Pascoli verso Torrite, costruite tra la fine degli anni ‘70 e gli ‘80, nel terremoto dell’Umbria del 1997 si sono tutte spezzate adagian- dosi al suolo. Ma non solo. La Garfagnana e la valle hanno moltis- simi manufatti rurali che negli anni sono stati ristrutturati. A molti di que- sti è stato sostituito il tetto antico di legno, mezzane e coppi con una strut- tura in cemento armato. Avete visto le fotografie che giungono dall’Emilia con case crollate e tetti praticamente integri? Il problema è che le pareti non hanno retto al peso e all’oscillazione collas- sando su se stesse. E dopo aver posto questi paletti e aver dimostrato che la nostra valle potrebbe essere soggetta ad una scossa fino a 6,6°, che le costruzioni non sono per la mag- gior parte antisismiche e che alcune ri- strutturazioni potrebbero aver creato situazioni strutturali difficili, iniziamo a porre alcune domande e fare ipotesi. Come già affermato siamo bravi a ge- stire l’emergenza; ovvero siamo bravi a costruire il “dopo”, ma prima? Va considerato a questo riguardo che da anni le amministrazioni stanno lavo- rando per rendere sicure le scuole e gli edifici pubblici. La legge e il buon senso dopo quanto accaduto a San Giuliano di Puglia il 31 ottobre del 2002 quando crollò una scuola con 27 bambini e 1 in- segnante, pongono in primo piano le scuole, e molto si è fatto e si sta facendo. Ma gli edifici privati? Su questo versante molto si deve fare, ma in attesa che gli enti trovino il tempo di creare un tavolo comune, mettendo insieme tutti i soggetti amministrativi e gli ordini (architetti, ingegneri e geome- tri) per creare una mappa del territorio visitando e testando tutti gli edifici, è bene che ognuno di noi guardi in casa propria. E le domande da farci sono queste: qual è il grado di salute e stabilità della mia abitazione? E’ veramente so- lida? Ha bisogno di interventi? Ci sono delle crepe strane e forse è il caso di chiamare qualcuno? I punti che si devono testare sono il tetto, le pareti, i solai e le strutture por- tanti in cemento armato. Partiamo dal tetto dove il peso deve tro- vare equa distribuzione sulle pareti. Ri- schioso quindi appensatire una vecchia struttura con cemento armato; meglio usare la bioedilizia e il legno ancorato e legato con tiranti che arrivano fino a terra. Le pareti possono invece subire un con- solidamento che però è legato alla tec- nica costruttiva utilizzata, dall'epoca dell'immobile e dalla eventuale pre- senza di vincoli estetici per edifici sto- rici. I pavimenti rappresentano uno dei pro- blemi delle vecchie strutture e di certe nuove abitazioni. Esistono diverse tec- niche di adeguamento antisismico (placcaggi con ferri, iniezioni di resine, installazione di tiranti) da valutare caso per caso. Certo è che per molti anni si sono ri- strutturate le vecchie abitazioni sosti- tuendo le travi in legno, con longarine in ferro mai legate al resto della casa. Appesantendo quindi la struttura con cemento, ferro, tabelloni e mattonelle. In caso di oscillamento delle abitazioni i solai crollano uscendo semplicemente dal foro nel muro dove stavano appog- giati. Ma il problema non è solo per le case vecchie. Tutte le abitazioni in cemento armato possono migliorare la resistenza di pilastri e travi rivestendoli con spe- ciali camicie in materiali leggeri, acciaio o anche cemento armato. Oppure inter- venire nell'intera struttura inserendo nuovi elementi (controventi in acciaio, dissipatori). Altri elementi da verificare sono le pa- reti dividendole tra portanti e divisorie. Un occhio esperto può leggere in una crepa orizzontale alcuni segni che altri non riescono a vedere. Oggi le abitazioni nella valle del Serchio sono migliaia. Come dicevo sarebbe im- portante che le istituzioni creassero un tavolo operativo comune con gli ordini di architetti, ingegneri e geometri e il Genio Civile pronti a ispezionare e sug- gerire interventi. Ma visto che la cosa appare difficile ini- ziate voi. Ognuno nella propria abita- zione. Studiate, osservate, fotografate e nel dubbio chiamate un esperto. Meglio spendere ora per interventi di consoli- damento che trovarsi magari in un eventuale terremoto disastroso con la casa interamente crollata. Infine veniamo all’ultimo elemento: la fatale ciclicità dei terremoti. In Emilia Romagna ne erano venuti catastrofici nel 1500; in Umbria prima di quello del 1997 tutto era venuto giù diverse volte- nel 1800 e 1700; l’Abruzzo prima di quello de L’Aquila aveva vissuto il ter- remoto del 13 gennaio 1915 con la com- pleta distruzione di Avezzano (33.000 morti); Calabria, Basilicata e Sicilia pun- tualmente subiscono rovinosi terremoti. Nella Valle del Serchio è solo questione di tempo. Spetta a noi farci trovare preparati o farci travolgere dalle macerie. Andrea Giannasi IL GIORALE DI CASTELUOVO DI G ARFAGAA Doniamo La crisi offre molte opportunità. Que- sto si scrive e si racconta da tempo, ma al momento pare che a trarre gli unici benefici da questa situazione siano solo le banche – che hanno ripulito i loro forzieri colmi di titoli spazzatura cambiandoli con i soldi di Stato – e certi imprenditori senza scrupoli e peli sullo stomaco. Anzi questi starebbero spingendo per far sì che da questa crisi si esca con le mutande, in maniera da ricollocare aziende e produzione. Quanta verità ci sia dietro questa ipo- tesi non è dato saperlo, certo è che que- sta crisi ha l’aria di essere molto strana. Dura dal 2008 quando le prime banche americane fecero i primi crack; ha avuto un primo picco nel 2009; e oggi pare rivivere ancora (dopo la Grecia spetta alla Spagna). Dicevo crisi strana che alcune fasce della società non sembrano vivere mentre altre sono state investite in pieno. Mi riferisco a chi non ha uno sti- pendio fisso o una pensione decente. Questi vivono una precarietà assoluta e sono tanti. Molti, moltissimi, tra di noi non arri- vano in fondo al mese. Tanti, tantis- simi grazie all’assistenza primaria, l’aiuto di amici o parenti, alla Caritas, alla S. Vincenzo, ricevono aiuti o ve- dono pagarsi le bollette. Sono persone invisibili spesso in seria difficoltà, che si celano dietro un velo di giusta riser- vatezza. In primo piano negli aiuti si trova la Chiesa, ma anche altri enti non si tirano indietro. Ecco quindi emergere l’opportunità che offre la crisi. La possibilità per ve- derci più umili e più vicini agli altri. Sta arrivando l’estate e con essa centi- naia di feste di ogni tipo e natura. Balli, canti, cene e giri in vespa o moto per la nostra valle. Ecco questo potrebbe es- sere l’anno di una maggiore consape- volezza verso gli altri. Da Ponte di Calavorno a Minucciano siamo in quasi cinquantamila persone. Pensate solo per un istante se ognuno di noi donasse sul territorio a chi fa del bene agli altri, 10 euro. So che la matematica non è una opinione ma si può fare. Si può festeggiare pensando anche a chi non se lo può permettere. Ecco quando pensate una festa, stu- diate anche momenti di dono. Noi lo faremo il 15 luglio davanti la Rocca in occasione del Leggere Gustando. Fa- remo “Garfagnana Orgolosa” una cena dove ognuno di noi porterà qualcosa. Pane, formaggi, salumi, vino che poi vengono messi in comune e offerti a tutti. Una piccola cosa ma se moltiplicata per cento può diventare una grande cosa. Facciamola, e buona estate a tutti. Il direttore http://garfagnanaorgolosa.wordpress.com

Edizione Luglio 2012

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Edizione Luglio 2012

Redazione via traversa Vecchiacchi, 17 - 55032 Castelnuovo di Garfagnana (Lucca).Email: [email protected] - www.ilgiornaledicastelnuovo.it

Direzione via Terme di Traiano, 25 - 00053 Civitavecchia (Roma)Registrazione n. 871/07 del 19/12/2007 presso il Tribunale di LuccaAnno VI - Numero 52 - Maggio-Giugno 2012

Siamo bravi a gestire l’emergenza, ma facciamo poco per prevenirla

Prepariamoci al terremoto

STUDIO PALMERO - BERTOLINIASSOCIAZIONE PROFESSIONALE

DOTT. LUCIANO BERTOLINI - DOTT. MICHELA GUAZZELLIRAG. MASSIMO PALMERO - DOTT. SARA NARDINI

Castelnuovo di Garfagnana (LU) - Via Debbia, n. 6 - Tel. 0583/644115Piazza al Serchio (LU) - Via Roma, n. 63 - Tel. 0583/1913100

P. IVA 0041711.046.7Contabilità: Fax 0583/62117 - e-mail: [email protected]: fax 0583/1990021 - e-mail: [email protected]

Dobbiamo parlarne. Fate gli scongiuri etoccate ferro, ma la scaramanzia non cipuò aiutare in caso di sisma.La Garfagnana e le Terre del Serchiohanno un’efficienza per le emergenzeormai consolidata e nota ovunque.Anche l’ultima grande esercitazione(Terex) svoltasi in autunno ha dimo-strato che qui sulle sponde del Serchioc’è eccellenza e qualità.Siamo quindi bravi ma solo dopo un av-venimento disastroso come una allu-vione o un terremoto.E non possiamo certo fermarci qui.In questi giorni su tutte le prime paginedei giornali purtroppo si parla ancoradel terremoto dell’Emilia Romagna.Sottolineo quel “purtroppo” perchè sin-ceramente non solo non vorremmofosse mai avvenuto, ma sarebbe impor-tante che le scosse finissero e la terratornasse verso una iniziale normalità.Il terremoto non è prevedibile - anche seora molti stanno scrivendo che dopouna prima scossa sicuramente ce ne saràuna più forte come accaduto a L’Aquilae poi in Emilia - e quindi non possiamocerto studiare e anticipare un sisma, maè possibile fare prevenzione.Mettere quindi in atto sui territoristrumenti idonei per diminuire il ri-schio sismico.Prima però di parlare di “idee” è im-portante fare tre considerazioni.Non si può essere tacciati di catastrofi-smo se osservando i dati scopriamo cheCavezzo, Mirandola e gli altri paesisono venuti giù per una scossa del 6°della scala Richter.Pochi sanno che nel 1920 la scossa chebuttò giù Villa Collemandina era dipotenza del 6,6°. Quindi molto più forte.Andiamo avanti con un’altra considera-zione. Fino al 1950 tutte le abitazionierano costruzione senza tenere conto dialcuna norma. Dal 1950 al 1974 si sonocostruite case in cemento armato manon antisismiche. Dal 1974 al 2003 lenorme sono state applicate con case dicemento armate ma non completamentesicure e solo dal 2003 si è avviato unpercorso di edificazione certificata.Quindi tutti gli edifici antecendenti al2003 possono avere rischi di crollo. E’certo - per fare un sempio - che le casecon le “zampe” (colonne libere) come sene vedono sul Piano Pieve, in Pian-grande a Barga, sulla via Pascoli versoTorrite, costruite tra la fine degli anni‘70 e gli ‘80, nel terremoto dell’Umbriadel 1997 si sono tutte spezzate adagian-dosi al suolo. Ma non solo.La Garfagnana e la valle hanno moltis-simi manufatti rurali che negli annisono stati ristrutturati. A molti di que-sti è stato sostituito il tetto antico dilegno, mezzane e coppi con una strut-tura in cemento armato. Avete visto lefotografie che giungono dall’Emiliacon case crollate e tetti praticamenteintegri?Il problema è che le pareti non hanno

retto al peso e all’oscillazione collas-sando su se stesse.E dopo aver posto questi paletti e averdimostrato che la nostra valle potrebbeessere soggetta ad una scossa fino a 6,6°,che le costruzioni non sono per la mag-gior parte antisismiche e che alcune ri-strutturazioni potrebbero aver creatosituazioni strutturali difficili, iniziamo aporre alcune domande e fare ipotesi.Come già affermato siamo bravi a ge-stire l’emergenza; ovvero siamo bravi acostruire il “dopo”, ma prima?Va considerato a questo riguardo che daanni le amministrazioni stanno lavo-rando per rendere sicure le scuole e gliedifici pubblici. La legge e il buon sensodopo quanto accaduto a San Giuliano diPuglia il 31 ottobre del 2002 quandocrollò una scuola con 27 bambini e 1 in-segnante, pongono in primo piano lescuole, e molto si è fatto e si sta facendo.Ma gli edifici privati?Su questo versante molto si deve fare,ma in attesa che gli enti trovino il tempodi creare un tavolo comune, mettendoinsieme tutti i soggetti amministrativi egli ordini (architetti, ingegneri e geome-tri) per creare una mappa del territoriovisitando e testando tutti gli edifici, èbene che ognuno di noi guardi in casapropria.E le domande da farci sono queste:qual è il grado di salute e stabilitàdella mia abitazione? E’ veramente so-lida? Ha bisogno di interventi? Ci sonodelle crepe strane e forse è il caso dichiamare qualcuno?I punti che si devono testare sono iltetto, le pareti, i solai e le strutture por-tanti in cemento armato.Partiamo dal tetto dove il peso deve tro-vare equa distribuzione sulle pareti. Ri-schioso quindi appensatire una vecchiastruttura con cemento armato; megliousare la bioedilizia e il legno ancorato elegato con tiranti che arrivano fino aterra.Le pareti possono invece subire un con-solidamento che però è legato alla tec-nica costruttiva utilizzata, dall'epocadell'immobile e dalla eventuale pre-senza di vincoli estetici per edifici sto-rici. I pavimenti rappresentano uno dei pro-blemi delle vecchie strutture e di certenuove abitazioni. Esistono diverse tec-niche di adeguamento antisismico

(placcaggi con ferri, iniezioni di resine,installazione di tiranti) da valutare casoper caso.Certo è che per molti anni si sono ri-strutturate le vecchie abitazioni sosti-tuendo le travi in legno, con longarinein ferro mai legate al resto della casa.Appesantendo quindi la struttura concemento, ferro, tabelloni e mattonelle.In caso di oscillamento delle abitazionii solai crollano uscendo semplicementedal foro nel muro dove stavano appog-giati. Ma il problema non è solo per le casevecchie. Tutte le abitazioni in cementoarmato possono migliorare la resistenzadi pilastri e travi rivestendoli con spe-ciali camicie in materiali leggeri, acciaioo anche cemento armato. Oppure inter-venire nell'intera struttura inserendonuovi elementi (controventi in acciaio,dissipatori).Altri elementi da verificare sono le pa-reti dividendole tra portanti e divisorie. Un occhio esperto può leggere in unacrepa orizzontale alcuni segni che altrinon riescono a vedere.Oggi le abitazioni nella valle del Serchiosono migliaia. Come dicevo sarebbe im-portante che le istituzioni creassero untavolo operativo comune con gli ordinidi architetti, ingegneri e geometri e ilGenio Civile pronti a ispezionare e sug-gerire interventi.Ma visto che la cosa appare difficile ini-ziate voi. Ognuno nella propria abita-zione. Studiate, osservate, fotografate enel dubbio chiamate un esperto. Megliospendere ora per interventi di consoli-damento che trovarsi magari in uneventuale terremoto disastroso con lacasa interamente crollata.Infine veniamo all’ultimo elemento: lafatale ciclicità dei terremoti. In EmiliaRomagna ne erano venuti catastroficinel 1500; in Umbria prima di quello del1997 tutto era venuto giù diverse volte-nel 1800 e 1700; l’Abruzzo prima diquello de L’Aquila aveva vissuto il ter-remoto del 13 gennaio 1915 con la com-pleta distruzione di Avezzano (33.000morti); Calabria, Basilicata e Sicilia pun-tualmente subiscono rovinosi terremoti.Nella Valle del Serchio è solo questionedi tempo. Spetta a noi farci trovare preparati ofarci travolgere dalle macerie.

Andrea Giannasi

IL GIOR�ALE DI CASTEL�UOVO DI

GARFAG�A�A

DoniamoLa crisi offre molte opportunità. Que-sto si scrive e si racconta da tempo, maal momento pare che a trarre gli unicibenefici da questa situazione sianosolo le banche – che hanno ripulito iloro forzieri colmi di titoli spazzaturacambiandoli con i soldi di Stato – ecerti imprenditori senza scrupoli e pelisullo stomaco. Anzi questi starebberospingendo per far sì che da questa crisisi esca con le mutande, in maniera daricollocare aziende e produzione.Quanta verità ci sia dietro questa ipo-tesi non è dato saperlo, certo è che que-sta crisi ha l’aria di essere molto strana.Dura dal 2008 quando le prime bancheamericane fecero i primi crack; haavuto un primo picco nel 2009; e oggipare rivivere ancora (dopo la Greciaspetta alla Spagna).Dicevo crisi strana che alcune fascedella società non sembrano viverementre altre sono state investite inpieno. Mi riferisco a chi non ha uno sti-pendio fisso o una pensione decente.Questi vivono una precarietà assolutae sono tanti.Molti, moltissimi, tra di noi non arri-vano in fondo al mese. Tanti, tantis-simi grazie all’assistenza primaria,l’aiuto di amici o parenti, alla Caritas,alla S. Vincenzo, ricevono aiuti o ve-dono pagarsi le bollette. Sono personeinvisibili spesso in seria difficoltà, chesi celano dietro un velo di giusta riser-vatezza. In primo piano negli aiuti sitrova la Chiesa, ma anche altri enti nonsi tirano indietro.Ecco quindi emergere l’opportunitàche offre la crisi. La possibilità per ve-derci più umili e più vicini agli altri. Sta arrivando l’estate e con essa centi-naia di feste di ogni tipo e natura. Balli,canti, cene e giri in vespa o moto per lanostra valle. Ecco questo potrebbe es-sere l’anno di una maggiore consape-volezza verso gli altri. Da Ponte diCalavorno a Minucciano siamo inquasi cinquantamila persone. Pensatesolo per un istante se ognuno di noidonasse sul territorio a chi fa del beneagli altri, 10 euro. So che la matematicanon è una opinione ma si può fare. Sipuò festeggiare pensando anche a chinon se lo può permettere.Ecco quando pensate una festa, stu-diate anche momenti di dono. Noi lofaremo il 15 luglio davanti la Rocca inoccasione del Leggere Gustando. Fa-remo “Garfagnana Orgolosa” una cenadove ognuno di noi porterà qualcosa.Pane, formaggi, salumi, vino che poivengono messi in comune e offerti atutti.Una piccola cosa ma se moltiplicataper cento può diventare una grandecosa.Facciamola, e buona estate a tutti.

Il direttore

http://garfagnanaorgolosa.wordpress.com

Page 2: Edizione Luglio 2012

Pagina 2 Il Giornale di Castelnuovo di Garfagnana Numero 52 - Maggio-Giugno 2012

Torniamo a parlare di Sanità introducendo alcuni temi trattati dalla commissione sanità degli Stati Generali

Una sanità che guarda al futuro

Interessante lettera di Pietro Paolo Lupi che parla di campanili e valle del Serchio

A proposito di campanilismo

www.boscoegiardino.comTel e Fax: 0583-641023 E-mail: [email protected]

Loc. Pantaline - 55036 Pieve Fosciana (LU)

Torniamo a parlare di campa-nilismo dopo che sull’ultimonumero del Giornale di Ca-stelnuovo il direttore ha fir-mato una spalla in primapagina sull’argomento.Molti i commenti e tanti icomplimenti per un problemaveramente avvertito da tutti.In un’epoca di grande comu-nicazione e di scambi e colle-gamenti molto veloci parlaredi campanilismo appare nonsolo ridicolo e riduttivo mapericoloso.Tra i tanti commenti abbiamodeciso di pubblicare questalettera che ci è arrivata in re-dazione.

Ho letto, come sempre, conpassione l'ultimo numero delperiodico e debbo dire che mitrovo pienamente d'accordocon le analisi del Direttore.Il campanilismo odierno è,senza dubbio, un componentedella crisi che sta erodendo ilcentro e tutta la Garfagnana.Non mi pare di esagerare seaffermo che il nostro Castel-nuovo, nel ultimi 10 anni, hasubito una involuzione chesembra non abbia fine.Se la colpa morì fanciulla l'im-portanza non è trovare il col-

pevole ma proporre idee perriaffermare una centralità peril bene della Valle intera. Questa non è una critica, masolo una mia constatazione .A mio parere, negli ultimianni, a Castelnuovo si è persal'essenzialità della politica;cioè la capacità di elaborarestrategie per lo sviluppo con-trapponendole a piccoli inter-venti di manutenzioneordinaria che, se necessari,sono il minimo sindacale diogni amministrazione.Chi abita lontano da Castel-nuovo, anche se spesso ci ri-

torna, ha un'ottica più distac-cata e potenzialmente riesce avalutare le situazioni e le so-luzioni con un ottica da "gar-ndangolo". E' con questo spirito che cercodi dare un contributo alla di-scussione provando a sintetiz-zare alcune considerazioni:Lo scempio è brutto da tutte leparti del mondo; quello che èstato stigmatizzate dal Vostrogiornale è veramente "or-rendo" (punto !).Nulla da aggiungere.Accorpare due "ospedali diprovincia " in una nuovastruttura non da certezza di"eccellenza sanitaria". Sarebbe, più opportuno, uni-ficare due ospedali, miglio-randole il migliorabile. La scelta dell'Unico" dovrebbecadere: sulla fattibilità, sul'impatto ambientale ed eco-nomico dell'investimento, sulbaricentro dell'Azienda Sani-taria legato alla usufruibilità:stazione ferroviaria, strade,piazzali per elicotterietc. etc.Sarebbe, invece, più oppor-tuno ( essenziale) migliorare icollegamenti con nosocomi digrande "Eccellenza" Firenze,Pisa, Bologna,Milano. Da qui rivedere tutto il si-stema ferroviario e stradalenon escluso la "Lucca-Mo-dena" etc. etc.Essere un po' meno "riservaindiana" e partecipare con piùopportunità alle sicure e con-venienti occasioni, non solosanitarie, che si otterrebberocon una viabilità più consonaalle esigenze sanitarie, distudi, di lavoro. Nuove chance non per il"Santo del Campanile" ma perl' Alta, Media e Bassa Valle delSerchio.Viviamo in un'epoca che cichiede di combattere gli spre-chi e di profondere investi-menti più mirati per il benedella comunità.Proviamo, se possibile, a co-gliere questa occasione per ri-disegnare l'intero sistematerritoriale della Garfagnanafacendo partecipare tecniciterzi "governativi " sulla bontàdei progetti

Lupi Pietro Paolo

Per altri commenti potete scri-vere in redazione o inviare unaemail a [email protected]

Il lavoro diventa una chimeraSono stati resi noti i dati sull’occupazione in Provincia diLucca e non c’è da stare allegri visto che il tasso di disoccupa-zione cala (rimanendo però uno dei più alti nelle regioni delcentro nord Italia), ma calano anche chi cerca un lavoro.In dettaglio il tasso di disoccupazione si attesta all’11,6% scen-dendo di 0,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del-l’anno precedente, un lieve aumento degli occupati di sessomaschile ma, di contro, una diminuzione sensibile della com-ponente femminile; si confermano le difficoltà dei giovani perl’accesso al lavoro. Una sostanziale tenuta occupazionale aLucca e nella Piana; male in Media Valle-Garfagnana; malis-simo in Versilia.Scendendo in dettaglio nelle principali aree territoriali dellaprovincia, la rilevazione indica come nella Piana di Lucca cisiano 1614 occupati in più, ma 1245 donne occupate in meno;e se nella Mediavalle si assiste ad una sostanziale tenuta (+ 49occupati) in Garfagnana c’è un forte calo (- 380) che, invece,diventa pesante in Versilia (- 3585 unità).L’indagine - che ricalca il metodo statistico di quelle effettuatenegli ultimi anni dalla Provincia - è relativa al 1° trimestre diquest’anno ed è stata condotta dalla società livornese “SimurgRicerche” per conto dell’amministrazione di Palazzo Ducaleattraverso interviste compiute ad un campione di 1650 fami-glie residenti sul territorio provinciale pari a circa 4000 per-sone di età superiore ai 15 anni. Durante l’inverno appena trascorso, l’occupazione mediaprovinciale si è attestata attorno a quota 150.600, in diminu-zione di circa 2.300 unità rispetto allo stesso periodo del-l’anno precedente. L’emorragia di posti di lavoro hainteressato esclusivamente la componente femminile (-3.400unità), mentre l’occupazione maschile è aumentata lievemente(+ 1.100). Il numero totale dei disoccupati, in virtù di questi dati, è risa-lito bruscamente, tornando quasi sui livelli massimi raggiuntifra la fine del 2010 e l’inizio del 2011.Nel dettaglio, le persone che durante l’inverno hanno cercatoun lavoro sono state circa 19.800, di cui 9.300 uomini e 10.500donne. Il tasso di disoccupazione totale è risultato pariall’11,6% (9,5% per gli uomini e 14,5% per le donne).Per quanto riguarda il dato sui giovani dai 15 ai 24 anni di età,il tasso di disoccupazione giovanile (calcolato come rapportotra disoccupati e soggetti appartenenti alla ‘forza lavoro’) haraggiunto il 37,9%. Tornando ai dati del report, si evince, inoltre, che il tasso didisoccupazione degli stranieri si colloca attorno al 21,8% (circail doppio di quello dei residenti di nazionalità italiana).

Barbara Coli

Il miglior gelato è a Castelnuovo

in Piazzetta del Duomo

Come molti sanno gli StatiGenerali della GarfagnanaTerre del Serchio procedononel loro lavoro grazie allecommissione create in questimesi.Una delle più delicate strut-ture è quella dedicata alla Sa-nità che raccoglie alcunimedici e infermieri e infer-miere, che stanno apportandoun notevole contributo ai la-vori per la stesura di un docu-mento che possa far luce sullasanità in Valle.Anticipiamo con questo arti-colo alcune considerazioni etemi trattati. Prima di intra-prendere questo breve per-corso è però necessario fareuna breve premessa.In questi mesi si sta parlandodi ospedale unico della valledel Serchio con prese di posi-zione, smentite, pugni sul ta-volo e altre gestualità tipichedelle risse messicane.Ora nulla contro il Messico,paese caratteristico e simpa-tico, ma qui la natura del con-tendere pare essere soloquella dell’attribuzione delnumero civico e di cosa scri-

vere sulla carta intestata o sulcampanello, mentre la que-stione è diametricalmente op-posta. Ad affermare questo imembri della CommissioneSanità degli Stati Generalidella Garfagnana Terre delSerchio che compongono unaobiezione: come mai fino aquesto momento il lavoro, leipotesi, i commenti, i sugge-rimenti del personale degliospedali di Barga e Castel-nuovo non è mai stato sen-tito? Eppure sono loro chelavorano sul campo e sonoloro che dovranno eventual-mente prestare opera e assi-stenza sanitaria nel nuovoospedale. Come è possibiledunque parlare di sanitàsenza coinvolgere i medici eil personale ospedaliero? Magari ponendo domandeprecise a questi uomini edonne si potrebbe megliocomprendere che quando siparla di sanità di entra in unmeandro complesso, artico-lato e di difficile compren-sione. In altre parole quelloche oggi va bene per la sanitàtra due anni potrebbe essere

completamente stravolto.Non solo dalla conoscenza edall’applicazione medica, maanche dall’utilizzo di proto-colli di intervento e scelte po-litico-sanitarie.E qui emerge il problema.Fino a questo momento si èparlato di ospedale unico af-frontando la questione solodal punto di vista geopoli-tico. Pochi si sono doman-dati: preferisco avere unospedalino poco efficiente a100 metri dal portone di casa,oppure un vero ospedale a 10chilometri?Ora senza entrare nel meritodi dove realmente si potrebbefare (ma per me rimane chiaroil convincimento che non cisia bisogno di un nuovo ospe-dale), la domanda è solo esempre questa: cosa ci si do-vrebbe mettere dentro questofantomatico ospedale unico?Risolta la premessa affron-tiamo alcuni elementi sorti inseno alla Commissione e chesaranno poi esposti più ap-profonditamente nel sito degliStati Generali della Garfa-gnana Terre del Serchio.

Grazie alle indagini epide-miologiche oggi è possibileconoscere la prevalenza dellepatologie della popolazionedella valle. Questo elementorappresenta un primo puntodi partenza, ma l’indaginedeve poter essere approfon-dita in termini di incidenzadelle neoplasie. Si registranoalcune sezioni ancora nonsoggette ad analisi.In ogni caso le indagini ser-vono per meglio definire ilquadro in funzione della ri-modulazione degli ambiti diproduzione e consumo di sa-nità.Partendo dal presupposto,ormai conclamato da studi re-centi, che nell’arco di pochianni sarà più probabile avereuna sanità pubblica allargatae competitiva sia verso il pub-blico sia verso il privato, conun aumento, all’interno delpubblico, delle prestazioni apagamento, non si deve di-menticare che al contempoogni ambito territoriale dovràmisurare e bilanciare i propriinterventi.In altre parole i costi/citta-

dino nel settore sanitario sonodestinati a diminuire nel set-tore pubblico e aumentare inquello privato.Un altro fenomeno in au-mento è quello della crescitadel cosiddetto paziente evo-luto tendente al self empo-werment che non devescambiarsi con il paziente far-macodipendente. Il pazienteevoluto ha autosviluppo, hacapacità di utilizzo ottimaledelle proprie risorse e ha unrapporto consapevole con ifarmaci. Rimane evidenteperò che la società non per-derà ipazienti ‘fragili’ caratte-rizzati da cronicità dellemalattie o da carenze di fun-zioni sanitarie/farmacologi-che.E qui ci fermiamo.Il nostro articolo è nato per farparlare più di ospedalizza-zioni, di interventi, di EBM(Evidence Based Medicine),piuttosto che di ospedaliunici, monoblocchi e colate dicemento senza idee dentro.Insomma più di Sanità emeno di edilizia.

Andrea Giannasi

Page 3: Edizione Luglio 2012

Numero 52 - Maggio-Giugno 2012 Il Giornale di Castelnuovo di Garfagnana Pagina 3

Vivere tra i monti con la testanel … MareVi presentiamo la nuova re-altà Garfagnina “Garfansub”che nasce dal progetto di farconoscere la Subacquea inGarfagnana e dalla voglia dicreare un gruppo di amici checondividano lo stesso hobby.Tutti “o quasi” nati e cresciutiin montagna ma con la pas-sione per il mare e con il desi-derio di esplorare le suebellezze.Lo scopo del gruppo è for-mare un vero e proprio nucleodi aggregazione per immer-sioni, vacanze, gite fuoriporta, cene , dibattiti ecc…Abbiamo sentito Michele,noto Dj locale, il coordinatoreed uno dei fondatori dellanuova realtà Garfagnina persaperne di più ed offrire ai no-stri lettori, come al solito, unoscorcio di una Valle che ha vo-glia di sentirsi viva ed è pienadi entusiasmo ed idee.

Certo che qua tra i nostrimonti verrebbe più da can-ticchiare Heidi invece che “infondo al mar” della sirenetta. . ed invece… ? Ed invece è bello, tuffarci nel“secondo” mondo, quellosotto il mare, un vero e pro-prio mondo a se; là ti isoli,contempli le variegate bel-lezze sottomarine rilassandotiperché li c’è il vero silenzioavendo come sottofondo il de-licato rumore delle tue bolled’aria; E’ il medesimo princi-pio di chi cerca queste sensa-zioni scalando montagnealtissime, lo stesso facciamonoi scendendo verso il basso,sotto puoi ammirare cose chesembrano apparire permagia… un incanto, flora efauna ti si presentano in tuttoil suo splendore! Pesci chefanno capolino, coralli, piantee tanto… tanto ancora…Inoltre facciamo anche im-mersioni notturne, quandolaggiù è davvero tutto buio;sei con la tua torcia i partico-lari risaltano ancora piu al-l’occhi; è da provare e uscitidall’acqua tutti a cena in-sieme.

Ma perché un gruppo per lasubacquea in Garfagnana? Tutto nasce dal mio incontrocon Carlo (l’istruttore delgruppo) e Giacomo, mioamico e attuale compagno diimmersione Devi sapere che

per un’immersione minimodobbiamo essere in 2 personema essendo tutti e 3 pieni diimpegni spesso eravamo co-stretti a saltare l’immersioneperché solo una persona eradisponibile e libera quindi ini-ziammo a cercare altri compa-gni per avere la possibilità difare immersioni nei ritagli ditempo libero. Più persone si-gnificava più possibilità diconciliare gli orari, ma a no-stro malgrado ci accorgemmoche la subacquea in garfa-gnana era poco conosciuta ,poco praticata e chi avevaconseguito il corso avevasmesso proprio perché eranosenza compagni.

Quindi, per riassumere, i mo-tivi sono sostanzialmentedue.Giusto, infatti il primo è pro-prio promuovere la subac-quea in Garfagnana perché anostro avviso è uno sport bel-lissimo, divertente, di aggre-gazione ma poco conosciutodalle nostre partiSecondo, vogliamo attirare anoi sub Garfagnini già brevet-tati ma demotivati o peggioche hanno smesso perché solie senza compagni di avven-ture, quindi, l’intento delgruppo è creare una rete, ungruppo di amici che parte as-sieme ed organizza escur-

sioni; immersioni,vacanze etanto altro… Sappiamo che ingarfagnana ci sono alcunepersone che praticano la su-bacquea: vorremmo mettercitutti assieme, creare un vero“gruppone” anche per condi-videre foto, riprese ed espe-rienze

Solo al mare? No, assolutamente, il marecerto rimane meravigliosa-

I TEMPI CAMBIANO,CAMBIA ANCHE TU.

MÉGANE SPORTOURCLIMACERCHI FLEXWHEELS RADIO CD MP3

15.200€*

SOLO A MARZO

MÉGANE BERLINA CLIMACERCHI FLEXWHEELS RADIO CD MP3

A MARZO, SCEGLI LA MÉGANE CHE FA PER TE.* Prezzo scontato chiavi in mano, IVA inclusa, IPT esclusa, solo per vetture in stock. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. È una nostra offerta valida fino al 31/03/2012. Foto non rappresentative del prodotto. Emissioni CO2 : 159 g/km. Consumi ciclo misto: 6,9 l/100 Km.

TI ASPETTIAMO SABATO 24 E DOMENICA 25.

SPATI2COmissioniE

* Prezzo scontato

RAA M

ABAMO SAPETTIonsumi ciclo misto: 6,9 l/C159 g/km.:2

PT esclusa, solo pI inclusa,AVVAIo chiavi in mano,

ÉGMARZO, SCEGLI L

TO 24 E DOMENIAAT/100 Km.

essaggio pubblicitario conMper vetture in stock.

PER TANE CHE FAG

25AIC

una nostra offerta validÈn finalità promozionale.

TE.

da fino al 31/03/2012. Foto non rappresentative

e del prodotto.

SPATI

ABAMO SAPETTI

TO 24 E DOMENIAAT

25.AIC

E’ nato GarfanSub il primo gruppo subacqueo della Garfagnana

Stare tra i monti con la testa nel mare

TORTELLI LUCIANO & C. SNCVia Nicola fabrizi 5

55032 Castelnuovo di GarfagnanaTel. e fax 0583 62175 - [email protected]

Don Moni: 70 anni sacerdoteDomenica 20 maggio nel Duomo di Castelnuovo di Garfagnana la nostra comunità ha abbrac-ciato calorosamente Don Giovanni Moni, 93 primavere ed oltre 70 di queste dedicate al completoservizio dell’altro. Don Giovanni Moni ha identificato la sua vita con la Croce e ne ha fatto unbaluardo a difesa della Parola e della Gioia di vivere più che con l’altro, nell’altro.Quanti “altri” avrà incontrato negli anni di servizio parrocchiale e soprattutto quanti “altri”quanti visi e quante mani avrà incontrato ed accarezzato in quell’impegno silenzioso e solennedi sacerdote interno al nostro Ospedale? Già, venti anni ad accompagnare con sorrisi chi nonaveva la forza di farlo, a parlare di speranza con chi la speranza l’aveva persa, ad annunciare lavita eterna a chi tornava alla casa del Padre. Nel corso della S. Messa ho sentito un uomo di 93anni parlare con l’energia e la vitalità di un giovane che crede in ciò che fa, che ne è preso com-pletamente, quell’euforia, quella ebbrezza sobria della Spirito che poche volte si nota nei sacer-doti giovani e che non ti aspetteresti da un ultra novantenne. Ed invece Domenica lo SpiritoSanto era lì ad attendere la Comunità Garfagnina: lo ha fatto con la commozione di Don Monidurante la sua omelia, lo ha fatto soprattutto nel suo gridare (e non è un eufemismo) che Cristoè Gioia e Libertà. Mi è tornato alla mente il passo del Vangelo di Matteo quando il Signore dice:“se non cambiate e non diventate come bambini, non entrerete per niente nel Regno dei cieli”;Don Moni è un bambino del Regno di Dio, come un bambino si emoziona, si lascia coinvolgerecon il corpo, con la voce e con la vita in quell’avventura meravigliosa che è il donarsi comple-tamente e senza alcuna riserva nel nome del Signore. La sua vita, e che il Signore gliene doni ancora molta, è un mirabile esempio di coerenza e di im-pegno profuso nell’annuncio del Vangelo.

Matteo Ferranti

mente unico ma è altrettantoaffascinante scoprire i fondalidei fiumi della nostra valle otuffarsi nelle profondità deilaghi e torrenti.Un progetto che vorremmovagliare prossimamente èquello di operare nel ramodella protezione civile subac-quea per dare un servizio inpiù, qualificato e tempestivoad i nostri concittadini.

Senti, poco fa hai parlatodella volontà di attrarre per-sone verso questo sport, maoccorre una preparazione, soche è necessario un paten-tino o una cosa del genere.. Certo, la subacquea è unosport bellissimo, sano e nonpericoloso ma occorre prepa-razione, niente di difficile male persone devono fare uncorso che le “abilita” alle im-mersioni.La tua prossima domandasarà: E dove si fanno i corsi?

No Problem, Garfansub ha al-l’interno del gruppo un istrut-tore con esperienza di 25 annie con più di 4000 immersionialle spalle che sarà felice didare spiegazioni e lezioni achiunque volesse sciogliere isuoi dubbi… con prove anchepreliminari in piscina e almare quindi dico io…perchéalmeno non provare?Anzi, facciamo cosi. Domaniti porto in piscina almenoprovi la bellissima sensazionedi respirare sott’acqua

Come contattarvi? Abbiamo un sito www.gar-fansub.altervista.org dovepuoi conoscerci, avere i nostrirecapiti vedere filmati inte-ressanti e molte altre cose utiliche sicuramente ti invoglie-ranno almeno a provare a re-spirare sott’acquaBene, ti ringrazio Michele ecome dite voi… “buonebolle!”

Matteo Ferranti

Page 4: Edizione Luglio 2012

Erano le 7,55 del 7 settembredel 1920 quando le Terre delSerchio furono scosse da untremendo terremoto.L’epicentro venne localizzatoa Villa Collemandina; l’inten-sità fu nella Scala Mercalli delX° grado; mentre il magni-tudo fu di 6,6 della scala Ri-chter; la profonditàipocentrale era di 14 Km.La scossa principale si verificòalle ore 7,55 con una durata dicirca 20 secondi; fu precedutada una serie di scosse minori,la maggiore delle quali del VI°della Scala Mercalli avvenne ilgiorno precedente alle ore14,05; fu seguita da moltis-sime repliche che si protras-sero con frequenza

decrescente per molti mesi,fino all'agosto del 1921.I paesi di Vigneta e Villa Col-lemandina furono distruttiquasi completamente, ed oltre30 paesi (fra cui Fivizzano ePiazza al Serchio) subironocrolli estesi di gran parte delpatrimonio edilizio. Le località nelle quali si verifi-carono danni di varia entitàfurono complessivamentecirca 350, di cui più di 100 su-birono crolli e gravi lesioni.Danni ai fabbricati furono ri-scontrati in un'area moltovasta, dalla Riviera Ligure dilevante alla Versilia, nellezone del parmense, del mode-nese, del pistoiese e nella pro-vincia di Pisa.Il numero dei morti fu di 171,quello dei feriti di 650, i sen-zatetto ammontarono ad al-cune migliaia.Il numero relativamente bassodi vittime dipese dal fatto cheil giorno precedente si verificòuna scossa abbastanza vio-lenta che portò molte personea pernottare all'aperto e dal-l'ora in cui si verificò l'eventodisastroso ovvero quando lamaggior parte delle persomeerano intente a lavori rurali.La maggior parte dei morti fu-rono registrati tra le donne, glianziani e i bambini.Gli effetti prodotti dal terre-moto riguardarono:fessure nel terreno e grossefrane indotte nell'area circo-scritta dall'isosista di VIII°;danni ai manufatti stradali,soprattutto distacco di spal-

Le cartoline di Silvio Fioravanti sono raccolte dalla Banca dell’Identità e della Memoria

Il terremoto di Villa del 1920Pagina 4 Il Giornale di Castelnuovo di Garfagnana Numero 52 - Maggio-Giugno 2012

Serata per l’ADMOSabato 26 Maggio alle ore 21,00 al Teatro Alfieridi Castelnuovo di Garfagnana si è svolta la se-rata di beneficenza “METTI UNA SERAA….TEATRO”. In programma la partecipazione del Gruppo“Donne in cerca di guai” di Castelnuovo di Gar-fagnana; del Maestro Nilo Riani; della ScuolaSecondaria Primo Grado Classe IIB di Casti-glione di Garfagnana “Dante ieri e oggi”; delCentro Fitness Body Planet di Castelnuovo diGarfagnana Gruppi GiocoDanza e Danza “Ballidal mondo”.Il ricavato della serata è stato interamente de-

voluto a ADMO-Associazione Donatori di Midollo Osseo Sez. Provinciale di Lucca e all’Asso-ciazione Progetto Senegal. Antonella Bertolini

Premio a VillaVilla Collemandina comune Ecoefficiente 2012. Il prestigiosoriconoscimento assegnato dal comitato scientifico regionale èspettato quest’anno all’amministrazione garfagnina. Grazie aduna buona pratica nel campo ambientale, Villa Collemandinapotrà fregiarsi del logo “Toscana Ecoefficiente” per l’anno2012. Il progetto premiato dalla Regione consiste nella dota-zione di una rete di pannelli fotovoltaici presso la nuovascuola della frazione di Corfino. Grande soddisfazione per ilsindaco Dorino Tamagnini che da sempre ha mostrato grandeapertura e fiducia verso queste innovazioni tecnologiche “cheben si sposano in una zona verde come la Garfagnana per sal-vaguardarne l’ambiente”, commenta. Già nel 2008 il comunedi Villa aveva ricevuto dalla Regione la segnalazione e l’uti-lizzo del logo per buone pratiche in campo energetico: “Allora– spiega il sindaco – avevamo realizzato tre impianti fotovol-taici per l’autoproduzione di energia da fonte completamenterinnovabile, installati presso gli edifici del campo sportivo,della scuola elementare e dell’asilo del capoluogo che costi-tuivano all’epoca la prima realizzazione in Garfagnana di im-pianti di tal genere”. La nuova opera è un impiantofotovoltaico della potenza di circa 15 kWp che oltre a produrreenergia elettrica per l’autoconsumo, serve a garantire il riscal-damento della nuova scuola di Corfino.

Luca Dini

lette dei ponti;cadute di massi, sia nell'areamesosismica che fuori di essa,in presenza di particolari con-

dizioni;intorbidamento delle sor-genti, variazioni della loroportata e manifestazioni diH2S (idrogeno solforato) fino

alle aree con intensità > delV°.Nei giorni successivi al sismaintervenne il governo con il

Re che decise di inviare fondiper la ricostruzione, mentre laregina Margherita visitò lezone disastrate. Arrivaronoanche carri di abiti e scarpe

distribuiti alla popolazione bi-sognosa di ogni genere.Curioso un ricordo del tempoche fu: al momento di distru-buire le scarpe furono in moltia trovarsi in mano due destreo due sinistre con foggia e mi-sura differenti.Il resto fu lavoro e dedizionedell’uomo che ricostruì cer-cando di cancellare il lutto e ladistruzione. Le fotografie che presentiamoappartengono alla collezionedi Silvio Fioravanti e sonopubblicate nel sito della Bancadell’Identità e della Memoria,un vero e proprio archivio conmolti documenti legati allaGarfagnana.

Gabriele Coli

Page 5: Edizione Luglio 2012

A Castelnuovo il 13/14/15 luglio davanti la Rocca Ariostesca

Torna il “Leggere Gustando”

Dal 19 luglio con Rosario Priore, Antonello Caporale, Alvaro Ranzoni e Beppino Englaro in anteprima

Il festival “Tra le righe di Barga”

per il volo. Storia di un alian-tista d'assalto. Casabianca1941 – Bergamo 1945” diIvano Guidi (Garfagnana edi-trice).Alle ore 21,45 dibattito sultema “La memoria di guerra”con Angiolo Masotti (asses-sore alla cultura del Comunedi Castelnuovo), Ivano Guidi,Carlo Giuntoli (Istituto storicodella Resistenza di Lucca).Modera Andrea Giannasi.De-gustazione a cura dell’Anticapasticceria Fronte della Roccadi Massimiliano Adorni Pal-lini e Federica Lenzi.Sabato 14 luglio si parla de “Ilpassato, il presente e il fu-turo della nostra terra”.Sul tavolo: Cosa mangiamo.Alle ore 21 anteprima con ilsaggio “Le antiche misure diBarga” di Pier Giuliano Cec-chi (Garfagnana editrice).A seguire incontro sul tema

Da venerdì 13 a domenica 15luglio 2012 presso la piazzettaAriosto e la Rocca Ariostescatorna l’evento enogastrolette-rario più importante dellaGarfagnana.Leggere Gustando è unevento a cura di Prospektivarivista letteraria in collabora-zione con Prospettivaeditrice,il Giornale di Castelnuovo eGarfagnana editrice con il pa-trocinio del Comune di Ca-stelnuovo di Garfagnana,Ponti nel tempo, del Gal Gar-fagnana, Impresa costruzioniGuidi Gino, della Fattoria di-dattica "Lo spaventapasseri",di Antica pasticceria Frontedella Rocca.Ecco il programma.Venerdì 13 luglio il tema è “Lamemoria di guerra”.Alle ore 21 anteprima presen-tazione del libro “La passione

Trattoria Marchetti

di Clara PedreschiLoggiato Porta Castelnuovo di Garfagnana

Telefono 0583 639157

Numero 52 - Maggio-Giugno 2012 Il Giornale di Castelnuovo di Garfagnana Pagina 5

Olos a FilecchioIl 24 giugno a Barga presso gli impianti sportivi di Filecchio sisvolgerà la manifestazione “Bio Natura ... a tutto GAS ...”quando sarà in programma una giornata Bio-Naturale ed Eco-sostenibile, basata su un’alimentazione sana e gustosa, sul ri-spetto dell’ambiente e la valorizzazione della dimensionespirituale. Durante la giornata si terranno incontri sulloShiatsu, antichissima arte del contatto che aiuta ad attivare esostenere i nostri processi di autoguarigione. Alle ore 11 "I Cinque Tibetani", l'elisir di lunga vita, l'anticosegreto della fonte di giovinezza (seminario di un’ora su pre-notazione). ùAlle ore 13 Pranzo Bio Naturale. A seguire pre-sentazione dei G.A.S., (Gruppi di Acquisto Solidale) e unincontro dal titolo “Spesa consapevole: qual è la giusta ali-mentazione per vivere meglio?“ Per il Pranzo bio-naturale (15€) è necessaria la prenotazione. Il ricavato sarà devoluto a fa-vore dei progetti eco-sostenibili del G.A.S. di Barga.Per informazioni è possibile contattare Silvia al numero 3351016636 I siti internet sono: www.oloslab.it. www.viabenes-sere.it

Barbara Coli

Rosario Priore, Antonello Ca-porale e Alvaro Ranzoniospiti del Tra le righe diBarga 2012 evento letterariopresentato al Salone Interna-zionale del libro di Torino.Ecco il programma del festivalletterario giunto alla sesta edi-zione, promosso dal Comunedi Barga (Lucca) con Prospet-tiva editrice, Libreria Poli e Li-breria Ubik di Lucca. Il logo èdel maestro Antonio Possenti.L’evento si tiene a PalazzoPancrazi, nel borgo anticodella città della valle del Ser-chio e si svolgerà dal 20 al 22luglio, con un’anteprima gio-vedì 19 luglio.L’evento inizierà con Aspet-tando il festival, fuori pro-gramma giovedì 19 luglio alleore 21 quando si terrà l’incon-tro con Beppino Englaro epresentazione del libro “Lavita senza limiti. La morte diEluana in uno Stato di di-ritto” (Rizzoli). L’evento è organizzato con lacollaborazione della libreriaUbik di Lucca."9 Febbraio 2009 Eluana En-glaro muore. Ci sono voluti

6233 giorni perchè il padrepotesse liberarla e dirle addio:17 anni di vita sospesa, du-rante i quali Beppino Englaroha lasciato il suo lavoro e siimmerso nelle carte. Ha stu-diato codici e regolamenti, hapartecipato a convegni ed in-contrato politici, giuristi e teo-logi, nel tentativo di capirecome dar voce alla figlia e farrispettare la sua volontà per-correndo sempre la strada

“Cosa mangiamo tra passato,presente e futuro: avvertenzee modalità d’uso”.Intervengono Silvia Petruz-zelli, Naturopata e Consu-lente Olistico (AlimentazioneNaturale e Macrobiotica, Me-dicina Tradizionale Cinese,Shiatsu), MassimilianoAdorni Pallini (pasticciere),Andrea Bertucci (oste). Durante la serata sarà proiet-tato il video del Prof. FrancoBerrino, epidemiologo, diret-tore del dipartimento di me-dicina preventiva e predittivadell'Istituto Nazionale dei Tu-mori di Milano. Modera An-drea Giannasi. Degustazionea cura dell’Antica pasticceriaFronte della Rocca di Massi-miliano Adorni Pallini e Fede-rica Lenzi.Domenica 15 luglio il tema è“La scuola come futuro”.Alle ore 21 anteprima con il

della legalità. I suoi sono statianni senza tregua, senzapause, senza possibilità difuga o di riparo dalla violenzadi una vita artificiale impostaad Eluana, da uno Stato etico,che può arrivare a privaredelle libertà fondamentali isuoi stessi cittadini. Una bat-taglia in cui è tuttora impe-gnato perché la libertà di curasia un valore collettivo perchèla legge rispetti l'individuo enon dia ad altri se non a luistesso il diritto di decideredella propria salute.

Tra le righe invece si apriràvenerdì 20 alle ore 21 con Ro-sario Priore che presenta “In-trigo internazionale”(Chiaerelettere).L’indicibile della storia ita-liana. La domanda di fondo è:perché l’Italia dal 1969 è statafunestata dal terrorismo edalla violenza politica concentinaia di morti e migliaiadi feriti? Perché solo nel no-stro paese? Tutte le inchieste

romanzo “Quella porta sem-pre chiusa” di Roberto An-dreuccetti.Alle 21,45 dibattito sul tema“La scuola da Barbiana a do-mani” con Mimma Visone(Centro formazione e ricercaDon Lorenzo Milani e scuoladi Barbiana), GiuseppinaGrandini (“La scuola per i cit-tadini del futuro”, docenteI.C. Piazza al Serchio), ValeriaMartini (“Comunità educa-tive locali”, maestra), Ema-

nuela Giannini (Dirigente sco-lastico I.C. Gallicano), Um-berto Bertolini (Dirigentescolastico I.C. Piazza al Ser-chio), Elena Picchetti (asses-sore alla scuola del Comunedi Castelnuovo). Al dibattitoparteciperanno altri docenti edirigenti. Modera AndreaGiannasi. Degustazione acura di Garfagnana Orgolosain collaborazione con MarcoGuazzelli e Gabriele Coli.

Marco Giannasi

giudiziarie hanno dato finoramolta importanza al ruolo deiservizi segreti deviati, dellaP2, della Cia. Risultato: nes-suna verità giudiziaria, nes-suna verità storica. RosarioPriore, il magistrato che si èoccupato di eversione nera erossa, di Autonomia operaia,del caso Moro, di Ustica, del-l’attentato a Giovanni PaoloII, qui prova a risponderecambiando completamentescenario. E strumenti di ana-lisi.

Sabato 21 luglio alle ore 21sarà la volta del giornalista diRepubblica Antonello Capo-rale con il libro “Contro-vento. Il Tesoro che il Sudnon sa avere” (Mondadori).“Nella vita di Antonio Co-lucci – si legge dalla quartadel libro – entrano un giorno,ospiti scomode e inattese, lepale eoliche. Nel suo mondoarcaico quelle pale si muo-vono senza un perché. Delresto è una ricchezza improv-visa e sconosciuta apparsa nelSud dell’Italia, dove le pia-nure non danno da vivere. Ai

sindaci il vento piace perchérappresenta una piccola pen-sione sociale collettiva. Pochisoldi, ma cash, ora che lecasse sono vuote. E grazie aquegli industriali che fittanoterreni (e coscienze) c’è unafatica in meno da fare: pen-sare, organizzarsi, cercare ilpartner, produrre in proprio.È troppo complicato, troppoimpegnativo sviluppareun’economia locale fondatasull’energia sostenibile e rin-novabile. Meglio appaltaretutto in cambio di un obolo.

Domenica 22 luglio alle ore 21Alvaro Ranzoni “Dormirecon un Raffaello in casa”. Unsensazionale ritrovamentoche promettere di rivoluzio-nare la storia dell’Arte nelleparole e nelle immagini delgiornalista che sta contri-buendo alla scoperta.Alvaro Ranzoni, giornalistadella BBC di Londra e peroltre 30 anni inviato specialedi Panorama in tutti i Paesidel mondo.

Maurizio Poli

Page 6: Edizione Luglio 2012

Lanciato il nuovo sito della Banca dell’Unione dei Comuni

Identità e memoria

Si è tenuta il 4 maggio pressola sede dell’Unione ComuniGarfagnana la presentazionedel sito internet della Bancadell’Identità e della Memoriadella Garfagnana, un impor-tante iniziativa inserita nel“Progetto Radici” – cofinan-ziato dalla Fondazione Cassadi Risparmio di Lucca, perl’occasione rappresentata dalVice-Presidente – Dott. Ales-sandro Bianchini – e volto apromuovere le attività ricon-ducibili al tema della memo-ria e della conservazione etutela del patrimonio cultu-rale del territorio che con que-sta ulteriore metodologia di

comunicazione, aprirà nuoveprospettive di diffusione,l’esplorazione di un nuovicampi di intervento e il mag-gior coinvolgimento del terri-torio, soprattutto attraverso ilcoinvolgimento dei giovani,per mantenere viva la nostraidentità e per creare una co-stante e dinamica rete di coe-sione. Il Sito della Banca dell’Iden-tità e della Memoria dellaGarfagnana che si componedi varie sezioni, vuol essere incontinua costruzione, ovverouno strumento di interscam-bio, di arricchimento qualita-tivo e quantitativo grazie

all’apporto di tutti coloro cheamano la Garfagnana. Tra lesezioni, di rilievo l’inseri-mento del Dizionario Garfa-gnino, di Aldo Bertozzi,pubblicato nell’ambito dellaCollana Editoriale della Bancadell’Identità e della Memoria,che oltre alla consultazioneon–line, fornisce la possibilitàdi segnalare nuovi vocabolidialettali che, una volta testati,andranno ad integrare il Di-zionario medesimo e a ren-derlo costantementeaggiornato e a garantirne lamaggior diffusione, soprat-tutto tra i tanti garfagnini chevivono lontani e non hannoavuto la possibilità di rice-verlo nella forma tradizionale. Importanti le sezioni “Comeeravamo Foto” e “Come era-vamo Cartoline” nelle qualisarà possibile consultare e in-viare materiale per realizzareuna raccolta di luoghi, atmo-sfere, ambienti alla riscopertadelle radici della nostra storiae del nostra identità. Il Sito ha uno spazio apertoalle Associazioni, ai Comuni,alle Scuole e alle Pro Loco pre-senti sul territorio per offrireuna ulteriore opportunità dipromozione delle proprie ini-

ziative e attività. All’interno del Portale, si in-serisce la Collana Editorialedell’Unione che ad oggi anno-vera ben 32 pubblicazioni chesarà possibile consultare at-traverso un estratto. Il profilo Facebook “SiAmo laGarfagnana” costituisce lostrumento di raccordo tra tutticoloro che in ogni momentovogliono conoscere o com-mentare gli eventi e le attivitàculturali e sociali della nostraarea. In questo modo abbiamoraccolto anche l’invito rice-vuto da tanti garfagnini chevivono sparsi nel mondo adaccrescere il legame con que-sta terra ricca di un immensopatrimonio culturale e tradi-zionale che è presente in ogniborgo del nostro territorio. La fase di avvio del profilosarà caratterizzata dall’inseri-mento quasi quotidiano di no-tizie storiche e di costume chehanno interessato nel passatoil territorio sperando che sti-molino tutti coloro che lo uti-lizzeranno ad inserire nuovicommenti sui fatti, situazionie avvenimenti del passato edel presente.“Siamo convinti – commentail Presidente Mario Puppa –

che questa nuova iniziativaconsentirà il recupero del nu-cleo profondo che accomunatutti i garfagnini andando aproporsi direttamente nelleloro case”.Non riteniamo utile abbando-nare le vecchie e collaudate“carte” che, anche attraversoil concorso “immaginazione”rivolto a tutte le scuole, ha re-galato una ricca panoramicadel tempo che fu attraversoimmagini che da patrimonio“privato” vengono messe adisposizione di tutti coloroche desiderano approfondireo semplicemente “curiosare”sul passato.L’Assessore alla Cultura – Do-rino Tamagnini – manifestatutta la soddisfazione all’ap-parato dell’Unione e ai tecniciper il lavoro svolto invitandotutte le associazioni interes-sate ma anche i singoli citta-dini ad animare questo spaziovirtuale che offrirà a tutti main particolare ai giovani diriappropriarsi di un patrimo-nio di conoscenze che rischiadi andar perduto.Quindi tutti su www.garfa-gnanaidentitaememoria.it esu facebook “SiAmo la Garfa-gnana”.

Pagina 6 Il Giornale di Castelnuovo di Garfagnana Numero 52 - Maggio-Giugno 2012

IL NEGOZIO DEL PESCE CONGELATO

GeloMarketPER MANGIARE SANO RISPARMIANDO

Il venerdì e il sabato a Castelnuovo orario continuato 8,30 - 19,30Zona stadio - CASTELNUOVO DI GARFAGNANA

Via della Repubblica 292 - FORNACI DI BARGA

Tanti i libri presentati dalla Garfagnana editrice all’evento letterario più importante d’Italia

La Garfagnana al Salone di Torino

C’era anche la Garfagnanaeditrice tra i 2000 editori pre-senti al Salone Internazionaledel libro di Torino, che si èsvolto dal 10 al 14 maggio2012.Un evento che quest’anno havisto la presenza di 317.482visitatori con un incrementodel 4.1% rispetto al 2011. Unacifra record, il più significa-tivo risultato di sempre.Un vero boom è quello rap-

presentato dagli ingressi dellescuole, che hanno fatto regi-strare un incremento del149.68% sull'anno scorso.Il Salone è stato inauguratogiovedì 10 maggio 2012 dalministro del Lavoro e dellePolitiche Sociali Elsa Forneroe dal sottosegretario alla Pre-sidenza del Consiglio PaoloPeluffo. Poker di ministri sa-bato 12: quelli dei Beni e le At-tività Culturali Lorenzo

Ornaghi, degli Interni AnnaMaria Cancellieri, nuova-mente Elsa Fornero e il mini-stro dell'Istruzione, Universitàe Ricerca Francesco Profumo.A conclusione del Salone 2012il testimone della Presidenzadell'Alto Comitato di Coordi-namento della Fondazioneper il Libro, la Musica e laCultura è passato dal presi-dente della Provincia di To-rino Antonio Saitta al sindacodella Città di Torino PieroFassino, al suo primo man-dato in questa veste.Ospiti tutti i gli uomini e ledonne che fanno cultura nelnostro paese. E la Garfagnanaeditrice ha potuto presentareal pubblico i propri libri eparlare delle uscite che av-verranno nelle prossime set-timane.In arrivo il libro di memoria diIvano Guidi sugli aliantistid’assalto nel periodo 1943-1945; il saggio sul Reggimentocavalleggeri Lucca (16°) diBruno Giannoni; il saggiosulle antiche misure di Bargadi Pier Giuliano Cecchi; ilnuovo romanzo di RobertoAndreuccetti.

Sono però molti altri i libri inlavorazione legati alle Terredel Serchio.Tra i tanti un lavoro di Ame-deo Guidugli sull’antica viadel Volto Santo con la descri-zione degli antichi ospedaliche accoglievano i pellegriniin cammino lungo la valle delSerchio. Insomma un successoper la Garfagnana editrice.L'appuntamento a Torino èper il mese di maggio 2013

con il Salone Internazionaledel Libro numero 26. Paeseospite: il Cile e ancora novitàdalla Garfagnana.

Gianluca Pitari

Andrea Giannasi con Corrado Augias

Page 7: Edizione Luglio 2012

In Ucraina si è verificato un genocidio di cani e gatti

Europei “macchiati”

AGENZIA FUNEBRE

Tel. e Fax 24 ORE SU 24 Via XX Aprile 8/A - Castelnuovo Garfagnana 058362449 Via della Stazione 14 - Piazza al Serchio 0583607009

ROBERTO 3398711200 ALESSANDRO 3473064963

e-mail: [email protected]

Interventi di difesa del suolo, ingegneria naturalistica,sistemazioniidrauliche, lavori forestali, manutenzione a verde e arredo urbano,produzione di cippato, interventi di protezione civile e ambientale

www.tua.coop – [email protected] di Garfagnana (Lucca) tel. 0583/644344 – fax 0583/644146

AL VOSTRO SERVIZIO 24 ORE SU 24

Vtyy¢VxÇàÜtÄx

Piazza Umberto a Castelnuovo di Garfagnana

Organizzazione viaggiCastelnuovo di Garfagnana

Tel. 0583 641375 - [email protected]

Un uomo che da due anni stalottando contro le istituzioniin Ucraina per porre fine allauccisione di cani e gatti ran-dagi per pulire le strade pergli Europei di Calcio 2012.Un uomo che ha promessogiustizia al suo cane Cucciolo,compagno di vita per 13 anni,avvelenato e morto dopo 12giorni di lotta, a Ciliegia, canesimbolo della Strage inUcraina, fucilata insieme aisuoi cuccioli ma è sopravvis-suta rimanendo paralizzataed ai migliaia di cani e gattimorti seviziati, arsi vivi peruna manifestazione calcistica. Un uomo che tutti i giorni fo-tografa la morte e non la vitaper difendere i diritti deglianimali.Questo uomo è il fotoreportere delegato OIPA Ucraina An-drea Cisternino che, avendoaccettato il nostro invito, è ar-rivato a Barga il 22.05, accom-pagnato dal rappresentanteOIPA Roma Massimo e daStefania volontaria di ACL

(Associazione Canili Lazio). Due giorni intensi ed emozio-nanti con noi volontari del-l’Associazione L’Arca dellaValle. Due giorni indimenticabili. La mattina del 23 maggio, An-drea ha tenuto il suo primoincontro presso una scuola.Grazie alla collaborazionedella maestra Cinzia, Andreaè stato accolto da 100 bimbidella scuola elementare diBarga ed è stato letteralmentetravolto dal grande entusia-smo, della partecipazione edalle domande da questi pic-coli innocenti e questa espe-rienza lo ha colpitoprofondamente. In forte con-trasto con la conferenza se-rale, dove il numerosopubblico adulto, insieme alSindaco, all’Assessore del-l’Ambiente ed alla delega-zione OIPA di Lucca, Massa eViareggio, hanno partecipatocon lacrime, sgomento, indi-gnazione, rabbia davanti alloschermo dove venivano pro-

iettate immagini forti ma vere,immagini che testimoniano ladura realtà, immagini che dif-ficilmente riusciremmo a di-menticare. Andrea ha poispiegato, documenti allamano, con la sua voce pacatama determinata, il suo lavoroper cercare di porre fine a que-sta strage inutile. Sono anni che chiede alle isti-tuzioni una spiegazione, chechiede al Presidente del-l'UEFA Platini cosa hannofatto per impedire questo,anni di domande senza rispo-ste mentre i dog hunters pro-cedono nel loro lavoro di“pulizia”. La serata è finitacon grandi applausi, foto efirme del suo libro “Randagi”che è in vendite per racco-gliere fondi per la sua causa. Ilpubblico ha poi potuto ammi-rare le sue bellissime foto inbianco e nero esposte nel-l’atrio del Comune. Anni di vite di animali sacrifi-cate senza un perché. Vittime innocenti dell’egoi-smo e del materialismo del-l’uomo. Tutti sanno manessuno fa niente… Sono tutticolpevoli. Chi non ha alzato lavoce per fermare queste ucci-sioni è responsabile di questamattanza. Bastava poco … deifinanziamenti consistenti percostruire dei canili per conte-nere i cani randagi e per met-terli in sicurezza.

Numero 52 - Maggio-Giugno 2012 Il Giornale di Castelnuovo di Garfagnana Pagina 7

Bastava una parola … no!Ormai mancano pochi giorniagli Europei e sono rimastipochi cani… Ma Andrea continua a lottarefino alla fine per salvare il sal-vabile e noi tutti dobbiamosostenerlo con la nostra voce.Gli Europei di calcio 2012 sa-ranno macchiati di sangue, ditorture, di crudeltà, di soffe-renza. Ogni gol un cane odun gatto ucciso – valeva la

pena?L’Arca della Valle ringrazia irappresentanti dell’OIPA diLucca, Massa Carrara e Via-reggio che hanno collaboratodurante la conferenza e la mo-stra fotografica con il loro ta-volo informativo e per laraccolta di soldi per la venditadel libro di Andrea Cisternino“Randagi”.

Sonia Ercolini Segretaria “L’Arca della Valle”

Successo per Slow Food DayAnche quest’anno la Condotta Garfa-gnana e Valle del Serchio ha aderito allacampagna nazionale “Slow Food Day” ecosì sabato 26 maggio dalle 19:00 pressol‘Osteria il Vecchio Mulino da AndreaBertucci si è svolta una giornata all’inse-gna della qualità del nostro territorio.“Cibo e cambiamenti climatici - si leggenel comunicato ufficiale di Slow Food Ita-lia -, con un’attenzione particolare quindiai prodotti di filiera, al rapporto direttocon i produttori e all’educazione alimen-tare. Questi i temi sotto i riflettori il 26maggio in 300 piazze italiane. Molte le oc-casioni di confronto e discussione con i re-sponsabili Slow Food delle Condotte, che

distribuiranno gratuitamente Fulmini e polpette, la nuova guida di Slow Food alle buone pra-tiche per una dieta amica del clima. Ma anche laboratori per riscoprire i sapori dell’infanzia,imparare a lavorare i prodotti e assaggiare cibi poco conosciuti e tutelati dalle piccole comu-nità”.E così il 26 maggio all‘Osteria il Vec-chio Mulino a Castelnuovo si sonoritrovati gli amici dell’AssociazioneBuffardello Team con la “focaccialeva di Gallicano” per divulgarne lastoria, tradizione e praparazione, ab-binamento perfetto per i Presidicome il Biroldo e il Bazzone del ter-ritorio della Condotta Slow FoodGarfagnana e Valle del Serchio,anche farro e buon vino il Grifo DOCdelle Colline Lucchesi. Folta e allegra la partecipazione al-l’evento.

Antonella Bertolini

Il Giornale di CastelnuovoRedazione: via traversa Vecchiacchi, 17 55032 Castelnuovo Garfagnana

Direttore: Andrea GiannasiCaporedattrice Barbara Coli

In redazioneMarco Giannasi, Gabriele Coli, Matteo Ferranti, Fabrizio Ferrari, Emilio

Bertoncini, Cristian TognarelliFotografie

Antonella Bertolini, Gabriele Coli, STUDIO BIANCOCommerciale

Debora Mori, Marco GuazzelliDirezione e sede legale:

via Terme di Traiano, 25 Civitavecchia ROMAGruppo editoriale Giannasi editore P.iva 09345201009

Stampa Etruria Arti grafiche - Via della Vittoria Civitavecchia (Roma)

www.ilgiornaledicastelnuovo.it - [email protected] IL GIORNALE

30,00 € per l’abbonamento ordinario annuale50,00 € per l’abbonamento sostenitore su conto corrente postale

n. 11507530 intestato a Giannasi editore

IL GIORNALE SI TROVA ACastelnuovo - Presso tutte le edicole e le librerie, Pieve Fosciana - Edicola di via

San Giovanni, Barga - Edicola Poli (via Pascoli), Gallicano - Edicola (via Serchio),Castiglione di Garfagnana (all’edicola bar Marcalli), Roggio (presso

l’edicola/bar), Fornaci - Edicola e libreria c/o Conad

Magistrelli premiatoVenticinque campionati consecutivi in tribuna a seguire le par-tite del Castelnuovo, dalla Prima Categoria fino alla C2 e poinegli ultimi anni in Eccellenza e Promozione, prima al vecchiocampo comunale e poi allo stadio “Nardini”, per un totale di

500 partite tra campionato, Coppa Toscana, Coppa Italia, playoff, play out e amichevoli autorizzate dalla Figc. I dirigenti edi giocatori del Castelnuovo hanno voluto sottolineare questopiccolo ma significativo fatto, donando al collaboratore da Ca-stelnuovo del nostro giornale, Dino Magistrelli, una magliapersonalizzata, con tutte le firme sul davanti. La consegna uf-ficiale a Dino Magistrelli della gradita e, diciamolo pure, perlui amata maglia gialloblù, è venuta durante l’intervallo del-l’ultima gara interna stagionale, da parte del presidente Sil-vano Lombardi e del direttore sportivo Massimo Valiensi, tragli applausi dei tifosi, dirigenti e giocatori. Cinquecento par-tite che si sono concluse con 251 vittorie, 164 pareggi e 85 scon-fitte, con cinque promozioni e, purtroppo, anche dueinaspettati scivoloni nei play out Un quarto di secolo di storiacalcistica della società gialloblù che Magistrelli ha scritto in di-verse migliaia di articoli. Prima partita dei gialloblù raccon-tata da Magistrelli è stata Castelnuovo-Gallicano 1-0,campionato 1987-1988, in Prima Categoria, allenatore FrancoPedreschi, con gol di Riccardo Mugnaini.

Page 8: Edizione Luglio 2012

L’istruzione in Garfagnananel XIX° secoloFino alle prime forme di indu-strializzazione, l’economiaprevalente della Valle del Ser-chio era rappresentata dal-l’agricoltura e dalla pastorizia.Una società con queste carat-teristiche vede l’istruzioneprerogativa delle classi piùabbienti: le spese per il man-tenimento agli studi e la loca-lizzazione delle scuole,inducono i bassi strati dellapopolazione, specialmente,quella delle zone più periferi-che, all’abbandono scolastico.La conseguenza diretta è l’al-tissima percentuale di analfa-beti presenti sul territorio. Lascuola, oltre a rappresentareun esborso non sostenibile permolte famiglie, era vista comeuna inutile perdita di tempo,specialmente nel periodo dimassima attività del mondocontadino, dove, nell’econo-mia familiare, era fondamen-tale avere a disposizione tuttala forza lavoro. I giovani, ve-nivano avviati in quella chepossiamo definire la scuoladella vita: le ragazze nelle fac-cende domestiche, i ragazzinei lavori manuali, erano in-fatti questa le sole materie chegarantivano il sostentamentofamiliare nell’immediato. Inquesta epoca, è frequente im-battersi in ricevute di paga-mento, per lavori eseguitidalla bassa manovalanza, conla dicitura: “firma con la croceper non saper ne leggere nescrivere”. La scomparsa gra-duale del mondo contadino,non più in grado di garantireun sostentamento adeguato inuna società sempre più im-prontata sul capitalismo, laconsapevolezza che un mi-nimo di istruzione rappresen-tava la salvaguardia deipropri diritti, una politica sco-lastica adeguata, riusciranno,con il tempo, a cambiare que-sta mentalità. Alla debolezzadella scuola di base, si uni-vano le problematiche del-l’istruzione secondaria. Diquest’ultimo problema, nel-l’immediato post-unità d’Ita-lia, se ne fa portavoceRaffaello Raffaelli, in una let-tera al Sindaco di Castel-nuovo, puntando proprio

sulla deficitaria politica scola-stica del nuovo Regno.

All’Onorevole Signore Avv.Emidio Coli Sindaco del Co-mune di CastelnovoDopo che gli Elettori di codestoComune, con numerosi suffragi,onorandomi della loro fiducia,vollero chiamarmi a far parte delConsiglio Comunale di Castel-novo, compreso dalla più sincerariconoscenza verso i medesimi,divisai impiegare la povera operamia in tutto quello che potessetornare vantaggioso al Comunemedesimo. Il primo pensiero per-tanto si rivolse alla pubblicaistruzione, da poiché si strazia ilcuore di chi abbia carità di patrianel considerare lo stato di avvili-mento in cui è caduto in nostropovero paese sotto questo rap-porto. La Garfagnana può vera-mente rammentare con orgoglio itempi passati, nei quali dalle suescuole uscirono giovani che benpresto resero illustri i nomi loronelle lettere e nelle scienze, che sidistinsero coprendo cariche insi-gni in ogni ramo della magistra-tura, e rendendo ottimi servigialla patria. Ma purtroppo in oggiha ben ragione di addolorarsi e dimuover lagnanza, vedendo comepoco dopo la costituzione delRegno d’Italia, ad onta di tantebelle speranze le siano stati toltipersino tutti quei mezzi d’istru-zione che possedeva da oltre unsecolo, e trovisi ridotta alle piùdeplorevoli condizioni. Per veritàè oltremodo affliggente ed umi-liante vedere un Circondario, checonta ben quarantamila abitanti,mancante di scuole persino gin-nasiali, costretto a mandare inlontane città i suoi figliuoli,ancor tenerissimi, per avviarlinella carriera delle lettere e dellescienze, con gravi sacrifizi di

Cristian Tognarelli ricostruisce un’importante pagina della nostra storia

L’istruzione in Garfagnana nel 1800Pagina 8 Il Giornale di Castelnuovo di Garfagnana Numero 52 - Maggio-Giugno 2012

cuore e di danaro. Questo lacri-mevole stato di cose fa instituireogni giorno dalle nostre popola-zioni amari confronti fra il pre-sente ed il passato, ripetendosi ildetto del Guerrazzi “si stava me-glio quando si stava peggio”, e fadeplorare che, mentre ovunque siparla d’istruzione, di progresso edi lumi, non abbiasi di fatto inquesti paesi che regresso e igno-ranza per mancanza di scuole ri-maste senza i fondi che lordavano vita. Il perché ho credutofar cosa utile, compilando unabreve istoria dell’insegnamentoche si aveva in Castelnovo sottotutti i passati governi, e di cuifummo privati dopo il 1860. Daquesta chiaramente apparisce chela Garfagnana acquistò dei di-ritti, di cui la tutela spetta spe-cialmente al Municipio delCapoluogo, come quegli che piùda vicino risentiva i vantaggi delpubblico insegnamento, ed orasopporta tutte le conseguenze fu-neste della mancanza di ogniistruzione. È quindi a Lei, onore-vole sig. Sindaco, che io sotto-pongo questo meschino lavoro,come un omaggio dell’alta stimache le professo. Ho ferma fiduciache vorrà prendere a cuore questagravissima quistione, vitale per lapovera Garfagnana, e che, mercèl’energiche sue premure, potremovederla risoluta presto, favorevol-mente e con generale vantaggio.Allora ci feliciteremo a vicenda,paghi entrambi di aver contri-buito al bene del nostro paese. Inquesta dolce speranza ho l’onore,egregio sig. Sindaco, di prote-starmi con sentimenti di stima, econsiderazione distinta Della V.S.I.Fosciandora 14 novembre 1872Dev. Servitore Raffaello RaffaelliConsigliere Provinciale

Il Raffaelli allega alla presentelettera un breve testo, dalquale si evince che nel XVIII°secolo, durante il periodoEstense, a Castelnuovo, esi-stevano un Ginnasio e unLiceo, che permettevano diconseguire una specializza-zione in studi classici e filoso-fici, citando tra gli autorevoliinsegnanti, il professore di fi-losofia, Dott. Domenico Pac-chi, scrittore a tutti noto peressere l’autore delle “Ricercheistoriche sulla Provincia di Gar-fagnana” pubblicate a Modenanel 1785. Istituzioni che fu-rono mantenute anche dopola Rivoluzione Francese, aitempi di Napoleone, nelbreve periodo in cui la Garfa-gnana fu unita al PrincipatoLucchese. Alla caduta di Na-poleone, con la restaurazionedel Ducato di Modena, lostesso Duca, nel 1821 si rico-nosceva: persuaso che quantopiù è larga e ben intesa la istru-zione di un popolo, tanto più siprogredisce nella morigeratezzae nella civiltà; e per tal guisa ri-conosceva quel vero che un De-putato diceva alla CameraSubalpina “quello che spendete osignori nella istruzione, lo ri-sparmierete nelle carceri”. Pro-

prio per questo, in unchirografo diretto al Governa-tore della Garfagnana, il Ducaaccenna l’intenzione di volererigere anche un Seminarionel Capoluogo. Un successivoRegio Decreto del 4 novem-bre 1826, infatti, stabiliva la

fondazione del seminario e gliassegnava una dote diL.80.000; la solenne aperturaavvenne il 27 novembre 1826,con 24 Convittori. Il Raffaelliconclude la sua riflessione evi-denziando alcuni aspetti fon-damentali; La Garfagnana ebbesempre, anche in tempi che oggida molti diconsi di oscurantismoe di tirannia, un Ginnasio e unLiceo, dove insegnavasi quantoaccorreva per passare diretta-mente agli studi universitari. Iprofessori del Liceo dopo il 1821furono direttamente eletti dal So-vrano, ed i loro onorarj stavano acarico dello Stato. Il Seminario fueretto dal Duca per migliorare lecondizioni della pubblica istru-zione nella nostra Provincia,l’istruzione che vi si dispensavafu sempre diretta dalla Commis-sione Provinciale e dalla AutoritàGovernativa, senza ingerimentoveruno dell’ecclesiastica; allescuole di questo Convitto si edu-carono tanti giovani eziandio deipaesi limitrofi e tutti i nostri cheannualmente superavano il nu-mero di 100, molti de’ quali ono-rarono, ed onorano ancora laGarfagnana. La Garfagnana sem-pre ferace di tanti belli e sve-glianti ingegni abbia , viva Dio;il conforto di veder rifiorire nelsuo Capoluogo un istituto doves’istruisca nelle lettere la sua gio-ventù; e non sia costretta a man-dare i suoi figli in altre città, consacrifizi enormi per le famiglie,che regger non potendo a sìgrandi spese preferiscono il piùdelle volte abbandonare all’oziotanti ingegni, che coltivati for-merebbero il lustro, il decoro e ilvantaggio della Patria. Se il Go-verno non può per motivo delleleggi che regolano l’istruzione se-condaria, aprire a Castelnovo unLiceo, come fu fatto nel 1860 dalDittatore Farini, cui non isfuggìil nostro diritto, ne restituisca ibeni appressi dal Demanio, allorail nostro Circondario penserà dase solo a fondare degl’istituti, af-finché la Garfagnana torni inpossesso di quello che legalmentee giuridicamente le appartiene,per dar vita e sviluppo ai princi-pali fattori della civiltà e del pro-gresso, i buoni studi.

Cristian Tognarelli