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Eco-bonus 55% e altre agevolazioni

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Da IL SOLE 24 ORE del 22/05/2013 alcuni utili articoli sulle proroghe degli eco-bonus e di altre detrazioni.

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Alla Camera. Il ministro: lo sgravio per le ristrutturazioni costa quest'anno 85 milioni, allo studio incentivi per gli acquisti di mobili e cucine delle giovani coppie

Lupi: conferma anche per il 50% all'ediliziaMauro Salerno Giorgio SantilliROMA Maurizio Lupi lo dicechiaramente nell'audizione allacommissione Ambiente dellaCamera: la proroga ai bonus perl'edilizia deve riguardare 1(55% peril risparmio energetico, ma anche il50% per le ristrutturazioni. «Le dueagevolazioni devono essereprorogate insieme», dice. È laposizione classica di Lupi, che giàl'aveva anticipata a questo giornalela settima scorsa. Ma - forseall'insaputa dei deputati che sonopresenti in commissione - la frasecontiene anche una sottolineaturarispetto all'azione di go

verno. Si è tenuta ieri infatti lariunione preparatoria del prossimoConsiglio dei ministri di venerdì eall'ordine del giorno c'era ildecreto che proroga solo il 55 percento. Il ministero delleInfrastrutture ha però subitoaggiunto la necessità di prorogareil 50% e di farlo allo stesso tempo.Si cerea quindi di accelerare ilprovvedimento del 50% o inserirenel decreto principale anche questanorma. La questione, per Puna eper l'altra proroga, è di coperturafinanziaria. Costa 80 milioni annuiper io anni il bonus 55% e costa 85milioni il bonus 50 per cento. Farquadrare i conti, per l'Economia,non è semplice. Tanto più

che allo studio c'è anchel'introduzione di un incentivoper l'acquisto di mobili ecucine da parte delle giovanicoppie. Lupi ha aggiuntoanche un'altra cosa che èsuonata come musica alleorecchie del presidente dellacommissione Ambiente,Ermete Realacci, e dei suoicolleghi che hanno approvatouna risolu INCENTIVI AIPRIVATI Finanziabili anchele grandi opere «private» per21 miliardi con sgravi giàvarati. Due diligence suilavori, priorità allacantierabilitàzione all'unanimità sul punto.«Queste agevolazioni vanno esteseanche agli interventi diprevenzione antisismica», ha dettoil ministro delle Infrastrutture. Peril resto Lupi è andato a 360 gradisulle politiche del suo ministero.Farà una due diligence perristabilire l'ordine di priorità dellegrandi opere superando il modello«omnibus» della legge obiettivo,sbloccando al

contempo le defiscalizzazionisulle opere in project financing«capaci di attivare investimentiper 21 miliardi». L'obiettivo èindividuare le priorità «nei nodiinfrastnitturali davvero utili atutto il Paese». Ilministro ha portato l'esempio delpiano ferroviario. «Abbiamo 9interventi per io miliardi giàstanziati - ha spiegato -.Dobbiamo avere il coraggio diindividuare quelli utili dasbloccare e quelli che invece nonsi riesce a portare avanti». LaTorino-Lione rimane «strategica».Il ministro ha affrontato anche ilnodo del patto di stabilità. Lupi hacitato due diversi piani: unoeuropeo, l'altro italiano. Nella «golden rule europea» dovrebberoentrare gli investimenti per legrandi opere che fanno parte dicorridoi internazionali. «L'85%delle nostre grandi opere - hadetto il ministro - fa parte di opere

strategiche a livello europeo.None pensabile che i nostriinvestimenti per queste opereagiscano ai fini di Maastricht».Non si tratta di investimenti dapoco. Secondo i calcoli delministero ci sono 35,8 miliardi dicantieri in corso, 33,7 da avviarepiù 73 miliardi di investimentifuturi. Oltre alle grandi opereLupi ha puntato l'attenzione sullamanutenzione del territorio. «Èun compito morale più chepolitico ha detto -. Basta con gliinterventi di emergenza. Dunquespazio al piano delle scuole, alpiano per il Sud e allemanutenzioni di strade eferrovie. Infine il piano carceri.«Ci sono 750 milioni dautilizzare per rendere le nostrecarceri più degne di un Paesecome l'Italia: ne parlerò prestocon il ministro della Giustizia».

Mercoledì22/05/201322/05/201322/05/201322/05/2013

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Direttore ResponsabileRoberto NapoletanoRoberto NapoletanoRoberto NapoletanoRoberto Napoletano

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Guida all'incentivo Per le agevolazionirestano comunque procedure separate

di Luca De Stefani Se verràprorogata la detrazione Irpef edIres del 55% sul risparmioenergetico, in scadenza ilprossimo 30 giugno, chi inizia aristrutturare in manieraecologica un edificio, pagandocon la causale del 50% (che dali ° luglio 2013, ritornerà al36%, se non vi sarà la prorogaanche del bonus del 50%) nonpotrà passare alla detrazionepiù conveniente del 55%, inquanto le due agevolazioni nonsono cumulabili sullo stessointervento (neanche perpagamenti diversi). Il problemariguarda chi sta iniziando aeffettuare i lavori per ilrisparmio energetico e che nonriuscirà a completare ipagamenti entro il 30 giugno.Allora come convieneeffettuare i bonifici bancali finoalla fine di giugno 2013 _^Nell'incertezza sulla prorogadel 55%, conviene iniziare aeffettuare i bonifici di accontocon la causale del 36-50% per ilavori energetici "nonqualificati" (articolo io-bis,comma i, lettera h, Tuir), ma seil bonus del 55% verràprorogato, purtroppo, non sipotrà pagare il saldo con lacausale per il risparmioenergetico qualificato (articoloi, commi da 344 a 347, Leggen. 296/2006). Si dovràcontinuare con l'agevolazionemeno conveniente. Ma le dueagevolazioni riguardanointerventi simili, perché questedifferenze procedurali _^Questo è solo uno dei moltiproblemi applicativi generatidal fatto che per interventimolto simili (risparmioenergetico) si possono sceglieredue agevolazioni molto diversetra loro, non solo nellapercentuale del bonusdetraibile, ma anche per laprocedura da adottare (si vedaII Sole 24 Ore del u maggio2013). Se vi fosse l'obiettivoanche di semplificare gliadempimenti fiscali a carico deicontribuenti, sarebbe preferibileaccorpare le due agevolazioni,prevedendo magari una

percentuale di detrazionemaggiore per gli interventiche, oltre a garantire ilrecupero del patrimonioedilizio italiano, nemigliorano anche l'efficienzaenergetica. In quali normebisognerebbe intervenire perprorogare il bonus del 55%così com'è (cioè senza ridurnela portata), ma trasferendolonell'ambito della detrazionedel 36-50% (cioè _^Basterebbe prevedere che gliinterventi dell'articolo io-bis,comma i, lettera h, Tuir,fossero agevolati con la detrazione Irpef, ma anche Ires, del55 per cento. Dovrebberoessere aumentati i limiti dispesa agevolabile, in quantoquelli previsti dal Tuir(detrazione del 36-50%) sonomolto bassi (48.000 euro,aumentati a 96.000 euro fino al30 giugno 2013) e scoraggianoinvestimenti ecologici (che invece hanno limiti più elevatinella norma originaria). Poi, sidovrebbe chiarire una volta pertutte (la norma dovrebbe giàprevederlo, ma manca laconferma delle Entrate), che leagevolazioni per gli interventidell'articolo io-bis, comma i,lettere da e) ad 1), Tuir,interessano anche gli immobilidiversi da quelli "residenziali"(prerogativa prevista dallalegge solo per le lettere aeb).Ma quali potrebbero essere ivantaggi per i contribuentidall'unificazione delleprocedure _^ Non vi sarebberopiù alcuni adempimenti cheoggi sono necessari solo perl'agevolazione sul risparmioenergetico qualificato (55%),quali: l'asseverazione di untecnico abilitato dellarispondenza dell'intervento airequisiti di legge; l'invioall'Enea entro 90 giorni dallafine dei lavori della schedainformativa, oltre che dei datidella certificazione energetica odell'attestato di qualificazioneenergetica (non per le finestre, ipannelli la comunicazione alleEntrate dei bonifici effettuatinell'anno precedente, se i lavorisono

eseguiti a cavallo di due anni.Sembra che il governo siaintenzionato a introdurreun'agevolazione fiscale per lecucine. Cosa prevedeva ladetrazione del 20% per imobili, introdotta nel 2009? _^L'incentivo consisteva in unadetrazione dall'Irpef lorda del20% delle spese « sostenute dal7 febbraio 2009 e fino al 31dicembre 2009» per l'acquistodi apparecchi televisivi,computer, mobili edelettrodomestici di classeenergetica non inferiore ad A+,esclusi i frigoriferi, congelatorie loro combinazione.La spesadetraibile al 20% doveva esseredocumentata e i beni agevolati(mobili, elettrodomestici, tv epc) dovevano essere finalizzatiall'arredo di un immobileoggetto di ristrutturazione, peril quale si usufruiva delladetrazione del 36 per cento. Inparticolare, l'immobile daarredare doveva essere statooggetto di interventi direcupero del patrimonioedilizio iniziati a partire dal ifiluglio 2008 e per questiinterventi il contribuentedoveva "fruire" della detrazionedel 36 per cento.

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