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L’Agenzia per l’Italia Digitale e il suo ruolo nella promozione della e-
Health
Ing. Stefano van der BylAgID – Area PA
E-Health – Medicina Digitale
XXXVI Scuola Annuale di BioingegneriaBressanone18 - 22 settembre 2017
• Agenda Digitale Europea
• Agenda Digitale Italiana
• Strategia Nazionale
• Piano triennale AgID
• Ecosistema Sanità
Obiettivi
Europa 2020 e Agenda Digitale Europea• Una delle 7 iniziative
principali individuate nella Strategia EU2020
• Presentata dalla CE nel maggio 2010, sottoscritta da tutti gli Stati Membri che si sono impegnati per recepirla e applicarla
• Lo scopo è sfruttare il potenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per favorire l’innovazione, la crescita economica e la competitività
Achieving the digital single market
Enhancing interoperability and standards
Strengthening online trust and security
Promoting fast and ultra fast Internet access for all
Investing in research and innovation
Promoting digital literacy, skills and inclusion
ICT-enabled benefits for EU society
[COM(2010) 245]
Agenda Digitale Italiana
L’Agenda Digitale Italiana si focalizza sull’identifcazione e l’avvio si una serie di programmi e interventi per rilanciare la digitalizzazione del Paese e superare i gap con i principali paesi europei DL 18 ottobre 2012, n. 179 («Decreto Crescita 2.0») - costituisce il punto di riferimento
dell’Agenda Digitale Italiana (obiettivi, ruoli, programmi) DL 21 giugno 2013, n. 69 («Decreto del Fare») – misure atte a potenziare l’ADI: governance,
tempi
DL 9 febbraio 2012 n. 5 (provvedimento “Semplifca Italia”) prevede all’art. 47 che il Governo, nel quadro delle indicazioni dell’Agenda digitale europea, persegua l’obiettivo prioritario della modernizzazione dei rapporti tra pubblica amministrazione, cittadini e imprese, attraverso azioni coordinate dirette a : favorire lo sviluppo di domanda e oferta di servizi digitali innovativi; incentivare cittadini e imprese all’utilizzo di servizi digitali; promuovere la crescita di capacità industriali adeguate a sostenere lo sviluppo di prodotti e
servizi innovativi; potenziare l’oferta di connettività a larga banda
Ovviamente il CAD – DL 7 marzo 2005, n. 82Pubblicato in GU n.214 del 13-9-2016 - Vigente al: 14-9-2016
eHealth e contesto europeo
eHealth Action Plan 2012-2020(Dati, telemedicina, apps, EpSOS…)
conseguire una maggiore interoperabilità dei servizi di sanità elettronica;
sostenere la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione nella sanità elettronica e nel benessere al fne di contrastare la scarsa disponibilità di strumenti e servizi orientati all’utente;
agevolare la difusione e promuovere un’ampia espansione della sanità elettronica;
promuovere il dialogo politico e la cooperazione internazionale a livello globale in tema di sanità elettronica
Direttiva Europea 2011/24/UE per il diritto dei pazienti all’assistenza sanitaria transfrontaliera (DL 38 – 4 marzo 2014) – «norme volte ad agevolare l’accesso a un’assistenza sanitaria transfrontaliera sicura e di qualità e promuove la cooperazione tra gli Stati membri in materia di assistenza sanitaria»
Direttiva Europea 2012/52/UE per il riconoscimento delle ricette mediche emesse da altro SM (DL 38 – 4 marzo 2014) attuazione dell’articolo 11 Direttiva Europea 2011/24/UE
articolo 10 – «Mutua assistenza e cooperazione» - Uso dell’ICTarticolo 11 – «Riconoscimento delle prescrizioni rilasciate in un altro Stato membro» - Interoperabilità, identifcazione dei medicinali, comprensibilitàarticolo 14 – «Assistenza sanitaria online» - rete di assistenza sanitaria on line, interoperabilità, fducia, sicurezza, operatività, servizi, scambio di informazioni, dati comuni
DESI 2017: servizi pubblici digitali Posizionamento 25 su 28
• l'Italia registra buoni risultati per quanto riguarda l'erogazione online dei servizi pubblici
• Uso dei servizi di e-government : Italia 16 % - Media UE 38%
• Molta oferta, poca domanda, scarso utilizzo: Italia 84% - Media UE 82%, con un posizionamento al 16° posto)
Principali Obiettivi:
• Favorire l’incremento dell’utilizzo dei servizi pubblici digitali
• Migliorare l’usabilità dei servizi
• Favorire la crescita delle competenze digitali tra i cittadini
Modello strategico ICT della PA
Piano triennale
Strategia per la Crescita digitale
Rappresenta l’Agenda Digitale Italianaapprovata dal Governoe dalla Commissione Europea
Individua gli elementi tecnici abilitanti per realizzare la strategia
Declina azioni e obiettivi da raggiungere per ogni elemento del modello
Programmazione nazionale Stabilisce le azioni centrali a servizio del territorio da compiere per realizzare gli obiettivi
La strategia: i punti chiave
2014- 2015:
La strategia approvata dal Governo4,6 miliardi di euro di fondi
2016:
Il modello strategico di trasformazione digitale della PA
2017:
Il Piano triennale defnisce gli obiettivi da raggiungere sulla base del modello strategico
PON GOVERNANCE
50 mln per sviluppo Italia Login
PON GOVERNANCE
20 milioni piattaforme abilitanti20 milioni infrastrutture materiali
Il Piano Triennale indirizzerà la spesa della PA in ICT
La roadmap della strategia
I tre livelli della «strategia operativa»Servizi digitali nuovi o esistenti organizzati tematicamente secondo i bisogni di cittadini e imprese• Realizzazione di servizi aderenti alle linee
guida • Coinvolgono ogni amministrazione in base
alle proprie competenze
Piattaforme nazionali realizzate a livello centrale per:• Accelerare la produzione di servizi digitali • Standardizzare procedure tecniche e
organizzative• Razionalizzare la spesa
Interventi di razionalizzazione e standardizzazione su Data Center, Connettività, Cloud
• Defnire i passi per la trasformazione digitale della pubblica amministrazione attraverso un modello condiviso di gestione e utilizzo delle tecnologie digitali.
• Defnire regole di interoperabilità, usabilità, standard e ontologie per le infrastrutture immateriali e materiali nazionali
• Defnizione del modello di cooperazione fra ecosistemi e piattaforme abilitanti
• Accompagnare le PA locali per la realizzazione di servizi digitali defniti dal modello strategico
• Integrare soluzioni «plug and play» per implementare le infrastrutture immateriali nazionali (piattaforme abilitanti e dati della PA)
• Creare nuovi servizi digitali organizzati in ecosistemi secondo i bisogni di cittadini e imprese
Obiettivi strategici nazionali e locali
• Coinvolgere i soggetti privati nello sviluppo di servizi integrati ed interoperabili
• Incentivare il rapporto con il mercato, ponte tra pubblico e privato
Dal modello di ICT al Piano Triennale
• Obiettivi• Azioni • Risultati
Piano triennale
L'ecosistema Sanità è stato defnito in accordo alla Missione "Tutela della salute" e con il documento Strategia per la Crescita Digitale 2014-2020 in cui viene identifcata l'azione "Sanità digitale".
Ruolo centrale del Fascicolo Sanitario Elettronico come piattaforma abilitante
Altre iniziative individuate per la fruizione dei servizi sanitari informatizzati:
• Centro unico di prenotazione (CUP): favorire l’accessibilità dell’assistenza e la riduzione dei tempi di attesa
• Telemedicina: servizi che migliorino la fruibilità delle cure, dei servizi di diagnosi e della consulenza medica a distanza, monitoraggio di parametri vitali
Ecosistema Sanità
Dal modello strategico alla costruzione dell’ecosi-stema
Architettura ecosistema sanità digitale
ECOSISTEMA SANITÀ DIGITALEAdesione linee guida di implementazione del Fascicolo Sanitario Elettronico (standard, protocolli comunicazione, codifche)
Infrastrutture ImmaterialiUtilizzo delle piattaforme SPID/pago PA
Infrastrutture FisicheRazionalizzazione patrimonio data center anche in ambito sanitario
MonitoraggioCostruzione di un sistema di monitoraggio https://www.fascicolosanitario.gov.it/
CybersecuritySviluppo di reti conformi ai requisiti e ai livelli di sicurezza richiesti in ambito sanitario
Il modello per l’implementazione del Piano Triennale per le PA in am-bito di sanità digitale l’esempio del Fascicolo Sanitario Elettronico
ObiettiviObiettivi
Nucleo minimo di documentiNucleo minimo di documenti
• Agevolare l’assistenza del paziente; • Facilitare l’integrazione delle diverse
competenze professionali; • Fornire una base informativa consistente
• Agevolare l’assistenza del paziente; • Facilitare l’integrazione delle diverse
competenze professionali; • Fornire una base informativa consistente
• Dati identifcativi e amministrativi dell’assistito;
• Referti;• Verbali di Pronto Soccorso;• Lettere di dimissione;• Proflo Sanitario Sintetico;• Dossier farmaceutico;• Consenso o diniego alla donazione degli
organi e tessuti
• Dati identifcativi e amministrativi dell’assistito;
• Referti;• Verbali di Pronto Soccorso;• Lettere di dimissione;• Proflo Sanitario Sintetico;• Dossier farmaceutico;• Consenso o diniego alla donazione degli
organi e tessuti
Fascicolo Sanitario Elettronico
GovernanceLa Cabina di Regia del NSIS nella seduta tenutasi il 4 luglio 2016 ha defnito la composizione del Tavolo tecnico di monitoraggio e indirizzo FSE
Agenzia per l’Italia Digitale
Autorità Garante per la protezione dei Dati Personali
Coordinamento della Commissione salute
delle Regioni11 Regioni/P.A.
Ministero dell’Economia e
delle Finanze
Ministero della Salute
Composizione del Tavolo Tecnico FSE
Gruppi tematici del FSE GT MODALITÀ DI ACCESSO AL FSE
GT GESTIONE DEL CONSENSO
GT MODALITÀ TECNICHE PER LA FIRMA DIGITALE DI DOCUMENTI XML E GESTIONE DI FOGLI DI STILE
GT COMUNICAZIONE
GT GESTIONE DELLE CODIFICHE
GT INTEROPERABILITA'
Definizioine dei inuovi
documeinti del FSE
HL7
Fascicolo Sanitario Elettronico
1010
1111
11.108.829
11.108.829
Regioni operative
Regioni operative
Regioni aderenti all’interoperabil
ità
Regioni aderenti all’interoperabil
ità
FSE attivatiFSE attivati
23.868.673
23.868.673Referti
digitalizzatiReferti
digitalizzati
25%25%
42 %42 %
Totale cittadiniTotale cittadini
Totale referti digitali
Totale referti digitali
Il Fascicolo Sanitario Elettronico come elemento strategico
Documenti sanitari
Fattori abilitanti
Processi organizzativi
Standardizzazione, codif-che, strutturazione dei dati, ecc.
Standardizzazione, codif-che, strutturazione dei dati, ecc.
Infrastrutture, autenticazione (SPID,consenso), Anagrafe assistiti (ANA), professionisti, strutture, ecc.
Infrastrutture, autenticazione (SPID,consenso), Anagrafe assistiti (ANA), professionisti, strutture, ecc.
Revisione, omogeneizzazione, strutturazione, procedure ecc.Revisione, omogeneizzazione, strutturazione, procedure ecc.
Integrazione con banche dati, piattaforme, sistemi cen-trali, servizi, ecc.
Integrazione con banche dati, piattaforme, sistemi cen-trali, servizi, ecc.
FSE
Modello a registry centrale e repository centrale
Regione B
Repository
Registroindice
Repository
Repository
Registroindice
Regione A
Modello a registry centrale e repository distribuito
Modello architetturale dei sistemi regionali di FSE
Modello architetturale Infrastruttura Nazionale per l’Interoperabilità del FSE
• Documento di progetto dell’Infrastruttura Nazionale per l’Interoperabilità dei Fascicoli Sanitari Elettronici (art. 12 - comma 15-ter – D.L. 179/2012)
• Schema di DM del MEF di concerto con MdS• Risultati ottenuti dai Gruppi Tematici (accesso, consenso,
comunicazione, frma, codifche, interoperabilità)• Specifche tecniche
Affinity Domain – cooperazione attraverso politiche e infrastruttura co-mune
L’interoperabilità con gli altri sistemi regionali di FSE è garantita dai servizi di interoperabilità attraverso protocolli di comuinicazioine e staindard tecinologici comuini: Iintegratiing the Healthcare Einterprise IT Iinfrastructure Techinical Framework (IHE ITI TF), coin particolare riferimeinto al proflo XDS.
Regione B
Regione A
ININCPeH
EU
Patient Sum-mary (PS)
Patient Sum-mary (PS)
ePrescription (eP)ePrescription (eP)
Architettura Europea
Piattaforma per il trattamento del FSE per fnalità di ricerca e go-verno
Incapsulamento dei messaggi
SOAP versione 1.2
Cooperazione applicativa
Servizi per l’interoperabilità come Web Services esposti su
Porta di Dominio (PDD)
Comunicazione sicura (autenticità, integrità, confdenzialità)
Protocollo TLS con mutua autenticazione per le interazioni tra PDD
Formato delle asserzioni
OASIS SAML v2.0, proflo SPA for Healthcare 1.0 da inserire nella sezione header dei
messaggi SOAP conformemente alle specifche
WS-Security
Circle of Trust Certifcation Authority nazionale
Protocolli di comunicazione con i servizi
Transazioni IHE: ITI-38, ITI-39, ITI-42
Formato dei metadati scambiati
OASIS eb ML 3.0 RIM
Formato dei documenti scambiati
I documenti scambiati devono essere strutturati secondo lo standard HL7 CDA Rel. 2 in
forma strutturata o destrutturata (PDF)
Standard e specifche tecnologiche di riferimen-to
L’evoluzione del FSE sarà quindi lo strumento centrale di un ecosistema più ampio che coinvolga tutti gli aspetti della sanità digitale per il raggiungimento degli obiettivi quali:
miglioramento del processo di cura,
supporto ai processi operativi,
miglioramento della qualità dei servizi,
riduzione della spesa pubblica,
cooperazione tra le pubbliche amministrazioni coinvolte tanto a livello nazionale quanto a livello europeo.
Gli obiettivi e i vantaggi derivanti dallo sviluppo del fascicolo sanitario elettronico all’interno dell’ecosistema digitale
•Regole tecniche
•Standardizzazione
•Interoperabilità
•Strutturazione del dato
•Razionalizzazione (processi, data center, ecc.)
•Competenze
Rifessioni
Il Paese che cambia passa da qui.
agid.gov.it