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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

A.S. 2016/2017

Previsto dal Regolamento degli esami di Stato

(d.P.R. 323/1998, art. 5)

SPECIALIZZAZIONE

INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI

CLASSE V SEZIONE I

Redatto il 15 maggio 2017

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SOMMARIO PARTE I 4 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE COMMISSARI INTERNI 5 CONTINUITA’ DIDATTICA NEL TRIENNIO

MODIFICHE DEL GRUPPO CLASSE NEL TRIENNIO 6 METODOLOGIA DI LAVORO

PARTE II 6 CARATTERISTICHE DEL LAVORO SVOLTO OBIETTIVI DIDATTICI 7 PROFILO DELLA SPECIALIZZAZIONE 8 QUADRO ORARIO SETTIMANALE PARTE III 9 PERCORSO FORMATIVO E PROGETTAZIONE EDUCATIVA ATTIVITA’ CLIL

CONTENUTI METODI, MEZZI, STRUMENTI

10 TEMPI SPAZI CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE TIPOLOGIA DELLE PROVE

11 ATTIVITA’ D’INTEGRAZIONE, SOSTEGNO E RECUPERO PROGETTI INCONTRI

12 USCITE DIDATTICHE VIAGGIO D’ ISTRUZIONE

MODALITÀ E CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENT O 13 ATTIBUZIONE DEI CREDITI

CREDITO FORMATIVO TIPOLOGIE DELLE ESPERIENZE

14 TABELLA CREDITO SCOLASTICO CANDIDATI INTERNI REGISTRAZIONE DEI CREDITI FORMATIVI

PARTE IV

14 CONCLUSIONI

PARTE V 16 ALLEGATI 17 PROGRAMMAZIONE DELLE SINGOLE DISCIPLINE 50 SIMULAZIONE PROVE D’ESAME 51 CRITERI SEGUITI PER LO SVOLGIMENTO E VALUTAZIONE DELLE PROVE D’ESAME

PIANO SIMULAZIONI 52 TESTI DELLE PROVE DI SIMULAZIONE 53 SIMULAZIONE PRIMA PROVA 59 SIMULAZIONE SECONDA PROVA 61 SIMULAZIONI TERZA PROVA 71 GRIGLIE DI VALUTAZIONE 79 GRIGLIE DI VALUTAZIONE ALUNNO DSA

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PARTE I

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

DOCENTE DISCIPLINA TIPO DI INCARICO

VIGNALI DENISE Lingua inglese Tempo determinato

BEDETTI MARIAGRAZIA Gestione progetto,

Organizzazione d’Impresa Tempo indeterminato

CONTI MAURIZIO Lab: TPI, Informatica Tempo indeterminato

CORBELLI FABIO Informatica Tempo indeterminato

GENGOTTI PIERANGELO Matematica Tempo indeterminato

MORRI EMANUELA Religione Tempo indeterminato

POMPIZII ONORIO Sistemi e reti Tempo indeterminato

SANCHINI PAMELA Tecnologie e Progettazione

di Sist. Inf. e di Tel. Tempo indeterminato

TRANI ANGELA Lingua e letteratura italiana

e Storia Tempo indeterminato

TRICARICO TINA Scienze motorie e sportive Tempo indeterminato

VISCIONE MARIA

ANTONIETTA

Lab.: Sistemi e reti,

Matematica, GPOI Tempo indeterminato

COMMISSARI INTERNI

CORBELLI FABIO Informatica

GENGOTTI PIERANGELO Matematica

SANCHINI PAMELA Tecnologie e Progettazione di Sistemi Informatici e di Telecomunicazione

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CONTINUITÀ DIDATTICA NEL TRIENNIO

DISCIPLINA A.s. 2014/2015 A.s. 2015/2016 A.s. 2016/2017

Lingua e letteratura italiana Nucci Loretta Trani Angela Trani Angela

Storia Nucci loretta Trani angela Trani angela

Lingua inglese (1) Renzo Bertolo Renzo Bertolo Renzo Bertolo

Informatica Corbelli Fabio Corbelli Fabio Corbelli Fabio

Informatica Conti Maurizio Conti Maurizio Conti Maurizio

Matematica Gengotti

Pierangelo Gengotti

Pierangelo Gengotti

Pierangelo

Sistemi e Reti Pompizii Onorio

Pompizii Onorio Pompizii Onorio

Laboratorio sistemi e reti Viscione M. Antonietta

Viscione M. Antonietta

Viscione M. Antonietta

Tecnologie e Progettazione di Sist. Inf. e di Tel.

Ugolini Giuseppe

Sanchini Pamela Sanchini Pamela

Lab. Tecnologie e Progettazione di Sist. Inf. e di Tel.

Bianchi Riccardo

Bianchi Riccardo Conti Maurizio

Scienze motorie e sportive Tricarico Tina Tricarico Tina Tricarico Tina

Religione cattolica Morri Emanuela Balducci Ivana Morri Emanuela

(1) Variazione nella componente del Consiglio di classe per la disciplina Lingua inglese: il Prof. Bertolo Renzo è stato sostituito nel corso del I quadrimestre dalla Prof.ssa Bettineschi Giovanna; a partire dal 1 aprile si è avvicendata la prof.ssa Vignali Denise.

MODIFICHE DEL GRUPPO CLASSE NEL TRIENNIO

Classe Anno scolastico Numero iscritti Ammessi Non ammessi Sospensione di giudizio III 2014/2015 22 11 2 9 IV 2015/2016 25 21 0 4 V 2016/2017 26 / / /

Nell’anno scolastico 2014/2015, all’inizio del triennio, il gruppo classe era costituito da 22 studenti.

Nell’anno successivo, 2015/2016, ci sono stati sei nuovi inserimenti provenienti da altre classi.

Nel corrente anno scolastico, 2016/2017, la classe V sezione I è composta da 26 alunni.

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METODOLOGIA DI LAVORO Per il conseguimento degli obiettivi formativi nelle rispettive discipline, il Consiglio di classe ha tenuto conto delle conoscenze, delle capacità e delle competenze, impegnandosi a fornire opportunità di recupero e di consolidamento. In funzione di una partecipazione attiva all’apprendimento dei contenuti, l’approccio metodologico è stato adeguato alle necessità degli studenti e finalizzato al conseguimento del successo formativo di ogni alunno, nel rispetto dei livelli individuali in termini di conoscenze, competenze ed abilità.

PARTE II

CARATTERISTICHE DEL LAVORO SVOLTO OBIETTIVI DIDATTICI

In considerazione delle specifiche capacità e competenze caratterizzanti l’indirizzo di studi, il Consiglio di

classe ha individuato i seguenti obiettivi didattici comuni:

Disciplinari

a) Acquisizione degli argomenti di studio

b) Esposizione in forma corretta e appropriata

c) Rielaborazione e approfondimento personale

Strumentali

a) Comprensione dei testi in uso

b) Uso del linguaggio specifico delle discipline

c) Documentazione del lavoro svolto

Sociali

a) Relazioni interpersonali e spirito di collaborazione

b) Rispetto degli impegni e delle regole

c) Assunzione di responsabilità

Trasversali

a) Descrizione di processi o situazioni con chiarezza e precisione

b) Acquisizione di un personale metodo di lavoro

c) Capacità di analisi e di sintesi

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PROFILO DELLA SPECIALIZZAZIONE “ Informatica e Tele comunicazioni” (Allegato C al D.P.R. 15.3.2010 n. 88)

Il Diplomato in “Informatica e Telecomunicazioni”:

� ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di comunicazione;

� ha competenze e conoscenze che, a seconda delle diverse articolazioni, si rivolgono all’analisi, progettazione,

� installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione, sistemi multimediali e apparati di trasmissione e ricezione dei segnali;

� ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che possono rivolgersi al software: gestionale – orientato ai servizi – per i sistemi dedicati “incorporati”;

� collabora nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative nazionali e internazionali, concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione delle informazioni (“privacy”).

È in grado di:

� collaborare, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale e di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle imprese;

� collaborare alla pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, dove applica capacità di comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma scritta che orale;

� esercitare, in contesti di lavoro caratterizzati prevalentemente da una gestione in team, un approccio razionale,

� concettuale e analitico, orientato al raggiungimento dell’obiettivo, nell’analisi e nella realizzazione delle soluzioni;

� utilizzare a livello avanzato la lingua inglese per interloquire in un ambito professionale caratterizzato da forte

� internazionalizzazione; � definire specifiche tecniche, utilizzare e redigere manuali d’uso.

Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Informatica” e “Telecomunicazioni”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato, con riferimento particolare a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche, viene approfondita nell’articolazione “Informatica” l’analisi, la comparazione e la progettazione di dispositivi e strumenti informatici e lo sviluppo delle applicazioni informatiche. Nell’articolazione “Telecomunicazioni”,viene approfondita l’analisi, la comparazione, la progettazione, installazione e gestione di dispositivi e strumenti elettronici e sistemi di telecomunicazione, lo sviluppo di applicazioni informatiche per reti locali e servizi a distanza. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Informatica e Telecomunicazioni” consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.3 dell’Allegato A), di seguito specificati in termini di competenze:

� Scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali. � Descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di

telecomunicazione. � Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della

qualità e della sicurezza. � Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali. � Configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti. � Sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza.

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QUADRO ORARIO SETTIMANALE

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PARTE III

PERCORSO FORMATIVO E PROGETTAZIONE EDUCATIVA

L’Istituto si propone sviluppare conoscenze, competenze e abilità necessarie all'identità professionale di un tecnico in grado cogliere le opportunità di lavoro secondo le differenti specializzazioni. Tale finalità viene perseguita con la consapevolezza di dover promuovere, in modo imprescindibile, anche la crescita e la formazione culturale dei giovani, trasformandoli in adulti liberi e maturi e in cittadini consapevoli e responsabili. Fra gli specifici obiettivi formativi se ne distinguono alcuni comuni alle specializzazioni:

� acquisire un metodo di studio efficace e adeguate competenze espressive e logiche; � effettuare collegamenti, nell’ottica di un “sapere unico” e di una professionalità polivalente

e flessibile; � promuovere un atteggiamento critico e consapevole; � sviluppare autonome capacità di astrazione, “problem solving” e progettazione; � acquisire una formazione tecnica adeguata integrata da un’organica preparazione

scientifica, tecnologica e culturale.

ATTIVITA’ CLIL

La parte di programma presentata in lingua inglese ha riguardato due moduli inerenti a Computer networks and the Internet [James F. Kurose, Keith W.Ross, Computer Networking: A Top-Down Approach, Pearson, sixth edition] e An Eagle’s eye view of XML [E. Harold, XML 1.1 Bible, 3rd edition, Wiley, 2004]; Overview of REST [ Subbu Allamaraju, RESTful Web

Services Cookbook, O'Reilly Media / Yahoo Press, Final Release Date: February 2010]. L’incarico è stato assunto dalla prof.ssa Pamela Sanchini.

CONTENUTI I contenuti di ciascuna disciplina sono consultabili nella sezione riservata ai programmi.

METODI, MEZZI, STRUMENTI Nello svolgimento delle attività educative e didattiche si è fatto riferimento a varie metodologie tra le quali le più significative sono state:

� la lezione frontale (propedeutica, espositiva e rielaborativa); � la lezione attiva e partecipata, la discussione guidata; � il parlato euristico, il brainstorming; � la scoperta guidata, il lavoro di progetto e la ricerca personale; � il cooperative learning; � il problem solving; � la didattica laboratoriale; � la partecipazione a gare e concorsi; � l’impegno cooperativo nella risoluzione di compiti autentici complessi.

La pianificazione dell’attività didattica si è avvalsa dei seguenti mezzi e strumenti:

� Visite guidate, partecipazione a convegni, mostre e conferenze � Partecipazione a progetti promossi dall’Istituto � Supporti audiovisivi e/o multimediali � Connessione wi-fi � Rete informatica scolastica cablata con tutti gli ambienti collegati

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TEMPI L'anno scolastico è stato scandito in due periodi: - Primo quadrimestre, dal primo giorno di scuola alla fine di gennaio; - Secondo quadrimestre, dal 1 febbraio all'ultimo giorno di scuola.

SPAZI

Attività in aula e nei laboratori dell’istituto riservati all'Indirizzo di Informatica e Telecomunicazioni (Informatica, Sistemi e reti e Tecnologie e progettazione dei sistemi informatici e delle telecomunicazioni).

CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE Il Consiglio di Classe, in sede di programmazione didattica e in concordanza con le indicazioni riportate nel PTOF, ha stabilito in merito alla valutazione degli alunni i seguenti indicatori di profitto:

� impegno e partecipazione; � conoscenze (sapere); � competenze (saper fare); � capacità di rielaborazione logiche e critiche; � abilità espressive; � originalità.

TIPOLOGIA DELLE PROVE

MATERIE

Saggio breve

Articolo di

giornale

Analisi e commento di

un testo

Sviluppo di un

argomento all’interno di

grandi ambiti

Quesiti a risposta singola

Quesiti a risposta multipla

Sviluppo di progetti

Attiv. lab.

Interr. orali

Altro

ITALIANO � � � � � �

STORIA � � � � � �

MATEMATICA � � �

INFORMATICA � � � �

TPSIT � � � � �

SISTEMI � � � � �

GPO � � � � � � �

LINGUA INGLESE � � �

SCIENZE MOTORIE

� � � � �

RELIGIONE �

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ATTIVITA’ DI INTEGRAZIONE, SOSTEGNO E DI RECUPERO Per uniformare le attività didattiche ai bisogni degli studenti, il Collegio dei Docenti ha ritenuto opportuno, nei limiti delle risorse finanziarie dell’Istituto, proporre le seguenti modalità di recupero:

� alla fine del primo quadrimestre in orario curricolare; � recupero in itinere con un rallentamento della programmazione.

Al termine di ciascun intervento di recupero, i docenti hanno svolto verifiche (scritte e/o orali) documentabili nel loro esito e riconducibili alle carenze rilevate. I giudizi espressi dai docenti hanno accertato il conseguimento degli obiettivi formativi e di contenuto prefissati e definito ulteriori forme di supporto nell’eventualità si ritenessero necessarie. L’esito delle verifiche costituisce un elemento indicatore della valutazione finale.

PROGETTI

Nell’ambito della programmazione didattica sono state svolte le seguenti attività integrative:

� Progetto “Cartella del futuro”, coordinato dai proff. Corbelli Fabio e Thomas Casali, coadiuvati dal volontario Per. Ind. Retini Fabio

� Progetto “Open FabLab”, in collaborazione con FabLab Romagna, Associazione di promozione sociale con lo scopo di formare gli studenti alla multi-disciplinarità e alla sperimentazione attraverso l’utilizzo di strumenti realizzativi di tipo digitale con laboratori dedicati. Le sessioni di lavoro si sono svolte settimanalmente nelle ore pomeridiane

� Progetto “Educazione alla Memoria” promosso dal Comune di Rimini, in collaborazione con l’Istituto per la Storia della Resistenza e dell'Italia Contemporanea della Provincia di Rimini e l’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia

� Progetto “ICARO” - Incontri con la Polizia di Stato inerenti alla Sicurezza stradale � Primo soccorso e B.L.S.: ciclo di incontri in collaborazione con il personale della Croce Rossa � Progetto AVIS: incontro con rappresentanti dell’AVIS per sensibilizzare alla donazione del sangue

INCONTRI

� Incontro nell’aula magna della sede “L. da Vinci” con il partigiano Valter Vallicelli, presidente

dell’ANPI di Rimini, testimone della Resistenza e della guerra partigiana � Incontro nell’Aula magna della sede “L. da Vinci” con Brahim Maraad, giornalista collaboratore

dell’Espresso � Incontri di Storia dell’arte tenuti dalla prof.ssa Francesca Nanni a tema l’Impressionismo e

l’Espressionismo � Incontro presso il Palacongressi di Rimini con il titolo: “Did you say Europe?” in collaborazione tra i

rappresentanti degli studenti in Consiglio d’Istituto, l’APS “Pensare Politico” di Rimini e l'associazione “Punto Europa” di Forlì. Fra gli ospiti che interverranno, Sandro Gozzi, Marco Affronte e Damiano Zoffoli

� Giornate di orientamento universitario Università di Bologna � Incontri di orientamento per la scelta del percorso universitario � Incontro “Il Salone dello studente – Campus Orienta” � Open Day UniBo e con l'I.T.S. di Cesena

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USCITE DIDATTICHE

Rappresentazione teatrale con Giorgio Pasotti in scena per la “Giornata nazionale del teatro” con lo spettacolo “da Shakespeare a Pirandello”. Rappresentazione teatrale “La patente” e “L’uomo dal fiore in bocca” di Luigi Pirandello messa in scena dalla Compagnia dei Guitti

VIAGGIO DI ISTRUZIONE Il viaggio di istruzione si è effettuato dal 27 marzo al 1 aprile con meta Norimberga, Berlino e Praga, in abbinamento con la classe 5 H. Gli insegnanti della classe la prof.ssa Morri Emanuela e il prof. Pompizii Onorio hanno svolto la funzione di accompagnatori.

MODALITÀ E CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

La valutazione, durante l’anno scolastico, ha tenuto conto dei risultati delle prove somministrate, dell'impegno, della partecipazione e dei progressi mostrati dall'alunno rispetto ai livelli di partenza. La scala valutativa utilizzata è stata compresa tra 1/10 e 10/10. Gli indicatori sono i seguenti:

DESCRITTORI VOTO Conoscenze complete, organiche, approfondite Piena capacità di comprensione, analisi e sintesi, con apporti critici e rielaborativi Corretta ed efficace applicazione dei concetti, delle regole, delle procedure Sicura capacità di orientarsi nell’analisi e nella soluzione di un problema Piena autonomia e consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti propri delle discipline Esposizione fluida, ricca, articolata Capacità di operare collegamenti tra discipline e di stabilire relazioni anche con apporti originali e creativi

10

Conoscenze strutturate ed approfondite Sicura capacità di comprensione, analisi e sintesi Corretta applicazione dei concetti, delle regole, delle procedure Puntuale capacità di orientarsi nell’analisi e nella soluzione di un problema Sicura autonomia e consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti propri della disciplina Esposizione chiara, precisa e articolata Capacità di operare collegamenti tra discipline

9

Conoscenze generalmente complete Apprezzabile capacità di comprensione, analisi e sintesi Buona applicazione di concetti, regole e procedure Adeguata capacità di orientarsi nella soluzione di un problema Apprezzabile autonomia e consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti propri delle discipline Esposizione chiara e sostanzialmente corretta

8

Conoscenze corrette dei principali contenuti disciplinari Discrete capacità di comprensione, sintesi e analisi Generalmente corretta la applicazione di concetti, regole, procedure Discreta capacità di orientarsi nella soluzione di un problema Discreta autonomia e consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti propri delle discipline Esposizione sostanzialmente corretta con qualche carenza nel linguaggio specifico

7

Conoscenze semplici e parziali Capacità di comprensione, analisi e sintesi sufficienti Modesta applicazione di concetti, regole e procedure Capacità di orientarsi, se guidato, nella soluzione di un problema Incerta autonomia e consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti propri delle discipline Esposizione non sempre lineare e coerente, con imprecisioni linguistiche

6

Conoscenze generiche e incomplete Stentata capacità di comprensione, analisi e sintesi Difficoltosa applicazione di concetti, regole e procedure Scarsa autonomia e consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti propri delle discipline Esposizione superficiale e carente, con errori linguistici

5

Conoscenze molto lacunose, frammentarie e superficiali, gravi difficoltà di comprensione Gravi difficoltà di analisi, di sintesi e di applicazione Esposizione confusa e approssimativa con gravi errori linguistici

4

Conoscenze nulle Difficoltà di comprensione e di esposizione Non partecipa ad alcuna attività e non si impegna nello studio

3

Conoscenze nulle Rifiuto di applicazione ad ogni attività proposta

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ATTRIBUZIONE DEI CREDITI

Il credito scolastico (max. 25 punti) è attribuito agli studenti delle classi III, IV e V sulla base delle tabelle del d.m. n. 42/07 (media aritmetica dei voti dello scrutinio finale). Alla determinazione del credito scolastico concorre, ex o.m. 40/09, la valutazione del comportamento. L’attribuzione del credito scolastico ad ogni alunno va deliberata, motivata e verbalizzata. Il Consiglio di classe, nello scrutinio finale dell’ultimo anno di corso, può motivatamente integrare, fermo restando il massimo di 25 punti attribuibili, a norma del comma 4 dell’art. 11 del d.P.R. n. 323/1998, il punteggio complessivo conseguito dall’alunno, quale risulta dalla somma dei punteggi attribuiti negli scrutini finali degli anni precedenti. Le deliberazioni, relative a tale integrazione, opportunamente motivate, vanno verbalizzate con riferimento alle situazioni oggettivamente rilevanti ed idoneamente documentate. Il punteggio attribuito quale credito scolastico ad ogni alunno è pubblicato all’albo dell’istituto.

CREDITO FORMATIVO Il credito formativo (banda di oscillazione in relazione alla media dei voti) sarà attribuito sulla base della valutazione delle attività extracurricolari svolte all’interno o all’esterno della scuola, coerenti con gli obiettivi educativi e formativi del corso di studi, adeguatamente documentate, attestate dagli enti, associazioni, istituzioni presso le quali è stata realizzata l’esperienza.

TIPOLOGIE DELLE ESPERIENZE Certificazione CISCO, CAD Certificazione di conoscenza della lingua inglese PET, FCE Esperienze di studio all’estero svolte nel periodo estivo adeguatamente certificate da organismi accreditati a livello internazionale Certificati attestanti la frequenza annuale di Conservatorio Attestati erogati da istituzioni scolastiche o culturali autorevoli e riconosciute (minimo 16 ore) e partecipazione a progetti quali: Progetto lauree scientifiche, Olimpiadi di matematica, fisica, informatica, chimica, italiano, ecc. (con qualificazione fra i primi tre a livello almeno provinciale) Esperienze di stage lavorativo estive Attività sociali e di volontariato certificate per un numero minimo di 20 ore Attività sportive agonistiche di livello provinciale, regionale o nazionale di durata almeno annuale Partecipazione a competizioni regionali o nazionali con qualificazione fra i primi tre Conseguimento di brevetti rilasciati da federazioni riconosciute a livello nazionale Partecipazione ad attività organizzate dalla scuola per un minimo di 10 ore

Per ogni attività saranno attribuiti 0,1 punti per un massimo di 0,3 punti totali. La media dei voti pari a 6 dà diritto al punteggio più basso della banda di oscillazione. La media dei voti con parte decimale pari o inferiore allo 0,50 dà diritto al punteggio minimo della banda di oscillazione. La media dei voti con parte decimale superiore allo 0,50 dà diritto al punteggio massimo della banda di oscillazione. La somma dei punteggi delle varie attività non potrà, comunque, superare la banda di oscillazione relativa alla media dei voti dello scrutinio finale.

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TABELLA CREDITO SCOLASTICO CANDIDATI INTERNI

(ex d.m. 42/07, in sostituzione di quella prevista dal d.P.R. 323/98)

Media dei voti Credito scolastico – Punti III anno IV anno V anno M = 6 3-4 3-4 4-5 6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6 7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7 8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8 9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9

M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre alla media dei voti, anche l’assiduità della frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi.

REGISTRAZIONE DEI CREDITI FORMATIVI Nella Scheda del candidato viene riportata la tipologia del credito formativo valutata dal Consiglio di Classe.

Nella Scheda dossier dell’alunno, utilizzata nello scrutinio finale per la determinazione del credito scolastico,

sono riportati tutti i crediti documentati e regolarmente prodotti.

PARTE IV

CONCLUSIONI Alla commissione esaminatrice saranno consegnate:

� Schede del candidato

� Scheda dossier dell’alunno, compilata nello scrutinio finale

� Crediti documentati e regolarmente prodotti

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IL CONSIGLIO DI CLASSE

MATERIA DOCENTE FIRMA

GPOI MARIA GRAZIA BEDETTI

LINGUA INGLESE DENISE VIGNALI

SCIENZE MOTORIE TINA TRICARICO

LAB. INFORMATICA E TPI CONTI MAURIZIO

INFORMATICA FABIO CORBELLI

LAB. MATEMATICA E GPO MARIA ANTONIETTA

VISCIONE

RELIGIONE EMANUELA MORRI

SISTEMI E RETI ONORIO POMPIZII

TPSIT PAMELA SANCHINI

MATEMATICA PIERANGELO GENGOTTI

LAB. SISTEMI M. ANTONIETTA VISCIONE

ITALIANO E STORIA ANGELA TRANI

I RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI BERNARDI SAMUELE _________________________________ FABBRI MANUEL _________________________________ Rimini, 15 maggio 2017 IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. ssa Sabina Fortunati

………………………………………………………..

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PARTE V

ALLEGATI

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PROGRAMMAZIONE DELLE SINGOLE DISCIPLINE

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ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE “ O. BELLUZZI - L. DA VINCI”

A.S. 2016-2017 Relazione finale relativo all'insegnamento di

Informatica

Classe V I Prof.Corbelli Fabio

Modulo Contenuti

Organizzazione degli archivi e basi di dati

Definizione di basi di dati; i modelli per le basi di dati; la gestione delle basi di dati: DBMS, loro caratteristiche (coerenza, integrità, rispristino, sicurezza, riservatezza)

Modello concettuale dei dati

Progettazione concettuale; modello dei dati: il modello E-R; entità e associazioni; gli attributi; le associazioni fra entità; regole di lettura.

Il modello relazionale

Concetti fondamentali del modello relazionale: la relazione: definizione, grado, cardinalità; la chiave: chiavi primarie, chiavi composte, chiavi artificiali, chiavi esterne; la derivazione delle relazioni dal modello E-R; le operazioni relazionali: selezione, proiezione, congiunzione: join naturale, join esterno (left, right, full, self); operazioni insiemistiche: unione, intersezione, differenza, prodotto cartesiano.

La normalizzazione

La normalizzazione delle relazioni: ridondanza, anomalie di inserimento, modifica, cancellazione; chiave primaria, candidata, attributo non-chiave, dipendenza funzionale, dipendenza transitiva, le prime 3 forme normali.

Il linguaggio SQL

Caratteristiche generali del linguaggio SQL; identificatori e tipi di dati. La definizione delle tabelle, comandi DDL e SQL: CREATE TABLE; le clausole: PRIMARY KEY, NOT NULL, REFERENCES; rezioni del DBMS ad operazioni di modifica, cancellazione. I comandi per la manipolazione dei dati: INSERT, UPDATE, DELETE. Il comando SELECT: struttura base, predicati ALL e DISTINCT. Le operazioni relazionali nel linguaggio SQL: selezione, proiezione, congiunzione, inner join, self join, join esterni, unione e prodotto cartesiano. Le funzioni di aggregazione: COUNT, SUM, AVG, MIN, MAX. Ordinamenti e raggruppamenti: ORDER BY, GROUP BY, HAVING. Le condizioni di ricerca: AND, OR, BETWEEN, LIKE, IN Le query nidificate. Le viste. Le transazioni.

Database Access Esercitazioni in laboratorio di creazione di tabelle e query SQL

Programmazione desktop

Generalità su ADO.NET Connessione OleDB con WPF; Stringhe di connessione Oggetti Connection, Command, DataAdapter, DataTable Visualizzazione dei dati con Datagrid WPF Realizzazione di App WPF che visualizzano dati presenti in database Access.

Programmazione Web

Generalità su ASP.NET MVC Il linguaggio Razor (HTML + C# nella pagine web) Definizione di una classe C# come Model Struttura di una View in linguaggio Razor Struttura di un controller REST C# Esempio di applicazione Web non connessa ai dati. Esempio di applicazione Web connessa ad Access via OleDb. Connessione a SQL Server in hosting su cloud (GearHost)

Libro di testo: LORENZI A., MORIGGIA V., RIZZI A., “Informatica per istituti tecnici tecnologici”, ATLAS

IL DOCENTE

Fabio Corbelli

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ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE “ O . B E L L U Z Z I - L . D A V I N C I”

A.S. 2016-2017

Relazione finale relativo all'insegnamento di Scienze motorie e sportive

Classe V I Prof.ssa Tricarico Tina

Il programma di Scienze motorie e sportive è stato svolto secondo quanto previsto dalla programmazione disciplinare iniziale. La classe si è dimostrata disponibile ed interessata alle attività proposte permettendo di svolgere con serenità gli obiettivi programmati e di consolidare gli obiettivi prefissati, attraverso la conoscenza e l’utilizzo delle proprie capacità cercando di rafforzarle in maniera idonea. Gli stimoli, attraverso la proposta di sport di squadra, hanno consentito di valutare la capacità di controllo delle proprie condizioni psicofisiche, la motricità fine ed infine la capacità di socializzare e creare un giusto spirito di gruppo e di collaborazione. Dopo alcune valutazioni sommative iniziali: attraverso un lavoro di allenamento funzionale sulla forza, velocità e resistenza (arti inferiori, arti superiori, muscolatura addominale e dorsale) e coordinazione (esercizio a corpo libero di combinazione e accoppiamento motorio), si è passati ad esercitazioni per il miglioramento delle capacità condizionali e coordinative attraverso attività specifiche della disciplina. Nonostante l’etereogenità e la costanza di alcuni alunni/e sia da un punto di vista fisico, di apprendimento, di volontà ed interesse, i risultati sono stati, da quasi tutti gli alunni, migliorativi. Si è evidenziato una migliore efficacia nell’esecuzione delle esercitazioni individuali perché si è voluto lavorare sulla motivazione a realizzare ogni singolo obiettivo che di volta in volta veniva proposto. Sono riusciti a manifestare un proficuo spirito di collaborazione ed cooperazione nelle esercitazioni di coppia o/e di gruppo per una evidente marcata serietà. Durante il corso dell’anno scolastico si sono fornite alcune nozioni teoriche durante le lezioni in palestra, che avevano l’obiettivo rendere più completa la lezione: perché accanto al fare c’è anche il sapere e che da questi dovrebbe nascere il saper-fare. L’impegno, la partecipazione e l’interesse per le attività svolte ha permesso di acquisire, quasi a tutti, buoni risultati ed in alcuni ha evidenziato buone abilità motorie. Gli obiettivi programmati e preventivati sono stati tutti affrontati e svolti, utilizzando le normali ore curriculari, solo nei loro punti principali Per la valutazione del lavoro svolto si è tenuto conto del livello di preparazione iniziale, dell'impegno e della partecipazione ed i risultati ottenuti sono da considerarsi più che soddisfacenti. Non essendoci stati casi di debiti nel primo quadrimestre non si sono dovuti effettuare interventi di recupero.

LA DOCENTE

Tina Tricarico

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ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE “ O . B E L L U Z Z I - L . D A V I N C I”

A.S. 2016-2017 Programma didattico finale relativo all'insegnamento di

Scienze motorie e sportive

Classe V I Prof.ssa Tricarico Tina

MODULO 1 OBIETTIVI CONTENUTI

POTENZIAMENTO FISIOLOGICO

SVILUPPO DELLA RESISTENZA SVILUPPO DELLA FORZA SVILUPPO DELLA VELOCITA' MIGLIORAMNETO DELLA MOBILITA' ARTICOLARE

Corsa di durata con impegno prevalentemente aerobico secondo carichi crescenti e adeguatamente intervallati. Esercitazioni tecniche nelle varie discipline sportive con carichi mirati allo sviluppo di questa qualità. Esercizi a carico naturale, esercizi di opposizione e resistenza, esercizi con piccoli attrezzi, esercitazioni tecniche nelle varie discipline sportive con carichi mirati allo sviluppo di questa qualità. Vari tipi di andature e corse, esercizi pliometrici, esercizi di reazione ed impulso, esercitazione tecniche nelle varie discipline con carichi mirati allo sviluppo di questa qualità. Esercizi a corpo libero, stretching, esercizi a coppie con stiramento muscolare passivo, esercitazioni tecniche che richiedono, anche un’ampia escursione articolare.

MODULO 2 OBIETTIVI CONTENUTI

MIGLIORAMENTO DELLE CAPACITA’ COORDINATIVE

SVILUPPO DELLA CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO MOTORIO SVILUPPO DELLA CAPACITÀ DI CONTROLLO MOTORIO SVILUPPO DELLA CAPACITÀ DI ADATTAMENTO E TRASFORMAZIONE MOTORIA

Giochi sportivi, giochi di movimento, percorsi, circuiti, esercizi con variazione dell’esecuzione del movimento, con variazioni delle condizioni esterne, combinazioni di abilità già automatizzate, variazioni delle informazioni escludendo alcuni analizzatori sensoriali, esecuzioni di esercizi con entrambi gli arti o da entrambi i lati

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MODULO 3 OBIETTIVI CONTENUTI

CONSOLIDAMENTO DEL CARATTERE, SVILUPPODELLA SOCIALITÀ E DEL SENSO CIVICO

ACQUISIZIONE DI UNA MAGGIORE: - COSCIENZA DI SÉ - COSCIENZA DI CAPACITÀ E LIMITI. - AUTOSTIMA - CORAGGIO E DETERMINAZIONE - CONOSCENZA E RISPETTO DI REGOLE CODIFICATE E DI REGOLE MORALI

Esercizi ai grandi attrezzi esercizi di rilassamento e percezione cinestesica, organizzazione di giochi di squadra che implichino il rispetto di regole predeterminate, l’assunzione di ruoli, l’applicazione di schemi di squadra, l’affidamento a rotazione di compiti di giuria e arbitraggio.

MODULO 4 OBIETTIVI CONTENUTI

CONOSCENZA E PRATICA DELLE ATTIVITÀ SPORTIVE

ACQUISIZIONE DI FONDAMENTALI INDIVIDUALI E DI SQUADRA E DI ELEMENTI DI TATTICA ESPERIENZE AGONISTICHE

Pallavolo: didattica e tecnica dei fondamentali di gioco (la battuta a tennis, il palleggio, il bagher, la schiacciata). Schemi di gioco: la difesa, l'attacco e le regole. Pallacanestro: didattica e tecnica dei fondamentali di gioco (il palleggio, il passaggio, il tiro a canestro, tiro in sospensione, il tiro in terzo tempo). Schemi di gioco: la difesa, l'attacco, le regole. Calcio a cinque: didattica dei fondamentali di gioco e regole. Funicella: salti nelle varie combinazioni ed esercizi di coordinazione. Badminton:conoscenze delle regole di gioco e svolgimento del gioco in forma globale. Smashball:conoscenze delle regole di gioco e svolgimento del gioco in forma globale. Percorso e circuito: finalizzato a migliorare la forza , coordinazione e resistenza, potenziamento degli arti superiori e inferiori. Dodgeball (esercitazioni in forma globale).

Kardio Kombat: E' una disciplina sportiva, si tratta di un programma per il rimodellamento basato sulle

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arti marziali, svolto dalla prof.ssa interna del nostro istituto, De Toma Silvia.

MODULO 5 OBIETTIVI CONTENUTI

EFFICACIA DELL’ALLENAMENTO E VALUTAZIONE DEI RISULTATI INFORMAZIONI SULLA TUTELA DELLA SALUTE E SULLA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI

ACQUISIZIONE DI NOZIONI FONDAMENTALI INERENTI ALLA FORMA FISICA. QUALITÀ CONDIZIONALI. PRONTO SOCCORSO: -CONOSCERE I PRICIPALI TRAUMI CHE POSSONO CAPITARE DURANTE L’ATTIVITA’ FISICA; -CONOSCERE LE ELEMENTARI NORME DI PRONTO SOCCORSO

Forza , resistenza, velocità, mobilità articolare Distorsioni, fratture, trauma cranico, ferite, colpo di calore, epistassi. Corso base: Primo soccorso e B.L.S.

METODI DI LAVORO – MEZZI E STRUMENTI La metodologia è variata in rapporto sia al gruppo che all’individuo e soprattutto in base all’attività proposta e al grado di acquisizione dei gesti motori. Pertanto durante la lezione si è passati dal conosciuto al nuovo, dal semplice al complesso. Si è partiti dal movimento globale per poi passare al gesto analitico per eliminare gli errori e costruire nuovamente il gesto globale affinato e rielaborato.

1. Raggruppamenti: lavoro individuale, a due, di gruppo, di classe. 2. Metodo: prescrittivi-direttivo, misto, assegnazione dei compiti, della risoluzione dei

problemi, della scoperta guidata. 3. Mezzi e strumenti: cerchi, funicelle, bastoni, palloni vari, palle mediche, coni, tamburelli,

ostacolino, coni , step, cinesini ecc… VERIFICHE EFFETTUATE: Test motori. Osservazione diretta degli alunni in “situazione” di esecuzione motoria, verifiche scritte e orali. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE: La valutazione delle verifiche sono state svolte alla fine di cicli prestabiliti. La valutazione ha tenuto conto delle abilità motorie conseguite e del loro apprendimento, dell’impegno e dell’interesse, della disponibilità e della socializzazione, della correttezza e della partecipazione alla vita scolastica. Il raggiungimento dei livelli minimi di abilità motoria sono stati determinati dalle valutazioni sufficienti. Chi ha dimostrato di aver affinato e migliorato le capacità, di aver avuto sempre un comportamento individuale e di gruppo positivo avrà valutazioni buone ed ottime. Per il raggiungimento degli obiettivi si è tenuto conto della situazione iniziale effettuando con gradualità le attività. Si è scelto un metodo che partisse da una situazione globale per passare alle fasi analitiche alternando le fasi. Si sono svolte lezioni dove il metodo di lavoro richiedeva la risoluzione dei problemi, metodo prescrittivo-direttivo, metodo misto, assegnazione dei compiti alla risoluzione dei problemi. Gli obiettivi sia educativi che disciplinari sono stati raggiunti La valutazione dello studente ha consentito di apprezzare sia la capacità esecutiva delle varie attività sia la conoscenza teorica e scientifica della disciplina e dei processi metodologici utilizzati,

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mediante verifiche costituite da prove pratiche e prove orali. Il compito di arbitraggio nelle varie discipline sportive è stato, per quanto possibile, svolto dagli alunni che per motivi di salute non potevano praticare in quel momento l’attività fisica programmata. La classe nel corso dell’anno ha avuto un approccio con la materia e con l’insegnante sostanzialmente positivo e costruttivo dimostrando inoltre di aver raggiunto un livello di socializzazione globalmente buono. L’impegno e la partecipazione sono stati sempre continui ed il comportamento sempre adeguato la condotta della classe è stata nel complesso soddisfacente.

LA DOCENTE

Tina Tricarico

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ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE “ O. BELLUZZI - L. DA VINCI”

A.S. 2016-2017 Programma didattico finale di

Gestione progetto, Organizzazione d’Impresa

Classe V I Prof.ssa Maria Grazia Bedetti

Obiettivi I principali obiettivi del corso sono i seguenti: • Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per

progetti; • gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi

aziendali di gestione della qualità e della sicurezza; • utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione

dei processi produttivi e dei servizi; • analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la

vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;

• utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;

• utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;

• redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali

Metodi, Mezzi e Strumenti adottati

La metodologia seguita è stata impostata per Unità Didattiche concepite secondo un criterio modulare tale da affrontare le problematiche della disciplina in due momenti principali:

• approccio teorico in cui gli argomenti vengono trattati con lezioni frontali, con esempi di analisi e esercitazione.

• verifica degli argomenti teorici attraverso verifiche orali ed esercitazioni di laboratorio.

Ciascun argomento è stato sviluppato adeguatamente alla sua importanza nel contesto delle discipline di indirizzo. Sono stati usati i seguenti strumenti didattici: libro di testo:” Paolo Ollari, Giorgio Meini, Fiorenzo Formichi Gestione, progetto e organizzazione d'impresa Zanichelli”

• appunti dettati ad integrazione dell’argomento trattato. • laboratorio informatico (Ambiente “MS Project” , “MS Visio” “MS

Office-Excel, "Visual studio") Tempi del percorso formativo

La programmazione ha seguito nelle sue linee generali le indicazioni ministeriali, con una scansione trimestrale e pentamestrale.

Recupero Sono state dedicate lezioni al recupero necessario durante l’orario curricolare.

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Criteri di valutazione

Ogni allievo è stato valutato al fine di registrare: • il raggiungimento degli obiettivi specifici, corrispondenti ai contenuti

richiesti secondo livelli di conoscenza, competenza e capacità raggiunti • la chiarezza e la proprietà di espressione; • il livello di autonomia nell’esecuzione di progetti, nell’uso delle

metodologie e nell’uso di apparecchiature. Per valutare l’interesse, capacità di ascolto, intuito, capacità attuativa, autonomia, ecc. è stata usata l’osservazione dei comportamenti in classe e nei lavori personali. La valutazione finale (del trimestre e di fine anno scolastico), è fondata sul raggiungimento degli obiettivi fissati, secondo i livelli di conoscenza, competenza e capacità raggiunti, quindi sulle capacità di progresso, sulla volontà e continuità di impegno dimostrate, sulle capacità intuitive ed espressive e sulla partecipazione attiva alle lezioni. La valutazione è stata trasformata in voto in decimi tra un voto massimo pari a dieci e un voto minimo pari a due.

Periodo Capitolo /

Argomento Conoscenze Abilità Laboratorio Tipologia

di verifica

Sezione A Organizzazione d’impresa

Settembre Ottobre Novembre

A1 Economia e microeconomia

- modelli economici - domanda, offerta, azienda, concorrenza, mercato, prezzo, profitto - il bene informazione - switching cost, lock-in - Economie di scala e di rete - Outsourcing

Comprendere e rappresentare le interdipendenze tra i processi aziendali. Analizzare e rappresentare, anche graficamente, l’organizzazione dei processi produttivi e gestionali delle aziende di settore.

Esercitazioni con foglio di calcolo

Orale, Scritta, Pratica

Dicembre Gennaio Febbraio Marzo

A2 Organizzazione aziendale

- Modelli e cicli aziendali, stakeholder - Tecnostruttura: Sistema Informativo - Tecnostruttura: ERP e MRP - Tecnostruttura: WIS

Comprendere e rappresentare le interdipendenze tra i processi aziendali.

Esercitazioni con foglio di calcolo

Orale, Scritta, Pratica

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Marzo Aprile/Maggio

B1 La progettazione B2 Microsoft Project

- Project Management - Il PMBOK - WBS - Tempi, Costi, Risorse - Earned Value - PERT - Cammino critico

Gestire le specifiche, la pianificazione e lo stato di avanzamento di un progetto del settore ICT, anche mediante l’utilizzo di strumenti software specifici. Individuare e selezionare le risorse e gli strumenti operativi per lo sviluppo di un progetto anche in riferimento ai costi. Verificare e validare la rispondenza del risultato di un progetto alle specifiche, anche attraverso metodologie di testing conformi ai normative o standard di settore

Esercitazioni con Microsoft Project

Orale, Pratica

Maggio

Appendice – Software e qualità Appendice – Certificazioni software

- ISO/IEC 12207: ciclo di vita - ISO/IEC 9126: qualità del software - Metriche per il software - Certificazioni e qualità - Certificazioni ICT

Realizzare la documentazione tecnica, utente ed organizzativa di un progetto, anche in riferimento alle norme ed agli standard di settore. Applicare le norme e le metodologie relative alle certificazioni di qualità di

Documentazione con word processor e/o foglio di calcolo

Orale

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prodotto e/o di processo

Sezione C Sicurezza sul lavoro

Maggio Giugno

Testo Unico sulla Sicurezza (n. 81/2008) BS OHSAS 18001:2007 SA8000:2008 UNI EN ISO 14001:2004

- La norma italiana sulla sicurezza - La norma internazionale sulla sicurezza - Responsabilità sociale d’impresa - Sistema di gestione ambientale

Individuare le cause di rischio connesse alla sicurezza negli ambienti di lavoro.

Orale, strutturata

LA DOCENTE

Maria Grazia Bedetti

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ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE “ O. BELLUZZI - L. DA VINCI”

A.S. 2016-2017 PROGRAMMA DIDATTICO FINALE RELATIVO ALL’INSEGNAMENT O DI RELIGIONE CATTOLICA

Classe V I Prof.: Morri Emanuela

Obiettivi formativi. In base alla situazione di partenza ho programmato gli obiettivi formativi. I Ragazzi devono sviluppare la capacità di osservare la vita, con particolare attenzione alle proprie reazioni di fronte agli stimoli offerti dalle situazioni che affrontano quotidianamente. Devono iniziare un percorso di presa di coscienza critica della realtà in modo da poter dare un giudizio personale sulle grandi problematiche che li coinvolgono come giovani. Gli alunni saranno poi introdotti alla comprensione del significato e del valore delle relazioni sociali che si trovano a vivere, sviluppando lo spirito adatto per indagare sul grande mistero della Vita e dell’Amore. Si coglierà l’occasione per fornire agli alunni gli strumenti necessari per affrontare la questione della sessualità umana nella sua dimensione etico-esistenziale. Verranno poi offerti tutti gli stimoli necessari per analizzare, con apertura mentale e spirito critico, i misteri che permeano la realtà della vita quotidiana. Obiettivi comportamentali. Gli alunni saranno aiutati a comprendere l’importanza dell’ascolto vicendevole, in un clima di tolleranza e collaborazione. Dovrà essere sviluppata la capacità di dialogare diligentemente prendendo in considerazione tutte le opinioni ed i contributi espressi nelle discussioni. Contenuti. I sopracitati obiettivi saranno raggiunti attraverso lo sviluppo sistematico delle unità didattiche qui riportate: 1. OCCULTO. A questa età i giovani sono particolarmente sensibili a tutto ciò che ha a che fare con i fenomeni paranormali. Si tratta spesso di un interesse superficiale, altre volte è indizio di una latente ricerca religiosa. Tutto quello che è avvolto dal mistero è “fascinoso et tremendum” ed ha sempre esercitato una potente attrazione sull’essere umano. 2. AMORE E SESSUALITA’. Scopo di questa riflessione è quello di studiare la sessualità umana secondo un punto di vista culturale, etico e religioso. L’idea guida è che all’origine del Tabu’ sessuale ci sia la consapevolezza della sacralità del sesso. Il mistero della vita si manifesta attraverso l’atto sessuale, che arriva ad assumere un significato potente. 3. LE GRANDI DOMANDE SULL’ESISTENZA. In questa unità didattica ci soffermeremo sulle grandi domande esistenziali che da sempre hanno appassionato l’uomo. Indagheremo anche sulle risposte che le grandi religioni, le filosofie e le ideologie hanno tentato di dare. 4. RELIGIONE E RELIGIONI . Un itinerario didattico che si sviluppa attraverso lo studio comparato degli aspetti fondamentali delle grandi religioni, fino ad individuarne la sintesi comune. Strumenti didattici e metodi di lavoro. Per sviluppare i contenuti sopra espressi utilizzerò i seguenti strumenti didattici: lezioni frontali, schemi alla lavagna, cartelloni, giochi didattici di animazione, fotocopie, discussioni guidate, test, documenti dattiloscritti, sussidi audiovisivi. Verifiche. Per la verifica finale e la conseguente valutazione in pagella utilizzerò i seguenti criteri: 1. Attenzione alle lezioni. 2. Partecipazione al dialogo educativo 3. Viste le particolari caratteristiche della materia mi riserverò di applicare con discrezione e buon senso i criteri di valutazione sopra riportati. Si tratta di un gruppo omogeneo di giovani che hanno mostrato ottimo interesse per la materia. La partecipazione al dialogo educativo è risultata soddisfacente, molti alunni si sono messi in luce offrendo contributi significativi all’attività didattica.

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Allo scopo di realizzare i nuclei tematici programmati ad inizio d’anno sono state messe a punto unità didattiche specifiche. Nella realizzazione degli itinerari di lavoro sono stati poi utilizzati vari strumenti didattici come: lezioni frontali, schemi alla lavagna, giochi didattici di animazione, fotocopie, discussioni guidate, test, documenti dattiloscritti, sussidi audiovisivi, lettura e studio del libro di testo. RELAZIONE SULLA CLASSE Gli alunni sono stati valutati in base a criteri, quali: La conoscenza dei contenuti affrontati nelle lezioni, la partecipazione al dialogo educativo e l’interesse mostrato verso l’attività didattica in generale. Per realizzare tale valutazione mi sono avvalso di test di verifica delle conoscenze, colloqui orali e controllo periodico dei quaderni. Il giudizio complessivo sulla classe è buono.

LA DOCENTE Morri Emanuela

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ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE “ O. BELLUZZI - L. DA VINCI”

A.S. 2016-2017 PROGRAMMA DIDATTICO FINALE RELATIVO ALL’INSEGNAMENT O DI LINGUA INGLESE

Classe V I Prof.: Vignali Denise

Lingua inglese (A346) - Libri di testo: Spiazzi-Tavella, The Prose and the Passion, Zanichelli - O'Malley English for new

technology, Pearson Longman,

Contenuti Discipline Coinvolte

Attività integrative

Conoscenze Abilità Prestazioni Competenze

Criteri di Sufficienza

Tipologie delle prove

Ore Note

Testi di carattere tecnico

Sistemi Elettronica Informatica

Spiegazione ed analisi del linguaggio tecnico da utilizzare in un laboratorio.

Comprensione ed espressione nel complesso accettabili, qualche imprecisione grammaticale e sintattica Accettabili le capacità di collegamento

conoscenza del contenuto, velocità di esposizione accettabile, espressione nel complesso grammaticalmente accettabile

Verifiche orali, prove scritte

35 10

I candidati potranno approfondire argomenti a scelta.

Civiltà e storia

Storia e civiltà, Lettere Italiane.

Conversazione riguardante temi di attualità in storia L1 e L2.

Comprensione e conoscenze nel complesso accettabili, qualche imprecisione grammaticale e sintattica. Accettabili le capacità di collegamento

conoscenza del contenuto, velocità di esposizione accettabile, espressione nel complesso grammaticalmente accettabile

Come sopra

30 I candidati potranno approfondire argomenti a scelta. Il linguaggio letterario presenta alcune difficoltà, data la complessità dell’argomento svolto.

Revisione e ripasso.

Italiano Approfondimento grammaticale.

Alcune imprecisioni e lacune di base.

Coerenza degli elaborati.

Come sopra

15 Permangono imperfezioni di base.

* Poiché il triennio in questo istituto, fino a metà dell’anno scorso, prevedeva per la lingua inglese il solo voto orale, e alla luce delle future esigenze professionali degli allievi, è stata sempre privilegiata la comunicazione orale di carattere tecnico e nella valutazione è stata data importanza maggiore alla velocità di espressione e alla conoscenza del vocabolario tecnico rispetto all’accuratezza formale. Al fine di offrire un panorama della civiltà letteraria inglese e per trovare punti di contatto con le materie letterarie e offrire agli alunni i mezzi necessari per l’esposizione dei loro lavori finali, abbiamo presentato un semplice percorso didattico storico-letterario. Sono stati rivisti alcuni argomenti di carattere grammaticale e sintattico per recuperare lacune maturate nel corso degli anni precedenti.

Conoscenze richieste per l’esame Criteri di valutazione

Inglese tecnico da: O'Malley English for new technology, Pearson Longman

-Analogue and digital -Hardware- software-programmazione

evaluation awful

1-2

poor

3-4

average

5-6

good

7-8

very good

8-10

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listening

meaning

vocabulary

fluency

-The microprocessor -How the Internet developed -The man who invented the Web -How the Internet works -Web addresses -Internet and its services -Logic gates -History of the computer -Types of computer -The computer system -Computer storage -Systems software -Programming -Computer languages and programs -Turing machine -Encryption -The Quantum computer -Linking computers- How a network functions- LAN and WAN. -Connecting to the Internet -Online dangers. Use the Internet safely -William Shockley,the father of transistor -Built a website -Cloud computing -Where computer are used

accuracy

pron.

Civiltà Da: Spiazzi-Tavella, The Prose and the Passion, Zanichelli -The Industrial Revolution -The Gothic Novel -Mary Shelley -Frankestein -Romanticism (in generale) -The Victorian Age -The later years of Queen Victoria’s reign -The late Victorian Age -The Victorian compromise -The Victorian Novel -Charles Dickens (plots and characters) -The Aesthetic Movement -Oscar Wilde - Art for Art’s sake.

Criteri di valutazione utilizzati in ordine di importanza:

1. comprende le domande (listening) 2. conosce il significato dei testi e sa riproporre gli

stessi concetti in modo autonomo (meaning) 3. il lessico è accettabile (vocabulary) 4. si esprime con scioltezza (fluency) 5. la sua pronuncia è corretta (pronunciation), 6. sa utilizzare correttamente la grammatica, la

sintassi (accuracy)

Abilità, competenze

Possibilità di collegamenti

con la cultura italiana,

europea.

1. Abilità e competenze 2. Comprensione

e conoscenza del testo

3. chiarezza nell’espressione, 4. uso di un linguaggio originale 5. capacità di collegamento, 6. correttezza grammaticale

Competenza espressiva e comunicativa,

il candidato dovrà sapere comunicare

in modo efficace gli argomenti trattati, esprimendosi in modo accettabile

anche se non sempre corretto

Simulazione terza prova: tre quesiti a risposta aperta di carattere tecnico Obiettivi Aree disciplinari coinvolte Analisi della domanda in lingua straniera, identificazione dell’argomento specifico. Lingua straniera inglese Conoscenza dell’argomento scientifico tecnico-specifico . Sistemi, Informatica, materie tecniche Conoscenza delle strutture sintattiche e grammaticali. Lingua straniera inglese Conoscenza dettagliata dell’argomento. Sistemi, Informatica, materie tecniche etc. Organizzazione sintattica della risposta in lingua. Lingua straniera inglese

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Capacità di scegliere ed esporre gli aspetti più importanti dei temi di carattere tecnico. Lingua straniera inglese Elaborare un linguaggio autonomo. Lingua straniera inglese Sapere utilizzare un linguaggio semplice, anche se non sempre corretto, ma comunque il più possibile originale.

Lingua straniera inglese

GRIGLIA DI VALUTAZIONE - SIMULAZIONE TERZA PROVA

Per far fronte ai problemi di quest'anno scolastico è stata predisposta una griglia di valutazione che si attenesse agli indicatori, ma che risultasse più chiara per gli alunni-

Punti per indicatore trentesimi decimi quindicesimi 1 0,5-2 2 0,5-2 3 0,5-2

Conoscenza Conoscenza Conoscenza Aderenza Aderenza Aderenza Autonomia Autonomia Autonomia Correttezza Correttezza Correttezza Stile, lessico Stile, lessico Stile, lessico Totale in 10.mi Totale: 30.mi Totale : 3 Totale: 2

CRITERI DI DEFINIZIONE E VALUTAZIONE DSA - SIMULAZI ONE TERZA PROVA

Dare la possibilità di utilizzare diversi supporti (PC, correttore ortografico, sintesi vocale, mappe, schemi, formulari…) Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove scritte/pratiche/grafiche o calibrare diversamente il contenuto delle prove stesse a parità di tempo. Compensare con prove orali i compiti scritti non ritenuti adeguati. Usare mediatori didattici (mappe, tabelle, formulari, immagini, ecc.) durante le prove scritte e orali Valutare le prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto (analisi, sintesi).

"Dati i problemi di quest'anno scolastico è stata predisposta una griglia di valutazione che ricalchi gli indicatori, ma che apparisse più chiara agli alunni, nel caso del cambio di insegnante".

LA DOCENTE Vignali Denise

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ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE “O. Belluzzi – L. da Vinci”

AS 2016-2017 Tecnologie e progettazione dei sistemi informatici e di telecomunicazioni

Classi V I Informatica Proff. Sanchini Pamela – Conti Maurizio

Modulo Contenuti

Ciclo di vita del software

Modello a cascata. Modello a spirale. Modello agile. Pattern. Qualità del software. Linguaggio di modellizzazione UML: diagramma dei casi d’uso, diagramma delle classi, diagramma di sequenza. Classificazione dei requisiti.

Test del software

Definizione e origine del termine bug. I più devastanti bug software della storia. Tipologia di test: test unitari, test white-box, test black box, test di regressione, test di integrazione e accettazione. Pianificazione e classificazione dei test: bug-fixing, costo risoluzione bug in funzione del tempo, test case. Test prestazionali. TDD(Test Driven Development) Laboratorio: -Progetto interdisciplinare, con Sistemi e Reti, per la realizzazione di giochi tramite computer che prevede l'analisi dei requisiti, il disegno dei diagrammi UML dei casi d'uso, delle classi e delle sequenze, la codifica del codice, la tenuta di un blog che tracci le attività svolte, le difficoltà incontrate, i risultati ottenuti.

Programmazione per la comunicazione di rete

La tecnologia packet-switching e la rete Internet. Lo standard Ethernet per le reti LAN wired e wireless. Il modello OSI dell’ISO e lo stack di protocolli TCP/IP. Il livello di rete e il protocollo IP. Il livello di trasporto e i protocolli UDP e TCP. Il modello client/server e il protocollo applicativo HTTP dal web al cloud. Caratteristiche del protocollo HTTP. Esempi d’uso del protocollo HTTP. Metodi, codici di stato e header. I protocolli HTTPS e SSL. Dal Web 1.0 al Web2.0. Il cloud computing: IaaS, PaaS, SaaS Internet of Things. Laboratorio: -Studio di HTTP e dell'approccio RESTFul usando Fiddler -Realizzazione di una applicazione Web basata su ASP.NET MVC in hosting presso provider esterno (gearhost.com) -Customizzazione grafica di un sito web utilizzando la libreria Bootstrap e l'applicazione di temi gratuiti scaricati dalla rete. -Realizzazione di un'applicazione Web basata su ASP.NET MVC che utilizza Access come motore di database.

Il linguaggio XML Il linguaggio XML per la rappresentazione dei dati. La sintassi del linguaggioXML e la struttura ad albero dei documenti. La definizione di linguaggi XML mediante schemi XSD.

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Documento XML ben formato e valido. Elemento XML semplice e complesso. Laboratorio: -Applicazione WPF per leggere un file XML e filtrare i dati contenuti -Applicazione WPF per leggere un feed RSS dal web

Web service

Web service. Web API. Programmable web. Paradigma architetturale SOA. Web service di tipo SOAP e RESTful. Linguaggio Json. Web-service per la gestione di risorse con operazioni CRUD. Laboratorio: -Programma WPF per l’accesso ad una WebApi JSon (auto.maurizioconti.com) costruita dai docenti. Accesso a WebApi XML, conversione di XML in oggetti .NET, binding delle informazioni a controlli ASP.NET MVC

Programmazione di applicazioni per dispositivi mobili

Strumenti di sviluppo di APP Realizzazione di APP Laboratorio: Esempio fatto dai docenti di App Android realizzata con Xamarin e VS 2017 collegata ad un BOT Telegram.

Modulo CLIL

Computer networks and the Internet [James F. Kurose, Keith W.Ross, Computer Networking: A Top-Down Approach, Pearson, sixth edition]

An Eagle’s eye view of XML [E. Harold, XML 1.1 Bible, 3rd edition, Wiley, 2004] Overview of REST [ Subbu Allamaraju, RESTful Web Services Cookbook, O'Reilly Media / Yahoo Press, Final Release Date: February 2010]

Libro di testo: Editore: Zanichelli Titolo: Tecnologie e Progettazione di Sistemi Informatici e di Telecomunicazioni Vol. 3 Autori: Meini Giorgio – Formichi Fiorenzo

I DOCENTI Sanchini Pamela

Conti Maurizio

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ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE “O. Belluzzi – L. da Vinci”

AS 2016-2017 Programma didattico finale relativo all'insegnamento di Sistemi e Reti

Classe V I Informatica Proff. Pompizii Onorio – Viscione Maria Antonietta Modulo Contenuti

Ripasso: Introduzione al

networking

Architetture di rete ISO/OSI e TCP/IP a confronto. Definizione di PDU. PDU di ogni livello e l'incapsulamento. Indirizzi di ogni livello e i dispositivi intermediari. Le tecniche di commutazione di tipo datagram e a canali virtuali. Definizione di servizio affidabile e non; servizio orientato alla connessione e connectionless. Partizionare una rete con il subnetting Class-full. Configurazione manuale dei parametri IP e automatica tramite server DHCP (iter dell’handshaking). Net-ID e Host-ID, IP della rete, IP della sottorete, Subnet Mask, IP di Broadcast, IP del default gateway, il range di IP disponibili per gli host di una rete/sottorete.

Laboratorio

Programmazione in C# e il linguaggio PHP

Creazione di un programma per la realizzazione di giochi tramite computer: progetto interdisciplinare con TPI. Schema di principio di una richiesta ad un server Web a uno, due e tre livelli: richiesta di una pagina statica/dinamica senza/con interrogazione ad un DBMS da parte del client (Browser) al server (Web Server). Le applicazioni Server side e l’interfaccia C.G.I. Installazione di Easy PHP. Struttura di una applicazione CGI; Passaggio dei parametri tramite il tag <FORM>; Metodi GET (cenni) e POST. Applicazioni server side: Script CGI in PHP. PHP (Hyper Text Preprocessor). Primi elementi; Istruzioni di controllo; Array Indicizzati e Associativi; Gestione dei dati inviati dal browser: $_POST

Modulo Contenuti Piano di indirizzamento Partizionare una rete con il subnetting V.L.S.M.

Il routing: protocolli ed algoritmi

Il routing: concetti generali, routing table e suoi parametri, router di default e suoi valori, routing statico e routing dinamico. Algoritmi per il routing dinamico: distance vector routing e link state routing. Loro funzionamento, inconvenienti, soluzioni e differenze. Autonomous System ed il routing gerarchico: schema di un A.S. suddiviso in aree e i router coinvolti. Protocolli di routing IGP: RIP e OSPF. Protocolli di routing EGP: BGP.

Laboratorio

Collegamento di reti diverse

Simulazioni con Packet Tracer: Piano di indirizzamento V.L.S.M. con un solo router partendo da una rete di classe B. Collegamento di più reti tramite due router e configurazione manuale delle routing table.

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Collegamento di più reti tramite due router e configurazione del protocollo RIP e RIPv2 sui router.

Modulo Contenuti

Il livello di Trasporto (TCP/IP)

Servizi (connection oriented / connectionless; affidabile / non affidabile) ed indirizzamento. Il protocollo UDP: il datagram e i suoi campi. Il protocollo TCP: il segment ed alcuni campi. L’apertura delle connessioni (three-way handshake) e la chiusura della connessione (handshake a 4 vie) Confronto tra i protocolli UDP e TCP. Protocolli a livello Application che utilizzano i protocolli TCP e UDP. Il meccanismo dei socket.

Modulo Contenuti

Il livello Applicazione (TCP/IP)

Concetti generali, modello Client-Server, modello Peer-to-Peer. Servizi richiesti dalle applicazioni: trasferimento dati affidabile, bandwidth, temporizzazione, sicurezza. Relazione tra alcune applicazioni - protocollo a livello application - protocollo a livello transport.

La sicurezza a livello Applicazione

Il Proxy server e le funzionalità messe a disposizione.

Modulo Contenuti

Reti Wireless

IEEE 802.11: gli standard 802.11 a/b/g/n; I canali Wi-Fi nella banda 2.4 GHz; Realizzazione di una rete wireless (14 sottocanali; 13 utilizzabili; 1-6-11; 2-7-12). Architetture di reti wireless: senza infrastrutture (punto-punto; ad hoc) e con infrastrutture-access point (bridge punto-punto, bridge multipunto, access point-rete wired)

Introduzione ai problemi di sicurezza

Sicurezza nei sistemi informativi: gestione dei rischi, sicurezza fisica, sicurezza dei dati e dei programmi.

Tecniche crittografiche per la protezione dei dati

Sicurezza in rete: crittografare messaggi. Crittografia a chiave simmetrica. Crittografia a chiave pubblica o asimmetrica. La sicurezza a livello Data Link: uso della crittografia e dell'autenticazione nel Wireless.

Modulo Contenuti

La sicurezza a livello di Rete: problemi legati alle intrusioni nella rete

Proteggere le LAN dagli accessi esterni: il firewall. Principali categorie di Firewall e i possibili livelli di controllo. Topologie di Firewall-Proxy in base alla collocazione degli stessi. Accedere in internet tramite un client interno ad una LAN: la tecnica NAT. La zona di collegamento tra una trusted network (rete sicura-LAN) e rete non sicura (Internet): la DMZ. DMZ nella soluzione vicolo cieco e zona cuscinetto.

Modulo Contenuti

Modello client/server e per i servizi di rete

Le applicazioni client-server. L’interfaccia CGI e le applicazioni CGI. Hosting e housing.

Laboratorio

Programmazione Client-Server

Gestione dei File di testo. Creazione di un database MySQL tramite PhpMyAdmin. Connessione ad un DB presente in MySQL tramite codice PHP: stringa di connessione, lancio delle interrogazioni, gestione dei dati ricevuti. Creazione di un database in MySQL da codice PHP.

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Obiettivi specifici di apprendimento Conoscenze:

- Strumenti, protocolli e algoritmi nella gestione del routing

- Servizi e protocolli del livello di trasporto

- Protocolli del livello applicazione

- Architetture client-server e peer-to peer

- Collegamento di LAN alla rete pubblica: sicurezza dei collegamenti

- Modelli di collegamenti di LAN ad Internet

- Tecnologie informatiche per garantire la sicurezza e l’integrità dei dati e dei sistemi.

- Tecniche crittografiche applicate alla protezione dei sistemi e delle reti.

- Architetture delle reti wireless.

- Lessico e terminologia tecnica di settore anche in lingua inglese. Abilità:

• Installare, configurare e gestire sistemi operativi garantendone la sicurezza. • Installare e configurare software e dispositivi di rete con particolare riguardo alla

sicurezza e protezione dei dati, nonché dell'accesso ai servizi. • Identificare le caratteristiche di un servizio di rete. • Installare un access point collegato ad una rete wired. • Selezionare, installare, configurare e gestire un servizio di rete locale o ad accesso

pubblico. • Realizzare il piano di indirizzamento di una LAN mediamente complessa (con sottoreti). • Realizzare il progetto di una infrastruttura di rete individuando le componenti hardware (i

mezzi fisici, i dispositivi intermediari e i server di rete) e quelle software (protocolli da utilizzare / attivare) destinate alla rete Trust e alla parte di collegamento con la parte pubblica (DMZ).

• Utilizzare il lessico e la terminologia tecnica di settore anche in lingua inglese. Competenze:

• Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.

• Gestire progetti di comunicazione di sistemi secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e della sicurezza.

Obiettivi Minimi:

• Conoscere le caratteristiche principali del routing gerarchico. • Conoscere le caratteristiche principali dei protocolli TCP e UDP. • Conoscere le caratteristiche essenziali del livello applicazione. • Conoscere le caratteristiche principali di alcuni protocolli del livello applicazione. • Conoscere i principi di crittografia • Conoscere le soluzioni alla sicurezza delle reti: concetto di Proxy Server, DMZ e

Firewall. • Conoscere i principi generali delle reti wireless. • Conoscere il concetto di applicazioni client-server.

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Metodologie e strumenti didattici Nello svolgimento delle attività educative e didattiche si è fatto riferimento a varie metodologie tra le quali le più significative sono state:

� la lezione frontale (propedeutica, espositiva e rielaborativa); � la lezione attiva e partecipata, la discussione guidata; � il parlato euristico, il brainstorming; � la scoperta guidata, il lavoro di progetto e la ricerca personale; � il cooperative learning; � il problem solving; � la didattica laboratoriale; � la partecipazione a gare e concorsi; � l’impegno cooperativo nella risoluzione di compiti autentici complessi.

Per quanto riguarda gli strumenti didattici sono stati utilizzati libri di testo (in formato cartaceo e/o digitale), lavagna, appunti, materiale online, computer e software applicativo specifico. Particolare rilevanza è stata data all’incremento della didattica laboratoriale utilizzando l’ambiente di simulazione Cisco Packet Tracer (per la simulazione di reti di computer) e l’ambiente EasyPhp (per la simulazione di server WEB e la progettazione in PHP di applicativi con uso del DBMS MySql). Criteri e metodi per la valutazione La disciplinaha un voto unico finalecon scala valutativa da 2 a 10. Poiché la disciplina prevede ore di laboratorio, sono state previste verifiche scritte / orali / pratiche sia nel primo che nel secondo periodo. Il tempo massimo per la correzione delle prove scritte e pratiche e la relativa comunicazione dei risultati è avvenuto entro due settimane. Il criterio di valutazione è stato rapportato agli obiettivi della singola prova, utilizzando in linea di massima la seguente scala valutativa:

• obiettivo completamente fallito: uno o due • obiettivo non raggiunto o solo in minima parte: tre o quattro • obiettivo raggiunto solo parzialmente: cinque • obiettivo essenzialmente raggiunto, con riferimento a un obiettivo minimo: sei • obiettivo sostanzialmente raggiunto, con qualche imprecisione: sette • obiettivo pienamente raggiunto: otto • obiettivo raggiunto in maniera articolata, documentata, originale: nove o dieci

Criteri e modalità degli interventi di recupero Nel corso dell'anno scolastico, in particolare alla fine del primo periodo, si è utilizzato il periodo di rallentamento (come approvato dal Collegio dei Docenti e indicativamente le due settimane dopo il ritorno dalle festività natalizie) per attività di recupero e ripasso. Per tali attività si è utilizzatoil lavoro di gruppo e la didattica tra pari (soprattutto durante le lezioni di laboratorio quando si hanno più ore consecutive a disposizione), organizzando le lezioni in gruppi di attività ed affidando la direzione dei singoli gruppi a studenti individuati, in base alle loro competenze, come in grado di pilotare i compagni attraverso esercizi di difficoltà di grado crescente proposte dal docente, secondo un piano didattico calibrato sugli obiettivi minimi. Libri di testo Editore: HOEPLI Editore: Juvenilia Scuola Titolo: Sistemi e Reti Vol. 2 Titolo: Internetworking Sistemi e Reti (V anno) Autori: Lo Russo - Bianchi Autori: Baldino – Rondano – Spano -Iacobelli

I DOCENTI Pompizii Onorio – Viscione Maria Antoniet ta

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ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE “O. Belluzzi – L. da Vinci”

AS 2016-2017 PROGRAMMA DIDATTICO FINALE RELATIVO ALL’INSEGNAMENT O

DI MATEMATICA

Classe V I Prof. Pierangelo Gengotti - Prof.ssa Maria Antonietta Viscione Libro di testo: M.Re Fraschini, G. Grazzi - Lineamenti di matematica – volume 5 e volume 4 (già in possesso dallo scorso anno scolastico) - Edizioni Atlas Conoscenze

Competenze e abilità

Ore impiegate

Tipologia delle prove Criteri di valutazione

Problemi di massimo e minimo

• Calcolo di massimi e minimi relativi e assoluti in un intervallo

• Problemi di massimo e minimo

10

Esercitazioni scritte Test a risposta aperta. Verifiche orali

Metodi di integrazione

• Integrare una funzione applicando il metodo dell’integrazione per parti e quello per sostituzione (per sostituzione guidata cioè t=.)

• Integrare funzioni razionali fratte

• Espandere una funzione algebrica in una somma di funzioni algebriche più trattabili dal punto di vista dell’integrazione (linearità)

15

Esercitazioni scritte Test a risposta aperta. Verifiche orali Esercitazioni di laboratorio

Per le prove scritte

1. Conoscenza dei contenuti

2. Coerenza nella scelta delle strategie risolutive

3. Applicazione delle regole adeguate

Integrale definito

• Definire e giustificare la formula per calcolare l’integrale definito di una funzione in un intervallo chiuso

• Calcolare aree e volumi

• Definire integrali generalizzati

• Calcolare integrali impropri convergenti e divergenti

22

Esercitazioni scritte Test a risposta aperta. Verifiche orali Esercitazioni di laboratorio

Calcolo delle probabilità

• Risolvere e approfondire i contenuti fondamentali del calcolo delle probabilità

• Calcolare probabilità condizionate, applicare la formula di Bayes

• Risolvere problemi di carattere economico applicando la probabilità

10

Esercitazioni scritte Test a risposta aperta. Verifiche orali Esercitazioni di laboratorio

Per le prove orali

4. Conoscenza dei contenuti

5. Uso del linguaggio specifico

6. Analisi

7. Sintesi nei collegamenti

Variabili aleatorie

• Saper determinare il valore atteso e la varianza di variabili aleatorie discrete

• Conoscere le caratteristiche della distribuzione binomiale

• Riconoscere variabili aleatorie continue e determinare la corrispondente funzione densità di probabilità nel caso di distribuzione normale

8

Esercitazioni scritte Test a risposta aperta. Verifiche orali

Inferenza statistica

• Utilizzare le principali tecniche di campionamento

• Determinare i valori di sintesi di una variabile campionaria

• Stimare i parametri di una popolazione

15

Esercitazioni scritte Test a risposta aperta. Verifiche orali

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Laboratorio

• Comprendere i principali metodi per la risoluzione numerica di equazioni, integrali definiti

• Saper applicare i metodi appresi implementandoli mediante foglio elettronico e con un linguaggio di programmazione (C#)

• Saper valutare l’errore commesso

15

Laboratorio

8. Conoscenza dei contenuti

9. Conoscenza e applicazione del software utilizzato

10. Applicazione di metodi numerici nella risoluzione di problemi

OBIETTIVI DISCIPLINARI DI MATEMATICA Obiettivi generali L’insegnamento della matematica nel triennio di una scuola secondaria superiore amplia e prosegue quel processo di preparazione culturale e di promozione umana che è iniziato nel biennio; in armonia con gli insegnamenti delle altre discipline esso contribuisce alla crescita intellettuale degli allievi e alla loro formazione critica. Gli obiettivi da perseguire sono: � l’acquisizione di conoscenze a livelli più elevati di astrazione e formalizzazione; � la capacità di utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse; � l’attitudine a riesaminare criticamente e a risistemare logicamente le conoscenze via via acquisite; � l’acquisizione di una mentalità tecnico-scientifica indispensabile per un adeguato inserimento nel mondo del lavoro e/o per un proficuo proseguimento degli studi. Tuttavia l’insegnamento della matematica, pur collegandosi con gli altri contesti disciplinari, deve conservare la propria autonomia epistemologica-metodologica e perseguire le stesse finalità nei diversi indirizzi di studio. Obiettivi specifici Lo studio della matematica deve promuovere: � il consolidamento del possesso delle più significative costruzioni concettuali; � l’esercizio a interpretare, descrivere, rappresentare ogni fenomeno studiato; � l’abitudine ad operare con il simbolismo matematico riconoscendo le regole sintattiche di trasformazione di formule; � la capacità di affrontare situazioni problematiche di varia natura avvalendosi di modelli matematici atti alla loro rappresentazione scegliendo in modo flessibile le strategie di approccio. Contenuti Ripasso Calcolo di massimi e minimi relativi e assoluti in un intervallo. Problemi di massimo e minimo. Integrali Concetto di integrale indefinito e relative proprietà. Integrazioni immediate, integrazione per parti e per sostituzione ( nella risoluzione per sostituzione l'assegnazione della variabile supplementare è guidata), integrazione di funzioni razionali fratte (con denominatore di secondo grado). Integrale definito di una funzione continua. Teorema della media integrale. Teorema fondamentale del calcolo integrale. Calcolo di integrali definiti e loro applicazione al calcolo di aree e volumi. Integrali impropri. Probabilità Definizione di probabilità. Teorema della probabilità contraria, teorema della probabilità totale, eventi compatibili e incompatibili. Probabilità condizionata, eventi dipendenti, eventi indipendenti, teorema della probabilità composta. Teorema di Bayes. Speranza matematica e giochi equi.

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Variabili aleatorie Variabili aleatorie discrete. Distribuzione di probabilità, funzione di ripartizione. Valori di sintesi: valore atteso, varianza, scarto quadratico medio. Distribuzione binomiale. Variabili aleatorie continue. Funzione densità di probabilità. Distribuzione normale. Inferenza statistica Popolazione e campione. Campionamento casuale semplice: campionamento bernoulliano e campionamento in blocco. Parametri e stimatori. Laboratorio Sono state svolte esercitazioni con Foglio Elettronico e in linguaggio c# relativamente ai seguenti argomenti: Risoluzione approssimata di equazioni: metodo di bisezione. Integrazione numerica: metodo dei rettangoli, metodo dei trapezi, metodo di Cavalieri-Simpson. Valutazione dell’errore mediante il metodo di dimezzamento del passo, Speranza matematica e giochi equi. Metodologie e strumenti La parte propositiva ed espositiva del docente (lezione frontale) viene integrata con interventi più precisi, quali l’addestramento ad un corretto lavoro di analisi e la discussione collettiva con domande che stimolino il confronto delle strategie e suscitino l’interesse degli allievi. Gli interventi educativi mirano a rafforzare le abilità in possesso degli alunni, obbedendo al principio della gradualità nel tentativo di formare competenze sempre più complesse e che tengano conto, nel limite del possibile, delle risorse individuali. Si è cercato inoltre di accompagnare l’introduzione dei vari argomenti con un ampio ventaglio di esempi e si è mostrato agli allievi i loro molteplici impieghi in ambito matematico e nelle discipline di indirizzo. Verifica e valutazione Le verifiche del raggiungimento degli obiettivi da parte degli allievi avvengono attraverso contatti giornalieri, brevi e frequenti, interrogazioni, colloqui, compiti scritti. I lavori individuali e collettivi servono sia a stimolare l’apprendimento che a fornire utili dati riguardo alle capacità di assimilazione e di rielaborazione personale delle conoscenze da parte degli alunni. Durante l’anno scolastico sono state eseguite prove scritte dopo la fine di alcuni moduli che sono servite per il controllo del processo di apprendimento. Allo scopo si è proceduto ad assegnare alle domande e/o esercizi di ogni prova un punteggio a priori ottenendo, come primo risultato una serie di punteggi grezzi. Nelle prove scritte la corrispondenza tra punteggio e voto è stata effettuata in base al punteggio grezzo ottenuto in ciascuna prova e riportato in voto in decimi per interpolazione lineare tra un voto massimo di 10 e uno minimo di 1. Ogni studente è stato anche valutato mediante prove orali volte a registrare:

•••• Il raggiungimento degli obiettivi specifici, corrispondenti ai contenuti richiesti secondo livelli di conoscenza, competenza e capacità raggiunti; La chiarezza e la proprietà di espressione;

•••• I processi di verbalizzazione; •••• Il livello di autonomia nell’esecuzione di esercizi e nell’applicazione dei processi logici.

Per valutare interesse, capacità di ascolto, intuito, partecipazione, autonomia è stata frequentemente usata l’osservazione dei comportamenti in classe. La valutazione finale, è fondata sul raggiungimento degli obiettivi fissati secondo i livelli di conoscenza, competenza, capacità raggiunti, quindi sulle capacità di progresso, sulla volontà e continuità d’impegno dimostrate, sulle capacità intuitive ed espressive e sulla partecipazione attiva alle lezioni.

I DOCENTI

Pierangelo Gengotti

Maria Antonietta Viscione

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ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE “O. Belluzzi – L. da Vinci”

AS 2016-2017 PROGRAMMA DIDATTICO FINALE RELATIVO ALL’INSEGNAMENT O

DI LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

Classe V I Prof.ssa Trani Angela

Riepilogo delle attività svolte di Lingua e Letteratura italiana

Contenuti disciplinari svolti alla data 11/05/2017

Giorno Argomento

27/09/2016 Positivismo Realismo romantico Naturalismo

04/10/2016 Il Naturalismo francese e il Verismo italiano Emile Zola: il romanziere come osservatore e sperimentatore impersonale

07/10/2016

Giovanni Verga La rivoluzione stilistica e tematica Cronologia della vita Opere principali La prefazione a "Eva"

08/10/2016 Giovanni Verga Tecniche narrative: impersonalità, discorso indiretto libero, straniamento

11/10/2016

Giovanni Verga "Vita dei campi" "Rosso Malpelo" La rivoluzione stilistica: l'impersonalità, il processo di straniamento "Novelle rusticane", temi e figure "La roba"

18/10/2016

Giovanni Verga Il progetto del ciclo dei "Vinti" "Mastro-don Gesualdo" "I Malavoglia" "Fantasticheria"

21/10/2016

Giovanni Verga "I Malavoglia" L'inizio del romanzo La superbia dei Malavoglia Darwinismo sociale e antistoricismo

25/10/2016 Movimenti letterari dopo il 1848 (Realismo, Naturalismo, Verismo) Scapigliatura (contenuti introduttivi) La poesia della Scapigliatura: "Preludio" di Emilio Praga (fotocopia)

29/10/2016 La Scapigliatura lombarda e piemontese

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05/11/2016 La figura dell'artista e la "perdita dell'aureola" Charles Baudelaire "Perdita d'aureola" Contestazione e provocazione in Charles Baudelaire

08/11/2016

La nascita della poesia moderna Charles Boudelaire "Les fleur du mal" "Corrispondenze" "L'albatro"

18/11/2016 Il Parnassianesimo francese Simbolismo francese

25/11/2016 La figura dell'esteta in Hyusman "Controcorrente" Il panismo del superuomo Gabriele d'Annunzio "La pioggia nel pineto"

28/11/2016 IIl Decadentismo europeo Il Decandetismo italiano

01/12/2016 Gabriele d'Annunzio "La pioggia nel pineto"

15/12/2016 Giovanni Pascoli "Il fanciullino"

Fondazione e manifesto del Futurismo Pubblicato dal «Figaro» di Parigi (20 febbraio 1909)

16/12/2016 Giovanni Pascoli "Il fanciullino" "Il Lampo"

09/01/2017

Giovanni Pascoli Impressionismo e simbolismo pascoliano "Il lampo" "Lavandare" "Allora"

12/01/2017 Giovanni Pascoli La poesia frammentaria Il fonosimbolismo

16/01/2017 Giovanni Pascoli "X Agosto"

19/01/2017 Giovanni Pascoli Lo sperimentalismo linguistico Le opere (in sintesi)

20/01/2017 Giovanni Pascoli Poetica

26/01/2017 Luigi Pirandello Significato dei termini "pirandellismo" e "pirandelliano"

09/02/2017 La biografia di Luigi Pirandello "La forma e la vita"

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20/02/2017 Luigi Pirandello "L'umorismo" "Quaderni di Serafino Gubbio operatore"

02/03/2017 Luigi Pirandello "L'esclusa" La poetica dell'umorismo

03/03/2017 Luigi Pirandello "Il fu Mattia Pascal" "L'ultima pagina del romanzo"

06/03/2017

Luigi Pirandello "Il fu Mattia Pascal" La vicenda, la struttura, i temi, lo stile "L'ultima pagina del romanzo", capitolo XVIII "La lanterninosofia"

10/03/2017

Luigi Pirandello "Il doppio, lo specchio e la follia" Il contrasto tra vita e forma Sdoppiamento del personaggio L'arte umoristica come scomposizione critica della realtà

23/03/2017 Luigi Pirandello Il teatro

24/04/2017 Verga e Pirandello a confronto

04/05/2017 Le avanguardie in Europa La biografia di Giuseppe Ungaretti Le novità espressive della poetica ungarettiana

11/05/2017 Giuseppe Ungaretti “L’Allegria” "Non gridate più" "San Martino del Carso" "Mattina" "Soldati" "Natale" "Veglia"

Proposte di lettura 11/11/2016 L'invisibile ovunque, WU MING (lettura di brani scelti)

16/12/2016 Addio alle armi, Ernest Hemingway

Per chi suona la campana ,Ernest Hemingway

11/01/2017

Un anno sull’altipiano, Emilio Lussu

Niente di nuovo sul fronte occidentale, Erich Maria Remarque

Tempo di vivere e tempo di morire, Erich Maria Remarque

16/01/2017 Arcipelago gulag, Aleksandr Solženicyn

16/01/2017 Canale Mussolini , Antonio Pennacchi (lettura di brani scelti)

04/05/2017

Uomini e no, Elio Vittorini

necropoli, Boris Pahor

La banalità del male, Hannah Arendt

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In relazione alla programmazione curriculare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: Conoscenze Conoscere i vari periodi, gli autori e le opere più significative della storia letteraria del 1800 - prima metà del 1900. Conoscere gli elementi essenziali dell’analisi del testo e del lessico specialistico. Competenze Analisi dei testi letterari o non letterari, in prosa o in poesia, individuazione della loro natura, delle strutture formali e del loro linguaggio specifico. Produzione scritta e orale con linguaggio appropriato e articolato su argomenti di ambito storico-politico, socio-economico, tecnico-scientifico. Abilità Organizzare autonomamente e in modo completo le conoscenze e le procedure acquisite. Effettuare rielaborazioni personali, esprimere valutazioni critiche, dimostrare originalità e creatività. Obiettivi minimi:

� saper comprendere il contenuto di un testo; � conoscere il lessico specifico di base della disciplina; � comprendere e cogliere l’intenzione comunicativa dell’autore; � saper formulare un motivato giudizio critico in relazione alle esperienze personali; � saper operare alcuni semplici confronti tra testi; � saper riconoscere stili e registri linguistici; � procedere alla stesura di varie tipologie di testi con buone capacità.

Testo utilizzato:Luperini-Cataldi-Marchiani-Marchese, Il nuovo manuale di letteratura , vol. 3a e 3b Metodologie Lezioni interattive (il parlato euristico –informativo); team working. Ad integrazione:

Appunti dalle lezioni Sintesi del libro di testo (prodotti dall’insegnante) Mappe, schemi, tabelle cronologiche e di contenuto (prodotti dall’insegnante) Lettura dei principali quotidiani nazionali e locali Sussidi digitali (Internet, video, filmati)

Strumenti di valutazione Le verifiche scritte hanno coperto tutte le tipologie della prova d'esame; quelle orali hanno verificato le capacità di analisi dei testi e di saper spaziare criticamente. Primo periodo metà settembre –gennaio Tre prove scritte

Due interrogazioni orali Una prova scritta di letteratura Esercitazioni individuali di scrittura

Secondo periodo febbraio – giugno Tre prove scritte (di cui una simulazione di prima prova, il 10/04, corretta in collaborazione con altri docenti)

Due o tre interrogazioni orali Una prova scritta di letteratura Esercitazioni individuali di scrittura

LA DOCENTE

Trani Angela

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ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE “O. Belluzzi – L. da Vinci”

AS 2016-2017 PROGRAMMA DIDATTICO FINALE RELATIVO ALL’INSEGNAMENT O

DI STORIA

Classe V I Prof.ssa Trani Angela

Riepilogo delle attività svolte di Storia

Contenuti disciplinari svolti alla data 11/05/2017

Giorno Argomento

29/09/2016 La sinistra storica al governo

06/10/2016 Imperialismo

07/10/2016 La “belle époque” Innovazioni scientifiche e tecnologiche

08/10/2016 La società di massa La crisi e le inquietudini della "belle époque"

13/10/2016

L'Italia giolittiana Il panorama economico La politica sociale La grande migrazione

15/10/2016

Giovanni Giolitti Le riforme sociali La nazionalizzazione delle ferrovie La "grande migrazione italiana" Italia e Libia: tra relazioni diplomatiche ed "esame di coscienza nazionale"

21/10/2016

Giovanni Giolitti L'occupazione della Libia Il ravvicinamento della chiesa alla politica italiana Il patto Gentiloni

27/10/2016 Le principali cause della prima guerra mondiale

29/10/2016 I motivi di contrasto tra le potenze europee L'attentato di Sarajevo Il sistema di alleanze

03/11/2016

Il sistema di alleanze Il fronte occidentale Il fronte orientale Il fronte marino Il fronte coloniale

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05/11/2016 La dichiarazione di neutralità dell'Italia Il paese diviso fra interventisti e neutralisti Il patto segreto di Londra L'Italia entra in guerra

10/11/2016 L'età giolittiana: 1903-1914 (filmato originale dell'Istituto Luce)

19/11/2016 L'Italia in guerra dall'intervento a Caporetto, dal Piave a Vittorio Veneto (filmato originale dell'Istituto Luce)

05/12/2016 La Rivoluzione russa

15/12/2016 I trattati di pace e il nuovo volto dell'Europa La Germania dopo il Trattato di Versailles L'Italia e il Trattato di Saint-Germain

23/12/2016

La conferenza di pace di Parigi La Società delle Nazioni Il trattato di Versailles La fine dell'Impero turco e la nascita della Repubblica turca La spartizione del Medio Oriente La dichiarazione di Balfour La creazione dei mandati

09/01/2017 La Prima guerra mondiale

12/01/2017 L'Unione Sovietica di Stalin

16/01/2017 "La brutalizzazione della politica", George Mosse (da "Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti", Laterza, Roma-Bari, 1990) Discorso tenuto da Gandhi all'inizio della marcia del sale il 20 marzo 1930

20/01/2017 Il dopoguerra in Italia La crisi sociale, economica e finanziaria

23/01/2017

L'ascesa dei partiti di massa Difficoltà di dialogo tra i movimenti politici Il Partito Socialista Il Partito Popolare I Fasci di combattimento

26/01/2017

La questione di Fiume Le elezioni politiche del 1919 Difficoltà di intesa tra i partiti Le elezioni del 1921 e il "blocco nazionale" La scissione del partito comunista: il Partito comunista italiano e socialista unitario

06/02/2017 Il fascismo da movimento a partito

09/02/2017 "Il dopoguerra in Italia e l'avvento del fascismo"

13/02/2017 Lavorare con le fonti: "Matteotti e Mussolini a confronto"

16/02/2017 "Gli anni Venti fra boom economico e cambiamenti sociali"

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"La crisi del '29: dagli USA al mondo"

20/02/2017 Il controllo statunitense sull'America Latina La "dottrina Monroe" L'imperialismo statunitense

28/02/2017 La crisi della Germania Il nazismo al potere L'ideologia nazista e l'antisemitismo

02/03/2017 L'ascesa di Hitler Il nazismo al potere Lo stato razziale "Il primo programma del nazionalsocialismo"

03/03/2017 Il regime fascista in Italia Le "leggi fascistissime"

06/03/2017

Il regime fascista in Italia La soppressione dei diritti sindacali Le corporazioni Il protezionismo L'autarchia La rivalutazione della lira e la "quota novanta"

13/03/2017 Fascismo Le leggi razziali

16/03/2017 Il totalitarismo La guerra civile spagnola

23/03/2017 Il riarmo della Germania nazista Il patto Anticomintern L'Asse Roma-Berlino-Tokyo

24/03/2017 Il colonialismo dall'Italia postunitaria alla conquista dell'Etiopia

24/04/2017

L'Est europeo "spazio vitale" per la Germania L'Italia dalla non belligeranza alla "guerra parallela" L'invasione italiana della Grecia L'aggressione tedesca alla Iugoslavia I fallimenti italiani nel Mediterraneo Il tramonto dell'Impero italiano

04/05/2017

La Seconda guerra mondiale L'"operazione Barbarossa" L'attacco a Pearl Harbor e l'ingresso in guerra degli Stati Uniti La battaglia di Stalingrado La conferenza di Casablanca Gli alleati in Italia La caduta del fascismo Il governo Badoglio La Repubblica sociale italiana La Resistenza in Italia Il Cln e la lotta partigiana

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08/05/2017

Lo sbarco degli anglo-americani in Sicilia La caduta del fascismo La formazione della Repubblica di Salò La guerra civile in Italia Lo sbarco degli alleati in Normandia e l'avanzata dell'Armata rossa La bomba atomica e la resa del Giappone

11/05/2017 La conferenza di Yalta La Città Invisibile e La Linea Gotica da "Segni Storie e Memorie di Pace Pane e Guerra" di Fabio Glauco Galli

Obiettivi minimi Conferire efficacia al discorso, esponendo in modo logico e coerente. Ricostruire i processi di trasformazione individuando elementi di persistenza e continuità Comprendere, interpretare e confrontare semplici fenomeni storici ed eventualmente contestualizzarli in una dimensione sincronica e/o diacronica. Affrontare situazioni comunicative interpretando informazioni e idee in relazione alla storia locale e generale

Metodologie: lezioni interattive (il parlato euristico –informativo) finalizzate a rafforzare l’attitudine a problematizzare, a formulare domande e ipotesi interpretative. Strumenti didattici Testo di riferimento: Brancati-Pagliarani, Dialogo con la storia e l’attualità, vol.2, La nuova Italia Appunti dalle lezioni Sintesi del libro di testo (prodotti dall’insegnante) Mappe, schemi, tabelle cronologiche e di contenuto (prodotti dall’insegnante) Lettura dei principali quotidiani nazionali e locali Sussidi digitali (Internet, video, filmati) Potenziamento culturale Educazione alla memoria (Progetto del Comune di Rimini)

Un esiguo gruppo di alunni della classe ha partecipano al corso di approfondimento, organizzato dall'Istituto Storico, Seminario di formazione “Da che parte stare? Il tempo di scegliere. La Shoah, lo sterminio degli ebrei in Europa (1939-1945).

Incontro con il testimone Il Dipartimento di Lettere ha organizzato un “Incontro- testimonianza" con il partigiano Walter Vallicelli, partigiano e presidente dell'Anpi Rimini.

Incontro con Brahim Maraad Il giornalista, collaboratore dell’Espresso, ha offerto spunti di riflessione sulla difficile situazione geopolitica attuale e sulla possibilità di sviluppare modelli di integrazione positivi.

LA DOCENTE Trani Angela

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SIMULAZIONI PROVE D’ESAME

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CRITERI SEGUITI PER LO SVOLGIMENTO E VALUTAZIONE DE LLE PROVE D’ESAME Ogni insegnante ha sottoposto gli alunni a varie tipologie di prova coerentemente alle caratteristiche e alle

peculiarità della propria disciplina. Nel corso dell’anno scolastico, oltre allo svolgimento degli elaborati in

classe, sono state effettuate simulazioni di prova d’esame secondo le seguenti tipologie:

SIMULAZIONE PRIMA PROVA

• tipologia A: analisi di testi poetici e narrativi;

• tipologia B: saggio breve e articolo di giornale, come scrittura vincolata e documentata di vari ambiti

(artistico - letterario, socio - economico, storico – politico, tecnico – scientifico);

• tipologia C: tema storico;

• tipologia D: tema di ordine generale.

La prova del 10 aprile, comune a tutte le quinte, è stata scelta tra quelle proposte dal Ministero.

SIMULAZIONE SECONDA E TERZA PROVA

Il Consiglio di classe, tenuto conto del curricolo di studi e degli obiettivi generali e cognitivi definiti nella

propria programmazione didattica, ha individuato per lo svolgimento della seconda e della terza prova scritta

la tipologia denominata “B”. I quesiti a risposta breve sono stati strutturati in modo che si potessero

formulare le risposte entro un massimo di 180 minuti.

I criteri di valutazione sono stati fondati sulle conoscenze, competenze e capacità manifestate dai singoli

allievi, secondo descrittori o indicatori dei relativi livelli.

Le prove di simulazione delle prove scritte simulazioni dell’esame di stato sono state valutate secondo le

griglie, approvate dai rispettivi dipartimenti disciplinari e dal consiglio di classe, allegate al presente

documento.

PIANO SIMULAZIONI

MATERIE DATE Tempo di esecuzione

I PROVA

ITALIANO 10/04/2017 5 ORE

II PROVA INFORMATICA 10/03/2017 12/05/2017

3 ORE

III PROVA MATEMATICA, SISTEMI E RETI, INGLESE, TECN. E PROG. DEI SISTEMI INFOR. E DI

TELECOMUNICAZIONI

06/04/2017 05/05/2017

3 ore

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TESTI DELLE PROVE DI SIMULAZIONE

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SIMULAZIONE PRIMA PROVA

PROVA DI ITALIANO

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Umberto Eco, Su alcune funzioni della letteratura, in Sulla letteratura, IV edizione Tascabili Bompiani, Milano 2016. «Siamo circondati di poteri immateriali, che non si limitano a quelli che chiamiamo valori spirituali, come una dottrina religiosa. […] E tra questi poteri annovererei anche quello della tradizione letteraria, vale a dire del complesso di testi che l’umanità ha prodotto e produce non per fini pratici (come tenere registri, annotare leggi e formule scientifiche, verbalizzare sedute o provvedere orari ferroviari) ma piuttosto gratia sui, per amore di se stessi – e che si leggono per diletto, elevazione spirituale, allargamento delle conoscenze, magari per puro passatempo, senza che nessuno ci obblighi a farlo (se si prescinde dagli obblighi scolastici). […] A che cosa serve questo bene immateriale che è la letteratura? […] La letteratura tiene anzitutto in esercizio la lingua come patrimonio collettivo. La lingua, per definizione, va dove essa vuole, nessun decreto dall’alto, né da parte della politica, né da parte dell’accademia, può fermare il suo cammino e farla deviare verso situazioni che si pretendano ottimali. […] La lingua va dove vuole ma è sensibile ai suggerimenti della letteratura. Senza Dante non ci sarebbe stato un italiano unificato. […] E se qualcuno oggi lamenta il trionfo di un italiano medio diffusosi attraverso la televisione, non dimentichiamo che l’appello a un italiano medio, nella sua forma più nobile, è passato attraverso la prosa piana e accettabile di Manzoni e poi di Svevo o di Moravia. La letteratura, contribuendo a formare la lingua, crea identità e comunità. Ho parlato prima di Dante, ma pensiamo a cosa sarebbe stata la civiltà greca senza Omero, l’identità tedesca senza la traduzione della Bibbia fatta da Lutero, la lingua russa senza Puškin […]. La lettura delle opere letterarie ci obbliga a un esercizio della fedeltà e del rispetto nella libertà dell’interpretazione. C’è una pericolosa eresia critica, tipica dei nostri giorni, per cui di un’opera letteraria si può fare quello che si vuole, leggendovi quanto i nostri più incontrollabili impulsi ci suggeriscono. Non è vero. Le opere letterarie ci invitano alla libertà dell’interpretazione, perché ci propongono un discorso dai molti piani di lettura e ci pongono di fronte alle ambiguità e del linguaggio e della vita. Ma per poter procedere in questo gioco, per cui ogni generazione legge le opere letterarie in modo diverso, occorre essere mossi da un profondo rispetto verso quella che io ho altrove chiamato l’intenzione del testo.» Sulla letteratura è una raccolta di saggi di Umberto Eco (Alessandria 1932-Milano 2016) pubblicata nel 2002. I testi sono stati scritti tra il 1990 e il 2002 (in occasione di conferenze, incontri, prefazioni ad altre pubblicazioni), ad eccezione di Le sporcizie della forma, scritto originariamente nel 1954, e de Il mito americano di tre generazioni antiamericane, del 1980. 1. Comprensione del testo Riassumi brevemente il contenuto del testo. 2. Analisi del testo 2.1 Analizza l’aspetto stilistico, lessicale e sintattico del testo. 2.2 «E se qualcuno oggi lamenta il trionfo di un italiano medio, diffusosi attraverso la televisione, non dimentichiamo che l’appello a un italiano medio, nella sua forma più nobile, è passato attraverso la prosa piana e accettabile di Manzoni e poi di Svevo o di Moravia». Spiega il significato e la valenza di tale affermazione dell’autore nel testo. 2.3 Soffermati sul significato di “potere immateriale” attribuito da Eco alla letteratura. 2.4 Quale rapporto emerge dal brano proposto tra libera interpretazione del testo e fedeltà ad esso? 2.5 «La letteratura, contribuendo a formare la lingua, crea identità e comunità» spiega e commenta il significato di tale affermazione. 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Sulla base dell'analisi condotta, proponi un'interpretazione complessiva del brano ed approfondiscila con opportuni collegamenti ad altri testi ed autori del Novecento a te noti. Puoi anche fare riferimento alla tua personale esperienza e percezione della funzione della letteratura nella realtà contemporanea.

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TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO ARGOMENTO: Il rapporto padre-figlio nelle arti e nella letteratura del Novecento.

DOCUMENTI

Mio padre è stato per me “l’assassino” Mio padre è stato per me “l’assassino”, fino ai vent’anni che l’ho conosciuto. Allora ho visto ch’egli era un bambino, e che il dono ch’io ho da lui l’ho avuto. Aveva in volto il mio sguardo azzurrino, un sorriso, in miseria, dolce e astuto. Andò sempre pel mondo pellegrino; più d’una donna l’ha amato e pasciuto. Egli era gaio e leggero; mia madre tutti sentiva della vita i pesi. Di mano ei gli sfuggì come un pallone. “Non somigliare - ammoniva - a tuo padre”. Ed io più tardi in me stesso lo intesi: eran due razze in antica tenzone. Umberto Saba, Il canzoniere sezione Autobiografia, Einaudi, Torino 1978

Giorgio de Chirico, Il figliol prodigo, 1922 Milano - Museo del Novecento

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«Dei primi anni ricordo bene solo un episodio. Forse anche tu lo ricordi. Una notte piagnucolavo incessantemente per avere dell’acqua, certo non a causa della sete, ma in parte probabilmente per infastidire, in parte per divertirmi. Visto che alcune pesanti minacce non erano servite, mi sollevasti dal letto, mi portasti sul ballatoio e mi lasciasti là per un poco da solo, davanti alla porta chiusa, in camiciola. Non voglio dire che non fosse giusto, forse quella volta non c’era davvero altro mezzo per ristabilire la pace notturna, voglio soltanto descrivere i tuoi metodi educativi e l’effetto che ebbero su di me. Quella punizione mi fece sì tornare obbediente, ma ne riportai un danno interiore. L’assurda insistenza nel chiedere acqua, che trovavo tanto ovvia, e lo spavento smisurato nell’essere chiuso fuori, non sono mai riuscito a porli nella giusta relazione. Ancora dopo anni mi impauriva la tormentosa fantasia che l’uomo gigantesco, mio padre, l’ultima istanza, potesse arrivare nella notte senza motivo e portarmi dal letto sul ballatoio, e che dunque io ero per lui una totale nullità.» Franz KAFKA, Lettera al padre, traduzione di C. GROFF, Feltrinelli, Milano 2013

«Pietro, gracile e sovente malato, aveva sempre fatto a Domenico un senso d’avversione: ora lo considerava, magro e pallido, inutile agli interessi; come un idiota qualunque! Toccava il suo collo esile, con un dito sopra le venature troppo visibili e lisce; e Pietro abbassava gli occhi, credendo di dovergliene chiedere perdono come di una colpa. Ma questa docilità, che sfuggiva alla sua violenza, irritava di più Domenico. E gli veniva voglia di canzonarlo. […] Pietro stava zitto e dimesso; ma non gli obbediva. Si tratteneva meno che gli fosse possibile in casa; e, quando per la scuola aveva bisogno di soldi, aspettava che ci fosse qualche avventore di quelli più ragguardevoli; dinanzi al quale Domenico non diceva di no. Aveva trovato modo di resistere, subendo tutto senza mai fiatare. E la scuola allora gli parve più che altro un pretesto, per star lontano dalla trattoria. Trovando negli occhi del padre un’ostilità ironica, non si provava né meno a chiedergli un poco d’affetto. Ma come avrebbe potuto sottrarsi a lui? Bastava uno sguardo meno impaurito, perché gli mettesse un pugno su la faccia, un pugno capace d’alzare un barile. E siccome alcune volte Pietro sorrideva tremando e diceva: - Ma io sarò forte quanto te!- Domenico gli gridava con una voce, che nessun altro aveva: - Tu?- Pietro, piegando la testa, allontanava pian piano quel pugno, con ribrezzo ed ammirazione.» Federigo TOZZI, Con gli occhi chiusi, BUR Bibl. Univ., Rizzoli, Milano 1986

1. AMBITO SOCIO – ECONOMICO

ARGOMENTO: Crescita, sviluppo e progresso sociale. E’ il PIL misura di tutto?

DOCUMENTI Prodotto Interno Lordo - La produzione come ricchezza Il prodotto interno lordo è il valore di tutto quello che produce un paese e rappresenta una grandezza molto importante per valutare lo stato di salute di un’economia, sebbene non comprenda alcuni elementi fondamentali per valutare il livello di benessere. […] Il PIL è una misura senz’altro grossolana del benessere economico di un paese. Tuttavia, anche molti dei fattori di benessere che non rientrano nel calcolo del PIL, quali la qualità dell’ambiente, la tutela della salute, la garanzia di accesso all’istruzione, dipendono in ultima analisi anche dalla ricchezza di un paese e quindi dal suo PIL. Enciclopedia dei ragazzi -2006- Treccani on-line di Giulia Nunziante (http://www.treccani.it/enciclopedia/prodotto-interno-lordo_(Enciclopedia-dei-ragazzi)) «Con troppa insistenza e troppo a lungo, sembra che abbiamo rinunciato alla eccellenza personale e ai valori della comunità, in favore del mero accumulo di beni terreni. Il nostro Pil ha superato 800 miliardi di dollari l’anno, ma quel PIL - se giudichiamo gli USA in base ad esso - comprende anche l’inquinamento dell’aria, la pubblicità per le sigarette e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine settimana. Il Pil mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende il fucile di Whitman e il coltello di Speck, ed i programmi televisivi che esaltano la violenza al fine di vendere giocattoli ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari. Comprende le auto blindate della polizia per fronteggiare le rivolte urbane. Il Pil non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia, la solidità dei valori famigliari o l'intelligenza del nostro

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dibattere. Il Pil non misura né la nostra arguzia, né il nostro coraggio, né la nostra saggezza, né la nostra conoscenza, né la nostra compassione, né la devozione al nostro Paese. Misura tutto, in poche parole, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. Può dirci tutto sull'America ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani». Dal discorso di Robert KENNEDY, ex-senatore statunitense, tenuto il 18 marzo del 1968; riportato su “Il Sole 24 Ore” di Vito LOPS del 13 marzo 2013; (http://24o.it/Eqdv8) 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Il valore del paesaggio

DOCUMENTI «[…] il paesaggio italiano non è solo natura. Esso è stato modellato nel corso dei secoli da una forte presenza umana. È un paesaggio intriso di storia e rappresentato dagli scrittori e dai pittori italiani e stranieri e, a sua volta, si è modellato con il tempo sulle poesie, i quadri e gli affreschi. In Italia, una sensibilità diversa e complementare si è quindi immediatamente aggiunta all’ispirazione naturalista. Essa ha assimilato il paesaggio alle opere d’arte sfruttando le categorie concettuali e descrittive della «veduta» che si può applicare tanto a un quadro o a un angolo di paesaggio come lo si può osservare da una finestra (in direzione della campagna) o da una collina (in direzione della città). […] l’articolo 9 della Costituzione italiana (1) è la sintesi di un processo secolare che ha due caratteristiche principali: la priorità dell’interesse pubblico sulla proprietà privata e lo stretto legame tra tutela del patrimonio culturale e la tutela del paesaggio.» Salvatore SETTIS, Perché gli italiani sono diventati nemici dell’arte, ne “Il giornale dell’Arte”, n. 324/2012

(1) (Art. 9 Costituzione italiana) - La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e

tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

«Nei contesti paesaggistici tutto è, invece, solido e stabile, frutto dell'instancabile sovrapporsi di azioni umane, innumerabili quanto irriconoscibili, ritocchi infiniti a un medesimo quadro, di cui l’iconografia principale si preserva, per cui tutto muta nell’infinitesimo e al tempo stesso poco cambia nell’ampio insieme, ed è il durare di questa nostra conchiglia che racconta la nostra qualità di popolo, in una sintesi suprema di memoria visibile, ordinatamente disposta. Sì, i paesaggi non sono ammassi informi né somme di entità, ma ordini complessi, generalmente involontari a livello generale, spontanei e autoregolati, dove milioni di attività si sono fuse in un tutto armonioso. E’ un’armonia e una bellezza questa di tipo poco noto, antropologico e storico più che meramente estetico o meramente scientifico, a cui non siamo stati adeguatamente educati. […] Capiamo allora perché le Costituzioni che si sono occupate di questi temi, da quella di Weimar alla nostra, hanno distinto tra monumenti naturali, storici e artistici, […] e il paesaggio […], dove natura, storia e arte si compongono stabilmente […]. E se in questa riscoperta dell’Italia, da parte nostra e del globo, stesse una possibilità importante di sviluppo culturale, civile ed economico del nostro paese in questo tempo di crisi?». Dal discorso del Presidente FAI Andrea CARANDINI al XVII Convegno Naz. Delegati FAI- Trieste 12 aprile 2013;

(http://www.fondoambiente.it/Dal-Presidente/Index.aspx?q=convegno-di-trieste-discorso-di-andrea-carandini)

«Il paesaggio italiano rappresenta l’Italia tutta, nella sua complessità e bellezza e lascia emergere l’intreccio tra una grande natura e una grande storia, un patrimonio da difendere e ancora, in gran parte, da valorizzare. La sacralità del valore del paesaggio […] è un caposaldo normativo, etico, sociale e politico da difendere e tutelare prima e sopra qualunque formula di sviluppo che, se è avulsa da questi principi, può risultare invasiva, rischiando di compromettere non solo la bellezza, ma anche la funzionalità presente e futura. Turismo compreso.» Dall’intervento di Vittorio SGARBI alla manifestazione per la commemorazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia a Palermo-12 maggio 2010- riportato su “La Sicilia” di Giorgio PETTA del 13 maggio 2010 «Tutti, è vero, abbiamo piacere di stare in un ambiente pulito, bello, sereno, attorniati dalle soddisfazioni scaturenti in buona sostanza da un corretto esercizio della cultura. Vedere un bel quadro, aggirarsi in un’area archeologica ordinata e chiaramente comprensibile, viaggiare attraverso i paesaggi meravigliosi della nostra Italia, tenere lontani gli orrori delle urbanizzazioni periferiche, delle speculazioni edilizie, della incoscienza criminale di chi inquina, massacra, offende, opprime l’ambiente naturale e urbanistico.» Claudio STRINATI- La retorica che avvelena la Storia (e gli storici) dell’arte- da l’Huffington Post del 06.01.2014 (http://www.huffingtonpost.it/claudio-strinati/la-retorica-che-avvelena-storia-e-gli-storici-dellarte_b_4545578.html)

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4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: L’uomo e l’avventura dello spazio

DOCUMENTI «L’acqua che scorre su Marte è la prima grande conferma dopo anni intensi di ricerche, che hanno visto moltiplicarsi gli “occhi” puntati sul Pianeta Rosso, tra sensori, radar e telecamere a bordo di satelliti e rover. Ma il bello deve probabilmente ancora venire perché la prossima scommessa è riuscire a trovare forme di vita, microrganismi vissuti in passato o forse ancora attivi e capaci di sopravvivere in un ambiente così estremo. È con questo spirito che nel 2016 si prepara a raggiungere l’orbita marziana la prima fase di una nuova missione da 1,2 miliardi di euro. Si chiama ExoMars, è organizzata dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e l’Italia è in prima fila con l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e con la sua industria. “Sicuramente Marte continuerà a darci sorprese”, ha detto il presidente dell’Asi, Roberto Battiston. Quella annunciata ieri dalla Nasa “è l’ultima di una lunga serie e sostanzialmente ci dice che Marte è un luogo in cui c’è dell’acqua, anche se con modalità diverse rispetto a quelle cui siamo abituati sulla Terra.» Enrica BATTIFOGLIA, Sempre più “occhi” su Marte, nuova missione nel 2016, “La Repubblica”, 29 settembre 2015 «Con uno speciale strumento del telescopio spaziale Hubble (la Wide Field Camera, una camera fotografica a largo campo), gli astronomi sono riusciti a misurare la presenza di acqua su cinque di questi mondi grazie all’analisi spettroscopica della loro atmosfera mentre essi transitavano davanti alla loro stella. Durante il transito, la luce stellare passa attraverso l’atmosfera che avvolge il pianeta, raccogliendo la “firma” dei composti gassosi che incontra sul suo cammino. I pianeti con tracce di acqua finora individuati sono tutti giganti gassosi inadatti alla vita. Il risultato però è ugualmente importante perché dimostra che la scoperta di acqua su pianeti alieni è possibile con i mezzi già oggi disponibili. La sfida ora è quella di trovare pianeti di tipo terrestre, cioè corpi celesti rocciosi di dimensioni comprese tra metà e due volte le dimensioni della Terra, in particolare quelli che si trovano a orbitare nella zona abitabile della loro stella, dove potrebbe esistere acqua allo stato liquido e forse la vita.» Umberto GUIDONI, Viaggiando oltre il cielo, BUR, Rizzoli, Milano 2014 «Per prima cosa, Samantha ha parlato dell’importanza scientifica della missione Futura. I risultati dei tanti esperimenti svolti sulla Stazione Spaziale Internazionale, i cui dati sono ora in mano agli scienziati, si vedranno solo tra qualche tempo, perché come ha ricordato l’astronauta richiedono mesi di lavoro per essere analizzati correttamente. Svolgere ricerche nello spazio, ha ricordato Sam, è fondamentale comunque in moltissimi campi, come la scienza dei materiali, perché permette di isolare determinati fenomeni che si vuole studiare, eliminando una variabile onnipresente sulla Terra: la gravità. Ancor più importante forse è studiare il comportamento delle forme di vita in ambiente spaziale, perché permetterà di prepararci a trascorrere periodi sempre più lunghi lontano dal pianeta (fondamentali ad esempio per raggiungere destinazioni distanti come Marte), ma ha ricadute dirette anche per la salute qui sulla Terra, perché scoprire i meccanismi che controllano questo adattamento (come i geni) aiuta ad approfondire le conoscenze che abbiamo sul funzionamento degli organismi viventi, e in un ultima analisi, a comprendere il funzionamento del corpo a livello delle cellule. Si tratta di esperimenti in cui gli astronauti sono allo stesso tempo sperimentatori e cavie, perché i loro organismi vengono monitorati costantemente nel corso della missione, e gli esami continuano anche a Terra, visto che servono dati pre e post missione.» Simone VALESINI, Samantha Cristoforetti si racconta al ritorno dallo Spazio, Wired (www.wired.it/scienza/spazio/2015/06/15/samantha-cristoforetti-conferenza-ritorno)

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Settant’anni fa, nel marzo del 1946 in occasione delle elezioni amministrative e il 2 giugno 1946 in occasione del referendum tra monarchia e repubblica, in Italia le donne votavano per la prima volta. Dopo la tragedia della seconda guerra mondiale, il suffragio universale perfetto portava a compimento una battaglia cominciata in Italia all’indomani dell’Unità, passata attraverso le petizioni delle prime femministe all’inizio del Novecento e corroborata dalla partecipazione delle donne alla guerra di Resistenza. Dalle testimonianze di due scrittrici, riportate di seguito, si coglie la coscienza e l’emozione per il progetto di società democratica e partecipativa che si stava delineando, in cui le donne avrebbero continuato a lottare per affermare la parità dei loro diritti in ogni campo della vita privata e pubblica, dall’economia alla politica e alla cultura.

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Il 1946 nei ricordi di: Alba De Céspedesp (1911-1997). «Né posso passare sotto silenzio il giorno che chiuse una lunga e difficile avventura, e cioè il giorno delle elezioni. Era quella un’avventura cominciata molti anni fa, prima dell’armistizio, del 25 luglio, il giorno – avevo poco più di vent’anni – in cui vennero a prendermi per condurmi in prigione. Ero accusata di aver detto liberamente quel che pensavo. Da allora fu come se un’altra persona abitasse in me, segreta, muta, nascosta, alla quale non era neppure permesso di respirare. È stata sì, un’avventura umiliante e penosa. Ma con quel segno in croce sulla scheda mi pareva di aver disegnato uno di quei fregi che sostituiscono la parola fine. Uscii, poi, liberata e giovane, come quando ci si sente i capelli ben ravviati sulla fronte.» Anna Banti (1895-1985). «Quanto al ’46 […] e a quel che di “importante” per me, ci ho visto e ci ho sentito, dove mai ravvisarlo se non in quel due giugno che, nella cabina di votazione, avevo il cuore in gola e avevo paura di sbagliarmi fra il segno della repubblica e quello della monarchia? Forse solo le donne possono capirmi e gli analfabeti.» Patrizia GABRIELLI, “2 giugno 1946: una giornata memorabile” saggio contenuto nel quadrimestrale Storia e problemi contemporanei, N. 41, anno XIX gen/apr 2006; CUEB

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

«Il confine indica un limite comune, una separazione tra spazi contigui; è anche un modo per stabilire in via pacifica il diritto di proprietà di ognuno in un territorio conteso. La frontiera rappresenta invece la fine della terra, il limite ultimo oltre il quale avventurarsi significava andare al di là della superstizione contro il volere degli dèi, oltre il giusto e il consentito, verso l’inconoscibile che ne avrebbe scatenato l’invidia. Varcare la frontiera, significa inoltrarsi dentro un territorio fatto di terre aspre, dure, difficili, abitato da mostri pericolosi contro cui dover combattere. Vuol dire uscire da uno spazio familiare, conosciuto, rassicurante, ed entrare in quello dell’incertezza. Questo passaggio, oltrepassare la frontiera, muta anche il carattere di un individuo: al di là di essa si diventa stranieri, emigranti, diversi non solo per gli altri ma talvolta anche per se stessi.» Piero ZANINI, Significati del confine - I limiti naturali, storici, mentali - Edizioni scolastiche Mondadori, Milano 1997 A partire dalla citazione, che apre ad ampie considerazioni sul significato etimologico-storico-simbolico del termine “confine”, il candidato rifletta, sulla base dei suoi studi e delle sue conoscenze e letture, sul concetto di confine: confini naturali, “muri” e reticolati, la costruzione dei confini nella storia recente, l’attraversamento dei confini, le guerre per i confini e le guerre sui confini, i confini superati e i confini riaffermati.

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SIMULAZIONE SECONDA PROVA

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INFORMATICA

Simulazione seconda prova scritta Esame di Stato 2017

Classi 5H e 5I

Alunno:

12 maggio 2017

Prima Parte Il Consorzio di un Formaggio Tipico riunisce più di 400 produttori, sparsi nella zona di produzione. Il Consiglio del Consorzio decide di operare un forte rinnovamento tecnologico al duplice scopo di monitorare al meglio la raccolta di latte e la produzione del formaggio, nonché avere un sito di riferimento che permetta al pubblico di cercare, identificare e 'visitare' virtualmente i vari caseifici. A tale scopo intende realizzare un sistema informativo automatizzato che, per ogni caseificio, raccolga giornalmente i dati relativi alla quantità di latte lavorata, a quella impiegata nella produzione di formaggio, alla quantità di forme prodotte e al numero di quelle vendute. Per ciascuna forma venduta interessa conoscere la stagionatura raggiunta (12, 24, 30 o 36 mesi), nome e tipo dell’acquirente (grande distribuzione, grossisti, ecc.) e se è di prima o di seconda scelta (forma con difetti di produzione). Tali informazioni vengono inserite direttamente dai caseifici a fine giornata, mediante accesso ad un’area riservata dell’interfaccia Web del sito del consorzio. Ciascun caseificio ha un codice numerico di 4 cifre col quale vengono marchiate le forme, sulle quali viene anche apposta la data di produzione (mese ed anno) ed il numero progressivo all’interno del mese. Il Consorzio è anche interessato a registrare le informazioni relative ai luoghi di produzione, a partire dal nome, indirizzo, dati di geolocalizzazione, nome del titolare, ed una serie di fotografie del caseificio per realizzare un “tour virtuale”. Il candidato, fatte le opportune ipotesi aggiuntive, sviluppi 1. un’analisi della realtà di riferimento individuando le possibili soluzioni e scelga quella che a suo motivato giudizio è la più idonea a rispondere alle specifiche indicate 2. lo schema concettuale della base di dati 3. lo schema logico della base di dati 4. la definizione in linguaggio SQL di un sottoinsieme delle relazioni della base di dati in cui siano presenti alcune di quelle che contengono vincoli di integrità referenziale e/o vincoli di dominio, laddove presenti. 5. le seguenti interrogazioni espresse in linguaggio SQL:

a) Visualizzare il numero di forme prodotte da ciascun caseificio tra due date fornite b) Visualizzare la media del latte lavorato giornalmente nell’anno corrente dai caseifici provincia per provincia c) Visualizzare i dati del caseificio che ha venduto il maggior numero di forme di prima scelta in un anno impostato

dall’utente d) Visualizzare l’elenco dei caseifici che, in un certo periodo individuato da due date fornite dall’utente, hanno

venduto meno di 10 forme di seconda scelta Seconda Parte Il candidato (che potrà eventualmente avvalersi delle conoscenze e competenze maturate attraverso esperienze di alternanza scuola-lavoro, stage o formazione in azienda) risponda ad almeno due quesiti a scelta tra quelli sotto riportati. I. In relazione al tema proposto nella prima parte, indichi come intende affrontare la gestione degli accessi riservati

agli operatori dei caseifici per lo svolgimento delle loro funzioni. II. In relazione al tema proposto nella prima parte, sviluppi la query SQL per calcolare la percentuale di forme di

seconda scelta prodotte annualmente da un certo caseificio (sul totale delle forme prodotte annualmente). III. Illustri, anche servendosi di esempi, il concetto di “vista” in una base di dati. IV. Descriva le tipologie di linguaggi utilizzate in un DBMS.

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SIMULAZIONI TERZA PROVA

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ITTS “O. Belluzzi . L. da Vinci” Rimini Classe 5 I Data 06/04/2017 Simulazione TERZA PROVA Materia SISTEMI E RETI Cognome e nome ______________________________________

1) Facendo riferimento al link state algorithm descrivere cosa significa “conoscere tutto di tutti” ed elencare le funzioni che ogni router svolge per poter aggiornare la routing table.

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2) Descrivere gli algoritmi di routing link state e distance vector specificando almeno cinque

differenze con vantaggi e svantiggi. …………………………………………………………………………………………………

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3) Fornito l’indirizzo di rete 172.10.0.0 / 16, si vogliono realizzare tre sottoreti con tecnica V.L.S.M. : la prima rete (Marketing) è costituita da 510 PC, la seconda (Contabilità) è costituita da 126 PC, mentre la terza (Vendita Italia) è costituita da 1000 PC. Analizzare il problema e progettare l’intera rete indicando per ogni sottorete: IP Address con il proprio prefisso/sunet mask (decimale e slash notation), IP Address di Broadcast, Pool/range di indirizzi IP ammessi (escluso gateway), l’indirizzo del gateway, indirizzi destinati ai server e alle stampanti. …………………………………………………………………………………………………

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ITTS “BELLUZZI - DA VINCI” – Rimini Simulazione Terza prova TPI

Alunno ………………………………………………. Classe …………… Data 06/04/2017

1. Elencare e spiegare le diverse tipologie di test del software che possono essere effettuati durante la

fase di verifica del ciclo di vita del software ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

2. Confrontare i web service di tipo RESTful con quelli di tipo SOAP mettendo in evidenza vantaggi e svantaggi

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3. In XML definire l’entità squadra di calcio caratterizzata da un nome, da una serie di appartenenza(A,B,C1, ecc), da un presidente, da un allenatore, e dai suoi giocatori.

Ogni giocatore è caratterizzato da un nome, da uno o più ruoli e dal fatto che sia titolare o meno. Indicare quando un documento XML è ben formato e valido

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ITTS “O. Belluzzi . L. da Vinci” Rimini Classe 5 I Data 05/05/2017 Simulazione TERZA PROVA Materia SISTEMI E RETI Cognome e nome ______________________________________ Elencare e descrivere in modo completo i due servizi più importanti offerti dal livello Trasporto. Elencare i protocolli più importanti del livello Trasporto descrivendo le differenze tra i due protocolli (anche le corrispondenti PDU).

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Descrivere a parole o con schemi l’handshake a 4 vie per la chiusura completa di una connessione tra un client ed un server, indicando i valori dei campi utilizzati dell’harder del segment.

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Fornito l’indirizzo dei rete 192.168.128.0 / 24, si vogliono realizzare tre sottoreti con tecnica V.S.L.M. : la prima rete (Ricerca & Sviluppo) è costituita da 20 PC, la seconda (Controllo Qualità) è costituita da 31 PC, mentre la terza (Assistenza Tecnica) è costituita da 64 PC. Analizzare il problema e progettare l’intera rete indicando per ogni sottorete: IP Address con il proprio prefisso/subnet mask (decimale e slash notation); IP Address di Broadcast, Pool/range di indirizzi IP ammessi (escluso gateway), l’indirizzo del gateway, indirizzi destinati ai server e alle stampanti.

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GRIGLIE DI VALUTAZIONE

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GRIGLIE DI VALUTAZIONE SIMULAZIONE PRIMA PROVA Tipologia A

“ANALISI TESTUALE” INDICATORI DESCRITTORI 15/15

Correttezza ortografica

a) Buona 2

b) Sufficiente (errori di ortografia non gravi) 1<P<2

c) Insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 0<P<1

Correttezza sintattica

a) Buona 2

b) Sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1<P<2

c) Insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 0<P<1

Correttezza lessicale

a) Buona proprietà di linguaggio/lessico ampio 2

b) Sufficiente proprietà di linguaggio 1<P<2

Padronanza e uso della lingua

c) Improprietà di linguaggio/lessico ristretto 0<P<1

Conoscenza delle caratteristiche formali del testo

a) Completa conoscenza delle strutture retoriche del testo e consapevolezza della loro funzione comunicativa

2<P<3

b) Padroneggia con sicurezza le conoscenze degli elementi formali 2

c) Descrive sufficientemente gli espedienti retorico formali del testo 1<P<2

Conoscenza dell’argomento e del contesto di riferimento

d) Dimostra una conoscenza lacunosa degli espedienti retorico formali 0<P<1

Comprensione del testo

a) Comprende il messaggio nella sua complessità e nelle varie sfumature espressive

2<P<3

b) Sufficiente comprensione del brano 1<P<2

c) Comprende superficialmente il significato del testo 0<P<1

Capacità di riflessione e contestualizzazione

a) Dimostra capacità di riflessione critica e contestualizza il brano con ricchezza di riferimenti culturali e approfondimenti personali

3

b) Offre diversi spunti critici e contestualizza in modo efficace 2

c) Sufficienti spunti di riflessione e contestualizzazione 1

Capacità logico – critiche ed espressive

d) Scarsi spunti critici 0<P<1

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Tipologia B “SAGGIO BREVE” – “ARTICOLO DI GIORNALE”

INDICATORI DESCRITTORI 15/15

Correttezza ortografica

a) Assenza di errori 2

b) Errori di ortografia non gravi 1<P<2

c) Errori ripetuti di ortografia) 0<P<1

Correttezza sintattica

a) Periodi impostati e collegati tra loro correttamente 2

b) Errori di sintassi non gravi 1<P<2

c) Ripetuti errori di sintassi 0<P<1

Correttezza lessicale

a) Buona proprietà di linguaggio e ricchezza lessicale 2

b) Sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 1<P<2

Padronanza e uso della lingua

c) Improprietà di linguaggio e lessico ristretto 0<P<1

Conoscenza delle caratteristiche formali del testo

a) Utilizza, analizza, interpreta e confronta tra loro e con le proprie opinioni i materiali, con padronanza dell’argomento

2<P<3

b) Imposta l’argomentazione gestendo con sicurezza le consegne e i materiali a disposizione per la redazione

2

c) Rispetta le richieste della consegna in modo schematico; usa e analizza i materiali a disposizione in maniera accettabile

1<P<2

Capacità di: rispettare le consegne • Utilizzare i materiali a disposizione per la tipologia di scrittura predefinita d) Non rispetta le richieste della consegna e non si attiene alle

modalità di scrittura del saggio breve/articolo di giornale 0<P<1

Presentazione e analisi dei documenti

a) Presenta i dati in modo coerente e fornisce un’analisi sensata 3

b) Dispone i dati in modo sufficientemente organico 1<P<2

c) Esamina i dati senza ordinarli e senza fornire analisi 0<P<1

Capacità di riflessione e sintesi

a) Dimostra capacità di riflessione critica e di sintesi 3

b) Offre diversi spunti critici e contestualizza in modo efficace 2

c) Sufficienti spunti di riflessione e approfondimento critico 1<P<2

Capacità logiche, critiche ed espressive

d) Scarsi spunti critici 0<P<1

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Tipologia C “TEMA DI ARGOMENTO STORICO”

Tipologia D “TEMA DI ORDINE GENERALE” INDICATORI DESCRITTORI 15/15

a) Si esprime con fluidità e con buona coesione sintattica e correttezza formale; usa un registro linguistico

3

b) Si esprime con fluidità e con buona coesione sintattica pur con occasionali incertezze; usa un lessico appropriato

2<P<3

c) L’esposizione presenta solo alcuni errori; usa un lessico corretto ma limitato

2

d) Si esprime in modo scorretto pur se comprensibile, usa un lessico improprio

1<P<2

Padronanza della lingua, capacità espressive, logico linguistiche

e) L’esposizione presenta gravi e numerosi errori 1

a) Ha capito la consegna e sostiene le sue tesi con ottima conoscenza dell’argomento

5

b) Ha capito la consegna e sostiene le sue tesi con discreta conoscenza dell’argomento

4

c) Ha capito la consegna e presenta un’accettabile conoscenza dell’argomento

3

d) Non ha capito la consegna e mostra una limitata conoscenza dell’argomento

2

Conoscenza specifica degli argomenti richiesti (aderenza alla traccia)

e) Non è aderente alla traccia e produce scarsa documentazione 1

a) Argomenta in modo ben organizzato, logico e coeso 4

b) Svolge il discorso in modo articolato e completo 3

c) Svolge il discorso in modo schematico ma sufficientemente completo

2<P<3

d) Svolge il discorso in modo frammentario o incompleto 2

Capacità di organizzare un testo

e) Non sa organizzare il discorso e/o si contraddice 1

a) Rielabora l’argomento con sicurezza e fornisce interpretazioni personali valide

3

b) Affronta l’argomento con discreta originalità e creatività 2<P<3

c) Presenta un taglio personale nell’argomentazione e rielabora in modo semplice

2

d) Riesce a rielaborare solo parzialmente e non fornisce interpretazioni personali

1<P<2

Capacità di elaborazione critica, originalità e/o creatività

e) Produce un elaborato carente per quanto attiene le capacità creative 1

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GRIGLIA VALUTAZIONE SIMULAZIONE SECONDA PROVA

Punteggio Parte dell’elaborato Descrizione

Di riferimento Assegnato

Assente o frammentaria o fuori tema 0 Analisi della realtà di riferimento

Adeguata 1

Assente o incompleto o con gravissimi errori 0

Con errori strutturali 1

Con errori non gravi 2

Schema concettuale E-R

Completo e corretto 3

Assente o incoerente con lo schema concettuale e con gravi errori

0

Con errori ma coerente con lo schema concettuale 1 Schema logico

Corretto e coerente con lo schema concettuale 2

Assente o molto frammentario 0

Incompleto con numerosi e gravi errori 1

Incompleto con alcuni errori 2

Completo con alcuni errori 3

Linguaggio SQL

(DDL e QL)

Completo e corretto 4

Assente/frammentaria/fuori tema 0

Completa ma non approfondita 1 Soluzioni web (fino a 2 punti)

Approfondita e completa 2

Non svolte o estremamente frammentarie e con garvi errori

0

Non corrette, non chiare e/o non complete 1

Complete, ma con incertezze o lievi errori nell’uso dei termini tecnici e/o formule

2 Risposte ai quesiti

Complete e corrette, esposizione chiara e coerente

Terminologia corretta 3

Voto complessivo attribuito alla prova Totale /15

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GRIGLIA VALUTAZIONE SIMULAZIONE TERZA PROVA

Lingua Inglese Descrittori Indicatori Punti Previsti Punti assegnati Pertinenza Comprensione del testo e adeguatezza delle

risposte Da 1 a 4

Conoscenza Completezza della risposta Da 1 a 4 Espressione Conoscenza del lessico specifico Da 1 a 4 Rielaborazione Capacità di sintesi Da 1 a 3 Totale / 15 Matematica Descrittori Indicatori Punti Previsti Punti assegnati Pertinenza Comprensione del testo e adeguatezza delle

risposte Da 1 a 4

Conoscenza Completezza della risposta Da 1 a 5 Espressione Rielaborazione e correttezza del linguaggio Da 1 a 6 Totale / 15 Informatica Descrittori Indicatori Punti previsti Punti assegnati Conoscenza Comprensione del testo e adeguatezza delle

risposte Da 1 a 7

Competenza Completezza della risposta Da 1 a 4 Espressione Rielaborazione e correttezza del linguaggio Da 1 a 4 Totale / 15 Tecnologie e Progettazione di Sist. Inf. e Tel. Descrittori Indicatori Punti previsti Punti assegnati Pertinenza Comprensione del testo e adeguatezza delle

risposte Da 1 a 4

Conoscenza Completezza della risposta Da 1 a 5 Espressione Rielaborazione e correttezza del linguaggio Da 1 a 6 Totale / 15

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TABELLE DI CONVERSIONE

VOTO/15 VOTO/10

1 0<voto<0,75

2 0,75<voto<1,5

3 1,5<voto<2

4 2<voto<2,5

5 2,5<voto<3,25

6 3,25<voto<4

7 4<voto<4,5

8 4,5<voto<5

9 5<voto<5,5

10 5,5<voto<6,25

11 6,25<voto<7

12 7<voto<7,5

13 7,5<voto<8,25

14 8,25<voto<9

15 9<voto<10

VOTO /15 GIUDIZIO

1 – 6 Gravemente insufficiente

7– 9 Insufficiente

10 Sufficiente/

11 – 12 Più che sufficiente/Discreto

13 – 14 Buono/Distinto

15 Ottimo

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GRGLIA DI VALUTAZIONE COLLOQUIO Candidato: ______________________________________

0 - 4 5 - 8

9 – 10 11 - 12

Conoscenze

� Non corrette � Frammentarie e superficiali � Adeguate � Complete � Vaste e approfondite 13

0 - 2

3 - 6

7- 8 Competenze

• Non è in grado di applicare leggi e principi e di procedere con collegamenti logici

• Applica leggi e principi, organizza logicamente le conoscenze se guidato

• Propone, autonomamente, percorsi logici e applicazioni

• Fornisce soluzioni personali e originali

9

1

2 Capacità espositive

• Esposizione incerta e disorganica

• Espone le sue conoscenze in modo sintetico ed esauriente

• Esposizione efficace, precisa e organica

3

0 - 1

2 - 3

4

Capacità di discussione, di collegamento e di argomentazione

• Collegamenti del tutto incoerenti o assenza di collegamenti interdisciplinari

• Individua il nucleo dei problemi coglie le implicazione e compie collegamenti in modo corretto

• Collegamenti efficaci e organici allo sviluppo del colloquio

• Segue percorsi logici anche in tematiche non conosciute

5

Totale complessivo: La Commissione: Rimini, lì ______/______/ Il Presidente

/ 30

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GRIGLIE DI VALUTAZIONE ALUNNO DSA

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Tipologia A “ANALISI TESTUALE”

INDICATORI DESCRITTORI 15/15

Correttezza ortografica

a) Buona 0,5≤P≤1

b) Sufficiente (errori di ortografia non gravi) 0,4≤P<0,5

c) Insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 0≤P<0,3

Correttezza sintattica

a) Buona 0,5≤P≤1

b) Sufficiente (errori di sintassi non gravi) 0,4≤P<0,5

c) Insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 0≤P<0,3

Correttezza lessicale

a) Buona proprietà di linguaggio/lessico ampio 0,5≤P≤1

b) Sufficiente proprietà di linguaggio 0,4≤P<0,5

Padronanza e uso della lingua

c) Improprietà di linguaggio/lessico ristretto 0≤P<0,3

Conoscenza delle caratteristiche formali del testo

a) Completa conoscenza delle strutture retoriche del testo e consapevolezza della loro funzione comunicativa

3<P≤4,5

b) Padroneggia con sicurezza le conoscenze degli elementi formali 3

c) Descrive sufficientemente gli espedienti retorico formali del testo 1,5≤P<3

Conoscenza dell’argomento e del contesto di riferimento

d) Dimostra una conoscenza lacunosa degli espedienti retorico formali 1≤P<1,5

Comprensione del testo a) Comprende il messaggio nella sua complessità e nelle varie sfumature

espressive 3,5<P≤4,5

b) Sufficiente comprensione del brano 2,5≤P≤3,5 c) Comprende superficialmente il significato del testo 0≤P<2,5 Capacità di riflessione e contestualizzazione a) Dimostra capacità di riflessione critica e contestualizza il brano con

ricchezza di riferimenti culturali e approfondimenti personali 2≤P≤3

b) Offre diversi spunti critici e contestualizza in modo efficace 1≤P<2 c) Sufficienti spunti di riflessione e contestualizzazione 0,5≤P<1

Capacità logico – critiche ed espressive

d) Scarsi spunti critici 0≤P<0,5

VALUTAZIONE COMPLESSIVA

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE 1 – 6

INSUFFICIENTE 7– 9

SUFFICIENTE 10

PIÙ CHE SUFFICIENTE/DISCRETO 11 – 12

BUONO/DISTINTO 13 – 14

OTTIMO 15

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Tipologia B

“SAGGIO BREVE” - “ARTICOLO DI GIORNALE”

INDICATORI DESCRITTORI 15/15 Correttezza ortografica

a) Assenza di errori 0,5≤P≤1

b) Errori di ortografia non gravi 0,4≤P<0,5

c) Errori ripetuti di ortografia) 0≤P<0,3

Correttezza sintattica

a) Periodi impostati e collegati tra loro correttamente 0,5≤P≤1

b) Errori di sintassi non gravi 0,4≤P<0,5

c) Ripetuti errori di sintassi 0≤P<0,3

Correttezza lessicale

a) Buona proprietà di linguaggio e ricchezza lessicale 0,5≤P≤1

b) Sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 0,4≤P<0,5

Padronanza e uso della lingua

c) Improprietà di linguaggio e lessico ristretto 0≤P<0,3

Conoscenza delle caratteristiche formali del testo

a) Utilizza, analizza, interpreta e confronta tra loro e con le proprie opinioni i materiali, con padronanza dell’argomento

4,5<P≤6

b) Imposta l’argomentazione gestendo con sicurezza le consegne e i materiali a disposizione per la redazione

3,5≤P<4,5

c) Rispetta le richieste della consegna in modo schematico; usa e analizza i materiali a disposizione in maniera accettabile

2,5≤P<3,5

Capacità di: rispettare le consegne • Utilizzare i materiali a disposizione per la tipologia di scrittura predefinita

d) Non rispetta le richieste della consegna e non si attiene alle modalità di scrittura del saggio breve/articolo di giornale

1≤P<2,5

Presentazione e analisi dei documenti a) Presenta i dati in modo coerente e fornisce un’analisi sensata 3 b) Dispone i dati in modo sufficientemente organico 1≤P≤2 c) Esamina i dati senza ordinarli e senza fornire analisi 0≤P<1 Capacità di riflessione e sintesi a) Dimostra capacità di riflessione critica e di sintesi 3 b) Offre diversi spunti critici e contestualizza in modo efficace 2 c) Sufficienti spunti di riflessione e approfondimento critico 1≤P<2

Capacità logiche, critiche ed espressive

d) Scarsi spunti critici 0≤P<1

VALUTAZIONE COMPLESSIVA

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE 1 – 6

INSUFFICIENTE 7– 9

SUFFICIENTE 10

PIÙ CHE SUFFICIENTE/DISCRETO 11 – 12

BUONO/DISTINTO 13 – 14

OTTIMO 15

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Tipologia C “TEMA DI ARGOMENTO STORICO”

Tipologia D “TEMA DI ORDINE GENERALE”

INDICATORI DESCRITTORI 15/15 a) Si esprime con fluidità e con buona coesione sintattica e correttezza

formale; usa un registro linguistico 1,5≤P≤2

b) Si esprime con fluidità e con buona coesione sintattica pur con occasionali incertezze; usa un lessico appropriato

1<P≤1,5

c) L’esposizione presenta solo alcuni errori; usa un lessico corretto ma limitato

0,5<p≤1

d) Si esprime in modo scorretto pur se comprensibile, usa un lessico improprio

0<P≤0,5

Padronanza della lingua, capacità espressive, logico linguistiche

e) L’esposizione presenta gravi e numerosi errori 0 a) Ha capito la consegna e sostiene le sue tesi con ottima conoscenza dell’argomento

6≤P≤7

b) Ha capito la consegna e sostiene le sue tesi con discreta conoscenza dell’argomento

5≤P<6

c) Ha capito la consegna e presenta un’accettabile conoscenza dell’argomento 4≤P<5

d) Non ha capito la consegna e mostra una limitata conoscenza dell’argomento

2,5≤P<4

Conoscenza specifica degli argomenti richiesti (aderenza alla traccia)

e) Non è aderente alla traccia e produce scarsa documentazione 1≤P<2,5

a) Argomenta in modo ben organizzato, logico e coeso 3 b) Svolge il discorso in modo articolato e completo 2<P≤2,5 c) Svolge il discorso in modo schematico ma sufficientemente completo 1<P≤2 d) Svolge il discorso in modo frammentario o incompleto 1

Capacità di organizzare un testo

e) Non sa organizzare il discorso e/o si contraddice 0 a) Rielabora l’argomento con sicurezza e fornisce interpretazioni personali valide

3

b) Affronta l’argomento con discreta originalità e creatività 2<P<3 c) Presenta un taglio personale nell’argomentazione e rielabora in modo semplice

2

d) Riesce a rielaborare solo parzialmente e non fornisce interpretazioni personali

0<P<2

Capacità di elaborazione critica, originalità e/o creatività

e) Produce un elaborato carente per quanto attiene le capacità creative 0

VALUTAZIONE COMPLESSIVA

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE 1 – 6

INSUFFICIENTE 7– 9

SUFFICIENTE 10

PIÙ CHE SUFFICIENTE/DISCRETO 11 – 12

BUONO/DISTINTO 13 – 14

OTTIMO 15

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GRIGLIA VALUTAZIONE SIMULAZIONE TERZA PROVA

ALUNNO DSA

Lingua Inglese Descrittori Indicatori Punti Previsti Punti assegnati Pertinenza Comprensione del testo e adeguatezza delle

risposte Da 1 a 6

Conoscenza Completezza della risposta Da 0 a 4 Espressione Conoscenza del lessico specifico Da 0 a 3 Rielaborazione Capacità di sintesi Da 0 a 2 Totale / 15 Matematica Descrittori Indicatori Punti Previsti Punti assegnati Pertinenza Comprensione del testo e adeguatezza delle

risposte Da 1 a 6

Conoscenza Completezza della risposta Da 0 a 5 Espressione Rielaborazione e correttezza del linguaggio Da 0 a 4 Totale / 15 Sistemi e Reti Descrittori Indicatori Punti previsti Punti assegnati Pertinenza Comprensione del testo e adeguatezza delle

risposte Da 1 a 6

Conoscenza Completezza della risposta Da 0 a 5 Espressione Rielaborazione e correttezza del linguaggio Da 0 a 4 Totale / 15 Tecnologie e Progettazione di Sist. Inf. e Tel. Descrittori Indicatori Punti previsti Punti assegnati Pertinenza Comprensione del testo e adeguatezza delle

risposte Da 1 a 6

Conoscenza Completezza della risposta Da 0 a 5 Espressione Rielaborazione e correttezza del linguaggio Da 0 a 4 Totale / 15

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GRGLIA DI VALUTAZIONE COLLOQUIO DSA Candidato: ______________________________________

1 - 4 5 - 8

9 – 11 12 - 14

Conoscenze

� Non corrette � Frammentarie e superficiali � Adeguate � Complete � Vaste e approfondite 15

0 - 2

3 - 6

7- 9 Competenze

• Non è in grado di applicare leggi e principi e di procedere con collegamenti logici

• Applica leggi e principi, organizza logicamente le conoscenze se guidato

• Propone, autonomamente, percorsi logici e applicazioni

• Fornisce soluzioni personali e originali

10

0

1 Capacità espositive

• Esposizione incerta e disorganica

• Espone le sue conoscenze in modo sintetico ed esauriente

• Esposizione efficace, precisa e organica

2

0

1

2

Capacità di discussione, di collegamento e di argomentazione

• Collegamenti del tutto incoerenti o assenza di collegamenti interdisciplinari

• Individua il nucleo dei problemi coglie le implicazione e compie collegamenti in modo corretto

• Collegamenti efficaci e organici allo sviluppo del colloquio

• Segue percorsi logici anche in tematiche non conosciute

3

Totale complessivo: La Commissione: Rimini, lì ______/______/ Il Presidente

/ 30