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Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica
(DISIT)
PIANO STRATEGICO TRIENNIO 2016-‐2018
Indice 1. Profilo del Dipartimento …………………………………………………………….…….. 2 1.1 Corsi gestiti e studenti ……………………………………...................................... 3 1.2 Corpo docente …………………………………………………………………………… 5 1.3 Ricerca ……………………………………………………………………………………… 8 1.4 Finanziamenti ………………………………………………........................................ 11 1.5 Personale non strutturato ………………………………...................................... 13 1.6 Personale Tecnico-‐Amministrativo …………………...................................... 13 1.7 Terza missione ……………………………………………………………………......... 14 1.7.1 Valorizzazione economica delle conoscenze ………………………... 15 1.7.2 Terza missione culturale e sociale ………………………………………. 15 2. La matrice SWOT ……………………………………………………………………………... 19 3. Commenti di sintesi …………………………………………………………………………. 20 4. Programmi strategici ……………………………………………………………………….. 21 4.1 Piano di sviluppo dell’offerta didattica ……………………………………….. 21 4.2 Sviluppo di alta formazione ……………………………………………………….. 24 4.3 Recupero delle competenze di base …………………………………………… 24 4.4 Politica di sviluppo della ricerca ………………………………………………… 25 5. Politica relativa alla terza missione …………………………………………………... 29 6. Programmazione dell’organico …………………………………………………………. 31 7. Revisione e razionalizzazione del parco strumenti scientifici …………….. 33 8. Considerazioni finali ………………………………………………………………………… 35
DIPARTIMENTO DI SCIENZE E INNOVAZIONE TECNOLOGICA
2
1. Profilo del Dipartimento Il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica (DISIT) nasce nel 2011 dalla fusione della ex Facoltà di Scienze MFN con il Dipartimento di Scienze dell'Ambiente e della Vita (DiSAV), il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Avanzate (DiSTA) ed il Dipartimento di Informatica (DI), e sviluppa le sue attività su due sedi: Alessandria e Vercelli. Nel DISIT svolgono attività didattica e di ricerca 78 Docenti/Ricercatori, 45 Tecnici-‐Amministrativi (di cui 17 Tecnici di laboratorio), e 62 assegnisti/borsisti/dottorandi, alcuni dei quali provenienti da Università straniere, per un totale di 185 persone. Il Dipartimento è articolato in 4 Sezioni (Chemistry&Biology, Chimica, Fisica e Informatica) e prevede una Giunta e dei Referenti coadiuvati da Commissioni per coordinare le varie attività/funzioni dipartimentali (Qualità e Accreditamento, Ricerca, Didattica, Sicurezza e Funzionamento, Orientamento, Comunicazione, Internazionalizzazione e Disabilità) secondo lo schema riportato qui di seguito, che ne illustra anche le interconnessioni.
Figura 1. Organigramma DISIT (approvato dal Dipartimento in data 16/12/2015)
Qui di seguito sono riassunti i dati più significativi del DISIT relativi all’anno in corso 2015/16 e per confronto i dati del 2011/12, primo anno accademico del Dipartimento, per metterne in luce l’evoluzione delle Attività di Didattica e di Ricerca in un arco temporale significativo. Per quanto riguarda la Terza Missione, si farà riferimento principalmente all’ultimo anno accademico.
!Dire&ore!
!
!Vice!Dire&ore!
!
Referente!per!la!Ricerca!
Referente!per!la!Dida2ca!
Referente!per!la!Sicurezza!e!!il!Funzionamento! Commissione!
Sicurezza!e!Funzionamento!!
!Responsabile!Amministra<vo!
!
Consiglio
!di!D
ipar<m
ento!
Consiglio!di!Biblioteca!
Commissione!per!le!Strategie!e!la!
Programmazione!
Corpo!Amministra<vo!
e!Tecnico!
Giunta!
Sezione!!Chemistry!&!Biology!
Sezione!!Chimica!
Sezione!Fisica!
Membri!Ele2!
Referente!Sede!di!VC!
Computer!Science!Ins<tute!
Commissione!Parite<ca!Docen<!
Studen<!!
Referente!!Qualità!e!!
Accreditamento!
Referente!per!!l’Orientamento!
Referente!per!la!Comunicazione!
Referente!per!l’Internazionalizz!
3
1.1 Corsi gestiti e studenti
Tabella 1. Corsi riferiti all’anno accademico 2014/2015
Corsi di Laurea Iscritti al 1° anno Altri anni In corso Fuori
corso Totale
Iscritti
LT – Chimica 39 70 98 11 109 LT – Informatica 115 172 236 51 287
Di cui Alessandria 60 172 181 51 232 Di cui Vercelli 55 0 55 0 55
LT -‐ Scienza dei Materiali 39 45 77 7 84 LT -‐ Scienze Biologiche 568 427 916 79 995
Di cui Alessandria 376 427 724 79 803 Di cui Vercelli 192 0 192 0 192
LM – Biologia 30 21 44 7 51 LM – Scienze Chimiche 20 21 37 4 41 LM – Informatica 6 17 16 7 23 Totale 817 773 1.424 166 1.590
Corsi di Laurea
% iscritti UPO rispetto all’anno precedente
% iscritti nazionali (stessa classe di laurea)
rispetto all’anno precedente
1° anno Totali 1° anno Totali
LT – Chimica -‐5% +12% -‐6% +3% LT – Informatica +19% +17% +5% +8%
Di cui Alessandria -‐38% -‐5,3% +5% +8% Di cui Vercelli -‐ -‐ +5% +8%
LT -‐ Scienza dei Materiali +22% +15% -‐6% +3% LT -‐ Scienze Biologiche +33% +30% -‐8% -‐4%
Di cui Alessandria -‐12% +5% -‐8% -‐4% Di cui Vercelli -‐ -‐ -‐8% -‐4%
LM – Biologia +88% +59% -‐7% -‐4% LM – Scienze Chimiche +11% +14% -‐2% +1% LM -‐ Informatica 0% -‐15% +1% -‐2% Totale +28% +25% -‐4% +1%
Studenti in corso / N. Docenti: Media Dipartimento 18,2 Media Ateneo 21,4
Il DISIT gestisce la didattica di 4 corsi di laurea triennali (Chimica, Informatica, Scienza dei Materiali e Scienze Biologiche) e 3 corsi di laurea magistrali (Biologia, Chimica e Informatica) di cui in Tabella 1 sono evidenziati i dati relativi al numero di immatricolati e di
4
iscritti complessivi nell’anno accademico 2014/15. Per avere un quadro più esaustivo, che tenga anche conto dell’evoluzione del numero degli iscritti negli ultimi anni accademici, incluso quello attuale, occorre fare riferimento alle Tabelle 2 e 3, dove sono riportati anche gli studenti dei corsi attivi negli anni precedenti.
Al corso di Laurea Magistrale in Informatica è associato un Master Europeo in “Knowledge Management and Data Mining” che ha avuto avvio nell’anno accademico 2010-‐2011: il Master è realizzato da un consorzio di cinque atenei europei (capofila è l’Università di Lyon Lumière) e gli studenti che svolgono il loro primo anno di corso in una università francese si trasferiscono per il loro secondo anno di corso in un’altra università del consorzio al di fuori della Francia. Negli anni tra il 2011 e oggi sono stati accolti presso il nostro dipartimento un totale di 31 studenti stranieri (provenienti da Europa, Asia, Africa, America latina), tutti laureati entro la fine del secondo anno di corso. Una iniziativa rilevante per quanto riguarda l’internazionalizzazione. Si osservi che i numeri di matricole in Tabella 1 non comprendono gli studenti del master europeo poiché questi vengono immatricolati presso l’UPO solo al secondo anno (e figurano come matricole pure nei nostri sistemi informativi). Tabella 2. Numero totale di iscritti ai corsi del DISIT e a quelli dell’Ateneo negli anni academici dal 2011/12 al 2015/16
ISCRITTI
2011/12 2012/13 2013/14 2014/15 2015/16
DISIT 1254 1475 1522 1764 1697
UPO 11.039 11.295 11.398 11.607 11.247
% sul totale UPO 11,4 13,1 13,4 15,2 15,1
Tabella 3. Numero totale di iscritti ai vari corsi del DISIT negli anni academici 2011/12, 2014/15 e 2015/2016
2011/12 2014/15 2015/2016 aVar.%
Chimica 102 116 135 +32%
Fisica* 20 13 7 -‐
Informatica 263 319 356 +35%
Matematica* 44 7 3 -‐
Scienze Ambientali* 166 62 27 -‐
Scienze Biologiche 421 1022 970 +130%
Scienza dei Materiali 66 88 83 +26%
LM Biologia 54 51 63 +17%
LM Scienze Chimiche 25 41 38 +52%
LM Informatica 34 23 16 -‐53% * Corsi ad esaurimento a Variazione % rispetto all’anno 2011/12 dei corsi attivi nel 2015/16
5
Il numero complessivo di studenti iscritti è progressivamente aumentato dall’anno accademico 2011/12 (Tabella 2) fino ad arrivare nell’anno accademico in corso a rappresentare il terzo Dipartimento dell’Ateneo per numerosità di studenti, con il 15,1 % del numero totale, dopo i Dipartimenti di Economia (23,6 %) e di Medicina Traslazionale (18,3 %), che tradizionalmente gestiscono i corsi di laurea a più alta numerosità, e prima del Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche (12,0 %). L’aumento è dovuto soprattutto al corso di Biologia, più che raddoppiato in questi anni (Tabella 3), ed alla nuova offerta formativa di Vercelli. Da segnalare un positivo trend dei corsi di laurea triennale di Chimica e di Informatica con una crescita rispettivamente del 32 e 35% rispetto all’anno accademico 2011/12. Il DISIT gestisce inoltre, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze del Farmaco (DSF), il corso di Dottorato di Ricerca “Chemistry & Biology”, di cui nel 2015 è stato istituito il terzo ciclo (XXXI su base nazionale). Il numero complessivo di dottorandi che operano nella sede del DiSIT è 17, non considerando gli iscritti al III anno dei corsi di Dottorato in Scienze Ambientali e in Scienze Chimiche, terminati il 1/11/2015. Il rapporto tra dottorandi e docenti di Chimica e Biologia risulta dunque 0,41 (circa 2 dottorandi ogni 5 docenti), un numero decisamente basso se confrontato con quello di Dipartimenti di area scientifica di Università limitrofe.
1.2 Corpo docente (2015)
Come evidenziato in precedenza, l’elevato numero di studenti rappresenta uno dei punti di forza del Dipartimento, è quindi molto importante cercare di mantenere la maggiore utenza possibile preservando però la qualità della didattica. Risulta pertanto indispensabile mettere in luce la situazione della docenza disponibile nell’anno accademico in corso (Tabella 4) per valutarne l’adeguatezza rispetto all’offerta formativa attuale e quella programmata a regime, ovvero quella necessaria a completamento delle coperture di tutti gli insegnamenti dei due corsi di laurea triennale di nuova apertura a Vercelli. Anche in questo caso è utile un confronto con il numero di docenti presenti nell’anno academico 2011/2012 (Tabella 5).
Tabella 4. Numero di docenti/ricercatori presenti nel DISIT a fine 2015. Sono anche riportati il numero di idonei a PO e a PA e il numero di pensionamenti previsti nei prossimi 2/3 aa.
Numero di docenti: 78 di cui
PO PA RU RTD 22 21 27 8
Numero di Docenti Idonei abilitati: 25 di cui per tipo di abilitazione
PA RU RTD PO 8 0 0 PA 0 12 1
PO -‐ PA 0 4 0 Pensionamenti previsti: 5
PO PA RU di cui fino al 31/10/2018 4 0 0 di cui fino al 31/10/2019 1 0 0
6
Tabella 5. Numero di docenti del DISIT negli anni academici 2011/12 e 2015/16
DOCENTI DISIT
2011/2012 2015/16
PO PA RU TOT PO PA RU RTD TOT
BIOLOGIA 6 7 6 19 4 5 7 3 19 Abilitati
2 3 5
CHIMICA 5 3 13 21 5 5 11 1 22 Abilitati
2 7 9
FISICA 5 3 4 12 4 3 5 1 13 Abilitati
2 4 6
INFORMATICA 8 4 4 16 6 5 3 2 16 Abilitati
1 1 2
MATEMATICA 3 2 3 8 2 3 1 1 7 Abilitati
1 1 1 3
GEOLOGIA 1
1 1
1 Abilitati
TOTALE 28 19 30 77 22 21 27 8 78 Totale Abilitati 8 16 1 25 Tabella 6. Numero di CFU erogati dai docenti del DiSIT nell’anno academico 2011/12 confrontato con quello previsto per l’aa 2015/16, comprensivi anche dei tirocini formativi attivi (TFA) e dei percorsi abilitanti speciali (PAS).
2011/2012 2015/16
PO PA RU TOT PO PA RU RTD TOT
BIOLOGIA 6 7 6 19 4 5 7 3 19 CFU 119 126 78 323 60 87 75 36 258 CHIMICA 5 3 13 21 5 5 11 1 22 CFU 82 57 148 287 92 89 121 8 310 FISICA 5 3 4 12 4 3 5 1 13 CFU 106 54 38 198 72 58 70,5 11 211,5 INFORMATICA 8 4 4 16 6 5 3 2 16 CFU 143 63 36 242 102 78 36 19 235 MATEMATICA 3 2 3 8 2 3 1 1 7 CFU 36 27 21 84 23 45 12 12 92 GEOLOGIA 1
1 1
1
CFU 18
18 12
12 TOTALE Docenti 28 19 30 77 22 21 27 8 78 TOTALE CFU 504 327 321 1152 361 357 314,5 86 1108,5 Media 18,0 17,2 10,7 15,0 16,4 17 11,6 10,8 14,3
CFU richiesti 885
CFU richiesti 867 CFU erogati 1152
CFU erogati 1108,5
7
Come si vede il numero complessivo di docenti è rimasto sostanzialmente invariato grazie alla presenza di 8 ricercatori a tempo determinato (RTD), che hanno sopperito alla diminuzione consistente del numero di Professori Ordinari (PO) dovuta ai pensionamenti e all’adesione al Dipartimento di Scienze della Salute di Novara di alcuni colleghi dell’ex Facoltà di Scienze MFN. Quest’ultimo aspetto merita una nota particolare perché il passaggio di 4 docenti (2 PO e 2 PA) dalla ex Facoltà di Scienze MFN ad altri Dipartimenti ha creato un problema di copertura di alcuni insegnamenti BIO e MED nei corsi di laurea di area biologica, solo parzialmente compensati dal supporto didattico che i suddetti colleghi continuano a dare al nostro Dipartimento.
L’aumento di personale RU+RTD a compensazione della diminuzione di PO+PA ha tuttavia penalizzato la capacità del DISIT di sostenere la propria offerta formativa. Il problema complessivo delle carenze didattiche emerge più chiaramente da un’analisi d’insieme dei crediti formativi (CFU) che i docenti del Dipartimento sostengono (Tabella 6). I dati medi indicano che sia i docenti (PO e PA) che i Ricercatori (RU e RTD) hanno un carico didattico superiore a quello richiesto dall’Ateneo e la didattica erogata complessiva (1108,5 CFU) è circa il 30% in più rispetto a quella prevista dall’Ateneo (867 CFU).
L’offerta formativa del DISIT si avvale anche del supporto di diversi docenti esterni e di Professori a contratto (Tabella 7). Nel corrente anno accademico 35 docenti coprono un totale di 201 CFU. In pratica oltre il 30% della docenza è esterna al Dipartimento e sostengono il 15% dell’offerta formativa. Questi numeri sono ovviamente destinati ad aumentare in modo consistente il prossimo anno academico con l’attivazione del terzo anno di Informatica e Scienze Biologiche a Vercelli.
Tabella 7. Docenti esterni e Professori a contratto che concorrono a sostenere l’offerta formativa del DISIT.
2011/2012 2015/2016
DOCENTI ESTERNI 4 DOCENTI ESTERNI 9
CFU GRATUITI 12 CFU GRATUITI 38
CFU RETRIBUITI 28 CFU RETRIBUITI 28
PROF. A CONTRATTO 35 PROF. A CONTRATTO 27
CFU GRATUITI 6 CFU GRATUITI 15
CFU RETRIBUITI 146 CFU RETRIBUITI 120
TOTALE CFU 192 TOTALE CFU 201
Significativa, infine, è la distribuzione del corpo docente/ricercatori confrontata con quella di Ateneo (Tabella 8). Dalla tabella emerge che la frazione di PO+PA nel DISIT (55,1%) è più bassa di quella dell’Ateneo (59,9%), e la situazione non cambia in modo sostanziale se si tiene conto dei concorsi in atto per nuovi PA (17 di cui 5 del DISIT) e PO (2) passando a circa 61% per il DISIT e 64% per l’Ateneo. Emerge quindi in modo chiaro la necessità per il DISIT di nuove posizioni di PA/PO, che possono derivare da progressioni di carriera di RU (o PA) abilitati.
8
Da notare che l’incidenza dei ricercatori RTD nel DiSIT è del 10.2% del totale del corpo docente/ricercatore contro un 6.5% dell’Ateneo (Tabella 8). Tabella 8. Distribuzione del corpo docente/ricercatori DISIT confrontata con quelli di Ateneo (dati riferiti al 31.12.2015)
DOCENTI/RICERCATORI
PO PA RU RTD TOTALE
DISIT 22 21 27 8 78
% sul totale DISIT 55,1 44,9
UPO 101 128 128 25 382
% sul totale UPO 59,9 40,1
Infine, a completamento dell’analisi sul corpo docente, si deve rilevare che il numero di Docenti/Ricercatori che hanno ottenuto l’abilitazione nelle due tornate di concorso nazionale (ASN) è 30, il 54% del numero complessivo di PA, RU e RTD. Si segnala che anche un Tecnico di laboratorio ha ottenuto l’abilitazione a PA. Se si considerano solo i PA e RU, il 60% ha ottenuto l’abilitazione scientifica nazionale a PA e/o PO.
1.3 Ricerca
Il DISIT è un dipartimento multidisciplinare al quale afferiscono ricercatori (PO, PA, RU, RTD) appartenenti alle aree CUN 01 , 02, 03, 04 e 05. Svolge un'intensa attività di ricerca di base, relativamente alla biologia, all'ambiente, ai materiali, alla chimica (bioinorganica, industriale, analitica, computazionale), alle scienze agroalimentari, all'energia, alla fisica (teorica, nucleare, subnucleare e della materia), alla matematica, all'aerospazio, all'informatica, alle nanotecnologie. In tutti questi anni, l'attività di ricerca ha fatto, e continua a fare, da supporto ai corsi di laurea, trasferendo direttamente nell'attività didattica, particolarmente nei corsi relativi alle lauree magistrali, le più recenti acquisizioni in campo scientifico, dando anche la possibilità di interagire con il mondo imprenditoriale (Terza Missione dell’Università).
Nel corso della valutazione ANVUR 2004-‐2010 sono state valutate, oltre gli atenei nel loro insieme, le aree CUN (aree 1-‐14) e i dipartimenti in funzione delle aree afferenti. Essendo l'area 04 rappresentata da un singolo docente, non è stata quindi oggetto di valutazione, in quanto il numero di prodotti conferiti da una singola persona, era al di sotto del numero minimo di prodotti valutabili. Va inoltre notato che tutte le altre aree del dipartimento sono presenti anche in altri dipartimenti per cui non è sempre possibile l'estrapolazione dei dati di queste aree per i singoli dipartimenti.
In Tabella 9 sono riassunti alcuni dati della VQR aggregati per le aree presenti nel DISIT. In termini di descrittore R (che indica la qualità media della ricerca in una data area nel dipartimento rispetto alla media nazionale), le aree 01, 03 e 05 risultano sopra la media nazionale.
9
Tabella 9. Dati VQR 2004-‐2010
Area
Voto medio nell’area/voto medio di area
(R)
Ranking nel segmento
dimensionale
Segmento dimensionale
1 -‐ Scienze matematiche e informatiche 1,27 24/88 Piccolo
2 -‐ Scienze fisiche 0,96 14/20 Medio
3 -‐ Scienze chimiche 1,05 8/32 Medio
5 -‐ Scienze biologiche 1,32 15/99 Medio
Come riportato nel rapporto ANVUR dedicato al nostro Ateneo, solo l'area 02 è
leggermente sotto la media nazionale, ma questo è dovuto semplicemente al fatto che vari docenti dell'area hanno dovuto conferire un numero doppio di prodotti in quanto associati all'INFN. Si tratta quindi di una problematica che esiste solamente in apparenza e non nella sostanza, e non è quindi interpretabile come una criticità effettivamente esistente.
Quando vengono prese in considerazione le singole aree (o i macrosettori come nel caso dell'area 01) rappresentate nel DISIT, alcune di esse (Area 01-‐macrosettore Informatica, Area 05,) si piazzano in posizioni di rilevo nelle graduatorie nazionali (1/35 per l’area 01, macrosettore Informatica, 27/219 per l'area 05). All'interno dell'area 03 esistono settori scientifico disciplinari (SSD) presenti solo nel DISIT che hanno raggiunto punte di eccellenza nella graduatoria nazionale che comprende tutti gli Atenei, indipendentemente dalla dimensione: la Chimica Inorganica (CHIM03) si è piazzata al terzo posto (a pari merito con Milano Bicocca e Cagliari) e la Chimica Fisica (CHIM02) al primo posto (a pari merito con Torino).
Infine, dai dati ANVUR si può evincere che dei 186 prodotti attesi per le aree 01, 02, 03 e 05, 117, ossia il 63%, sono stati valutati come eccellenti che, in termini assoluti, rappresenta sicuramente un risultato di rilievo. Questo dato si compara favorevolmente sia col valore di ateneo, dove i prodotti eccellenti sono il 42%, sia con il valore a livello nazionale, dove i prodotti eccellenti complessivamente ammontano al 34,4% (Figura 2), sia con le percentuali di prodotti eccellenti per area a livello nazionale (Tabella 10).
Figura 2. Grafico a barre della frazione di prodotti eccellenti rispetto a quelli attesi per il DISIT, l’UPO e il totale degli atenei italiani.
0
20
40
60
80
DISIT UPO Tutti Atenei
% PRODOTTI ECCELLENTI
10
Tabella 10. Percentuale di prodotti eccellenti per area, per il DISIT e tutti gli atenei italiani, fonte: http://www.anvur.org/rapporto/files/VQR2004-‐2010_Tabelle_parteprima.pdf, Tabelle 6.2, 6.7
Area DISIT Tutti gli Atenei 1 -‐ Scienze matematiche e informatiche 58,18 40,44 2 -‐ Scienze fisiche 60,00 55,41 3 -‐ Scienze chimiche 70,45 54,94 5 -‐ Scienze biologiche 77,78 38,89
Dall’insieme di questa analisi si evince chiaramente che la qualità della ricerca del DISIT è decisamente sopra la media nazionale e in molti casi eccellente.
Un’analisi sul numero di pubblicazioni del Dipartimento degli ultimi cinque anni (periodo 2011-‐2015) può essere fatta riferendosi alla banca dati IRIS sotto riportata (Tabella 11).
Tabella 11. Dati IRIS relativi alle pubblicazioni del periodo 2011-‐2015
Anno pubblicazione
Articoli in rivista
Contributi in volumi
Monografie o trattati scientifici
Contributi in Atti di convegno
Abstracts in Atti di convegno
Altro Totale
2011 135 12 2 50 23 15 237 2012 183 10 0 64 10 16 283 2013 202 11 2 38 6 12 271 2014 129 10 0 20 2 3 164 2015 8 0 0 1 0 0 9 Totale 657 43 4 173 41 46 964
Anche se i dati in Tabella 11, relativamente agli ultimi anni (2014 e 2015), risultano essere largamente incompleti, è importante proporre alcune considerazioni sulla significatività della comparazione tra i dati (Totale pubblicazioni / N. Docenti) di dipartimenti diversi.
Nel corso della valutazione ANVUR 2004-‐2010 sono state valutate, oltre agli Atenei nel loro insieme, le aree CUN (aree 1-‐14) ed i Dipartimenti in funzione delle aree afferenti. Sulla base della classificazione dei dipartimenti operata dall'ANVUR, il DISIT ricade nella categoria c, ossia quella di dipartimenti che raccolgono in varia misura frange di dipartimenti preesistenti, con una struttura fortemente composita e difficilmente ascrivibile a una o due Aree, per la valutazione dei quali occorre costruire degli indicatori di dipartimento a partire dalle valutazioni dei prodotti associati ai soggetti valutati di quel dipartimento che afferiscono ad Aree diverse, in modo che, il risultato finale non sia influenzato in maniera significativa da difformità di valutazione interarea. Risulta quindi evidente come un mero computo numerico
Totale pubblicazioni (2011-‐2015) / N. Docenti: Media Dipartimento 12,4 Media Ateneo 15,6
11
delle pubblicazioni “pro-‐capite” quale quello proposto in Tabella 11 risulti essere scarsamente significativo, e, addirittura, fuorviante, dal momento che non tiene in alcun conto le peculiarità delle singole aree di ricerca analizzate.
Ad esempio, è importante evidenziare come la natura stessa della ricerca scientifica sperimentale favorisca il lavoro (e quindi, le pubblicazioni) di gruppo, ove i gruppi sono spesso costituiti da un numero rilevante di ricercatori (e sono spesso costituiti a livello internazionale). Tale peculiarità risulta tuttavia fortemente penalizzante nel calcolo delle pubblicazioni pro-‐capite.
Al contrario, come implicato dalle considerazioni dell’ANVUR, una valutazione corretta e significativa della produttività della ricerca deve prevedere una analisi più fine, in cui ogni individuo\gruppo venga valutato in rapporto alla produttività media dell’area\settore cui afferisce. Tale analisi “contestualizzata” è stata ad esempio adottata nel corso delle recenti procedure di ASN e VQR, dalle quali è emersa l’eccellenza della ricerca condotta all’interno del Dipartimento, come evidenziato dal fatto che:
i) il 60% dei PA e RU del Dipartimento ha ottenuto l’abilitazione scientifica nazionale a PA e/o PO;
ii) la frazione di prodotti eccellenti del Dipartimento è del 60%, significativamente più alta di quella dell’Ateneo.
1.4 Finanziamenti L'attività di ricerca del Dipartimento è stata ed è finanziata nell'ambito di numerosi progetti nazionali (PRIN, FIRB, AIRC , TELETHON, INFN), regionali (POR_FER), locali e della comunità europea. Numerosi finanziamenti sono pervenuti anche dal settore industriale. Il DISIT partecipa inoltre a numerosi programmi di cooperazione e mobilità europei (COST ACTIONS) ed è Reference Center delle Nazioni Unite per i programmi di monitoraggio dell'area del Mediterraneo (UNEP-‐MAP).
La Tabella 12 raccoglie i dati dei fondi accertati dal 2012 al 2015 divisi per attività di Ricerca, Alta formazione e attività commerciale. Le fluttuazioni elevate (in particolare nel 2013) sono da attribuire a fondi della Comunità Europea assegnati al DISIT per il coordinamento di progetti con diversi partner e quindi con un budget elevato.
Tabella 12. Fondi accertati, al valore corrente (valori in milioni di €), per gli anni dal 2012 al 2014
Anno Ricerca Alta formazione Commerciale Totale
2012 1,4 0,0 0,5 1,9 2013 2,2 0,2 0,6 3 2014 1,0 0,1 0,2 1,3 Totale 4,6 0,3 1,3 6,2
L’evoluzione temporale del numero e dell’entità di progetti di ricerca divisi per tipologia di enti finanziatori, così come riportato in Tabella 13, merita un’analisi più approfondita, in particolare se si considerano i fondi del 2011, anno di costituzione del Dipartimento (i dati sono quelli aggregati dei tre Dipartimenti da cui è nato il DISIT) e il 2014, anno in cui si può avere un dato realistico del budget consolidato. Si riportano anche i dati del 2015 rilevanti per
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un’analisi dell’evoluzione dei finanziamenti, che tenga conto di possibili fluttuazioni da un anno al successivo. Si noti come nonostante la diminuzione consistente del numero di progetti Regionali, passati da 16 nel 2011 a 6 nel 2014 e 5 nel 2015, il numero di progetti attivi rimane piuttosto alto (rispettivamente 31 e 32 negli ultimi due anni). I dati sono riassunti in Tabella 14, dove sono anche riportate le attività commerciali (attività conto terzi). Tabella 13. Progetti di ricerca nel 2011 (sono stati accorpati i dati dei tre Dipartimenti DISAV, DISTA e DI da cui è nato il DISIT) confrontati con quelli degli ultimi due anni.
Progetti 2011
(DISAV + DISTA + DI) 2014 2015
n° progetti Importo n°
progetti Importo n° progetti Importo
Regione Piemonte 16 913.342,20 6 172.563,50 5 87.137,58 Comunità Europea 5 167.340,00 6 563.527,83 6 274.466,73 Enti Pubblici 6 114.235,00 6 72.450,00 7 291.500,69 Enti Privati 10 338.630,00 13 249.500,00 14 392.467,00 PRIN 5 314.887,00 TOTALE 42 1.848.434,20 31 1.058.041,33 32 1.045.572,00
Le entrate complessive hanno una significativa fluttuazione: negli ultimi due anni sono rimaste costanti quelle legate ai contratti di ricerca istituzionali, mentre le entrate delle attività commerciali, dopo una forte riduzione dal 2011 al 2014, sono cresciute fortemente nel 2015, rimanendo tuttavia sempre decisamente inferiori rispetto a quelle del 2011. Significativo l’andamento del numero di contratti per attività conto terzi, più che raddoppiato rispetto al 2011 e al 2014, ma senza generare un corrispondente aumento di entrate. Un simile andamento, che ad un’analisi superficiale appare controverso, non può essere spiegato se non si chiarisce quale tipo di contratti rientrano in questa categoria di entrate.
Tabella 14. Valore complessivo dei progetti di ricerca e delle attività commerciali (attività conto terzi) del 2011 (dati aggregati come in Tabella 13) confrontato con quello degli ultimi due anni .
2011 2014 2015
Entrate accertate
N. progetti e contratti
Entrate accertate
N. progetti e contratti
Entrate accertate
N. progetti e contratti
Attività commerciale 711.443 24 129.775 23
425.731
54
Contratti di ricerca 1.848.434 42 1.058.041 31
1.045.572
32
TOTALE 2.559.877 66 1.187.816 55
1.471.303 86
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Sono considerate attività commerciali sia le analisi conto terzi con l’uso di strumentazione dipartimentale, ossia quelle che vengono effettuate in modo saltuario dietro richiesta da parte di enti pubblici o privati esterni, sia i progetti di ricerca applicata finanziata da grandi gruppi industriali tipo ENI, Solvay, SOL, ecc., e che richiedono una fatturazione con il grado di avanzamento della ricerca. Si deve chiarire che i progetti di ricerca industriale, molto spesso, servono a finanziare contratti per giovani ricercatori (borse di studio, assegni, ecc…) e a sostenerne le attività: in questi casi il livello di spese gestionali del 25% (12% per l’Ateneo e 13% per il Dipartimento) appare eccessivo. Questo ha indotto alcuni docenti/ricercatori a richiedere il supporto di Consorzi Universitari nazionali, che garantiscono un’ottima gestione dei fondi con spese dell’ordine del 10-‐12%, con una evidente perdita sia per l’Ateneo che per il Dipartimento. In sintesi sono aumentate in misura notevole il numero di attività conto terzi, ma i contratti/progetti di ricerca industriale sono diminuiti.
La riduzione dei finanziamenti ha inciso in modo considerevole sia sul numero di personale non strutturato (Borsisti, Assegnisti, Post-‐doc) che sul rinnovo del parco strumenti a disposizione per la ricerca, in particolare sulle grandi attrezzature di ricerca (strumenti del valore di oltre 120 k€) la cui ultima acquisizione risale al 2011 come risulta dai dati analizzati più avanti nella sezione specifica.
1.5 Personale non Strutturato Il numero di persone non strutturate (Borsisti, Assegnisti, Dottorandi e Contrattisti) dedicate alla ricerca del DISIT è riportato in Tabella 15. Complessivamente nel 2015 risultano operative 62 persone non strutturate la maggior parte cooptate grazie ai fondi di ricerca. Tabella 15. Personale non strutturato dedicato alla ricerca (dati riferiti al 31.12.2015).
Personale non strutturato 2015 Borsisti 32 Assegnisti 13 Dottorandi 17 Totale 62
1.6 Personale Tecnico-‐Amministrativo L’accorpamento dei tre Dipartimenti e della Facoltà in un Dipartimento unico ha imposto una certa riorganizzazione del personale Tecnico-‐Amministrativo (Tabella 16), che ha portato ad una diminuzione dello stesso dovuta al passaggio formale sotto l’Amministrazione centrale di tre tecnici di Informatica e di 1 tecnico di Chimica, che presta servizio parziale anche per il nostro Dipartimento nella sede di Vercelli. Rimangono comunque delle scoperture nei laboratori che sono già state segnalate all’Amministrazione centrale e che aspettano una soluzione.
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Tabella 16. Situazione del personale tecnico-‐amministrativo (TA) a fine 2015
Personale TA -‐ 2015 n. persone
Didattica e servizi agli studenti 10
Risorse 5
Ricerca 2
Biblioteca 4
Sistemi informatici 2
Nucleo Supporto Lab. Biologia* 9
Nucleo Supporto Lab Chimica 4
Nucleo Supporto Lab Fisici e Informatici 4
Portineria 4
Responsabile Area 1
Totale 45 * includono anche 2 tecnici a tempo determinato per la sede di VC
Decisamente positiva in questi ultimi tre anni è stata l’attivazione di un Ufficio Ricerca, anche se non è ancora sufficiente a soddisfare le notevoli esigenze di gestione del gran numero di progetti di ricerca attualmente attivi (Tabella 14). In questo senso si ritiene necessaria la presenza di altro personale qualificato, che possa assistere i ricercatori nella gestione amministrativa e nella rendicontazione dei progetti.
1.7 Terza missione (a.a. 12/13)
La terza missione è stata riconosciuta come missione istituzionale delle università solo in tempi recenti e con una normativa ancora incompleta. Prima di descrivere l’impegno del DISIT in questo settore, è utile richiamarne le definizioni, ovvero i principi ispiratori, anche in riferimento alle indicazioni dell’ANVUR, che ha messo a punto le linee per la valutazione.
Per terza missione, si intende l’insieme delle attività con le quali le università entrano in interazione diretta con la società, fornendo un contributo che accompagna le missioni tradizionali di ricerca (nella quale si interagisce prevalentemente con le comunità scientifiche) e di insegnamento (nel quale si realizza una interazione con una frazione particolare della società, gli studenti). Si distinguono due forme possibili: 1) Terza missione di valorizzazione economica della conoscenza;
2) Terza missione culturale e sociale.
Nel primo caso, la terza missione ha l’obiettivo di favorire la crescita economica, attraverso la trasformazione della conoscenza prodotta dalla ricerca in conoscenza utile ai fini produttivi. Rientrano in quest’ambito l’attività conto terzi, i rapporti ricerca-‐mondo delle imprese, e la gestione di strutture di intermediazione e di supporto, su varie scale, etc. Nel secondo caso, vengono prodotti beni pubblici che aumentano il benessere della società. Tali beni possono essere:
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a) Ad alto contenuto culturale tramite operazioni realizzate anche in collaborazione con il territorio, nei suoi vari organismi di riferimento: poli museali, scavi archeologici, divulgazione scientifica, organizzazione di mostre, esposizioni, concerti, conferenze e letture, etc;
b) A valore educativo attraverso progetti regionali, nazionali ed internazionali con scuole di vario ordine e grado, senza dimenticare la formazione continua, l’educazione degli adulti, il long life learning;
c) All’orientamento più strettamente sociale tramite consulenze volontarie rivolte alla comunità per individui e gruppi marginali e/o in difficoltà.
1.7.1. Valorizzazione economica delle conoscenze
In questo contesto l’attività di terza missione del DISIT è stata piuttosto intensa, esplicitandosi nelle seguenti linee: Attività Conto Terzi: Usando il parco strumenti di cui è dotato, il Dipartimento mette a disposizione di utenti esterni un servizio di analisi a tariffe diversificate per enti di tipo pubblico o privato. Per enti in regime di convenzione approvata dal Consiglio di Dipartimento sono applicate tariffe agevolate. L’attività di analisi conto terzi concorre alle entrate complessive delle Attività Commerciali precedentemente descritte.
Rapporti ricerca-‐mondo delle imprese: Le relazioni con le imprese sia territoriali che nazionali e multinazionali sono molteplici e hanno dato vita a diversi contratti di ricerca industriale tra cui quelli con ENI, Solvay, SOL, Merck, Sigma-‐Tau, ecc.
Proprietà intellettuale (Brevetti): In vari casi i risultati della ricerca industriale, ma anche accademica, ha dato origine a 11 brevetti nel periodo 2011-‐2015.
Spin-‐off: Intenso è stato il trasferimento tecnologico con numerose aziende e istituzioni del territorio. Alla data del 31 dicembre 2013 risultavano afferenti al DISIT 5 spin off , operanti in area biologica, chimica e informatica.
1.7.2. Terza missione culturale e sociale
Per quanto riguarda l’ambito culturale e sociale della terza missione, il DISIT ha assunto un’attitudine decisamente positiva e hanno coinvolto molti studenti e docenti di scuole superiori come risulta nella Tabella 17.
Tabella 17. Numero di scuole e personale docente coinvolto nelle azioni di orientamento
Scuole superiori N. scuole partecipanti 23 N. insegnanti partecipanti 28 N. studenti coinvolti > 600
Inoltre, presso la sede vercellese, è stata organizzata la Mostra “Cristalli …ad Arte” in collaborazione con l’Università di Torino e l’Associazione Italiana di Cristallografia che ha
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ospitato numerosi classi di 12 scuole del territorio, con un coinvolgimento di oltre 800 studenti.
Il Dipartimento, attraverso i docenti di Informatica e Biologia, ha inoltre partecipato al Progetto “Giallo come il miele” con il coinvolgimento di un istituto comprensivo (che include più scuole di diverso grado) e una scuola superiore. I nostri docenti dell’area biologica hanno tenuto all’EXPO 2015 un seminario con la partecipazione di un pubblico numeroso.
Qui di seguito si riportano altre attività specifiche di orientamento.
Esperienze e stages di studenti delle scuole superiori: L’ orientamento alla scelta del percorso di studi universitari rivolto a studenti delle classi 4° e 5° delle scuole superiori avviene anche attraverso visite guidate e/o frequenza di laboratori con una specifica programmazione delle attività concordata con i docenti delle scuole superiori durante tutto l’anno accademico. In particolare, per l’a.a. 2014/2015 hanno potuto svolgere attività presso il Dipartimento 155 studenti di 4 scuole del territorio. I vari corsi di laurea hanno ospitato con continuità negli ultimi anni accademici, anche a scopo di tirocinio di formazione, esperienze relative alle tematiche tratte dai diversi corsi. Nell’anno accademico 2014/2015, a titolo di esempio, hanno frequentato i laboratori di biologia, chimica e informatica circa 80 studenti provenienti da 6 scuole superiori delle provincie di Alessandria, Novara, Vercelli, o Cuneo.
Attività di orientamento nell’ambito del piano lauree scientifiche (PLS): Sono attivi dall’anno accademico 2011/12 programmi ministeriali triennali per il potenziamento dei due corsi a minore numerosità, Chimica e Scienza dei Materiali, finanziamenti interrotti nell’anno 2014/15. Nonostante la mancanza di finanziamenti specifici, anche nell’ultimo anno accademico sono state fatte un gran numero di attività, che hanno coinvolto molti istituti di istruzione superiore delle provincie di Alessandria, Vercelli e Novara. L’impegno di un gran numero di docenti, sia delle scuole superiori coinvolte che del DISIT, hanno portato ad un aumento consistente del numero di iscrizioni (Tabella 3). Le attività del corso di Scienza dei materiali nell’anno accademico 2014/15 sono riassunte nelle Tabelle 18 e 19.
Tabella 18. Attività proposte nell’anno accademico 2014/15 per il PLS di Scienza dei Materiali
TEMI ATTIVITA’
Energie rinnovabili Fotovoltaico tradizionale (celle a silicio) Fotovoltaico innovativo
Fisica dei materiali Fisica dei superconduttori Fisica dei semiconduttori
Chimica dei materiali Nanoparticelle Chimica dei cementi
Degni di nota sono i risultati della collaborazione tra il Liceo delle Scienze Applicate Sobrero e il DISIT che ha permesso ad alcuni giovani brillanti della scuola superiore di poter partecipare a importanti eventi internazionali. Nel maggio 2014 la prima qualificazione al concorso “I giovani e le Scienze” organizzato dal FAST (Federazione Associazioni Scientifiche e Tecniche) incaricato dal MIUR di selezionare i migliori talenti a livello nazionale da inviare alle competizioni internazionali: il progetto “Luminol e nano particelle di argento: una coppia brillante” è scelto come miglior progetto di chimica e selezionato per partecipare a TISF
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(Taiwan International Science Fair) nel febbraio 2015 e successivamente partecipa a I-‐Sweep (International Sustainable World Project Olympiad) a Houston dove vince una medaglia di bronzo. Successivamente a maggio 2015 la partecipazione ad ISEF (Intel International science and Engineering Fair) a Pittsburgh che frutta uno Special Award in Spettroscopia. Tale fiera è considerata la più importante a livello internazionale e dopo tale qualificazione i ragazzi sono stati contattati e citati dalle principali testate editoriali quali “Il Sole 24 ore” “Il Corriere della sera”, ”Panorama”, “Focus”, ”Millionaire”…
Tabella 19. Personale universitario, scuole, insegnanti e studenti coinvolti nelle attività del PLS di Scienza dei Materiali nell’anno accademico 2014/15:
Università Docenti e ricercatori 6 Dottorandi, borsisti e assegnisti 6
Scuole superiori
Numero scuole partecipanti 8 Numero insegnanti partecipanti 15 Numero studenti coinvolti 260 Studenti che hanno preparato una presentazione acquisendo un CFU 79
Il secondo progetto realizzato per il concorso FAST 2015: “Studio su batterie e depolarizzanti ecologici” è stato tra i vincitori della nuova edizione ed è stato selezionato per partecipare al LIYSF (London International Youth Science Forum) che si è svolto dal 22 luglio al 5 agosto 2015 e ha coinvolto ragazzi di 60 paesi del mondo. In questo ambito è sotto selezionato tra i dieci migliori progetti presentati.
Nonostante i risultati brillanti riportati, non tutti i 5 ragazzi coinvolti nei progetti citati si sono iscritti a corsi del DISIT o dell’UPO perché attratti da borse di studio di altri Atenei. Una simile perdita è da considerare un punto debole della nostra organizzazione perché non capitalizza al meglio gli sforzi notevoli dei docenti e non centra completamente gli obbiettivi dell’orientamento.
Olimpiadi e Giochi della chimica, della fisica e della matematica: Tra le attività di PLS, di particolare rilevanza per impegno dei docenti e per numero di persone (studenti e docenti) coinvolti è la preparazione ai Giochi della Chimica e alle finali nazionali e mondiali delle Olimpiadi. Numerose sono le lezioni di preparazione (che si svolgono in 4 mesi), che vedono coinvolti 15 docenti degli Istituti e 11 docenti del DISIT, e riguardano l’approfondimento e il potenziamento dei principi di base della chimica.
Una simile attività, tuttavia, ha una valenza più generale rispetto alla preparazione degli studenti per i Giochi della Chimica perché favorisce anche la preparazione ai test di ingresso per vari corsi di laurea universitari con accesso a numero programmato.
Nel grafico di Figura 3 si può valutare il forte aumento degli iscritti alle lezioni di preparazione ai test finali dei giochi della chimica a partire dal 2008/09 fino a superare i 480 studenti nell’anno accademico 2013/2014, dato confermato anche per il 2014/2015.
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Figura 3. Iscritti alla preparazione ai test finali dei Giochi della Chimica
I risultati ottenuti dai ragazzi che hanno frequentato le lezioni al DISIT per la preparazione alle finali regionali e nazionali sono notevoli: dal 2010 ci sono stati sempre ragazzi classificati nei primi posti e spesso al primo posto assoluto. Alle finali mondiali degli ultimi tre anni, dal 2013 al 2015 a Mosca, Hanoi e Baku tre ragazzi preparati dai docenti del DISIT hanno ottenuto due medaglie di bronzo e una di argento.
Ulteriori attività sono state effettuate attraverso la collaborazione diretta di docenti del DISIT per la realizzazione dei Giochi della Fisica, Giochi della Matematica, con la partecipazione di circa 30 studenti delle scuole superiori.
Open Day: a completamento delle attività di orientamento svolte dal Dipartimento, lo stesso ha aperto le porte delle strutture (di Alessandria e Vercelli) agli interessati e ai potenziali immatricolati con le loro famiglie al fine di poter vedere direttamente gli spazi e la strumentazione a disposizione della didattica e della ricerca (50 interessati coinvolti)
La Notte dei Ricercatori: Il Dipartimento, anche nelle sue precedenti denominazioni, ha, sin dall’origine dell’iniziativa, investito parecchie risorse al fine di ottenere un positivo riscontro dal territorio. Conferma ne è la numerosità dei visitatori di tutte le età (nel 2013 circa 1000 visitatori, nel 2014 circa 1200, trend in aumento confermato anche nel 2015). Il successo è stato anche garantito dalle forze messe in campo: per il 2015, 35 studenti coinvolti direttamente nell’organizzazione, 7 docenti e ricercatori, personale TA al completo, considerando anche le fasi di preparazione.
0 50 100 150 200 250 300 350 400 450 500
2008/09 2009/10 2010/11 2011/12 2012/13 2013/14
Iscritti
Anni accademici
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2. La matrice SWOT Punti di FORZA • Struttura fisica • Qualità della Ricerca • Qualità della Didattica • Laboratori di ricerca • Dottorato • Laurea triennale (L) di Biologia • Qualità e bassa dispersione nella filiera (L-‐LM) in Chimica
• Capacità di attrazione sul territorio per L Info
• Orientamento • Formazione insegnanti scuole secondarie
• Entrate dirette • Forti legami con Enti territoriali (Ospedale, Arpa, Aziende…)
• Biblioteca • Organizzazione e funzionamento struttura
Punti di DEBOLEZZA • Lauree magistrali (bassi numeri) • Laurea Magistrale Interateneo di Fisica dei Sistemi Complessi (Sede amministrativa Torino)
• Eccessivo carico didattico dei docenti • Eccessivo numero di docenti esterni e di CFU dati in affidamento
• Debole presenza a NO, area con forte tradizione chimica
• Obsolescenza laboratori didattica • Mancanza di strumenti nei laboratori del III anno di Scienza dei Materiali
• Assenza strutture di servizio ad AL (mense e residenze)
• numero limitato di dottorandi rispetto al corpo docenti
• Contesto di crisi ad Alessandria • Inadeguati fondi di Ateneo per supportare la ricerca (Assegni, Dottorandi, Attrezzature)
OPPORTUNITA’ • Sviluppo conto terzi • Spin-‐off • LM in Fisica Sist. Compl. con sede amministrativa UPO
• LM in Informatica (Computational Data Management and Analytics)
• Recupero delle carenze iniziali degli studenti nelle materie di base
• Incremento della partecipazione a Progetti Europei
• Collaborazione didattica (Biotecnologie) con altri Dipartimenti novaresi
MINACCE • Aperture numeri chiusi in altri atenei (Biologia)
• Obsolescenza strumentazione scientifica
• Scadenza contratti RTD • Perdita di attrattività (e di studenti) corso di laurea Scienza dei Materiali
• Diminuzione qualità della ricerca per gli eccessivi carichi didattici e per la mancanza di fondi adeguati
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3. Commenti di sintesi i. Il DISIT si presenta fortemente diversificato, con almeno tre aree scientifiche (Biologia,
Chimica, Informatica) che presentano peculiarità, problematiche e opportunità notevolmente differenziate;
ii. La Biologia attraversa una fase di rilevante crescita, con forte capacità di attrazione extra bacino territoriale (da valutare nella tenuta tendenziale in relazione alla possibile eliminazione dei numeri chiusi negli Atenei adiacenti e all’esodo verso Medicina) e l’offerta didattica (sia a AL che a VC) è notevolmente competitiva. Si profila tuttavia un problema di sostenibilità della domanda, alla luce della dimensione del corpo docente.
iii. Anche per la laurea triennale di Informatica, considerato lo sdoppiamento del corso, si profila un problema di sostenibilità della domanda, alla luce della dimensione del corpo docente.
iv. La Chimica attraversa una fase di stabilità su numeri relativamente piccoli (in linea con i valori delle piccole e medie Università e con la capacità della struttura). In quest’area l’Ateneo si distingue per una elevata qualità sia nella didattica e sia nella ricerca, ed è in grado di attrarre studenti anche da altre aree geografiche. Da rilevare che in quest’ambito il vero prodotto è la LM (la LT offre sbocchi limitati).
v. L’Informatica presenta numeri rilevanti a livello di LT ed estremamente esigui a livello di LM. Si tratta di un fenomeno nazionale, legato alla forte concorrenza esercitata da un mercato del lavoro molto attivo.
vi. La composizione del corpo docente non è del tutto coerente con le caratteristiche, la dimensione e le prospettive di sviluppo dei bisogni formativi.
vii. Il corso di Scienza dei Materiali di Vercelli non ha laboratori al III anno dotati di strumentazione didattica adeguata; i corsi sono svolti ad Alessandria o in altre sedi (INRIM di Torino).
viii. La laurea interateneo di Fisica dei Sistemi Complessi comporta oneri con limitati benefici per l’Ateneo.
ix. Le potenzialità di generare entrate attraverso progetti di ricerca e attività di terza missione (alta formazione, conto terzi, spin-‐off) appaiono rilevanti, anche se non pienamente sfruttate.
x. Le questioni relative alla classe (Fisica o Chimica) in cui attivare Scienza dei Materiali e alla connotazione del laureato (anche alla luce delle richieste del mondo del lavoro) sono da risolvere.
xi. Il gruppo matematico (ma non solo) potrebbe rivestire un importante ruolo in una iniziativa di Ateneo volta al recupero delle carenze nella preparazione degli studenti all'inizio del percorso universitario.
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4. Programmi strategici Obiettivo primario per il prossimo triennio è il completamento del processo di integrazione fra i tre Dipartimenti confluiti nel DISIT che favorisca le collaborazioni interdisciplinari e promuova una politica di sviluppo condivisa. Tale obiettivo presuppone che il Dipartimento promuova una gestione compartecipata, aperta e trasparente per quanto riguarda le politiche generali e le scelte strategiche. Si intende pertanto perseguire una gestione non-‐verticistica, nella quale le decisioni di maggior rilevanza siano adottate a seguito di discussione in Consiglio, nella ricerca della maggiore convergenza possibile delle opinioni e degli interessi. Per raggiungere questo obiettivo si ritiene cruciale il passaggio puntuale delle informazioni dagli organi di governo dell’Ateneo, in particolare dal Senato Accademico, e dal Collegio dei Direttori alla Commissione per le Strategie e la Programmazione (CSP) , e quindi alle varie Sezioni ed al Consiglio di Dipartimento. La CSP, recentemente costituita nel CdD del 18/11/2015 è composta, oltre che dal Direttore e al vice-‐Direttore, da tutti i Professori Ordinari della Giunta (eletti dalle Sezioni) che rappresentano ciascuna area scientifica del Dipartimento. Tale Commissione avrà il compito di affrontare i problemi più rilevanti (ad esempio le progressioni di carriera sulla base dei punti organico assegnati) per una crescita organica di tutti i settori scientifici, e di mettere a punto delle proposte da discutere prima nelle varie Sezioni e successivamente in Consiglio di Dipartimento (CdD), dove devono essere approvate. Occorrerà, infine, distinguere i passaggi decisionali di maggior effetto ed indirizzo nella politica del Dipartimento, da discutere in Consiglio, rispetto alle delibere di ordinaria amministrazione, proprie dell’attività di Giunta.
4.1 Piano di sviluppo dell’offerta didattica Il Dipartimento intende innanzitutto consolidare l'offerta formativa attuale con i quattro corsi di laurea triennali (Chimica, Informatica, Scienza dei Materiali, Scienze Biologiche) presso i poli didattici di Alessandria e Vercelli; in particolare nel 2016/17 sarà completata l'offerta con l'apertura del terzo anno di Informatica e Scienze biologiche a Vercelli.
Particolare attenzione sarà dedicata al consolidamento dei corsi di laurea in Informatica e Scienze Biologiche di recente istituzione a Vercelli. Tale azione, tuttavia, non dovrà oscurare del tutto i problemi di altri corsi del Dipartimento. Scienza dei Materiali (SdM), ad esempio, localizzato per il quinto anno a Vercelli e supportato dagli enti locali con finanziamenti molto limitati, continua a soffrire della carenza di laboratori di didattica adeguati (quelli di ricerca sono del tutto assenti), in particolare quelli per l’offerta di stage, che risolverebbero il problema della presenza di docenti nella sede vercellese. Il problema può essere risolto solo attraverso investimenti di Ateneo e/o finanziamenti degli enti locali.
Il corso di SdM ha una forte impronta Chimica e Fisica, come testimoniato dai Curricula in entrambe le discipline. E’ allo studio una modifica del corso che abbia un primo anno comune ai due percorsi e permetta allo studente la scelta al secondo anno se iscriversi alla laurea in classe Chimica o in classe Fisica. Nel caso questa soluzione non fosse attuabile tecnicamente, si valuterà la fattibilità dell’attivazione nelle due classi a bienni alternati, così come era strutturato il corso nella sede di Novara.
E’ bene notare che la chiusura dei corsi di Fisica e di Matematica ha portato ad un impoverimento della didattica in due aree che continuano a dare un apporto significativo agli insegnamenti di base nei corsi di Chimica Scienze e Biologiche, oltre al corso di SdM. L’impegno del gruppo fisico si è anche focalizzato sulla laurea magistrale interateneo di Fisica dei Sistemi Complessi gestita amministrativamente dall’Università di Torino. Il Dipartimento si impegnerà in modo che si possano stringere accordi formali di mutuo interesse (i.e.
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scambio di docenti e riconoscimento di studenti) tra il nostro Ateneo e quello torinese su iniziative atte a mettere maggiormente in luce il ruolo dei docenti di Fisica e di valorizzarne l’impegno e le aspettative.
E’ particolarmente strategica una campagna di rinnovo degli strumenti di laboratorio e delle attrezzature didattiche.
Biologia e Scienze Biologiche: Il corso di laurea in scienze biologiche dovrà presto affrontare il problema del numero elevato di studenti che dovranno svolgere lo stage per poter sostenere la prova finale. Poiché il numero di studenti eccede la capacità dei laboratori di ricerca del DISIT come pure la possibilità di stages presso le strutture sanitarie pubbliche, il CdL sta organizzando dei Laboratori propedeutici alla prova finale, da effettuarsi presso i laboratori didattici del DISIT. Queste attività, che si svolgeranno in due diversi periodi dell’anno, avranno la durata di 4 settimane ciascuno e richiederanno la collaborazione di personale non strutturato (80 ore/periodo) e la duplicazione di alcune piccole attrezzature di base.
Chimica: Per una offerta didattica coerente con gli standard qualitativi elevati raggiunti nel corso degli anni, e in accordo con la valutazione degli studenti, è necessario un aggiornamento radicale dei laboratori didattici, che sono particolarmente sguarniti di piccola strumentazione. Gli strumenti di analisi, nel corso degli anni, sono stati dismessi a causa della loro obsolescenza e sono attualmente assenti nei laboratori. E’ quindi necessaria una programmazione di acquisizione di strumentazione didattica e deve essere garantito l’approvvigionamento di materiale consumabile (reagenti, vetreria, ecc.).
Informatica: Per quanto riguarda l’Informatica, è necessario aggiornare urgentemente il laboratorio didattico di informatica del polo didattico di Alessandria (1 server, 50 monitor, 50 PC desktop). Sono inoltre in via di allestimento 2 nuovi laboratori, di dimensioni molto più limitate, per l'ultimo anno della triennale, che permettano agli studenti di confrontarsi con lo sviluppo di applicazioni mobili da una parte e di sistemi distribuiti in cui i nodi sono integrati nell'ambiente e collegati a sensori e attuatori, costituendo la così detta Internet of Things.
Scienza dei Materiali: Anche il corso di laurea triennale in Scienza dei materiali necessita di un potenziamento dei laboratori didattici presso il polo di Vercelli con l'obiettivo di rendere più efficace il terzo anno di corso; è necessario inoltre estendere e rafforzare i contatti con aziende ed enti territoriali per le attività di tirocinio degli studenti; tra questi enti si segnala il Polo di innovazione Enermhy e il Consorzio UNIVER che hanno rinnovato il loro interesse a collaborare con il DISIT nella Consultazione tenutasi in data 18 dicembre 2015.
Anche i laboratori didattici informatici delle aree biologica e chimica richiedono interventi di aggiornamento e manutenzione.
Tutti i laboratori didattici giocano un ruolo fondamentale non solo nella didattica dei corsi attivati nel DISIT menzionati sopra, ma anche in quella di corsi svolti in convenzione con altri atenei (come ad esempio i corsi TFA e PAS per la formazione degli insegnanti secondari) e nelle attività di Terza Missione.
Per quanto riguarda le lauree magistrali il DISIT si propone di consolidare quelle in Biologia e in Scienze Chimiche per mantenere e possibilmente aumentare il numero di studenti. Tenendo in considerazione i numeri elevati di iscritti negli ultimi tre anni al corso di
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laurea triennale di Scienze Biologiche, si prevede un forte aumento di laureati triennali e quindi anche di immatricolazioni alla LM in Biologia. Due aspetti della LM di Scienze Chimiche sono invece degni di nota: i) un buon numero di laureati del corso di laurea in Scienza dei Materiali (SdM) si iscrive alla LM in Scienze Chimiche, quindi il potenziamento di SdM ha anche l’obiettivo di aumentare gli iscritti alla LM di Chimica; ii) si prevede di aumentare l’offerta formativa della LM inserendo insegnamenti in settori che al momento non sono presenti, dato che questi sono stati richiesti esplicitamente dagli studenti nella commissione paritetica.
Nel caso della LM in Informatica si prevede di operare in sinergia con l’Università di Torino (UNITO) aprendo il corso di laurea magistrale interateneo in “Computational Data Management and Analytics”, approvato dal Consiglio di Dipartimento del 02/12/2015 e in via di approvazione dal Senato Accademico (ha già avuto un primo parere positivo nel S.A. del 14/12/2015 mentre l’approvazione finale avverrà nel S.A. del 26/1/2016 insieme a tutto il resto dell’offerta formativa). Il corso nasce dalla trasformazione della precedente laurea magistrale in Informatica che negli ultimi tempi aveva dimostrato di essere sempre meno capace di attrarre studenti, anche in conseguenza delle ottime opportunità di occupazione dei laureati triennali. Si ritiene inoltre che una delle cause della scarsa attrattività sia stata l’insufficiente focalizzazione su temi specifici a favore di una preparazione ampia e culturalmente avanzata, ma meno indirizzata verso una figura professionale ben definita. Per questo si è progettato un nuovo corso più focalizzato su aree di sicura rilevanza attuale e futura come testimoniato da molte analisi sia a livello nazionale che internazionale, che sottolineano come la “data driven economy” richiederà competenze che attualmente scarseggiano. La figura professionale che si vuole formare con questo corso di laurea è quella di un professionista informatico operante in ambiente di lavoro orientato all’analisi di dati su larga scala comprendendo sia gli aspetti infrastrutturali, che permettono la gestione e il trattamento efficiente di grandi moli di dati, sia gli aspetti metodologici e algoritmici che permettono di trattare i modelli matematici sottesi alle tecniche di analisi dei dati. Il corso di laurea sarà tenuto in lingua inglese sia per favorire l'iscrizione di studenti provenienti dall'estero, sia per abituare gli studenti di lingua italiana ad affrontare i temi proposti nel corso di studi nella lingua che dovranno necessariamente utilizzare per l'aggiornamento continuo e per interagire con ambienti di lavoro di respiro internazionale. Sulla base degli accordi in via di definizione con UNITO per la laurea magistrale di Informatica, si ritiene strategico estenderli anche per la laurea magistrale di Fisica dei Sistemi Complessi, nella quale vari docenti del DISIT sono impegnati (49 CFU complessivi nel 2015/16). La laurea ha particolare successo in termini di gradimento degli studenti. Il numero di matricole medio per anno è di 31 (triennio 2012/15).
Altre azioni: ii) Si intende collaborare con i Dipartimenti di Medicina e di Farmacia per rendere i corsi di Biotecnologie e di Scienze Biologiche più idonei alle esigenze complessive dell’Ateneo. In particolare, si sta valutando la possibilità di modulare i contenuti dei corsi di base del primo anno in modo da facilitare il passaggio da un corso all’altro, oppure il passaggio ai corsi di Farmacia o CTF, oltre che preparare in modo adeguato gli studenti che intendono iscriversi al test di Medicina; ii) si valuterà la possibilità di creare un corso trasversale su come si scrive un curriculum, ci si presenta al telefono, si prende parte a un colloquio di lavoro, si lavora in squadra; iii) è in fase di studio la realizzazione di una piattaforma multimediale per un corso sulla sicurezza nei laboratori.
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4.2 Sviluppo di alta formazione L'alta formazione verrà ulteriormente sviluppata in quattro direzioni:
1) Potenziamento del Dottorato di Ricerca attraverso la promozione di iniziative con il modo imprenditoriale;
2) Formazione e aggiornamento docenti delle Scuole secondarie di secondo grado (in coerenza con l'azione "c" del Piano Nazionale Lauree Scientifiche);
3) Master di I e II livello, a partire dalla riproposta di Master che hanno avuto e stanno avendo un discreto successo, con il contributo del DISIT:
a) Analisi e gestione dei rischi da rifiuto contenente amianto per l'ambiente e la salute;
b) Manager Ambientale per la Gestione del Decommissioning e dei Rifiuti Radioattivi in Ambito Sanitario, Industriale e di Ricerca;
c) Materiali per l'Ambiente e l'Energia
4) Partecipazione a progetti di Istituti Tecnici Superiori (ITS), in collaborazione con istituzioni territoriali, scolastiche, e universitarie; in questa fase è prevista la partecipazione a due fondazioni, la “Fondazione ‘Istituto Tecnico Superiore per le Nuove Tecnologie della Vita’” e la “Fondazione ‘Istituto Tecnico Superiore per la Professionalità per lo sviluppo dei Sistemi Energetici Ecosostenibili’.” Entrambi i progetti sono un’occasione per il DiSIT per rendere disponibili le proprie competenze scientifiche e tecnologiche per la formazione di professionalità avanzate necessarie per lo sviluppo economico del territorio.
In relazione alla formazione dei docenti di scuola secondaria, il Dipartimento continuerà a organizzare, nell’ambito del CIFIS Piemonte e su mandato del MIUR, attività per la formazione degli insegnanti secondari quali i corsi di Tirocinio Formativo Attivo (TFA), che conferiscono l’abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria. Finora nel Dipartimento si sono abilitati oltre 200 insegnanti, prevalentemente di Matematica e Scienze nella Scuola Secondaria di Primo Grado, ma anche di Matematica Applicata, Scienze e Fisica nella Scuola Secondaria di Secondo Grado. 4.3 Recupero delle competenze di base Questa attività è stata svolta fin dall’inizio delle attività didattiche, sia nella sede di Alessandria che nella sede di Vercelli, e sarà ulteriormente potenziata anche mediante la linea di azione "d" del Piano Nazionale Lauree Scientifiche che coinvolge nella nuova edizione i Corsi di Laurea di Chimica, Scienza dei materiali e Scienze biologiche ed è finalizzata, tra l’altro, a ridurre il tasso di abbandono tra il primo e il secondo anno di studi universitari.
Esercitazioni frontali e guidate, esercitazioni su piattaforma informatica e tutoraggio saranno mirati a recuperare le competenze necessarie relative alle aree matematica, chimica e fisica; inoltre si porrà attenzione a recuperare carenze linguistiche, di metodo e di logica che sono trasversali rispetto ai contenuti disciplinari. A questo proposito ci si propone di migliorare l’offerta lavorando su tre linee:
(1) rendere più efficace il lavoro di recupero di competenze specifiche, rendendolo più personalizzato e mirato alle difficoltà effettive delle matricole;
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(2) progettare nuovi interventi di valutazione e recupero delle competenze linguistiche in relazione all’ambito scientifico, in collaborazione con il DISUM; (3) razionalizzare e ampliare le attività di recupero su piattaforma, tenendo conto della loro importanza, soprattutto per gli studenti fuori sede e gli studenti che svolgono attività lavorative per mantenersi agli studi.
4.4 Politica di sviluppo della ricerca Il controllo del corretto svolgimento dei processi di miglioramento della qualità della ricerca e della loro efficacia è svolto, a livello di Ateneo, dal Presidio di Qualità e dal Nucleo di Valutazione e, presso i Dipartimenti, dai Presidi di Qualità delle Sedi. Per il DISIT, il Presidio di Qualità per la Ricerca, è composto dai rappresentanti dei Dipartimenti in seno alla Commissione per la Ricerca e svolge funzioni di proposta e di sorveglianza del buon andamento della ricerca svolta in Dipartimento, e di raccordo con il Presidio di Qualità di Ateneo ai fini della raccolta e diffusione delle informazioni generali e della segnalazione di eventuali criticità di natura generale riguardanti la ricerca scientifica svolta presso il Dipartimento stesso.
Commissione Ricerca: Il Dipartimento ha istituito una Commissione Ricerca nel CdD del 26/06/2013 (successivamente rieletta nel 16/12/2015) presieduta dal Referente del Dipartimento in Commissione Ricerca di Ateneo e da un rappresentante delle aree con più di un membro (INF, MAT, CHIM, FIS, BIO). Il singolo ricercatore dell’area GEO aderisce alla sezione di Fisica, e come tale è rappresentato in commissione dall’area FIS. I compiti attuali della commissione sono quelli di definire i criteri, basati su principi meritocratici, per la distribuzione dei fondi destinati alla ricerca locale e di quelli destinati al cofinanziamento di Ateneo per gli assegni di ricerca. Quest'ultimo finanziamento viene poi sottoposto (a livello però di commissione di ateneo) a valutazione ex-‐post, il cui esito sarà determinante per le future assegnazioni allo stesso gruppo di ricerca.
Per quanto riguarda gli assegni di ricerca, i cofinanziamenti vengono distribuiti prendendo in considerazione gli aspetti quali-‐quantitativi delle pubblicazioni dei richiedenti nei 5 anni precedenti la domanda, l'ammontare degli overheads dipartimentali sui fondi del richiedente nel biennio precedente la domanda. Costituisce inoltre fattore premiante se il richiedente ha finanziato completamente, su propri fondi, altre borse e/o assegni nel biennio precedente la domanda.
La stessa commissione ha poi il compito di proporre la ripartizione tra i componenti del Dipartimento del finanziamento locale della ricerca sulla base di criteri stabiliti, su indicazione della Commissione Ricerca stessa, nella seduta del Consiglio di Dipartimento del 05/03/2014.
Anche i fondi di ricerca di Ateneo 2015 saranno assegnati su base premiale recependo i criteri fissati dal Consiglio di Amministrazione. I progetti verranno valutati sulla base di: (i) originalità ed innovatività, (ii) validità delle metodologie di ricerca proposte e loro adeguatezza per il raggiungimento dei risultati attesi, e (iii) congruità della richiesta finanziaria rispetto alla attività di ricerca proposta.
La Commissione Ricerca è inoltre incaricata di redigere i rapporti di riesame della ricerca dipartimentale nel rispetto delle varie scadenze annuali legate alla SUA-‐RD. Il rapporto è sottoposto al CdD per approvazioni e/o eventuali modifiche e integrazioni. Spazi per la ricerca: Il DISIT si è dotato di una commissione che sovraintende la sicurezza e il funzionamento (ex commissione edilizia) del Dipartimento. Nella sua veste attuale, la
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Commissione (formalizzata nel CdD del 16/12/2015) è presieduta dal Referente per la “Sicurezza e il Funzionamento” della struttura ed è costituita dal Direttore, da una rappresentanza del personale tecnico amministrativo e da un rappresentante per ciascuna area di ricerca. La Commissione, oltre a monitorare il buon funzionamento della struttura, ha il ruolo di valutare la distribuzione ed eventuale riassegnazione di studi in seguito a pensionamenti e/o nuove assunzioni, e di valutare, congiuntamente alla Commissione Ricerca, la riassegnazione degli spazi di ricerca sulla base delle dinamiche dei diversi gruppi. Tra i criteri da tenere in considerazione ci saranno le variazioni numeriche degli afferenti alle aree e le necessità/potenzialità di sviluppo della ricerca da parte dei diversi gruppi.
Superamento delle criticità e Gruppi di Ricerca: Come emerge dall’analisi dei dati ANVUR descritta nella Sezione 1.3, il livello della ricerca del DISIT è elevato se si considera che oltre il 60% dei prodotti presentati, sono stati valutati come eccellenti (Figura 2). L'analisi ANVUR mette tuttavia in evidenza anche alcune criticità: il Dipartimento complessivamente ha conferito un numero di prodotti inferiore di 7 unità rispetto ai 186 attesi, precisamente 3 nell'area 01 macrosettore Matematica, 2 nell'area 03, 2 nell'area 05. Va notato che, seppur in presenza di alcune criticità a livello di un numero esiguo di ricercatori, tutte le aree, nel complesso, sono caratterizzate da una produttività scientifica elevata, come dimostrato da tutti gli indicatori utilizzati da ANVUR nel corso della VQR. Il DISIT si propone di risolvere questa criticità favorendo l'integrazione di tutti i ricercatori nei gruppi presenti nelle rispettive aree di appartenenza, nonché di favorire le interazioni trasversali tra le aree (con la eventuale formazione di nuovi gruppi interdisciplinari) allo scopo di creare le condizioni culturali adatte al superamento di queste criticità.
Il processo di integrazione è stato in parte avviato con la costituzione di 15 gruppi di ricerca (Tabella 20) all’interno dei quali sono stati inseriti Ricercatori che in passato lavoravano in modo isolato.
Tabella 20. I gruppi di ricerca del DISIT e il personale non strutturato (dati al 31.12.2015).
N. Nome Gruppo Personale Strutturato
Settori Scientifici
Altro personale
1 Chimica Analitica -‐ Chemiometria
E. Marengo E. Robotti L. Piscopo
CHIM01 CHIM06
2 PhD 2 Post-‐doc
2 ChemProbes
M. Botta L. Tei G. Digilio F. Carniato
CHIM03, CHIM12 CHIM06
1 PhD 2 Post-‐doc
3
SusMat
Sviluppo sostenibile di Materiali
M. Milanesio M. Aceto E. Boccaleri
CHIM01, CHIM02, CHIM03
2 Post-‐Doc 2PhD
2 Borsisti
4 Bio/Inorg Chem Group D. Osella M. Ravera E. Gabano
CHIM03 2 PhD 2 Post-‐doc
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5 NanoMAT
L. Marchese E. Gianotti M. Cossi C. Bisio G. Gatti
CHIM02 7 Post-‐doc 2 PhD
6 Macrogroup
M. Laus M. Clericuzio K. Sparnacci V. Gianotti
CHIM01, CHIM04
1 Borsista 1 Post-‐doc 2 PhD
7 Fisica Teorica
L. Castellani A. Lerda V. Barone P. A. Grassi P.M. Aschieri A. Carlini
FIS02
8 Fisica Ambientale / Mineralogia
P. Trivero C. Rinaudo E. Ferrero
FIS01, FIS06, GEO06
1 Assegnista 3 borsisti 1 Post-‐doc
9 Fisica Sperimentale agli acceleratori
L. Ramello D. Panzieri M. Sitta P. Cortese L. Fava
FIS01
10 Matematica
P.L. Ferrari F. Gastaldi C. Chinosi V. Fragnelli F. Rapallo A. Ferrero F. Martignone
MAT/04, MAT/05, MAT/06, MAT/08, MAT/09
11 Ecologia animale applicata
A. Viarengo G. Malacarne M. Cucco F. Dondero S. Fenoglio
4 PhD 4 Borsisti 1 TTD
12 Informatica
L. Portinale A. Bobbio G. Franceschinis P. Giannini G. Manzini P.Terenziani C. Anglano L. Egidi L. Giordano
INF01 2PhD
4 borsisti 1 assegnista
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S. Montani D. Theseider Duprè A. Bottrighi M. Canonico D. Codetta Raiteri M. Guazzone G. Leonardi L. Saitta
13 Biologia Vegetale e Microbica
G. Berta G. Lingua E. Gamalero E. Bona P. Cesaro
BIO01 BIO19 BIO11
1 borsista 1 Post-‐doc 2 PhD
14 Meccanismi Biomolecolari
R. Barbato M. Patrone M. Cavaletto B. Burlando F. Mignone V. Magnelli E. Ranzato
BIO04, BIO06, BIO10, BIO09
2 Post-‐doc 3 PhD 1TTD
15 Metodi informatici e sperimentali per sistemi complessi
F. Mignone +
8 PO 4 PA 5 RU
BIO/11, INF/01, CHIM/01 BIO/07, BIO/10, CHIM/12, BIO/04, MAT/06
Relazioni tra gruppi e aree scientifiche: il DISIT si propone di aprire una fase di discussione sulle strategie per affrontare e risolvere le varie criticità. Dovranno quindi essere condivise e ridisegnate le linee di sviluppo raccogliendo e orientando le proposte dei gruppi di ricerca strutturandole in piani di lavoro che comprendano strategie ed obiettivi da raggiungere. Nella definizione dei piani di lavoro, dovranno essere considerate sia la qualità e le competenze scientifiche che l’adesione dei contenuti tematici alla visione prospettica del DISIT.
Nella garanzia dell’autonomia dei singoli ricercatori, le varie iniziative saranno introdotte sia per generare un proficuo scambio di conoscenze, sia per aiutare il processo di deframmentazione ed aggregazione dei vari ricercatori in gruppi con massa critica sufficiente per avere maggiore impatto in aree di ricerca competitive. Tra le possibili iniziative si possono prevedere:
• Periodi di scambio o cotutela di giovani ricercatori tra gruppi diversi con la finalità sia di aumentare le capacità tecniche e operative, sia di realizzare un processo di interscambio di tecnologie e conoscenze che potrebbe promuovere o facilitare collaborazioni tra diversi gruppi.
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• Istituzione di bandi interni specificamente dedicati a promuovere ricerche intergruppo utilizzando il prelievo sui progetti esterni.
• Prelievi ridotti su progetti di ricerca in cui siano coinvolti membri di gruppi diversi o più ricercatori.
Finanziamenti: Una politica di sviluppo e potenziamento della ricerca, in particolare in quelle aree in cui si sono manifestate alcune criticità, non può prescindere dalla capacità di finanziamento delle varie iniziative tese a stimolare le relazioni fra vari gruppi di ricerca e l’interdisciplinarietà. Come descritto nella Sezione 1.4, il numero complessivo di progetti di ricerca è diminuito in modo significativo dal 2011 al 2015 passando da 42 a 32 (Tabella 13), rendendo così più limitato il bilancio attuale del Dipartimento (Tabella 13), passato da 2,6 a 1,5 M€. Come già segnalato, questa forte diminuzione è dovuta sia alla progressiva contrazione di finanziamenti della Regione Piemonte negli ultimi 4 anni (si è infatti passati da 16 progetti regionali attivi nel 2011 a 5 progetti nel 2015), sia alla diminuzione delle entrate per le attività commerciali. E’ evidente che il perdurare di questa situazione renderà sempre più critico il potenziamento di quelle aree della ricerca che hanno mostrato una certa debolezza. Per ovviare alla riduzione dei finanziamenti regionali sarà stimolata la partecipazione a progetti di altra natura quale quelli promossi dalla comunità europea. Si prevede che gruppi di ricerca interdisciplinari e con una massa critica maggiore possano avere maggiori capacità di inserirsi in network europei più competitivi. Infine, l’aumento delle entrate da attività commerciali potrà essere perseguito solo in un quadro diverso della politica di Ateneo sui fondi derivanti da contratti di ricerca industriale per il pagamento di borse di studio e contratti per giovani ricercatori. In questo senso è necessario che le spese di gestione di tali fondi, attualmente al 25% (12% per l’Ateneo e 13% per il Dipartimento), possa diventare almeno confrontabile con quella garantita da Consorzi Universitari (circa il 12%).
Infine, la qualità della ricerca va valorizzata, dandole massima visibilità a livello territoriale e nazionale, nei rapporti con gli enti locali e con la sede centrale. Si tratta di potenziare le forme di comunicazione (ad esempio attraverso dibattiti pubblici) per fare conoscere al territorio (e all’Ateneo) le attività del DISIT: questo è un impegno tra quelli prioritari per potenziare la crescita e la progettualità del Dipartimento, e in questo senso si orienteranno i lavori della Commissione Comunicazione, approvata nel Consiglio di Dipartimento del 18/11/2015, di cui fanno parte un rappresentante per ciascuna area scientifica.
5. Politica relativa alla Terza Missione Attività Conto Terzi: Come mostrato in Tabella 14 le entrate del Dipartimento relative alle attività commerciali sono diminuite in modo significativo dal 2011, ma le ragioni di tale riduzione dipendono solo in parte dal periodo di crisi generale del nostro Paese, e quindi anche delle aziende committenti le prestazioni commerciali. Si ritiene essenziale chiedere di rivedere la politica di Ateneo per garantire un livello di spese gestionali almeno confrontabile con quella di altri enti gestori, distinguendo le entrate dei Contratti di Ricerca da quelle effettivamente generate da analisi conto terzi. In ogni caso, l’attività di analisi conto terzi potrà essere incrementata attraverso un rinnovamento e potenziamento della strumentazione, che renderà più attrattiva e competitiva l’offerta di servizi del Dipartimento.
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Rapporti ricerca-‐mondo delle imprese: Uno degli scopi istituzionali del DISIT riguarda la collaborazione con il mondo produttivo (piccole e medie imprese (PMI) e grandi aziende) per il trasferimento e lo sviluppo di conoscenza. Tale missione, già particolarmente attiva nel Dipartimento, sarà ulteriormente potenziata operando a più livelli. Il primo livello di intervento sarà indirizzato verso una dimensione internazionale legata a Horizon 2020 che permetta la realizzazione di alleanze strategiche tra il DISIT e rilevanti aziende nazionali in modo da incanalare le attività dei progetti verso obiettivi di interesse nazionale, soprattutto nell’ambito delle Key Enabling Technologies (KETs, nanotecnologia, nano e microelettronica, materiali avanzati, biotecnologia e fotonica) e dell’ICT (in settori quali cloud computing, software technologies, big data, eHealth). Il secondo livello di intervento sarà più focalizzato ad una dimensione nazionale e regionale attraverso la partecipazione a varie tipologie di bandi quali bandi regionali e bandi di Fondazioni Bancarie o altri che prevedano un coinvolgimento tra aziende e istituti di ricerca. Da ultimo, sarà considerato un livello di intervento locale. Sebbene sia in genere utile la organizzazione di convegni e seminari tematici, tenuti ad esempio presso Associazioni industriali o organizzazioni simili, per allacciare rapporti tra PMI e istituti di ricerca si ritiene siano molto più importanti ed efficaci, per superare la ritrosia delle aziende ad avere rapporti con istituti di ricerca universitari, contatti diretti attraverso attività di supporto in termini di analisi e/o di consulenze. Riscontri positivi da tali attività sono molto importanti per la reputazione del DISIT, ed una efficace gestione dei contatti con le PMI con cui si sono avuti rapporti può permettere di creare un network di imprese da cooptare in specifici progetti o con cui condurre sperimentazioni mirate attraverso le quali riversare tecnologie e conoscenze nelle aziende stesse.
Spin-‐off e proprietà intellettuale (Brevetti): Il DiSIT si propone di sostenere e valorizzare la ricerca dei docenti/ricercatori incoraggiandoli alla stesura di un numero maggiore di brevetti oltre che di favorire la nascita di spin-‐off al proprio interno. Per questo si propone di: i) sviluppare programmi multidisciplinari per portare avanti progetti di terza missione in stretta collaborazione con le imprese; ii) promuovere momenti di confronto tra il dipartimento e le imprese o reti di imprese per far emergere le effettive possibilità di collaborazione su progetti specifici di innovazione; iii) sostenere a livello territoriale la nascita di spazi per un incubatore di imprese ad Alessandria che favorirebbe lo sviluppo di nuovi spin-‐off e incentiverebbe la brevettazione di ricerche innovative.
Esperienze e stages di studenti delle scuole superiori: Le attività svolte nel corso degli ultimi anni hanno riscosso un ottimo successo sia di partecipazione che di qualità dei risultati, quindi l’obiettivo è di continuare su questa linea attraverso un maggiore coordinamento con gli Istituti secondari superiori del territorio circostante. La Commissione Orientamento si occuperà di definire una programmazione all’inizio dell’anno accademico, in collaborazione con gli istituti scolastici, per garantire un elevato standard delle attività proposte.
Attività di orientamento nell’ambito progetto lauree scientifiche (PLS): L’obiettivo dei progetti presentati per gli anni in corso (Rinnovo progetti PLS di SdM e Chimica, nuovo progetto PLS di Biologia per recupero abbandoni al secondo anno), permetterà di instaurare un rapporto di collaborazione con le scuole e i docenti referenti che possa divenire costante nel tempo. Obiettivo del Dipartimento è di cercare di formalizzazione la collaborazione che già avviene con i docenti delle scuole superiori, al fine di poter rendere note tutte le attività di didattica e di ricerca che vengono svolte.
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Olimpiadi e Giochi della chimica: anche in questo caso il dipartimento si propone di fare il possibile per consolidare il successo avuto da questa iniziativa nel corso degli ultimi anni cercando di aumentare il coinvolgimento delle principali aziende chimiche del territorio.
Open Day: Partecipazione attiva nelle azioni di orientamento organizzate dall’Ateneo per pubblicizzare il più possibile sia i corsi di laurea erogati dal dipartimento sia l’attività di ricerca svolta dai docenti/ricercatori. La Commissione Orientamento del DiSIT avrà quindi il compito di seguire e di promuovere queste iniziative per far sì che il numero di studenti iscritti ai corsi di laurea del dipartimento rimanga elevato anche nei prossimi anni.
Divulgazione scientifica: Questa attività di valorizzazione e impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale e culturale rappresenta una delle attività di rilievo della Terza Missione e il DISIT è fortemente impegnato a sostenerla per consolidare i rapporti con la realtà locale. Il DISIT è particolarmente coinvolto in varie attività di divulgazione scientifica mediante interventi pubblici, e con interventi presso scuole o eventi. Si ritiene che per dare ulteriore spinta a questa attività si debba fare una programmazione sistematica ad inizio anno accademico coinvolgendo tutto il personale del Dipartimento. A tal fine è stata attivata la Commissione Comunicazione tesa a potenziare/promuovere tre iniziative: i) Colloquia scientifici divulgativi tenuti da conferenzieri di riconosciuta rilevanza nazionale o internazionale; ii) seminari interni per stimolare la nascita di collaborazioni interdisciplinari all’interno del Dipartimento e tra Dipartimenti diversi dell’UPO; iii) Giornate di studio (Workshop) da organizzare con altri Dipartimenti scientifici (in particolare in area medica e farmaceutica) per aumentare le possibilità di collaborazioni interdipartimentali finalizzate alla presentazione di progetti comuni a vari livelli (regionale, nazionale e europeo).
6. PROGRAMMAZIONE DELL’ORGANICO Per far fronte alle attività didattiche e di ricerca sopra menzionate, è ovviamente necessario un adeguato piano di sviluppo dell’organico. Tale piano è in fase di definizione, da parte della Commissione Strategie e Programmazione di recente istituzione nel CdD del 18/11/2015. Pur in assenza di un piano dettagliato, sono tuttavia chiare le esigenze generali di sviluppo dell’organico, e le politiche generali da adottare per promuoverlo.
Lo sviluppo dell’organico dovrà essere tale da sostenere, ed al contempo bilanciare, due differenti tipi di esigenze:
(1) le esigenze legate alla didattica (copertura dei corsi) (2) le esigenze legate alla necessità di fornire adeguate spinte motivazionali ai
ricercatori, offrendo loro giuste prospettive di progressione di carriera.
Per quanto concerne il primo aspetto, l’analisi proposta nella sezione 1.1 mostra chiaramente come, nonostante l’offerta formativa del DISIT si avvalga anche di docenti esterni e di professori a contratto, sia i professori (PO e PA) che i Ricercatori (RU e RTD) abbiano un carico didattico superiore a quello richiesto dall’Ateneo e la didattica erogata complessiva sia circa il 30% in più rispetto a quella prevista dall’Ateneo.
L’analisi mostra anche che, già allo stato attuale, una crescita di organico risulti imprescindibile al fine di garantire la sostenibilità dell’offerta formativa. Occorre a tal fine evidenziare come, in seguito ai requisiti minimi richiesti dalla normativa vigente, tale crescita debba essere “qualificata”, nel senso che, per garantire ai diversi corsi i referenti richiesti, risulti necessario un aumento di PA e\o PO.
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L’attuale carenza di organico diventa ancor più rilevante ove si consideri la necessità di sostenere l’offerta formativa nel prossimo a.a., che prevede l’apertura del terzo anno per i corsi di Laurea in Biologia e Informatica a Vercelli. La carenza di docenti sarà ancora più rilevante nei tre anni successivi al 2015/16 con il pensionamento di 5 colleghi PO (2 BIO, 1 CHIM, 1 INF e 1 FIS). Un’analisi puntuale delle esigenze didattiche complessive indica che sarà necessaria una integrazione del corpo docente nella misura seguente:
-‐ 4 PO o PA e 2 RTD o professori a contratto per Biologia;
-‐ 3 PO o PA e 1 RTD per Chimica; -‐ 1 PO o PA o RTD per Fisica;
-‐ 6 docenti per Informatica; -‐ 1 PA per Matematica.
La carenza di organico nel prossimi anni sarà ulteriormente e drammaticamente aumentata qualora non si riuscisse a garantire rinnovi (ove possibile) o immissioni in ruolo (qualora abilitati) agli RTD attualmente in servizio presso il Dipartimento.
In questo senso, una politica efficace per lo sviluppo della ricerca non può prescindere dalla necessità di garantire una giusta spinta motivazionale ai ricercatori a tutti i livelli, che si alimenta in presenza di prospettive chiare sulle progressioni di carriera. In ragione del riequilibrio del rapporto PO/PA/RU, la terza fascia del personale universitario sta diventando sempre più rilevante in termini numerici, in particolare se si tiene anche conto della nuova figura del ricercatore a tempo determinato (RTD). Un esempio di questa tendenza lo si può avere guardando come nel giro di pochi anni sia cambiata la composizione del corpo docenti del Dipartimento (Tabella 5).
Una simile situazione, ossia la distribuzione tra PO, PA, RU e RTD, è destinata a cambiare ulteriormente nei prossimi anni per l’esigenza di dare una risposta concreta all’istanza dei numerosi Ricercatori e Professori Associati che hanno ottenuto l’abilitazione nei due concorsi ASN. Il risultato del nostro Dipartimento nelle suddette procedure, come già evidenziato nelle Sezioni 1.2 e 1.3, è particolarmente significativo con 29 abilitati (31 se si considerano anche un RTD e un TA) su un totale di 48 PA e RU (Tabelle 4 e 5). Un simile risultato conferma l’elevata qualità della ricerca del nostro Dipartimento, ma ci pone in seria difficoltà rispetto alle sin qui poche risorse messe a disposizione per le progressioni di carriera: 5 RU hanno ottenuto un avanzamento di carriera a PA nel 2015 e per altri 5 RU sono in fase di espletamento le procedure concorsuali. Rimarranno 26 colleghi (8 PA, 16 RU, 1 RTD e 1 TA) in attesa di un avanzamento di carriera nei prossimi anni. Giova ricordare che, in assenza di promozioni interne, tali abilitati potranno cercare di ottenere la promozione presso altri Atenei, acuendo così ulteriormente l’attuale carenza di organico.
Il DISIT ritiene prioritaria la necessità di garantire una progressione di carriera a tutti gli idonei. Oltre alle nuove chiamate di PA, risulta infatti essere non più derogabile una programmazione per le progressioni di carriera a PO in ragione della forte diminuzione in anni recenti di docenti di prima fascia: la Tabella 5 mostra solo l’andamento degli ultimi quattro anni (diminuzione di 6 PO), ma negli anni immediatamente precedenti ci sono stati altri pensionamenti solo parzialmente coperti da nuovi RU o RTD. La situazione sarà ancora più difficile con i pensionamenti dei prossimi 3-‐4 anni, che renderanno scoperti diversi settori disciplinari, in particolare BIO e INF.
Infine, ma non meno importante, risulta inderogabile la necessità di garantire il rinnovo del contratto agli RTD in scadenza.
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7. Revisione e razionalizzazione del parco strumenti scientifici
Il valore di acquisto del parco strumenti del DISIT con costo superiore a 120 K€ (Grandi Attrezzature di Ricerca) è di 4,0 M€, mentre se si considera il parco strumenti con costo di acquisto superiore a 10 K€ il valore complessivo è di circa 6,5 M€. Questi dati danno un’idea dell’entità dei costi necessari per sostenere una ricerca sperimentale di elevato livello scientifico. Con riferimento alla sola grande attrezzatura di ricerca, di cui l’elenco è riportato in Tabella 21, si deve rilevare che l’acquisizione è stata possibile grazie a fondi derivanti da progetti regionali, nazionali o internazionali dei Dipartimenti DISAV e DISTA, successivamente confluiti nel DISIT, e da Fondazioni bancarie territoriali in data anteriore al 2010. La maggior parte degli strumenti scientifici hanno quindi un tempo di vita superiore ai 5 anni e alcuni (4 su 17) superiore ai 10 anni. Alcuni di questi strumenti richiederanno in tempi brevi un aggiornamento o una sostituzione, non solo per evitare che il costo della loro manutenzione ordinaria diventi insostenibile, ma anche per mantenere elevata la qualità dei risultati scientifici.
Tabella 21. Elenco degli strumenti di valore di acquisto superiore ai 120 K€.
Descrizione Anno di acquisto
Costo di acquisto (€) Utilizzatori
Spettrometro NMR 400 mHZ JEOL 2001 256.000 Botta, Osella, Ravera, Gabano, Tei, Clericuzio Spettrometro ESR in banda X JEOL FA 200 con sistema per misure a temperatura variabile 2001 150.000 Osella, Ravera, Gabano
Spettrometro di massa LCQ DUO accoppiato con trappola ionica 2001 180.000 Marengo, Robotti
Difrattometro a RX per polveri mod. Thermo Arl x TRA s/n 048 2002 190.000
Milanesio, Marchese, Bisio, Gatti, Gianotti E, Boccaleri, Carniato
Spettrofotometro MicroRAMAN mod. labram con microscopio 2003 180.000 Boccaleri, Rinaudo, Aceto, Marchese Reometro Rotazionale ARES Rheometrics 2003 120.000 Laus, Sparnacci Reometro capillare (Goetfert) con melt strength e estrusore di alimentazione 2005 150.000 Laus, Sparnacci Diffrattometro RX Xcalibur 2 Cristallo Singolo 2005 210.000 Milanesio NanoHPLC/Spettrometro di massa quadruplo-‐tempo di volo + Maldi Source Kit for HR Laser 2007 478.895
Viarengo, Barbato, Berta, Cavaletto
Spettrometro di massa ICP-‐MS serie "X5" completo di accessori 2007 200.000
Aceto, Osella, Ravera, Gabano, Marengo, Robotti
Spettrometro SS-‐NMR Bruker 2008 435.000 Marchese, Bisio, Gatti, Gianotti E, Boccaleri, Carniato,
UHPLC analizz.massa triplo quadrupolo e trappola ionica 2008 245.563 Marengo
Microscopio a scansione ambientale Quanta 200 D8734 con sonda EDX 2008 150.000
Marchese, Berta, Rinaudo,
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Rilassometro NMR SMARtracer ad alta risoluzione ad uso del Laboratorio di Risonanza Magnetica Nucleare
2009 150.000 Botta, Tei, Carniato
Sistema HPLC semipreparativo WATERS, rivelatore UV/VIS Waters 2489, rilevatore di massa singolo quadrupolo
2009 150.000 Botta, Tei
Sistema di Spettrofluorimetria Avanzata a singolo conteggio di fotone 2009 121.000
Marchese, Bisio, Gianotti E, Gatti, Carniato
NMR 500MHz Bruker per studi di metabolomica operante ad almeno 11.74 T (1H=500 MHz) 2011 373.160 Botta, Osella, Ravera, Gabano, Tei, Digilio
Citometro a flusso CyFlow Space con CELL SORTER 2011 121.176
Lingua, Ranzato, Bona, Osella, Viarengo
Porosimetri Autosorb MP e IQ2 Quantachrome Instruments con opzione vapor sorption 2013 147.000
Marchese, Bisio, Gianotti E, Gatti
Come già evidenziato, la riduzione dei finanziamenti dal 2011 ha inciso
maggiormente sul rinnovo e ampliamento del parco strumenti a disposizione per la ricerca, in particolare sulle grandi attrezzature di ricerca la cui ultima acquisizione risale al 2013. Per questo tipo di strumentazione si dovrà fare riferimento agli accordi di programma dell’Ateneo con le Fondazioni bancarie. L’acquisizione e gestione di grandi attrezzature risulterebbero, infatti, eccessivamente gravose per le possibilità finanziarie e tecnologiche di singoli gruppi di ricerca.
Si ritiene che le grandi attrezzature di ricerca possano essere gestite mediante condivisione con Università ed Enti attraverso la creazione di centri strumentali che concentrino apparecchiature ed i corrispondenti profili professionali necessari per il loro utilizzo ottimale. Per quanto riguarda la strumentazione di valore minore di 120 K€, occorre programmare un piano di manutenzione straordinaria e possibili upgrade per garantirne il funzionamento ottimale in un ottica di lungo periodo. Per facilitare l’acquisto di strumenti di valore minore di 120 K€ potrebbe essere introdotto un fondo rotativo, eventualmente attraverso un meccanismo di cofinanziamento, con priorità stabilite e discusse su base triennale. Infine, un contributo annuale, eventualmente da implementare con fondi nelle disponibilità dei singoli utenti, specificamente dedicato ad interventi di manutenzione, anche mediante la stipula di contratti, permetterebbe di non disperdere il patrimonio strumentale esistente.
Una revisione e razionalizzazione del parco strumenti scientifici non può tuttavia prescindere da un esame dello spazio destinato alle attrezzature e, più in generale, delle attività di ricerca. Da notare che la strumentazione è cresciuta in modo notevole sin dall’inaugurazione nel 2005 della nuova sede in Viale Michel, nata tenendo conto delle esigenze di oltre 10 anni fa. Grazie all’intensa attività di ricerca di questi ultimi dieci anni, è cresciuta non solo la strumentazione scientifica, ma anche il numero di giovani (tesisti, dottorandi, borsisti, contrattisti, post-‐doc, ecc.) dedicati alle attività di ricerca. Il numero di questi giovani ricercatori è infatti più che raddoppiato in questi ultimi dieci anni e ciò ha reso problematico l’uso di spazi e di attrezzature dedicate alla ricerca. Sarà intrapreso un censimento degli spazi e verrà definita una politica di loro allocazione dinamica basata sull’evoluzione dei vari gruppi di ricerca, sulla loro produttività ed esigenze progettuali.
Per un’analisi puntuale degli spazi, la Commissione Strategie e Programmazione si occuperà, in collaborazione con la Commissione Ricerca e quella sulla Sicurezza e il Funzionamento, sentite le esigenze dei vari gruppi di ricerca, di redigere entro DUE mesi un
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programma di rinnovamento del parco degli strumenti scientifici che sarà poi discusso in Consiglio di Dipartimento e presentato agli organi competenti di governo dell’Ateneo. La Commissione terrà conto di criteri meritocratici e, in particolare per le grandi attrezzature di ricerca, del possibile uso da parte di più gruppi di ricerca, ovvero del numero di utenti interessato. Tali criteri si rendono necessari non solo per un uso più razionale delle risorse collettive, ma anche per promuovere una maggiore integrazione tra gruppi di ricerca e lo sviluppo di attività interdisciplinari.
8. Considerazioni finali
In sintesi, gli obiettivi strategici del DiSIT per il triennio 2016-‐2018 si possono riassumere nei seguenti punti programmatici:
1) consolidare i corsi a VC, sia quelli di nuova attivazione (Informatica e Scienze Biologiche), sia Scienza dei Materiali;
2) consolidare tutti i CdS attivi nel dipartimento limitando il tasso di abbandono tra il primo e il secondo anno di studi universitari tramite esercitazioni frontali e guidate, esercitazioni su piattaforma informatica e tutoraggio; 3) promuovere e coordinare una iniziativa che coinvolga anche gli altri Dipartimenti, volta al recupero delle carenze nella preparazione degli studenti all'inizio del percorso universitario;
4) sostenere il potenziamento di laboratori didattici per tutti i corsi di laurea chiedendo finanziamenti adeguati allo scopo all’Ateneo o alle Fondazioni bancarie;
5) promuovere la crescita delle LM in Biologia e in Scienze Chimiche oltre che della nuova LM interateneo (con UNITO) in “Computational Data Management and Analytics”; 6) spingere affinché la LM in Fisica dei Sistemi Complessi venga gestita ad anni alterni anche dal nostro Ateneo in modo che gli studenti iscritti contino anche per l’UPO; 7) favorire l'integrazione di tutti i ricercatori nei gruppi presenti nelle rispettive aree di appartenenza, nonché favorire le interazioni trasversali tra le aree;
8) sostenere le attività di ricerca e di terza missione, identificando selettivamente gli ambiti di maggior potenziale e sviluppando relazioni più sistematiche con il contesto industriale pertinente;
9) stimolare la partecipazione a progetti promossi dalla comunità europea; 10) consolidare le attività di orientamento offerte (open day, olimpiadi e giochi della chimica, esperienze e stages di studenti delle scuole superiori; PLS); 11) sostenere lo sviluppo dell’organico in modo da far fronte alle esigenze legate alla didattica (copertura dei corsi) e al contempo fornire adeguate spinte motivazionali ai ricercatori offrendo loro giuste prospettive di progressione di carriera; 12) garantire agli RTD in scadenza il rinnovo del contratto;
13) rinnovare e razionalizzazione il parco strumenti scientifici, eventualmente aggiornando o sostituendo quelli più vecchi e/o obsoleti.
14) censire gli spazi destinati alle attrezzature ed ai gruppi di ricerca e promuovere una politica di allocazione dinamica degli spazi basata sull’evoluzione dei vari gruppi di ricerca, sulla loro produttività ed esigenze progettuali.