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DURbAN: ATENZIONE IL RITARDO UCCIDEdi Alfonso Navarra ____________________1
TUTELA PENALE DELL’AMbIENTERosa Bertuzzi ________________________4
IL bRASILE PARADISO DELLE RINNOVAbILI___________________________________8
FOTOVOLTAICO - RAGGIUNTI IN ITALIA I 10 Gw DI POTENZA__________________________________12
INCUbO MUOSdi Francesco Lo Cascio _______________14
SULL’ENERGIA MONTI NAVIGA MALE E AVISTAdi Mario Agostinelli e Giovanni Carrosio __15
ANTINUCLEARI NON PERDIAMO ALTROTEMPO!di Alfonso Navarra ___________________16
ECCO IL TRICICLO ELETTRICO DA CITTàdi Marcello Gelli _____________________20
IL PROCESSO IN TV SUI 1800 MORTI PERAMIANTO A CASALE MONFERRATOdi M.C. ____________________________21
NEwS- LA SINDROME DEL TERRORE COLLETTI-
VO OSSIA: LA COLPA è MIA E qUINDIPUNITEMI
- LA GRANDE RECESSIONE, COME FINIRà?- A DURbAN (SUDAFRICA) I GRANDI DELLA
TERRA SI INCONTRANO PER PARLAREDEL CLIMA, MA POChI LO SANNO
- ChI PROPONE E REALIZZA CENTRALI PERLA PRODUZIONE D’ENERGIA ELETTRICAA CARbONE DOVRà VEDERSELA CON ILGOVERNO DELL’ARCIPELAGO DELLAMICRONESIA
- CAMPAGNA EUROPEA “FRUTTA NELLESCUOLE” ACCADEMIA kRONOS RIPARTE
- PREPARAZIONE PER IL SUMMIT DI RIO DEjANEIRO DEL 2012
- IL bORGO DI ACCADEMIA kRONOSa cura di Accademia Kronos____________24
LA FOLLIA DEL NUCLEARE - DIALOGhI CONGRETA__________________________________32
LA PERLA NELLO SCRIGNOdi Vincenzo Viggiani __________________33
COP 17di V.V. _____________________________36
SICUREZZA SUL LAVORO - NOTIZIE INbREVE__________________________________38
IL PARADIGMA DELL’ANNIENTAMENTOdi Laura Tussi _______________________46
IL POPOLO DELL’ESILIO DI MONI OVADIAdi L.T. _____________________________50
II° CONVEGNO ISTITUZIONALE - CITTà DICRUCOLI TORRETTAdi Massimiliano Tucci _________________52
wIkILEAkS: LA VERA STORIA DELLA PUb-bLICAZIONE SENZA FILTRI DEGLI ARChIVIdi Gennaro Carotenuto ________________56
IL CORPO, LA SALUTE, I SENTIMENTIdi Antonella Nappi____________________58
DEMISTIFIChIAMO LA RICERCA TECNICAdi N.P. _____________________________59
VISITA DI SUA SANTITà PAPA bENEDETTOxVIdi Massimiliano Tucci _________________60
VERDEGGIANTI MONTAGNEdi Vincenzo Viggiani _________________64
S I C U R E Z Z A S U L L A V O R OD I F E S A A m b I E n t E
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“Serit arbores quae alteri saeculo prosint”(Pianta gli alberi che giovino al secolo futuro)
ANNO VII - N. 1 GEN / FEb / MAR 2012Foto copertina: © vsurkov - Fotolia.com
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O R G A N O U F F I C I A L E
ORGANIZZAZIONE EUROPEA
V I G I L I D E L F U O C O
VOLONTARI PROTEZIONE
E D I F E S A C I V I L E
Questa rivista è stampata su carta ECF (Elemental Chlorine Free), a pasta prodotta senza cloro elementare
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CCO R SO V ER
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KRONOSPROPRONATU RANATU RA
E N T E D I
PROTEZIONE
N A T U R A
RICONOSCIUTO
DAL MINISTERO
DELL’AMbIENTE
C O N L A C O L L A b O R A Z I O N E D I
www.difesaambiente.info
Abbonamenti
Euro 176,00 compreso di spese spedizione otto numeri a periodicitàtrimestrale. Spazio pubblicitario da Euro 350,00 in su.
Una copia Italia e paesi CEE Euro 20,00. Copia arretrata Euro 30,00.Gratuito per gli iscritti Organizzazione Europea VVF Volontari diProtezione e Difesa Civile fino ad esaurimento copie.Il corrispettivo per l'abbonamento a questo periodico è comprensivo del-l'imposta assolta dall'Editore ai sensi e per gli effetti dei combinato dis-posto dell'art. 74 dei D.P.R. n. 633/72 e dei D.M. 28/12/1972 e succes-sive modificazioni ed integrazioni.
E' vietata la riproduzione anche parziale di articoli o servizi fotografici senza autoriz-zazione dell'editore. L'editore declina ogni responsabilità per gli articoli dei testi pubbli-cati. Tutti possono collaborare e spedire materiale al direttore responsabile che è liberodi pubblicare o respingere quanto pervenuto.Avvertiamo i nostri lettori che gli addetti alla diffusione non possono esserepersone che fanno parte dei corpo dei Vigili dei Fuoco e dell'ispettorato deilavoro, ed e escluso che possano qualificarsi come tali. Pertanto qualunquecomportamento difforme e da ritenersi completamente estraneo alla volontàdell'editore e come tale va segnalato alla Direzione. Per motivi di organizzazioneinterna dei nostro sistema informatico è gradita una disdetta almeno 60 giorni primadella scadenza dell'abbonamento. Ai sensi dell'art. 4 dei D.Lgs. n. 185/99 Le comu-nichiamo che la Concessionaria in intestazione alla ricevuta distribuisce in abbonamen-to la rivista edita dalla casa editrice Euroedizioni S.r.l., con pagamento in contrassegno.Salvo il diritto di recesso art. 64 e successive D.Lgs. n. 206/2005, da attuarsi concomunicazione all'indirizzo della Concessionaria, entro 10 gg. dal ricevimento.
Nel rispetto del D.Lgs. n. 196/2003 i dati potranno essere cancellati in qualsiasimomento dietro semplice richiesta scritta.
Editrice - EUROEDIZIOnI Srl
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Organo Ufficiale
Organizzazione Europea Vigili del Fuoco Volontari Protezione e Difesa CivileTel. 06 76900479 - Fax 06 97618467www.vigilivolontari.it - mail: [email protected]
Direttore Responsabile - Alfonso Navarra
Direttore Editoriale - Elio Puoti
Grafica e impaginazione - Alessandro Garlati - Euroedizioni Srl
Hanno collaborato
Alfonso Navarra, Rosa bertuzzi, Francesco Lo Cascio, Mario Agostinelli,Giovanni Carrosio, Marcello Gelli, Vincenzo Viggiani, Laura Tussi,Massimiliano Tucci, Gennaro Carotenuto, Antonella Nappi
Ufficio Legale Internazionale
Avv. Vincenzo FalcucciTel. 06 76900479www.falcucci-partners.com - mail: [email protected]
Registrazione Tribunale di Milano - n. 440 del 03/07/2006
Impianti e stampa
Faenza I.G. - Faenza (RA)
UFFICIO ABBONAMENTI Tel. 080 4034039 - Fax 080 4967406
AbbOnAmEntO SPECIALEEuro 70,00 per enti pubblici e volontariato
mai un’unica nazione degna, fin-
ché non accoglierà le alterità e le
minoranze, condannando e con-
trastando le ideologie xenofobe,
tramite l’espulsione dalle istituzio-
ni di capi politici chesfruttano il pregiudizio efomentano l’odio razzia-le. Moni Ovadia sischiera contro la viru-lenza e la rigidità sioni-sta, delirio del confine erivendicazione di un’i-dentità sclerotizzata e
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Il Popolo dell’Esilioopera di Moni Ovadia
In pagine di alta e rara intensità,Moni Ovadia esprime la propriaposizione sulla questione
mediorientale, con la voce ironicae commossa di un ebreo chedesidera intensamente la pacefra i due popoli, rompendo il pro-prio canto con quesiti difficili eoscuri presagi della discordia chesepara terre e uomini. Un cantoche esprime una vocazione liber-taria,1’istintiva diffidenza nei con-fronti del potere cristallizzato, del-l’autorità prepotente, contro ogniantisemitismo, indagando la veri-tà, oltre asfittici schematismiideologici, banali slogan propa-gandistici e cortocircuiti dellamemoria. Moni Ovadia, attraver-so l’opera “Il popolo dell’esilio”,manifesta una profonda vocazio-ne per la condizione dell’esule,dello straniero, nel regno dellagiustizia sociale, dove i ruoli nonpretendono alcun significato e legerarchie sono abolite, nel viag-gio in cammino verso l’Uomo,sulla Terra ch e è Santa perché lasi abita da stranieri fra gli stranie-ri, in un alto concetto di econo-mia di giustizia, contro ogni deri-va nazionalista. Una condannaall’Europa intrisa ancora di odioper l’altro e che non diventerà
di L.T.
La Rivista e la Redazione di Difesa-ambiente sono impegnate sui temi del diritto internazionale alla pace, al dialogo, alla democrazia, alla luce dei
processi di riconciliazione tra genti, popoli e minoranze, al fine di esorcizzaree superare la strategia della tensione e del terrore di tutti i conflitti armati
IL POPOLO DELL’ESILIO
Opera di Moni OvadiaRecensione di Laura TussiEditori Riuniti, Aprile 2011.
Moni Ovadia si schiera contro larigidità dell’ideologia sionista,ed in particolare contro la suadegenerazione odierna, deliriodel confine e rivendicazione diun’identità sclerotizzata e ottu-sa, in nome di una “sicurezza”,sul cui altare si immolano idealidi giustizia, di pace e umanità,tramite la mistica della forza delpotere.
Per Info:
http://www.peacelink.it/pace/a/35191.html
http://www.peacelink.it/tools/author.php?u=437
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recensione
ottusa, in nome di una “sicurez-za”, sul cui altare si immolanoideali di giustizia, di pace e uma-nità, tramite la mistica della forzadel potere. Dall’opera affiora inve-ce pressante l’esigenza di Paceper far riemergere la memoriadello sterminio nazista dall’osses-sione, dalla paranoia, per trasfor-marsi in un alto momento mnesti-co creativo di un nuovo umanesi-mo universalista, nella condizionedell’esilio in cui l’essere umanorivela lo splendore che lo condu-ce alla pace, all’uguaglianza,all’alleanza con gli altri esseriviventi, con l’ambiente e l’ecosi-stema, in sospensioni sabbatichedi spazio e tempo, in un’auspica-bile diasporizzazione universale,contro la peste del nazionalismoche ingenera guerra e stermini.Occorre abitare la terra da stra-nieri fra gli stranieri, praticando lagiustizia sociale e affermando unparadigma di relazione e acco-glienza con il popolo antagonista,in un ideale sublime di erranza,nella prospettiva di una diasporauniversale, precondizione neces-saria per costruire la pace, doveprevalga l’idea dell’esilio comepatria che riconosce le potenziali-tà della fragilità dell’umano, inprofonde strutture dell’emozionee del sentimento comuni, in unariconoscibilità identitaria indefinitae in continua ridefinizione, di tra-dizioni, narrazioni, lingue, lettera-ture, popoli senza confini, bandie-re, eserciti, burocrazie, senzaretorica patriottarda, in un infinitoe osmotico collettivo di diasporeuniversali. Dunque la questioneebraica rappresenta proprio ilquesito dell’alterità.Il nazifascismo odiava l’ebreodella diaspora, sradicato, fragile,ubiquo, capace di tenere in sè lecontraddizioni, l’ossimoro di mol-
teplici identità, senza rinunciare a
nessuna di esse; l’ebreo maestro
del pensiero critico, padrone della
dialettica del dubbio, portatore
dell’idea rivoluzionaria di una
redenzione universale, fondata
sulla precaria, onirica, evane-
scente bellezza dell’Uomo fragile,
inventore dell’elezione dal basso,
di redenzione dalla condizione di
schiavo, di straniero, oltre le logi-
che spietate di teocrazie naziona-
liste votate all’annientamento
delle diversità. La Torah è un
messaggio universalista. La
Torah, oltre la formazione marxi-sta e libertaria, ispira il pensierodell’Autore nelle lotte per la giusti-zia sociale, per le rivendicazionipalestinesi, per tutti gli oppressi,per le donne, gli omosessuali eper i diritti del creato, degli animaliche lo abitano, dove il tempodiviene lo spazio dell’esistenzanell’abolizione della logica delconfine, nella vera visione univer-salistica ebraica. Lo Shabbat èextraterritoriale ed extratempora-le, per pensare alla donna eall’uomo come soggetti di pen-siero spirituale, etico, di giustizia eamore, nella relazione con sestessi, con l’altro, con la società,per alimentare i circuiti virtuosidell’esistenza, nella centralitàdella vita, della dignità, dell’ugua-glianza, oltre lo sfruttamentocapitalistico, la mercificazioneconsumistica, in una buildungstraordinaria, dove la società puòindagare le questioni del proprioesistere, le aspirazioni e le derive,le grandezze e le miserie, le pato-logie e il sublime dell’Uomo fragi-le, oltre i falsi idoli del potere, oltrele vocazioni idolatriche. Il passatoe il presente si intrecciano neiricordi per affermare che la terranon è stata donata per alimenta-re la guerra e il nazionalismo, maper dimostrare che l’unico modoper costruire la pace è essere“popolo che sa vivere sulla terrada straniero fra gli stranieri”.
Una condanna all’Europa intrisa ancora diodio per l’altro e che non diventerà mai
un’unica nazione degna, finché non accoglierà le alterità e le minoranze,
condannando e contrastando le ideologiexenofobe, tramite l’espulsione dalle istituzio-ni di capi politici che sfruttano il pregiudizio
e fomentano l’odio razziale