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PROGETTO MIUR L.S.C.P.I. ANNO SCOLASTICO 2014-2015 I.C. DIVISIONE JULIA SCUOLA PRIMARIA F.DARDI CLASSE IIA DIARIO DI NAVIGAZIONE TEMA DEL MODULO IL LUPO PROTAGONISTAPARLA TANTE LINGUE INTRODUZIONE In tabella si riportano di seguito le fasi di azione in cui il progetto si è articolato. Ciò al fine di delineare il percorso anche ideativo e decisionale alla base del progetto, e di illustrare le scelte e le motivazioni pedagogiche rispetto alle sue modalità di realizzazione della classe seconda in oggetto. L'istituto comprensivo Divisione Julia ha aderito al progetto ministeriale LSCPI proposto nel gennaio 2014; tale progetto nella scuola primaria è indirizzato alle classi prime, seconde, terze e quarte del tempo normale. Il primo incontro tra docenti è avvenuto il 25 febbraio 2015, durante il quale la coordinatrice dell'area progettuale d'Istituto, ne ha illustrato le Linee Guida ministeriali, e i documenti di lavoro da elaborare. In questa sede le docenti prevalenti delle varie classi coinvolte vengono informate in merito e scelgono di partecipare al progetto realizzando delle piccole azioni mirate, con il fine comunque di implementare l'offerta formativa nelle classi. Si è pensato quindi, anche alla luce dell'eterogeneità delle lingue nazionali e regionali rappresentate all'interno della classe, che fosse auspicabile offrire agli alunni due tipi di esperienze, una consequenziale all'altra: una presa di coscienza e consapevolezza della lingua materna esperita e/o fruita a livello familiare, e poi una condivisione all'interno del gruppo di pari, per la promozione del confronto e della ricchezza della differenza. Si è scelto di indirizzare questo percorso di scoperta a livello personale e di confronto con i pari attraverso la conoscenza di narrazioni con protagonista il lupo, sia in veste di

DIARIO DI NAVIGAZIONE - ic-divisionejulia.edu.it · produzione scritta anche nei bambini che solitamente non traggono ancora gratificazione dalla espressione scritta. ... DIARIO DI

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PROGETTO MIUR L.S.C.P.I. ANNO SCOLASTICO 2014-2015

I.C. DIVISIONE JULIA

SCUOLA PRIMARIA F.DARDI

CLASSE IIA DIARIO DI NAVIGAZIONE TEMA DEL MODULO

IL LUPO PROTAGONISTA…PARLA TANTE LINGUE

INTRODUZIONE

In tabella si riportano di seguito le fasi di azione in cui il progetto si è articolato. Ciò al fine di delineare il percorso anche ideativo e decisionale alla base del progetto, e di illustrare le scelte e le motivazioni pedagogiche rispetto alle sue modalità di realizzazione della classe seconda in oggetto. L'istituto comprensivo Divisione Julia ha aderito al progetto ministeriale LSCPI proposto nel gennaio 2014; tale progetto nella scuola primaria è indirizzato alle classi prime, seconde, terze e quarte del tempo normale. Il primo incontro tra docenti è avvenuto il 25 febbraio 2015, durante il quale la coordinatrice dell'area progettuale d'Istituto, ne ha illustrato le Linee Guida ministeriali, e i documenti di lavoro da elaborare. In questa sede le docenti prevalenti delle varie classi coinvolte vengono informate in merito e scelgono di partecipare al progetto realizzando delle piccole azioni mirate, con il fine comunque di implementare l'offerta formativa nelle classi. Si è pensato quindi, anche alla luce dell'eterogeneità delle lingue nazionali e regionali rappresentate all'interno della classe, che fosse auspicabile offrire agli alunni due tipi di esperienze, una consequenziale all'altra: una presa di coscienza e consapevolezza della lingua materna esperita e/o fruita a livello familiare, e poi una condivisione all'interno del gruppo di pari, per la promozione del confronto e della ricchezza della differenza. Si è scelto di indirizzare questo percorso di scoperta a livello personale e di confronto con i pari attraverso la conoscenza di narrazioni con protagonista il lupo, sia in veste di

personaggio negativo sia nel ruolo di personaggio “buono”. Infatti, dopo la prima ricerca a livello intra-familiare, tutte le azioni del progetto, promosse in classe articolate tra aprile e giugno 2015, hanno avuto come base i racconti offerti dalle famiglie e su cui si è lavorato assieme ai bambini con diverse modalità. “Hai mai avuto paura nella vita?”A questa domanda si può rispondere solo in modo affermativo, dopo aver compiuto una riflessione in merito con una successiva presa di coscienza. Ci sono le paure del bambino di essere abbandonato, di andare a scuola, di non essere amato; le paure dell'adolescente di non piacere, di non essere all'altezza, di essere debole. L'utilizzo delle fiabe, di favole e racconti popolari antichi può favorire lo sviluppo psico-affettivo e aiutare ad elaborare le problematiche di tipo emotivo che in altre situazioni faticano ad emergere. I piccoli e i grandi lettori, potranno identificarsi nei vari personaggi e, ritrovando le parti nascoste di sé, potranno recuperare l'energia necessaria a proseguire il cammino. Ogni racconto presentato in classe, prima nella lingua originale, poi in italiano, è stato presentato con una veste di facile accessibilità e di immediatezza emotiva ed è stata anticipata e seguita da un'analisi approfondita a livello collettivo. Alle conversazioni libere e guidate sono seguite attività laboratoriali diversificate che, prendendo spunto dalle tematiche e della struttura dei racconti, hanno permesso di coinvolgere ambiti disciplinari e stili cognitivi diversi. Dopo aver esaminato tutti i testi pervenuti dalle famiglie, si è delineato un percorso che partisse dalla conoscenza del personaggio lupo, presentato in vesti diverse e con diverse sfaccettature: ora pigro, ora sciocco, ora superbo…per affrontare poi la sua figura nella più classica e nota accezione di malvagio personaggio che inquieta. Infine, nell’ottica di favorire il pensiero divergente, il lupo è stato presentato in racconti in cui riveste ruoli positivi. Nessuno è sempre cattivo… Quindi, si può affermare che il progetto, così come è stato declinato nella classe seconda, persegua, oltre agli obiettivi di tipo linguistico, culturale ed interculturale, una finalità a lungo termine di tipo trasversale, ovvero la consapevolezza della propria storia personale, familiare, affettiva, linguistica e la conoscenza di quella dei pari, grazie al fecondo contatto con l'alterità umana, linguistica e culturale già auspicato dalla Indicazioni nazionali (MIUR, 2012) . C'è stato successivamente anche un momento di confronto in itinere fra insegnanti della scuola primaria, in cui le docenti si sono ritrovate per condividere le azioni intraprese e segnalare le proprie impressioni ed osservazioni. In questo senso, l'insegnante prevalente

della classe ha tenuto a sottolineare l'accoglienza estremamente positiva di alunni e famiglie rispetto al progetto. In conclusione, la realizzazione di questo progetto, impegnativa a livello di tempi ed azioni, ha permesso agli alunni coinvolti la fruizione di momenti ed esperienze certamente significativi a livello di maturazione personale ed affettivo- relazionale ed alle docenti di osservare e conoscere i bambini e il loro substrato sociale sotto punti di vista relativamente “nuovi”. Infine, le azioni realizzate hanno reso la scuola strumento che ha dato voce alle storie di tanti bambini e adulti, perseguendo così una delle molteplici azioni che rientrano nel “fare educazione”.

DATA

DOCENTE

ORE

U.D. / OBIETTIVI

NARRAZIONE DESCRITTIVA DELL’INTERVENTO

26/3/2015 Insegnante prevalente Bertoni

17,30-18,30

- Presentare il progetto e le sue finalità ai rappresentanti dei genitori; - Chiedere la disponibilità a sensibilizzare le famiglie alla collaborazione

Durante il consiglio d'interclasse di marzo viene illustrato ai rappresentanti dei genitori delle classi seconde il progetto e la sua finalità generale. Considerato che l'argomento di quest'anno è il racconto si lavorerà con i bambini su testi appartenenti a varie culture, ma che siano accomunate dalla centralità della figura del LUPO, considerato nella tradizione popolare come “il cattivo” che incute paura ai piccini. Il lupo, presente in tante fiabe e favole antiche, può rappresentare nell’immaginario dei bambini il pericolo e l’ignoto e quindi potrà essere uno spunto per lavorare con loro sulle loro paure ed emozioni. L' intento sarà anche quello di rivisitare questa figura scoprendone gli aspetti “buoni”, emergenti in altre narrazioni e quindi il suo impiego in ruoli positivi. Si chiede perciò ai rappresentanti di sensibilizzare gli altri genitori al riguardo, e di invitare le famiglie a reperire ed inviare a scuola i testi in dialetti e altre lingue, parlati o significativi all'interno del contesto familiare. Le rappresentanti assicurano la propria disponibilità

15/04/2015 Insegnante prevalente Bertoni

-Comunicare a tutte le famiglie le finalità del progetto

Viene data la prima comunicazione tramite libretto a tutti gli alunni. A fruizione di tutti i genitori, si presenta sinteticamente il progetto ministeriale, e si chiede di raccogliere ed inviare testi narrativi in cui ci sia come protagonista il lupo, in dialetti o lingue parlate all'interno della famiglia, scritti a mano o al computer, in lingua originale e con la traduzione in italiano a fronte.

27/4/2015

Insegnante prevalente Bertoni

Due ore -Ascoltare e comprendere -Verbalizzare oralmente i testi -Leggere le fiabe portate dai bambini con protagonista il lupo in varie lingue e dialetti, appartenenti a culture diverse. -Conoscere il nome della lingua materna, o del dialetto, e la provenienza geografica di alcune fiabe. -Localizzare sulla carta geografica il paese o la regione di cui è originario il racconto -Conversare in gruppo rispettando le regole del dialogo -Confrontare proposte e idee all’interno del gruppo -Rielaborare i racconti

Dopo aver raccolto tutte le fiabe che sono state portate dai bambini vengono,inizialmente, raccontati alcuni testi dai bambini stessi:

• Der Wolf und der Fuchs (FIABA TEDESCA)

• L’Omu, lu Lupu e la Vurpi (FAVOLA SICILIANA)

• Loup-gris (RACCONTO FRANCESE) L’insegnante legge i racconti facendo cogliere la sonorità delle varie lingue e si confronta la parola LUPO come viene espressa nelle varie lingue e dialetti. Nell'ultima fiaba non è stato letto il finale, in modo da lasciare che i bambini immaginassero creativamente un’altra conclusione. Dopo aver discusso con la classe sulle possibili varianti dei finali, i bambini hanno inventato autonomamente quello che, secondo loro, sarebbe successo nel racconto. Successivamente sono stati condivisi i vari “finali”, discussi e confrontati RIFLESSIONI E INTERPRETAZIONI Molto importante è stata la capacità di comprendere il testo letto e conseguentemente costruire un finale appropriato e coerente con l’intreccio della fiaba. L’ascolto delle conclusioni diverse, frutto della fantasia di ciascuno, ha consentito di superare la soggettività considerando possibili soluzioni interpretative.

cambiando il finale in modo logico e coeso -Condividere con i compagni la propria conclusione del racconto. Avviare la formazione di un pensiero divergente e creativo.

7-8/5/2015

Insegnante prevalente Bertoni

Tre ore

-Evidenziare le caratteristiche caratteriali e comportamentali del lupo. -Allargare il proprio lessico. -Essere in grado di produrre brevi testi in cui definire i propri comportamenti (azione introspettiva e di auto-riflessione)

Dalla lettura della FIABA ITALIANA “Il lupo e il cavallo”, emergono le caratteristiche caratteriali del lupo, finora presentato, anche negli altri racconti come furbo, ingordo, pigro, ma anche sciocco e ingrato. Stesura di brevi testi in cui utilizzare le caratteristiche del lupo per riflettere sui propri comportamenti (sono stato ingordo quando…sono stato furbo quando…) RIFLESSIONI E INTERPRETAZIONI Questa unità didattica ha avuto una doppia valenza: arricchire il patrimonio lessicale dei bambini, inserendo nel loro vocabolario aggettivi nuovi, anche simili ma con sfumature di significato diverse e condurre gli alunni ad una individuale riflessione sui propri comportamenti, esprimendoli in modo aderente agli aggettivi scelti per il proprio lavoro. Si sottolinea la ricaduta positiva per gli alunni non italofoni.

11-12/5/2015

Insegnante prevalente Bertoni

Due ore

-Comprendere il senso globale della favola.

Lettura di due FAVOLE FRIULANE che hanno come conclusione un proverbio:

-Analizzare le caratteristiche testuali delle favole - Cogliere una prima distinzione tra le tipologie testuali fiaba e favola -Comunicare attraverso la scrittura e il disegno aspetti della propria sfera personale ed emotiva. -Analizzare il significato di altri proverbi noti e meno noti, contestualizzandoli a livello orale, con vari esempi. -Condividere nel piccolo gruppo le proposte, collaborare offrendo il proprio contributo in modo pertinente -Elaborare un testo lavorando autonomamente o in piccolo gruppo. . -Utilizzare le tecnologie informatiche; -Conoscere il programma di scrittura “Open Office

• Il lof e l’agnel • Il zocul e il lof che al sunave il flaut

Viene scelto per un successivo sviluppo del percorso il proverbio A ognidun il so mistir ( a ognuno il suo mestiere), ne viene spiegato il significato, soffermandosi sul termine mestiere e sull’importanza di seguire le proprie attitudini e passioni. A questo proposito gli alunni vengono invitati a scrivere un breve testo dal titolo “A ciascuno il suo mestiere: e tu cosa sogni di fare da grande?” Con la modalità del brainstorming, gli alunni hanno esplicitato tutti i proverbi noti che conoscevano. Questi sono stati scritti alla lavagna e spiegati nel loro usuale utilizzo all’interno della lingua italiana. Successivamente la classe è stata divisa in gruppi e ad ogni gruppo è stato dato il compito di elaborare una favola con protagonista il lupo, partendo da un proverbio, scelto dal gruppo stesso. A stesura ultimata, le favole sono state copiate a gruppi al computer. RIFLESSIONI E INTERPRETAZIONI Durante questa fase di lavoro, gli alunni hanno potuto esprimere i propri desideri e proiettare nel futuro le loro aspirazioni, questo ha aspetto ha motivato molto la produzione scritta anche nei bambini che solitamente non traggono ancora gratificazione dalla espressione scritta. L’elaborazione di un testo, scegliendo l’incipit e strutturandone l’intreccio narrativo all’interno di un gruppo di quattro elementi, ha rafforzato la condivisione e il confronto.

13-14/5/2015

Insegnante prevalente Bertoni

Tre ore

-Conoscere le favole in cui il lupo viene presentato come un personaggio “cattivo” : -Cogliere la struttura della fiaba nelle sue connotazioni specifiche (protagonista, antagonista, aiutante...) -Confrontare fiabe provenienti da Paesi diversi. -Cogliere le sonorità della lingue e parole e suoni simili alla lingua italiana. -Cogliere attinenze e somiglianze tra il dialetto veneto e il dialetto triestino. - Suscitare curiosità e motivazione a conoscere nuove parole e nuovi codici linguistici. -Rielaborare i racconti:

• cambiare i ruoli dei personaggi;

• cambiare il titolo. •

-Vagliare le molteplicità interpretative degli avvenimenti. -Considerare i diversi punti di

Lettura dell'insegnante di fiabe tradizionali :

• “Cappuccetto Rosso”;

• “I tre porcellini”

• “Il lupo e i sette capretti (versione originale dei fratelli Grimm)

che evidenziando la figura del lupo come protagonista malvagio . Il giorno dopo viene letta la FIABA ALBANESE “Mamadhia me kecat “(Il lupo e i sette capretti” in versione albanese) Viene attuato un lavoro per cogliere le somiglianze e differenze fra questo testo e quello originale. -Viene anche raccontata una FIABA VENETA dal titolo “El mondo vol cascar” che viene posta a confronto con quella tradizionale de “I tre porcellini”. All’esaurimento dell’analisi dei testi portati dagli alunni in varie lingue e dialetti, si impara collettivamente ed in modo giocoso il nome lupo, così come è stato presentato nei vari racconti in lingue diverse (Wolf, Luop-gris, lupu, lof…) Viene poi letta e analizzata una storia con il ribaltamento di ruolo, usufruendo della fiaba di Lief Fearn “La storia di “Cappuccetto Rosso raccontata dal lupo” Infine viene elaborata una stesura autonoma o in gruppo della storia “Il lupo e i sette capretti” a rovescio. Il lupo viene quindi considerato nel ruolo di vittima. RIFLESSIONI E INTERPRETAZIONI Si pone l’accento sull’ importanza del decentramento del pensiero creativo che con questa unità didattica viene stimolala modalità di lavoro, trovando compiutezza nella

vista che possono avere gli attori di una situazione -Sviluppare il pensiero divergente, ipotizzando soluzioni nuove che aprono scenari narrativi diversi

stesura di un testo a gruppi o individuale. I bambini sono stati lasciati liberi di scegliere la modalità di lavoro, in un clima sereno e di auto-costruzione del proprio sapere. La possibilità di tratteggiare una figura con peculiarità diverse, grazie al ribaltamento di ruolo, ha suscitato negli alunni molto entusiasmo e ha stimolato la riflessione sui comportamenti positivi e negativi che emergono nelle relazioni tra pari.

12-19/05/15

Insegnante prevalente Bertoni e insegnante di sostegno Pilos

Quattro ore

-Utilizzare le tecnologie informatiche; -Conoscere il programma di scrittura “Open Office”.

Riscrittura a coppie dei testi elaborati in gruppo dal titolo “Il lupo e i sette capretti” a rovescio al computer.

20-22/5/2015

Insegnante prevalente Bertoni

Tre ore

-Conversare rispettando le regole del dialogo collettivo. -Produrre individualmente un testo scritto, che esprima emozioni personali. -Personificare le proprie paure nella figura del LUPO

Si stimola una conversazione guidata sulle “paure” che emergono nelle fiabe e nei racconti letti. Si allarga la conversazione anche all’esame di altre fiabe note ai bambini in cui emergano situazioni di paura e pericolo (Pollicino, Hansel e Gretel, Barbablù…) Attraverso la tecnica del brainstorming gli alunni si confrontano sulle loro paure e sui timori che il “lupo” rappresenta nella vita di ognuno. Viene elaborato un testo autonomo dal titolo “Attenti al lupo”, in cui esprimere le proprie emozioni in situazioni che incutono paura. Gli alunni sono invitati a rappresentare graficamente le proprie paure. Si allestisce collettivamente un cartellone, compendio delle varie attività svolte, con linguaggi diversi. RIFLESSIONI E INTERPRETAZIONI

La conversazione sulle proprie paure ha favorito la presa di coscienza di emozioni personali, a volte nascoste e la condivisione delle stesse all’interno del gruppo. L’espressione delle stesse con il linguaggio scritto e grafico ha creato un polivalente canale comunicativo, molto gradito agli alunni. L’allestimento del cartellone collettivo ha permesso il confronto spontaneo sulle proprie emozioni e su quelle degli altri, nell’ottica che non si è soli ad affrontare le proprie paure.

26-28-29/5/2015

Insegnante prevalente Bertoni

Quattro ore

-Ascolto e comprensione di una fiaba russa, letta in momenti diversi -Dimostrare interesse e curiosità per un racconto più articolato rispetto ai testi affrontati precedentemente -Essere in grado di sintetizzare oralmente gli snodi narrativi già ascoltati, prima di proseguire con nuovi sviluppi della narrazione -Produrre un racconto in prima persona, ideando un intreccio narrativo coerente e coeso. -Inserire una breve descrizione del lupo della propria storia. -Rappresentare graficamente il finale del proprio racconto.

L’insegnante legge la fiaba russa “Il Principe Ivan, l’uccello di fuoco e il lupo grigio”, in più giornate. Viene rivista la figura del LUPO,che, come emerge nel finale della fiaba, offre amicizia, bene più prezioso di tutte le ricchezze. I bambini inventano un racconto che abbia come tema centrale l’amicizia offerta da un lupo. Vengono osservate immagini di vari lupi e si affrontano le caratteristiche fisiche e comportamentali. Ora gli alunni sono in grado di caratterizzare il proprio “amico” e tessere intorno a questa figura un racconto originale significativo. Il disegno finale permette l’espressione libera delle emozioni emerse lungo questo lungo percorso, motivante e molto gratificante per gli adulti e i bambini che l’hanno costruito insieme. RIFLESSIONI E INTERPRETAZIONI A conclusione del percorso, la rivalutazione della figura del lupo in modo personale e originale, ha stimolato ulteriormente la riflessione che “nessuno è sempre

cattivo…” ma ci si può sempre riscattare. I bambini hanno affrontato sempre i racconti, affascinati dalle lingue diverse con cui erano presentati e incuriositi dai mondi vicini o lontani da cui provenivano.

PROGETTO MIUR L.S.C.P.I.

I.C. DIVISIONE JULIA

SCUOLA: primaria F. Dardi

CLASSE II B

DIARIO DI NAVIGAZIONE

STORIE DA GUSTARE, CIBO PER LA MENTE

INTRODUZIONE

Dalle linee guida del progetto ministeriale LSCPI :“Nel corso del primo anno di scuola primaria i bambini e le bambine sono stati i protagonisti del processo di costruzione dell'autobiografia plurilingue ed interculturale attraverso il prezioso contributo delle loro famiglie e il supporto dei docenti.…Nel corso della seconda classe della scuola primaria, si ( ...) passa dall'oralità alla scrittura attraverso la narrazione di favole, racconti e storie provenienti da diverse matrici linguistiche e culturali.”..

LSCPI: diario di navigazione, CLASSE II B 1

DATA DOCENTE ORE U.D. / ATTIVITA'NARRAZIONE DESCRITTIVA DELL’INTERVENTO

25/02/15Ins. Di Barbora e tutti i docenti coinvolti lo scorso A.S. Nel Progetto LSCPI

16-17 Riunione con all'O.d.G.la progettazione per l'anno scolastico 2014-2015

Vengono illustrate le linee guida per il corrente A.S.

26/03/15 Tutti i docenti coinvolti

17.30-18.30 (Interclasse, componente genitori)

- Prima presentazione del progetto e delle sue finalità ai rappresentanti dei genitori;- Si chiede la disponibilità a sensibilizzare le famiglie e la collaborazione.

Durante l'interclasse di marzo viene presentato ai rappresentanti dei genitori delle classi seconde il progetto, la sua finalità generale, ovvero ricostruire la biografia linguistica di tutti i bambini e l'articolazione che si auspica di dare ad esso. Si anticipa quindi che si lavorerà su fiabe, favole, racconti, aneddoti etc in varie lingue e dialetti che facciano parte della storia familiare degli alunni, prima raccogliendoli e poi condividendoli in classe e svolgendo alcune attività attinenti.

Si chiede perciò ai rappresentanti di sensibilizzare gli altri genitori al riguardo, e di invitare le famiglie a reperire ed inviare a scuola i testi in dialetti e lingue altre parlati o significativi all'interno del contesto familiare. Le rappresentanti assicurano la propria disponibilità.

LSCPI: diario di navigazione, CLASSE II B 2

10/04/15 Ins. Zacchigna

- Descrivere per iscritto le finalità del progetto a tutte le famiglie;- Acquisire i testi delle famiglie in italiano con, se possibile, traduzione in lingua originale a fronte.

Viene data la prima comunicazione sul libretto di tutti gli alunni: a fruizione di tutti i genitori, si presenta sinteticamente il progetto ministeriale, e si chiede di raccogliere ed inviare testi di racconti, fiabe, favole in dialetto o lingua parlata all'interno della famiglia, scritti a mano o al computer, in lingua italiana e con la traduzione in lingua originale a fronte.

20/04/15 Ins. Zacchigna

Prima acquisizione di testi in dialetti e altre lingue in uso nelle famiglie degli alunni.

Per gli alunni:

lettura in classe delle storie pervenute

discussione collettiva

La partecipazione delle famiglie a questa prima fase è discreta,i testi raccolti non sono molto numerosi, e vengono nella maggior parte dei casi portati a mano dagli alunni a scuola. Sono sia scritti a mano che al computer; si nota una presenza leggermente maggiore delle madri che di altre figure parentali, comunque presenti (padri, nonni e nonne, etc).

I dialetti e lingue rappresentati sono: napoletano, serbo e spagnolo.

In qualche caso i testi raccolti sono originali in italiano, in altri casi manca la traduzione, che viene gentilmente richiesta al genitore.

In molti casi i bambini conoscono il testo che i genitori hanno consegnato, alcuni di loro lo sanno riassumere per i compagni.

LSCPI: diario di navigazione, CLASSE II B 3

21/04/15 Ins. Zacchigna

Acquisizione di ulteriori racconti

(racconto persiano,fiaba rumena, testo campano)

Lettura in classe

Dopo aver riproposto la stessa modalità d'intervento adottata per il primo gruppo di testi pervenuti, si discute con i bambini su come poter valorizzare le storie di ciascuno.

Si decide di suddividere i racconti in sequenze, di illustrarle per poi realizzare dei libricini.

Il lavoro verrà svolto in piccoli gruppi, dove “il capo” sarà il bambino o la bambina che ha portato il testo e che organizzerà il lavoro dei compagni.

26/04/15 Ins. Zachigna Trascrizione al computer e stampa di tutti i testi in formato fruibile per la realizzazione dei libricini da parte degli alunni

Si nota una grande partecipazione ed apprezzamento da parte dei bambini.

Alcuni elementi significativi da ricordare sono:

- il piacere, manifestato dagli alunni che hanno portato a scuola le storie, nel veder valorizzato il loro impegno

– la delusione di alcuni bambini di non aver contribuito con un testo all'attività che si va via via concretizzando.

Naturalmente questo aspetto è stato fatto superare dall'insegnante, valorizzando compiti diversi all'interno dei vari gruppi

27/04/15Ins. Zacchigna

Realizzazione della “collana” di libri:STORIE NEL PIATTO

(Tale attività è in continuazione rispetto a quella del giorno precedente)

L'insegnante invita gli alunni a realizzare concretamente i libricini: su fogli colorati di forma circolare vengono incollati i disegni e i testi delle storie, rilegati con una con

LSCPI: diario di navigazione, CLASSE II B 4

una copertina in cartoncino adeguata, munita di linguetta di chiusura, in modo da permettere di rimanere attaccati ad un cartellone – tavolo mediante l'uso di un pezzetto di velcro.

I libri perciò, oltre a rimanere esposti per la fruizione della classe, possono anche venir staccati e riletti ogni qualvolta lo si desidera.

Da osservare che alla data odierna sono pervenuti solo due testi in lingua originale

29/04/15Ins. Zacchigna

Allestimento della TAVOLA DELLE STORIE

L'insegnante , con tutti i bambini, provvede all'allestimento del cartellone – tavolo, con tanto di tovaglia, piatti e posate.

Il livello di gradimento è molto elevato, i bambini sono molto entusiasti del risultato

07/05/15 Ins.Zacchigna

Si invitano le famiglie, tramite comunicazione sul libretto personale dei bambini che hanno portato i testi in italiano , a far pervenire le traduzioni in lingua originale, se possibile

11/05/15 Ins.Zacchigna

2 ore Testo collettivo : Storie in insalata Su proposta dell'insegnante, i bambini creano un unico testo con frammenti presi da tutte le storie portate dagli stessi. E' stato un lavoro molto coinvolgente ; il prodotto finale ha soddisfatto tutti; da rilevare come lo sviluppo del testo abbia assunto un carattere “ciclico” ( si è arrivati da dove si era partiti), aspetto evidenziato dagli alunni stessi.

LSCPI: diario di navigazione, CLASSE II B 5

Tutti i lavori realizzati sono in visione a disposizione di alunni, genitori ed insegnanti nel corridoio al III° piano della Scuola.

LSCPI: diario di navigazione, CLASSE II B 6

PROGETTO MIUR L.S.C.P.I.ANNO SCOLASTICO 2014-2015

I.C. DIVISIONE JULIASCUOLA PRIMARIA F.DARDI

CLASSI IIIA-IIIB DIARIO DI NAVIGAZIONE

TEMA DEL MODULO

ALLA RICERCA DAL TESTO SCRITTO ATTRAVERSO L'ARTE:

PAESAGGI IN MOVIMENTO

INTRODUZIONE

PERCORSO DIDATTICO Si è iniziato il percorso partendo dall'analisi non specialistica e collettiva di quadri di pittori famosi che potessero suscitare l'interesse degli alunni. Il proposito principale è stato quello di far cogliere i particolari presenti nell'opera d'arte al di là della sua bellezza complessiva.Successivamente è sato richiesto ai bambini di realizzare graficamente prodotti analoghi con particolare attenzione per i singoli dettagli.Il delicato passaggio dall'arte al testo scritto è stato guidato dall'insegnante che ha richiesto la produzione di un racconto fantastico individuale. In un secondo tempo gli alunni sono stati guidati nell'analisi dei testi prodotti per poi arrivare ad una produzione collettiva attingendo opportunamente dai lavori dei singoli. La realizzazione del progetto ha richiesto un numero di ore maggiore rispetto a quello previsto, in particolare per le attività connesse alla produzione scirtta collettiva e a quella grafica. Ha permesso agli alunni coinvolti di avvicinarsi all'arte in maniera spontanea e divertente, offrendo occasioni per sviluppare sensibilità critica ed estetica sia nei confronti delle opere d'arte che delle loro produzioni scritte e grafiche. E' stato molto positivo il lavoro a piccoli gruppi all'interno dei quali c'è stato affiatamento e spirito di collaborazione (in taluni casi inaspettati): l'esperienza è stata offerta agli alunni anche come occasione per maturare sul piano delle relazioni.

DATA DOCENTE ORE U.D. / OBIETTIVI NARRAZIONE DESCRITTIVA DELL’INTERVENTO

18/05/15 (IIIB)

19/05/15-21/05/15 (IIIA)

Insegnante di lingua italiana

Insegnante di lingua italiana

2

2

IT1, 2, 3, 4, 5,6 Osservazione di riproduzioni dell'opera nei testi e al PC;

descrizione individuale soggettiva ed oggettiva e compilazione di schede di rilevamento

18/05/15 (IIIB)

22/05/15 (IIIA)

Insegnante di matematica ed arte

Insegnante di matematica ed arte

2

2

A1

A2, 3

A4

Osservazione di riproduzioni dell'opera (immagini nei testi, stampe a colori realizzate al computer)

Formazione dei gruppi di lavoro, consegna di fotocopie riportanti dei tracciati con un diverso numero di linee guida per la riproduzione dell'opera scelta o fotocopie a colori (da utilizzare per il puzzle)

La fase della riproduzione è stata preceduta dall'analisi e classificazione delle linee presenti inizialmente sul foglio.

La formazione dei gruppi è avvenuta per sorteggio; ogni gruppo ha lavorato dedicandosi ad una delle seguenti attività: la riproduzione fedele, la libera interpretazione, la riedizione da colori freddi a colori caldi, il puzzle

19/05/15 (IIIB)

Insegnante di matematica ed arte

1

MO1, 2

In palestra: è stato chiesto ai gruppi di lavoro di esprimere con il linguaggio corporeo le emozioni provate osservando l'opera "La notte stellata". C'è stata una certa riluttanza e un generale imbarazzo; perciò in alternativa si è pensato di far rappresentare agli alunni l'opera suddetta con il materiale e gli attrezzi della palestra.Tale proposta è stata accolta con sorprendente entusiasmo ed i gruppi si sono divertiti a guardare gli altri e ad esprimere le loro preferenze.

21/05/15-27/05/15 (IIIB)

26/05/15-28/05/15 (IIIA)

Insegnante di lingua italiana

Insegnante di lingua italiana

4

4

IT 1, 2, 3, 4, 5, 6,

IT 7, 8, 9, 10

Confronto e discussione sui testi prodotti individualmente dagli alunni, finalizzati alla scelta di estratti per la produzione scritta collettiva di una leggenda

Costruzione della leggenda

22/05/15 (IIIA)

25/05/15 (IIIB)

Insegnante di lingua italiana

Insegnante di lingua italiana

2

2

IT 1, 2, 3, 4, 5, 6 Letture sulla vita degli autori delle opere

25/05/15-28/05/15 (IIIB)

29/05/15 - 5/06/15 (IIIA)

Insegnante di matematica ed arte

Insegnante di matematica ed arte

4

4

A4

Prosecuzione della rappresentazione grafica

28/05/15 (IIIB)

5/06/15 (IIIA)

Insegnante di lingua italiana

nsegnante di lingua italiana

2

2

LS1, 2 Laboratorio di scrittura e lettura plurilingue

3/06/15 (IIIB)

9/06/15 (IIIA)

Insegnante di lingua italiana

Insegnante di lingua italiana

2

2

IT 7, 8, 9, 10 Conclusione leggenda e stampa (in aula di informatica)

9/06/15 (IIIA) Insegnante di matematica ed arte

1

MO1, 2 In palestra suddivisi nei gruppi di lavoro: ad ogni gruppo è

stato chiesto di rappresentare l'opera "La grande onda di Kanagawa" assumendo opportune posizioni corporee.L'attività è stata accolta e svolta con entusiasmo da tutti i gruppi; i bambini stessi hanno poi proposto di riunirsi tutti insieme per creare un'unica grande rappresentazione

PROGETTO MIUR L.S.C.P.I. I.C. DIVISIONE JULIA

SCUOLA: DARDI

CLASSE: 4A

DIARIO DI NAVIGAZIONE TEMA DEL MODULO: Dall'ascolto al fumetto. DATA

DOCENTE

ORE

U.D. / OBIETTIVI

NARRAZIONE DESCRITTIVA DELL’INTERVENTO

RIFLESSIONI INTERPRETAZIONI

17,18/323/324/3

PorroDonàDonà

222

-Ascoltarebranimusicali.-Esploraresensazioni,statid'animoevocatidall'ascolto.-Esplorareleimmaginievocatedall'ascoltodimusicheeuropee.-Raccontarequantoemersodall'ascoltodelbranoeindividuaresomiglianzenelraccontodeglialtri.-Scriveretesti.

- Ascoltodimusicaeuropea -L'insegnantehaformatogruppidilavoroinbaseallesomiglianzeemerseduranteladescrizione.-Glialunnihannoincominciatoascrivereiraccontiscaturitidallelorofantasie.-Conclusionedellavorodiscrittura.

Con questo progetto, gli alunni hannopotuto allargare le loro modalità dirielaborazioneinquanto,hannoutilizzatole tecniche di trasformazione di un testoscritto in fumetto, già acquisite inprecedenti laboratori di scrittura creativaeditecnichedelfumetto.In questa occasione, hanno avutol’opportunità di utilizzare le immaginievocate dall’ascolto di espressionimusicali di diverse nazionalità, percomporre i loro testi e, interpretandoquindi, i brani ascoltati con il linguaggiograficopittorico.

31/3e8/415/420,21,22/424/4

PorroPorroDonàDonà

2256

-Saperriconoscereleespressionimusicalididiversenazionalità.-Distinguereglistrumentiutilizzatiperlaloroesecuzione.-Saperriconoscereleespressionimusicalididiversenazionalità.-Distinguereglistrumentiutilizzatiperlaloroesecuzione.-Raccontarequantoemersodall'ascoltodelbranoeindividuaresomiglianzenelraccontodeglialtri.-Scriveretesti-Applicarelatecnicadelfumetto,trasformandoinvignetteibreviraccontiscrittiinpiccoligruppi

-Ascoltodimusicaindianaconilflautobantoo.-Ascoltodimusicacinese-L'insegnantehaformatogruppidilavoroinbaseallesomiglianzeemerseduranteladescrizione.-Glialunnihannoincominciatoascrivereiraccontiscaturitidallelorofantasie.-Conclusionedellavorodiscrittura-L’insegnantehapermessoaglialunnidiscegliereipropricompagniperformaregruppidilavorodiversidaquelliconiqualiavevanolavoratonellastesuradeitesti

Non si sono rilevate criticità. Anzi, illavoroèstatosvoltoinmodofluidoeconlavivacepartecipazionedituttalaclasse

8,12,15,19/5

Donà

6

-Applicarelatecnicadelfumetto,trasformandoinvignettteibreviraccontiscrittiinpiccoligruppi

-Conclusioneditutteletavoledeifumetticonrelativascritturadeibalooninlinguacinese,araba,francese,serba,tedescaespagnola

PROGETTO MIUR L.S.C.P.I. I.C. DIVISIONE JULIA

SCUOLA: Ferruccio Dardi

CLASSI: quarta B , quarta C

DIARIO DI NAVIGAZIONE TEMA DEL MODULO " Lo scriverò nel vento" di Zulfu Livaneli: un messaggio d'amore ed amicizia che travalica i confini. DATA

DOCENTE

ORE

U.D. / OBIETTIVI

NARRAZIONE DESCRITTIVA DELL’INTERVENTO

RIFLESSIONI INTERPRETAZIONI

4/3/15

Guglielmo IV C Sereno IV B coadiuvati dagli insegnanti Bartoli IV B e Mantovani IV C

vengono programmate:2 ore settimanali per l'attività di coro da svolgersi in 8 settimane circa; 3 ore per L'attività grafico-pittorica e 3 ore per la produzione linguistica.

Attenendoci alle più recenti indicazioni delle neuroscienze il percorso si espleterà all' interno di una unità didattica, articolata come segue: ascolto della musica della canzone turca Lo scriverò nel vento; percezione del ritmo della frase musicale; intonazione della canzone in lingua italiana e con il ritornello in turco; espressione grafico-pittorica relativa alle

Le due classi hanno partecipato nell'anno scolastico 2011-2012 agli albori del progetto LSCPI . all'entusiasmo iniziale da parte delle famiglie coinvolte è subentrato un progressivo ed inesorabile disinteresse, tanto che la partecipazione dei genitori e nonni, massiva all'inizio, si è ora ridotta ad una sola disponibilità offerta dalla professoressa Cevik- Sisli a supporto di questo progetto. Al quarto anno di frequenza, proprio grazie a questo progetto, si è creata un intesa ed una collaborazione serena e costruttiva sia tra gli alunni che

Tutti gli alunni, fin dalle prime fasi del progetto, hanno dimostrato serietà, impegno ed entusiasmo. In tal senso si è rivelata fondamentale la collaborazione costante, gratuita ed altamente professionale della professoressa Aysun Cevek-Sisli che ha dato il tono al progetto. Particolarmente interessante è stato osservare il primo approccio degli alunni alla lingua turca, il loro entusiasmo e gli sforzi attuati per ottenere una corretta pronuncia. Eventuali note salienti su interventi o prodotti I punti di forza nell'attuazione di questo progetto stanno tutti nella

emozioni e suggestioni provate durante l'ascolto; produzione di un elaborato relativo al testo ascoltato.

tra gli insegnanti delle due sezioni. le stesse, infatti, lavorando con tempi scuola diversi hanno avuto rare occasioni di condivisione. Significativa è stata la coesione dei due gruppi e l'integrazione delle due classi che hanno formato un nuovo "unicum" Durante le prime fasi del progetto, l'attuazione dello stesso è stata stimolo di creatività: si è pensato, infatti, di di inserire una canzone dialettale, simbolo della nostra città, La marinaresca. Questa idea ci è sorta spontaneamente, poiché Trieste, " crogiolo di razze" (Italo Svevo-Ettore Schmitz) è stata sempre accogliente verso tutte le razze e le religioni, fin dai tempi dell'impero asburgico.

buona volontà e disponibilità degli insegnanti, nell'entusiasmo degli allievi e nella prestazione d'opera gratuita della pianista. La criticità consiste nella mancanza assoluta di finanziamento che ha costretto docenti ed esperti esterni a lavorare gratuitamente e a reperire i materiali necessari a proprie spese. Sarebbe gradito, in futuro, qualora dovessimo proseguire il progetto, ricevere un adeguato finanziamento nonchè il dovuto riconoscimento professionale ed economico. Per quanto sopra espresso, alle attuali condizioni ci sembra difficilmente proseguibile questo progetto. Gli alunni hanno appreso in tempi brevi sia l'intonazione della canzone, l'interiorizzazione della melodia e la corretta pronuncia delle parole grazie alla sinergia delle forze in campo ed agli apporti individuali delle diverse professionalità coinvolte nel progetto. Osservazione del processo di apprendimento circa: tempi, modalità della comunicazione, stimoli e interesse, interventi.