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Vol. 102 - No. 4 MINERVA MEDICA 277 fective since the first/third therapy up to the restitutio ad integrum. It has also been demonstrated that the maximum efficiency of the Deep Oscillation ® and nonsteroidal an- ti-inflammatory drugs synergetic treatment is probably due to the elctromagnetic radia- tions able to facilitate the pharmacological uptake. Conclusion. This study confirms the capacity of the electrostatic energy, released by Deep Oscillation ® , to stimulate the patient’s neu- rosensory system, raising his pain threshold and facilitating his pharmacological uptake and restoring his functional recovery more quickly. Key words: Radiation - Wounds and injuries - Pain. M agneti, correnti elettriche e campi ma- gnetici variabili nel tempo hanno spes- so giocato un ruolo importante nella medi- cina. Pietre con proprietà magnetiche naturali (magnetite) son state usate da antiche cul- ture per indurre qualche effetto terapeutico. Oggi l’applicazione dei campi elettroma- 1 Poliambulatorio del Secondo Parere Modena, Italia 2 Dipartimento di Scienze Biologiche e Biomediche Glasgow Caledonian University, Glasgow, UK 3 Dipartimento di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia Clinica Chirurgica, Modena, Italia MINERVA MED 2011;102:277-88 G. FISTETTO 1 , T. IANNITTI 1, 2 , S. CAPONE 3 , F. TORRICELLI 3 , B. PALMIERI 3 Deep Oscillation ® : esperienze terapeutico-riabilitative con un nuovo innovativo strumento ad azione elettrostatica DEEP OSCILLATION: TERAPEUTHIC-REHABILI- TATIVE EXPERIENCES WITH A NEW ELECTRO- STATIC DEVICE Aim. Deep Oscillation ® is an apparatus that produces low frequency electromagnetic ra- diations able to modulate immune reactions and, therefore, applicable to pain, tumour and inflammation treatments. The aim of this study is to evaluate how the Deep Oscilla- tion ® therapy works on conventional therapy resistant patients as the apparatus can be applied either to trauma derived fom surgical wounds or on sports post-traumatic oedema, low back pain and/or sciatalgic pain and cer- vicobrachial pain. Methods. In the first part of the study, 34 cases of recent surgical wounds have been treated with Deep Oscillation ® with 3 times a week visits for 20 minutes. In the same way 30 cases of sports post-traumatic oedema, 20 cases of low back pain and/or sciatalgic pain and 10 cases of cervicobrachial pain were treated. Among these patients, 15 cases had also undergone contemporaneous nonster- oidal anti-inflammatory drugs intravenous drip, electrolytes and vitamins to verify the probable synergetic efficacy of both treat- ments. Results. The results confirm that in some cases the Deep Oscillation ® treatment is ef- Conflitti d’interesse.—Nessuno. Finanziamenti.—Nessuno. Ricevuto il 23 marzo 2011. Accettato il 21 giugno 2011. Autore di contatto: T. Iannitti, Dipartimento di Scienze Biologiche e Biomediche, Glasgow Caledonian University, Glasgow, UK. E-mail: [email protected]

Deep Oscillation esperienze terapeutico-riabilitative con un ......dizionali del DO combinati con il drenaggio linfatico manuale. Lo studio è stato di tipo aperto, semplice, e si

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Vol. 102 - No. 4 MINERVA MEDICA 277

fective since the first/third therapy up to the restitutio ad integrum. It has also been demonstrated that the maximum efficiency of the Deep Oscillation® and nonsteroidal an-ti-inflammatory drugs synergetic treatment is probably due to the elctromagnetic radia-tions able to facilitate the pharmacological uptake.Conclusion. This study confirms the capacity of the electrostatic energy, released by Deep Oscillation®, to stimulate the patient’s neu-rosensory system, raising his pain threshold and facilitating his pharmacological uptake and restoring his functional recovery more quickly.Key words: Radiation - Wounds and injuries - Pain.

Magneti, correnti elettriche e campi ma-gnetici variabili nel tempo hanno spes-

so giocato un ruolo importante nella medi-cina.

Pietre con proprietà magnetiche naturali (magnetite) son state usate da antiche cul-ture per indurre qualche effetto terapeutico. Oggi l’applicazione dei campi elettroma-

1Poliambulatorio del Secondo ParereModena, Italia

2Dipartimento di Scienze Biologichee Biomediche

Glasgow Caledonian University, Glasgow, UK 3Dipartimento di Chirurgia GeneraleUniversità di Modena e Reggio Emilia

Clinica Chirurgica, Modena, Italia

MINERVA MED 2011;102:277-88

G. FISTETTO 1, T. IANNITTI 1, 2, S. CAPONE 3, F. TORRICELLI 3, B. PALMIERI 3

Deep Oscillation®: esperienze terapeutico-riabilitative con un nuovo

innovativo strumento ad azione elettrostatica

DEEP OSCILLATION: TERAPEuThIC-REhABILI-TATIVE ExPERIENCES wITh A NEw ELECTRO-STATIC DEVICEAim. Deep Oscillation® is an apparatus that produces low frequency electromagnetic ra-diations able to modulate immune reactions and, therefore, applicable to pain, tumour and inflammation treatments. The aim of this study is to evaluate how the Deep Oscilla-tion® therapy works on conventional therapy resistant patients as the apparatus can be applied either to trauma derived fom surgical wounds or on sports post-traumatic oedema, low back pain and/or sciatalgic pain and cer-vicobrachial pain.Methods. In the first part of the study, 34 cases of recent surgical wounds have been treated with Deep Oscillation® with 3 times a week visits for 20 minutes. In the same way 30 cases of sports post-traumatic oedema, 20 cases of low back pain and/or sciatalgic pain and 10 cases of cervicobrachial pain were treated. Among these patients, 15 cases had also undergone contemporaneous nonster-oidal anti-inflammatory drugs intravenous drip, electrolytes and vitamins to verify the probable synergetic efficacy of both treat-ments.Results. The results confirm that in some cases the Deep Oscillation® treatment is ef-

Conflitti d’interesse.—Nessuno.Finanziamenti.—Nessuno.Ricevuto il 23 marzo 2011.Accettato il 21 giugno 2011.

Autore di contatto: T. Iannitti, Dipartimento di Scienze Biologiche e Biomediche, Glasgow Caledonian university, Glasgow, uK. E-mail: [email protected]

Anno: 2011Mese: AugustVolume: 102No: 4Rivista: MINERVA MEDICACod Rivista: MINERVA MED

Lavoro: titolo breve: Deep Oscillationprimo autore: FISTETTOpagine: 277-88

278 MINERVA MEDICA August 2011

FISTETTO DEEP OSCILLATION

gnetici (EMF), grazie alle nuove conoscen-ze, viene utilizzata per il trattamento del dolore, dei tumori, delle infiammazioni e di altre patologie 1.

Secondo alcuni studi scientifici, le radia-zioni elettromagnetiche a bassa frequenza (LFEMR) si spostano attraverso differenti percorsi, che includono il sistema nervo-so, endocrino, riproduttivo e immunitario 2, che ne traggono rilevanti benefici.

È stato dimostrato che le LFEMR portano a una modulazione delle reazioni immunitarie umorali e cellulo-mediate. A livello cellulare l’obbiettivo principale delle LFEMR sono i granulociti, i macrofagi e i linfociti T e B 3.

Alcuni studi hanno dimostrato che le LFEMR influenzano la conformazione delle proteine sulla superficie cellulare. In questo modo è possibile modulare le interazioni tra gli agonisti. Le variazioni nell’interazione recettore-ligando inevitabilmente portano a una modulazione del segnale intracellulare.

Il Deep Oscilation® evident (DO) (Phy-siomed® Elektromedizin, Germania) è un’apparecchiatura che produce LFEMR. Si tratta di un sistema a oscillazione profonda che può essere utilizzato come apparecchio terapeutico in ambito clinico.

Il DO ha come obiettivo il trattamento di diversi problemi basato sull’effetto bio-logico delle radiazioni elettromagnetiche a bassa intensità (non termiche) e sull’azione elettromeccanica dell’elettricità statica come massaggio tissutale.

Il suo funzionamento si basa su un cam-po elettrostatico a impulsi la cui frequenza può variare da 5 a 250 hz. I campi elet-trostatici creano una vibrazione profonda per mezzo di un’attrazione e repulsione molecolare dello stroma cutaneo con una risposta elastica dei tessuti, con un mecca-nismo a effetto pompa, di microaspirazione e compressione, dovuto a oscillazioni che si propagano in profondità 4.

La ricerca preclinica è indirizzata alla co-noscenza della giusta combinazione di que-ste forze in termini di intensità, per adattare il trattamento alle condizioni cliniche del paziente.

I campi elettrostatici creano, pertanto, una vibrazione piacevole, profonda e bio-

logicamente efficace sulla cute e nel tessu-to connettivo, nel grasso sottocutaneo, nei muscoli, nei vasi sanguigni e linfatici (Figu-ra 1).

Nel loro studio Jahr et al. 5 hanno valu-tato l’azione terapeutica del DO su alcune pazienti con linfoedema secondario a inter-vento chirurgico di cancro al seno.

Tradizionalmente il linfoedema viene trattato tramite una complessa terapia fisica drenante, che consiste in massaggio di sca-rico, elasto-compressione ed esercizi, ma data l’inadeguatezza topografica del linfoe-dema al seno e al braccio si è sentita la ne-cessità di cercare un approccio terapeutico alternativo.

Lo studio effettuato aveva due obbietti-vi: stimare i sintomi (gonfiore, dolore) e le limitazioni funzionali (riduzione dell’am-piezza dei movimenti delle spalle e della colonna vertebrale) e valutare i benefici ad-dizionali del DO combinati con il drenaggio linfatico manuale. Lo studio è stato di tipo aperto, semplice, e si è integrato il massag-gio manuale in un gruppo con il ricorso alla corrente elettrostatica.

Su 21 pazienti 11 venivano trattate, oltre che con il massaggio linfatico drenante, an-che con il DO, mentre le restanti 10 pazienti (gruppo di controllo) venivano trattate solo con il massaggio manuale. Le pazienti ave-vano un’età media di 59,2 anni (range 41-74) e il tempo medio dall’intervento chirur-gico era di 4 anni e 1 mese.

Figura 1. — Raffigurazione delle oscillazioni che si pro-pagano tra i diversi strati tissutali.

Vol. 102 - No. 4 MINERVA MEDICA 279

DEEP OSCILLATION FISTETTO

Le pazienti sono state tenute sotto osser-vazione quattro settimane prima e quattro settimane dopo la terapia e otto settima-ne dopo la fine del trattamento. Sono stati valutati diversi parametri quali il dolore, il gonfiore del seno e la mobilità della spalla del lato interessato comparata alla controla-terale (Tabella I).

Nel gruppo di controllo non si è riscon-trato alcun miglioramento sull’entità del do-lore, mentre nei pazienti trattati con il DO il dolore è diminuito significativamente da un valore di 4 (prima della terapia) a un valore di 2,1 alla fine della terapia, fino ad arrivare a un valore di 2 a 8 settimane dalla fine del-la terapia. In entrambi i gruppi si è assistito a una significativa riduzione del gonfiore, ma l’efficienza della terapia convenziona-le VAS (drenaggio linfatico convenzionale)

non è stata considerata come “buona” dai pazienti.

In conclusione i risultati indicavano che il trattamento combinato del massaggio e del DO determinavano un miglioramento per quel che riguarda la riduzione del dolore, la mobilità e la riduzione del volume del linfo-edema, comparati con i risultati ottenuti per il gruppo di controllo.

In uno studio di Schonfelder e Berg 6, si sono valutati gli effetti collaterali della te-rapia conservativa del carcinoma al seno, segnatamente il linfedema indotto dalla terapia radiologica. Il terapista è connes-so all’apparecchiatura generatrice e il pa-ziente al l’elettrodo neutro (Figura 2). Le mani esercitavano una sensibile pressione sui tessuti determinandone intensità e ritmo pulsatile e, nel contempo, favorendo la dif-

Figura 2. — A, B) Il campo elettrostatico pulsante viene generato nello spazio compreso tra le mani del terapista (che in questo modo poteva fare il massaggio) e il corpo del paziente. Sia il terapista che il paziente sono connessi al DO.

Tabella I.� — Numero di pazienti con limitata mobilità della spalla 5.

Movimenti dei 21 pazienti Range normale Ipsilaterale Ipsilaterale , con range limitato Controlaterale Controlaterale con

range limitato

Rotazione esterna con abduzione di 90°

70° 75,9° 7 83,6° 1

Rotazione interna con abduzione di 90°

70° 58,9° 15 65,9° 8

Rotazione esterna 60° 61,1° 0 70,9° 0Rotazione interna 95° 58,2° 20 62,3° 20Flessione in avanti 170° 140,2° 14 157,5° 5Estensione 40° 40,0° 10 48,6° 1Abduzione 180° 132,5° 16 159,3° 6Adduzione 40° 13,7° 11 18,25° 8Abduzione senza scapola 90° 71,7° 20 80,6° 17

280 MINERVA MEDICA August 2011

FISTETTO DEEP OSCILLATION

fusione delle vibrazioni generate dal campo elettrico in profondità.

Con questo trattamento si è riscontrata una riduzione dell’entità del linfoedema dal 23% (4% severo: differenza in dimensioni >3 cm; 19% moderato: differenza in dimen-sioni 1-3 cm) al 7%.

Questa forma integrata di linfodrenaggio manuale mostra un significativo migliora-mento clinico se comparato con il linfodre-naggio tradizionale (Figura 3).

Durante lo studio sono stati presi in esa-me anche altri aspetti oltre all’edema, qua-li il dolore e i disturbi della sensibilità del seno trattato ed eventuali alterazioni della pelle come iperpigmentazione, depigmen-tazione, desquamazione.

Per quanto riguarda il dolore si è riscon-trato che il 31% dei pazienti non trattati con il DO lamentavano un dolore moderato o occasionale, mentre il 6% dei pazienti, sem-pre non trattati con il DO, lamentavano un dolore costante e pronunciato. Il trattamen-to con il Deep Oscillation® riduceva drasti-camente la percezione del dolore in questi pazienti.

In un lavoro di Johanning et al. 7 si è uti-lizzato il DO per valutare la sua efficacia nel dolore postparto e la tensione del seno, fattori importanti da un punto di vista te-rapeutico, in quanto possono influenzare negativamente il desiderio di allattamento al seno.

Cinquanta pazienti di sesso femminile (età media 29 anni) sono state trattate per 15 minuti al giorno per tre giorni.

Il trattamento ha determinato un signifi-cativo miglioramento (6 punti su una scala di controllo) per quel che riguarda il gon-fiore, l’indurimento e il dolore spontaneo e non sono stati riscontrati significativi effetti collaterali.

Korkina et al. 8 nel 2007 hanno valutato la sicurezza e l’efficacia clinica del DO sulla linfodistrofia ginoide (cellulite), condizione comune nell’85% delle donne.

Gli autori hanno utilizzato, attraverso stu-di sui meccanismi molecolari e cellulari del DO, diversi protocolli, ciascuno incentrato su diverse caratteristiche patofisiologiche della cellulite.

un primo protocollo è stato studiato per migliorare la microcircolazione nel derma e negli strati sottocutanei; un secondo proto-collo per diminuire l’infiammazione e l’ede-ma; un terzo protocollo per distruggere e prevenire la formazione dei setti fibrosi e un quarto protocollo per diminuire il nume-ro dei recettori degli estrogeni sulle cellule cutanee.

Trenta donne (età 39±9,6 anni; peso 58±6,1 kg; BMI=1,63±0,07) con diagnosi di cellulite dal primo al terzo grado (14 di gra-do I, 12 di grado II e 4 di grado III) sono state trattate con DO due volte a settimana per tre mesi, per un totale di 500-540 mi-nuti.

I risultati sono stati esaminati indipen-dentemente da tre dermatologi utilizzando fotografie digitali ad alta risoluzione.

Questo studio pilota ha confermato l’as-soluta non pericolosità del metodo e l’ele-vata efficacia nel 93% dei casi trattati.

La circonferenza superiore della coscia è diminuita da 59 a 57,1 cm, mentre la circon-ferenza inferiore da 51,4 a 49,8 cm. Le ca-ratteristiche di elasticità sono migliorate nel 48% dei casi, l’edema e l’eterogeneità degli strati sottocutanei sono migliorati nell’80% dei pazienti con cellulite moderata (grado I-II).

La sindrome post-trombotica e la malattia linfatica determinano un accumulo di fluidi che sono una sede ideale di insediamento per i batteri che possono portare a dei feno-meni infiammatori ripetuti fino ad arrivare, in alcuni casi, a infiammazioni croniche.

Figura 3. — Risultati dell’esperienza di Schonfelder e Berg 6.

120

100

80

60

40

20

0

% p

azie

nti e

sam

inat

i

Himavat decimogiorno dopo lo stop

Himavat dopoirradiazione

Senza Himavatdopo irradiazione

98 93

0 0 472

77

19

Nessuno Moderato (1-3 cm) Pronunciato (>3 cm)

Vol. 102 - No. 4 MINERVA MEDICA 281

DEEP OSCILLATION FISTETTO

È pratica comune effettuare una tripla te-rapia per questi casi, consistente in un ben-daggio seguito da una pressoterapia e da un drenaggio manuale (MD) 9.

Dopo il bendaggio l’MD è il trattamento maggiormente descritto, tuttavia, è stato di-mostrato che effettuato da solo non risulta efficace per la prevenzione del linfoedema e la sua riduzione 10.

Per migliorare l’effetto del MD è stato uti-lizzato il DO con frequenze comprese tra 80-200 hz, utili per ammorbidire i tessuti induriti e stimolare il drenaggio linfatico; frequenze comprese nell’intervallo 25-80 hz sono state utilizzate per il riassorbimen-to dei liquidi interstiziali.

Nello studio viene valutato il grado di ri-duzione del volume della gamba applican-do l’MD da solo o associato all’utilizzo del DO e facendo un paragone tra i risultati.

Il trial clinico è stato effettuato su 10 pa-zienti (7 donne e 3 uomini) di età compresa tra 55 e 83 anni (media 40 anni), con edemi omolaterali.

Il volume di tutti gli edemi, misurato pri-ma, durante e dopo le tre procedure mostra-va un significativo decremento (Figura 4).

La diminuzione volumetrica del polpac-cio, utilizzando la terapia manuale accop-piata con il DO, determinava una maggiore decongestione rispetto alla sola MD; inoltre non vi era una significativa differenza tra MD e DO, utilizzate singolarmente.

un altro lavoro dedicato al trattamento con DO (himavat® 200, Physiomed®) del linfoedema degli arti è quello di Gasbar-ro et al. 11, il cui obiettivo è sempre quello

di creare un campo elettrostatico pulsante, che permette alle fibre e agli strati tissutali di recuperare motilità e flessibilità e aumen-tare la nutrizione tissutale grazie a un incre-mento della produzione di ATP.

un’importante differenza tra il linfoede-ma e altri edemi vascolari è dovuta alla sua progressione verso la fibrosi. Questo per-ché presenta un’alta concentrazione di pro-teine che sono responsabili dell’attivazione della catena infiammatoria 12.

Nello studio 20 pazienti (16 donne e 4 uomini, di età compresa tra i 30 e i 60 anni) affetti da linfoedema degli arti sono stati sottoposti al trattamento con le DO com-binato con l’utilizzo di calze elastiche di II classe.

Il trattamento con DO (30 minuti, due volte a settimana) veniva effettuato in segui-to alla procedura di linfodrenaggio manuale (MLD).

Ogni trattamento veniva suddiviso in due fasi: inizialmente veniva utilizzata una fre-quenza medio-alta (25-80 hz, 80-200 hz) per ammorbidire i tessuti induriti e stimo-lare il trasporto dei liquidi. La seconda fase consisteva nell’utilizzo di una bassa fre-quenza (25-80 hz) per aumentare il drenag-gio interstiziale.

Dopo il trattamento venivano applicate delle calze elastiche. Le misure della circon-ferenza degli arti venivano prese su tre li-velli: caviglia, terzo superiore della gamba e terzo superiore della coscia (Tabelle II, III).

Inoltre venivano effettuati esami ecogra-fici agli stessi livelli per valutare la morfo-logia e lo spessore tissutale prima e dopo il trattamento (Figure 5, 6).

Grazie all’utilizzo del DO si è ottenuta una notevole riduzione della circonferenza degli arti affetti, inoltre attraverso la combi-nazione della fisioterapia decongestionante e del DO che erano in grado di stimolare il movimento dei fluidi interstiziali si è as-sicurata un miglioramento della qualità del trattamento, una riduzione dei tempi di trat-tamento con degli effetti positivi sulla qua-lità di vita dei pazienti. Oltretutto i pazienti potevano continuare la terapia in maniera autonoma a casa.

Mikhalchik et al. 13 hanno investigato gli

Figura 4. — Calo volumetrico del polpaccio (%δV/min) ottenuto tramite MD, DO e entrambe le procedure simul-taneamente 9.

0,2

0,1

0

% δ

V/m

in

DM Himavat Himavat + DM

282 MINERVA MEDICA August 2011

FISTETTO DEEP OSCILLATION

effetti del DO su differenti parametri immu-nologici di sangue umano e animale.

La produzione di radicali liberi dell’os-sigeno da parte dei globuli bianchi o in presenza di altri componenti del sangue (sangue intero) viene considerata come un’attivazione addizionale delle difese im-munitarie contro le infezioni virali o batte-riche ed è strettamente interconnessa con l’aumento del Ca++ intracellulare.

un debole campo elettromagnetico sem-brava attivare il trasporto del calcio in vari tipi di cellule. La generazione di specie reat-tive dell’ossigeno veniva studiata tramite la chemiluminescenza del luminolo e la produ-zione di radicali liberi veniva indotta aggiun-gendo al sangue phorbol myristate acetate.

La chemioluminescenza in risposta al

PMA veniva monitorata per 30 minuti. Que-ste misurazioni venivano effettuate su san-gue intero e su wBC esposte e non esposte (controllo) al campo del DO.

Gli autori hanno voluto studiare gli effet-ti del DO sulla degranulazione piastrinica ADP indotta, dove le variazioni della con-centrazione degli ioni calcio giocano un ruolo importante.

Otre al normale ruolo fisiologico dell’ag-gregazione piastrinica, un’attivazione pia-strinica intravascolare è un chiaro sintomo della formazione di un coagulo, poiché si pensa che un debole campo elettromagne-tico possa aprire i canali cellulari del calcio, si può logicamente supporre che il campo del DO possa attivare in maniera moderata le piastrine.

Tabella II.� — Misure circonferenza arto 11.

Segmento Media prima del trattamento (cm)

Media dopo trattamento (cm)

Intervallo prima del trattamento (cm)

Intervallo dopo trattamento (cm)

1/3 inferiore gamba 25,9 24,9 22,0-32,0 21,0-34,01/3 superiore gamba 39,3 38,4 36,0-45,0 35,0-44,01/3 superiore coscia 63,6 62 57,0-75,0 55,5-73,5

Tabella III.� — Misure spessore sub-cutaneo 11.

Segmento Media prima del trattamento (cm)

Media dopo trattamento (cm)

Intervallo prima del trattamento (cm)

Intervallo dopo trattamento (cm)

1/3 inferiore gamba 4,12 3,97 3,50-5,09 2,1-3,51/3 superiore gamba 6,26 6,14 5,73-7,16 5,57-7,001/3 superiore coscia 9,86 9,67 8,83-11,7 7,95-11,3

Figura 5. — Finestra ecografica di un arto con linfoede-ma ed evidente connettivizzazione e presenza di laghi linfatici 11.

Figura 6. — La stessa finestra ecografica: evidente ridu-zione dell’accumulo di linfa e della connettivizzazione dopo il trattamento 11.

Vol. 102 - No. 4 MINERVA MEDICA 283

DEEP OSCILLATION FISTETTO

Per valutare questo aspetto si è utilizza-to del sangue di coniglio ricco in piastrine. Sulle basi dei risultati ottenuti dagli espe-rimenti in vitro gli autori concludono che:

1. l’esposizione delle cellule bianche iso-late al campo elettrico del DO non altera il pathway biochimico che induce la forma-zione di radicali dell’ossigeno;

2. l’esposizione del sangue intero dopo aggiunta di PMA (attivatore della protein Ki-nasi C) al campo elettrico del DO determi-nava un aumento della produzione di radi-cali liberi del 40-45%. Poiché il PMA simula uno dei più importanti meccanismi di difesa contro batteri, virus e cellule cancerogene gli autori concludono che il campo elettrico del DO possa agire come fattore immuno-stimolante;

3. l’incubazione delle piastrine esposte al debole campo elettrico non influisce sulla degranulazione piastrinica o sull’aggrega-zione, quindi le D.O. non aumentano il ri-schio di trombosi;

4. possibile ruolo antinfiammatorio del DO.

In un altro lavoro, sempre Mikhalchik 14 ha valutato l’effetto del DO sulla guarigione delle ferite.

L’esperimento è stato condotto sui ratti sul cui dorso veniva incisa una ferita ampia 1,5 cm e profonda 0,2 cm. La ferita veniva trattata con soluzione fisiologica e poi rico-perta con Tegaderm (3M®) in maniera tale che rimanesse umida e non si formasse una crosta. Il lavaggio e la copertura col Tega-

derm veniva effettuata per 8 giorni, dividen-do gli animali in due gruppi da 10.

Gli animali del gruppo 1 venivano tratta-ti solo con soluzione fisiologica, quelli del gruppo 2 venivano trattati due volte al gior-no per 15 minuti con DO.

Le misure dello stato della ferita veniva-no effettuate al quarto e all’ottavo giorno. Gli autori hanno verificato l’azione cicatriz-zante, l’azione antinfiammatoria e l’effetto antiedematoso del DO.Per valutare l’effetto cicatrizzante hanno misurato le variazione d’aria della ferita (planimetria) utilizzando un apposito software (Tabella IV).

Per valutare l’azione antinfiammatoria (Tabella V, Figura 7) è stata valutata l’attività

Tabella IV.� — Risultati planimetrici (mm2, media ± SD) 14.

Dimensioni della feritaIntraoperatoria 4 giorni dopo l’operazione 8 giorni dopo l’operazione

Deep Oscillation 857,78 ± 43,57 528,47 ± 82,71* ; ** 37,55 ± 27,21 * ; **Controllo 851,2 ± 62,87 619,62 ± 69,62 * 140,67 ± 79,12 *

*P=<0,05 vs. dimensioni della ferita intraoperatoria; **P=<0,05 vs. controllo.

Tabella V.� — Margine della ferita (kmol/g, media ± SD) 14.

Prima dell’operazione 4 giorni dopo operazione 8 giorni dopo operazione

Pelle normale 110,6 ± 55,4 — —Deep Oscillation — 180,9 ± 42,3** 201,7 ± 94,8**Controllo — 298,8 ± 32,9** 360,5 ± 146,8*

*P=<0,05 vs. pelle normale; **P=<0,05 vs. controllo.

450

400

350

300

150

250

200

0

50

100

mm

2

Operazione 4 giornidopo operazione

8 giornidopo operazione

*

*

Figura 7. — Deep Oscillation® contribuisce ad accelerare e migliorare il processo di cicatrizzazione. Gli effetti po-sitivi sono documentati dal significativo miglioramento dei parametri planimetrici e biochimici (non riportati) di guarigione della ferita (in grigio scuro misure con DO, grigio controllo; * P=<0,05 vs. controllo) 14.

284 MINERVA MEDICA August 2011

FISTETTO DEEP OSCILLATION

della mieloperossidasi misurata su campio-ni di sangue.

L’attività della perossidasi è stata deter-minata misurando l’entità della conversione della o-dianisidina nei suoi prodotti colorati in presenza di h2O2, misurando l’assorban-za a 560 nm dopo 5 minuti dall’aggiunta di acido o-fosforoso.

L’edema è stato valutato tramite il rap-porto tra tessuto umido e tessuto secco. Campioni di pelle fresca venivano pesati e quindi asciugati fino a quando il peso secco termina di variare (Tabella VI, Figura 8).

A livello interstiziale, Deep Oscillation® agisce creando correnti di flusso nella so-stanza fondamentale, permettendo così un ulteriore trasporto di liquido interstiziale e principi attivi (proteine, sostanze di scarto cellulare, neurotrasmettitori ecc.). L’attiva-zione meccanica permette di mantenere aperti gli spazi interstiziali, favorendo così il drenaggio. La riduzione dell’edema locale con presenza di infiammazioni asettiche si effettua con estrema rapidità. È stata inoltre dimostrata l’efficacia del trattamento riguar-do alla riduzione delle tumefazioni e in pre-

senza di stati cronici permette di ammorbi-dire le fibrosi e l’indurimento dei tessuti.

È stato anche considerato l’effetto delle oscillazioni profonde sui traumi sportivi 15; tra i più comuni traumi figurano distorsioni e danni ai legamenti che poi spesso deter-minano un edema post-traumatico.

Due squadre di calcio sono state suppor-tate da una sezione di medicina dello sport e tra i giocatori 14 sono stati trattati per 49 traumi di diverso tipo (età media 23,9 anni).

un’analisi soggettiva dei sintomi è stata effettuata tramite la scala VAS e vi era un miglioramento dei sintomi partendo da una linea di base di 8,7 fino a un valore di 2,1 post-trattamento (P=0,001).

Si sono avute buone indicazioni riguardo al riassorbimento degli edemi, al migliora-mento della troficità e della mobilità dei tes-suti e la guarigione delle ferite.

La terapia con DO, oltre a essere di faci-le attuazione, non comportava alcun effetto collaterale e i pazienti valutano positiva-mente la terapia.

I diversi studi relativi alla terapia con DO indicano quindi:

— riduzione dei tempi di trattamento quando associato a terapie classiche;

— miglioramento della qualità di vita dei pazienti;

— significativa riduzione del dolore; — azione immunostimolante; — azione antiinfiammatoria e antiossi-

dante; — riduzione del gonfiore, degli edemi,

del rossore cutaneo; — azione antifibrotica; — accelerazione della guarigione dei

tessuti danneggiati; — miglioramento della qualità dei tessu-

ti.Il trattamento, inoltre, risulta del tutto in-

dolore e privo di effetti collaterali (Figure 9, 10).

Materiali e metodi

Lo strumento è stato da noi utilizzato nell’ambulatorio del Secondo Parere, per trattare un certo numero di pazienti resi-

Figura 8. — Effetto antiedematoso. Relazione peso del tessuto/peso del tessuto secco (in grigio scuro misure con DO, grigio controllo; * P=<0,05 vs. controllo) 14.

Tabella VI.� —  Rapporto del peso tra tessuto umido e tessuto secco, tessuto di granulazione (g/g, media ± SD) 14.

4 giorni dopo l’operazione

Deep Oscillation 1,977±0,213*Controllo 2,398±0,266

*P=<0,05 vs. controllo.

2,20

2,15

2,10

2,05

1,90

2,00

1,95

1,80

1,85

g/g

Operazione 8 giorni dopo operazione

*

Vol. 102 - No. 4 MINERVA MEDICA 285

DEEP OSCILLATION FISTETTO

stenti alle terapie convenzionali e che non avevano tratto giovamento definitivo in pre-cedenti protocolli terapeutici eseguiti altro-ve.

In particolare abbiamo trattato 34 casi di ferite chirurgiche recenti (intervento esegui-to 7-20 giorni prima) di chirurgia addomi-nale (6 incisioni laparotomiche), chirurgia mammaria (6 quadrantectomie, 2 mastec-tomie), chirurgia tiroidea (4 casi), chirurgia erniaria (8 casi), chirurgia dermatologica (8 casi: 4 cisti sebacee di dimensioni superiori a 3 cm, 4 lipomi di dimensioni superiori a

4 cm) e due ulcere degli arti inferiori con gemizio di essudato.

Le sedute praticate tre volte la settimana di 20 minuti ciascuna avevano lo scopo di ridurre l’edema perincisionale, il dolore alla pressione, e aumentare la mobilità attiva e passiva della muscolatura chirurgicamente incisa o divulsa, in pratica la reintegrazione funzionale.

Per ciò che attiene al recupero funziona-le, lo strumento è stato utilizzato in 30 casi di edema postraumatico sportivo (calcio, basket, scii) relativo a caviglia, ginocchio,

Figura 10. — Azione mobilizzatrice dell’essudato indotta dal trattamento con un accentuato rilascio di liquidi dall’area ulcerata.

Figura 9. — Vari utilizzi di DO.

286 MINERVA MEDICA August 2011

FISTETTO DEEP OSCILLATION

Nel caso di ulcerazioni aperte con ca-ratteristiche di gemizio essudativo era evi-dente l’azione mobilizzatrice dell’essudato indotta dal trattamento e consistente in un accentuato rilascio di liquidi dall’area ulce-rata (Figura 11).

Per quanto riguarda la sinergia parente-rale endovenosa e il trattamento fisiatrico, abbiamo riscontrato la massima efficien-za utilizzando insieme le due procedure, a significare presumibilmente che l’effetto iperemizzante e drenante dello strumento accentua l’uptake del cocktail farmacologi-co, incentivando la decongestione dell’area traumatica e accelerando la guarigione dell’arto o della superficie affetta (Figura 12). Da questo punto di vista non abbiamo riscontrato precedenti contributi in lettera-tura.

Conclusioni

L’esperienza clinica personale sullo stru-mento DO ha consentito di conseguire ri-sultati clinici significativi; non era nostro intento in questo articolo effettuare alcuna comparazione con altri strumenti fisiatrici, ma più semplicemente orientare la stru-mentazione a intenti problem solving, uti-lizzando uno strumento semplice e di pra-tica utilità.

L’energia elettrostatica sprigionata dal DO è percepita dall’apparato neurosensoriale

spalla, polso, 20 casi di dolore lomboscia-talgico e lomboalgico in pazienti con attitu-dini sedentarie e 10 casi di dolore cervico-brachiale.

Tutti i pazienti erano stati trattati con far-maci antinfiammatori (FANS) per via topica e sistemica, senza adeguati risultati.

Lo studio è stato di tipo semplice, aperto, e rivolto a stabilire il grado di efficacia tera-peutica dello strumento, verificando, in base a un protocollo di tre sedute in trattamento settimanale la soglia di efficacia in termini di miglioramento subiettivo (del paziente) e obiettivo (valutazione del medico).

In base ai risultati di efficacia un gruppo di 15 pazienti, ugualmente suddivisi tra i pa-zienti con edema postraumatico, pazienti con dolore lombosciatalgico e pazienti con dolo-re cervicobrachiale, è stato sottoposto a trat-tamento contemporaneamente endovenoso, mediante fleboclisi a base di FANS, elettroliti e vitamine allo scopo di catalizzare al mas-simo i tempi di guarigione oltre all’utilizzo locale dello strumento nell’area lesionale.

Risultati

I risultati ottenuti confermano che vi è stata un’efficacia di azione dalla prima alla terza seduta nel corso della settimana di trattamento in taluni casi giungendo alla re-stitutio ad integrum, in altri conseguendo un risultato significativo.

Figura 11. — Vari utilizzi di DO.

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DEEP OSCILLATION FISTETTO

Deep Oscillation® e farmaci antinfiammatori non-steroidei probabilmente dovuta alla capacità delle radiazioni elettromagnetiche di facilitare l’uptake farmacologico.

Conclusioni. In questo studio è stata confermata la capacità dell’energia elettrostatica sprigionata da Deep Oscillation® di stimolare l’apparato neurosen-soriale del paziente innalzando la soglia del dolore, facilitando l’uptake farmacologico e rendendo più rapido il recupero funzionale.

Parole chiave: Radiazioni - Ferite e lesioni - Dolore.

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propriocettivo del paziente come una con-fortevole stimolazione, che innalza la soglia del dolore e fornisce un rilevante incentivo al recupero funzionale.

Riassunto

Obiettivo. Deep oscillation® è un’apparecchiatura che produce radiazioni elettromagnetiche a bassa frequenza ritenute capaci di modulare reazioni im-munitarie e quindi applicabili per il trattamento di dolore, tumori e infiammazioni. L’obiettivo di que-sto studio è stato valutare il grado di efficacia di Deep Oscillation® su pazienti resistenti alle terapie convenzionali, applicando lo strumento sia su trau-mi da ferita chirurgica sia su edemi postraumatici sportivi, dolori lombosciatagici e dolori cervicobra-chiali.

Metodi. Nella prima parte dello studio sono stati trattati con Deep Oscillation® 34 casi di ferite chi-rurgiche recenti con sedute trisettimanali da 20 mi-nuti. Allo stesso modo sono poi stati trattati 30 casi di edema postraumatico sportivo, 20 casi di dolore lombosciatalgico e 10 casi di dolore cervicobrachia-le. Tra questi pazienti 15 sono stati inoltre sottoposti a trattamento contemporaneo con fleboclisi di far-maci antinfiammatori non-steroidei, elettroliti e vi-tamine per verificare l’eventuale efficacia sinergica dei due trattamenti.

Risultati. I risultati ottenuti confermano che il trattamento con Deep oscillation® ha efficacia già dalla prima/terza seduta in taluni casi giungendo alla restitutio ad integrum. E’ stata inoltre dimostrata la massima efficienza del trattamento sinergico con

Figura 12. — Grafico che mette a confronto i tempi di recupero funzionale nei pazienti trattati soltanto con DO con quelli trattati con DO associato a somministrazione di FANS.

DIRECT LUNG INJURYDIRECT LUNG INJURY

45

35

30

40

25

10

20

15

0

5Gio

rni n

eces

sari

per

rec

uper

o

D. O D. O D. OD. O +FANS

D. O +FANS

D. O +FANS

Edema post-traumatico Dolore lombosciatalgico Dolorecervicobrachiale

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FISTETTO DEEP OSCILLATION

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