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Corso di Storia della Critica d’Arte
Laurea Magistrale a.a.2014-15
prof. Claudia Cieri Via
Aby Warburg e la sua
sopravvivenza nel dibattito teorico-
critico contemporaneo
16° Lezione 7 maggio 2015
Aby Warburg 29 Dicembre 1927
• Da quando nel 1907 avevo letto l’opera De Sphaera del
mio indimenticabile amico Franz Boll avevo potuto
includere nelle mie considerazioni lo sviluppo
dell’elemento cosmologico con la sua ricchezza di
immagini, sicché assieme al mio fedele amico Fritz Saxl,
riuscimmo a creare una scienza dell’orientamento in forma
di immagini che ci aiutò a parlare di una nuova storia
dell’arte scientifico-culturale
• A.Warburg, Il mondo antico degli dei e il
primo rinascimento al nord e al sud, 1908
• Sulle immagini degli dei planetari
nell’Almanacco Basso-tedesco del 1519,
1908
• A.Warburg, Die antiken Goetter auf dem
Kamin in der Residenz in Landshut
Congress Munich 19/09/1909,
• Aby Warburg, La migrazione della Sphaera
barbarica, 1911
Italia e l’arte straniera , 1922
“la storia delle relazioni artistiche internazionali e
specialmente dei rapporti fra l’Italia e le altre
Nazioni attraverso i secoli”(1912)
• Aby Warburg lettera a Wőlfflin 5 aprile 1912
• ”Mi sono battuto quattro anni con gli Italiani
perché venisse centrato il tema degli scambi
culturali fra l’Italia e gli altri paesi e al fine, come
si vede dal programma, sono riuscito a farlo
approvare “
Aby Warburg, Arte italiana e astrologia
internazionale a Palazzo Schifanoia a Ferrara,
1912
• “Il cosmo formale romano dell’alto Rinascimento
italiano rivela a noi storici del’arte che il genio
artistico è finalmente giunto ad emanciparsi dalla
soggezione figurativa medievale. Per questo
motivo dovrò giustificare perché qui a Roma, in
questa sede e di fronte a un pubblico intenditore
d’arte m accingo a parlare di astrologia di questa
pericolosa nemica della libera creazione, e della
sua importanza per lo sviluppo stilistico della
pittura italiana
Catalogo di
EudossoIV sec.A.C.
Catalogo di Arato,
300 a.C
Catalogo di
Eratostene, II d.C.
Manilio, Astronomica,
I sec
Catalogo di Teucro, I
sec.d.C.
sphaera barbarica,Asia
Minore,
Teucro, Sphaera
Barbarica, (F.Boll,
1903)
Abu’Ma’shar,
Introductorim Majus,
IX sec..
F.Boll
Sphaera barbarica
1903
Abu Ma’shar,
Introductorium
Maius, IX sec.
Pietro d’Abano
Astrolabium planum,
XIV sec.
Augusta 1488
Testi astrologici
• Teucro, Sphaera Barbarica, (F.Boll, 1903)
• Abu’Ma’shar, Introductorim Majus, IX sec..
• Pietro d’Abano, Astrolabim planum, Augusta
1488
• Manilio, Astronomica, I sec.,, 1417
Orientierung
Perseo, Aratea (IV sec. A.C.), Leida, Biblioteca universitaria
Abu Ma’shar,
Grande Introduzione
• Come primo decano dell’ariete si presenta
un uomo nero dagli occhi rossi ha i fianchi
cinti di un panno bianco, terribile
nell’aspetto quasi ad indicare la sua capacità
di proteggere; egli tiene alzata una scure.
Questo è un uomo decano armato e
dipendente da Marte.”
Pietro d’Abano, Astrolabium Planum, 1488
Abu’Ma’shar
Introductorim Majus, IX sec..
• Gli indiani affermarono che in questo decano si
leva un uomo nero dagli occhi rossi, di alta
statura, di grande coraggio e di sentimenti elevati.
Egl porta un’ampia veste bianca cinta in mezzo da
una corda. L’uomo è adirato sta dritto custodisce e
osserva
•Manilio, Astronomica, I sec.
Aby Warburg,
Arte italiana e astrologia internazionale a Palazzo
Schifanoia a Ferrara, 1912
Francesco del Cossa : «[…] supera l’elemento
extrartistico dell’intromissione letteraria»;
mentre una maggiore attenzione per il valore iconografico
delle immagini nel rapporto con la tradizione testuale
«[…] si manifesta tanto più nettamente in quelle
immagini dei Mesi a Palazzo Schifanoia, in cui una
personalità artistica più debole non riesce a imporsi
all’arido programma e a dar vita alla raffigurazione» .
Aby Warburg, Arte italiana e astrologia
internazionale a Palazzo Schifanoia a Ferrara,
1912
• Compagni di studi! La soluzione di un enigma figurato, quando per giunta non lo si può illuminare a proprio agio, ma soltanto intravedere cinematograficamente, non era naturalmente fine a se stesso della mia conferenza.
• Con questo tentativo isolato, che ho sato fare volevo permettermi un’arringa a favore di un ampliamento metodologico dei confini tematici e geografici della nostra disciplina.
Aby Warburg, Arte italiana e astrologia
internazionale a Palazzo Schifanoia a Ferrara,
1912
• Con il mio tentativo di interpretare gli affreschi di Palazzo Schifanoia mi auguro di aver mostrato che un’analisi iconologica può rischiarare una singola oscurità e illuminare i grandi momenti dello sviluppo generale nelle loro connessioni. Un metodo simile non si deve far intimorire da un esagerato rispetto dei confini e consideri antichità Medioevo ed evo moderno come epoche connesse e interroghi altresi le opere dell’arte autonoma e dell’arte applicata in quanto sono entrambe e a pari diritto documenti dell’espressione umana.
Corso di Storia della Critica d’Arte
Laurea Magistrale a.a.2014-15
prof. Claudia Cieri Via
Aby Warburg e la sua
sopravvivenza nel dibattito teorico-
critico contemporaneo
17° Lezione 12 maggio 2015
Dalla terribilità del
monstrum alla
contemplazione nella sfera
ideale della considerazione
paganamente dotta
Dai primi adoratori delle
stelle ai calcoli degli
astronomi, dalla magia alla
matematica
Aby Warburg
Gli effetti della sphaera
barbarica nei tentativi
cosmici di orientamento, 25
aprile 1925
«La scoperta del
movimento regolare della
Terra attorno al sole
rappresenta per il piccolo
avamposto degli astronomi
l’inizio della liberazione
dalla paura dei demoni”
A.Warburg, Aereonave e sommergibile nell’immaginazione medievale,
1913
A.Warburg, Aeronave e sommergibile nella immaginazione medievale
Luftschiff e Tauchboot, negli arazzi Doria
“… si scorge il re salire al cielo in una
cassa di metallo tirata da quattro grifoni, con gran stupore
del pubblico, e subito accanto si vede com’egli era immerso
nel mare in una botte di vetro”– , diventano allegoriche dei
temi del trionfo, dell’ascesa e dunque dell’apoteosi – temi
propri dell’imperatore romano, di cui Warburg osservava
le vestigia sui monumenti romani antichi – ma anche della
discesa agli Inferi, della morte, condizione necessaria per la
resurrezione, congeniale gia` al mito dionisiaco e alle divinita`
solari delle religioni misteriche mediorientali: “L’ascesa
e la discesa di Alessandro nell’Universo echeggiano, a mio
parere, la leggenda e il culto del dio del sole che giorno per
giorno sale e discende sul suo cocchio; nel culto siriano di
Malachbel egli ci appare infatti trainato da quattro grifoni
“Ascensione e caduta
(Michelangelo),
dell’Apoteosi, del Giudizio
Universale, della caduta di
Fetonte, della discesa al Limbo”,
opere che lo studioso aveva
potuto vedere a Roma durante il suo
ultimo soggiorno
romano fra il 1928 e il 1929: dagli
affreschi e dai disegni
di Michelangelo, alla decorazione
del soffitto della sala di
David nella Galleria Borghese di
Francesco Caccianiga, al
dipinto di Alessandro Allori alla
Galleria Colonna
“L’uomo
che vuole serbare il proprio onore
o aumentare la propria
potenza e favorire il proprio
progresso, dovra` spesso esporsi
ai pericoli della Fortuna, e non
dovra` pensare molto alla
presenza dei suoi nemici nel
parlare con ingiuria di questi
perche in una vana parola non vi e`
ne valore ne forza; e
dopo essermi esposto ora a questi
pericoli, vi meraviglierete
a vedere come da ora in poi
governero` il mio impero in
modo piu` saggio, perche ho capito
quale grande vantaggio
sia il possedere forza in se stessi
Arco di Costantino,
bottega Ghirlandaio, disegno
La scena principale propriamente tragica è recitata perfettamente dai personaggi del
rilievo traianeo sull’Arco di Costantino, che oggi noi abbiamo seguito nella sua ascesa
da forza formatrice dello stile fino a questo suo apice. La struttura e il carattere
drammatico della battaglia devono l’avvincente grandezza retorica del loro stile ideale
alla rinascita dell’Antichità classica così come essa era interpretata dall’alto
Rinascimento. “ 1914
Jacob Burckhardt, Die Zeit Constantins des
Grossen , 1852
• “…un tale individuo (Costanino-Napoleone I - è
sostanzialmente areligioso…quei momenti di intimo
raccoglimento, dei quali lo spirito religioso nutre la sua
devozione, vengono in lui divorati da ben altro fuoco:
giganteschi sogni, piani di ampiezza mondiale lo
rapiscono , sui fiumi di sangue degli eserciti sacrificati.” .
•
Jacob Burckhardt, Die Zeit Constantins des
Grossen , 1852
• “…Questi (G.L.Bernini)riesce almeno a
raccogliere e ad attirare gli sguardi; là non
troviamo se non irrequietezza e distrazione: il
Bernini disprezza i particolari e lavora sempre
mirando alla totalità dell’effetto là invece ognuna
delle forme affastellate in tal modo intende essere
significativa per sé sola.” .
Jacob Burckhardt, Il Cicerone , 1888
• “….in luogo della bellezza subentrò la ricchezza, quando
il gusto si assuefece ai rilievi della colonna traiana e delle
sue imitazioni, ai sovraccarichi archi di trionfo a ogni
sorta di prodigalità plastica , era inevitabile che, come in
architettura la moltiplicazione delle membrature, così qui
l’abbondanza , anzi il formicolio delle figure escludessero
ogni vero e grande effetto”
Aby Warburg, L’entrata dello stile ideale
anticheggiante nella pittura del primo
Rinascimento, 1914
• “Gli artisti del primo Rinascimento veneravano l’Antichità risorta tanto per la sua bella regolarità tanto per la maestria con cui conferiva espressione al temperamento patetico. Ai superlativi della mimica fino allora messi al bando, si poteva dunque ricorrere come alla risorsa più adatta in un’età che lottava per un’espressione più libera in senso proprio e in senso figurato.” .
•
Donatello, Deposizione, rilevo dell’altare del Santo, Padova, Sant’Antonio
Aby Warburg, L’entrata dello stile ideale
anticheggiante, 1914
• .. Tali figure avevano dovuto apprendere […] il loro stile
espressivo pieno di temperamento “all’antica” dai
sarcofagi autenticamente antichi, ma anche dalle sculture
trionfali, giacché i primi esprimevano il pathos tragico dei
miti greci, le seconde rivelano il pathos imperatorio della
vita eroica romana Stanze.” ...
Aby Warburg, L’entrata dello stile ideale
anticheggiante, 1914
• “La retorica dei muscoli dell’’arte di Pollaiolo
…conduce vicinissimo al limite di un barocco
manierismo del linguaggio mimico svuotato di
ogni profonda comprensione delle radici tragiche
dei modelli antichi” .”