Corso Di Economia Aziendale - Airoldi

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  • 7/24/2019 Corso Di Economia Aziendale - Airoldi

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    CORSO DI ECONOMIA AZIENDALE di Airoldi, Brunetti,Coda

    Edizione 2005

    Capitolo 1 LE PERSONE, LATTIITA ECONOMICA, LECONOMA AZIENDALE

    Gli uomini si procurano i beni e i servizi di cui necessitano per soddisfare i propri bisognisvolgendo lAttivit Economica. Tuttavia a causa di problemi legati alla scarsit delle risorse,luomo interagisce con soggetti diversi detti Operatori Economici, originando un sistemaeconomico.I !o""etti #$e parte#ipano allatti%it& e#ono'i#a !ono( )a'i"lie, I'pre!e, Stato edI!tituti Nonpro*t+

    Essi sono i protagonisti ed il centro motore del Sistema Economico, nellambito dei qualivengono prese decisioni relative alle scelte pi adatte per adeguare i mezzi limitati alsoddisfacimento dei bisogni della collettivit. !e azioni delluomo sono determinate dallanecessit di soddisfare i propri bisogni, ossia stati dinsoddisfazione c"e provocano situazioni didisagio.

    #istinguiamo i $isogni %aturali, legati alla sfera biologica degli uomini& Sociali c"e riguardano laspiritualit, letica e lestetica& Essenziali, necessari per la sopravvivenza& 'oluttuari, in(uenzatidalla civilt ed avvertiti solo dopo aver soddisfatto quelli primari, e variano secondo leabitudini, della moda e del livello sociale e culturale. ) bisogni degli uomini si sono modi*caticon il trascorrere delle epoc"e e delle evoluzioni sociali.

    !uomo primitivo, per sopravvivere, doveva procurarsi il cibo, combattere contro gli animali etrovare un riparo. Oggi luomo moderno tende a migliorare la qualit della vita soddisfacendonuovi bisogni. +, infatti, insito nella natura umana, non appena si raggiunge un certo livello divita, desiderare di migliorarlo ulteriormente.

    ) i!o"nidelle persone si dispongono in gerarc"ia, cio variano in base ai redditi disponibili.Essi si soddisfano attraverso limpiego di beni o di servizi disponibili in quantit limitata.

    ) enisi distinguono in- Economici, ossia merci o servizi limitati rispetto al fabbisogno umano elindividuo sostiene un onere per procurarlo& %on Economici, sono beni liberamente disponibiliin quantit e qualit sucienti per tutti& /rimari e 'oluttuari& 0omplementari, c"e soddisfano undeterminato bisogno solo se impiegati congiuntamente& 1ungibili, c"e possono essere sostituitiad altri nel soddisfacimento di un dato bisogno& #i2erenziabili, sono beni c"e "annocaratteristic"e diverse rispetto a quelli analog"i o2erte da altre imprese& 0ommodities, sonobeni o2erti con caratteristic"e uguali da tutte le imprese& #i 0onsumo, acquistati per soddisfareun determinato bisogno senza subire altre trasformazioni, Strumentali, utilizzati per produrrealtri beni& Ad utilizzo singolo o durevoli a seconda c"e esauriscano la loro attivit con un soloutilizzo o in pi utilizzi& A consumo individuale o collettivo& /ubblici o /rivati.

    !Atti%it& E#ono'i#aconsiste nello svolgimento di operazioni di produzione e consumo deibeni economici, mediante le operazioni di trasformazione tecnica c"e si svolgono in tutti gliistituti e c"e riguardano trasformazioni *sic"e, spaziali e logic"e sulle merci, dati e conoscenze,ed operazioni di negoziazione c"e caratterizzano gli )stituti ed i sistemi economici nei quali essioperano.

    !e Ne"o-ia-ionisi classi*cano secondo loggetto scambiato, c"e siano beni pubblici, privati,mezzi monetari, copertura di risc"i e lavoro. !e negoziazioni si svolgono secondo condizioni discambio e forme contrattuali, dove spesso si aggiungono cooperazione e competizione fra gli)stituti ed operazioni di con*gurazione e di governo degli )stituti attraverso la determinazionedellAssetto )stituzionale, organizzazione, rilevazione e informazione. !e imprese operanoallinterno di un mondo molto complesso, con il *ne principale di produrre remunerazioni, ossia

    redditi& ci3 perseguito anc"e dai lavoratori e dai conferenti di capitale proprio.

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    !a produ-ione e#ono'i#a un insieme di operazioni attraverso le quali i beni sonotrasformati con limpiego di energie umane e materiali, in modo da renderli idonei a soddisfarei bisogni. ) fattori di produzione sono- materie prime, infrastrutture, lavoro, risorse naturali, benipubblici e liberi. ) fattori di produzione sono fondamentali per ogni impresa e suscitano, nellepersone c"e le conferiscono, interessi economici nei riguardi dellimpresa. ) fattori principalisono- il !avoro, inteso come complesso di azioni svolte dagli uomini c"e dedicano in modo

    continuo la propria attivit lavorativa presso limpresa, ed il 0apitale, destinato ad essereimpiegato per originare una produzione.

    ) fattori principali di produzione fanno capo allimpresa, intesa come insieme di persone c"e"anno interessi economici primari e, di conseguenza, il diritto4dovere di governarla. /er oltredue secoli, i giuristi "anno rappresentato lessenza economica della persona umana usando la*gura dell5omo Oeconomicus, soggetto egoista, orientato alla massimizzazione dei propriredditi in maniera coerente e previdente nel tempo.

    !e moderne ricerc"e economic"e tendono, invece, ad adottare la *gura di persona umana,membro di una societ, c"e svolge lattivit economica per soddisfare i propri bisogni, c"ecompiono le loro scelte economic"e con razionalit limitata e c"e condividono i valori dellasolidariet, della lealt e del progresso.

    %ella psicologia delle persone esiste un fattore c"e in(uenza il comportamento di ciascunoattraverso esperienze di mercato e le scelte sono dettate da preferenze c"e, a loro volta, sonoin(uenzate da bisogni fondamentali, da abitudini, dalle caratteristic"e dei beni, da esperienzepassate, dalle caratteristic"e delle persone con cui sinteragisce, con lobiettivo dimassimizzare il proprio benessere individuale.

    !Attivit Economica comporta una serie di continue scelte e decisioni c"e le persone seguonoattraverso la logica della razionalit assoluta o limitata. )l soggetto c"e prende una decisione,adottando la razionalit assoluta, in grado didenti*care il problema da a2rontare, gli obiettivida raggiungere saranno perfettamente c"iari, tutte le informazioni sono disponibili, compir unesame esaustivo di tutte le conseguenze legate alle diverse scelte, le alternative sarannoconfrontabili ed il decisore sceglier lalternativa migliore.

    Acquisire informazioni perseguendo razionalit assoluta, comporta costi e tempi, poic"6essendo disponibili solo in parte, si possono presentare contrasti fra le alternative ed ildecisore, dovr tener conto anc"e delle preferenze della collettivit. /er questi motivi larazionalit assoluta, in realt un modello autoptico poic"6 limitato.

    Secondo leconomista 5erbert Simon, gli individui, pi c"e fare scelte ottimali fanno sceltesoddisfacenti, per i vincoli svolti dalle organizzazioni e per i limiti imposti dal sistema cognitivoumano. )l decisore parte da attese iniziali, una prima ricerca porta ad individuare qualc"epossibile soluzione, la valuta e si potranno avere caratteristic"e inferiori, pari o superioririspetto alle attese. )n seguito avviene la correzione delle attese, attraverso cui il decisoreesamina altre possibili soluzioni, valuta le alternative ed in*ne avviene la scelta. /er perseguirei loro *ni, le persone interagiscono tra loro sia occasionalmente sia in maniera pi o meno

    stabile.!azione individuale nellambito di una societ produce bene*ci individuali e collettivi,lottenimento di tali bene*ci ric"iede comportamenti appropriati c"e sono in(uenzatidallappartenenza dei singoli a gruppi sociali ed a collettivit.

    )l "ruppo !o#iale composto da un piccolo numero di componenti c"e condividono valori difondo, orientato al perseguimento di obiettivi comuni, si forma spontaneamente, "a unastruttura sociale interna, sviluppa norme c"e tutti i membri devono rispettare, coeso epermane nel tempo se si raggiunge un equilibrio tra quello c"e ciascun membro fornisce algruppo e quello c"e si ottiene, decade quando si rompe questequilibrio. Ogni gruppo socialedeve avere un leader c"e lo guidi, una debole leaders"ip porta al declino del gruppo. Attornoad ogni persona c"e occupa una certa posizione in una collettivit si forma un sistema di attese

    di comportamento, ossia un ruolo. 7n gruppo in equilibrio quando i ruoli sono coerenti ecomplementari, se le attese sono incoerenti ed incompatibili si originano tensioni di ruolo c"ecompromettono lecacia e lesistenza del gruppo.

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    Ogni giorno le imprese prendono svariate de#i!ioni, e per sostenerle al meglio devono esserefra loro coordinate, coerenti ed in concorrenza. Ogni processo decisionale ric"iede limpiego ditempo ed energia da parte dei decisori, tali risorse essendo scarse, possono comportare c"ealcuni processi decisionali inizino ma siano subito conclusi, mentre altri possono arenarsi senzaneanc"e iniziare. !e scelte c"e scaturiscono dai processi decisionali implicano lutilizzo dirisorse limitate e di conseguenza scelte e soluzioni possono essere in concorrenza fra loro,

    infatti, uno stesso problema pu3 trovare pi soluzioni e spetter ai decisori scegliere quella pisoddisfacente da adottare.

    %elle decisioni le persone apportano ai problemi di2erenti priorit ed attribuiscono unelevatacriticit. 7na scelta si compie se viene presentata in modo compiuto e convincente comerisposta ad un problema percepito come rilevante ed urgente. ) processi decisionali delleimprese sono parzialmente strutturati con meccanismi di razionalit e le loro struttureorganizzative sono in(uenzate da procedure e routine c"e, si suppone, coerenti con gli stessiobiettivi aziendali.

    !attivit economica svolte dalle persone soggetta a spinte divergenti, poic"6 le persone"anno di2erenti valori e bisogni e le risorse disponibili sono limitate. !a ragion dessere dellasociet e la condizione essenziale per il loro ecace funzionamento la 0ooperazione tra le

    persone c"e vi fanno parte, c"e produce una 8endita Organizzativa c"e spetta a tutti quelli c"ecooperano.

    Tuttavia limperfetta conoscenza dei contributi individuali e dei risultati realizzabili, d inizio aduna serie di comportamenti opportunistici c"e porteranno a loro volta, s*ducia nel personale.!a costituzione di un rapporto di *ducia nasce da comportamenti virtuosi, funzionali allamassimizzazione del benessere individuale e ci3 porter lindividuo ad avere buone relazionisociali, bassi costi di transazione, ideali di giustizia, equilibrio e progresso.

    Tali concetti sono espressi da #ouglas 9cGregor con lanalisi delle profezie auto veri*cantiossia la Teoria di : e ;. !assetto organizzativo coerente con lipotesi organizzativa della naturaumana, causa comportamenti restrittivi ed opportunistici

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    )l 8isultato 8esiduale frutto della cooperazione e dellincertezza, ed quanto residua dopoaver remunerato tutti sulla base di patti.

    !a vita delle persone nella societ caratterizzata dalla nascita e dallo sviluppo di )stituzioni,ossia da regole e strutture di comportamento stabili per singoli e gruppi.

    !e societ c"e assumono caratteri istituzionali sono detti I!tituti, ossia elementi costituiti perdurare nel tempo, ordinati ed autonomi.

    Latti%it& e#ono'i#a !i !%ol"e ne"li i!tituti, do%e a%%iene latti%it& di produ-ione e di#on!u'o dei eni e#ono'i#i+

    !e imprese sono istituti tipicamente economici, le famiglie e lo Stato presentano caratteri dinatura sociale, etica, politica e religiosa. %egli istituti nonpro*t in alcuni casi prevalgonocontenuti economici, in altri contenuti sociali e politici.!economia aziendale studia lordine delle aziende- lazienda di consumo, di gestionepatrimoniale, familiare, di produzione, lazienda composta pubblica e lazienda nonpro*t. ) variistituti si distinguono per- le *nalit dominati, il *ne economico immediato, i portatori degliinteressi economici istituzionali, di quelli non istituzionali ed i processi economici caratteristici.

    !a a'i"lia listituto primario della societ, le sue *nalit dominanti sono di ordine sociale,etic"e e religiose, ed il *ne economico immediato consiste nellappagamento dei bisogni dellepersone c"e la compongono. Tra i *ni economici della famiglia rientra il soddisfacimento diattese economic"e dei non membri della famiglia e ci3 rappresenta il soddisfacimento degliinteressi economici non istituzionali. !a famiglia unazienda di consumo combinata con fattorilavoro e studio, il suo patrimonio formato da beni di conferimento da eredit e da risparmio, iredditi derivano dal lavoro e dalla gestione patrimoniale, e partecipa al *nanziamento delleproduzioni e dei consumi degli istituti mediante il pagamento dei tributi. ) redditi percepiti nonvengono interamente spesi e contribuiscono alla creazione del risparmio c"e pu3 essereimpiegato acquistando beni, quote di societ e concedendo prestiti.

    !i'pre!a un istituto con caratteri dominanti e *nalit di tipo economico. )l *ne economicoimmediato dellimpresa la produzione di remunerazione, i portatori degli interessi economiciistituzionali sono i prestatori di lavoro ed i conferenti di capitale di risc"io, cui sono destinate leremunerazioni prodotte dallimpresa, c"e diventano redditi e patrimoni della famiglia di cui imembri sono lavoratori e conferenti di capitale di risparmio. ) portatori degli interessi economicinon istituzionali sono i fornitori, i clienti, i conferenti di capitale di risparmio e lo Stato. !eimprese sono aziende di produzione di processi economici come le trasformazioni tecnic"e, lenegoziazioni di beni, di credito e di risc"i.

    !o Statoe gli istituti pubblici "anno lo scopo di perseguire il progresso sociale e spirituale deisuoi membri e si articolano in varie amministrazioni territoriali. %elle aziende compostepubblic"e si attuano processi economici di produzione di beni pubblici cui segue la raccolta deitributi. ) *ni economici immediati sono lappagamento dei bisogni delle persone c"e rientrano

    nella politica territoriale mediante la produzione e il consumo dei beni pubblici e laremunerazione dei lavoratori. ) portatori degli interessi economici istituzionali sono tutti icomponenti dellentit politica ed i lavoratori, mentre i portatori degli interessi economici nonistituzionali sono i fornitori, i conferenti di capitale di prestito ed altri istituti.

    Gli i!tituti nonpro*tsono di natura privata e prevedono il divieto di distribuire il reddito ed ilpatrimonio fra i suoi membri. Essi sispirano a *nalit di ordine sociale, morale e culturale enascono dallopportunit di dare spazio ad attivit di solidariet, nelle quali possono ritrovarsisia gli interessi dei singoli sia della collettivit. ) portatori degli interessi economici istituzionalisono gli associati, i donatori, lo Stato ed i lavoratori, mentre i portatori degli interessi economicinon istituzionali sono i fornitori, i conferenti di capitale di prestito, i clienti e lo Stato.

    3ran parte dellatti%it& di produ-ione non !i !%ol"e allinterno delle a'i"lie, poi#$5

    non !aree #on%eniente !e non i'po!!iile 6uando !i %o"liano adottare te#nolo"iepro"redite+

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    !e persone specializzate sono pi ecienti rispetto ad unit meno specializzate e la produzioneottenibile da unit produttive specializzate sono superiori a quelli ottenibili da una famiglia. /erquesto conveniente produrre grandi volumi di uno stesso bene da cedere, piuttosto c"eprodurre piccoli volumi di beni destinati allautoconsumo familiare.

    Esse possono operare come entit autonome scambiandosi gli input e output del mercato, ma

    ci3 comporta 0osti di Transazione, ossia costi di negoziazione particolarmente elevati quando larazionalit limitata delle persone deve confrontarsi con molta incertezza e complessit equando comportamenti opportunistici rendono dicile la ricerca di partner per realizzarescambi, conviene quindi aggregarsi in ununica autorit in cui i costi dintegrazione sono pibassi rispetto a quelli del mercato.

    Oltre allistituto della famiglia, il formarsi dimprese, Stato ed istituti nonpro*t, derivadallopportunit di sfruttare lecienza delle imprese c"e operano nei mercati stimolati dallaconcorrenza, dalle competenze, dalle capacit imprenditoriali *nalizzate a massimizzare ilbenessere individuale, dalla necessit dinterventi statali quando lazione privataprovoc"erebbe inecienza o iniquit.

    Allinterno di ogni istituto possono venirsi a creare delle realt e situazioni molto diverse dovute

    al dinamismo ambientale, del mercato e allinnovazione.

    ) tipi di sistema economico sono- )l 9odello dellAutoconsumo formato da famiglie c"e svolgonotutte le attivit di produzione e consumo. )n questo sistema non vi sono forme dispecializzazione economica ma presente una ripartizione di compiti& %el 9odello Atomisticodi 9ercato esistono persone c"e svolgono in autonomia la propria attivit lavorativaspecializzata senza raggrupparsi in imprese e le loro attivit sono coordinate da meccanismi dimercato& %el 9odello della Gerarc"ia Totale lorganizzazione statale piani*ca lintera attiviteconomica& %el 9odello della /luralit di istituti specializzati il sistema economico e sociale costituito da numerosi istituti.

    La Spe#iali--a-ione7na delle caratteristic"e pi importanti dei sistemi economici la specializzazione, c"ecomporta %anta""i, poic"6 le attivit si svolgono rapidamente, ecacemente, con menofatica e si "anno risultati di migliore qualit. Tali vantaggi sono detti Economie diSpecializzazione, determinate da- limpiego ottimale delle competenze individuali limitate edisomogenee, di2erenziazione degli orientamenti manageriali e tecnici, riduzione dei costi diapprestamento e di passaggio tra le fasi, migliori performance degli impianti specializzati edidenti*cazione e motivazione al lavoro.

    7na forte specializzazione pu3 demotivare una mansione e pu3 produrre !%anta""icome- alticosti di coordinamento c"e aumentano quanto sono maggiori i rapporti fra i soggetti c"esvolgono lattivit economica, i costi di rigidit e gli investimenti speci*ci, c"e frenano la(essibilit ed il cambiamento, e la demotivazione c"e porta ad attribuire alle persone compitiisolati, semplici e ripetitivi c"e frenano i bisogni della socialit, stima e realizzazione.

    !a specializzazione cresce allestendersi dei mercati, in modo tale c"e le imprese possonoingrandirsi e specializzarsi, maggiori sono le dimensioni del mercato e maggiori sono gliincentivi per gli investimenti di ricerca e sviluppo.

    Capitolo 7 LE COMBINAZIONI ECONOMIC8E DISTIT4TO

    !insieme delle operazioni economic"e svolte dalle persone in un istituto forma le combinazionieconomic"e generali. !economia aziendale si occupa delle azioni e dei fenomeni c"e simanifestano nellazienda e nel suo ambiente, c"e costituiscono il Sistema degli A##adi'enti,nellambito del quale una posizione dominante costituita dalle combinazioni economic"egenerali.

    Esse sono costituite dallinsieme delle operazioni economic"e svolte delle persone allinterno diun istituto e si articolano in coordinazioni e combinazioni economic"e parziali e dellenegoziazioni.

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    !e coordinazioni economic"e parziali sono insiemi di processi caratterizzati da una funzione, eda un insieme di competenze specialistic"e applicate al loro svolgimento.

    !e coordinazioni parziali delle imprese sono riconducibili alla 0on*gurazione dellA!!ettoI!titu-ionale, allOr"ani--a-ione ed alla Rile%a-ione, alla 3e!tione ? suddivisa in

    caratteristica, *nanziaria, patrimoniale, tributaria ed assicurativa.

    !e operazioni di con*gurazioni dellassetto istituzionale determinano la nascita, latrasformazione e lo svolgimento dellimpresa, dove si decidono i *ni, i campi di attivit, lestrutture di governo e le alleanze dellazienda.

    Le I'pre!e/er le imprese sono di primaria importanza le scelte di con*gurazione del capitale proprio,ossia le scelte in merito ai conferenti di capitale di risc"io e in quale misura rispetto alfabbisogno monetario dellimpresa.!a Gestione un complesso di operazioni attraverso le quali limpresa attua la produzioneeconomica.

    !a Gestione 0aratteristica linsieme delle operazioni di gestioni c"e identi*cano la @funzioneeconomico4tecnica di ciascuna impresa ed origina costi e ricavi e, per di2erenza, un risultatooperativo della gestione caratteristica. %elle imprese manifatturiere la gestione caratteristica siarticola nelle operazioni di- ricerca e sviluppo, acquisto di merci e servizi destinati allaproduzione, fabbricazione, commercializzazione e logistica.

    !a Gestione 1inanziaria linsieme delle operazioni volte a coprire il fabbisogno *nanziario,ossia dei mezzi monetari necessari per avviare limpresa e per sostenerne lo sviluppo. )lfabbisogno *nanziario nasce perc"6 nelle imprese gli incassi derivanti dalle vendite simanifestano dopo ai pagamenti derivanti dagli acquisti. Esso pu3 essere coperto ricorrendo alcapitale proprio o di risc"io e a quello di prestito. !a gestione *nanziaria una gestionepassiva, poic"6 comporta interessi passivi sul capitale di terzi e remunerazione del capitaleproprio.

    /u3 accadere c"e, per un certo periodo, limpresa abbia mezzi monetari eccedenti rispetto alfabbisogno della gestione caratteristica& in questi casi si attiva la Gestione /atrimoniale c"econsiste nellinvestimento di tali mezzi monetari al *ne di trarne un reddito. !investimento pu3consistere, nellacquisto di titoli di Stato o di azioni di altre imprese. !a gestione patrimoniale ,in linea di principio, una gestione attiva.

    !a Gestione Assicurativa consiste nella copertura dei risc"i dimpresa mediante lasottoscrizione di contratti di assicurazione. Buesta una gestione tipicamente passiva, inquanto comporta il costo di premi assicurativi e indennizzi a fronte di danni equivalenti.

    !a Gestione Tributaria consiste nella liquidazione e nel pagamento di una vasta gamma di

    tributi c"e le imprese corrispondono allo Stato a fronte dei beni pubblici ricevuti& per tanto una gestione tipicamente passiva poic"6 comporta solo oneri.

    Tutte le gestioni, con i loro costi e i ricavi concorrono a determinare il risultato dellimpresa.Analogamente, tutte le gestioni, con i loro pagamenti e riscossioni, determinano i (ussimonetari dellimpresa e la sua solvibilit.

    Anali--are la "e!tione !e#ondo il pro*lo reddituale !i"ni*#a inda"are i #o!ti ed iri#a%i, 'entre !e#ondo il pro*lo 'onetario !i"ni*#a !tudiare i 9u!!i delle entrate edelle u!#ite+

    !e operazioni di organizzazione comprendono attivit riconducibili alla progettazionedellassetto organizzativo dellimpresa e alla gestione dei prestatori di lavoro. !a progettazione

    dellassetto organizzativo consiste nella progettazione della struttura organizzativadellimpresa, mentre la gestione dei prestatori di lavoro consiste nellattuazione dei sistemioperativi di gestione del personale.

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    Tra le operazioni di organizzazione, di particolare rilevanza sono le negoziazioni di lavoro, c"e sisostanziano in contratti c"e limpresa stipula con i prestatori di lavoro. Bueste "announevidente criticit al livello di assetto istituzionale e dei sistemi economici locali, nazionali esopranazionali.

    !e operazioni di 8ilevazione sono svolte dalle imprese per predisporre dati e informazioni. 9olte

    imprese attuano pi combinazioni economic"e parziali, ossia operano in pi aree da2ari. 7nacombinazione economica parziale de*nita da una combinazione prodotto4mercato, ossia unagamma di prodotti destinata ad un certo mercato.

    !e imprese c"e attuano pi combinazioni economic"e parziali si dicono )mprese #iversi*cate.!e combinazioni economic"e delle imprese possono riguardare- operazioni per acquisire etrasformare gli input necessari per la produzione, per cedere i beni o2erti dallimpresa,operazioni dimpostazione e di governo dellattivit aziendale.

    !o svolgimento delle combinazioni economic"e si attua attraverso insiemi di operazioni interneed esterne. Tra le operazioni di gestione esterna rivestono primaria importanza le %egoziazioni,ossia le operazioni attraverso le quali limpresa acquisisce da terzi le condizioni di produzione ecede i propri prodotti o condizioni di produzione.

    !e grandi classi di negoziazione svolte dallimpresa sono- la negoziazione di beni privati,pubblici, di lavoro, di capitale di risc"io, di prestito e di risc"i particolari. Buando si svolge unanegoziazione, i soggetti coinvolti sostengono dei costi di attivazione e di gestione dellanegoziazione, denominati 0osti di Transazione. 0i3 signi*ca c"e il compratore sostiene C costi,il costo dacquisto della merce al quale si devono sommare i costi di transazione, ma anc"e ilvenditore c"e ottiene un ricavo, deve decurtare i costi sostenuti per attivare e gestire latransazione.

    !e negoziazioni reali non si svolgono mai in condizioni di perfetta trasparenza, conoscenza,lealt ed equilibrio di potere delle parti, ossia non si svolgono in condizioni di razionalitassoluta e di mercati perfetti.

    Lo Stato!o Stato svolge un ruolo essenziale nei sistemi economici, intervenendo attraverso laproduzione diretta o indiretta di alcuni beni pubblici o privati, regolamentando la produzione edil consumo di altri beni, imponendo tributi e ridistribuendo le ricc"ezze. Alcuni Statiintervengono in molti settori, altri restringono le proprie aree dintervento lasciando spazio allefamiglie, alle imprese, agli istituti nonpro*t alimentando dibattiti sempre aperti.

    !o Stato interviene nella produzione e nel consumo dei beni economici quando consideratopoliticamente critico o quando giudica c"e lasciando la produzione di un bene ad impreseprivate si otterrebbero esiti negativi dal punto di vista politico.

    !e ragioni di possibile inecacia del mercato sono- lesistenza di beni pubblici puri, beni senza

    competitivit e non escludibili, per questo le imprese private non potrebbero farsi pagare edinterviene lo Stato imponendo tributi& il formarsi di mercati non concorrenziali e di monopolinaturali, senza controlli le imprese private ne trarrebbero vantaggi indebiti, cos> interviene loStato come produttore o regolatore& il fenomeno dellesternalit positiveDnegative, lesistenzadi mercati incompleti, ossia spazi di mercato lasciati vuoti dalle imprese giudicati interessanti,ma c"e invece, secondo lo Stato sono critici& le asimmetrie informative riguardano benicomplessi e dicili da giudicare, ed il consumatore potrebbe preferire un fornitore pubblico& laredistribuzione del reddito, lo Stato rende accessibili beni critici a prezzi non di mercato&imporre il consumo di beni di merito, lo Stato incentiva il consumo di beni c"e i cittadini nonpercepiscono come tali, ed in*ne garantire uno Stato di diritto, in modo tale c"e intervenga conleggi per far s> c"e lattivit economica si svolga correttamente.

    !e aree tipic"e dintervento dello Stato sono- la difesa nazionale, giustizia, sicurezza pubblica,

    relazioni internazionali, istruzione e cultura, assistenza e previdenza, sanit, trasporti,comunicazioni e sviluppo economico.

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    !a Gestione 0aratteristica dello Stato si svolge attraverso- lemanazione di leggi e regolamenti,il trasferimento di mezzi monetari e la produzione di beni pubblici.

    !a Gestione Tributaria si compone dei processi di de*nizione delle caratteristic"e dei tributi, diaccertamento, prevenzione e repressione dallevasione *scale e di riscossione. !imposizionedei tributi pu3 essere vista come il corrispettivo della produzione ed erogazione dei servizi

    pubblici.

    !a Gestione /atrimoniale dello Stato si compone di operazioni dinvestimento e disinvestimentoin beni da reddito e rivalutazione *nalizzate alla produzione di ricavi addizionali a quelli dellagestione caratteristica.

    !a Gestione 1inanziaria molto rilevante, poic"6 spesso lo Stato e gli istituti pubblici nonriescono a coprire i loro costi con le entrate tributarie e devono coprire i loro de*cit ricorrendoallindebitamento. )l fabbisogno *nanziario dello Stato pu3 essere soddisfatto con varie forme didebiti di *nanziamento, c"e si con*gura con lemissione di titoli.

    !a Gestione Assicurativa si svolge secondo modalit analog"e a quelle dellimpresa dovendocoprire numerosi risc"i particolari. )n alcuni casi lo Stato diviene anc"e lassicuratore di

    famiglie, imprese, istituti nonpro*t, quando sorgono particolari eventi dannosi come le calamitnaturali.

    !a progettazione dellassetto istituzionale dello Stato evolve quando si decide- in quali areeintervenire, quali rapporti con*gurare con i prestatori di lavoro, con quali forme realizzare per laproduzione e lerogazione di beni pubblici, quanto e come interagire con altre pubblic"eamministrazioni, come impostare il sistema *scale e come strutturare le relazioni con i cittadiniattraverso organi elettivi ed amministrativi.!e operazioni di organizzazione e di gestione del personale dello Stato, riguardanolimpostazione della struttura organizzativa e dei sistemi operativi in modo da assicurare buonilivelli di ecienza, motivazione e (essibilit organizzativa.

    !e operazioni di rilevazione e dinformazione sono pi complesse rispetto a quelle delle impresepoic"6 devono rappresentare anc"e le dimensioni politic"e e sociali degli obiettivi e dei risultatidello Stato.

    Le )a'i"lie!a 1amiglia listituto nel quale si compie gran parte dellattivit economica di consumo e dovesi predispongono le condizioni necessarie per soddisfare i bisogni delle persone. %ei sistemieconomici evoluti, le famiglie esternalizzano molte attivit di produzione, al di fuori di quelleconsiderate critic"e, come leducazione, lassistenza e quelle c"e comportano diseconomie dispecializzazione e di dimensione.

    !a Gestione 0aratteristica delle aziende familiari si compone dallattivit di produzione diredditi mediante il lavoro esterno ed interno alla famiglia, e lattivit di consumo.

    !a Gestione /atrimoniale, consiste nellimpiego del risparmio dinvestimenti destinati aprodurre redditi addizionali rispetto a quelli derivanti dal lavoro esterno ed in(uisce sulle sceltedi consumoDrisparmio.

    !a loro Gestione 1inanziaria formata dalle operazioni di negoziazioni, di credito e di prestitoc"e fanno sorgere debiti di *nanziamento, pagamenti di quote capitale ed interessi.

    !a Gestione Tributaria delle famiglie consiste nella liquidazione e nel pagamento delle imposte,tasse e contributi a fronte del diritto di accedere ai beni prodotti dallo Stato.

    !a Gestione Assicurativa incide sulla vita dei membri e sulla copertura di danni.

    !a progettazione dellassetto istituzionale della famiglia attiene al regime patrimoniale tra iconiugi, le relazioni economic"e con parenti, eventuali adamenti ed adozioni, suddivisione dellavoro interno ed esterno e le relazioni con i prestatori di lavoro domestico.

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    3li I!tituti Nonpro*tGli )stituti nonpro*t nascono quando soggetti privati ritengono c"e sia utile e doveroso c"ecerte persone dispongano di beni c"e gli altri istituti non o2rono nei modi opportuni, inoltregodono di alcuni vantaggi normativi e *scali.

    !a Gestione 0aratteristica degli istituti nonpro*t molto eterogenea poic"6 essi sono molto

    vari. Esistono istituti nonpro*t nei quali avvengono processi di acquisto, trasformazione ecessione a clienti c"e pagano dei corrispettivi, altri nei quali i destinatari della produzione sonogli stessi membri dellistituto ed )stituti nonpro*t di pura erogazione come enti di bene*cenza.!a Gestione Tributaria degli )stituti nonpro*t fortemente collegata con quella caratteristica. !aloro presenza riduce lintervento da parte dello Stato e, per questo, le agevolazioni *scalivanno a compensare i costi c"e altrimenti lo Stato dovrebbe sostenere.

    !a Gestione /atrimoniale degli )stituti nonpro*t pu3 essere del tutto trascurata in quantodicilmente generano risparmio.

    !incertezza dei redditi costanti limita molto la loro capacit di assumere debiti di*nanziamento c"e ric"iedono rimborsi, per questo anc"e la Gestione 1inanziaria risultalimitata.

    !a Gestione Assicurativa assume varia rilevanza in relazione allattivit da essi svolta. !aprogettazione del loro assetto istituzionale unattivit molto critica, soprattutto nei casi in cuic"i fornisce contributi non usufruisce dei servizi erogati.

    !a progettazione deve poter costruire e proteggere limmagine dellistituto e garantire unabuona autonomia, prevista anc"e per la realizzazione delle operazioni di organizzazione. )n*nele operazioni di rilevazione e dinformazione devono tener conto della dimensione sociale degliobiettivi e dei risultati raggiunti.

    Capitolo : 3LI ASSETTI ISTIT4ZIONALI

    !istituto un insieme soggetti c"e o2rono contributi, ricevono ricompense o traggono bene*ci.

    /er listituto essenziale un governo unitario poic"6 si muove in contesti dinamici, i contributidi tutti i soggetti devono essere combinati ed organizzati in modo c"e assicuri il perseguimentodel bene comune, ed un solo organo "a la responsabilit delle ultime decisioni, ossia l7nit delcomando.

    /er realizzare un governo distituto ecace occorre delineare il Soggetto distituto, di soggettiossia il soggetto al quale assegnare il diritto4dovere di governare, ed il 1ine d)stituto, ossiaesplicitare a quali *nalit ed obiettivi debba ispirarsi lazione del soggetto distituto ed in*necon*gurare la Struttura di Governo.

    !assetto istituzionale consiste nellindividuazione dei portatori dinteresse nei confrontidellistituto, dei contributi c"e forniscono, dei bene*ci c"e ottengono, del soggetto distituto,dei *ni istituzionali e delle strutture di governo c"e combinano diversi fattori in un equilibriodinamico e duraturo, in questo caso tendono a rimanere stabili sia il soggetto distituto sia lastruttura di governo, invece si modi*cano quando lo sviluppo dellistituto ric"iede diversiportatori dinteressi, contributi e ricompense.

    Attorno a ciascun istituto si originano interessi e rapporti di forza contrattuale di varia natura,c"e dipendono dalla concentrazione della domanda e dello2erta, dagli investimenti speci*ci edallasimmetria informativa fra le parti.

    'i sono di2erenti classi di soggetti c"e o2rono contributi alle imprese e ne ottengonoricompense.

    ) /restatori di !avoro c"e conferiscono il loro lavoro in cambio di una remunerazione, condizionidi lavoro positive e stabilit del rapporto lavorativo, mentre lazienda attende da essi- lealt,obbedienza, impegno, disponibilit al cambiamento e socializzazione tra i prestatori di lavoro.

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    ) 0onferenti di 0apitale di 8isc"io conferiscono mezzi monetari, sono soggetti al risc"iodimpresa e si aspettano una remunerazione composta dalla liquidazione degli utili ed unguadagno in conto capitale. !attesa dellimpresa di poter far conto su soggetti disposti adinvestire capitale di risc"io e c"e gli eventuali azionisti non compromettano lautonomia e lasopravvivenza dellimpresa.

    ) 1ornitori apportano allimpresa varie condizioni di produzione, le loro attese sono- standard diqualit c"iari, rapporto stabile, condizioni economic"e remunerative, idee e proposte utili per losviluppo delle competenze tecnic"e e commerciali& mentre le attese dellimpresa sono- qualitcostante, prezzi contenuti, tempi di pagamento adeguati, consegne tempestive e garanzie.

    ) 0onferenti di 0apitale di /restito apportano mezzi monetari messi allimpresa per un datoperiodo a fronte del rimborso del capitale ed il pagamento degli interessi. Sono interessati allatrasparenza dellimpresa *nanziata, alla solidit e redditivit, al rimborso puntuale del capitalee degli interessi. !e attese dellimpresa sono- condizioni generali favorevoli, variet e (essibilitdelle modalit del *nanziamento, supporto tecnico per la scelta delle forme di *nanziamentoed una relazione duratura.

    ) 0lienti acquistano i prodotti e gestiscono il loro rapporto secondo varie condizioni di scambio eric"iedono allimpresa standard di qualit c"iari, prezzi adeguati, garanzie ed innovazione. !eimprese perseguono una stabile relazione e cooperazione nello sviluppo del noF4"oF tecnicoe commerciale. )n*ne gli alleati istituzionali sono le imprese partner, come i consorzi, le oint4ventures e le reti di franc"ising. Essi "anno il compito di tutelare il marc"io e limmagine diunimpresa e si aspettano quote associative, stabilit e cooperazione, mentre le attese delleimprese nei loro confronti sono- sviluppo di una politica comune ed una collaborazione pro*cua.

    ) 0oncorrenti giocano un ruolo importante nel mondo economico, poic"6 stimolano lacompetizione. 0iascuna impresa dovrebbe gestire attentamente le relazioni con le altreimprese, adottando una competizione leale, c"e si rispetti la normativa, per creare anc"e adelle alleanze.

    !o Stato legato alle imprese da rapporti c"e originano contributi, ricompense e attese. Esso produttore ed erogatore di beni pubblici e si aspetta c"e le imprese non adottino pratic"e dievasione ed elusione *scale, mentre le imprese si attendono beni pubblici di alta qualit,apparati statali ecienti, imposizione non elevata ed equit del sistema *scale.

    !e 0ollettivit !ocali istaurano particolari relazioni con le imprese c"e simpegnano a fornirelavoro agli abitanti di una certa area geogra*ca. Si aspettano generali condizioni di benessere&invece limpresa si aspetta di ricevere impegno e fedelt da parte dei propri lavoratori econtesti sociali e politici favorevoli.

    !operatore famiglia occupa un ruolo primario nel sistema economico, in quanto la produzione,il consumo, il risparmio e gli investimenti dipendono dalle scelte e dallattivit economica dei

    suoi membri. ) soggetti c"e o2rono contributi alle famiglie e c"e ne ottengono ricompensasono- i membri, i prestatori di lavoro presso la famiglia, i fornitori, lo Stato, gli istituti presso cuii membri prestano lavoro, le altre famiglie legate da rapporti di parentela e gli istituti cui lafamiglia "a prestato capitale di risc"io.

    ) soggetti c"e o2rono contributi e ottengono ricompense dello Stato sono- le famiglie, imprese,istituti nonpro*t, i conferenti di capitale di prestito, i fornitori di beni privati, le impresepubblic"e, i prestatori di lavoro, le amministrazioni pubblic"e locali e gli altri Stati.

    Gli interessi convergenti negli istituti nonpro*t fanno capo ai soci, ai *nanziatori, collettivitlocali, Stato, conferenti di capitale di prestito, fornitori di beni privati, prestatori di lavoro e aglialtri istituti nonpro*t./er una vita economica duratura di un istituto necessario istituire relazioni di cooperazione

    anc"6 i contributi dei soggetti si rendano disponibili.

    )n unimpresa ideale dove fra tutti i soggetti sinstaurano relazioni trasparenti, di *ducia ecooperazione si avrebbero dei vantaggi dintegrazione comune- minori costi di transazione e di

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    coordinamento, maggior valore degli input, maggiore soddisfacimento dei bisogni di socialit,estesi ed ecienti processi di apprendimento collettivo.

    /er realizzare un buon livello dintegrazione occorre superare vari ostacoli c"e derivano da-obiettivi di2erenti, competizione per la remunerazione date le risorse limitate, informazioneincompleta e futuro incerto. %ei risultati ottenuti attraverso un lavoro congiunto, dicile

    de*nire il contributo del singolo e decidere a c"i attribuire i risultati residuali.

    /er realizzare lintegrazione si agisce su leve come- la de*nizione degli organismi massimi digoverno e dei soggetti cui attribuire i risultati reddituali, unattenta progettazione dellassettoorganizzativo ed adottare meccanismi dintegrazione con soggetti esterni.

    !a partecipazione di tutti i portatori dinteressi al governo distituto, determinerebbe dellesituazioni negative, come- elevati costi di governo e complessit organizzativa, qualit e tempidelle decisioni inadeguati alla vita dellistituto e mancato riconoscimento della criticit di alcunicontributi.

    !a nomina del Soggetto d)stituto importante per massimizzare la possibilit c"e listitutoperduri nel tempo ed in autonomia. Ad esso adato il diritto4dovere di governare, di godere

    dei risultati residuali e su di esso ricade il risc"io distituto. )n tutti gli istituti, gli interessiistituzionali coincidono con le attese delle persone c"e compongono il soggetto distituto,mentre gli interessi degli altri soggetti sono detti interessi non istituzionali, economici e non, edeconomici istituzionali.

    !insieme dei portatori degli interessi istituzionali economici e non, costituisce il soggettodistituto, mentre gli interessi economici istituzionali costituiscono il Soggetto Economico c"eesercita le prerogative di un governo economico, *ssa gli obiettivi, le strategie, le politic"edellistituto, sceglie i soggetti c"e contribuiranno alla vita economica dellistituto, progetta edattua strutture di governo, di controllo e sorveglia il funzionamento dellistituto.

    Esso sispira ai principi di economicit, ossia la capacit dellistituto di svolgersi in autonomiaeconomica senza il ricorso a coperture di perdite ed adottare strutture, processi, atteggiamentie comportamenti ispirati alla logica della partecipazione e del confronto.

    )l soggetto distituto ed il soggetto economico della famiglia sono composti da tutti i suoimembri. 8ilevanti interessi possono essere portati da persone di altre famiglie legate darapporti di parentela e si considerano rapporti non istituzionali, a meno c"e non si con*guri ungruppo economico di aziende familiari.)l governo economico dellazienda familiare unico ed unitario e comporta decisioni complesseed articolate poic"6 implicano signi*cati non solo economici.

    !e imprese possono ric"iedere di2erenti assetti di governo c"e, in alcuni casi sar centrato suuna sola categoria di portatori dinteressi, mentre in altri sar adato a pi categorie diproduttori dinteressi.

    %el caso in cui in unimpresa il soggetto distituto ed economico siano formati dallinsieme deiconferenti di capitale di risc"io e dei prestatori di lavoro, lassegnazione dei diritti di proprietda luogo ad un ecace governo economico.

    !a maggior parte delle imprese con*gurata secondo il metodo capitalistico, cio si assegnanoi diritti di propriet soltanto ai conferenti di capitale di risc"io, poic"6 si presume c"e esercitinomaggiore in(uenza sul governo delle imprese.Buando si adotta uno sc"ema a C classi di portatori dinteressi, si manifesta il problema dellaformazione degli organi di governo, c"e si supera con la creazione di assemblee c"e nominanoi rappresentanti ed i membri dellorgano decisionale di governo ed il problema delladeterminazione e della divisione del reddito residuale complessivo.

    Il *ne i''ediato delli'pre!a 0 rappre!entato !oprattutto dalla produ-ione di

    re'unera-ione per i 'e'ri del !o""etto e#ono'i#o+

    !e prerogative di un governo economico riguardano le scelte per lassetto istituzionale, dicon*gurazione delle combinazioni produttive, di assetto tecnico, organizzativo e per

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    lorganismo personale. )l contemperamento degli interessi un principio generale diconduzione degli )stituti, poic"6 c"i governa, deve tener presente le attese di tutti i portatoridinteressi e deve ricercare soluzioni c"e le soddisfano in modo equilibrato.7na strategia c"e agevola il soddisfacimento di tutte le attese e quella di crescere limpresa intermini dimensionali e di qualit delle combinazioni economic"e. 9olto spesso linsieme dellepersone c"e dovrebbe esercitare il governo economico non coincide con quello c"e, di fatto, lo

    esercita, poic"6 viene esercitato da persone c"e lo rappresentano solo in parte, oppure c"e siaesercitato da persone estranee al soggetto economico. )n questi casi si tratta di SoggettoEconomico )mproprio, una situazione molto pericolosa per limpresa poic"6 iniqua.

    !o Stato costituito da istituti pubblici, come 8egioni, /rovince e 0omuni, sono istituti di tipopolitico4sociale caratterizzati da *ni e processi di tipo economico e de*nite Azioni 0omposte/ubblic"e. ) loro *ni economici istituzionali sono- il soddisfacimento dei bisogni pubblici e laremunerazione dei prestatori di lavoro. Anc"e nello Stato possono crearsi soggetti economiciimpropri quando lazienda pubblica diventa strumento delle organizzazioni politic"e o diparticolari categorie di utenti anzic"6 strumento di realizzazione del bene comune. !eprerogative di governo economico negli istituti pubblici si esercitano attraverso organicollegiali.

    %egli istituti nonpro*t il soggetto distituto pu3 far capo a- gli associati c"e si aggregano persoddisfare bisogni comuni coprendo i costi con quote e tari2e, ai donatori pubblici e privati edai prestatori di lavoro.Sono interessi istituzionali economici- le attese di soddisfacimento dei bisogni comuni degliassociati e le attese di remunerazione dei prestatori di lavoro non volontario, mentre glieconomici non istituzionali sono quelli dei donatori.

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    Capitolo ; LA STR4TT4RA DELLAZIENDA, LAMBIENTE ECONOMICO, IL SISTEMACOMPETITIO

    !a vita delle aziende originata ed alimentata da decisioni c"e si compongono di processi.%ellazienda importante individuare le decisioni da prendere, da c"i, in quali tempi esequenze e secondo quali logic"e e procedure.

    !esigenza di decidere dettata dal continuo dinamismo interno ed esterno dellimpresa. !edecisioni c"e riguardano il campo economico sono soggette al vincolo di scarsit delle risorse,simpongono attente e rigorose analisi di convenienza economica c"e possono essere svoltericorrendo a modelli di analisi economica per decisioni, sono adottate in condizioni dincertezzae comportano un certo grado di risc"io c"e massimo quando le scelte sono molto innovative,sono razionali, ma soggette a limiti di razionalit, e producono conseguenze ampie e stabilisulle condizioni future.

    !e decisioni dellimpresa, vengono prese in modo c"e la consentano (essibilit ed il futurosviluppo. )l sistema di governo strategico delle imprese si articola in scelte c"e riguardano- lacon*gurazione del sistema prodotto, con il quale presentarsi nei mercati per sollecitare ladomanda e per fronteggiare i concorrenti& il dimensionamento della capacit produttiva,

    lestensione interfunzionale ed estensione verticale, attraverso cui decidere quali attivitsvolgere allinterno dellazienda e quali far svolgere ad altri& lestensione orizzontale, perscegliere se attivare una o pi combinazioni parziali& la gestione patrimoniale, *nanziaria etributaria& c"e riguardano la formazione e lo sviluppo del patrimonio materiale ed immaterialedellazienda, relative allassetto organizzativo e allorganismo personale, si tratta di suddividerei compiti, coordinarli e sviluppare le competenza delle persone e retribuire le loro prestazioni&lassetto istituzionale, riguarda i rapporti da stringere con i portatori dinteressi, comedistribuire i diritti di propriet, come con*gurare gli organi di governo e di controllo.

    !a struttura di ogni azienda si compone- dellassetto istituzionale, della con*gurazione dellecombinazioni economic"e, del patrimonio, dellorganismo personale e dellassettoorganizzativo.!assetto istituzionale la con*gurazione dei portatori dinteressi e dei contributi c"eforniscono allazienda e dei bene*ci c"e ne ottengono. /rogettare lassetto istituzionalesigni*ca scegliere i soggetti c"e compongono listituto e c"e interagiscono con esso. !e sceltedellassetto istituzionale consiste nel decidere- lassetto proprietario di base, la forma giuridica,linsieme degli organi di governo e di controllo, le modalit di interazione tra limpresa ed i suoiinterlocutori e la partecipazione ad aggregati interaziendali e al relativo governo.

    !a con*gurazione delle combinazioni economic"e lassetto delle attivit svolte dellaziendaattraverso i suoi membri. Signi*ca decidere con quanti e quali sistemi di prodotto proporsi aquali categorie di clienti ed in quali mercati. Bueste decisioni ne comportano altre relative allacon*gurazione dei sistemi di prodotto e quale strategia competitiva adottare, quali attivitsvolgere allinterno dellazienda e quali esternalizzare, come dimensionare le capacitproduttive, e quale peso e ruolo assegnare alle gestioni della gestione caratteristica.

    )l /atrimonio formato dalle varie condizioni produttive materiali ed immateriali utilizzatedallistituto per svolgere la propria attivit economica. ) principali fattori c"e lo determinanosono- le competenze distintive, il patrimonio commerciale, lassetto tecnico e la localizzazioneterritoriale.

    !organismo personale linsieme delle persone c"e prestano il loro lavoro nellistituto. Sidetermina attraverso- quali organismi professionali privilegiare, come dimensionarelorganismo personale in relazione al carico di lavoro, come aggiornare i pro*li professionali equali condizioni attivare per perseguire il rispetto e la cooperazione.

    !assetto organizzativo de*nisce la struttura interna e le modalit di svolgimento dei processiaziendali e consegue dalla struttura organizzativa, la distribuzione del potere e dei sistemi

    operativi./rogettare la struttura organizzativa signi*ca ripartire le attivit aziendali in compiti daassegnare alle persone e mettere in atto le condizioni necessarie anc"6 le attivit si svolganoin modo integrato.

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    Ogni con*gurazione "a una propria coerenza, ognuna produce e2etti sulle altre componenti edogni intervento di ri4progettazione di una macrovariabile pu3 ric"iedere adattamenti nelle altreper assicurare nuova coerenza. Esse sono in(uenzate anc"e dallambiente nel quale laziendaopera.Ogni istituto una realt unitaria, dinamica e complessa, ed sempre possibile c"e siveri*c"ino situazioni tra loro contraddittorie.

    !unitariet del governo economico si realizza con la formulazione e la realizzazione di!trate"ie a-iendali. !esigenza di un indirizzo strategico unitario si sottolinea con il concettodi orientamento strategico di fondo.

    !a !trate"ia, oltre ad essere un insieme di mosse per raggiungere determinati *ni, includeanc"e il campo dazione dellimpresa. !a strategia dimpresa si compone dellorientamentostrategico di fondo e degli indirizzi strategici.

    !OS) linsieme di idee guida, valori ed atteggiamenti c"e de*niscono lidentit dellimpresa,ossia de*niscono c"e cosa limpresa fa o vuole fare, come e perc"6 fare impresa. Gli indirizzistrategici sono rappresentati da scelte strategic"e c"e de*niscono in quali aree competitivelazienda intende operare ed in c"e modo a2rontare la concorrenza, quali decisioni prendere a

    livello *nanziario, tecnologico e di mareting.

    ) caratteri di unitariet delle combinazioni economic"e sono- la complementariet, c"e simanifesta tra i fattori produttivi ed insiemi di operazioni& la fungibilit, c"e si manifesta tradi2erenti fattori produttivi e classi di operazioni& la comunanza, riguarda uno stesso fattore diproduzione o insiemi di operazioni c"e concorrono ad ottenere pi risultati, esse sonounevidente fattore di unitariet delle combinazioni economic"e& la congiunzione, attraversocui da uno stesso processo produttivo escono pi risultati, detti risultati congiunti& luniformitdei fattori di produzione, dei processi produttivi e dei prodotti, si manifesta nellastandardizzazione, nelluniformazione attraverso cui in molti campi dellattivit umana simanifesta lesigenza di adottare standard comuni a tutte le aziende, e nella modularit, c"eprevede la progettazione di componenti c"e possono concorrere alla produzione di di2erentiprodotti complessi.!interdipendenza analizza in termini organizzativi tutti i caratteri dellunitariet dellecombinazioni economic"e. Tanto pi forti sono questi caratteri e pi elevata sarlinterdipendenza tra le unit c"e compongono lazienda.

    !ambiente di un istituto linsieme di condizioni e di fenomeni esterni c"e ne in(uenzano lastruttura e la dinamica. !ambiente economico dazienda si compone di- mercati, insiemiomogenei di negoziazioni di beni privati, di risc"i e di credito di prestiti& strutture di domande eo2erte di lavoro, capitale proprio e di beni pubblici& settori, insiemi di aziende con combinazionieconomic"e simili ed operanti in stessi mercati e strutture di domande ed o2erte& e politic"eeconomic"e, monetarie e *nanziarie. !ambiente non economico rilevante per la struttura ela dinamica delle aziende, ed composto da fenomeni e condizioni come- sistemi di valoricaratterizzanti la collettivit sociale, la normativa giuridica nazionale ed internazionale, stato e

    dinamica delle scienze, tecnologie e tecnic"e, infrastrutture e con*gurazione *sica e climaticadel territorio.

    !a natura varia delle aziende e del loro ambiente, portano a de*nire i con*ni dellaziendarispetto allambiente e alluniverso. Tale con*ne non de*nibile, e per la sua identi*cazione siricorre a- la struttura giuridica formale, ossia gli elementi dellazienda sono stabiliti dallanormativa vigente laddove si de*nisce il campo dazione degli organi di governo economico& elin(uenza, mediante cui i con*ni si estendono *n dove gli organi di governo economicoesercitano unin(uenza nei processi decisionali. ) con*ni dellazienda sono modi*cabili e la loroestensione oggetto delle scelte di governo economico.!a de*nizione di ambiente pu3 essere articolata non solo per lazienda, ma anc"e per gruppieconomici o aggregati.

    7n 'er#ato un complesso dinamico di negoziazioni c"e riguardano scambi, capitale propri elavoro ed "anno per oggetto dei beni c"e si manifestano con continuit, con caratteriomogenei e con elevata interazione reciproca. Si "a un mercato quando molte negoziazioni con

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    oggetto simile sono attuate continuamente e con elevata frequenza da un certo insieme diaziende.%on tutte le negoziazioni sono quali*cabili come mercati, poic"6 possono risultare casi unici,ossia negoziazioni fuori mercato alle quali non si possono applicare condizioni omogenee econcorrenti di mercato. 7no stesso bene pu3 essere negoziato in mercati distinti, anc"e infunzione di distinti aziende clienti o per di2erenti bisogni soddisfatti dallo stesso bene. ) mercati

    sono complessi dinamici ed i loro caratteri e con*ni variano nel tempo, i caratteri fondamentalidei mercati sono la domanda e lo2erta c"e sono funzioni di articolati insiemi di variabili.Attraverso lanalisi della domanda e dello2erta si spiega lorigine, la dinamica ed il grado didi2erenziazione delle condizioni tipic"e delle negoziazioni c"e compongono il mercato.

    7n !ettore un insieme omogeneo di aziende legate da relazioni di interdipendenza. !ericerc"e c"e "anno ad oggetto lo studio dei settori sono quelle *nalizzate ad interventi dipolitica economica in determinati settori. !analisi del settore riguarda la sua struttura, il gradodi concentrazione, si valuta se produce distorsioni della collettivit, se si presentano strutture ecomportamenti di monopolio c"e frenano lecienza e linnovazione e consentonolapplicazione di prezzi4ricavo a livelli pi alti di quelli giudicati equi dalla collettivit. )n alcunicasi, lanalisi pu3 portare ad un eccessivo frazionamento del settore o si possono provocareeccessive forme di concorrenza. !analisi di economia industriale porta a formulare interventi di

    politica economica c"e tendano a ridurre concentrazioni monopolistic"e e proteggere ora2orzare un settore.!analisi delle interdipendenze settoriali riguarda i (ussi di produzione, di consumo e dei mezzimonetari, una tipica analisi delleconomia politica e della politica economica. Attraverso lostudio del contesto competitivo delle aziende di produzione si concentra lattenzione sulcomportamento competitivo delle aziende c"e compongono il settore, concorrenti in uno stessomercato. %ellambito degli studi del contesto competitivo, particolare importanza "a il modellostruttura4comportamento4risultati, tipico delle analisi economia industriale. ) settori di aziendeconcorrenti sono insiemi di aziende di produzione c"e producono beni equivalenti e c"eindirizzano la loro o2erta ad insiemi di aziende clienti e potenziali.

    !a struttura del settore si analizza secondo il suo grado di concentrazione, la struttura dei costidelle aziende ed il livello delle barriere allentrata, ossia il livello degli ostacoli c"e dovrebberoessere superati da unazienda esterna al settore per potervi entrare. )l grado di concentrazionesi spiega dalla struttura dei costi c"e rilevante quando sono maggiori le economie di scala.

    Tipici esempi di struttura4comportamento4risultati sono- la struttura di concorrenza perfetta,dove si presentano bassi livelli di economie di scala, di concentrazione e di di2erenziazione deiprodotti, le imprese si concentrano sullecienza tecnica ed i prezzi4ricavo sono dettati dalmercato& nella struttura di oligopolio non di2erenziato, sono possibili forti economie di scala, leaziende concorrenti sono poc"e ed o2rono prodotti molto simili e tendono a concordarepolitic"e di prezzi uniformi e quanto pi possibile alti ma limitati c"e scoraggino lingresso diconcorrenti nel settore& nella struttura di oligopolio di2erenziato, si presentano alti livelli dieconomia di scala, di concentrazione e di di2erenziazione dei prodotti, vi sono elevate barriereallentrata c"e mantengono basse la competitivit nel settore c"e alimentata dalla pubblicit,

    dalla ricerca e dallo sviluppo come strumenti per rinnovare la di2erenziazione dei beni. !aredditivit maggiore quanto alte sono le barriere allentrata, la concentrazione del settore e ladi2erenziazione dei prodotti. ) settori sono con*gurati da relazioni di concorrenza, ma anc"e dicooperazione.

    0iascuna azienda partecipa a tanti settori quanti sono i mercati in cui opera, quindi a ciascunmercato corrispondono uno o pi settori di aziende in posizione di o2erta o domanda.

    !e persone c"e operano nelle aziende mostrano una variet di modalit dinterpretazionedinamic"e tra laziende e lambiente. !e diverse visioni delle relazioni dinamic"e sono modellicognitivi c"e spiegano i comportamenti delle aziende e rappresentazioni sc"ematic"e di valori,atteggiamenti e comportamenti c"e caratterizzano i contesti economici, politici e socialidi2erenti nel tempo e nello spazio.

    !e principali visioni sono- dellecienza economica relativa, della pressione economicareciproca, dellinterazione multicentrica. /er lazienda, lambiente una variabile rispetto cui

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    adattare la propria con*gurazione ed il proprio comportamento, ed essa opera nei confrontidellambiente ricercando innovazioni atte a realizzare le proprie *nalit.

    7na parte fondamentale dellambiente economico delle imprese rappresentata dal sistemacompetitivo, uno spazio economico popolato di clienti, fornitori e concorrenti, dove limpresapresenta i suoi sistemi di prodotto. )l sistema competitivo rappresentabile in termini di

    aziende e relazioni interaziendali.

    !a scelta del sistema competitivo nel quale operare una scelta di governo economico e la suaanalisi si realizza attraverso il modello della concorrenza allargata, dove il termine settoreindica le imprese in concorrenza ma anc"e i clienti, i fornitori, i potenziali entranti nel settoreed i produttori di beni sostitutivi.

    !a #on#orren-aindica le forze esercitate sulle imprese dalle relazioni di competizione, come-la rivalit tra i concorrenti, il potere contrattuale dei fornitori, dei clienti, le minacce dingressoe di sostituzione.!a rivalit tra i concorrenti tanto pi accesa quanto il settore frammentato, il tasso dicrescita della domanda dei prodotti basso, i prodotti sono indi2erenziati, i costi *ssi e lebarriere alluscita sono elevati, cio molto dicile cambiare settore a causa della speci*cit

    degli investimenti e2ettuati, per i costi di dismissione delle strutture e per i costi degli accordisindacali. 7naccesa rivalit implica forti pressioni sui risultati reddituali e sui prezzi.

    ) fornitori "anno un forte potere se il loro settore pi concentrato di quello della concorrenza,se rappresenta dei potenziali entranti e se i beni o2erti sono speci*ci. )l potere dei clienti maggiore se si tratta di clienti importanti, se il loro settore particolarmente concentrato, sesono bassi costi di passaggio da un fornitore ad un altro e se si dispongono di informazioniapprofondite sui beni e sui potenziali entranti& e la sensibilit al prezzo c"e dipende dallasostituibilit dei beni acquistati, dal rapporto costo4qualit e dallintensit della competizione.

    !e minacce dingresso di nuovi concorrenti e di sostituzione rappresentano un freno allaredditivit del settore. Esse dipendono dalla solidit delle barriere allentrata e dai suoideterminanti quali- il fabbisogno di capitale, le economie di scala, i vantaggi di costo assoluti, ledi2erenziazioni dei prodotti, laccesso ai canali distributivi, le politic"e pubblic"e diregolamento e controllo e i risc"i di ritorsione da parte dei concorrenti nel settore. !acon*gurazione delle forze determina la redditivit media di un settore.

    Ogni settore pu3 essere segmentato per raggruppamenti strategici, ossia da insiemi dimpreseconcorrenti caratterizzate da strategie simili. ) principali cambiamenti c"e possono avvenire inun sistema competitivo sono- le dinamic"e congetturali, ossia mutamenti reversibili nel tempo&le dinamic"e strutturali interne ad un sistema competitivo, ossia i fattori c"e determinanocambiamenti permanenti, come- il ciclo di vita, c"e rappresenta levoluzione delle vendite di unprodotto o di un settore nel tempo.1asi tipic"e di questo modello sono- introduzione, sviluppo, maturit e declino. )noltre, il gradodi concentrazione e di frammentazione, c"e si presenta quando pi imprese concorrenti su uno

    stesso mercato si uniscono.!internalizzazione ed esternalizzazione, linternazionalizzazione, c"e aumenta con lespansionedel raggio dazione delle imprese, ed il ciclo di sostituzione di un bene, c"e pu3 ridurre lospazio operativo dei concorrenti di un sistema competitivo *no a causare il declino del sistemacon necessit di riconversione. !e dinamic"e di ricomposizione di pi sistemi competitivi,attraverso cui si assiste alla nascita di nuovi sistemi competitivi. )l successo strategico delleimprese non garantito dal solo fatto di operare di un sistema competitivo debole, ma dipendeanc"e dalle competenze distintive possedute dallimpresa e dalla capacit di utilizzarle erinnovarle per sollecitare la domanda dei clienti e per distinguersi dai concorrenti.

    Capitolo 1< LE SCELTE DI CON)I34RAZIONE DEL SISTEMA PRODOTTO E DELLA

    )ORM4LA COMPETITIA

    0iascuna impresa si propone ai propri clienti, e s*dando i concorrenti, con uno o pi sistemi diprodotto. 7n sistema prodotto un insieme unitario di beni e di condizioni di scambio. )n ogni

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    relazione di scambio con i clienti limpresa o2re degli elementi come le caratteristic"e *sic"edei prodotti, lampiezza dei prodotti fungibili e complementari, lassistenza tecnica, il marc"io,il prezzo, le condizioni di pagamento e consegna& questi elementi compongono il sistema diprodotto. Esso un complesso con il quale limpresa ricerca il consenso dei clienti e s*da laconcorrenza. !a progettazione del sistema di prodotto un passaggio cruciale perleconomicit dellimpresa, da cui dipendono i componenti positivi e negativi di reddito.

    A seconda della con*gurazione del sistema prodotto, i clienti percepiscono lutilit del beneattribuendogli un valore e attraverso la comparazione delle condizioni proposte da altreimprese, sono disposti ad acquistarlo in certi prezzi e volumi./er massimizzare i volumi di vendita, limpresa deve cercare di arricc"ire il prodotto, e ci3comporta costi e prezzi pi elevati c"e possono ridurre la domanda& perci3 occorre trovare unbuon equilibrio tra diverse variabili. )l modello della formula competitiva pone in relazione ilsistema prodotto, la struttura e le risorse aziendali.

    )l !i!te'a #o'petiti%o lo spazio abitato dai clienti e concorrenti con i quali limpresa sirapporta costantemente. !a struttura e le risorse aziendali sono linsieme delle condizioni*sic"e, patrimoniali, relazionali ed organizzative di cui limpresa dispone per rispondere alleesigenze dei clienti e fronteggiare la concorrenza. Bueste sono condizioni c"e permettono di

    elaborare ed o2rire un sistema prodotto originale e competitivo. )noltre, limpresa devesviluppare strutture e risorse c"e contengano competenze distintive in modo tale da esseredicilmente imitabili e c"e sia possibile o2rire un buon sistema prodotto. )l sistemacompetitivo comprende i clienti attuali e potenziali e le loro attese, e rappresenta il punto dipartenza per la progettazione del sistema prodotto.

    !e atte!epi critic"e dei clienti si dicono fattori critici di successo, c"e variano a seconda deiclienti ed evolvono nel tempo. Alcuni esempi sono- la funzionalit tecnica continua e duraturadei prodotti, leconomicit dacquisto e duso, la (essibilit duso, lintegrabilit, compatibilit ela personalizzazione, il soddisfacimento dei bisogni di prestigio, di status, di ostentazione edidenti*cazione, lappagamento dei bisogni estetici, di solidariet e di salvaguardiadellambiente, ladabilit del fornitore e laccessibilit, comparabilit e sperimentabilit delprodotto in fase dacquisto.

    )l !i!te'a prodottosi compone delle caratteristic"e materiali e la gamma dei beni o2erti, iservizi collegati, le caratteristic"e immateriali e le condizioni di scambio.!e caratteristic"e materiali si suddividono in attributi *sici, ossia quegli elementiimmediatamente percepibili, gli attributi tecnico4funzionali, sono le propriet tecnologic"e e dilavorazione c"e consentono di svolgere determinate funzioni duso, ed estetici c"e quali*canogli attributi estetici. Spesso le aziende apportano una gamma di beni in cui il cliente sceglie aseconda delle sue esigenze speci*c"e.) servizi collegati ai beni o2erti si distinguono in servizi pre4vendita, come le informazioni disupporto alla scelta e la consulenza, e servizi post4vendita come la consegna, listallazione,lassistenza, la manutenzione, le riparazioni e laggiornamento.!e caratteristic"e immateriali comprendono limmagine e la reputazione di un sistema

    prodotto, mentre il prezzo e le altre condizioni contrattuali de*niscono diverse condizioni per iclienti.

    )l %anta""io #o'petiti%o linsieme degli elementi c"e distinguono il sistema di prodotto diuna determinata azienda da quello dei concorrenti. )l %anta""io di di=eren-ia-ioneconsistenello2erta di un sistema di prodotto diverso da quello della concorrenza. Si "a un vantaggio didi2erenziazione, anc"e quando il sistema prodotto possiede caratteristic"e c"e i concorrentinon "anno, o quando completamente unico e non esistono competitori. )l %anta""io di#o!to, c"e si "a quando il sistema di prodotto ottenuto con costi unitari bassi e c"econsentono di o2rirlo ai clienti con un prezzo pi basso di quello dei concorrenti.)l vantaggio si realizza quando si traduce in un premio di prezzo, e pu3 manifestarsi in-eccellenza intrinseca dei materiali e delle lavorazioni, ecienza nei consumi degli input, altameccanizzazione ed automazione, robustezza, capacit di autodiagnosi, disponibilit di

    ricambi, modularit, versatilit, adattabilit, ampia gamma di beni fungibili e complementario2erti, ricc"ezza di documentazione ed informazioni, reperibilit e facilit di prova, servizi pre4e post4 vendita, marc"e, marc"i, insegne, gri2e, contratti c"iavi in mano, alto livello stilistico ed

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    artistico, contenuto etico, ecologico, salutistico ed esclusivit attuata mediante volumi limitatie vendita attraverso canali specializzati e selezionati.

    0ombinando il tipo di vantaggio competitivo e lampiezza del mercato di sbocco si ottengono-leaders"ip di costo, dove il leader domina un mercato ampio con costi pi bassi dellaconcorrenza& strategie di di2erenziazione, c"e possono essere perseguite anc"e da pi aziende

    operanti in uno stesso mercato, ciascuno con un sistema prodotto& le strategie di focalizzazioneorientate ai bassi costi e alla di2erenziazione, attraverso cui le aziende dominano i mercatiridotti dove spesso non si riescono a soddisfare pienamente i bisogni.

    /er poter o2rire un sistema di prodotto con un vantaggio competitivo coerente con i fattoricritici di successo nel mercato di sbocco, occorre disporre di strutture e risorse adeguate. !ecompetenza distintive sono risorse peculiari di unazienda, non facilmente imitabili ed utili percon*gurare i sistemi prodotto particolarmente apprezzati dalla clientela, come- specialicapacit di progettazione dei prodotti, strutture produttive ecienti, elevata capacit diaccumulo e di di2usione delle conoscenze, rapporti di *ducia e cooperazione con i clienti, conreti distributive ed esperti, patrimonio dimmagine e reputazione, marc"e e marc"i, grandistrutture ed arc"ivi di documentazione, strutture logistic"e di distribuzione e presentazione deiprodotti, buone competenze distruzione dei clienti, adabili strutture per lassistenza pre4 e

    post4 vendita e relazioni di *ducia e cooperazione.

    %elle aziende o nelle combinazioni parziali di successo, la formula competitiva composta da-un sistema prodotto dotato di un vantaggio concorrenziale di costo o di di2erenziazione, unmercato in cui sono compresi i fattori critici di successo, una struttura dotata di competenzedistintive ed una relazione di coerenza tra vantaggio competitivo, fattori critici di successo ecompetenze distintive, c"e consente il raggiungimento di buoni, duraturi e competitivi risultatireddituali.

    )l pre--o un elemento cruciale del sistema prodotto ed in particolare delle condizioni discambio. !e scelte di politica del prezzo riguardano la progettazione del sistema prodotto ed iltipo di vantaggio competitivo ricercato. ) volumi ed i ricavi di vendita sono in(uenzati dalprezzo, ma anc"e da fattori come- i redditi dei consumatori, i prezzi dei beni fungibili ecomplementari e dagli investimenti in pubblicit, c"e producono e2etti di aumento delladomanda di un bene, senza variazioni sostanziali.

    LEla!ti#it& >E? della domanda al prezzo la sensibilit della quantit domandata allevariazioni di prezzo, calcolata relativamente al prezzo di partenza. Essa si misura rapportandola variazione H della domanda in corrispondenza alla variazione H del prezzo.

    Se lelasticit I di J si dice c"e la domanda anelastica, se K di J, elastica.

    Essa dipende da la sostituibilit del bene, maggiore il numero dei beni considerati sostituiti emaggiore la sensibilit del prezzo. Se gli acquirenti considerano un bene facilmentesostituibile, non accetteranno aumenti di prezzo e sposteranno i propri acquisti verso altri

    prodotti.!incidenza del bene sulla spesa complessiva, lelasticit dipende da quanto il bene importante per il consumatore e quanto peso d nella spesa complessiva e lutilizzo del bene,poic"6 essa varia a seconda dellutilizzo c"e il cliente fa del bene acquistato.

    !impresa, durante la determinazione del prezzo del proprio prodotto, si pu3 trovare incondizione di- una concorrenza perfetta, limpresa non "a scelta in merito alla *ssazione delprezzo, c"e viene dettato dal mercato& basata sulla di2erenziazione, in questo caso limpresaagisce sulla di2erenziazione tecnica del prodotto e sulla determinazione del prezzo& monopoliostabile, c"e si "a quando limpresa sola presente nel mercato, "a la massima discrezionalit nel*ssare il prezzo, in modo da massimizzare la redditivit& ed un monopolio instabile, c"e si "aquando esistono altre imprese in grado di imitare un sistema prodotto, e limpresa potr *ssare

    un prezzo alto producendo e vendendo piccoli volumi, oppure *ssare un prezzo basso puntandosu grandi volumi.

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    Capitolo 11 LE SCELTE DI STANDARIDIZZAZIONE E DI DIMESIONE

    ) caratteri dellimpresa moderna sono- la meccanizzazione e standardizzazione dei processi, deicomponenti e dei prodotti, parcellizzazione del lavoro e la produzione in grandi volumi. !astandardizzazione uno dei pilastri dellecienza delle economie moderne, c"e rende possibilie convenienti le produzioni di massa ed la base per la realizzazione delle economie di scala,

    di saturazione della capacit produttiva e di apprendimento.

    !a !tandardi--a-ione riguarda prodotti, attraverso cui si producono molti beni concaratteristic"e identic"e per lung"i periodi& processi, c"e permettono di ottenere riduzioni deicosti unitari di produzione& e componenti, c"e consentono la riduzione dei costi di fabbricazionee di uniformazione dei componenti.

    Modulari--aresigni*ca articolare un bene complesso in pi sottosistemi c"e possono essereprodotti e progettati indipendentemente, ma c"e devono poter funzionare insieme, formandoun bene complesso./erc"6 questo avvenga, occorre c"e unentit stabilisca le regole c"e devono essere rispettateda coloro c"e progettano e producono i singoli moduli. )n molti casi i fenomeni distandardizzazione sono rilevanti non solo per la singola azienda c"e riduce i propri costi, ma

    anc"e per la generalit degli utenti c"e traggono vantaggio dal fatto c"e sul mercato sianopresenti prodotti standardizzati e tra loro compatibili.7na manifestazione di questi vantaggi collettivi rappresentata dellesternalit di rete c"ederivano dal fatto c"e numerosi utenti utilizzano gli stessi strumenti di comunicazione e lutilitper ciascuna persona aumenta con il crescere del numero di utenti collegati alla stessa rete. )npresenza di forti esternalit, le imprese competono fra loro per la2ermazione per propriostandard, c"e quando diventa dominante impone a tutti gli utenti di adeguarsi.

    Alcuni settori si caratterizzano dalla presenza dimprese di grandi dimensioni, mentre in altriconvivono grandi e piccole imprese. #iventa importante capire quando e perc"6 le grandidimensioni sono necessarie per essere ecienti e competitivi.

    Buando si parla di scelte di dimensionamento delle attivit aziendali, si fa riferimento allaCapa#it& Produtti%a

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    !e Economie di Assorbimento della 0/ determinano minori costi unitari allaumentare del gradodi utilizzo di una 0/ e sono maggiori quanto maggiori sono i 01 totali. /er realizzare grandi EdSoccorre istallare grandi capacit produttive, mentre le economie di saturazione comportanomaggiori volumi in un certo impianto.7n altro importante fenomeno quello delle Economie di Apprendimento, c"e sono delleriduzioni di costo unitario dovuto ad un accumulo di e!perien-a, c"e si realizzano ogni volta

    c"e si producono quantit addizionali di beni. 9an mano c"e si accumula esperienza sonopossibili riduzioni di costo, a parit di qualit e miglioramenti qualitativi del prodotto a parit dicosti. !e Economie di Esperienza sono riduzioni regolari e prevedibili dei costi unitari delprodotto, c"e si realizzano al crescere del volume della produzione.

    !ottenimento di riduzione dei costi ed il mantenimento della velocit di apprendimentoric"iedono uno sforzo mirato ed un impegno costante, altrimenti i costi potrebbero lievitare e lavelocit di apprendimento ridursi./ertanto se lazienda vuole ottenere nuove e sostanziali riduzioni sui costi, deve realizzareinnovazioni di prodotto e di processo, c"e consentano di velocizzare la produzione, ridurne lacomplessit e gli scarti ed aumentarne la qualit.

    !e Economie sono dovute a- crescente abilit nello svolgimento delle attivit, poic"6 la

    capacit delle persone dimparare ad adottare nuovi e migliori modi di lavorare e c"econsentano di svolgere meglio e velocemente le attivit, si acquisisce solo con lesperienza&migliore selezione delle risorse produttive, poic"6 lesperienza consente di comprendere meglioquali siano le risorse produttive pi opportune e convenienti per lo svolgimento di unattivit&coordinamento pi eciente, poic"6 le persone nello svolgimento delle attivit devonointeragire ed utilizzare impianti ed attrezzature varie& inoltre una pi elevata programmabilitdellattivit, lesperienza accresce la prevedibilit degli accadimenti e la capacit di darerisposte rapide ed ecaci alle eccezioni, cosi possibile programmare meglio lattivitattribuendo alle operazioni tempi e risorse e2ettivamente necessari& le sempli*cazioni deiprodotti e dei processi, poic"6, quando cresce lesperienza si riesce a comprendere se vi lapossibilit di sempli*care i processi ed i prodotti per ottenere costi pi bassi e prodotti migliori.

    !e Economie di Esperienza sono legate allapprendimento delle persone c"e lavorano inazienda, e possono dare luogo a- minori costi per riduzioni di sprec"i nelluso delle risorse,miglioramenti qualitativi dei prodotti a parit di costi, e un migliore sfruttamento delle risorse adisposizione.

    !a conoscenza dei risparmi e dei costi ottenibili per e2etto dellesperienza, serve a-comprendere quale potrebbe essere landamento dei costi nellazienda per un lungo periodo,decidere le politic"e di prezzo, comprendere i vantaggi di costo ottenibili rispetto ai concorrentied assumere decisioni sulla divisione del lavoro aziendale.

    !e strategie di repli#a-ione puntano a sfruttare competenze presenti nel patrimonioaziendale, applicandole a pi combinazioni parziali uniformi.

    )l risultato economico in(uenzato da molteplici fattori, tra cui la struttura dei costi, ossia ilpeso relativo dei costi *ssi e dei variabili. ) fattori c"e lo determinano sono- gli elementistrutturali, come la 0/, lesperienza, la specializzazione, la modularizzazione e lestensioneverticale ed orizzontale. Sono costi strutturali poic"6 determinano la struttura e la modalit difunzionamento dellazienda.

    !anali!i #o!ti@%olu'iri!ultaticonsente dillustrare e modellizzare le relazioni c"e esistonofra i volumi di beni prodotti e venduti da unimpresa ed i risultati conseguiti. Gli e2etti c"e sipossono ottenere per migliorare il risultato dellattivit economica, possono essere- variazioninei volumi, nei costi e nei prezzi di vendita.#urante la costituzione dellimpresa utile e2ettuare una serie di simulazioni, valutando irisultati connessi a diversi scenari ed ipotesi e al vario combinarsi dei prezzi di vendita, deicosti e dei volumi.

    Analizzare costi4volumi4risultati signi*ca- analizzare il variare del risultato economico al variaredei volumi di vendita, identi*care il punto di pareggio

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    risultato economico atteso, confrontare diverse ipotesi dinternalizzazione ed esternalizzazioneal *ne didenti*care la soluzione migliore.

    ) costi variabili si de*niscono cos>, poic"6 strettamente e direttamente correlati alla produzionee alla vendita. Sommando i costi *ssi ed i costi variabili si ottengono i costi totali di gestionecaratteristica.

    #ividendo i costi totali per il volume dei beni prodotti e venduti, si "a il costo totale unitario.Analizzando i costi totali complessivi ed unitari si veri*ca- se allaumentare dei volumi i costivariabili totali aumentano, mentre i costi *ssi rimangono invariati, e se allaumentare deivolumi i costi variabili unitari restano invariati, mentre diminuisce la quota unitaria di costi *ssie, di conseguenza, diminuisce il costo unitario.

    )l punto di pare""io >o Brea E%en Point?pu3 essere inteso come lammontare dellevendite c"e consente di coprire tutti i costi aziendali, oppure come il numero dei pezzi daprodurre e vendere par andare a pareggio o come fatturato da conseguire per andare apareggio.

    )l 'ar"ine di #ontriu-ione >MDC?unitario dato dalla di2erenza fra i ricavi e i costi

    variabili unitari. Esso pu3 essere de*nito come il contributo c"e la vendita di ogni bene portaalla copertura di costi *ssi di gestione caratteristica e alla formazione del reddito operativo. )l9#0 pu3 essere calcolato sottraendo ai ricavi totali i costi variabili totali, moltiplicando ilmargine di contribuzione unitario per i volumi prodotti e venduti.

    )l 9#0 percentuale pu3 essere ottenuto rapportando il 9#0 unitario ai ricavi unitari, orapportando il 9#0 totale ai ricavi totali.

    )l Ri!#$io Operati%o espresso dalla probabilit di realizzare risultati reddituali negativi opositivi in relazione al variare dei volumi di produzione e vendita.

    !Ela!ti#it& Operati%a rappresentata dal rapporto fra costi variabili totali e costi *ssi alpunto di pareggio. !a formula del punto di pareggio adatta per ottenere il volume dellevendite c"e consente di coprire i costi di gestione caratteristica, *nanziari e *scali, in modo daottenere un risultato residuale netto pari a L.

    Capitolo 12 LE SCELTE DI ESTENSIONE ERTICALE ED ORIZZONTALE

    !estensione delle combinazioni economic"e di unimpresa determinata da scelte c"eriguardano- la dimensione, lestensione interfunzionale, ossia decidere quante e quali funzionisvolgere, lestensione verticale, ossia il numero e la disomogeneit delle fasi della produzionesvolte e dallestensione verticale, ossia il numero e la disomogeneit delle aree strategic"eda2ari

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    !e risorse immateriali, come limmagine dellazienda, la creativit, le competenze delpersonale, il noF4"oF tecnologico e la conoscenza dei clienti, non presentano limiti di capacitproduttiva, poic"6 possono essere utilizzati allin*nito. !e ragioni per cui pu3 risultare piconveniente realizzare prodotti diversi piuttosto c"e realizzarli in due combinazioni autonomerisiede nella possibilit di un migliore sfruttamento delle risorse.

    !e economie di scopo sono dovute a- condivisione di elementi materiali della strutturaproduttiva e di vendita e alla condivisione delle risorse immateriali. !e economie di scopopossono essere raggiunte anc"e attraverso accordi ed alleanze fra imprese di2erenti, ossianellambito di aggregati interaziendali.

    7nimportante decisione economica la scelta dellintegrazione verticale dellazienda, ovveroquali attivit svolgere e quali far svolgere alle altre aziende.

    !a a!e dinternali--a-ione caratterizzata da vantaggi come- la riduzione dei costi ditransazione nei confronti dei clienti e fornitori, sinternalizzano le competenze strategic"e e siriduce laccesso dei concorrenti alle risorse strategic"e. 9entre gli svantaggi sono riconducibilial fatto c"e si devono investire ingenti capitali per la fase internalizzata, sono probabilidiseconomie di scala o di saturazione della capacit produttiva e la riduzione della (essibilit

    strategica avendo investito tutto in una stessa ASA.

    /er tali scelte cruciale lanalisi dei costi di transazione c"e si sommano ai costi dacquisto e aicosti di produzione interna nel determinare i costi totali. !a transazione si manifesta quando unbene o un servizio viene trasferito attraverso uninterfaccia tecnologicamente separata. /erdecidere cosa internalizzare ed esternalizzare occorre valutare i costi di realizzazione, diacquisto, i prezzi di vendita ed i costi di coordinamento interno o esterno.

    ) costi di coordinamento interno sono rappresentati dal costo della funzione direttiva e ci3ric"iede limpiego di consistenti risorse per tenere sotto controllo costi ed ecienza.

    )nvece e!ternali--ando le attivit, diminuiscono i costi di coordinamento, ma occorresostenere costi delle transazioni esterne. !e esternalizzazioni comportano costi, poic"6- occorreraccogliere informazioni necessarie sui fornitori, sugli acquirenti, negoziare e predisporre uncontratto per ogni transazione e premunirsi per prevenire comportamenti indesiderati da partedei contraenti.

    Gli elementi c"e incidono sui costi di transazione esterna sono- la complessit informativa, c"equando aumenta fa s> c"e il mercato diventi meno trasparente ed aumenta anc"e il gradodincertezza sullesito della transazione& la speci*cit delle risorse, c"e si "a quando uno o picontraenti in una transazione devono sostenere dei costi rilevanti per cambiare interlocutore& lapossibilit di comportamenti opportunistici o inadeguati, molti dei costi verrebbero meno se lepersone non tendessero a comportarsi in modo opportunistico, ovvero non tendessero aconseguire i propri interessi a scapito di altri con astuzia ed inganno.

    Se non esistessero i comportamenti opportunistici, non sarebbe necessario premunirsi conclausole contrattuali e non vi sarebbero risc"i.

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    Capitolo 1: LE SCELTE DI )ORMAZIONE E DI SIL4PPO DEL PATRIMONIO

    )l patrimonio di unazienda linsieme delle condizioni di produzione e di consumo in un datomomento. /ossono essere positive come cassa, crediti, immobili e rimanenze& negative comedebiti e obbligazioni& materiali come impianti e macc"inari& immateriali come le competenzetecnic"e, limmagine commerciale e le relazioni di *ducia& monetarie, come disponibilit di

    cassa, debiti e crediti& esogene, tratte dallambiente ed endogene, prodotte internamente.

    )l patrimonio una componente fondamentale della struttura di ogni azienda, dove si ri(ettelintera storia dellimpresa e delle circostanze ambientali nelle quali opera, ed la base dellasua vita futura. %el patrimonio si accumulano i punti di forza e debolezza dellazienda ed ilrisultato dei processi di acquisizione, trasformazione e ricombinazione di vari elementi.

    )l capitale di funzionamento un sistema di valori positivi e negativi delle condizionipatrimoniali di unazienda. Esso una rappresentazione del patrimonio sottoforma di valorieconomici come- valori di cassa, crediti, debiti, impianti e capitale netto.

    !e #ondi-ioni patri'onialisono classi*cabili in- condizioni materiali, costituite dagli elementipatrimoniali c"e "anno una manifestazione logica, e condizioni immateriali, come marc"i e

    brevetti, conoscenze e noF4"oF, reti di relazioni esterne, reputazione ed immagine e coesioneinterna, elementi patrimoniali c"e non "anno forma *sica, ma c"e "anno una certa rilevanzastrategica.

    !e #ondi-ioni 'onetariesono elementi c"e si presentano sottoforma di cassa, debiti, creditie capitale netto, c"e condizionano le opportunit e i vincoli dazione delle imprese consentendodi e2ettuare certi investimenti ed a2rontare dei risc"i.

    !e #ondi-ioni da'ientenon sono di pertinenza dellambiente, ma possono essere fonti diimportanti economie di scala. Sono- infrastrutture di comunicazione e trasporto, servizi della/A, distretti e cultura sociale. !e condizioni patrimoniali distintive sono- speci*c"e dellazienda,"anno un alto impatto sul valore attribuito dal cliente ai prodotti dellMazienda, sono dicilmentereplicabili e imitabili da altre imprese, in quanto sono frutto di apprendimento collettivo ebasate su conoscenze tacite e codi*cate in particolari linguaggi.!e condizioni patrimoniali distintive possono essere caratteristic"e di un solo prodotto, oppurecomuni a tutti, in questo caso tali competenze si dicono #ore #o'peten#e!.Bueste sono alla base per lattivazione e lo sviluppo di nuovi sistemi di prodotto e dellestrategie di estensione verticale e di diversi*cazione.

    7na ricca dotazione di competenze distintive e di competenze core un ottimo presuppostoper la vita duratura dellimpresa. 0iascuna impresa dotata di un patrimonio di risorsedi2erenti rispetto ad altre, poic"6 caratterizzate da di2erenti potenziali di redditivit e sviluppo.Buestultimi dipendono dallintensit delle competizioni derivanti da stessi settori e dallacon*gurazione delle condizioni patrimoniali disponibili per ogni impresa.!a con*gurazione del patrimonio frutto di molte scelte strategic"e quali- integrazione

    verticale ed estensione orizzontale, dimensionamento della capacit produttiva, fusioni,acquisizioni ed alleanze, localizzazione, struttura del capitale proprio e dei terzi, gestione delpersonale e progettazione dellassetto organizzativo.

    !e scelte di con*gurazione del patrimonio dellimpresa dovrebbero ispirarsi ad indirizzistrategici come- basare le scelte dingresso in nuovi mercati sulle proprie competenze distintivee centrali, scegliere le modalit di sfruttamento delle competenze distintive, sfruttare leeconomie di replicazione, attuare operaz