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Economia Aziendale-Standardizzazione
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Economia aziendale
Anno accademico 2006 - 2007
PROFESSOR MARIO MAZZOLENI
Lezioni di Economia Aziendale2
Indicez La standardizzazionez Scelte di dimensione e di durataz La struttura dei costi
Lezioni di Economia Aziendale3
Indicez La standardizzazionez Scelte di dimensione e di durataz La struttura dei costi
Lezioni di Economia Aziendale4
StandardizzazioneCon il termine standardizzazione ci si riferisce a:z processi produttivi;z componenti (riduco intolleranze o creo componenti
uniformati, cio utilizzabili in diverse applicazioni);z Uniformazione di beni complementari (ad es. tutti i
motori funzionano con lo stesso tipo di carburante);z Standardizzazione di fatto (prodotti che diventano
dominanti per effetto del mercato, ad es. Windows)
Lezioni di Economia Aziendale5
Le scelteLimpresa deve decidere se standardizzare, uniformare, modulizzare la propria produzione.
Quali do
mande
lazienda
si pone??
Lezioni di Economia Aziendale6
Perch standardizzare?La standardizzazione pu essere richiesta dal mercato, a causa delle esternalit di rete
Il prodotto ha utilit se lo
usano in tanti(telefonini)
Esistono prodotti complementari che,
per essere compatibili, devono
condividere gli stessi standard (fotocamere
digitali e memorie digitali)
Presenza di una rete di
assistenza sul territorio
(automobili)
Lezioni di Economia Aziendale7
Indicez La standardizzazionez Scelte di dimensione e di durataz La struttura dei costi
Lezioni di Economia Aziendale8
La capacit produttiva
La capacit produttiva il numero massimo di output producibili in un
certo intervallo di tempo e date certe condizioni operative
Lezioni di Economia Aziendale9
1. Incidendo sul DIMENSIONAMENTO della capacitproduttiva ovvero valutando la possibilit di realizzare
- Economie di scala- Economia di saturazione della capacit
produttiva2. Incidendo sulla DURATA delle produzioni
(economia di apprendimento)
Come dimensionare la capacitproduttiva? Come individuare fonti di riduzione dei costi?
Lezioni di Economia Aziendale10
Sono le RIDUZIONE DI COSTI UNITARI, OTTENIBILE SATURANDO LA CAPACITAPRODUTTIVA.
I confronti si devono fare a parit di tasso di utilizzazione della capacit produttiva installata.
Economia di scala (o di dimensione)
Lezioni di Economia Aziendale11
Le economie di scala dipendono da (1/2):1. Presenza di componenti indivisibili: anche
se si riduce la produzione, essi non possono essere ridotti;
2. Input pi produttivi grazie alla specializzazione;
3. Propriet geometriche dei contenitori (nel senso di uffici, magazzini, container, capannoni, celle di raffreddamento, ecc): si incide sui luoghi e dulle loro dimensioni.
Lezioni di Economia Aziendale12
Le economie di scala dipendono da (2/2):4. Maggiore efficienza negli impianti di
maggiori dimensioni;5. Minori costi dacquisto, poich limpresa
compra di pi e ha pi potere contrattuale;
Lezioni di Economia Aziendale13
Attenzione a non confonderez le economie di scala (RIDUZIONE DI COSTI, OTTENIBILE SATURANDO LA CAPACITAPRODUTTIVA)
con z le economie di saturazione (ALLAUMENTO DELLA PRODUZIONE, SUDDIVIDO I COSTI FISSI SU PIU PRODOTTI)
Economie di scala e di saturazione
Lezioni di Economia Aziendale14
Economie di saturazioneLimpresa sostiene:z Costi variabili (variano al variare della produzione);z Costi fissi (restano invariati qualunque sia il livello di produzione)Se aumento la produzione, aumentano i CV, ma i CF vengono ripartiti su pi prodotti.
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Scelte di durata: ECONOMIE DI APPRENDIMENTO (1/2)
RIDUZIONE DEI COSTI UNITARI, GRAZIE
ALLACCUMULO DI ESPERIENZA AD OGNI
PRODOTTO IN PIU
Lezioni di Economia Aziendale16
Scelte di durata: ECONOMIE DI APPRENDIMENTO (2/2)Dipendono da:1. Aumento dellabilit di chi lavora;2. Migliore selezione delle risorse;3. Coordinamento pi efficiente;4. Migliore programmazione dellattivit;5. Semplificazione prodotti e processi,
suggerita proprio da chi, lavorando, li conosce meglio.
Lezioni di Economia Aziendale17
Indicez La standardizzazionez Scelte di dimensione e di durataz La struttura dei costi
Lezioni di Economia Aziendale18
Indicez La standardizzazionez Scelte di dimensione e di durataz La struttura dei costi
Lezioni di Economia Aziendale19
Identificata una determinata capacitproduttiva, i volumi realizzati come incidono sui costi e sul redditooperativo?
Lezioni di Economia Aziendale20
Premessa necessaria. Ricordare che:
Il risultato economico dipende da:z La struttura (la capacit produttiva, la possibilit di
sfruttare economie di scala, ecc);z Il livello dei prezzi (prezzi -costo e prezzi -ricavo);z I volumi prodotti.
Lezioni di Economia Aziendale21
Analisi costi-volumi-risultati1. si analizzano le variazioni del risultato
economico in base alle variazioni dei volumi venduti e si identifica il punto di pareggio;
2. si confrontano diversi livelli di prezzi-costo e prezzi-ricavo per trovare quelli che consentono il miglior risultato atteso;
3. si valuta la possibilit di internalizzare/esternalizzare la produzione.
Lezioni di Economia Aziendale22
Il punto di pareggio(o BREAK-EVEN POINT)z lammontare di vendite che consente di
coprire tutti i costi aziendaliz Il suo calcolo si rende necessario per
valutare quanto produrre per coprire i costi della gestione caratteristica.
Lezioni di Economia Aziendale23
Premessa necessaria (1/2)I costi possono esserez FISSI
di STRUTTURA: legati alla produzione (affitti, manutenzioni, ammortamenti)di SVILUPPO: (R&S, formazione)
z VARIABILIproporzionali ai volumi.
z I costi fissi e variabili possono essere UNITARI O TOTALI
Lezioni di Economia Aziendale24
Premessa necessaria (2/2)Allaumentare della quantit prodotta:z Aumentano i CV (costi variabili)z Ma i CVu (CV unitari) restano invariati
z I CF (costi fissi) restano invariatiz Ma i CFu (costi fissi unitari) decrescono
Quindi linsieme dei costi unitari decrescente!
Lezioni di Economia Aziendale25
I costiRicavi e
costi
Volumi
C Fissi
C Totali
C Variabili
Lezioni di Economia Aziendale26
Struttura dei costi e punto di pareggioIl PUNTO DI PAREGGIO espresso in quantit rappresentato dal volume di produzione per cui i ricavi totali (R) sono uguali ai costi totalidella gestione caratteristica:
R = CTot
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Break Even PointRicavi e
costi
Volumi
CF
C Tot
Ricavi
Lezioni di Economia Aziendale28
Break Even PointR = CTot
R = CV + CF(Ru * q) = (CVu * q) + CF(Ru * q) (CVu * q) = CF
q (Ru-CVu) = CFQ = CF/ (Ru-CVu)
Margine di contribuzione unitario
Quantiteffettivamente prodotta
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Contributo della vendita di ogni unit di bene prodotta alla copertura dei costi fissi.
Margine di contribuzione unitario
Prezzo =Margine dicontribuzioneunitario
Costovariabileunitario
Copertura dei costi dissi di gestione caratteristica e formazione del reddito operativo