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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE “Amedeo Avogadro” FACOLTA’ DI SCIENZE POLITICHE CORSI E PROGRAMMI CORSO DI LAUREA IN SCIENZE POLITICHE Anno Accademico 1999-2000

CORSI E PROGRAMMI - DiGSPES · Parte applicativa L’evoluzione dei servizi ambientali locali tra mercato e regolazione Premessa Il corso introduce i principali temi, concetti e strumenti

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE “Amedeo Avogadro”

FACOLTA’ DI SCIENZE POLITICHE

CORSI E

PROGRAMMI

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE POLITICHE

Anno Accademico 1999-2000

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AVVERTENZE In questo opuscolo sono raccolte le informazioni sui corsi, sui testi di esame, sulle modalità con cui sostenere gli esami e il codice delle discipline (necessario per la compilazione dei Piani di studio). Tutte queste informazioni sono contenute, insieme a molte altre, sul sito Internet: www.al.unipmn.it Si raccomanda agli studenti il rigoroso rispetto delle norme sul diritto d’autore, che tra l’altro vietano la fotocopiatura di interi volumi. Si invitano gli studenti a programmare gli esami tenendo conto delle propedeuticità, che sono finalizzate a rendere più facile e più proficuo lo studio.

Redazione del testo: Commissione Didattica della Facoltà di Scienze Politiche

Edizione: Servizio grafico della Facoltà

Finito di stampare nel settembre 1999

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INDICE Analisi delle politiche pubbliche pag. 5 Diritto costituzionale italiano e comparato “ 6 Diritto sindacale “ 7 Econometria “ 8 Economia dell’ambiente “ 9 Economia applicata “ 11 Economia delle istituzioni europee Modulo Jean Monnet “ 12 Economia politica “ 13 Economia pubblica “ 14 Economia della spesa pubblica “ 15 Istituzioni di diritto privato italiano e comparato “ 16 Lettorato di Lingua francese “ 18 Lingua francese “ 18 Lettorato di Lingua inglese “ 19 Lingua inglese “ 21 Matematica per le scienze sociali “ 22 Metodologia della ricerca storica “ 23 Metodologia delle scienze sociali “ 25 Metodologia e tecnica della ricerca sociale “ 28 Organizzazione internazionale “ 30 Politica economica “ 32 Relazioni internazionali “ 33 Scienza della politica “ 34 Sociologia “ 35 Sociologia II “ 36 Sociologia delle comunità locali Modulo Jean Monnet “ 37 Sociologia dell’organizzazione I “ 39 Sociologia dell’organizzazione II “ 40 Sociologia del territorio “ 41 Sociologia del turismo “ 42 Statistica “ 43 Storia delle dottrine politiche “ 46 Storia delle istituzioni politiche “ 47

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Storia moderna e contemporanea pag. 48 Storia del pensiero politico contemporaneo “ 49 Teoria dell’organizzazione “ 50 Corsi contenitori “ 52

- Politica economica II “ 53 - Psicologia sociale “ 54 - Teoria politica “ 55

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ANALISI DELLE POLITICHE PUBBLICHE Alberto Martini

N. Codice 09299

Programma del corso 1. Concetti fondamentali • politica (politics) e politiche pubbliche (policies) • analisi delle politiche e analisi per le politiche • informazione, interessi, ideologie nella formazione delle politiche

pubbliche • fallimenti del mercato e fallimenti dello stato come fonte dei “problemi da

risolvere” 2. The Eight-Step Path of Policy Analysis Questa parte del corso si svolgerà in inglese, e avrà lo scopo di illustrare un approccio pratico all’analisi di un problema di policy, seguendo la metodologia proposta dal E. Bardach nel suo libro. Lo studente utilizzerà questa metodologia per svolgere una breve relazione su un argomento concordato con il docente. 3. La valutazione delle politiche pubbliche • valutazione come apprendimento e valutazione come rendicontazione • controllo di gestione e valutazione • strumenti dell’analisi di impatto: metodi sperimentali e non-sperimentali • applicazioni della valutazione alla formazione professionale e alle politiche

attive del lavoro Testi d’esame Per il punto 1: A. WILDAVSKI, Speaking Truth to Power: the Art and Craft of Policy Analysis, Transaction Publisher, 1996 (parti selezionate indicate dal docente) Per il punto 2: E. BARDACH, The Eight-Step Path of Policy Analysis, Berkeley Academic Press, 1996. Per il punto 3: A. HARRELL, Evaluation Strategies for Human Services Programs, Urban Institute Press, 1996 e dispense a cura del docente Propedeuticità Tutti gli esami del 1° anno, Politica Economica, Statistica e Lingua Inglese

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Modalità d’esame Test scritto alla fine del corso e breve relazione su un argomento a scelta, utilizzando la metodologia illustrata nella seconda parte del corso. La natura interattiva della didattica utilizzata nel corso e la peculiarità del materiale utilizzato non consentono di sostenere l’esame senza aver frequentato le lezioni.

DIRITTO COSTITUZIONALE ITALIANO E COMPARATO Mario Comba

N. Codice 09322

Programma del corso Il corso incomincerà con una parte introduttiva, nella quale verranno forniti gli strumenti di base per comprendere ed utilizzare i termini ed i concetti giuridici pubblicistici, con particolare riferimento alla teoria normativa ed a quella dell’ordinamento giuridico. La restante parte del corso è diretta allo studio del sistema costituzionale italiano in chiave comparatistica e si articola in sette sezioni, ciascuna delle quali si riferisce ad uno dei grandi temi del diritto costituzionale contemporaneo. 1. Le fonti del diritto

1a. Le fonti consuetudinarie, tradizionali, divine, politiche 1.b. Le fonti del diritto in Italia

2. Le forme di Stato 2.a. Lo Stato liberale e lo Stato sociale. Lo stato unitario regionale e federale. 2.b. Le caratteristiche della forma di stato italiana.

3. Le forme di governo 3.a La monarchia costituzionale, la repubblica presidenziale, le forme di governo parlamentari 3.b. Governo, Parlamento e Presidente della Repubblica in Italia

4. La magistratura 4.a. Il modello anglosassone ed il modello francese 4.b. Il potere giudiziario in Italia

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5. Democrazia diretta e democrazia rappresentativa 5.a. Istituti di democrazia diretta e sistemi elettorali in diritto comparato 5.b. Referendum e sistema elettorale in Italia.

6. Regioni ed enti locali in Italia 7. La giustizia costituzionale

7.a. I modelli di giustizia costituzionale nel diritto comparato 7.b. La Corte costituzionale italiana e le sue competenze.

8. Le situazioni soggettive costituzionalmente rilevanti 8.a. Diritti pubblici soggettivi e diritti inviolabili. Diritti di libertà e diritti sociali. 8.b. Diritti e doveri dei cittadini in Italia

Testi d’esame L. PALADIN, Diritto costituzionale, Padova, Cedam, 1996; E. PALICI di SUNI PRAT - M. COMBA - F. CASSELLA (a cura di), Le Costituzioni dei Paesi dell’Unione europea, Padova, Cedam, 1998. I non frequentanti dovranno altresì studiare: A. PIZZORUSSO, Sistemi giuridici comparati, Milano, 1995, capp. IX - XV. Modalità d’esame orale (scritto facoltativo)

DIRITTO SINDACALE Adalberto Perulli

N. Codice 09…

Programma del corso: Oggetto del corso è la disciplina legale e contrattuale dei rapporti collettivi di lavoro, in un’ottica di integrazione con il diritto del lavoro individuale. L0obiettivo è di fornire un quadro di riferimento esaustivo delle diverse funzioni svolte dal diritto sindacale nella sfera privata-sociale e in quella pubblico-politica. L’attuale contesto d globalizzazione economica e giuridica impone una considerazione allargata ai profili di dirittocomunitario e comparato (su scala europea).

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Il corso presuppone la conoscenza del Diritto Privato, con particolare riferimento alla parte generale. Contenuto del corso: - Le fonti nazionali ed internazionali del diritto sindacale: ordinamento

europeo e principi della Costituzione italiana. - L’organizzazione sindacale. Il sindacato dei lavoratori come soggetto

politico e come associazione di fatto. Le associazioni dei datori di lavoro. Rappresentanza politica e rappresentanza negoziale. L’organizzazione sindacale nei luoghi di lavoro e i diritti sindacali.

- Contrattazione collettiva e contratto collettivo. - Il diritto di sciopero, sciopero politico e di solidarietà, altre forme di lotta

sindacale. Lo sciopero nei servizi pubblici essenziali. - Oltre il conflitto, la partecipazione. La democrazia industriale. - Il diritto sindacale in Europa. I comitati aziendali europei. Il dialogo

sociale europeo. Testi di esame: GHEZZI-ROMAGNOLI, Il diritto sindacale, Bologna-Roma, 1997 Al testo verranno affiancate una serie di articoli monografici forniti dal docente nel corso delle lezioni. Propedeuticità: Tutti gli esami del primo anno, Lingua inglese e Istituzioni di diritto privato. Modalità d’esame: orale

ECONOMETRIA Docente da designare

N. Codice 09510

Programma del corso I modulo (di carattere teorico) 1. Richiami di tests di ipotesi statistiche. 2. Il modello di regressione lineare standard. 3. Eteroschedasticità, autocorrelazione, multicollinearità.

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4. Problemi di specificazione. 5. Introduzione alle serie temporali. 6. Cenni di microeconometria. II modulo (di carattere applicativo) Gli studenti dopo aver acquisito le conoscenze per usare un package statistico, studieranno alcuni articoli (in inglese) riproducendo l’analisi econometrica dell’autore e discutendone gli aspetti metodologici. Testi d’esame Il materiale di studio sarà indicato all’inizio del corso. Propedeuticità Tutti gli esami del 1° anno, Statistica e Lingua inglese Modalità d’esame Prova scritta e colloquio orale

ECONOMIA DELL’AMBIENTE Franco Becchis

N. Cod. 09300

Programma del corso Parte teorica Introduzione ai concetti di base dell’economia ambientale: l’ambiente come ricettore e come risorsa, i fallimenti del mercato, gli strumenti di valutazione economica, le politiche pubbliche e gli strumenti volontari. Parte applicativa L’evoluzione dei servizi ambientali locali tra mercato e regolazione Premessa Il corso introduce i principali temi, concetti e strumenti dell’economia ambientale partendo dall’analisi di un mercato specifico. I principali temi che verranno estrapolati dal contesto del seminario sono: esternalità, beni pubblici, costi privati e sociali, emissioni e immissioni, politiche ambientali e sostenibilità.

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Il contesto L’evoluzione dei servizi pubblici locali, e in particolare di quelli con forti implicazioni ambientali (rifiuti, acqua, depurazione) sta entrando in una fase di transizione verso modalità di gestione non più “protette” dalla concorrenza, potenzialmente in grado di garantire più elevati livelli di efficienza, qualità, remunerazione del capitale e produzione di beni pubblici a costi ragionevoli. Tale evoluzione richiede un forte sviluppo delle capacità “regolatorie” degli enti pubblici (authority, enti locali), attualmente gravati da forti asimmetrie informative, da carenze di capitale umano e da un approccio formalistico-procedurale alla realizzazione e gestione dei servizi. Inoltre, il c.d. decreto Bassanini preconizza una spinta ulteriore alla formazione di S.p.A. miste locali, e i pronunciamenti dell’Antitrust in proposito sollevano il problema delle privative e della libertà dei mercati anche nei servizi ambientali locali. Il contesto normativo europeo, infine, dato dalla DIR CE 50/92. Obiettivi del corso Il corso intende fornire : - le conoscenze relative ai concetti e alle problematiche che sono tipiche

dell’economia ambientale - gli strumenti di base per: a) analizzare gli aspetti economico/finanziari/organizzativi della gestione dei servizi ambientali locali (in particolare per il ciclo dei rifiuti) considerando anche la presenza di esternalità e beni pubblici; b) orientarsi fra le modalità di regolazione delle fasi del ciclo caratterizzate da mercati “distorti” (monopoli naturali e/o legali, presenza di beni pubblici): strumenti di contendibilità, contratti di programma e concessioni (franchising), tariffazione con price-cap e rate-of-return.

L’impatto delle politiche ambientali Introduzione alle metodologie di analisi delle politiche ambientali (Regulatory Impact Assessment, Compliance Cost Assessment). Un caso di studio Testi d’esame Agli studenti che frequentano il corso verranno indicati i materiali bibliografici specifici Per gli studenti non frequentanti i testi obbligatori sono: PEARCE-TURNER, Economia delle risorse naturali e dell’ambiente, Il Mulino, 1991. Articoli in lingua inglese obbligatori per il corso (copia disponibile in visione in Segreteria di Presidenza).

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Propedeuticità Tutti gli esami del 1° anno, Politica Economica e Lingua Inglese.

Modalità d’esame Test scritto più esame orale

ECONOMIA APPLICATA Guido Ortona

N. Codice 09….

Programma del corso Il corso di quest’anno riguarderà la Economia delle scelte pubbliche; che è quella branca dell’economia, spesso indicata col termine inglese Public choice, che si occupa della aggregazione delle preferenze individuali e della assunzione di decisioni collettive, sia dal punto di vista della teoria sia da quello dell’analisi degli strumenti effettivamente adottati. Più in dettaglio, gli argomenti saranno: Parte prima. Introduzione: Richiami di economia: concetto di razionalità e principio individualista. Parte seconda. Teoria tradizionale della Public Choice: Decisioni di gruppo, Teoria delle decisioni a maggioranza, Sistemi di voto, Teoria della burocrazia. Parte terza. Approfondimenti: Indici di potere, Teoria della dittatura.

Testi d’esame Parte prima. Dispense del docente. Parte seconda. Dispense del docente, che si baseranno su: SHEPSLE-BONCHEK, Analyzing politics, Norton 1997; MARTELLI, Elezioni e democrazia rappresentativa, Laterza 1999. Parte terza. Dispense del docente e fotocopie di un testo in inglese. Le parti da saltare del testo di Martelli e la corrispondenza fra le dispense e i capitoli dei testi in inglese saranno indicate in seguito. Le dispense saranno pronte parallelamente al progredire del corso.

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Propedeuticità: Tutti gli esami del 1° anno, Politica economica e Lingua inglese Modalità d’esame Test scritto e prova orale.

ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI EUROPEE (The Economics of European Institutions)

Alberto Cassone

Modulo Jean Monnet (corso finanziato dall’Unione Europea)

N. Codice 09… Programma del corso Il corso, che si svolgerà nel II semestre, prevede incontri seminariali il cui calendario sarà reso noto entro fine febbraio. Il modulo è utile per acquisire crediti (5) per il corso di Politica Economica II (totale 10). Argomento del corso 1) Cenni alla teoria economica delle istituzioni politiche 2) Le istituzioni dell’Unione Europea 3) Analisi economica delle istituzioni dell’Unione Europea

Testi d’esame I testi comprendono materiale messo a disposizione dal docente e materiale reperibile su Internet ai siti che verranno comunicati negli incontri.

Propedeuticità Tutti gli esami del 1° anno e Lingua Inglese.

Modalità d’esame Test scritto più colloquio orale

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ECONOMIA POLITICA Mario Ferrero

N. Codice 09325 Programma del corso 1. Introduzione alla teoria economica. Concetti fondamentali: scarsità, razionalità, scelte. 2. La teoria del consumatore: scelta tra i beni, offerta di lavoro, scelta intertemporale. Derivazione delle curve di domanda. Effetti di una variazione del prezzo sulla domanda e sul benessere. Surplus del consumatore e del produttore. 3. La teoria della produzione. Imprese e funzioni di produzione. Costi, ricavi e massimizzazione del profitto. Derivazione della curva di offerta di un’impresa concorrenziale. 4. Domanda e offerta di mercato. Equilibrio concorrenziale di breve e di lungo periodo. 5. Monopolio, discriminazione del prezzo, concorrenza monopolistica. 6. Mercati dei fattori produttivi. 7. Equilibrio generale di puro scambio e con produzione. Allocazione efficiente delle risorse. I due teoremi dell’economia del benessere. 8. L’intervento pubblico nei mercati: tasse, sussidi, razionamento, redistribuzione della ricchezza. Testi d’esame Testo fondamentale: H. VARIAN, Microeconomia, Cafoscarina, Venezia, 1993 (III ed.). Capitoli : 1-6, 7 (fino al par. 7.3 incluso), 8 (esclusi par. 8.8 e 8.9), 9, 10, 11 (fino al par. 11.4 incluso) 14 - 17, 18 (escluso par. 18.10), 19 (escluso par. 19.2), 20 - 24, 25 (escluso par. 25.3), 28, 29. Le Appendici ai vari capitoli sono incluse. Si consigliano entrambi i seguenti volumi di esercizi: T. BERGSTROM e H. VARIAN, Esercizi di microeconomia, Cafoscarina, Venezia 1993 (III ed.); G. MARINI e A. ROSSELLI, Problemi e esercizi di microeconomia, Giappichelli, Torino 1991. Propedeuticità Matematica per le scienze sociali. Modalità d’esame test scritto più esame orale

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ECONOMIA PUBBLICA Carla Marchese

N. Codice 09498

Programma del corso Il corso tratta dei seguenti argomenti: - nozioni di economia del benessere; - fallimenti del mercato e interventi pubblici; - i beni pubblici; - le scelte collettive; - elementi di teoria della burocrazia; - le esternalità; - la tassazione: incidenza e traslazione; - imposte e offerta di lavoro; - l’imposizione ottimale; - analisi economica delle principali imposte; - le riforme tributarie. Testi d’esame Per i temi di economia del benessere e connessi: H. VARIAN, Microeconomia, Cafoscarina, Venezia 1990, capitoli 29 (Benessere), 30 (Esternalità), 31 (Beni pubblici), 32 (Informazione). Per i restanti argomenti (copia disponibile in visione in Segreteria di Presidenza): - J. E. STIGLITZ, Economia del settore pubblico, Hoepli, Milano 1989

(Capitoli: 3, 4, 5, 6, 7, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23); - J. G. CULLIS, Public Finance and Public Choice: Analytical Perspectives,

McGraw Hill, Londra 1992, cap. 17, pp. 442-60. Propedeuticità Tutti gli esami del 1° anno, Politica economica e Lingua inglese. Modalità d’esame Test scritto più esame orale facoltativo.

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ECONOMIA DELLA SPESA PUBBLICA Angela Fraschini

N. Codice 09302

Programma del corso Contabilità nazionale: eguaglianza tra prodotto e reddito - eguaglianza tra prodotto e spesa - raggruppamento degli operatori in settori istituzionali - raggruppamento delle unità operative in branche - struttura contabile - regole di registrazione - conti generali del Paese - conti economici delle branche e tavola input-output - conti economici e finanziari ,dei settori istituzionali - sviluppi della contabilità nazionale (SAM). Intervento dello Stato nell’economia: fallimento del mercato - stabilizzazione - distribuzione - allocazione - fallimento dello Stato. Crescita del settore pubblico: crescita della spesa e del prelievo nei paesi industrializzati e in Italia - modelli di crescita della spesa pubblica - analisi di programmi di spesa: sanità, sicurezza sociale, protezione sociale e redistribuzione del reddito, istruzione. Metodi di misurazione della domanda pubblica: prezzi edonici - willingress to pay - budget game. Testi d’esame - V. SIESTO, La contabilità nazionale italiana. Il sistema dei conti del

2000, - Il Mulino, 1996, pp. 216; - G. BROSIO, Economia e finanza pubblica, NIS, 1993, cap. 8 (pp. 259-

290); - J. STIGLITZ, Economia del settore pubblico, Hoepli, 1989, capp. 1, 2, 11, - 12, 13, 14; - W.W. POMMEREHNE - A.U. ROMER, Modelli per il rilevamento delle

preferenze dei cittadini per servizi pubblici, Mimeo, pp. 34. Due articoli in lingua inglese (copia disponibile in visione presso la Segreteria di Presidenza): - M. BECK, “Toward a Theory of Public Sector Growth”, in Public

Finance, 1982, pp. 163-177;

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- R.C. MITCHELL-R.T. CARSON, Using Surveys to Value Public Goods: The Contingent Valuation Method, Resource for the Future, Washington D.C., 1989, cap. 2, pp. 17-53.

Propedeuticità Tutti gli esami del 1° anno, Politica economica e Lingua inglese. Modalità d’esame orale

ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO ITALIANO E COMPARATO Gabriella Scaliti

N. Codice 09350 Programma del corso Il corso ha per oggetto le nozioni e gli istituti fondamentali di Diritto privato. I singoli argomenti saranno affrontati evidenziando l’evoluzione del nostro sistema giuridico e le crescenti connessioni con il diritto europeo. Il programma prevede, principalmente, la trattazione dei seguenti temi: 1. Nozioni preliminari: la norma giuridica e l’ordinamento giuridico – le fonti

del diritto – la legge: interpretazione e applicazione – la dottrina e la giurisprudenza – le vicende della codificazione – i sistemi di Common Law.

2. I rapporti giuridici. Le principali categorie di diritti. 3. I soggetti del rapporto giuridico. Persona fisica e persona giuridica. 4. I beni. I diritti reali. La proprietà e i suoi limiti. 5. Il possesso. 6. Le obbligazioni. Tipi di obbligazioni. Principi generali. Le fonti delle

obbligazioni. 7. L’adempimento. I modi di estinzione delle obbligazioni diversi

dall’adempimento. 8. Inadempimento e responsabilità. 9. Il contratto. Validità, efficacia, interfaccia. Gli effetti del contratto. La

rappresentanza.

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10. Tipi e strutture contrattuali. I contratti con il consumatore. 11. Nullità, annullabilità, rescissione del contratto. 12. La risoluzione del contratto. 13. I fatti illeciti e la responsabilità civile. 14. Altri atti e fatti fonte di obbligazione 15. Gli strumenti di tutela giurisdizionale dei diritti. I mezzi di conservazione

della garanzia patrimoniale. La pubblicità. Le prove. Prescrizione e decadenza.

16. Nozioni fondamentali in materia di diritto di famiglia, con particolare riguardo alla parte relativa ai rapporti patrimoniali tra coniugi e all’impresa familiare.

17. Successioni a causa di morte. Principi generali. Testi d’esame P. GALLO, Istituzioni di diritto privato, Giappichelli, Torino, 1999; F. GALGANO, Diritto privato, Cedam, Padova, ult. ed. P. TRIMARCHI, Istituzioni di diritto privato, Giuffrè, Milano, ult. ed. Codice civile: a scelta, nella ultima edizione Zanichelli – Utet – Giuffrè – Giappichelli. Per maggiori approfondimenti (limitatamente ai se4ttori segnalati a lezione) si consiglia la lettura di: P. GALLO, Introduzione al diritto comparato. II. Istituti giuridici, Giappichelli, Torino, 1998. Propedeuticità Diritto costituzionale italiano e comparato. Modalità d’esame Orale.

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LINGUA FRANCESE - LETTORATO Docente da designare

Programma del corso Il corso intende mettere lo studente in grado di utilizzare testi di economia, sociologia, diritto, ecc. scritti in tale lingua. E’ quindi essenziale che se ne abbia una conoscenza strumentale alla esatta comprensione di un testo scientifico. Sono ammessi alla frequenza del lettorato di francese gli studenti che abbiano una conoscenza di base degli aspetti fondamentali della lingua. Durante il corso, che prevede due ore settimanali a partire dal mese di ottobre dell’anno accademico 1999-2000, saranno affrontati vari aspetti grammaticali, lessicali e strutturali della lingua francese per la cui corretta assimilazione viene consigliato allo studente la frequenza. Testi d’esame I testi da utilizzarsi saranno indicati all’inizio delle lezioni Dizionari consigliati Dizionari monolingue: Petit Larousse o Petit Robert. Dizionari Bilingue: Boch, 3° ed., Zanichelli; Dizionario Garzanti, ultima edizione; Dizionario SEI, ultima edizione. Modalità d’esame prova scritta

LINGUA FRANCESE Docente da designare

N. Codice 09347

Programma del corso Il corso è diretto a fornire gli elementi per un’esatta comprensione di testi scientifici in lingua francese: comprensione del testo, elementi di analisi lessicale e testuale, traduzione. Viene quindi presupposta nello studente la conoscenza di base delle strutture grammaticali e sintattiche della lingua (oltre che di un lessico elementare).

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Il materiale di lavoro è costituito da articoli scientifici di economia, sociologia, diritto, storia e scienza della politica, alcuni dei quali potranno essere previsti come testi d’esame per altre materie. Testi d’esame I testi sono rappresentati dal materiale anzidetto, che verrà analiticamente indicato a inizio corso. Copia di tali testi è disponibile in visione presso la Segreteria di Presidenza.. Propedeuticità Tutti gli esami del 1° anno, oltre la prova scritta del lettorato. Modalità d’esame prova scritta e orale.

LINGUA INGLESE - LETTORATO Laura McLean

Il corso di Lingua Inglese (biennale) intende mettere lo studente in grado di utilizzare testi di economia, sociologia, diritto, ecc., in tale lingua. E’ quindi essenziale che se ne abbia una conoscenza strumentale all’esatta comprensione di un testo. Attraverso la prova d’ingresso (la cui data è fissata per il primo martedì del 1° semestre, cioè il 29 settembre 1999, alle ore 9) gli studenti del I anno vengono assegnati ad uno dei due livelli di lettorato. Gli studenti che in base alla prova d’ingresso risultano idonei sono esenti dalla frequenza dei lettorati ma dovranno sempre dare la prova del lettorato II alla fine del primo anno; questi studenti sono considerati non-frequentanti. N.B.: Gli studenti che per motivi di lavoro non possono fare il test del 5 ottobre devono contattare il docente al più presto per sostenere la prova entro e non oltre il 29 ottobre 1999. Coloro che non si presentano per la prova d’ingresso sono automaticamente assegnati al Livello I.

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STUDENTI DEL I ANNO I semestre: Lettorato del I livello Prevede presentazione grammaticale, l’attività di lettura ed ascolto e la produzione scritta ed orale. Alla fine del corso avrà luogo una prova di accesso al II livello che prenderà in considerazione anche il lavoro svolto durante le lezioni. La validità di tale verifica è di 9 mesi. Testi d’esame Il titolo del libro di testo, il libro di grammatica e un dizionario saranno comunicati durante la prima settimana di lezione. Inoltre, sarà disponibile in segreteria di Presidenza l’elenco di titoli e materiali adatto per lavori supplementari e o per la preparazione dell’esame dei non-frequentanti.

II semestre: Lettorato del II livello Prevede presentazione grammaticale, l’attività di lettura ed ascolto e la produzione scritta orale. Alla fine del corso avrà luogo una prova di accesso al corso del II anno che prenderà in considerazione anche il lavoro svolto durante le lezioni. La validità di tale verifica è di 15 mesi. Testi d’esame Il titolo del libro di testo, il libro di grammatica e un dizionario saranno comunicati durante la prima settimana di lezione. Inoltre, sarà disponibile in segreteria di Presidenza l’elenco di titoli e materiali adatto per lavori supplementari e o per la preparazione dell’esame dei non-frequentanti. Dizionari consigliati Monolingue: Oxford Advanced Learner’s Dictionary, OUP; Collins Cobuild Language Dictionary, Collins; Longman Active Study Dictionary of English, Longman. Bilingue: SEI oppure Zanichelli/Ragazzini Grammatiche consigliate (per consultazione e studio individuale): A Basic English Grammar with Exercises (with Key): o versione inglese o bilingue, OUP. English Grammar in Use, CUP, 1997. (Edition with answers).

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LINGUA INGLESE Elana Ochse

N. Codice 09327

Programma del corso Il corso è diretto a fornire gli elementi per un’esatta comprensione di testi (di carattere scientifico e divulgativo) in lingua inglese: comprensione del testo, elementi di analisi lessicale e testuale, traduzione. Viene quindi presupposta nello studente la conoscenza di base delle strutture grammaticali e sintattiche della lingua, conoscenza acquisita (oltre che eventualmente nelle scuole medie superiori) attraverso il lettorato dell’anno precedente. Il materiale di lavoro è costituito da articoli di economia, sociologia, diritto, storia e scienza della politica. Testi d’esame I testi sono rappresentati dal materiale anzidetto, che verrà analiticamente indicato a inizio corso. Copia di tali testi è disponibile in visione presso la Segreteria della Facoltà. Modalità d’esame Prova scritta e orale.

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MATEMATICA PER LE SCIENZE SOCIALI Fabio Privileggi

N. Codice 09497

Finalità del corso Il corso di matematica per le scienze sociali si prefigge due obiettivi principali:

1) dotare lo studente di capacità logiche e tecniche necessarie allo studio di modelli teorici; 2) utilizzare tali conoscenze al fine di risolvere problemi di scelte razionali.

Programma del corso Verranno introdotti tutti e soli gli ingredienti necessari alla realizzazione degli obiettivi indicati ai punti precedenti, nel seguente ordine:

1. elementi di Logica e Teoria degli insiemi; 2. insiemi numerici; 3. richiami di algebra elementare e di geometria analitica; 4. disequazioni; 5. funzioni reali di variabile reale; 6. funzioni elementari; 7. limiti e continuità; 8. calcolo differenziale per funzioni di una variabile; 9. cenni sugli Spazi Euclidei: lo Spazio R3; 10. funzioni di più variabili; 11. calcolo differenziale per funzioni di più variabili; 12. funzioni implicite; 13. ottimizzazione libera; 14. ottimizzazione vincolata.

Testi d’esame Gli argomenti d’esame riguarderanno essenzialmente il programma svolto durante le lezioni in aula. Per chi desideri approfondire ulteriormente alcune parti del corso, si consiglia:

- AMBROSETTI A. e I. MUSU, Matematica Generale e Applicazioni all’Economia (II edizione), Napoli, Liguori Editore, 1988.

Se si ritiene di avere nozioni matematiche di base insufficienti, un’utile integrazione è:

- BELLINI A., M. CONSOLI e S. MORENI, Corso Propedeutico di Matematica generale e di Istituzioni matematiche, Torino, Giappichelli Editore, 1990.

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Modalità d’esame Per i frequentanti sono previste due prove scritte, una intermedia durante il corso e una finale, più esame orale facoltativo per chi abbia una valutazione media sufficiente nelle prove scritte. Se almeno una prova è sufficiente e la media delle prove scritte è insufficiente, per superare l’esame è necessario sostenere l’esame orale entro il primo appello ufficiale. Successivamente al primo appello i frequentanti vengono equiparati ai non-frequentanti. Per i non-frequentanti (tutti gli appelli ufficiali) la prova è scritta con esame orale facoltativo e riguarda i seguenti capitoli del testo Ambrosetti-Musu: I, II, III (par. 1)1, IV, VI (parr. 1, 2 e3), VII (parr. 1, 2 e3), VIII, IX (parr. 1, 4, 5 e 6), XI (parr. 1 e2), XII e XIII. Si consiglia fortemente la frequenza al tutoraggio.

METODOLOGIA DELLA RICERCA STORICA Docente da designare

N. Codice 09405

Programma del corso Il corso intende confrontare i diversi approcci disciplinari all'analisi del territorio. Si tratta di un tema classico della storia agraria, ancora ai nostri giorni oggetto di aspre dispute. Recenti sviluppi dell'antropologia, della demografia e della geografia storica, della storia istituzionale, della storia del diritto e della storia culturale e, infine, della storia locale, mostrano come la lettura del territorio sia un problema aperto. Nel caso che il corso possa assumere un'articolazione seminariale, è prevista una breve esercitazione sulle fonti della storia locale. Testi d'esame L'esame si svolgerà in tre parti tematicamente distinte: ● La relazione finale sulla parte seminariale del corso; ● La lettura di due classici: M.BLOCH, I caratteri originali della storia rurale francese, Einaudi, Torino 1973; E. SERENI, Storia del paesaggio agrario italiano, Laterza, Bari 1997;

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● Un libro a scelta tra i seguenti (i testi non reperibili sul mercato librario si troveranno in Biblioteca): E. CASTELNUOVO – C. GINZBURG, Centro e periferia, in Storia dell'arte italiana, I, Questioni e metodi G. CHITTOLINI – D. WILLOWEIT, L'organizzazione del territorio in Italia e Germania, Il Mulino, Bologna1994 (saggi da definire); G. CHITTOLINI, La formazione dello stato regionale e le istituzioni del contado, Einaudi, Torino 1979; G. CHITTOLINI, D. WILLOWEIT, Statuti, città, territori in Italia e Germania tra medioevo ed età moderna, Il Mulino, Bologna 1991 (saggi da definire); G. DELILLE, Famiglia e comunità nel Regno di Napoli, (Torino: Einaudi 1989), parte II; E. GRENDI, Il Cervo e la Repubblica. Il modello ligure di antico regime, Einaudi, Torino 1993; P. GROSSI, Il dominio e le cose. Percezioni medievali e moderne dei diritti reali, Giuffré, Milano 1992 (parti da definire); L. MANNORI, Il sovrano tutore.Pluralismo istituzionale e accentramento amministrativo nel principato dei Medici, secc. XVI-XVIII, Giuffré, Milano 1994; W. HOSKINS, Local history in England, London 1972 G. LEVI, Centro e periferia di uno stato assoluto, Rosenberg, Torino 1985; D. MORENO – O. Raggio, eds., Risorse collettive, "Quaderni storici", 81, 1992; D. MORENO, Dal documento al terreno, Il Mulino, Bologna 1992; D. NORDMAN, Frontières de France.De l'espace au territoire, XVIe-XIXe siècle, Gallimard, Paris 1998; E. OSTROM, Governing the Commons: The Evolution of Institutions for Collective Action, Cambridge U.P., 1990; C. PHYTHIAN-ADAMS, (ed.), Societies, Cultures and Kinship, 1580-1850: cultural provinces and English local history, Leicester U.P., Leicester 1993; H. ROOT, Peasants and King in Burgundy. Agrarian Foundations of French Absolutism, Berkeley-Los Angeles, U. of California Press, 1987; P. SAHLINS, Boundaries. The making of France and Spain in the Pyrenées, Un of California Press, Berkeley 1989 (opp. tr. fr. 1995) P. SAHLINS, Forest Rites. the War of the Demoiselles in Nineteenth-Century France,Harvard U.P., 1994; Territorio, in "Meridiana", 10, 1990; P. VIAZZO, Comunità alpine. Ambiente, popolazione, struttura sociale nelle Alpi dal XVI secolo a oggi, Bologna 1991; C. WICKHAM, Comunità e clientele nella Toscana del XII secolo. Le origini del comune rurale nella Piana di Lucca, Viella, Roma 1995.

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Propedeuticità Tutti gli esami del 1° anno e Lingua inglese Modalità d’esame Esame orale ed eventuale relazione scritta.

METODOLOGIA DELLE SCIENZE SOCIALI Mario Cardano

N. Codice 09332

Titolo del corso I modi della ricerca sociale: esperimento, osservazione, simulazione Programma del corso: Il corso si articola in tre parti. Muovendo dal racconto di due ricerche sociologiche — un sondaggio e una ricerca etnografica — verranno dapprima individuati i tratti pertinenti e distintivi della ricerca sociale. La ricerca sociale, in particolare le affermazioni sul mondo (asserti) prodotti in questo contesto, verranno posti a confronto con altri due generi di discorso, quello di senso comune e quello delle scienze naturali. Verranno poi introdotti alcuni strumenti concettuali, logici e linguistici, necessari all'analisi critica del processo e dei prodotti della ricerca sociale. Questa «cassetta degli attrezzi» includerà le seguenti nozioni: concetto, termine, referente, asserto, definizione, strategia inferenziale, classificazione, misura, documentazione empirica. Verranno inoltre articolate la distinzione tra epistemologia, metodologia e tecnica di ricerca e quella tra contesto della scoperta, della giustificazione e dell’accettazione. La seconda parte del corso sarà dedicata all’illustrazione dei tre modi della ricerca sociale: esperimento, osservazione, simulazione. Di ciascuno di questi modi di produzione di asserti verrà delineata la struttura logica, gli ambiti di applicazione, i principali punti di forza e di debolezza; tutto ciò attraverso l’analisi critica di alcuni esempi di ricerca. Nella terza parte del corso concentreremo l’attenzione sull’osservazione, in particolare sulle tecniche di osservazione nelle scienze sociali. Verrà dapprima presentata una tassonomia delle tecniche di osservazione costruita considerando l’oggetto di osservazione: l’individuo, l’interazione sociale, il mondo delle

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cose. Per ciascuna delle fattispecie individuate verranno presentate le tecniche di ricerca più diffuse, osservando di ognuna l’articolazione delle fasi del disegno, della costruzione della base empirica, dell’organizzazione delle informazioni, dell’analisi e dell’esposizione dei risultati. L’attenzione, tuttavia, cadrà principalmente sulle fasi del disegno e della costruzione della base empirica. Ecco, in sequenza, gli argomenti che verranno trattati nella terza parte del corso. L’intevista discorsiva. Definizione; i modi dell’intervista discorsiva: ermeneutica e biografica; la stesura della traccia d’intervista; la scelta dei casi e la conduzione delle interviste; l’analisi della documentazione empirica: le procedure formalizzate, l’analisi narrativa. Il sondaggio. Definizione; la costruzione del questionario; il rapporto d’indicazione e la definizione operativa; tipi di domande; la struttura del questionario; il piano di campionamento; livelli di scala e statistiche ammissibili. L’osservazione naturalistica. Definizione; tratti pertinenti e distintivi; osservazione strutturata e non strutturata; lo schema categoriale; l’analisi della documentazione empirica. L’osservazione etnografica. Definizione; le fasi della ricerca etnografica; i ruoli osservativi; il lavoro sul campo: osservazione e backtalk; l’analisi della documentazione empirica. I focus groups. Definizione; teoria e ambiti di applicazione; disegno e regia dei focus groups; l’analisi della documentazione empirica. L’osservazione di laboratorio. Definizione; tratti pertinenti e distintivi; ambiti di applicazione; l’analisi della documentazione empirica. Organizzazione del corso Durante il corso si terranno due prove intermedie, due test scritti. Le prove si svolgeranno indicativamente alla fine del mese di marzo e la settimana successiva alla vacanze di Pasqua. I risultati delle prove contribuiranno alla formulazione del giudizio nell’esame di profitto. Il corso prevede l’integrazione di insegnamenti teorici con esperienze pratiche. A questo scopo verranno organizzati e guidati quattro percorsi di ricerca che prevedono una prima elementare applicazione delle tecniche di ricerca che — tra quelle presentate — meglio si prestano alla realizzazione di un’esercitazione pratica. Gli studenti potranno scegliere tra queste esercitazioni pratiche: a) redazione e collaudo (pre-test) di un conciso questionario; b) raccolta e analisi di alcune storie di vita (fra 3 e 5); c) conduzione di alcune sedute (fra 3 e 5) di osservazione naturalistica e analisi dei protocolli osservativi; d) disegno e conduzione di un esperimento in ambito economico, politologico o sociologico. I risultati dell’esercitazione — condotta singolarmente o in piccoli gruppi — dovranno essere esposti in un conciso rapporto di ricerca (massimo 15 cartelle dattiloscritte) che verrà discusso in sede d’esame.

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L’accesso alle esercitazioni pratiche è condizionato dal buon esito dei test intermedi. In particolare potranno partecipare alle esercitazioni pratiche solo gli studenti che abbiano superato con esito positivo entrambi i test intermedi (gli studenti che non superano il primo test possono ripetere la prova nel corso del secondo test con un compito che coprirà tutti gli argomenti delle prove). Il corso, come di consueto, sarà affiancato da un’attività di tutorato che avrà inizio a partire dal mese di aprile. Alle lezioni di tutorato verranno ammessi esclusivamente gli studenti che non supereranno le prove intermedie. Testi d'esame A. BRUSCHI, Metodologia delle scienze sociali, Milano, Bruno Mondadori, 1999, pagine 3-94; 147-152; 215-240; 321-333; 341-346; 377-391; 439-461 L. RICOLFI, La ricerca qualitativa, Roma, Carocci, 1998, pagine 19-92; 285-315 H. DAUTRIAT, Il questionario: guida per la preparazione e l’impiego nelle ricerche sociali, di psicologia sociale e di mercato, Milano, Angeli, 1997, pagine 144 L.GALLINO, Procedimenti d’osservazione e modelli nel comportamento animale e umano, in L. GALLINO, L’attore sociale. Biologia, cultura e intelligenza artificiale, Torino, Einaudi, 1987 pagine 19-41 R. FIDELI e A.MARRADI, Intervista, in Enciclopedia delle Scienze sociali, vol. V, Roma, Istituto dell’Enciclopedia italiana, 1996, pagine 71-82 M.CARDANO, Materiali di studio per il corso di metodologia delle scienze sociali, Alessandria, Dipartimento di ricerca sociale (in preparazione) pagine 100. La dispensa sarà reperibile in facoltà. I testi fuori commercio o di difficile reperibilità saranno consultabili nella presidenza della facoltà. Propedeuticità Sociologia Modalità d'esame Per gli studenti ammessi all’esercitazione pratica: discussione individuale della relazione ed esame orale. Per gli studenti non ammessi alle esercitazioni pratiche: test scritto e colloquio orale. Nota per gli studenti lavoratori Gli studenti lavoratori che non hanno la possibilità di frequentare le lezioni possono concordare con il docente un percorso di studi personalizzato. Il percorso di studi, arricchito di alcune letture supplementari, potrà includere anche la conduzione di un’esercitazione pratica; questo alle stesse condizioni riservate agli studenti frequentanti (il superamento delle prove intermedie).

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METODOLOGIA E TECNICA DELLA RICERCA SOCIALE Mario Cardano

N. Codice 09567

Titolo del corso La ricerca qualitativa: metodi ed epistemologia Programma del corso: Il corso si articola in tre parti. Nella prima parte verranno presentate le principali tecniche di ricerca qualitativa. Verrà poi affrontata la questione del rapporto tra metodi qualitativi e quantitativi. In particolare verranno messe a fuoco differenze e affinità considerando cinque diversi livelli analitici: teoretico, epistemologico, metodologico, retorico e sociologico (adottando cioè la prospettiva della sociologia della scienza). All’analisi di differenze e affinità seguirà la discussione dei possibili rapporti tra i due generi di ricerca sociale. La seconda parte del corso sarà dedicata all’analisi critica di due fra le principali tecniche di ricerca qualitativa: l’intervista discorsiva e la ricerca etnografica. Di ognuna si ricostruirà il profilo storico, le principali declinazioni metolodogiche, delineate in relazione alle «persuasioni» epistemologiche di riferimento. Nelle lezioni dedicate all’intervista discorsiva, dopo una sommaria ricostruzione delle caratteristiche della relazione d’intervista, verranno analizzate le due principali declinazioni di questa tecnica di ricerca: l’intervista ermeneutica e l’intervista biografica. Le lezioni dedicate alla ricerca etnografica muoveranno dalla definizione delle fasi del lavoro etnografico: il disegno della ricerca, il campo, l’analisi della documentazione empirica e la scrittura. Di ciascuna fase verranno illustrati i principali problemi metodologici ed epistemologici insieme alle soluzioni più promettenti formulate dalle maggiori «scuole» (la grounded theory e l’approccio interpretativo). Particolare attenzione verrà dedicata al tema della plausibilità dei resoconti etnografici e ai criteri di «giustificata asseribilità» del sapere etnografico. La terza parte del corso affronterà alcuni dei nodi metodologici ed epistemologici della ricerca qualitativa: la costruzione dell’oggetto, la sua messa in forma attraverso modelli e metafore; il contributo della scrittura alla costruzione dell’ oggetto; la relazione osservativa; il rilievo delle caratteristiche immodificabili dell’osservatore-autore (genere, etnia ecc.). Questi argomenti verranno affrontati attraverso l’analisi di alcuni resoconti (riflessivi) di ricerca e la discussione di alcuni saggi metodologici ed epistemologici.

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Organizzazione del corso Il corso si svolgerà per lo più in forma seminariale. Ciascun argomento verrà introdotto da lezione del docente cui seguirà una discussione collettiva. Agli studenti verrà pertanto richiesta la lettura dei diversi materiali di studio durante lo svolgimento del corso e la presentazione — a turno — di brevi relazioni orali. Per sostenere l’esame gli studenti dovranno redigere un progetto di ricerca (ad esempio un progetto di tesi di laurea) che richieda, almeno in parte, l’impiego di tecniche di ricerca qualitative. Il testo, dattiloscritto, dovrà essere contenuto entro le venti pagine.

Testi d’esame Per la prima parte: ♦ C. CIPOLLA e A.de LILLO (a cura di), Il sociologo e le sirene. La sfida dei metodi qualitativi, Milano, Angeli, 1996, pagine 106-135; 167-178

Per la seconda parte ♦ P. MONTESPERELLI, L’intervista ermeneutica, Milano, Angeli, 1998, pagine 9-48; 66-114 ♦ M. OLAGNERO e C. SARACENO, Che vita è. L’uso dei materiali biografici nell’analisi sociologica, Roma, Carocci, 1993, pagine 120 ♦ L. RICOLFI, La ricerca qualitativa, Roma, Carocci, 1998, pagine 45-92 ♦ F. NERESINI, Interpretazione e ricerca sociologica, Urbino, Quattro venti, 1997, pagine 17-52 Per la terza parte: a) Resoconti di ricerca ♦ M. SCLAVI, Seguendo un’altra donna come un’ombra, in «Memoria», 1991, 32, 2, pagine 67-80 ♦ H. BOTTI, Il paradosso dell’internazionalizzazione in Parodi: una storia di ricerca, in «Studi organizzativi», 1991, 1, pagine 55-87 ♦ M. CARDANO, Lo specchio, la rosa e il loto. Uno studio sulla sacralizzazione della natura, Roma, Seam, 1998, pagine 31-63 b) Testi teorici ♦ A. MELUCCI, Verso una sociologia riflesiva. Ricerca qualitativa e cultura, Bologna, il Mulino, 1998, pagine 15-102; 127-147; 245-267; 295-317 ♦ S. BORUTTI, Teoria e interpretazione. Per un’epistemologia delle scienze umane, Milano, Guerini e Associati, 1991, pagine 39-77 ♦ M. BLACK, Modelli archetipi metafore, Parma, Pratica Editrice, 1983, pagine 41-95 I testi fuori commercio o di difficile reperibilità saranno consultabili in Segreteria di Presidenza.

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Propedeuticità Sociologia I e Metodologia delle scienze sociali. Modalità d’esame Esame orale. L’esame verterà sul progetto di ricerca, che lo studente sarà chiamato a discutere, e sui testi d’esame. Nota per gli studenti lavoratori Gli studenti lavoratori che non hanno la possibilità di frequentare le lezioni possono concordare con il docente un percorso di studi personalizzato. Il percorso di studi, arricchito di alcune letture supplementari, comprenderà anche la redazione di un progetto di ricerca.

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE Michele Vellano

N. Codice 09396

Programma del corso: Parte generale. Teoria dell’organizzazione internazionale. 1. Il concetto di organizzazione internazionale. 2. Evoluzione delle forme e dei modelli di cooperazione internazionale tra

Stati. 3. Struttura e funzionamento delle organizzazioni internazionali 4. Le funzioni: normativa, esecutiva, giurisdizionale. 5. La soggettività delle organizzazioni internazionali e le relazioni esterne. 6. Rapporti tra organizzazioni internazionali e Stati membri. Il caso delle

Nazioni Unite. 7. La partecipazione italiana alle organizzazioni internazionali. Parte speciale. Le organizzazioni internazionali a carattere economico. 1. Il neo-liberismo internazionale a tendenza universale. 2. Il Fondo Monetario Internazionale (FMI). 3. La Banca Mondiale. 4. Il GATT e la diplomazia commerciale multilaterale fino all’Uruguay

Round. 5. L’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC).

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6. La partecipazione della Comunità europea all’OMC e i suoi rapporti con il FMI.

A fine corso è prevista l’attivazione di un seminario dedicato al sistema di risoluzione delle controversie dell’OMC con analisi e discussione di un rapporto di un panel. Testi d’esame: Per la parte generale: U. DRAETTA, Principi di diritto delle organizzazioni internazionali, Giuffré, Milano 1997 B. CONFORTI, Le Nazioni Unite, Cedam, Padova, 1998 (da pag. 1 a pag. 123). Per la parte speciale: A. COMBA, Il neo liberismo internazionale. Strutture giuridiche a dimensione mondiale. Dagli accordi di Bretton Woods all’Organizzazione Mondiale del Commercio, Giuffrè, Milano, 1995. in più, a scelta, uno dei seguenti articoli (copia disponibile in visione presso la Segreteria di Presidenza): J. SACK, The European Community’s Membership of International Organizations, in Common Market Law Review, 1995, pp. 1227-1256; H. RUIZ FABRI, L’appel dans le règlement des différends del l’OMC: trois ans après, quinze rapports plus tard, in Revue Générale de Droit International Public, 1999, pp. 48-127. Propedeuticità: Tutti gli esami del primo anno e Lingua inglese. Modalità d’esame: orale

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POLITICA ECONOMICA Alberto Cassone

N. Codice 09427

Programma del corso 1. Contabilità nazionale 2. Lavoro, produzione, consumo 3. I mercati dei beni e del credito 4. La domanda di moneta 5. Il modello di base dei mercati in equilibrio 6. Il mercato del lavoro 7. L’inflazione e i tassi di interesse 8. Moneta, inflazione e tassi di interesse nel modello dei mercati in equilibrio 9. Gli investimenti 10. L’accumulazione del capitale e la crescita economica 11. La disoccupazione 12. La spesa pubblica in beni e servizi 13. Le imposte e i trasferimenti 14. Il debito pubblico 15. I mercati internazionali dei beni e del credito 16. I tassi di cambio 17. L’intermediazione finanziaria 18. L’evidenza empirica sull’interazione tra variabili nominali e variabili reali 19. La moneta e il ciclo economico nel modello dei mercati in equilibrio 20. La teoria keynesiana delle fluttuazioni cicliche Testi d’esame R. J. BARRO, Macroeconomia , Mc Graw Hill Libri Italia, Milano, 1992 Propedeuticità Economia politica. Modalità d’esame test scritto più esame orale. Per la preparazione, si consiglia di avvalersi dei test di autovalutazione, eseguibili sui computer presso il LISP (Laboratorio Informatico della Facoltà di Scienze Politiche).

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RELAZIONI INTERNAZIONALI Valter Coralluzzo

N. Codice 09394

Programma del corso Il corso, di carattere istituzionale, si propone di familiarizzare lo studente con gli strumenti analitici e teorici che consentono di interpretare la complessa e cangiante realtà della politica internazionale contemporanea. Gli argomenti trattati sono: - Definizione ed epistemologia delle relazioni internazionali. - Storia della disciplina: i suoi dibattiti, i suoi classici. - La metodologia dell’analisi internazionalistica. - I grandi approcci alla teoria delle relazioni internazionali. - La teoria del sistema internazionale. - I rapporti tra politica interna e politica internazionale. - L’analisi della politica estera: approcci, modelli, teorie, - La conoscenza della guerra e della pace. - Le crisi internazionali e i problemi della sicurezza. - La teoria strategica. - Gli scenari del nuovo (dis)ordine mondiale. - La riflessione morale sul comportamento degli stati.

Testi d’esame L. BONANATE, Elementi di relazioni internazionali, Giappichelli, Torino,1997, seconda edizione. R. SCARTEZZINI, P. ROSA, Le relazioni internazionali, La Nuova Italia Scentifica, Roma 1994; Letture intergrative di Relazioni Internazionali (dispensa che verrà resa disponibile dal docente).

Propedeuticità Tutti gli esami del 1° anno e Lingua Inglese. Modalità d’esame Test scritto più esame orale. Gli studenti non frequentanti sono invitati a mettersi comunque in contatto con il docente.

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SCIENZA DELLA POLITICA Silvano Belligni

N. Codice 09326

Programma del corso Il corso si propone di illustrare i principali approcci allo studio dei comportamenti, dei processi e dei fenomeni politici elaborati nell’ambito della scienza politica contemporanea. In particolare, verranno considerati cinque paradigmi, incentrati rispettivamente sulle nozioni di stato, potere, sistema, mercato, identità, nell’ambito dei quali si collocano le teorie politologiche correntemente impiegate. Testi d’esame Il programma d’esame prevede le seguenti letture: a. Per i frequentanti: S. BELLIGNI, Paradigmi del politico, Giappichelli, Torino 1991; S. BELLIGNI, Il volto simoniaco del potere, Giappichelli, Torino 1991: cap. III: “Il fondo opaco della democrazia. Sul paradigma neoclassico della corruzione”. M. WEBER, “La politica come professione”, in Il lavoro intellettuale come professione, Einaudi, Torino 1971, pp. 45 -121 (o altra edizione). b. Per i non frequentanti: - il programma sub a; - un testo a scelta tra: J. SCHUMPETER, Capitalismo, socialismo, democrazia, Etas/Kompass, Milano 1967, cap. XXII “Un’altra dottrina della democrazia”, pp. 257-270; A. DOWNS, Teoria economia della democrazia, Il Mulino, Bologna 1988, cap. VIII “Statica e dinamica delle ideologie”, pp. 151-178. Modalità d’esame L’esame è diviso in due parti: un test scritto sul volume “I paradigmi...” e una prova orale sul restante programma. Il superamento del test consente di accedere alla seconda parte dell’esame. Le due prove potranno essere affrontate insieme o separatamente.

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SOCIOLOGIA Gian Antonio Gilli

N. Codice 09321

Programma del corso Il corso è diretto a fornire gli strumenti per un'analisi sociologica elementare della realtà sociale. Viene quindi proposto un lessico sociologico di base, e alcune regole di 'sintassi' per legare tali termini in vista di un'analisi. La sequenza dei temi trattati è la seguente: 1. Nozione di sociologia. La percezione sociologica della realtà. Scienze

sociali e scienze della natura 2. Il problema del controllo sociale. Determinismo; devianza e varianza;

modalità di controllo sociale. 3. La nozione di sistema. Elementi del modello sistemico. 4. Il sistema della cultura. Parti della cultura (valori, norme, modelli, ecc.);

simbolismo nella cultura; integrazione dei sistemi simbolici; ecc. 5. Il sistema sociale. Le unità dei sistemi sociali; la divisione del lavoro nei

sistemi sociali. 6. Il sistema di personalità. Parti della personalità; fasi di sviluppo psico-

sessuale; meccanismi di difesa; ecc. 7. Differenziazione e integrazione. Il rapporto sistema-sottosistema e la sua

evoluzione. Ciascuna lezione prevede, oltre alla parte più strettamente teorica, lo svolgimento di esercizi analoghi a quelli che verranno proposti in sede di esame. Testi di esame G.A.GILLI, Manuale di sociologia, Bruno Mondadori, Milano (in libreria nel febbraio 2000) Le matricole degli anni precedenti conservano il diritto a mantenere il programma di esame del proprio anno di immatricolazione fino alla terza sessione successiva all'introduzione del nuovo programma. Modalità d'esame L'esame prevede una prova scritta, nella quale verranno proposti alcuni esercizi analoghi a quelli posti al termine di ogni capitolo). Il superamento di tale prova è condizione per l'ammissione all'orale. Su richiesta degli studenti verranno attivati, a partire dall'inizio del corso, tutoraggi per esercitazioni.

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SOCIOLOGIA II Gian Antonio Gilli

N. Codice 09408

Programma del corso Il corso è dedicato al tema “Analisi sistemica”. Esso è diretto a fornire strumenti per:

a) analizzare il funzionamento dei sistemi sociali, b) valutarne le prestazioni, e c) (eventualmente) effettuare interventi correttivi.

Il corso ha carattere teorico-pratico. Parallelamente allo svolgimento del corso, i partecipanti svolgeranno (singolarmente) un’analisi di un sistema concreto a loro scelta, seguendo un modello sviluppato nel corso stesso. Verranno presi in esame sistemi assai diversi tra loro, dall’impresa alla classe scolastica e alla famiglia, da un’unità di servizio sanitario alla facoltà universitaria. La parte teorica prevede il seguente sviluppo - morfologia e classificazioni - il funzionamento dei sistemi: pratiche istituzionalizzate e divisione del

lavoro - ambiente e risorse: dal mero adattamento all’ambiente come vantaggio

competitivo - meccanismi decisionali e di implementazione - meccanismi integrativi - problemi di identità interna e di motivazione dei componenti - patologie dell’organizzazione sistemica Testi di esame Per i frequentanti (almeno il 70% delle presenze) il programma consiste:

a) nella preparazione e discussione di un elaborato (max 15 pp.) di analisi sistemica, con scelta del sistema e modalità di analisi concordate col docente; b) in materiale bibliografico integrativo (max 150 pp.) fornito dal docente durante il corso.

Per i non frequentanti, un’antologia di testi (ca. 600 pp.) che verranno indicati (anche con affissione) entro la metà di ottobre. Vista la molteplicità di fonti da cui sono tratti tali testi, copia del materiale sarà in visione presso la Segreteria di Presidenza e presso la Biblioteca.

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(N.B.: la frequenza alle lezioni è particolarmente raccomandata per studenti che intendono avviarsi a tesi di: - Sociologia dell’organizzazione (tesi su valutazione/certificazione di

qualità; su outsourcing e servizi prestati alle imprese; su analisi di funzioni aziendali; ecc.)

- Sociologia del territorio (tesi su struttura/funzionamento di enti; su processi controllati della “pubblica opinione”; ecc.)

- Psicologia sociale (tesi su dinamiche di gruppo (gruppi naturali o artificiali); su specializzazioni strumentali/espressive; su bilanci motivazionali; ecc.)

Propedeuticità Tutti gli esami del I anno e Lingua inglese Modalità d’esame orale

SOCIOLOGIA DELLE COMUNITA’ LOCALI (Local Development and European Integration)

Enrico Ercole

Modulo Jean Monnet (corso finanziato dall’Unione Europea)

N. Codice 09….

Programma del corso Il corso è finanziato dal “D.G. X – Informazione, Comunicazione, Cultura” della Commissione Europea attraverso il Programma Jean Monnet. E’ dedicato all’analisi del sistema locale (nei suoi aspetti produttivi, politici, sociali, istituzionali) e dei suoi rapporti (sia bottom-up, dal basso verso l’alto, che top-down, dall’alto verso il basso) con le istituzioni e le politiche europee. Verranno trattati i seguenti temi: 1. I sistemi locali nell’epoca della globalizzazione: Unione Europea, Stati

nazionali, Regioni, Province, Comuni. 2. Gli aspetti politici e sociali dei sistemi locali: istituzioni, reti, coalizioni di

interessi.

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3. Lo sviluppo produttivo dei sistemi locali nello scenario europeo: sussidiarietà, partnership, sostenibilità.

4. La partecipazione dei sistemi locali al processo di integrazione europea: cittadinanza europea, sussidiarietà, istituzioni e politiche comunitarie.

5. Le politiche europee per lo sviluppo locale: Fondi, Programmi, Progetti. 6. Descrizione e analisi di alcune azioni finalizzate a sviluppare le

potenzialità del territorio in vari settori (occupazione, turismo, recupero e valorizzazione del patrimonio storico e culturale, creazione e crescita di nuove imprese): Life, Tacis, Phare, Interreg, Now, Ecos-Ouverture, Leonardo, Raffaello, Urban, Leader, Patti territoriali, Agenzie per lo sviluppo, Sportelli informativi.

Testi d’esame 1) Dispense preparate dal docente 2) N. NUGENT, Governo e politiche dell’Unione Europea, Bologna, Il

Mulino, 1997, p. 1-74; 278-306; 338-346. 3) P. BIANCHI, Le politiche industriali dell’Unione Europea, Bologna, Il

Mulino, 1996, p. 203-224. 4) L. TSOUKALIS, La nuova economia europea, Bologna, Il Mulino, 1998,

p. 237-259. 5) M. GOLDSMITH and K. KLAUSSEN (eds), Local Government and

European Integration, Chaltenham, Elgar, 1997, p. 237-254.

Propedeuticità Tutti gli esami del 1° anno e Lingua Inglese.

Modalità d’esame Orale

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SOCIOLOGIA DELL’ORGANIZZAZIONE I Giuseppe Della Rocca

N. Codice 09…

Programma del corso Il corso è diretto ad illustrare il modello classico di organizzazione, e l’evoluzione di tale modello sia nella letteratura che nella prassi comune Particolare risalto verrà dato all’attività descrittiva di tipo empirico e aziendale, cercando di mettere in risalto, attraverso l’analisi e la lettura dei case studies , la crisi dei modelli tradizionali. Tale attività verrà svolta considerando da un lato l’evoluzione dell’organizzazione industriale, e dall’altro il declino della centralità di questo modello. Il filo conduttore del corso sarà costituito dai temi del potere, dell’autorità e della legittimazione nelle organizzazioni; tali concetti verranno studiati prendendo in considerazione il dibattito sui modelli strutturali, sui processi decisionali e sull’evoluzione dei ruoli lavorativi. L’attività didattica si baserà sul metodo comparativo, confrontando organizzazioni e modelli di organizzazione industriale con quelle dei Servizi e della Pubblica Amministrazione. L’intento è quello di mettere in rilievo sia le diversità degli approcci teorici sia la complessità e diversità dei tipi di organizzazione. Sono previste esercitazioni e simulazioni sui temi trattati durante il corso, seminari con visite ad imprese, interventi di esperti ed operatori nel mondo dell’industria dei Servizi e della Pubblica Amministrazione. Testi d’esame Il materiale di studio sarà indicato all’inizio del corso. Propedeuticità Tutti gli esami del I° anno e Lingua inglese Modalità d’esame Orale

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SOCIOLOGIA DELL’ORGANIZZAZIONE II Giuseppe Della Rocca

N. Codice 09…

Programma del corso Il corso analizzerà l’evoluzione, dal punti di vista sociologico, delle metodologie di gestione aziendale. La prima parte del corso passerà in rassegna le metodologie proprie delle tecnostrutture aziendali: pianificazione, controllo dei costi e dei risultati, ingegnerizzazione dei processi di produzione e organizzazione del lavoro, valutazione delle prestazioni e sistemi retributivi, formazione e comunicazione. Nella seconda parte verranno prese in considerazione le principali innovazioni introdotte in risposta alla maggiore competizione sui mercati e alla disaffezione e conflitto da parte dei lavoratori dipendenti. Un’attenzione particolare verrà prestata alle metodologie di controllo di qualità (Total Quality Management) e alle nuove metodologie di gestione delle risorse umane (Human Resouces Management; HRM) e ai loro effetti: sull’organizzazione dell’azienda, nelle metodologie di gestione, sui modi di coordinamento e sulle relazioni di autorità e partecipazione nelle organizzazioni. Entrambe le metodologie sono tra loro strettamente connesse: il raggiungimento di obiettivi di qualità nei prodotti e nei servizi presuppone l’esistenza di buone identità aziendali e buoni rapporti con il personale. L’attività didattica prevede sia la rassegna teorica dei modelli organizzativi, e dei processi decisionali; sia il confronto di diverse esperienze. Il filo conduttore del corso sarà prevalentemente aziendale, cercando tuttavia di mettere in relazione l’analisi dei temi trattati con l’evoluzione del sistema produttivo e del mercato del lavoro nel loro insieme. Sono previste esercitazioni e simulazioni sui temi trattati durante il corso; seminari con visite ad imprese industriali di servizio; interventi di esperti ed operatori. Testi d’esame Il materiale di studio sarà indicato all’inizio del corso. Propedeuticità Tutti gli esami del I° anno e Lingua inglese Modalità d’esame orale

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SOCIOLOGIA DEL TERRITORIO Enrico Ercole

N. Codice 09429

Programma del corso: Nel corso verranno forniti allo studente gli strumenti per interpretare la realtà territoriale e operare in essa. Gli argomenti trattati saranno: a - La dimensione territoriale di funzioni e attori sociali nella società contemporanea, b - lo sviluppo territoriale in Italia, in Europa e nel mondo, c - il territorio nella riflessione sociologica, d - approfondimenti tematici su singole realtà territoriali: - specificità territoriali in Italia (Triangolo industriale, Mezzogiorno, Nordest), - sviluppo economico locale, identità e istituzioni, - politiche di sviluppo territoriale Testi d’esame Per il punto a: 1) Dispense preparate dal docente; 2) MONITORARE MILANO, Progetto per un sistema integrato di informazione sull’area metropolitana, Milano, Camera di Commercio 1992, p. 1-37. Per il punto b: 3) L. GAMBI, “Da città ad area metropolitana”, in Storia d’Italia, vol. V, Einaudi, Torino 1973, p. 372-422; 4) R. CAMAGNI, “Le grandi città italiane e la competizione su scala europea”, in P. Costa e M. Toniolo (a cura di) Città metropolitane e sviluppo regionale, Angeli, Milano 1992, p. 25-40; 5) G. MARTINOTTI, Metropoli, Il Mulino, Bologna 1993, p. 19-50. Per il punto c: 6) Dispense preparate dal docente 7) U. HANNERZ, Esplorare la città, Il Mulino, Bologna 1992, p.296-348; 8) A. BAGNASCO, Fatti sociali formati nello spazio, Angeli, Milano 1995, p. 13-66.

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Per il punto d: 9) A. BAGNASCO, La costruzione sociale del mercato, Il Mulino, Bologna 1988, p. 13-145; 10) A. PICHIERRI, “Stato e identità economiche regionali”, Stato e mercato, n.44, 1995, p. 213-229; 11) “Nuove regioni e riforma dello stato”, Secolo XX, n. 1, 1993, p. 1-20; 12) R. CAMAGNI, “Reti di città e politiche urbane”, in Irer, Le reti di città, Angeli, Milano 1993, p. 219-265; 13) A. PICHIERRI, “E ora Torino valorizzi il suo retroterra”, La Repubblica (edizione di Torino), 14 maggio 1996, p.I; 13) K. KLAUSEN e M. GOLDSMITH, “Local Government and the European Union”, in M. GOLDSMITH e K. KLAUSEN (a cura di), elgar, Cheltenham, 1997, p. 237 -254 Copia dei testi indicati ai punti 2-3-4-6-10-11-12-13-14 è disponibile (in visione) in Segreteria di Presidenza; i testi indicati ai punti 5-7-8-9 sono disponibili in Biblioteca.

Propedeuticità Tutti gli esami del 1° anno e Lingua Inglese.

Modalità d’esame Orale

SOCIOLOGIA DEL TURISMO Docente da designare

N. Codice 09…..

Programma del corso Il corso ha l’obiettivo di fornire gli strumenti per ricostruire nelle linee essenziali l’organizzazione dei servizi turistici e di approfondire il segmento dell’analisi della domanda relativo alle aspettative e alle motivazioni del turista. Il corso affronta i seguenti temi: 1) Il turismo da pratica di élite a comportamento di massa. La figura del

turista, le sue caratteristiche e il suo ruolo

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2) I vari tipi di turista: turista “verde”, d’affari, di passo, villeggiante, di fine settimana

3) I servizi turistici: operatori, aziende turistiche, agenzie di promozione 4) Il comportamento turistico inteso come agire di consumo: le caratteristiche

del consumatore-turista 5) Le caratteristiche dell’oggetto di consumo turistico 6) Il turismo e le politiche di sviluppo locale Una parte delle lezioni verrà dedicata all’illustrazione e alla discussione di casi concreti relativi allo sviluppo turistico di zone rurali e marginali. Testi d’esame M.C. MARTINENGO e L. SAVOJA, Sociologia dei fenomeni turistici, Milano, Guerini ed Associati, 1998 M.C. MARTINENGO e L. SAVOJA, Il turismo dell’ambiente, Milano, Guerini ed Associati, in corso di stampa. Propedeuticità Tutti gli esami del 1° anno e Lingua inglese Modalità d’esame Orale

STATISTICA Alberto Martini

N. Codice 09329

Lo scopo del corso è fornire allo studente una solida comprensione di alcuni fondamentali concetti statistici e della rilevanza di tali concetti per interpretare i fenomeni economici e sociali e le relazioni tra di essi. Per coloro che frequentano le lezioni sono previsti esami periodici scritti (due intermedi e uno finale) e l’assistenza di un tutor.

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Gli esami scritti verteranno sul materiale presentato in classe, supportato da dispense a cura del docente, e su parti selezionate del testo di T. WONNACOTT – R WONNACOTT, Introduzione alla statistica, Franco Angeli, 1995. La frequenza regolare delle lezioni è caldamente consigliata. Programma del corso 1. Statistica e descrizione dei fenomeni economici e sociali. Esempio

motivante: la misurazione delle disoccupazione. Campioni e popolazioni. Cenni sulle rilevazioni campionarie. Rappresentazioni grafiche: tavole, istogrammi, diagrammi. Distribuzioni di frequenza (assolute e relative; semplici e cumulate). Proporzioni e percentuali. Misure di tendenza centrale: moda, media, mediana. Medie semplici e ponderate.

2. La rappresentazione della variabilità nei fenomeni. Esempio motivante: la misurazione della povertà e della diseguaglianza di reddito. Misure di posizione: quartili e percentili. Misure di variabilità: varianza, coefficiente di variazione, scarto interquartilico. Il concetto di standardizzazione di una variabile.

3. Elementi di teoria della probabilità. Eventi indipendenti ed eventi mutualmente esclusivi. Operazioni elementari sulle probabilità. Frequenza e probabilità.

4. Distribuzioni di probabilità: variabili discrete. Media e varianza di una distribuzione teorica di probabilità: la distribuzione binomiale.

5. Distribuzioni di probabilità: variabili continue. La distribuzione normale. La distribuzione normale standardizzata. Uso delle tavole.

6. Campionamento e distribuzioni campionarie. La media campionaria e la sua distribuzione. Il teorema centrale del limite. La distribuzione della proporzione campionaria.

8. Stime puntuali e intervalli di confidenza. La stima della media di una popolazione. La stima di una proporzione di una popolazione.

9. Cenni alla verifica delle ipotesi. Test sulla differenza tra due medie. Test sulla differenza tra due proporzioni.

10. Descrivere e interpretare la relazione tra due variabili discrete. Distribuzioni congiunte, marginali, condizionate. Frequenze osservate e frequenze attese. Test di indipendenza e distribuzione χ2.

11. Descrivere la relazione tra due variabili continue. La correlazione lineare. La regressione lineare semplice: rappresentazione grafica e interpretazione. Il metodo dei minimi quadrati e la bontà di adattamento della retta.

12. Interpretare i risultati di una regressione. Test di ipotesi sui parametri della regressione. Le distribuzioni t ed F. La condizione ceteris paribus nel caso di più di due variabili esplicative.

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Testi d’esame T. WONNACOTT – R WONNACOTT, Introduzione alla statistica, Franco Angeli, 1995 (esclusi i capitoli 10 e 15) Dispense integrative e/o sostitutive di parti selezionate del libro di testo, distribuite dal docente durante le lezioni. Modalità d’esame Frequentanti: sono previsti tre esami scritti nel corso del semestre, ciascuno dei quali copre gli argomenti trattati in classe nel corso del mese precedente. I primi due esami scritti rappresentano ciascuno il 30% del voto finale, mentre il terzo esame scritto (prima settimana di giugno) rappresenta il 40% del voto finale. Lo scopo di questi esami è testare l’effettiva comprensione dei concetti statistici e del loro utilizzo, non la memorizzazione di formule: quindi durante l’esame è possibile consultare libri, appunti e dispense. Lo studente che non sia soddisfatto del voto risultante dagli esami scritti può sostenere un esame integrativo orale alla fine di giugno. Non frequentanti: gli studenti che siano impossibilitati a frequentare le lezioni possono scegliere due soluzioni. La soluzione caldamente consigliata consiste nel contattare il docente tra settembre e dicembre per concordare un programma di studio individualizzato, in modo da poter sostenere gli esami scritti tra marzo e giugno assieme ai frequentanti sostengono Lo scopo di questa soluzione è di fornire allo studente una guida allo studio del libro di testo, rimediando almeno in parte alla mancata frequenza delle lezioni. Coloro che non vorranno usufruire di questa opportunità e non contatteranno il docente, dovranno sostenere un unico esame orale sull’intero testo (ad eccezione dei capitoli 10 e 15) durante i consueti “appelli” periodici. Vista la difficoltà della materia, si sconsiglia vivamente di adottare questa seconda soluzione.

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STORIA DELLE DOTTRINE POLITICHE Corrado Malandrino

N. Codice 09413

Programma del corso Il corso comprende una parte istituzionale e una monografica. La parte istituzionale intende presentare il complesso delle dottrine politiche dell’età moderna e contemporanea, con i necessari riferimenti al pensiero politico antico e medievale. Oltre agli aspetti storico-dottrinali in inquadramento generale, attenzione particolare sarà dedicata ai classici del pensiero politico, da Machiavelli fino ai maggiori e più attuali pensatori del Novecento. La parte monografica prende in esame l’elaborazione delle dottrine autonomistiche, federaliste e regionaliste, con particolare attenzione sia ai problemi delle istituzioni locali sia allo sviluppo del tema dell’unificazione europea e dei modelli federali. Testi d’esame Parte istituzionale 1. G. M. BRAVO – C. MALANDRINO, Profilo di storia del pensiero

politico. Da Machiavelli all’Ottocento, Roma, Carocci Editore (già La Nuova Italia Scientifica), 1999 (6a ristampa).

2. G. M. BRAVO – C. MALANDRINO, Il pensiero politico del Novecento.. Pref. di M. Guasco, Casale M.to, Edizioni Piemme, 1997 (2a ristampa).

Parte monografica C. MALANDRINO, Federalismo. Storia, idee, modelli, Roma, Carocci Editore, 1998. Letture d’autore, articoli e saggi critici specifici, saranno indicati e presentati durante le lezioni. Modalità d’esame orale.

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STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE Docente da designare

N. Codice 09361

Programma del corso Il corso si propone di ripercorrere la storia delle istituzioni politiche moderne e contemporanee, coniugandone la nascita e lo sviluppo con la storia della pubblica amministrazione e con le istanze di riforma autonomistica e di decentramento statale tipiche dei modelli istituzionali federali. Esso si articola in due parti, una istituzionale e una monografica. La parte istituzionale intende fornire un inquadramento generale dal secolo XVI al XX e, in particolare, ripercorrere la storia dell’amministrazione in Italia. La parte monografica prende in esame l’elaborazione dei modelli istituzionali autonomisti, regionalisti e federalisti, con particolare attenzione sia ai problemi di riforma delle istituzioni locali sia allo sviluppo dell’unificazione europea nel Novecento, e al loro impatto con le istituzioni nazionali Testi d’esame Parte istituzionale: J. ELLUL, Storia delle istituzioni. L’età moderna e contemporanea, Milano, Mursia, 1976 (o più recenti ristampe), III volume, parti prima, seconda e terza. G. MELIS, Storia dell’amministrazione pubblica in Italia, Bologna, Il Mulino, 1996. Parte monografica: C. MALANDRINO, Federalismo. Storia , idee, modelli, Roma, Carocci, 1998. Alcune letture critiche, sia per la parte istituzionale che per la monografica, saranno indicate e presentate durante le lezioni Propedeuticità: Tutti gli esami del 1° anno, Storia delle dottrine politiche e Lingua inglese Modalità d’esame Esame orale

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STORIA MODERNA E CONTEMPORANEA Angelo Torre

N. Codice 09595

Programma del corso Il corso intende presentare i risultati di alcuni importanti processi di reinterpretazione della ricerca storica sui rapporti tra comunità locali, poteri territoriali e autorità statali tra l'età moderna e l'età contemporanea. Anzitutto, una nuova antropologia storica ha riformulato la nostra immagine delle forme aggregative basilari delle società preindustriali, dalla comunità contadina alla famiglia e alla parentela. Inoltre, una nuova storia politica ha sottolineato negli ultimi decenni l'importanza dell'analisi dei conflitti interpersonali e locali, del rituale e del cerimoniale per la conoscenza delle pratiche del potere. Inoltre, una nuova storia giuridica, pluralista e critica, ha rivalutato la molteplicità delle tradizioni normative presenti nelle società occidentali. Queste radicali reinterpretazioni consentiranno, nella seconda parte del corso, di esaminare alcune proposte di rilettura della storia successiva alla rivoluzione francese. Testi d'esame Il programma comprende tre parti tematicamente distinte: ● Formazioni politiche tra Quattro e Ottocento. Con riferimento ai manuali in uso nelle superiori o ad AA. VV. Storia moderna e Storia contemporanea (cap. 1-10), Donzelli, Roma 1998 e 1997, tutti i testi seguenti: A. TORRE, Stato e società nell'Ancien Régime, Loescher, Torino 1983; O. RAGGIO, Visto dalla periferia. formazioni politiche di antico regime e Stato moderno, in Storia d'Europa, vol. IV, Einaudi, Torino 1995, pp. 133-177; M. FIORAVANTI, Stato (storia), in Enciclopedia del Diritto, Milano 1986, pp. 708-758; ● Storia del diritto. Un testo a scelta tra i seguenti: P. GROSSI, L'ordine giuridico medievale, Laterza, Bari 1997, pp. 39-235; DE BENEDICTIS (a cura di), Giustizia, potere e corpo sociale, Clueb, Bologna 1994; L. ASSIER ANDRIEU, Le Droit dans les sociétés humaines, Nathan, Paris 1996, pp. 43-106; 135-202; B. CLAVERO, Tantas personas como estados. Por una antropologìa polìtica de la historia europea, Tecnos, Madrid 1986;

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● Ricerche storiche. Un testo a scelta tra i seguenti: R. AGO, Economia barocca. Mercato e istituzioni nella Roma del Seicento,Donzelli, Roma 1998; M. AGULHON, La République au village, Fayard, Paris 1968; A. M. BANTI, Terra e denaro: una borghesia padana dell'Ottocento, Venezia, Marsilio 1989; M. BERTOLOTTI, Le complicazioni della vita. Storie del Risorgimento, Feltrinelli, Milano 1998; G. GRIBAUDI, A EBOLI. Il mondo meridionale in cent'anni di trasformazioni, Marsilio,Venezia 1990; A.M. HESPANHA, Visperas del Leviatan. Instituciones y Poder politico (Portugal, siglo XVII), Taurus, Madrid 1989; P.M. JUDSON, Exclusive Revolutioniaries. Liberal Politics, Social Experience and National Identity in the Austrian Empire, 1848-1914, The University of Michigan, Ann Arbor 1996; F. RAMELLA, Terra e telai, Einaudi, Torino 1983; O. Raggio, Faide e parentele. Lo stato genovese visto dalla Fontanabuona, Einaudi, Torino 1990; E. P.THOMPSON, Società patrizia e cultura plebea, Einaudi, Torino 1980; E.P. THOMPSON, Whigs e cacciatori. Potenti e ribelli nell'Inghilterra del XVIII secolo, Ponte alle Grazie, Firenze 1989. Modalità d’esame orale

STORIA DEL PENSIERO POLITICO CONTEMPORANEO Maurilio Guasco

N. Codice 09281

Programma del corso Il corso avrà due momenti distinti. In un primo momento verranno presentate le principali ideologie del Novecento nel loro sviluppo storico fino al dibattito sulla crisi dei partiti. In un secondo momento verrà presa in considerazione l’evoluzione del pensiero politico nel contesto italiano, con particolare attenzione ai rapporti tra società civile e società religiosa.

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Testi d’esame Per la prima parte: 1) N. BOBBIO, Profilo ideologico del Novecento, Garzanti, Milano 1993. 2) N. BOBBIO, L’età dei diritti, Einaudi, Torino 1990; Per la seconda parte: 1) M. GUASCO, Politica e religione nel Novecento italiano. Momenti e

figure, Il Segnalibro, Torino 1999 (II edizione parzialmente modificata) 2) Un volume a scelta, o alcuni articoli e saggi, che saranno indicati e

presentati durante le lezioni. Alcuni dei testi di esame potranno essere sostituiti con una relazione scritta che sarà il frutto di un seminario su alcuni argomenti del corso tenuto dalla Dott.ssa Simona Forti. Seminario-lettorato La Dott.ssa Simona Forti terrà un seminario, nel corso del quale verranno letti e commentati dei testi tratti dalle opere di alcuni dei protagonisti della storia politico-religiosa del Novecento. Gli studenti potranno scegliere di sostituire alcuni dei testi previsti per l’esame con una relazione scritta preparata nel corso del seminario. Propedeuticità: Tutti gli esami del 1° anno, Storia delle dottrine politiche e Lingua inglese Modalità d’esame Esame orale ed eventuale relazione scritta.

TEORIA DELL’ORGANIZZAZIONE Marco Revelli

N. Codice 09…..

Programma del corso Il corso ha per oggetto le principali teorie dell’organizzazione e i più diffusi modelli organizzativi succedutisi nel corso del XX secolo nell’ambito d’impresa e soprattutto nel campo della Pubblica Amministrazione. In quest’ottica una prima parte sarà dedicata ai fondamenti teorici, da Hegel a

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Weber, con particolare attenzione per la teoria della Burocrazia da quest’ultimo formulata, e per i modelli organizzativi cosiddetti a “sistema chiuso” i quali considerano l’organizzazione come un “sistema razionale” (modello burocratico-monocratico, scientific management, administrative management). Una seconda parte sarà dedicata al successo e alla successiva crisi della prospettiva di “sistema razionale”, assumendo come paradigma di riferimento la vicenda del “fordismo” e trattando delle successive teorie emerse da tale crisi (organizzazione come “sistema aperto”: “modello della contingenza”, approcci ambientalisti, ecc.). Una terza parte, infine, tratterà dei diversi tipi di razionalità che sottendono le scelte orgnizzative. Testi d’esame R. W. SCOTT, Le organizzazioni, Il Mulino, Bologna 1985, Parte prima: “Un’introduzione alle organizzazioni”; e Parte seconda, “Tre prospettive sulle organizzazioni”;; J. D. THOMPSON, L’azione organizzativa, Isedi, Torino 1988. Scienza dell’Amministrazione e politiche pubbliche, a cura di Marco REVELLI, Teorie della burocrazia. Da Hegel a Weber, WR Edizioni, Alessandria 1991, seconda parte; Scienza dell’amministrazione. Corso interdisciplinare. (Dispensa). I seguenti saggi: “Storia economica Cambridge”, “Stati Uniti: l’evoluzione dell’impresa”, pp. 85-160; M.E. PORTER, “La strategia competitiva”, pp. 343-388. A scelta, uno dei seguenti articoli (copia disponibile in visione presso la Segreteria di Presidenza): J. HANDERSON and M. CASTELLS, Global restructuring and territorial development, Sage 1987, Cap. I: pp. 1-17; Cap. II: pp. 18-37; M. CASTELLS and P. HALL, Technopoles of the World, Routkledge, London - New York, pp. 1-11 Propedeuticità Tutti gli esami del primo anno e Lingua inglese. Modalità d’esame Orale

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CORSI CONTENITORI/SEMINARIALI Per aumentare la flessibilità del piano di Studi e differenziare l’offerta didattica della Facoltà, è stato introdotto, per il 1999-2000, una nuova opportunità, per gli studenti che abbiano già sostenuto tutti gli esami del I e del II anno a prescindere dalla media, ma a discrezione della Commissione Piani di Studio. Tale opportunità consiste nella possibilità di sostituire un esame di indirizzo del proprio piano di studio con uno dei tre corsi contenitori/seminariali previsti. Ciascuno dei corsi equivale a 10 crediti didattici, che potranno essere conseguiti nelle forme e con le modalità specificatamente indicate. Le attività che consentono di ottenere crediti sono: - il superamento dell’esame dei moduli Jean Monnet (Sociologia delle

Comunità locali ed Economia delle Istituzioni Europee, vedi pag. 25); - la redazione di tesine; - la collaborazione ad attività di ricerca; - la partecipazione ad attività didattiche esterne alla Facoltà; - ogni altra iniziativa concordata con la Commissione Piani di Studi e i

docenti responsabili dei tre corsi contenitori/seminariali. Le domande verranno vagliate dalla Commissione Piani di Studio sulla base del curriculum dello studente, e di un colloquio. (Il docente è ovviamente a disposizione per qualunque informazione preliminare.) I corsi sono i seguenti:

• Politica economica II (Prof. Cassone) • Psicologia sociale (Prof. Gilli) • Teoria politica (Prof. Belligni)

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✽ POLITICA ECONOMICA II

Alberto Cassone N. Codice 09… Questo corso/contenitore ha un valore convenzionale di 10 crediti. Il conseguimento di tali crediti può essere ottenuto nelle forme specifiche da concordare tra il docente, la Commissione piani di Studio e lo studente. Può essere raggiunto in vari modi: (i) sostenere l’esame del modulo Jean Monet “Economia delle Istituzioni

Europee” (4 crediti); (ii) stesura di tesine concordate con il Prof. Cassone o altri docenti (3-5

crediti); (iii) partecipazione a iniziative didattiche esterne alla Facoltà (Scuole estive,

corsi specialistici, ecc.) (2-4 crediti); (iv) ogni altra modalità approvata dalla Commissione Piani di Studio e dal

docente titolare del corso (ad esempio partecipazione ad attività di ricerca). Modalità d’esame: Ovviamente il voto d’esame è la media ponderata dalle votazioni ottenute nelle varie attività.

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✽ PSICOLOGIA SOCIALE

Gian Antonio Gilli esame previsto come alternativo a altro esame di indirizzo N. Codice 09… Questo esame propone, nell’ottica del sistema dei crediti, una modalità didattica largamente innovativa. La partecipazione al corso consiste nel collaborare col docente nel suo lavoro di ricerca scientifica. Non si tratta quindi di partecipazione a ricerche didattiche, che nascono e si concludono col corso e hanno obiettivi scientifici ridotti, ma di collaborazione a un lavoro che deve rispondere a standards scientifici di innovazione e di rigore. Per queste ragioni, la partecipazione al corso non è libera, ma a numero chiuso (max quattro studenti). Le domande verranno vagliate dalla Commissione didattica sulla base del curriculum dello studente, e di un colloquio. (Il docente è ovviamente a disposizione per qualunque informazione preliminare.) Le direzioni di lavoro scientifico sulle quali il docente è attualmente impegnato sono: a) ‘adattamenti imperfetti’: vengono presi in esame segmenti di

autopresentazione sociale del singolo che consentano di inferire resistenze o rifiuti ai normali standards di partecipazione sociale;

b) ridefinizione dell’azione socialel ‘minima’ : questo lavoro prende in considerazione comportamenti corporei considerati socialmente non rilevanti (delle stereotipie all’uso inconsueto di taluni apparati), analizzandoli come terreno di scontro fra la cultura (che tende a controllare ogni modalità fisico-posturale) e pulsioni individuali dirette a modulare l’uso del corpo in termini di vocazione personale;

c) analisi di ruoli; valutazione della qualità della prestazione; ridefinizione delle politiche verso l’esterno (il riferimento è a enti del settore medico-psichiatrico).

Modalità d’esame Non esistono prove d’esame in senso formale. Il voto viene assegnato sulla base dell’impegno e della qualità del lavoro di collaborazione svolto. Il lavoro prevede una durata complessiva di ca. 200 ore.

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✽ TEORIA POLITICA

Silvano Belligni N. Codice 09….. Titolo: Lo Stato Nazione: un potere in crisi. Il corso avrà un’organizzazione seminariale e interdisciplinare. Esso è aperto a tutti gli studenti interessati agli argomenti trattati e prevede la partecipazione attiva degli studenti del III e IV anno, i quali previa relazione finale potranno sostituirlo ad uno degli esami curriculari. Il corso si terrà nel II semestre; gli incontri avverranno settimanalmente in giornata da stabilirsi. Il seminario è coordinato dai seguenti docenti: Prof. Silvano Belligni, Prof. Maurilio Guasco; Prof. Guido Ortona, Prof. Marco Revelli, Dott.ssa Simona Forti. Testi di esame: Comune a tutti sarà la lettura P. P. PORTINARO, Stato, Il Mulino, Bologna 1999. Gli altri testi verranno decisi contestualmente agli incontri e di comune accordo tra studenti docenti. Durante il I semestre avrà luogo una presentazione del Corso-seminario agli studenti della Facoltà.

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