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15 Economia Corriere del Mezzogiorno Mercoledì 23 Novembre 2011 BA BARI — La Regione mostra bastone e carota alle imprese agricole. Partono, in via sperimentale, gli indici di congruità, un modo per calcolare il rapporto tra su- perficie coltivata e manodopera indi- spensabile. Scendere sotto quell’indice significa segnalare la presenza di lavoro nero. Qui le aziende bofonchiano. Ma c’è anche la carota, un contributo in denaro per ogni lavoratore assunto: 200 euro fi- no a cinquemila euro massimo per cia- scuna azienda. Un sostegno economico non altissimo, ma «unico in Italia». Così almeno l’hanno definito Nichi Vendola e gli assessori Elena Gentile (Welfare) e Ni- cola Fratoianni (Immigrazione). Hanno presentato entrambi i provvedimenti, al- la presenza dei rappresentanti di Cgil, Ci- sl, Uil e Ugl. Assenti i datori di lavoro, a dimostrazione di quanto sopra. «È vero — ha sottolineato il governa- tore — le aziende non hanno sventolato le bandiere. Ma sono venute agli incon- tri. Perché questi nostri provvedimenti sono anche a tutela del libero mercato e a garanzia della concorrenza: chi ricorre al lavoro nero pratica una concorrenza sleale». Per sostenere i contributi alle aziende sono stati stanziati 700 mila euro. Un bando, che sta per essere emanato, di- sporrà le modalità per ottenere il contri- buto. Si prevede di assegnare 200 euro per ogni bracciante assunto per almeno nove mesi (270 giorni) nell’arco di un triennio; a patto che si tratti di un lavora- tore già precedentemente impegnato con la stessa azienda (una sorta di incen- tivo al legame); a condizione che sia as- sunto dalle «liste di prenotazione». So- no quelle predisposte, in chiave anti-ca- poralato, da sindacati, Regione e Cti (centri per l’impiego) dopo le proteste della scorsa estate nelle campagne salen- tine. Ogni azienda può incassare al mas- simo cinquemila euro nell’arco del trien- nio: insomma 200 euro per 25 lavoratori assunti. Gli indici di congruità indicano il rap- porto ettaro/coltura. Sono molto compli- cati da definire in via astratta e preventi- va. Quelli fissati sono sperimentali, si tornerà a rivederli. Variano secondo le colture, ma anche secondo le province. Per dire: un ettaro di olivi non è la stessa cosa a Bari o a Lecce. Dipende, è stato spiegato, dalle tradizionali tecniche di la- voro. Tutto è stato fissato con apposite tabelle. «Chi non rispetterà gli indici — così la Gentile spiega il punto cruciale dell’inizia- tiva — non potrà percepire i contributi dei fondi europei o altre provvidenze pub- bliche. Ciò nello spirito della nostra legge anticaporalato, la 28 del 2006, premiata dall’Unione europea. Finora era rimasta inattuata su questo versante, proprio per l’assenza degli in- dici di congruità». «Il caporalato — ha ammonito Vendo- la — non è un resi- duo del mondo arcai- co, come dimostra il film di Ken Loach sulle pratiche in uso nella Londra contempora- nea. Oggi incombe il ri- schio che un’economia distorta si organizzi, su scala planetaria, per assu- mere il caporalato quale propria forma organizza- tiva. Succede perché si sta perdendo il valore so- ciale del lavoro». La Puglia, spiega il go- vernatore, ha guardato e poi denunciato forme di schiavismo sul proprio territo- rio. Ora reagisce perché il rischio più gra- ve «è l’assuefazione, l’accettazione socia- le». «Potevamo mettere in campo solu- zioni giacobine — insiste Vendola — con riverberi propagandistici e la possi- bilità di nuocere al sistema delle impre- se. Qualcuno dice che io sia anticapitali- sta. Il contrario: la nostra è una battaglia antifeudale. Una lotta per il capitalismo, per il mercato, per la libera concorrenza. Il lavoro nero è concorrenza sleale». Il tema è stato toccato anche da Fran- cesca Abbrescia (Cgil), che ha annuncia- to una mobilitazione simile anche per l’edilizia. «Il lavoro nero e il caporalato — ha sottolineato l’assessore Fratoianni — sono una piaga autentica. Non colpi- sce tutti alla stessa maniera: le vittime più deboli sono gli immigrati». Indici di congruità e incentivo alle as- sunzioni tuteleranno anche loro. Francesco Strippoli © RIPRODUZIONE RISERVATA Dalla Regione un sostegno minimo «Ma unico in Italia», spiega Vendola BARI — Non è Palo Alto (centro della Silicon Valley e dell’alta tecnologia Usa) ma a Palo del Colle. Ai lati delle strade nella zona industriale non c’è prato inglese. «A ma- lapena ci sono strade, acqua e fogna. Malgrado ciò, anche in questo territorio possono nascere delle eccellenze». Lo rivendica con orgoglio Raffaele Fasano, direttore ge- nerale di Elettronika, azienda leader nel settore dei trasmet- titori e delle reti radio e tv, in cui opera dal 1988 (presente in più di 40 Paesi e nei cinque Continenti con rivenditori, partnership e joint venture). Il tour Elettronika è stata la prima tappa di un itinerario, «Viag- gio nell’impresa. Sulle tracce delle eccellenze di Bari e Bat», iniziato ieri e destinato a durare almeno un anno. Il tour, promosso da Confindu- stria Bari e Bat, consentirà a istituzioni, stampa, scuole, Università e imprenditori di conoscere direttamente, ogni mese, un’azienda del territo- rio di successo ma spesso po- co nota. «Vogliamo far apprezzare alla comunità locale — spie- ga Michele Vinci, presidente dell’Associazione provinciale degli industriali di Bari-Bat — le capacità produttive e tec- nologiche delle imprese loca- li. Spesso tra imprenditori non ci conosciamo, cerchia- mo partner all’estero anche se li abbiamo vicino casa. E magari sono delle eccellenze. Lo stesso accade per gli stu- denti, che emigrano quando potrebbero trovare lavoro qui, e per giornalisti, cittadi- ni e imprenditori, che rischia- no di convincersi che nel no- stro territorio non ci sia nien- te e che, pertanto, non con- venga investire». L’azienda Il caso della Elettronika sembra abbattere alcuni luo- ghi comuni. Ad esempio quel- lo per cui i giovani debbano emigrare per fare fortuna. Qui ci sono 57 dipendenti, con un’età media intorno ai 45 anni, di cui 18 laureati, molti ex studenti del Politec- nico che hanno svolto tesi di ricerca in azienda. Altri miti sfatati: la ricerca e l’interna- zionalizzazione sarebbero ap- pannaggio delle grandi im- prese. Elettronika è piccola ma solo il 25% del fatturato to- tale (6,5 milioni di euro) è re- alizzato in Italia e ha filiali a Miami (Usa), nel Guandong (Cina), a Hillcrest (Sudafri- ca), Tirana (Albania) e Brasov (Romania). Fa anche della ri- cerca la sua punta di diaman- te: in partnership con il Poli- tecnico di Bari ha allestito un laboratorio aziendale, dove laureandi e borsisti possono innovare in correlazione con l’attività produttiva. In que- sto terreno di confine è nata la differenziazione produtti- va dell’azienda: con il proget- to «Geofisica» realizza precur- sori sismici con l’Università di Bari, con «Fisica» costrui- sce amplificatori per l’accele- ratore di particelle del Cern di Ginevra (il più grande labo- ratorio al mondo di fisica del- le particelle). Con la Masmec, azienda del presidente di Con- findustria Vinci, invece, la so- cietà ha dato vita a una part- nership, finanziata da un Pon, per realizzare sistemi elettromedicali utili a distrug- gere i tessuti tumorali con le microonde. L’università «Siamo orgogliosi — spie- ga il rettore del Politecnico di Bari, Nicola Costantino — di questa e di tante altre si- nergie con imprese nazionali e soprattutto locali, realizza- te con i fondi Pon. I nostri in- gegneri non vanno solo al- l’estero, ma lavorano molto sul territorio». «Da studente del Politecnico di Torino — racconta ai suoi ospiti il gene- ral manager Fasano — ho co- nosciuto la diffidenza dei le- ghisti della prima ora. Mi hanno fatto venire voglia di tornare in Puglia. Poi ho capi- to l’importanza della ricerca e della fantasia dei giovani laureati, di cui mi sono cir- condato. Con la legge Mam- mì negli anni ’90 in Italia è ar- rivata la crisi nel nostro setto- re: abbiamo investito in altri Paesi e abbiamo capito che si mangia meglio su più tavoli. Ora i trasmettitori che produ- ciamo qui sono anche sul- l’Empire State building di New York». Giuseppe Daponte © RIPRODUZIONE RISERVATA Partono in via sperimentale gli indici di congruità per calcolare il rapporto tra superficie coltivata e manodopera: così si individua il lavoro nero Imprese agricole, 200 euro per ogni lavoratore assunto La misura Un odg per il «Made in Italy» Industriali pugliesi, accordo con l’Abi Confindustria Puglia e Abi Puglia hanno sottoscritto oggi una lettera di intenti per assistere al meglio le imprese alla luce della prossima scadenza, che prevede nuovi termini per gli sconfinamenti bancari a partire dal prossimo anno. Dal 1˚ gennaio 2012, infatti, si concluderà il periodo di deroga concesso da Basilea 2 alle banche italiane per effettuare la segnalazione degli sconfinamenti (Past-due) dopo 180 giorni. Dall’inizio del 2012 la segnalazione dovrà essere attivata dopo 90 giorni, in armonia con il resto dei sistemi bancari europei. Tutto questo, se non conosciuto, rischia di compromettere ulteriormente la possibilità di accesso al credito. Confindustria e Abi Puglia, per dare un aiuto concreto alle imprese, hanno concordato la possibilità di esaminare tempestivamente le posizioni delle aziende che possano oggettivamente essere ricomprese tra le posizioni definite «Past Due». Ciò con riferimento a tutte le banche del territorio che hanno già aderito a tale iniziativa e alle imprese associate a Confindustria. «Da tempo abbiamo iniziato un percorso di collaborazione che ha portato al sistema banca-impresa reciproci vantaggi — ha dichiarato Piero Montinari, presidente di Confindustria Puglia — e questo accordo è un esempio concreto di come sia possibile mettere a disposizione delle aziende un insieme di soluzioni sempre aggiornate e legate alle esigenze del momento». «Le difficoltà di questo momento congiunturale — gli ha fatto eco Alessandro D’Oria presidente di Abi Puglia — ci portano a lavorare insieme con maggiore impegno. Banche e imprese stanno rafforzando il dialogo attraverso un confronto costante e fattivo». I nostri trasmettitori sono anche sull’Empire State building di New York Spesso cerchiamo partner all’estero e li abbiamo vicino casa Numero uno Piero Montinari presidente di Confindustria Puglia Hanno detto Elettronika, solo il 25% delle vendite in Italia La Regione Puglia si schiera per la tutela del made in Italy nell’agroalimentare. E cioè contro tutto ciò che all’estero è venduto come prodotto italiano e non lo è: dalla mozzarella, al parmigiano, all’olio, eccetera. Il Consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno (tutti a favore, un solo astenuto) suggerito dalla Coldiretti e presentato dal presidente dell’assemblea Onofrio Introna. Il documento impegna la giunta regionale «a sensibilizzare il governo centrale, e in particolare i ministeri dello Sviluppo economico e delle Politiche agricole, perchè vogliano ispirare la loro azione alla difesa senza eccezioni dell’autentico Made in Italy». La Coldiretti (foto) ha tenuto un sit-in davanti alla sede del Consiglio fino a quando il documento non è stato approvato. Consiglio regionale La prima tappa Elettronika è stata la prima tappa di un itinerario, «Viaggio nell’impresa. Sulle tracce delle eccellenze di Bari e Bat», iniziato ieri e destinato a durare almeno un anno. Il tour, promosso da Confindustria Bari e Bat, consentirà a istituzioni, stampa, scuole, Università e imprenditori di conoscere direttamente, ogni mese, un’azienda del territorio di successo ma spesso poco nota. L’obiettivo Obiettivo dell'iniziativa è quello di far conoscere meglio alla comunità locale e agli stessi imprenditori le capacità produttive e tecnologiche, spesso notevoli, espresse dalle imprese locali. Azienda giovane Meno di un milione Per gli sconfinamenti bancari dal 2012 ❜❜ ❜❜ L’età media dei 57 dipendenti si attesta intorno ai 45 anni Per sostenere i contributi sono stati stanziati 700 mila euro L’internazionalizzazione parte da Palo del Colle Michele Vinci è il presidente di Confindustria provinciale Bari-Bat L’iniziativa Raffaele Fasano è direttore generale della Elettronika Viaggio nelle imprese Si è avviata ieri l’iniziativa di Confindustria Bari Codice cliente: 191591

Corriere della Sera: "Viaggio nelle imprese di Confindustria"

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Corriere della Sera: "Viaggio nelle imprese di Confindustria" ELETTRONIKA

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15EconomiaCorriere del Mezzogiorno Mercoledì 23 Novembre 2011

BA

BARI — La Regione mostra bastone ecarota alle imprese agricole. Partono, invia sperimentale, gli indici di congruità,un modo per calcolare il rapporto tra su-perficie coltivata e manodopera indi-spensabile. Scendere sotto quell’indicesignifica segnalare la presenza di lavoronero. Qui le aziende bofonchiano. Ma c’èanche la carota, un contributo in denaroper ogni lavoratore assunto: 200 euro fi-no a cinquemila euro massimo per cia-scuna azienda. Un sostegno economiconon altissimo, ma «unico in Italia». Cosìalmeno l’hanno definito Nichi Vendola egli assessori Elena Gentile (Welfare) e Ni-cola Fratoianni (Immigrazione). Hannopresentato entrambi i provvedimenti, al-la presenza dei rappresentanti di Cgil, Ci-sl, Uil e Ugl. Assenti i datori di lavoro, adimostrazione di quanto sopra.«È vero — ha sottolineato il governa-

tore — le aziende non hanno sventolatole bandiere. Ma sono venute agli incon-tri. Perché questi nostri provvedimentisono anche a tutela del libero mercato ea garanzia della concorrenza: chi ricorreal lavoro nero pratica una concorrenzasleale».Per sostenere i contributi alle aziende

sono stati stanziati 700 mila euro. Unbando, che sta per essere emanato, di-sporrà le modalità per ottenere il contri-buto. Si prevede di assegnare 200 europer ogni bracciante assunto per almenonove mesi (270 giorni) nell’arco di untriennio; a patto che si tratti di un lavora-tore già precedentemente impegnato

con la stessa azienda (una sorta di incen-tivo al legame); a condizione che sia as-sunto dalle «liste di prenotazione». So-no quelle predisposte, in chiave anti-ca-poralato, da sindacati, Regione e Cti(centri per l’impiego) dopo le protestedella scorsa estate nelle campagne salen-tine. Ogni azienda può incassare al mas-simo cinquemila euro nell’arco del trien-nio: insomma 200 euro per 25 lavoratoriassunti.Gli indici di congruità indicano il rap-

porto ettaro/coltura. Sonomolto compli-cati da definire in via astratta e preventi-

va. Quelli fissati sono sperimentali, sitornerà a rivederli. Variano secondo lecolture, ma anche secondo le province.Per dire: un ettaro di olivi non è la stessacosa a Bari o a Lecce. Dipende, è statospiegato, dalle tradizionali tecniche di la-voro. Tutto è stato fissato con appositetabelle.«Chi non rispetterà gli indici — così la

Gentile spiega il punto cruciale dell’inizia-tiva — non potrà percepire i contributidei fondi europei o altre provvidenze pub-bliche. Ciò nello spirito della nostra leggeanticaporalato, la 28 del 2006, premiatadall’Unione europea. Finora era rimasta

inattuata su questoversante, proprioper l’assenza degli in-dici di congruità».«Il caporalato —

ha ammonito Vendo-la — non è un resi-duo del mondo arcai-co, come dimostra ilfilm di Ken Loach sullepratiche in uso nellaLondra contempora-nea. Oggi incombe il ri-schio che un’economiadistorta si organizzi, suscala planetaria, per assu-mere il caporalato qualepropria forma organizza-tiva. Succede perché sista perdendo il valore so-

ciale del lavoro». La Puglia, spiega il go-vernatore, ha guardato e poi denunciatoforme di schiavismo sul proprio territo-rio. Ora reagisce perché il rischio più gra-ve «è l’assuefazione, l’accettazione socia-le». «Potevamo mettere in campo solu-zioni giacobine — insiste Vendola —con riverberi propagandistici e la possi-bilità di nuocere al sistema delle impre-se. Qualcuno dice che io sia anticapitali-sta. Il contrario: la nostra è una battagliaantifeudale. Una lotta per il capitalismo,per il mercato, per la libera concorrenza.

Il lavoro nero è concorrenza sleale».Il tema è stato toccato anche da Fran-

cesca Abbrescia (Cgil), che ha annuncia-to una mobilitazione simile anche perl’edilizia. «Il lavoro nero e il caporalato— ha sottolineato l’assessore Fratoianni— sono una piaga autentica. Non colpi-sce tutti alla stessa maniera: le vittimepiù deboli sono gli immigrati».Indici di congruità e incentivo alle as-

sunzioni tuteleranno anche loro.Francesco Strippoli

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Dalla Regione un sostegno minimo«Ma unico in Italia», spiega Vendola

BARI — Non è Palo Alto(centro della Silicon Valley edell’alta tecnologia Usa) ma aPalo del Colle. Ai lati dellestrade nella zona industrialenon c’è prato inglese. «A ma-lapena ci sono strade, acqua efogna. Malgrado ciò, anchein questo territorio possononascere delle eccellenze».Lo rivendica con orgoglio

Raffaele Fasano, direttore ge-nerale di Elettronika, aziendaleader nel settore dei trasmet-titori e delle reti radio e tv, incui opera dal 1988 (presentein più di 40 Paesi e nei cinqueContinenti con rivenditori,partnership e joint venture).

Il tourElettronika è stata la prima

tappa di un itinerario, «Viag-gio nell’impresa. Sulle traccedelle eccellenze di Bari eBat», iniziato ieri e destinatoa durare almeno un anno. Iltour, promosso da Confindu-stria Bari e Bat, consentirà aistituzioni, stampa, scuole,Università e imprenditori diconoscere direttamente, ognimese, un’azienda del territo-rio di successo ma spesso po-co nota.«Vogliamo far apprezzare

alla comunità locale — spie-ga Michele Vinci, presidentedell’Associazione provincialedegli industriali di Bari-Bat— le capacità produttive e tec-nologiche delle imprese loca-li. Spesso tra imprenditorinon ci conosciamo, cerchia-mo partner all’estero anchese li abbiamo vicino casa. Emagari sono delle eccellenze.Lo stesso accade per gli stu-denti, che emigrano quandopotrebbero trovare lavoroqui, e per giornalisti, cittadi-ni e imprenditori, che rischia-no di convincersi che nel no-stro territorio non ci sia nien-te e che, pertanto, non con-venga investire».

L’aziendaIl caso della Elettronika

sembra abbattere alcuni luo-ghi comuni. Ad esempio quel-lo per cui i giovani debbanoemigrare per fare fortuna.

Qui ci sono 57 dipendenti,con un’età media intorno ai45 anni, di cui 18 laureati,molti ex studenti del Politec-nico che hanno svolto tesi diricerca in azienda. Altri miti

sfatati: la ricerca e l’interna-zionalizzazione sarebbero ap-pannaggio delle grandi im-prese. Elettronika è piccolama solo il 25% del fatturato to-tale (6,5 milioni di euro) è re-

alizzato in Italia e ha filiali aMiami (Usa), nel Guandong(Cina), a Hillcrest (Sudafri-ca), Tirana (Albania) e Brasov(Romania). Fa anche della ri-cerca la sua punta di diaman-te: in partnership con il Poli-tecnico di Bari ha allestito unlaboratorio aziendale, dovelaureandi e borsisti possonoinnovare in correlazione conl’attività produttiva. In que-sto terreno di confine è natala differenziazione produtti-va dell’azienda: con il proget-to «Geofisica» realizza precur-sori sismici con l’Universitàdi Bari, con «Fisica» costrui-sce amplificatori per l’accele-ratore di particelle del Cerndi Ginevra (il più grande labo-ratorio al mondo di fisica del-le particelle). Con la Masmec,azienda del presidente di Con-findustria Vinci, invece, la so-cietà ha dato vita a una part-nership, finanziata da unPon, per realizzare sistemielettromedicali utili a distrug-gere i tessuti tumorali con lemicroonde.

L’università«Siamo orgogliosi— spie-

ga il rettore del Politecnicodi Bari, Nicola Costantino —di questa e di tante altre si-nergie con imprese nazionalie soprattutto locali, realizza-te con i fondi Pon. I nostri in-gegneri non vanno solo al-l’estero, ma lavorano moltosul territorio». «Da studentedel Politecnico di Torino —racconta ai suoi ospiti il gene-ral manager Fasano—ho co-nosciuto la diffidenza dei le-ghisti della prima ora. Mihanno fatto venire voglia ditornare in Puglia. Poi ho capi-to l’importanza della ricercae della fantasia dei giovanilaureati, di cui mi sono cir-condato. Con la legge Mam-mì negli anni ’90 in Italia è ar-rivata la crisi nel nostro setto-re: abbiamo investito in altriPaesi e abbiamo capito che simangia meglio su più tavoli.Ora i trasmettitori che produ-ciamo qui sono anche sul-l’Empire State building diNew York».

Giuseppe Daponte© RIPRODUZIONE RISERVATA

Partono in via sperimentale gli indici di congruità per calcolare il rapporto tra superficie coltivata e manodopera: così si individua il lavoro nero

Imprese agricole, 200 euro per ogni lavoratore assuntoLa misura

Un odg per il «Made in Italy»

Industriali pugliesi, accordo con l’AbiConfindustria Puglia e Abi Puglia hannosottoscritto oggi una lettera di intenti per assistereal meglio le imprese alla luce della prossimascadenza, che prevede nuovi termini per glisconfinamenti bancari a partire dal prossimoanno. Dal 1˚ gennaio 2012, infatti, si concluderà ilperiodo di deroga concesso da Basilea 2 allebanche italiane per effettuare la segnalazione deglisconfinamenti (Past-due) dopo 180 giorni.Dall’inizio del 2012 la segnalazione dovrà essereattivata dopo 90 giorni, in armonia con il resto deisistemi bancari europei. Tutto questo, se nonconosciuto, rischia di compromettereulteriormente la possibilità di accesso al credito.Confindustria e Abi Puglia, per dare un aiutoconcreto alle imprese, hanno concordato lapossibilità di esaminare tempestivamente leposizioni delle aziende che possano

oggettivamente essere ricomprese tra le posizionidefinite «Past Due». Ciò con riferimento a tutte lebanche del territorio che hanno già aderito a taleiniziativa e alle imprese associate a Confindustria.«Da tempo abbiamo iniziato un percorso dicollaborazione che ha portato al sistemabanca-impresa reciproci vantaggi — ha dichiaratoPiero Montinari, presidente di ConfindustriaPuglia — e questo accordo è un esempio concretodi come sia possibile mettere a disposizione delleaziende un insieme di soluzioni sempre aggiornatee legate alle esigenze del momento». «Le difficoltàdi questo momento congiunturale — gli ha fattoeco Alessandro D’Oria presidente di Abi Puglia —ci portano a lavorare insieme con maggioreimpegno. Banche e imprese stanno rafforzando ildialogo attraverso un confronto costante efattivo».

I nostri trasmettitori sonoanche sull’Empire Statebuilding di New York

Spesso cerchiamopartner all’esteroe li abbiamo vicino casa

Numero unoPiero MontinaripresidentediConfindustriaPuglia

Hanno detto

Elettronika, solo il 25% delle vendite in Italia

La Regione Puglia si schiera per latutela del made in Italynell’agroalimentare. E cioè controtutto ciò che all’estero è vendutocome prodotto italiano e non lo è:dalla mozzarella, al parmigiano,all’olio, eccetera. Il Consiglioregionale ha approvato un ordinedel giorno (tutti a favore, un soloastenuto) suggerito dallaColdiretti e presentato dalpresidente dell’assemblea Onofrio

Introna. Il documento impegna lagiunta regionale «a sensibilizzareil governo centrale, e inparticolare i ministeri delloSviluppo economico e dellePolitiche agricole, perchè voglianoispirare la loro azione alla difesasenza eccezioni dell’autenticoMade in Italy». La Coldiretti (foto)ha tenuto un sit-in davanti allasede del Consiglio fino a quando ildocumento non è stato approvato.

Consiglio regionale

La prima tappa

Elettronika è stata la primatappa di un itinerario, «Viaggionell’impresa. Sulle tracce delleeccellenze di Bari e Bat»,iniziato ieri e destinato adurare almeno un anno. Iltour, promosso daConfindustria Bari e Bat,consentirà a istituzioni,stampa, scuole, Università eimprenditori di conosceredirettamente, ogni mese,un’azienda del territorio disuccesso ma spesso poconota.

L’obiettivo

Obiettivo dell'iniziativa è quellodi far conoscere meglio allacomunità locale e agli stessiimprenditori le capacitàproduttive e tecnologiche,spesso notevoli, espresse dalleimprese locali.

Azienda giovane

Meno di un milione

Per gli sconfinamenti bancari dal 2012

❜❜ ❜❜L’età mediadei 57 dipendentisi attestaintorno ai 45 anni

Per sostenerei contributi sono stati stanziati700 mila euro

L’internazionalizzazioneparte da Palo del Colle

MicheleVinci è ilpresidente diConfindustriaprovincialeBari-Bat

L’iniziativa

RaffaeleFasanoè direttoregeneraledellaElettronika

Viaggio nelle imprese Si è avviata ieri l’iniziativa di Confindustria Bari

Codice cliente: 191591