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A cura di: Dott.ssa Grazia Sassi

Cooperazione psicoeducativa

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Cooperazione psicoeducativa. A cura di: Dott.ssa Grazia Sassi In collaborazione con: Claudia Novellani. Premessa. Ci sono pochissime cose che, si imparano solo attraverso l’ascolto di qualcuno che ce le insegna. Forse la teologia, la meccanica quantistica e la - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: Cooperazione  psicoeducativa

A cura di: Dott.ssa Grazia Sassi In collaborazione con: Claudia Novellani

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Ci sono pochissime cose che, si imparano solo attraverso l’ascolto di qualcuno che ce le insegna. Forse la teologia, la meccanica quantistica e la filosofia teoretica ma, per tutto il resto il processo di apprendimento avviene mediante la pratica.

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Non esiste insegnante al mondo che non sia a conoscenza di questa asserzione di base ed è sostanzialmente per questo motivo che gli educatori spingono il soggetto a provare, a mettere in pratica quanto udito in classe.

EDUCARE = termine che deriva dal latino educere

cioè estrapolare, tirare fuori.

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L ’importanza dell’autorità dell’insegnanteFino a non molto tempo fa, la figura dell’insegnante

era riconosciuta come una autorità, e come tale, era

intrisada un profondo rispetto: tutto ciò che veniva asserito

era degno di fiducia e conseguentemente messo in pratica,senza molte obiezioni.Nell’hic et nuc invece la situazione basilare ènotevolmente cambiata: le modificazioni introdotte dalla società moderna hanno generato un enorme caosnell’attribuzione dei ruoli.

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La famiglia e gli insegnanti infatti, non rivestono più un

ruolo di fondamentale importanza ma, sono stati sostituiti da nuovi strumenti come ad esempio

internet,la televisione e i videogiochi, in cui spesso

prevalgono comportamenti aggressivi, violenti e arroganti.

Questi ultimi vengono assunti dai ragazzi come modello di comportamento, sia socialmente accettabile che di appartenenza al gruppo dei coetanei.

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In alcuni casi, i ragazzi si comportano in maniera

trasgressiva rispetto alle aspettative della figura di

riferimento per comprendere, fino a che punto possono

spingersi con lui, instaurando un gioco simile alla sfida.

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Un punto fondamentaleMoltissimi dei comportamenti problematici

relativi all’infanzia e all’adolescenza, non sono dovuti all’apprendimento di comportamenti

indesiderabili ma sono il risultato di un fallimento

nell’acquisizione di comportamenti accettabili.

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Presupposti alla valutazione funzionalePresupposti alla valutazione funzionale

Il comportamento problema svolge una funzione

specifica; Il comportamento problema ha un intento

comunicativo; Il comportamento problema si correla agli eventi

che

lo precedono e lo seguono e , non si manifesta

casualmente, ma può avere uno scopo di controllo; Un solo comportamento problema può avere

molteplici funzioni;

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Il comportamento problema costituisce un eccellente

modo per ottenere maggiore contatto sociale con gli

adulti (attenzione); Il comportamento problema ha una funzione di allontanamento di richieste o compiti

sgraditi; Il comportamento problema può essere

appreso e mantenuto per raggiungere obiettivi diversi;

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L’alleanza psico educativa

L’alleanza psico educativa è una condizione necessaria per la prevenzione e la gestione dei comportamenti problematici. L’alleanza deve essere costruita tra: Insegnanti;

Insegnanti - bambino;

Insegnanti - familiari.

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L’alleanza curativa

Tutte le persone che condividono la responsabilità della cura, dello sviluppo e del benessere psicofisico della persona disabile devono costruire un percorso di condivisione inerente:gli obiettivi e le priorità da raggiungere;

le strategie e tecniche utili nei diversi contesti.

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I comportamenti problematici logorano i rapporti interpersonali,

riducono aspettative e generano timore e demotivazione. Può

essere necessaria la gestione di comportamenti problematici perché procurano “danno” al soggetto che lo esplicita, ma l’intervento “gestionale” non propone una soluzione

costruttiva del problema.

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Nell’intervento psico educativo si cerca dicomprendere il perché dei

comportamenti problematici.

L’OBIETTIVO DELL’INTERVENTO E’

COME SI PUO’ AIUTARE LA PERSONA A SOSTITUIRE I COMPORTAMENTI

PROBLEMA CON STRATEGIE COMUNICATIVE PIU’ EVOLUTE.

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I comportamenti problema

Ecco alcuni dei più comuni comportamenti problema:

Disturbare ;Comportamenti aggressivi auto-diretti o etero-

diretti;Offendere i compagni;Non rispettare le proprietà altrui;Non rispettare il timing;Offendere gli insegnanti;Litigare;Minacce;

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Non spetta a nessuno di noi insegnare ad altri come

svolgere il proprio lavoro, ma alle volte, tutti veniamo

inglobati all’interno di un vortice pericoloso fatto da

scadenze, programmazioni da rispettare, gestione delle

relazioni, rapporti con i genitori e alla fine perdiamo

momentaneamente di vista alcune regole di fondamentale importanza.

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Comportamenti da evitare

Prestare eccessiva attenzione ai comportamenti indesiderabili, trascurando così la valorizzazione di quelli ammissibili;

Focalizzare l’attenzione sulle azioni sbagliate senza specificare ciò è importante fare; Punire in modo non immediato; Reagire in maniera incoerente ai vari

comportamenti; Punire il soggetto anziché penalizzare il

comportamento;

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Tecniche di variazione del comportamentoPer i comportamentisti la quasi totalità dei

nostri comportamenti è appresa. Da questo si evince

che si puòinsegnare ai bambini che la modificazione dei

loro comportamenti è altamente possibile.

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Programma di modificazione Definizione dell’obiettivo; Misurazioni di base; Analisi dei dati; Scelta della strategia; Realizzazione; Verifica;

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Definizione dell’obiettivoComportamento problema = riduzione

Situazione

Comportamento positivo = incremento

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La valutazione dei comportamenti problema

Valutazione quantitativa Rilevazione della frequenza, durata ed intensità del comportamento.

Valutazione qualitativa Analisi funzionale.

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La valutazione quantitativa Aiuta a comprendere la rilevanza del problema (Quante volte si manifesta il comportamento durante il giorno, settimana o mese?);

Aiuta a comprendere se esistono momenti, orari o situazioni maggiormente problematiche nella giornata (Si manifesta sempre durante l’intervallo?);

Aiuta a comprendere se il comportamento problema si manifesta solo in alcuni contesti (Si manifesta sia a scuola che a casa?);

Consente di verificare la riduzione del comportamento grazie all’intervento mettendo in relazione il “prima” e il “dopo”.

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Osservazione SistematicaE’ un tipo di osservazione, relativa al

comportamento che viene effettuata prima dell’intervento educativo.E’ basata su tre caratteristiche fondamentali:FREQUENZA: numero di volte con cui il comportamento si manifesta;DURATA: quanto tempo perdura il comportamento;INTENSITA’ : grado di forza di emissione del comportamento;

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Come si svolge l’osservazione quantitativa del comportamento problema?

Comportamento problema in esame: ____________________

1. Chi ha effettuato l’osservazione?

2. Dove è stata effettuata l’osservazione (descrizione del contesto)?

3. Quando è stata effettuata l’osservazione (periodi temporali, orari, ecc.)?

4. Quali tipi di misurazione sono stati presi in esame (frequenza, durata, ecc.)?

5. Quali strumenti sono stati impiegati (schede, griglie di osservazione, ecc)?

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Analisi funzionaleOgni comportamento è influenzato da ciò che immediatamente lo precede (antecedente) e da ciò

che immediatamente lo segue (conseguenza).

A = Antecedents Antecedenti (stimoli)

B = Behaviour Comportamento (risposta)

C = Consequents Conseguenze (rinforzi)

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Analisi funzionale: Comprendere ed interpretare

AB C

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Carr: “… il comportamento umano, persino il più grave comportamento problematico manifestato da chi presenta disabilità dello sviluppo, non è il risultato di qualche processo accidentale.Il comportamento si verifica in quanto tipicamente serve ad uno scopo per l’individuo che lo manifesta;questo è il motivo per cui i problemi di comportamento si verificano così frequentemente, e per il quale è spesso tanto difficile trattarli”.

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Funzioni comportamenti problemaFunzione di fuga: il comportamento problema viene messo in atto per interrompere un attività spiacevoleed è mantenuto dal rinforzo negativo.

ESEMPIO: A = L’insegnante dice “ facciamo un problema”.B = Il soggetto prende il quaderno e lo lancia dalla finestra.C = L’insegnante sfrutta l’occasione per spiegare l’importanza del rispetto verso il materiale.

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Funzioni comportamenti problema

Funzione di ricerca di attenzione: il comportamento problema viene emesso allo scopo di ricevere attenzione o vicinanza fisica.

ESEMPIO:A = Sara ed Elisa stanno disegnando. L’insegnante aiuta Sara allontanandosi da Elisa.B = Elisa batte violentemente la testa contro il muro.C = L’insegnante corre da Elisa e cerca di calmarla.

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Funzioni comportamenti problemaFunzione di ricerca tangibile di oggetti: il comportamento problema viene emesso allo

scopo di ottenere oggetti graditi. ESEMPIO:A = Laura vuole la biro a forma di rana.B = Si mette a strillare si butta per terra.C = L’insegnante le regala la biro a forma di

rana.

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Funzioni comportamenti problemaFunzione sensoriale: il comportamento problema

viene emesso per ottenere una soddisfazione sensoriale ed è

di tipo auto-rinforzante.

ESEMPIO:A = Siamo in mensa.B = Chiara si colpisce ripetutamente gli occhi.C = Questo gesto le provoca un effetto visivo per lei gradevole (fosfeni).

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Proposte di interventoMODIFICARE GLI ANTECEDENTI (STIMOLI):

APPRENDIMENTO SENZA ERRORI; FADING; MODELING; PROMPT;

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APPRENDIMENTO SENZA ERRORI

Insegnare obiettivi comportamentali eliminando le

possibilità di errore

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FADINGFading è un termine inglese che letteralmente

tradotto significa dissolvenza e infatti è costituito da

una attenuazione dell’aiuto.

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MODELINGModeling è un termine che tradotto significa

imitazione ed è rappresentato dal favorire l’acquisizione di

risposte attraverso l’imitazione di modelli competenti.

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PROMPTIl prompt può essere rappresentato da una

indicazione gestuale, un aiuto verbale, una semplificazione

della situazione stimolo, uso di materiali facilitanti

adatti allo scopo di favorire l’emissione della risposta desiderata.

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Azioni sul comportamentoLe principali tecniche comportamentali per la

gestione della risposta sono:

Chaining;

Shaping;

Task Analysis,

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CHANING Il termine chaining stà fondamentalmente ad

indicare una tecnica in cui avviene la concatenazione di

tutte le risposte seguite da un rinforzatore.

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SHAPINGLa parola shaping tradotta letteralmente

dall’inglese significa modellare. La tecnica dello shaping è

costituita da un rinforzamento di risposte

comportamentali che più si avvicinano a quella effettivamente

desiderata.

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TASK ANALYSISLa task analysis viene definita anche analisi del

compitoed è caratterizzata dalla descrizione dettagliata

di ogni comportamento che normalmente viene emesso

nella esecuzione dell’obiettivo comportamentale.

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Gestione delle conseguenzeLe tecniche comportamentali fondamentali per

la gestione delle conseguenze sono:

• Estinzione;• Punizione;• Rinforzo;

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ESTINZIONECon il termine di estinzione si intende la morte

di un comportamento che non funziona e cioè che

non produce mai una conseguenza positiva per

l’individuo.

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Rinforzamento differenzialeProcedura che consiste nel rinforzare non un comportamento necessariamente conforme

all’obiettivo, ma qualsiasi comportamento che renda meno

probabile l’emissione di una risposta inadeguata.Esistono tre tipi di rinforzamenti differenziali:DRA = Differential reinforcement of adeguate behaviour;DRO = Differential reinforcement of other behaviour;DRI = Differential reinforcement of incompatible behaviour;

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DRA : Si rinforza il soggetto quando emette

comportamenti adeguati.

DRO : Si rinforza il soggetto quando non emette

comportamenti negativi.

DRI : Si rinforza il soggetto quando emette

comportamenti che gli impediscono di

comportarsi male.

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PUNIZIONE

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Come deve essere la punizione? Immediata; Forte; Continua;

Dalla spiegazione di questi tre item, possiamo capire che la punizione solitamente, sarà molto meno efficace di ciò che si pensa.

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Cosa produce la punizione?o Comportamenti di evitamento;o Ansia;o Comportamenti aggressivi;o Disagio;o Disturbi emozionali;o Danni alla relazione di aiuto;

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Effetto Rebound

LA PUNIZIONE PUO’ TRASFORMARSI IN RINFORZO DEL COMPORTAMENTO

PROBLEMA

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PunizioneInterrogare se stessi sulla:

Efficacia; Validità etica; Costi ; Disturbi emozionali; Danni nella relazione di aiuto;

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Intervento positivo punitivoForme di punizione:

Timeout;Costo della risposta;Ipercorrezione;Blocco fisico;

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TimeoutTogliere al soggetto ogni possibilità di rinforzo.

Generalmente ciò comporta l’isolamento della persona per un certo periodo di tempo fino a che, ad esempio la crisi, non sia passata.

Utilizzabile in caso di:• Aggressività diretta verso altri;• Comportamenti interferenti con

l’apprendimento;

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Costo della rispostaContrapporre al comportamento problema uncomportamento riparatore.

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IpercorrezioneGuidare il soggetto nell’esecuzione di unaesagerata correzione del comportamento problema dopo che esso è stato emesso.

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Blocco fisicoRicorrere a controlli di natura fisica, quali ad esempio bloccare le mani, o altre parti del corpo, quando il soggetto presenta comportamenti particolarmente pericolosi

come l’autolesionismo.

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RINFORZOPer rinforzo si intende la conseguenza positiva

di una risposta che ha come effetto, di rendere la

risposta stessa, più probabile in futuro.

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Classificazione dei rinforziI rinforzatori sono virtualmente infiniti.

Vengono generalmente suddivisi in:Primari e secondari;Estrinseci ed intrinseci;Simbolici;Sociali;Tangibili;Dinamici;Continui ed intermittenti;Positivi e negativi;

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Rinforzi primari e secondariRINFORZO PRIMARIO: Sono intimamente

legati alla sopravvivenza.

RINFORZATORO SECONDARIO: sono appresi nel corso

della vita.

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Rinforzi estrinseci ed intrinseciRINFORZO ESTRINSECO: Qualunque tipo di rinforzatore

che non è in alcun modo

connesso con il

comportamento rinforzato,

ma proviene dall’esterno.

RINFORZO INTRINSECO: Rinforzatore interno al

comportamento da rinforzare.

Esempio: fare i compiti per il

piacere di scrivere un bel tema

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Rinforzi simbolici e socialiRINFORZO SIMBOLICO: Rinforzatore che trae il suo

potere rinforzante dal fatto di

essere il simbolo di qualcosa

d’altro e che può essere

scambiato con un rinforzatore

gradito.

RINFORZO SOCIALE: Rinforzatore che trae il suo potere

rinforzante da un aspetto

gratificante nella relazione con un

altro individuo.

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Rinforzi continui ed intermittentiRINFORZO CONTINUO: Si hanno quando ad ogni risposta esatta viene

data una gratificazione.

RINFORZO INTERMITTENTE: Solo in seguito ad una serie di risposte

esatte viene data la

gratificazione.

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Rinforzi tangibili e dinamiciRINFORZO TANGIBILE: Rinforzatore che trae il suo potere rinforzante da un oggetto fisico ben evidente.

RINFORZO DINAMICO: Rinforzatore che trae il suo potere rinforzante dalla possibilità di svolgere

l’attività desiderata.

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Rinforzi positivi e negativiRINFORZO POSITIVO: Creano la produzione di una conseguenza positiva.

RINFORZO NEGATIVO: Non è una punizione. Viene chiamato così poiché la conseguenza negativa

avviene mediante la sottrazione

di un elemento negativo.

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Token economySistema di rinforzamento che permette il passaggio

da rinforzatori più concreti a rinforzatori di tipo meno concreto. Il sistema prevede l’utilizzo di token che possono essere rappresentati da gettoni, figurine,

punti o simili, che vengono accumulati per poi essere

scambiati in un secondo momento con rinforzatori di

sostegno, ovvero attività o premi di vario tipo, particolarmente graditi dal soggetto.

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Errori nell’utilizzo dei rinforzi Offrire enormi ricompense in cambio di un

grande miglioramento; Rinforzare un comportamento prima che esso

venga effettivamente emesso; Promettere una ricompensa la soggetto per

far cessare il suo comportamento oppositivo;

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I contratti comportamentaliStesura effettuata mediante cooperazione tra

insegnantied allievi di un contratto vero e proprio, riportante specifici accordi, decisi insieme, dalle varie parti.Come in un reale contratto, ognuna delle parti in gioco, si assume le proprie responsabilità e chiarisce diritti e doveri. Il contratto di tipo standard stabilisce, ad esempio, che il soggetto si impegna a stare attento per un certo periodo di tempo; l’insegnante a sua volta si impegna a registrare i tempi attentivi e se essi,raggiungeranno la durata stabilita nel contratto, si Premierà il soggetto con una ricreazione più lunga di 5minuti.

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Esempio di contratto comportamentaleIo sottoscrittomi impegno a mantenere questi accordi presi con i

miei insegnanti:A.Chiedere di andare in bagno solo una volta all’ora;B.Stare seduto al banco per almeno 20 minuti;C.Non litigare e offendere nessuno per almeno due

ore;Per ogni giorno in cui riuscirò a rispettare questi tre punti potrò scegliere tra:1.Una ricreazione prolungata di 5 minuti;2.10 minuti di gioco al computer dopo il pasto;

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Dott.ssa Emilia Maria Dott.ssa Emilia Maria Graziella SassiGraziella Sassi

Diploma di laurea in scienze dell’educazione e in pedagogia,

attualmente lavora per la NEUROPSICHIATRIA INFANTILE,

collabora con centro per l’AUTISMO e il centro servizi adulti dell’ASL di

Reggio Emilia.

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Claudia NovellaniClaudia Novellani

Studentessa V° anno psicologia clinica

Università di Parma