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Versione web del periodico mensile torinese, dal respiro nazionale. Disponibile anche in versione cartacea e in download dall'Applicazione gratuita su AppStore.
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6 • COOLTO 02
n.022012
42. CHAISE LONGUELa tradizione si coniuga
con l’innovazione artistica
magazine
WORLD
PEOPLE
26. GEMELLI D’OGGIStoria di un accessorio
che si evolve
38. JAMAIS SANS TOI:CAMILLA & VALENTINALavorazioni in ceramica
di due giovani sorelle
30. RITRATTI CON ACCESSORII pittori di ogni periodo hanno
ritratto donne e uomini, con
dovizia di dettagli e accessori
22. PSICHE, MODA E COMPORTAMENTIIl nostro modo di vestire
esprime la nostra personalità
COVER
WEEKEND
LA PERSONALITÀ - a pag. 14Fin dall’antichità, uomini e donne hanno utilizzato gioielli e oggetti
per distinguersi e abbellirsi, per mostrare la propria ricchezza,
l’appartenenza a una determinata classe sociale, e dare sfoggio del
potere e della bellezza.
34. SERENA GIGLIO:SENTIERI PREZIOSI Gioielli dal sapore
dinamico-vintage
COOLTO 02 • 7
MALTA - a pag. 62Un’aspra scogliera che si
tuffa in un mare turchese,
cristallino ed invitante; sette
millenni di storia che fanno
capolino da monumenti ed
edifici, testimoni silenziosi
di un patrimonio culturale
tutto da scoprire.
68. FASHION TIMEI must have di primavera
72. LOOK MAKERIl particolare che fa la differenza
74. BEAUTYA me gli occhi!
76. COOL&&FOODGli inutili indispensabili
78. COACHINGAccessorio & anima
80. COOL BUSINESSImpresa, un mondo in una parola
82. TENNIS WORLDNew balls, please!
84. GOLF WORLDIl golf e la propria personalità
86. APPUNTI DI STILEAccessori da vivere
88. AUTOBMW Serie 3
90. MOTOMV Agusta F3
92. NAUTICABenetti Vision 145’
94. HOUSE HUNTERWelcome home
RUBRICHE
HOCKNEY, HIRSTPICASSO - a pag. 58A Londra la Pasqua si tinge
di cultura.
46. MIDOLo sguardo più attento sul
mondo dell’occhialeria
54. VINITALYLa 46° edizione di Vinitaly, il
Salone dei vini e distillati più
importante al mondo, e le ras-
segne Sol, Agrifood Club ed
Enolitech che completano l’of-
ferta di Veronafiere nel settore
wine&food e tecnologie.
EVENT
50. BASELWORLDSalone mondiale dell’orologeria
e della gioielleria
8 • COOLTO 02
magazine
direttore responsabile:Ilio Masprone
direttore editoriale:Daniele Smaltini
coordinamento di redazione:Maria Greco
impaginazione:Eleonora Zarauti
hanno collaborato a questo numero:Alessandra Luti, Alessandro Buosi,
Aurora Minardi, Chiara Avidano, Cristina Rosso, Desirèe, Elena Panzica,
Eleonora Zarauti, Enrica Dolza, Erika ZacchelloFrancesca Simonetti, Lavinia Rossi, Lele e Marco,
Luciano Capella, Luigi Bertino, Marco Todaro, Mario Villani, Michele Guzzon, Nicoletta Pecile,
Paola Gamberutti, Stefano Torrese, Tamara Gavina, Valentina Fracchia
grafica & adv:[email protected]
info & comunicati editoriali:[email protected]
marketing:[email protected]
proprietà e redazione:PUNTO ZERO Edizionitel/fax: 011.7807531
viale Gramsci, 141 • 10095 Grugliasco (To)
tipografia:F.LLI SCARAVAGLIO & C. Srl
via Cardinal Massaia 106 • 10147 Torino
Salvo accordi scritti, la collaborazione a questo giornale è da considerarsidel tutto gratuita e non retribuita.In mancanza di un contratto scritto tra le parti, la pubblicazione di adv èda considerarsi a titolo gratuito.
Nell’eventualità che testi e illustrazioni altrui siano riprodotti in questa pub-blicazione, l’editore é a disposizione degli aventi diritto che non si sianopotuti reperire. L’editore porrà inoltre rimedio, dietro segnalazione, ad even-tuali non volute omissioni e/o errori nei relativi riferimenti.
Nessuna parte di questo giornale comprese le inserzioni pubblicitariepuò essere riprodotta senza l’autorizzazione scritta dell’Editrice. La Redazione non è responsabile di eventuali variazioni.
Aut. Trib.di Torino n.13 del 26/03/2009 - Iscrizione R.O.C. 17970
ISSN 2239-4087
Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, NO/TORINO
Prezzo di Copertina: €4Abbonamenti: Italia annuale unica soluzione (sconto 20%) €32.
Per ulteriori informazioni inviare mail a: [email protected] di Riservatezza per gli Abbonati: L’Editore garantisce la massi-ma riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richiedernegratuitametne la rettifica o la cancellazione, ai sensi dell’art. 7 del D.Leg.196/2003, scrivendo alla Redazione. Le informazioni custodite nell’archivioelettronico verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati van-taggiose proposte commerciali (legge 675/96 tutela dei dati personali)
PETER PAN, IL MUSICAL pag. 100Torna in scena lo spettacolo
rivelazione delle passate
stagioni. E torna con il
volto, la simpatia e la verve
di Manuel Frattini.
in copertinaPersonalità attraverso gli accessori
110. ASTROLOGIACosa ci dicono le stelle?
106. LIBRIUltime novità in libreria
102. CINEMA“The Best Exotic Marigold Hotel: ve-
nite a trascorrere la vostra seconda
giovinezza in un palazzo indiano”
recitava una pubblicità. Il Marigold
Hotel, quando l’unico accessorio
necessario è il sorriso!
108. ANIMALIChi cerca trova!
96. DESIGNLa fabbrica dei sogni: Alessi
98. ARTEArchitetture di luce
104. MUSICANina Zilli: l’amore è femmina
10 • COOLTO 02
Chiara Avidano“Mi piace scrivere perché è la miglioroccasione per riflettere, crescere espesso ridere di gusto. Scrivere mentreil gatto ronfa acciambellato, una tortacuoce nel forno e per la sera ti aspettaun invito in un ristorante gourmand!”
Eleonora Zarauti"La curiosità è il primo scalino verso lacreatività." Credo che nella vita bisognaessere curiosi, bisogna saper ascoltareper capire. Solo così ci si arricchisce e si cresceveramente.
Paola Gamberutti“Dal Liceo Artistico a laurea in Sociolo-gia. Venticinque anni anagrafici e di-ciannove dichiarati: la coerenza non èla mia peculiarità, ma la passione sì! È in tutto ciò che faccio”.
Tamara Gavina - Personal Coach“...lavoro con le persone, per far loro identificare che cosa ci sia realmente dietro il proprio desiderio di cambia-mento”.
Stefano Torrese - Consulente d’impresa“Sono uno psicologo e mi occupo diimprese, strana la vita! Ma in realtàmi occupo di persone perchè al centrodelle imprese vedo donne e uomini edil loro coraggio.”
Cristina Rosso“Un intuito brillante ed uno spirito friz-zante animano il mio piglio multimediale,espressione di un'esigenza istintiva espontanea. Il cuore della notizia mi attraequanto la necessità di riportarla nel modopiù coerente e fedele possibile”.
Maria Greco“Per quanto si possa pensare al propriofuturo, capitano delle variabili improvviseche possono dare svolte inaspettate allanostra vita... disegnando tratti e colori aiquali non avremmo mai pensato!”
Ilio Masprone“Giramondo sin dalla giovane età, dopo numerose esperienze in ambito artistico approdo al giornalismo. La passione per la “carta stampata” mi renderà la vita allucinante e affascinante al tempostesso.”
Mario VillaniLaureato in economia, dirige strutture ricettive da molti anni e si occupa diconsulenza e formazione nel settore delturismo. Innamorato delle cose “belle”ama condividerle, raccontandole ai pro-pri lettori.
Daniele Smaltini“Le grandi idee nascono dai sogni...se c’è la volontà, perchè non sognare!Una continua sfida tra desideri e raziona-lità, in un mondo in cui cercare di cre-scere!”
Enrica DolzaLaureata in Storia dell’Arte presso l’Uni-versità di Salamanca. Alla passione per ildesign, l’arredamento d’interni e l’artecontemporanea unisco il volontariato nel-l’Associazione LiberiTutti, che si occupadi cani e gatti provenienti dalla Sardegna.
Isabella Puma Studio “Editoria, Comunicazione multime-diale e Giornalismo”. Vivo “di corsa” divi-dendomi tra vari interessi; sonocomunicativa, solare e un po’ curiosa.Amo viaggiare e dedicarmi alla vita che...amo “mordere”! Per me “Volere è potere”.
Valentina Fracchia - House Hunter“Una laurea in architettura come punto dipartenza. Una passione senza fine per lecase, che siano in città, al mare o in mon-tagna, unita a quella per “le cose belle”...come le scarpe!”
Marco Todaro - Consulente d’immagine“La bellezza è un patrimonio universale.Chi conosce la materia deve mettere a di-sposizione tutto ciò che sà, per avere unmondo sempre più bello! Sono convintoche bisogna essere generosi e condivi-dere la propria conoscenza”.
Luigi Bertino - Tennis Coach FIT“Ho dedicato la vita alla mia passione,facendo sì che questa diventasse la miaprofessione. La comunicazione nellosport fa parte dell’insegnamento; scrivoe mi prodigo come relatore in numerosisimposi internazionali”.
Elena Panzica"Il mondo è un libro, e chi non viaggialegge solo una pagina" (Sant'Agostino). Inquesto accostamento ritrovo entrambe lemie passioni. Se viaggiare è un'esperienzameravigliosa, leggere di viaggio può esserepreludio all'inizio di una nuova avventura.
www.cooltomagazine. it
facce... da
COOLTO 02 • 11
Ben ritrovati!
La primavera è ormai alle porte e, anche se mentre vi
scrivo il freddo è tornato a farci visita, le calde giornate
di sole dei giorni scorsi hanno già fatto risvegliare in noi
tutte quelle sensazioni, quei desideri e quella voglia di
cambiamento... tipico della stagione primaverile!
Stavo per scrivere “stagione più bella dell’anno”, ma poi
mi sono fermato; perché ogni stagione è bella e racchiude in se un fascino parti-
colare che può appassionare in modo diverso ognuno di noi. Personalmente amo
la primavera e l’autunno per i loro colori... ma anche il caldo dell’estate e la neve
d’inverno! Proprio come per le persone! Ogni individuo può attrarrre la nostra aten-
zione con il suo fascino, il suo modo di essere, di vivere, di comportarsi e... di rac-
contarsi! Facendoci andare oltre i limiti dettati dai modelli comuni che ogni giorni
ci vengono proposti. Guardatevi attorno, provate a focalizzare lo sguardo oltre i so-
liti confini e... stupitevi!
Daniele Smaltini
EDITORIALE
COOLTO 02 • 15
FFin dall’antichità, uomini e donne hanno utilizzato
gioielli e oggetti per distinguersi e abbellirsi.
In Grecia come in Egitto erano soliti indossare col-
lane di perle, catene d’oro con preziosi pendenti,
anelli sui quali venivano incisi il nome o formule
magiche. Famosi per i loro oggetti di fine oreficeria
furono gli Etruschi, popolo incline al lusso. Attra-
verso gioielli e monili si tendeva a mostrare la pro-
pria ricchezza, l’appartenenza a una determinata
classe sociale, si dava sfoggio del potere e della bel-
lezza. Si dedicava molto tempo alla cura del corpo
con profumi, oli e trucchi di ogni genere. La ricerca
della bellezza coincideva anche con pratiche deco-
rative del corpo e addirittura modifiche anatomiche.
Uomini e donne si sono sottoposti a queste attività
spesso invasive e dolorosissime. In America meri-
dionale e in Africa, usavano inserire nel setto na-
sale anelli o verghette di metallo oppure oggetti nei
lobi delle orecchie, le donne praticavano un foro
tra le labbra in modo che fosse possibile poi inse-
rirvi un pezzo di legno. Se fino a pochi anni fa tali
usanze erano guardate con sospetto e stupore
soprattutto dalle donne, in questo periodo stiamo
assistendo a una nuova diffusione di queste
pratiche decorative del corpo; basti pensare al
piercing o al tatuaggio: la “body art”.
Quando si pensa ai gioielli è facile accostare questo
pensiero alla donna, in realtà ogni epoca e civiltà
del passato ha attribuito grande importanza ai gio-
ielli da uomo: dall'epoca umanistica e rinascimen-
tale, alla Russia degli Zar, ai lord inglesi, la storia
testimonia di uomini che celebravano il lusso con
gioielli con perle, pietre preziose, diamanti ma mai
come oggi i gioielli da uomo vivono un momento
di gloria assoluta. Gioielli per affermare la perso-
nalità grazie ad un design particolare e materiali
ricercati. La gioielleria da uomo propone oggetti
preziosi ed eleganti per gusti decisi e maschili: ma-
gnifici gemelli di tutte le fogge, raffinati bracciali,
collane di forme e materiali rari, pratici portachiavi,
utili ferma soldi, sfiziose spille per i revers delle
giacche e per gli estremisti del fashion, minimali
quanto più preziosi orecchini in oro e pietre rare
ecc. Oggi il mondo è diventato piccolissimo, fisica-
Attraverso l’abbigliamento, i gioielli e gli oggetti.
mente e virtualmente accessibile in ogni suo
angolo. Ci propone continuamente nuove e antiche
icone di stile ed eleganza e, a ognuna di loro siamo
abituati ad associare un particolare, un oggetto
che potrebbero da soli, rappresentarne il perso-
naggio nella sua completezza: gli occhialini tondi
di John Lennon o i mitici Ray Ban Aviator di Tom
Cruise in Top Gun. Il Rolex Daytona di Paul New-
man, l’orologio portato sul polsino della camicia
dall'avvocato Agnelli, la pipa di Simenon, il sigaro
di Churchill, le elegantissime pochette del Principe
Carlo o il girocollo blu scuro di Marchionne.
L'elenco è lunghissimo e non comprende soltanto
questi famosissimi personaggi, ma ognuno di noi!
Il carattere e lo status symbol di una persona si
rivelano anche e forse soprattutto nel possedere
oggetti che hanno fatto la storia dell’interior design
ma anche “cose” non certo di valore ma che evi-
denziano personalità e sensibilità; pensate per
esempio a chi conserva cartoline e lettere che nes-
suno scrive più o vecchi libri che trasudano di ri-
cordi che coinvolgono tutti i sensi. Quante emozioni
evocano un calamaio e una penna con pennino?
Altri manufatti semplici e di uso comune, si sono
trasformati nel tempo come vere e proprie icone
di stile e genialità e molte di queste appartengono
con orgoglio alla creatività di architetti italiani.
Possedere queste realizzazioni, al pari dei gioielli
personali, significa realmente ostentare buon
gusto, cultura e stile. Oggetti che hanno saputo
resistere alla sfida del tempo senza perdere il pro-
prio fascino che anzi è accresciuto dal fatto che col-
lezionisti di tutto il mondo desiderano possedere.
Complementi d’arredo, orologi, capi d’abbiglia-
mento dai profili inconfondibili: la “904” di
Poltrona Frau, conosciuta come Vanity Fair e consi-
derata l’icona della “poltrona”, uno status symbol
di lusso, oltre che di qualità e affidabilità. Nel 1930,
l’impatto sul mercato fu talmente positivo che
l’azienda fu chiamata ad arredare i salotti di prima
classe del transatlantico Rex, orgoglio della mari-
neria italiana. Oggetti che raccontano la loro epoca
come la lampada “Eclisse” di Magistretti per Arte-
mide che con il suo design circolare è una perfetta
fotografia del 1967 e poi “Arco”, la lampada dei fra-
telli Castiglioni per Flos, da sempre tra i pezzi più
innovativi e rappresentativi del design italiano.
Ai Castiglioni si deve anche il rivoluzionario sga-
bello “Mezzadro” disegnato per Zanotta. Gatti, Pao-
lini e Teodoro progettano, sempre per Zanotta,
l’innovativa poltrona “Sacco”. Oggetti semplici,
COVER STORY
16 • COOLTO 02
18 • COOLTO 02
come il “Cubo” di Munari del 1957, senza dubbio
il portacenere più famoso al mondo. L’Olivetti
“Lettera 22”, il primo esempio di macchina per scri-
vere portatile realizzato nel 1950, simbolo di una
generazione di scrittori e cronisti come Indro Mon-
tanelli. Con l’arrivo della tecnologia il design
esplora nuovi territori, come quello della comuni-
cazione: è il 1964 quando Marco Zanuso e Richard
Sapper progettano “Algol” per Brionvega, un televi-
sore destinato a rivoluzionare i precedenti canoni
e gli stessi ambienti domestici che lo ospitano, così
come la radio “TS502” e il telefono “Grillo” degli
stessi architetti. In quegli anni l’Italia era uno stra-
ordinario laboratorio di ricerca e sperimentazione
invidiato e imitato in tutto il mondo. Un primato
quello del design italiano che resiste imperturba-
bile e inattaccabile per quanto riguarda l’arreda-
mento e la moda mentre per l’hi-tech bisogna
rivolgersi a Copertino in California sede della
Apple. Personalmente sono certo che il “vintage”
italiano sarà ricercatissimo anche tra cento anni. Per
la Apple e i grandi dell’ hi tech, staremo a vedere…
COVER STORY
WORLDdi Mario Villani • [email protected]
Psiche,comportamenti e moda
22 • COOLTO 02
Corn
elia
ni p/e
2012
COOLTO 02 • 23
CChe cosa mai spaventa di più il moderno homo sapiens
del grigio spettro dell'anonimato? L'antico piacere
di trascorrere una vita lunga, pacifica e tranquilla,
ma ahimè invisibile, sembra essere stato completa-
mente soppiantato dal modernissimo mito del "purché-
se-ne-parli". Prigionieri di un precario benessere
e depauperati, sempre più spesso del piacere che de-
riva dal coltivare con pazienza le nostre preziose indi-
vidualità, non ci resta che cercare salvezza se non nella
sostanza, almeno nella forma. O meglio, nell'inesauri-
bile caleidoscopio che il mondo della moda con grande
copiosità produce, di involucri, accessori, elementi
di qualsiasi genere che colorino i nostri abiti, le nostre
auto, le nostre case e ora come non mai, anche la no-
stra pelle e i nostri corpi. Gli oggetti di cui continua-
mente ci circondiamo, e di cui ci sarebbe impossibile
fare a meno, sono ciò che definisce il nostro contorno,
rende evidente la nostra personalità, disegna e sotto-
linea carattere e gusto. E se è vero, come scriveva mille
anni fa Kahil Gibran, che la casa ė il nostro vestito più
grande, ci è chiaro come la nostra ricerca del partico-
lare, del colore e dell'oggetto unico, non si possa
fermare alla nostra persona ma si allarghi a tutto ciò
che ci circonda, abiti, auto, arredamento e abitazioni.
Dal punto di vista psicologico, con il nostro modo
di vestire e di contornarci di oggetti, esprimiamo il no-
stro carattere, la nostra personalità più o meno stabile
e definita; ma c’è anche un altro aspetto che gioca
un ruolo importante nella nostra psiche, ed è l’in-
fluenza che la moda del momento esercita attraverso
essa sui nostri comportamenti. In base alle tendenze,
prediligiamo un certo tipo di scarpe o una sciarpa
di un certo colore e tessuto, un gioiello sobrio o un
occhiale appariscente, una cravatta di una firma affer-
mata o una borsa che comunque metta in risalto lo sta-
tus sociale. Questo avviene però attraverso modelli già
esistenti proposti comunemente dal mondo dello spet-
tacolo e del jet set in genere. Utilizzare un elemento
di tendenza e quindi di grande diffusione e riconosci-
bilità, accorcia le distanze relazionali e le differenze tra
noi e gli altri, facendoci sentire protagonisti di un
mondo al quale apparteniamo o vorremmo apparte-
nere. Per sottolineare invece il desiderio di mostrarci
eccentrici, originali, stravaganti e creativi, tendiamo a
indossare e a circondarci invece di oggetti unici, magari
artigianali, non replicabili, che ci distinguano dalla
massa. In pratica, con gioielli e accessori possiamo
decidere quale immagine dare di noi e che tipo di
sensazione suscitare negli altri in una sorta di comu-
nicazione non verbale, evidenziando i nostri lati più
sensuali, armoniosi e accattivanti. Dall'inesauribile fan-
tasia di stilisti e creativi, ricaviamo e distilliamo la
ricetta dell'involucro che conterrà le nostre idee e deli-
miterà gli spazi in cui dipaneremo i tempi della nostra
esistenza. Inevitabilmente legati alla nostra natura irri-
mediabilmente duale, dobbiamo vestire la nostra spi-
ritualità e la nostra anima con una forma fisica che le
somigli e la rappresenti nel più fedele modo possibile.
Ma che cos'è un accessorio? Dal Dizionario della lingua
italiana Sabatini Coletti, ACCESSORIO: aggettivo: che
affianca in funzione secondaria ciò che è principale.
Sostantivo maschile: elemento non strutturale che ha
funzione di completamento e di miglioramento.
Avverbio: accessoriamente, in modo aggiuntivo, mar-
ginale. Certamente quello che noi intendiamo con
questo termine ha di molto superato il castigato e li-
mitatissimo significato letterale offerto da un freddo
dizionario. Quello che ci spinge alla ricerca dell'acces-
Les Copains
24 • COOLTO 02
sorio che nessuno possiede, del colore perfetto, del
gioiello che farà la differenza e ci salverà dall'odiatis-
simo anonimato è definito in modo molto più calzante
da Bernhard Roetzel nel suo "Gentleman", considerato
da molti uomini (e da moltissimi anni) la Bibbia del-
l'eleganza maschile. Egli azzarda un curioso e insolito
paragone: "Ovunque vi troviate, troverete sempre la
stessa scelta di vestiario e scarpe. Le specialità locali
non hanno di fatto alcun rilievo ma non è così per le pic-
cole cose. Esse possiedono un forte legame con il no-
stro vissuto quotidiano. Gli accessori sono come la
cucina locale, che si afferma ovunque con successo
sulla cosiddetta cucina internazionale. I piccoli acces-
sori, al pari delle specialità regionali, rendono più gu-
stoso un viaggio...". Ognuno di noi è caratterizzato
esternamente da un particolare cui siamo ormai tal-
mente legati e affezionati da non notarlo quasi più, ma
chi circonda si. Proviamo a domandare a chi ci vede
ogni giorno, o a chi ci vive accanto! Quasi sicuramente
ci sorprenderemo di trovarci così ben fotografati nella
descrizione della nostra irrinunciabile collezione
di braccialettini colorati, o del pantalone con l'imman-
cabile risvolto da tre o quattro centimetri, o dalle mille
innocenti e piccole manie che circondano la forma della
nostra complessa personalità e ci rende come effetti-
vamente siamo: unici e irripetibili. Un'antica leggenda
dei saggi Yiddish racconta che quando giungeremo alla
fine del nostro viaggio terreno, non ci sarà chiesto per-
ché non siamo diventati ricchi, famosi o importanti.
La domanda che ci verrà fatta sarà "perché non sei di-
ventato te stesso?". Ed è proprio questa la funzione più
nobile degli accessori: aiutarci a definire noi stessi,
a contribuire a scoprire e fare sbocciare la nostra per-
sonalità. Non lasciamoci ingannare dall'apparente
frivolezza della moda, la leggerezza può volare sol-
tanto se possiede solide radici che la preparino e le
consentano un alto volo! "Il tempo che vi divertite a
sprecare non è tempo sprecato e certe cose che non
sono necessarie, possono essere essenziali”. Tratto da
"Motivazione e Personalità" di Abraham Maslow.
WORLD
Emilio Pucci p/e 2012
Corneliani p/e 2012
WORLDdi Paola Gamberutti
GGemellid’oggi
26 • COOLTO 02
COOLTO 02 • 27
CC’era una volta, tra gli uomini di un lontano passato,
una semplice necessità: chiudere i polsini delle cami-
cie. Ma come spesso accade, la necessità assume la
forma del vezzo e la praticità si fa ornamento. Ci aveva
già pensato il Re Sole quando, durante il suo Regno,
nacquero i boutons de manchette, due bottoni in pasta
di vetro uniti da una catenella. I gemelli acquistarono
poi molta popolarità nell’Ottocento perché i polsini
inamidati delle camicie necessitavano di una chiusura
più forte di quella assicurata dal bottone incastrato
nell’asola. Ornamento di lusso negli anni ‘50, oggi
molto è cambiato. Stiamo infatti parlando di un ac-
cessorio che ha saputo rinnovarsi e stare al passo con
i tempi, abolendo le regole in favore del gusto perso-
nale. In nome di questo libero arbitrio conquistato,
sarà la personalità dell’uomo a fare le dovute scelte e,
attraverso le stesse, rivelarsi. I gemelli classici simbo-
leggiano la tradizione che rimane attuale. Vengono
scelti dal gentiluomo che ama vivere di un’eleganza
sobria in rappresentanza della solidità dei suoi valori.
Possono essere semplici in oro e argento, oppure ar-
ricchiti con decorazioni in smalti di vari colori, solita-
mente quelli da gentleman come blu, rosso, bordeaux
e verde. Sono perfetti per il look classico e formale
composto da completo, camicia e cravatta, ma adatti
anche quando si indossano jeans e mocassini. Per le
occasioni più importanti, o per chi sostiene “io valgo
e lo dimostro”, i gemelli possono farsi gioielli ornati
da pietre preziose. Per un’eleganza ricca ma anche
unica e affettiva, si può procedere in modo curioso:
se avete ereditato dei gioielli, soprattutto orecchini,
potete farli trasformare in gemelli. Questi accessori
preziosi sono i benvenuti a patto che il luogo e la cir-
costanza li richiedano: smoking si scrive con la k.
Molte altre parole non la necessitano, e aggiungen-
dola l’effetto è tutt’altro che elegante.
Molto amati dai più giovani che si vogliono accostare
all’eleganza classica a passi graduati, e dall’uomo
sportivo e pragmatico ma desideroso di avere l’acces-
sorio giusto al momento giusto, sono i gemelli
in stoffa. Nodini che assumono l’aspetto di palline
intrecciate, possono essere in tinta unita, coinvol-
gendo l’intera gamma cromatica, oppure bicolore.
C’è poi quell’uomo romantico e poetico, o semplice-
mente innamorato, che vive la vita a colori e non
ha paura di mostrare la sua sensibilità. Per lui arrivano
Storia di un accessorio che si evolve per rappresentare,oggi più di ieri, la personalità di chi lo indossa.
28 • COOLTO 02
i gemelli di vetro in suggestive tinte che ricordano
le vetrate delle antiche cattedrali. Attenzione però
agli abbinamenti cromatici: anche le più intense
poesie hanno le loro regole che non permettono
all’arte di trasformarsi in caos. Chi ha un tratto della
sua personalità così forte da meritare di essere urlato
al mondo, o così debole da doverlo ricordare a se
stesso, amerà i gemelli personalizzati.
Portano con sé riferimenti al proprio hobby, strumenti
musicali preferiti, simboli di appartenenza a club
e società sportive, stemmi di città e bandiere di stati
per i più patrioti, e iniziali del proprio nome per
i più chic. I goliardici spiriti allegri, nonché sicuri
di sé e disposti a non passare inosservati, sceglieranno
gemelli divertenti e particolari.
Dadi, animali, mappamondi, radio antiche, auto e altri
mezzi di trasporto. Ogni eccesso però, negli accessori
come nelle battute, può diventare di cattivo gusto.
Per tutti quegli uomini che amano la tecnologia, ecco
i gemelli tecnologici a forma di tasti di computer,
dual shock, iPhone e, per i palati più raffinati, quelli
dotati di tecnologia Wi-Fi che integrano un hotspot
wireless e persino un piccolo drive USB da 2GB.
A metà strada tra tecnologia indossabile e curiosità
bizzarre, si collocano quelli che riproducono orologi
e bussole: per chi vuole arrivare al posto giusto
nel momento giusto. La varietà non manca però,
se non ci si sente molto sicuri del proprio gusto,
è opportuno puntare sui semplici gemelli d’oro
o d’argento. La classicità rimane un must, tanto che,
se le mode passano, lei rimane.
Come la più attenta gazza ladra che nota e
conquista tutto ciò che luccica, la donna si è
accorta di questo accessorio e, complici gli
stilisti, l’ha fatto proprio. Negli ultimi anni
ne sono state create versioni tutte al femmi-
nile, assumendo ulteriori svariate forme, e
ricoprendosi di strass. Per la donna che dal-
l’uomo assorbe la forza, ma non si dimen-
tica di dissimularla sotto la grazia.
Gemelli al femminile
WORLD
WORLDdi Enrica Dolza
30 • COOLTO 02
Ritratti con
COOLTO 02 • 31
DDa sempre i pittori di ogni periodo si sono eserci-
tati a ritrarre donne, ma anche uomini, con dovizia
di dettagli e accessori. In un primo momento i ri-
tratti singoli non erano diffusi; generalmente era
usanza inserire il committente all’interno di una sce-
na biblica. Nella Cappella Scrovegni di Giotto per
esempio ritroviamo il committente Enrico Scrove-
gni ritratto mentre offre un modellino della Cappella
alla Madonna, tra l’altro viene già inserito nel lato
del Paradiso, come a voler dare per certo il giudi-
zio divino. Agli inizi del Rinascimento invece iniziamo
a vedere qualche accenno alla personalizzazione
e agli accessori. Uno dei ritratti più famosi è sen-
za dubbio il dittico che raffigura i coniugi Sforza.
Piero della Francesca li dipinge di profilo, come nel-
le medaglie classiche. Il ritratto di Battista ha una
colorazione chiara, con la pelle bianchissima.
La fronte è altissima, secondo la moda del tempo
che imponeva un'attaccatura molto alta (con i capelli
che venivano rasati col fuoco di una candela), e l'ac-
conciatura elaborata, intessuta di panni e gioielli.
In questo caso gli accessori non contribuiscono
a delineare il carattere della persona, ma tendono
solo a sottolineare lo status sociale. Nel Manierismo
vediamo un arricchimento dei dettagli, un’astrattezza
intellettiva, gli artisti cedono alla fantasia sino a crea-
re un’umanità brancolante. È questo il caso del
Parmigianino. Nel celebre quadro La Schiava Tur-
ca vediamo una minuziosità di dettagli davvero
incredibile. Il titolo di "Schiava turca" è un retaggio
romantico, dovuto a una suggestione esotica legata
al copricapo che venne visto come un turbante,
in realtà un'acconciatura tipica delle nobildonne
presente in numerosi altri ritratti della stessa epo-
ca. La veste di seta con righe d’oro e d’arancio met-
te in risalto un pesante vestito nero con maniche
a sbuffo. Il copricapo è una ciambella con un bal-
zo a fili d’oro decorata con una medaglia raffigu-
rante Pegaso, metafora amorosa. La donna porta
un anello, segnale che potrebbe essere una giova-
ne sposa, e sostiene un ventaglio di piume realiz-
zato egregiamente dal Parmigianino. I volumi sono
chiarissimi, il copricapo, l’ovale della testa, le arcate
sopraccigliari, le spalle e le righe della tunica. Inol-
tre lo sguardo e il sorriso dono misteriosi e sensuali.
A Gian Battista Moroni sono attribuiti invece i pri-
mi ritratti “in movimento”, presentando personag-
gi nell'attimo in cui stanno compiendo un gesto, in
32 • COOLTO 02
WORLD
modo da evitare l'arida fissità del ritratto ufficiale.
Nel ritratto di un sarto vediamo l’orgoglio del ri-
scatto sociale, l'artigiano viene ritratto mentre
svolge la sua professione con la stessa concentra-
zione con cui un letterato si immerge nello studio.
Il ritratto è lucido, ritrae un professionista che si
è fatto una posizione con il suo lavoro ed ostenta
l'orgoglio per le proprie capacità, l'espressione è se-
ria ed austera, si intuisce una concezione dignito-
sa e pratica della vita senza tante aspirazioni alla
gloria ma con un'attenzione alla propria reputazione,
praticamente un'anticipazione della borghesia che
verrà e costituirà l'ossatura della società. Il lavoro
manuale non più considerato degradante ma un'oc-
casione per farsi una posizione e crearsi una ri-
spettabilità ben più importante di un nome altiso-
nante. In Inghilterra invece, più o meno sempre nel-
lo stesso periodo, Hans Holbein dipingeva Enrico
VIII e tutte le sue mogli. Uno dei ritratti più belli
è quello di Anna di Cleves,la quarta moglie.
Bisogna dire subito che l’artista non fece un ritratto
somigliante, la abbellì molto e la riempì di gioielli
e l’abito e il copricapo sono raffigurati con molta
minuziosità. Holbein ritrasse la donna regolariz-
zandole i tratti del viso e sorvolando su qualche
difetto ma le conseguenze furono disastrose: Enrico
scelse Anna di Cleves come moglie, ma quando la
vide – ed era troppo tardi – rimase molto deluso,
al punto che la definì “una cavalla fiamminga” e dopo
soli sei mesi dalle nozze divorziò.
Che dire invece dei ritratti di nudo Amedeo Modigliani? Sono tutti molto simili, la figura femmi-
nile è sdraiata su un divano e totalmente priva di accessori. In quel caso il pittore deve farsi
interprete dell’interiorità del soggetto e solo attraverso gli occhi e l’espressione dovrà essere
in grado di trasmetterla allo spettatore. Certamente un lavoro non facile, per questo, in molti
ritratti il soggetto è Jeanne Hebuterne, sua compagna di vita e suo unico grande amore.
Modigliani
COOL PEOPLEdi Erika Zacchello
Foto di Marco D’antonio • [email protected]
Sentieri Preziosi34 • COOLTO 02
OOggi voglio parlarvi di Sentieri Preziosi,
una viva realtà italiana che si dedica alla
produzione di gioielli particolari, unici
nel loro genere. Questo brand nasce
da un’ispirazione che fonde un gusto
estetico che rimanda al lato più tribale
ed ancestrale del gioiello, con i sapori
delle tendenze vintage più attuali. Gio-
ielli importanti, presenti. Che vestono.
Gioielli di carattere, preziosi non solo
per i materiali che li compongono ma
anche per i percorsi che li portano
attraverso epoche, culture ed immagi-
ni differenti. In questa chiacchierata
con Serena Giglio, anima e mente di
Sentieri Preziosi, emerge la sua inter-
pretazione del gioiello, la sua passione
per i profumi dell’oriente, per i colori
della terra, l’amore per l’arte e le cose
belle. In questa intervista emerge il “pun-
to di vintage” di Sentieri Preziosi che
oggi vi voglio presentare.
Cara Serena, raccontaci cos’è Sentie-
ri Preziosi e chi sta dietro a questo
progetto? Sentieri Preziosi è la realiz-
zazione del mio personale modo di in-
tendere lo charme e l’eleganza. Per me
l’eleganza è la fusione del passato e del
futuro, in un binomio perfetto nel qua-
le nessuno dei due elementi predomina
sull’altro, ma entrambi si fondono in un
mix omogeneo. Il risultato sono creazioni
moderne nelle forme e nelle realizzazioni
ma antiche nei materiali, nei tessuti, ne-
gli accostamenti, tutte smontabili ed uti-
lizzabili in varie modalità ed in vari mise.
In questo, ad onor del vero, sono “nipote
d’arte” poiché i miei nonni erano esper-
ti di gemme e di gioielleria antiquaria
e, per me, che da bambina vivevo pra-
ticamente con loro, vederli descrivere le
caratteristiche delle pietre, le peculia-
rità delle lavorazioni, è stato un vero e
proprio “teatro vivente”. Ma l’amore del-
la gioielleria non è nato subito. È stato
un viaggio nell’esotica città di Istanbul
a svelarmi il gusto per la gioielleria, che
avevo lasciato sopito dentro di me per
COOLTO 02 • 35
Serena Giglio
COOL PEOPLE
venticinque anni. Così, in una delle tante vie
del Souq di Istanbul, luccicante di pietre pre-
ziose e di decori arabescati, è nata l’idea
di disegnare una linea di gioielli e di chiamarla
proprio Sentieri Preziosi, come quel sentiero
del Souq che mi aveva fornito la rivelazione.
È nata così la mia linea di gioielli, dal sapore
“dinamico-vintage”.
Un forte legame con il passato reso attua-
le grazie ad una reinterpretazione: suona
proprio come una definizione di vintage. Co-
s’è per te il vintage e qual è l’interpretazione
che ne dai? Per me vintage è tutto ciò che non
è solo bello da vedere ma che ha una storia
raccontarti, che ti consente di calarti in
un’epoca e di acquisirne, anche solo per po-
che ore, il gusto e il vezzo estetico. Vintage,
è ciò che ti consente di compiere una “tra-
sposizione”, che – immancabilmente – esalta
la tua femminilità. Come fai a non sentirti un
po’ una matrona, indossando orecchini con vec-
chie monete di epoca romana oppure a non im-
medesimarti in una ballerina del primo Mou-
lin Rouge con addosso una collana di vecchio
pizzo francese rubato ad una sottana anni ’50?
Oppure ancora a non vederti a palazzo del-
l’imperatore cinese della Dinastia Chin se puoi
possedere un bracciale con antiche giade isto-
36 • COOLTO 02
riate? Mi piace sentirmi una donna diversa ogni mat-
tina, certe volte – scherzando con le amiche – mi cam-
bio di nome e di ruolo e riesco ad effettuare perfet-
tamente la trasposizione proprio grazie ai miei gio-
ielli. Questa è la mia idea di donna dinamico-vintage:
una che non ama ripetersi, che non vuole essere
sempre la stessa e che, soprattutto, odia ogni forma
di omologazione e che fa della diversità il proprio
baluardo di pensiero.
Immaginazione ed immagine: con quale immagine
racconteresti Sentieri Preziosi? L’immagine che
meglio descrive la mia Linea, pensandoci di getto,
è la parure collana-orecchini in pizzo con micro
applicazioni-scultura realizzate in oro e pietre preziose:
sensuale, romantica, perfettamente retrò, imprezio-
sisce anche il più classico dei tubini. Ed è questa la chia-
ve di volta della mia idea di vintage: un unico ogget-
to retrò, antico – etnico oppure di gusto occidentale
non fa differenza – che, montato ad arte, renda
unica la mise della donna che lo indossa e che sia
riconoscibile, anche senza logo, come una creazione
Sentieri Preziosi.
I gioielli spesso sono un oggetto che ci ricollega
ad incontri, pensieri, ricordi ed emozioni.
Qual è il tuo punto di vista rispetto a questo lato
più emozionale e personale del gioiello? Mi piace
studiare la storia dei materiali che adopero nei miei
gioielli, gustarne l’utilizzo nelle epoche passate, sapere
quali dive o personaggi ne facevano uso. Amo la com-
petenza che non è improvvisazione e che pretende
un rispetto quasi sacrale per l’ornamento che si va
a creare e che sarà indossato da una donna amante
del bello e del ricercato. Per questo, cerco di metter-
mi in gioco in ogni collezione, temendo sempre un po’
il giudizio del pubblico che rappresenta il giudice più
attendibile e solo il sorriso accondiscendente dei miei
fantastici nonni, dopo un’attenta e critica valutazio-
ne di ogni pezzo, mi fa capire che “sto facendo bene”.
In fondo l’attitudine alla concezione antica e retrò
del gioiello la devo tutta a loro.
Mi accompagna sempre il monito di mia nonna:
“chi mette un po’ di storia e un po’ di antico nelle
proprie creazioni non risulterà mai banale”.
Per contattare Serena e Sentieri Preziosi potete
visitare il sito Internet www.sentieripreziosi.it,
oppure visitate la pagina facebook per restare
aggiornati su tutti gli eventi e per ammirare le
interpretazioni delle varie collezioni a tema.
“Perché l’essere umano sente l’esigenza di decorare
il corpo andando al di là dell’abito? Quale valenza pos-
sono acquisire una spilla, una collana o un bracciale?
Ci sono solamente motivazioni economiche per spie-
gare la scelta di un gioiello “falso” rispetto ad uno
‘vero’?”. L’autrice analizza con profondo acume la sto-
ria della costume jewelry, il suo legame con la moda,
la sua nobilitazione sociale, la sua democratizzazione
grazie al cinema, il suo ruolo nell’emancipazione della
donna, il suo essere specchio degli eventi, il suo peso
nell’economia statunitense ed italiana. Pur essendo
un fenomeno radicato negli Stati Uniti, la ricerca
prende in esame un caso italiano: l’industria del plac-
cato oro di Casalmaggiore. Il saggio offre innumere-
voli spunti di riflessione e una vasta galleria
fotografica. Erika Zacchello è nata a Chieri l’11 feb-
braio del 1981 e vive in provincia di Torino. Nel 2007
ha conseguito la laurea magistrale in Scienze Politiche
con una tesi che analizza l’impatto economico, storico,
sociale e culturale della costume jewelry nella società
americana. Attualmente lavora per un’azienda torinese
impegnata nel settore del gioiello e offre consulenza
sul tema dell’ornamento non prezioso collaborando
con case editrici ed organizzazioni museali. Nel 2009
ha vinto il primo premio della prima edizione del con-
corso “Giovani Collezionisti” indetto dal museo civico
di Torino Palazzo Madama con la sua collezione di bi-
joux americani firmati Sarah Coventry.
Gestisce il sito lapiccolabottegadellemeraviglie.it
dedicato al tema del vintage. Lo trovate ne La Piccola
Bottega delle Meraviglie, sui siti di vendita di libri
on line (vi sengalo UNILIBRO), sul sito del Filo anche in
formato ebook e presto in moltissime librerie.
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COOLTO 02 • 37
COOL PEOPLEdi Daniele Smaltini
JJamais Sans Toi nasce dalla passione di due sorelle,
Valentina e Camilla Gallo, che da sempre amano
realizzare creazioni di ceramica, piccole opere
d'arte plasmate una a una con l'argilla. Ogni oggetto
è un pezzo unico realizzato su disegno esclusivo nei
loro laboratori artigiani, con tecniche di lavorazio-
ne antiche che ancora oggi sanno dare vita a ope-
re uniche di grande fascino.
Jamais Sans Toi... mai senza! Cosa si nasconde
dietro la scelta di questo nome per la vostra
nuova attività? Mai senza…di te! È il motto del
paese di origine di nostra madre, rivolto al sole
e alle sue vigne. Ma ce lo dedichiamo a vicenda, sai,
siamo inseparabili!
Chi erano, chi sono e chi vorrebbero essere
Camilla e Valentina nel loro futuro? Già rispondere
per sé è complicato, per due quasi impossibile,
ma ci proviamo in terza persona. Arrivano da due
percorsi molto diversi, Valentina ha studiato scul-
tura all’Accademia di Belle Arti e tutt’ora frequen-
ta un corso di restauro ceramico. Camilla, laurea-
ta in discipline delle arti della musica e dello spet-
tacolo è attrice e doppiatrice. Entrambe hanno
da sempre coltivato la passione per l’arte e l’arti-
gianato in genere dedicandosi alla pittura, al mo-
dellato e alla creazione di monili e oggetti di design.
Nel futuro? Il futuro è una proiezione tutto sommato
inutile, viviamo il presente, immerse nei nostri
“giochi”. Tra l’altro tu sai che la parola gioiello
deriva proprio da lì, da gioco. Che poi non è nien-
t’altro che gioia…
Due percorsi di vita differenti, legati da un co-
mune denominatore: la passione per l’arte!
Le vostre creazioni parlano di voi, del vostro vis-
suto e di ciò che rappresenta la femminilità
dal vostro punto di vista? Le nostre creazioni sì,
riflettono anche la nostra femminilità e l’idea che
di essa abbiamo e ci stiamo rendendo conto che
il nostro gusto abbraccia quello della maggior par-
te delle donne. Femminilità per noi vuol dire: ele-
ganza, simpatia, stile e originalità. E puntiamo
proprio su queste caratteristiche. Abbiamo pensa-
to di realizzare un servizio fotografico che vede come
38 • COOLTO 02
Jamais
Sans
Toi
COOLTO 02 • 39
Camilla e Valentina Gallo
protagoniste donne diverse, di ogni età… perché
fondamentalmente JST ha il gioiello giusto per
ognuna.
A quale tipo di donna si rivolge quindi il vostro
Brand? JST si rivolge a un pubblico eterogeneo,
è lo spettacolo pronto a esibire e a stupire sempre
con qualcosa di nuovo. Lì a disposizione per im-
preziosire ogni corpo.
Entriamo ora un po’ più nel tecnico... raccontateci
come nascono e come si compongono le vostre
creazioni attraverso i processi di lavorazione.
L’elemento dal quale si parte è l’idea, questa pren-
de forma per mezzo dell’argilla, la quale, sottopo-
sta ad una prima cottura in un forno a 980 gradi,
diventa ciò che tecnicamente viene chiamato ‘’bi-
scotto’’. La terza fase è la smaltatura che avviene
per immersione negli smalti o cristalline prece-
dentemente realizzati dalle sottoscritte. La quarta
fase è la seconda cottura a temperature leggermente
inferiori. A questo punto sarebbe bellissimo poter
riuscire a trasmettere la sensazione di meraviglia
che si prova tutte le volte che a fine cottura si apre
il forno. Quinta fase creazione del pezzo finito e in
ultimo non per importanza, il confezionamento.
A cosa è dovuta la scelta del materiale che usa-
te per le vostre collane? All’infinita gamma di
possibilità di creazione che offre. C’è spazio
per un’infinità di forme e di colori.
Jamais sans toi... rimarrà una linea di collane
o state già pensando di estendere il vostro
progetto ad altri accessori dedicati all’universo
femminile? Ci stiamo già lavorando… orecchini,
spille, braccialetti…
Dove si possono trovare le vostre creazioni?
Nei negozi di design, a Torino da Fulful design
in via Saluzzo 51, VerveCreativeLab in p.zza Vit-
torio Veneto 14/f a Torino e Grialaltro in via Roma
13 a Cesana Torinese. Nei negozi di abbigliamen-
to di ricerca quali Il Portico1949 a Grugliasco in
p.zza Giacomo Matteotti 3, a Novara da Isola Pri-
na, via Isola Prina 1, a Novi Ligure da Maria Lui-
sa boutique in c.so Marenco 73. E in più abbiamo
iniziato una collaborazione con taoforwedding
(agenzia di wedding planner) con una linea sposa.
E non finisce qui…
Un pensiero dedicato ai nostri lettori, che lasci
il ricordo di voi... Jamais Sans Toi ci ha donato
il sorriso e noi lo doniamo a voi, grazie!
40 • COOLTO 02
COOL PEOPLE
WORLDdi Cristina Rosso
42 • COOLTO 02
Chaise Longue
La tradizione si coniuga conl’innovazione artistica.
OOrmai la necessità che connota i nostri spazi è quel-
la di privilegiare l’aspetto pratico fortemente orien-
tato al design: l’imperativo è far coesistere l’inno-
vazione contemporanea e la tradizione all’insegna
di una funzionale originalità attraverso i preziosi
tesori del passato rivisitati grazie all’estro ed al
minimalismo odierno. Come non ricordare ad
esempio la “chaise longue” ideata, così come
la conosciamo oggi, da Le Corbusier intorno agli
anni ‘20 ed il suo recente brillante rispolvero, in qua-
lità di confortevole ricovero evocato da uno stile
di vita moderna che impone ritmi sempre più fre-
netici e stressanti sia da un punto di vista fisico
che psicologico: la sua intrinseca eleganza era
caratterizzata dall’utilizzo della pelle nera sostenuta
da una struttura metallica in lamiera e tubolare
di acciaio cromato e piegato. Questo oggetto d’ar-
redamento si riassume quindi in una poltrona
allungata – ora declinata in molteplici varianti -,
dapprima adottata dal mondo
romano con il termine
longa, da cui deriva
la definizione
francese più
c o n o s c i u t a ,
chaise longue
a p p u n t o
(sedia
lunga) che ha caratterizzato particolarmente la moda
d’oltralpe a partire dal XVI secolo. Detenere pertanto
un’elegante e accogliente complemento d’arredo
come questo comporta non soltanto vantare un ele-
mento di storia in casa ma anche un elemento
artistico che, grazie alle sue forme sinuose ed
ergonomiche, rappresenta al contempo uno stru-
mento universalmente riconosciuto in grado di
ridare al nostro corpo relax e confort tali da con-
sentirci di superare momenti di stanchezza illumi-
nando ed impreziosendo allo stesso tempo lo spa-
zio in cui s’inserisce. Proprio come nella scelta
di un abito da cerimonia, la scelta degli accessori
per la casa quindi richiede la stessa attenzione
e accuratezza poiché sono i preziosi dettagli che pos-
sono cambiare il volto e la personalità di un’abitazione.
Accessori di design sono inoltre rappresentati da pro-
dotti artigianali d'autore, studiati nei minimi detta-
gli che si rivelano vere e proprie opere d'arte in gra-
do di creare una tendenza. La creatività che perso-
nalizza gli ambienti d’arredo descrive il gusto e la per-
sonalità di chi li abita e lo stile del tempo in cui
la si incornicia. Mai però quanto al giorno d’oggi
si gioca con i trend di diverse epoche riadattate nel-
l’ottica dell’innovazione e del post-modernismo. Per
non scontentare nessuno e raccogliere il meglio di ogni
e s p r e s s i o n e
architettu-
rale.
COOLTO 02 • 43
46 • COOLTO 02
COOL EVENTdi Daniele Smaltini
MidoMidoBors
alin
o
S
COOLTO 02 • 47
Sono passati di moda i pepli greci, le tuniche romane,
i corsetti, le crinoline seicentesche e le parrucche del
‘700, ma gli occhiali no. Frutto dell’estro creativo della
Venezia del XIII secolo hanno attraversato indenni se-
coli e continenti, si sono evoluti, aggiornati, rivisti
e corretti per approdare sui nasi di divi e gente comune
del XXI secolo e attestarsi come accessorio cult, per
correggere un difetto sì, ma anche per stupire e per co-
struirsi un look, per esprimere un certo mood e nella
variante da sole, per proteggersi dai raggi UV e per
“giocare” a nascondersi o a fare i divi. Oggi l’occhiale
è una delle tante espressioni di un mondo, quello del-
l'occhialeria, che conta su più comparti: lenti, macchi-
nari componentistica e montature appunto. E Mido
è l'ombelico di quel mondo, fulcro di un business che
coinvolge aziende e operatori del settore a livello in-
ternazionale. Un punto di riferimento dunque, capace
di aggiornarsi e di proporsi – edizione dopo edizione –
come vetrina esclusiva di tutte le novità del settore.
In calendario dall’11 al 13 marzo 2012 a Milano nei
padiglioni di Fieramilano Rho-Pero, per la quaranta-
duesima volta, si conferma uno strumento indispensa-
bile alle aziende per promuovere la propria attività e
– per gli ottici, nazionali e internazionali – un’occasione
unica per conoscere le novità di prodotto, per aggior-
narsi e confrontarsi, per cogliere le sfumature, intuire
le novità, leggere le tendenze, carpire i nuovi mood del-
l’eyewear in tutte le sue sfaccettature. Mido è in grado
di offrire tutto questo grazie al dialogo continuo
e attento con i suoi interlocutori di riferimento, inter-
facciandosi costantemente con il mondo degli ottici
e degli oculisti per offrire loro un servizio su misura
e far incontrare le loro richieste con le esigenze delle
aziende. “Respiro internazionale”, “fruibilità imme-
diata”, “attenzione alle novità e ai mercati di nicchia”,
“momenti di approfondimento” e “servizi dedicati”:
ecco cosa chiedono gli addetti ai lavori. E Mido ri-
sponde. Per gli ottici italiani è stato pensato un servi-
zio su misura: all’interno del padiglione 22 è stato
realizzato uno spazio congressuale per incontri di ap-
profondimento su tematiche legate all’ottica e un’area
d’accoglienza loro riservata (OttiClub). E per tutti quelli
che stanno ancora pianificando la loro visita in fiera,
nasce “Easy Mido”: in collaborazione con le più
importanti associazioni di categoria, Mido sta organiz-
zando trasferimenti gratuiti per tutti gli operatori
italiani che vogliono visitare il Salone. Mido è occasione
di business, marketing, comunicazione, ma è anche
un osservatorio privilegiato per cogliere i nuovi trend,
per conoscere in anteprima mondiale le tendenze
dell’eyewear 2012. È tra gli stand del Salone milanese
che le aziende dettano le ultime mode in fatto di
occhiali. Piccoli o grandi? Tondi o colorati? È per sco-
prirlo in anteprima assoluta che stampa specializzata
e di moda, blogger e trend setter, buyer e ottici di
tutto il mondo si danno appuntamento proprio a Mido.
Segnatevelo in agenda! L’unico errore sarebbe non
esserci! www.mido.com
Lo sguardo più attento sul mondo dell’occhialeria.
Esprit
Elle
Trussardi
S
COOL EVENT
50 • COOLTO 02
COOL EVENTdi Maria Greco
Scoprire le innovazioni, informarsi sulle tendenze
e allacciare contatti personali in un'atmosfera
esclusiva di business, BASELWORLD offre per tutto
ciò la piattaforma ideale. Il più importante e il mag-
giore evento mondiale dell'industria dell'orologe-
ria e della gioielleria ha luogo a Basilea, Svizzera,
dal 8 al 15 marzo 2012. Per il settore internazio-
nale dell’orologeria e della gioielleria il nuovo anno
inizia soltanto l'8 marzo 2012, quando il Salone
Mondiale dell’Orologeria e della Gioielleria BASEL-
WORLD, l’affermato highlight annuale, aprirà le sue
porte agli operatori del settore. I marchi più im-
portanti dell’industria dei beni di lusso presente-
ranno le loro novità a Basilea durante le otto
giornate del salone. I preparativi di BASELWORLD
2012 proseguono con successo. Lo stato attuale
BASELWORLDIl nuovo anno non inizia il 1° gennaio 2012
COOLTO 02 • 51
delle progettazioni indica che il Salone Mondiale
dell’Orologeria e della Gioielleria occuperà anche
nel prossimo anno una posizione di grande rilievo
per il settore. Tutti i marchi più rinomati dell’oro-
logeria e della gioielleria, ma anche i principali for-
nitori di pietre preziose e perle, saranno presenti
a Basilea. Quale salone leader a livello mondiale,
BASELWORLD ha il ruolo di conferire impulsi posi-
tivi al settore. La direzione del salone è convinta
che questo ruolo sarà svolto anche il prossimo
anno e prevede la presenza a BASELWORLD 2012
di circa 1800 espositori e di oltre 100000 visitatori
professionali provenienti da tutto il mondo.
Il concetto collaudato viene confermato: le aziende
espositrici avranno a disposizione uno spazio ade-
guato per la presentazione al massimo livello delle
loro collezioni e dei loro marchi mondiali, all’in-
terno di una chiara definizione dei settori esposi-
tivi. Le imponenti attività edili per la realizzazione
della nuova infrastruttura espositiva di Basilea
saranno sospese durante il salone mondiale.
BASELWORLD 2012 in proiezione a BASELWORLD
2013 non verrà toccata dai lavori di costruzione.
Tutti gli ingressi dei padiglioni saranno a disposi-
zione come da tradizione per garantire che il nuovo
anno per l’industria mondiale dei beni di lusso
possa iniziare l’8 marzo 2012.
Fiera di Basilea (Messe Basel)
Orari di apertura: tutti i giorni dalle ore 9 alle 18,
ultimo giorno dalle ore 9 alle 16.
www.baselworld.com • [email protected]
LLa rassegna è pronta a rinnovarsi per creare sempre
maggiori opportunità di business per le imprese e i vi-
sitatori specializzati in arrivo da tutto il mondo, e per
coinvolgere gli appassionati con grandi eventi.
La 46° edizione di Vinitaly, il Salone dei vini e distillati
più importante al mondo, e le rassegne Sol, Agrifood
Club ed Enolitech che completano l’offerta di Verona-
fiere nel settore wine&food e tecnologie. Per agevolare
la programmazione degli oltre 4.000 espositori e dei
quasi 156.000 operatori presenti ogni anno a Verona
sono state fissate anche le giornate di apertura del
2013: da domenica 7 a mercoledì 10 aprile. Con tale
modifica, Veronafiere ha voluto recepire le aspettative
degli espositori, così da favorire l’accesso degli opera-
tori professionali, in particolare quelli internazionali del
canale ho.re.ca. (hotellerie, ristorazione e catering),
che avranno più giorni di rassegna per incontrare le
aziende espositrici. Vinitaly manterrà una grande
attenzione nei confronti dei consumatori, degli appas-
sionati e dei wine lover. Gli eventi di Vinitaly e Sol for
COOL EVENTdi Eleonora Zarauti
54 • COOLTO 02
2012
You saranno ampliati con la collaborazione delle
aziende, delle associazioni di categoria, del sistema
città e territoriale e inizieranno dal venerdì precedente
l’apertura della rassegna. L’ultima edizione di Vinitaly,
che si è chiusa con un alto gradimento degli espositori
per la qualità dei contatti, ha stabilito un nuovo record
di presenze: 156.000 visitatori, dei quali oltre 48.000
esteri (+3% sul 2010) da più di 110 Paesi. La top ten
delle provenienze ha visto la Germania in testa, seguita
da Stati Uniti e Canada, Regno Unito, Svizzera, Francia,
Austria, Paesi dell’Est Europa con una forte presenza
della Russia, Cina e Hong Kong e una buona tenuta
degli operatori provenienti dal Giappone. In linea con
l’intento del legislatore comunitario di dare informa-
zioni trasparenti ai consumatori anche sui vini biolo-
gici, Vinitaly per il primo salone dedicato ai vini
da agricoltura biologica e biodinamica ha chiesto,
in mancanza della normativa comunitaria arrivata oggi
che detta regole anche per le attività di cantina,
un’autocertificazione molto restrittiva agli espositori.
Un regolamento atteso dai viticoltori biologici, ma
anche da Vinitaly quello approvato oggi che permet-
terà, a partire dai vini della prossima vendemmia,
di utilizzare il termine "vino biologico" sulle etichette
dei vini prodotti con questa tecnica e certificati da un
organismo competente. «Era giusto arrivare a questa
decisione – dice Giovanni Mantovani, direttore gene-
rale di Veronafiere – per tutelare i consumatori e per
dare riconoscimento a una produzione che sta cre-
scendo sia in termini quantitativi che di interesse di
mercato. Noi avevamo colto questa esigenza, tanto da
aver deciso di aprire un salone dedicato non solo ai vini
biologici, ma anche a quelli biodinamici selezionandoli
sulla base di requisiti molto restrittivi».
Il salone si chiama Vivit – Vigne, Vignaioli, Terroir e avrà
uno spazio allestito al 1° piano del Palaexpo, ingresso
A. I produttori saranno 121, molti provenienti anche
dalla Francia, ma anche da Austria e Slovenia.
In mancanza di un normativa di riferimento al mo-
mento dell’iscrizione, a questi espositori Vinitaly
aveva chiesto di sottoscrivere un’autocertificazione
molto restrittiva sui metodi di produzione applicati
anche in cantina. Alla luce delle prime informazioni
queste richieste sono in linea o più stringenti di quanto
previsto dall’Ue. Appuntamento quindi a Verona
da domenica 25 a mercoledì 28 marzo 2012 per
scoprire un modo di fare vino “non convenzionale”.
www.vinitaly.com
COOLTO 02 • 55
58 • COOLTO 02
WEEKEND DI COOLTOdi Lavinia Rossi
Hockney
HirstPicassoa Londra la Pasqua si tinge di cultura
COOLTO 02 • 59
PPer molti, Covent Garden è sinonimo di stile, arte e crea-
tività. Boutique esclusive, catene internazionali, nego-
zi di giovani designer, teatri, musei e molto altro affol-
lano questo elegante quartiere simbolo della Londra più
all’avanguardia e sede del One Aldwych London, “la nuo-
va interpretazione del concetto di lusso” in stile londi-
nese. In questa raffinata oasi di eleganza british, il sog-
giorno ideale si concretizza in un servizio 5 stelle dove
cortesia, efficienza e ricercatezza si uniscono dando vita
alla migliore esperienza possibile, corredata da una friz-
zante atmosfera “artistica”. Al One Aldwych London
l’arte è sempre di casa: l’hotel vanta infatti una galle-
ria d’arte contemporanea e una collezione privata
di oltre 350 pezzi, con opere d’arte originali esposte
in ogni camera. Una full immersion di cultura che ini-
zia direttamente dall’hotel per giungere nei migliori mu-
sei della città: soggiornare a Londra durante il periodo
pasquale è infatti un’ottima occasione per ammirare al-
cune imperdibili mostre dedicate ad alcuni dei più im-
portanti esponenti dell’arte del ‘900 e della contem-
poraneità. Picasso and Modern British è il titolo del-
la mostra allestita alla Tate Britain fino al 15 luglio,
un viaggio pittorico che esplora la reputazione critica
e pubblica in Gran Bretagna del celebre artista spagnolo,
oltre al suo status politico forgiato nelle apparizioni in
terra britannica. L’esposizione fornisce inoltre uno
sguardo all’influenza di Picasso sul modernismo ingle-
se e su artisti del calibro di Duncan Grant, Wyndham Le-
wis, Ben Nicholson, Henry Moore, Francis Bacon, Gra-
ham Sutherland e David Hockney. Alla Tate Modern dal
5 aprile al 9 settembre 2012 è possibile ammirare
alcune delle opere più famose e discusse di Damien
Hirst, geniale e ambiguo leader del gruppo conosciu-
to come YBASs (Young British Artists). L’esposizione
ripercorre i vent’anni di carriera di questo controverso
artista britannico conosciuto in tutto il mondo - dalle scul-
ture seminali di animali conservati e sezionati alle pit-
ture e stampe - analizzando inoltre la sua influenza sul-
l’arte contemporanea in generale. In coincidenza con
la fine delle festività pasquali, si conclude la mostra
ospitata dalla Royal Academy in omaggio ad uno dei
maestri della Pop Art, David Hockney: A Bigger Pictu-
re at the Royal Academy. La retrospettiva dedicata ad
una delle massime icone dell’arte britannica ripercorre
50 anni di attività attraverso 151 opere dedicate al tema
del paesaggio e delle stagioni nel suo nativo Yorkshi-
re, alcune ispirate all’opera degli antichi maestri,
senza dimenticare le più recenti creazioni realizzate
con l’iPad. Per il lungo weekend di Pasqua, il One
Aldwych London propone il soggiorno “Leading Arts
& Culture - Courtauld Gallery”. Un break per due notti
in doppia con colazione inclusa, a partire da 358.00€
a notte. Inoltre sono inclusi due biglietti per visitare
la Coultard Gallery a Sommerset House. L’offerta è va-
lida fino dal 16 febbraio al 20 maggio 2012.
Una nuova interpretazione del concetto di lusso, fuori
dai cliché, dentro il cuore cittadino di Londra: il One
Aldwych, all’interno di un antico palazzo edoardiano
di Covent Garden, ora sede di 105 camere di charme,
dell’Axis e dell’Indigo Restaurant, di un Health Beauty
Center con piscina di 18 metri, di sale per meeting
e proiezioni cinematografiche private.
One Aldwych, London
+44 (0)20 7300 0500
www.onealdwych.com
WEEKEND DI COOLTO
60 • COOLTO 02
TRAVELdi Elena Panzica
62 • COOLTO 02
Malta
U
COOLTO 02 • 63
Un’aspra scogliera che si tuffa in un mare turchese,
cristallino ed invitante; sette millenni di storia che
fanno capolino da monumenti ed edifici, testimoni
silenziosi di un patrimonio culturale tutto da scoprire;
un’oasi di pace e tranquillità ma anche, specialmente
in alcuni periodi dell’anno, un incredibile concentrato
di eventi e vita mondana. Questi sono solo alcuni
degli aspetti sorprendenti che potrete cogliere deci-
dendo di passare una vacanza a Malta. Mi piacerebbe
infatti condurvi, in queste poche righe, alla scoperta
di un luogo che risiede nei recessi della nostra mente
di turista, di cui quasi sicuramente poco sappiamo
ma che in realtà può offrire una vacanza sempre
diversa e accontentare i gusti più diversi. Cominciamo
con un po’ di geografia: l’arcipelago Maltese, com-
posto da Malta e dalle isole sorelle di Gozo e Comino,
si trova nel cuore del Mar Mediterraneo, un centinaio
di chilometri a Sud della Sicilia. Il suo primo vantag-
gio è, dunque, quello della vicinanza all’Italia e di
un tempo di volo dal Nord Italia, di poco superiore
a quello necessario per raggiungere Palermo. Il sole
scalda le sue coste per gran parte dell’anno, rega-
lando a questo angolo di mondo un clima temperato
e rendendo gradevole una visita in qualsiasi momento
dell’anno. In inverno, ci si può dedicare alla scoperta
dei tesori inestimabili che Malta offre dal punto
di vista artistico, culturale e architettonico, oppure
al diving, al trekking o ancora ad attività all’aria
aperta, come passeggiate o gite in biciletta; nelle
restanti stagioni, a tutto ciò si può affiancare un tuffo
nel tiepido e soleggiato Mediterraneo, certi di tornare
a casa con una tintarella impeccabile. Per capire
in pieno il potenziale culturale di queste isole, biso-
gna però fare un balzo indietro nel tempo. La storia
di Malta si perde in epoche remote, le prime popola-
zioni si sono infatti insediate in questi luoghi circa
5.000 anni prima di Cristo. Nel corso dei secoli, anzi,
in questo caso sarebbe corretto dire dei millenni,
Malta ha subito la dominazione fenicia, poi quella
romana, seguita dai bizantini, dagli arabi, dai nor-
Forse non tutti sanno che…
manni e dall’occupazione sveva, angioina e arago-
nese. Le isole sono passate poi, intorno al 1500 d.C.,
nelle mani dei Cavalieri di San Giovanni, che le difen-
deranno da un possente assedio ottomano.
La Valletta viene infatti eretta come nuova capitale
proprio in onore del Gran Maestro La Valette, eroe
del Grande Assedio. I Britannici sono gli ultimi
a dominare Malta, che riesce a conquistare la sua
indipendenza, dopo tante vicissitudini, nel 1964,
divenendo una repubblica dieci anni dopo ed en-
trando a far parte dell’Unione Europea nel 2004.
Perdonate questo piccolo excursus storico, ma
non avrei saputo come farvi percepire, altrimenti,
l’incredibile concentrazione di cultura – tre siti
UNESCO Patrimonio dell’Umanità e più monumenti
per chilometro quadrato che qualsiasi altra nazione –
che questo arcipelago offre al visitatore. È come
aprire uno scrigno colmo di gioielli, consapevoli che
in sette o quindici giorni sarà impossibile indossarli
tutti. Ma se ad un certo punto, a forza di visitare tem-
pli ed edifici storici, vi faranno male i piedi, potrete
fermarvi, indossare il costume, ed indulgere in un me-
ritato bagno. Le acque limpide e incontaminate che
lambiscono queste isole sono tiepide per gran parte
dell’anno e ospitano una gran varietà di specie ma-
rine. snorkeling o immersioni sono infatti attività che
qui danno la massima soddisfazione. L’unico consi-
glio qui è quello di avere un buon rapporto di amici-
zia con l’acqua, Malta infatti è caratterizzata da un
mare che diventa subito profondo e poche sono
le spiagge sabbiose che permettono un ingresso gra-
duale in acqua. Al calar del sole, Malta si accende e in-
dossa i suoi abiti migliori. La vita notturna qui vibra
di onde cosmopolite, l’isola sfoggia decine ristoranti,
enoteche e locali per gli amanti delle ore piccole.
La vocazione musicale è particolarmente evidente
64 • COOLTO 02
TRAVEL
COOLTO 02 • 65
e l’offerta di club musicali è ampia, dal rock alterna-
tivo alla salsa, dall’R&B all’Hip Hop e molto altro
ancora. Anche dal punto di vista degli eventi culturali
e sportivi, Malta non ha molto da invidiare alle grandi
città europee. Per fare l’esempio più eclatante, Mtv ha
organizzato, negli ultimi 5 anni, un evento musicale
che richiama oltre 50.000 persone in piazza per as-
sistere alle performance di alcuni tra i maggiori arti-
sti del momento. Da metà luglio, per circa tre
settimane, spazio invece alle arti - teatro, musica,
danza e pittura – in una kermesse travolgente di
eventi che si tengono in diverse aree dell’isola.
Inoltre, sono moltissime le feste paesane, le sagre
e le celebrazioni religiose durante tutto l’anno, che
offrono l’occasione per conoscere gli usi e costumi
locali. Per i più dinamici, le isole maltesi ospitano
anche una serie di eventi sportivi internazionali di as-
soluto rilievo, come il Malta International Air Show,
la regata Rolex Middle Sea o la Malta Marathon.
Ma se ancora non vi è venuta voglia di partire, vi ri-
cordo ancora che i maltesi sono un popolo caldo ed
ospitale, che parla diverse lingue tra cui l’inglese
e l’italiano e che condivide con gioia e cordialità
i momenti di festa con tutti i visitatori. Per il nostro
soggiorno potremo scegliere uno dei nuovi hotel e re-
sort sui lungomare alla moda, dove farci coccolare in
moderni centri benessere. Oppure, se cerchiamo un
angolo di tranquillità, lontano dalla vivacità festaiola
dei centri abitati, allora Gozo potrebbe fare al caso
nostro. Su questa piccola isola è possibile soggior-
nare nelle tradizionali abitazioni rurali immerse nel
verde, dotate di tutti i comfort, piscina privata inclusa.
Che sia un week end lungo o un soggiorno di una o
due settimane, Malta e le sue isole sorelle sapranno ri-
temprarci dalle fatiche cittadine, offrendoci una mi-
riade di spunti su cui costruire una vacanza su misura.
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FASHION TIMEdi Maria Greco
I MUST HAVE DI PRIMAVERA
21
54
3
3
6
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8
11
7
10
7
01 Les Copains | 02 Akris | 03 Christian Dior | 04 Louis Vuitton | 05 Christian Siriano | 06 Balmain07 Carlos Miele | 08 Blumarine | 09 D&G | 10 Iceberg | 11 Etro | 12 Antonio Berardi
La moda per la primavera estate 2012 è ultra femminile. La silhouette sottolinea e accentua le forme femminili. Abbinate colori accesi con colori più tenui.
COLLEZIONI PRIMAVERA_ESTATE 2012
9
12
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FASHION TIME
2 31
5 64
e la moda maschile?
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01 Bottega Veneta | 02 DSquared2 | 03 Dolce&Gabbana | 04 Giorgio Armani | 05 Roberto Cavalli | 06 Etro07 Corneliani | 08 Costume National | 09 Burberry Prorsum | 10 Iceberg | 11 Burberry Prorsum | 12 Ferragamo
8 9
11 1210
7
Il viaggio nella moda maschile. Ecco a voi le tendenze, le nuove proposte degli stilisti e i colori della primavera estate 2012
COLLEZIONI PRIMAVERA_ESTATE 2012
QAmici del Bello bentrovati. Oggi vo-
levo condividere con voi una rifles-
sione importante in merito agli
accessori che dovremmo utilizzare
per arricchire e rendere uniche le
nostre pettinature, da far diventare
elemento che ci contraddistingue.
Sempre più diffusa la moda di uti-
lizzare accessori per i capelli, dal
più tradizionale cerchietto alla ban-
dana, fasce, mollettoni con gamme
di forme e colori sempre più ampie,
proprio per poter soddisfare i gusti
di tutti. Un elemento a pinza che
nell’ultimo periodo è sempre più dif-
fuso, soprattutto per i giovanissimi,
sono i fiori e le farfalle, grazie alla
loro dimensione e colore, se ben ab-
binati definiscono, oltre che lo stile
della pettinatura, anche lo spirito
di chi lo indossa: in sostanza, si ag-
giunge un elemento che può parlar
di noi. Come tutte le cose, anche
questi accessori necessitano del cor-
retto posizionamento sulla capiglia-
tura, per non correre il rischio
di avere un risultato scadente e non
gradevole. Prima di proseguire
ci terrei a dare una mia personale
testimonianza... pochi giorni fa ho
partecipato in qualità di Hairstylist
in collaborazione con MKS e MATRIX
alla sfilata autunno inverno 2012-
2013 di Manila Grace dove le mo-
delle, oltre i meravigliosi abiti,
indossavano come accessorio per
il capo delle fasce elastiche di varie
tonalità, per adattarsi al meglio alle
individuali caratteristiche cromati-
che. Ricordiamoci però che non tutti
possono permettersi questi acces-
sori. Facciamo attenzione alla
dimensione dell’oggetto che inten-
diamo indossare, valutiamo qual’è
il nostro miglior profilo, la tipologia
dei capelli, il tipo di attaccatura.
Sconsigliato per chi ha la fronte alta
portare i capelli indietro con fasce
e cerchietti. Altro dettaglio da non
sottovalutare l’abbinamento con
tutti gli altri accessori che dedi-
chiamo alla testa, includendo il viso
e il collo. Abbiamo spesso portato
l’attenzione alla proporzione e alle
similitudini delle forme, mi racco-
mando allora a non mischiare
troppe forme, tipo: occhiali qua-
drati, orecchini a cerchio e per finire
un bel pinzone con una farfalla.
Onestamente questi abbinamenti
non funzionano quasi mai.
Sintetizzando: forma, colore, tipolo-
gia del materiale, peso ottico e pro-
porzione saranno i nostri alleati per
arricchirci di meravigliosi accessori.
LOOK MAKERdi Marco Todaro • officinadellostile.net • [email protected]
Quel particolare...che fa la differenza!
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74 • COOLTO 02
1_COLLISTAR MASCARA DESIGN: Grazie all’esclusivo LashPulpComplex, rimpolpa le ciglia con un eccezionale effetto ultravoluminizzante. Mascara Design è proposto anche nella versioneWaterproof e nella speciale formula Extension, arricchita conspeciali fibre di nylon.
2_DIORSHOW NEW LOOK: Massimizza corpo e densità delleciglia. Dentro, un siero rigenerante alla pappa reale, fuoripigmento nero 3D e un nano-applicatore che “cattura” ovunquele ciglia.
3_L’OREAL PARIS MEGA VOLUME COLLAGENE: Long lasting,con spazzolino maxi taglia, sfere di collagene che aumentanonove volte di volume e un polimero extra black, promette 24 oredi sguardo magnetico.
4_GUERLAIN NOIR G: Si apre a scrigno e rivela uno specchioallungato. Ha pigmenti neri e brillanti, artemia salina rivitaliz-zante e applicatore soft touch che allunga, incurva e spazzolale ciglia da tutte le angolazioni.
5_SHISEIDO PERFECT MASCARA FULL DEFINITION: Le setolea stella separano anche le ciglia più corte e sottili, la textureanti-sbavature che si rimuove con acqua tiepida assicuraun finish “peso piuma”.
6_MAKE UP FOR EVER SMOKY LASH: Aumenta volume e lun-ghezza dalle radici alle punte con un effetto ciglia finte.Merito di pigmenti minerali micro e applicatore di precisione.Disponibile in diversi colori.
7_PLANTER’S MASCARA POWER LASH: Formulato con biopep-tide, acido ialuronico ed estratti vegetali, inibisce la cadutadelle ciglia e in un mese ne aumenta fino a due volte e mezzola crescita.
8_SEPHORA OUTRAGEOUS DRAMATIC VOLUME MASCARA:Denso e vellutato per un effetto ultra rock. In una sola passatarilascia una maxi dose di prodotto grazie allo scovolino con dentifitti e a triplo serbatoio.
9_DIEGO DALLA PALMA IL TRASFORMISTA: Applicatoreanti-grumi e formula ultra idratante con proteine della seta,micro-cheratina e pantenolo. Lascia le ciglia morbide e permettepiù passaggi al giorno.
10_REVLON GROW LUSCIOUS: L’applicatore a forma conicaaumenta l’effetto volume e lunghezza e riveste ogni singola ciglia.Proteine del grano per ciglia forti e resisenti, (pro vitamina B5),complesso vitaminico che aiutano a completare il naturale ciclodi crescita delle ciglia, olio di cocco e di jojoba ad azione protettivae pigmenti di carbone nero per un colore intenso e ricco.
1
2
BEAUTYdi Aurora Minardi
3
4
5
6
7
8 9 10
A ME GLI OCCHI!Il mascara moltiplica il volume e il numero delle ciglia
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Sottile il confine tra l’utile e l’inutile. Sottile
e soggettivo in ogni ambito vitale, figuria-
moci in cucina, il regno di accessori e gad-
get, dove il design spazia e sguazza tra
prodotti rivisitati, rivisti e reinventati per
soddisfare le esigenze dei gourmet più
navigati come dei dilettanti. Ora sfideremo
il Vostro buon senso e Vi tenteremo con
una carrellata di oggetti dal potere ipno-
tico, della serie: mai più senza! Graditi
report su eventuali acquisti compulsivi.
COOL & FOODdi Chiara Avidano
Gli inutiliindispensabili
L'ultima creazione di Da-
vide Oldani, per comple-
tare la linea D'O. In un sol
boccone! Passepartout
non è solo una posata,
ma un modo di intendere
la degustazione, la vo-
lontà di togliere il super-
fluo per dedicare più
tempo al piacere dato
anche dalla compagnia
e non solo dal cibo.
Voglia irrefrenabile di
ghiacciolo? Basta riempire
la ghiaccioleria dei gusti
preferiti e in 7-9 minuti
ecco pronti i ghiaccioli!
L’era delle classiche for-
mine per realizzare i tra-
dizionali ghiaccioli è
finita. Da oggi si possono
realizzare in un caleido-
scopio infinito di gusti,
ingredienti e colori.
Preparate, confezionate
e congelate! Chi non lo fa?
Ma quanti sono così bravi
da segnare quando lo
fanno? Risultato: dimenti-
cate il pacchetto e poi vi
sorge l’amletico dubbio
‘sarà pur sempre comme-
stibile? Soluzione: le pin-
zette per sacchetto dove
selezionate diligenti la
data di surgelazione.
Clip con data, TescomaMeravigliosa grattugia dal
design infantile: ispirata
agli aeroplanini di carta,
promette voli pindarici
su ogni ricetta! Liviana
Osti, studentessa e idea-
trice del prodotto, sottoli-
nea l’importanza di
consumare formaggio fre-
sco per una sana alimen-
tazione, giocando con la
forma della grattugia.
Staileggero, Liviana Osti
Passepartout, Davide Oldani Quick Pop Maker, Zoku
L’accessorio, oggi più di ieri, è con-
siderato uno dei componenti
di complemento dell’espressione
di una persona. Nel corso degli
ultimo decenni, abbiamo assistito
a scenografie vere e proprie della
persona, dalla strada, alla televi-
sione, ai circoli privati. La persona
accessoriata è una persona che
vuole mettersi in evidenza, è una
persona che vuole esprimere il pro-
prio essere attraverso l’organo della
vista: gli occhi. Non di rado, assi-
stiamo a visioni di soggetti “acces-
soriati” che ci vogliono comunicare
il proprio gruppo di appartenenza,
la loro tendenza politica, il proprio
livello sociale. L’accessorio esprime.
È come se chi indossa o possiede
determinati accessori volesse iden-
tificarsi in uno specifico gruppo
di appartenenza. Questo lo si vede
molto bene tra gli adolescenti, che
con l’abbigliamento e gli accessori,
entrano a far parte di certe compa-
gnie piuttosto che di altre. Nota
la pratica del piercing, che usa
forare alcune parti superficiali
del corpo allo scopo di intro-
durre oggetti in metallo,
pietre preziose, o altro
materiale, quale orna-
mento dello stesso.
L’accessorio per identifi-
carsi e farsi identificare,
l’accessorio come un la-
scia passare. Sempre con
l’accessorio un soggetto “si
esibisce”, inizia una rappre-
sentazione teatrale dell’io.
Con l’esibizione, ci si osserva
attraverso gli occhi degli
altri. In questa recita, alcuni
provano piacere nell’essere
osservati, sentendosi così
desiderati. Forse nella loro
realtà più intima non è così,
una grande incertezza, bisogno
di accettazione (o chissà cosa),
spinge “l’accessoriato” alla ricerca
di confronto e conforto.
L’accessorio come ausilio per pro-
cedere lungo il cammino quoti-
diano. L’accessorio come oggetto
creativo della propria vita. Quanta
importanza si può conferire ad un
accessorio. Da sempre gli esseri
umani si sono “accessoriati” per
comunicare la bellezza e il richiamo
a sè, degli altri. La nobiltà si riem-
piva di accessori per distinguersi
dalla gente comune, alcune tribù
si riempiono di accessori per motivi
più vari che possono includere: reli-
gione, spiritualità tradizione, moda,
erotismo, conformismo.
E che dire di chi crea l’accessorio?
La mission di Prada è: “dobbiamo
creare un modello che piaccia ad
americani, europei, russi e cinesi.
Il politicamente corretto ci scruta,
siamo il business della cultura glo-
bale”. L’accessorio prende l’anima di
chi lo indossa. Per me che faccio
coaching ed aiuto le persone a tirare
fuori il meglio che c’è per esprimersi
e svilupparsi, riesce difficile acco-
gliere questa “mission globale”.
L’essere umano è unico per caratte-
ristiche ed esperienza di vita.
Non può dunque accontentarsi
di esprimersi attraverso accessori
globali, in nome di un livellamento
consumistico.
COACHINGdi Tamara Gavina • tamaragavina.com • [email protected]
L’accessorio prende l’anima di chi lo indossa
78 • COOLTO 02
80 • COOLTO 02
Proviamo a pensarci, da una parte
si può dire “fare impresa” e dall'al-
tra “fare un’impresa”. Oggi in Italia
per fare impresa bisogna proprio
fare un’impresa. Da più di venti-
cinque anni seguo gli sforzi,
a volte eroici e a volte intrepidi,
di tanti imprenditori lanciati nel-
l'ottovolante impazzito dell'econo-
mia italiana. Li ho visti lavorare,
combattere, ingegnarsi per resi-
stere all'avvento della globalizza-
zione, dei centri commerciali, della
concorrenza sleale, del fisco im-
placabile, della crisi inarrestabile.
Luc de Clapiers de Vauvenargues
diceva: “I Grandi uomini intrapren-
dono le grandi Imprese perché
le sanno tali. I pazzi perché le
credono facili.”
Ecco come direbbe Sally: la vita
(e l'impresa aggiungo io...) “è tutto
un equilibrio sopra la follia”.
La mia impresa, la nostra impresa
è di assistere questi viaggiatori.
Prima ancora della contabilità,
delle paghe e contributi, della
consulenza societaria, della
formazione, dei finanziamenti
agevolati, viene l’interesse per
queste storie di quotidiano corag-
gio, l’interesse per le persone
che sono il cuore pulsante di ogni
impresa. L’Italia è il paese europeo
con il più alto numero di micro
imprese, il popolo delle partite iva
le chiamano i giornali con scarsa
fantasia. Queste micro imprese
sono spesso familiari, minuscole
aziende capaci però di grandi
risultati. Ma spesso, anche al cen-
tro delle grandi aziende, vi sono
persone legate da vincoli profondi.
Su questi legami si regge l’econo-
mia italiana.
Per rimanere in piedi le imprese
devono affrontare prove non sono
solo economiche, spesso è la bu-
rocrazia ad aggiungere un altro
peso al già consistente carico di
lavoro. Sapere di non essere soli
è essenziale, condividere le espe-
rienze, scoprire la possibilità di
farcela nonostante tutto.
In questo spazio parleremo di
queste storie, del loro viaggio,
delle loro paure e delle loro
speranze che poi sono le nostre
speranze.
COOL BUSINESSdi Stefano Torrese - Servizi [email protected]
ImpresaUn mondo racchiuso in una parola
82 • COOLTO 02
TENNIS WORLDdi Luigi Bertino
Parli di pallina da tennis e pensi a
quel batuffolo di feltro giallo che
rimbalza da una parte all’altra del
campo, ora schiaffeggiato, ora acca-
rezzato, ora scagliato in un gesto
di stizza o di gioia. Questa sfera
di gomma (gialla a partire dal 1972
per volere dell’ITF, la Federazione In-
ternazionale, poiché prima era con-
sentito solo il colore bianco),
è entrata in contatto con decine di
generazioni di campioni: dal Signor
Davis in persona a Federer passando
per Borotra, Laver, Borg, Mc Enroe,
Agassi e Sampras.; ha vissuto
l’epoca del legno e dell’alluminio;
ha assistito silenziosamente alle
rivoluzioni delle racchette profile,
long body, dei pesi minimi ottenuti
con applicazioni di gel e intrecci
sofisticatissimi di fibre di carbonio.
Lei, la pallina da tennis, è sempre ri-
masta tale, o quasi. Oggi le sue
forme, le sue dimensioni e persino
le sue reazioni (i rimbalzi più o
meno alti) sono regolamentate dalla
Federazione Internazionale, che
appone una sorta di bollino di con-
formità a tutti i prodotti che supe-
rano il test di omologazione.
A livello mondiale sono oltre due-
cento i modelli, con i marchi Wilson
e l’accoppiata Dunlop-Slazenger
a rappresentare insieme più di un
terzo del mercato. Un mercato che
ormai da qualche anno ha trasferito
il proprio centro produttivo nel Su-
dest asiatico, in particolare in
Tailandia, dove sorgono tra gli altri
stabilimenti Wilson, Tretorn e Tec-
nofibre, e nelle Filippine, con le
fabbriche Dunlop-Slazenger. Sono
invece più rari i brand che hanno
operato la coraggiosa scelta di con-
servare una produzione “casalinga”,
nel caso specifico statunitense:
Head e Penn, ormai un’unica con lo-
giche e strategie tali da spartirsi
i continenti, lasciando alle storiche
Penn i campi americani e lanciando
in Europa le palle Head. Nel 2010
inoltre la Federazione Internazionale
ha imposto a tutte le aziende pro-
duttrici di palle di uniformare i para-
metri di produzione delle palle per
bambini; sono state riconosciute tre
tipologie di palle appositamente stu-
diate per i bambini: la “Red Ball”,
una palla depressurizzata con dia-
metro più grande e il 75% più lenta
di una palla normale; la “Orange
Ball”, la palla depressurizzata il 50%
più lenta di una palla normale; la
“Green Ball”, la palla depressuriz-
zata il 25% più lenta di una palla nor-
male. In questo modo il tennis dei
bambini (Minitennis) ha assunto di-
mensioni planetarie e oggi insieme
ai mini campi e alle racchette junior
è più facile imparare a giocare a ten-
nis e soprattutto il divertimento del
gioco è assicurato fin dai primi passi.
New balls, please!
GOLF WORLDdi Lele e Marco • multigolf.it • [email protected]
Come capita nella vita, anche
quando pratichiamo uno sport pos-
siamo dar risalto agli aspetti della
nostra personalità grazie a tutti gli
accessori che gravitano in questo
mondo. Entrando nello specifico del
golf, non possono mancare scarpe
e sacche special edition persona-
lizzate con le proprie
iniziali, copri mazza
che si ispirano alla
propria squadra, animale o perso-
naggio dei cartoni preferito,
abbiamo infatti diverse tipologie
di giocatori che, grazie al loro modo
di porsi, mettono ancor più in risalto
la loro personalità. Come si può non
pensare ad un importante manager
quando vediamo alcuni giocatori
presentarsi in campo griffati da
testa a piedi, magari sul loro golf
cart super accessoriato, dotato
di frigo-bar, tendine parasole
e gps touchscreen, per essere
sempre informato sulla
propria posizione in campo.
Sicuramente se immagi-
niamo queste persone
nella loro vita quotidiana,
sono imprenditori o pro-
fessionisti di successo,
possessori di auto
di lusso, vestiti in
maniera sartoriale,
sempre attenti alle tec-
nologie dell’ultimo momento.
Trasferendoci nel mondo femminile,
tutte le grandi firme hanno creato
accessori impeccabili, passando dal-
l’abbigliamento super tecnico al-
l’abbigliamento di tutti i giorni che
spesso viene indossato anche per
una partita di golf, senza trasgredire
l’etichetta in campo, ma trasmet-
tendoci comunque la personalità
di chi lo indossa. Anche per i giovani
il discorso non cambia, gli stessi
ragazzi e le stesse ragazze che
vediamo davanti alle scuole o in giro
per la città si trasferiscono sui campi
da golf sostituendo le loro sneakers
all’ultima moda con le scarpe da
golf; vediamo infatti i ragazzi con
i pantaloni a vita bassa, il taglio
di capelli all’ultima moda e le im-
mancabili cuffiette per la musica,
che anche in una sessione di allena-
mento permettono di trovare la
giusta concentrazione.
il golfe la propriapersonalità
84 • COOLTO 02
86 • COOLTO 02
APPUNTI DI STILEdi Alessandro Buosi
Sono sempre più numerose le maison che propon-
gono una loro interpretazione del gioiello come ac-
cessorio, che sia testimone della personalità di chi
li indossa. Gucci è un’azienda della moda a 360 gradi
e la sua proposta di gioielli in argento spazia dallo
stile più minimalista, al gioiello glamour di forte im-
patto, come la collezione con inserito in vero bam-
boo. Un altro esempio è la novità di Damiani, che
con la linea Damianissima 925 amplia la sua offerta
con la sua prima collezione in argento e diamanti
di forte impatto e di grande design, realizzata in due
versioni: bianca, in madre perla e nera, in onice.
Materiali alternativi utilizzati in modo originale pro-
pongono così gioielli “da indossare tutti i giorni”.
Chimento, alfiere da anni dello stile italiano, ha fatto
evolvere in argento una delle sue linee classiche per
poi affiancare ad essa altre collezioni più innovative.
E ancora, per le signore amanti dello stile Fope,
è nata la linea Twin, nella quale il Made in Italy è for-
temente difeso visto che la collezione è interamente
realizzata in Italia nella sede di Vicenza. Il design
è quello dei grandi classici Fope reinterpretati però
in una preziosa lega di argento e palladio: Silver
Fope. La sua bellezza è tutta naturale, insuperabile
lucentezza, non si ossida e resta intatta nel tempo.
Buosi e Ghigo, concessionari ufficiali delle firme
più esclusive, hanno scelto alcuni dei gioielli
moda che faranno tendenza nel 2012, offrendo
ai propri clienti esclusività e un pizzico di ricerca-
tezza a cuor leggero.
Proposte di case importanti per chi non vuole rinunciare allo stile.
Gioielliaccessori da vivere
Gucci
Damianissima 925
Chimento, linea StretchFope Twin
AUTOdi Luciano Capella
La sesta generazione della BMW Serie 3 berlina, la vet-
tura premium più venduta del mondo, definisce dei pa-
rametri di riferimento nuovi a livello di sportività,
di eleganza e di comfort. Ispirata a una storia di modelli
progressisti, la nuova berlina sportiva si presenta in un
look atletico che interpreta il tipico design del marchio
in uno stile nuovo, frutto di una evoluzione coerente.
Il nuovo volto BMW accentua il design dinamico ed ele-
gante della nuova BMW Serie 3. Rispetto ai modelli pre-
cedenti, le dimensioni della sesta generazione di mo-
delli sono cresciute. All’interno, la nuova BMW Serie 3
offre un’abitabilità nettamente cresciuta, soprattutto
per i passeggeri della zona posteriore. L’ambiente
di lusso della nuova BMW Serie 3 viene sottolineato da
un esclusivo mix di materiali pregiati e dalla più alta
qualità di lavorazione. Oltre alla tipica sportività del
88 • COOLTO 02
BMW Serie 3l’espressione perfetta di dinamismo, efficienza e comfort.
marchio, un contributo importante al divertimento
di guida lo apporta il comfort nuovamente aumentato.
Al momento di lancio della nuova BMW Serie 3 berlina
saranno disponibili quattro propulsori, contraddistinti
da un’elasticità elevata e da un basso consumo di car-
burante, tutti equipaggiati con la tecnologia BMW
TwinPower Turbo. Oltre a due motori diesel ulterior-
mente ottimizzati e al famoso motore sei cilindri a ben-
zina, nella BMW 328i un nuovo motore turbo a quattro
cilindri assicurerà un’esperienza di guida dinamica ac-
compagnata da valori di consumo di carburante e delle
emissioni ridotti. BMW è la prima casa automobilistica
a offrire un cambio automatico a otto rapporti nella
categoria media premium, combinabile con tutti i mo-
tori a benzina e diesel e include di serie la funzione
start/stop automatico. Grazie alla linea compatta e al-
l’esercizio a rendimento ottimizzato, la nuova BMW
Serie 3 berlina vanta dei valori di consumo di carbu-
rante e delle emissioni identici o inferiori dei modelli
equipaggiati con il cambio manuale di serie a sei rap-
porti. La BMW Serie 3 berlina è l’originale delle berline
sportive compatte e sin dalla sua introduzione è stata
un simbolo di estetica, di dinamismo e di sportività del
marchio BMW. La sesta generazione sottolinea con
le proprie linee dinamiche ed eleganti il carattere spor-
tivo delle vetture di categoria media BMW. Nonostante
la nuova Serie 3 sia cresciuta in tutte le sue dimensioni
rispetto alla generazione precedente, ne è stato salva-
guardato il profilo sportivo ed elegante. Le sue pro-
porzioni dinamiche si esprimono nel tipico cofano
motore allungato del marchio, negli sbalzi anteriori te-
nuti corti, nel passo lungo e nel Greenhouse arretrato.
COOLTO 02 • 89
90 • COOLTO 02
MOTOdi Michele Guzzon
Ogni grande moto è fatta di tante,
piccole magie. Ogni MV Agusta
è la combinazione ideale di migliaia
di pezzi. Assemblati con passione,
abilità e innata precisione. Così
nasce F3, la tre cilindri che ha cam-
biato il concetto di media sportiva.
Immaginate uno spazio ordinato,
rigoroso, modellato secondo un pro-
getto razionale e allo stesso tempo
creativo: è la linea di montaggio
di MV Agusta F3. Dove le emozioni
prendono forma, dove l’idea diventa
sostanza. Metallo. Materiali compo-
siti. Leghe leggere. La linea di mon-
taggio è il cuore dell’azienda.
Qui ogni gesto è pensato, program-
mato e realizzato per essere effi-
ciente, preciso, indispensabile
ed efficace. È la qualità totale MV
Agusta, sintesi tra cura artigianale
e polivalenza. Gli uomini conoscono
nei dettagli tutto il ciclo di lavoro
della F3: la loro visione d’insieme
permette la massima flessibilità pro-
duttiva, l’interscambio di personale
tra postazioni di lavoro, il controllo
ridondante di ciascuna fase dell’as-
semblaggio. Per garantire qualità
e tempi certi, è necessaria una pre-
MV AGUSTA F3LA PERFEZIONE. PEZZO PER PEZZO
COOLTO 02 • 91
cisa strategia d’azione. Ogni F3 è composta da circa 1.200
pezzi, controllati uno per uno prima, durante e dopo
il montaggio, per assicurarne la conformità iniziale, la pre-
cisione dell’assemblaggio, l’efficacia. Il motore: tre cilindri
in linea, 675 cc, adotta la soluzione esclusiva dell’albero
controrotante, che neutralizza le forze d’inerzia nella
guida, esaltando la maneggevolezza tra le curve. Durante
l’assemblaggio è oggetto di continui test, che compren-
dono, ad esempio, la verifica elettronica di tutti gli accop-
piamenti. Ogni fase è registrata, perché nulla sfugga
al controllo. Al termine del montaggio ciascun esemplare
di questo tre cilindri unico per potenza e compattezza
è sottoposto alla più completa delle verifiche, quella
del banco prova: avviato, portato in temperatura, verificato
nella conformità alle specifiche di potenza, coppia, rego-
larità d’erogazione. Per trenta minuti. E soltanto dopo que-
sto test può essere trasferito alla postazione di montaggio
nel telaio, per essere fissato allo splendido traliccio in tubi
completato da leggere piastre in lega di alluminio.
Il serraggio di dadi, viti e bulloni è registrato da sistemi
di gestione dati che archiviano e codificano le informazioni
relative a ciascun esemplare, in modo da permettere
la tracciabilità di ogni singola F3 prodotta. Tutto si muove
lungo la linea di montaggio in base al principio del “just in
time”, che diventa realtà sotto forma di carrelli kit che ven-
gono agganciati alla linea stessa e la percorrono intera-
mente, mettendo a disposizione degli operatori tutti i pezzi
necessari, al momento giusto. La F3 è finalmente assem-
blata, perfetta in ogni dettaglio. 1.200 pezzi trasformati
in un esemplare unico di ingegneria, creatività, fascino.
Rigorosamente Made in Italy. Non è finita: prima di essere
preparata per la spedizione, la F3 è sottoposta a un ultimo
test, sul banco a rulli, che permette di verificare il corretto
assemblaggio e l’impeccabile funzionalità delle ruote,
del motore, dei freni e di ogni componente della media
sportiva più evoluta di sempre.
NAUTICAdi Michele Guzzon
92 • COOLTO 02
Vision 145’ rappresenta il gusto
tipicamente italiano e la tradi-
zione costruttiva Benetti. Com-
pletamente innovato nelle linee
esterne è del tutto nuovo anche
nel concept. Ambienti progettati
per garantire assoluto comfort
e completo relax per l’armatore
ed i suoi ospiti. Ogni ponte offre
panorami esclusivi godibili in to-
tale privacy sia dalle zone relax
esterne sia dalle grandi vetrate
semicircolari. Vision 145’ è uno
yacht adatto a lunghe navigazioni
in perfetto comfort. BEST è
l’esclusiva piattaforma tecnolo-
gica creata da Benetti che integra
tutti i sistemi elettronici e im-
pianti di bordo. In BEST i sottosi-
stemi, sebbene diversi per
funzionalità e tecnologie, sono
in grado di comunicare tra loro
con un linguaggio comune: la te-
levisione realmente “parla” con
le luci così come le telecamere
“parlano” con i telefoni. Tutto ciò
è reso possibile in quanto ogni
funzione ha un’interfaccia aperta
che permette la comunicazione
con il resto del sistema.
BENETTIVISION 145’
Vista sull’infinito
COOLTO 02 • 93
BEST, infatti, è costituito da un’in-
frastruttura di rete unica e da un
middleware che mette in rela-
zione tra loro i dispositivi e le
diverse componenti attraverso
lo scambio di segnali ed eventi.
Il Sistema di Plancia Integrata
messo a punto da Benetti è un’in-
novazione tecnologica capace
di integrare e interfacciare i nu-
merosi strumenti di navigazione
attraverso un unico software
completo di hardware.
La sfida di Benetti è stata quella
di progettare un sistema capace
di integrare in modo funzionale
tutti gli apparati di navigazione,
telecomunicazione, sicurezza
e trasmissione dati per assicurare
un’estrema facilità di utilizzo
e una maggiore velocità di
reazione, con un conseguente
aumento della sicurezza. Il pro-
getto, innovativo anche per
la struttura modulare, è in conti-
nua evoluzione per permettere
l’integrazione della strumenta-
zione di navigazione e di comu-
nicazione appartenente a più
brand leader nel settore.
PERSONAL HOUSE HUNTERdi Valentina Fracchia
[email protected] • lacasasumisura.blogspot.com
Una casa e il suo arredamento ci
svelano molto del suo proprietario,
come i bagni sono il biglietto da vi-
sita dei ristoranti. Ci avete mai fatto
caso? Ma torniamo alla casa. L'arre-
damento e in particolare gli oggetti
di cui ci circondiamo sono la nostra
storia. Ogni oggetto è legato ad un
momento preciso della nostra vita,
al nostro stato d'animo, ad un viag-
gio che abbiamo fatto ma soprat-
tutto alla nostra personalità. Senza
che ce ne rendiamo conto la casa co-
munica chi siamo. Mi capita spesso
per lavoro di entrare nelle case dei
miei clienti e lasciare che esse mi
raccontino più dei loro stessi pro-
prietari. Bastano pochi dettagli.
Come la quantità degli oggetti di cui
uno si circonda e come li dispone,
la presenza o l'assenza di piante
e fiori. La voglia di ricercare tessuti
o complementi d'arredo che ren-
dano la nostra casa più confortevole
o al contrario dare importanza agli
oggetti che più usiamo nel quoti-
diano dimenticando tutto il resto.
Oggetti che ci fanno stare bene per-
ché li riteniamo indispensabili per
la vita di tutti i giorni o perché in-
consciamente capaci di colmare
un vuoto. Cambiare di frequente
la disposizione degli arredi come
alla ricerca di se stessi o lasciarli per
anni nella stessa configurazione
riflette il nostro io, ma forse qui
sconfiniamo in un altro tema.
Arredare casa è il mezzo per espri-
mere noi stessi, il nostro stile di vita.
Si può capire se una persona è me-
ticolosa per il modo in cui cura la
disposizione degli arredi, se è intro-
versa o se invece è molto espansiva
e ama accogliere amici nella sua
casa. Per questi motivi ogni casa
è diversa dall'altra e percepiamo
un’atmosfera accogliente in alcune
e al contrario non vediamo l’ora
di uscire da altre. Per non parlare
delle case senza personalità che
sono le peggiori. La casa è il posto
dove siamo veramente noi stessi
senza artifici, il luogo in cui to-
gliamo la maschera. È lo specchio
della nostra anima e del nostro
essere, non mente mai perché noi
stessi con lei siamo realmente noi.
94 • COOLTO 02
Welcome HomeCome la nostra casa parla di noi.
DESIGNdi Eleonora Zarauti
96 • COOLTO 02
La fabbrica dei Sogni
Era il 1921 quando Giovanni
Alessi, imprenditore artigiano e
abile tornitore di lastra e di pomelli
in ottone, acquista un terreno ad
Omegna ed inizia a produrre arti-
gianalmente caffettiere, vassoi e
articoli per la casa e la tavola in
ottone, alpacca e rame. è la nascita
di un marchio storico del design
italiano, ALESSI. Prima laboratorio
artigianale, poi laboratorio di ri-
cerca nelle arti applicate, Alessi
entra nelle case degli italiani ven-
dendo non solo degli oggetti, ma
delle vere e proprie presenze do-
mestiche. Negli anni Trenta il figlio
Carlo Alessi entra in azienda,
rivoluzionando il loro concetto
di disegno industriale. A lui si de-
vono la maggior parte degli oggetti
presentati tra gli anni Trenta e Qua-
ranta, che daranno un impronta
forte e determinante allo stile
Alessi. Una sequenza di prodotti,
icone e stili entrati nell’immagina-
rio collettivo, dall’intramontabile
servizio da tè e caffè Bombè, che
rappresenta il passaggio dell’Alessi
dalla dimensione artigianale, con
la produzione al tornio, alla dimen-
sione industriale, con l’utilizzo della
pressa, alla classica 9090, la prima
caffettiera espresso nella storia del-
l’azienda, nonchè primo oggetto
anfibio che si utilizza in cucina ma,
grazie alle sue qualità formali,
si presta anche ad essere portata
direttamente a tavola. Gli anni
Cinquanta segnano un ulteriore
svolta per l’azienda, che si apre
alla collaborazione con designer
esterni, dando vita ad una serie
di oggetti tutt’ora in catalogo.
In particolare Alessi si focalizza
sulle forniture alberghiere, rispon-
dendo pienamente alla sua mis-
sione iniziale: operare nel settore
delle arti applicate. Nascono così
dei best seller, come la serie di ce-
stini e portafrutta in filo di metallo,
o ancora più importanti lo Shaker,
il Portaghiaccio e le Molle da
ghiaccio presentate alla XI Trien-
nale di Milano. Negli anni Settanta
Alberto Alessi, figlio di Carlo, entra
a far parte dell’azienda, portando
l’ennesima ventata di aria fresca:
accanto ai designer industriali viene
sollecitata la presenza di architetti
e artisti, che orienterebbero la
produzione Alessi maggiormente al
design. Aldo Rossi, Michael Graves,
Ettore Sottsass, Achille Castiglioni,
Bruno Munari, sono solo alcuni tra
i più importanti designer e architetti
italiani che collaborarono alla na-
scita dei prodotti che segnarono la
storia dell’azienda. Simbolo di que-
ste collaborazioni è il bollitore
9091, nato dalla genialità di Richard
Sapper: l'elemento centrale del pro-
getto è il fischietto in ottone nelle
canne, del quale sono stati inseriti
due coristi in mi e in si. All’uscita
del vapore producono una piccola
e simpatica melodia. Sapper voleva
evitare il solito rumore ansiogeno
prodotto dagli altri bollitori allora
sul mercato, e seguendo questa
indicazione di natura squisitamente
poetica è nato credo il primo
oggetto polisensoriale per la cucina.
Ultimo, ma non meno importante,
simbolo della storia dell’Alessi,
è il Juicy Salif di Philippe Starck.
Punto di domanda per chi lo vede
per la prima volta, Juicy Salif nasce
come spremiagrumi nel 1990,
ma diventa subito un icona del
design che non può assolutamente
mancare nelle nostre case.
Per raccontarvi la storia di tutti
i prodotti Alessi non basterebbe
un libro, ma credo e spero di aver
stuzzicato la vostra curiosità sulla
storica “Fabbrica dei Sogni”.
COOLTO 02 • 97
ARTEdi Nicoletta Pecile
Architetturedi LUCE
Ci sono artisti che dipingono per esprimere un talento in-
nato. Altri per cui riprodurre la realtà è un perfetto esercizio
di tecnica ed interpretazione. Altri ancora utilizzano il canale
pittorico per dare sfogo alla creatività che prepotente anima
loro. Ce ne sono altri però,che oltre a tutto ciò, mettono nella
realizzazione delle proprie opere qualcosa di più. Mettono
quella speciale sensibilità che permette loro di trasformare
il quadro e l'atto del dipingere in uno strumento di ricerca.
Non solo estetica, non solo stilistica, ma personale, interiore,
anche se da condividere. Karina Chechik è uno di questi.
Nelle sue tele non troviamo le metropoli così come si pos-
sono osservare dall'esterno, con lo sguardo seppur privile-
giato ed indagatore dell'artista. Non c'è la realtà che si vede.
C'è la realtà che si cerca, quella che si vorrebbe. Una dimen-
sione ideale, riscaldata da una luce nuova, soffusa e madre-
perlacea, che rischiara. Che Trasforma. C'è la volontà e
l'ambizione di sfruttare ciò che c'è di più concreto come
trampolino verso qualcosa che va oltre. E allora non ci sono
più Parigi, Barcellona, NewYork, ma atmosfere urbane ovat-
tate in cui l'Uomo, uguale ovunque, cerca di raggiungere uno
stato di più assoluta e trascendente consapevolezza. E gli
edifici non sono più semplici strutture, ma il trait d' union
simbolico tra il profano e lo spirituale, la metafora di un in-
tima connessione, gli alleati del Tempo che fa da costante e
culla con il suo lento scandire questo legame sottile ed inti-
mistico. Anche i colori sono tenui. Sono soavi e morbidi di
confortevole speranza. Delicati come un risveglio, impecca-
bili ed armonici nella loro volontà di perfezione. Karina co-
glie e vede tutto questo. Non attraverso l'intuizione del
Genio, ma con il suo raffinato Sentire, con la grazia del suo
animo femmineo, con la sua presente e fervida spiritualità,
suggerendoci una lettura eterea e quasi onirica, sospirata,
delle grandi capitali moderne.
98 • COOLTO 02
TEATROdi Francesca Simonetti
Torna in scena lo spettacolo rivela-
zione delle passate stagioni. E torna
con il volto, la simpatia e la verve
di Manuel Frattini. Accanto a lui
Pietro Pignatelli veste i panni di
Capitan Uncino mentre Wendy ha
il viso di Martha Rossi e Spugna ha
la comicità di Jacopo Pelliccia.
Tratto dal capolavoro di James Mat-
thew Barrie, Peter Pan è il family
show per eccellenza che grazie
a musiche, video e costumi di gran-
dissimo impatto è in grado di
trascinare tutto il pubblico in un'at-
mosfera incantata. Si distingue per
l'utilizzo di ricercati effetti speciali
per simulare il volo di Peter Pan
e per l'utilizzo di tecnologie laser
per il personaggio di Trilly, nonché
per le scenografie dipinte e le ani-
mazioni digitali. Di grande impatto
visivo e coinvolgimento, nelle pas-
sate stagioni, è stato lo spettacolo
più visto in assoluto in Italia.
In scena una compagnia di 25 artisti
che, diretti da Maurizio Colombi,
si muovono sulle trascinanti musi-
che dell'album "Sono solo canzo-
nette" di Edoardo Bennato,
appositamente riarrangiate per l'oc-
casione. E se i bambini, dopo aver
visto lo spettacolo, le canticchie-
ranno dicendo che sono le canzoni
di Peter Pan e Capitan Uncino,
non contradditeli: è il ricordo inde-
lebile dell'Isola che non c'è.
Dal 20 al 22 aprile presso il Teatro
Colosseo di Torino.
www.teatrocolosseo.it
www.peterpanilmusical.com
100 • COOLTO 02
Peter Panil musical
“Io credo nelle fate!”
CESARE DEVE MORIREI detenuti della sezionedi alta sicurezza del car-cere romano di Rebibbiapartecipano a un labora-torio teatrale. Sul palcoscenico del teatrointerno alla prigionemetteranno in scena il “Giulio Cesare” diShakespeare. Il progetto, il coinvolgimento,i provini: la scoperta dell’arte. Lo studio delleparti, la scelta di interpretarle ognuno nel propriodialetto d’origine, conoscere e far proprioShakespeare: ritrovare se stessi.
MAGNIFICA PRESENZAPietro è un giovaneragazzo siciliano. Pasticciere che sognadi diventare attore, sitrasferisce a Roma perrealizzare il suo sogno.Trovata sistemazione inun palazzo della città, avrà modo di entrare incontatto con i bizzarri personaggi che vi abitano.Inizialmente non ci sarà alcun tipo di rapporto, mapresto nasceranno legami importanti. Pietrosupererà le sue paure in una rinascita che lo porteràa cambiare atteggiamento nei confronti della vita.
POSTI IN PIEDI IN PARADISOUlisse abita nel retrodel suo negozio. Fulviosi occupa di cronaca rosae alloggia in un convittodi religiose. Domenico,agente immobiliare egigolò per donne di una certa età, vive su una barca.Questi gli ingredienti della tragicomica storia di trepadri divorziati che, dopo essersi conosciuti per caso,decidono di dividere un alloggio per far fronte allespese. La nuova casa accoglierà loro, i traumiche ognuno vi porterà e, perché no, la soluzione.
YOUNG ADULTTutti invecchiano. Nontutti crescono. E Mavisha deciso di tornareindietro invece di andareavanti. Ghostwriter di unaserie di romanzi che stagiungendo al capolinea,e da poco divorziata, decide di far ritorno nella cittànatale per riconquistare il suo ex fidanzatodel liceo. Pur sapendo che lui è felicemente sposatoe ha appena avuto un figlio, si muoverà in direzionedel suo obiettivo con l’ostinazione di una bambinain un negozio di giocattoli.
COOLTO
CONSIGLIA
“The Best Exotic Marigold Hotel: ve-
nite a trascorrere la vostra seconda
giovinezza in un palazzo indiano” re-
citava una pubblicità. Il Marigold
Hotel si trova in India, a Bangalore.
È un complesso di lusso da poco fi-
nemente ristrutturato, e dedicato
esclusivamente a clienti anziani.
Archi, baldacchini e una miriade di
balconi sfarzosi saranno il perfetto ri-
fugio per chi vuole trascorrere una
piacevole terza età. Descrizione ac-
cattivante e promettente che, unita
a solitudine e noia per la vita di tutti
i giorni, convince le prime “vittime”
a mettersi in viaggio. Sette scono-
sciuti, tutti inglesi e pensionati, par-
tono così alla volta dell’India con
destinazione lusso e sfarzo: gli ac-
cessori che arrederanno il loro nuovo
quotidiano rendendo felice la loro
seconda giovinezza. Arrivati sul
luogo li attende però una grossa de-
lusione: niente ricchezza ma solo un
albergo decadente e fatiscente. Im-
brogliata dal giovane “truffatore per
caso” padrone del palazzo, la comi-
tiva avrà la tentazione di ripartire
e tornare a casa, ma non lo farà per-
ché alla fine andrà tutto bene.
E se non andasse tutto bene vuol
dire che non è ancora la fine. E infatti
quello sarà solo l’inizio di una mera-
vigliosa avventura che cambierà
in meglio le loro vite. Ovviamente
in certi momenti quella povertà sem-
brerà l’inferno, ma in ogni gruppo
c’è un ottimista che infonde coraggio
e riesce a vedere sempre e comun-
que il lato buono delle cose.
E quando qualcuno davanti al suo
buonumore chiederà «Come fa a sop-
portare questo paese? Che cosa
ci vede che io non vedo?», la sua
risposta sarà esattamente perfetta:
«La luce, i colori, i sorrisi. C’è così
tanto da vedere». Ebbene sì, forse
manca lo sfarzo di un ricco palazzo,
ma gli accessori che rappresentano
una felice seconda giovinezza sono
altri. Basta imparare a vederli,
“acquistarli” e farli propri. Trala-
sciando falsi moralismi e cortesi ipo-
crisie, è vero quel che si dice, che sia
meglio piangere in un castello che
sotto un ponte, però… meglio ridere!
Quando l’unico accessorionecessario è il sorriso!
CINEMAdi Paola Gamberutti
102 • COOLTO 02
Marigold hotel
COOLTO 02 • 103
Nina Zilli è un tornado, un vulcano,
un’innamorata cotta di musica che
ti inchioda con le sue passioni e fan-
tasie prima ancora che tu abbia
il tempo di
ascol-
tare una sola delle sue canzoni.
Prima di procedere con l’ascolto
di “L’amore è femmina”, l’unica
suggestione era giunta dalla visione
della sua esibizione al Festival di
Sanremo 2012. Nina Zilli sul palco
del Teatro Ariston ha presentato
“Per sempre”, la canzone con cui era
in concorso, con il capello raccolto
in alto a ricordare, a seconda dei
casi, Amy Winehouse per i più
giovani oppure Mina per i più at-
tempati. Invero la tigre di Cre-
mona più che per l’acconciatura
dei capelli veniva ricordata so-
prattutto dall’interpretazione (sulla
pericolosa linea di demarcazione
che porta il tributo a sconfinare
nella maschera) e dalle at-
mosfere della canzone
sanremese. Tanto
che qualcuno pron-
tamente l’ha ribattez-
zata Mina Zilli.
Affermazione che
potrebbe nascondere
dell’affetto oppure del
dileggio, ma assoluta-
mente niente di nuovo
sotto il sole. Se si va
a ritroso fino al 2010,
al tempo dell’uscita
di "Sempre lontano" il suo primo
album i riferimenti alla Divina della
canzone italiana c’erano già tutti.
Rispetto al debutto discografico
“L’amore è femmina” storna le
influenze reggaeggianti e quelle
del soul d’oltreoceano che avevano
piacevolmente caratterizzato la
prima prova per portare il nocciolo
del discorso verso un pop sempre
scanzonato e arioso, sempre venato
di soul – genere di riferimento
di Nina -, ma più incline ad avvici-
narsi alla canzone e alle musicalità
dei nostri anni sessanta. Può essere
la mossa utile per giungere a un
pubblico sempre maggiore soprat-
tutto se, come in questo caso, si
riesce a non perdere l’innata fre-
schezza e simpatia che la rendono
una interprete singolare nell’attuale
panorama musicale italiano.
Nina Zilli partirà con il suo “L’amore
è Femmina tour” il 10 aprile dal-
l’Obihall di Firenze per le prime
10 imperdibili date nei club più im-
portanti dello stivale portando
davanti al pubblico tutto il suo ta-
lento di cantante appassionata,
autoironica e glamour.
www.ninazilli.com
www.livenation.it
MUSICAdi Daniele Smaltini
NinaZilli
104 • COOLTO 02
L’amore è femmina
106 • COOLTO 02
LIBRIdi Alessandra Luti
GALEOTTO FU IL COLLIER di Andrea Vitali - Garzanti
Lidio Cervelli è figlio unico di madre vedova. Un bravo ragazzo, fin-
ché alla festa organizzata al Circolo della Vela non arriva Helga:
bella, disinibita e abbastanza ubriaca. Prima che finisca la cena,
sono in riva al lago: una notte indimenticabile, in cui le chiappe di
Helga rilucono come due mezzelune. Lirica, la severa madre di Lidio,
ha vedute molto diverse. Suo figlio deve trovare una moglie «made
in Italy», una ragazza come si deve. Magari la nipote del professor
Eugeo Cerretti, Eufemia, un ottimo partito con un piccolo difetto: è
brutta da far venire il mal di pancia solo a guardarla.
DI MERCOLEDÌ di Anna Marchesini - Rizzoli
È mercoledì quando la signorina Else, tremula spilungona dall’aria
vagamente trasandata, sale carica di apprensione al quinto piano
di un vecchio palazzo. All’interno 10 una coppia di psicoterapeuti
accoglie nello studio i racconti delle vite degli altri, delle esistenze
sensibili, inefficaci e corrosive nascoste sotto la crosta delle appa-
renze, figlie di una felicità perduta o di un’aspirazione assoluta.
Un danno antico ha spezzato la vita felice di Else; il suo tempo
si è fermato a quel tempo memorabile, il pensiero ha assunto
il passo del rimpianto.
GALEOTTO FU IL COLLIER di Andrea Vitali - Garzanti
Lidio Cervelli è figlio unico di madre vedova. Un bravo ragazzo, fin-
ché alla festa organizzata al Circolo della Vela non arriva Helga:
bella, disinibita e abbastanza ubriaca. Prima che finisca la cena,
sono in riva al lago: una notte indimenticabile, in cui le chiappe di
Helga rilucono come due mezzelune. Lirica, la severa madre di Lidio,
ha vedute molto diverse. Suo figlio deve trovare una moglie «made
in Italy», una ragazza come si deve. Magari la nipote del professor
Eugeo Cerretti, Eufemia, un ottimo partito con un piccolo difetto: è
brutta da far venire il mal di pancia solo a guardarla.
FALLEN IN LOVE di Lauren Kate - Rizzoli
Quattro storie d’amore s’intrecciano nella notte più romantica
dell’anno. Viaggiando nel tempo e nello spazio, com’è abitudine
degli angeli, Shelby e Miles si ritrovano in una cittadina medioevale
inglese alla vigilia della Fiera di San Valentino: una rustica festa. Ma
non sempre amore e felicità si danno la mano: l’umile cavaliere Ro-
land si strugge d’amore per la nobile Rosaline; Arriane non sa darsi
pace da quando la sua Tess è tornata per sempre tra le tenebre
di Lucifero. E per Luce e Daniel, destinati a inseguirsi nei secoli,
la sorpresa più bella sarebbe potersi liberare almeno per un giorno
della maledizione che li perseguita.
108 • COOLTO 02
Sesso: FEtà: 3 anni
Taglia: media sui 15 kg
Carattere: dolce, ma odia la confusione
Edda l'abbiamo presa che aveva una microfrattura
alla zampetta, ora è in gattile e patisce la convivenza
con altri gatti. Già sterilizzata e testata.
Per l'adozione contattare Barbara al 328.6211458 o
scrivete a: [email protected]
Chi cercatrova!
Semolina è stata salvata dalla responsabile del rifugio
di Ossi (Sassari), correva per strada e rischiava di essere
investita. È una taglia medio piccola a pelo raso molto
graziosa. Verrà affidata microchippata, svermata
e vaccinata. È già sterilizzata e si trova al Bau di Alpignano.
Sesso: FEtà: 1 annoCarattere: dolceTaglia: medio piccola
Si affidano solo in coppia perchè Neve ha bisogno di
Melange per socializzare. Obbligo sterlizzazione al sesto
mese. No giardini o balconi senza recinzione. Per l'adozione
contattare Barbara al 328.6211458 o scrivete a
[email protected]: FEtà: 2 mesiCarattere: dolcissime
ANIMALIdi Enrica Dolza • associazioneliberitutti.it • [email protected]
ariete dal 21/3 al 20/4Se stai vivendo un rapporto di coppia, dovrai fare attenzione alle prevaricazioni ed alla mancanza di fiducia,ma tutto procederà abbastanza bene. Nel lavoro riuscirai a concludere i progetti in fase d'attuazione daraiil via a qualche nuova iniziativa, magari un vecchio sogno nel cassetto.
toro dal 21/4 al 20/5In amore vivere alla giornata ormai non ti basta più. Hai sempre più bisogno di certezze e solidità. Questosarà il mese giusto per fare progetti a lungo termine. Ottima posizione lavorativa, anche se i riflessipotrebbero non essere pronti.
gemelli dal 21/5 al 21/6Avrai l'occasione di incontrare il partner ideale e sarà necessaria una selezione valutando la profonditàd'animo del soggetto e la vostra compatibilità. Nel lavoro sarai intuitivo e ricco di idee, potrai trovarestimolanti occasioni per rinnovare i tuoi interessi e varare nuovi progetti.
cancro dal 22/6 al 22/7In amore tutto andrà secondo i tuoi desideri, sei tu a guidare il gioco, allacciando storie intrigantio inventando giochi originali per la tua metà. Nuove idee, verve e dinamismo animeranno l'ambitoprofessionale. Dovrai ricorrere alla tua naturale diplomazia per risolvere una situazione complessa.
leone dal 23/7 al 23/8Essere comunicativo ma allo stesso tempo conciso sarà importante per raggiungere il consenso delle personeche ti circondano e fare nuove amicizie. Dovrai affrontare con decisione e determinazione i problemidi lavoro, specialmente con i colleghi, senza lasciarti provocare dai commenti altrui.
vergine dal 24/8 al 22/9A inizio mese, le coppie di questo segno vivranno parecchie problematiche, ma già dalla metà avranno ottimeoccasioni per ritrovare equilibrio ed armonia. Nel lavoro avrai un'energia positiva che ti aiuterà a fronteggiarele difficoltà del quotidiano.
bilancia dal 23/9 al 22/10Trascorrerai delle serate trasgressive e conoscerai diverse persone, non avrai tempo per annoiarti, anzi sarail'artefice delle serate della comitiva. E' un periodo particolarmente positivo per il settore professionale,soprattutto se accompagnato a lunghi spostamenti. Sarai vincente!
scorpione dal 23/10 al 22/11Ti attraverserà un filo di inquietudine e il partner si dimostrerà molto disponibile nei tuoi confronti. Fatti coccolare e allontana i pensieri negativi. Ti sentirai la vittima di un qualche destino malvagio quando,in realtà, se avrai fiducia nel lavoro che stai facendo, raggiungerai risultati insperati.
sagittario dal 23/11 al 21/12Il mese sarà piuttosto tranquillo con qualche alto e basso. Ogni minimo diverbio si potrebbe trasformarein una lite animata. Sul lavoro si attenueranno alcune problematiche ed avrai modo di ottenere successodalle tue iniziative, grazie all'ottimismo che ti darà coraggio nelle nuove imprese.
capricorno dal 22/12 al 20/1Nel tuo cuore ci sarà un bel po' di movimento. Nonostante la vita di coppia non abbia problemi, proveraigrande attrazione per una nuova conoscenza. Cerca di valutare attentamente le nuove proposte di lavoroprima di aderirvi, punta sulla prudenza, per evitare poi brutte sorprese.
acquario dal 21/1 al 19/2Anche se hai un gran numero di amici, durante questo mese tenderai ad isolarti; se sei in coppia saràun periodo dedicato esclusivamente a voi due. Sul lavoro non lasciarti condizionare da stati d'animo pocosereni o da chiacchiere e idee riportate, potresti mettere in gioco il successo di un progetto.
pesci dal 20/2 al 20/3In ambito affettivo questo mese avrai gli astri a tuo favore, si accenderanno delle passioni sfrenate con dellenuove conoscenze, soprattutto per i single. Nell’ambito lavorativo risulta molto fortunata la prima metàdel mese, periodo in cui potrai rifarti nei confronti dei colleghi che non hanno creduto nei tuoi obiettivi.
ASTROLOGIAa cura di Desirèe
oro
scopo
110 • COOLTO 02