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Diamo Voce Comunità Parrocchiale San Donnino M. - Cicognolo Diamo Voce S. Donnino 2014 Carissimi parrocchiani, ho voluto intitolare il mio articolo con questa strana frase: “la gioia di rendere bella la nostra quotidianità” perché credo che questo nuovo anno pastorale possa essere per ognuno di noi e per tutti un tempo di grazia e di opportunità. L’invito che il nostro Vescovo fa alla diocesi in questo anno pastorale è quello di curare e perseguire la for- mazione di cristiani adulti e di operatori pastorali più adeguati ai vari ambiti della vita pastorale. Non possiamo credere che l’essere cristiani si fondi solo su un certificato di battesimo o su una tradizione o abitudine che oggi ormai sono insufficienti, ma a una credibilità che parte da una coerenza a quei principi, valori che il Vangelo ci insegna e che sono l’anima stessa del nostro essere cristiani. Tutto questo si gioca nelle azioni che noi compiamo ogni giorno, nella nostra quotidianità fatta di abitudini, doveri, gioie e dolo- ri…; è lì che si plasma anche la nostra gioia e la nostra realizzazione. Perciò l’invito che faccio a me stesso per primo e ad ognuno di voi, è quello di rivedere ciò che già facciamo per farlo meglio e con più gioia. Nella riunione del Consiglio Pastorale Parrocchiale che abbiamo fatto venerdì 26 settembre e che segna l’inizio del nostro cammino pastorale, ci siamo confrontati sui vari ambiti della vita parrocchiale per valo- rizzarli, migliorarli, sfrondarli da ciò che non è importante e superfluo. Perciò mi è sembrato giusto elencare questi ambiti così che ognuno possa conoscere di più la vita della comunità e, perché no, metterci del suo perché abbiamo bisogno di tutti! La gioia di rendere bella la nostra quotidianità AMBITO CELEBRATIVO - celebrazioni ben preparate (e frequentate…) in occa- sione delle domeniche e delle diverse occasioni. - una volta al mese, alla seconda domenica, celebrare la S. Messa per le famiglie e i bambini con gesti e segni adeguati a loro; possibilmente animata dalla gioventù. (Coinvolgimento delle classi di catechesi) - verrà rintrodotta la bella tradizione di don Guido che dopo il funerale di qualcuno, si inviti la famiglia stessa e la comunità, nell’arco degli otto giorni dal funerale, a recitare insieme il S. Rosario e la S. Messa di suffragio; - celebrazioni abbinate al cammino del catechismo (con- segna del Credo, dei 10 comandamenti ecc.); - preparare e vivere meglio le devozioni popolari come il S. Rosario, le processioni ecc. - per il lunedì della Sagra: nella Celebrazione Eucaristi- ca si ricorderanno tutti i defunti dell’anno precedente ricordando i nomi e la processione con la benedizione solenne della Reliquia del Santo; - invitiamo chi è ammalato o impossibilitato a partecipa- re alla S. Messa della comunità, a sfruttare l’opportunità della celebrazione in famiglia comunicandolo al Don; - le Adorazioni Eucaristiche: ogni venerdì prima della S. Messa per tutti gli ammalati; alla domenica pomerig- gio; il primo giovedì del mese per i giovani (e tutta la comunità).

Comunità Parrocchiale San Donnino M. - Cicognolocicognoloeventi.altervista.org/parrocchia/main/DiamoVoce/pdf/SDonnino... · re alla S. Messa della comunità, a sfruttare l’opportunità

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Diamo VoceComunità Parrocchiale San Donnino M. - CicognoloDiamo Voce

S. Donnino 2014

Carissimi parrocchiani, ho voluto intitolare il mio articolo con questa strana frase: “la gioia di rendere bella la nostra quotidianità” perché credo che questo nuovo anno pastorale possa essere per ognuno di noi e per tutti un tempo di grazia e di opportunità.L’invito che il nostro Vescovo fa alla diocesi in questo anno pastorale è quello di curare e perseguire la for-mazione di cristiani adulti e di operatori pastorali più adeguati ai vari ambiti della vita pastorale. Non possiamo credere che l’essere cristiani si fondi solo su un certificato di battesimo o su una tradizione o abitudine che oggi ormai sono insufficienti, ma a una credibilità che parte da una coerenza a quei principi, valori che il Vangelo ci insegna e che sono l’anima stessa del nostro essere cristiani. Tutto questo si gioca nelle azioni che noi compiamo ogni giorno, nella nostra quotidianità fatta di abitudini, doveri, gioie e dolo-ri…; è lì che si plasma anche la nostra gioia e la nostra realizzazione. Perciò l’invito che faccio a me stesso per primo e ad ognuno di voi, è quello di rivedere ciò che già facciamo per farlo meglio e con più gioia.Nella riunione del Consiglio Pastorale Parrocchiale che abbiamo fatto venerdì 26 settembre e che segna l’inizio del nostro cammino pastorale, ci siamo confrontati sui vari ambiti della vita parrocchiale per valo-rizzarli, migliorarli, sfrondarli da ciò che non è importante e superfluo. Perciò mi è sembrato giusto elencare questi ambiti così che ognuno possa conoscere di più la vita della comunità e, perché no, metterci del suo perché abbiamo bisogno di tutti!

La gioia di rendere bella la nostra quotidianità

• AMBITO CELEBRATIVO- celebrazioni ben preparate (e frequentate…) in occa-sione delle domeniche e delle diverse occasioni. - una volta al mese, alla seconda domenica, celebrare la S. Messa per le famiglie e i bambini con gesti e segni adeguati a loro; possibilmente animata dalla gioventù. (Coinvolgimento delle classi di catechesi)- verrà rintrodotta la bella tradizione di don Guido che dopo il funerale di qualcuno, si inviti la famiglia stessa e la comunità, nell’arco degli otto giorni dal funerale, a recitare insieme il S. Rosario e la S. Messa di suffragio;- celebrazioni abbinate al cammino del catechismo (con-segna del Credo, dei 10 comandamenti ecc.);- preparare e vivere meglio le devozioni popolari come il S. Rosario, le processioni ecc.- per il lunedì della Sagra: nella Celebrazione Eucaristi-ca si ricorderanno tutti i defunti dell’anno precedente ricordando i nomi e la processione con la benedizione solenne della Reliquia del Santo; - invitiamo chi è ammalato o impossibilitato a partecipa-re alla S. Messa della comunità, a sfruttare l’opportunità della celebrazione in famiglia comunicandolo al Don;- le Adorazioni Eucaristiche: ogni venerdì prima della S. Messa per tutti gli ammalati; alla domenica pomerig-gio; il primo giovedì del mese per i giovani (e tutta la comunità).

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• AMBITO ORATORIANO:- Abbiamo istituito il Consiglio di Pastorale Giova-nile Parrocchiale che legato a quello zonale, propon-ga i vari momenti sia formativi che ludici per tutta la gioventù e famiglie;- la catechesi per tutte le fasce d’età;- le proposte caritative sia organizzate dalla Caritas parrocchiale sia dal cammino che legherà sempre più la catechesi ad alcune proposte concrete ( sia estive ma anche durante l’anno);- feste e proposte aggregative

• AMBITO FORMATIVO- Continuiamo il cammino dell’Iniziazione Cristiana con i suoi tempi e scadenze (vedi il calendario);- la catechesi biblica per adulti: una vola al mese con don Paolo;- la proposta di portare la preghiera in famiglia, que-sto primo anno prepareremo l’equipe che si formi sulla lectio divina ed chiediamo se ci sono delle fa-miglie che si rendono disponibili ad accogliere que-sti incontri in casa propria una volta ogni tanto (que-sto per l’anno 2015-2016).- suggerire e preparare adeguatamente i pellegrinag-gi\gite parrocchiali perché siano momenti di condi-visione e possano stimolare le famiglie e la gioventù;

Vi chiedo scusa se sembra un elenco della spesa, ma mi è sembrato giusto portarle alla vostra attenzione.Sono piccole cose, ma se cerchiamo di viverle con autenticità e disponibilità, trasformeremo la nostra co-munità in luogo della gioia e della speranza.Grazie a tutti e buon cammino.

Don Francesco

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Un incontro speciale!

Domenica 15 Giugno ci siamo riuniti in chiesa per ricevere due sacramenti molto impegnativi e importanti: S. Cresima e Prima Comunione. Il giorno tanto atteso era ormai arrivato. Dopo esserci preparati per sei anni eccoci qui. Il cammino che abbiamo fatto è stato faticoso e l’emozione era molta; forse anche per questo quella giornata è stata indimenticabile.Nelle nostre menti c’erano mille preoccupazioni: il pensiero di non essere all’altezza di affrontare questi sacramenti e il pensiero di sbagliare qualcosa quel giorno. La mattina ci siamo trovati tutti in chiesa, c’erano i nostri amici, il Don, le nostre catechiste e le nostre famiglie : stavamo per compiere due passi in più nel nostro cammino di Fede e in quel momento dovevamo essere certi della scelta fatta. Fino all’anno scorso nella nostra vita avevamo affrontato soltanto due sacramenti su sette, ma con Cresi-

ma e Comunione la scelta era nostra. Ora ci sentiamo più parte della nostra comunità e ci sentiamo anche un po’ più cresciuti … insomma stiamo diventando grandi e in quel giorno abbiamo ricevuto forze in più per affrontare il nostro cammino di fede per diventare sempre più Cristiani convinti.Il nostro percorso però non fi-nisce qui… I ragazzi del gruppo

Arca di Noè

Quest’anno, durante una celebrazione molto partecipata e presieduta dal vescovo di Cremona Monsignor Dante Lafranconi, i nostri ragazzi del gruppo “Arca di Noè” hanno ricevuto la Santa Cresima e la Prima Comunione, a coronamento di un percorso di iniziazione cristiana durato sei anni.Per ribadire l’importanza di tale cammino di fede e di vita, proponiamo le parole che papa Francesco ha pronunciato durante l’Udienza Generale del 6 novembre scorso in Piazza San Pietro riguardanti il valore dei Sacramenti in quanto doni di Dio.

“...i Sacramenti non sono semplicemente riti, sono la forza di Cristo. Quando celebriamo la Messa, nell’Eucaristia c’è Gesù vivo, proprio Lui, vivo, che ci raduna, ci fa comunità, ci fa adorare il Padre. Battesimo, Eucarestia e Confermazione sono infatti gesti che incorporano il fedele a Cristo, e in questo a tutta la comunità dei credenti. Così, tanto è la Chiesa a “fare” i Sacramenti, quanto sono quest’ultimi a “fare” la Chiesa, la edificano, generando nuovi figli, aggregandoli al popolo santo di Dio, consolidando la loro appartenenza. (…) La grazia dei Sacramenti alimenta in noi una fede forte e gioiosa, una fede che sa stupirsi delle meraviglie di Dio e sa resistere agli idoli del mondo.(…) Per questo è importante fare la comunione. È importante che i bambini siano battezzati presto; è importante che siano cresimati. Perché? Perché questa è la presenza di Gesù Cristo in noi, che ci aiuta.”

Insieme ai nostri ragazzi, attraverso numerosi momenti di incontro e di preghiera, abbiamo cercato di co-struire il nostro piccolo “pezzettino” di Chiesa. L’augurio è quello che ognuno possa mettere a frutto i doni ricevuti e non smetta mai di alimentare la propria fede. Il percorso di Iniziazione Cristiana continua e noi ci saremo!

Le catechiste del gruppo “Arca di Noè”

“I Sacramenti sono la forza di Cristo”

25 maggio 2014 – Pellegrinaggio al Santuario della Corona

Nel mese di maggio, dedicato alla nostra Mamma Celeste, un gruppo di parrocchiani ha vissuto un mo-mento spirituale intenso recandosi in pellegrinaggio, Domenica 25, presso il Santuario della Madonna della Corona.Il Santuario della Corona è luogo di silenzio e di meditazione, sospeso tra cielo e terra, celato nel cuore delle rocce del monte Baldo, in località Spiazzi a 774 metri sul mare.Una pia tradizione collocava la nascita del Santuario nel 1522, anno in cui la scultura qui venerata sarebbe stata miracolosamente traslata per intervento angelico dall’isola di Rodi, invasa dall’armata mussulmana di Solimano II, ma la datazione viene smentita dall’esistenza di un dipinto di una Madonna con bambino, di fattura trecentesca, che costituì la prima immagine venerata nell’originaria chiesetta che da essa prese nome.Tra il 1434 ed il 1437 passò in proprietà ai Cavalieri del Santo Sepolcro che conservarono la proprietà del Santuario fino allo scioglimento nel 1806.A questo periodo sembra risalire il gruppo in pietra locale dipinta della Pietà poi venerata come Madonna della Corona che risulta essere alta 70 centimetri, larga 56 e profonda 25.La Commenda del Santo Sepolcro fece diventare il Santuario capiente ed accessibile grazie alla sistema-zione del ponte in legno di accesso a valle ed alla costruzione sopra la preesistente di una nuova chiesa di circa 18 metri per 7.Nel corso del Cinquecento vennero realizzate le due scale di accesso tuttora visibili: la più ampia, di 556 gradini, che dalla fonte di Spiazzi scendeva al ponte del tiglio e quella più stretta, di 234 gradini, ricavata nella roccia lungo l’originario strettissimo percorso che conduceva dal ponte alla chiesa.Nel 1974 venne redatto un progetto di intervento globale che prevedeva l’abbattimento della Chiesa esi-stente, la conservazione delle parti più valide e significative e la costruzione di una struttura più ampia. Demolizione e ricostruzione del Santuario vennero effettuati dal 1975 al 1978.Nella mattinata don Francesco e un sacerdote che accompagnava un gruppo di pellegrini provenienti della provincia di Mantova, ha celebrato l’Eucarestia e attraverso Maria, segno di consolazione e di sicura spe-ranza, donna eucaristica per eccellenza, abbiamo affidato al cuore misericordioso di Cristo tutto ciò che ognuno di noi portava nel proprio cuore..La celebrazione è stata animata da un coro del gruppo C.A.I. ed il servizio all’altare è stato svolto con pre-cisione e competenza dalla nostra chierichetta Anna.Nel pomeriggio, dopo aver sostato presso il “Ristorante Del Baldo” della famiglia Binda per un abbondante e gustoso pranzo, abbiamo visitato la cittadina di Borghetto che si affaccia sul fiume Mincio. Il paese è un antico villaggio di mulini e ci si arriva attraversando il ponte visconteo lungo 650 metri, sovra-stato dal Castello Scaligero, che era dotato di tre ponti levatoi di cui uno solo si è conservato.All’interno del Castello ci siamo soffermati ad osservare il merca-tino che proponeva oggetti carat-teristici del luogo.

Alla sera, stanchi ma felici per la giornata trascorsa insieme siamo ritornati ognuno nella propria casa, nella propria famiglia, dan-doci appuntamento per un’altra esperienza comunitaria.

Cesare

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GREST 2014 – PIANO TERRA – ORATORIO DON GIOVANNI BOSCO09/06/2014 – 27/06/2014 (spettacolo finale)

L’oratorio è già al tutto esaurito, i bimbi respirano festosi l’inizio delle va-canze estive, per un po’ basta compiti, finalmente… libertà!Gli animatori di animato hanno ben poco, ma come dargli torto, dopo un anno di levatacce per prendere un pullman e magari di corsa, ore intermina-bili con professori paccosi. Alcuni di loro con debiti da recuperare.E adesso, invece di stare nel letto fino a tardi, sono lì a disposizione per far divertire e accudire i bimbi e i ragazzini, così le mamme possono ancora godere un attimo di tregua.Perciò se li abbiamo visti spenti, non sorridenti e lesti al saluto, non faccia-mogliene una colpa, tra l’altro quando poi si entrava nel vivo della giornata come bravi soldatini prendevano in mano la situazione e partecipavano at-tenti e spiritosi.La giornata si svolgeva in questo modo: preghiera iniziale, racconto breve ad episodi di una storia con sem-plici domande per alzare il punteggio della squadra, preparazione dello spettacolo finale, giochi insieme, pranzo…Qui devo soffermarmi e fare un elogio alle due cuoche Rosanna e Rosa che hanno sfidato il caldo, i fornel-li, il forno, certe volte le scottature di olio bollente, per rendere sempre il pasto di ogni giorno un piacere, l’affermazione comune era “c’è tutto di buono!”. Poi nel pomeriggio si continuava con piccole attività creative manuali e si finiva con altri giochi, due po-meriggi la settimana si trascorrevano in piscina.Quest’anno è stata aggiunta la biciclettata fino a Derovere con sosta nel parchetto vicino alla chiesa, la giornata era alquanto assolata, il Don ha portato i più piccoli col furgone, abbiamo pranzato a sacco, sem-bravamo tutti poco propensi al gioco quando poi si è scoperta l’acqua!!!! Schizzi, corse, bevute, risate, …. tranquille mamme faceva così caldo che i vestiti si asciugavano all’istante.Una mattina l’abbiamo dedicata alla pulizia delle strade del paese su richiesta del nostro sindaco, ci siamo distinti in squadre ad ognuna sono stati distribuiti sacchi, guanti e via a ripulire dove altri incivili hanno sporcato. Dicono che si deve partire dai piccoli ed insegnare loro come fare, ma i grandi dovrebbero dare il buon esempio!Lo spettacolo finale credo proprio che sia stato un successo, gli sforzi degli animatori e la determinazione dei bimbi e dei ragazzini di fare bene, hanno dato lustro all’oratorio, si è cominciato con i canti e i balletti di bimbi/e e ragazzini/e capitanati da Katuscia, a seguire ballo, quello serio delle ragazze, poi la rappresentazione della fiaba “Biancaneve e i 7 nani” con finale rivisitato a sorpresa, ancora ballo serio (serio perché studiato nei mi-

nimi dettagli ed ese-guito con precisio-ne), la visione delle foto scattate durante il grest e per conclu-dere, una canzone mimata dagli ani-matori come saluto e ringraziamento al Don e a tutti i geni-tori che si sono fidati a lasciare i loro pezzi di cuore.

Monica

6 S. Donnino 2014

Campo estivo 2014 - Fucine

Anche quest’anno, come ormai da tradizione, si è tenuto il campo estivo zonale. Ci sono stati dei problemi per quanto riguarda la destinazione, perchè, come avevo già scritto sul giornalino un anno fa, la meta sareb-be stata Santa Caterina, ma per indisponibilità di posto e l’improvvisa chiusura dell’hotel Aurora a Pejo, ci siamo dovuti accontentare di una casa parrocchiale a Fucine di Ossana.Come l’anno scorso, il numero dei partecipanti non è stato particolarmente alto, ma con ciò, i nuovi arrivati si sono ambientati subito alle regole del campo estivo.Il posto non era male, a parte il tempo che in certi casi ci ha rovinato i piani della giornata e inoltre, alcuni arredi che non erano in buone condizioni, ma grazie al don e Silvano hanno provveduto a sistemare (vedi doghe rotte) per garantirci una buona permanenza.Nonostante il nuovo posto, sconosciuto per quasi tutti, abbiamo passato una bellissima vacanza perchè quello che conta è la compagnia e le persone che hai intorno.Abbiamo avuto modo di visitare posti nuovi e magnifici, frutto di numerose e faticose scarpinate. In parti-colare il posto che mi ha colpito di più è il Lago dei Caprioli.

Per l’anno prossimo la meta sarà ufficialmente Santa Caterina, un nuovo posto che speriamo non deluda le aspettative, ma sicuramente la compagnia sarà ottima e la riuscita, in buona parte, è assicurata.Ringrazio per questa esperienza Silvano e don Francesco per avere organizzato un buon campo estivo e il gruppo degli animatori, che ci hanno fatto divertire un mondo.

Luca Parizzi

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“Roma 2014: chi dona ai poveri, presta a Dio”

Avete mai provato a immaginare una vita diversa dalla vostra?Avete mai avuto l’occasione di conoscere persone meno fortunate di voi?Noi, un gruppo di venti ragazzi, accompagnati da Don Francesco abbiamo avuto l’opportunità di osservare più da vicino ed aiutare quelle persone che usufruiscono del servizio della “Caritas” del Lido di Ostia, una frazione di Roma.Abbiamo alloggiato dal 4 all’11 agosto presso l’università di Teologia attrezzati di materassini e sacchi a pelo ed ogni mattina ci recavamo alla sede della Caritas di Ostia.Questa esperienza, che alcuni di noi avevano già sperimentato negli anni precedenti, ci vedeva impegnati durante la mattinata fino al primo pomeriggio e svolgevamo mansioni come servire le pietanze, preparare i vassoi, aiutare in cucina, intrattenere le persone in sala e riceverle all’ingresso.Questa avventura ci è stata utile perchè siamo riusciti ad affrontare una realtà diversa dalla nostra immede-simandoci in quelle persone che sfortunatamente sono andate incontro a difficoltà sociali ed economiche.Con il nostro soggiorno a Roma siamo riusciti a conciliare l’aspetto ludico, visitando la città nei pomeriggi e gli aspetti formativo e lavorativo nelle mattine in servizio.Alcuni di noi hanno anche socializzato con delle persone inserite nell’“ambiente” della Caritas e si sono fatti raccontare le loro sventure.Abbiamo conosciuto, ad esmpio, un uomo che ha viaggiato per il mondo in cerca di fortuna ma purtroppo non ha mai trovato nulla. Nonostante ciò, quest’uomo non ha mai smesso di credere e attraverso la fede riesce ogni giorno ad andare avanti e a sperare in qualcosa di migliore.Ciò che ha sorpreso molti di noi è stato il fatto di trovare non solo persone adulte e anziani, ma anche ra-gazzi della nostra età o bambini con la propria famiglia.Quello che abbiamo imparato dopo la settimana a Roma è che non dobbiamo “giudicare un libro dalla co-pertina” e considerare diverse le persone meno agiate, ma soprattutto che dobbiamo ritenerci fortunati di riuscire a vivere bene la nostra vita.Inoltre abbiamo capito quanto sia sbagliato banalizzare i piccoli gesti della realt‡ quotidiana ai quali, al contrario, dovremmo dare maggiore importanza.Per alcune di quelle persone, infatti, un “buongiorno” o un “buon appetito” poteva risultare estremamente importante e poteva bastare per far apparire un sorriso in più.Riteniamo infine che questa esperienza sia da rifare in quanto tutti noi siamo rimasti soddisfatti e ognuno ha imparato qualcosa di nuovo.

Valentina Calcina

Sfilata vintage

Stile, luci, colori suoni, allegria… emozioni: tutto questo è stata la sfilata di moda che si è svolta la sera di sabato 6 settembre, nel cortile dell’Oratorio, seguita da un pubblico numeroso ed eterogeneo, con plausi ed applausi.L’intento della manifestazione era quello di presentare, attraverso abiti, immagini, musica, video, un breve escursus della moda italiana del secolo scorso, unita a qualche cenno alla tradizione delle diverse etnie, pre-senti sul nostro territorio, nell’intento di raggiungere un’integrazione sociale vera, che superi ogni possibile tabù.Lo scopo prefissato è stato raggiunto ed è nostra intenzione proseguire su questa strada.

Maria Adelaide Rozzi

8 S. Donnino 2014

Vita Parrocchiale

Paella - giugno 2014

Torneo di calcio dei piccoli - giugno 2014

Festa del Dosso - 2014

Grest - 2014

Calcio balilla umano - Festa dell’oratorio 2014

Andalo - 2014

S. Donnino 2014 9

Filo diretto con Don Emanuele

26 luglio 2014: si prepara la paella

21 settembre 2014: festa del volontariato

Appuntamenti e iniziative

Ringraziando di cuore tutti i volontari che con tanta passione e dedizione ci permettono di portare avanti le nostre iniziative, elenchiamo di seguito gli appun-tamenti di solidarietà dall’inizio dell’anno ad oggi:

• 5 aprile: cena di solidarietà a Palazzo Trecchi;• 25 giugno: è stato allestito e inviato un contai-ner carico di materiale di ogni tipo (alimentari, abbigliamento, utensili, biciclette, medicinali, materassi, ecc.). In particolare si è provveduto a spedire gli arredi e le attrezzature necessarie per completare il reparto di maternità all’interno del Centro Sanitario Notre Dame de la Santé. Dagli ultimi contatti con don Emanuele abbiamo ricevuto la conferma che tutta la merce è arrivata a destina-zione e che, grazie a ciò, sta per essere avviato il servizio di assistenza al parto;• 26 luglio: cena di solidarietà a base di paella nel cortile di Castello Manfredi a Cicognolo. Alla serata era presente don Emanuele che quest’anno è stato fra noi nei mesi di giugno e luglio;• 21 settembre: festa del volontariato in piazza Duomo a Cremona. Come ogni anno abbiamo partecipato con la bancarella dei prodotti artigianali della missione.

È doveroso ricordare che nel mese di agosto alcuni volontari hanno impiegato i loro giorni di ferie per an-dare in Togo. In particolare la dottoressa Cinzia Codella di Napoli, in qualità di cardiologo, ha offerto visite gratuite al Centro Sanitario. Chiara e Francesco si sono occupati dei bambini dell’orfanotrofio di Kpedomé.Sempre nel mese di agosto don Enrico Trevisi, rettore del Seminario Vescovile di Cremona, è stato in Togo a visitare la missione di don Emanuele. Grazie al suo personale interessamento si sta costruendo la scuola materna per i piccoli dell’orfanotrofio di Kpedomé.Infine, informiamo che sono giunte a Cremona, su richiesta del direttore della Caritas don Antonio Pezzetti, quattro giovani suore togolesi della comunità di suor Marta. Le religiose sono attualmente ospiti a cascina Moreni e lavoreranno in seguito per la Caritas in una struttura di accoglienza per le donne in difficoltà.

Siamo orgogliosi di quanto fatto e ci auguriamo di poter contare anche in futuro sull’aiuto e la collabora-zione di molti per continuare a rafforzare il legame che ci unisce all’altro capo del mondo.

Associazione Amici di don Emanuele

10 S. Donnino 2014

Eccoci ancora all’inizio di un nuovo anno scolastico. I due mesi di vacanza in Togo hanno rappresenta-to una bella ma impegnativa esperienza di scambio, non solo con i confratelli della mia congregazione ma anche con tutte le persone che ho potuto incon-trare durante la mia permanenza là.E ora è una gioia per me ritrovare la mia comunità in seminario e la mia grande famiglia cicognolese. Stu-diare in Italia è una grande occasione che può aiu-tarci a maturare sia sul piano culturale che religioso. Infatti uscire dalla nostra cultura è proprio una bella esperienza che ci arricchisce molto. Dal mio umile punto di vista, una cosa è conoscere una cultura at-traverso un libro, un’altra è lasciare la propria gente, la propria casa, e il proprio paese per essere e vivere con un altro popolo. Ciò che conta, comunque, è di sapere come vivere una vita buona in qualsiasi luogo per il proprio bene e per il bene dell’altro.Ringrazio don Francesco che ci ha permesso di ritor-nare in Africa e tutti gli amici che ci hanno sostenuto in vari modi.Un sincero grazie a tutti i fedeli della parrocchia San Donnino di Cicognolo che continuano a sostenerci nel nostro cammino di fede e un grazie particolare ai nostri formatori del Seminario Vescovile.

Frère Justin

Ogni tanto ci rammentiamo dei Santi oppure ricor-diamo delle persone brave che ci hanno lasciato una immagine di vita positiva e buona o le cui azioni hanno segnato la nostra vita. Queste testimonianze fanno bene all’uomo e danno un’impronta di amore e valore alle vite. Cercando il bene del prossimo, dando sé stesso per l’altro. Leggo questo atteggiamento nella vita di San Don-nino dove scopro la bellezza di un grande amore e di una volontà di servizio. In questa occasione di festa vorrei dire grazie per questi ultimi giorni nei quali siamo riusciti ad andare a trovare i nostri in Togo dopo tre anni di distanza. Gli amici di don Emanuele, i volontari di Cicognolo e i parrocchiani ci hanno aiutato a fare questo viag-gio dandoci la possibilità di mantenerci fino al nostro ritorno. Grazie per questo aiuto caritatevole. È sta-ta una bellissima esperienza poter, in questi giorni, ritrovare i genitori, i fratelli e gli amici. È stato un momento di gioia, di felicità e nel contempo un mo-mento per pensare a ciò in cui si può essere utili per l’altro davanti alla situazione cosi drammatica della realtà africana specialmente quella togolese. Mi sen-to chiamato dal Signore per essere questo sale e luce di cui parla il Vangelo. Siamo tornati per essere an-cora insieme, sostenendoci gli uni gli altri in diversi modi e secondo la capacità di ognuno di noi. Che il Signore dia la forza a don Francesco, a tutti gli amici e alle persone di buona volontà del paese. Tutta la missione di don Emanuele e la nostra fami-glia vi salutano e vi ringraziano molto.Auguri a tutti.

Frère Richard

Don Enrico Trevisi e Justin in Togo

“Grazie a tutti….”

S. Donnino 2014 11

La guerra è una follia!

La coscienza di ogni cristiano che è alla sequela di Cristo, Signore della pace e Redentore del mondo, non può rimanere indifferente all’omelia pronunciata da Papa Francesco in occasione della sua recente visita al Sacrario di Redipuglia, visita condivisa con gli arcivescovi di Gorizia, Zagabria e Vienna e i vescovi pro-venienti da Slovenia, Croazia, Ungheria e Friuli Venezia Giulia, cui si sono aggiunti membri delle Chiese ortodosse e delle comunità musulmane europee, e finalizzata al rendere onore a tutti i caduti della Prima Guerra Mondiale di cui ricorre il triste centenario dell’inizio (1914-1918). Il carattere ecumenico della cattolicità balza subito all’occhio anche in questo importante incontro. Ricordando il sacrificio dei 107.187 soldati italiani sepolti a Redipuglia e implicitamente quello degli austro-ungarici tumulati nel cimitero di Fogliano, il Papa ha lanciato un appello accorato, dai toni forti e incisivi, a tutta l’umanità, affinché ogni guerra cessi immediatamente. Ricollegandosi alla Grande Guerra, scoppiata per ”la cupidigia, l’intolle-ranza, l’ambizione al potere” dei popoli, “spesso giustificati da un’ideologia”, egli considera con grande amarezza gli scenari inquietanti dell’oggi, divenuti teatro di guerre fratricide, di odio e crudeltà efferate, di cui ogni giorno i media ci danno ampia testimonianza. Papa Francesco ritiene che si possa parlare di “una terza guerra combattuta ‘a pezzi’, con crimini, massacri, distruzioni”. Come per ogni conflitto mondiale, anche oggi “dietro le quinte ci sono interessi, piani geopolitici, avidità di denaro e di potere, e c’è l’industria delle armi, che sembra essere tanto importante!”. Le parole toccanti e severe del pontefice che caratterizza-no tutto il testo dell’omelia sono intervallate per ben sette volte da “A me che importa?” che equivale alla risposta di Caino al Signore (“Non so. Sono forse io custode di mio fratello”) che lo interroga sulla sorte del fratello Abele. Per Papa Francesco gli attuali “pianificatori del terrore, [gli] organizzatori dello scontro, come pure gli imprenditori delle armi, hanno scritto nel cuore: “A me che importa”. Essi stanno sacrifi-cando sull’altare del profitto e della cupidigia senza pietà, con spietata efferatezza, centinaia di migliaia di innocenti, di nuovi Abeli. I Caini d’oggigiorno non sanno piangere, non riconoscono affatto che la guerra è una gigantesca follia, è un’insensatezza senza limiti, un insulto verso l’umanità intera. Per loro la Storia non è e non sarà mai una maestra di vita! Nella parte conclusiva del discorso il Papa rimarca efficacemente il fat-to che “l’ombra di Caino ci ricopre oggi qui, in questo cimitero. Si vede qui. Si vede nella storia che va dal 1914 fino ai nostri giorni. E si vede anche nei nostri giorni”. Questo appello alla pace, all’imprescindibile recupero di umanità, non ci può lasciare indifferenti, inermi. Anche noi cristiani siamo chiamati ad opporci fermamente a ogni forma di conflitto armato, alla “follia della guerra”, attraverso la nostra testimonianza pacifica, tollerante, altruista, filantropica. Riusciremo a vincere tutte le battaglie insensate di questo mondo, solo se affileremo le armi dell’amore, della preghiera, della carità, del dialogo e della mediazione, solo se riconosceremo anche nella nostra quotidianità la sacralità di ogni vita umana, perché a noi importa assai la vita di ogni nostro fratello, perché noi sappiamo ancora piangere per tutti i fratelli innocenti, vittime di inutili stragi!

Erminio Morenghi

12 S. Donnino 2014

Messaggio del Vescovo per i cristiani perseguitati: «Settembre è tempo di feste ma è anche il tempo dei martiri»

In un breve messaggio alla diocesi il vescovo Dante riflette sulle tante feste degli oratori e di insediamento dei nuovi parroci che costellano il mese di settembre. Eventi di gioia e di fede che striderebbero non poco se, al loro interno, non fosse contemplata una incessante preghiera per i cristiani perseguitati in molte par-ti del mondo - soprattutto in Iraq, Siria, Nigeria - oltre a una fattiva solidarietà che sgorga da un’austerità di vita che bandisce ogni spreco inutile. Di seguito pubblichiamo il messaggio integrale del presule. Tempo di feste

Sono le feste degli Oratori che segnano il passaggio tra le iniziative estive (Grest e Campi-scuola) e la ri-presa delle attività pastorali scandite da percorsi catechistici, formativi, associativi. La partecipazione, in genere, numerosa sta a dire che gli Oratori costituiscono un punto di riferimento per giovani e adulti, per i ragazzi e le loro famiglie. Occorre salvaguardarne insieme la preminente funzione educativa. Insieme vuol dire che genitori e catechisti, sacerdoti e suore, allenatori sportivi e animatori si propongano intenzional-mente di collaborare per accompagnare la crescita di quanti daranno fisionomia alla società di domani. E anche alla Chiesa, nella sua concreta configurazione di tante comunità che sul territorio testimoniano la vitalità del Vangelo e la continuità del compito missionario affidato da Gesù Cristo ai suoi discepoli.

Alle feste degli Oratori, che riguardano pressoché tutte le parrocchie, si aggiungono – per alcune – quelle dell’ingresso dei nuovi parroci. Anche in queste occasioni si fa festa. Giustamente; perché nella comunità il sacerdote è memoria della presenza di Cristo che mette continuamente a disposizione della Chiesa il pa-trimonio che le ha lasciato: la sua Parola, la sua misericordia fattasi corpo e sangue nell’Eucaristia e grazia di perdono e di rinnovamento nella riconciliazione, la partecipazione alla sua condizione di figlio di Dio, la destinazione a condividere la sua beatitudine. Tempo di martiri

Sento il bisogno di ricordare che queste feste sono vere se emergono dal terreno della fede e della preghie-ra. Questa deve avere il primo posto e dare il tono alla festa. In caso contrario apparirebbe uno stridente contrasto tra il nostro allegro Settembre e il glorioso Settembre dei martiri che ininterrottamente bagnano di sangue la terra in cui vivono o che sono costretti ad abbandonare.Per questo motivo chiedo che in tutte queste occasioni non manchi la preghiera: per i cristiani perseguitati perché testimonino con umiltà e fierezza la propria fede; e per noi perché ritroviamo il gusto di vivere la nostra con coerenza e senza vergogna.E alla preghiera perché non abbinare una certa austerità che ci consenta di aiutare economicamente le molte persone – cristiane e non – che nei campi profughi sono allo stremo di cibo, acqua, medicine, vestiti? Le offerte possono essere inviate alla Caritas di Cremona, che poi provvederà a inoltrarle alle Caritas dei Paesi interessati.

+ Dante, vescovo

S. Donnino 2014 13

GRUPPO 0-6 anni16 novembre21 dicembre8 marzo12 aprile

CLASSI 1^ e 2^ elementareAl sabato alle ore 15,00 tranne il 3° sabatodel mese e le domeniche con i genitori25 ottobre9 novembre con i genitori22 novembre29 novembre7 dicembre con i genitori13 dicembre10 gennaio24 gennaio31 gennaio 7 febbraio22 febbraio con i genitori28 febbraio7 marzo14 marzo28 marzo12 aprile con i genitori2 maggio9 maggio

GRUPPO RE DAVIDEOgni sabato ore 15 tranne il 3^ sabato del mese25 Ottobre9 novembre con i genitori22 novembre29 novembre7 dicembre con i genitori13 dicembre10 gennaio24 gennaio31 gennaio7 febbraio22 febbraio con i genitori28 febbraio7 marzo21 marzo28 marzo12 aprile con i genitori consegna del Credo2 maggio9 maggio

GRUPPO NAZARETHOgni domenica alle 9,15, tranne la 3^ domenica del mese26 ottobre9 novembre con i genitori23 novembre30 novembre7 dicembre con i genitori14 dicembre11 gennaio25 gennaio1 febbraio8 febbraio22 febbraio con i genitori1 marzo8 marzo22 marzo29 marzo12 aprile con i genitori26 aprile3 maggio10 maggio

GRUPPO ARCA DI NOE’Ogni mercoledì alle 18,45 tranne il 3° mercoledì del mese22 ottobre29 ottobre5 novembre16 novembre domenica con i genitori26 novembre3 dicembre10 dicembre7 gennaio21 gennaio28 gennaio4 febbraio15 febbraio domenica con i genitori25 febbraio4 marzo11 marzo25 marzo1 aprile8 aprile22 aprile3 maggio domenica con i genitori6 maggio13 maggio

Orari e date incontri catechismo anno 2014 - 2015

5 OTTOBRE DURANTE LA S. MESSA DELLE ORE 11.00, MANDATO AI CATECHISTI

14 S. Donnino 2014GRUPPO ISACCOOgni giovedì alle ore 19.0023 ottobre30 ottobre6 novembre13 novembre20 novembre27 novembre4 dicembre11 dicembre18 dicembre15 gennaio22 gennaio29 gennaio5 marzo12 marzo19 marzo26 marzo9 aprile16 aprile23 aprile30 aprile7 maggio14 maggio21 maggio

Diario: “Le tre giornate del volontariato”

VENERDI’ 19/09/14 ORE 21:00 – sala polifunzionale

Lino era già lì e parlava con il Don, quando l’ho conosciuto io è stato in un momento della mia vita che non avrei mai voluto affrontare. Mi è venuto incontro e aveva un trasporto così aperto e spontaneo che è stato semplice e naturale l’abbraccio quasi paterno, mi ha fatto ricordare chi purtroppo non c’è più.Lino Miglioli è stato un professore di meccanica, in seguito alla dolorosa scomparsa della mamma a causa di un male incurabile, in pensione, si dedica alla cura dei malati terminali. La sua sensibilità e determina-zione nel voler portare sollievo e conforto ai malati, lo trasformano, con gli anni di esperienza, nel volonta-rio intuitivo, autentico, umile e amorevole verso i sofferenti.La serata scorre veloce Lino illustra la figura del volontario dando consigli sul modo di porsi, sulle frasi mi-gliori da pronunciare, quando la situazione è talmente delicata che persino il più grande oratore resterebbe afono.Parla delle sue esperienze, dei suoi incontri, della fatica di reperire oggi figure che continuino nella stessa direzione da lui intrapresa. Lino organizza infatti, corsi di formazione, riferisce che chi si avvicina a questo tipo di volontariato non deve credere che ci sia una tecnica specifica da imparare, ma deve avere molta empatia, ovvero la capacità di comprendere lo stato d’animo e la situazione emotiva di un’altra persona, in modo immediato, senza ricorso alla comunicazione verbale.Lino precisa che il volontario è l’ultima ruota del carro, l’obiettivo principale è il malato, la cerchia affet-tiva e ora si è aggiunta anche la figura degli infermieri e assistenti, in quanto anche loro lavorando a stretto contatto col malato affrontano inevitabilmente sempre lo stesso destino.Nella sofferenza si è tutti uguali, anche chi è di un altro credo religioso, così pure il delinquente, la sua frase ripetuta è stata: “Si può parlare di Dio senza scomodarlo tanto”.Lasciate che vi dica anch’io il mio parere, Lino è quanto di più celeste, nel grigio di questa terra. Il suo esempio e la sua testimonianza è stata costruttiva, non c’è stata tristezza, ma la consapevolezza che noi tutti abbiamo ricevuto il dono della vita e siamo al mondo con un solo scopo: amare gli altri.

Per i genitori del gruppo Isacco ci saranno tre in-contri alla domenica alle ore 9,15:il 16 novembre15 febbraio4 maggio

Il gruppo dei ragazzi dalla 3^ superiore in avanti, si incontrerà ogni 15 giorni in date da concordare con Don Francesco.

DOMENICA 24 MAGGIO, PRESSO LA CASCINA MORENI, CONCLUSIONE DELL’ANNO CATE-CHISTICO PER TUTTI I GENITORI E RAGAZZI.

S. Donnino 2014 15 SABATO 20/09/14 ORE 21:00 – sala polifunzionale

E’ tutto pronto: Sergio è alla pianola, dietro ha la fisarmonica, questa sera Sergio ha usato il balsamo e poi si è asciugato a testa in giù, ne è uscito con un casco di capelli ricci e brizzolati da fare invidia a quelli che alla sua età devono giostrarsi con il riporto.Al suo fianco Alessio, sullo sgabello fa scorrere gli spartiti con i testi delle canzoni, la gente non c’è ancora, ma forse è troppo presto, poco importa il duo dà fiato alle trombe e si iniziano le danze.Sembra di essere sintonizzati su Radio Birichina o Radio Zeta, Alessio canta … sono rimasta sorpresa, da quel ragazzo giovane ed esile dal poco colorito, è uscita una voce potente e limpida. Nel duo si è aggiunto anche Justin ai campanelli, il suo sorriso bastava ad illuminare la sala. I revival degli anni ’50,’60,’70 si ripetevano senza sosta, nel frattempo qualcuno prende posto come spet-tatore e tiene il ritmo col piede, oppure canticchia a bassa voce. E’ stata una piacevole serata trascorsa in compagnia di pochi, ma buoni.

DOMENICA 22/09/14 ORE 11:00

S. Messa, il Don inizia ricordando in generale i volontari venuti a mancare, il mio pensiero va ai volti di ognuno: ricordo i baffi e lo sguardo dolce di Giovanni, il sorriso e l’allegria di Pino, la semplicità e la voglia di stare insieme di Rinaldo, le lunghe passeggiate e la cortesia di Francesco, mio padre … un grande.La messa continua animata dai canti e dal suono gioioso delle chitarre, che bravi questi ragazzi, si conclude con la benedizione del Don ai presenti.Ore 12:00 – pranzo sala polifunzionaleI tavoli erano già imbanditi e i primi uomini avevano già preso posto. Le donne, addette alla cucina, orga-nizzavano come api operaie le diverse portate, e i “camerieri” stavano ai blocchi di partenza.Fuori il sole di mezzogiorno dava il piacere di un’estate ritrovata. Pronti, attenti, via: antipasti con salumi e salsine, tortellini ai tre brodi, arrosto di vitello con patate al forno e mostarda, uva e grana, per finire torte della “casa”, acqua e vino a volontà. A giudicare dai volti dei partecipanti era tutto di gradimento, ne do conferma anch’io.Ringrazio delle tre giornate Don Francesco, il Sindaco Angelo, il Presidente del Centro Anziani Sig. Bac-cini, il Presidente dell’Auser Sergio, tutte le donne che hanno lavorato in cucina: Maria, Dorina, Rosanna, Rosa, Elide, tutte le donne che hanno fatto la torta, i camerieri: Richard, Justin, Luisa. I volontari tutti che si sono prestati per la buona riuscita dell’evento, i partecipanti.“Un pensiero va al volontario Sandro, che ha sempre collaborato attivamente nell’Auser e a cui tutti noi dell’Associazione auguriamo di ritornare presto, per poter beneficiare ancora della sua compagnia.Infine, al Sig. Fontana Otello che nei quindici anni di associazione ci ha accompagnati e sostenuti, grazie di cuore.”

Monica

16 S. Donnino 2014

CALENDARIOOttobre - Dicembre 2014

DOMENICA 5 OTTOBRE:Inizio anno catechistico e giornata missionariaOre 11.00: solenne inizio dell’anno catechistico e mandato ai catechisti; sono invitati tutta la gioventù e i genitori; fuori dalla chiesa bancarella missiona-ria.

VENERDI’ 10 OTTOBREOre 20.30: Adorazione meditata sulla figura del martire

SABATO 11 OTTOBREOre 18.00: S. Messa vigiliare solenneOre 21.00: Concerto degli Alpini in chiesa

DOMENICA 12 OTTOBRESagra del paese:- ore 8.30: S. Messa al Dosso;- ore 11.00: S. Messa solenne e battesimo di Lodo-vici Federico- ore 15.00: apertura della Pesca e Bancarella di beneficenza.

LUNEDI’ 13 OTTOBREOre 18.00: S. Messa Solenne e suffragio per tutti i defunti della Parrocchia ricordando tutti i nomi; processione per il paese con la reliquia di S. Donni-no. Dopo la processione, trippa e lasagne in Orato-rio, è necessario prenotarsi al più presto.

DOMENICA 19 OTTOBRE: Giornata Missio-naria Mondiale- Ore 8.30: S. Messa al Dosso;- ore 11.00: S. Messa solenne con la testimonianza di un profugo.

DAL 21 AL 31 OTTOBREInizio della Novena dei morti con la S. Messa alle ore 20.30

SABATO 1 NOVEMBREFesta di tutti i Santi- ore 11.00: S. Messa solenne- ore 15.00: S. Messa al Cimitero- Ore 20.00: festa per tutti i Santi in Oratorio per genitori e figli.

• Parrocchia 0372 - 818035• Don Francesco 348 - 4415833 • Caritas Cicognolo 331 - 4110284

DOMENICA 2 NOVEMBRECommemorazione dei Defunti(è sospesa la S. Messa al Dosso)- Ore 11.00: S. Messa festiva;- ore 15.00: S. Messa al Cimitero;

GIOVEDI’ 6 NOVEMBREOre 20.30: Adorazione meditata per tutti i giovani;

DOMENICA 9 NOVEMBREFesta di S. Omobono: vendita torte

SABATO 15 NOVEMBREDalle 9.00 in poi raccolta di generi, alimentari, di igiene personale e di cancelleria.

DOMENICA 23 NOVEMBREFesta di Cristo Re e degli anniversari di matrimo-nio;ore 12.30: Pranzo in Oratorio.

DAL 27 NOVEMBRE AL 6 DICEMBRENovena dell’Immacolata

DOMENICA 30 NOVEMBRE1° domenica di avvento e festa del Ringraziamento- ore 11.00: S. Messa di ringraziamento;- ore 12.30: Pranzo missionario in Oratorio.

GIOVEDI’ 4 DICEMBREOre 20.30: Adorazione Meditata per giovani

LUNEDI’ 8 DICEMBREFesta dell’Immacolata- Ore 8.30: S. Messa al Dosso- Ore 11.00: S. Messa solenne- Ore 16.00: Festa del Cioccolato in Oratorio.

VENERDI’ 12 DICEMBREOre 19.15: arrivo di S. Lucia in Oratorio e raccolta dei giochi per i poveri.

SABATO 13 DICEMBREOre 20.00: Festa di S. Lucia per le famiglie.

DOMENICA 14 DICEMBREVendita fiori

DAL 16 AL 24 DICEMBRENovena di Natale.