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GEOSTUDI S.r.l.
COMMITTENTE: Amministrazione Comunale di Torrile
DIREZIONE TECNICA A CURA DI Dott. Geol. Lorenzo Negri
VANNUCCHI
Dott. Geol. Marco Vannucchi
COLLABORATORI Dott. Geol. Matteo Righi
P. Ch. Ind. Michele Fornasari
ELABORATO: Relazione annuale 2013 CODICE COMMESSA: AMID/59/P
UBICAZIONE: Comune di Torrile – Loc. San Polo
OGGETTO:
Monitoraggio idrochimico acque sotterranee della viabilità interna ed esterna della
discarica di San Polo di Torrile (PR).
DATA REDATTO APPROVATO ATTIVITA’
Marzo 2014 Righi - Fornasari Vannucchi
Progettazione reti di
monitoraggio quali-
quantitativo
FILE PERCORSO ARCHIVIAZIONE
Monitoraggio 2013.doc 2 – AMID
GEOSTUDI S.r.l. Via N. Nadi n°9/a - 43122 PARMA - Tel.0521/244693 - Fax 0521/241207 - www.geostudiparma.it - E-MAIL: [email protected] - PEC: [email protected]
Capitale Sociale €.15.000 i.v. - C.Fiscale & P.IVA: 02078920341 – Iscritta al Registro Imprese n°02078920341 e R.E.A. n°209.223 C.C.I.A.A. di Parma
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INDICE
1. PREMESSE .................................................................................................................................. 3
2. GEOLOGIA E IDROGEOLOGIA ................................................................................................... 7
2.1. Inquadramento geologico generale ............................................................................................... 7
2.2. Assetto geomorfologico ed idrografia di superficie ......................................................................... 8
2.3. Assetto idrostratigrafico ............................................................................................................. 9
3 – MODALITA’ DI PRELIEVO ......................................................................................................... 14
4 – IDROCHIMICA ............................................................................................................................ 15
5 – CONCLUSIONI ............................................................................................................................ 20
ELABORATI CARTOGRAFICI
Tav. 1: Inquadramento geografico (Scala 1:10.000)
Tav. 2: Ubicazione piezometri (Scala 1:2.500)
Tav. 3: Inquadramento geologico (R.E.R., Scala 1:10.000)
Tav. 4: Inquadramento idrogeologico, Carta della Piezometria (PSC di Torrile, Scala 1:25.000
Tav. 5: Carta della Vulnerabilità degli acquiferi (PPTA, Scala 1:25.000)
ELENCO ALLEGATI
All. 1: Freatimetrie Acquifero A0
Piezometrie Acquifero A1
All. 2: Verbali di prelievo
Certificazione ACCREDIA strumenti da campo
All. 3: Certificati analisi idrochimiche
Tabulati riassuntivi
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1. PREMESSE
A seguito del conferimento di Affidamento incarico per monitoraggio viabilità interna ed esterna
alla Discarica di Via Pasolini in San Polo per gli anni 2012-2013-2014 da parte dell’Amm.ne
Com.le di Torrile con Determinazione n.314 del 11/07/2012, Settore Lavori Pubblici e
Patrimonio, si redige il seguente elaborato riguardante il “Monitoraggio della viabilità interna ed
esterna della discarica di San Polo di Torrile” per l’anno 2013, a proseguimento dei
monitoraggi iniziati nel 2010 in ottemperanza ai contenuti del verbale della Conferenza dei
Servizi del 10.11.2005 inerente il “Progetto di messa in sicurezza ed analisi del rischio delle
aree di viabilità interna ed esterna alla discarica di San Polo di Torrile” nonché ai pareri ARPA
Prot.4536 del 22.04.2010 e prot.5214 del 05.05.2010.
La discarica di San Polo di Torrile risulta ubicata fra la strada statale Asolana ad Ovest e la linea
ferroviaria Parma-Brescia confinante ad Est (vd. Tav1), ed è stata sottoposta, in quanto esaurita,
ad interventi di modellamento della morfologia superficiale con realizzazione di idoneo capping
con installazione di un sistema di captazione del biogas residuo con relativo impianto di
combustione (torcia).
I nuovi piezometri realizzati nel 2010, a seguito dei pareri ARPA succitati, integrativi al
documento ARPA del 21.08.2009 prot. 9367 in merito al monitoraggio integrale della discarica
di San Polo di Torrile, hanno completato la rete di controllo che, allo stato attuale, comprende
(vd. Tav.2):
• n° 6 piezometri superficiali per il monitoraggio della falda superficiale (Acquifero
freatico di bassa pianura) dei quali 3 a monte (SCPz3, SCPz9, SCPz11) e 3 a valle
idrogeologico (SCPz1, SCPz5, SCPz7) rispetto al sito in oggetto;
• n° 5 piezometri profondi per il monitoraggio della prima falda significativa (Acquifero
confinato superiore di pianura alluvionale padana) dei quali 2 a monte (SCPz4 e SCPz10)
e 3 a valle idrogeologico (SCPz2, SCPz6 e SCPz8).
dei quali SCPz5, SCPz6, SCPz7, SCPz8, SCPz9, SCPz10 e SCPz11 realizzati nel 2010.
Si rammenta che i piezometri SCPz1, SCPz2, SCPz3 e SCPz4 furono realizzati nell’ambito del
Piano di Investigazione Iniziale, condotto nel 2003, a supporto della caratterizzazione della
viabilità esterna ed interna alla discarica per la presenza di ceneri nel sottofondo stradale.
Nella seguente tabella vengono riassunti i dati tecnici relativi ai piezometri costituenti la rete di
monitoraggio sopra descritta.
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Numero
piezometro
Diametro int.
(dm)
Profondità da p.c.
(m)
Ubicazione tratto
filtrante (m da p.c.)
Acquifero
intercettato
ScPz1 0.78 8,0 Da 2,0 a 8,0 A0*
ScPz2 0.78 25,0 Da 15,0 a 25,0 A1**
ScPz3 0.78 8,0 Da 2,0 a 8,0 A0
ScPz4 0.78 24,5 Da 15,5 a 24,5 A1
ScPz5 1.01 8,0 Da 2,5 a 7,5 A0
ScPz6 1.01 29,5 Da 19,5 a 28,5 A1
ScPz7 1.01 8,0 Da 2,5 a 7,5 A0
ScPz8 1.01 26,5 Da 16,5 a 25,5 A1
ScPz9 1.01 8,0 Da 2,5 a 7,5 A0
ScPz10 1.01 25,0 Da 15,0 a 24,0 A1
ScPz11 1.01 8,0 Da 2,5 a 7,5 A0
Nota: *A0 Acquifero freatico della bassa pianura
**A1 Acquifero confinato superiore di pianura alluvionale padana
L’ubicazione dei piezometri è riportata in Tav. 2.
Di seguito sono definite le coordinate dei piezometri, secondo i due sistemi di riferimento ad
oggi prevalentemente utilizzati dalla Regione Emili-Romagna:
UTM ED 50 (Fuso 32 * Regione Emilia Romagna):
ScPz1 608073 – 973809
ScPz2 608076 – 973818
ScPz3 607785 – 973497
ScPz4 607790 – 973495
ScPz5 607821 – 973850
ScPz6 607823 – 973855
ScPz7 608215 – 973799
ScPz8 608216 – 973802
ScPz9 607778 – 973802
ScPz10 608004 – 973296
ScPz11 608000 – 973298
ETRS89 / UTM Zone 32N (codice EPSG:25832):
ScPz1 607990 – 4973610
ScPz2 607994 – 4973619
ScPz3 607703 – 4973298
ScPz4 607708 – 4973296
ScPz5 607739 – 4973651
ScPz6 607741 – 4973656
ScPz7 608133 – 4973600
ScPz8 608134 – 4973603
ScPz9 607696 – 4973603
ScPz10 607940 – 4973097
ScPz11 607938 – 4973099
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Nel presente elaborato viene presentato il commento al monitoraggio condotto nell’anno 2013
per i piezometri a controllo della viabilità interna ed esterna, con riferimento ai limiti del D.Lgs.
152/06 (Parte IV Titolo V Allegato 5 Tabella 2), a cui sono stati aggiunti quelli relativi al
controllo della sola discarica forniti da IREN, come prescritto nella comunicazione ARPA del
22.04.2010 prot.4536 nella quale si specifica che “i risultati dei monitoraggi di tutti i piezometri
della rete di controllo vengano allegati alle relazioni tecniche relative alla discarica e al
monitoraggio delle aree di viabilità interna ed esterna alla discarica stessa”.
Il piano di monitoraggio prevede, per il controllo relativo alla viabilità interna ed esterna alla
discarica, attuato come da comunicazioni ARPA attraverso i piezometri SCPz1, SCPz3, SCPz5,
SCPz6, SCPz7, SCPz9 e SCPz11, la ricerca dei parametri previsti nel Piano di caratterizzazione
del sito, confermati in C.d.S., ovvero:
TABELLA 11
pH Piombo
Conducibilità elettrica specifica Arsenico
Rame Mercurio
Zinco Selenio
Nichel Manganese
Cadmio Ferro
Cromo totale Solfati
Cromo VI IPA 1Per questi piezometri le operazioni di campionamento sono a cura di Geostudi S.r.l. mentre le analisi di
laboratorio sono state eseguite, per l’anno 2013, dal laboratorio Savi di Roncoferraro – MN- N° di accreditamento
ACCREDIA: 0183) incaricato direttamente dall’Amministrazione comunale di Torrile.
Si ricorda che i dati relativi a Settembre 2010 riguardano il monitoraggio di collaudo sui
piezometri di nuova realizzazione (SCPz5, SCPz6, SCPz7, SCPz8, SCPz9, SCPz10 e SCPz11)
con ricerca dei parametri previsti nel Piano di caratterizzazione del sito; a partire dal Dicembre
2010 il monitoraggio ha seguito le prescrizioni sopra riportate, con controlli in Giugno e
Novembre nel 2011, Settembre e Dicembre nel 2012 e Giugno e Novembre nel 2013.
Quanto sopra, come richiesto da ARPA, viene integrato dalle risultanze analitiche dei controlli a
cadenza semestrale (in periodo estivo ed invernale) eseguiti da IREN, come previsto dalla Nota
tecnica ARPA alla Discarica di Torrile aggiornata al 31/12/2011, trasmessa p.c. al Comune di
Torrile via PEC, dei parametri fondamentali della Tab. 1 – Allegato 2 del DLgs n. 36 del
13/01/2003 per i piezometri SCPz2, SCPz4, SCPz8 e SCPz10, ovvero:
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TABELLA 22
pH Azoto Nitroso (come N-NO2)
Conducibilità elettrica specifica Azoto Nitrico (come N)
Ferro Cloruri
Solfati Ossidabilità
Manganese COD tal quale
Azoto ammoniacale (come N) 2Per questi piezometri le operazioni di campionamento ed analisi sono state gestite da IREN Ambiente S.p.A.
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2. GEOLOGIA E IDROGEOLOGIA
Geograficamente l’area occupata dalla discarica, ubicata a Nord dell’abitato di S. Polo di Torrile,
è compresa nella Tavola CTR RER 182 NO, Scala 1:25.000 e nella Sezione CTR RER 182050
”Colorno”, Scala 1:10.000 (Tav. 1).
2.1. Inquadramento geologico generale
Dal punto di vista geologico-strutturale il territorio oggetto di studio rientra a far parte del bacino
subsidente padano, costituito da una depressione a carattere marcatamente compressivo colmata da
una successione regressiva plio-quaternaria che culmina al tetto con depositi continentali di
origine alluvionale nonché dai sottostanti depositi marini plio-pleistocenici il cui spessore, pur
aumentando generalmente da sud verso nord, risente di un evidente controllo delle strutture
sepolte.
Lo spessore dei sedimenti alluvionali, come testimoniato da studi geofisici a grande scala è
generalmente compreso tra i 200 e i 300 m ed è legato al corrugamento del substrato marino
strutturalmente connesso al sistema delle “pieghe Emiliane”; nel territorio in esame è presente una
struttura sinclinalica il cui asse principale, a direzione SW-NE, passa per San Polo di Torrile.
L’edificio sedimentario alluvionale si compone di strutture nastriformi e lentiformi interdigitate e
giustapposte in modo disordinato, allungate nel senso della corrente che le ha deposte,
prevalentemente costituite da sedimenti clastici di granulometria eterogenea, variabile dai termini
grossolani, ghiaiosi e sabbiosi (in corrispondenza di alvei e paleo alvei), a quelli fini limosi ed
argillosi (spostandosi lateralmente ai corsi d’acqua).
La cartografia geologica del Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli della Regione Emilia-
Romagna descrive i terreni interessati dall’attività di monitoraggio come alluvionali appartenenti
al Subsintema di Ravenna AES8, localmente differenziata nell’Unità di Modena AES8a, di età
Pleistocenica Sup.-Olocenica, ovvero depositi di conoide alluvionale, terrazzati, costituiti da
ghiaie e ghiaie sabbiose prevalenti, con locali intercalazioni di sabbie e limi sabbiosi, ricoperte da
una coltre limoso-argillosa di spessore variabile, localmente prevalenti (Tav. 3).
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2.2. Assetto geomorfologico ed idrografia di superficie
L’area oggetto della presente relazione possiede una morfologia subpianeggiante, blandamente
degradante versi ENE, con pendenze dell’0,2 % in analogia con la morfologia generale della zona.
Le quote al piano di campagna si aggirano attorno ai 29,7 m s.l.m.
Lo sviluppo geomorfologico del territorio è fortemente collegato con l’evoluzione sia dei corsi
d’acqua appenninici, in particolare modo del Torrente Parma, sia del Fiume Po che in passato
occupava percorsi più meridionali dell’attuale; secondo la “Carta geomorfologica della Pianura
Padana”, gli elementi principali rilevabili nell’intorno dell’area sono tracce di antichi dossi
fluviali, caratterizzati da litologie limose, la cui origine è riconducibile alle passate divagazioni del
Torrente Parma.
Per quanto riguarda l’idrografia di superficie l’elemento naturale dominante è il Torrente Parma
che attraversa il territorio comunale lungo la direttrice Sud - Nord. Il suo corso, situato ad oltre 3
km ad ovest dell’area in oggetto, qui meandriforme, risulta pensile rispetto alla pianura circostante
con un sistema arginale sopraelevato dai 5 agli 8 m p.c.
Considerata la bassa permeabilità che contraddistingue i terreni affioranti, l’idrologia di superficie
presenta un drenaggio difficoltoso per la scarsa percolazione nel sottosuolo delle acque
superficiali. Per favorire, quindi, l’allontanamento delle acque superficiali è stata eseguita, sia in
passato che recentemente, una cospicua azione antropica volta a regolarizzare e migliorare il
deflusso delle acque.
Procedendo da Ovest verso Est, i principali canali scolmatori e di bonifica sono: la Fossetta Alta e
la Fossetta Bassa, i cui corsi scorrono a lato della S.S. 343 Asolana, il Cavo Limido che costeggia
il lato orientale dell’impianto di interramento e il Cavo Naviglio a est che prima di confluire nel T.
Parma all’altezza di Colorno, riceve gli apporti degli altri canali.
L’area in questione a seguito dei recenti interventi di urbanizzazione presenta, inoltre, un elevato
grado di impermeabilizzazione per la presenza di estese superfici asfaltate e risulta attrezzata di
una rete scolante artificiale propria.
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2.3. Assetto idrostratigrafico
Secondo il modello concettuale dell’acquifero fino ad oggi adottato a scala regionale e ben
rappresentato nella specifica bibliografia, il sistema acquifero della pianura parmense (Bacino
Idrografico della Pianura Padana Parmense) è pressoché coincidente con l’intero edificio
sedimentario alluvionale, costituito da corpi geologici a granulometria ghiaiosa e sabbiosa di età
quaternaria, appartenenti all’Unità Idrostratigrafica delle conoidi pedeappenniniche e, per quanto
riguarda la bassa pianura, anche all’Unità del Po.
Le unità idrostratigrafiche che nell’area in esame affiorano in superficie, in termini di Gruppi
Acquiferi secondo il modello idrostratigrafico regionale proposto nell’ambito di “Riserve idriche
sotterranee della Regione Emilia - Romagna (ENI-AGIP, 1988, edito dalla R.E.R.)”, sono di
pertinenza del Gruppo Acquifero A, qui diversificato nei suoi Complessi Acquiferi.
In particolare, l’assetto litostratimetrico è caratterizzato dalla presenza in superficie di alluvioni
prevalentemente fini, argille e limi e termini intermedi, in orizzonti lenticolari talora includenti
livelli di sabbie limose e limi sabbiosi e di argilla organica, fino a circa 15-20 m, che ricoprono un
substrato a sabbie fini, talora limose che con l’aumentare della profondità diventano grossolane
monogranulari, con base sita a 40-45 m da p.c.
La successione litostratigrafica continua poi con un potente pacco argilloso, in cui localmente
possono essere inglobate piccole lenti sabbiose, tra i 40-45 m e i 85-95 m da piano campagna; a
profondità maggiori si individuano, fino a circa 110-120 m di profondità ancora sabbie a
granulometria variabile, talora associate a ghiaietto.
L’assetto idrogeologico locale del primo sottosuolo risulta, di conseguenza, così costituito:
• Complesso acquifero superficiale A0 (Acquifero freatico della bassa pianura): localizzato
nel banco argilloso-limoso presente sino a circa 15-20 di profondità, ospita una falda a pelo
libero, talora sospesa, caratterizzata da condizioni di filtrazione e valori di portata da bassi
a molto bassi, talora pressoché nulli. Detta falda presenta livelli variabili stagionalmente,
strettamente connessi alle curve delle precipitazioni e dai livelli idrometrici dei canali
presenti, con minimi nei periodi siccitosi e massimi in concomitanza ad altezze
idrometriche elevate o di precipitazioni prolungate;
• Complesso acquifero A1 (Acquifero confinato superiore di pianura alluvionale padana):
rappresentato dalle sabbie ad elevata permeabilità presenti localmente tra 15-20 m da p.c.,
fino a 40-45 m in cui ha sede una falda confinata in relazione ai depositi sovrastanti;
• Complesso confinato A2 (Acquifero confinato di pianura alluvionale padana): localizzato
nell’orizzonte sabbioso eterometrico attorno ad 80 m da p.c.
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Come accennato nel capitolo precedente la ricarica, per gli acquiferi significativi (Complessi
acquiferi A1 ed A2), avviene per filtrazione profonda da monte.
Secondo la Carta della piezometria riportata in Tav. 4, stralcio della “Carta Idrogeologica” del
PSC comunale di Torrile, riferita al Gruppo Acquifero A, la direzione di deflusso sotterraneo
(ricostruita considerando il valore massimo del periodo di osservazione 1889-2001) risulta
orientata verso N-NE con un valore medio del gradiente idraulico i (definito come perdita di carico
per unità di lunghezza ), per l’area considerata, pari a circa 0,2%; confrontando la piezometria di
Tav. 4 con quella riscontrata per i piezometri intercettanti il Complesso Acquifero A1 nelle due
campagne di monitoraggio (Tavv. B e D, All. 1) si conferma, come in passato, il medesimo valore
di gradiente idraulico sebbene con falda orientata circa S-N; si sottolinea, tuttavia, come le
differenze rilevate possono essere imputabili sia alla diversa scala di approccio alla tematica
(provinciale per la tavola del PSC del Comune di Torrile, prettamente locale e legata a pochi punti
di controllo quella proposta in All. 1) che a variazioni di direzione di deflusso, possibili per una
finestra temporale annuale, in relazione a differenti condizioni di alimentazione. Si specifica,
inoltre, che le quote relative ai punti di monitoraggio realizzati nel 2010 sono state ricavate, dagli
scriventi, con riferimento ad un rilievo topografico della zona circostante la discarica (condotto nel
2004) nonché alla C.T.R.
L’analisi dei livelli idrostatici relativa al periodo di monitoraggio analizzato (Fig. 1) conferma il
trend della serie storica ovvero una sostanziale concordanza tra i trend d’innalzamento ed
abbassamento della falda in particolare per i piezometri profondi SCPz2, SCPz4, SCPz6, SCPz8 e
SCPz10 (Complesso acquifero A1), denotando comuni condizioni di alimentazione, con un range
di valori di soggiacenza, nel 2013, che oscillano tra i minimi rilevati in maggio di circa 2,00 m da
p.c. (periodo primaverile di massima ricarica delle falde) a massimi di circa 4,00-5,00 m. da p.c.
(periodo estivo/inizio autunnale caratterizzato da scarsi apporti meteorici); da notare, nel 2013, il
generale innalzamento dei livelli piezometrici rispetto alle annate 2011 e 2012, conseguenza di
una maggiore ricarica delle falde idriche direttamente collegata ad un aumento degli apporti
meteorici nell’anno passato.
La falda freatica attestata nel complesso A0 (Acquifero freatico della bassa pianura) conferma,
sulla base delle elaborazioni condotte dagli scriventi (vd. Tav. A e C ,All. 1) e come già rilevato in
passato, una direzione di deflusso sotterraneo generalmente differenziata rispetto alla falda
profonda (orientazione più spiccatamente WSW-ENE), evidenziando locali variazioni in relazione
alle condizioni stagionali funzione sia degli apporti meteorici che, soprattutto, dei livelli idrici del
sistema idrico superficiale (anche irriguo), supportando la non correlazione diretta fra i due
complessi acquiferi in questione.
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Tale generale differenziazione risulta confermata dall’andamento delle soggiacenze rilevate nei
piezometri a monitoraggio del Complesso acquifero superficiale A0 (SCPz1, SCPz3, SCPz5,
SCPz7 e SCPz9 e SCPz11) che evidenziano valori di soggiacenza della falda generalmente minori
(Fig. 2); da segnalare l’anomalo livello freatico rilevato nel Pz1 nel dicembre 2013 (situazione già
rilevata nel dicembre 2012 e presumibilmente da correlarsi a periodi caratterizzati da intense
precipitazioni), non utilizzato nelle elaborazioni cartografiche .
In relazione alla vulnerabilità degli acquiferi, per la Tav. 6 “Carta degli indirizzi per la tutela delle
acque” del P.T.C.P. della Provincia di Parma, Approfondimento in materia di tutela delle acque,
variante approvata con Delibera di Consiglio Provinciale n°118 del 22/12/2008 l’area in esame è
classificata come Poco vulnerabile (Tav. 5).
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Punt i d i
p rel ievo
Prof. piez.
(m da p.c.)
Ub. filtri
(m da p.c.)
Altezza
b.t.da pc
(m)
p.c. m
s.l.m. 29/01/13 14/02/13 12/03/13 19/04/13 28/05/13 21/06/13 03/07/13 12/08/13 30/09/13 31/10/13 26/11/13 19/12/13
ScPz 2 25.0 15-25 0.60 29.409 4.12 4.04 3.52 2.67 1.80 3.31 3.61 4.55 4.32 3.89 3.85 3.92
ScPz 4 24.5 15,5-24,5 0.60 29.281 3.72 3.59 3.11 2.39 1.65 2.73 3.01 4.10 3.77 3.41 3.36 3.51
ScPz 6 29.5 19,5-28,5 0.65 29.850 4.67 4.53 4.10 3.37 2.45 3.92 4.31 5.21 5.03 4.70 4.54 4.60
ScPz 8 26.5 16,5-25,5 0.95 29.409 3.99 3.83 3.33 2.46 1.61 3.04 3.26 4.16 4.00 3.58 3.65 3.72
ScPz 10 25.0 15,0-24,0 0.93 29.800 4.07 3.94 3.39 2.54 1.65 3.04 3.30 4.26 4.12 3.76 3.61 3.69
Soggiacenze da p.c.
0.00
1.00
2.00
3.00
4.00
5.00
6.00
7.00
01/0
8/2
010
31/0
8/2
010
30/0
9/2
010
30/1
0/2
010
29/1
1/2
010
29/1
2/2
010
28/0
1/2
011
27/0
2/2
011
29/0
3/2
011
28/0
4/2
011
28/0
5/2
011
27/0
6/2
011
27/0
7/2
011
26/0
8/2
011
25/0
9/2
011
25/1
0/2
011
24/1
1/2
011
24/1
2/2
011
23/0
1/2
012
22/0
2/2
012
23/0
3/2
012
22/0
4/2
012
22/0
5/2
012
21/0
6/2
012
21/0
7/2
012
20/0
8/2
012
19/0
9/2
012
19/1
0/2
012
18/1
1/2
012
18/1
2/2
012
17/0
1/2
013
16/0
2/2
013
18/0
3/2
013
17/0
4/2
013
17/0
5/2
013
16/0
6/2
013
16/0
7/2
013
15/0
8/2
013
14/0
9/2
013
14/1
0/2
013
13/1
1/2
013
13/1
2/2
013
ScPz 2
ScPz 4
ScPz 6
ScPz 8
ScPz 10
Fig. 1: Misure soggiacenza falda da p.c. corredate da grafico (Complesso Acquifero A1)
Amministrazione Comunale di Torrile GEOSTUDI S.r.l. Monitoraggio viabilità interna ed esterna della discarica di San Polo di Torrile (PR) – Anno 2013 AMID/59/P
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Punt i d i p relievoProf. piez.
(m da p.c.)
Ub. filtri
(m da p.c.)
Altezza
b.t.da pc
(m)
p.c. m
s.l.m.
Diametro
piez. (dm)29/01/13 14/02/13 12/03/13 19/04/13 28/05/13 21/06/13 03/07/13 12/08/13 30/09/13 31/10/13 26/11/13 19/12/13
ScPz 1 8.0 2-8 0.60 29.418 0.78 1.94 1.65 1.22 1.00 0.95 2.64 2.74 3.01 2.78 2.09 0.35 2.70
ScPz 3 8.0 2-8 0.60 29.369 0.78 0.95 0.71 0.33 0.31 0.33 0.55 0.94 2.02 1.80 1.14 1.18 1.40
ScPz 5 8.0 2,5-7,5 0.62 29.850 1.01 1.57 1.51 1.43 1.38 1.18 1.25 1.25 1.63 1.59 1.66 1.88 2.02
ScPz 7 8.0 2,5-7,5 0.9 29.418 1.01 3.28 3.15 3.08 2.95 2.50 2.52 2.54 2.84 2.81 2.75 2.83 2.86
ScPz 9 8.0 2,5-7,5 0.7 29.850 1.01 1.13 1.04 0.95 0.93 0.80 0.86 0.87 1.21 1.14 1.11 1.19 1.34
ScPz 11 8.0 2,5-7,5 0.9 29.800 1.01 0.95 0.74 0.61 0.69 0.68 1.07 1.53 2.85 2.63 2.02 1.86 2.08
Soggiacenze da p.c.
0.00
1.00
2.00
3.00
4.00
5.00
6.00
7.00
01/0
8/2
010
31/0
8/2
010
30/0
9/2
010
30/1
0/2
010
29/1
1/2
010
29/1
2/2
010
28/0
1/2
011
27/0
2/2
011
29/0
3/2
011
28/0
4/2
011
28/0
5/2
011
27/0
6/2
011
27/0
7/2
011
26/0
8/2
011
25/0
9/2
011
25/1
0/2
011
24/1
1/2
011
24/1
2/2
011
23/0
1/2
012
22/0
2/2
012
23/0
3/2
012
22/0
4/2
012
22/0
5/2
012
21/0
6/2
012
21/0
7/2
012
20/0
8/2
012
19/0
9/2
012
19/1
0/2
012
18/1
1/2
012
18/1
2/2
012
17/0
1/2
013
16/0
2/2
013
18/0
3/2
013
17/0
4/2
013
17/0
5/2
013
16/0
6/2
013
16/0
7/2
013
15/0
8/2
013
14/0
9/2
013
14/1
0/2
013
13/1
1/2
013
13/1
2/2
013
ScPz 1
ScPz 3
ScPz 5
ScPz 7
ScPz 9
ScPz 11
Fig. 2: Misure soggiacenza falda da p.c. corredate da grafico (Complesso Acquifero A0)
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3 – MODALITA’ DI PRELIEVO
Le campagne di monitoraggio idrochimico per l’anno 2013, riassunte nella tabella sottostante, si
sono svolte come da programma descritto in premessa e sono consistite nell’esecuzione dei
prelievi e delle successive analisi sui campioni di acqua sotterranea rappresentativi dei piezometri
costituenti la rete di monitoraggio.
Giugno 2013 Giugno 2013 Novembre 2013 Novembre 2013
Campionamento dei
piezometri SCPz2,
SCPz4, SCPz8,
SCPz10 come da
programma di
monitoraggio a cura
di IREN S.p.A.
Campionamento dei
piezometri SCPz1,
SCPz3, SCPz5,
SCPz6, SCPz7, SCPz9
e SCPz11 come da
programma di
monitoraggio a cura di
Geostudi S.r.l.
Campionamento dei
piezometri SCPz2,
SCPz4, SCPz8,
SCPz10 come da
programma di
monitoraggio a cura
di IREN S.p.A.
Campionamento dei
piezometri SCPz1,
SCPz3, SCPz5,
SCPz6, SCPz7, SCPz9
e SCPz11 come da
programma di
monitoraggio a cura di
Geostudi S.r.l.
Analisi dei parametri
riportati in Cap. 1,
Tab. 2, a cura di
IREN S.p.A.
Analisi dei parametri
riportati in Cap. 1,
Tab. 1, a cura del
Laboratorio Savi
incaricato dal Comune
di Torrile
Analisi dei parametri
riportati in Cap. 1,
Tab. 2, a cura di
IREN S.p.A.
Analisi dei parametri
riportati in Cap. 1,
Tab. 1, a cura del
Laboratorio Savi
incaricato dal Comune
di Torrile
I prelievi a cura di Geostudi S.r.l. sono stati condotti attenendosi alle procedure di cui alle norme
EPA (Documento EPA/540/S-95/504 – Aprile 1996), ovvero secondo la tecnica “low flow”
definita anche “Metodo statico prolungato”, che consente di operare con il minor disturbo
possibile nei confronti dell’acquifero, garantendo il campionamento, di una porzione idrica
rappresentativa della falda in esame.
Si è quindi operato con l’obiettivo di ottenere un abbassamento minimo del livello dinamico della
falda prelevando acqua con portate < 0.5 l/min, ed eseguendo i campionamenti non prima che il
pH, il potenziale redox, la temperatura, la conducibilità e l’ossigeno disciolto dell'acqua emunta,
rilevati mediante apparecchiature per misurazioni in situ, si stabilizzassero (vd. Verbali di prelievo
e Certificazione ACCREDIA Strumentazione per le Analisi in Sito in All. 2).
Nell’ambito della gestione complessiva dei risultati analitici, come richiesto nella lettera di ARPA
del 31/05/2011 Protocollo PgPr.11.6270, al fine di uniformare ed ottimizzare il metodo
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concernente le attività di controllo, soprattutto per una migliore comparazione dei risultati, sono
state adottate le medesime tecniche di gestione del campione, ovvero, analogamente a quanto
riportato da IREN ed in accordo con il laboratorio Savi responsabile delle analisi idrochimiche,
all’atto del campionamento il trattamento dei campioni è consistito nell’esecuzione di
filtrazione/acidificazione (vd. Verbali di prelievo di All. 2).
4 – IDROCHIMICA
Le considerazioni di seguito espresse, relative alle analisi chimiche delle acque sotterranee
eseguite nel 2013e riassunte nelle tabelle di All. 3 unitamente ai certificati analitici, sono riferite ai
limiti previsti dal D. Lgs 152/06; la maggiore comparabilità in termini di concentrazioni
riscontrata nelle analisi idrochimiche svolte dai due laboratori a partire dal 2011 (vd. pag. 2 tabelle
monitoraggio viabilità esterna discarica in All. 3) è da riportare all’omologazione dei sistemi di
campionamento descritta nel paragrafo precedente.
Si premette che parametri sensibili come IPA, Cromo totale, Cromo VI, Cadmio e Mercurio sono
sempre stati rilevati in concentrazioni prossime od inferiori ai limiti di rilevabilità strumentale.
Il Piombo è risultato presente esclusivamente nel Pz 3 in Dicembre (non rilevato in quelle di
Settembre) con una concentrazione pari a 1,57 µg/l (C.S.C. pari a 10 µg/l) strettamente correlabile
ai valori già riscontrati in passato sui rimanenti piezometri (sia di monte che di valle).
L’Arsenico, presente con valori prossimi od inferiori ai limiti di rilevabilità sia nei piezometri di
monte (ScPz3, ScPz11 per l’Acquifero A0) sia di valle (ScPz1, ScPz5 per l’Acquifero A0 e ScPz6
per l’Acquifero A1; da considerare che nei rimanenti punti di controllo dell’Acquifero A1 tale
parametro non è ricercato perché non previsto dal set analitico indagato da IREN), presenta
concentrazioni inferiori alla C.S.C. e conferma la possibile presenza naturale di tale elemento negli
acquiferi a medio-bassa permeabilità in pressione (Zavatti et alii 1995), con prevalenza litologica
di sabbie e sabbie limose in ambienti riducenti con significative concentrazioni di ferro,
manganese, ammonio e sostanza organica quale quello oggetto di monitoraggio, come peraltro
esplicitato anche nella pubblicazione ARPA Emilia-Romagna “Presenza e diffusione dell’arsenico
nel sottosuolo e nelle risorse idriche italiane - Quaderni di ARPA 2005.
La presenza di sedimenti fini in grado di ospitare idrossidi di ferro potenzialmente ricchi in
arsenico adsorbito può provocare fenomeni di rilascio di arsenico in concomitanza a variazioni del
potenziale redox o a particolari condizioni chimico-fisiche (Fuller et al. 1993, Zavatti et al.1995,
Smedley e Kinniburgh 2002). A sostegno di tale ipotesi si segnala la presenza dell’Arsenico in
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punti di controllo posti a monte del sito oggetto di studio, intercettanti l’Acquifero A1 e
campionati dagli scriventi per conto del Comune di Torrile.
Come da comunicazione ARPA del 05.05.2010 prot. 5214, il commento ai rimanenti parametri
idrochimici viene proposto suddividendo l’area monitorata in due zone.
VIABILITA’ ESTERNA DISCARICA
PZ MONTE
ACQUIFERO A0
PZ VALLE
ACQUIFERO A0
PZ MONTE
ACQUIFERO A1
PZ VALLE
ACQUIFERO A1
SCPz3 – SCPz9 SCPz5 – SCPz1 SCPz4 SCPz6-SCPz2
Per quanto riguarda l’acquifero A0 (Tav. A All.1), il SCPz9 di monte ed il SCPz5 di valle, rispetto
al tratto occidentale di Via Pasolini, confermano concentrazioni superiori ai limiti normativi per
Nichel e Solfati; risultano superiori ai limiti normativi anche le concentrazioni di Manganese e
Ferro (quest’ultimo rilevato solo nel ScPz5).
I rimanenti piezometri Sc Pz3 di monte e Sc Pz1 di valle, a monitoraggio del tratto più ad est,
presentano superamenti saltuari solo per Ferro e Manganese, con concentrazioni costantemente più
elevate per il Piezometro ScPz3 di monte; il comportamento differenziato rispetto alla precedente
coppia di piezometri si ritiene possa essere riconducibile, come già segnalato, a condizioni locali
di interazione con le acque superficiali anche per una non perfetta tenuta, nel tempo,
dell’isolamento sommitale (cementazione) dei piezometri più vecchi (SCPz1 ed ScPz3 – risalenti
al 2004 ), evidenziabile anche dalle minori concentrazioni di alcuni parametri (ferro, manganese,
conducibilità elettrica specifica, solfati - effetto diluizione) e dai picchi di livello del Pz1.
In riferimento alle freatimetrie di Tavv. A e C in All. 1, che evidenziano come i superamenti delle
C.S.C. riguardino sia punti di controllo di monte che di valle, è ragionevole supporre come le
criticità riscontrate non siano esclusivamente e strettamente riconducibili al centro di rischio
monitorato (viabilità) ma caratterizzino il tipo di acquifero e l’areale monitorato nel suo
complesso.
In particolare si sottolinea come il Nichel sia elemento assolutamente poco mobile nei depositi fini
a componente argillosa quali quelli costituenti il primo orizzonte monitorato e risulti presente in
elevate concentrazioni nella matrice dell’acquifero, sedimento derivante dalla disgregazione anche
di rocce ofiolitiche; è noto come le condizioni riducenti, legate alla natura argillosa dei terreni
quindi alla loro bassa permeabilità, possono favorire, come peraltro i ridotti valori di ph rilevati
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(vd. ScPz9 e ScPz5), la dissoluzione ionica ed il conseguente passaggio di ioni metallici dalla
matrice solida all’acquifero.
Per quanto attiene le elevate concentrazioni di solfati, rilevabili esclusivamente nei piezometri
superficiali, questi potrebbero essere riconducibili alle attività agronomiche condotte al contorno.
In merito a quanto sopra descritto occorre sottolineare come, per la quasi totalità dei piezometri
interessanti l’acquifero superficiale A0, non sia stata raggiunta al prelievo la stabilizzazione del
livello dinamico, pur adottando bassissime portate di prelievo, a conferma di come, tale sistema
acquifero superficiale, sia caratterizzato da condizioni di filtrazione e valori di portata da bassi a
molto bassi.
L’acquifero A1 (Tav. B All.1), monitorato a monte dal SCPz4 (monitoraggio IREN) ed a valle dal
SCPz6 (monitoraggio Geostudi) e dal SCPz2 (monitoraggio IREN) conferma valori superiori alle
C.S.C. solo per i parametri Ferro e Manganese; le concentrazioni elevate riscontrate per questi
elementi, riscontrate a partire dal 2011 sia nei punti di controllo di monte che di valle (vd.
piezometrie Acquifero A1 in Tavv. B e D di All. 1), sono tipiche per questi acquiferi confinati di
bassa pianura, a carattere anche riducente (vd. Potenziali redox negativi per il ScPz6 in entrambi i
prelievi), come ampiamente riscontrabile in bibliografia e riportato in seguito (es.: Relazione
Annuale 2000-01, Corpi idrici sotterranei – Amm. Prov. Di Parma – Assessorato Ambiente e
Difesa del Suolo).
VIABILITA’ INTERNA DISCARICA
PZ MONTE
ACQUIFERO A0
PZ VALLE
ACQUIFERO A0
PZ MONTE
ACQUIFERO A1
PZ VALLE
ACQUIFERO A1
SCPz3 – SCPz11 – SCPz 1 – SCPz7 SCPz4 – SCPz10 SCPz2 – SCPz8
Per quanto riguarda l’acquifero A0 (Tavv. A e C di All.1), il SCPz11 di monte ed il SCPz7 di
valle evidenziano, in entrambe le campagne, concentrazioni prossime o superiori alle C.S.C. per i
parametri Solfati, Nichel, e Manganese, situazione già riscontrata e descritta per il tratto di
viabilità esterna; il Ferro risulta superiore alla C.S.C. solo nel piezometro di monte ScPz11.
Le considerazioni in merito ai rimanenti piezometri Sc Pz3 di monte e Sc Pz1 di valle sono quelle
già espresse per il tratto di viabilità esterna; in particolare, per tali punti di controllo,come detto, i
dati idrochimici rilevati non possono escludere una diretta interazione con le acque
superficiali/meteoriche vedi viabilità esterna.
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Per quanto attiene le analisi fornite da IREN in merito al monitoraggio dei piezometri a controllo
dell’acquifero profondo A1 sotteso alla discarica (Tavv. B e D All.1), monitorato a monte da
SCPz4 e SCPz10 ed a valle da SCPz2 e SCPz8, si confermano valori superiori ai limiti di legge solo
per Ferro e Manganese, parametri, come già descritto per la viabilità esterna, attribuibili alle facies
idrochimiche tipiche di questi acquiferi, come evidenziato anche nella “Relazione Annuale 2000-
01, Corpi idrici sotterranei – Amm. Prov. Di Parma – Assessorato Ambiente e Difesa del Suolo”.
Si sottolinea, inoltre, come tali caratteristiche idrochimiche siano state riscontrate dagli scriventi,
sia in passato che attualmente, in piezometri monitoranti il medesimo acquifero ed ubicati
all’interno del territorio comunale di San Polo di Torrile e siano concordi con le risultanze di studi
condotti sul territorio in esame (“Studio idrogeologico per la tutela della acque sotterranee” nel
territorio del Comune di Torrile redatto in due fasi da Graham, ora Bureau Veritas S.p.A., e
Geostudi su commissione dall’Amministrazione comunale tra il 1995 ed il 1997).
Risulta importante ricordare che Ferro, Manganese ed Ammoniaca risultavano inseriti, per quanto
riguarda il Comune di Torrile, nel dispositivo di deroga alle concentrazioni massime ammissibili
previste dal D.P.R. 236/88 fissato con deliberazione del Consiglio Regionale n. 1386 del
10/02/1993.
In Fig.3 e Fig.4 vengono riportati estratti cartografici della pubblicazione ARPA sulle
concentrazioni medie di ferro ed arsenico tra il 1989 e 1998, a conferma di quanto esposto in
precedenza rispetto al quadro idrochimico locale.
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Fig.3 ARPA Emilia-Romagna “Presenza e diffusione dell’arsenico nel sottosuolo e nelle
risorse idriche italiane - Quaderni di ARPA 2005 - con riportata l’ubicazione del comune
Torrile (cerchio rosso)
Fig.4 ARPA Emilia-Romagna “Presenza e diffusione dell’arsenico nel sottosuolo e nelle
risorse idriche italiane - Quaderni di ARPA 2005 con riportata l’ubicazione del comune
Torrile (cerchio rosso)
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5 – CONCLUSIONI
Le attività di monitoraggio condotte per l’anno 2013 relativamente alla rete di controllo della
viabilità interna ed esterna della discarica di San Polo di Torrile non hanno rilevato , in
riferimento alle direzioni preferenziali di deflusso evidenziate con le ricostruzioni
freatimetriche/piezometriche, sostanziali scostamenti rispetto alla situazione pregressa, nota dai
precedenti controlli, che andrà verificata nel tempo con il prosieguo del monitoraggio.
In merito al perdurare delle anomalie riscontrate nei due piezometri superficiali ScPz1-ScPz3 si
consiglia, la riperforazione di almeno uno dei punti di controllo al fine di verificarne i nuovi valori
e consentire una migliore, più dettagliata, valutazione delle cause.
Analogamente, i dati forniti da IREN circa il controllo dell’acquifero profondo sotteso alla
discarica, per i parametri ricercati, hanno rilevato alterazioni riconducibili alle facies idrochimiche
tipiche dei sistemi acquiferi locali (Ferro e Manganese), situazione evidenziata anche nella Nota
tecnica ARPA alla Discarica di Torrile aggiornata al 31/12/2012, trasmessa p.c. al Comune di
Torrile via PEC.
Parma, Marzo 2013
per Geostudi s.r.l.
Dott. Geol. Marco Vannucchi Dott. Geol. Lorenzo Negri
Amministrazione Comunale di Torrile GEOSTUDI S.r.l. Monitoraggio viabilità interna ed esterna della discarica di San Polo di Torrile (PR) – Anno 2013 AMID/59/P
ELABORATI CARTOGRAFICI
Amministrazione Comunale di Torrile GEOSTUDI S.r.l. Monitoraggio viabilità interna ed esterna della discarica di San Polo di Torrile (PR) – Anno 2013 AMID/59/P
ALLEGATO N°1
FRATIMETRIE ACQUIFERO A0
PIEZOMETRIE ACQUIFERO A1
Amministrazione Comunale di Torrile GEOSTUDI S.r.l. Monitoraggio viabilità interna ed esterna della discarica di San Polo di Torrile (PR) – Anno 2013 AMID/59/P
ALLEGATO N°2
VERBALI DI PRELIEVO
CERTIFICAZIONE ACCREDIA STRUMENTI DA
CAMPO
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ALLEGATO N°3
CERTIFICATI ANALISI IDROCHIMICHE
TABULATI RIASSUNTIVI