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COMUNE DI NUORO
____________
CONSIGLIO COMUNALE
DEL
15 LUGLIO 2019
Legenda: ... = Frase incompleta (...) = Parola o frase non comprensibile (***) = Registrazione interrotta
I . D . N . S.n.c. Istituto Dattilografico Nuorese
di Uscidda Agostina & Co. Sede legale: Via Mannironi, 125
/FAX 0784/203726 Sede operativa: Via Nonnis, 41 0784/264048 – FAX 0784/260636
08100 – N U O R O E-MAIL: [email protected]
Servizi di resocontazione stenotipica in simultanea
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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INDICE DEGLI INTERVENTI
• PRESIDENTE 10 • CONSIGLIERA SANNA 10 • ASSESSORA.... 12 • PRESIDENTE 13 • SINDACO 13 • PRESIDENTE 14 • CONS. SIOTTO M. 14 • PRESIDENTE 15 • ASS. ROMAGNA 15 • PRESIDENTE 16
PUNTO UNO O.D.G.: REGOLA-MENTO ACCESSO CIVICO. AP-PROVAZIONE. 16
• ASSESSORA BOI 16 • PRESIDENTE 26 • CONS. MANCA 26 • PRESIDENTE 27 • SEGRETARIO 27 • ASSESSORA BOI 27 • PRESIDENTE 28 • CONS. MANCA 28 • PRESIDENTE 30 • CONS. BRODU 30 • PRESIDENTE 32 • CONS. FADDA F. 32 • PRESIDENTE 33 • CONSIGLIERA ZEDDE 33 • PRESIDENTE 34 • CONS. SANNA 34 • PRESIDENTE 34 • CONS. BRODU 34 • CONSIGLIERA CAMARDA 34 • PRESIDENTE 35 • CONS. FADDA P. 35 • CONS. MONTESU 35
• CONSIGLIERA ZEDDE 36 • PRESIDENTE 36
PUNTO TRE O.D.G.: REGOLA-MENTO DEL SISTEMA INTE-GRATO DEI CONTROLLI INTER-NI - APPROVAZIONE MODIFI-CHE 36
• ASSESSORA BOI 36 • PRESIDENTE 38 • CONS. BRODU 38 • ASSESSORA BOI 39 • CONS. BRODU 39 • ASSESSORA BOI 40 • CONS. MANCA 40 • ASSESSORA BOI 41 • SEGRETARIO 41 • CONSIGLIERA ZEDDE 42 • PRESIDENTE 42 • ASS. COCCO 42 • ASS. COCCO 43 • CONS. MANCA 44 • ASS. COCCO 45 • CONSIGLIERA MORONI 45 • PRESIDENTE 45
PUNTO QUATTRO O.D.G.: MO-ZIONE: ISTITUZIONE COMMIS-SIONE POLITICHE GIOVANILI. 45
• CONSIGLIERA CAMARDA 45 • CONS. SIOTTO M. 46 • ASSESSORA ROMAGNA 47 • CONSIGLIERA CAMARDA 48 • CONS. MANCA 49 • CONS. FADDA F. 50 • CONS. BRODU 51
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
3
• CONS. ZOLA 51 • CONSIGLIERA SANNA 52 • CONSIGLIERA ZEDDE 52 • CONS. MONTESU 53 • CONS. MANCA 53 • CONSIGLIERA CAMARDA 53
PUNTO CINQUE O.D.G.: MOZIO-NE: ISTITUZIONE CONSULTA DEGLI ANZIANI. 54
• CONSIGLIERA BRAU 54 • CONS. FADDA P. 55 • CONS. MONTESU 56 • CONS. FADDA F. 57 • ASSESSORA ROMAGNA 58 • PRESIDENTE 58
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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CONSIGLIERA SANNA:
INTERPELLANZA: Affidamento temporaneo ed urgente della concessione in
gestione dell’impianto natatorio di Farcana.
PREMESSO CHE:
- in data 28 giugno 2019 con Deliberazione n. 201 la Giunta Comunale ha
deliberato di procedere all’affidamento temporaneo del servizio di gestione
dell’impianto sportivo di Farcana, ovvero piscina scoperta e campo da calcetto;
- per facilitare l’affidamento temporaneo in gestione la Giunta ha deliberato di
riconoscere un importo complessivo al soggetto gestore di euro 20.000,00 di cui,
euro 12.000,00 per la gestione ed euro 8.000,00 per la copertura delle spese relative
alle utenze di acqua ed energia elettrica;
- ha deliberato altresì di consentire al soggetto gestore di incassare le tariffe di
ingresso che intende attuare, previa autorizzazione da parte del Comune;
- non essendo previsto l’impegno di spesa nel capitolo di bilancio, si dovrà
provvedere con successivo atto e previa deliberazione di variazione al bilancio;
CONSIDERATO CHE:
- la piscina di Farcana è rimasta chiusa e non fruibile dai cittadini nella stagione
estiva precedente (2018) in seguito a controversie con l’allora Gestore, protrattesi nel
tempo ma divenute significative nel marzo 2018 con una richiesta di risoluzione del
contratto di gestione;
- alla mancata apertura dell’impianto per la stagione 2018 furono, anche in una
Seduta consiliare di settembre 2018, addotte motivazioni e giustificazioni di tempi
non congrui e di verifiche dello stato di conservazione e manutenzione che potessero
consentire l’apertura per l’estate,
- nelle premesse della Delibera di Giunta n. 201 del 28/6/2019 si fa riferimento
all’interruzione del contratto di gestione prima dei termini, attraverso la
Determinazione dirigenziale n. 634 del 4 marzo 2019; e, nelle stesse premesse, si fa
riferimento a recenti interventi di manutenzione straordinaria;
- con la suddetta delibera l’Ente da in gestione un impianto sportivo di sua
proprietà pagando esso stesso per la gestione anziché ricevere un canone dal
gestore;
TUTTO CIO’ PREMESSO E CONSIDERATO, SI CHIEDE:
1. Quali cause, motivazioni e responsabilità hanno portato a questo grave
ritardo per cui, dopo oltre un anno, non si ancora è riusciti a fare un bando per
l’affidamento e, ad oggi, l’impianto di Farcana è ancora chiuso?
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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2. Quando e come sarà individuato il Gestore temporaneo dell’impianto?
3. Perché mai l’Ente da in gestione un impianto sportivo di sua proprietà,
pagando esso Ente le spese gestione?
4. Come sono stati calcolati i 20 mila euro da dare al Gestore temporaneo,
ovvero, (anche in assenza dello stesso) chi ha individuato e a cosa occorrono nel
dettaglio i 12 mila euro stabiliti per la “gestione” e come si è calcolata la cifra
forfettaria di 8 mila euro per le utenze?
ASS.RE RACHELE PIRAS.
Ho preparato delle memorie per poter rispondere puntualmente a tutte le
domande poste dalla Consigliera.
Si sta procedendo a consultare due ditte per l’affidamento temporaneo del
complesso sportivo Farcana sul Monte Ortobene; la durata stimata è di tre mesi ma
di fatto, date le difficoltà di riempimento dovute all’interruzione dell’acqua da
Abbanoa, questo ha rallentato il riempimento della piscina e quindi
conseguentemente ha spostato in avanti la data di apertura della piscina stessa.
Ad aggiungersi il maggio piovoso che ha impedito l’esecuzione dei lavori
straordinari di intervento sulla vasca, che non ha consentito l’esecuzione per tempo
di questi lavori. Tutto ciò ha causato uno slittamento e quindi ecco il perché del
ritardo.
Rispetto alle sue considerazioni dell’interpellanza quando dice: “in seguito a
controversie con l’allora gestore, protrattesi nel tempo ma divenute significative nel
marzo 2018 con una richiesta di risoluzione del contratto di gestione”, di fatto si tratta
della determina dirigenziale N. 634 del 4 marzo 2019, con la quale il dirigente
provvedeva ad una risoluzione anticipata del contratto per inadempienza da parte del
gestore.
Si tratta di un intervento avvenuto nel marzo 2019 e quindi prima non si poteva
né eseguire i lavori, né evidentemente affidare l’impianto a terzi. Questo era un
chiarimento.
Dicevamo che il costo complessivo è stato stabilito in 12.000 euro a base di
gara, oltre i ricavi determinati dallo sbigliettamento e dalle attività a supporto.
Il costo è stato considerato valutando il fatto che la gestione richiede una serie
di azioni e che il soggetto gestore dovrà garantire la presenza di personale
competente.
Il complesso sportivo in oggetto consiste in una piscina scoperta; un campo di
calcetto con annessi spogliatoi; dei fabbricati e delle aree a servizio dell’impianto
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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sportivo; un immobile ad uso abitativo quale alloggio del custode, che attualmente
non è in buone condizioni; delle attrezzature per la fruizione dell’impianto sportivo,
ombrelloni e sdraio; e tutta una serie di strumentazioni a servizio degli impianti.
Mediante l’affidamento per la durata di tre mesi, probabilmente adesso sarà
ancora meno, quindi quell’importo di 12.000 euro sarà riparametrato rispetto alla
durata di questo affidamento temporaneo diretto che è stato scelto come affidamento
temporaneo definito nel tempo, non pluriennale come è stato l’affidamento
precedente, nelle more di preparare il capitolato e quindi la gara per un affidamento
pluriennale che comprenderà tutto l’impianto sportivo di riferimento. In quel caso
piscina, campo di calcetto, campo da tennis e così via.
Alcuni riferimenti tecnici: la piscina ha una forma rettangolare e ha le seguenti
dimensioni 21 metri per 50, con profondità variabile da 1,10 a 1,70 per un totale di
1.050 metri quadri; in particolare la piscina di proprietà di quest’ente è destinata ad
un’utenza pubblica afferente al gruppo A1, cioè piscine propriamente dette.
La piscina è dotata di tutti gli impianti necessari per il suo funzionamento.
All’affidatario è chiesto di gestire tutta l’impiantistica con particolare attenzione alla
gestione delle acque e tutto quanto necessita per garantire la corretta fruizione della
piscina ai natanti, nonché gestire tutti gli impianti sportivi di pertinenza.
Nella struttura deve essere dato avvio ad attività ludico ricreative attraverso
l’apertura giornaliera costante dell’impianto e la conduzione dello stesso attraverso
personale all’uopo qualificato, con particolare attenzione a quello necessario per
l’attività nautica in piscina.
In funzione di tale specificità deve essere considerata quale necessaria la
presenza di assistenti bagnanti a bordo vasca in numero proporzionato ai metri
quadri della vasca, in rapporto quindi al numero dei bagnanti, secondo quanto
stabilito dalle disposizioni regionali.
Il personale deve altresì essere garantito in modo continuativo per tutto l’orario
di apertura al pubblico, per cui, per ragionare per le vie brevi, sono previsti due
bagnini nel turno della mattina e due nel turno del pomeriggio.
Quindi le analisi che l’ufficio ha fatto in termini di importi è legata anche a quelli
che sono i costi che il soggetto che prenderà in gestione e quindi ci consentirà
l’apertura della piscina, dovrà affrontare per tenerla aperta per un periodo brevissimo.
In particolar modo si deve tener conto del mantenimento delle condizioni di
sicurezza igienico sanitaria a tutela degli utenti, quindi del rispetto dei limiti di numero
massimo di bagnanti ammissibili nel rispetto della misura di un bagnante ogni 5 metri
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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quadri di specchio d’acqua, calcolato sul totale dei metri quadri della vasca presenti
nella stessa sezione; dell’adozione di sistemi o procedure atte a rilevare in ogni
momento il numero di frequentatori presenti nelle aree di riferimento, quindi si tratta
di costi da sostenere in merito alla sicurezza dei natanti, nonché a limitare l’accesso
di ulteriori utenti oltre il numero massimo consentito.
Campo di calcetto e annessi spogliatoi. Il complesso sportivo è dotato di un
campo di calcetto recentemente portato a nuovo dall’Amministrazione Comunale, lo
stesso è pienamente utilizzabile per la pratica sportiva e ludico ricreativa. Al gestore
è data la possibilità di utilizzo dello stesso rendendolo fruibile attraverso specifica
attività ai cittadini che volessero utilizzarlo.
La differenza tra i ricavi che l’affidatario incasserà e i costi che sosterrà
andranno ad un differenziale calcolato di circa 133 euro al giorno, quindi la cifra di
12.000 euro rapportata alle mensilità di affidamento sui 3 mesi è stata studiata in
funzione del supporto della perdita che il gestore in qualche modo dovrà sopportare
per aprire un impianto in via temporanea per i tre mesi.
Aree e fabbricati di pertinenza compreso immobile ad uso abitativo per custode
impianto.
L’affidatario ha in uso i fabbricati e le aree di pertinenza, sia l’impianto natatorio
che il campo di calcetto. Nelle stesse, una volta riordinate, viene data la possibilità di
utilizzo sia al servizio degli impianti sportivi, quindi piscina e campo di calcetto, sia
per le organizzazioni di attività culturali, ludico ricreative.
Nelle strutture sono presenti aree di servizio sia per la piscina che il campetto
sportivo, quindi spogliatoi, docce, servizi igienici utili per la corretta fruizione
dell’impianto sportivo al pubblico.
Nelle strutture sia interne che esterne è data la possibilità al gestore di attivare
servizi inerenti ad attività di somministrazione di bevande e alimenti e cibi precotti. A
tal fine a completo suo rischio l’affidatario dovrà dotarsi di licenze e attrezzature che
permettano la regolare attività anche al fine della sicurezza alimentare e sanitaria
così come previsto dalle leggi in materia.
Cioè, per intenderci, tutta quell’area che diversamente era ammessa a
disposizione per la ristorazione viene meno; non è messa a disposizione se non
eventualmente come deposito magazzino di un eventuale box che il soggetto gestore
eventualmente metterà a disposizione.
Quindi diciamo che vengono meno diverse voci di ricavo che invece avrebbero
potuto tradursi in una manifestazione di interesse con un importo a bando di gara
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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senza alcun contributo da parte dell’ente.
L’impianto natatorio recentemente sistemato e pienamente funzionante è
messo a completa disposizione dell’affidatario. Il gestore è tenuto alla custodia,
manutenzione e funzionamento degli impianti presenti, quindi elettrici, idrici e fognari,
in particolar modo dovrà provvedere al regolare funzionamento dell’impianto di
clorazione delle pompe di sollevamento. Anche questo costituisce una voce
importante di costo che il gestore dovrà sostenere.
Quindi relativi quadri e apparati elettrici, verifica dei sistemi idraulici di carico e
scarico con ispezione anche per accertare ed eliminare eventuali perdite.
Ricordo che – c’è qui l’Assessore ai Lavori Pubblici - l’impianto è stato oggetto
di quei lavori di manutenzione straordinaria, credo che ci fossero difficoltà rispetto
alla tenuta della capienza di metri cubi d’acqua e questo problema è stato
pienamente risolto.
Per la determinazione di questo importo, premesso che l’obiettivo di questa
Amministrazione è quello di rendere fruibile l’impianto e quindi di garantire un po’ di
refrigerio alla calura estiva per i propri cittadini, i costi, la formazione dell’importo è
legato a tutta una serie di figure professionali di cui il gestore dovrà dotarsi.
Per esempio un manutentore relativamente agli impianti del complesso
sportivo, con particolare attenzione alla gestione della piscina; assistenti bagnanti in
numero proporzionato all’utenza messa alla fruizione dell’impianto sportivo nautico,
personale che deve essere abilitato dalla sezione di salvamento della Federazione
Italiana Nuoto, ovvero munito di brevetto di idoneità per salvataggi a mare rilasciati
da società utilizzata dal Ministero della Marina Mercantile, nei modi stabiliti dal testo
dell’articolo 110 e dalla circolare ministeriale N. 16 del 15 febbraio 1951 modificata
dall’articolo 20 del DM 10 settembre 86 e successive eventuali modificazioni.
L’assistente bagnanti deve operare per l’intero orario di apertura.
Si tenga conto che nella delibera di Giunta, la N. 201 del 28 giugno 2019 quale
atto di indirizzo alla dirigente per il bando di gara per la piscina di Farcana, la Giunta
ha voluto esprimere una sorta di definizione di tariffa calmierante rispetto a quella
che era legata al contratto della società che gestiva precedentemente la piscina.
Nel contratto di affidamento del capitolato speciale - poi Consigliera se desidera
posso anche lasciarle copia - le tariffe stabilite sul nuoto libero per esempio il costo
intero del biglietto giornaliero era pari a 15 euro, che abbiamo ritenuto al momento
eccessivo, considerando che se la piscina deve essere un’alternativa al mare per
quanto riguarda i cittadini nuoresi che non possono permettersi per vari motivi di
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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andare al mare, risulta essere abbastanza cara, nel senso che se si tratta di 15 euro
a persona, facendo due calcoli una famiglia con 4 componenti andrebbe a spendere
50 euro al giorno.
In questo modo con la delibera di Giunta si è stabilito un prezzo politico
popolare intorno ai 5 euro, dovrebbe essere tra i 5 e i 7 euro una tariffa che dovrebbe
consentire il maggior numero di presenze nella piscina stessa.
Oltre il manutentore e gli assistenti bagnanti avremo bisogno di istruttori nuoto,
soprattutto in presenza di attività natatoria che richiede il servizio di istruzione al
nuoto; l’addetto all’assistenza generica e vigilanza, il quale dovrà occuparsi sia
dell’accettazione degli utenti, della segreteria e della vigilanza fuori dalla vasca, con
particolare riferimento alla vigilanza sul comportamento degli utenti e al rispetto del
regolamento per l’utilizzo degli spazi.
Figure di sostegno qualificate in caso di presenza di persone con disabilità;
personale per la pulizia igienica e il decoro del complesso sportivo e per la custodia;
una figura di coordinamento responsabile dell’intera attività gestionale e di
funzionamento del complesso sportivo Farcana Monte Ortobene.
Le professionalità impiegate dovranno prestare servizio per la durata dei tre
mesi e devono coprire in maniera adeguata l’orario giornaliero di apertura del
complesso sportivo, soprattutto durante l’apertura al pubblico. Il personale dovrà
essere remunerato tenendo conto delle pattuizioni previste nei contratti collettivi
nazionali di settore.
Dovrà inoltre essere garantita la costante manutenzione ordinaria dell’impianto
sportivo con particolare attenzione alla piscina.
Il Comune di Nuoro, in considerazione della notevole spesa dovuta al primo
riempimento della vasca, assicurerà al soggetto gestore al momento della consegna
dell’impianto il riempimento della stessa. Sono tuttavia a carico del gestore tutte le
spese inerenti i tributi comunali.
All’affidatario viene altresì dato in uso le attrezzature presenti nel complesso
sportivo, sdraio e ombrelloni, nella consistenza e stato di fatto che può essere
rilevato già in fase di sopralluogo.
L’importo complessivo dell’affidamento è fissato per tutta la durata dei tre mesi
in euro 12.000, compreso IVA se dovuta. Tale importo è comprensivo del costo del
personale, di tutti i costi di gestione del complesso sportivo affidato, compresi gli
oneri per la sicurezza e ogni altro onere derivato dalla gestione, con esclusione delle
spese relative alle utenze fino all’ammontare di euro 8.000, che è stato calcolato in
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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base ad uno storico, rapportato ai mesi di affidamento diretto.
Superato tale importo - cioè l’importo di 8 mila - la differenza sarà addebitata al
soggetto gestore quale maggior onere per i costi delle utenze determinate nel
periodo di affidamento.
All’affidatario è altresì concessa la possibilità quale maggior valore di usufruire
delle tariffe determinate per l’accesso al complesso sportivo. Tariffe che dovranno
essere sottoposte all’esame ed approvazione del Comune di Nuoro prima di essere
applicate ai cittadini.
Le stesse dovranno essere previste considerando prezzi non elevati per la
cittadinanza che usufruisce degli impianti con particolare attenzione agli spazi adibiti
a piscina e relax.
E’ altresì concesso all’affidatario di poter attivare iniziative sportive, culturali
ludico ricreative, nonché attività di ristoro con possibili entrate che potranno essere
dallo stesso incamerate.
PRESIDENTE
La parola alla Consigliera Sanna.
CONSIGLIERA SANNA
Grazie Assessore, parto dall’ultima risposta che mi ha dato riguardo alle tariffe,
perché in realtà nella delibera 201 del 28 giugno 2019 si dice testualmente: “di
consentire al soggetto gestore, oltre all’importo sopraddetto di incassare le tariffe di
ingresso che intende attuare previa autorizzazione da parte di questo ente”. Quindi
non c’erano elementi di fissazione da parte vostra delle tariffe, tant’è vero che quello
che chiedo è questo: dato che avete deciso, come lei mi dice, di abbassarle dalle
precedenti 15 circa della gestione precedente ai 5 euro, non ne fate però menzione
nella delibera.
Tra l’altro mi sono sorpresa perché dandola in affidamento così, a tutti i costi
pur di aprire, anche se in condizioni oltre che non ottimali mi sembrano abbastanza
disastrose, non stabilivate voi la tariffa.
A questo punto non capisco nemmeno come abbiate potuto fare il calcolo dei
133 euro di differenza, visto che non c’è ancora una tariffa stabilita.
Le chiedo poi cortesemente di darmi questi allegati che mancano nella delibera,
perché la delibera così spoglia non menziona assolutamente queste tariffe.
Comunque non sono soddisfatta, non mi ha risposto alla prima domanda sulle
cause, le motivazioni e le responsabilità che hanno portato ad un grave ritardo non
nella mancata apertura di adesso, ma nel grave ritardo per cui non si è proceduto ad
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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un bando di affidamento.
Lei mi cita la rottura della condotta di Abbanoa che ha impedito il riempimento
della piscina, mi cita il maggio piovoso, però in realtà già l’11 settembre scorso si
discusse in quest’aula un’interrogazione inerente la piscina e anche la determina
dirigenziale con la quale si revoca la gestione in via ufficiale al soggetto precedente
non è la N. 534 come citato in delibera ma è la N. 634 del 2019.
Ho anche il verbale stenotipico con le parole del Sindaco, la comunicazione di
recesso da parte del gestore precedente avviene a marzo 2018, non a marzo 2019,
quindi Abbanoa che si rompa la condotta e le piovosità di maggio non rispondano al
perché non siate riusciti in un anno e mezzo a fare un bando per un affidamento
pluriennale con tutti i canoni che lei mi ha elencato.
Lei mi elenca i canoni di una gestione pluriennale. Diciamo che siete arrivati in
emergenza, non vi siete occupati perché l’obiettivo fruibilità per i cittadini se si arriva
a fare una delibera il 28 giugno evidentemente non era nelle vostre intenzioni, quindi
avete semplicemente cercato di tamponare, per quanto mi riguarda, una situazione di
emergenza.
Lei non mi risponde al perché non avete fatto il bando, la rottura di Abbanoa è
di due settimane fa. Poi non mi risponde nemmeno a quando e come sarà
individuato il gestore temporaneo, perché mi dice che avete consultato due ditte ma
come? Le avete contattate voi, si sono proposte? Come saranno selezionate?
Anche questo non risponde assolutamente alla mia domanda. Oltre tutto per
quanto riguarda i rischi della gestione, è vero il gestore si deve occupare di far
funzionare l’impianto, però ci troviamo di fronte ad una gestione senza nessun rischio
d’impresa ed è una situazione secondo me assolutamente discriminante nei confronti
(l’ho già detto) di tutte le altre associazioni sportive che pagano regolarmente canoni
di locazione al Comune e costi di gestione.
Non so, in base agli elementi che lei mi ha dato non mi ritengo soddisfatta dalle
sue risposte; ribadisco che non siete proprio stati in grado di fare un nuovo bando per
l’affidamento di Farcana, un bando pluriennale che ne garantisce la fruibilità, che
garantisse anche l’attività degli agonisti nuoresi che sono costretti ad andare in altre
province della piscina, Ottana, abbiamo un’unica strada di agonisti natatori e vanno
ad Ottana.
Oggi è 15 luglio, la piscina è ancora vuota, il gestore non è stato individuato, il
prezzo non è stato stabilito, quindi io non posso fare altro che prendere atto di
questo.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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PRESIDENTE
Concluda.
CONSIGLIERA SANNA
Però non raccontate ai cittadini e a noi che avevate l’obiettivo della fruibilità,
perché i fatti dimostrano che avete fatto tutto tranne che occuparvene.
PRESIDENTE
La parola all’Assessora se vuole controreplicare.
ASSESSORA....
Non mi sembra di non averle risposto per diversi motivi. Innanzitutto lei fa
riferimento ad una risoluzione del marzo 2018, io ho davanti a me una determina
dirigenziale per inadempienza del vecchio gestore per mancato pagamento dei
canoni e mancata voltura delle utenze da parte del vecchio gestore del marzo 2019.
Stiamo parlando del marzo 2019. Io rispondo, poi se lei ha bisogno di qualsiasi
altro chiarimento anche dopo possiamo mettere a disposizione tutte le carte, non c’è
nessuna difficoltà, però per onestà intellettuale ribadisco che la determina
dirigenziale è la N. 634 del marzo 2019 e ce l’ho qui a disposizione.
Ci sarà anche un tempo in cui si cercherà di trovare delle soluzioni con un
gestore, cercandone di capire probabilmente quali sono state e quali erano le
difficoltà affrontate. Io ho davanti a me però una risoluzione del contratto del 4 marzo
2019, lei capisce bene che nessun intervento può essere fatto quando c’è un
impianto affidato a terzi.
Peraltro un impianto affidato per 15 anni, perché era un affidamento
pluriennale, non temporaneo. Quindi ribadisco anche il concetto che la fruibilità
dell’impianto, per cui stiamo mettendo l’impianto a disposizione dei cittadini è
garantita. Perché lei mi dice che la situazione è disastrata? Sono stati fatti tutti gli
interventi di lavori straordinari per rendere l’impianto fruibile dai cittadini in totale
sicurezza.
Il ritardo, se di ritardo si può parlare, da marzo 2019 al 10 luglio, perché ci sono
anche i tempi, abbiamo fatto i lavori straordinari... i lavori straordinari di rifacimento
del fondo della piscina non possono avvenire se piove, la piscina è scoperta non
coperta. Quindi il fatto che lei abbia in qualche modo sottovalutato le condizioni
meteorologiche, per me non ha nessun significato, perché i lavori sono stati eseguiti
dopo che sono avvenute queste criticità, adesso siamo in una fase finale.
Questo per quanto riguarda il ritardo di cui lei lamenta. Per quanto riguarda
l’affidamento diretto anche qua ho risposto ampiamente, ho parlato di un affidamento
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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diretto, di un affidamento temporaneo, un affidamento dietro una procedura
negoziata semplificata, una procedura che dà al dirigente degli indirizzi specifici e di
cui la dirigente valuta, secondo i percorsi amministrativi, in completa autonomia dalla
politica, perché la politica chiede che l’impianto venga aperto, gli amministrativi e la
gestione valutano qual è il modo migliore affinché ciò accada. Questo tengo a
sottolinearlo.
Concludo dicendo che lei parla di affidamento in modo tale che l’impresa possa
agire senza rischio, non credo assolutamente perché le ho elencato tutti quelli che
sono i costi che il soggetto dovrà affrontare e quindi anche ritenere opportuno che le
tariffe vengano incamerate dal soggetto che andrà a gestire la piscina con prezzi
calmierati per rendere la piscina fruibile ad una vasta platea di utenti.
Ho terminato qua, se poi ha bisogno di qualsiasi altro chiarimento siamo a
completa disposizione.
PRESIDENTE
Sono le 18 e 03, possiamo procedere con l’appello.
Ad ore 18 e 03 il SEGRETARIO procede all’appello dei Consiglieri.
Il PRESIDENTE, constatata la presenza del numero legale dei Consiglieri,
dichiara valida e aperta la seduta.
PRESIDENTE
Do il benvenuto al nuovo Segretario generale dottor Musso, al quale va un
grande in bocca al lupo, buon lavoro nella città di Nuoro e per la città di Nuoro.
E’ assente giustificato il Consigliere Nicola Porcu per motivi personali. La parola
al Sindaco per un saluto al nuovo Segretario.
SINDACO
Buongiorno a tutti, benvenuto al nuovo Segretario Comunale il dottor Giorgio
Musso che sostituisce il dottor Puledda a far data dal 3 giugno, allorquando il dottor
Musso ha preso servizio.
Il dottor Musso arriva qui perché dopo che il dottor Puledda è andato in un’altra
Amministrazione il Comune di Nuoro ha aperto una richiesta di disponibilità presso la
competente autorità, che è l’albo nazionale dei Segretari Comunali e sono arrivate
due richieste: una dalla Sicilia e una dal Piemonte/Lombardia.
Abbiamo esaminato con attenzione entrambe i curricula pervenuti e abbiamo
visto che il dottor Musso si qualificava non solo per avere l’iscrizione alla fascia
corrispondente a quella del Comune di Nuoro, ma anche perché proviene da un
Comune di dimensione pari a quella di Nuoro, cioè di circa 37.000 abitanti, ha svolto
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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in Comuni dimensionamente paragonabili a Nuoro il suo servizio per tanti anni, ha
poi la caratteristica di essere stato Sindaco per 30 anni di un Comune del Piemonte e
il suo servizio da Sindaco l’ha concluso proprio il 26 maggio nell’ultimo ciclo
elettorale.
Questo mi ha spinto ad optare per lui, perché ho pensato che fosse la persona
adatta anche per la sua esperienza di Sindaco così tanto riconfermato negli anni.
A lui si chiede un impegno particolare in una macchina amministrativa che ha
necessità di molte migliorie, di molti correttivi, di molti investimenti.
Sono sicuro che potrà dare il suo contributo nell’interesse esclusivo della città di
Nuoro, del Comune, dell’Amministrazione e dei cittadini, così come ha già iniziato a
fare a partire dal 3 giugno.
A lui gli auguri quindi del Sindaco e di tutta l’Amministrazione.
PRESIDENTE
Ha chiesto la parola il Consigliere Siotto.
CONSIGLIERE SIOTTO M.
In fase di comunicazione il nostro gruppo esprime preoccupazione su un
argomento che ci sta particolarmente a cuore; un argomento che avevamo già
portato in questo Consiglio a novembre 2015 e sono le sorti della motorizzazione e
del personale della motorizzazione di Nuoro.
Sorti che comportano dei disagi che sono tornati adesso nella cronaca per i
ragazzi che devono dare esami manca proprio il personale, andando in ferie sono
costretti a chiudere.
Questo vale anche per il collaudo dei mezzi di trasporto pesanti che non
possono essere fatti nelle officine private, sono costretti ad andare in altre province.
Approfittiamo di questa comunicazione per tornare a sollecitare la Regione
Sardegna come già chiesto nella mozione che avevamo presentato a novembre
2015 perché interceda attraverso il ministero dei trasporti per risolvere questo
problema.
Nuoro non merita questo maltrattamento.
PRESIDENTE
La ringrazio per il suo sollecito. La parola al Consigliere Siotto.
CONSIGLIERE SIOTTO G.
Grazie Presidente, rubo giusto due secondi in fase di comunicazione per
portare all’attenzione di questo Consiglio, del Sindaco e dell’Assessore all’Ambiente
un piccolo problema che sta avvenendo dopo la giornata ecologica meritoria fatta dai
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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cittadini di Lollove e Nuoro giù nel nostro borgo medievale, dove sono stati individuati
dei punti di raccolta dei rifiuti raccolti dai tanti cittadini che hanno partecipato.
Mi preme, come mi viene richiesto di fare giustamente dagli stessi cittadini,
ricordare che ci sono ancora numerosi accumuli di rifiuti di indifferenziata
specialmente.
So che ci sono stati dei problemi con la nostra municipalizzata di è-comune per
la raccolta totale, però chiedo venga portato a risoluzione considerando che già
questo venerdì c’è un importante evento patrocinato da questa Amministrazione
Comunale che è la seconda edizione di “Serenadas” ed essendo una vetrina
abbastanza importante sia per il borgo che per la città, sarebbe importante che tutti
facciamo trovare il luogo un po’ migliore di come purtroppo è stato lasciato negli anni.
PRESIDENTE
La parola all’Assessore Romagna.
ASSESSORE ROMAGNA
Un saluto a tutti, un benvenuto e auguri di buon lavoro al Segretario generale.
Intervengo in fase di comunicazione proprio per informare il Consiglio Comunale tutto
rispetto alla situazione dei piani “ritornare a casa” parlo dei nuovi piani e degli
stanziamenti dei nuovi piani rispetto al 2019.
Rispetto agli anni scorsi infatti non è ancora chiaro lo stanziamento 2019 per i
nuovi piani, non per rinnovi, mentre con una circolare della RAS si informano i
Comuni che la copertura dei rinnovi è assicurata e che le eventuali economie devono
garantire prioritariamente i rinnovi e si rimanda a settembre il fabbisogno e la
ricognizione delle economie.
Il nostro Comune ha 20 nuovi piani, sono 20 persone, 20 nostri concittadini
gravi, gravissimi che attendono risposte, che attendono sollievo e dignità nel decorso
della loro malattia.
Sono 20 famiglie che sono allo stremo delle forze, che se non vedranno
riconosciuti i loro diritti saranno costretti a rivolgersi a strutture sanitarie ad altra
intensità che non abbiamo nel nostro Comune, sopportando quindi le fatiche dei
viaggi per i care giver e costringendo i loro familiari ad una vita in istituto anziché
nella propria dimora.
L’Anci regionale che ho sentito, con la quale ho interlocuzioni quotidiane ha
istituito da un po’ il tavolo con l’Assessore Regionale alla Sanità, ringrazio il
Presidente Emiliano Deiana per la disponibilità che mi riporta le rassicurazioni
dell’Assessore che si è impegnato a reperire le risorse necessarie per l’avvio dei
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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nuovi piani.
Auspicando che l’impegno dell’Assessore sia rapido e fattivo intanto mi
sembrava doveroso informare il Consiglio che la situazione è monitorata, ma che se
non ci fossero delle risposte brevi dovremmo comunque farci carico e farci parte
diligente di questo problema.
PRESIDENTE
Possiamo procedere con i punti all’ordine del giorno.
PUNTO UNO ALL’ORDINE DEL GIORNO: REGOLAMENTO ACCESSO
CIVICO. APPROVAZIONE.
L’Assessora Maria Boi può iniziare con l’illustrazione.
ASSESSORA BOI
Buonasera a tutti, ai colleghi, ai Consiglieri, al pubblico, signor Sindaco, il
regolamento che porto alla vostra attenzione oggi si prefigge di dare un’attuazione
alla normativa vigente, in maniera da poter rendere più fruibili quelli che sono i diritti
del cittadino sull’accesso civico. Come ben sapete l’accesso civico documentale è
disciplinato dal capo V della Legge 241/1990 e regolamenta quello che è il diritto del
cittadino all’accesso documentale.
In questo caso noi ci occupiamo invece dell’accesso generalizzato, nel senso
che oltre all’accesso documentale l’accesso civico, cosiddetto accesso civico
semplice, dà diritto comunque a poter avere a disposizione tutta quella
documentazione che viene elaborata dagli uffici comunali e che può essere di
interesse del cittadino.
L’accesso civico semplice è l’accesso a quei documenti che sono oggetto di
obbligo di pubblicazione, cioè tutti quei documenti che si è obbligati per norma, ed
esattamente per quanto riguarda la Legge 2013 poi modificata con il decreto legge
del 2016 numero 97, tutta quella documentazione per cui vi è l’obbligo di
pubblicazione deve essere accessibile.
Ciò non toglie che determinati documenti potrebbero anche non essere
pubblicati o per distrazione o per qualsiasi altra motivazione, di conseguenza il
cittadino ha diritto a chiederne intanto la pubblicazione e quindi la precisa
applicazione della norma e poi ad averne copia.
Mentre invece l’accesso generalizzato è quell’accesso del decreto trasparenza
che dà diritto al cittadino ad accedere a documenti anche senza che abbiano
l’obbligo di essere pubblicati ma che possono essere di proprio interesse.
In questo caso le leggi ci sono, ci è sembrato giusto oltre alla macchina dare a
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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disposizione la patente per poterla utilizzare.
Per cui questa raccolta di articoli che definiscono il diritto del cittadino e il
dovere dell’Amministrazione, ci serve per rendere sempre più trasparente la nostra
Amministrazione.
Credo vi sia stata data copia del regolamento, ma se volete ve lo rileggo.
“Ai fini del presente regolamento si intende per decreto trasparenza il decreto
legge 33/2013 così come modificato dal decreto legge N. 97 del 2016, l’accesso
documentale è l’accesso disciplinato dal capo V dalla legge 241/90, che era già
preesistente. L’accesso civico, accesso civico semplice è l’accesso ai documenti
oggetto di obblighi di pubblicazione, previsto dall’articolo 5, comma 1 del cosiddetto
decreto trasparenza, mentre l’accesso generalizzato è l’accesso previsto dall’articolo
5 comma 2 sempre del decreto trasparenza.
Il presente regolamento disciplina i criteri e le modalità organizzative per
l’effettivo esercizio dei seguenti diritti: l’accesso civico che sancisce il diritto di
chiunque di richiedere i documenti, le informazioni e i dati che l’ente abbia omesso di
pubblicare pur avendone l’obbligo ai sensi del decreto trasparenza e l’accesso
generalizzato che comporta il diritto di chiunque di accedere a dati, documenti ed
informazioni detenuti dall’ente, ulteriori rispetto a quelli sottoposti ad obbligo di
pubblicazione, ad esclusione di quelli sottoposti a regime di riservatezza.
L’accesso generalizzato e accesso documentale, che è quello preesistente, il
cosiddetto accesso agli atti, è disciplinato dall’articolo 22 e seguenti della Legge
241/90 e resta disciplinato da tali norme. Il Comune ne dà attuazione in conformità di
tali disposizioni.
La finalità dell’accesso documentale ai sensi della 241 è quella di porre i
soggetti interessati in grado di esercitare al meglio le facoltà partecipative ed
oppositive o difensive che l’ordinamento attribuisce loro a tutela delle posizioni
giuridiche qualificate di cui sono titolari.
L’accesso documentale opera sulla base di norme e presupposti diversi da
quelli afferenti dall’accesso civico generalizzato e non.
Il diritto di accesso generalizzato, oltre che quello civico, è riconosciuto allo
scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni
istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche e di promuovere la partecipazione al
dibattito pubblico.
La legge 241/90 esclude perentoriamente l’utilizzo del diritto di accesso al fine
di sottoporre l’Amministrazione ad un controllo generalizzato.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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L’articolo 4 ci dice qual è la legittimazione soggettiva. L’esercizio dell’accesso
civico e dell’accesso generalizzato non è sottoposto ad alcuna limitazione, quanto
alla legittimazione soggettiva del richiedente.
Chiunque può esercitare tale diritto indipendentemente dall’essere cittadino
italiano o residente nel territorio dello Stato.
L’istanza di accesso contenente le complete generalità del richiedente con i
relativi recapiti e numeri di telefono identifica i dati, le informazioni e i documenti
richiesti e le istanze non devono essere generiche ma consentire l’individuazione del
dato del documento o dell’informazione di cui è richiesto l’accesso.
Non è ammissibile una richiesta meramente esplorativa volta a scoprire di quale
informazioni l’Amministrazione dispone.
L’articolo 5 ci dice quali sono le istanze perché questo accesso civico venga
portato a buon fine dal cittadino.
L’istanza può essere trasmessa dal soggetto interessato per via telematica
secondo le modalità previste dal decreto legislativo del 7 marzo 2005 numero 82
recante il codice dell’Amministrazione digitale.
Pertanto ai sensi dell’articolo 65 del decreto le istanze presentate per via
telematica sono valide se sottoposte mediante la firma digitale o la firma elettronica
qualificata, il cui certificato è rilasciato da un certificatore qualificato.
L’istante o il dichiarante è identificato attraverso il sistema pubblico di identità
digitale, il cosiddetto SPID, nonché la carta di identità elettronica o la carta nazionale
dei servizi.
Sono sottoscritte e presentate unitamente alla coppia del documento di identità,
trasmesse dall’istante o dal dichiarante mediante la propria casella di posta
elettronica certificata, purché le relative credenziali di accesso siano state rilasciate
previa identificazione del titolare anche per via telematica, secondo modalità definite
con regole tecniche adottate ai sensi dell’articolo 71 e ciò sia attestato dal gestore del
sistema nel messaggio o in un suo allegato.
Resta fermo che l’istanza può essere presentata anche a mezzo posta o
direttamente presso gli uffici e che laddove la richiesta di accesso civico non sia
sottoscritta dall’interessato in presenza del dipendente addetto, la stessa debba
essere sottoscritta e presentata unitamente alla copia fotostatica non autenticata di
un documento di identità del sottoscrittore che va inserita nel fascicolo.
Se l’istanza ha per oggetto l’accesso civico semplice, deve essere presentata al
responsabile della prevenzione della corruzione della trasparenza, i cui riferimenti
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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sono indicati nella sezione amministrazione trasparente del sito web istituzionale del
Comune.
Ove tale istanza venga presentata da altro ufficio del Comune, il responsabile di
tale ufficio provvede a trasmetterla senza indugio al responsabile della prevenzione
della corruzione e della trasparenza.
Nel caso di accesso generalizzato l’istanza va indirizzata in alternativa all’ufficio
che detiene i dati, le informazioni o i documenti o all’ufficio protocollo.
Ove tale istanza venga presentata a diverso ufficio del Comune, il responsabile
di tale ufficio provvede a trasmetterla nel più breve tempo possibile all’ufficio
protocollo per l’assegnazione.
L’istanza di accesso civico semplice generalizzato non richiede motivazione
alcuna. Tutte le richieste di accesso pervenute all’Amministrazione locale dovranno
essere registrate in ordine cronologico in una banca dati accessibile ai dirigenti
responsabili dell’anticorruzione e trasparenza o dall’organo di valutazione, con
indicazione dell’ufficio ha gestito il procedimento di accesso, dei controinteressati
individuati, dell’esito e delle motivazioni che hanno portato ad autorizzare, negare o
differire l’accesso, nonché l’esito di eventuali ricorsi proposti dai richiedenti e dai
controinteressati.
Il responsabile per la corruzione e la trasparenza può chiedere in ogni momento
agli uffici informazioni sull’esito delle istanze.
L’articolo 6 determina l’attuazione di un registro degli accessi. Al fine di
consentire il monitoraggio dell’attuazione dell’accesso generalizzato viene istituito il
registro degli accessi a cura del responsabile della trasparenza, come da linee guida
Anac approvate con delibera 1309 e 1310 del 2016.
Il registro è una raccolta consultabile sul sito istituzionale delle richieste di
accesso presentate al Comune nelle diverse forme dell’accesso civico generalizzato
e dell’accesso civico semplice. Il registro organizzato in elenco con l’indicazione per
ciascuna richiesta della data di presentazione dell’oggetto e della data della risposta,
omettendo i dati personali. Ovviamente per motivi di privacy.
L’articolo 7 ci dice quali sono i responsabili del procedimento. I dirigenti del
Comune garantiscono il tempestivo regolare flusso delle informazioni da pubblicare.
Il responsabile dei procedimenti di accesso di cui al precedente articolo 2, il dirigente
che riceve l’istanza il quale può affidare ad altro dipendente l’attività istruttoria ed
ogni altro adempimento inerente il procedimento, mantenendone comunque la
responsabilità.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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I dirigenti e il responsabile della prevenzione della corruzione e della
trasparenza controllano ed assicurano la regolare attuazione dell’accesso sulla base
di quanto stabilito dal presente regolamento.
Se il documento, l’informazione o il dato richiesti risultano essere già pubblicati
sul sito istituzionale dell’ente nel rispetto della normativa vigente, il responsabile del
procedimento comunica tempestivamente al richiedente l’avvenuta pubblicazione
indicandogli il relativo collegamento ipertestuale”.
Vi sono poi dei soggetti controinteressati nel momento in cui viene presentata
un’istanza, per cui l’articolo 8 determina chi sono e come fare.
“L’ufficio a cui è indirizzata la richiesta di accesso generalizzato, se individua
soggetti controinteressati è tenuto a dare comunicazione agli stessi mediante invio di
copia della stessa a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, o per via
telematica per coloro che abbiano acconsentito tale forma di comunicazione.
I soggetti controinteressati sono esclusivamente le persone fisiche e giuridiche
portatrici dei seguenti interessi privati di cui all’articolo 5 bis comma 2 del decreto
trasparenza: A) protezione dei dati personali in conformità del decreto legge
196/2003; B) libertà e segretezza della corrispondenza intesa in senso lato ex
articolo 15 della Costituzione; C) interessi economici e commerciali, ivi compresi la
proprietà intellettuale, il diritto d’autore e i segreti commerciali.
Possono essere controinteressati anche le persone fisiche interne
all’Amministrazione Comunale, componenti degli organi di indirizzo, dirigenti,
posizioni organizzative, dipendenti, componenti di altri organismi.
Entro 10 giorni dalla ricezione della comunicazione i controinteressati possono
presentare una motivata opposizione anche per via telematica alla richiesta di
accesso.
Decorso tale termine l’Amministrazione Comunale provvede sulla richiesta di
accesso, accertata la ricezione della comunicazione da parte dei controinteressati.
La comunicazione dei soggetti controinteressati non è dovuta nel caso in cui l’istanza
riguardi l’accesso civico, cioè dati, documenti ed informazioni oggetto di
pubblicazione obbligatoria.
L’articolo 9 determina i termini di procedimento. Il procedimento di accesso
civico deve concludersi con provvedimento espresso e motivato nel termine di 30
giorni, questo discende dall’articolo 5 comma 6 del decreto legislativo 33/2013, dalla
presentazione dell’istanza per la comunicazione del relativo esito al richiedente e agli
eventuali soggetti controinteressati.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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Tali termini sono sospesi nel caso di comunicazione dell’istanza ai
controinteressati durante il tempo stabilito dalla norma, per consentire agli stessi di
presentare eventuale opposizione, 10 giorni dalla ricezione della comunicazione.
In caso di accoglimento l’ufficio competente di cui all’articolo 5 di questo
regolamento provvede a trasmettere tempestivamente al richiedente i dati e i
documenti richiesti. Ovvero nel caso in cui l’istanza riguardi l’accesso civico semplice
a pubblicare sul sito i dati, le informazioni e i documenti richiesti, a comunicare al
richiedente l’avvenuta pubblicazione dello stesso, indicandogli il relativo
collegamento ipertestuale.
Qualora vi sia stato l’accoglimento della richiesta di accesso generalizzato
nonostante l’opposizione del controinteressato, il Comune è tenuto a darne
comunicazione a quest’ultimo.
I dati o i documenti richiesti possono essere trasmessi al richiedente non prima
di 15 giorni dalla ricezione della stessa comunicazione da parte del
controinteressato. Ciò anche al fine di consentire a quest’ultimo di presentare
eventualmente richiesta di riesame o ricorso al difensore civico oppure ricorso al
giudice amministrativo.
Nel caso di richiesta di accesso generalizzato il Comune deve motivare
l’eventuale rifiuto, differimento, o la limitazione dell’accesso con riferimento ai soli
casi e limiti stabiliti dall’articolo 5 bis del decreto trasparenza.
Vi sono poi delle eccezioni assolute all’accesso generalizzato. Il diritto di
accesso generalizzato è escluso nei casi in cui vi sia segreto di Stato relativo
all’articolo 39 della legge 124/2007 e nei casi in cui l’accesso è subordinato dalla
disciplina vigente al rispetto di specifiche condizioni, modalità o limiti, tra cui la
disciplina sugli atti dello stato civile, la disciplina sulle informazioni contenute nelle
anagrafi della popolazione, gli archivi di Stato, inclusi quelli di cui all’articolo 24
comma 1, Legge 241/90.
Ai sensi di quest’ultima norma il diritto di accesso è escluso: A) per i documenti
coperti dal segreto di Stato ai sensi della legge 24 ottobre 1977 N. 801 e successive
modificazioni nei casi di segreto e di divieto di divulgazione espressamente previsti
dalla legge; B) nei procedimenti tributari locali per i quali restano ferme le particolari
norme che li regolano; C) nei confronti dell’attività dell’ente diretta all’emanazione di
atti normativi, amministrativi generali di pianificazione di programmazione, per i quali
restano ferme le particolari norme che ne regolano la formazione; D) nei
procedimenti selettivi nei confronti di documenti amministrativi contenenti
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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informazioni di carattere psico-attitudinale relativi a terzi.
Nei casi di divieto di accesso e divulgazione previsti dalla legge tra cui il segreto
militare relativo alla norma, il segreto statistico relativo al decreto legge del 1989,
322, il segreto bancario del decreto legge 385 del 93, il segreto scientifico e il segreto
industriale dell’articolo 623, il segreto istruttorio e il segreto sul contenuto della
corrispondenza, il divieto di divulgazione connessi al segreto d’ufficio dell’articolo 15
del D.P.R. N. 3/57 e i dati idonei a rilevare lo stato di salute, ossia qualsiasi
informazione da cui si possa desumere anche indirettamente lo stato di malattia o
l’esistenza di patologie dei soggetti interessati, compreso qualsiasi riferimento alle
condizioni di invalidità, disabilità o handicap fisici o/e psichici, come da articolo 22
comma 8 del Codice, articolo 7 bis comma 6 del decreto legge 33/2013 e i dati idonei
a rilevare la vita sessuale, articolo 7 bis, comma 6 del decreto legge 33/2013.
I dati identificativi di persone fisiche beneficiari di aiuti economici da cui è
possibile ricavare informazioni relative allo stato di salute, ovvero alla situazione di
disagio economico-sociale degli interessati, divieto previsto dall’articolo 26, comma 4
del decreto legislativo numero 33/2013.
Tale categoria di eccezioni all’accesso generalizzato è previsto dalla legge e ha
carattere tassativo. In presenza di tali eccezioni il Comune è tenuto a rifiutare
l’accesso trattandosi di eccezioni poste da una norma di rango primario, sulla base di
una valutazione preventiva e generale a tutela di interessi pubblici e privati
fondamentali e prioritari rispetto a quello del diritto alla conoscenza diffusa.
Nella valutazione dell’istanza di accesso il Comune deve verificare che la
richiesta non riguardi atti, documenti o informazioni sottratti alla possibilità di
ostensione in quanto ricadenti in una delle fattispecie indicate nel primo comma.
Per la definizione delle esclusioni all’accesso generalizzato di cui al presente
articolo si rinvia alle linee guida recanti indicazioni operative adottate dall’autorità
nazionale anticorruzione ai sensi dell’articolo 5 bis del decreto trasparenza, che si
intendono qui integralmente richiamate.
L’articolo 11 determina le eccezioni relative all’accesso generalizzato. I limiti
all’accesso generalizzato sono posti dal legislatore a tutela di interessi pubblici o
privati di particolare rilievo giuridico che il Comune deve necessariamente valutare
con la tecnica del bilanciamento caso per caso tra l’interesse pubblico alla
divulgazione generalizzata e la tutela di altrettanto validi interessi considerati
dall’ordinamento.
L’accesso generalizzato è rifiutato se il diniego è necessario per evitare un
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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pregiudizio concreto alla tutela di uno degli interessi pubblici inerenti.
E cioè la sicurezza pubblica e l’ordine pubblico in particolare sono sottratti
all’accesso ove sia rilevata la sussistenza di un pregiudizio concreto, i verbali e le
informative riguardanti attività di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza e di tutela
dell’ordine pubblico, nonché i dati, i documenti e gli atti prodromici all’adozione dei
provvedimenti rivolti a prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano
l’incolumità e la sicurezza pubblica, la sicurezza nazionale, la difesa e le questioni
militari in particolare sono sottratti all’accesso ove sia rilevata la sussistenza di
pregiudizio concreto gli atti, i documenti e le informazioni concernenti le attività
connesse con la pianificazione, l’impiego e l’addestramento delle forze e di polizia.
Le relazioni internazionali, la politica e la stabilità finanziaria ed economica dello
Stato, la conduzione di indagini sui reati e sul loro perseguimento, in particolare sono
sottratti all’accesso ove sia rilevata la sussistenza del pregiudizio concreto, gli atti, i
documenti e le informazioni concernenti azioni di responsabilità di natura civile,
penale e contabile, rapporti e denunce trasmessi dall’autorità giudiziaria e comunque
atti riguardanti controversie pendenti nonché certificati penali, i rapporti con la
Procura della Repubblica e con la Procura regionale della Corte dei Conti e richieste
o relazioni di dette procure ove siano nominalmente individuati soggetti per i quali si
manifesta la sussistenza di responsabilità amministrativa, contabile e penale.
Il regolare svolgimento di attività ispettive preordinate ad acquisire elementi
conoscitivi necessari per lo svolgimento delle funzioni di competenza dell’ente, in
particolare sono sottratte all’accesso ove sia rilevata la sussistenza del pregiudizio
concreto gli atti, i documenti e le informazioni concernenti segnalazioni, atti o esposti
di privati, di organizzazioni sindacali o di categoria o altre associazioni fino a quando
non sia conclusa la relativa fase istruttoria o gli atti conclusivi del procedimento
abbiano assunto carattere di definitività, qualora non sia possibile soddisfare prima
l’istanza di accesso senza impedire o gravemente ostacolare lo svolgimento
dell’azione amministrativo o compromettere la decisione finale.
Le notizie sulla programmazione dell’attività di vigilanza sulle modalità ed i
tempi del suo svolgimento, le indagini sull’attività degli uffici, dei singoli dipendenti o
sull’attività di enti pubblici o privati su cui l’ente esercita forme di vigilanza; verbali ed
atti istruttori relativi alle commissioni d’indagine il cui atto istitutivo preveda la
segretezza dei lavori; verbali ed atti istruttori relativi ad ispezioni, verifiche ed
accertamenti amministrativi condotti su attività e soggetti privati nell’ambito delle
attribuzioni d’ufficio; pareri legali redatti dagli uffici comunali, nonché quelli di
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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professionisti esterni acquisiti in relazione a liti in atto o potenziali; atti difensivi e
relativa corrispondenza.
L’accesso generalizzato è altresì rifiutato se il diniego è necessario per evitare
un pregiudizio concreto alla tutela di uno dei seguenti interessi privati: la protezione
dei dati personali in conformità con la disciplina legislativa in materia, fatto salvo
quanto previsto dal precedente articolo 9. In particolare sono sottratti all’accesso ove
sia rilevata la sussistenza del pregiudizio concreto i seguenti atti documentali ed
informazioni: documenti di natura sanitaria, medica ed ogni altra documentazione
riportante notizie di salute o di malattia relativa a singole persone, compreso
qualsiasi riferimento alle condizioni di invalidità, disabilità handicap fisici o psichici;
relazione dei servizi sociali ed assistenziali in ordine a situazioni sociali, personali,
familiari di persone assistite fornite dall’autorità giudiziaria e tutelare o ad altri
organismi pubblici per motivi specificatamente previsti da norme di legge.
La comunicazione di dati sensibili e giudiziari e di dati personali di minorenni, ex
decreto legge 193/2003; notizie e documenti relativi alla vita privata e familiare, al
domicilio e alla corrispondenza delle persone fisiche utilizzati ai fini dell’attività
amministrativa; la libertà e la segretezza della corrispondenza in particolare sono
sottratti all’accesso ove sia rilevata la sussistenza del pregiudizio concreto.
I seguenti atti, documenti ed informazioni e cioè gli atti presentati da un privato
a richiesta del Comune entrati a far parte del regolamento e che integrino interessi
strettamente personali sia tecnici sia di tutela dell’integrità fisica e psichica, sia
funzionari per i quali lo stesso privato chiede che siano riservati e quindi preclusi
all’accesso.
Gli atti di ordinaria comunicazione tra enti diversi e tra questi e i terzi non
utilizzati ai fini dell’attività amministrativa che abbiano un carattere confidenziale e
privato; gli interessi economici e commerciali di una persona fisica o giuridica, ivi
compresi la proprietà intellettuale, diritto d’autore, segreti commerciali.
Il Comune è tenuto a verificare e valutare, una volta accertata l’assenza di
eccezioni assoluta, se l’ostensione degli atti possa determinare un pregiudizio
concreto e probabile agli interessi indicati dal legislatore. Deve necessariamente
sussistere un preciso nesso di casualità tra l’accesso e il pregiudizio.
Il pregiudizio concreto va valutato rispetto al momento e al contesto in cui
l’informazione viene resa accessibile. I limiti dell’accesso generalizzato per la tutela
degli interessi pubblici e privati individuati nei commi precedenti si applicano
unicamente per il periodo nel quale la protezione è giustificata in relazione alla natura
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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del dato.
L’accesso generalizzato non può essere negato ove per la tutela degli interessi
pubblici e privati individuati dai commi precedenti sia sufficiente fare ricorso al potere
di differimento.
Qualora i limiti di cui ai commi precedenti riguardano soltanto alcuni dati o
alcune parti del documento richiesto, deve essere consentito l’accesso parziale
utilizzando se il caso la tecnica dell’oscuramento di alcuni dati, ciò in virtù del
principio di proporzionalità che esige che le deroghe non eccedano quanto è
adeguato e richiesto per il raggiungimento dello scopo perseguito.
L’articolo 12 determina quali sono i termini della richiesta di riesame. Il
richiedente in casi di diniego totale o parziale dell’accesso generalizzato o di
mancata risposta entro il termine previsto dal precedente articolo...” qua c’è un refuso
perché l’articolo non è l’8 ma è il 9, lo sto vedendo adesso, scusate.
“Il richiedente nei casi di diniego totale o parziale dell’accesso generalizzato o in
mancanza di risposta entro il termine previsto al precedente articolo 9, ovvero ai
controinteressati nei casi di accoglimento della richiesta di accesso, possono
presentare richiesta di riesame al responsabile della prevenzione della corruzione e
della trasparenza, che decide con provvedimento motivato entro il termine di 20
giorni.
Se l’accesso generalizzato è stato negato o differito a tutela della protezione dei
dati personali in conformità della disciplina legislativa in materia, il responsabile della
prevenzione della corruzione e della trasparenza provvede, sentito il garante per la
protezione dei dati personali, il quale si pronuncia entro il termine di 10 giorni dalla
richiesta.
A decorrere dalla comunicazione del garante i termini per l’adozione del
provvedimento da parte del responsabile della corruzione e della trasparenza è
sospeso fino alla ricezione del parere del garante, comunque per un periodo non
superiore ai predetti 10 giorni.
All’articolo 13 abbiamo le motivazioni del diniego. Sia nei casi di diniego, anche
parziale, connessi all’esistenza di limiti di accesso generalizzato, sia per quelli
connessi alle eccezioni assolute, sia per le decisioni del responsabile
dell’anticorruzione e trasparenza gli atti sono adeguatamente motivati.
Le impugnazioni sono dell’articolo 14, quindi avverso la decisione del
responsabile del procedimento in caso di richiesta di riesame attraverso la decisione
del responsabile della trasparenza e dell’anticorruzione il richiedente l’accesso
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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generalizzato può proporre ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale ai sensi
dell’articolo 116 e del Codice del procedimento amministrativo di cui al decreto legge
numero 104 del 2010.
Il termine di cui all’articolo 116, comma 1 Codice del processo amministrativo
qualora il richiedente l’accesso generalizzato si sia rivolto al difensore civico - vedi
comma 2 - decorre dalla data di ricevimento da parte del richiedente dell’esito della
sua istanza allo stesso.
In alternativa il richiedente o il controinteressato nei casi di accoglimento della
richiesta di accesso generalizzato, può presentare ricorso al difensore civico
competente per ambito territoriale.
Qualora tale organo non sia stato istituito, la competenza è attribuita al
difensore civico competente per ambito territoriale immediatamente superiore.
Il ricorso deve essere notificato anche all’Amministrazione interessata.
Il difensore civico si pronuncia entro 30 giorni dalla presentazione del ricorso e
se il difensore civico ritiene illegittimo il diniego e in riferimento ne informa il
richiedente e lo comunica all’Amministrazione. Se l’Amministrazione non conferma il
diniego o il differimento entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione del
difensore civico, l’accesso è consentito.
Se l’accesso generalizzato è negato, differito a tutela della protezione dei dati
personali in conformità della disciplina legislativa in materia, il difensore civico
provvede, sentito il garante per la protezione dei dati personali, il quale si pronuncia
entro 10 giorni dalla richiesta.
Nel caso in cui la richiesta riguardi l’accesso civico, dati, informazioni,
documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria il responsabile per l’anticorruzione e
la trasparenza ha l’obbligo di effettuare la segnalazione di cui all’articolo 43, comma
5 del decreto trasparenza”.
PRESIDENTE
Possiamo procedere con la discussione. Non ci sono interventi dichiaro chiusa
la discussione e aperte le dichiarazioni di voto.
La parola al Consigliere Manca.
CONSIGLIERE MANCA
Intendevo fare alcune domande, nella fattispecie: rispetto a questo regolamento
o al precedente regolamento sulla stessa fattispecie vorrei sapere che tipo di
adeguatezza noi abbiamo raggiunto.
A me risulta che i termini e i tempi dell’accesso agli atti siano stati poco
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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rispettosi sia dei Consiglieri sia dei cittadini.
Pertanto mi chiedo per esempio se abbiamo il registro degli accessi e a che
punto è la sua qualità, intendo dire temporale e in quale parte dell’homepage del
Comune di Nuoro riusciamo a vederla.
Questa è la domanda: abbiamo il registro? Lo abbiamo regolarizzato?
Quindi adesso, qualora dovessimo chiedere degli atti, abbiamo i tempi
regolamentari che verranno sicuramente rispettati e quindi poter avere entro i 30
giorni i documenti richiesti qualora siano legittimati ad essere richiesti.
Volevo fare queste due domande e se possibile avere chiaramente le risposte.
PRESIDENTE
Se vuole rispondere l’Assessore, se no c’è anche il Segretario.
La parola a dottor Musso.
SEGRETARIO
Da quello che ho inteso questo regolamento sancisce quello che già dice la
legge e verrà dato seguito dopo l’approvazione da parte del Consiglio Comunale
all’istituzione del cosiddetto registro degli accessi, che verrà pubblicato nella sezione
“amministrazione trasparente”.
E’ un regolamento rivolto al 90% ai cittadini, non ai Consiglieri Comunali che
hanno un privilegio in più, hanno tutte le disposizioni a loro favore per l’accessibilità
agli atti.
Per quanto riguarda la tempistica questo dipende dalla struttura dell’ente. Se
l’ente è organizzato in maniera tale che riesce a fare accedere alle documentazioni e
alle pubblicazioni che il regolamento si riferisce, potrebbe darsi che si riesca a
rispettare il termine dei 30 giorni, salvo il periodo feriale, altrimenti come nella norma
in Italia viene utilizzato un termine tra i 60 e i 90 giorni, nonostante tutte le
disposizioni di legge, perché queste stanno in riferimento e alla base di quella che è
disponibilità degli enti locali, che oggi sono in una situazione di difficoltà organizzativa
quasi al 99% senza il personale né qualificato né in numero di unità adeguato per
rispondere alle norme di legge.
PRESIDENTE
La parola all’Assessore Boi.
ASSESSORA BOI
Probabilmente la domanda del Consigliere Manca è riferita all’accesso
documentale, che non rientra in questa casistica e quindi nell’istituzione del registro.
L’accesso documentale è normato dalla 241 del 1990 ed è precedente a questa
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
28
normativa; cioè non vorrei che poi qualcuno cercasse il registro dell’accesso agli atti
e questo non è previsto.
E’ previsto al registro degli accessi civici, che per essere precisi nel 2018 sono
stati 8. Quindi non c’è questa mole finora.
E’ anche per questo che abbiamo voluto mettere l’accento sul fatto che esiste la
legge sull’accesso civico, proprio per dare uno strumento al cittadino. Come dicevo
prima: è inutile ci sia la macchina se poi non c’è la patente per poterlo guidare.
Probabilmente non c’è abbastanza informazione e con questo regolamento noi
vogliamo portare all’attenzione del cittadino e quindi al suo diretto utilizzo la
possibilità dell’accesso civico.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Manca per la replica.
CONSIGLIERE MANCA
Nessuna replica, voglio fare l’intervento semplicemente. Mi è parso fin troppo
chiaro che se questo è un documento che emerge oggi alla nostra attenzione e parte
invece da decreti legislativi del 2013, cosa abbiamo fatto dal 2013 ad oggi? La cosa
non mi sorprende.
Intanto perché io sono uno degli interpreti degli accessi civici e degli accessi
agli atti. Non ho mai avuto documenti né nei 30 - Segretario così capisce in quale
realtà si è calato - né nei 60, né nei 90, abbiamo avuto disagi anche di questo tipo.
Per cui mi aspetto anche che, qualora ci fosse un’opportunità di quelle citate nel
regolamento, ci saranno sempre le spiegazioni: non c’è personale? il dirigente è
ammalato? il dirigente è stato appena sostituito. Insomma tutte le valvole di sfogo
che finora sono state perpetrate.
Ma mi preme anche sottolineare - e questo non so chi interessa, perché non
conosco oggi chi è colui che si occupa di trasparenza in questa Amministrazione –
che qualche giorno fa mi è arrivata una delibera della Corte dei Conti, la quale intima
al Comune di Nuoro di pubblicarla nel sito del Comune di Nuoro alla voce
“trasparenza”.
A tutt’oggi questo documento non è stato pubblicato. Direte voi: se ce l’hai che
bisogno hai di vederlo? Non serviva a me, serviva ad un amico che ha letto una
pagina di giornale e mi ha detto: ma questo documento?! Ed io volevo assolutamente
darglielo.
Ma abbiamo seguito l’iter che viene previsto in questo regolamento e può
essere perché siamo in periodo festivo o feriale, il documento non è stato ancora
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
29
pubblicato.
Ma è certo che il cittadino se non è stato pubblicato non potrà mai leggerlo, per
cui la prego chi è interessato nel ruolo sulla trasparenza e sull’anticorruzione di voler
provvedere a far pubblicare nel sito del Comune di Nuoro questo documento.
Tutto questo lo voglio anche sottolineare in riferimento a ciò che ci è arrivato a
dicembre 2018, sempre su un motivo sensibile che riguardava il bilancio il
documento aveva un mandato dalla Regione, richiedeva una risposta entro 60 giorni.
Noi Consiglieri Comunali l’abbiamo avuto dopo 30 giorni, ma non è questo il
problema, perché che un Consigliere lo legga 30 giorni dopo forse non casca il
mondo, ma non abbiamo avuto modo e tempo come Amministrazione di poter
rispondere, se non sottraendo i 30 giorni dei 60 che ci erano stati intimati.
E questo crea disagio amministrativo e crea anche mancanza di rispetto.
Rispetto per coloro che hanno il ruolo e rispetto anche per le procedure che sono di
legge, non sono personalizzate a mio favore o a tuo favore.
Anche questo è un aspetto che più regolamentato va attuato esattamente nelle
procedure che sono previste dalla legge, quella del 93 o quelle del 90 o quelle del
2016.
Avevamo l’obbligo dal 2016 ad oggi di dover procedere a redigere un
regolamento. Siccome eravamo severamente impegnati, giustamente, non abbiamo
potuto farlo e pur con un po’ di ritardo lo facciamo comunque e riusciamo a farlo
comunque.
Mi interrogo molto sul fatto che possiamo anche farlo ma vederne la reale
praticità dell’adozione, stante le cose come io le posso vedere, ma io sono uno, non
mi pare che riusciremo ad adeguarci velocemente.
In ogni caso spero e sono fiducioso che questo accadrà e che non accadrà alla
prossima legislatura, accadrà in questa.
Detto questo sottolineo che per quel numero di accessi civici o di accessi agli
atti che c’è stato e che sono mi pare di avere capito 8, se c’è ancora qualcuno che ha
bisogno di dati è meglio che si sbrighi, oppure è meglio che si sbrighi qualcun altro,
per esempio l’ente, perché io ho chiesto l’accesso agli atti e per averli mi sono dovuto
rivolgere alla controparte, in questo caso era la Regione, controparte del Comune di
Nuoro e ho fatto l’accesso civico digitalizzato in Regione, che nei tempi di 20 giorni
mi ha risposto e mi ha fatto conoscere gli atti.
Né sono morto prima né muoio adesso, ma l’accesso agli atti fatto con richiesta
al Comune di Nuoro, protocollato, non ho mai avuto nessun diniego e ho ricevuto
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
30
quegli atti tramite cortesissima intercessione di un altro Consigliere Comunale che ce
li aveva.
Non voglio dire che ce li aveva, sono stati dati a lui, o a lei e io li ho avuti subito
dopo.
Ma non sono morto neanche per questo. Ho accertato che quello è un
procedimento che mi serviva a capire per conoscere qual era l’andamento di questa
Amministrazione, ne ho preso atto, ne prendo atto, non sono convinto, non mi hanno
convinto e di questo avviso rimango, soprattutto sul versante che tra il dire e il fare
come si dice c’è il mare e in questo caso il mare è molto mosso.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Brodu.
CONSIGLIERE BRODU
Grazie Presidente, ancora prima di fare un’annotazione nel mio intervento
prendendo spunto da quanto ha appena comunicato e detto il Consigliere Manca, del
quale condivido nella sostanza l’intervento, voglio anch’io unirmi agli auguri al
Segretario generale per un buon lavoro in questo municipio.
Saluto tutti, dicevo con riferimento al punto all’ordine del giorno, io prendo atto e
naturalmente sono contento che l’Amministrazione si voglia dotare di un regolamento
in materia di accesso civico, perché è pur sempre un’attestazione di sensibilità sul
diritto del cittadino all’accesso in termini di trasparenza agli atti dell’Amministrazione,
seppure - questo è un convincimento però del tutto personale – nulla questo
regolamento aggiunga a quanto è già stabilito in norma e a quanto nelle linee guida,
nelle direttive di enti ed istituzioni chiamati ad applicare o a governare queste norme
hanno già dato indicazione.
E’ certamente un atto importante, ma non è su questo che voglio intervenire,
voglio intervenire sulla contraddizione che colgo in fondo per un verso tra la
sensibilità verso gli atti e quindi a disciplinare il diritto del cittadino all’accesso e
quindi il tema della trasparenza più in generale e poi invece una serie di
atteggiamenti e di comportamenti di denegato accesso, di denegata informazione e
in modo particolare verso coloro che sono soggetti che sotto un certo profilo – ce l’ha
detto poco fa il Segretario generale – hanno addirittura una tutela maggiore, una
garanzia maggiore, mi sto riferendo ai Consiglieri Comunali.
Sotto questo aspetto voglio richiamare due atti che in qualche maniera mi
hanno lasciato un po’ così.
Di recente questa Amministrazione è stata condannata dal TAR Sardegna in
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
31
riferimento ad una particolarità specifica su impugnazione di una deliberazione da
parte dell’ufficio delle entrate.
Nel leggere quella sentenza nei preamboli ho colto che non era solo il Comune
di Nuoro chiamato in giudizio, era anche il Consiglio Comunale.
Io ho appreso da Consigliere che la chiamata in giudizio del Consiglio e quindi
un dovere di informazione ai singoli Consiglieri in questa sede, non è avvenuta e l’ho
colta soltanto leggendo quella sentenza.
La chiamata in giudizio del Consiglio a parer mio comportava degli obblighi
specifici e particolari ed imponeva che il tema o la questione fosse portata
espressamente in Consiglio perché il Consiglio doveva decidere se costituirsi o non
costituirsi in quella sede giudiziaria.
Il Consiglio – se sto leggendo male quella sentenza correggetemi,
interrompetemi subito perché mi fermo – è stato dichiarato sostanzialmente
contumace.
Per fortuna non c’è stata condanna alle spese e questo in qualche maniera ha
esentato il Consiglio da un profilo pregiudizievole o negativo particolare.
Sotto questo aspetto inviterei quindi ad una sensibilità maggiore.
Al contempo il secondo atto, anche su questo però non ho meglio approfondito,
ho avuto opportunità di leggere il provvedimento con il quale la Corte dei Conti
richiama su alcuni aspetti specifici in ordine ad una tempestività nel rilascio di
documenti, nel rispondere a certe istanze e via discorrendo, la comunicazione è stata
mandata oltre che a degli organi professionali anche ovviamente al Sindaco, al
Segretario e anche al Presidente del Consiglio.
Io credo che la comunicazione al Presidente del Consiglio sia perché faccia il
passaggio successivo che è di rappresentazione ai singoli Consiglieri e
personalmente, forse mi è sfuggito, ancora oggi non ne ho avuto diretta
informazione.
Se così fosse chiedo anticipatamente venia del mio dire.
Però accanto alla sensibilità che dimostriamo nell’acquisire o nell’assumere atti
importanti dobbiamo avere anche la sensibilità concreta di non denegare poi quelli
che sono i diritti che spettano nel concreto.
PRESIDENTE
E’ stato inviato a tutti il provvedimento della Corte dei Conti, immediatamente.
Come è arrivato io l’ho inviata.
Per quanto riguarda il primo passaggio a cui si riferiva io non sapevo niente
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
32
rispetto a quello che ha detto in precedenza. Io, come voi sapete, nel momento in cui
arrivano le comunicazioni che attengono al Presidente del Consiglio, invio
immediatamente al Consiglio tutto ciò che a me perviene.
Tutto ciò che a me non arriva logicamente non lo so, lo ignoro.
CONSIGLIERE BRODU
Ho compreso male io e mi scuso ovviamente, è stato chiamato in giudizio non
solo il municipio, il Comune, è stato chiamato in giudizio anche il Consiglio
Comunale, perché era una deliberazione del Consiglio Comunale.
Il Consiglio Comunale è stato richiamato nella persona del suo Presidente con
notificazione...
PRESIDENTE
Non c’è stata a me, io sono venuto a conoscenza...
(INTERVENTI FUORI MICROFONO)
PRESIDENTE
Si figuri nel momento in cui mi arriva un atto del genere... non mi è arrivato. Poi
non so se tra la posta elettronica certificata generale protocollo nel momento in cui è
stata inviata al Sindaco è stata... a me no.
Molto probabilmente è stata inviata al Sindaco e al Segretario generale, ma voi
sappiate che tutto ciò che a me perviene immediatamente, sono 4 anni che sapete
benissimo che vi invio tutto.
Per quanto riguarda ciò che attiene il provvedimento della Corte dei Conti,
come mi è arrivato il giorno stesso l’ho inviato a tutti voi.
La parola al Consigliere Fadda.
CONSIGLIERE FADDA F.
Buonasera a tutti, un brevissimo intervento perché quando succedono delle
cose positive è bene dirlo, oltre che parlare sul tema come ha fatto qualcuno che mi
ha preceduto e poi sforare anche su altri temi che poco hanno a che vedere con
questo ordine del giorno.
La mia posizione è di assoluta positività; questa Amministrazione, della quale io
faccio parte per una quota molto piccola, ogni passo che fa verso il cittadino, e
questo è uno di quei momenti... e una frase mi è molto piaciuta, molto bella e
rappresenta un po’ della filosofia del lavoro di questa Amministrazione, “il diritto del
cittadino e il dovere dell’Amministrazione”.
Siccome nessuno di noi ha gli occhi foderati a prosciutto, è bene anche
sottolineare l’importanza di questo atto che prima non c’era e adesso c’è.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
33
Questa è già una cosa positiva e non mi costa niente darne atto alla Giunta,
nello specifico all’Assessore delegato che è la signora Boi.
E’ chiaro che la preoccupazione, visto che viviamo qua, sugli eventuali disguidi
che ci potrebbero essere, questa problematica è bene sia stata detta subito. Cioè la
ricerca di un’organizzazione diversa e anche di un numero di uomini diversi, di
personale che si occupi di questo problema, altrimenti viene difficile dare gambe a
questo progetto che, ripeto, è assolutamente positivo, assolutamente gratificante per
questa Amministrazione.
Molte volte – questo lo posso dire da antico componente di opposizione di
precedenti Amministrazioni – le richieste sono strumentali e sono fatte per dare
lavoro, per appesantire il lavoro soprattutto del personale.
Questo aspetto forse sarebbe bene che qualche volta noi lo evitassimo, ma
invitassimo anche i cittadini ad organizzarsi per avere le informazioni dovute,
informazioni delle quali hanno bisogno, non informazioni in generale che talvolta,
ripeto, non servono ad altro che ad appesantire il lavoro di questa Amministrazione e
del personale che ci lavora.
PRESIDENTE
La parola alla Consigliera Zedde.
CONSIGLIERA ZEDDE
Grazie Presidente, un saluto ai presenti, un benvenuto al dottor Musso e un
augurio di buon lavoro da parte del nostro gruppo consiliare.
Il mio intervento sarà molto breve, ringrazio intanto l’Assessora Boi per aver
portato all’attenzione di questo Consiglio questo regolamento, in parte è anche una
risposta alle osservazioni del Consigliere Brodu.
Questo regolamento è vero che recepisce la normativa in merito all’accesso
civico, però introduce un elemento non obbligatorio, che è il registro degli accessi,
che rappresenta uno sforzo voluto da questa Amministrazione di impegnarsi per una
maggiore trasparenza nei confronti dei cittadini e che riguarda non soltanto gli
accessi in materia di accesso civico, ma anche di accesso documentale.
Quindi con l’approvazione di questo regolamento viene istituito anche il registro
degli accessi da pubblicare nella sezione amministrazione trasparente del sito
istituzionale e che consentirà a tutti i cittadini di verificare quali sono stati gli accessi,
ovviamente con le indicazioni previsto dal regolamento.
Quindi un ulteriore passo verso la trasparenza non obbligatorio per legge ma
voluto da questa Amministrazione.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
34
PRESIDENTE
Dichiaro conclusa la discussione, procediamo con le dichiarazioni di voto. La
parola alla Consigliera Sanna.
CONSIGLIERE SANNA
Grazie Presidente, dichiaro il mio voto favorevole per l’approvazione di questo
regolamento, che ovviamente mi sembra un fatto doveroso.
E’ un regolamento che disciplina l’esercizio di un diritto civico molto importante,
conferma l’importanza che dovrebbe avere la trasparenza per i cittadini nell’ambito
dell’Amministrazione e sicuramente è un elemento che ne favorisce la partecipazione
pubblica e politica.
Sono quindi d’accordo con il regolamento, voterò a favore, l’auspicio è che si
passi ai fatti e questo regolamento non resti solo sulla carta.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Brodu.
CONSIGLIERE BRODU
Pur con le annotazioni di carattere generale che prima facevo e che non si
riferivano espressamente a questa disciplina regolamentare, ma traevano spunto per
un indirizzo di maggiore sensibilità nell’applicazione concreta dei diritti dei cittadini e
non solo dei cittadini ma anche degli attori attivi della stessa Amministrazione, in
modo particolare per l’attenzione verso i Consiglieri Comunali, in sede di
dichiarazione di voto ritengo di annunciare il voto favorevole al regolamento, pur
annotando il ritardo con il quale questa Amministrazione arriva a disciplinare questa
normativa specifica già prevista e da tempo in leggi dello Stato.
PRESIDENTE
La parola alla Consigliera Camarda.
CONSIGLIERA CAMARDA
Intanto anch’io do il benvenuto al nuovo Segretario e gli auguro ovviamente un
buon lavoro da parte del nostro gruppo consiliare.
Sicuramente l’intento, l’obiettivo, la finalità di questo regolamento è giusta, su
questo non vi è ombra di dubbio, segnalo però che forse per un errore che può
capitare - ci mancherebbe altro - quando ci sono stati inviati gli atti di questo
Consiglio Comunale – lo segnalo perché magari è stato un errore inconsapevole, poi
certo è capitato a me ma va bene lo stesso – tramite mail, nell’allegato regolamento
di cui stiamo discutendo adesso sull’accesso civico, a me compare per la seconda
volta sempre la delibera.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
35
Quindi ringrazio l’Assessora Boi che ha letto il regolamento oggi in aula perché
io non avevo avuto modo di leggerlo in altro modo, per cui non ho avuto neanche
modo di approfondire da questo punto di vista.
Peraltro pensavo si tenesse una commissione anche sul punto, ma
evidentemente non è stato ritenuto necessario.
La dichiarazione di voto che intendo fare è quella sicuramente da parte del
nostro gruppo di un voto di astensione, così come consentitemi di dire per mesi, in
alcuni casi anche anni, perché sono passati anche 4 anni da alcune richieste di
accesso agli atti, benché per qualcuno siano considerate pesantezze che vengono
inflitte agli uffici comunali, benché invece siano diritti dei Consiglieri Comunali, così
come vi state astenendo dal dare alcune risposte, così faremo noi quest’oggi.
PRESIDENTE
Paolo ritiene di avere inviato correttamente. Comunque ricordiamoci sempre
che gli atti devono essere depositati presso la segreteria uffici organi istituzionali,
quindi è sempre una cosa in più che viene fatta quella di inviarla ai Consiglieri.
L’importante è che venga depositato 24 ore prima. Questo per spiegare.
Per quanto riguarda poi la commissione, è stata convocata ma non c’era il
numero legale.
La parola al Consigliere Fadda.
CONSIGLIERE FADDA P.
Uso impropriamente lo spazio delle dichiarazioni di voto anch’io per porgere al
nuovo segretario comunale gli auguri più belli di buona permanenza a Nuoro e
paleso come dichiarazione di voto il voto favorevole per due semplicissime, quasi
insignificanti ragioni: l’apertura da una parte, anche a mettere nero su bianco che
vogliamo camminare su quella strada e che quella strada la condividiamo,
l’aggiustamento anche per defaillance di cui vengo a conoscenza, che ci ricordano
che poi al meglio c’è sempre posto e che quindi possiamo anche migliorarci.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Montesu.
CONSIGLIERE MONTESU
Un saluto a tutti quanti cari colleghi, Presidente, al Sindaco, un augurio di buon
lavoro al nuovo Segretario. Preannuncio il mio voto favorevole a questo
provvedimento, anche se ho il rammarico che se affrontata in commissione si poteva
fare qualcosa di più soprattutto sul versante del registro che viene istituito, perché il
registro può essere un fatto favorevole, ma potrebbe essere un randello per evitare o
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
36
far desistere qualcuno.
Probabilmente il punto del regolamento era suscettibile di un miglioramento.
Comunque siamo a questo punto, ringrazio l’Assessore Boi per il lavoro a cui si
è sottoposta nell’illustrazione e preannuncio il mio voto favorevole.
PRESIDENTE
La parola alla Consigliera Zedde.
CONSIGLIERA ZEDDE
Intervengo in dichiarazioni di voto per dichiarare il voto favorevole, ma anche
per precisare in qualità di Presidente della commissione affari generali che la
commissione è stata regolarmente convocata in data 9 aprile per il 17 aprile.
La commissione aveva ad oggetto nell’ordine del giorno il regolamento
sull’accesso civico, però è andata deserta per mancanza del numero legale. Era
presente soltanto il Consigliere Giovanni Mele e la sottoscritta.
Capisco che sia facile... anche lei e la Consigliera Camarda che comunque fa
parte della commissione, avete dato delle notizie non veritiere, per cui ci tengo a
precisare che la commissione è stata convocata ma non essendovi il numero legale il
regolamento non è stato discusso.
Ad aprile certo. Tutto è possibile Consigliere Montesu, tutto.
PRESIDENTE
Non ci sono altre dichiarazioni di voto, procediamo con il voto.
Pongo in votazione il punto uno all’ordine del giorno.
Esito della votazione: favorevoli 18; contrari 0; astenuti 3.
Votazione: approvato.
PUNTO TRE ALL’ORDINE DEL GIORNO: REGOLAMENTO DEL SISTEMA
INTEGRATO DEI CONTROLLI INTERNI - APPROVAZIONE MODIFICHE.
Chiedo all’Assessora Boi di leggere esclusivamente le modifiche perché il resto
rimane identico.
ASSESSORA BOI
In questo caso si tratta di un regolamento in essere, queste modifiche sono
state apportate perché nell’uso di questo regolamento ci si è resi conto che era
necessario intensificare il controllo in maniera mirata e più precisa.
Per cui il regolamento rimane integrale tranne che all’articolo 3 al comma 2
viene modificata la temporalizzazione della trasmissione alla sezione regionale della
Corte dei Conti del referto sull’efficacia e l’adeguatezza dei controlli, poiché nel
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
37
regolamento veniva decretato che doveva essere semestrale, ma questo non è
possibile per motivi proprio tecnici di lavorazione degli atti, per cui viene modificato in
annuale.
Per cui all’articolo 3 al comma 2 “il Sindaco, avvalendosi dell’operato del
Segretario generale trasmette annualmente alla sezione regionale della Corte dei
Conti un referto sull’efficacia e l’adeguatezza dei controlli effettuati
dall’Amministrazione.
Tale rapporto è inviato per iscritto ai Capigruppo del Consiglio Comunale entro
10 giorni dalla trasmissione alla Corte dei Conti”.
L’articolo 5 viene modificato e vi sono delle precisazioni. L’articolo originario
dettava al comma 1: “il controllo di regolarità amministrativa è assicurato nella fase
successiva dal Segretario, il quale si avvale del supporto degli organi di valutazione”.
Qua viene aggiunta la frase: “si avvale del supporto dell’organo di valutazione,
o eventualmente anche di un’unità organizzativa specifica”.
Questo perché si è verificato che l’organo di valutazione non sempre è
disponibile. Quindi proprio per una questione tecnica.
Sempre all’articolo 5 al comma 2 vi è una rielaborazione del testo più che una
modifica, e il testo viene modificato in: “il controllo viene effettuato sulle
determinazioni dirigenziali che comportano un impegno di spesa. I contratti, nonché
su altri atti dirigenziali di volta in volta individuati, per esempio ordinanze,
provvedimenti concessori e conferimento di incarichi”.
Mi preme puntualizzare che questo regolamento è utile per il controllo di tutti gli
atti che vengono prodotti dalla pubblica amministrazione.
“In questo modo il controllo, così come declinato nel regolamento, si effettua
sulla base di standard di riferimento elaborati attraverso un’apposita griglia di
raffronto che tiene conto delle leggi, dei regolamenti, degli indirizzi di governo e delle
eventuali direttive interne. Gli standard e la griglia sono elaborati dal segretario con il
supporto dell’OIV”.
Cioè di volta in volta viene stabilita questa griglia su cui fare il controllo, perché
sarebbe assurdo fare un controllo capillare su tutti gli atti emessi.
“Il controllo avviene in particolare sulla base dei seguenti indicatori: rispetto
delle disposizioni di legge dei regolamenti dell’ente; correttezza, regolarità delle
procedure; correttezza formale nella redazione dell’atto”.
Considerate che vengono emessi migliaia di atti, viene fatta una sorta di griglia
di riferimento per cui il controllo viene effettuato attraverso un sorteggio casuale
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
38
effettuato periodicamente dal Segretario in misura non inferiore del 10% del totale
degli atti soggetti al controllo.
Le tecniche di campionamento sono elaborate dal Segretario con il supporto
dell’organo di valutazione al fine di registrare con ragionevole attendibilità i fenomeni
più rilevanti della gestione. Resta salva la possibilità per il Segretario di effettuare un
controllo mirato su alcuni atti, in particolare quelli relativi ad attività individuate come
ad un elevato rischio di corruzione”.
Cioè il presente paragrafo ci dice che vengono fatti dei controlli su campione,
ma ciò non toglie che il Segretario, sulla base magari di volume di quei documenti
che compongono un provvedimento, non stabilisca che vanno controllate
determinate procedure.
Il Segretario si avvale anche del supporto dell’organo di valutazione e
predispone un rapporto semestrale che viene trasmesso ai dirigenti e al Sindaco.
Il rapporto contiene le eventuali direttive per i dirigenti al fine di garantire il
rispetto delle regolarità amministrative.
A questo originario è stata aggiunta la frase: “il report viene trasmesso anche ai
revisori, all’organo di valutazione e al Consiglio Comunale”.
Tutto il resto rimane invariato. Per cui la delibera di approvazione è in questo
senso.
PRESIDENTE
Dichiaro aperta la discussione, la parola al Consigliere Brodu.
CONSIGLIERE BRODU
Chiedo delucidazioni sul testo che viene proposto. Mi è parso di comprendere
che una prima modifica viene chiesta con riferimento all’articolo 3 nella parte in cui si
consente al Sindaco di effettuare la comunicazione alla Corte dei Conti in un periodo
temporale di un anno piuttosto che semestrale. Quindi vi è un allungamento dei
termini su questo onere che il regolamento pone al Sindaco.
Una seconda proposta di modifica la coglievo nella parte in cui sul controllo si
dice che il Segretario generale si avvale del supporto dell’OIV e di altra unità
organizzativa; terzo la modifica in un certo senso del secondo comma dell’articolo 5
sul controllo di regolarità che effettua il Segretario generale.
Sull’aumento dei termini vorrei comprendere. All’articolo successivo, dove
peraltro vi è ugualmente una proposta di modifica, i termini imposti al Segretario
Generale, che a sua volta compila un report o qualcosa del genere, dà
comunicazione al Sindaco e agli altri soggetti, è sempre di 6 mesi.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
39
Non ho compreso qual è la difficoltà del Sindaco, se l’informazione gli viene
data nei 6 mesi, di adempiere al suo obbligo di comunicazione alla Corte dei Conti.
Si vuole forse consentire un cuscinetto più lungo anche in ragione degli ultimi
accadimenti nel rapporto con la Corte dei Conti all’autorità sindacale?
Quindi colgo una contraddizione nel non modificare per esempio a favore del
Segretario generale un allungamento uguale nei termini, perché non lo si porta da 6
ad un anno anche al Segretario generale? Se le difficoltà sono per il Sindaco, non
riesco a comprendere perché le stesse difficoltà non siano per il Segretario generale,
che poi è la fonte informativa del Sindaco.
La seconda annotazione su questa unità specifica che nel regolamento non
viene né individuata né caratterizzata e allora mi pare che stiamo creando a
discrezione di volta in volta di un contesto specifico, un soggetto che non ha
caratteristiche di controllo, comunque in ogni caso non offre, se deve essere
disciplinata per regolamento, le garanzie che un controllo ispettivo deve
necessariamente avere.
PRESIDENTE
Prego Assessora Boi.
ASSESSORA BOI
Il discorso è questo: la semestralità nel predisporre un rapporto semestrale è in
fase di lavorazione. Tant’è vero che se lei legge tutto il paragrafo dice: “predispone
un rapporto semestrale che viene trasmesso ai dirigenti e al Sindaco. Il rapporto
contiene le eventuali direttive per i dirigenti al fine di garantire il rispetto delle
regolarità amministrative”.
Cioè significa che ci possono essere nel report delle puntualizzazioni che vanno
modificate o verificate, ci possono essere degli errori in quel documento che viene
analizzato, per cui è ancora in fase di lavorazione.
Di conseguenza il report annuale è complesso, tant’è che si sta ancora
elaborando il report annuale del 2018, proprio perché l’elaborazione dei dati
analizzati è un po’ più lunga di quello che si prevedeva. Per questo dicevo che le
modifiche sono dovute al fatto che utilizzando già questo regolamento ci sono state
delle difficoltà ad attuarlo.
Cioè non è possibile che semestralmente il Sindaco abbia un report definitivo
da trasmettere ad un organo superiore com’è la Corte dei Conti, perché ci sono dei
documenti ancora in fase di lavorazione. Questa è la motivazione.
CONSIGLIERE BRODU
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
40
Il testo che noi stiamo osservando e quindi il referto che il Sindaco deve inviare
non è con riferimento ad un atto definitivo, che può essere definitivo o meno, ancora
in fase di elaborazione lo comprendo in un semestre, ma è con riferimento ad un
giudizio che il Sindaco deve esprimere e girarlo alla Corte dei Conti relativamente
l’efficacia e l’adeguatezza dei controlli effettuati dall’Amministrazione.
Non b’intra nudda se l’atto è concluso o meno. Ci siamo cosa intende dire? Il
testo normativo del regolamento che vogliamo modificare questo puntualizza. Non
esprimere un giudizio su un atto che si è concluso, della serie: le trasmetto, cara
Corte dei Conti, l’atto che è arrivato alla sua conclusione.
No! La Corte dei Conti e il regolamento chiede al Sindaco un referto
sull’efficacia dei controlli, perché questa è la ratio della norma disciplinare,
regolamentare, mi permetto.
ASSESSORA BOI
Io non dicevo che deve fare la relazione sugli atti specifici, dicevo che siccome
l’iter non è concluso, come si fa a fare un report? Poniamo che ci siano ancora in
lavorazione la metà degli atti, nel senso che magari sono state trovate delle
incongruenze e che i dirigenti stanno provvedendo a modificare piuttosto che... il
report non è veritiero secondo quello che mi riferiscono gli uffici.
Siccome la norma parla di periodicità, non declina quanto sia lunga questa
periodicità, per cui inizialmente era stato messo semestralmente, si è valutato che
semestralmente il report non è veritiero, perché non ci sono ancora tutti i dati e quindi
la modifica è quella di trasmetterlo annualmente.
Questo non pregiudica né i controlli né l’efficacia del regolamento.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Manca.
CONSIGLIERE MANCA
Volevo rassicurare l’Avvocato Brodu che a prescindere dalla temporalità, un
anno, sei mesi e a prescindere anche dalla qualità dell’atto che viene richiesto nel
rispetto dei controlli interni, lei come Capogruppo non ha ricevuto né la temporalità
corretta, né il rispetto dei tempi corretti e degli atti corretti.
Io non ho mai ricevuto niente. Io sono qua 4 anni e non ho mai ricevuto niente.
Infatti valutando questo aspetto mi sembra di essere ricaduto nel calderone del
PD, perché questo facevano e quindi mi sembra di essere nuovamente riprecipitato
nella confusione totale.
Volevo quindi rassicurarlo, non so se lui abbia ricevuto documentazione come
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
41
viene citata qua, nei tempi e nella qualità della documentazione, perché parliamo di
due temi molto sentiti.
Non so se ne riceverà altre, perché adesso allunghiamo per un anno e va bene
anche questo, non c’è proprio nessun problema, ma quello che conta è che
effettivamente i controlli interni vengano maturati, vengano eseguiti e non si crei
quell’andamento lento e lungo del PD per esaurire gli argomenti che erano
particolarmente sensibili, ma mi pare di essere finito esattamente dentro quel
calderone.
PRESIDENTE
La parola all’Assessora Boi.
ASSESSORA BOI
Sono sempre preoccupata delle preoccupazioni, per cui volevo puntualizzare
che la determinazione con cui è stato composto l’ufficio dei controlli interni è del 14
giugno 2017, per cui il primo report che è stato stilato e di cui ho copia, che ho
scaricato dal sito del Comune di Nuoro, è relativo al 2017. Ho detto prima che quello
del 2018 è ancora in fase di lavorazione.
Per cui se voi andate sul sito del Comune di Nuoro sulla trasparenza, potete
scaricare tutto il report dei controlli interni relativamente ad ogni paragrafo del
sistema.
Cioè il controllo di regolarità amministrativa, il controllo di regolarità contabile, il
controllo di gestione, il controllo strategico, il controllo delle società partecipate, il
controllo degli equilibri finanziari, il controllo della qualità dei servizi erogati sono sul
sito del Comune, quindi pubblicati così come prescrive la norma.
L’organismo è quello definito con questa determina dirigenziale N. 1201 del 14
giugno 2017 che determina qual è questo organismo, che è la componente
dell’ufficio di controllo successivo alla regolarità amministrativa.
Cioè sono questi funzionari e dipendenti che, sulla base di quella griglia e sulla
base di quella percentuale predeterminata, analizzano documento per documento
per verificare se vi è la regolarità.
PRESIDENTE
Il Segretario voleva fare una specificazione, prego.
SEGRETARIO
Volevo rendere edotti i Consiglieri Comunali che al posto di “OIV” si intende
“NDV” nucleo di valutazione, in quanto la Giunta ha recentemente approvato la
modifica del regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi reintroducendo il
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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nucleo di valutazione al posto dell’organismo indipendente di valutazione, perché
sono ammesse entrambe le tipologie, ma è molto più facile e anche molto più
utilizzabili un nucleo di valutazione anche in termini di nomina del nucleo di
valutazione a livello regionale.
PRESIDENTE
La parola alla Consigliera Zedde.
CONSIGLIERA ZEDDE
Giusto una precisazione in merito al discorso sollevato dal Consigliere Brodu
sulla periodicità dei controlli annuali da comunicare alla Corte dei Conti.
E’ l’articolo 148 del TUEL che prevede la trasmissione annuale della relazione
alla Corte dei Conti. Quindi è un termine previsto dal TUEL, articolo 148. Io non so se
nel regolamento nella versione precedente si parlava di un termine diverso, però
l’articolo 148 del TUEL prevede proprio la relazione annuale.
La Corte dei Conti tra l’altro che adotta degli schemi ben precisi non consente
una trasmissione con una periodicità diversa. Giusto una precisazione tecnica.
PRESIDENTE
Se non ci sono altri interventi dichiaro chiusa la discussione. Dichiaro aperte le
dichiarazioni di voto.
Non ci sono dichiarazioni di voto, le dichiaro chiuse e procediamo con la
votazione.
Pongo in votazione il punto tre all’ordine del giorno.
Esito della votazione: favorevoli 13; contrari 3; astenuti 3.
Votazione: approvato.
Non ci sono votazioni sull’immediata eseguibilità trattandosi di regolamento.
Chiedo scusa al vice Sindaco che prima mi aveva chiesto la parola per
intervenire sull’argomento commissioni attinente al punto precedente, quindi le do la
parola perché me ne sono scordato.
ASSESSORE COCCO
Anch’io preliminarmente mi unisco agli indirizzi di saluto e di benvenuto per il
nuovo Segretario generale dottor Musso. Intervengo brevemente in tema di
regolamenti perché credo sia opportuno che il Consiglio venga reso edotto del
carteggio che il sottoscritto ha avuto con il Presidente della commissione cultura, il
Consigliere Manca, quindi approfitto anche della sua presenza in Consiglio.
Con mail del 9 luglio ho chiesto, ai sensi del regolamento, la convocazione della
commissione cultura in prosecuzione per la discussione sul regolamento delle case
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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storiche. Commissione che si era tenuta il 22 marzo su richiesta di alcuni Consiglieri
e commissari dell’opposizione.
Quindi la mia richiesta è del 9 luglio, ricevo invece stamattina una nota del
Consigliere Manca, con il quale si manifesta una disponibilità alla convocazione per
cui lo ringrazio, però tuttavia chiede il deposito di tutta una serie di documentazioni
che a mio parere con la proposta di regolamento non sono coerenti.
E mi spiego. Nella comunicazione del Consigliere Manca al numero di
protocollo 36451 si chiede in riscontro alla mia richiesta di convocazione che
vengano depositate tutta una serie di documentazioni relative da luglio 2015 ad oggi,
alla gestione in termini di assegnazione, manutenzione ordinaria e straordinaria,
utenze nominali, redditività di legge - che onestamente non ho capito cosa sia -
attraverso bandi e in che data sono stati assegnati, a chi eventualmente li occupa...
insomma tutta una serie di documentazioni relative allo stato attuale delle case
storiche.
Io credo sommessamente che questo riscontro del Consigliere Manca in realtà
mascheri un’interrogazione, oppure un’interpellanza, nel senso che io propongo la
convocazione della commissione cultura...
(INTERVENTO FUORI MICROFONO).
ASSESSORE COCCO
Il regolamento che sto proponendo alla discussione naturalmente, come è
normale, disciplina per il futuro, per cui io ho allegato alla richiesta di convocazione la
bozza di regolamento e naturalmente l’ordine di servizio dal quale si evince che le
case storiche sono affidate al settore cultura.
Io ritengo – magari mi sbaglio – che in realtà tutta la documentazione che
richiede il Consigliere Manca riguardi lo stato pregresso e lo stato attuale che noi ci
proponiamo di disciplinare e che quindi secondo me più correttamente debba essere
oggetto di una specifica interrogazione o interpellanza, alla quale io naturalmente
non mi sottrarrò.
Per cui approfitto di questa circostanza per segnalare l’urgenza di portare alla
discussione il regolamento di case storiche, visto che stiamo parlando di ritardi anche
in questa sede e stiamo parlando, come dice lo stesso Consigliere Manca, di un
vuoto amministrativo; quindi ritengo sia utile convocare la commissione per discutere
di questo regolamento e se del caso non mi sottrarrò a rispondere ad interrogazioni e
interpellanze per i pregressi riguardanti le case storiche, quindi affidamenti, gestioni,
utenze e quant’altro.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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PRESIDENTE
La parola al Consigliere Manca.
CONSIGLIERE MANCA
Posto che io sappia cosa voglia dire quella serie di quesiti che ho posto, posto
che io sappia cosa vuol dire un’interrogazione per la quale lei non si può sottrarre sia
per educazione sia per normativa, mi pare che nel regolamento entrano tutti insieme
una serie di dati sulle manutenzioni delle case storiche e sulle utenze delle case
storiche.
Ma quello che sto chiedendo è di conoscere oggi le case storiche, le utenze
delle case storiche e chi le sta pagando. Avvocato questo le chiedo.
Così come lei ha detto puntualmente di aver fatto una richiesta al Presidente
della commissione e mi pare che meno di 6 giorni dopo il Presidente della
commissione ha risposto nei termini e nei toni con l’approfondimento di quella che è
la proposta di regolamento, perché io non so se in qualche modo quel regolamento
vada a toccare il bilancio, non lo so.
Certo se ne discuterà, quando sarà il momento se ne discuterà da parte mia,
me li devo inventare gli atti? Le utenze a chi sono intestate?
Facciamo così: finora i lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria chi li ha
fatti, chi li ha pagati e chi li ha eseguiti?
Signori questo fa parte del regolamento, siccome nel regolamento c’è scritto chi
li dovrebbe fare da adesso in poi, siccome sono un cittadino di Nuoro e vivo a Nuoro,
mi chiedo, ma non sto parlando di lei sto parlando di me, dove ho vissuto io? Mi
chiedo: cosa ho fatto? Non “cosa ha fatto”, perché questo è un argomento
sicuramente importante e sensibile come le ho scritto, ma è un argomento che merita
sicuramente un approfondimento ma non storico del 1600, storico attuale.
Altrimenti le avrei voluto fare tutta una serie di domande che riguardano lo
sport, non le ho fatte quando lei era Assessore allo Sport ma le farò, ma non come
rivendicazione o vendicativo, le farò perché sono un Consigliere Comunale attento a
certe problematiche.
Prima non le ho potute fare, non le ho fatte, non gliele posso fare adesso, però
lei può anche già immaginare su che versante si può andare per ragionare, non per
fare chissà quale storia, per ragionare sull’argomento e vedere di migliorarlo laddove
possibile negli interventi della comunità e dei cittadini.
PRESIDENTE
La parola al vice Sindaco.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
45
ASSESSORE COCCO
In realtà mi ha confermato secondo me che tutte queste questioni, questi quesiti
dovrebbero a mio avviso far parte di una specifica interrogazione o di una
interpellanza; non mi sottrarrò, non per educazione ma proprio perché lo ritengo un
dovere del ruolo che rivesto.
Su tutte le altre questioni Consigliere Manca lei non è un Consigliere qualsiasi,
lei è un Consigliere di esperienza, è il Presidente della commissione e siccome i
regolamenti li conosciamo tutti, le commissioni vanno convocate tre volte al mese, io
mi chiedo perché in tre anni lei non le abbia convocate.
La commissione è la sede ideale per discutere di queste cose, chiedo a me
stesso perché il Presidente non le abbia convocate per discutere di queste cose.
Lasciamo questo quesito aleggiare nell’aula.
PRESIDENTE
La parola alla Consigliera Moroni.
CONSIGLIERA MORONI
Buonasera, intanto brevemente anch’io volevo augurare buon lavoro al dottor
Musso da parte del gruppo Scegliamo Nuoro. Chiedo se possibile fare una
sospensione di un quarto d’ora.
PRESIDENTE
Sospensione accordata.
La seduta è sospesa.
Il SEGRETARIO procede all’appello dei Consiglieri; è presente il numero legale
la seduta prosegue.
PRESIDENTE
PUNTO QUATTRO ALL’ORDINE DEL GIORNO: MOZIONE: ISTITUZIONE
COMMISSIONE POLITICHE GIOVANILI.
La parola alla Consigliera Camarda per l’illustrazione del punto.
CONSIGLIERA CAMARDA
Due parole prima di procedere alla lettura, che comunque è breve, della
mozione.
Una riflessione che parte dal fatto che abbiamo ritenuto di presentare questa
mozione in quanto riteniamo che le politiche giovanili non possano e non debbano
più essere considerate politiche di emergenza sociale, ma anzi normali e ordinari
interventi rivolti alla popolazione giovanile su base progettuale, concertata e
condivisa con gli stessi giovani e anche con la rete territoriale nell’ambito di una più
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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ampia politica comunale di educazione permanente dei cittadini, sempre auspicando
una maggiore partecipazione alla gestione delle risorse pubbliche, promuovendo
quindi ciò che sempre diciamo in varie circostanze, quella che è considerata appunto
la cittadinanza attiva.
Riteniamo inoltre sia sempre più necessario e anche strategico mantenere e
coltivare uno spazio istituzionale per pensare, riflettere, ragionare da un lato per ciò
che riguarda i bisogni dei giovani di oggi, le questioni più rilevanti, le urgenze, le
prospettive, dall’altro su quali siano le politiche, i servizi e le azioni da mettere in
campo.
E’ necessario quindi promuovere la costruzione di un governo del territorio
all’interno del quale i giovani vengano riconosciuti come interlocutori, favorendo lo
sviluppo dell’aggregazione giovanile in forme organizzate anche attraverso misure
strutturali organizzative, quindi parliamo di risorse umane, di spazi e locali e anche –
qualora fosse possibile – di stanziamenti di bilancio in un’ottica futura.
Provvedo ora alla lettura della mozione: “mozione istituzione commissione alle
politiche giovanili.
Richiamato l’articolo 60 del regolamento del Consiglio Comunale di Nuoro
inerente il diritto di ogni Consigliere Comunale alla presentazione di mozioni, ossia
proposte concrete di deliberazione;
Preso atto che nello statuto comunale all’articolo 28 viene prevista l’istituzione
della commissione alle politiche giovanili; che il programma elettorale stesso
prevedeva l’attuazione di ogni strumento utile alle fasce giovanili della città di Nuoro,
al fine di consentire alle stesse di essere fattivamente coinvolte nella gestione della
cosa pubblica;
Ritenuta pertanto tale azione tra le prioritarie da attuarsi e corrispondente alle
finalità programmatiche;
Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e gli assessorati comunali competenti
ad istituire la commissione alle politiche giovanili così come previsto dall’articolo 28
dello statuto comunale, rendendola operativa entro e non oltre un trimestre
dall’approvazione della presente determinazione anche attraverso il coinvolgimento
delle commissioni consiliari competenti per materia”.
PRESIDENTE
Dichiaro aperta la discussione. La parola al Consigliere Siotto.
CONSIGLIERE SIOTTO M.
Ritengo molto interessante la commissione così come la prevede lo statuto e
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
47
condivido le parole della Consigliera Camarda per quanto riguarda il cercare di
aggregare i giovani negli atti amministrativi anche quotidiani.
Quello che ritengo un po’ singolare è che l’unico Consigliere che ne farebbe
parte è proprio il Consigliere del gruppo proponente, perché mi sa che non ci sono
altri Consiglieri che ne fanno parte.
Giusto un’osservazione mi viene spontanea: non vorrei che si fosse fatto lo
spazietto per una cosa personale, ma credo di no conoscendo il Consigliere
Graziano.
Era solo per dire, così come prevede lo statuto questa commissione la reputo
molto interessante e per evidenziare la singolarità di questa cosa.
(INTERVENTI FUORI MICROFONO)
PRESIDENTE
Lei può intervenire per fatto personale.
La parola all’Assessore Romagna.
ASSESSORA ROMAGNA
Intervengo brevemente per ribadire quanto sia forte e radicato il concetto
espresso nel nostro programma elettorale rispetto all’utilizzo di ogni strumento utile
per le politiche giovanili e per l’aggregazione.
E’ vero che soprattutto nei primi anni di questo mandato gli sforzi si sono
concentrati in quella che è l’emergenza sociale giovanile, ma non ci si è dimenticati di
quelli che sono gli interventi strutturati di prevenzione, basti pensare che la nostra
operatività di strada in questi 4 anni, ogni anno in una scuola diversa ha svolto per un
anno intero interventi educativi all’interno delle classi, molto interessanti, molto
innovativi molto moderni.
Mi riferisco per esempio al progetto Fiore che riguarda la tematica
dell’adolescenza al femminile.
Negli ultimi anni, in particolare nell’ultimo invece gli sforzi si sono concentrati in
quelli che sono i centri di aggregazione e partecipazione.
Dopo l’ultimo festival di innovazione sociale un seminario, un workshop è stato
dedicato – a parte la tematica dei giovani e i corsi di formazione legati alle politiche
giovanili per gli operatori – proprio alla consulta studentesca e al gruppo informale di
Intercultura sull’europrogettazione.
Sono stati talmente bravi che hanno elaborato un progetto e hanno partecipato
alla prima call di febbraio di Erasmus Plus.
L’investimento che è stato fatto nel 2018 nella programmazione del CESP
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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rispetto all’implementazione dell’operatività di strada coinvolgendo gratuitamente 17
giovani che hanno potuto usufruire di un corso di formazione specifico che ora
stanno iniziando il tirocinio nelle varie aree della città; il Consiglio Comunale dei
ragazzi che ci ha visto vincere il bando, ricevere un finanziamento cofinanziato da
questo ente con 5 mila euro dal nostro bilancio e 15 mila dalla fondazione di
Sardegna; l’implementazione del servizio educativo, che non è soltanto di emergenza
sociale, ma rappresenta un percorso anche di prevenzione.
Tutto ciò per ribadire appunto che condivido quanto detto dalla Consigliera
Camarda e se questo è considerato un altro strumento utile per garantire la
partecipazione attiva dei giovani adulti, ben venga il Consiglio Comunale è sovrano e
saremo propulsori per l’attivazione di questa commissione.
PRESIDENTE
La parola alla Consigliera Camarda.
CONSIGLIERA CAMARDA
Insomma, si riesce sempre in qualche modo a rovinare anche quello che di
buono si può costruire in quest’aula, a parte le posizioni politiche.
Intanto grazie all’Assessora Romagna che ha voluto darci delle informazioni
rispetto al lavoro svolto in questi anni, ma con tutto il rispetto Assessora non era mia
e nostra intenzione assistere ad un elenco di cose fatte, ovvero non è una mozione
proposta per dire se qualcuno ha fatto o non ha fatto.
E’ una mozione intanto - anche per riagganciarci al discorso che avevamo
prima - protocollata il 18 marzo, siamo a luglio, quindi sempre sul pezzo insomma.
Ritengo gravissime le cose che, mi dispiace Consigliere Siotto Michele... le
ricordo una cosa: intanto prima di fare certe accuse che sono di un livello talmente
basso che non vado oltre il commento, vi ricordo così come c’è scritto nella mozione
che l’istituzione della commissione è prevista dal programma elettorale che tutti voi e
tutti noi abbiamo sottoscritto nel 2015.
Quindi che si arrivi a dire che sia una cosa fatta per fini personali lo trovo di una
tristezza veramente...
(INTERVENTI FUORI MICROFONO).
PRESIDENTE
Non interloquite.
CONSIGLIERA CAMARDA
Secondo me ha fatto un’affermazione talmente grave che io veramente, non ho
neanche parole per definirla. Può anche fare le sue considerazioni personali, ma se
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
49
pensa determinate cose se le tenga per sé la prossima volta.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Manca.
CONSIGLIERE MANCA
Ho osservato stasera che la perseveranza che dimostra il gruppo del PS d’AZ
nell’attuazione del programma elettorale tiene fede a quelli che sono stati i requisiti
promotori dei collegamenti tra gruppi politici che fanno parte di questa
Amministrazione.
Non riesco semmai, faccio fatica, lo dico scientemente, a capire cosa si
potrebbe fare - ma so che si potrà fare e si farà - in questo residuo mandato.
Sarebbe stato interessante avere la partecipazione di giovani, avere i loro
sentimenti, la progettazione proprio del loro futuro come giovani, se l’avessimo
proposto così come abbiamo fatto nel programma elettorale all’inizio del mandato,
ma mi pare che poco resta.
Siamo riusciti in questi tempi ad annacquare questo programma, a renderlo
fruibile occasionalmente e questo è uno scenario che ho condiviso ma che non mi
appartiene.
Il tema in particolare è molto sensibile e chi come me ha un po’ di storia da
questo punto di vista, soprattutto giovanile nonostante l’età, sa perfettamente cosa
vado dicendo e cosa intendo dire.
Questo aspetto programmatico che abbiamo trascurato, abbiamo elargito con
parsimonia consumando il tempo e il modo, me lo ritrovo in discussione a qualche
mese dalla fine del mandato, posto che il mandato sia ancora in essere e non sia già
finito.
Ne prendo atto, come la volta precedente quattro anni fa, ma questa volta non
nelle grinfie del PD, perché come ho detto prima sono finito nel calderone o nelle
grinfie, a scelta, dipende se un giorno mi alzo con il piede destro dico calderone, se
mi alzo con il piede sinistro dico nelle grinfie.
Ho fatto la mia esperienza. Approverò sicuramente una proposta di questo
genere, non foss’altro perché faceva parte delle mie precise indicazioni politiche che
ho consumato e che intendo ancora perseguire, pur con il poco tempo che rimane
ancora da galleggiare, perché questo è un galleggiamento, non è un Consiglio
Comunale che discute, che si muove, è un galleggiamento.
......
Dove c’è solo una boa che galleggia.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
50
PRESIDENTE
Vi prego non trascendiamo, Consigliere Manca continui.
CONSIGLIERE MANCA
Mi viene istintivo che io insieme al galleggiante ci metto il piombo e il piombo
sei tu.
PRESIDENTE
Vi prego, su un argomento così importante e delicato continuiamo come stiamo
andando bene.
CONSIGLIERE MANCA
Siccome non abbiamo più argomenti, perché sono esauriti, scendiamo proprio
sul piano personale perché altro non possiamo fare.
Questo siamo capaci di fare: scendere sul piano personale e diventare
offensivi. Io questo non intendo farlo e consumerò ancora il tempo che ci sarà di
questa legislatura per adoperarmi esattamente in questa direzione.
PRESIDENTE
Non ci sono altri interventi dichiara chiusa la discussione. Procediamo con le
dichiarazioni di voto.
La parola al Consigliere Fadda.
CONSIGLIERE FADDA F.
Prima non sono voluto intervenire perché era un argomento per il quale per
quanto mi riguarda discussione non ce n’è, non ce ne deve essere, nel senso di
contrapposizione ovviamente, altrimenti poi mi dicono che...
Un argomento sicuramente di estremo interesse anche per il mio lavoro, molto
prima del programma elettorale, molto prima di tante altre cose che non siamo riusciti
a fare.
Non sono per niente preoccupato, perché delle cose che si vogliono fare molte
cose non ci si riesce, ma anche nel nostro intimo, anche nella nostra vita privata.
Non mi piace per niente il tono che è stato preso in questa discussione, quindi
la mia dichiarazione di voto sarà solamente rigidamente sul tema ed è di astensione -
e non dico neppure “purtroppo” – sto studiandomi le parole perché non devo e non
voglio essere offensivo, perché a me sembra solamente una dichiarazione di intenti e
la mia età non mi permette più di fare dichiarazione di intenti.
Una commissione per le cose giovanili. Okay, basta farle le cose!
Quindi mi asterrò anche perché, al di là di questa dichiarazione di intenti che
ripeto condivido, non c’è una riga di una proposta di azione, di azioni, nel senso di
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
51
dire: vogliamo fare una commissione per le politiche giovanili per fare questa cosa.
Qua non c’è, c’è mezza pagina scritta bene, che condivido ripeto ancora, ma
non c’è una riga né di azioni proposte, urgenti da fare e neppure un’ipotesi di
finanziamento, perché le cose vanno finanziate, altrimenti rimangono scritte
nell’acqua.
Per queste motivazioni ho espresso il mio parere sul voto che andrò a
sostenere adesso.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Brodu.
CONSIGLIERE BRODU
Ho chiesto di intervenire in sede di dichiarazioni di voto sentendo il Consigliere
Fadda che apprezzo e stimo anche sul piano personale, però chiedo di intervenire
perché un rimprovero a contenuti di programma o di azione diretta può essere fatto
solo a chi amministra, a chi governa.
Una mozione ha una caratterizzazione di natura politica e viene da un
Consigliere e nel momento in cui la pone e l’ha posta nei termini alti con cui li ha
rappresentati al Consiglio, non può che essere condivisa.
Avremo altri momenti, altri contesti nei quali certamente confrontarci anche sui
contenuti di merito sulle singole iniziative per spingere verso il raggiungimento degli
obiettivi che è indiscusso che condividiamo.
Allora sotto questo aspetto nel rapporto che abbiamo mi sorprende davvero il
tuo voto di astensione su questa tematica.
Il mio gruppo voterà a favore.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Zola.
CONSIGLIERE ZOLA
Buonasera a tutti, in particolare al pubblico presente. Un augurio di benvenuto e
di buon lavoro a dottor Musso, sia da parte mia che dal gruppo che rappresento
Ripensiamo Nuoro.
Sono contento che il Partito Sardo d’Azione porti oggi all’ordine del giorno le
due mozioni soprattutto per il fatto che la commissione politiche giovanili è prevista
dallo statuto del Comune di Nuoro e l’istituzione della consulta per gli anziani, che è
presente nel nostro programma elettorale, nel programma elettorale di questa
maggioranza, redatto e approvato da tutti i gruppi politici che ne facevano parte
inizialmente, compreso il Partito Sardo d’Azione che ora è passato in minoranza e
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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che oggi porta all’ordine del giorno la mozione appunto che riguarda l’istituzione della
consulta degli anziani.
Sono felice che tutti insieme ancora oggi si riconosca il fatto che il programma
elettorale era ed è ancora valido e soprattutto propositivo per il bene della città e
quindi dei nostri concittadini.
PRESIDENTE
La parola alla Consigliera Sanna.
CONSIGLIERA SANNA
Volevo esprimere il mio voto favorevole ad entrambe le mozioni perché le
ritengo entrambe importanti e soprattutto quando vanno di pari passo, in modo che
l’Amministrazione, anche attraverso l’istituzione della commissione per i giovani e la
consulta per gli anziani, possa con degli strumenti anche così importanti, dare voce a
due fette della popolazione della cittadinanza distanti tra loro agli estremi e ritengo
che l’efficacia di una e dell’altra venga rafforzata proprio se vengono attuate
contestualmente.
Quindi sarà un voto favorevole con l’auspicio che poi, una volta approvate, in
realtà funzionino.
Volevo sottolineare che è di giugno scorso l’istituzione della COADI, la consulta
per le disabilità, ma ad oggi trascorso un anno non ho assistito ancora ad una
convocazione di detta consulta nei Consigli Comunali anche quando c’erano
argomenti di loro interesse.
C’è quindi anche un sollecito: quando approviamo delle cose ugualmente di non
lasciarle sulla carta, ma di essere tutti operativi ed applicarle davvero di fatto.
PRESIDENTE
La parola alla Consigliera Zedde.
CONSIGLIERA ZEDDE
Intervengo in dichiarazioni di voto per accogliere favorevolmente la mozione
portata dal PS d’Az, riflettendo però sul fatto che arriva in ritardo e ci meraviglia il
fatto che essendo il PS d’Az in maggioranza fino allo scorso anno ed essendo il
gruppo consiliare composto da giovani, quindi particolarmente interessati
all’argomento, non sia stato portato all’attenzione di questo Consiglio anche quando
loro erano in maggioranza.
Stesso discorso per chi in maggioranza contesta questo ritardo, ricordo che tale
azione propositiva poteva essere portata anche dal Consigliere Manca che ha
lamentato questa inoperosità.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
53
Annuncio comunque il voto favorevole del nostro gruppo consiliare.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Montesu.
CONSIGLIERE MONTESU
Pur essendo certo di non poter far parte di questa commissione, preannuncio il
mio voto favorevole e ringrazio i Consiglieri proponenti che l’hanno portata in aula,
dimostra che era necessario per fare delle buone proposte uscire da questa
maggioranza, altrimenti in questa maggioranza non nascevano.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Manca.
CONSIGLIERE MANCA
Intanto esprimo il mio voto favorevole per questa mozione, perché così come
ho anticipato in passato sono stato uno degli interpreti di quel programma elettorale e
in questa direzione mi sono espresso.
Ma essendo cambiata la traiettoria, ma non sul tema, continuo a sostenere le
idee propositive che ci hanno visto partecipi in coalizione, ma per me non ora, non
foss’altro perché fosse stato l’unico argomento pur presentato in ritardo, ma già era
presente nel nostro programma, quello che si potrà realizzare verrà realizzato, in
particolare non è un argomento che ci costerà una valanga di denari, ma ci costerà
una valanga di sacrifici se riusciremo ad attuarlo.
Considerando le mani nelle quali lo stiamo depositando per l’attuazione, sono
convinto che così come non abbiamo realizzato una valanga di altre cose cara
Consigliera, nonostante abbia provato ad esprimere anche i miei piccoli insignificanti
suggerimenti ma sempre di programma, non so veramente in quale termine potrei
affrontare qualunque tipo di argomento sapendo che chi dovrà realizzarlo è di
un’altra parte politica che io ho avversato fino a stamattina.
Ma a parte questo non ho neanche la consapevolezza che se ci fosse stato un
decimo delle condizioni da affrontare in maniera pragmatica su questo tema, non
l’avrei lasciato neanche per un decimo, perché veramente questa è una condizione in
cui non vedo più neanche il fumo di Londra, vedo fumo e basta.
PRESIDENTE
La parola alla Consigliera Camarda.
CONSIGLIERA CAMARDA
Chiaramente essendo i proponenti la dichiarazione di voto non può che essere
favorevole. Ribadisco che mi dispiace, ma neanche più di tanto, mi fa sorridere che si
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
54
cerchi di polemizzare a livello politico su una cosa su cui veramente non c’è bisogno.
Anche perché riagganciandomi a quello che diceva il Consigliere Montesu
evidentemente mi pare chiaro che far parte di quella che era allora la maggioranza
significava fare delle proposte, chiaramente non è che si fanno mozioni, la prassi per
lo meno era quella: quando uno fa parte di una maggioranza lancia le proposte
sperando che qualcuno le accolga, poi ovviamente quando si fanno altri tipi di scelte
gli strumenti sono diversi, però stare qui a focalizzarsi su: eravate... Parliamo del
merito della questione.
Vorrei sottolineare che a questa legislatura mancano per fortuna pochi mesi,
ma quando si fa una proposta come questa, ma anche come altre, bisogna sempre
pensare al futuro, quindi si fanno le cose anche in prospettiva, non pensando a chi
c’è adesso a chi ci sarà dopo.
Si fa per la città e quindi su questo gradirei che si rimanesse.
PRESIDENTE
Non ci sono altre dichiarazioni di voto, dichiaro chiuse le dichiarazioni di voto e
passiamo alla votazione.
Pongo in votazione il punto quattro all’ordine del giorno.
Esito della votazione: favorevoli 18; contrari 1; astenuti 1.
Votazione: approvato.
PUNTO CINQUE ALL’ORDINE DEL GIORNO: MOZIONE: ISTITUZIONE
CONSULTA DEGLI ANZIANI.
La parola alla Consigliera Brau.
CONSIGLIERA BRAU
La consulta degli anziani si propone per contribuire alla diffusione di una cultura
che valorizzi le persone anziane, consideri gli stessi come protagonisti e agevoli lo
sviluppo di interventi atto a garantire la loro autonomia e consenta loro di rimanere
attivamente impegni nel contesto sociale e culturale.
Si propone anche per realizzare un miglioramento della qualità della
comunicazione nella reciproca informazione in ordine a problemi, servizi ed iniziative
che investano la tutela dei cittadini anziani e in generale iniziative per gli interessi
dell’intera collettività.
La consulta degli anziani è l’organismo che promuove la partecipazione
dell’anziano alle politiche sociali dell’Amministrazione Comunale, essa persegue la
realizzazione di un sistema di servizi atto a realizzare una qualità dignitosa della vita
e a favorire la valorizzazione dell’anziano nella vita sociale del territorio.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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La consulta coopera in tutte le iniziative comunali che riguardano gli anziani,
contribuisce all’individuazione dei problemi, delle idee, dei temi che emergeranno
dagli incontri, propone all’Amministrazione Comunale un programma di interventi a
favore della popolazione anziana, indica all’Amministrazione Comunale i necessari
servizi da istituire nell’ambito comunale per l’attuazione del programma di interventi,
avanza proposte al Consiglio, alla Giunta e al Sindaco per l’adozione dati riguardanti
le politiche per gli anziani e collabora con le attività della consulta dei giovani e di
tutte le altre forme di partecipazione che l’Amministrazione ha intenzione di
realizzare.
Procedo con la lettura della mozione:
“Richiamato l’articolo 60 del regolamento del Consiglio Comunale di Nuoro
inerente il diritto di ogni Consigliere Comunale alla presentazione di mozioni, ossia
proposte concrete di deliberazione;
Preso atto che nel programma elettorale sottoscritto dalle forze componenti
l’allora coalizione che ha espresso il Sindaco di Nuoro trovasi a pagina 23 punto D
l’istituzione della consulta degli anziani;
Che il programma prevedeva l’istituzione di tale consulta al fine di consentire
alle fasce anziane della popolazione nuorese di essere fattivamente coinvolte nella
gestione della cosa pubblica, come nel programma venisse inoltre riservata la
condivisibile attenzione dagli indirizzi e suggerimenti che tale consulta degli anziani
può fornire a tutti gli organi di governo del Comune di Nuoro;
Ritenuta pertanto tale azione prioritaria da attuarsi in corrispondenza alle finalità
programmatiche, il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e gli Assessori comunali
competenti ad istituire la consulta degli anziani, così come prevista dal programma
elettorale rendendola operativa entro e non oltre un semestre dall’approvazione della
presente deliberazione, anche attraverso il coinvolgimento delle commissioni
consiliari competenti per materia”.
PRESIDENTE
Dichiaro aperta la discussione. Non ci sono interventi, dichiaro chiusa la
discussione.
Procediamo con le dichiarazioni di voto. La parola al Consigliere Fadda.
CONSIGLIERE FADDA P.
Vengo dalla cooperazione, immagini se ho difficoltà a condividere il microfono
con la collega, che scopro di avercelo in comune.
Indipendentemente dalla natura del dibattito chiaramente anche per motivi
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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professionali questa cosa mi tocca e faccio un piccolo passo indietro anche
ricollegandomi ai giovani, nel senso che sono molto belle le commissioni, poi però -
io per primo, non è una critica assolutamente verso nessuno - mi pongo come
persona che sarà chiamata a verificarne, perché sono arrivato 4 mesi e ho già
trovato forum, ho già approvato commissioni e consulte, è richiesto di andare un po’
inoltre.
Rispetto però a questo tema mi sento di dire che non dobbiamo buttare l’acqua
sporca con il bambino, nel senso che su questo mi sento di dire che un piccolo
percorso già c’è e si fa, onore al merito.
Punto l’attenzione e mi sento anche di farmi garante della proposta di inserirci
in quel contesto, a esempio sulle attività svolte dal centro di aggregazione di via
Brigata Sassari, che secondo me svolge davvero un’attività di consulta, perché di
fatto raccoglie politiche per anziani e se si ha la passione, e non solo la professione
per rendersi conto in questo senso ha anche una pluralità di offerte e di proposte.
Questo per onestà anche professionale mi sento di dirlo. Plaudo assolutamente
in questo senso, diventa anche dichiarazione di voto, sull’importanza di questo
organismo, con la condizione che ci stiamo anche un po’ sopra a questi organismi.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Montesu.
CONSIGLIERE MONTESU
Anche per questioni anagrafiche non posso che essere d’accordo con
l’istituzione di una ammissione del genere, però io vorrei fare un passettino indietro:
all’inizio della legislatura sono stato promotore di una commissione molto importante
che ha fatto un grande lavoro, che era la commissione di indagine sui debiti fuori
bilancio.
Commissione che ha lavorato, si è riunita, ha sviscerato i punti che gli sono stati
assegnati e ha chiuso i lavori con una relazione finale votata all’unanimità da tutti i
Capigruppo.
Quella relazione è andata sul tavolo del Sindaco, della maggioranza e
nonostante tutte le evidenze politiche, amministrative, probabilmente qualcuno anche
dal profilo giudiziario, non ha avuto nessuna sortita.
Fare delle commissioni è bello, il problema è che se queste consulte, queste
commissioni hanno uno sviluppo politico all’interno della maggioranza, del Sindaco,
della Giunta eccetera, sono utili, altrimenti diventa una mortificazione del lavoro della
gente, delle persone che si sentono, come il sottoscritto, un po’ prese in giro.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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Quando vedi determinati accordi che sono stati fatti anche su temi che
avevamo su quella commissione, che massacrano il lavoro della commissione, allora
dici: ma perché l’ha fatto?
Tra l’altro ci fu il Consigliere Manca che si alzò in piedi ed emendò il punto in cui
quella commissione, l’unica che ha lavorato in tutta questa legislatura, fosse gratis.
Giustamente, io le avrei fatte tutte gratis.
Però, ironia della sorte, l’unica commissione che ha lavorato, che ha prodotto,
che è arrivata ad un documento finale che è ancora agli atti, mi auguro che qualcuno
abbia il coraggio politico di prenderla in mano, è stata anche trattata con la
cancellazione del gettone.
Signori, sono anche d’accordo su questo, tanto vi dico una cosa: non succederà
niente, immaginate sulle cose serie se poi su queste cose che già da noi qui in
quest’aula possiamo interpretare sia la volontà dei giovani, sia la volontà degli
anziani, sia la volontà della città se lo volessimo, facciamo anche questa okay,
continuiamo con il teatro.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Fadda.
CONSIGLIERE FADDA F.
Anche per questa consulta, pur entrandoci da qualche mese a pieno titolo, mi
sarei potuto candidare come Presidente ma non lo faccio, mi asterrò, perché sembra
che stiamo inventando delle cose nuove e invece vogliamo solo codificare un dato
che già esiste.
Questa consiliatura - perché la legislatura la fanno a Roma e in parte a Cagliari
- non è al punto zero; abbiamo trovato del lavoro molto ben fatto dalle Giunte
precedenti, dai Consigli precedenti, do onore e merito all’Assessore Romagna che ha
proseguito benissimo su questa strada, perché il centro per gli anziani è un esempio
importante.
I nonni vigile sono una realtà importante, quando è mancata ci sono state
diverse problematiche anche per altri organi dell’Amministrazione, anche per il corpo
dei vigili urbani.
Quindi non stiamo partendo dall’anno zero quindi.
Magari, come ho detto prima per le politiche giovanili, avremo bisogno – parlo
prima di tutto per me – di qualche stimolo in più per realizzare altre cose, ma è sicuro
che non siamo all’anno zero.
PRESIDENTE
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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La parola all’Assessore Romagna.
ASSESSORA ROMAGNA
Ringrazio i Consiglieri Fadda per aver dato merito effettivamente a quello che è
il lavoro del centro anziani.
Sono due cose diverse quelle del centro anziano, del comitato che è elettivo
rispetto ad una consulta. Sono due funzioni diverse, spesso un comitato spontaneo
può essere più incisivo rispetto a una consulta burocratizzata, però è anche vero che
è uno strumento utile e che abbiamo ritenuto utile già nel 2015 ed è nel nostro
programma.
Però ci tenevo a ringraziare i Consiglieri perché effettivamente non c’è niente,
non c’è foglia che si muova che il comitato degli anziani non voglia in via Brigata
Sassari, dalle gite degli anziani, agli orari di apertura e chiusura, alla
programmazione invernale, alle feste, tutto.
Quindi è giusto, soprattutto per il lavoro delle persone, degli animatori e degli
educatori, della responsabile del centro anziani della coordinatrice Rosa Canu, che
venga anche dato atto del lavoro svolto in questi anni.
PRESIDENTE
Si concludono le dichiarazioni di voto, procediamo con la votazione.
Pongo in votazione il punto cinque all’ordine del giorno.
Esito della votazione: favorevoli 17; contrari 1; astenuti 1.
Votazione: approvato.
LA SEDUTA È SCIOLTA (H. 21.05)