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MENSILE DELLA FEDERAZIONE PROVINCIALE COLDIRETTI RAVENNA 03-04/10 Coldiretti Ravenna (iscritto al ROC): Poste Italiane Spa Sped. in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Ravenna - ANNO LVII CANALE EMILIANO-ROMAGNOLO Riparte il piano irriguo ASSEMBLEE NELLE SEZIONI Ridare reddito alle imprese agricole CAMERA DI COMMERCIO Prospettive dell’agroalimentare ravennate

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03-04/10Coldiretti Ravenna

(iscritto al ROC): Poste Italiane Spa Sped. in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46)

art. 1, comma 1, DCB Ravenna - ANNO LVII

CANALE EMILIANO-ROMAGNOLORiparte il piano irriguo

ASSEMBLEE NELLE SEZIONIRidare reddito alle imprese agricole

CAMERA DI COMMERCIOProspettive dell’agroalimentare ravennate

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COLDIRETTI RAVENNAEdizione mensile € 1,29Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1DCB Ravenna - ANNO LVIIn. 03-04/10 proprietà Fed. Prov. Coldiretti RavennaRedazione, Amministrazione e PubblicitàTestata in comodato a: IMPRESA VERDE srlVia Cura, 63 - 48121 Ravenna - Tel. 0544.210211E-mail: [email protected] presso Trib. di Ravenna il 12.03.53 n. 194Direttore ResponsabileDott. ANTONIO SANGIORGIRedazioneANDREA CONTIHanno collaborato:Massimiliano Pederzoli, Giuseppe Di Paolo, Marco BellosiEttore Pezzi, Adriano Pederzoli, Alessandro VisottiIvo Zama, Barbara De Quarto, Andrea Marconi, Flavio Pierotello.Realizzazione grafica & stampa:Scaletta srl - Ravenna - Via Galvani, 10Tel. 0544.454025 - Fax 0544.454092Abbonamento annuo Italia € 13,00 / Estero € 31,00Soci Federazione ProvincialeColdiretti Ravenna € 10,50

SOMMAR

IOCanale Emiliano-RomagnoloRiparte il piano irriguo

Camera di CommercioProspettive dell’agroalimentareravennate

Assemblee nelle SezioniRidare reddito alle imprese agricole

Redditi 2009Non ci siamo!

Dentro e dopo la crisiIl rapporto tra etica economia e credito

Editoriale

Di frequente ci sentiamo snocciolare dalrelatore di turno l’elenco delle cose che

bisogna fare per uscire dalla situazione diffi-cile in cui si trova l’agricoltura; tutta genteche sa parlare bene e forbito, che ricopreincarichi prestigiosi e ben remunerati, che sipresuppone conosca i mercati, gente a cui,spesso, è sicuramente stato dato anche qual-cosa di nostro da gestire. Purtroppo però, le cose che ci vengono dette

da un po’ di anni a questa parte, sono sempre le stesse: bisognaaggregare di più, bisogna innovare di più, bisogna internazio-nalizzare di più, di più, di più, di più….Lo spettatore, cioè l’agricoltore seduto in platea, un po’ stancodato che l’incontro di turno giunge al termine di una dura gior-nata di lavoro, che cosa ne pensa? Quale effetto suscitano in luiquesti messaggi?Io credo che, molti tentino di darsi una risposta, del tipo: “Hoaggregato le mie produzioni (da tempo), ho innovato (seguendole indicazioni che mi sono state fornite)… ma, allora, il proble-ma non è mio, non è nella mia azienda ma da qualche altraparte…”.“Perché allora, coloro che dovrebbero rappresentare e ‘pilotare’ inostri interessi lungo la filiera vengono a farci il sermone, a pon-tificare a noi, quando la nostra parte già la stiamo facendo?”. Il dubbio è legittimo e la preoccupazione che assale lo spettato-re… pardon, “l’agricoltore pensante”, cresce fino al punto diaccarezzare, magari in privato, una tesi – “non sarà che tutto civiene presentato in un certo modo perché ci sono da giustificaredelle incompetenze, coprire delle inefficienze e dei modelli orga-nizzativi che non funzionano più?”.“Nel frattempo, mentre penso e qualcun altro (comunque pochi)ha chiesto la parola, si è fatto tardi, tutti sono assonnati, le cosesono state dette… e il padrone di casa ci ringrazia per la nume-rosa e costruttiva partecipazione”. “Il giorno dopo, il dubbio che ho sbagliato a tacere rinunciandoa portare il mio pensiero (autentico) per rendere un po’ menoinutile l’incontro, cresce e mi fa stare parecchio male”. “Per sen-tirmi un po’ meglio con me stesso mi riprometto che da adesso inpoi parteciperò più attivamente e non sarò più disponibile a sor-birmi minestre riscaldate perché oramai è chiaro che devo ritor-nare – prima che sia troppo tardi – ad occuparmi in prima per-sona di quelle cose che decidono il destino della mia impresa,perché di inedia si può anche morire”.

MASSIMILIANO PEDERZOLIPresidente Coldiretti Ravenna

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Informiamo i nostri soci che è possibile avere tutti gli aggiornamenti in tempo reale delle attività di

Coldiretti Ravenna grazie al nuovo sito completamente aggiornato:

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Canale Emiliano-RomagnoloRiparte il piano irriguo

CampagnaAmicaA

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Una pioggia di finanzia-menti quanto mai attesa

quella che a partire dal 2011porterà nelle casse dellaRegione qualcosa come 76milioni di euro. Una pioggia di fondi stataliche permetterà di riavviare ilpiano irriguo nazionale e difinanziare 14 importantiprogetti nella nostra regione.Di questi 14 ben 6 riguarda-no il territorio romagnolo e4, per l’esattezza, la provin-cia di Ravenna per unimporto complessivo dioltre 21 milioni di euro. Sitratta nella totalità dei casi diprogetti per l’adduzionesecondaria e la distribuzionedelle acque del CanaleEmiliano Romagnolo, sottoforma di nuovi impianti(area Lamone-Via Cupa) o di

significativi ampliamenti direti esistenti (aree Santerno-Senio, Senio-Lamone). È consoddisfazione che il Pre -sidente del CER, Mas -similiano Pederzoli, annun-cia questo importante risul-tato, per nulla scontato. “Ilflusso di finanziamenti inarrivo per i Consorzi dibonifica romagnoli e in par-ticolare per quelli che agi-scono sulla provincia diRavenna – commenta il pre-sidente – è di fondamentaleimportanza dato che con-sentirà interventi chiave perl’agricoltura ravennate rela-tivamente alla distribuzionedelle acque del CER. In pra-tica si andranno ad elimina-re le preoccupazioni deri-vanti dai periodi di siccità,diminuendo contestualmen-

Provincia di Ravenna:

- area Santerno-Senio, completamento - comuni di Castelbolognese e Solarolo (ampliamento) € 7.335.724,82

- area Senio-Lamone, completamento - comune di Faenza (ampliamento) € 7.086.776,06

- area Lamone-Via Cupa, 1° lotto - comuni di Faenza, Russi e Ravenna (nuovo intervento) € 6.059.024,00

- area Lamone-Via Cupa, 2° lotto - comune di Faenza (nuovo intervento) € 1.000.000,00

€ 21.481.524,88

Provincia di Forlì-Cesena:

- area Ronco-Bevano, completamento 1° stralcio - comuni di Forlì e Forlimpopoli (ampliamento) € 6.388.899,15

- area Bevano-Savio, 2° lotto 2° stralcio ampliamento - comune di Cesena (ampliamento) € 3.875.000,00

€ 10.263.899,15

Questa, in dettaglio, la ripartizione per zone territoriali:

31,7 milioni di euro in Romagna di cui oltre21 per finanziare interventi finalizzati acompletamento della rete di adduzionesecondaria del Cer e alla distribuzione inprovincia di Ravenna.

L’asta principale del canale Emiliano-Romagnolo

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03-04/2010 COLDIRETTI RAVENNA

CampagnaAmicaA

ttualità

te i prelievi dalle falde attra-verso i pozzi ed evitando il rischio di subsidenza, ossial’abbassamento della super-ficie del terreno”. Finanziamenti preziosi,dunque, ottenuti al terminedi un lungo e travagliato per-corso burocratico.

Risale infatti al 2006 la deli-berazione n. 75 del CIPE cheaveva approvato, su indica-zione delle Regioni, un pro-gramma di opere irrigued’interesse nazionale, com-prendente in particolare, perl’Emilia-Romagna, un “pac-chetto” di 16 interventi perun importo complessivo di123 milioni di euro, che nonaveva trovato capienza nelbilancio dello Stato.Con la finanziaria 2008 loStato aveva disposto, per la

milione, da spendere nelsolo comune di Faenza. Gli altri due progetti consi-stono invece in ulterioriampliamenti degli impiantiesistenti, finanziati rispetti-vamente con 7 milioni335mila e circa 7 milioni dieuro, localizzati nell’areaSanterno-Senio nei comunidi Castel Bolognese eSolarolo e nell’area Senio-Lamone, di competenza in -teramente del comune diFaenza.

Se si considerano poi leopere previste nella provin-cia di Forlì-Cesena (duenuovi interventi nel l’areaRonco-Bevano e Be vano-Savio), l’ammontare totaledei fondi stanziati per laRomagna sale ad oltre31milioni di euro. �

dell’Emilia-Romagna e – diquesti – 21, come detto, peril Ravennate.

I progetti finanziati con que-sti fondi consentiranno adun numero sempre maggio-re di aziende agricole di irri-gare i campi, usufruendodell’acqua proveniente dalCanale Emiliano Roma -gnolo. Le opere in cantiere a partiredal 2011, per coprire unbacino attualmente non rag-giunto di migliaia di ettari,sono quattro e riguarderan-no in particolare due nuoviinterventi nell’area Lamone-via Cupa, sui territori deicomuni di Faenza, Russi eRavenna per il primo lotto,finanziato con circa 6 milio-ni di euro, mentre per ilsecondo lotto arriverà un

realizzazione del program-ma approvato di opere irri-gue, uno stanziamento nel-l’importo ridotto di 500milioni di euro, di cui 91destinati all’Emilia-Ro ma -gna, ma anche in quella oc -casione era mancata la dis-ponibilità finanziaria nellecasse statali.

È solo quindi nel mese digennaio 2010 che il Mi -nistero delle politiche agri-cole ha prospettato alleRegioni la possibilità di unfinanziamento parziale delpiano irriguo, a partire dal2011, attraverso la contra-zione di un mutuo di 15anni a carico dello Stato,rendendo disponibile, per leregioni del nord, un importodi 418,5 milioni di euro, dicui circa 76 a favore

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Il 5 febbraio presso laCamera di Commercio diRavenna si è tenuto un inte-ressante convegno, promos-so da Tavolo Verde con ilpatrocinio e contributo siadella Provincia che dellaCCIAA di Ravenna.Un momento di analisi e diproposta per l’agroalimen -tare ravennate che è stataaffidata al Prof. GabrieleCanali, Professore di econo-mia presso l’UniversitàCattolica di Piacenza.Il Prof. Canali, nella sua arti-colata analisi, del sistemaagroalimentare ravennate hacercato di approfondiredove “il mondo” sta andan-do al fine di fornire deglispunti utili per il nostrosistema organizzato perdecidere “dove vuole andaree come”. Sono stati elencatidal Professore i nostri puntidi forza: potenti sottol’aspetto produttivo, profes -sionali sot to l’aspetto del-

delle produzioni.− Strategie commerciali po -co elastiche, poco seletti-ve, poco innovative.

− Un’eccessiva dotazioneinfrastrutturale, che inve-ce di produrre valore, pesasul prodotto e quindi sulreddito delle imprese.

Cose in parte conosciute dachi è più attento alle que-stioni di tipo organizzativo,che però nessuno o pochissi-mi hanno il coraggio di dis-cutere. Il Prof. Canali, con lasua relazione, non ci avràrisolto il problema però haaiutato molti a fare un po’ diautocritica e messo allo sco-perto ed in ridicolo i solitipappagalli che vanno da unconvegno all’altro raccon-tando delle ovvietà perstrappare qualche applausodai propri amici. Tutti colo-ro che vorranno avere copiadella relazione, possonochiederne copia ai nostriSegretari di Zona. �

Analizzati i punti di forza e di debolezzadel sistema agroalimentare: è emerso cheesiste il bisogno di innovarsi, di adattarsi almercato, non di perseverare su vecchie im -postazioni fordiste.

Task force di associazioni, movimenti, esponenti politici ed istituzionali allavoro. In un incontro che si è svolto a Palazzo Rospigliosi a Roma peraffrontare l’emergenza provocata dal rischio di contaminazione dei terreniin conseguenza della coltivazione di organismi geneticamente modificati(Ogm) in Italia. Una iniziativa resa necessaria dall’autorizzazione comunita-ria alla coltivazione della patata transgenica e dalla recente sentenza delConsiglio di Stato che ha ordinato al Ministero delle Politiche Agricole diconcludere l’iter autorizzativo per la messa in coltura di mais Ogm, anchein mancanza delle linee guida di coesistenza regionaliErano presenti rappresentanti e presidenti delle associazioni del mondo del-l’impresa (Coldiretti, Cna, Cia, Aiab, Amab, Legapesca, Unci), dei consuma-tori (Federconsumatori, Adusbesf, Adoc, Codacons, Movimento difesa delcittadino), dell’ambientalismo (Legambiente, Wwf, Greenpeace, Vas,Fondazione Univerde), sociali e culturali (Slowfood, Acli, Crocevia, Focsiv,Greenaccord, Federparchi, Campagna Amica) ma anche rappresentanti

delle Istituzioni come il sindaco Gianni Alemanno e il coordinatore degliAssessori regionali all’ambiente Silvio Greco e esponenti politici (SusannaCenni, Loredana De Petris, Elio Lannutti e Fedele Sanciu) mentre esponen-ti di tutti gli schieramenti politici hanno manifestato formalmente la loro ade-sione. La task force, destinata ad allargarsi, ha lanciato un appello alMinistro delle Politiche Agricole Luca Zaia per l’adozione di misure nazio-nali urgenti tese a vietare la coltivazione di patata e mais transgenici ricor-rendo alla clausola di salvaguardia, nonchè ad altri interventi normativi pos-sibili per preservare il territorio italiano libero da Ogm dopo la decisione delConsiglio di Stato.I partecipanti all’incontro dopo aver condiviso un modello agroalimentare disviluppo del Paese fondato sul patrimonio di biodiversità, identità, tipicità ecultura, hanno ravvisato la necessità di attivare una azione di mobilitazionepopolare ed istituzionale sul territorio che coinvolga anche i candidati alleprossime elezioni regionali.

OGM: task force associazioni in mobilitazione per fermarli

Camera di CommercioProspettive dell’agroalimentare ravennate

l’offerta delle produzioni edei mezzi tecnici (cooperati-ve, consorzi, ecc.) con eco-nomie di scala raggiunte.Altrettanto numerosi peròsono stati anche i punti didebolezza che il Prof. Canaliha intravisto nell’agroali-mentare Ravennate.

Tra questi:− una forte presenza dimicroaziende agricole

− una grande inclinazioneproduttivistica, scarsa-mente “imprenditoriale”che pensa molto ai quin-tali e poco al mercato.

− Poca programmazione

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di Antonio Sangiorgi

Assemblee nelle SezioniRidare reddito alle imprese agricole

CampagnaAmicaSindacale

I temi discussi in tutte leassemblee, anche se non

sono mancati temi locali (tratutti si ricordano quelli del-l’oramai famoso biodigesto-re di Bagnara) sono stati ildeludente andamento deiprezzi e l’avvenuto rifi-nanziamento del Fondo diSolidarietà nazionale.Su quest’ultimo argomento,il Presidente ProvincialePederzoli ha rimarcato, intutte le Assemblee, l’im-portanza dell’avvenuto rifi-nanziamento del fondo cheha consentito di chiudere siail pregresso che di dare tran-

zioni e delle inefficienzeimportanti dentro a questefiliere a cui si deve lavorareper apportarvi dei correttivigià a partire dalla campagna2010. Assemblee, in pocheparole, partecipate e moltolucide sulle cose da fare;che hanno dato mandato aColdiretti di “occuparsene”e di non stare a guardareciò che succede bensì dispingere affinchè si faccia-no quelle ristrutturazioniche servono per ritrovare,al più presto, la strada perridare un equo reddito agliagricoltori. �

il tema dei prezzi da fameregistrati da quasi tutte leproduzioni nel corso dellascorsa annata, il dibattito hamesso chiaramente in evi-denza che importante èstata l’influenza della crisieconomica ma che da solanon basta a spiegare il crollodelle quotazioni, speciequelle della frutta.Che esistono delle motiva-

quillità alle imprese per ilcorrente anno, grazie all’im-pegno costante e costruttivodi Coldiretti che non si èabbandonata al fatalismodei tanti tantomeno al pessi-mismo cosmico di qualcunoche senza farsi scrupoli permesi, su questo tema ci hamediaticamente “campato”sopra.Mentre per quanto riguarda

In tutte le Sezioni della Provincia, si sonotenute le Assemblee dei soci per affrontarei principali temi di interesse della categoria.

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Redditi 2009Non ci siamo!

CampagnaAmicaEc

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Per il secondo anno con-secutivo, il Consiglio

Direttivo di Coldiretti Ra -venna, ha preso in esame edapprofondito le risultanze diuno studio realizzato daipropri uffici, sull’andamentodei prezzi della frutta estivanel 2009.L’edizione 2010, che ha ana-lizzato i prezzi spuntati nel2009 dalla frutta estiva, èrisultata particolarmenteinteressante in quanto haconfermato le performancedeludenti ma soprattutto hamesso in evidenza l’esi -stenza – da azienda adazienda – di una forbicemolto ampia nel risultatofinale, cioè quello del reddi-to / Ha.L’analisi è stata fatta su uncampione di 35 impreseagricole rappresentative, condati omogenei (prezzi ditutti i Kg prodotti, iva esclu-sa, franco magazzino) checommercializzano in modo

mente 1 varietà al giorno). Ilfattore più importante che èemerso e che è facilmenteriscontrabile nella tabella afianco è che, a seconda deltipo di commercializzazione(co ope ra tiva anziché asta,privato o mercato, ecc.) ledifferenze di prezzo al Kg.spesso sono risultate signifi-cative. Come pure sonoestremamente interessanti epesanti le differenze dellaPLV/Ha, a testimonianzache una differenza di valoresi matura non solo inmagazzino ma anche inazienda.L’ultima considerazione chesi vuole lasciare alla riflessio-ne di tutti i soci, sempretenendo sott’occhio la tabel-la a fianco, è quella che - purin presenza di una annatadisastrosa come quella del2009 – un piccolo numero(ma significativo) di impresesu alcune varietà è riuscita astare egualmente sopra icosti di produzione.Il messaggio finale cheemerge, in sintesi, è quelloche abbiamo di tutto, fareconfronti è difficile ma nonimpossibile, le differenze cisono (a volte anche grandi)sia in azienda che nellestrutture. Quello che mancaa quasi tutti è la conoscenzadi cosa si può fare per mi -gliorare le proprie perfor-mances.Coldiretti, per conto dimolti associati che glielohanno esplicitamente chie-sto, ha già cominciato a farloed intende continuare a farlosempre di più. �

documenti di conferimentoe/o vendita della frutta comequelli della sua classificazio-ne, costituiscono una babelein cui non è tanto facilevenirne a capo.Per non parlare sia dei siste-mi di liquidazione e/o paga-mento (in funzione anchedel sistema di classificazionedel prodotto) che dei tempi:anche qui si è riscontrato ditutto. Un altro elemento cheemerge nello studio è quelloche in alcune specie (nettari-ne) elevatissimo è il numerodi varietà in coltivazione:nel caso in studio in 35aziende agricole si sono tro-vate oltre 60 varietà di netta-rine in coltivazione (tenutoconto che il 90% maturanoin lu glio/agosto, pratica-

diverso tra loro (conferimen-to in cooperativa, venditae/o conferimento a com-mercianti privati, venditaall’asta, vendita ai mercatiortofrutticoli, ecc.).Le specie ma soprattutto levarietà prese in esame sonostate moltissime e nonsarebbe possibile presentar-le efficacemente tutte inquesto articolo. Riteniamoperò sia utile oltre che suffi-ciente, per rendere l’idea,pubblicare una tabella relati-va alle risultanze finaliriscontrate su un campionedi oltre 20 varietà di nettari-ne più diffuse (a pag. 9).Il primo fattore che balzaagli occhi di chiunque tentidi fare una comparazione diquesto tipo è quella che i

Messo a punto dal Consiglio Direttivo diColdiretti Ravenna un interessante studiosull’andamento dei prezzi della frutta esti-va 2009.

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CampagnaAmicaEconom

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COMPARAZIONE PREZZI FRUTTA CAMPAGNA 2009Ravenna, febbraio 2010

PREMESSAI dati che compaiono nel documento sono stati rilevati direttamente presso n. 35 imprese Imprese Agricole dellaProvincia associate a Coldiretti, estraendoli da documentazione probante.Le imprese agricole monitorate (oltre il doppio rispetto al 2008), costituiscono un campione rappresentativo, delleimprese che producono ortofrutta: per natura giuridica, dimensione, tipologia produttiva.I numeri messi a confronto sono omogenei: i prezzi sono espressi in centesimi al chilogrammo (calcolando tutti i chi-logrammi di produzione), iva esclusa, franco magazzino (salvo indicazione diversa), definitivi (salvo indicazione diversa).Rispetto al documento dell’anno 2008, nel 2009, sono stati aggiunti anche i valori di PLV/Ha e riportati gli scostamen-ti, relativamente alle principali varietà, sia dei prezzi al kilogrammo che della PLV al fine di rendere più immediata la let-tura del quadro dei dati.

LEGENDA IMPRESEA garanzia della riservatezza delle informazioni relative alle singole imprese che hanno partecipato e contribuito alla rea-lizzazione dello studio, ogni soggetto è stato identificato con un numero da 1 a 35, mentre le strutture economiche dicommercializzazione, tramite le quali gli imprenditori hanno affrontato il mercato, sono state elencate in chiaro al fine dipoter rendere possibile confronti sulle diverse modalità e performance. Il 94 per cento delle imprese rilevate appartengono alla categoria delle “imprese agricole intermedie” (classe: 10 – 30ettari), il restante 6% appartengono alla categoria delle medio – grandi. La totalità delle imprese appartiene alla tipolo-gia di quelle a conduzione diretta, con indirizzo frutticolo prevalente, con ricorso a manodopera avventizia stagionale.Le 35 imprese intervistate risultano ubicate nei seguenti territori comunali: Brisighella, Bagnacavallo, Bagnara,Castelbolognese, Faenza, Lugo, Massa Lombarda, Ravenna, Riolo Terme, Russi, Solarolo.

CONSIDERAZIONI FINALI Il primo fattore che emerge dalla consultazione dei documenti di conferimento e/o vendita della frutta, come già rileva-to nel 2008, risulta essere quello della difformità nella classificazione del prodotto (scarti, seconde, una voce non irri-levante visto che in alcuni casi raggiunge un terzo della produzione) nonché delle modalità e tempi di pagamento delleproduzioni.Il secondo fattore di criticità cheemerge in tutti i comparti, specienelle nettarine, risulta essere quellodell’enorme numero delle varietà incoltivazione: 60 varietà in coltivazio-ne in un periodo di poco superioreai 2 mesi. Un dato che si ritienedebba essere oggetto di una atten-ta valutazione.Un altro fattore importante su cuisarà bene approfondire, che emer-ge con grande evidenza dai dati rile-vati, risulta essere quello sia dellanotevole forchetta di prezzo esisten-te per varietà a seconda della strut-tura di commercializzazione che del -la enorme distanza esistente tra lePLV realizzate sempre sulla stessavarieta’ da impresa ad impresa.L’ultimo fattore che emerge dai datireali rilevati in azienda è che, pur inpresenza di una annata disastrosacome il 2009, una piccola percen-tuale di imprese, su alcune varietà,sia riuscita a stare egualmentesopra i costi di produzione.

PLV / HA DELLE NETTARINE (il delta dei prezzi e delle PLV)

(1) prezzi espressi in centesimi / kg. calcolati su tutti i kg. di produzione.(2) Valori della PLV /Ha espressi in euro.

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Dentro e dopo la crisi economicaQuale rapporto tra etica, economia e credito? G

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Dentro e dopo la crisi.Quale rapporto tra etica,

economia e credito? Questi itemi al centro degli appunta-menti della terza edizione di“Visti da vicino 2010”, rasse-gna di incontri di approfon-dimento promossi dai gio-vani di Coldiretti Ravennacapitanati da Franco Zini.

Etica & Economia - Unaconvivenza difficile ma nonimpossibile”. Questo il temaaffrontato lunedì 8 febbraioa Villa Savoia di Glorie daGiovani Impresa ColdirettiRavenna e sezione Col -diretti Ravenna Nord. Ospitidell’incontro l’Arcivescovodella diocesi di Ravenna eCervia monsignor GiuseppeVerucchi e il Segretariogenerale Coldiretti Dr. Fran -co Pasquali. Il dibattito èstato introdotto dalle paroledel direttore di ColdirettiRavenna Antonio Sangiorgiche ha sottolineato come la“necessaria e stretta interdi-pendenza tra etica e affarisia un tema importante conil quale la nostra società èchiamata a fare i conti quoti-dianamente”. Per Sangiorgiil “problema della finanzaimmorale” esiste ed è “sottoi nostri occhi ogni singologiorno”. Come uscire, quin-di, da quello che non sembraaltro che un vicolo cieco?“Tendendo ogni singologiorno, nel nostro piccolo, albene comune, così come èscritto nella Costituzione ecosì come ha indicato papaBenedetto XVI nella suaenciclica” - ha concluso il

della finanza troppo ‘creati-va’ e senza regole perimboccarne altre un pò piùsobrie, basate su principi dicorrettezza, di trasparenza,di non prevaricazione”. La parola è passata poi alprimo ospite della serata,l’arcivescovo Verucchi, cheha subito messo le cose inchiaro catalizzando l’at -tenzione della nutrita platea:“Tra etica ed economia laconvivenza è indispensabilese vogliamo il bene dellapersona, della famiglia, dellasocietà, dell’impresa. Senzaetica - ha sottolineato mon-signor Verucchi - non siamopiù liberi, bensì più soli, inbalia di una dittatura cultu-rale che trova la propriaforza nei media”. La conclu-sione dell’arcivescovo è unasorta di richiamo-appelloall’uomo moderno: “Dob -biamo finirla di farci condi-zionare dal potere, finiamo-la di pensare che è lecitosolo ciò che produce guada-gno e non più l’agire cononestà”. Dalla visione religiosa aquella più “laica” del segre-tario generale ColdirettiFranco Pasquali: “Abbiamol’opportunità e l’obbligo diriscrivere noi stessi ritornan-do alla moralità e all’umiltà,valori da urlare con forza,valori che Coldiretti cerca dideclinare ogni giorno insi-stendo sul significato delprodotto, dell’impresa fami-liare, di un nuovo e diversorapporto col consumatore,con l’ambiente: questo è ilmodello di sviluppo Col -

Giovani Impresa Coldiretti interrogal’arcivescovo Giuseppe Verucchi, il segreta-rio generale Coldiretti Franco Pasquali e ilpresidente della Cassa di Risparmio diRavenna Antonio Patuelli.

direttore Coldiretti prima dilasciare la parola ai relatoridella serata.Sulla medesima linea d’ondal’intervento del presidenteprovinciale Coldiretti Mas -similiano Pederzoli: “Ve -niamo da un anno di grandicrisi - ha esordito Pederzoli -

molte aziende chiudono,milioni di posti di lavorosono scomparsi. Pochi, però- ha proseguito il presidente- hanno dimostrato di avercapito la ’lezione’, cioè che ilmondo non può vivere epretendere di avere un futu-ro se non lascerà le strade

Il Dott. Franco Pasquali durante la sua relazione

La sala conferenze di Villa Savoia

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Giovani

diretti, un originale modellodi sviluppo tutto italiano daproporre al Paese e da espor-tare all’estero come antidotoalla crisi e del quale andarefieri”.

DAL RAPPORTO CON L’ETICA,A QUELLO COL CREDITOMolto interesse ha riscossoanche l’incontro organizzatoa Ravenna, sempre dai gio-vani imprenditori Coldiretti,con il Presidente della Cassadi Risparmio di Ravenna,Antonio Patuelli. L’incontro, dedicato al tema“Economia e Credito” aveval’obiettivo, come evidenzia-to dal Direttore di Coldiretti,Antonio Sangiorgi di analiz-zare gli impatti della crisieconomico – finanziaria ed ibisogni delle imprese diavere il credito necessarioper continuare a svilupparsie competere. Il PresidentePatuelli, ricordando quantoabbia insegnato a tutti il falli-mento della Lehman, unadelle più grandi banche delmondo, ha innanzituttoaffermato che occorre evita-re che le imprese assumanorischi troppo elevati concapitali propri troppo limita-ti. “La redditività è un indica-tore della buona saluteaziendale – ha affermatoPatuelli - ma non può essererealizzata con incalcolabilimeccanismi di elevatissimorischio che mettano a repen-taglio la solidità dei patrimo-ni”. Il Presidente Patuelli hainoltre osservato che “sonosenz’altro da favorire quelleproposte che puntano adintrodurre sgravi fiscali afavore delle piccole impreseche effettuino aumenti dicapitale. Infatti – ha conclusoPatuelli - è una cronica caren-za di tante piccole imprese,soprattutto italiane, la assaifrequente sottocapitalizza-zione che innesta negativeconseguenze a catena fra cui

le difficoltà di accedere piùampiamente al credito ban-cario”.Il Presidente di ColdirettiRavenna Massimiliano Pe -derzoli a conclusione dell’in-contro ha ribadito che lacrisi economica impone atutti una straordinaria atten-zione al bisogno di sviluppodi ogni singolo territoriofacendo leva sulle impreseche vi operano, con il ruolodi vero e proprio “motore disviluppo” a partire da quellepiù giovani e dinamiche chevogliono reagire alla attualecongiuntura. �

Il Presidente Patuelli durante il suo intervento

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La collaborazione tra Creditagri e Agrifididiventa occasione di efficaci contatti tra leimprese agricole e il sistema bancario.

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Convenzione Creditagri-AgrifidiunoConsulenza per le aziende agricole

Diffondere una capillareconoscenza di tutte le

possibili forme di sostegnofinanziario messe a disposi-zione delle Imprese agricoleè la finalità della recenteConvenzione sottoscritta traAgrifidiUno e CreditAgriEmilia Romagna.L’accordo, attraverso il fatti-vo apporto di CreditAgri,mira a favorire il più comple-to raggiungimento degliobiettivi istituzionali del -l’Ente di garanzia fidi, pro-mosso dalle Organizzazioniagricole di Bologna, Raven -na, Forlì-Cesena e Rimini. CreditAgri Emilia Romagna,in quanto Società di media-zione creditizia, si è cosìconfermata partner qualifi-cata in grado di favorire pro-ficue occasioni di contattotra le imprese agricole, ilsistema bancario e la struttu-ra interprovinciale di garan-zia fidi. Attraverso la colla-

borazione appena avviata,all’ attività di garanzia svoltada Agri fidiUno, si vanno adaggiungere innovativi servi-zi consulenziali messi a dis-

posizione da CreditAgriEmilia Romagna. Questiultimi vanno dalla diagnosiper la migliore gestione eco-nomico finanziaria dell’a-

zienda agricola alla redazio-ne di studi di fattibilità deiprogetti di investimento,dalla ristrutturazione deldebito ad interventi diriequilibrio finanziario, dallavalutazione dell’effettivomerito creditizio dell’azien-da alla successiva istruttoriae presentazione della praticadi finanziamento per il repe-rimento di coperture finan-ziarie alle migliori condizio-ni di mercato.Inoltre, nel prosieguo delpartenariato, non manche-ranno specifiche azionidivulgative e formative fina -lizzate a promuovere l’ac -cesso ai servizi di garanziafidi e, più in generale, ai ser-vizi tecnico-consulenziali inambito creditizio.Il valore aggiunto di tali col-laborazione si sostanziadunque nell’unione delle dif -ferenti prerogative che ca -ratterizzano i soggetti firma-tari della Convenzione che,proprio per la loro diversanatura, sono complementarie consentono di soddisfaredi più e meglio le esigenzedell’imprenditore agricolo.Per ulteriori informazioni, siinvitano gli Associati a con-tattare: Ettore Pezzi, CreditagriEmilia Romagna c/o Col -diretti Ravenna, tel. 0544-210211Marco Bellosi, ColdirettiFaenza, tel 0546-622101Piercostante Montanari,Col diretti Lugo, tel. 0545-31909Roberto Rosetti, ColdirettiRa venna, tel. 0544-210211.�

Il 30 aprile scade il bando per prestiti di conduzione in regimedi “de minimis”, che consente alle Imprese agricole, di richiedere unacambiale agraria della durata di dodici mesi, con un importo minimo6.000 euro, fino ad un massimo di 150.000 euro; pertanto, in talcaso, oltre a rilasciare la garanzia attraverso il sistema Agrifidi, laRegione contribuisce mettendo a disposizione un abbattimentomassimo del tasso del 2%.

PRESTITI DI CONDUZIONE DI CARATTERE STRAORDINARIO

di Ettore Pezzi

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PSR - MISURA 111 Formazione professionale e azioni di informazionee MISURA 114 Consulenza aziendale - Prima SCADENZA 31 marzo 2010

Credito

La Provincia di Ravenna nell’ambito dell’ASSE 1 del PSR, ha attivato un bando per la ricezione e selezione delledomande di cui alla misura 111 e misura 114 con la prima scadenza per il 2010 prevista al 31 Marzo.Le imprese agricole singole e associate, in possesso dei requisiti normalmente richiesti per aderire alla varie misuredel PSR, e che risiedano e/o operinono in misura prevalente in provincia di Ravenna, possono presentare quindidomande aiuto per ottenere servizi di formazione e informazione (Misura 111) e servizi di consulenza ricompresi fraquelli pubblicati nell’apposito “Catalogo Verde” della Regione Emilia Romagna (consultabile e scaricabile dal sitowww.ermesagricoltura.it). Ad ogni impresa potranno essere concessi uno o più finanziamenti nell’arco temporaledell’anno 2010 fino ad un massimo di: Misura 111, euro 3.000, formazione e informazione

Misura 114, euro 1.500, servizi di consulenza

Fissate tre scadenze per la formazione delle graduatorie per l’anno 2010:- Prima graduatoria: domande pervenute entro il 31 marzo 2010;- Seconda graduatoria: domande pervenute entro il 31 agosto 2010;- Terza graduatoria: domande pervenute entro il 15 dicembre 2010.

Per tutte le informazioni e gli approfondimenti, si prega di contattare:CAA Faenza, Cinzia Galassini, Domenico Zauli, tel 0546-622101 CAA Ravenna, Valentina Vannelli, tel 0544-210211CAA Lugo, Sonia Patuelli, tel 0545-31909

PSR - MISURA 411 - Azione 3 “Attivazione con approccio Leader della Misura 121Ammodernamento delle aziende agricole” SCADENZA Avviso Pubblico 31 maggio 2010

DELTA 2000 Soc. Cons. a r.l., nell’ambito dell’ASSE 4 LEADE - PSR 2007 - 2013 della Regione Emilia - Romagna,ha attivato un bando per la misura 411, con scadenza al 31 MAGGIO 2010.Le imprese agricole singole e associate, in possesso dei requisiti normalmente richiesti per aderire alla varie misu-re del PSR, e che risiedano e/o operinono in misura prevalente nelle aree ricomprese nell’ aree Leader del DeltaEmiliano Romagnolo (comuni parzialmente inclusi in prov.cia di Ravenna: Alfonsine, Bagnacavallo, Conselice,Cervia, Ravenna, Russi), possono presentare piani di ammodernamento per le seguenti tipologie:- filiere vegetali ortofrutticole: con particolare riferimento alle produzioni orticole con particolare riferimento adasparago, carota, cocomero e melone la cui produzione è concentrata prevalentemente nell’area Leader delDelta;

- filiera vitivinicola: con particolare riferimento alla produzione di vini tipici legati alle tradizioni ed alle specificità ter-ritoriali, come ad esempio i Vini delle sabbie che interessano l’area Leader e oggetto di attività di ricerca per ilmiglioramento delle qualità organolettiche durante il LEADER+, ed il vino Burson nel ravennate ed altri vitigniautoctoni (con esclusione di impianti di vigneti in quanto previsti dal Reg. (CE) n.479/2008 - OCM Vino);

- filiere di zootecnia minore: con particolare riferimento alla possibilità di aggregazione di imprenditori agricoli pre-senti nel territorio Leader interessati alla valorizzazione di comparti agricoli di minore diffusione, ma presenti nelterritorio con realtà operative significative, come ad esempio api, bufalini, mora romagnola, ecc..

Potranno essere presentati si a progetti da imprese agricole individuali che progetti collettivi.Previsto nell’ avviso un impegno di risorse finanziarie per 1.000.000 di euro.In dettaglio nel bando sono riportati gli interventi e gli investimenti ammissibili per ciascuna filiera. Il bando è consultabile e scaricabile all’indirizzo: http://www.deltaduemila.net/bandi_asse4.htm

Per tutte le informazioni e gli approfondimenti, si prega di contattare: CAA Ravenna, Valentina Vannelli, tel 0544-210211CAA Lugo, Sonia Patuelli, tel 0545-31909CAA Faenza, Cinzia Galassini, Domenico Zauli, tel 0546-622101

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Stop al cibo “spazzatura” Migliaia di merende nostraneper gli studenti

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03-04/2010 COLDIRETTI RAVENNA

Una mela al giorno toglie ilmedico di torno. Frutta

fresca e “made in Italy” tuttol’anno, e scompare ogni af -fanno. Ritornelli, rime estornelli che accompagnanoor mai da oltre vent’anni idivertenti progetti di educa-zione all’alimentazione e alrispetto per l’ambiente cheColdiretti Ravenna organiz-za all’interno delle scuoledella provincia. Anche perl’anno scolastico 2009-2010Coldiretti – organizzazionepioniera a livello locale enazionale per quanto riguar-da le iniziative educative

Commercio e il patrociniodella Provincia di Ravenna,proseguirà per tutta la pri-mavera di pari passo con ladistribuzione di merende‘nostrane’ nelle scuole. Sono infatti migliaia le con-fezioni con frutta di stagionelavata e tagliata a pezzi che iproduttori agricoli e le im -prenditrici della provinciadistribuiranno nelle scuoleelementari e medie del Ra -vennate. “Il nostro obiettivo – spiegaMassimiliano Pederzoli, pre -sidente di Coldiretti Ra -venna – è educare i bambiniad una sana alimentazioneavvicinandoli il più possibilealla terra, agli animali e aiprodotti agricoli, realtà che –purtroppo – nella nostra so -cietà contemporanea - sem-brano sempre più lontane esconosciute, al punto chemolti giovani non sanno piùin quale periodo matural'uva o quando spuntano lefragole, perché ormai sonoabituati a trovare questi pro-dotti nei supermercati tuttol'anno”.Il progetto di Coldiretti entrada oltre 20 anni nelle scuoleelementari della provincia diRavenna per illustrare airagazzi, in stretta collabora-zione con gli insegnanti,come si produce un alimen-to, le caratteristiche di unprodotto, il territorio d'o -rigine e la stagione di matu-razione. Nel corso dell’annoscolastico 2009-2010 un cen-tinaio di lezioni in aula e infattoria aiuteranno i bambinia divenire consumatori con-sapevoli.

va “Merende nostrane”, edu-care bambini e ragazzi aduna sana alimentazione quo-tidiana. Ovviamente, a basedi ottima frutta tricolore. Il progetto educativo, finan-ziato da Coldiretti col contri-buto della Camera di

promosse tra i banchi discuola – torna in classe con ilprogetto “Merende nostra-ne”, inserito all’interno delpiù ampio programma didat-tico Campagna Amica“Mangi locale, cresci feno-menale”. Scopo dell’iniziati-

La frutta di stagione rigorosamente “madein Italy” torna in cattedra e tra i banchi. Èpartito il programma Coldiretti 2010 di edu-cazione all’alimentazione e al rispetto perl’ambiente. Già distribuite nelle scuole dellaprovincia migliaia di merende nostrane.

Aperte le iscrizioni all’edizione 2010 di “Oscar Green” il premio per le imprese agricole più inno-vative, promosso da Coldiretti Giovani Impresa”. Le aziende interessate a partecipare trovano devo-no iscriversi entro il 5 aprile prossimo e trovano tutte le informazioni necessarie all’indirizzowww.oscargreen.it. Giunto alla quarta edizione, il premio costituisce un punto di riferimento per le aziende agricole piùinnovative nell’agricoltura italiana. Il tema per il 2010 è “Firma l’innovazione” e si articola in sei cate-gorie che riflettono la multifunzionalità dell'impresa agricola, la sua capacità di collegamento conun contesto ben più esteso di quello prettamente aziendale, la necessità di puntare sulla qualità esu un rapporto di fedeltà con il mondo dei consumatori. Queste le sei categorie: “Stile e cultura diimpresa”, “Sostieni il clima”, “Sviluppo locale”, “Esportare il territorio”, “Campagna Amica”, “Oltre lafiliera”. L’Oscar Green premia, quindi, l’originalità di un progetto e chi decide di scommetterci, lavivacità, la creatività da parte dei produttori, le innovative modalità di collegamento tra chi crea echi consuma. Possono iscriversi, alla quarta edizione, tutti i soggetti della filiera agricola, tutta italia-na, firmata dagli agricoltori, che non hanno vinto nelle ultime due edizioni. Nelle precedenti tre edizioni – sottolinea Coldiretti Emilia-Romagna – la nostra regione ha sempreespresso almeno un’azienda che ha conquistato il primo premio in una delle sezioni di OscarGreen. Speriamo che la tradizione sia confermata anche quest’anno. Ancora una volta ColdirettiGiovani Impresa mette al centro l'innovazione, l'impresa agricola come opportunità di successoindividuale, ma anche come esaltazione e promozione del territorio, sensibilità verso l'ambiente evalorizzazione di tipicità e tradizioni.

Al via Oscar GreenPREMIO ALL’INNOVAZIONE VERDE

di Ivo Zama

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La strada della Poesia...

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Mangi locale, cresci fenome-nale vuol porre l’attenzionedei ragazzi sul rapporto tracibo e storia del nostro terri-torio, per ribadire che i pro-dotti locali sono il frutto diun grande patrimonio diconoscenze alimentari e ditradizioni consolidate chevogliamo continuare a con-trapporre al “cibo spazzatu-ra” e ad uno stile di vita nonsalutare. Il programma didattico diColdiretti ha lo scopo diinsegnare agli alunni a rico-noscere le produzioni di ori-gine regionale, a riscoprire la

stagionalità dei prodotti e avalutare l'importanza delconsumo dei prodotti localiper ridurre l'inquinamentocausato dal consumo del car-burante necessario per i lun-ghi trasporti e, ovviamente,a mangiar sano e in modocorretto. Le allegre e diver-tenti lezioni tenute dai pro-duttori e gli operatori diColdiretti – che “saliranno incattedra” per presentare ilruolo e le attività dell'agricol-tura – proseguiranno pertutta la primavera coinvol-gendo oltre 2000 studentidella nostra provincia. �

Da un’idea di Nino Tini, una rappresentazione realizza-ta da Coldiretti Ravenna con il contributo della Camera

di Commercio e il patrocinio della Provincia di Ravenna. Il progetto “Strada della Poesia” verrà presentato in ante-prima da Coldiretti Ravenna il prossimo 10 aprile, alle15.00, ai Magazzini del Sale di Cervia all’interno dellamanifestazione “Primavera Slow 2010” promossa dallaProvincia. Ma che cos’è la Strada della Poesia?Un “sentiero” sui colli faentini• La strada della Poesia si articola lungo le colline di

Faenza, ove il viandante viene preso per mano e accom-pagnato per sei chilometri da pensieri scritti sulle pian-te lungo il ciglio della strada da San Mamante aCastrocaro.

Il paesaggio è suggestivo, soprattutto nelle giornate di mae-strale, quando il vento spazza le nubi del maltempo.Partendo dalla Torre di Oriolo si inizia un antico percorsovoluto da Caterina Sforza che fu Signora di Imola e Forlì, siarriva fino alle porte di Terra del sole. Ulivi e vitigni affian-cano questa antica strada lungo il crinale delle morbide col-line romagnole dalle quali è possibile ammirare e gustareun paesaggio che arriva a ponente fino alle vette più altedell’appennino e a levante fino al mare Adriatico. Le poesie, lungo la strada rinnovano emozioni di una cultu-ra contadina, vissute dall’autore e trasmesse oggi al turistache può goderne in uno sviluppo lento e morbido come lecolline circostanti. Strada della poesia ma anche poesia da viaggio come qual-cuno l’ha definita.

NINO TINIviticultore e poeta da Oriolo

Il progettosarà presentato il 10 APRILEalle ore 15,00ai Magazzinidel Sale di Cervia

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di Maurizio Mangelli

Operatori ortofrutticoliNorme di qualità e banca dati

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Con l’entrata in vigore delReg. Cee 1221/2008 so -

no state dettate nuove dis-posizioni relative alle normedi commercializzazione deiprodotti ortofrutticoli. Recentemente è stata pub-blicata la Circolare di Ageache esplicita le modalitàoperative per l’effettuazionedei controlli sulla filieraOrtofrutticola. Di seguito si sintetizzano ipunti di maggior interesse:

NORME DI COMMERCIALIZZA-ZIONE

La modifica più evidente esostanziale riguarda l’eli -minazione dalle norme dicommercializzazione speci-fiche di oltre 20 specie diortofrutticoli assoggettando-le ad una norma di commer-cializzazione generale.In particolare per le seguenti10 specie considerate le piùimportanti negli scambi co -munitari rimangono le nor -me di commercializzazionespecifiche (all. A parte 2 delReg.) per cui rimane invaria-to il sistema attualmente invigore:

• mele • agrumi• kiwi• lattughe, indivie, riccee scarole

• pesche e nettarine• pere• fragole• peperoni dolci• uve da tavola• pomodori

per merci spedite alla rinfusatali indicazioni vanno inseri-te sul documento di traspor-to o su una scheda accompa-gnatoria.I prodotti assoggettati allenorme di qualità specificadevono riportare: - indicazione dell’originedel prodotto

- identificazione del pro-dotto

- più quanto previsto dallerispettive norme di qualità

Le fatture ed i documenti ditrasporto devono contenereil paese di origine e se richie-sto dalle norme specifichecategoria e varietà o tipocommerciale, oppure se èdestinata alla trasformazio-ne, se la merce è caricata allarinfusa è necessario allegareanche una scheda interna almezzo con le stesse indica-zioni.

BANCA DATI (BNDOO)

Tutti i produttori agricoliche effettuano un volumecommercializzato annuo diprodotti normati (normegenerali o speciali) superiorea 60.000 euro Sono tenuti adiscriversi alla banca dati. È opportuno verificare, qun -di la propria posizione con-siderando che quasi tutti iprodotti ortofrutticoli ormaisono normati e quindi entra-no a far parte del conteggiosul fatturato.Sono esclusi dall’iscrizione(come da precedente norma-tiva) i produttori agricoliche:

finali in strutture ubicatenei fondi inclusi all’inter-no del perimetro azien-dale

• prodotti sottoposti adoperazioni di mondaturao taglio per essere resipronti al consumo

• prodotti venduti o conse-gnati dal produttore acentri di condizionamen-to e di imballaggio o acentri di deposito

• prodotti avviati ma nonceduti a centri di confe-zionamento per essereresi conformi alle normedi commercializzazione

È necessario dimostrare taledestinazione finale attraver-so una etichettatura degliimballaggi che riporti ladestinazione e la causale edindicando con apposite dici-ture sui documenti di tra-sporto e su schede accompa-gnatorie la merce, non trala-sciando l’indicazione di ori-gine; per la vendita al consu-matore finale invece, il con-trollo può essere effettuatochiedendo esibizione delladocumentazione che dimo-stra tale tipo di vendita.

I prodotti assoggettati allenorme di qualità devonoriportare indicazioni obbli-gatorie sugli imballaggi o suschede nel caso di merce allarinfusa.I prodotti assoggettati allenorme di qualità generaledevono riportare: - indicazione dell’originedel prodotto

- identificazione del pro-dotto

Per tutti i rimanenti prodotti(oltre20) sono eliminati i re -golamenti specifici di com -mercializzazione e sostituitida una norma di commer-cializzazione definita gene-rale che individua una gene-rica definizione di mercesana leale e mercantile conrequisiti minimi come defi-nito nell’allegato A parte 1del regolamento.Tale norma obbliga anchetali prodotti comunque amantenere nell’etichettatural’in dicazione del paese diorigine.

SARANNO SOGGETTE A CON-TROLLO ANCHE LE SEGUENTISPECIE AS SOG GETTATE ALLANOR MA GENERALE:

• meloni• cipolle• fagiolini• carciofi• melanzane• cavolfiori• carote• agli• ciligie

LE SEGUENTI CASISTICHEENTRANO IN DEROGA DAL-L’OBBLIGO DI COMMERCIALIZ-ZARE I PRODOTTI ORTOFRUTTI-COLI SEGUENDO LE NORME DIQUALITA’:

• prodotti destinati alla tra-sformazione industriale odestinati all’alimentazio-ne animale

• prodotti ceduti dal pro-duttore ai consumatori

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CampagnaAmicaSicurezza alim

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• Vendano o consegnino oavviino prodotti a centridi confezionamento, im -ballaggio o deposito

• Che avviino esclusiva -mente i prodotti ad im -pianti di trasformazione

• Che cedano nella propriaazienda i prodotti orto-frutticoli direttamente alconsumatore, per il fab-bisogno personale diquest’ultimo.

• Associati ad O.P. o co -operative che conferisco-no esclusivamente a loroper la commercializza-zione.

• Non Associati ad O.P. oCooperative con un volu-me annuo di fatturatoinferiore a 60.000 euro.

Le iscrizioni o gli aggiorna-menti della banca dativanno effettuate su appositamodulistica entro 60 giornidalla variazione o dall’inizioattività, ed in ogni casoentro 60 giorni dalla conclu-sione dell’anno in cui si sonorealizzate le condizioni.

I CONTROLLI

I controlli sulla conformitàdei prodotti ortofrutticolisono delegati da Agea adAgecontrol. Il meccanismodei controlli si basa su unaanalisi del rischio ed è effet-tuato in percentuale su tuttigli operatori della filera e neiluoghi dove avvengono laproduzione e le transazionicommerciali, quindi pressole aziende agricole, loromagazzini, mercati all’in-grosso ed al dettaglio ecc...I controlli vertono sulla con-formità alle norme di qualitàe alla correttezza documen-tale (corretta compilazionedocumenti di trasporto, eti-chettatura, iscrizione allabanca dati ecc.).Le sanzioni previste percommercializzazione senza

propri uffici zona per verifi-care ed approfondire la pro-pria situazione in merito. �

norme di qualità la sanzioneva da 550 a 15.500 euro.Si consiglia di rivolgersi ai

iscrizione alla banca dati setenuti va da 260 a 1550 euro;nel caso di violazioni alle

In occasione dell’approvazione del bilancio consuntivo e preventivo e rinnovo delConsiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, l’Assemblea dei Delegati svol-tasi in data 15/03/2010 ha deliberato di dare immediato avvio alle coperture mono-rischio e pluririschio.Le principali novità rispetto allo scorso anno sono:• A scelta del Socio polizza con soglia di danno 30% per prodotto/comune/aziendacon un contributo della Comunità Europea fino al 65% del parametro (fino all’80%per l’uva da vino) che può essere integrato da eventuali fondi nazionali residui.Quindi (come dal 2004 al 2008) è possibile stipulare una polizza integrativa nonagevolata per coprire i danni sotto soglia. La liquidazione, come gli anni prece-denti avviene per partita detraendo dal danno rilevato dai periti la franchigia con-trattuale;

• IMPORTANTE PER IL SOCIO Il contributo della Comunità Europea arriva direttamen-te all’azienda agricola assicurata. L’azienda deve esprimere la volontà di assicu-rare e di richiedere il contributo tramite la domanda unica della P.A.C. da presen-tare tramite il proprio C.A.A. entro e non oltre il 15 maggio. Se entro tale data nonè stata espressa la volontà di assicurare non si percepirà nessun contributocomunitario. Entro tale data deve essere anche aggiornato (per chi già lo aveva)o compilato per la prima volta (per chi non lo ha mai avuto) il fascicolo aziendaleed il relativo piano colturale con i dati catastali, le superfici e le colture che li occu-pano. Invitiamo, quindi, chi ha intenzione di assicurare, a mettersi in contatto conil proprio C.A.A. per adempiere a quanto sopra descritto. L’azienda che ancora non è in regola col fascicolo aziendale può comunque met-tere in garanzia le proprie produzioni (valori e q.li) impegnandosi ad aggiornare ilprima possibile i dati del fascicolo aziendale ed a compilare la domanda unicadella P.A.C. (comunque entro il 15 maggio) pena l’esclusione dalla contribuzionepubblica;

Come gli altri anni non sarà possibile conoscere al momento della stipula dei con-tratti la spesa reale che il Socio andrà ad affrontare in quanto i parametri ministeria-li saranno noti solo al termine della Campagna (probabilmente a settembre). Il Consorzio di difesa anticipa – come gli anni passati – il premio per intero alleCompagnie ed andrà ad incassarlo dai propri Associati probabilmente in due rate.La prima rata presumibilmente a fine ottobre e la seconda l’anno successivo (la sca-denza esatta è ancora da definire) in corrispondenza dell’incasso, da parte dell’a-zienda agricola, del Contributo comunitario che deve essere erogato comunqueentro il 30 giugno del 2011.In caso di mancato pagamento da parte dell’Assicurato il Consorzio segnalerà all’en-te pagatore lo stato di morosità con conseguente sospensione di tutto il premiounico P.A.C. oppure la restituzione del premio unico indebitamente incassato mag-giorato degli oneri di legge nonché l’attivazione delle procedure di recupero dellequote da parte del Consorzio di Difesa.

Consorzio di Difesa di Ravenna

COMUNICATO

AVVIO DELLA COPERTURA ASSICURATIVAMONORISCHIO E PLURIRISCHIO 2010

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di Maurizio Mangelli

Sicurezza alimentareNorme per la vendita diretta e l’etichettatura

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La vendita diretta da partedelle aziende agricole staassumendo in questi ultimianni un crescente interesseda parte dei cittadi-ni/consumatori consapevolidi trovare prodotti di qualitàcon caratteristiche di ricono-scibilità ed a prezzi concor-renziali . Il crescente succes-so dei cosiddetti mercatidegli agricoltori o farmer’smarket , dà una precisa indi-cazione del grande interesseda parte dei consumatoriverso queste innovativeanche se non nuove formedi vendita nelle quali si trovaqualità, freschezza, legamecon il territorio ad un giustovalore di prodotto.Tali forme di vendita, perònon sono completamenteescluse da regole e normespecifiche o generali. Perquesto motivo sembra utilepassare in rassegna le prin-cipali norme alle quali sonosoggette le forme di venditadiretta anche da parte degliagricoltori, soprattutto se informa continuativa oppureorganizzate in mercati isti-tuzionalizzati e quindi nonpiù effettuate in forma occa-sionale e su richiesta delconsumatore.Le principali norme cui èsoggetta la vendita direttadal punto di vista della sicu-rezza alimentare e qualitàsono:

NORMETECNICO-GIURIDICO-FISCALILa vendita diretta da partedelle aziende agricole è nor-mata dalla legge 228 del

ambito territoriale ammi-nistrativo della regione

- Vendano prodotti dellapropria azienda o dall’a-zienda dei soci imprendi-tori agricoli, anche aseguito di attività dimanipolazione o trasfor-mazione oppure prodottiottenuti nell’ambito dellaregione nel rispetto dellimite della prevalenza.

Nei mercati agricoli di ven-dita diretta conformi allenorme igienico sanitarie dicui al Reg.to 852/2004 CEdel Parlamento e del Con -siglio e soggetti ai controllida parte delle autorità com-petenti, sono posti in vendi-ta esclusivamente prodottiagricoli conformi alla disci-plina in materia di igienedegli alimenti etichettati nelrispetto della disciplina invigore per i singoli prodottie con l’indicazione del luogodi origine territoriale e del-l’impresa produttrice.Inoltre sono disciplinati daregolamenti da redigersi acura degli Enti gestori deimercati. Tali regolamentipossono anche essere piùrestrittivi.Da non sottovalutare anchela disciplina da prodottodifettoso che si applicaanche ai prodotti agricoliprimari per i quali è beneevitare di pubblicizzare oevidenziare caratteristicheche non rispondono a quan-to dichiarato o porre incommercio materiale non ri -spondente alle caratteristi-che cui il consumatorepotrebbe ragionevolmente

igienico sanitaria. Per la ven-dita al dettaglio esercitatasu superfici all’aperto nel-l’ambito dell’azienda agrico-la o di altre aree private dicui l’impresa abbia la dispo-nibilità, non è richiesta lacomunicazione di inizioattività.In caso di vendita itinerantela comunicazione va fatta alComune ove ha sedel’azienda, in caso di venditain forma non itinerante o inlocali aperti al pubblico lacomunicazione va fatta alComune ove si situa ilposteggio o si vuole aprirel’attività.I mercati degli agricoltorisono disciplinati dalla leggen° 296 del 2006 e dal decre-to del 20 novembre 2007che detta norme specifichetra le quali: - Possono esercitare laven dita diretta gli im -prenditori agricoli iscrittinel registro delle imprese

- Abbiano ubicazione del-l’azienda agricola in

2001 ( legge di orientamen-to) che recita: “Gli imprendi-tori agricoli, singoli o asso-ciati, iscritti nel registro delleimprese di cui all'art. 8 dellalegge 29 dicembre 1993, n.580, possono vendere diret-tamente al dettaglio, in tuttoil territorio della Repubblica,i prodotti provenienti inmisura prevalente dallerispettive aziende, osservatele disposizioni vigenti inmateria di igiene e sanita'.”Tale legge disciplina anche lediverse forme di venditadiretta imponendo primadell’inizio della venditadiretta di comunicare attra-verso una “comunicazionedi inizio attività” al Comunel’intenzione di esercitare taleforma di vendita. La comu-nicazione va effettuata tren-ta giorni prima e deve conte-nere oltre ai dati anagrafici efiscali e le generalità delrichiedente, l’indicazionedei prodotti da porre in ven-dita e l’ autocertificazione diessere a norma con la parte

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CampagnaAmicaSicurezza alim

entare

aspettarsi dal quel tipo diprodotto.

NORME IGIENICO-SANITARIEFanno riferimento a nume-rose norme di carattereEuropeo o nazionale o loca-le , le principali riguardano:• Buone prassi igienichesulla produzione prima-ria (reg 852)

• Buone Prassi Igieniche ecaratteristiche locali per iprodotti trasformati (reg852)

• Notifica di attività alleAsl

• Schede di autocontrollo etracciabilità

• Caratteristiche delle at -trezzature e comporta-menti igienico sanitaridegli operatori

• requisiti igienico sanitaridelle aree pubbliche, deiposteggi, delle costruzio-ni stabili, dei negozimobili e delle attrezzatu-re dove si svolgono i mer-cati per il commercio diprodotti alimentari.

Dal primo gennaio 2006tutti i produttori agricolianche esclusivamente dedi-cati alla produzione prima-ria sono potenzialmentesoggetti ai controlli sullasicurezza alimentare.Essi infatti devono garantireche anche la fase di coltiva-zione e allevamento siaeffettuata in modo igienicoseguendo buone prassi igie-niche e dotandosi di unmanuale o di norme di rife-rimento e tenere costante-mente aggiornati i docu-menti di registrazionenecessari.In particolare chiunque fac-cia parte del settore alimen-tare e quindi definito come“operatore alimentare” hal’obbligo di notificare all’Aslla propria attività su unmodello predisposto (modA1) che trovate presso inostri uffici dai referenti

se si vende in azienda ma ènecessario indicare l’origine; mentre se si vende in areapubblica è necessario appli-care le indicazioni previstedalle norme di qualità in uncartello posto sulla merce invendita.

NORME SUL CONFEZIONA-MENTO ED IMBALLAGGILe norme di qualità spessodisciplinano anche parame-tri di confezionamento, ; insintesi tutti gli imballaggiche entrano in contatto conun alimento devono essereuso alimentare e tale eviden-za deve essere scritta sugliimballaggi nei quali deveesserci anche i dati del fab-bricante o venditore pergarantirne la tracciabilità.

NORME METROLOGICHEFanno riferimento a tuttauna serie di parametri qualipesi, unità di misura, taratu-re degli strumenti di misura,gamme di prodotti confe-zionati . È necessario averestrumenti di misura tarati eomologati per i quali ènecessario effettuare gliapprofondimenti necessari aseconda delle situazioni chesi possono evidenziare. Talinorme si applicano anchenell’etichettatura degli ali-menti confezionati nell’indi-cazione del peso e nella scel-ta delle capacità (gamme)dei contenitori. In sensogenerale è obbligatorio indi-care o sull’etichetta o in uncartello nel caso di venditasfusa il prezzo per unità diprodotto (o collo se la vendi-ta avviene al pezzo)Data la grande integrazionedi norme afferenti il com-mercio è consigliabile che leimprese che stanno organiz-zandosi per la vendita direttafare riferimento presso inostri uffici per un maggioreapprofondimento ed analisidelle diverse esigenze. �

in tale contesto per cui sirimanda per ogni necessi-tà ad un contatto e con-sulenza specifica presso inostri uffici.

NORME MERCEOLOGICHEE DI QUALITÀ• Tali norme sono specifi-che a seconda di ognisettore merceologico eproduttivo per ogni set-tore produttivo.

• Si richiama qui breve-mente per interesse gene-rale le norme relativa-mente alla qualità ed eti-chettatura dei prodottiortofrutticoli si racco-manda di indicare ed eti-chettare gli imballaggi ele confezioni seguendoquanto previsto dallenorme di qualità ortofrut-ticole che oggi sonoapplicate ai seguenti pro-dotti: �mele � agrumi� kiwi� lattughe, indivie,ricce e scarole

� pesche e nettarine� pere� fragole� peperoni dolci� uve da tavola� pomodori

Per tutti i rimanenti prodotti(oltre20) sono eliminati iregolamenti specifici dicommercializzazione e so -stituiti da una norma dicommercializzazione defi-nita generale che individuauna generica definizione dimerce sana leale e mercanti-le con requisiti minimicome definito nell’allegatoA parte 1 del regolamento.Tale norma obbliga anchetali prodotti comunque amantenere nell’etichettatural’indicazione del paese diorigine. Nel caso di vendita diretta alconsumatore finale si è eso-nerati dalle norme di qualità

elencati in calce al presentearticolo. Tale modello è utileanche per comunicare qual-siasi variazione significativadell’attività o del processo diproduzione. Inoltre è consi-derato alimento anche lamatreia prima agricola ozootecnica non trasformataestendendo cosi le regolesugli alimenti anche alproodtto agricolo primario.

NORME DI TRACCIABILITÀ ED ETICHETTATURA• Il Reg 178/2002 imponela tracciabilità dei prodot-ti alimentari che va evi-denziata anche in unacorretta etichettatura. Ènecessario essere ingrado di di individuareDA CHI è stato fornitodi alimenti, mangimi o ingenerale materie primeutilizzate nel proprioprocesso produttivo (for-nitori) e A CHI ha forni-to i propri prodotti(imprese)escludendo ilconsumatore finale.taleobbligo può essere svoltoattraverso la compilazio-ne di un registro fornitori– clienti o da una accurataarchiviazione delle fattu-re di acquisto e vendita.

• Le norme sull’etichetta-tura sono disciplinate daregolamenti o parametrigenerali e da norme spe-cifiche per ogni settoreproduttivo, è necessario,quindi rimandare adapprofondimenti riferitiad ogni settore merceolo-gico. Per esempio iseguenti settori necessi-tano nelle etichette del-l’indicazione di originedella materia prima: orto-frutta, latte fresco, passa-ta di pomodoro, olio dioliva, carne bovina, carnedi pollo, uova, miele. Talinormative sono troppocomplesse per poter esse-re trattate esclusivamente

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Edifici e ruralità Ici, classificazione catastale ininfluente

Per la ruralità dei fabbrica-ti, ai fini dell’applicazio-

ne dell’Ici, la classificazionecatastale è ininfluente. Lo hastabilito la sezione I dellaCommissione tributaria pro-vinciale di Reggio Emiliache, con sentenza deposita-ta il 9 dicembre 2009, haaccolto i ricorsi proposti daicontribuenti (imprenditoriagricoli comproprietari diuna costruzione) che erano

stati raggiunti da diversiavvisi di accertamento(annualità d’imposta dal2003 al 2006).A parere dei primi giudicitributari emiliani, dunque,se ai fini Ici le costruzionirurali non sono consideratifabbricati, a norma della let-tera a) del comma 1 dell’arti-colo 2 del Dlgs 504/92,come interpretato dalcomma 1-bis dell’articolo 23del decreto legge 207/2008(convertito, con modifica-

sono essere considerati fab-bricati, la questione dellaloro classificazione catastale,sollevata dai giudici “conl’ermellino” nella citata sen-tenza del 21 agosto 2009,appare irrilevante e quindisenza alcun pregio. Difatti,prosegue la Com missione, ilprincipio sovrano è quellosecondo cui i fabbricati fun-zionali all’attività agricolasono rurali, indipendente-mente dalla loro tipologiacatastale. Per questa tipolo-gia di beni immobili, quindi,nessuna Ici è dovuta, mentrel’acqui sizione delle caratteri-stiche della ruralità deveessere segnalata al Comuneimpositore competente,mediante presentazione diapposita dichiarazione.

In conclusione si può corret-tamente statuire che:

• per i fabbricati a destina-zione abitativa, il ricono-scimento della ruralità èsubordinato dal possessodi tutti i requisiti, di natu-ra soggettiva e oggettiva,come indicati dalle letterea)-e) del comma 3, del-l’art. 9, D.L. n. 557/1993;

• i fabbricati strumentali,utilizzati per l’eserciziodelle attività agricole dicui all’art. 2135 C.c., sonoben individuati al comma3-bis, dell’art. 9, D.L. n.557/1993 e devono ri -spettare solo i requisiti dinatura oggettiva, es sendoinclusi tra quelli destina-tari della disciplina age-volativa anche quelli che

chiaro il contributo interpre-tativo fornito da primi giudi-ci tributari emiliani, secondocui agli effetti fiscali il rico-noscimento della ruralità deifabbricati, destinati a ediliziaabitativa o strumentali allosvolgimento dell’attivitàagri cola, come intesa dalnovellato articolo 2135 delcodice civile, comportal’esclusione dalle imposizio-ni fiscali. In particolare, per

espressa norma di leggedichiarata di interpretazioneautentica, quindi con effettiretroattivi ai fini dell’applica-bilità dell’Ici non si conside-rano costruzioni le unitàimmobiliari, anche iscritte oiscrivibili nel catasto dei fab-bricati, per le quali ricorronoi requisiti della ruralità di cuiall’articolo 9 del decretolegge 557/93 (convertito, conmodificazioni, dalla legge133/94). Ne discende che sedetti beni immobili non pos-

zioni, dalla legge 14/2009),la loro classificazione cata-stale non è rilevante. La decisione è importanteperché prende le distanzedal passaggio della sentenzan. 18565 del 21 agosto 2009,delle sezioni unite civili dellaCorte di cassazione, secondocui soltanto l’accatasta mentodel fabbricato come rurale,con l’attribuzione della rela-tiva categoria A/6 per le

unità abitative o D/10 per lecostruzioni strumentaliall’attività agricola, assicuraai contribuenti l’esclu sionedal pagamento Ici.

Il Collegio tributario emilia-no, dunque, oltre a corregge-re i giudici di legittimità, haaltresì chiarito i dubbi solle-vati da alcuni parlamentarinell’interrogazione a rispostaimmediata (question time) n.5/02183 dell’1 dicembre2009,. Giunge quindi forte e

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di Andrea Marconi

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Servizi intracomunitari degli agricoltoriNuove norme per la fatturazione

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Fiscale

sa prassi ministeriale cheha affermato che la cate-goria è scelta autonoma-mente dal contribuente,fatta salva la possibileverifica, a cura degliUffici competenti, raffor-zato dal fatto che nessu-na disposizione cogentee attualmente vigenterichiede in modo impera-tivo l’accatastamento aspecifica categoria, limi-tandosi ad indicare lecategorie che restanoescluse dal riconoscimen-to (A/1 e A/8 o quelli

aventi caratteristiche dilusso, di cui al D.M. 2agosto 1969, limitata-mente alle unità a desti-nazione abitativa);

• in presenza dei requisitidi cui all’art. 9, D.L. n.557/1993, il fabbricatorurale non genera un pre-supposto autonomo perl’applicazione del tributolocale, dovendo ritenerela rendita della costruzio-ne assorbita dal redditodominicale del terreno sucui lo stesso è collocato;

• l’esenzione da Ici restavigente sino a quando ifabbricati, sia a destina-zione abitativa che stru-mentali, mantengonouna funzionalità all’eser-cizio delle attività agrico-le, nel rispetto dei requi-siti indicati dal citato art.9 del D.L. n. 557/1993,mentre quando la stessafunzionalità cessa, e soloda quel momento, glistessi ridiverranno ogget-to di tassazione, sia diret-ta che ai fini del tributolocale. �

sono posseduti da sog-getti giuridici collettividiversi da quelli chehanno la titolarità dei ter-reni asserventi (è il caso,citato, delle cooperativedi manipolazione e tra-sformazione dei prodottiagricoli);

• non rileva né il mancatoaccatastamento né l’ac -cata stamento nel catastofabbricati ad una catego-ria diversa da quella spe-cificamente individuataper tali cespiti (A/6 eD/10), in quanto è la stes-

L’applicazione dell’Iva av -viene (nuovo articolo 17,comma 2, del Dpr 633)mediante autofattura (inunico esemplare) che deveessere emessa dall’agricolto-re al momento del paga-mento del corrispettivo; laautofattura può essereemessa anche anticipata-mente.L’autofattura deve contenereoltre alla data e al numeroprogressivo che può essereautonomo da quello dellefatture di vendita, l’in te -stazione della impresa agri-cola emittente e la denomi-nazione del prestatore diservizio non residente. Se ilprestatore è un soggettoresidente in uno Stato Ue èopportuno farsi rilasciare ilnumero identificativo Ivaper avere la prova che si trat-ti di soggetto passivo. Se si trattasse infatti di unprivato che effettua unaprestazione occasionalel’ope razione sarebbe nonsoggetta all’imposta per

carenza del presuppostosoggettivo. Inoltre nell’auto-fattura occorre indicare lanatura, qualità e quantità deiservizi ricevuti, l’importodel corrispettivo e l’Iva del20 per cento. Se il servizio èrelativo a beni importati daPaesi extra Ue (esempio ani-mali acquistati in Croazia)anziché l’Iva deve essereriportato l’ar ticolo 9 del Dpr633 in quanto l’operazionenon è imponibile.

L’autofattura deve essereregistrata entro 15 giorni, econ riferimento al mese diemissione, sia nel registrodelle fatture emesse che nelregistro degli acquisti. Seall’autofattura è attribuitauna distinta serie di numera-zione occorre annotarla inun registro sezionale.Gli effetti della liquidazioneIva sono diversi a secondache l’impresa agricola operinel regime ordinario inquanto è stata esercitatal’opzione (articolo 34, com -

ma 11 del Dpr 633/72) o inregime speciale. Nel primocaso non deve essere effet-tuato alcun versamento diIva in quanto l’imposta adebito viene compensatacon quella detraibile. Se invece l’impresa agricolaopera in regime specialescatta l’obbligo del versa-mento dell’Iva sulla presta-zione di servizio in quantol’imposta registrata negliacquisti non è detraibile,mentre è dovuta quella risul-tante dalla autofattura regi-strata nelle vendite.Nessun obbligo dovrebbeessere posto a carico delleimprese agricole in regimedi esonero (volume d’affaridell’anno precedente nonsuperiore a 7mila euro)essendo esonerate anchedall’obbigo di fatturazione.Si osserva però che talisoggetti assolvono l’Iva sul -l’acquisto di beni nella Co -munità se superano 10milaeuro (articolo 51 del Dl331/93). �

Dal 1° gennaio anche gliagricoltori devono osser-

vare nuovi adempimenti inpresenza di servizi prestatida soggetti che non hanno ildomicilio o la residenza inItalia. Tra i casi più frequen-ti, un servizio di trasportoeseguito da un trasportatorefrancese o tedesco che curail trasferimento in Italia dibovini acquistati qualora ilservizio venga pagato sepa-ratamente. Si può presentareanche il caso di una provvi-gione pagata ad un mediato-re residente a San Marino oin Svizzera, oppure di unaroyality corrisposta ad uninglese e così via.Questi servizi, in base all’ar-ticolo 7 ter del Dpr 633/72,come modificato dal decretolegislativo approvato dalConsiglio dei ministri direcepimento della direttivacomunitaria 2008/8/Ce,sono soggetti a Iva in Italiain quanto il committente(l’impresa agricola) è un sog-getto passivo residente.

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Modelli IntrastatIn vigore le novità normative

Gli elenchi riepilogatividelle cessioni e degli

acquisti intracomunitari ca -m biano regole di presenta-zione e periodicità. In parti-colare è prevista:• l’estensione dell’obbligodella presentazione deglielenchi Intra anche alleprestazioni di servizioeffettuate in ambito co -munitario;

• l’obbligatorietà della pre-sentazione per via esclu-sivamente telematicadelle dichiarazioni Intrabeni e/o servizi riferite aperiodi decorrenti dal2010;

• l’eliminazione della ca -den za di presentazionean nuale delle dichiara-zioni Intra;

• nuove soglie per determi-nare la periodicità di presentazione mensi le/ tri mestrale;

• l’introduzione di nuovemodalità per il cambio diperiodicità.

SOGGETTI OBBLIGATI ALLAPRESENTAZIONE DEI MODD.INTRAAi sensi dell’art. 1 del citatoDM 22.2.2010 i soggetti pas-sivi IVA devono presentaregli elenchi riepilogativi delleseguenti operazioni intraco-munitarie (Tab. 1).

PERIODICITÀ DI PRESENTA-ZIONELa periodicità di presenta-zione di ciascun elencoriepilogativo è così indivi-duata (Tab. 2).Sul punto dovrà essere chia-

mese successivo al periodo(mese o trimestre) di riferi-mento. Data tale scadenzaravvicinata rispetto all’emis-sione o al ricevimento di unafattura intracomunitaria, sipregano i soci che detengo-no tali fatture di consegnarleimmediatamente presso gliuffici Coldiretti per gli adem-pimenti del caso. �

strale relativamente ai mesigià trascorsi. I soggetti tenutialla presentazione concadenza trimestrale possonoscegliere di presentare imodelli con periodicità men-sile. Tale scelta vincola allapresentazione mensile perl’intero anno. Il termine dipresentazione degli elenchi èfissato entro il giorno 25 del

rito come individuare laperiodicità del 2010 con rife-rimento ai soggetti tenutialla presentazione deglielenchi per le prestazioni diservizi. Per i soggetti chehanno iniziato l’attività dameno di 4 trimestri la pre-sentazione dei modelli vaeffettuata con periodicità tri-mestrale, a condizionecomunque che il suddettolimite (€ 50.000) non siasuperato nel trimestre incorso e in quelli precedenti. Isoggetti trimestrali che nelcorso di un trimestre supera-no il suddetto limite (€50.000) a decorrere dal mesesuccessivo a quello di riferi-mento devono provvederealla presentazione deimodelli con periodicità men-sile. Si dovrà presentarecomunque l’elenco trime-

Elenco riepilogativo delle operazioni effet-tuate nei confronti di soggetti passivi IVAstabiliti in un altro Stato UE

Elenco riepilogativo delle operazioniacquisite presso soggetti passivi IVA sta-biliti in un altro Stato UE

1) cessioni intracomunitarie di beni

2) prestazioni di servizi diverse da quelle con-tenute negli artt. 7-quater e 7-quinquies,DPR n. 633/72

1) acquisti intracomunitari di beni

2) prestazioni di servizi c.d. “generiche” ex art.7-ter, DPR n. 633/72

Tabella 1

TRIMESTRALESoggetti che negli ultimi 4 trimestri e per ciascuna categoria di operazio-ni (beni o servizi) non hanno superato il limite trimestrale di € 50.000.

MENSILE Soggetti che non si trovano nelle predette condizioni.

Tabella 2

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Impresa Verde RomagnaSettore fondiario

Prorogata la PPC!Un'altra battaglia vinta da Coldiretti

Grazie alla forte e tenaceazione sindacale di Col -

diretti il governo ha proro-gato il regime delle agevola-zioni fiscali previste per icoltivatori diretti e gli Im -prenditori agricoli professio-nali in caso di acquisto terre-ni e fondi rustici . La notizia ci è arrivata il 24febbraio, proprio nel giornoin cui Coldiretti/ImpresaVerde a Faenza ha organiz-zato con successo una seratadivulgativa per approfondirele tematiche connesse con ilcompendio unico e tutte leagevolazioni ed opportunitàconnesse con i passaggi diproprietà.La norma è stata inseritaall’interno del decreto deno-minato “milleproproghe” eprevede la proroga del regi-me di agevolazione fiscalefino al 31/12/2010 .Il testo del decreto lasciaintravedere una semplifi -cazione nella procedura am -ministrativa /burocratica perl’ottenimento dell’agevola-zione; in sostanza si dovreb-be potere usufruire dell’age-volazione senza dovere pre-sentare l’attestazione fino adora rilasciata dalla Provincia.In un mondo che tende acomplicarci la vita moltipli-cando i costi e tempi con-nessi con l’espletamento dipratiche burocratiche, que-sta ci sembra davvero unabuona notizia!A titolo di pro-memoria sievidenzia che le imposte“normalmente” previste perl’acquisto terreni agrari efondi rustici per chi non

accertamenti e verifiche checomunque l’agenzia delleentrate potrà effettuaredopo i rogiti.Così, anche sottolineandoquanto emerso nel corsodel l’interessante serata di -vulgativa, in ogni caso sarànecessario valutare l’op -portunità di richiedere l’a -gevolazione migliore perogni singolo caso senzadimenticare che, in alcunicasi soprattutto in ambitofamigliare, le attuali norma-tive ( legge di orientamento,D.L. 99/2004 e D.L. 101/2005) consentono di trasferi-re proprietà di fondi rusticianche assai rilevanti all’in-terno di società agricole digestione versando all’erariosolo imposte fisse . In questaottica in tutti i passaggi diproprietà, come ha ricorda-to il presidente provincialeMassimiliano Pederzoli, èimportante ve rificare sem-pre la soluzione migliore ivicompresa l’eventualità diprocedere alla costituzionedel “compendio unico” checonsente di non pagarealcuna imposta e può quindiin alcuni casi rappresentareuna interessante opportuni-tà. I segretari di zona dellaFederazione COLDIRETTIcon il supporto tecnico deiconsulenti esperti di IMPRE-SA QUALITÀ E SVILUPPOsono a disposizione per tuttii chiarimenti le informazio-ni e l’eventuale assistenzasulle delicate e complessetematiche connesse con ipassaggi di proprietà difondi rustici. �

di Giuseppe Benini

abbia alcuna qualifica “agri-cola” sono:• Imposte di registro pari al15%

• Imposte ipotecarie pari al2%

• Imposte catastali pariall’1%

• Imposta di bollo sugliatti.

A seguito del rinnovo dellaproroga della PPC ottenutada COLDIRETTI , in caso diacquisto di terreni agrari, ilcoltivatore diretto e l’im -prenditore agricolo profes-sionale se iscritti all’Inpshanno oggi le seguentiopportunità:

1. Imposte di registro e ipo-tecarie fisse (168,00 eurol’una), imposta di Bolloesente e imposte catasta-li all’1% (in pratica sipaga l’1% del valore dimercato iscritto nell’attopubblico)

2. Nei soli territori montani(art. 9 DPR 601/73) impo-ste registro e ipotecaria

sono fisse e le impostecatastali e di bollo sonoesenti

3. In caso di costituzionedel compendio unico lavendita è esente da tuttele imposte.

Gli imprenditori I.A.P. noniscritti all’inps possonorichiedere le agevolazioni dicui D.p.r.131/1986 (ex leggen 36) che sono le seguenti:• imposte di registro all’8%(ridotte al 6% se l’im -prenditore ha meno di 40anni)

• imposte catastali all’1%• imposte ipotecarie al 2% Resta comunque chiaro atutti gli operatori del settorequanto sia importante, inuna operazione delicata ecomplessa come l’acquistodi un fondo rustico, la buonaconoscenza delle norme perapplicarle correttamente edevitare l’imposizione di vin-coli insostenibili sulle pro-prietà e soprattutto di dove-re pagare eventuali sanzionied interessi connessi con gli

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Prevenzione in agricolturaSalute e sicurezza, incontri formativi

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L’agricoltura che sta viven-do una grave e criticasituazione economica, pur-troppo vanta un triste pri-mato in materia di salute esicurezza sul lavoro ponen-dosi al secondo posto, dopol’edilizia, come infortuni emalattie professionali. È vero peraltro, come dimo-stra la tabella INAIL, che gliultimi andamenti infortuni-stici manifestano una ten-denza al miglioramento delquadro complessivo.• Il I° semestre dell’anno2008 si è chiuso con26.034 infortuni agricolisul lavoro rispetto ai25.473 del I° semestre2009 (-2,2%) di cui 59casi mortali del I° seme-stre 2008 rispetto ai 55del I° semestre 2009 (-6.8%).

• La regione più a rischio èl’Emilia Romagna.

• In particolare, secondo ilrapporto annuale INAIL(2008) i casi di infortuniodenunciati in agricolturasono stati 53.278.

• Nel 2008, sono statidenunciati in tutto29.704 casi di malattieprofessionali (somma ditutti i settori)

• Nel settore agricolo,rispetto all’anno prece-dente si è registrato unincremento del 10,6% dicasi di malattie professio-nali denunciate

Le peculiarità del settoreincidono in maniera negati-va sul fenomeno infortuni-stico: precarietà dei rapporti

L’adeguamento tecnico ri -sulta relativo se non vi è laresponsabilità e l’attenzionedelle azioni. Pertanto i com-portamenti, la conoscenza ela stima delle condizioni dilavoro diventano fondamen-tali.L’obiettivo è quindi quello difocalizzare l'attenzioneverso le situazioni di mag-gior rischio per gli agricolto-ri, cercando di individuare lemisure di prevenzione pos-sibili, per promuovere e svi-luppare una agricolturacompetitiva e sicura per glioperatori sia dipendenti chetitolari, l’ambiente e le pro-duzioni. Un’agricoltura incui la sicurezza è vissuta

Inoltre le statistiche fannorientrare come agricoli tuttiquegli infortuni capitati a chisi improvvisa agricoltore nelfine settimana spesso privodelle necessarie conoscenzetecniche e senza applicare lebuone prassi.Tuttavia ciò non prescindeda una sensibilità ed apertu-ra diversa al problema. Unapartecipazione attenta ingrado di cambiare approccioalla cultura sui principi diprevenzione.

di lavoro, quasi sempre sta-gionali, difficoltà di forma-zione e informazione per leprovenienza e nazionalitàdiversa dei lavoratori, lavorosvolto in ambiente ostile,pericoloso di per sé, ambien-te non confinato soggetto adeventi esterni non prevedibi-li, macchine difficilmenteproteggibili, e spesso vetu-ste, ritmi di lavoro sostenu-to, ma concentrati in perio-di, organizzazione del lavo-ro imposto dai cicli colturali.

Un Piano Sanitario Regionale/Nazionale tri -ennale per il comparto agricolo finalizzatoalla riduzione del fenomeno infortunistico.

di Paolo Di Martino

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Impresa Verde RomagnaSicurezza sul lavoro

come modo di pensare ditutti coloro che operano nel-l’impresa, come organizza-zione del lavoro, partecipa-zione, comunicazione,come elemento e fattore dicompetitività.

L'iniziativa fa ovviamenteriferimento all’applicazionedella nuova normativaantinfortunistica e ponel’accento sulle prospettivefuture, fra le quali i finanzia-menti alle Aziende Agricolefinalizzati alla sicurezza sullavoro (PSR 2007-2013)Si rammenta che conl’entrata in vigore del nuovoTesto Unico in materia diSalute e Sicurezza neiLuoghi di Lavoro (D. Lgs.81/08 e D. Lgs.106/09) sonostate introdotte, a far datadal maggio 2008, diversenovità tra le quali l’esten -sione dell’ambito di applica-zione della norma anche ailavoratori autonomi (im -prenditori autonomi coltiva-tori diretti senza dipendenti)società semplici ed impresefamigliari.Per tali soggetti è previstauna limitazione degli adem-pimenti (art.21) tra i quali: • utilizzo delle attrezzatu-re da lavoro conformi allenorme vigenti (macchineagricole, attrezzi utensili,impianti termici ed elet-trici, macchinari, ecc.),

tecnico-normativo;• Controlli a partire dal2010 rivolto ai costruttorie commercianti di attrez-zature agricole, agli alle-vamenti zootecnici edalle imprese.

Al fine di poter fornire unacorretta informazione aipropri Associati, COLDI-RETTI ed IMPRESA VERDEROMAGNA organizzanouna serie di incontri sul terri-torio ai quali parteciperà ilDott. Roberto Cicognaniresponsabile del ProgettoAgricoltura SPSAL dell’Ausldi Ravenna.Naturalmente l’invito è dipartecipare numerosi. �

ed all’impiego dei fitosa-nitari ed il controllo deglieffetti derivati dall’utiliz-zo;

• Definizione di lineeguida operative per leverifiche di conformitàdelle macchine e dei pro-dotti utilizzati in agricol-tura alla normativa vigen-te in materia di sicurezzae salute;

• Progettazione dei percor-si formativi rivolti adagricoltori e tecnici inmateria di sicurezza;

• Raccolta e divulgazione,anche con strumentiinformatici, di specificomateriale informativo e

• utilizzo di dispositivi diprotezione individuale,ecc.

In virtù di quanto sopraesposto l’Italia attua unPiano Sanitario Regio na -le/Nazionale triennale per ilcomparto agricolo finalizza-to alla riduzione del feno-meno infortunistico. Tra le finalità del PianoRegionale Sicurezza Luoghidi Lavoro troviamo: • Analisi delle le situazionidi pericolo nel settoreagricolo con particolareriferimento ai rischi deri-vanti dall´impiego delleattrezzature da lavoro edella macchine agricole

06 aprile 2010 17,00 – 19,00 RUSSI - Via Cairoli, 1 - sede COLDIRETTI

07 aprile 2010 20,30 – 22,30 FAENZA - Via Laghi, 79 - sala BCC Faenza

08 aprile 2010 17,00 – 19,00 LUGO - Villa San Martino - sede DINAMICA

data orario sede

Il calendario degli incontri

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Anno 2010Modello detrazioni imposte

La visita medica preassuntiva del minore

Impresa Verde RomagnaLa

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Ricordiamo ai datori dilavoro che, come tutti gli

anni, è necessario con se -gnare al momento del l’as -sunzione ai lavoratori, il mo -dello detrazioni imposte.La dichiarazione deve essererilasciata dal richiedente opercettore di prestazionitemporanee ed è valida perl'anno in cui la stessa è rila-sciata. Il lavoratore, per usu-fruire delle detrazioni fiscaliper familiari a carico, è tenu-to a presentare, la domandacontenente le condizioni dispettanza e il codice fiscaledei soggetti per i qualirichiede il beneficio. L'applicazione delle detra-zioni al lavoratore è condi-zionata alla corretta compi-lazione del modulo, nellospecifico la mancata comu-nicazione del codice fiscaledei familiari a carico nondarà luogo al riconoscimen-to della relativa detrazione.Sono considerati FISCAL-MENTE A CARICO delcontribuente le persone diseguito indicate:-coniuge non legalmente edeffettivamente separato chenon possieda redditi propriper un ammontare comples-sivo annuo superiore a €

2.840,51 al lordo degli onerideducibili.-figli, anche se naturali rico-nosciuti, adottivi, affidati oaffiliati, indipendentementedall'età (minorenni o mag-giorenni); non possiedanoredditi propri per unammontare complessivoannuo superiore a €

2.840,51 al lordo degli oneri

deducibili. Familiari di cuiall’art 433 del codice civilePURCHÉCONVIVENTI conil contribuente o percettoridi assegni alimentari nonrisultanti da provvedimentidel l'A utorità Giudiziaria(ge nitori, nonni, adottanti,generi, nuore, suoceri, fratel-li, sorelle e nipoti). Che non possieda redditipropri per un ammontarecomplessivo annuo superio-re a € 2.840,51 al lordo deglioneri deducibili. I nostri Uffici sono a disposi-zione per eventuali chiari-menti. �

In merito alle competenze del rilascio della certificazione dell’idoneità al lavoro, il Ministero delLavoro, con la Nota del 22 gennaio 2010, ha espresso un ulteriore parere utile a chiarire lasituazione d’incertezza esistente ad oggi.Il Ministero riconosce valide le certificazioni rilasciate dal medico compente e riconfermal’obbligo di sottoporre a visita di fisica di idoneità il minore prima dell’inizio dell’attività lavora-tiva. La legge in merito e prevede che l’idoneità dei minori all'attività lavorativa cui sono addet-ti deve essere accertata mediante visite periodiche da effettuare ad intervalli non superiori adun anno. Le visite mediche di cui al presente articolo sono effettuate, a cura e spese del dato-re di lavoro, presso un medico del Servizio sanitario nazionale…”. Per quanto attiene, lacompetenza ad effettuare la visita medica preassuntiva del minore, il Ministero, afferma cheè demandata ad un medico che risulti giuridicamente incaricato nell’ambito della organizza-zione sanitaria pubblica.La visita al minore potrà essere effettuata:− sia dal medico della Struttura ospedaliera pub blica ovvero dell’A zien da sanitaria locale,− sia dal medico di base convenzionato.Il medico competente− potrà rilasciare la certificazione di idoneità allo svolgimento anche di determinate attività,

in alternativa al medico del Servizio sanitario nazionale,− ancorché operante in regime di convenzione.Di conseguenza, la documentazione rilasciata dallo stesso è da ritenersi valida ai fini degliobblighi.

di Barbara De Quarto

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03-04/2010 COLDIRETTI RAVENNA

Impresa Verde RomagnaLavoro

L'INPS, con circolare n. 11del 22 gennaio 2010, hadeterminato le nuove fascedi retribuzione su cui calco-lare i contributi dovuti perl’anno 2010 pe r i lavoratoridomestici.

economica, per la determi-nazione dei nuovi minimiretributivi con decorrenza 1°gennaio 2010 ed i valori con-venzionali di vitto e alloggiosulla base dei dati ISTATcome da tabella:

L’aliquota contributiva per idatori di lavoro domesticonon ha subito modificazionirispetto al 2009. In data 22 gennaio 2010 èstato sottoscritto, l'accordoper il rinnovo della parte

Lavoratori domesticiContribuzione per l’anno 2010e minimi retributivi

(1) Il contributo CUAF (Cassa Unica Assegni Familiari) non èdovuto solo nel caso di rapporto fra coniugi (ammesso sol-tanto se il datore di lavoro coniuge è titolare di indennità diaccompagnamento) e tra parenti o affini entro il terzo gradoconviventi, ove riconosciuto ai sensi di legge (art. 1 del DPR31 dicembre 1971, n. 1403).

(2) La cifra tra parentesi è la quota a carico del lavoratore.

Fondo integrazionemalattia e assistenze varie

È pubblicato sul sito Fimav(www.fimavravenna.it) il Re -golamento del Fondo Inte -grazione Malattia e As -sistenze Varie con le modifi-che e integrazioni apportate.Nel documento sono pre-senti tutte le prestazionidella Cassa e tutte le normeche ne regolano l’utilizzo, ilrispetto dei termini e sca-denze.Il FIMAV è il fondo integrati-vo provinciale per i lavorato-ri agricoli.Il Regolamento con decor-renza 01/01/2009 detta lenorme di attuazione dell’as-sistenza Malattia e Infortuni,dei rimborsi professionali edei contributi ai portatori dihandicap.Ne hanno diritto tutti gli ope-rai agricoli della provincia diRavenna, iscritti negli elen-chi anagrafici che abbianolavorato almeno 51 giorninell’anno precedente oppu-re al raggiungimento delle51 giornate nel primo annod’iscrizione, presso aziendeagricole iscritte all’INPS diRavenna Lugo e Faenza.-I nostri Uffici sono a disposi-zione per integrazioni echiarimenti in merito

di Barbara De Quarto

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Mangiar sano allunga lavita”: il tema dell’ali-

mentazione al centro dellaTerza Festa dei PensionatiColdiretti Ravenna svoltasilo scorso giovedì 25 febbraiopresso il ristorante “L’Oste -ria del Mare” di Montalettodi Cervia. Con un crescendo di parteci-panti, si è giunti alla terzaedizione della giornata dedi-cata ai nostri pensionatiColdiretti, con un piacevoleprogramma che ha occupatol’intera giornata: dal mo -mento “impegnato” dellapresentazione del tema“Mangiare bene migliora eallunga la vita”, all’apprez-zato pranzo a base di pescee, per finire, la tombola cheha elargito premi a tutti ipresenti. Gli interventi delPresidente dell’AssociazionePensionati Francesco Gallinae del Di rettore della Fe -derazione Antonio Sangiorgihanno permesso di entrarenel tema richiamando l’im -portanza di una corretta esana alimentazione per man -tenere un’adeguata qualitàdella vita e un benessere,non solamente fisico, che ciaccompagni anche nella fasedella terza età. Una questio-ne di grande attualità, quelladella ricerca del benessereattraverso un’alimentazionesana ed equilibrata, che vedeColdiretti impegnata inprima persona fin dal nasce-re della materia prima.Siamo noi coltivatori i primia garantire la salubrità dellenostre produzioni, ma dob-biamo anche pretendere che

mente dai produttori agrico-li. Il Direttore AntonioSangiorgi ha poi ricordatorecenti studi ove si eviden-ziava che gli anziani più informa d’Europa si trovanoproprio in Italia, dove gliover 65 sono ben il 20,1%della popolazione, per effet-to di una speranza di vita cheè pari a 78,8 anni per gliuomini e a 84,1 anni per ledonne. Tutto merito – comeconfermano anche recentistudi pubblicati sull’autore-vole British Medical Journal– della dieta mediterranea.Da qui gli spunti per larelazione della Dottoressadel l’Ausl Daniela Santiniche, richiamandosi alleeccellenze delle nostre pro-duzioni e alla bontà dellanostra cucina, ha postol’attenzione sugli aspettisalutistici di una sana ali-mentazione in termini diquantità, qualità e variabili-tà. Per mantenere il proprio“peso forma” – ha affermatola dottoressa - non è necessa-rio agire solo con vincoli eprivazioni, il mangiare equi-librato, assieme ad un ade-guato movimento fisico e adun adeguato stile di vita fa sìche ognuno di noi trovi quel-l’equilibrio psico-fisico ingrado di farci sentire in pacecon noi stessi. Dalle parole ai fatti. Esauritala parte convegnistica, si èpassati alla tavola dove uneccellente menù a base dipesce ha contribuito a valo-rizzare l’intera giornata erendere “palpabile” la soddi-sfazione dei partecipanti. �

intervento, ha citato adesempio l’iniziativa promos-sa nelle scuole con il patroci-nio della Provincia, con ilprogetto di divulgazione “Iprodotti a Km zero entranoin classe” che ha visto nel2009 la partecipazione dioltre 1500 bambini dellescuole elementari. Per non parlare poi dei “mer-cati agricoli”, nell’ultimoanno due italiani su trehanno acquistato prodottialmeno una volta diretta-

lungo tutta la filiera vi siauna conseguente coerenza erispetto delle regole per por-tare sulle nostre tavole unprodotto di qualità. La salva-guardia e promozione delletipicità ed eccellenze nellanostra Regione, e ce ne sonotante, è un obiettivo costan-te in casa Coldiretti e ognioccasione, piccola o grandeche sia, può dare un contri-buto per sensibilizzare tuttisu questa opportunità. Fran -cesco Gallina, durante il suo

di Adriano Pederzoli

Terza Festa Provinciale PensionatiA tavola si rimane giovani

Il Presidente dei Pensionati Francesco Gallina

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EPACA Il Patronato Coldiretti per i Servizi alle PersonePrevidenza

� ASSEGNO DI CURAL'assegno di cura è un soste-gno economico a favoredelle famiglie che assistonoin casa propria un anzianonon autosufficiente ed èconcesso in alternativaall'inserimento stabile instrutture residenziali.

Destinatari del contributo sono:- le famiglie che manten-gono l'anziano, certifica-to non autosufficiente,

21.949,00. Ai fini della con-cessione dell'assegno dicura, il nucleo familiare diriferimento è costituito dalsolo anziano beneficiariodelle cure; si considera per-tanto la situazione economi-ca e patrimoniale del soloanziano (Isee) estratta daquella del nucleo familiare diriferimento.

Entità del contributo economicoL'importo del contributoprevisto è in relazione alla

- l'anziano stesso quandosia in grado di determina-re e gestire le decisioni cheriguardano la propria assi-stenza e la propria vita;

- l'amministratore di soste-gno.

Requisiti richiestiIl requisito reddituale vienerilevato attraverso l’ISEE delsolo anziano beneficiariodelle cure (Isee estratto) e ilvalore non dovrà esseresuperiore, a decorrere dal 1°gennaio 2010, ad euro

nel proprio ambiente e gligarantiscono direttamen-te o avvalendosi dell'in-tervento di persone nonappartenenti al nucleofamiliare, prestazionisocio-assistenziali di rilie-vo sanitario;

- le famiglie che accolgononel proprio ambito l'an -ziano solo;

- altri soggetti che con l'an -ziano intrattengono conso-lidati e verificabili rappor-ti di "cura", anche se nonlegati da vincoli familiari;

di Adriano Pederzoli

> segue

“I prodotti a qualità regolamentata, motore per l’affermazione e losviluppo dell’agricoltura e del territorio”. Questo il tema del conve-gno che venerdì 16 aprile (ore 20.30) aprirà la terza edizione di“Agriolo”, fiera dell’agricoltura di Riolo Terme promossa da Pro Locoe patrocinata da Regione, Provincia di Ravenna, Comune di RioloTerme e dalle associazioni di categoria Coldiretti, Cia, Copagri eConfagricoltura. La tavola rotonda – in programma alla Rocca trecentesca di piazzaMazzanti – sarà aperta da Luigi Cimatti, presidente del Banca di cre-dito cooperativo della Romagna Occidentale cui seguiranno gli inter-venti di Emma Ponzi, sindaco di Riolo Terme e dei relatori AlbertoVentura, funzionario regionale che tratterà il tema “Opportunità e vin-coli per le produzioni a qualità regolamentata”; Antonio Venturi, fun-zionario provinciale che si occuperà delle misure di sostegno aisistemi di qualità (Piano di sviluppo rurale e Gal); Pietro Martelli, pro-duttore di scalogno di Romagna Igp (Percorsi per la valorizzazionedello “Scalogno di Romagna”); Gian Marco Casadei, direttoredell’Associazione provinciale Allevatori (Le produzioni di qualità nellazootecnica di collina) e Libero Asioli, assessore provincialeall’Agricoltura cui sarà affidato il compito di trarre le conclusioni del-l’incontro.

Prodotti di qualità, motore dello sviluppo di agricoltura e territorioUn convegno apre al terza edizione di Agriolo

Epaca Informa

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30 EPACA Il Patronato Coldiretti per i Servizi alle PersonePr

evid

enza

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- Benefici fiscali: L’onere di riscatto puòessere deducibile dal red-dito dell’interessato epuò inoltre essere detrai-bile (nella misura del 19%) dal soggetto di cuil’interessato risulti fiscal-mente a carico.

- Validità contribuzione fi -gurativa:Oltre l’attribuzione deicontributi figurativi comegià previsti dalla vecchianormativa, con la normaattuale il periodo riscatta-to può essere utile ai finidel raggiungimento dei40 anni di contribuzioneper la pensione di vec-chiaia nel sistema contri-butivo.

Per ogni ulteriore chiarimen-to e valutazione sulla mate-ria gli interessati possonorivolgersi ai nostri ufficiEPACA.

� CHI PUÒ ANDARE IN PENSIONEAL 1° APRILE 2010Quando si raggiunge ildiritto a pensione, sia nellage stione “dipendenti” chenella gestione “autonomi”,la decorrenza del trattamen-to (finestra di uscita) non èimmediata, ma differita neltempo e varia in funzionedel tipo di gestione oveviene liquidata.Le uscite previste per il pen-sionamento sono scadenza-te nel corso dell’anno e dif-ferenziate inoltre in base allatipologia di pensione (vec-chiaia e anzianità). Per quanto riguarda la pen-sione di anzianità nella

gravità della condizione dinon autosufficienza dell'an-ziano, alle sue necessità assi-stenziali e alle attività socio-assistenziali di rilievo sanita-rio garantite ed è fissato aseconda della tipologia diattività assistenziale neces-saria. Gli importi sono cosìdeterminati:➢ 22,00 euro livello A (ele-vato);

➢ 17,00 euro livello B (alto);➢ 13,00 euro livello C(medio).Se l'anziano non autosuf-ficiente è titolare diindennità di accompa-gnamento o indennitàanaloga, erogata dal -l'INPS, dall'INAIL o daaltri, il contributo econo-mico alla famiglia è ridot-to a:

➢ 7,75 euro per il livello A ; ➢ 5,17 euro per il livello B ; Non sono concessi assegnidi cura ai soggetti di livello“C” (gravità media) che per-cepiscono l’indennità diaccompagnamento.ULTERIORE CONTRIBU-TO DI 160 EURO MENSILI.Sulla base della Deliberadella Giunta Regionale n.1206/07 viene disposto, arichiesta, un ulteriore contri-buto teso a favorire la rego-larizzazione delle assistentifamiliari (badanti) che risul-tino in possesso dei necessa-ri requisiti, quali:- Documentazione atte-stante il regolare contrat-to del rapporto di lavoro;

- Condizione economicopatrimoniale con ISEE“estratto” non superiore a15.000 euro.

Per ulteriori informazioni gli

interessati possono rivolger-si agli Uffici del PatronatoEPACA.

� I RISCATTI DI LAUREA Con l’introduzione del com -ma 77 dell’art. 1 legge247/2007 il riconoscimentoai fini contributivi del pe -riodo di studi con l’acqui -sizione del diploma univer-sitario è stato reso più “inte-ressante” per alcuni aspettiin previsione di un periododi rateazione più lungo esenza oneri a titolo di inte-ressi.- Sono riscattabili i periodirelativi a:

a) Diploma universitariocon “laurea breve” (noninferiore a 2 anni e nonsuperiore a 3 anni);

b) Diploma universitariocon corso di durata noninferiore a 4 anni e nonsuperiore a 6 anni;

c) Diploma di specializza-zione dopo la laurea ecorso non inferiore a dueanni

d) Dottorato di ricerca,come regolati da specifi-che normative.

Il riscatto può riguardaretutto il periodo o singoliperiodi.La domanda può essere pre-sentata in qualsiasi momen-to, ma è conveniente chiede-re il riscatto al più prestoperché, più ci si avvicinaall'età del pensionamento,maggiore è la somma dapagare per il riscatto.- Onere di riscatto: Nel caso in cui all’attodella domanda non vi sia

retribuzione di riferimen-to (soggetti non iscritti adalcuna forma obbligato-ria di previdenza che nonabbiano iniziato alcunaattività lavorativa), l’o -nere è basato sulla retri-buzione minima di cui alc. 3 art. 1 Legge 233/90,rendendo la pratica delriscatto meno impegnati-va sotto l’aspetto finan-ziario. In questo caso ilcontributo è comunqueversato all’INPS e potràessere successivamentetrasferito, su domanda,alla gestione nella quale illavoratore si troverà poi aversare nel corso dellasua carriera lavorativa.

- Modalità pagamento: La nuova normativa haprevisto inoltre la possi-bilità del pagamentorateizzato, nel limitemas simo di 120 ratemensili, senza interessi.

- Se l'assicurato chiede lapensione quando ancoranon ha finito di pagare lerate, le somme ancoradovute devono essereversate in un'unica solu-zione

- Il mancato versamentodella prima rata nei ter-mini indicati dall'Inps èconsiderato come rinun-cia alla domanda.

- Il tardivo versamentodella prima rata può esse-re considerato comenuova domanda.

- Se il riscatto è richiestoda un pensionato non èpossibile ottenere il paga-mento rateale e il relativoimporto deve essere pa -gato entro 60 giorni.

Tipo pensione Sesso Età minima Data maturazione età Decorrenza pensione

Vecchiaia dipendenti maschi e femmine 65 anni entro il 31 dicembre 2009 1° aprile 2010

Vecchiaia autonomi maschi e femmine 65 anni entro il 30 settembre 2009 1° aprile 2010

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EPACA Il Patronato Coldiretti per i Servizi alle PersonePrevidenza

CONTRIBUZIONE E PENSIONIAnalisi estratti contributivi - accrediti,ricongiunzioni e riscatti posizioni assicurative.Domande pensione anzianità, vecchiaia, invalidità, inabilità, superstiti.

ALTRE PRESTAZIONI Assegni nucleo familiare, assegni familiari,disoccupazione, maternità, malattia, tutela infortuni sul lavoro.

PRESTAZIONI SOCIALI Indennità accompagnamento,assegni sociali, RED, ISEE, ISEU.

ASSISTENZA LEGALE E MEDICO-LEGALEPatrocinio in ambito legale e medico-legale per le prestazioni previdenziali e assistenziali.

Servizi per passione

I NOSTRI SERVIZI

www.epaca.it

gestione “autonomi” (arti-giani, commercianti, coltiva-tori diretti o attuali dipen-denti con contribuzionemista) la prossima uscita al1° aprile 2010 per la pensio-ne di anzianità è prevista perchi ha maturato 40 anni dicontributi entro il 30 settem-bre 2009, indipendentemen-te dall’età anagrafica. Per quanto riguarda la pen-sione di anzianità nellagestione “dipendenti” laprossima uscita al 1° aprile2010 per la pensione dianzianità nella gestione“dipendenti” è prevista perchi ha maturato 40 anni dicontributi entro il 31 dicem-bre 2009, indipendentemen-te dall’età anagrafica.Chi matura 40 anni di con-tributi nella gestione “dipen-denti” entro il 31 Marzo

2010 avrà la decorrenza pen-sione al 1° Luglio 2010 se dietà superiore a 57 anni entroil 30 giugno e decorrenzapensione al 1° gennaio 2011se con meno di 57 anni. Per il prossimo 1° aprile nonsono previste “finestre” perchi ha maturato il diritto conil requisito contributivo piùetà (chi non ha raggiunto i40 anni di contribuzione),ciò a seguito delle modificheintervenute con la legge247/2007 che ha ridotto leprecedenti 4 finestre alleattuali due. Fanno eccezionecoloro che abbiano giàmaturato il diritto entro il21/12/2007 con i precedentirequisiti, coloro che sianostati autorizzati ai versa-menti volontari prima del 20luglio 2007. Per chi matura irequisiti per la pensione di

vecchiaia, la decorrenza, ol -tre che essere differenziatain base al tipo di pensione(autonomi o di pendenti), èdifferenziata inoltre in baseal sesso. Si riporta la relativatabella. La normativa com-plessa e in continua evolu-zione impone una attentaanalisi e valutazione di tuttele condizioni per la matura-

zione del diritto e conseguen-te decorrenza della pensione;gli operatori del Pa tronatoEpaca sono a disposizione ditutti i cittadini interessati,offrendo una e sauriente con-sulenza e assistenza gratuitasia nella fase di verifica requi-siti che di predisposizionedella eventuale domanda dipensione. �

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Il Mutuo Verde per le energie rinnovabiliDalla BCC ravennate e imolese

La tecnologia fotovoltaica, capace di trasformare l’energiasolare in energia elettrica, è oggi a portata di mano e larealizzazione di impianti rappresenta una nuova forma diinvestimento che esprime un’attenzione particolareall’ambiente e al futuro delle nuove generazioni e del ter-ritorio. Mutuo Verde è lo strumento offerto dalla BCCravennate e imolese per soddisfare la crescente domandadi investimenti in impianti caratterizzati da un positivo impatto ambientale e incentivare la realizzazio-ne di sistemi tecnologici legati alle energie rinnovabili. Si tratta di un finanziamento a tasso agevolato chepersone, imprese ed enti, possono richiedere per l’installazione di impianti solari termici, fotovoltaici,mini-eolici e a biomasse.La Banca propone due tipi di finanziamento: Mutuo Verde Standard per importi fino a 200.000 Euro edurata massima di 120 mesi; Mutuo Verde Maxi per importi fino a 350.000 Euro e durata massima di 180mesi. È possibile scegliere tra tasso variabile, indicizzato all’Euribor 6, o tasso fisso. Per qualsiasi informazione è possibile rivolgersi alle Filiali del Credito Cooperativo ravennate e imoleseoppure consultare il sito internet: www.inbanca.bcc.it

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