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Anno VI - n. 10 - ottobre 2010 Poste Italiane Spa - spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1 comma 1 - CMP BRESCIA LA CAMERA APPROVA LA CAMERA APPROVA LA LEGGE LA LEGGE SULL’ETICHETTATURA D’ORIGINE SULL’ETICHETTATURA D’ORIGINE LA CAMERA APPROVA LA CAMERA APPROVA LA LEGGE LA LEGGE SULL’ETICHETTATURA D’ORIGINE SULL’ETICHETTATURA D’ORIGINE brescia ottobre:gennaio 2009 18-10-2010 16:00 Pagina 1

Coldiretti Brescia

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Mensile Coldiretti Brescia

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Anno VI - n. 10 - ottobre 2010

PosteItaliane

Spa-spedizione

inabbonamentopostaleD.L.353/2003(conv.inL.27/02/2004

n°46)art.1comma1-CM

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Editore:Coldiretti Brescia

Direzione e amministrazione:25124 Brescia - via San Zeno, 69

Autorizzazione Tribunale di Brescian. 58 del 27/12/2004

Direttore responsabile:Mauro Donda

Responsabile di redazione:Sara Vecchiati

[email protected]

Hanno collaborato:Mauro Belloli, Antonio Zanetti,Roberto Polsini, Irnerio Guerini,

Elisa Beltrami, Stefano Neè,Roberto Dioni, Marcella Squassina,

Attilio D’Agresti, Anna Carolei,Pierfausto Silini, Don Claudio

Grafica:Studio Grafico L’AzzurroTelefono 035 31 53 47

Stampa:Studio LitoClap di C. Pezzoni e figlio24126 Bergamo - via Carnovali, 31

Telefono 035 31 74 04

Esclusiva pubblicità:[email protected]

Chiuso in redazioneil 15 ottobre 2010

Iniziativa realizzatacon il contributo

di Regione LombardiaDirezione Generale Agricoltura

Anno VI - n. 10 - ottobre 2010

4 - EDITORIALELa camera approva la legge sull’etichettatura

6 - SINDACALEColdiretti incontra l’assessore De Capitani

8 – SINDACALEFlorovivaismo: luci ed ombre sul settore

9 – SINDACALEFesta del Ringraziamento

11 – SINDACALEDonne Impresa: importante convegno

12 – SINDACALEVoucher: strumento utilizzabile nei Farmer’s Market

14 – IMPRESA VERDESpandimento invernale dei fertilizzanti azotati

16 – IMPRESA VERDEVinacce e fecce e possibili usi alternativi

17 – IMPRESA VERDESharka del pesco: in arrivo gli indennizzi

19 – IMPRESA VERDETaglio del bosco: necessaria la denuncia

24 – FISCALEAperto il bando per il credito di funzionamento

26 – FISCALEI fabbricati ancora fonte di gettito per i comuni

29 – DAL TERRITORIOInaugurato impianto di biogas a Calcinatello

33 – EPACALa nuove regole per i lavoratori autonomi

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EDITOR

IALE

Ettore PrandiniPresidente Coldiretti Brescia

La camera ha approvato, con 487 si, 6 no e un aste-nuto, il "Disegno di legge per l'etichettatura e la tu-

tela dei prodotti agroalimentari". La principale normacontenuta nel testo, che ora passa al Senato, è infattiquella relativa all'obbligo di indicazione dell'origine del-la materia prima agricola nei prodotti. Anche Pd, Udce Idv hanno votato a favore del testo che ha avuto so-lamente l’opposizione dei radicali. Non è la fine dellaguerra ma è la vittoria di una importante battaglia cheColdiretti ha intrapreso da quasi un decennio. Primaeravamo soli, poi sono arrivati in molti a sostenere lanecessità di un’etichetta di origine per l’agroalimenta-re. Abbiamo raccolto consensi anche da tutte le prin-cipali Organizzazioni Agricole europee e mondiali edoggi il tema è nell’agenda dei lavori dell’Unione Euro-pea. Dopo l’approvazione alla Camera (relatrice l’on.Beccalossi) molte sono state le dichiarazioni di soddi-sfazione; quasi tutti si sono dimenticati che si strattadi un provvedimento voluto in primis da quella Coldi-retti che in dieci ha raccolto milioni di firme ed orga-nizzato centinaia di manifestazioni per questo obietti-vo. Tutti d’accordo – dicevamo - anche se, andandoun po’ più a fondo, dalle dichiarazioni e dai comunica-ti stampa ufficiali si capisce che c’è anche chi masticaun po’ amaro. De Castro, Vecchioni, Auricchio (tantoper citarne alcuni) si preoccupano di ripetere che sul-l’etichettatura bisogna vedere cosa deciderà l’Europa,prefigurando grosse difficoltà. Siccome noi già lo sa-pevamo che alcune lobbies di Bruxelles non amano latrasparenza dell’etichetta di origine, sarebbe bene cheprima di preoccuparsi degli altri, almeno De Castro eVecchioni ci dicessero chiaramente come la pensanoloro. Sorge infatti il sospetto che dietro il paravento del-l’Unione Europea ci sia la mano dei soliti “amici” chepuntano a far saltare la norma italiana per consentireancora qualche anno di impunità agli stupratori del Ma-

de in Italy. Già, sarebbe anche interessante che gliagricoltori italiani, ma in particolare i soci di Confagri-coltura si domandassero come mai il loro Presidentenazionale dichiara che in fondo “il Made in Italy non èsolo italiano” (leggasi l’intervista su Espresso Econo-mia del 22/9/2010). Sarebbe anche utile che quelliche parlano sempre della mitica “unità sindacale”aprissero gli occhi per capire se sono conciliabili leposizioni e gli obiettivi di Coldiretti con le posizioni(sempre rispettabili ma diverse) di un’Organizzazionecome Confagricoltura che non crede nella distintivitàdelle produzioni italiane e nel loro legame con il terri-torio, che cerca le soluzioni prevalentemente nelleeconomie di scala, che chiede di abrogare il Ministe-ro dell’Agricoltura per incorporarlo a quello dello Svi-luppo Economico (notoriamente e storicamente pre-sidiato da Confindustria). Infine, ma solo per dovere dicronaca, vi raccontiamo anche dei lamenti del presi-dente di Federalimentare. Giandomenico Auricchio in-fatti, oltre a ricordarci che sull’etichettatura deve de-cidere l’Europa (ndr: forse laggiù Federalimentare di-spone di qualche “cecchino”?), si premura di preci-sare che comunque l’indicazione di origine non è si-nonimo di qualità e che quindi non servirà agli agri-coltori italiani per farsi pagare di più. Ebbene, se laprovenienza della materia prima agricola non contaniente, perché allora non ce la lasciano indicare in eti-chetta senza tante storie? Scriverlo chiaramente sututti gli alimenti non costerebbe nulla e farebbe con-tenta Coldiretti.Ma il buon Auricchio ed i suoi colleghi sanno bene chenon è così e che la legge sull’etichetta, pur non es-sendo la soluzione di tutti i mali, è un passo fonda-mentale ed irreversibile verso quella trasparenza checonsentirà di veder finalmente riconosciuto il giustovalore ai prodotti dell’agricoltura italiana.

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“La battaglia di Confartigianato Brescia e del suopresidente Massetti a difesa del vero Made in

Italy è anche la battaglia di Coldiretti. Ne condividiamole ragioni perché le fortune dell’economia nazionaleed il grande prestigio conquistato dal nostro Paese alivello internazionale nell’agroalimentare, nella moda,nel tessile, nel manifatturiero sono per massima par-te il frutto unico ed inimitabile della storia, della sa-pienza e dell’ingegno dei nostri imprenditori così co-me sono unici ed inimitabili il territorio, il paesaggio el’ambiente che generano le eccellenze dell’agricoltu-ra italiana.Tutelare in vero Made in Italy e le imprese che lo pro-ducono significa difendere la spina dorsale dell’eco-nomia nazionale. Per questo ci sentiamo solidali conConfartigianato che lancia l’allarme sulla presunta“sparizione” della legge Reguzzoni-Versace, nata peretichettare in modo riconoscibile i prodotti nazionalima che pare essersi persa tra Bruxelles e Roma.Un mercato globale che regola la concorrenza sola-mente sulla base del prezzo più basso, rendendoanonimo tutto il resto è la tomba delle imprese italia-ne. E’ necessario che i consumatori possano distin-guere il vero dal falso, riconoscere la qualità vera daquella solamente reclamizzata.Si deve anche poter distinguere tra produzioni realiz-zate secondo standards e norme più o meno restrit-

tive a tutela dei consumatori e dei lavoratori. L’assen-za di una legge sull’etichettatura chiara e semplice stacreando disastri enormi all’agroalimentare italiano maanche altri comparti di eccellenza dell’economia ita-liana sono stati, pure nel recente passato, letteral-mente distrutti da quest’assenza di tutela; basti pen-sare ai settori tessile, calzaturiero e del mobile.La nostra non è una crociata contro la libera concor-renza, al contrario si tratta di pretendere una compe-tizione “effettivamente libera” perché giocata ad armipari rispetto alle multinazionali ed ai grandi gruppi in-ternazionali che acquistano dove costa meno, spes-so producono dove si può inquinare di più e rivendo-no poi nei nostri mercati europei poiché sono quellidove i consumatori hanno un maggior potere d’ac-quisto e possono pagare di più.Crediamo che in questa battaglia, che è una battagliadi civiltà e di interesse generale, anche i sindacati deilavoratori dovrebbero alzare la voce, una volta tanto,senza assecondare il tentativo di quella grande indu-stria che passo dopo passo sta delocalizzando le fab-briche in Cina, Indonesia, Bangladesh provocandocosì la perdita di milioni di posti di lavoro nel nostropaese.

Mauro DondaDirettore Coldiretti Brescia

Il Presidente ha espresso la propria soddisfazione all’Assessore De Capitani ed al Presidente Formigoni perl’approvazione della delibera del 6 ottobre 2010 che interviene a risarcire una parte dei danni indiretti subitidai suinicoltori nel corso della “vescicolare”. Si tratta di una vicenda che ha interessato per più di un anno (dal-l’autunno 2006 alla primavera 2008) diversi allevamenti della provincia di Brescia costretti, senza colpa alcu-na, a subire gli effetti di drastiche restrizioni sanitarie.All’epoca la Regione Lombardia aveva promesso e stanziato una congrua copertura finanziaria (circa 15 mi-lioni di euro) ma successivamente, buona parte della stessa fu “dirottata” su altri capitoli di spesa (es: ener-gie rinnovabili) senza che, peraltro, Organizzazioni Agricole o allevatori ne fossero stati preventivamente in-formati. In questi anni Coldiretti Brescia si è impegnata fortemente per cercare di riaprire una vertenza chedal 2008 le altre organizzazioni agricole davano per morta e sepolta. Lo scorso febbraio, poi, si acceseun’aspra polemica tra l’allora Assessore all’Agricoltura Ferrazzi e lo stesso presidente di Coldiretti Brescia Et-tore Prandini. “Abbiamo fatto tutto il possibile, e poi l’Unione Europea non autorizzerebbe” diceva Ferrazzimentre Coldiretti insisteva sulla compatibilità europea e sulla necessità che Regione Lombardia rispettassegli impegni fino in fondo.“Oggi dobbiamo dare atto al Presidente Formigoni ed all’Assessore all’Agricoltura De Capitani di aver man-tenuto gli impegni assunti. – commenta Prandini - Si tratta di un provvedimento ancora parziale, che nonconclude la complessa partita che si era aperta quattro anni fa, ma tuttavia dimostra l’impegno del Governoregionale nel riaprire la questione onorando le promesse espresse a Coldiretti ed agli allevatori interessati.Le aziende coinvolte dall’ultimo provvedimento saranno quasi una decina (non solamente due, come riferitoda altre organizzazioni) sulle quattordici presenti in una fascia tra i due ed i tre chilometri dal focolaio, un’areache non era mai stata inclusa negli interventi precedenti. Sebbene manchino ancora all’appello ulteriori in-terventi – conclude Prandini - credo che il lavoro svolto da Coldiretti Brescia con l’Assessorato sia stato po-sitivo. Due milioni di euro arrivano nelle casse degli allevatori e creano anche i presupposti per riaprire una par-tita, come quella della vescicolare, che sembrava oramai chiusa per sempre.”

UULLTTIIMM’’OORRAA -- VVEESSCCIICCOOLLAARREE:: UUNN SSUUCCCCEESSSSOO DDII CCOOLLDDIIRREETTTTII

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SIND

ACALE

Giovedi 7 ottobre 2010, presso il Servizio Territorialedella Regione Lombardia (Ster), l’Assessore all’agri-

coltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani ha in-contrato i rappresentanti dell’agricoltura bresciana. Pre-sente anche il Presidente di Coldiretti Brescia Ettore Pran-dini, che ha valutato molto soddisfacente l’incontro, con-fermando l’impegno a collaborare con l’Assessorato e glienti preposti per il bene dell’agricoltura e dei propri asso-

ciati. Nel suo intervento il Presidente Prandini ha espostole questioni di maggior importanza per le imprese agrico-le bresciane, trovando nell’Assessore De Capitani un in-terlocutore attento ed in sintonia con molte delle istanzeportate avanti da Coldiretti. Per il settore del florovivaismo,

ha raccolto la sollecitazione di Coldiretti di portare avanti,anche nella conferenza stato regioni, il ripristino dell’accisaagevolata per il gasolio delle serre. Sulla partita “cruciale”della direttiva nitrati, il Presidente Prandini ha poi rilanciatola necessità di una rivisitazione generale della normativa,pena la sopravvivenza della zootecnia bresciana e lom-barda. L’argomento ha visto e vede a tutt’oggi impegnataa livello nazionale l’On. Viviana Beccalossi, ma è certo che

se quando il tempo stringe possono essere utili anche leproroghe e le deroghe, queste ultime devono però esserefunzionali ad una sostanziale modifica della direttiva. L’as-sessore ha inoltre mostrato attenzione per le aziende dimontagna, che possono e devono trovare soddisfazione e

Un interlocutore attento ed in sintonia con molte istanze portate avanti da Coldiretti

A CURA

DI

ATTILIOD‘AGRESTI

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ACALE

valorizzazione nelle produzioni tipiche, di qualità e nella fi-liera corta. Rispetto alle infrastrutture il Presidente Prandi-ni ha ribadito che Coldiretti “ non è contraria a priori allarealizzazione di infrastrutture, ma è molto attenta a salva-guardare e tutelare le proprie aziende, sia nel rispetto de-gli impegni assunti, sia in ordine agli indennizzi. In questosenso quella di BREBEMI, nonostante i proclami e gli im-pegni, è proprio una brutta partenza”. Il Presidente Pran-dini è poi voluto tornare sull’annosa vicenda - motivo diuna battaglia tutta Coldiretti - degli indennizzi dei danni in-diretti per malattia vescicolare. Su questo tema l’Asses-sore De Capitani ha annunciato che la Giunta Regionaleha appena approvato un provvedimento specifico, stan-ziando a tal fine due milioni di euro. “Su questa vicenda –ha commentato Prandini - si deve riconoscere e ringra-ziare la serietà e la determinazione dell’Assessore De Ca-

AAnncchhee UUnnccii CCoollddiirreettttii ee CCoonnssoorrzzii AAggrraarrii dd’’IIttaalliiaa iinnccoonnttrraannoo ll’’AAsssseessssoorree RReeggiioonnaallee aallll’’AAggrriiccoollttuurraa

Lo scorso 29 settembre il Presidente regionale di Unci Coldiretti Ettore Prandini ha incon-trato l’assessore all’agricoltura De Capitani, per illustrare il progetto di sinergia con i Con-sorzi agrari per la valorizzazione a livello territoriale delle filiera agricola tutta italiana. “E’ tem-po di rompere i vecchi schemi – ha dichiarato Prandini – dando vita ad un modello diver-so di cooperazione, affichè il socio con il suo reddito sia protagonista attivo nella valorizza-zione delle proprie produzioni, e dell’intera filiera agricola. Successivamente il 5 ottobre, irappresentanti di Coldiretti Lombardia e dei Consorzi Agrari d’Italia hanno illustrato all’as-sessore Giulio De Capitani il progetto per la costruzione di un sistema agricolo per le ven-dite dei prodotti, gli acquisti delle materie prime, la fornitura di servizi, i rapporti con le in-dustrie di trasformazione, il coordinamento delle attività di finanziamento e il confronto conle istituzioni locali e regionali. Come ha dichiarato il vice presidente di Coldiretti LombardiaPrandini “ I Consorzi racchiudono un enorme potenziale, che può e deve essere sviluppatoper un rilancio economico del territorio. La sinergia tra Coldiretti, Regione e Consorzi con-sentirà di valorizzare i prodotti tipici del nostro territorio, contribuendo a sostenere il reddi-to dei nostri agricoltori. In questi termini, la filiera agroalimentare è in grado di crescere, in-centivando e tutelando le eccellenze del nostro Made in Italy.”

pitani e non ci dimentichiamo del fattivo contributo delConsigliere regionale Margherita Peroni, fin da subito at-tenta a questa vicenda per la ricerca di una positiva solu-zione”. Il Presidente di Coldiretti ha infine voluto ricono-scere al Presidente della regione Lombardia Roberto For-migoni l’aver mantenuto la promessa fatta in campagnaelettorale (anche nella visita a Coldiretti Brescia) di punta-re alla semplificazione e alla sburocratizzazione: in tal sen-so è stato istituito un assessorato ad hoc e da qualchemese si sta collaborando con l’assessore Maccari perpassare dalle parole ai fatti in tempi brevi. “Ciò che possiamo dire – conclude il Presidente di Coldi-retti Brescia Prandini - è che finalmente si torna ad avereun dialogo propositivo e costruttivo con la politica e con ilnuovo Assessore all’Agricoltura De Capitani, cosa ben di-versa da ciò che succedeva con il suo predecessore.”

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ACALE

Coldiretti e Associazione Florovivaisti lavorano insieme per superare la crisi

Il convegno che si è tenuto lunedì 4 ottobre, orga-nizzato congiuntamente da Coldiretti Brescia e dal-

l’Associazione Florovivaisti Bresciani, è servito per fa-re il punto sulla situazione di crisi e incominciare a ra-gionare su come contribuire al rilancio economico delsettore. Nella prima parte della sua relazione il dr. Lo-renzo Bazzana, Capo servizio Tecnico Economicodella Confederazione Nazionale Coldiretti, ha analiz-zato punto per punto le maggiori problematiche delsettore: accisa gasolio, emergenze fitosanitarie, ge-stione dei residui potatura, disponibilità prodotti fito-sanitari, carrelli Container Centralen. Come era facileprevedere ha tenuto banco la questione dell’accisadel gasolio, la cui mancata soluzione sta mettendo ingrossa difficoltà le aziende florovivaistiche da quandouna interpretazione discutibile del contenzioso in es-sere con l’UE sulle agevolazioni per il gasolio da ri-scaldamento, ha portato alla sospensione dell’age-volazione per le serre. Questo ha determinato per leimprese un aumento del costo del riscaldamento del22%, ovvero dell’importo dell’accisa che è pagata peril gasolio per le attività agricole, in sostanza un incre-mento dei costi di riscaldamento di 0,093€/litro, nonuno scherzo per imprese che arrivano ad utilizzare mi-lioni di litri di gasolio ogni anno. A partire da novem-

bre dello scorso anno Coldiretti ha sollecitato in piùoccasioni la politica nazionale per arrivare ad una so-luzione del problema, ma, ad oggi, dopo mesi, nono-stante il consenso bipartisan sull’operazione di ripri-stino del sistema agevolato, tutto rimane ancora so-speso. Nella seconda parte della relazione il dr. Baz-zana ha offerto alla platea una serie di spunti e rifles-sioni sulle opportunità da cui si può partire per contri-buire al rilancio del settore florovivaistivo: Piano Flo-rovivaistico Nazionale, Piano Assicurativo 2011, Ban-do Comunitario Promozione Settore Florovivaistico,OCM per piante e fiori, iniziativa Comuni Fioriti. Relativamente a quest’ultima iniziativa, organizzatadall’ASPROFLOR in collaborazione con l’ATL Distret-to Turistico dei Laghi e la Coldiretti, è in progetto unazione di sensibilizzazione verso le amministrazionicomunali bresciane perché partecipino al concorsodel 2011. In chiusura il Presidente Ettore Prandini, per Coldiret-ti Brescia, e Giulio Beschi, per l’Associaizone Floro-vivaisti Bresciani, dopo avere evidenziato le iniziativefatte e le prossime azioni da mettere in campo, han-no rinnovato l’impegno per proseguire sulla stradadella collaborazione per sostenere il settore in un mo-mento di crisi come quello attuale.

A CURA

DI

STEFANO NEE’

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GIORNATA PROVINCIALEDEL RINGRAZIAMENTODomenica 14 novembre2010 - Calvisano

Ore 9:00Ritrovo trattori

Ore 9:30Inizio sfilata dei trattori

Ore 10:30Santa Messa presso

la Chiesa Parrocchiale di San Silvestroa seguire

benedizione dei trattorisaluti delle autorità

ore 13:00Pranzo sociale

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ACALE

Partecipato e apprezzato il convegno tenutosi loscorso 25 settembre a Mairano nell’ambito della

“Sagra del contadino” e organizzato dall’associazio-ne Donne Impresa di Coldiretti Brescia dal titolo“l’evoluzione dell’impresa al femminile, valore aggiun-to per la società “. Un'azienda su tre è guidata daun'imprenditrice e sempre più numerose sono le don-ne impegnate in agricoltura.Si tratta per lo più di aziendeall'avanguardia, che hannofatto propri i principi dellosviluppo rurale, della multi-funzionalità dell'agricolturaper il rilancio del comparto.E se la multifunzionalità rap-presenta il trend dell'agricol-tura attuale, le donne ne so-no le naturali interpreti, per-ché le sinergie, la coopera-zione, il dialogo, la capacitàdi comprensione fanno parte del dna femminile, el'impegno in attività parallele quali agriturismo, vendi-ta diretta, fattoria didattica, rispetto alla ordinaria col-tivazione dei campi, è perfettamente in linea con lafantasia e l'entusiasmo che contraddistingue le don-ne. Questo quanto emerso dagli interventi della Re-

sponsabile di Donne Impresa Brescia, Gerola Maria eLorella Ansaloni, componente esecutivo nazionaleDonne Impresa Coldiretti. Significativi i contributi diimprenditrici bresciane che operano sul territorio co-me Elisabetta Bontempi dell’ azienda vitivinicola “LeCantorie”di Gussago, Micaela Felicini dell’aziendaagrituristica “La Zangola” di Tremosine, di Adriana

Balzi, dell’azienda agricola“Rose Rifiorentissime” diCiliverghe di Mazzano e Sa-ra Vigani, Presidente dellaCooperativa Sociale Casci-na Clarabella di Iseo. Hachiuso il convegno il Presi-dente Ettore Prandini cheha ribadito come la presen-za femminile in agricoltura,oltre a rivestire un impor-tante tassello a livello diproduzione agricola, svolge

una funzione essenziale per mantenere vivo il territo-rio rurale. Impegnarsi per sostenere la presenza del-le donne in tale settore è dunque fondamentale perpromuovere uno sviluppo locale dove ambiente, bio-diversità, patrimonio culturale e qualità della vita sia-no parole chiave.

A CURA

DI

MARCELLASQUASSINA

L’evoluzione dell’impresa al femminile, valore aggiunto per la società e l'agricoltura

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A CURA

DI

ANTONIOZANETTI

Aseguito di apposito interpello avanzato dalla no-stra Confederazione, il Ministero del Lavoro e del-

le Politiche Sociali ha pubblicato il proprio parere cir-ca la legittimità dell’utilizzo del lavoro occasionale ac-cessorio “…..nell’ambito delle attività connesse svol-te dalle imprese agricole con specifico riferimento al-la vendita diretta nei Farmer’s market (c.d. mercati diCampagna Amica)”. Nel settore agricolo, come noto,l’utilizzo dello strumento dei voucher è ammesso, nel-l’ambito esclusivo delle attività aventi natura stagio-nale, solo mediante l’impiego di specifiche figure diprestatori, ovvero pensionati, casalinghe e studenti(platea ulteriormente estesa in via sperimentale nel-l’anno 2010 ai percettori di prestazioni integrative delsalario o di sostegno al reddito e ai lavoratori titolari dicontratto di lavoro part-time). Esclusivamente le azien-de in regime di esonero contabile, ovvero quelle cheproducono un volume d’affari non superiore a 7.000euro, possono avvalersi di qualsiasi prestatore colla-boratore, non rientrante obbligatoriamente nelle cate-gorie sopra citate. La prerogativa della stagionalità,che rappresenta una specifica peculiarità delle gene-ralità delle attività agricole, deve ritenersi propria tan-to dell’attività agricola principale svolta dall’imprendi-tore, quanto delle relative attività connesse intraprese

dallo stesso (art. 2135 Codice Civile): ecco pertantoche il Ministero, in riferimento all’attività di vendita di-retta dei prodotti agricoli nell’ambito dei Farmer’s mar-ket (……che non si connota certamente per continui-tà temporale come potrebbe essere l’attività di vendi-ta esercitata in un normale esercizio commerciale…..),riconduce nell’alveo dell’occasionalità detta attività.L’interpretazione appare in linea con la volontà del le-gislatore, su indicazione di Coldiretti, di estenderequanto più possibile lo strumento del lavoro accesso-rio nell’ambito delle attività che risultano maggior-mente a rischio sotto il profilo del ricorso al lavoro “ne-ro”, consentendo quindi l’utilizzo di prestazioni lavora-tive regolarmente assicurate e fortemente semplifica-te sotto il profilo degli adempimenti di carattere buro-cratico. Anche in questa occasione, è doveroso evi-denziare come la nostra Organizzazione dimostri diessere sempre presente e vicina alle richieste delle im-prese associate, improntando la propria politica sin-dacale nella direzione richiesta dalle stesse, ovvero disemplificazione burocratica e di trasparenza nei con-fronti delle Istituzioni pubbliche. Gli uffici Coldiretti del-la sede (Rag. Zanetti Antonio 030.2457507 – P.a. Bu-si Marco 030.2457532) e gli uffici di zona sono a di-sposizione per i necessari chiarimenti aggiuntivi.

Apprezzata la positiva interpretazione del Ministero del Lavoro

SIND

ACALE

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La Legge n. 81 dell’11 marzo 2006 introdusse delle modifiche in riferimento alla misura delle agevolazioni con-tributive destinate alle aree svantaggiate: dal 1° gennaio 2006, per il triennio 2006 – 2008, le riduzioni da ap-plicare alla quota a carico del datore di lavoro erano pari al 75% per le aziende ubicate nei territori partico-larmente svantaggiati (c.d. montani) e al 68% per quelle situate nelle aree svantaggiate. Tali percentuali sonostate applicate anche per l’intero anno 2009, in virtù dell’apposita proroga contenuta nella manovra Finan-ziaria. La legge Finanziaria 2010 ha disposto una miniproroga solo fino al 31 luglio 2010: pertanto dal 1° ago-sto sono tornate a trovare applicazione le riduzioni contributive in precedenza stabilite, ovvero nella misura pa-ri al 70% per le aziende insistite nelle aree montane e al 40% per quelle in zona svantaggiata. A tal proposi-to la Confederazione stà attuando tutte le misure necessarie che possano garantire il ripristino o quanto me-no la revisione delle attuali misure contributive, considerato il particolare momento di criticità che stà attra-versando il comparto agricolo.

A.Z.

CCaammbbiiaannoo llee aaggeevvoollaazziioonnii nneellllee aarreeee ssvvaannttaaggggiiaattee ee mmoonnttaannee

SIND

ACALE

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La Regione Lombardia ha approvato lo scorso 30settembre il decreto del Direttore Generale Agri-

coltura n.10724, con il quale determina il periodo incui è vietato lo spandimento sui terreni di fertilizzan-ti sia di origine zootecnica sia di altra origine. Si ri-corda che il divieto di utilizzazione, infatti, compren-de sia gli effluenti di allevamento, intesi come letamee liquame nonché materiali ad essi assimilati, sia ap-porti azotati di diversa natura, quali ad esempio fan-ghi di depurazione, acque reflue e concimi minerali.Coldiretti ha ribadito la facoltà della Regione di po-ter individuare decorrenze diverse di divieto rispettoa quelle previste dalla direttiva nitrati; inoltre, ha pro-posto di prevedere la sospensione dello stesso di-vieto in considerazione sia delle specifiche condi-zioni pedoclimatiche locali sia in relazione alle prati-che agronomiche effettuate per le colture che nellastagione autunno-invernale utilizzano l’azoto in ma-niera significativa. Si sottolinea che sulla propostaavanzata da Coldiretti è stata mantenuta, come l’an-no antecedente, la riduzione del divieto temporalenelle zone vulnerabili a 90 giorni, anziché 120 gior-ni, e nelle zone non vulnerabili un periodo di 69 gior-ni, anziché 90; tuttavia, rispetto a quanto condivisoal tavolo la regione ha stabilito che i letami e mate-

Fissati dalla Regione Lombardia i termini e i tempi di divieto allo spandimento

riali ad essi assimilati devono, comunque, rispettare itempi previsti per le zone vulnerabili.In sintesi, il decreto stabilisce i periodi di divieto inver-nale allo spandimento di letame, liquame, fanghi di de-purazione, fertilizzanti azotati diversi dagli effluenti diallevamento (come i concimi chimici) e le acque reflue:in zona vulnerabile il divieto è stabilito dal 10 novembreal 7 febbraio 2011, mentre in zona non vulnerabile èstabilito dal 1 dicembre al 7 febbraio 2011 . Si rimarcache dal 1 novembre al 9 novembre 2010 per le zonevulnerabili, dal 1 novembre al 30 novembre 2010 perle zone non vulnerabili e dall’8 febbraio al 28 febbraio2011 per le aree vulnerabili e non vulnerabili è con-sentito lo spandimento salvo casi di impedimento giàindicato dalla normativa o al verificarsi di avverse con-dizioni atmosferiche che non consentano una correttautilizzazione agronomica. Per quest’ultimo l’’ERSAFmonitorerà costantemente l’andamento meteorologi-co predisponendo appositi bollettini agrometeorologi-ci al fine della verifica della sussistenza delle condizio-ni climatiche previste per l’utilizzo agronomico in argo-mento. I bollettini saranno consultabili presso tutti gliUffici Zona e in sede Provinciale. Si ricorda infine chel’adeguamento delle strutture di stoccaggio è previstoentro il 31 dicembre 2010.

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ANNACAROLEI

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La Direzione generale Agricoltura della Regione Lombardia ha stabilito che, per l’annualità 2010/11, l’obbli-go dell’aggiornamento della comunicazione annuale deve avvenire entro il 15 novembre 2010 (già previstoper il 30 settembre) per le imprese:- che nell’anno 2009/10 abbiano presentato il Pua/Puas- che successivamente alla presentazione della comunicazione 2009/10 siano state oggetto di modifiche so-stanziali come previsto dalla Dgr 10892/2009.Per le aziende che non ricadono nelle tipologie sopra riportate l'aggiornamento del fascicolo aziendale 2010è considerata una modalità idonea al rinnovo della comunicazione. Il decreto n. 9286 del 29 settembre 2010oltre a modificare data e modalità di presentazione della comunicazione prevista dal “Programma d’azione “della Direttiva nitrati, prevede che la copia cartacea della comunicazione dovrà essere inoltrata al Sindaco do-ve è ubicato il centro aziendale entro 10 giorni dalla scadenza ultima della data di presentazione, oltre che con-servata presso l’azienda.La DG Agricoltura, successivamente al termine della scadenza prevista, invierà ai Sindaci dei Comuni l’elen-co delle aziende che hanno provveduto ad aggiornare la comunicazione per l'anno 2010/2011, e di quelleche, pur avendo presentato comunicazione per l’anno 2009/2010, non l'hanno aggiornata.

A.C.

DDiirreettttiivvaa nniittrraattii:: pprroorrooggaattoo aall 1155 nnoovveemmbbrreeiill tteerrmmiinnee ppeerr llaa pprreesseennttaazziioonnee ddeellllaa ccoommuunniiccaazziioonnee aannnnuuaallee..

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ROBERTODIONI

Coldiretti ha concluso l’azione, iniziata lo scorsoanno, volta a semplificare gli adempimenti an-

nessi ai sottoprodotti della vinificazione ed alla lorovalorizzazione tramite utilizzi alternativi alla distilla-zione. A livello nazionale ci si è scontrati con posi-zioni rigide e interessi sovente contrapposti ma il de-creto 7407 del 04/08/10 e la successiva circolareregionale di recepimento, normano finalmente gliimpieghi alternativi di vinacce e fecce quali l’usoagronomico, l’uso energetico o la produzioneagroalimentare.

USI ALTERNATIVI ALLA DISTILLAZIONE DEI SOTTOPRODOTTI

I produttori di vino, che sono tenuti a ritirare i sotto-prodotti della vinificazione, possono adempiere alloro obbligo, o con la consegna, totale o parziale, indistilleria degli stessi o mediante il loro ritiro sottocontrollo per i seguenti usi alternativi: a) Uso agronomicob) Uso agronomico indiretto, c) Uso energeticod) Uso farmaceutico, e) Uso cosmetico

Uso agronomicoL’utilizzo agronomico consiste nella distribuzione deisottoprodotti nei terreni agricoli delle uve da vino,nel limite di 3.000 kg per ettaro di superficie agrico-la risultante nel fascicolo aziendale dei produttoristessi, a condizione di un espresso impegno ad uti-lizzare i sottoprodotti stessi per uso agronomico. L’utilizzo agronomico è vietato:1) su terreni già interessati nello stesso anno da di-stribuzioni di fanghi, effluenti di allevamento, refluioleari o altri residui di comprovata utilità agronomi-ca;2) in relazione ai corpi idrici naturali a meno di:A) 5 metri di distanza dalle sponde dei corpi d’ac-qua superficiali;

B) 25 m di distanza dall’inizio dell’arenile per le acquelacuali.3) Sulle superfici non interessate all’attività agricola;4) Nei boschi, fatte salve diverse disposizioni regio-nali;5) Sui terreni gelati, innevati, con falda acquifera af-fiorante; 6) Dal primo dicembre a fine febbraio;7) Nei giorni di pioggia e nei giorni immediatamentesuccessivi;

Uso agronomico indirettoIl produttore può utilizzare i sottoprodotti dopo unafase di maturazione ( compostaggio aziendale ). Lecondizioni per l’utilizzo del compost così ottenuto so-no le stesse previste per l’utilizzo agronomico dei sot-toprodotti.Comunicazioni I produttori di vino che destinano i sottoprodotti adusi alternativi effettuano la comunicazione secondo ilmodello 2 bis allegato al DM 7407 del 04 agosto2010 e la trasmettono, per fax o posta elettronica, al-meno entro il quarto giorno antecedente l’inizio delleoperazioni di ritiro, all’Ufficio periferico dell’ICQRF ter-ritorialmente competente.Tale comunicazione deve contenere almeno: a) la natura e la quantità dei sottoprodotti;b) il luogo in cui sono depositati;c) il tipo di destinazione;d) il giorno e l’ora dell’inizio delle operazioni destinatea rendere inutilizzabili per il consumo umano;e) nel caso di uso agronomico dei sottoprodotti, l’im-pegno del produttore alla loro distribuzione sui propriterreni agricoli presenti nel fascicolo aziendale;

Controlli Conformemente a quanto stabilito dall’ art 2 del DM7407 del 04/08/2010 i controlli sono svolti da ICQRFin collaborazione con il Corpo forestale delle Stato nelrispetto dell’art. 79 del reg CE 555/08.

Normato l’uso agronomico e la produzione agroalimentare di vinacce e fecce

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MAUROBELLOLI

Sull’annosa vicenda della lotta obbligatoria controil virus della “vaiolatura delle drupacee (sharka)”,

che ha visto negli anni scorsi coinvolte decine diaziende agricole bresciane, Coldiretti Brescia è statafin da subito al fianco dei propri associati. Non ci di-mentichiamo come per anni Coldiretti abbia richiesto,anche con toni piuttosto accesi, l’urgenza di rivede-re le disposizioni di lotta obbligatoria , coniugando altempo efficacia e sopravvivenza (anche economica)delle aziende agricole, nonché la necessità di garan-tire un tempestivo indennizzo dei danni subiti a se-guito degli abbattimenti forzosi. Ora che la vicendasembra finalmente arrivare al capolinea, pare dove-roso rendere merito all’impegno dimostrato da Re-gione Lombardia nell’aver fattivamente contribuito al-la scrittura del nuovo decreto di lotta obbligatoria al-

la malattia, che fa tesoro delle esperienze acquisite eche meglio risponde anche alle esigenze dei frutticol-tori. Come è doveroso riscontrare che sono state re-cuperate e messe a disposizione le promesse risorse,necessarie per ristorare i danni subiti dalle aziende in-teressate da provvedimenti di eradicazione delle in-fezioni negli anni 2006 e 2007. In tal senso la Regio-ne Lombardia ha messo in liquidazione le spettanzeper oltre un milione di euro, a favore delle aziendeagricole per le quali risultano essere stati documentatii reimpianti, promettendo altresì di concludere nel cor-so del presente anno la liquidazione dei danni deglianni successivi. Infine il ricordo del Dr. Domenico Fer-rari, per anni responsabile referente del Servizio fito-sanitario della Regione Lombardia, attento e prezio-so riferimento per le vicende in questione.

Grande soddisfazione per le imprese agricole

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L’obbligo di comunicare agli Enti incaricati del con-trollo, come Provincia, Comunità Montana o Par-

co, le utilizzazioni forestali è una consuetudine cheaccompagna ormai tutti gli operatori; da qualche an-no, inoltre, è obbligatorio presentare la “denuncia” at-traverso il sistema informatico che la Regione Lom-bardia ha messo a disposizione. E’ importante ricor-dare che per eseguire il taglio occorre osservare leregole dettate dalle Norme Forestali Regionali che so-no state definite con il regolamento regionale nume-ro 5 del 20 luglio 2007. Pertanto, chi volesse proce-dere al taglio del bosco è tenuto a presentare forma-le denuncia all’Ente competente. La denuncia puòessere presentata in qualsiasi momento dell’anno,ma i tagli devono essere effettuati rispettando la se-guente regola: a quote inferiori ai 600 metri s.l.m. so-no possibili dal 15/10 al 31/03; per quote tra i 600ed i 1000 metri s.l.m. dal 01/10 al 15/04 e per quo-te oltre i 1000 metri s.l.m. dal 15/09 al 15/05. La denuncia di taglio può essere semplice o com-plessa, a seconda delle zone dove si effettua il taglioe della superficie interessata. E’ infatti necessario sa-pere che se la zona interessata rientra in un Piano diAssestamento Forestale (PAF) è allora obbligatorio ri-volgersi ad un Tecnico abilitato per la redazione delPiano di taglio. Se invece il taglio è da effettuarsi inuna zona che non è protetta, ma che sia all'interno di

Da presentare esclusivamente in modo informatico anche presso i nostri uffici CAA

boschi in comuni di pianura o collina (classificazioneISTAT) e contemporaneamente di almeno duemilametri quadrati di superficie ed in aree in cui l'ente fo-restale competente è una provincia, è allora neces-sario accompagnare la denuncia di taglio con una di-chiarazione di conformità tecnica. Tale dichiarazionedi conformità dovrà essere redatta sempre da un Tec-nico specializzato.La denuncia di taglio bosco non deve avere ulterioriallegati e può essere presentata con l’esclusivo sup-porto degli uffici Coldiretti solo nei seguenti casi:• in boschi di pianura o collina se la superficietagliata è inferiore a 2.000 metri quadrati; • in boschi di montagna solo se non rientranoin Piani di Assestamento Forestale e se la superficieinteressata dall’utilizzo è inferiore a 2 ettari. Ricordando che è possibile presentare la denunciaesclusivamente in modo informatico, gli uffici del CAAColdiretti sono a disposizione per valutare la fattibilitàed, eventualmente, presentare la denuncia di taglio;chi non avesse già costituito il proprio fascicolo azien-dale presso il CAA è tenuto a presentare, al momen-to della denuncia, anche il codice fiscale, i dati cata-stali, la superficie del bosco ed il quantitativo presun-to di legna che sarà tagliato.Per saperne di più consultare www.taglioboschi.ser-vizirl.it/taglio/accesso.asp

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IRNERIOGUERINI

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MAUROBELLOLI

Non è una novità, ma la Regione Lombardia ha ri-tenuto utile e opportuno ricordarlo: con una re-

cente nota, la DG Agricoltura ha ribadito che la nor-mativa nazionale di attuazione delle disposizioni co-munitarie prevede il divieto di utilizzo di gabbie nonmodificate negli allevamenti di galline ovaiole, a fardata dal 1 gennaio 2012. Questo quanto già previstodal Decreto Legisla-tivo del 29 luglio2003 n° 267 “Attua-zione delle direttive1999/74/CE e2002/4/CE per laprotezione delle galli-ne ovaiole e la regi-strazione dei relativistabilimenti di alleva-mento”. Ancora più recente-mente, una nota delMinistero della Salu-te ha risposto in me-rito alle richieste for-mulate dalla Regione Lombardia, in merito agli ele-menti di arricchimento delle gabbie modificate.Nello specifico fa presente che gli elementi di arric-chimento devono avere le seguenti caratteristiche

Le disposizioni comunitarie prevedono il divieto di utilizzo di gabbie non modificate

tecniche:- Nido: uno spazio separato i cui componenti esclu-dono per il pavimento qualsiasi utilizzo di rete metal-lica o plastificata che possa entrare in contatto con ivolatili, previsto per la deposizione delle uova di unasingola gallina o di un gruppo di galline;- Lettiera: il materiale allo stato friabile che permette

alle ovaiole di soddi-sfare le loro esigen-ze etologiche, non-ché di becchettare erazzolare;- Mangiatoia: avereuna mangiatoia uti-lizzabile senza limita-zioni, di una lun-ghezza minima di 12cm moltiplicata per ilnumero di gallineovaiole in gabbia.Deve essere presen-te un dispositivo peraccorciare le unghie,

che può essere opportunamente ricavato sul retrodella mangiatoia stessa.Presso gli uffici Coldiretti il testo completo della notain questione.

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In seguito alle adesioni ormai in atto da parte dellebanche, sta diventando operativo il bando della

Regione Lombardia, che prevede l’erogazione dicontributi per abbattimento interessi su prestiti con-tratti dalle aziende agricole.Il bando, sollecitato ed atteso già da alcuni mesi, edalla stesura del quale aveva attivamente partecipa-to Coldiretti ed Agrifidi Lombardia, può essere unconcreto aiuto per il sostegno al credito.Di seguito vengono presentate le principali condi-zioni di accesso al contributo, ricordando che co-munque gli uffici di Agrifidi sono a disposizione perogni ulteriore precisazione.

• Il contributo verrà erogato tramite FinlombardaS.p.A che, quale soggetto gestore, del “Fondo perle agevolazioni finanziarie al credito di funzionamen-to”, opera per il concorso nel pagamento degli in-teressi sulle operazioni di credito effettuate dalleBanche a favore delle imprese agricole.

• L’aiuto è riservato alle P.M.I. che abbiano sede le-gale e operativa nel territorio lombardo e siano iscrit-te al registro delle imprese della C.C.I.A.A. alla se-zione speciale “imprenditori agricoli” o alla sezione

“coltivatori diretti”.

• Le domande di finanziamento possono essere pre-sentate dal 1 ottobre 2010 sino al 31/12/2011, finoa esaurimento delle disponibilità finanziarie.

• La domanda di ammissione del finanziamento alcontributo in conto interessi deve essere compilatadall’impresa agricola e dalla Banca, per le parti di ri-spettiva competenza, utilizzando l’apposito modu-lo.

• Il finanziamento concesso dalla banca sarà desti-nato a sostenere il fabbisogno finanziario che l’im-presa agricola potrà destinare ai bisogni di funzio-namento. Non possono beneficiare dell’aiuto i finan-ziamenti già in essere, erogati prima della presenta-zione della domanda.

• L’importo minimo del finanziamento ammissibileal contributo è stabilito in 20.000,00 € ed il massimoin 100.000,00 € anche in presenza di un finanzia-mento superiore concesso dalla Banca.

• La durata del finanziamento non potrà essere infe-

Può essere un concreto aiuto per il sostegno al credito delle aziende

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PIERFAUSTOSILINI

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riore ai 24 mesi

• Le operazioni di finanziamento saranno stipulate altasso di interesse pari:

a) euribor 3/6 mesi per operazioni a tasso va-riabile;

b) IRS vigente, in funzione della durata del finan-ziamento, per operazioni a tasso fisso; maggiorate di uno spread massimo dell’1,50%.

• Finlombarda, svolge l’attività istruttoria di propriacompetenza entro 45 giorni dalla presentazione del-la domanda da parte della Banca, nel rispetto del-l’ordine cronologico di ricezione, successivamentetrasmette gli elenchi con l’esito istruttorio alla Dire-zione Generale Agricoltura che adotta il provvedi-mento di concessione e ne trasmette copia a Fin-lombarda.

• Entro i successivi 15 giorni, dal ricevimento delprovvedimento di concessione Finlombarda dà co-municazione alla Banca e all'impresa agricola bene-ficiaria circa gli esiti della domanda di Contributo.• Il Contributo è determinato, sull’importo del finan-ziamento ammesso all’agevolazione (max 100.000€) ed e' pari a 200 basis point (2%) per anno (fino adun massimo di 5 anni) e comunque non superiore altasso applicato:

• Il Contributo è erogato in unica soluzione all’im-presa agricola, attualizzato al tasso di riferimento eu-ropeo vigente alla data di attualizzazione stessa, dimassima entro 60 giorni dal provvedimento di con-cessione per il tramite della Banca.

• Nell'ipotesi in cui la durata dei contratti di finanzia-mento risulti superiore a quella massima di ricono-scimento del Contributo, il Contributo medesimoverrà determinato sulla base di piani di ammorta-mento sviluppati per le durate massime consentite(5 anni).

• Il Contributo concesso, sommato all’erogazioneanticipata del premio unico PAC per la campagna2010, non deve superare, in termini di EquivalenteSovvenzione Lorda (ESL) rispettivamente:

1) con riferimento ai Contributi concessi entro la datadel 31 dicembre 2010 il limite previsto dal regime diaiuto comunitario n 706/2009 (15.000 €)A tale proposito si ricorda ai beneficiari della PAC, ero-gata anticipatamente dalla Regione Lombardia nel lu-glio scorso, che nella comunicazione ricevuta dallaRegione Lombardia oltre all’importo del contributoPAC è indicato anche l’importo relativo all’ Equivalen-te Sovvenzione Lorda. Ai fini delle necessarie verifichee per la corretta compilazione della domanda è indi-spensabile presentarsi anche con la lettera ricevutadalla Regione.

2) con riferimento ai Contributi concessi successiva-mente alla data del 31 dicembre 2010, il limite previ-sto dal regime comunitario “de minimis” nel settoredella produzione di prodotti agricoli, di cui al regola-mento (CE) n 1535/2007 della Commissione (7.500 €)

La sede provinciale – ufficio Agrifidi – a disposizioneper tutti gli approfondimenti del caso.

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Gli immobili, ed in particolare i fabbricati, saran-no la base delle entrate fiscali dei Comuni, lo

prevede in particolare il federalismo fiscale con l’in-troduzione della nuova “imposta municipale unica”(IMU).Proprio in funzione di questo, fin dal 2007, l’Agen-zia del Territorio ha lanciato una campagna per ac-certare i fabbricati non dichiarati in catasto (o le mo-difiche) e quelli che hanno perduto i requisiti di rura-lità.

L’Agenzia del Territorio negli anni 2008 e 2009 hapubblicato gli elenchi delle particelle, divise per Co-mune di appartenenza, sulle quali risultano esservi ofabbricati (o modifiche) mai dichiarati in catasto ofabbricati che hanno perduto i requisiti di ruralità.Il 29 settembre è stato pubblicato in Gazzetta Uffi-ciale l’ultimo elenco di Comuni nei quali sono stati ri-levati i mappali contenenti fabbricati mai dichiarati oritenuti ex rurali.I titolari di diritti reali (proprietà, usufrutto etc.) sugliimmobili contenuti nei vari elenchi dovevano farsiparte attiva e provvedere all’inserimento dei fabbri-cati in catasto oppure, ove questo non fosse giusti-ficato, contestare l’inserimento degli immobili neglielenchi, il termine entro il quale tutto queste deveessere effettuato è differito al 31 dicembre p.v.

Federalismo fiscale: dagli immobili nuovo gettito per l’amministrazione finanziaria

In caso di inadempimento da parte dei soggetti ob-bligati, nelle more dell’iscrizione definitiva in catasto,l’Agenzia attribuirà alle unità immobiliari una renditapresunta anche sulla base degli elementi tecnici for-niti dai Comuni. Gli oneri saranno a carico dei titola-ri dei diritti reali sugli immobili medesimi.A questo proposito, considerando la grande massadi lavoro l’Agenzia del Territorio sta trattando con iprofessionisti interessati (geometri in primis) delleconvenzioni per delegare gli stessi a tutte le opera-zioni di verifica.I fabbricati rurali ora e anche nella previsione dell’IMUsono esentati da qualsiasi tassazione, purché man-tengano i requisiti previsti dalla normativa per esse-re considerati tali.E’ necessario, inoltre, tenere in grande considera-zione la ridda di sentenze che la Corte di Cassazio-ne ha emesso dal luglio 2009 ad oggi. Queste vanno tutte nella medesima direzione, che èquella di considerare automaticamente rurali i fab-bricati iscritti in catasto alle categorie catastali A/6per i fabbricati ad uso abitativo e D/10 per i fabbri-cati strumentali, e quindi di inibire all’ente accertato-re la possibilità di contestare la ruralità dell’immobi-le.E’ noto che i fabbricati ad uso abitativo, di fatto, non

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ROBERTOPOLSINI

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possono essere inseriti nella categoria A/6, in quan-to questa prevede caratteristiche troppo “povere”che ormai nessuna abitazione ha più.E’ invece assolutamente necessario che i fabbricatistrumentali siano inseriti nella categoria D/10. i Co-muni infatti, indipendentemente dal reale utilizzo,stanno accertando, ai fini ICI, tutti i fabbricati che

non risultano accatastati come D/10.Alla luce della situazione attuale e quella che si pro-spetta per il futuro, si rinnova la raccomandazionepiù volte fatta da queste colonne a tutti i produttoriagricoli, ossia quella di verificare la posizione cata-stale dei propri fabbricati strumentali e, ove non losiano, provvedere ad inserirli nella categoria D/10.

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La Legge Finanziaria 2010 consente di effettuare la rivalutazione del valore di acquisto delle aree agricole equelle edificabili, limitando quindi l’entità delle plusvalenze imponibili.La rivalutazione dovrà essere fatta entro il 31 ottobre 2010.Alla rivalutazione dei terreni agricoli e delle aree edificabili possono accedere i contribuenti, persone fisiche,enti non commerciali e società semplici, che possiedono terreni al di fuori dell’attività d’impresa.Possono essere oggetto di rivalutazione i seguenti beni:• Terreni lottizzati o terreni sui quali sono state costruite opere per renderli edificabili;• Terreni suscettibili di utilizzazione edificatoria;• Terreni agricoli;purché posseduti alla data del 1 gennaio 2010 e non rientranti nell’esercizio di imprese commerciali.La rivalutazione si perfeziona attraverso una perizia giurata di stima deve essere redatta e giurata entro il 31ottobre 2010 esclusivamente da professioni iscritti negli appositi albi.Sul valore determinato in base alla perizia giurata di stima occorre liquidare e versare un’imposta sostitutiva,delle imposte sui redditi, del 4%.Il valore periziato costituisce il valore normale minimo di riferimento ai fini delle imposte sui redditi, dell’impo-sta di registro e delle imposte ipotecarie e catastali.L’imposta sostitutiva deve essere versata entro il 31.10.2010 con possibilità di rateizzazione in tre rate annualidi pari importo maggiorandole degli interessi del 3% annuo.I codici tributo da usare per il versamento dell’imposta sostitutiva calcolata sul valore della perizia è:➢ 8056 - Imposta sostitutiva delle imposte sui redditi per la rideterminazione dei valori di acquisto dei terre-ni edificabili e con destinazione agricola;Da ricordare infine che ogni proprietario dovrà effettuare un proprio versamento, quindi in caso di compro-prietà ogni comproprietario dovrà versare la propria imposta sostitutiva corrispondente al valore della per-centuale di proprietà che ha sull’immobile da rivalutare.

R.P.

RRIIVVAALLUUTTAAZZIIOONNEE DDEEII TTEERRRREENNII AAGGRRIICCOOLLII EE DDEELLLLEE AARREEEE EEDDIIFFIICCAABBIILLII:: 3311 OOTTTTOOBBRREE TTEERRMMIINNEE UULLTTIIMMOO

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ATTILIOD’AGRESTI

Sabato 2 ottobre, in località Calcinatello, è stato inaugurato dall’Azienda Agricola Ferrario, dei fratelli Fran-cesco ed Ernesto Ferrario, un nuovo impianto biogas. Presente all’inaugurazione anche il Presidente di

Coldiretti Brescia Ettore Prandini insieme al direttore del Consorzio Italiano Bio-Gas Viller Boicelli, Luigi Buson(MT Energia Italia), e Gianluca Airoldi (AB Energy). Il Presidente Prandini è intervenuto illustrando le potenzialità del biogas a kilometro zero e le prospettive del set-tore in Italia, sottolineando quanto “Coldiretti Brescia stìa ponendo un notevole impegno, nel creare le condi-zioni affinchè le imprese agricole che credono nella multifunzionalità a dimensione aziendale, possano affiancarealla loro produzione principale anche la creazione di energia. L’energia che proviene dai nostri campi – ha con-cluso il Presidente Prandini - va guardata come una fattiva opportunità di integrazione del reddito e di conte-nimento delle spese, per le nostre imprese agricole.”

Aumenta la multifunzionalità con soluzioni a dimensione "aziendale"

DAL TERR

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Passegginiadi a Campo Marte - domenica 19 settembre. Giornata di fe-sta per bambini, organizzata con il patrocinio di Coldiretti Brescia, Co-mune di Brescia e l’associazione Identità Cristiana. Nella foto, l’emo-zione di una passeggiata sul pony.

“L’eccellenza del gusto” – sabato 2 ottobre presso i Musei Mazzucchelli– Ciliverghe di Mazzano. Il Presidente Prandini insieme all’Assessoreprovinciale all’agricoltura Tomasoni all’inaugurazione dell’evento pro-mosso dal centro vitivinicolo provinciale.

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Quando Giovanni Paolo II ed il patriarcaecumenico Bartolomeo I, nel giugno2002, lanciarono a Venezia un appellodrammatico all’umanità per la salvaguar-dia dei fondamenti naturali della vita sullaterra, molti si meravigliarono. Perché ?Molti cristiani ritenevano che la chiesa ela tutela dell’ambiente fossero due mondiche non avevano niente in comune. In re-altà la bibbia chiede all’uomo la custodiadel creato per un preciso comando diDio,anche se nell’attuale società c’è l’illu-sione che l’uomo possa essere in gradoin grado da solo a plasmare il mondo,Ogni anno a novembre la chiesa italianacelebra la Giornata del Ringraziamentoper i frutti della terra e del lavoro dell’uo-mo. Nel messaggio dei vescovi in occa-sione di questa giornata si legge tra l’al-tro:”L’Anno Sacerdotale da poco conclu-so ci ha lasciato il profumo del pane, con-sacrato dalle mani del sacerdote, ma pri-ma ancora dono della terra e del lavoroumano”. E qui è bello ringraziare il mondorurale perchè mediante il lavoro nei cam-pi possiamo condividere il pane dell’ Eu-carestia, ma è anche urgente riflettere suiproblemi che ci angustiamo,prima fra tut-ti la crisi finanziaria ed economica. Anco-ra nel messaggio si legge “Tutti abbiamotoccato con mano i pericoli in una finan-za disgiunta da un’economia di produzio-ne reale. Siamo anche consapevoli dellafragilità di un sistema economico che, persostenersi, ha bisogno di accrescere a di-smisura i consumi di massa. È semprepiù difficile il corretto bilanciamento fra lasalvaguardia dell’ambiente e la necessitàdi assicurare posti di lavoro alle nuove ge-nerazioni. Dobbiamo cambiare stile di vi-ta e modello di sviluppo affinché la terra etutto ciò che ci circonda sia un dono dacustodire, come leggiamo nella genesi, enon una realtà da sfruttare, in altre paroleciò sarà possibile nella misura in cui ci sa-rà una sinergia tra progresso tecnologicoe cambiamento degli stili di vita.A livello politico oso affermare che la po-litica, quella vera, deve essere supporta-ta da una spiritualità per poter servire lavita, il valore e la preziosità del creato chenoi comprendiamo attraverso la fede;questa stessa spiritualità si deve rifletterein leggi e comportamenti proposti dallapolitica. E qui c’è lo spazio affinché i cri-stiani siano consapevoli della loro re-sponsabilità come economi di Dio nellacasa della vita che è il creato, disposti atrascurare i propri interessi, dove fossenecessario, per il bene comune ed impe-gnarsi per condizioni favorevoli alla salva-guardia del creato. Noi cristiani dobbiamoriprendere in mano questi discorsi sopitida anni, e far entrare il vangelo in tutti gliambienti , partendo soprattutto dal mon-do rurale dove c’è ancora la tradizione cri-stiana . Il rapporto tra agricoltura ed am-biente è una dimensione essenziale pertrasmettere la fede oggi, soprattutto ilmondo dell’agricoltura è la realtà che at-tinge direttamente al creato e quindi si tro-va ad essere quella realtà che può aiuta-re il cristianesimo a rigenerarsi.

Don Claudio

CRISTIANESIMO E CREATO

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La manovra economica è ormai legge. Vediamo lenovità di maggiore rilievo all'interno della Finanzia-

ria che interessano le pensioni dei lavoratori autono-mi (coltivatori diretti, coloni e mezzadri, artigiani ecommercianti).Dal 2011 scattano le nuove decorrenze pensionisti-che; in primo luogo, è stato modificato, non solo peri lavoratori dipendenti, ma anche per i lavoratori auto-nomi, l’intervallo di tempo che intercorre tra la matu-razione dei requisiti richiesti per il diritto a pensione equello di effettiva decorrenza della pensione stessa (lecosiddette finestre di uscita). Attualmente, le uscitepreviste per il pensionamento sono scadenzate nelcorso dell’anno e differenziate in base alla tipologiadella pensione da liquidare (vecchiaia e anzianità).Dal 2011, sia per le pensioni di vecchiaia che di an-zianità, anche con 40 anni di contributi, sarà previstaun’unica finestra di uscita. In particolare, per i lavora-tori autonomi la pensione decorrerà trascorsi 18 me-si dalla maturazione dei requisiti.Dal 2011, anche le pensioni di vecchiaia e anzianità intotalizzazione (l’istituto che consente di poter som-mare i periodi contributivi esistenti presso due o piùenti di previdenza, così da ottenere un’unica pensio-ne) saranno liquidate decorsi 18 mesi dalla matura-zione dei requisiti.Dal 2015 arriva l'età pensionabile in funzione dell’in-cremento dell’aspettativa di vita La nuova Legge ha, inoltre, introdotto un nuovo si-stema che comporta la modifica, ma solo a decorre-re dall’anno 2015, degli attuali requisiti di età previstiper la pensione, che saranno adeguati in base all’in-cremento dell’aspettativa di vita rilevata dall’Istat.In particolare, saranno passibili di revisione, sia per ilavoratori dipendenti che autonomi:- l’età pensionabile di vecchiaia (65 anni per gli uomi-ni e di 60 anni per le donne);

- i requisiti di età per il pensionamento di anzianità.Questo vuol dire che per le pensioni di anzianità,l’adeguamento inciderà esclusivamente sull’attualesistema delle “quote” date dalla somma di età ana-grafica + anzianità contributiva e solo per quanto ri-guarda il requisito dell’età. Nessun adeguamento,quindi, per le pensioni di anzianità liquidate con 40anni di contributi, indipendentemente dall’età.L’adeguamento riguarderà, invece, anche l’età di 65anni per avere diritto all’assegno sociale.Nel 2015 tale aggiornamento non potrà superare, inogni caso, i tre mesi e non verrà comunque effettua-to nel caso di diminuzione della speranza di vita.L’adeguamento successivo scatterà, in deroga, nel2019 ed a regime poi con cadenza triennale.Per qualsiasi informazione è consigliabile chiamarel’Ufficio Provinciale Epaca 030/2457584/596 oppu-re l’Ufficio Zona di competenza.

Dal 2011 la pensione decorrerà dopo 18 mesi dalla maturazione dei requisiti

A CURA

DI

ELISABELTRAMI

EPAC

A

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(salvo proroghe dell’ultima ora)(salvo proroghe dell’ultima ora)

SCAD

ENZIAR

IO

31 OTTOBREBANDO CCIAA PER SETTORE OLIVICOLO – Termine ultimo del bando della Camera di Commercio di Brescia per l’ero-

gazione di contributi in conto capitale alle aziende del settore olivicolo. L’intervento riguarda l’acquisto di attrezzature

per la raccolta delle olive, di attrezzature per la potatura degli olivi, di macchine per il confezionamento dell’olio, di con-

tenitori per la conservazione dell’olio di oliva e di impianti di filtrazione.

RIDETERMINAZIONE DEL VALORE DEI TERRENI AGRICOLI ED AREE EDIFICABILI E DEL VALORE DI PARTECIPA-ZIONI SOCIALI - Scade oggi il termine per effettuare il versamento della prima o unica rata dell’imposta sostitutiva re-

lativa alla rideterminazione del valore dei terreni agricoli ed aree edificabili e del valore di partecipazioni sociali. Il ver-

samento dovrà essere effettuato sulla base di una perizia giurata, da effettuarsi entro il 31 ottobre, redatta da profes-

sionisti abilitati, avente come riferimento la data del 1 gennaio 2010. L’imposta sostitutiva da versare è pari al 4% (2%

per le partecipazioni sociali non qualificate) del valore della perizia, e potrà essere versata o in un’unica rata, entro il

31 ottobre 2010, oppure in tre rate annuali e le due successive alla prima dovranno essere maggiorate del 3%.

10 NOVEMBRE QUOTE LATTE PRELAZIONE VENDITA - Ai sensi della legge 119/2003, in caso di vendita di sola quota, ai soci di coo-

perative di lavorazione, trasformazione e raccolta latte ed agli aderenti alle O.P. (riconosciute a sensi del Decreto Le-

gislativo 228/2001) è attribuito il diritto di prelazione: il produttore cedente deve dare comunicazione, a mezzo rac-

comandata, dell’offerta ricevuta entro e non oltre il 10 novembre.

15 NOVEMBRE DIRETTIVA NITRATI – Prorogato a tale data il termine ultimo per aggiornare/integrare i procedimenti “gestione nitra-

ti”. Tutte le aziende tenute a qualsiasi forma di comunicazione prevista per l’utilizzazione agronomica dei fertilizzanti,

devono provvedere ad integrare la comunicazione stessa solo in caso di modifica sostanziale. E’ stabilito che le azien-

de zootecniche e non zootecniche tenute alla comunicazione Pua-Puas sono tenute ad aggiornare la comunicazio-

ne annualmente.

16 NOVEMBRE IVA MENSILE E TRIMESTRALE – LIQUIDAZIONE E VERSAMENTO - Entro oggi i contribuenti devono effettuare la li-

quidazione ed il relativo versamento dell’IVA relativa al mese di ottobre. Deve anche essere liquidata e versata entro

oggi l’imposta relativa al terzo trimestre.

VERSAMENTO RITENUTE D’ACCONTO - Ultimo giorno per versare le ritenute alla fonte Irpef operate sui redditi da la-

voro dipendente o assimilato, di lavoro autonomo e su provvigioni relative al mese di ottobre. Devono inoltre essere

versate anche le addizionali regionale e comunale trattenute nel mese di ottobre ai lavoratori che hanno cessato il rap-

porto di lavoro.

VERSAMENTO CONTRIBUTI OBBLIGATORI PER COLTIVATORI DIRETTI E IMPRENDITORI AGRICOLI - Scade oggi il

termine per effettuare il versamento della terza rata dei contributi obbligatori a carico degli imprenditori agricoli a tito-

lo principale, dei coltivatori diretti, dei coloni e dei mezzadri.

30 NOVEMBRE IMPOSTE DIRETTE E IRAP – VERSAMENTO ACCONTO - Scade oggi il termine di versamento della seconda od uni-

ca rata di acconto per il 2010 delle imposte dovute.

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