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CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’ DI ALLENAMENTO Esistono diverse tipologie di attività da utilizzare durante la seduta di allenamento ed ognuna di esse ha delle specifiche peculiarità. Ciascuna attività può consentire di allenare maggiormente un fattore della prestazione rispetto ad un altro, oppure di allenare più fattori simultaneamente. Questi mezzi e strumenti di allenamento hanno un elevato indice di efficacia (rapporto fra il tempo di applicazione ed il risultato ottenuto) nel momento in cui producono: apprendimento simulazioni delle condizioni di gioco esperienze di successo trasferibilità degli apprendimento al contesto-partita

CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’ DI ALLENAMENTO - Organizzare l/'allenamento 2... · - con palla fra i piedi (calcio) ... SEDUTA DI ALLENAMENTO ……..o scheda di lavoro CATEGORIA:

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CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’ DI

ALLENAMENTO

Esistono diverse tipologie di attività da utilizzare durante la seduta di allenamento ed ognuna di esse ha delle specifiche peculiarità.

Ciascuna attività può consentire di allenare maggiormente un fattore della prestazione rispetto ad un altro, oppure di allenare più fattori simultaneamente.

Questi mezzi e strumenti di allenamento hanno un elevato indice di

efficacia (rapporto fra il tempo di applicazione ed il risultato

ottenuto) nel momento in cui producono:

• apprendimento• simulazioni delle condizioni di gioco• esperienze di successo• trasferibilità degli apprendimento al contesto-partita

LA SEDUTA D’ALLENAMENTO

PER FASI OPERATIVE

- Riscaldamento

- Gioco iniziale

- Esercizi

- Situazioni

- Gioco a tema

- Partita

TRADIZIONALE

Parte iniziale :- preparazione

atletica e mobilità articolare ;

Parte centrale :- preparazione

tecnica con esercizi semplici e

complessi e attività ripetitive;

Parte finale :- preparazione

tattica con partite

UNITA’ DIDATTICA E/O SEDUTA

D’ALLENAMENTO

• La realizzazione pratica del programma didattico

deve avvenire attraverso sequenze di esercizi ben

definiti e programmati, per consentire il

raggiungimento di un determinato obiettivo. E’

questa la strutturazione dell’allenamento, che nella

sua quotidianità si compone di diverse fasi:

• fase iniziale – riscaldamento, attivazione;

• fase centrale – attività per il raggiungimento degli

obiettivi calcistici;

• fase finale – defaticamento e verifica degli

adattamenti e feedback .

LA STRUTTURA DELLA SEDUTA DI ALLENAMENTO

PARTE INIZIALE

PARTE INIZIALE

RISCALDAMENTO

ATTIVAZIONE

Attività di adattamento

Progressivo allo sforzo

•Giochi polivalenti Gioco dei quattro Cantoni:

- senza palla

- con palla in mano (basket)

- con palla fra i piedi (calcio)

•Esercizi – gioco di

controllo motorio

con e senza palla

Palleggio

Maneggiare la palla

Guidare e controllare la palla

•Esercizi – gioco di

Preacrobatica

(CORPO – TERRENO)

Posture

Cadute

Rotolamenti

Tuffi

•Esercizi – gioco di

contatto fisico

(CORPO – CORPO)

Sfiorare – Toccare

Afferrare – Prendere

Tirare - Spingere

•Minipartite 3>3

4>4

LA STRUTTURA DELLA SEDUTA DI ALLENAMENTO

PARTE CENTRALE

PARTE

CENTRALE

Attività mirata

al raggiungimento

degli obiettivi

calcistici

Giochi polivalenti

Esercizi

Situazioni di gioco

Giochi a Tema

Partita a Tema

Sparviero

Slalom parallelo

1>1 ad

inseguimento

4>4 palla in meta

4>4 guida per il gol

Obiettivo: Guida della palla

LA STRUTTURA DELLA SEDUTA DI ALLENAMENTO

PARTE FINALE

PARTE FINALE

DEFATICAMENTO:

Attività di ritorno

progressivo alla

calma

Gioco libero

Esercizi senza palla

Partita

Posture di scarico

LA SEDUTA DI ALLENAMENTO G&G

GIOCARE

GIOCARE

ESERCITARSIESERCITARSI

DIDATTICA PER OBIETTIVI SITUAZIONALI

SEDUTA DI ALLENAMENTO

……..o scheda di lavoro

CATEGORIA: Piccoli Amici

OBIETTIVO TECNICO DOMINANTE: Guida della Palla

SCELTA DELLE ATTIVITA’ E CONTENUTI

PARTE INIZIALE: (organizzazione gioco collettivo )

(organizzazione esercizi gioco: schieramento libero, a trenino)

•GIOCO POLIVALENTE : Acchiapparelle 10’ minuti

•ESERCIZI - GIOCO: Attività Motoria 10’ minuti

(tocca – spingi – ferma – porta la palla)

PARTE CENTRALE: (organizzazione a stazioni)

•ESERCIZI – GIOCO: Guida nelle porte colorate 15’ minuti

•ESERCIZI – GIOCO: Guida geometrica 15’ minuti

•GIOCO POLIVALENTE: Lo sparviero 15’ minuti

PARTE FINALE: (organizzazione a campetti)

•GIOCO LIBERO: Partita 2>2 o 3>3 minitorneo 15’ minuti

NUMERO BAMBINI:

DURATA: 80’ minuti

MATERIALI: n° birilli colorati – n° delimitatori – n° palloni di gomma colorati di

varie misure – n° paletti – n° over bassi – n° casacche

Guida tecnica FIGC - SGS

…..e nella Scuola Calcio ???

ESORDIENTI PULCINI PICC.AMICI

15' gioco multi 15' gioco multi 10' gioco multi

15' tecn. individ. 15' tecn. individ. 10' tecn. individ.

15' cap. coord. 15' 5/6 c. 5/6 10' 3/4 c. 3/4

20' tecn. Situazio. 15' cap. coord. 15' cap. coord.

20' poss. Palla 15' tecn. Situazio. 15' tecn. Situazio.

25' gioco partita 20' 5/6 c. 5/6 15' 3/4 c. 3/4

GIOCARE

GIOCARE

ESERCITARSI ESERCITARSI

ALLENATORE

- Osserva

- Valuta

- Rileva errore

- Attrib. cause

- Sceglie attività

CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’ DI ALLENAMENTO

INFLUENZA SUI FATTORI DELLA

PRESTAZIONE[1]

PS TC TT F

GIOCHI POLIVALENTI

Tradizionali, avviamento allo sport e polisportivi

+++ +++ ++

ESERCIZI SENZA PALLA

(andature, corse, salti, balzi, ginnastica a corpo libero, posture, percorsi,

circuiti)

+++

ESERCIZI CON LA PALLA

(individuali, a coppie, a terne, a gruppi, di reparto, percorsi, circuiti)

+ +++ +

SITUAZIONI DI GIOCO SEMPLICI

(dall’1>1 al 3>3 aspecifiche - specifiche)

++ ++ +++ ++

SITUAZIONI DI GIOCO COMPLESSE

(dal 4>4 all’11>11 di reparto, fra reparti)

++ ++ +++ ++

POSSESSI PALLA e GIOCHI DI POSIZIONE

Base, generali, a tema e tattici

++ +++ +++ ++

PARTITE E GIOCHI A TEMA

con vincolo tecnico, con vincolo tattico-strategico)

+++ + +++ +++

PARTITA

gioco libero, minipartite, partite di allenamento e partite ufficiali

+++ +++ +++

Legenda: FATTORI DELLA PRESTAZIONE (+ poco; ++ abbastanza; +++ molto)

PS = psicologico (cognitivo, socio-relazionale, emotivo-affettivo)

TC = tecnico

TT = tattico

F = fisico

ESPERIENZA

nuove informazioni –intelligenza di

gioco per la consapevolezza di dove giocare

e intelligenza collettiva per imparare a

collaborare

pratica (costruire per

finalizzare il gioco e

disturbare l’azione

avversaria)

riflessioni (porre e

porsi domande che

esigono risposte)

ALLENATORE

- Osserva

- Valuta

- Rileva errore

- Attrib. cause

- Sceglie attività

LE FORME di LAVORO in SEQUENZAGIOCO LIBERO : nella fase di riscaldamento, in tutte le messe in azione, specialmente a livello giovanile.ESERCIZIO : uomo/palla/eventualmente compagno o compagni.SITUAZIONE : uomo/palla/compagno/avversario – es. 1vs 1- 1vs2- 2vs2-3vs2- 4vs6 ecc……………POSSESSI di PALLA: non c’è ricerca del gol ma nel possesso di palla c’è continuità di gioco e cultura di gioco.GIOCO a TEMA : partita con particolari regole di gioco.PARTITA LIBERA : normale partita, osservare il livello di risposta del calciatore.

LA SEDUTA DI ALLENAMENTO

ESERCIZI

• Sono tutte le forme di lavoro in cui non c’è l’avversario e ci si può concentrare sull’aspetto tecnico in quanto c’è il rapporto io-palla- ed eventualmente compagno.

• Devono sempre essere presenti nella prima parte dell’allenamento (specie nei giovani) e possono sostituire il riscaldamento.

• Vanno eseguiti anche dai portieri

• Esistono diversi tipi di esercizi, ad esempio:

• 1-individuali :(palleggio, conduzione…)

• 2-a coppie , a 3, 4, 5 giocatori :(passaggi,controlli, palleggio ,lanci….)

• 3-in combinazione :- forma da preferire- (in cui si mettono insieme vari gesti in movimento e frutto di diverse postazioni concatenate)

• 4-in gruppo : sparsi in “forma libera”

ESEMPI DI ESERCIZI TECNICI

SITUAZIONI

• Per avere una situazione ci devono essere: giocatore, palla, compagno e avversario (e una direzione , altrimenti si avrebbe un possesso)

• Pertanto la situazione più piccola sarà il 2 contro 1

• Per comodità però chiameremo sempre situazione anche l’1 contro 1 pur non essendo tattico in quanto non c’è il compagno del portatore di palla)

• Bisogna allenare tutte le SITUAZIONI GENERALI, tipo :1c1 2c1 2c2 3c2 3c3 4c3….

• Inoltre ci sono anche SITUAZIONI SPECIFICHE , in cui si gioca in base al ruolo e al reparto tipo S. ATTACCO/DIFESA ( 4 dif contro 6 att , 4+1 c 5 )

• Devono essere presenti in ogni allenamento del settore giovanile.

• Le situazioni rappresentano il punto di collegamento fra lavoro tecnico e partita.

Ricorda però che sono molto dispendiose dal punto di vista psico-fisico perché c’è l’opposizione dell’avversario, inoltre aumentano la probabilità di contrasti e a volte di infortuni

POSSESSI PALLA

• Rappresentano una forma di lavoro insostituibile , nella quale non ci sono le porte per fare goal.

• Sono utilissimi per migliorare la tecnica e la tattica individuale

• Permettono di allenarsi senza la paura del goal e infondono la mentalità del gioco

• Specialmente quelli a numero ridotto sono molto allenanti la tecnica ed anche gli aspetti condizionali

• Possono essere usati anche dalle prime squadre con finalità tattiche collettive

• Raccomandati i possessi con i giocatori jolly per avere sempre la superiorità numerica in fase di possesso

GIOCHI a TEMA

• Sono partite a tutti gli effetti, ma con regole particolari che servono per stimolare e allenare vari aspetti tecnici o tattici

• Esempi : obbligo rasoterra, solo 2 tocchi, tutti oltre la metà campo, obbligo rifinitura da cross, obbligo 10 passaggi prima di andare al goal, rete che vale doppio se in seguito ad un pressing alto,….

• Sono molto utili per far “digerire” la tattica nelle prime squadre e comunque per allenare comportamenti tattici in realtà di gioco

• Devono essere presenti anche nel settore giovanile senza però togliere spazio al gioco libero finale

GIOCO LIBERO

• Rappresenta solitamente la fase finale dell’allenamento.

• E ‘ una fase obbligatoria per i giovani ma anche per le prime squadre

• E ‘ importante per osservare se ci sono errori nel gioco e se i giocatori risolvono correttamente le diverse situazioni

• Psicologicamente è un momento nel quale (finalmente) i calciatori si sentono liberi di esprimersi senza vincoli e costrizioni

• Da non confondere con il “libero di fare ciò che si vuole” in termini negativi

DIDATTICAe stili d’insegnamento

PEDAGOGIA DIRETTIVA• Viene così chiamato lo stile didattico in

cui l’allenatore da direttamente consigli ed istruzioni su come e cosa fare

• Con questo metodo si rende calciatore un atleta mentalmente passivo

• In pratica i problemi li risolve il mister ed i giocatori devono applicare le sue soluzioni

• È una conduzione più confacente agli adulti ed alle prime squadre

• Se una soluzione tecnica o tattica è sbagliata si fa la correzione e si dice come si deve fare

• Il lavoro per schemi , tipo gioco ombra 11:0 ottimamente esemplifica questa didattica

PEDAGOGIA ATTIVA• In questo stile didattico si creano situazioni da

risolvere e non si danno compiti da ricordare

• Si chiama così perché rende il giocatore attivo mentalmente

• Il calciatore che sbaglia viene stimolato a trovare una diversa soluzione, ma questa non viene mai detta direttamente dal mister ma fatta trovare dall’allievo

• È un metodo molto propositivo e adatto alle categorie fino ai giovanissimi

• La regola dell’allenatore sarà di creare situazioni allenanti e domande per far scoprire al giovane la giusta soluzione

• Il metodo situazionale ottimamente si presta a

questa condotta dell’allenamento

CALCIO: SPORT DI SITUAZIONE

• Il gioco del calcio è uno sport di situazione

• Queste situazioni sono molteplici , per certi aspetti infinite

• Per rispondere in modo corretto alle numerose situazioni della partita è necessario usare una metodologia situazionale

• La situazione è il giusto ponte fra esercizio tecnico e partita

• Si deve partire da situazioni numericamente ridotte perché più facili da comprendere (situazioni semplici)

• Per poi passare a situazioni di reparto

• E ricorda che soprattutto nel settore giovanile non si danno soluzioni da ricordare , ma situazioni da risolvere !!

La seduta di allenamento “standard “(per l’esame pratico UEFA B)

• CATEGORIA• OBIETTIVO TECNICO• OBIETTIVO TATTICO• NUMERO GIOCATORI: minimo 16 ( più 2 portieri)• MATERIALE

• 1) ESERCIZIO

• 2) SITUAZIONE

• 3) POSSESSO PALLA

• 4) GIOCO A TEMA , (OPPURE MINIPARTITE)

• 5) GIOCO LIBERO

• Valutazione (30/30) su: presentazione scritta, preparazione campo, spiegazione alla squadra, conduzione/ correzione durante l’esercizio, contenuti.

COSE DA RICORDARE NELLA CONDUZIONE DELL’ALLENAMENTO

Organizzare le sedute di allenamento in una squadra di

1°, 2° o 3° categoria

Obbiettivi, mezzi e difficoltà nel programmare tre sedute settimanali

Regole generali dell’allenamento nelle categorie dilettanti

Regole generali dell’allenamento nelle categorie dilettanti

� Effettuare sempre un buon riscaldamento a secco � Effettuare sempre, obbligatoriamente, un riscaldamento

tecnico dopo quello a secco� Coinvolgere sempre tutti i giocatori nelle esercitazioni,

qualora non fosse possibile, come in esercitazioni tattiche che comportano l’utilizzo di pochi calciatori ruotare i giocatori in maniera da farli rimanere attivi il più possibile

� Utilizzare gli strumenti “ a secco” per raggiungere gli obbiettivi fisici prefissati.

� Ridurre al minimo i tempi morti� Inserire sempre un elemento ludico (es. partitella finale)

Riscaldamento a secco

• Nelle categorie inferiori è fondamentale effettuare un buon riscaldamento a secco all’inizio dell’allenamento

• Al contrario dei calciatori delle categorie più elevate, infatti, il basso numero di sedute settimanali richiede una continua riattivazione dei vari distretti muscolari

• Molto spesso, poi, gli allenamenti vengono effettuati a tarda sera (inizio tra le 19 e le 20 a seconda delle squadre), quindi con temperature basse, a volte molto rigide; per questo motivo il riscaldamento a secco ha una indispensabile funzione preventiva nella possibilità di incappare in infortuni muscolari

Riscaldamento tecnico

• Dopo il riscaldamento è molto importante effettuare un riscaldamento tecnico

• Il poco tempo a disposizione durante la settimana, focalizza il lavoro dell’allenatore in queste categorie nel raggiungimento degli obbiettivi fisici e tecnico tattici, tralasciando quindi il lavoro sulla tecnica dei propri calciatori

• E’ importante, quindi, inserire un riscaldamento tecnico ogni seduta di allenamento, che porti i calciatori ad esercitarsi per 10-15’ ogni allenamento nei gesti tecnici da effettuare in partita

Coinvolgere il maggior numero di calciatori nelle esercitazioni

Coinvolgere il maggior numero di calciatori nelle esercitazioni

• Nelle categorie inferiori, molto raramente l’allenatore può avvalersi di collaboratori quali l’allenatore in seconda o il preparatore atletico. A volte, il mister non ha a disposizione neanche un allenatore specifico per i propri portieri.

• Per questo motivo, coinvolgere tutti i calciatori nelle esercitazioni tecnico-tattiche diventa una necessità; saranno molto rare, infatti, le occasioni in cui l’allenatore si potrà dedicare, ad esempio, alla didattica di un singolo reparto tralasciando per un attimo il lavoro collettivo

• Ciò non significa che il mister non debba effettuare esercitazioni tattiche, anzi, ma queste dovranno impegnare il numero massimo di calciatori e, qualora non dovessero coinvolgere tutti gli atleti partecipanti all’allenamento dovranno essere modulate in modo da rendere molto frequenti le rotazioni tra gli stessi

• Oltre che da un evidente ragione organizzativa (l’allenatore è solo) il coinvolgimento totale degli atleti nelle esercitazioni è necessario per altre due ragioni: la prima psicologica, per mantenere alte le motivazioni di tutti i calciatori durante l’allenamento, la seconda di ordine fisico, per ridurre al minimo i cosiddetti tempi morti che , specialmente in allenamenti effettuati a basse temperature possono vanificare il lavoro fatto fino a quel momento, aumentando enormemente la possibilità di infortuni.

Utilizzare il lavoro “ a secco” per raggiungere gli obbiettivi fisici

• Anche se ormai gli studi effettuati sulle varie esercitazioni tecnico tattiche ci consentono di valutare tutti gli sforzi effettuati durante esercizi con la palla anche dal punto di vista organico, nel calcio delle categorie inferiori il lavoro a secco riveste ancora una componente molto importante.

• Una prima ragione è strettamente tecnologica, a differenza di quanto accade per i professionisti, infatti, nel calcio dilettantistico le strumentazioni per la valutazione fisica di una prestazione calcistica (es. cardiofrequenzimetro) non sono a disposizioni dei vari mister, che quindi non hanno mai una diretta conoscenza del carico fisico dei propri esercizi tecnico tattici proposti alla squadra.

• La necessità poi di monitorare circa diciotto-venti atleti contemporaneamente, poi, e di soffermarsi sugli aspetti tecnico tattici degli esercizi oltre che su quelli fisici, rende, di fatto, impossibile per l’allenatore di queste categorie riuscire a valutare anche “ad occhio” le prestazioni fisiche dei propri atleti nei vari momenti dell’allenamento.

• Quindi, per raggiungere gli obbiettivi fisici prefissi all’inizio dell’allenamento (potenza aerobica, forza, etc.) è indispensabile inserire una componente di allenamento a secco in ogni seduta, per allenare la componente fisica desiderata

Il microciclo tattico: Martedì

• Anche se, nel poco tempo a disposizione, gli obbiettivi fisici e di tattica collettiva sembrano essere i più importanti (anche perché immediatamente redditizi in termini di risultato) l’allenatore dilettante non deve assolutamente tralasciare l’allenamento delle componenti di tecnica applicata e tattica individuale, fondamentali per il miglioramento dei propri calciatori e del gioco collettivo della squadra.

• Il martedì, ossia il primo giorno dell’allenamento della settimana è un giorno si possono perseguire maggiormente questi obbiettivi tattici.

• Non dobbiamo dimenticarci, infatti, che la qualità dei calciatori a disposizione degli allenatori di queste categorie non è elevatissima, ed un loro miglioramento negli aspetti individuali del gioco può essere maggiormente necessario rispetto a calciatori che militano in divisioni superiori

• Si possono quindi proporre tantissime esercitazioni per il miglioramento dello smarcamento, del passaggio, del tiro in porta, del dribbling che, chiaramente, impegnano anche comportamenti di tattica individuale come il marcamento, la presa di posizione, la difesa della porta etc.

• In questa giornata, è consigliabile focalizzarsi su questi aspetti del gioco, non schierando mai la squadra secondo il “sistema di gioco” o proponendo situazioni di partita con giocatori esclusivamente nei propri ruoli di appartenenza.

• La scelta di non “mischiare” il lavoro di tattica collettiva con quello di tattica individuale (si potrebbe obbiettare che si può lavorare sulla tattica collettiva subito visto la mancanza di tempo per oliare al massimo i meccanismi e le sincronie all’interno dei reparti) deve ricordare all’allenatore dilettante che il miglioramento della qualità collettiva della squadra passa inevitabilmente attraverso il miglioramento delle qualità tecnico-tattiche dei singoli

Il microciclo tattico: Mercoledì

• La seconda seduta della settimana è quello maggiormente dedicata all’allenamento dei meccanismi di tattica collettiva sia in fase di possesso che in fase di non possesso

• Dal punto di vista degli obbiettivi fisici, il secondo allenamento rappresenta spesso quello in cui vengono allenate o la forza o le componenti lattacide, per questo, visto che le esercitazioni tattiche devono essere effettuate nel periodo di maggiore attenzione, si consiglia di inserirle all’inizio dell’allenamento, subito dopo il riscaldamento tecnico.

• Come ricordato in precedenza, anche se si focalizza il lavoro su una specifica situazione di gioco o su un reparto è necessario coinvolgere il maggior numero possibile di calciatori e ridurre al minimo i tempi morti.

• Sono molto indicati in questa giornata di lavoro:

a) le cosiddette “situazioni”: 6vs4, 8vs5, 10vs7 etc.

b) l’attacco ai colori con tutta la squadra schierata (anche due persone per ruolo, qualora ve ne siano)

c) situazioni con transizioni;

d) esercizi di costruzione del gioco con conclusione in porta

e) 11vs portiere in fase offensiva con continui cambi dei calciatori impiegati

f) giochi di posizione (possessi palla con giocatori impegnati nel ruolo di appartenenza e con compiti tattici specifici da seguire)

Il microciclo tattico: Venerdì

• La terza e ultima seduta settimanale è la seduta che prepara maggiormente alla partita della domenica successiva

• Non potendo affidarsi alle “amichevoli del giovedì”, come le squadre di alto livello, questa seduta diventa fondamentale per valutare le risposte dei propri calciatori in situazioni simili a quelle della partita e allenare gli stessi al piano tattico della gara che andremo ad affrontare domenica.

• Per questo motivo il venerdì la tattica collettiva può essere facilmente allenata ricorrendo all’utilizzo di molte partite a tema, in cui grazie alle condizioni poste dal mister (tocchi, misure del campo, obbligo di passaggi e movimenti etc.) vengono “forzate” alcune situazioni che si presume i nostri calciatori affronteranno in partita o che si vuole che i nostri calciatori provochino durante la partita

• Alcuni esempi di partite a tema:

a) partite con squadre a colori diversi con obbligo di passaggio tra colori;

b) partite a “settori”

c) partite con transizioni create ad hoc dal mister;

d) partite con obblighi specifici di marcatura a uomo;

e) partite con “superiorità numerica” obbligatoria in alcune zone del campo

f) partite con settori del campo inibiti ad una squadra o alcuni giocatori;

• Chiaramente, qualora l’allenatore lo ritenga necessario, non è escluso riproporre in questa occasioni le “situazioni” e le esercitazioni “pure” di tattica collettiva effettuate il mercoledì

• Se vi si pone particolare attenzione, il venerdì è anche il giorno indicato per allenare la squadra sulle situazioni di palla inattiva

Esempio di un microciclo settimanale di lavoro

Martedì

• Riscaldamento a secco (15’)

• Riscaldamento Tecnico (20’)

• Possessi palla in spazi 10 x 10 (5vs2 + 5vs3) oppure ( 4 vs 2 + 6vs 3 ) 24’

• Lavoro a secco 6’

• Possessi palla 10vs 5 (20’)

• Lavoro a secco 6’

• Partitella 15’

Mercoledì

• Riscaldamento a secco (15’)

• Riscaldamento Tecnico (15’)

• 10vs 0 alternato (20 giocatori) 25’

• Intermittente 20”-20” 20’

• Situazioni 5 vs 10, 7vs 10 20’

• Tattica “Lattacida” 12’

• Partitella 15’

Venerdì

• Riscaldamento a secco (15’)

• Riscaldamento Tecnico (15’)

• Partita a tema 3 colori vs 1 (profondità) 20’

• Psicovelocità 12’

• Partitella a tema 3 colori vs 1 (ampiezza) 20’

• Psicovelocità 12’

• Palle Inattive 15’