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C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa U rli (e-mail nadia.urli@uniu d.it) 1 Obiettivi di apprendimento generali del corso: corso: Apprendere le funzioni della relazione Apprendere le funzioni della relazione assistenziale, svolta dall’infermiere e la assistenziale, svolta dall’infermiere e la natura della relazione complementare, natura della relazione complementare, all’interno dell’èquipe all’interno dell’èquipe CONTENUTI: (in questa unità *) CONTENUTI: (in questa unità *) Il profilo e le competenze dell’infermiere Il profilo e le competenze dell’infermiere Il ruolo dell’infermiere all’interno Il ruolo dell’infermiere all’interno dell’èquipe sanitaria dell’èquipe sanitaria La natura della relazione infermiere- medico La natura della relazione infermiere- medico e altri operatori * e altri operatori * La competenza comunicativa in ambito La competenza comunicativa in ambito sanitario * sanitario * Gli elementi caratterizzanti la relazione Gli elementi caratterizzanti la relazione d’aiuto d’aiuto

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1

Obiettivi di apprendimento generali del corso: Obiettivi di apprendimento generali del corso: Apprendere le funzioni della relazione assistenziale, Apprendere le funzioni della relazione assistenziale,

svolta dall’infermiere e la natura della relazione svolta dall’infermiere e la natura della relazione complementare, all’interno dell’èquipe complementare, all’interno dell’èquipe

► CONTENUTI: (in questa unità *)CONTENUTI: (in questa unità *)• Il profilo e le competenze dell’infermiereIl profilo e le competenze dell’infermiere• Il ruolo dell’infermiere all’interno dell’èquipe Il ruolo dell’infermiere all’interno dell’èquipe

sanitaria sanitaria • La natura della relazione infermiere- medico e altri La natura della relazione infermiere- medico e altri

operatori *operatori *• La competenza comunicativa in ambito sanitario *La competenza comunicativa in ambito sanitario *• Gli elementi caratterizzanti la relazione d’aiuto Gli elementi caratterizzanti la relazione d’aiuto

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RICHIAMO AL CONTRATTO FORMATIVORICHIAMO AL CONTRATTO FORMATIVO

► ALLA FINE DEL CORSO LO STUDENTE DOVRA’ DIMOSTRARE ALLA FINE DEL CORSO LO STUDENTE DOVRA’ DIMOSTRARE DI CONOSCERE: ( in questa unità *)DI CONOSCERE: ( in questa unità *)

♣ ♣ I CONCETTI FONDAMENTALI DEL PROFILO PROFESSIONALE E I CONCETTI FONDAMENTALI DEL PROFILO PROFESSIONALE E IL CODICE DEONTOLOGICOIL CODICE DEONTOLOGICO

♣ ♣ LA RICADUTA DEL MODELLO FORMATIVO DEL MEDICO E LA RICADUTA DEL MODELLO FORMATIVO DEL MEDICO E DELL’INFERMIERE NELLA RELAZIONE CON L’ASSISTITODELL’INFERMIERE NELLA RELAZIONE CON L’ASSISTITO

♣ ♣ IL RUOLO DELLA CORPOREITA’ VISSUTA NELLA RELAZIONE IL RUOLO DELLA CORPOREITA’ VISSUTA NELLA RELAZIONE INFERMIERE - PAZIENTEINFERMIERE - PAZIENTE

♣ ♣ LE REGOLE CHE GOVERNANO LA RELAZIONE DI LE REGOLE CHE GOVERNANO LA RELAZIONE DI COMPLEMENTARIETA’ IN AMBITO SANITARIO *COMPLEMENTARIETA’ IN AMBITO SANITARIO *

♣ ♣ LE FUNZIONI DELL’EQUIPE SANITARIA PLURIPROFESSIONALE E LE FUNZIONI DELL’EQUIPE SANITARIA PLURIPROFESSIONALE E IL RUOLO CHE IN ESSA SVOLGE L’INFERMIEREIL RUOLO CHE IN ESSA SVOLGE L’INFERMIERE

♣ ♣ GLI ELEMENTI CARATTERIZZANTI LA RELAZIONE D’AIUTO GLI ELEMENTI CARATTERIZZANTI LA RELAZIONE D’AIUTO FORNITA DALL’INFERMIEREFORNITA DALL’INFERMIERE

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LE COMPETENZE COMUNICATIVE IN LE COMPETENZE COMUNICATIVE IN AMBITO SANITARIOAMBITO SANITARIO

Caratteristiche della comunicazione in Caratteristiche della comunicazione in ambiente sanitarioambiente sanitario Comunicazione attraverso il corpo Comunicazione attraverso il corpo vissutovissuto

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OBIETTIVI DI QUESTO INCONTROOBIETTIVI DI QUESTO INCONTRO

► FORNIRE I CONCETTI BASE DELLA FORNIRE I CONCETTI BASE DELLA COMUNICAZIONE IN AMBITO COMUNICAZIONE IN AMBITO SANITARIOSANITARIO

► ESPLICITARE LE CARATTERISTICHE DELLA ESPLICITARE LE CARATTERISTICHE DELLA COMUNICAZIONE COMUNICAZIONE PROFESSIONALEPROFESSIONALE

► DEFINIRE LE CARATTERISTICHE DEL DEFINIRE LE CARATTERISTICHE DEL PROCESSOPROCESSO COMUNICATIVO IN AMBIENTE COMUNICATIVO IN AMBIENTE SANITARIOSANITARIO

► INTRODURRE GLI STURMENTI OGGETTIVI INTRODURRE GLI STURMENTI OGGETTIVI CHE FACILITANO LA GESTIONE DI CHE FACILITANO LA GESTIONE DI SITUAZIONI PROBLEMATICHESITUAZIONI PROBLEMATICHE

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LE DINAMICHE RELAZIONALILE DINAMICHE RELAZIONALI

►1° AMBITO DEI RAPPORTI TRA 1° AMBITO DEI RAPPORTI TRA AZIENDA E CLIENTI (AZIENDA E CLIENTI (EVENTO SENTINELLA EVENTO SENTINELLA INSODDISFAZIONE DEL CLIENTE)INSODDISFAZIONE DEL CLIENTE)

►2° AMBITO DEI RAPPORTI 2° AMBITO DEI RAPPORTI INTERPERSONALI E CON LE INTERPERSONALI E CON LE STRUTTURE STRUTTURE

(NATURA DELLE RELAZIONI)(NATURA DELLE RELAZIONI)

A QUALE DEI DUE AMBITI APPARTENGONO I A QUALE DEI DUE AMBITI APPARTENGONO I DISAGI MAGGIORI?DISAGI MAGGIORI?

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CONSEGUENZE DI UN DISAGIO CONSEGUENZE DI UN DISAGIO NON GESTITO:NON GESTITO:

►CATTURA LA MENTECATTURA LA MENTE

►TENDE ALLA TENDE ALLA GENERALIZZAZIONEGENERALIZZAZIONE

►PRODUCE PREGIUDIZIO E PRODUCE PREGIUDIZIO E DISCRIMINAZIONEDISCRIMINAZIONE

►ROVINA ANCHE IL POSITIVOROVINA ANCHE IL POSITIVO

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RISPOSTE RISPOSTE ISTINTIVEISTINTIVE AI DISAGI: AI DISAGI:

► ESSERNE ATTRATTI (COMPORTAMENTO ESSERNE ATTRATTI (COMPORTAMENTO APPETITIVO)APPETITIVO)

► RIFIUTARLO (COMPORTAMENTO DI RIFIUTO)RIFIUTARLO (COMPORTAMENTO DI RIFIUTO)► EVITARE IL CONTATTO CON LA REALTA’ EVITARE IL CONTATTO CON LA REALTA’

(COMPORTAMENTO DI FUGA)(COMPORTAMENTO DI FUGA)► AGGREDIRE – ATTIVO O PASSIVO AGGREDIRE – ATTIVO O PASSIVO

(COMPORTAMENTO DI AGGRESSIONE)(COMPORTAMENTO DI AGGRESSIONE)► INIBIRE L’AZIONE –INTROFLESSIONEINIBIRE L’AZIONE –INTROFLESSIONE( COMPORTAMENTO DI INIBIZIONE)( COMPORTAMENTO DI INIBIZIONE)

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E’ PRIORITARIO E’ PRIORITARIO DISTINGUERE:DISTINGUERE:

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1. LE DINAMICHE LEGATE 1. LE DINAMICHE LEGATE ALL’EPISODIO:ALL’EPISODIO:

►SONO EVENTI PUNTUALISONO EVENTI PUNTUALI►NON SONO DESTINATI A RIPETERSINON SONO DESTINATI A RIPETERSI►LA GESTIONE COLLABORATIVA E’ PIU LA GESTIONE COLLABORATIVA E’ PIU

FACILE E ANCHE LOGICAFACILE E ANCHE LOGICA

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2. I DISAGI LEGATI ALLE 2. I DISAGI LEGATI ALLE DINAMICHE:DINAMICHE:

►HANNO UN SEGUITOHANNO UN SEGUITO►SOTTENDONO UN MODELLO DI SOTTENDONO UN MODELLO DI

SODDISFAZIONE DEI BISOGNI SODDISFAZIONE DEI BISOGNI COMPETITIVO ( COMPETITIVO ( quali sono i bisogni quali sono i bisogni maggiormente implicati in un gruppo sanitario?)maggiormente implicati in un gruppo sanitario?)

►RICHIEDONO UN GIUSTO MIX TRA RICHIEDONO UN GIUSTO MIX TRA COLLABORAZIONE E COMPETIZIONE COLLABORAZIONE E COMPETIZIONE

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MODELLI DI RIFERIMENTO NELLA MODELLI DI RIFERIMENTO NELLA COMUNICAZIONE COMUNICAZIONE

► Dal modello lineare stimolo- rispostaDal modello lineare stimolo- risposta► … … all’elaborazione dello stimolo…all’elaborazione dello stimolo…► … … alla teoria circolarealla teoria circolare

Quindi da uno stimolo puntuale si passa alla Quindi da uno stimolo puntuale si passa alla complessità della circolarità che spiega le complessità della circolarità che spiega le problematiche della comunicazione e i problematiche della comunicazione e i fraintendimenti relazionalifraintendimenti relazionali

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L’ICEBERG DELLA COMUNICAZIONEL’ICEBERG DELLA COMUNICAZIONE

PARTE VISIBILE

PARTE INVISIBILE

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PARTE VISIBILE:comportamento PARTE VISIBILE:comportamento visibilevisibile

(cosa dico e come lo dico)(cosa dico e come lo dico)

PARTE INVISIBILE: intenzioni PARTE INVISIBILE: intenzioni + motivazioni + aspettative+ motivazioni + aspettative

==

Percezione dell’altroPercezione dell’altro

(PARADIGMA)(PARADIGMA)

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NEL RAPPORTO (PROFESSIONALE O NEL RAPPORTO (PROFESSIONALE O NON)NON)

► AGIAMO SEMPRE DA DENTRO UN AGIAMO SEMPRE DA DENTRO UN PARADIGMA …PARADIGMA …

► IL NOSTRO COMPORTAMENTO E’ UN IL NOSTRO COMPORTAMENTO E’ UN RIFLESSO DEI PARADIGMI CON I QUALI RIFLESSO DEI PARADIGMI CON I QUALI GUARDIAMO IL MONDOGUARDIAMO IL MONDO

(dalle nostre rappresentazioni mentali (dalle nostre rappresentazioni mentali nascono le nostre interpretazioni dei fatti nascono le nostre interpretazioni dei fatti assunto base del cognitivismoassunto base del cognitivismo))

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COS’E’ IL PARADIGMA COMUNICATIVO?COS’E’ IL PARADIGMA COMUNICATIVO?

► E’ LA MAPPA (O SISTEMA DI RIFERIMENTO) E’ LA MAPPA (O SISTEMA DI RIFERIMENTO) CHE USIAMO PER COMUNICARE … IL CHE USIAMO PER COMUNICARE … IL PROBLEMA E’ CHE ‘LA MAPPA NON E’ IL PROBLEMA E’ CHE ‘LA MAPPA NON E’ IL TERRITORIO ’TERRITORIO ’

► QUESTA PARTE INVISIBILE DELLA QUESTA PARTE INVISIBILE DELLA COMUNICAZIONE E’ DATA DA:COMUNICAZIONE E’ DATA DA:

- PERCEZIONE CHE HO DELL’ALTRO +PERCEZIONE CHE HO DELL’ALTRO +- MOTIVAZIONE E INTENZIONE CHE MI SPINGE MOTIVAZIONE E INTENZIONE CHE MI SPINGE

VERSO L’ALTROVERSO L’ALTRO

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QuindiQuindi

“ “ Cercare di cambiare gli atteggiamenti e i Cercare di cambiare gli atteggiamenti e i comportamenti esteriori serve poco, se comportamenti esteriori serve poco, se prima non si esaminano i paradigmi da cui prima non si esaminano i paradigmi da cui tali atteggiamenti scaturiscono”tali atteggiamenti scaturiscono”

(S.R.Covey)(S.R.Covey)

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DALLA LETTURA CHE FACCIAMO DI DALLA LETTURA CHE FACCIAMO DI UNA CERTA SITUAZIONE UNA CERTA SITUAZIONE

RELAZIONALE ORIGINA ANCHE LA RELAZIONALE ORIGINA ANCHE LA RISPOSTA …RISPOSTA …

… … e su questa base si inseriscono e su questa base si inseriscono gli gli schemi di comunicazioneschemi di comunicazione

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IL PARADIGMA CON CUI GUARDIAMO IL PARADIGMA CON CUI GUARDIAMO L’ALTRO RIFLETTE:L’ALTRO RIFLETTE:

► LA PERCEZIONE CHE ABBIAMO LA PERCEZIONE CHE ABBIAMO DELL’ALTRO E PIU’ PRECISAMENTE:DELL’ALTRO E PIU’ PRECISAMENTE:

a)a) CHI E’ PER ME?CHI E’ PER ME?

B)B) CHE POSTO OCCUPA? CHE POSTO OCCUPA?

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DIFFERENZE TRA I DUE TIPI PRINCIPALI DIFFERENZE TRA I DUE TIPI PRINCIPALI DI PARADIGMA:DI PARADIGMA:

PARADIGMAPARADIGMA RELAZIONALERELAZIONALE OSTILEOSTILE

IDENTITA’ ALTRUIIDENTITA’ ALTRUI POSITIVA (O.K)POSITIVA (O.K) NEGATIVA (NON O.K)NEGATIVA (NON O.K)

SENTIMENTO DI SENTIMENTO DI FONDOFONDO

FIDUCIAFIDUCIA

APERTURAAPERTURASOSPETTOSOSPETTO

CHIUSURACHIUSURA

ATTENZIONEATTENZIONE RIVOLTA ALLA RIVOLTA ALLA SITUAZIONE SITUAZIONE

PROBLEMATICAPROBLEMATICA

RIVOLTA ALL’IDENTITA’ RIVOLTA ALL’IDENTITA’ DELL’ALTRODELL’ALTRO

ATTEGGIAMENTO ATTEGGIAMENTO VERSO L’ALTROVERSO L’ALTRO

PROPOSITIVO, CONDIVISOPROPOSITIVO, CONDIVISO DIFENSIVO, PUNITIVO, DIFENSIVO, PUNITIVO, CORRETTIVO…CORRETTIVO…

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NELLA RELAZIONE E’ NELLA RELAZIONE E’ IMPORTANTE RICONOSCERE E IMPORTANTE RICONOSCERE E

RISPETTARE:RISPETTARE:

ASSEGNARE UNA POSIZIONE RELAZIONALEASSEGNARE UNA POSIZIONE RELAZIONALE

EQUIVALE QUINDI A COLLOCARE L’ALTRO EQUIVALE QUINDI A COLLOCARE L’ALTRO ININ

UN POSTO PRECISO: QUANDO CI SONBO UN POSTO PRECISO: QUANDO CI SONBO PROBLEMI, DOVE TENDIAMO PIU’PROBLEMI, DOVE TENDIAMO PIU’

SPONTANEAMENTE A COLLOCARE L’ALTRO?SPONTANEAMENTE A COLLOCARE L’ALTRO?

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NELLA RELAZIONE E’ NELLA RELAZIONE E’ IMPORTANTE RICONOSCERE E IMPORTANTE RICONOSCERE E

RISPETTARE:RISPETTARE:

NEMICO … PARADIGMA OSTILITA’NEMICO … PARADIGMA OSTILITA’

PREDA … “ SFRUTTAMENTOPREDA … “ SFRUTTAMENTO

DIVERSO … “ ARROGANZA – DIVERSO … “ ARROGANZA – DISGUSTODISGUSTO

SIMILE … “ COLLABORAZIONESIMILE … “ COLLABORAZIONE

OGNI PARADIGMA ATTIVA UN SISTEMA OGNI PARADIGMA ATTIVA UN SISTEMA EMOZIONALEEMOZIONALE

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NELLA RELAZIONE E’ NELLA RELAZIONE E’ IMPORTANTE RICONOSCERE E IMPORTANTE RICONOSCERE E

RISPETTARE:RISPETTARE:

► SISTEMI EMOZIONALI ATTIVATI A PARTENZASISTEMI EMOZIONALI ATTIVATI A PARTENZA DALLADALLA POSIZIONE RELAZIONALEPOSIZIONE RELAZIONALE

NEMICO …NEMICO … PARADIGMA OSTILITA’ = PARADIGMA OSTILITA’ = PAURAPAURA

PREDA …PREDA … “ “ SFRUTTAMENTO = SFRUTTAMENTO = SFRUTTAMENTOSFRUTTAMENTO

DIVERSO …DIVERSO … “ “ ARROGANZA – DISGUSTO = ARROGANZA – DISGUSTO = RABBIA- RABBIA-

RIFIUTORIFIUTO

SIMILE … “SIMILE … “ COLLABORAZIONE= COLLABORAZIONE= ACCETTAZIONE ACCETTAZIONE - - CONDIVISIONE CONDIVISIONE

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IL PARADIGMA NON E’ STABILE: IL PARADIGMA NON E’ STABILE: COME POSSIAMO CAMBIARE IL COME POSSIAMO CAMBIARE IL

PARADIGMA?PARADIGMA?

1.1. IMPARANDO A RICONOSCERE E IMPARANDO A RICONOSCERE E RISOLVERE I PROBLEMIRISOLVERE I PROBLEMI

2.2. EVITANDO ‘ DI GETTARE FANGO ’ EVITANDO ‘ DI GETTARE FANGO ’ NELLA RELAZIONENELLA RELAZIONE

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IL SUCCESSO DELLE MIE RELAZIONI IL SUCCESSO DELLE MIE RELAZIONI DIPENDE DALLA MIA ABILITA’ DI:DIPENDE DALLA MIA ABILITA’ DI:

IMPOSTARE BENE IL RAPPORTO

COMPRENDERE LA DINAMICA

RICONOSCERE GLI EPISODI(AD OGNI SITUAZIONE LA SUA SOLUZIONE)

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NELLA RELAZIONE E’ NELLA RELAZIONE E’ IMPORTANTE RICONOSCERE E IMPORTANTE RICONOSCERE E

RISPETTARE:RISPETTARE:

► L’IMPOSTAZIONE DEL RAPPORTO:L’IMPOSTAZIONE DEL RAPPORTO:

Rapporto di uguaglianzaRapporto di uguaglianza

Rapporto di complementarietàRapporto di complementarietà Rapporto di inferioritàRapporto di inferiorità Rapporto di superioritàRapporto di superiorità

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COMPLEMENTARIETA’UGUAGLIANZA

SUPERIORITA’

INFERIORITA’

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E IN UN GRUPPO?E IN UN GRUPPO?

► QUALE IMPOSTAZIONE?QUALE IMPOSTAZIONE?

In un gruppo le relazioni non possono essere In un gruppo le relazioni non possono essere diadiche ma solo ma solo sistemichesistemiche

E questo complica il quadro!E questo complica il quadro!

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AGGRAVANTE!AGGRAVANTE!

► NEGLI ULTINI DIECI ANNI E’ IN ATTO UNA PROFONDA NEGLI ULTINI DIECI ANNI E’ IN ATTO UNA PROFONDA TRASFORMAZIONE DELLE PROFESSIONI SANITARIE TRASFORMAZIONE DELLE PROFESSIONI SANITARIE (diversa percezione del sé professionale) …(diversa percezione del sé professionale) …

► NEI SERVIZI IL MODELLO TRADIZIONALE NON REGGE NEI SERVIZI IL MODELLO TRADIZIONALE NON REGGE E NON ESISTE ANCORA UN MODELLO SOSTITUTIVOE NON ESISTE ANCORA UN MODELLO SOSTITUTIVO

QUINDIQUINDI

PER ESSERE EFFICACE LA COMUNICAZIONE PER ESSERE EFFICACE LA COMUNICAZIONE PROFESSIONALE DEVE AVERE CHIARE LE PREMESSE PROFESSIONALE DEVE AVERE CHIARE LE PREMESSE

SULE QUALI SI BASASULE QUALI SI BASA

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INOLTRE …INOLTRE …

► L’AVVENTO DEL MODELLO ‘QUALITA’ L’AVVENTO DEL MODELLO ‘QUALITA’ TOTALE ’TOTALE ’

► L’ADOZIONE DEL E.B.ML’ADOZIONE DEL E.B.M► LA FORMAZIONE PERMANENTELA FORMAZIONE PERMANENTE

IMPONGONO L’ADOZIONE IMPONGONO L’ADOZIONE

DI MODELLI DI CURA TESIDI MODELLI DI CURA TESI

AL RISULTATOAL RISULTATO

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RIASSUMENDO ALLORA RIASSUMENDO ALLORA POSSIAMO AFFERMARE CHE:POSSIAMO AFFERMARE CHE:

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NELLE RELAZIONI E ANCOR PIU’ NELLE RELAZIONI E ANCOR PIU’ NELLE RELAZIONI NELLE RELAZIONI PROFESSIONALI E’ PROFESSIONALI E’

IMPORTANTE SAPERE CHE:IMPORTANTE SAPERE CHE:► I PROBLEMI SONO FISIOLOGICI … I PROBLEMI SONO FISIOLOGICI … ►E’ IMPORTANTE OGGETTIVARE I E’ IMPORTANTE OGGETTIVARE I

PROBLEMI …PROBLEMI …►E’ IMPORTANTE CONOSCERE LE E’ IMPORTANTE CONOSCERE LE

DINAMICHE TRA I GRUPPI …DINAMICHE TRA I GRUPPI …

E inoltre:E inoltre:

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NELLA RELAZIONE E’ IMPORTANTE NELLA RELAZIONE E’ IMPORTANTE RICONOSCERE E RISPETTARE:RICONOSCERE E RISPETTARE:

► LA POSIZIONE RELAZIONALE (mettere l’altro LA POSIZIONE RELAZIONALE (mettere l’altro in un posto preciso)in un posto preciso)

► L’ IMPOSTAZIONE DEL RAPPORTOL’ IMPOSTAZIONE DEL RAPPORTO► I I PRINCIPI FUNZIONALIPRINCIPI FUNZIONALI DEL GRUPPO… DEL GRUPPO…

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NELLA RELAZIONE E’ NELLA RELAZIONE E’ IMPORTANTE RICONOSCERE E IMPORTANTE RICONOSCERE E

RISPETTARE:RISPETTARE:

► I PRINCIPI DI FUNZIONALITA’ DEL GRUPPO:I PRINCIPI DI FUNZIONALITA’ DEL GRUPPO:

Appartenenza (escluso vs. incluso)Appartenenza (escluso vs. incluso) Compensazione (debito vs. credito)Compensazione (debito vs. credito) Ordine (caos, confusione)Ordine (caos, confusione)

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IL RUOLO PROFESSIONALE ALL’INTERNO IL RUOLO PROFESSIONALE ALL’INTERNO DELLO SCENARIO LAVORATIVO:DELLO SCENARIO LAVORATIVO:

► QUANTO DETTO IN MERITO ALLA PERCEZIONE QUANTO DETTO IN MERITO ALLA PERCEZIONE DELL’ALTRO + L’IMPOSTAZIONE DEL RAPPORTO + DELL’ALTRO + L’IMPOSTAZIONE DEL RAPPORTO + FUNZIONALITA’ DEL GRUPPO SI UNISCONO A:FUNZIONALITA’ DEL GRUPPO SI UNISCONO A:

1. L’ IDENTITA’ DI SE’ IN RELAZIONE ALL’ALTRO1. L’ IDENTITA’ DI SE’ IN RELAZIONE ALL’ALTRO ((CHI SONO IO PER LUI? ) = RUOLOCHI SONO IO PER LUI? ) = RUOLO

2. LA FINALITA’ DELLA RELAZIONE ALL’INTERNO DEL 2. LA FINALITA’ DELLA RELAZIONE ALL’INTERNO DEL PROCESSOPROCESSO

3. ALLE COMPETENZE SPECIFICHE3. ALLE COMPETENZE SPECIFICHE4. AL PARADIGMA PROFESSIONALE ALL’INTERNO DEL 4. AL PARADIGMA PROFESSIONALE ALL’INTERNO DEL

QUALE SI AGISCEQUALE SI AGISCE

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COMPARAZIONE DEI RUOLICOMPARAZIONE DEI RUOLI

► IL MEDICOIL MEDICO

RUOLORUOLO

FINALITA’FINALITA’

COMPETENZECOMPETENZE

PARADIGMAPARADIGMA

► L’INFERMIEREL’INFERMIERE

RUOLORUOLO

FINALITA’FINALITA’

COMPETENZECOMPETENZE

PARADIGMAPARADIGMA

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COMPARAZIONE DEI RUOLICOMPARAZIONE DEI RUOLI( ESISTONO SEMPRE PIU ’ RUOLI)( ESISTONO SEMPRE PIU ’ RUOLI)

► IL MEDICOIL MEDICORUOLO: coordinamentoRUOLO: coordinamento direzione delle curedirezione delle cure curacuraFINALITA’: aiutare a vivere FINALITA’: aiutare a vivere

meglio- curare il disagio- meglio- curare il disagio- assicurare la qualità delle assicurare la qualità delle curecure

COMPETENZE: clinica, COMPETENZE: clinica, umanistica- relazionale, umanistica- relazionale, autocriticaautocritica

PARADIGMA: bio – medicoPARADIGMA: bio – medico sistemicosistemico

► L’INFERMIEREL’INFERMIERERUOLO: RUOLO: responsabilità responsabilità

dell’assistenza, cooperazione al dell’assistenza, cooperazione al programma di cureprogramma di cure

FINALITA’: assistere, FINALITA’: assistere, riabilitare, prendersi cura, riabilitare, prendersi cura, promuovere l’autonomia e promuovere l’autonomia e la qualità della vitala qualità della vita

COMPETENZE: clinica, COMPETENZE: clinica, tecnica, relazionale, tecnica, relazionale, educativa, autocriticaeducativa, autocritica

PARADIGMA: assistenziale, PARADIGMA: assistenziale, sistemicosistemico

olistico olistico

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NELLA COMUNICAZIONE NELLA COMUNICAZIONE PROFESSIONALEPROFESSIONALE

PARADIGMA COLLABORATIVOPARADIGMA COLLABORATIVO

RUOLI PROFESSIONALIRUOLI PROFESSIONALI

PERCEZIONEPERCEZIONE

ORIENTAMENTO AL RISULTATOORIENTAMENTO AL RISULTATO

ABILITA’ PROBLEM SOLVINGABILITA’ PROBLEM SOLVING

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3838

LA RELAZIONE TERAPEUTICA E’ UNA LA RELAZIONE TERAPEUTICA E’ UNA RELAZIONE RELAZIONE

PERSONALE PERSONALE

FONDATA SULLA FIDUCIAFONDATA SULLA FIDUCIA

FONDATA SULLA PRESA IN CARICOFONDATA SULLA PRESA IN CARICO

della persona ( e del suo gruppo di della persona ( e del suo gruppo di appartenenza)appartenenza)

Quindi conciliare le aspettative istituzionali e Quindi conciliare le aspettative istituzionali e quelle personali sembra essere il grande quelle personali sembra essere il grande

problemaproblema

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COSA VUOLE IL DESTINATARIO?COSA VUOLE IL DESTINATARIO?

► CHE TUTTE LE FASI DEL PROCESSO CHE TUTTE LE FASI DEL PROCESSO CURATIVO SIANO ESPLETATE AL MEGLIOCURATIVO SIANO ESPLETATE AL MEGLIO

► CHE IL RISULTATO SIA ‘IL MIGLIORE TRA I CHE IL RISULTATO SIA ‘IL MIGLIORE TRA I RISULTATI POSSIBILI ’RISULTATI POSSIBILI ’

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SE IL DESTINATARIO E’ AL CENTROSE IL DESTINATARIO E’ AL CENTRO

► IL RISULTATO E’ IN SUA FUNZIONEIL RISULTATO E’ IN SUA FUNZIONE► LA SUA SODISFAZIONE E’ IMPORTANTELA SUA SODISFAZIONE E’ IMPORTANTE► IL SUO PARERE CONDIZIONA LE POLITICHE IL SUO PARERE CONDIZIONA LE POLITICHE

SANITARIE DELL’ORGANIZZAZIONESANITARIE DELL’ORGANIZZAZIONE

AL PAZIENTE NON INTERESSA CHI HA AL PAZIENTE NON INTERESSA CHI HA SBAGLIATO O DOVE NON HA FUNZIONATO… SBAGLIATO O DOVE NON HA FUNZIONATO… E’ L’INTERA STRUTTURA CHE VIENE VISTA E’ L’INTERA STRUTTURA CHE VIENE VISTA RESPONSABILERESPONSABILE

“ “ Non andare lì perché non sono bravi!’Non andare lì perché non sono bravi!’

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LA RELAZIONE MULTIDISCIPLINARE LA RELAZIONE MULTIDISCIPLINARE RICHIEDE QUINDI:RICHIEDE QUINDI:

► CAUTELA NELL’INTERVENIRECAUTELA NELL’INTERVENIRE

‘‘quale effetto produce?’quale effetto produce?’► RISPETTO PER L’ALTRUI OPERATORISPETTO PER L’ALTRUI OPERATO

‘ ‘ quale stima ho dell’altro?’quale stima ho dell’altro?’► CONOSCENZA DELL’ ALTRUI OPERATOCONOSCENZA DELL’ ALTRUI OPERATO

‘ ‘ quale modello usa?’quale modello usa?’

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In sanità allora è necessario:In sanità allora è necessario:

- centralizzare e valorizzare la relazione - centralizzare e valorizzare la relazione terapeuticaterapeutica

- essere responsabili della presa in carico- essere responsabili della presa in carico

- gestire bene i modelli professionali- gestire bene i modelli professionali