7
Paul Harris and Richard Crozier, The Music Teacher’s Companion, ABRSM Traduzione e Adattamento Prof Sandra Fortuna Capitolo 11 (pp. 7178) Apprendimento Integrato

Capitolo 11 Harris

Embed Size (px)

DESCRIPTION

harris

Citation preview

  • Paul Harris and Richard Crozier, The Music Teachers Companion, ABRSM

    Traduzione e Adattamento Prof Sandra Fortuna

    Capitolo 11 (pp. 71-78)

    Apprendimento Integrato

  • Paul Harris and Richard Crozier, The Music Teachers Companion, ABRSM

    Traduzione e Adattamento Prof Sandra Fortuna pag. 2

    Apprendimento integrato Prendendo come oggetto di esame una serie di proprie lezioni, si registri con accuratezza il tempo dedicato al lavoro sui brani e sugli studi e quello riservato ad altri aspetti (orecchio, lettura a prima vista, improvvisazione, memoria, ecc.) Dallanalisi dei dati raccolti si dedurr quasi certamente che la maggior parte del tempo dedicata allapprendimento dei brani e della tecnica strumentale. Le ragioni sono ovvie e comprensibili: la pratica musicale rappresenta ci che maggiormente i giovani esecutori preferiscono imparare, senza contare che la valutazione agli esami di merito soprattutto legata alla riuscita tecnica dellesecuzione. In alcuni casi gli gli insegnanti invece di pianificare il programma di ogni lezione, trovano pi semplice far riferimento a ci che gli studenti hanno (o dovrebbero aver) preparato. In questo modo linsegnamento rischia di ridursi a poco pi che unattivit di correzione di errori, con un impatto negativo sul progresso nello studio, dove una serie di importanti aree vengono trascurate. Altro effetto collaterale, non trascurabile, di questo approccio dato dallo scarso livello di autonomia che viene trasmesso allo studente. Attraverso linsegnamento della lettura a prima vista, delle abilit uditive, delle scale e di altre attivit correlate invece possibile aiutare il giovane musicista a sviluppare capacit tecniche (nel senso pi ampio del termine), abilit musicali e infine, e fornire una adeguata fiducia nelle proprie capacit. Molti insegnanti fanno fatica ad ammettere che il lavoro sulle scale, limprovvisazione, la lettura a prima vista, impegnano solo gli ultimi cinque o dieci minuti di una lezione e che spesso i pochi preziosi minuti di preparazione alleducazione dellorecchio sono relegati a poche lezioni subito prima di un esame (Nel Regno Unito lesame di strumento accompagnato da un esame di aural training). Uno stato di cose chiaramente poco efficace in vista vista dei risultati da raggiungere. La soluzione SArebbe opportuno trovare un metodo per introdurre in maniera regolare la lettura a prima vista, gli esercizi uditivi, le scale e altri strumenti per sviluppare le abilit musicali, rendendo la loro presenza interessante, rilevante e stimolante. Dato il poco tempo disponibile un approccio integrato sembrerebbe essere la soluzione pi adeguata, attraverso la presentazione coordinata di esercizi uditivi con I brani, le scale con lettura a prima vista, gli esercizi uditivi con scale e cos via. Il bagaglio tecnico-musicale pu essere insegnato e appreso in modo pi efficiente se proposto come un processo unico e integrato. Lobiettivo fare in modo che ogni lezione sia parte di un processo organico. In questo caso linsegnante che organizza il lavoro, propositivo pi che reattivo favorendo il pi possibile linterazione tra insegnante e allievo: sono questi gli scopi dellapprendimento integrato. Poich ogni allievo ha una propria individualit, il metodo adottato sar allo stesso modo flessibile e vario, tenendo quindi in conto che ci che pu funzionare per uno studente potrebbe non funzionare per un altro. Lenfasi data ad ogni singolo argomento e la distribuzione, anche in termini di percentuale di tempo, dedicato ai vari aspetti della lezione, pu cambiare da allievo e allievo. Quella che segue una lista di spunti di riflessione da valutare come elementi da sperimentare e rielaborare in un metodo personale. Uno dei grandi vantaggi di questo stile di insegnamento che non

  • Paul Harris and Richard Crozier, The Music Teachers Companion, ABRSM

    Traduzione e Adattamento Prof Sandra Fortuna pag. 3

    si pu mai essere sicuri di che tipo di percorso prender la lezione. La lezione diventer un viaggio di scoperta piuttosto che un percorso in un territorio familiare. Porre domande e trasferire gran parte della soluzione dei problemi centrale in questo tipo di approccio, anche se le reazioni da parte degli studenti possono essere molto diverse; alcuni allievi troveranno che rispondere continuamente a domande sar stimolante e facile da gestire, mentre altri saranno impacciati. importante incoraggiare e aspettare pazientemente le loro risposte, non mettere fretta, in modo da consentire alla loro fiducia di svilupparsi naturalmente. Un esempio di lezione di apprendimento integrato Questo paragrafo contiene due esempi di lezione: il primo combina linsegnamento simultaneo con un insegnamento pi convenzionale, laltro un insegnamento simultaneo pi avanzato ed centrato interamente sullo sviluppo delle capacit musicali. Esempio di lezione 1-Pianoforte Lallievo sta studiando la scala maggiore di do e la prima sezione di un allegretto, il punto centrale della lezione sar

    Sviluppare il senso e il significato di do maggiore Migliorare lesecuzione della scala di do maggiore. Usare la musica appresa come punto di partenza per improvvisazioni, attivit uditive e altri

    lavori per lo sviluppo musicale. Migliorare la prima parte del brano. 1. Si inizi con il chiedere allallievo di studiare la scala di do maggiore: ha un colore, ha caratteri distintivi? 2. Si chieda allallievo di leggere le note della scala ascendente e discendente. Il suono era

    uniforme? Le dita erano controllate bene? La durata era uniforme? 3. La scala dovrebbe essere suonata diverse volte, ogni volta con obiettivi diversi, per esempio: variare le dinamiche, larticolazione, utilizzare differenti ritmi e raggruppamenti, o varie combinazioni di essi. 4. Si scelga una melodia molto nota e proporre unesecuzione ad orecchio in Do maggiore. 5. Linsegnante esegua improvvisando, un breve frammento in Do Magg., con la mano destra o con la sinistra, decidendo prima una forma (es. ABA). Descrivere questa forma ed eseguire il frammento una seconda volta. 6. Usando una frase dallimprovvisazione si avviino una serie di giochi uditivi: per esempio suonare una serie di frasi di due battute che lallievo deve ripetere. In un secondo momento lallievo invece di ripetere la frase dovrreplica con una frase di risposta. 7. Tornando al pezzo si inizi ad analizzare la parte della mano sinistra: dopo aver eseguito le prime otto battute, spiegare la forma armonica 8. Eseguire la parte sinistra a memoria e discutere la forma dinamica e la sua relazione con la forma armonica che cambia. 9. Chiedere allallievo di cantare la melodia della parte destra, poi di cantare la parte destra mentre si esegue la parte sinistra. 10. Chiedere allallievo di suonare la parte destra e quindi di suonare la melodia iniziando da note diverse.

  • Paul Harris and Richard Crozier, The Music Teachers Companion, ABRSM

    Traduzione e Adattamento Prof Sandra Fortuna pag. 4

    11. Far suonare la prima sezione dellallegretto e poi discutere la qualit dellesecuzione: era a tempo, le frasi avevano una forma? Lo schema dinamico enfatizzava lo schema melodico? Cerano delle difficolt tecniche? Se si quali strategie si possono usare per migliorarle? 12. Esaminare la parte della mano sinistra della seconda sezione, discutere dellarmonia, analizzare le posizioni della mano. 13. Chiedere allallievo di leggere la musica a prima vista. Cerano errori? Metterli a fuoco cercando di eliminarne il maggior numero possibile. 14. Infine si passi alla preparazione del lavoro per la lezione successiva. Chiedere di preparare una improvvisazione o un brano in do maggiore, assegnare altro lavoro sulla scala e sullarpeggio di Do maggiore, oltre che la seconda met dellallegretto.

    Esempio di lezione n.2- Qualsiasi strumento Lobiettivo di questa lezione lo sviluppo delle abilit musicali sullo strumento Questa lezione richiede un minimo di preparazione preliminare. necessario selezionare un brano per la lettura a prima vista, avendo cura di scegliere una composizione in cui tonalit, scale e arpeggi siano familiari per lo studente. Potrebbe essere la tonalit del brano, canzone o studio che lalunno sta studiando. Naturalmente il pezzo prescelto per la lettura a prima vista dovrebbe essere tecnicamente adeguato alle capacit dellallievo. Si pu iniziare chiedendo agli studenti di identificare la tonalit del brano prescelto per poi accantonarlo nella prima parte della lezione. Una volta comprese le alterazioni in chiave e le note della tonalit, gli alunni devono suonare o eseguire con la voce la scala o larpeggio della tonalit. 1. Si pu proseguire questa attivit proponendo lavori su alcuni aspetti tecnici, come per esempio la debolezza del suono, limprecisione del ritmo o le difficolt di diteggiatura; gli alunni dovrebbero essere incoraggiati ad ascoltare con concentrazione la propria esecuzione, cos che, con la guida dellinsegnante, essi stessi possano individuare adeguati esercizi di recupero. Limportanza di rendere lo studente padrone e consapevole del proprio lavoro essenziale e il risultato va perseguito incoraggiando costantemente il suo senso critico. 2. Si passi quindi a qualche esercizio di imitazione: usando la stessa tonalit linsegnante canti o suoni una breve e semplice frase melodica e chieda agli studenti di ricantarla o risuonarla sullo strumento. 3. Dopo aver riprodotto ritmo e altezze (le principali attivit di molti esami di aural

    test), si pu chiedere agli studenti di imitare, nel miglior modo possibile, il suono, i livelli dinamici, lintonazione (dove serve) e altri aspetti musicali (ad esempio la struttura del brano o una chiara articolazione delle frasi). 4. bene scegliere frasi molto semplici per lattivit di imitazione: rieseguire con lo strumento pi difficile che ricantare, ma dovrebbe essere possibile riscontrare che, nel corso del tempo questoesercizio porti ad un miglioramento della percezione uditiva degli studenti. 5. In un corso di strumento piuttosto che suonare preferibile chiedere agli alunni di ricantare le frasi (attivit simile allaural test dellABRSM dei primi livelli). Le possibilit sono molteplici: ad esempio lo stesso insegnante pu cantare le frasi.

  • Paul Harris and Richard Crozier, The Music Teachers Companion, ABRSM

    Traduzione e Adattamento Prof Sandra Fortuna pag. 5

    possibile usare pi esercizi uditivi se lo si ritiene necessario, sempre cercando di favorire la pratica e collegando tutto con la tonalit studiata quel giorno. 6. A questo punto si pu passare allimprovvisazione. Sempre nella stessa tonalit, si pu usare come idea di apertura una delle frasi utilizzate per limitazione o una frase estrapolata dal brano per la lettura a prima vista. opportuno stabilire in anticipo con gli studenti quali parametri usare. Unesplorazione casuale, che potrebbe aver luogo, forse non appropriata in questo caso. 7. Linsegnante deve decidere come lo studente pu usare o sviluppare il materiale, ad esempio quale struttura complessiva realizzare (AB o ABA per esempio) o quanto lunga debba essere limprovvisazione. 8. Dopo che i ragazzi avranno suonato la loro improvvisazione, importante discutere e confrontarsi con loro sul risultato dellesecuzione. Qualera il tempo e il metro? Come stato usato il materiale? Quale livello dinamico stato impiegato? La struttura era chiara? E cos via 9. Alla fine si riprenda il pezzo per la lettura a prima vista. Ci sono molti modi per inserire questattivit in un processo di apprendimento integrato; si pu iniziare chiedendo agli alunni di dare una veloce occhiate a due battute -o al massimo alla frase iniziale, per pochi secondi. Dopo questa prima occhiata lo spartito viene chiuso e vengono poste alcune domande allo studente: 10. Qualera il tempo in chiave? Puoi riprodurre il ritmo con il battito delle mani? Puoi

    cantare la linea melodica? Qualera lindicazione di tempo e il livello dinamico? Cerano altri segni di espressione?Puoi suonare qualcuno di questi ultimi? 11. A questo punto lo spartito viene nuovamente sottoposto a un breve sguardo, con il proposito di scoprire gli schemi che si ripetono e i pattern di scale e arpeggi. Anche dopo questa fase chiudere lo spartito e porre domande appropriate allallievo. Se il tempo lo permette si pu ripetere questa procedura concentrandoti sulle modulazioni, sulle difficolt tecniche o ritmiche, sulle strutture, sulle forme musicali, sullatmosfera generale e cos via.In questo modo e in un tempo relativamente breve, viene stimolata e sviluppata una delle capacit pi importanti: la consapevolezza musicale.

    12. Al termine lo studente dovr realizzare una vera e propria esecuzione; quindi, una volta rimossa la partitura gli verranno poste altre domande: Era accurata? Cerano errori? Era unesecuzione musicale? Erano stati rispettati tutti i segni di espressione osservati precedentemente? 13. A questo punto lo studente eseguir il brano una seconda volta. Se c ancora tempo gli si pu chiedere anche di provare a suonarlo di nuovo a memoria. Durante il lavoro sullapprendimento simultaneo, importante curare, con ripetuti incoraggiamenti, il miglioramento del senso di sicurezza degli allievi. Non il caso di desistere se le modalit sembrano non funzionare per un allievo in particolare. Occorre provare a riorganizzare le attivit e progettarne di nuove. Una volta che si iniziato a sviluppare un personale approccio con lapprendimento integrato, si scoprono infiniti modi per trovare connessioni e rinvii da unattivit allaltra. Si tratta quindi di un metodo di insegnamento che si sviluppa organicamente e nutre limmaginazione sia dellinsegnante che dellalunno.

    Fare collegamenti Lapprendimento integrato pu essere usato fin dalle primissime fasi di insegnamento. Durante le prime cruciali lezioni molti insegnanti si basano su un percorso articolato in tre fasi: 1. Lallievo osserva e decodifica la notazione

  • Paul Harris and Richard Crozier, The Music Teachers Companion, ABRSM

    Traduzione e Adattamento Prof Sandra Fortuna pag. 6

    2. Linsegnante descrive lazione fisica corrispondente; 3. Viene prodotto il suono. Sfortunatamente molti insegnanti, e cos gli alunni, tendono a considerare questi passaggi interdipendenti, come se l'uno portasse al successivo. In realt queste fasi dovrebbero essere collegate simultaneamente. Insegnando: NotazioneGestoSuono Gli alunni rischiano di diventare dipendenti dalla notazione e quasi certamente, non avranno consapevolezza del risultato musicale finch non avranno suonato sullo strumento. Sar in primo luogo il forte impulso interno per la notazione a causare una reazione fisica (ossia il gesto, una diteggiatura o qualsiasi altra cosa), sullo strumento, e non il suono. Man mano che la confidenza nellinsegnamento integrato cresce importante pensare a differenti modi per connettere questi elementi; forse pi importante che la notazione musicale conduca allimmaginazione musicale di come la musica suoner senza dover necessariamente eseguire prima unazione fisica. NotazioneSuonoGesto Il canto al centro di questa tecnica e i giovani allievi dovrebbero, come regola di base, essere incoraggiati a cantare prima di suonare. anche possibile considerare altri tipi di attivit musicale, come la composizione e limprovvisazione che alterano lordine degli elementi, come per esempio: SuonoGestoNotazione

    Lapprendimento integrato per i principianti Lo stile dellapprendimento simultaneo pu essere di grande efficacia con i principianti e una volta che questi principi saranno acquisiti si scopriranno uninfinita variet di strategie da impiegare. A un principiante che suona uno strumento a fiato potrebbe essere insegnato il riconoscimento di tre differenti note e il valore di semibreve durante la prima lezione. Nella seconda lezione si potrebbe chiedere allallievo di cantare note di quattro tempi (semibreve) mentre scandiscono con le mani la pulsazione. Dopo si potrebbe chiedere di suonare le loro tre note, con una durata di quattro tempi ciascuna, (niente musica in questa fase). Si discute sulla qualit del suono: Era regolare? Il conteggio stato accurato? Quindi si provi a suonare le note in un ordine differente.Se si sta lavorando con un gruppo di allievi si pu chiedere agli altri di ripetere le note nel nuovo ordine.

  • Paul Harris and Richard Crozier, The Music Teachers Companion, ABRSM

    Traduzione e Adattamento Prof Sandra Fortuna pag. 7

    Dopo questo esercizio preliminare si dispongano gli allievi in modo che non possano vedere linsegnante, la quale suona una serie di pattern con le tre note (variando ogni volta lordine e includendo la ripetizione di alcune note). Gli alunni, individualmente o in gruppo ,le ripeteranno. Ora fai che i tuoi alunni scrivano (compongano) dei loro pattern con le tre note. Si chieda agli studenti di cantare i pattern prima di suonarli. Ora si pu passare ad eseguire il lavoro che essi hanno preparato e introdurre nuovo materiale, ricordando sempre di cantare le melodie e scandire il ritmo prima di suonare. Ricordarsi di porre continuamente domande agli alunni per avere conferme che non vi siano dubbi nel loro apprendimento o malintesi nel cogliere il nuovo materiale. Questa lezione avr integrato insieme il lavoro sulla tecnica, sulla notazione e lettura, sulleducazione dellorecchio, del ritmo, sullimprovvisazione e sulla composizione. Si dovrebbe facilmente riempire lo spazio di una prima lezione - infatti quanto sopra esposto fornisce probabilmente materiale sufficiente per due lezioni- e si dovrebbe scoprire che una volta che si inizia ad usare un approccio pi flessibile le lezioni si sviluppano in ogni sorta di interessanti ed inaspettate direzioni. Se si immagina una scala progressiva degli stili di insegnamento, a una estremit c il pi rigoroso e tecnico modello di insegnamento del Conservatorio allaltro estremo della scala c lo stile maggiormente globale, quello su cui su cui centrato lapprendimento simultaneo. Per ogni alunno sar necessario adeguare linsegnamento a un diverso livello della gamma; ma adottando questa flessibilit e scoprendo cosa meglio per ogni singolo allievo, ci si render conto che linsegnamento diventer molto pi soddisfacente. Utilizzare questo metodo richiede una certa dose di coraggio. Richiede tempo tempo altrimenti speso per correggere le note sbagliate del brano o ricordare agli allievi che cera un crescendo qua o l. Ma il grande vantaggio che una volta che si iniziato a costruire, rafforzare e stimolare lattuale abilit musicale degli alunni non dovrebbe essere pi necessario fare tanto spesso osservazioni di questo genere. Gli allievi inizieranno a sviluppare labilit di imparare da soli, a notare di pi, ad accrescere la loro consapevolezza musicale. Questo approccio allinsegnamento probabilmente solo un piccolo step rispetto a ci che molti insegnanti ricchi di immaginazione farebbero comunque, ma una volta aderito a questo modo di lavorare si dovrebbe riscontrare un notevole miglioramento nello studio. Gli alunni inizieranno ad essere pi autosufficienti e tu avrai pi tempo per insegnare loro la musica.