46
Ufficio Studi www.po.camcom.it [email protected] Anna Marsden Dario Caserta Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato (febbraio 2010)

Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

  • Upload
    others

  • View
    2

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Ufficio Studiwww.po.camcom.it

[email protected]

Anna Marsden Dario Caserta

Storie e progetti imprenditoriali dei

cinesi di Prato

(febbraio 2010)

Page 2: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Indice

Introduzione ............................................................................................................... 1

Gli imprenditori intervistati e le loro aziende.................................................................. 6

Percorsi migratori e professionali degli imprenditori ......................................................10

Famiglia, reti comunitarie e sistema imprenditoriale .....................................................16

Processi di trasformazione e nuove dinamiche di interazione con la società locale ..........25

Problemi, difficoltà e richiesta di servizi esistente .........................................................29

Aspirazioni e incertezze per il futuro ............................................................................35

Conclusioni ................................................................................................................40

Riferimenti bibliografici ...............................................................................................43

Il questionario di indagine...........................................................................................45

Page 3: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Prefazione

Nasce dalla voglia di conoscere meglio e di cercare punti di contatto con la comunità economica cinese questo Rapporto elaborato dalla Camera di Commercio di Prato che ci offre uno spaccato per alcuni aspetti inedito della vita degli imprenditori cinesi sul nostro territorio. Quindi vorrei innanzitutto ringraziare i 75 imprenditori che hanno dedicato un po' del loro tempo per la compilazione del questionario e che hanno scelto di condividere con noi alcuni aspetti della propria storia personale. Questo è sicuramente uno dei più incoraggianti segnali di apertura, che nasce dalla voglia di collaborare e di farsi conoscere. Ed è anche positivo che queste persone abbiano risposto ad un invito della Camera di Commercio, un ente che per loro rappresenta la “burocrazia” tante volte incomprensibile o troppo complicata, come raccontano nel rapporto. Quello che emerge da questo rapporto, che analizza molti aspetti della vita e delle aspettative dei migranti cinesi, è innanzitutto la visione di Prato come di un luogo favorevole all’imprenditoria. E in effetti il distretto è stato per anni una fabbrica di imprenditori, di persone che, grazie al proprio dinamismo e alla voglia di rischiare, sono riusciti a mettersi in proprio partendo con attività molto piccole che poi sono cresciute in alcuni casi fino a diventare leader nel proprio segmento di mercato. E’ questa dinamicità che ha portato qui gli imprenditori cinesi, quella stessa vitalità economica che ha attratto nei decenni precedenti tante persone da altre zone d’Italia. Nelle interviste molti di loro raccontano di essere arrivati a Prato dopo aver fatto tappa in altre città italiane o europee lavorando come dipendenti di altri imprenditori cinesi; ma di aver scelto Prato come il luogo ideale per aprire la propria attività. Un sogno che molti sono riusciti a realizzare nel giro di 2 anni dall’arrivo nella nostra città; è anche vero che l’aiuto delle reti familiari e in ogni caso di una rete di amici è stato determinante per molti di questi imprenditori per poter aprire la propria attività, ma questo rapporto si va allentando con il passare degli anni e con il prolungamento della permanenza sul territorio. Chi è qui da più tempo ha rapporti con le banche, con i professionisti locali, con altri imprenditori: tesse insomma una rete di rapporti che poi lo agevoleranno nello sviluppo della propria attività. E anche l’impresa non viene mai vissuta come un punto d’arrivo, ma come il punto di partenza: si continua a pensare di aprire nuove imprese, magari in nuovi settori, magari in altre città d’Italia. Più complicate sono invece le scelte di vita: molti degli imprenditori non hanno chiaro il proprio futuro, non sanno se resteranno a Prato, non sanno se torneranno in Cina. E’ questa incertezza a creare un ulteriore ostacolo all’integrazione sul territorio, a mio avviso; questo sentirsi sempre “di passaggio” che ostacola la creazione di rapporti più stabili con la città. Spero che questo lavoro, che mettiamo a disposizione della città, rappresenti un interessante spunto di riflessione per chi è chiamato, come noi, a giocare in questi mesi la delicata partita dell’integrazione tra la nostra comunità e quella cinese.

Carlo Longo

Page 4: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Introduzione

1

Introduzione

L’imprenditoria cinese continua ad assumere un ruolo sempre più rilevante nell’economia distrettuale, non solo nel tradizionale settore delle confezioni ma anche nel commercio e in altri settori di attività.

I dati provvisori del 2009, aggiornati alla fine del mese di settembre, registrano nei primi nove mesi dell’anno un tasso di crescita delle imprese cinesi del +1,52%, che compensa ampiamente il tasso di crescita negativo registrato tra le imprese italiane in quasi tutti i

comparti, ed, in par-ticolare, nel mani-fatturiero1.

Ben il 40% delle iscrizioni registrate nel corso dell’anno si devono all’iniziativa dei cittadini di ori-gine cinese, che ge-stiscono attualmente il 15% del totale delle aziende attive in provincia ed oltre il 40% di quelle operanti nel mani-fatturiero.

La presenza delle aziende cinesi conti-nua a crescere so-prattutto nelle con-

fezioni, nel tessile, nel commercio e nella ristorazione, dove maggiore è la loro incidenza sul totale delle aziende attive in provincia. Prosegue, sebbene moderatamente, anche la crescita nei servizi e si rafforza lo sviluppo nelle costruzioni, che restano un settore asso-lutamente marginale ma il cui sviluppo evidenzia l’interesse degli imprenditori cinesi a sperimentare anche nuove attività.

L’aumento del numero di imprese è determinato principalmente dal moltiplicarsi delle ditte individuali ma prosegue anche la crescita delle società di capitale, che si concentrano principalmente nelle confezioni e nel commercio.

1 Il tasso di crescita totale delle imprese della provincia nei primi nove mesi dell’anno è del +1,20% ma è del –0,51% tra le imprese italiane, che mostrano un modesto incremento soltanto nei servizi (+0,12%), simile a quello rilevato tra le imprese cinesi (+0,13%). Nel manifatturiero il tasso di crescita delle imprese italiane è del –1,77% (contro il +4,15% delle imprese cinesi), nelle costruzioni –0,53% (cinesi +0,11%), nel commercio e alberghi –0,23% (cinesi +0,87%), nell’agricoltura, silvicoltura e pesca 0,00% (cinesi +0,17%).

TABELLA 1PROVINCIA DI PRATO: Flussi di iscrizione e imprese attive a conduzionecinese per settore (Consistenza assoluta e quota % su totale - Settembre 2009)

V.A.% su tot.

AttiveV.A.

% su tot. Iscritte

Agricoltura Silvicoltura e Pesca 5 0,9 2 7,4Manifatturiero 3.519 41,9 810 82,5Industrie tessili 202 7,7 67 48,9Confezioni 3.123 81,8 700 97,5Costruzioni 21 0,4 6 1,8Commercio 607 9,0 146 25,1Grossisti e intermediari 371 10,8 97 31,4Dettaglio 230 8,5 48 20,8Alloggio e ristorazione 80 8,1 20 22,2Servizi 163 2,2 25 5,6Trasporti 7 1,0 1 3,6Attività informatiche 10 2,1 3 9,1Credito e assicurazioni 2 0,4 0 0,0Attivita' immobiliari 72 2,6 8 7,2Altre attività di servizi 25 2,5 7 12,1Imprese non classificate 0 0,0 9 9,6

TOTALE 4.395 15,1 1.018 40,0

Elaborazioni su dati INFOCAMERE (2009)

ATTIVE(30/09/2009)

ISCRITTE(gen.-sett. 2009)DESCRIZIONE

Page 5: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato

2

A distanza di quasi venti anni dall’avvio dell’imprenditoria cinese nel distretto, si conti-nuano a registrare una stragrande maggioranza di imprese di recente e recentissima co-stituzione, a causa sia dell’elevato numero di iscrizioni avvenute negli ultimi anni (1.041

nel 2007, 1.065 nel 2008 e 1.018 nei primi nove mesi del 2009) che dell’alto tasso di mortalità già da tempo rilevato tra queste imprese (Caserta, Marsden, 2003)2.

Oltre il 40% delle aziende cinesi attive in provincia sono state avviate tra il 2008 e il 2009 e più del 30% nel corso del precedente biennio. Numerose, tuttavia, cominciano ad es-sere (soprattutto nelle confezioni e nel tessile) an-che le imprese che possono vantare una discreta anzianità aziendale, che arriva, talvolta, a compren-dere fino ad oltre dieci anni di attività.

A gestire l’insieme di queste aziende sono oltre 4.700 imprenditori, prevalentemente di sesso ma-schile, ma con una partecipazione femminile che è, comunque, molto elevata (40,07%) e che è co-stantemente cresciuta nel corso degli anni interes-sando tutti i settori di attività, con una distribuzione non molto dissimile da quella rilevata tra i rappre-sentanti dell’altro sesso3.

2 L’esistenza di un alto tasso di mortalità tra le aziende a conduzione straniera e, in particolare, tra quelle a conduzione cinese, è stato rilevato sin dai primi anni 2000. In un’analisi compiuta sui dati del 2002 emergeva una vita media delle imprese cinesi di circa due anni e otto mesi (contro una media di poco più di quattro anni dell’insieme delle aziende straniere e di circa dodici anni e mezzo di quelle italiane) e delle 1.559 imprese cinesi operanti a quel tempo in provincia meno del 10% potevano vantare oltre cinque anni di attività. L’esistenza di un elevato tasso di mortalità ha continuato a caratterizzare il successivo sviluppo dell’imprenditoria cinese nell’area e ne costituisce tuttora una problematica caratteristica 3 Il manifatturiero costituisce il principale settore per entrambi i sessi, coinvolgendo il 78,8% degli uomini e il 75,2% delle donne. La distribuzione negli altri settori è pressocchè analoga, con differenze percentuali che oscillano intorno all’1%.

TABELLA 2PROVINCIA DI PRATO: Imprese a conduzione cinese per forma giuridica(Consistenza assoluta e composizione % - Settembre 2009)

FORMA GIURIDICA V.A. %

Ditte Individuali 3.865 87,9Società di persone 227 5,2Società di capitale 300 6,8Altre Forme 3 0,1

TOTALE 4.395 100,0

Elaborazioni su dati INFOCAMERE (2009)

Società di capitale

Confezioni43,3%

Tessili6,7%

Commercio32,0%

Immobiliari11,0%

Altro7,0%

TABELLA 3PROVINCIA DI PRATO: Imprese cinesiper anno iscrizione(Valori assoluti e distr.% - 30/09/2009)

ANNO ISCRIZIONE V.A. %

2009 943 21,52008 891 20,32007 737 16,82006 687 15,62001-2005 956 21,81996-2000 155 3,51991-1995 23 0,5Ante 1991 3 0,1

TOTALE 4.395 100,0

Elaborazioni su dati INFOCAMERE (2009)

Page 6: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Introduzione

3

La stragrande maggioranza di essi (70,13%) hanno tra i trenta e i cinquanta anni di età (con una maggiore concentrazione nella fascia più giovane per gli uomini e nella fascia più anziana per le donne), ma non mancano, tra entrambi i sessi, anche i giovanissimi e qual-che ultrasettantenne.

Il ruolo che questi im-prenditori hanno ormai assunto nell’economia distrettuale impone l’esigenza di approfon-dire le nostre cono-scenze su di essi, e le loro attività, e sollecita la necessità di sviluppare un crescente confronto con questa importante componente dell’imprenditoria locale, a partire, innanzitutto, dalla rilevazione dei problemi e delle richieste da essa provenienti, cui occorre fornire adeguate risposte.

E’ con tali scopi che è stata realizzata la presente ricerca, per la quale sono stati contattati numerosi imprenditori cinesi, raccogliendone storie, progetti e opinioni. Settantacinque di essi hanno accettato di compilare il questionario riportato in allegato, molti altri hanno ri-fiutato, spesso esprimendo, con manifestazioni di timore o sfiducia, il disagio con cui vi-vono il rapporto con la società locale o, più raramente, manifestando un’estrema incer-tezza sul futuro dell’impresa. In entrambi i casi gli incontri avuti sono stati occasione di conversazione, o di semplice osservazione, che hanno arricchito i contenuti della ricerca. Talvolta gli intervistati ci hanno raccontato qualcosa in più di sé, manifestando ad esempio l’orgoglio per il grande sviluppo di Wenzhou o esprimendo qualche commento sulla vita a Prato, altre volte hanno invece approfittato della somministrazione del questionario per chiederci semplicemente qualche informazione che non sapevano a chi chiedere, espri-mendo così le proprie difficoltà, o per annotarsi qualche parola sconosciuta di italiano, prendendo a riferimento il testo bilingue del questionario. In altri casi hanno motivato il rifiuto di rispondere con una profonda incertezza sulle possibilità di sopravvivenza della propria azienda nell’arco di un breve lasso di tempo4, evidenziando così la precarietà di esistenza di alcune di queste aziende.

Abbiamo scelto di contattare imprenditori operanti in tutti i principali settori in cui i cinesi sono attivi in provincia, ma senza rispecchiarne necessariamente l’esatta distribuzione esi-stente nell’universo di riferimento.

4 Alcuni degli imprenditori contattati hanno dichiarato che non sapevano se avrebbero chiuso l’attività nell’arco di poche settimane e ci hanno proposto di ripassare a distanza di un mese per rispondere al nostro questionario nel caso l’azienda fosse ancora operativa sul mercato.

TABELLA 4PROVINCIA DI PRATO: Imprenditori cinesi in imprese attiveper sesso e fascia di età (Valori assoluti e distribuzione % - 30/09/2009)

V.A. % V.A. % V.A. %

meno di 20 1 0,0 3 0,2 4 0,1da 20 a 29 441 15,5 321 16,8 762 16,0da 30 a 39 1.117 39,2 632 33,2 1.749 36,8da 40 a 49 875 30,7 712 37,4 1.587 33,4da 50 a 59 325 11,4 168 8,8 493 10,4da 60 a 69 66 2,3 55 2,9 121 2,570 e oltre 26 0,9 15 0,8 41 0,9

TOTALE 2.851 100,0 1.906 100,0 4.757 100,0

Elaborazioni su dati INFOCAMERE (2009)

Maschi Femmine TOTALE

Page 7: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato

4

Tale scelta è stata dettata dall’impostazione stessa della ricerca, focalizzata non sull’analisi dei diversi settori ma, piuttosto, più in generale, sul modo di operare di questi imprendi-tori e sul come le loro scelte si definiscano tra processi di localizzazione e globalizzazione.

Abbiamo, pertanto, focalizzato la nostra attenzione da un lato sul rapporto degli impren-ditori cinesi con la realtà locale, con i problemi, le difficoltà e i processi di cambiamento che al suo interno emergono, dall’altro sul rapporto con le reti comunitarie transnazionali cui essi appartengono e all’interno delle quali si definiscono le loro scelte.

L’importanza di tali reti è sempre stata fondamentale nella storia delle migrazioni cinesi e lo è diventata ancor più con il grande sviluppo della Cina e dei processi di globalizzazione. Processi che i cinesi della diaspora attuano con proprie modalità, muovendosi all’interno di uno spazio sovranazionale e definendo continuamente le proprie scelte nella complessità di un molteplice sistema di riferimento, determinato, appunto, dalla realtà territoriale in cui vivono, dal paese d’origine e dalle comunità transnazionali di cui fanno parte.

L’impossibilità di analizzare il singolo contesto locale come realtà isolata e a sé stante è stata sottolineata con forza da Pieke (2004). Nelle sue ricerche sulla diaspora fujianese in Europa, lo studioso evidenzia come la migrazione avvenga nel contesto di dense reti so-ciali (che veicolano non solo flussi di persone ma anche di informazioni, beni, soldi ed al-tre risorse) e costituisca per molti fujienesi parte di una carriera di mobilità sociale e spa-ziale che non inizia con la decisione di partire per concludersi con l’arrivo a una determi-nata destinazione. Essa resta, bensì, un processo aperto, si trasforma in un modo di vi-vere, in un nuovo atteggiamento cosmopolita, per cui la vita, il contesto sociale e le aspi-razioni del migrante non saranno mai più limitate a un solo posto, ed ogni località della diaspora deve essere considerata al tempo stesso come area di partenza, transito e desti-nazione. Sottolineando il ruolo emergente della Cina, Pieke analizza la diaspora fujianese come parte integrante di un più complesso processo di “globalizzazione cinese”, che coin-volge la Cina e i cinesi d’oltremare, crea molteplici spazi sociali transnazionali ed include una molteplicità di sviluppi, distinti ma, al tempo stesso, interconnessi tra loro.

La stretta interconnessione esistente tra processi di sviluppo in Cina e nelle comunità della diaspora è analizzata in riferimento all’area di Wenzhou da Bin Wu (2009). L’autore riper-corre lo sviluppo di Wenzhou nell’ultimo ventennio, evidenziando come il crescente nu-mero di emigrati in Cina e all’estero (principalmente in Europa e, in particolare, in Italia)5 e il fiorire delle loro attività imprenditoriali abbia creato vaste reti commerciali che hanno consentito il rapido sviluppo di Wenzhou, con un’economia sempre più orientata al com-mercio internazionale che ha favorito, a sua volta, lo sviluppo delle imprese wenzhounesi all’estero. Dal 1995 al 2005 l’incidenza del commercio internazionale sul PIL di Wenzhou è

5 Utilizzando varie fonti cinesi, l’autore rileva l’incremento dell’emigrazione da Wenzhou fin dall’avvio delle riforme in Cina, con forti movimenti migratori sia all’interno della Cina che verso l’estero. Il numero degli emigrati è cresciuto fortemente negli anni ’90 e, ancor più, nel decennio successivo. Nel 2004 si contano 425.000 wenzhounesi all’estero (il quadruplo della cifra registrata nel 1987), distribuiti in 93 paesi ma con una fortissima concentrazione in Europa che coinvolge soprattutto lìItalia (55% dei wenzhounesi in Europa), la Francia (29%), l’Olanda (5%) e la Spagna (4%).

Page 8: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Introduzione

5

passata dal 10% al 40% e oltre l’80% delle esportazioni, secondo quanto riportato dall’autore, si deve alle reti di affari esistenti tra i cinesi della diaspora e la loro terra na-tale6. Non meno significativa è la crescita registrata nelle rimesse inviate dagli emigrati (il cui valore è sestuplicato dalla fine degli anni ’90 alla metà degli anni 2000),cui vanno ag-giunte le numerose donazioni per la realizzazione di opere pubbliche nell’area, e prepon-derante è il ruolo che gli emigrati hanno assunto tra gli investitori esteri in questa zona della Cina7. La celebrazione della prima conferenza mondiale dei wenzhounesi, tenutasi a Wenzhou nel 2003, testimonia, peraltro, la crescente importanza e capacità organizzativa dei cinesi della diaspora, cui il governo locale dedica sempre maggiore attenzione.

Le testimonianze che abbiamo raccolto tra gli imprenditori cinesi di Prato evidenziano l’importanza e l’ampiezza delle reti familiari e comunitarie di cui questi imprenditori fanno parte e la definizione al suo interno di strategie imprenditoriali spesso articolate in una pluralità di aziende e territori, che includono frequentemente varie aree italiane e si estendono, talvolta, anche alla Cina o ad altri paesi europei. Contemporaneamente esse mostrano, però, anche l’emergere di una crescente interazione con la società locale (sep-pure tuttora caratterizzata da molteplici difficoltà) e lo sviluppo di significativi processi di trasformazione nei modelli di gestione aziendale e, più in generale, nella richiesta cre-scente di riconoscimento e partecipazione all’interno della società italiana.

Il futuro che questi imprenditori immaginano per sé e per i propri figli si muove all’interno di questo duplice sistema di riferimento e se, da un lato, conferma il probabile rafforza-mento di alcune linee di tendenza nello sviluppo delle imprese, dall’altro mostra l’esistenza di uno stato di diffusa incertezza sul luogo in cui vivere e portare avanti la propria attività, su cui certamente influirà anche la capacità della società d’accoglienza di valorizzare il contributo che da essi proviene.

6 Secondo l’associazione dei cinesi d’oltremare della municipalità di Wenzhou oltre l’80% dei prodotti esportati erano distribuiti direttamente dalle reti di affari dei wenzhounesi all’estero o si appoggiavano ad esse per l’individuazione della clientela. 7 Secondo informazioni provenienti dall’associazione dei cinesi d’oltremare, oltre l’80% dei “capitali esteri” investiti a Wenzhou proverrebbero, appunto, dai wenzhounesi all’estero e numerosi sarebbero gli investimenti da essi effettuati anche in altre province della Cina.

Page 9: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato

6

Gli imprenditori intervistati e le loro aziende

Il campione degli intervistati rispecchia abbastanza fedelmente la composizione della po-polazione cinese di Prato (e, in generale, dell’Italia), con una stragrande maggioranza di originari dell’area di Wenzhou, nel sud del Zhejiang (provincia della costa sud-orientale della Cina), che costituiscono ben l’88% del totale e provengono principalmente dalla città di Wenzhou e dai distretti di Wencheng e Ruian8. Ad essi si affianca una più modesta pre-senza di originari del Fujian (al-tra provincia della costa sud-orientale confinante con il sud del Zhejiang) e qualche cittadino proveniente dal Dongbei (l’area della Cina nord-orientale comu-nemente nota in occidente con il nome di Manciuria e composta dalle province del Liaoning, Heilongjian e Jilin,) e da altre aree della Cina.

Quasi il 60% di essi hanno meno di 40 anni, una percentuale, questa, che diventa ancor più elevata tra le donne, molte delle quali sono comprese nella fascia d’età tra i 30 e i 39 anni.

Nella stragrande maggioranza dei casi (circa il 70%, sia tra gli uomini che tra le donne) si tratta di persone sposate, spesso con figli e famiglie abbastanza numerose, molte delle quali non vedono, però, la presenza di tutti i loro componenti nel territorio pratese9.

Il loro titolo di studio è generalmente piuttosto basso, con oltre il 50% degli intervistati di entrambi i sessi in possesso soltanto della licenza media inferiore ed un altro 8% che hanno frequentato solo la scuola elementare. Alcuni di essi, però, sono invece in possesso di una laurea e poco meno di un terzo hanno proseguito gli studi fino alle scuole medie superiori, compiendo talvolta parte del loro percorso formativo in Italia10.

8 Dei 66 intervistati del Zhejiang 41 sono originari di Wenzhou, 13 di Wencheng e 10 di Ruian. 9 Trenta intervistati, pari al 40% del totale, dichiarano che non tutto il loro nucleo familiare è attualmente presente sul territorio pratese. 10 Un quarto degli imprenditori che hanno studiato fino alle scuole medie superiori hanno compiuto parte del loro percorso di studi (e in un caso l’intero percorso) in Italia. La stessa cosa è avvenuta per uno dei cinque laureati e per uno di coloro che hanno concluso la formazione scolastica con la media inferiore.

TABELLA 5Imprenditori intervistati (Distribuzione per sesso e fascia età)

V.A. % V.A. % V.A. %

meno di 20 1 1,9 0 0,0 1 1,3da 20 a 29 14 26,9 6 26,1 20 26,7da 30 a 39 14 26,9 9 39,1 23 30,7da 40 a 49 7 13,5 4 17,4 11 14,7da 50 a 59 4 7,7 0 0,0 4 5,3

non risp. 12 23,1 4 17,4 16 21,3

TOTALE 52 100,0 23 100,0 75 100,0

Elaborazioni su dati C.C.I.A.A. Prato (2009)

Maschi Femmine TOTALE

Page 10: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Gli imprenditori intervistati e le loro aziende

7

L’elevata incidenza di persone con un basso titolo di studio appare, peraltro, caratterizzare soprattutto coloro che risiedono in Italia da più lungo tempo, mentre tende a ridursi sen-sibilmente con il diminuire dell’anzianità migratoria, pur mantenendo un valore ancora

molto elevato anche tra gli ul-timi arrivati11 .

Le imprese da essi gestite in-cludono, come precedente-mente accennato, tutti i prin-cipali settori di attività interes-sati dall’imprenditoria cinese in provincia. Le loro storie aziendali hanno una durata molto variabile, che va dal

meno di un anno di una dozzina di aziende operanti in diversi settori fino agli oltre dieci anni12 di un ristretto numero di aziende, quasi esclusivamente concentrate nelle confe-zioni.

Esse ci offrono, pertanto, un campione abbastanza rappresentativo delle diverse realtà imprenditoriali dei cinesi di Prato, con un alto numero di imprese che hanno avviato la propria attività nel corso degli ultimi anni e soltanto una limitata presenza di imprese che possono vantare una lunga storia alle proprie spalle.

Si tratta, in generale, di aziende di piccole dimensioni, oltre la metà delle quali non supera i cinque dipendenti13 ed un altro 25% non supera i dieci. Soltanto nove di esse, otto ope-

11 L’incidenza delle persone che hanno fatto soltanto le elementari (in qualche caso senza giungere neppure a completare il ciclo) o le medie inferiori è pari al 64,1% tra quanti sono arrivati in Italia prima del 2000, scende al 55,5% tra gli arrivati tra il 2000 e il 2005 e si riduce ulteriormente, raggiungendo il 50,0 %, tra gli arrivati in data successiva, nessuno dei quali ha interrotto gli studi alla scuola elementare. 12 Delle 6 aziende presenti sul mercato da prima del 2000 una ha avviato l’attività nel 1998, tre nel 1997, una nel 1993 e una nel 1990. 13 Molto spesso esse occupano due o tre lavoratori e in qualche caso l’intera attività è portata avanti esclusivamente dal titolare.

TABELLA 6Imprenditori intervistati (Distribuzione per sesso e titolo di studio)

V.A. % V.A. % V.A. %

elementare 4 7,7 2 8,7 6 8,0media inferiore 27 51,9 12 52,2 39 52,0

media superiore 18 34,6 6 26,1 24 32,0università 2 3,8 3 13,0 5 6,7

non risponde 1 1,9 0 0,0 1 1,3

TOTALE 52 100,0 23 100,0 75 100,0

Elaborazioni su dati C.C.I.A.A. Prato (2009)

Titolo di studioMaschi Femmine TOTALE

TABELLA 7Imprenditori intervistati (Distribuzione imprese per settore e anno inizio attività)

V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. %2009 3 8,1 1 33,3 0 0,0 6 26,1 2 33,3 0 0,0 12 16,02008 4 10,8 1 33,3 1 100,0 5 21,7 1 16,7 1 20,0 13 17,32007 7 18,9 1 33,3 0 0,0 4 17,4 1 16,7 1 20,0 14 18,72006 0 0,0 0 0,0 0 0,0 3 13,0 1 16,7 1 20,0 5 6,7

2000 -2005 9 24,3 0 0,0 0 0,0 2 8,7 1 16,7 1 20,0 13 17,31990 -1999 5 13,5 0 0,0 0 0,0 1 4,3 0 0,0 0 0,0 6 8,0Dato manc. 9 24,3 0 0,0 0 0,0 2 8,7 0 0,0 1 20,0 12 16,0

TOTALE 37 100,0 3 100,0 1 100,0 23 100,0 6 100,0 5 100,0 75 100,0

Elaborazioni su dati C.C.I.A.A. Prato (2009)

Ristora-zione

Servizi TotaleConfezioni TessileAltro

manifatt.Commercio

Page 11: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato

8

ranti nelle confezioni e una nelle altre industrie manifatturiere, arrivano a contarne oltre dieci e sembrano garantire anche una maggiore stabilità ai propri la-voratori.

Molto rari sono, infatti, i casi, tra questo gruppo di aziende, in cui l’imprenditore dichiara di avere una percentuale molto bassa o nulla di personale che lavora stabilmente alle sue dipendenze, al contrario di quanto si registra tra le aziende più piccole, oltre un quinto delle quali non ha nessun dipendente occupato stabilmente e tra le quali molto meno frequenti sono i

casi che vedono la totalità, o quasi, del perso-nale impiegato

continuativa-mente

nell’azienda da un periodo più o meno prolungato di tempo.

L’elevata mobilità dei lavoratori delle imprese ci-nesi appare,

dunque, affliggere soprattutto le aziende più piccole, spesso caratterizzate da una mag-giore difficoltà a mantenere o rafforzare la propria posizione sul mercato, mentre tende a ridursi con il crescere della dimensione aziendale e il parallelo sviluppo dell’attività che spesso ad esso si affianca, se-gnalatoci da una maggiore diffusione dei processi di cre-scita del per-sonale e degli investimenti effettuati suc-cessivamente all’avvio dell’azienda.

GRAFICO 1Imprenditori intervistati(Distribuzione imprese per n. dipendenti)

oltre 1012,0%

Dato mancante

6,7%

da 6 a 1025,3%

da 0 a 556,0%

TABELLA 8Imprenditori intervistatiDistribuzione per numero dipendenti e percentuale lavoratori stabili

V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. %

0% 9 21,4 0 0,0 0 0,0 0 0,0 9 12,01-19% 1 2,4 1 5,3 1 11,1 0 0,0 3 4,0

20-39% 3 7,1 3 15,8 0 0,0 0 0,0 6 8,040-59% 6 14,3 3 15,8 2 22,2 0 0,0 11 14,760-79% 1 2,4 1 5,3 2 22,2 0 0,0 4 5,380-99% 1 2,4 3 15,8 0 0,0 0 0,0 4 5,3

100% 7 16,7 3 15,8 3 33,3 0 0,0 13 17,3Non Risp. 14 33,3 5 26,3 1 11,1 5 100,0 25 33,3

TOTALE 42 100,0 19 100,0 9 100,0 5 100,0 75 100,0

Elaborazioni su dati C.C.I.A.A. Prato (2009)

% lavoratori stabili

oltre 10Dato

mancanteTOTALEda 0 a 5 da 6 a 10

TABELLA 9Imprenditori intervistatiCambiamento del numero dei dipendenti per classe dimensionale

V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. %

da 1 a 5 3 7,1 8 19,0 27 64,3 4 9,5 42 100,0da 6 a 10 4 21,1 6 31,6 7 36,8 2 10,5 19 100,0

oltre 10 3 33,3 1 11,1 4 44,4 1 11,1 9 100,0non risponde 0 0,0 0 0,0 1 20,0 4 80,0 5 100,0

TOTALE 10 13,3 15 20,0 39 52,0 11 14,7 75 100,0

Elaborazioni su dati C.C.I.A.A. Prato (2009)

Non risponde

TOTALEClassen. dipendenti

Aumentato Diminuito Invariato

Page 12: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Gli imprenditori intervistati e le loro aziende

9

Significativi segnali di sviluppo emergono, tuttavia, pure tra le imprese più piccole (alcune delle quali manifestano, peraltro, interessanti elementi di novità nell’imprenditoria cinese nell’area dei quali parleremo dettagliatamente più avanti) che spesso dichiarano di avere fatto anch’esse investimenti per incrementare la propria attività.

Complessivamente quasi la metà degli intervistati di-chiara di avere fatto inve-stimenti nell’azienda, an-che quando questa è stata aperta soltanto da poco tempo14.

Nella stragrande maggio-ranza dei casi si tratta di investimenti finalizzati al rafforzamento delle capacità produttive e non all’innalzamento qualitativo dell’offerta pro-posta, sebbene emerga, in qualche caso, anche un’attenzione in questa direzione. Quattro aziende dichiarano, infatti, di avere investito esclusivamente, o parzialmente ma con ana-loga priorità di importanza, in ricerca e innovazione15, mentre altre hanno puntato sull’ampliamento della rete commerciale o la diversificazione dell’offerta.

Il quadro che emerge dalle intervi-ste effettuate mostra, dunque, una realtà alquanto articolata, dove ad imprese che non manifestano alcun segnale di crescita (quali investi-menti o ampliamento del perso-nale), o esprimono qualche diffi-coltà (con la riduzione del perso-nale), se ne affiancano numerose altre caratterizzate da processi di crescita in corso, non sempre deli-mitati esclusivamente al rafforza-mento delle capacità produttive.

14 Oltre la metà delle aziende avviate nel corso dell’ultimo biennio hanno fatto successivi investimenti per lo sviluppo dell’attività. 15 La domanda prevedeva risposte multiple, con indicazione dell’ordine di importanza attribuito a ciascun investimento effettuato. Delle quattro aziende che hanno investito in ricerca e innovazione due l’hanno fatto in modo esclusivo, una ha investito anche nella diversificazione dell’offerta e l’altra sia nella diversificazione dell’offerta che nell’ampliamento delle capacità produttive.

TABELLA 10Imprenditori intervistatiImprese per numero dipendenti e investimenti fatti

V.A. % V.A. % V.A. % V.A. %

Da 0 a 5 21 50,0 19 45,2 2 4,8 42 100,0Da 6 a 10 9 47,4 9 47,4 1 5,3 19 100,0

Oltre 10 6 66,7 3 33,3 0 0,0 9 100,0Non risponde 0 0,0 2 40,0 3 60,0 5 100,0

TOTALE 36 48,0 33 44,0 6 8,0 75 100,0

Elaborazioni C.C.I.A.A. Prato (2009)

TOTALEN. dipendenti

Si NoNon

risponde

GRAFICO 2Imprenditori IntervistatiPrincipale tipologia investimenti aziendali(Possibili risposte multilple)

26

5 47

Am

plia

men

toca

paci

tàpr

odut

tive

Div

ersi

fica

zion

ede

ll'of

fert

a

Ric

erca

,in

nova

zion

e

Am

plia

men

to

rete

com

mer

cial

e

Page 13: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato

10

I rapporti d’affari che queste aziende intrattengono con i propri consulenti, fornitori e clienti sono generalmente improntati ad una notevole stabilità, ma si rileva, tuttavia, una percentuale piuttosto elevata di variabilità della clientela che potrebbe, inoltre, indicare la presenza di una certa attenzione a rafforzare la propria posizione sul mercato attraverso l’acquisizione di nuova clientela.

Spesso gli imprenditori, an-che quando hanno avviato da poco l’azienda, possono contare su una certa espe-rienza acquisita con la ge-stione di una precedente impresa o lavorando all’interno di altre aziende a Prato, in Cina o in altre località italiane o europee dove hanno precedentemente vissuto.

Percorsi migratori e professionali degli imprenditori

Oltre la metà degli intervistati (sia tra gli uomini che, ancor più, tra le donne16) dichiara di avere avuto precedenti imprese, nello stesso o in altri settori di attività.

Talvolta essi hanno accumulato anche più di una esperienza imprenditoriale, spesso rea-lizzate in differenti località e, il più delle volte, in diversi settori. Nove imprenditori dichiarano, infatti, di avere avuto almeno due precedenti aziende, differen-ziate tra loro per luogo e/o set-tore17. Soltanto in uno di questi casi si tratta esclusivamente di esperienze vissute nel territorio pratese18, in tutti gli altri esse in-cludono attività svolte in Cina o durante il proprio percorso mi-

gratorio. Nei casi, invece, in cui emerge una sola esperienza imprenditoriale pregressa molto maggiore appare la focalizzazione sul territorio pratese, sebbene non pochi risultino

16 Dichiarano di avere avuto precedenti esperienze imprenditoriali il 54% degli uomini e il 61% delle donne. 17 Il questionario non richiedeva il numero delle precedenti esperienze imprenditoriali compiute, ma solo la loro esistenza e l’eventuale luogo e settore. Il numero di precedenti esperienze imprenditoriali può essere pertanto maggiore di quanto indicato, nel caso esse abbiano avuto luogo nello stesso settore e località sfuggendo, conseguentemente, alla presente rilevazione. 18 Si tratta di un’azienda di pronto moda avviata un paio di anni fa e che conta attualmente una decina di addetti, il cui titolare (da quasi dieci anni residente in Italia) ha precedentemente avuto delle aziende operanti nelle confezioni e nelle altre industrie manifatturiere.

TABELLA 11Imprenditori intervistati (Stabilità dei rapporti professionali)

V.A. % V.A. % V.A. %

Sempre gli stessi 10 13,3 12 16,0 17 22,7Prevalentemente gli stessi 34 45,3 39 52,0 34 45,3

Cambiano spesso 16 21,3 12 16,0 8 10,7Non risponde 15 20,0 12 16,0 16 21,3

TOTALE 75 100,0 75 100,0 75 100,0

Elaborazioni C.C.I.A.A. Prato (2009)

Clienti Fornitori ConsulentiStabilità rapporti

GRAFICO 3Imprenditori intervistati(Presenza precedenti esperienze imprenditoriali)

Non risponde4,0%

SI56,0%

NO40,0%

Page 14: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Percorsi migratori e professionali degli imprenditori

11

comunque, anche tra di essi, coloro che hanno vissuto questa esperienza in altre città ita-liane o nella madrepatria19.

Molto spesso la precedente esperienza è avvenuta nel settore delle confezioni, in partico-lare per quanto riguarda il territorio pratese dove tale settore è frequentemente identifi-cato come il primo banco di prova per l’avvio di una carriera imprenditoriale. Non man-

cano, tuttavia, anche coloro che hanno compiuto un percorso in-verso e dopo avere avviato un’azienda in qualche altro settore (com-mercio, risto-razione, servizi

e altre industrie manifatturiere) si sono invece spostati, poi, nelle confezioni, dove eserci-tano adesso la propria attività.

Se nella maggioranza dei casi coloro che hanno già avuto delle imprese lo hanno fatto in un settore diverso dall’attuale sono, comun-que, tutt’altro che pochi anche quanti hanno proseguito la stessa attività, in diversi casi spostandosi a Prato da altre località.

Molti degli imprenditori intervistati hanno, in-fatti, una lunga anzianità migratoria e spesso non sono giunti direttamente a Prato dalla Cina ma hanno vissuto, per periodi più o meno prolungati di tempo, in varie località ita-liane od europee.

Oltre la metà degli intervistati vive in Italia da oltre dieci anni, un altro 36% è arrivato tra il 2000 e il 2005 e soltanto un modesto 8% è giunto in anni più recenti.

19 Nei 33 casi in cui emerge una sola esperienza imprenditoriale pregressa 21 hanno avuto luogo a Prato, 8 in altre città italiane e 4 in Cina.

TABELLA 12Imprenditori intervistatiPrecedenti esperienze imprenditoriali per luogo e settore di attività

V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. %

confezioni 19 61,3 6 50,0 0 0,0 2 20,0 27 48,2tessile 2 6,5 0 0,0 0 0,0 0 0,0 2 3,6

altro manifatturiero 2 6,5 0 0,0 0 0,0 0 0,0 2 3,6commercio 3 9,7 1 8,3 0 0,0 5 50,0 9 16,1ristorazione 3 9,7 2 16,7 2 66,7 1 10,0 8 14,3

servizi 2 6,5 3 25,0 1 33,3 2 20,0 8 14,3

TOTALE 31 100,0 12 100,0 3 100,0 10 100,0 56 100,0

Elaborazioni C.C.I.A.A. Prato (2009)

Cina TOTALESettore precedente impresa

PratoAltre città

ItaliaAltre città

Europa

TABELLA 13Imprenditori intervistati(Distribuzione per anno di arrivo in Italia e a Prato)

V.A. % V.A. %

2009 1 1,3 5 1,32008 3 4,0 4 4,02007 2 2,7 4 2,72006 0 0,0 1 0,0

2000 -2005 27 36,0 26 36,01999 e precedenti 39 52,0 31 52,0

Non risponde 3 4,0 4 4,0

TOTALE 75 100,0 75 100,0

Elaborazioni C.C.I.A.A. Prato (2009)

ItaliaAnno di arrivo

Prato

Page 15: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato

12

Ben il 47% di essi si sono trasferiti a Prato da numerose città italiane20 o da qualche paese europeo21 e la loro anzianità migratoria nel distretto, seppur generalmente piuttosto elevata, si riduce sensibilmente rispetto al dato rilevato a livello nazionale. Oltre la metà di coloro che sono arrivati negli ultimi anni vivevano già in Italia sin dagli anni ’90, o dai primi anni 2000, e qualcuno è ormai diventato persino un cittadino italiano22.

Molti degli imprenditori cinesi di Prato hanno vissuto precedentemente in più di una loca-lità, talvolta per un lungo periodo di tempo, il più delle volte sperimentando occupazioni diverse da quelle che facevano in Cina.

Il confronto tra le attività che gli immi-grati svolgevano nella madrepatria e nelle diverse località della diaspora, dove hanno soggiornato prima di giun-gere a Prato, mostra due realtà al-quanto diverse tra loro. Il lavoro ope-raio, che nel primo caso non aveva una particolare incidenza, diventa, invece, predominante nel percorso migratorio e ciò indipendentemente dal titolo di stu-dio posseduto. Se, infatti, in Cina esso costituiva l’attività maggioritaria sol-tanto tra coloro che avevano interrotto

gli studi con la scuola elementare, nelle successive località di insediamento esso diventa l’attività maggioritaria anche tra quanti hanno proseguito fino alle medie o alle superiori e più dell’80% di coloro che hanno dichiarato di avere lavorato come operai svolgevano in Cina un lavoro autonomo o un’altra attività23.

Lavorare come operaio all’interno di aziende gestite da parenti o connazionali, in attesa di accumulare le risorse necessarie all’avvio di una propria impresa, resta la scelta più dif-fusa tra gli immigrati cinesi, a Prato come in altre località.

E’ generalmente attraverso questa esperienza che vengono acquisite le competenze tec-nico professionali necessarie alla gestione di un’azienda, come dichiarano la maggioranza degli intervistati. Oltre la metà di essi ha fatto quest’esperienza a Prato, spesso somman-

20 Si tratta di una ventina di province distribuite sull’intero territorio nazionale, con una certa prevalenza degli arrivi provenienti dal nord Italia (in particolare da Milano e da altre province lombarde). 21 In cinque casi la Francia (Parigi), che costituisce anche il luogo natale di uno degli intervistati che di questo paese ha acquisito la cittadinanza, negli altri due casi rispettivamente la Germania e l’Olanda. 22 Sette degli intervistati, pari al 9% del totale, sono in possesso della cittadinanza italiana. Soltanto uno di essi risiede a Prato da oltre dieci anni, gli altri sono tutti arrivati negli anni 2000 e due di essi proprio nell’ultimo biennio. 23 Dei 18 imprenditori che hanno dichiarato di avere lavorato come operaio nelle località di insediamento precedenti l’arrivo a Prato, solo 4 avevano lavorato anche in Cina come operai, 7 facevano invece un lavoro autonomo, 4 erano studenti, 1 impiegato e 1 svolgeva altre attività.

TABELLA 14Imprenditori intervistati (Attività precedenti l'arrivo a Prato)

V.A. % V.A. %

studente 22 29,3 5 14,3operaio 14 18,7 18 51,4

impiegato 12 16,0 3 8,6lavoratore autonomo 15 20,0 2 5,7

altro 9 12,0 4 11,4non risponde 3 4,0 3 8,6

TOTALE 75 100,0 35 100,0

Elaborazioni C.C.I.A.A. Prato (2009)

in CinaAttività svolte

in altre località italiane o straniere

Page 16: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Percorsi migratori e professionali degli imprenditori

13

dola ad altre esperienze vissute precedentemente all’arrivo24 che hanno contribuito, in mi-sura rilevante, all’acquisizione delle proprie competenze (41% degli intervistati e 35% delle risposte). Solo in qualche caso la forma-zione professionale è, in-vece, avvenuta (total-mente o parzialmente) la-vorando all’interno di aziende italiane25. Un fe-nomeno, questo, ancora poco diffuso ma che è co-minciato ad apparire negli ultimi anni ed è emerso anche in altre ricerche (Zanni)26.

Talvolta la scelta di venire a Prato è stata originata proprio dall’offerta di lavoro in un’azienda locale (generalmente cinese), ma ben più frequentemente ciò che ha spinto al

trasferimento è stato il progetto di aprirvi un’impresa e/o la presenza di familiari già stabi-litisi nel distretto.

24 43 imprenditori, pari al 57% degli intervistati, dichiarano di avere acquisito le proprie competenze lavorando in un’azienda cinese a Prato, spesso appartenente a qualche familiare. In quasi il 30% di questi casi ha, tuttavia, contribuito alla formazione professionale anche l’esperienza vissuta antecedentemente all’arrivo (in Cina o in altre località). 25 In tutti i cinque casi si tratta di cittadini del Zhejiang da lungo tempo residenti in Italia. Quattro di essi indicano questo come unico canale di formazione professionale, li quinto lo affianca, invece, all’esperienza compiuta nell’impresa familiare. 26 Nello studio curato da Zanni si rileva tra le imprese dell’abbigliamento cinesi nell’area pratese un’analoga percentuale di risposte sull’esperienza compiuta in aziende locali italiane come canale di apprendimento professionale.

TABELLA 15 Imprenditori intervistatiModalità di acquisizione delle competenze tecnico-professionali(Possibili risposte multiple)

V.A. %

Precedente esperienza in Cina 17 19,5Precedente esperienza acquisita durante il percorso migratorio 14 16,1

Precedente esperienza a Prato nell'impresa familiare 24 27,6Precedente esperienza a Prato in un'altra impresa cinese 19 21,8

Precedente esperienza a Prato in un'impresa italiana 5 5,7Altro 3 3,4

Non risponde 5 5,7

TOTALE 87 100,0

Elaborazioni C.C.I.A.A. Prato (2009)

GRAFICO 4Imprenditori IntervistatiPrincipale motivo del trasferimento a Prato(Possibili risposte multilple)

32

21

9

27

1

33

Presenza altricomponenti

famiglia

Presenzaamici o

conoscenti

Presenzafolta

comunitàcinese

Offertalavoro

nell'impresafamiliare

Offertalavoro in una

impresacinese

Offertalavoro in una

impresaitaliana

Opportunitàavvio di una

propriaimpresa

Page 17: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato

14

Potenzialità di mercato per la realizzazione delle proprie aspirazioni imprenditoriali ed esi-stenza di ampie reti familiari e comunitarie hanno costituito i principali fattori attrattivi per la maggioranza degli intervistati. Quasi il 45% di essi (44%, con un’incidenza del 31,4% sul totale delle risposte) dichiarano di essere venuti principalmente per l’opportunità di avviare un’azienda, circa il 43% (42,7%, con un’incidenza del 30,5% sul totale delle ri-sposte) per la presenza di familiari e poco meno del 30% (28%, con un’incidenza del 20% sul totale delle risposte) per la presenza di amici o conoscenti.

Molto spesso più motivazioni hanno contribuito con uguale importanza alla scelta e buona parte di coloro che sono venuti per l’opportunità di avviare un’impresa attribuiscono ana-loga importanza alle reti familiari e comunitarie presenti nel territorio, sulle quali potere fare affidamento anche per il conseguimento del proprio obiettivo27.

In numerosi casi la realizzazione di questo obiettivo non sembra, peraltro, avere avuto tempi molto lunghi. Oltre il 37% (37,5%) di coloro che sono alla loro prima esperienza

imprenditoriale hanno, in-fatti, avviato l’azienda entro due anni dall’arrivo a Prato ed un’analoga percentuale in un periodo intercorrente tra i tre e i cinque anni. Consi-derevolmente più lunghi ap-paiono invece questi tempi se li rapportiamo alla data di arrivo in Italia, sebbene molto alta (50%) rimanga, comunque, la percentuale di quanti hanno realizzato il

loro sogno imprenditoriale entro i primi cinque anni di residenza nel paese.

La realizzazione del proprio obiettivo imprenditoriale (per chi è alla prima esperienza come per gli altri) non implica, però, necessariamente, una scelta di stabilizzazione definitiva sul territorio. La stragrande maggioranza degli intervistati appare molto incerta sul proprio futuro e soltanto uno scarso 23% (composto essenzialmente da persone ormai da lungo tempo residenti sul territorio) dichiara di volervi rimanere per sempre.

27 Solo il 48% di coloro che hanno indicato come principale motivazione l’opportunità di avviare un’impresa indica questa come esclusiva motivazione. In tutti gli altri casi ad essa viene affiancata, molto spesso con analoga importanza, la presenza di familiari e conoscenti e quella di una folta comunità cinese, nonché, più raramente, le offerte di lavoro ricevute nell’azienda di un familiare o di un connazionale.

GRAFICO 5Imprenditori intervistati(Durata prevista della permanenza a Prato)

per sempre22,7%

fino a quando c’è lavoro

5,3%

non so57,3%

da 1 a 5 anni9,3%

oltre 5 anni5,3%

Page 18: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Percorsi migratori e professionali degli imprenditori

15

Le incertezze sul futuro caratterizzano non soltanto chi è arrivato a Prato da poco ma an-che molti di coloro che vi risiedono da oltre dieci anni28 e in diversi casi vi hanno acqui-stato pure una casa.

La sicurezza abitativa gioca un ruolo importante per la riunificazione del nucleo familiare ma non è condizione sufficiente a determinare una scelta di definitiva stabilizzazione nel distretto. Sebbene le incertezze sul proseguire o meno la propria vita a Prato tendano a

diminuire col migliorare della situazione abitativa, esse restano, comunque, molto elevate. Oltre la metà di coloro che risiedono in una casa di proprietà non sanno, infatti, se conti-nueranno a vivere qui o si trasferiranno in altre località.

E’ possibile che l’intera famiglia, o parte di essa, decida di tornare in Cina o di trasferirsi in altre località della diaspora (in Italia o all’estero), dove spesso sono presenti parenti e co-noscenti che potranno aiutare il migrante nel processo di inserimento nella nuova realtà.

I numerosi casi di nuclei familiari non interamente presenti sul territorio pratese, malgrado la considerevole anzianità migratoria che spesso caratterizza questi intervistati29, potreb-bero, peraltro, rispecchiare, almeno in parte, una scelta del nucleo familiare di distribuirsi su più località per meglio valutare le possibilità offerte da ognuna di esse.

28 Ben il 64% di coloro che risiedono a Prato da oltre dieci anni rispondono alla domanda “per quanto tempo pensa di restare a Prato?” “non so” (18 persone, pari al 58%) o “fino a quando c’è lavoro” (2 persone, pari al 6%). 29 Dei trenta imprenditori dichiaranti che non tutto il loro nucleo familiare è residente nel territorio pratese otto (pari al 26,7% del totale) sono in Italia da oltre dieci anni ed altri diciassette (pari al 56,7%) sono arrivati nella prima metà degli anni 2000 (prevalentemente tra il 2000 e il 2002).

TABELLA 16Imprenditori intervistati (Distribuzione intenzione permanenza a Prato per tipo abitazione)

V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. %

un anno o meno 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0da 1 a 5 anni 1 4,5 6 14,0 0 0,0 0 0,0 7 9,3

oltre 5 anni 0 0,0 3 7,0 0 0,0 1 33,3 4 5,3per sempre 7 31,8 7 16,3 2 28,6 1 33,3 17 22,7

fino a quando c’è lavoro 2 9,1 2 4,7 0 0,0 0 0,0 4 5,3non so 12 54,5 25 58,1 5 71,4 1 33,3 43 57,3

TOTALE 22 100,0 43 100,0 7 100,0 3 100,0 75 100,0

Elaborazioni C.C.I.A.A. Prato (2009)

Internzione permanenza a Prato

TOTALECasa di

proprietàCasa in affitto Altro

Nonrisponde

Page 19: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato

16

Famiglia, reti comunitarie e sistema imprenditoriale

Molti degli imprenditori intervistati hanno famiglie abbastanza numerose (anche se non sempre sono, appunto, presenti tutti i loro componenti), spesso (63% dei casi) con uno o

più figli30, ed estremamente diffusa è la pre-senza di ampie reti familiari, distribuite non solo sul territorio nazionale ma anche in altri paesi europei.

Quasi tutti, oltre ai familiari con essi convi-venti, hanno altri parenti residenti a Prato e sono generalmente in rapporto anche con familiari emigrati in altre località.

La presenza di tali rapporti risulta partico-larmente consistente in Toscana, ma non molto inferiore appare la sua rilevanza se allarghiamo l’analisi al resto del territorio na-zionale e ad altri paesi europei. Frequente-mente la rete di tali rapporti include diverse

aree geografiche e circa un quarto degli intervistati (18 persone, pari al 24% del totale) dichiara di avere parenti sia a Prato e in altre realtà toscane che in varie città italiane ed europee.

Ai diffusi rapporti con parenti e connazionali residenti nelle differenti località si affiancano quelli con i fami-liari rimasti in Cina, ai quali oltre la metà degli im-prenditori inviano regolarmente aiuti economici che incidono considerevolmente sui loro guadagni annui.

Il legame con la madrepatria, ed in particolare con il proprio luogo na-tale, resta per tutti molto forte e si esprime attraverso varie modalità. Accanto agli aiuti economici inviati ai familiari, che in diversi casi raggiun-gono anche incidenze molto elevate sui guadagni dell’imprenditore31, vi sono le visite in Cina, che oltre il 70% degli intervistati dichiara di avere fatto almeno una volta negli ultimi

30 Delle 47 famiglie con figli 16, pari al 34%, ne hanno uno, 26, pari al 55%, ne hanno due ed il rimanente 10% circa ne hanno tre o quattro. 31 Nel 18% dei casi incidono dal 20% al 40% del reddito annuo dell’imprenditore ed in un altro 10% raggiungono quote anche più elevate.

TABELLA 17Imprenditori intervistatiDistribuzione nuclei familari per numero componenti

n. componenti nucleo familiare

V.A. %

2 5 6,73 5 6,74 25 33,35 10 13,36 7 9,37 2 2,78 4 5,39 3 4,0

10 2 2,7Non risponde 12 16,0

TOTALE 75 100,0

Elaborazioni C.C.I.A.A. Prato (2009)

TABELLA 18Imprenditori intervistatiPresenza di altri familiari e/o parentiper località di residenza

Località V.A. %

Prato 61 81,3Toscana 42 56,0

Altre città italiane 37 49,3Altri paesi europei 32 42,7

Elaborazioni C.C.I.A.A. Prato (2009)

GRAFICO 6Imprenditori intervistatiInvio aiuti economici ai familiari rimasti in Cina

Non risponde

4,0%

No 44,0%

Si52,0%

Page 20: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Famiglia, reti comunitarie e sistema imprenditoriale

17

cinque anni (ed in qualche caso sono anche ab-bastanza ricorrenti), e, talvolta, pure i contributi offerti per la realizzazione di opere pubbliche in Cina32.

Se i rapporti con parenti e connazionali nella ma-drepatria sono diffusi pressoché tra tutti gli inter-vistati, e implicano generalmente un’elevata fre-quenza dei contatti, non molto inferiore è l’intensità dei rapporti rilevata con quanti risie-dono sul territorio italiano, con i quali oltre la metà degli imprenditori dichiarano di avere con-tatti “spesso” o “molto spesso”. Meno frequenti, ma ampiamente diffusi (oltre l’80% degli intervi-stati), sono i contatti intrattenuti con quanti risiedono in altri paesi.

All’estensione di queste reti familiari corrisponde spesso anche un’estensione delle attività imprenditoriali portate avanti con diverse aziende da vari membri della famiglia.

Circa i due terzi degli intervistati (cinquanta, pari al 66,7% del totale) dichiarano che vi sono altri imprenditori nella propria famiglia, che ge-stiscono una o più aziende, e, talvolta (sei casi, pari all’8% del to-tale), anche gli stessi imprenditori hanno in-

teressi diretti in altre aziende (oltre a quelle a cui si riferiscono le interviste effettuate)33.

Quantificare il numero di imprese facenti capo alle singole famiglie esula dagli obiettivi della presente ricerca ma dalla rilevazione del luogo e del settore in cui esse sono opera-tive emerge un totale di almeno settantotto imprese direttamente (partecipazione diretta dell’imprenditore) o indirettamente (familiare imprenditore) collegate alle aziende sulle quali sono state svolte le interviste34.

32 Sei imprenditori, pari all’8% degli intervistati, dichiarano di avere speso soldi per la realizzazione di opere pubbliche in Cina. 33 In cinque casi si verifica sia la partecipazione diretta dell’intervistato ad altre aziende che la presenza di altri imprenditori nella famiglia. 34 Restano escluse da tale calcolo le eventuali aziende operanti in un medesimo luogo e settore ed è pertanto probabile che il totale delle aziende sia superiore a quanto sopra indicato.

TABELLA 19Imprenditori intervistatiNumero visite in Cina negli ultimi 5 anni

V.A %

Nessuna 9 12,01 12 16,02 13 17,33 12 16,04 6 8,05 5 6,76 5 6,7

10 1 1,3Non risponde 12 16,0

TOTALE 75 100,0

Elaborazioni C.C.I.A.A. Prato (2009)

TABELLA 20Imprenditori intervistati (Frequenza contatti con parenti e connazionali)

V.A % V.A % V.A %

Molto spesso 35 46,7 21 28,0 9 12,0Spesso 15 20,0 19 25,3 11 14,7A volte 22 29,3 30 40,0 41 54,7

Mai 0 0,0 1 1,3 9 12,0Non risponde 3 4,0 4 5,3 5 6,7

TOTALE 75 100,0 75 100,0 75 100,0

Elaborazioni C.C.I.A.A. Prato (2009)

In CinaIn altre città

italianeIn altri paesi

stranieri

Page 21: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato

18

Questa pluralità di aziende facenti capo ad una medesima famiglia è una caratteristica ti-pica dell’imprenditoria cinese che ne condiziona fortemente le modalità operative, po-nendo come soggetto decisionale delle strategie imprenditoriali non il singolo imprenditore ma l’intera famiglia, che dell’impresa rappresenta generalmente la principale risorsa.

Le reti familiari costituiscono l’ossatura di reti d’imprese che possono condizionare in vario

modo la vita delle singole aziende, da un lato limitando la capacità di investimento di ognuna di esse (essendo i capitali familiari suddivisi su più imprese) ma dall’altro favo-rendo la penetrazione di nuovi spazi di mercato, attraverso la realizzazione di strategie familiari di diversificazione delle proprie attività e l’eventuale sviluppo di relazioni d’affare tra le diverse aziende.

L’importanza della famiglia nella determinazione delle scelte imprenditoriali dei migranti è già stata sottolineata in un precedente studio sull’imprenditoria cinese a Prato (Marsden 2002), che ha evidenziato come fin dagli anni ’90 la crescita delle famiglie e la moltiplica-zione del numero di aziende abbiano proceduto di pari passo e l’inserimento in nuovi set-tori di attività, avviatosi in quegli anni, fosse riconducibile alla realizzazione di strategie imprenditoriali decise in seno alle famiglie (e in particolare a quelle più numerose), che cominciavano a sperimentare l’inserimento in nuovi settori affiancandolo ad una perdu-rante attività nelle confezioni35.

Studi più recenti condotti nel distretto hanno rilevato quanto la corrispondenza tra reti familiari e imprenditoriali sia un fenomeno ampiamente diffuso che spesso arriva a coin-volgere numerose aziende facenti capo ad una medesima famiglia. In una ricerca sulle aziende cinesi del tessile abbigliamento attive in provincia, condotta dall’Osservatorio re-gionale toscano sull’artigianato, si rileva che circa i due terzi degli imprenditori intervistati

35 Dallo studio emerge una significativa e crescente concentrazione del numero di aziende a famiglia e la caratterizzazione della stragrande maggioranza di aziende avviate in settori diversi dalle confezioni come aziende riconducibili a famiglie che vedevano la presenza di vari imprenditori (alcuni operanti nelle confezioni e alcuni operanti, appunto, nei nuovi settori di attività).

TABELLA 21Imprenditori intervistatiDistribuzione per luogo e settore di attività delle imprese con partecipazione diretta dell'intervistatoo riconducibili alla sua famiglia/gruppo parentale

V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. %

confezioni 27 65,85 9 39,13 1 12,50 2 33,33 39 50,00tessile 2 4,88 0 0,00 0 0,00 0 0,00 2 2,56

altro manifatturiero 1 2,44 3 13,04 0 0,00 1 16,67 5 6,41commercio 7 17,07 7 30,43 2 25,00 0 0,00 16 20,51ristorazione 3 7,32 2 8,70 4 50,00 0 0,00 9 11,54

servizi 1 2,44 2 8,70 1 12,50 3 50,00 7 8,97

TOTALE 41 100,00 23 100,00 8 100,00 6 100,00 78 100,00

Elaborazioni C.C.I.A.A. Prato (2009)

TOTALESettore precedente impresa

PratoAltre città

ItaliaAltre città

EuropaCina

Page 22: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Famiglia, reti comunitarie e sistema imprenditoriale

19

ha dei familiari con imprese operanti a Prato nello stesso settore e in una significativa percentuale di casi si tratta di un numero alquanto elevato di imprese36.

Tra gli imprenditori intervistati emerge una forte diversificazione delle attività portate avanti dalle diverse aziende familiari. In poco meno del 60% dei casi (57,7%) le altre

aziende esistenti operano in settori diversi da quello delle imprese intervistate e quando operano nello stesso settore spesso (42,4% dei casi) non lo fanno a Prato ma in altre città italiane o, più raramente, in altri paesi europei o in Cina37.

Gli investimenti degli imprenditori e delle loro famiglie si distribuiscono, dunque, frequen-temente su più aziende. Circa un quarto degli imprenditori (18, pari al 24% del totale) di-chiarano che loro, o un loro stretto familiare, hanno fatto investimenti in altre aziende dopo l’avvio di quella della quale abbiamo discusso nell’intervista. La maggioranza di essi

ha fatto contempora-neamente investimenti anche per lo sviluppo di quest’ultima ma in un terzo dei casi si è, invece, privilegiato le altre aziende, non sempre ubicate nel territorio pratese.

36 Dei trentaquattro intervistati che dichiarano di avere altri imprenditori in famiglia operanti nel settore cinque indicano un totale che va dalle sei alle dieci aziende e uno oltre dieci. Cfr.: Zanni L. (a cura di), op. cit. pag 162. 37 Dei 33 casi in cui le aziende operano nello stesso settore 14 coinvolgono altre realtà territoriali: in 10 altre città italiane, in 2 l’Europa e in 2 la Cina.

TABELLA 22Imprenditori intervistati (Settore impresa intervistata e altre imprese a partecipazione diretta o familiare)

V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. %

Confezioni 27 54,0 2 4,0 3 6,0 9 18,0 6 12,0 3 12,0 50 100,0Tessile 2 66,7 0 0,0 0 0,0 1 33,3 0 0,0 0 0,0 3 100,0

Commercio 8 42,1 0 0,0 2 10,5 4 21,1 3 15,8 2 10,5 19 100,0Ristorazione 1 33,3 0 0,0 0 0,0 2 66,7 0 0,0 0 0,0 3 100,0

Servizi 1 33,3 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 2 66,7 3 100,0

TOTALE 39 50,0 2 2,6 5 6,4 16 20,5 9 11,5 7 9,0 78 100,0

Elaborazioni C.C.I.A.A. Prato (2009)

Altre imprese a partecipazione diretta o familiare

Impresa intervistata

TOTALEConfezioni Tessile Altro manif. Commercio Ristorazione Servizi

TABELLA 23Imprenditori intervistati (Investimenti in altre aziende per luogo e settore)(Possibili risposte multiple)

V.A. % V.A. % V.A. % V.A. %

Confezioni 8 72,7 3 27,3 0 0,0 11 100,0Tessile 1 100,0 0 0,0 0 0,0 1 100,0

Altro manifatturiero 0 0,0 1 100,0 0 0,0 1 100,0Commercio 4 57,1 2 28,6 1 14,3 7 100,0

Ristorazione 1 100,0 1 100,0 0 0,0 1 100,0

TOTALE 14 66,7 7 33,3 1 4,8 21 100,0

Elaborazioni C.C.I.A.A. Prato (2009)

SettoreTotalePrato

Altre città Italia

Altre città Europa

Page 23: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato

20

All’avvio delle singole imprese contribuiscono non solo gli ampi rap-porti familiari esistenti ma anche le più vaste relazioni sociali interne alla comunità cinese. Ri-sparmi familiari e pre-stiti di amici vengono indicati dagli intervistati, con uguale importanza (40% degli imprenditori e 27,5% delle risposte), come i principali canali di finanziamento per la costituzione di un’azienda.

I risparmi personali, la cui importanza risulta leggermente inferiore (37,3% degli impren-ditori e 25,7% delle risposte), offrono risorse sufficienti soltanto per il 12% degli impren-ditori (e quasi la metà degli intervistati dichiarano di non avervi affatto fatto ricorso), mentre ben il 32% di essi ricorre esclusivamente ai risparmi familiari o al prestito di amici. Minore, ma indicativo di nuove tendenze sulle quali ci soffermeremo più avanti, è il ricorso al credito bancario, la cui incidenza è pari a quella dei soldi raccolti in occasione di im-portanti eventi familiari, come il matrimonio o la nascita di un figlio38.

I rapporti interni alla comunità mantengono un ruolo impor-tante anche nelle fasi succes-sive all’avvio dell’azienda, come emerge sia dalle moda-lità di reclutamento del perso-nale che dagli strumenti di pubblicizzazione delle imprese, entrambi fondati sui rapporti di conoscenza e gli strumenti di comunicazione interni alla comunità.

38 E’ consuetudine dei cinesi celebrare tali eventi con feste a cui partecipano numerosi invitati che offrono ai festeggiati consistenti doni in denaro. La celebrazione di uno di tali eventi può consentire di raccogliere capitali sufficienti all’avvio di una piccola impresa.

GRAFICO 7Imprenditori IntervistatiPrincipale modalità di finanziamento avvio dell'impresa(Possibili risposte multilple)

2830

9

30

9

3R

ispa

rmi

prop

ri

Ris

parm

ifa

mili

ari

Sold

ira

ccol

ti in

occa

sion

eim

port

anti

even

ti

Pres

titi

di

amic

i

Cre

dito

banc

ario

Alt

roGRAFICO 8Imprenditori IntervistatiPrincipale modalità di reclutamento del personale(Possibili risposte multilple)

40

17 1710

Gir

o di

cono

scen

ze

Ann

unci

inlu

oghi

pubb

lci

freq

uent

ati

da c

ines

i

Ann

unci

su

gior

nali

cine

si Alt

ro

Page 24: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Famiglia, reti comunitarie e sistema imprenditoriale

21

L’assunzione dei lavoratori, in gran parte cinesi, avviene principalmente attraverso giri di conoscenze (55,3% degli imprenditori e 47,6% delle risposte), ai quali si affianca il ricorso agli annunci affissi in luoghi pubblici frequentati dai connazionali (22,7% degli imprendi-tori e 20,2% delle risposte) o pubblicati sui giornali cinesi (22,7% degli imprenditori e 20,2% delle risposte). Margi-nale è il ricorso ad altre moda-lità di reclutamento, la princi-pale delle quali è l’autocandidatura dei connazio-nali che si presentano sponta-neamente nelle aziende a cer-care lavoro.

Il ruolo degli strumenti di co-municazione interni alla comu-nità emerge con forza anche per quanto riguarda la pubbli-cità delle aziende. Ancor più diffuso risulta, in questo caso, l’utilizzo degli organi di stampa cinesi (34,7% degli impren-ditori e 33,8% delle risposte), che include non soltanto i giornali ma anche una pubblica-zione nazionale stampata annualmente (l’Elenco telefonico cinese) per pubblicizzare le aziende cinesi operanti sull’intero territorio nazionale39. Frequente appare pure la pubbli-

cità in luoghi pubblici di ritrovo (16,0% degli imprenditori e 15,6% delle risposte). Più ambi-gua, rispetto all’importanza dei rapporti interni alla comunità, è l’interpretazione del dato relativo al contatto diretto con i poten-ziali clienti, indicato dagli intervi-stati come principale modalità di pubblicizzazione dell’azienda (49,3% degli imprenditori e 48,1% delle risposte), poiché in esso risultano incluse realtà

molto diverse tra loro che vanno dall’azienda di confezioni che propone la propria produ-zione al committente italiano all’azienda di servizi, o all’esercizio commerciale, che cura i rapporti con la propria clientela, prevalentemente cinese, per cercare di estenderla.

39 Il volume, edito da una società cinese di Roma a partire dal 1999, presenta una raccolta di inserzioni pubblicitarie a pagamento di numerosissime aziende cinesi.

GRAFICO 9Imprenditori IntervistatiPrincipale modalità di pubblicizzazione dell'azienda(Possibili risposte multilple)

37

12

26

2C

onta

tti

dire

tti c

on i

pote

nzia

licl

ient

i

Pubb

licit

à in

luog

hipu

bblic

i di

ritr

ovo

Pubb

licit

à in

orga

ni d

iin

form

azio

neci

nesi

Pubb

lcit

à in

orga

ni d

iin

form

azio

neit

alia

ni

GRAFICO 10Imprenditori intervistati(Importanza dei legami con connazionali per l'attività dell'impresa)

Non risponde8,0%

Si66,7%

No 25,3%

Page 25: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato

22

Il rapporto con i connazionali è comunque ritenuto importante per l’esercizio della propria attività dalla stragrande maggioranza degli intervistati (sebbene non bassa sia la percen-tuale di quanti esprimono un parere contrario).

Tutte le informazioni che abbiamo raccolto in questa ricerca appaiono ampiamente con-fermare la centralità del ruolo della famiglia e della comunità nel funzionamento dell’imprenditoria cinese, ma all’interno di tale quadro emergono, tuttavia, anche dei si-gnificativi elementi di novità, sia nelle modalità di gestione familiare delle singole imprese che nell’interazione con la so-cietà d’accoglienza.

La partecipazione della famiglia alle decisioni aziendali, un tempo pressoché totale (Guercini 2002)40, appare oggi ridursi significativamente nelle risposte degli intervistati. Soltanto poco più del 40% di essi dichiarano che la famiglia partecipa “molto” o “abbastanza” alle decisioni aziendali e alta, soprattutto tra le donne, è la percentuale di coloro che dichiarano una totale assenza di partecipazione famigliare a tali decisioni.

Ciò non significa, generalmente, una mancanza del supporto famigliare per l’avvio dell’azienda e per la gestione della sua attività (anche in termini di un aiuto operativo per lo svolgimento del lavoro) ma sembra piuttosto delineare un’evoluzione in corso nel mo-dello di gestione aziendale, in direzione di una maggiore autonomia gestionale dell’imprenditore e di una più complessa organizzazione del vertice aziendale.

Se un tempo il modello dominante, e sostanzialmente uniforme, delle imprese cinesi operanti nel distretto era caratterizzato da una totale partecipazione della famiglia a tutti gli aspetti della vita aziendale e da un’assunzione in prima persona delle funzioni produt-tive da parte dello stesso imprenditore, molto più articolata è la realtà con cui oggi ci tro-viamo a confrontare.

Sostenuto dalla famiglia e ben inserito nelle ampie reti comunitarie esistenti (che conti-nuano a costituire risorse essenziali per la sua attività), l’imprenditore tende in diverse aziende ad assumere un maggiore protagonismo decisionale ed a modificare il proprio ruolo, non relegandolo più ad una assoluta priorità delle funzioni produttive.

40 La forte partecipazione della famiglia alle decisioni aziendali è uno degli elementi sottolineati da Guercini nel delineare il vertice aziendale in una ricerca sull’imprenditoria cinese a Prato negli anni ’90.

TABELLA 24Imprenditori intervistati(Distribuzione per sesso e partecipazione famiglia alle decisioni aziendali)

V.A. % V.A. % V.A. %

Molto 12 23,1 4 17,4 16 21,3Abbastanza 11 21,2 5 21,7 16 21,3

Poco 13 25,0 3 13,0 16 21,3Per niente 16 30,8 10 43,5 26 34,7

Dato mancante 0 0,0 1 4,3 1 1,3

TOTALE 52 100,0 23 100,0 75 100,0

Elaborazioni C.C.I.A.A. Prato (2009)

Partecipazione famigliaTOTALEMaschi Femmine

Page 26: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Famiglia, reti comunitarie e sistema imprenditoriale

23

Soltanto in una minoranza di casi gli intervistati identificano principalmente il proprio ruolo nello svolgimento in prima persona delle funzioni produttive (22,7% degli imprenditori e

19,3% delle risposte), mentre molta impor-tanza viene attribuita alle funzioni ammini-strativo – gestionali (50,7% degli impren-ditori e 43,2% delle risposte) e notevole è anche l’attenzione de-dicata alle funzioni commerciali (28,0% degli imprenditori e 23,9% delle risposte) e tecniche (16,0%

degli imprenditori e 13,6% delle risposte).

L’evoluzione del modello d’impresa emerge anche nella scelta del personale che è alle sue dipendenze, che inizia ad essere più eterogeneo. Accanto ad aziende che continuano a

impiegare esclusivamente famigliari alle proprie dipendenze ne compaiono altre dove tro-viamo occupati soltanto italiani ed in mezzo a questi due poli si rilevano una serie di situa-zioni intermedie.

La presenza dei famigliari tra i dipendenti dell’impresa resta un fenomeno alquanto diffuso ma raramente (7 casi, pari al 9,3% del totale) essi costituiscono la totalità del personale e soltanto in una minoranza di casi raggiungono un’incidenza superiore al 50%41.

41 Le aziende nelle quali i famigliari incidono dal 50% al 99% del personale sono dodici, pari al 16% del totale.

GRAFICO 11Imprenditori IntervistatiPrincipale funzione svolta dall'imprenditore in prima persona(Possibili risposte multilple)

38

2112

17

Am

min

istr

ativ

ee/

o ge

stio

nali

Com

mer

cial

i

Tecn

iche

Prod

utti

ve

TABELLA 25Imprenditori intervistati (Imprese per numero dipendenti e percentuale cinesi occupati)

V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. %0% 5 11,9 0 0,0 0 0,0 0 0,0 5 6,7

1-19% 1 2,4 0 0,0 0 0,0 0 0,0 1 1,320-39% 1 2,4 0 0,0 1 11,1 0 0,0 2 2,740-59% 0 0,0 1 5,3 0 0,0 0 0,0 1 1,360-79% 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,080-99% 0 0,0 1 5,3 1 11,1 0 0,0 2 2,7

100% 28 66,7 15 78,9 7 77,8 1 20,0 51 68,0risposta mancante 7 16,7 2 10,5 0 0,0 4 80,0 13 17,3

TOTALE 42 100,0 19 100,0 9 100,0 5 100,0 75 100,0

Elaborazioni C.C.I.A.A. Prato (2009)

TOTALE% cinesi occupati

da 0 a 5 da 6 a 10 oltre 10Dato

mancante

Page 27: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato

24

Più persistente è la connotazione monoetnica dei dipendenti, spesso provenienti anche dalla stessa località di origine degli imprenditori42, che caratterizza ancora quasi il 70% delle imprese intervistate, con percentuali un po’ più elevate nelle imprese di maggiori di-mensioni.

Sebbene minoritaria, significativa è però la presenza di aziende che non impiegano esclu-sivamente cinesi e ciò, generalmente, si riferisce alla presenza di italiani43.

42 In 43 aziende, pari al 57,3% del totale delle aziende intervistate. Oltre la metà dei dipendenti è costituita da persone provenienti dalla stessa località di origine dell’imprenditore. 43 In un solo caso abbiamo riscontrato la presenza di un dipendente straniero non di nazionalità cinese.

Page 28: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Processi di trasformazione e nuove dinamiche di interazione con la società locale

25

Processi di trasformazione e nuove dinamiche di interazione con la società locale

Il ricorso al personale italiano si registra in quindici imprese, operanti in differenti settori44 e di diverse dimensioni aziendali.

Esso sembra diffondersi prevalentemente tra le imprese di maggiori dimensioni ed è gene-ralmente legato alla fornitura di specifiche competenze, in parti-colare di natura com-merciale.

Similmente a quanto avviene presso alcune

italiane, che negli ultimi anni hanno iniziato ad assumere dipendenti cinesi per estendere la propria clientela alla nuova fascia di utenza, anche tra gli imprenditori cinesi sembra delinearsi un’analoga tendenza per ampliare la propria clientela alla popolazione autoc-tona. L’assunzione di personale italiano non risulta delimitata, tuttavia, alla sola funzione commerciale, ma si estende ad altre funzioni e appare legarsi, da un lato, all’emergere di una crescente ricerca di mag-giori competenze professio-nali per lo sviluppo qualitativo dell’azienda e, dall’altro, alla sperimentazione di nuovi per-corsi imprenditoriali alterna-tivi alla tradizionale impren-ditoria etnica, portati avanti soprattutto da giovani di se-conda generazione o da per-sone, comunque, ormai da lungo tempo residenti in Ita-lia.

L’emergere di nuovi processi interculturali nell’evoluzione dell’imprenditoria cinese, a Prato come in altre aree italiane, era già stata rilevata in recenti ricerche e, più occasionalmente, segnalata sulla stampa locale. In un’indagine sulla popolazione cinese in Italia, Casti e Portauova (2008) si soffermano sulla realtà pratese, rilevando la presenza di modelliste italiane occupate in aziende pronto moda cinesi e riportano la testimonianza di una di esse che vi aveva regolarmente lavorato per due anni già alla fine dello scorso de- 44 Dieci di queste aziende operano nelle confezioni, una nel tessile, due nel commercio, una nella ristorazione e una nei servizi.

TABELLA 26Imprenditori intervistatiImprese per dimensione aziendale e presenza dipendenti/collaboratori italiani

V.A. % V.A. % V.A. % V.A. %

Da 0 a 5 6 14,3 35 83,3 1 2,4 42 100,0Da 6 a 10 6 31,6 13 68,4 0 0,0 19 100,0

Oltre 10 3 33,3 6 66,7 0 0,0 9 100,0Non risponde 0 0,0 4 80,0 1 20,0 5 100,0

TOTALE 15 20,0 58 77,3 2 2,7 75 100,0

Elaborazioni C.C.I.A.A. Prato (2009)

NonrispondeNumero dipendenti

impresaTOTALESi No

GRAFICO 12Imprenditori intervistatiFunzioni assegnate ai dipendenti/collaboratori italiani(Risposte multiple)

Tecniche15,0%

Produttive15,0%

Commerciali45,0%

Amministr.ve25,0%

Page 29: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato

26

cennio (finché il mancato pagamento di un committente italiano determinò la chiusura dell’azienda)45. La scelta di assumere personale italiano da affiancare a quello cinese è sinteticamente spiegata nelle parole di Xu Qiu Lin, il titolare della Giupel, riportate da Oriani e Staglianò (2008) in un’altra ricerca sui cinesi in Italia. “Gli italiani” – afferma l’imprenditore - “sono più forti sulla fantasia e il commerciale. I cinesi cuciono precisi, ra-pidi e zitti. Ognuno per conto suo non saremmo cresciuti così”46.

L’assunzione di personale italiano qualificato, cui attribuire specifiche funzioni, si presenta come una scelta ragionata di acquisizione di nuove risorse per lo sviluppo imprenditoriale e appare caratterizzare non soltanto aziende di successo del pronto moda, come la Giu-pel, ma anche esercizi commerciali e aziende operanti in altri settori.

Le modalità di selezione del personale sembrano essere le stesse di quelle rilevate per l’assunzione dei dipendenti cinesi, basandosi generalmente su giri di conoscenze, che si estendono, però, in questo caso, a cittadini italiani con cui l’imprenditore entra in contatto prevalentemente per ragioni di lavoro47.

Talvolta gli italiani arrivano persino a costituire gli unici dipendenti dell’azienda, quando la scelta dell’imprenditore è orientata verso nuovi modelli imprenditoriali, caratterizzati dalla netta assenza di una evidente connotazione etnica. E’ questo il caso, ad esempio, di alcuni esercizi commerciali, creati dall’imprenditore cinese o rilevati da precedenti gestori italiani. La giovane titolare cinese di un bar, ubicato in una zona con forte presenza di immigrati, viene spesso scambiata per una commessa dai clienti più occasionali, poiché niente, oltre la sua presenza, è cambiato nell’aspetto del locale. In esso continuano a lavorare gli stessi dipendenti di prima (che dopo l’ansia di perdere il lavoro per la vendita dell’azienda, hanno tirato un sospiro di sollievo e sembrano adesso godere di buoni rapporti con la nuova titolare), tutti italiani, ma la clientela è diventata più mista e sembra costituita, più o meno in uguale misura, da italiani e cinesi.

L’acquisizione di bar da gestori italiani, con una prosecuzione dell’attività improntata ad una linea di netta continuità, è un fenomeno emerso negli ultimi anni in Italia, come sot-tolineano Casti e Portanova, che lo definiscono il nuovo “business in espansione”, almeno nel centro – nord del paese48. Tale fenomeno appare anche a Prato in forte espansione ed è stato recentemente rilevato dalla stampa locale. In un articolo pubblicato lo scorso aprile da “La Nazione” di Prato (Montaleni 2009) si elencano numerosi bar cittadini da qualche tempo gestiti da giovani cinesi con buona competenza della lingua italiana, che mirano a conquistare la clientela autoctona prevalentemente attraverso una forte conti-nuità con la precedente gestione.

45 Casti L., Portanova M., 2008, pp. 79-82. 46 Oriani R., Staglianò R., 2008, pag. 122 47 Nella testimonianza riportata da Casti e Portauova l’individuazione della modellista da assumere era avvenuta tramite una richiesta dell’imprenditore a un suo cliente italiano. Analoghe modalità ci sono state riportate da alcuni degli intervistati durante lo svolgimento della presente ricerca. 48 Casti L., Portanova M., op. cit., pag 128.

Page 30: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Processi di trasformazione e nuove dinamiche di interazione con la società locale

27

L’emergere di queste nuove realtà imprenditoriali, seppure minoritarie, costituisce sicura-mente uno dei segnali più evidenti di processi di trasformazione in corso nelle dinamiche di interazione tra gli imprenditori cinesi e la società locale. Tali processi emergono in modo meno evidente pure nel diffondersi di nuove abitudini, come il ricorso al credito bancario, scarsamente utilizzato dagli imprenditori cinesi fino a non molto tempo fa.

In alcuni casi, come abbiamo precedentemente accennato, il finanziamento iniziale per l’avvio dell’azienda proviene, appunto, dal credito bancario, che fornisce l’intero importo necessario o si affianca ad altre fonti di capitale. Nove intervistati (pari al 9% del totale) dichiarano di avervi fatto ricorso come principale canale di finanziamento (in tre casi in maniera esclusiva e negli altri congiuntamente ad altri canali) e altri due lo indicano come un canale di secondaria importanza da essi utilizzato.

Il ricorso al credito bancario appare ormai uno strumento abbastanza diffuso che viene usato non solo per questa fina-lità. Ventisette imprenditori (pari al 36% degli intervistati) dichia-rano, infatti, di spendere parte dei propri guadagni per la resti-tuzione di debiti a banche o fi-nanziarie italiane. Soltanto un quarto di essi vi aveva fatto ri-corso per l’avvio dell’azienda. Nella stragrande maggioranza degli altri casi si tratta, invece, di persone che hanno fatto succes-sivi investimenti aziendali e/o

acquistato la casa in cui attualmente risiedono.

L’utilizzo del credito bancario, a differenza di quanto si verifica tra gli imprenditori italiani, sembra, dunque, concentrarsi su debiti a lungo termine finalizzati a progetti d’investimento imprenditoriali o all’acquisto di immobili.

A farvi ricorso sono soprattutto coloro che risiedono in Italia da più lungo tempo, alcuni dei quali hanno anche acquisito la cittadinanza italiana. Quasi i due terzi di essi (17 per-sone, pari al 63% del totale) vivono, infatti, nel nostro paese da oltre dieci anni ed il ri-manente è arrivato nei primi anni duemila. Molti, soprattutto tra le donne (che sembrano ricorrere maggiormente al credito bancario49), hanno un livello di istruzione medio alto (scuole superiori o università)50, mentre nessuno di coloro che hanno solo la licenza ele-

49 I ventisette imprenditori che devono restituire soldi a banche o finanziarie italiane sono composti da diciotto uomini , pari al 34,6% del totale degli uomini intervistati, e nove donne, pari al 39,0% del totale delle donne intervistate. 50 Il livello di istruzione di questo gruppo di imprenditori è suddiviso tra i due sessi come segue. Femmine: scuola media 3 (pari al 25,0% del totale delle donne intervistate in possesso della licenza media), superiori 4 (pari al 66,6%), università 2 (pari al 66,6%). Uomini: scuola media 8

GRAFICO 13Imprenditori intervistatiPresenza di debiti con banche o finanziarie italiane

No49,3%

Si36,0%

Non risponde14,7%

Page 31: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato

28

mentare e meno del 30% di quanti hanno la licenza media (11 persone, pari al 28% di coloro che hanno concluso gli studi con la scuola media inferiore) dichiarano di avere uti-lizzato questo strumento di credito.

La richiesta di finanziamenti alle banche, sebbene sembri coinvolgere soprattutto la fascia di imprenditori cinesi maggiormente istruita e da più tempo in Italia, appare essere un fe-nomeno in crescita che è stato percepito pure da alcuni istituti di credito, attenti a cattu-rare l’emergere di una nuova potenziale utenza. Significativa, da questo punto di vista, è l’apertura di una nuova filiale della Credem nella zona a maggiore concentrazione di po-polazione cinese, avvenuta alla fine del 2008. La filiale si rivolge principalmente ai cittadini cinesi e impiega personale cinese e personale italiano capace di parlare il cinese.

Il quadro che emerge dalla presente ricerca evidenzia, sotto vari aspetti, una crescente interazione tra gli imprenditori cinesi e la società autoctona, ma anche il permanere di numerosi problemi e difficoltà che questi imprenditori si trovano quotidianamente ad af-frontare.

(pari al 29,6% del totale degli uomini intervistati in possesso della licenza media), superiori 9 (pari al 50,0%), università 1 (pari al 50,0%).

Page 32: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Problemi, difficoltà e richiesta di servizi esistente

29

Problemi, difficoltà e richiesta di servizi esistente

Molti di essi hanno una scarsa conoscenza della lingua italiana e l’enorme differenza lin-guistica tra l’italiano e il cinese aumenta le difficoltà di apprendimento, soprattutto per chi è arrivato in Italia in età adulta e ha poco tempo da dedicare allo studio per gli impegni di lavoro.

Poco più del 10% degli intervistati ritiene che il proprio livello di ita-liano parlato sia buono o ottimo, mentre oltre la metà lo definisce elementare o scarso e un altro 13% addirittura nullo. La situazione peg-giora ulteriormente per quanto ri-guarda l’italiano scritto, dove la percentuale di buono o ottimo scende all’8% e quella del livello elementare o scarso si assottiglia facendo raddoppiare l’incidenza del livello nullo di competenze.

Il problema caratterizza i rappre-sentanti di entrambi i sessi, seb-bene tra le donne si rilevi una co-noscenza leggermente maggiore della lingua italiana (probabilmente legata anche al possesso di un li-vello di istruzione un po’ più ele-vato).

Quasi i due terzi degli intervistati (49 persone, pari al 65,3% del to-tale) hanno frequentato dei corsi di lingua, ma generalmente si è trat-tato di corsi di breve durata

(spesso solo di pochi mesi) che non hanno consentito il raggiungimento di sufficienti com-petenze linguistiche. A incidere maggiormente sull’apprendimento dell’italiano sono il livello di istru-zione posseduta e l’anzianità migratoria in Italia, o l’esserci cresciuto e avervi compiuto (interamente o parzialmente) il proprio percorso di studi.

Il livello più elevato di competenze linguistiche (buono o ottimo) è raggiunto, tra gli intervistati, soltanto da chi ha un grado di istruzione medio alto (scuole supe-riori o università) e vive in Italia da oltre dieci anni, mentre chi ha terminato gli studi con la scuola ele-

TABELLA 27Imprenditori intervistatiDistribuzione per livello di italiano parlato e sesso

V.A. % V.A. % V.A. %

ottimo 1 1,9 2 8,7 3 4,0buono 2 3,8 3 13,0 5 6,7medio 13 25,0 4 17,4 17 22,7

elementare 15 28,8 5 21,7 20 26,7scarso 11 21,2 9 39,1 20 26,7

nullo 10 19,2 0 0,0 10 13,3

TOTALE 52 100,0 23 100,0 75 100,0

Elaborazioni C.C.I.A.A. Prato (2009)

Maschi Femmine TOTALELivello italiano parlato

TABELLA 28Imprenditori intervistatiDistribuzione per livello di italiano scritto e sesso

V.A. % V.A. % V.A. %

ottimo 2 3,8 1 4,3 3 4,0buono 0 0,0 3 13,0 3 4,0medio 8 15,4 3 13,0 11 14,7

elementare 9 17,3 3 13,0 12 16,0scarso 16 30,8 6 26,1 22 29,3

nullo 14 26,9 6 26,1 20 26,7non risponde 3 5,8 1 4,3 4 5,3

TOTALE 52 100,0 23 100,0 75 100,0

Elaborazioni C.C.I.A.A. Prato (2009)

Maschi Femmine TOTALELivello italiano scritto

TABELLA 29Imprenditori intervistati(Distribuzione per durata corsi seguiti)

Durata corsi seguiti V.A. %

da 0 a 6 mesi 29 38,7da 6 mesi a 1 anno 4 5,3

da 1 a 2 anni 6 8,0oltre 2 anni 8 10,7

non risponde 28 37,3

TOTALE 75 100,0

Elaborazioni C.C.I.A.A. Prato (2009)

Page 33: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato

30

mentare, anche se vive da molto tempo in Italia, ha un basso livello della lingua parlata e quasi sempre nullo della lingua scritta.

Le differenze linguistiche tra italiano e cinese sono enormi, soprattutto per quanto ri-guarda il sistema di scrittura, e se vi è già una carenza di competenze nella lingua madre

(tale da rendere difficile anche la lettura di testi in cinese, come abbiamo avuto modo di verificare nella somministrazione del questionario a qualche imprenditore con la sola li-

cenza elementare) l’apprendimento dell’italiano diventa un compito ancora più arduo.

Vivere da molto tempo in Italia determina un certo livello di acquisizione linguistica, che può restare, tuttavia, anche molto scarsa se scarse restano le relazioni con gli autoctoni e la vita lavorativa e sociale si svolge principalmente all’interno della comunità, come av-viene tuttora per tanti imprenditori. Spesso la competenza linguistica è limitata a un lin-

TABELLA 30Imprenditori intervistati (Livello di italiano parlato e titolo di studio)

V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. %

Elementare 0 0,0 0 0,0 0 0,0 2 33,3 2 33,3 2 33,3 6 100,0Media inferiore 0 0,0 1 2,6 11 28,2 12 30,8 10 25,6 5 12,8 39 100,0

Media superiore 2 8,3 1 4,2 6 25,0 6 25,0 7 29,2 2 8,3 24 100,0Università 1 20,0 2 40,0 0 0,0 0 0,0 1 20,0 1 20,0 5 100,0

Non risponde 0 0,0 1 100,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 1 100,0

TOTALE 3 4,0 5 6,7 17 22,7 20 26,7 20 26,7 10 13,3 75 100,0

Elaborazioni su dati C.C.I.A.A. Prato (2009)

Titolo di studioScarso

Nullonon risp.

TOTALEOttimo Buono Medio Elementare

TABELLA 31Imprenditori intervistati (Livello di italiano scritto e titolo di studio)

V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. %

Elementare 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 1 16,7 5 83,3 6 100,0Media inferiore 0 0,0 0 0,0 7 17,9 8 20,5 14 35,9 10 25,6 39 100,0

Media superiore 2 8,3 1 4,2 4 16,7 4 16,7 7 29,2 6 25,0 24 100,0Università 1 20,0 2 40,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 2 40,0 5 100,0

Non risponde 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 1 100,0 1 100,0

TOTALE 3 4,0 3 4,0 11 14,7 12 16,0 22 29,3 24 32,0 75 100,0

Elaborazioni su dati C.C.I.A.A. Prato (2009)

Titolo di studioScarso

Nullonon risp.

TOTALEOttimo Buono Medio Elementare

TABELLA 32Imprenditori intervistati (Livello di italiano parlato e anzianità migratoria in Italia)

V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. %

2006-2009 0 0,0 0 0,0 0 0,0 2 33,3 2 33,3 2 33,3 6 100,02000-2005 0 0,0 0 0,0 2 7,4 9 33,3 10 37,0 6 22,2 27 100,0

1999 e prec. 3 7,7 4 10,3 15 38,5 8 20,5 7 17,9 2 5,1 39 100,0

Non risponde 0 0,0 1 33,3 0 0,0 1 33,3 1 33,3 0 0,0 3 100,0

TOTALE 3 4,0 5 6,7 17 22,7 20 26,7 20 26,7 10 13,3 75 100,0

Elaborazioni su dati C.C.I.A.A. Prato (2009)

Anno diarrivo in Italia

ScarsoNullo

non risp.TOTALEOttimo Buono Medio Elementare

Page 34: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Problemi, difficoltà e richiesta di servizi esistente

31

guaggio più o meno essenziale, funzionale alle esigenze primarie di vita e di lavoro, ed anche tra quanti risiedono in Italia da oltre dieci anni vi sono persone che dichiarano di avere una conoscenza scarsa o nulla della lingua (in particolare di quella scritta).

La scarsa conoscenza linguistica è indicata dagli imprenditori come il maggiore problema per la propria attività, con un’incidenza del 37% sul totale delle risposte da essi fornite. Quasi il 60% degli intervistati (44 persone, pari al 58,7% del totale) la considerano la principale difficoltà e soltanto poco più del 20%, una percentuale molto vicina a quella di quanti dichiarano di avere un’elevata conoscenza della lingua (livello “buono” o “ottimo”), non la considerano un problema.

Spesso a tale difficoltà se ne affiancano altre di eguale importanza, tra le quali primeggia l’insufficiente cono-scenza delle leggi e delle regole di funzio-namento del mercato italiano. Essa emerge al secondo posto tra le risposte fornite dagli imprenditori, con un’incidenza sensibil-mente inferiore ri-spetto al problema linguistico ma sempre molto elevata (26,3% delle risposte), e coin-volge circa il 41% degli intervistati.

Molto meno rilevanti (17,3% degli imprenditori e 11,0% delle risposte) risultano, in con-fronto, le difficoltà derivanti dalla situazione generale di mercato e quelle incontrate nell’accesso al credito. La segnalazione di quest’ultimo punto è, tuttavia, significativa, poi-ché ci offre un’ulteriore conferma del crescente interesse degli imprenditori cinesi verso strumenti di finanziamento esterni ai tradizionali canali famigliari e comunitari dei quali abbiamo precedentemente parlato (e la cui rilevanza ci è ulteriormente confermata dall’affermazione del 60% degli intervistati di dovere restituire soldi a famigliari e cono-

TABELLA 33Imprenditori intervistati (Livello di italiano scritto e anzianità migratoria in Italia)

V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. %

2006-2009 0 0,0 0 0,0 2 33,3 0 0,0 2 33,3 2 33,3 6 100,02000-2005 0 0,0 0 0,0 1 3,7 3 11,1 10 37,0 13 48,1 27 100,0

1999 e prec. 3 7,7 3 7,7 8 20,5 8 20,5 9 23,1 8 20,5 39 100,0

Non risponde 0 0,0 0 0,0 0 0,0 1 33,3 1 33,3 1 33,3 3 100,0

TOTALE 3 4,0 3 4,0 11 14,7 12 16,0 22 29,3 24 32,0 75 100,0

Elaborazioni su dati C.C.I.A.A. Prato (2009)

Anno diarrivo in Italia

ScarsoNullo

non risp.TOTALEOttimo Buono Medio Elementare

GRAFICO 14Imprenditori IntervistatiPrincipale difficoltà nella gestione dell'impresa(Possibili risposte multilple)

44

31

137

13 10

Con

osce

nza

ligui

stic

a

Con

osce

nza

legg

i e r

egol

efu

nzio

nam

ento

del m

erca

toit

alia

no

Acc

esso

al

cred

ito

Rap

port

o co

ncl

ient

i efo

rnit

ori i

talli

ani

Situ

azio

nege

nera

lem

erca

to

Alt

ro

Page 35: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato

32

scenti). Significativa, per differenti ragioni, è anche la segnalazione di difficoltà nei rap-porti con clienti e fornitori italiani, che lascia supporre il perdurante ricorrere di episodi di mancati pagamenti da parte di aziende committenti italiane, più volte denunciati in pas-sato e riportati in varie pubblicazioni51.

Le difficoltà maggiormente avvertite dagli imprenditori cinesi appaiono, complessiva-mente, focalizzarsi sui problemi che essi incontrano come migranti nella comunicazione e nell’interazione con la società ospitante, mentre marginale è l’importanza attribuita ad al-tre difficoltà (di spazi, di acquisizione di servizi logistici o nel rapporto con clienti e fornitori

cinesi) e persino l’incidenza della situazione generale del mercato viene indicata come secondaria ri-spetto ai problemi di relazione con la società locale. Scarsa cono-scenza della lingua, difficile comprensione delle regole di funzio-namento vigenti e diffi-coltà di accesso a strumenti e servizi esi-

stenti vengono percepiti dagli intervistati come i principali problemi per lo svolgimento della propria attività e ad essi spesso si cerca di dare risposta ricorrendo all’aiuto dei pro-pri connazionali.

Lo svolgimento delle pratiche burocratiche per l’avvio dell’azienda è stato vissuto da molti (36% degli intervistati) con difficoltà e circa i due terzi degli imprenditori hanno cercato un aiuto per svolgere questo compito. Tale aiuto è venuto principalmente dal ricorso a professionisti e consulenti (48% degli intervistati e 36,4% delle risposte) ma molto spesso ad essi si è sostituito od affiancato quello proveniente dai famigliari (42,0% degli intervistati e 31,8% delle risposte). Più raramente (14% degli intervistati e 10,6% delle risposte) l’aiuto è venuto da altri connazionali, dai servizi di mediazione culturale o da altri soggetti (quali amici e conoscenti italiani o associazioni italiane di categoria).

Lo scarso ricorso ai servizi di mediazione culturale non appare determinato tanto da una scelta, o da una cattiva valutazione sul loro funzionamento, bensì da una mancata informazione su di essi.

La presenza di un mediatore culturale presso gli uffici della Camera di Commercio di Prato è conosciuta soltanto dal 25% degli intervistati, ma coloro che vi si sono rivolti ne hanno

51 Tale problema è stato ripetutamente denunciato in varie pubblicazioni prodotte dal Centro Ricerche e Servizi per l’Immigrazione del Comune di Prato, operante dal 1994 al 2006. Ad esso si fa riferimento anche nella citata ricerca curata da Zanni (pag. 179).

GRAFICO 15Imprenditori IntervistatiPrincipale aiuto per lo svolgimento di pratiche burocratiche(Possibili risposte multilple)

21

7

24

7 7

Fam

iliar

io

pare

nti

Am

ici e

cono

scen

ti c

ines

i

Prof

essi

onis

tio

cons

ulen

ti

Serv

izi d

im

edia

zion

ecu

ltur

ale

Alt

ri

Page 36: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Problemi, difficoltà e richiesta di servizi esistente

33

dato prevalentemente un giudizio positivo e alta è la richiesta che emerge per un ampliamento di tale servizio.

Ciò che si richiede è soprat-tutto la disponibilità di modu-listica bilingue e lo sviluppo di ulteriori servizi, in partico-lare per quanto riguarda l’orientamento alla creazione di impresa (13 risposte, pari all’11,6% del totale) e la ri-cerca e opportunità di finan-ziamenti (13 risposte, pari all’11,6% del totale) nonché, in misura leggermente infe-riore, gli adempimenti buro-cratici, amministrativi e fiscali (11 risposte, pari al 9,8% del totale).

La richiesta proveniente dagli imprenditori cinesi è ancora più forte per quanto riguarda la possibilità che la Camera di Commercio organizzi dei corsi di italiano ad essi rivolti.

Se alla domanda sui possibili ampliamenti del servizio di mediazione culturale hanno risposto, con una o più richieste, il 77% degli intervistati, al quesito sui corsi di lingua hanno risposto la quasi totalità degli intervistati (72 persone, pari al 96,0%) e nella stragrande maggioranza dei casi hanno valutato positivamente tale ipotesi.

Quasi l’80% degli imprenditori ritiene “molto” o “abbastanza” utile l’organizzazione di tali corsi, con una percentuale più elevata tra gli uomini per le maggiori deficienze linguistiche da essi denunciate.

L’interesse per i corsi di italiano è maggiore tra quanti hanno una minore anzianità migratoria in Italia ma è molto elevato anche tra coloro che vivono in Italia da oltre dieci anni. Esso è manifestato non soltanto da chi ha un basso livello di competenze linguistiche ma anche da un significativo numero di imprenditori che considerano

GRAFICO 16Imprenditori intervistatiRichieste per il miglioramento del servizio di mediazione culturale alla C.C.I.A.A. (risposte multiple)

Sviluppo erogazione di ulteriori servizi

40,0%

Disponibilità modulistica

bilingue40,0%

Modifica o ampliamento

orario sportello20,0%

TABELLA 34Imprenditori intervistatiGiudizio su utilità eventuali corsi di italiano promossi dalla C.C.I.A.A.

V.A. % V.A. % V.A. %

molto 34 65,4 11 47,8 45 60,0abbastanza 9 17,3 5 21,7 14 18,7

poco 5 9,6 3 13,0 8 10,7per niente 4 7,7 1 4,3 5 6,7

non risponde 0 0,0 3 13,0 3 4,0

TOTALE 52 100,0 23 100,0 75 100,0

Elaborazioni su dati C.C.I.A.A. Prato (2009)

Utilità corsi CCIAAMaschi Femmine TOTALE

Page 37: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato

34

importante implementare la conoscenza della lingua pur ritenendo di avere già raggiunto un buono o medio livello di competenze52.

Le indicazioni che essi forniscono per orari e periodi dell’anno in cui sarebbe meglio organizzare tali corsi confermano i conflitti esistenti tra esigenze di apprendimento linguistico e scarsità di tempo libero per impegni di lavoro. Per gli imprenditori cinesi il periodo migliore per studiare è quello che gli italiani dedicano generalmente alle ferie, ovvero luglio – agosto o dicembre – gennaio (quando ci sono le feste natalizie).

L’esistenza di un interesse per l’apprendimento linguistico anche da parte di persone che ritengono di averne già acquisito un certo livello di competenza è un ulteriore segnale di una crescente ricerca di maggiore interazione con la società locale, legata anche ai processi di evoluzione in corso nel modello di impresa dei quali abbiamo precedentemente parlato. Tali processi sembrano destinati ad ulteriore sviluppo nei progetti espressi da diversi degli intervistati.

52 Sedici imprenditori dichiarano di avere un buono o medio livello di conoscenza della lingua parlata e dieci di quella scritta.

TABELLA 35Imprenditori intervistati(Anzianità migratoria in Italia e giudizio su utilità eventuali corsi di italiano della C.C.I.A.A.)

V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. %

Molto 20 51,3 18 66,7 5 83,3 2 66,7 45 60,0Abbastanza 7 17,9 5 18,5 1 16,7 1 33,3 14 18,7

Poco 6 15,4 2 7,4 0 0,0 0 0,0 8 10,7Per ninente 3 7,7 2 7,4 0 0,0 0 0,0 5 6,7

Non risponde 3 7,7 0 0,0 0 0,0 0 0,0 3 4,0

TOTALE 39 100,0 27 100,0 6 100,0 3 100,0 75 100,0

Elaborazioni su dati C.C.I.A.A. Prato (2009)

Utilità corsi CCIAA Non risponde TOTALE1999 e prec. 2000-2005 2006-2009

Anni arrivo in Italia

Page 38: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Aspirazioni e incertezze per il futuro

35

Aspirazioni e incertezze per il futuro

Oltre il 20% degli imprenditori (16, pari al 21,3% del totale) prevede di fare investimenti nell’azienda nei prossimi anni (anche se spesso i tempi di tali investimenti sono ancora indefiniti53). La scelta del tipo di investimenti da fare vede consolidarsi lo sviluppo di un

orientamento verso la crescita qualitativa dell’azienda che già era emersa nei dati sugli investimenti effettuati negli ultimi anni. Emerge, infatti, un netto rafforzamento dell’attenzione verso la ricerca e l’innovazione (che passa dal 9,5% degli investimenti fatti in passato al 17,1% di quelli previsti), nonché, in misura minore, verso l’ampliamento della rete commerciale (dal 16,7% al 20,0%), mentre si riducono sensibilmente (dal 61,0% al

51,4%), pur restando ancora maggioritari, gli investimenti finalizzati semplicemente all’ampliamento delle capacità produttive.

A progettare di fare investi-menti sono aziende di varie dimensioni54 e operanti in dif-ferenti settori55, che hanno avviato l’attività nel corso de-gli anni 2000 (ed, in partico-lare, negli ultimi anni56). Al-cune di esse hanno, inoltre, intenzione di assumere del personale italiano. Un feno-meno, anche questo, che ap-pare in sviluppo nelle risposte fornite dagli imprenditori sui loro progetti.

53 Il 50% di questi imprenditori non sa con che tempi farà gli investimenti, mentre il 19% dichiara che li farà entro un anno, il 6% entro due e il 25% entro tre. 54 Delle sedici aziende che dichiarano di volere fare investimenti nei prossimi anni 11, pari al 68,75%, contano da 0 a 5 dipendenti, 4, pari al 25,0% da 6 a 10 e 1, pari al 6,25%, oltre 10. 55 Sette operano nelle confezioni, sei nel commercio, una nella ristorazione e due nei servizi. 56 Undici, pari al 69%, hanno aperto tra il 2006 e il 2009.

GRAFICO 17Imprenditori intervistatiPrevisione di investimenti nell'azienda

Non risponde

8,0%

No14,7%

Si21,3%

Non so56,0%

GRAFICO 18Imprenditori IntervistatiPrincipale destinazione investimenti programmmati(Possibili risposte multilple)

18

46 7

Am

plia

men

toca

paci

tàpr

odut

tive

Div

ersi

fica

zion

ede

ll'of

fert

a

Ric

erca

,in

nova

zion

e

Am

plia

men

tore

teco

mm

erci

ale

Page 39: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato

36

Quasi il 20% (11, pari al 19,0%) delle aziende che non hanno attualmente dipendenti italiani dichiarano di volerne assumere (ed in cinque casi si tratta, appunto, anche di aziende che hanno progetti di investimenti aziendali per i prossimi anni), mentre circa la metà (46,6%) si dichiarano incerte a questo proposito e soltanto uno scarso 30% (29,3%) lo esclude.

Il fenomeno appare, dunque, in rilevante espansione, con quindici aziende che hanno già dei dipendenti italiani (alcune delle quali dichiarano anche di volerne aumentare il numero) e altre undici che intendono assumerne.

Tale intenzione è manifestata soprattutto dalle imprese più piccole57 e che hanno avviato da poco la propria attività58.

Le assunzioni previste, in misura ancor più accentuata che in passato, appaiono finalizzate all’acquisizione di specifiche competenze, con una forte crescita di interesse, in

particolare, per le funzioni tecniche.

Accanto al rafforzamento di questa evoluzione del modello d’impresa, emerge dalla testimonianza degli intervistati anche una volontà di espansione imprenditoriale basata sulla moltiplicazione del numero di aziende e talvolta giocata contemporaneamente su più territori.

Se il 21% degli imprenditori risponde di avere progetti di investimenti aziendali nei prossimi anni, ed un altro 12% di avere intenzione di ampliare l’azienda pur senza prevedere degli

investimenti a tal fine59, a dichiarare di volere avviare altre aziende è ben il 44% degli intervistati (e molto pochi sono, peraltro, coloro che escludono tale ipotesi).

I loro progetti prevedono, a volte, di avviare anche più di una impresa, in differenti settori e località60.

57 Nove hanno da 0 a 5 dipendenti. 58 Otto di queste hanno avviato l’attività tra il 2007 e il 2009. 59 Ventitre intervistati dichiarano di volere ampliare la propria azienda ma nove di essi non affermano di volere anche fare investimenti, omettendo la risposta a tale domanda o rispondendo “non so”.

GRAFICO 19Imprenditori intervistatiIntenzione di assumere dipendenti italianiespressa da aziende che al momento ne sono prive

Non risponde5,2%

Non so46,6%

Si19,0%

No29,3%

TABELLA 36Imprenditori intervistatiFunzione dei dipendenti/collaboratori italiani nelle imprese cinesi (Possibili risposte multiple)

V.A. % V.A. %

Amministrative 5 25,0 7 21,2Commerciali 9 45,0 13 39,4

Tecniche 3 15,0 9 27,3Produttive 3 15,0 4 12,1

TOTALE 20 100,0 33 100,0

Elaborazioni su dati C.C.I.A.A. Prato (2009)

Personale presente

Personale da assumereFunzione

Page 40: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Aspirazioni e incertezze per il futuro

37

In un’ampia maggioranza dei casi le future aziende sono in un settore diverso da quello in cui l’imprenditore opera attualmente e quando sono nello stesso settore spesso (50% dei casi) sono in una località differente da Prato.

Diversi imprenditori progettano sia di investire nell’attuale azienda che di aprirne di nuove, ma più frequentemente le due scelte appaiono alternative tra loro61, e spesso, in entrambi i casi, anche i famigliari degli intervistati pensano di avviare delle imprese.

Circa il 43% degli imprenditori affermano che qualche loro

famigliare prevede di aprire un’azienda a Prato o in altre località e, complessivamente, la prospettiva dell’avvio di nuove attività coinvolge, direttamente o indirettamente, oltre la metà degli intervistati. Molti di essi prevedono che queste attività potranno favorire anche l’attuale62, probabilmente per lo sviluppo di rapporti d’affare con le altre aziende famigliari che già oggi costituiscono un fenomeno abbastanza diffuso63.

60 Dei trentatre imprenditori che dichiarano di volere avviare altre aziende, sette prevedono di farlo in più di un settore o di una località. 61 Dei trentatre imprenditori che dichiarano di volere avviare nuove aziende, dieci (pari al 30,3%) hanno anche dei progetti di investimento aziendale. 62 Diciassette intervistati dichiarano che l’avvio di nuove aziende potrà facilitare anche la sua attuale attività imprenditoriale. 63 Il 28% degli intervistati dichiara di intrattenere rapporti d’affari con altre aziende della famiglia.

GRAFICO 20Imprenditori intervistatiIntenzione di avviare altre aziendenel prossimo futuro

Non risponde6,7%

No12,0%

Si44,0%

Non so37,3%

TABELLA 37Imprenditori intervistatiIntenzione avvio altre aziende per luogo e settore (Possibili risposte multiple)

V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. %

Confezioni 5 45,5 3 27,3 2 18,2 1 9,1 11 100,0Tessile 3 100,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 3 100,0

Altro manifatturiero 2 66,7 1 33,3 0 0,0 0 0,0 3 100,0Commercio 10 62,5 3 18,8 1 6,3 2 12,5 16 100,0

Ristorazione 4 66,7 2 33,3 0 0,0 0 0,0 6 100,0Servizi 1 100,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 1 100,0

TOTALE 25 62,5 9 22,5 3 7,5 3 7,5 40 100,0

Elaborazioni su dati C.C.I.A.A. Prato (2009)

Altre città Europa

Cina TOTALEPratoAltre città

Italia

Page 41: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato

38

Il progetto di avvio di nuove imprese è spesso l’avvenire che gli intervistati ipotizzano pure per i propri figli, ma se un tempo questa costituiva l’unica aspettativa espressa dagli imprenditori cinesi, al punto da scoraggiare l’eventuale insorgere di desideri diversi da parte dei figli64, oggi le cose stanno cambiando e quasi il 25% delle risposte fornite indicano per il futuro dei figli l’esercizio di professioni diverse dall’imprenditore.

Le aspettative di successo professionale per i figli cominciano, dunque, ad estendersi al di là dei confini del tradizionale percorso imprenditoriale, supportato dalle risorse comunitarie, per avanzare una richiesta di più diretta partecipazione, e riconoscimento, nella società locale. Una richiesta che assume dimensioni ancora più ampie quando ci spostiamo a parlare di cittadinanza.

64 Spesso gli stessi ragazzi cinesi non riescono neppure a immaginare un futuro professionale alternativo alla carriera imprenditoriale loro suggerita dalla famiglia, e individuata come l’unica possibile in una società d’accoglienza caratterizzata da un modello di integrazione subalterna che lascia poco spazio all’affermazione professionale dei migranti e dei loro figli. Negli ultimi anni sono cominciati ad emergere, tuttavia, anche atteggiamenti diversi, seppur minoritari, evidenziati, ad esempio, dalle rivendicazioni portate avanti da associazioni delle seconde generazioni come Associna. Per un approfondimento sulle seconde generazioni si veda Marsden, 2008.

TABELLA 38Imprenditori intervistatiIntenzione avvio altre aziende da parte di familiari per luogo e settore(Possibili risposte multiple)

V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. %

Confezioni 11 68,8 5 31,3 0 0,0 0 0,0 16 100,0Tessile 3 100,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 3 100,0

Altro manifatturiero 4 100,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 4 100,0Commercio 2 28,6 4 57,1 0 0,0 1 14,3 7 100,0

Ristorazione 5 62,5 3 37,5 0 0,0 0 0,0 8 100,0Servizi 1 100,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 1 100,0

TOTALE 26 66,7 12 30,8 0 0,0 1 2,6 39 100,0

Elaborazioni su dati C.C.I.A.A. Prato (2009)

Altre città Europa

Cina TOTALEPratoAltre città

Italia

GRAFICO 21Imprenditori IntervistatiAspettative su futura attività per i figli(Possibili risposte multilple)

13 11

26

16

Con

tinu

eran

noat

tivi

tà a

zien

da

Apr

iran

no a

ltre

impr

ese

nello

stes

so s

etto

re

Apr

iran

no a

ltre

impr

ese

in a

ltri

sett

ori

Fara

nno

prof

essi

oni

dive

rse

dall'

impr

endi

tore

Page 42: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Aspirazioni e incertezze per il futuro

39

Quasi il 60% degli intervistati ( 44 persone, pari al 58,7% del totale) dichiarano, infatti, di desiderare per i propri figli l’acquisizione della cittadinanza italiana e solo il 16% esclude nettamente tale ipotesi.

Le prospettive che gli intervistati immaginano per il proprio futuro, e per quello dei loro figli, si muovono tra senso di appartenenza alla comunità etnica, e consapevolezza delle risorse che essa può offrire in un territorio che si allarga dal distretto al paese d’origine e alle diverse località della diaspora, e richiesta di una crescente interazione con la società locale, con piena

partecipazione e riconoscimento di diritti al suo interno.

Muovendosi all’interno di tale quadro, una parte degli imprenditori appare avere fatto una scelta di definitiva stabilizzazione nel distretto ed esprime progetti abbastanza definiti per lo sviluppo della propria attività. Molti, invece, manifestano una profonda incertezza sul proprio futuro, che emerge anche tra quanti hanno ormai raggiunto un certo livello di benessere e sicurezza economica.

Alta, infatti, come abbiamo precedentemente indicato, è la percentuale di coloro che non sanno se resteranno a vivere a Prato, anche tra quanti vi hanno comprato la casa o pensano di comprarvela65.

Oltre i tre quarti degli intervistati, al momento, non considerano Prato il proprio stabile luogo di dimora e se una parte di essi pensa di tornare in Cina o di spostarsi in altre località della diaspora, più spesso non vi è ancora un’idea su dove proseguire la propria vita e attività lavorativa.

Un’analoga incertezza è espressa sul futuro dell’azienda. Il 56% degli intervistati non sa se farà investimenti nell’azienda nei prossimi anni(ed un altro 8% non risponde a questa domanda) e circa il 40% non sa se amplierà o modificherà l’attività dell’azienda66. Minori 65 Ventuno imprenditori dichiarano di avere intenzione di acquistare una casa a Prato ma oltre la metà di essi non sa per quanto tempo resterà a vivere nella città. 66 Alla domanda “Ha intenzione di ampliare l’attività della sua impresa?” rispondono “si” il 30,7% degli intervistati, “no” il 22,7% e “non so” il 40,0%, non rispondono il 6,7%. Alla domanda “Ha intenzione di modificare l’attività della sua impresa?” rispondono “si” il 22,7% degli intervistati, “no” il 33,3% e “non so” il 37,3%, non rispondono il 6,7%.

GRAFICO 22Imprenditori intervistatiDesiderio che i figli acquisiscanola cittadinanza italiana

Non risponde1,3%Non so

24,0%

SI58,7%

No16,0%

TABELLA 39Imprenditori intervistati(Località di probabile trasferimento)

Località V.A. %

Cina 17 29,3Altre città italiane 8 13,8Altri paesi europei 2 3,5

Altri paesi extraeuropei 1 1,7Non so 27 46,6

Non risponde 3 5,2

TOTALE 58 100,0

Elaborazioni su dati C.C.I.A.A. Prato (2009)

Page 43: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato

40

sono le incertezze espresse sull’ipotesi di avviare altre imprese, soprattutto per quanto riguarda i propri famigliari. Alla domanda se hanno intenzione di avviare altre aziende rispondono “non so” il 37,3% degli intervistati (e un altro 6,7% non rispondono al quesito), mentre a quella se vi siano altri membri della famiglia che hanno questa intenzione la percentuale dei “non so” si riduce al 25,3% (e sale al 10,7% la percentuale delle mancate risposte).

Il quadro che emerge dalle testimonianze raccolte mostra, dunque, una realtà alquanto complessa e articolata, caratterizzata dall’emergere di significativi processi di trasformazione ma anche da profonde incertezze, in parte legate alle difficoltà vissute da questi imprenditori per la propria condizione di migrante.

Sull’evoluzione che tale quadro potrà avere nel prossimo futuro giocherà un ruolo non secondario la capacità della società d’accoglienza di coglierne lo sviluppo delle tendenze evolutive e di offrire agli imprenditori cinesi strumenti e servizi che facilitino quell’interazione con la realtà locale oggi vissuta con tanta difficoltà da molti di essi.

Conclusioni

Lo svolgimento della presente ricerca ha costituito non solo un momento di studio e di approfondimento dell’analisi sull’imprenditoria cinese nell’area, ma anche un’importante occasione di incontro con numerosi suoi protagonisti per avvicinarli ai servizi oggi offerti dalla camera di Commercio e raccoglierne indicazioni e opinioni per il loro ulteriore sviluppo.

Le risposte raccolte mostrano innanzitutto l’esigenza di un’attività informativa espressamente rivolta agli imprenditori cinesi. Tale esigenza emerge con chiarezza sia dalla scarsa conoscenza riscontrata del servizio di mediazione culturale esistente da tempo presso gli sportelli camerali sia dalle espressioni di timore manifestate da diversi imprenditori che non hanno accettato di compilare il questionario. Alla richiesta di collaborazione alla ricerca, motivata dalla volontà di progettare servizi ad essi rivolti, più di una volta abbiamo ricevuto risposte del tipo “Io sono in regola con la Camera di Commercio. Il commercialista ha fatto tutto.” Oppure “Devo fare vedere prima al mio commercialista, non vorrei scrivere qualcosa di sbagliato. Una volta ho riempito dei moduli di una società telefonica, senza capire bene. Era un contratto non buono e ci ho rimesso un sacco di soldi”. Inutile tentare di spiegare che tali risposte non avevano alcuna attinenza con il questionario proposto. Il timore verso istituzioni (Camera di Commercio e non solo) di cui spesso non si conosce il funzionamento, la consapevolezza dei propri limiti linguistici e la paura di sbagliare (malgrado il testo bilingue) erano troppo forti. In altri casi al posto, o accanto, alla reazione di diffidenza, abbiamo trovato un profondo senso di amarezza e sfiducia e qualcuno ci ha risposto “Non serve a nulla che risponda al vostro questionario, tanto le cose per gli stranieri non le fanno, anche se ce ne sarebbe bisogno”.

Molti degli intervistati hanno, invece, mostrato apprezzamento per la volontà della Camera di Commercio di sviluppare i servizi ad essi rivolti e manifestato la loro fiducia ed aspettativa, lasciandoci i loro nominativi e recapiti per potere essere ricontattati in futuro.

Page 44: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Conclusioni

41

Le loro risposte forniscono precise indicazioni per la progettazione delle prossime iniziative, evidenziando la priorità del problema linguistico e la volontà di utilizzare maggiormente gli strumenti esistenti nella società d’accoglienza per facilitare l’attività imprenditoriale.

Ciò che ha suscitato maggiore interesse sul servizio di mediazione culturale non è tanto una modifica o un ampliamento dell’orario in cui esso viene erogato ma la possibilità di avere accesso a opportunità di finanziamento (un aspetto, questo, sul quale abbiamo visto esservi un crescente interesse, segnalato dalle risposte a diverse domande del questionario) e l’orientamento alla creazione d’impresa, nonché la predisposizione di modulistica bilingue.

Ancora maggiore è l’interesse espresso sui corsi di lingua, rispetto ai quali sarebbe opportuno programmare una proposta differenziata, capace di rispondere alle diverse esigenze di orario e di competenze linguistiche espresse dagli intervistati. Per molti di essi l’iniziativa più utile sarebbe l’organizzazione di corsi elementari intensivi, da svolgersi nei periodi in cui gli imprenditori cinesi hanno meno lavoro. Per chi, invece, è già in possesso almeno di un livello di competenze base della lingua potrebbero essere previsti dei workshops linguistico-tematici da organizzare preferibilmente nei week-ends.

Entrambe le iniziative (servizi di mediazione culturale e di formazione linguistica) dovrebbero costituire, al tempo stesso, la logica continuazione di un “percorso di avvicinamento” degli imprenditori cinesi alla Camera di Commercio, iniziato con la proposizione del questionario, e degli strumenti di rilevazione per la prosecuzione dell’attività di ricerca. Occorrerebbe, dunque, prevedere un monitoraggio dell’utenza dei servizi proposti e delle problematiche da essa sollevate, non solo per misurare l’efficienza e l’efficacia di tali servizi ma anche per approfondire le nostre conoscenze sull’imprenditoria cinese nell’area.

Il presente studio ha consentito di tracciare un quadro abbastanza articolato di tale fenomeno, ma le dimensioni e la dinamicità dell’imprenditoria cinese nel distretto ne richiedono una costante osservazione ed analisi.

I risultati della ricerca mostrano la tendenza ad un perdurante incremento del numero di aziende cinesi in provincia (evidenziato sia dai dati Infocamere che dalle risposte degli intervistati), cui probabilmente si affiancherà anche un rafforzamento dei processi di evoluzione in corso nel modello aziendale (più complessa strutturazione del vertice e della struttura aziendale, sviluppo qualitativo dell’offerta, assunzione di personale italiano) e una crescita dell’eterogeneità delle imprese (per settore di attività, modelli organizzativi e tipo di clientela di riferimento). Contemporaneamente essi indicano, però, anche la persistente fragilità di tante aziende (indicata sia dagli elevati tassi di mortalità e turn over che dalle dichiarazioni espresse da alcuni degli imprenditori contattati) e l’incertezza sul loro futuro, la presenza di diffuse difficoltà vissute dagli imprenditori cinesi (soprattutto per quanto riguarda il rapporto con la società locale) e la loro elevata mobilità, con politiche imprenditoriali che non sono delimitate al solo territorio pratese e si appoggiano su vaste reti comunitarie.

Page 45: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato

42

Si tratta di fenomeni in rapida evoluzione che occorre seguire con adeguate politiche di ricerca e intervento, tese a favorire una sempre più costruttiva interazione tra gli imprenditori cinesi ed il tessuto economico e sociale del territorio e a valorizzare appieno il contributo che da essi proviene all’economia del distretto.

Page 46: Camera di Commercio di Prato - Rapporto su storie e progetti imprenditoriali dei ... · 2010. 2. 10. · Storie e progetti imprenditoriali dei cinesi di Prato 2 A distanza di quasi

43

Riferimenti bibliografici

Bin Wu, “International Migration and Wenzhou’s Development” in Johanson G, Smith R., French R., Living Outside the Walls: The Chinese in Prato, Cambridge Scholars Publishing, 2009, pp. 238-260

Caserta D., Marsden A., “Rapporto sull’imprenditoria straniera in provincia di Prato”, Camera di Commercio di Prato e Comune di Prato, 2003

Casti L., Portanova M., “Chi ha paura dei cinesi?”, Bur, Milano, 2008

Colombi M. (a cura di), “L’imprenditoria cinese nel distretto industriale di Prato”, Firenze, Olschki, 2002, pp. 71-103

Guercini S., “Profilo del vertice, processi di sviluppo e politiche di mercato dell’impresa cinese a Prato” in Colombi M. (a cura di), L’imprenditoria cinese nel distretto industriale di Prato, Firenze, Olschki, 2002, pp. 35-70

Marsden A., “Il ruolo della famiglia nello sviluppo dell’imprenditoria cinese a Prato” in Colombi M. (a cura di), L’imprenditoria cinese nel distretto industriale di Prato, Firenze, Olschki, 2002, pp. 71-103

Marsden A., “Nuovi italiani in Toscana: verso quale futuro?” in Casacchia O., Natale L., Paterno A., Terzeria L. (a cura di), Studiare insieme, crescere insieme?, Milano, Angeli, 2008, pp. 83-101

Montaleni L., “Maxi investimenti, si moltiplicano i bar all’orientale”, La Nazione, cronaca di Prato, 29 aprile 2009

Oriani R., Staglianò R., “I cinesi non muoiono mai”, Chiarelettere, Milano, 2008

Pieke F., “Chinese Globalization and Migration to Europe”, UC San Diego:Center for Comparative Immigration Studies, 2004. http://escolarship.org/uc/item/3gv6w1bj

Servizi n.c.a. di Huaqiao,Elenco telefonico cinese, Roma, 2009

Zanni L. (a cura di), “Distretti industriali e imprese artigiane tra continuità e cambiamento. I casi di Prato e di Empoli”, Osservatorio regionale toscano sull’artigianato, 2007