Brochure Cineforum 2016

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    Incontri con la Cultura Russa:

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    La sede degli incontri :

    Chiesa Santa Maria in Chiavica

    Sede CTG

    Via Santa Maria in Chiavica

    37121 Verona

    I lm presentati appartengonoalla videoteca di Conoscere Eurasia.

    Ideatore, curatore e direttore artistico:

    Ugo Brusaporco

    Organizzatori:

    Daniela Bonomi - Svetlana Ceccarelli - Polina Chunina

    Relatori:

    Ugo Brusaporco

    Ospite speciale:Mihail Talalaj

    stata promossa da:

    La rassegna Incontri con la cultura russa: il cinema - 7aedizione 2016

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    Presentazione:Che strano mondo quello in cui viviamo oggi, pieno di paure, pi di quelle che nel secolo scorsosegnarono quella che venne chiamata la guerra fredda, nome strano in un inverno cos caldo,com quello che cominciato. Eppure fu in quel tempo che si consolid il cinema sovietico, fu

    in quel tempo che la Repubblica Federale Tedesca, con lappoggio degli Stati Uniti, fece nascere,nella Berlino, occupata quel Festival cinematograco che oggi sda la potenza di Cannes. Giunta alsettimo anno, la nostra Rassegna di Cinema Russo si trova ad aermare una cultura, quella russa,trascurata nel nome di nuove alleanze politiche, che stanno ridisegnando la mappa del mondo. Perquesto abbiamo deciso un programma che in parte sposa cinema e letteratura russa, senza negarsiil fondamentale piacere di dire semplicemente di cinema. Ecco, allora, una partenza nel nome diuno scrittore nume com Maksim Gorkij (1868-1936), con quel particolare lm del maestro GlebPanlov, che Vassa, tratto da uno dei pi attuali testi dello scrittore, quel Vassa eleznova por-

    tato sulla scena pochi mesi fa in Australia, e pi volte portato sul piccolo schermo e sul grande, conalmeno una notevole lettura di Leonid Lukov nel 1953. Il lm di Panlov segnato dalla problematicasituazione politica creatasi in Unione Sovietica dalla morte di Brenev e, in un certo senso, fa rietteresu unumanit alle prese con cambiamenti epocali, come quelli che viviamo oggi. Di cambiamentiparla anche il secondo lm che proponiamo: jornyj Kvadrat (Il quadrante nero) di Jurij Moroz dallanovella di Fridrih Neznanskij. Il lm ambientato nel paese proprio negli anni in cui Panlov gira ilsuo Vassa, ed interessante, vedendo il lm di Moroz, comprendere i dubbi produttivi dellaltro, inun emozionante gioco di specchi. Con Osennij Marafon (Maratone dautunno) di Georgij Danelija

    arontiamo una delle migliori commedie ereditate dal cinema sovietico. Specialista nelle commedietristi, in questo lm il regista mette alla berlina una societ gi troppo occidentalizzata. Con Po-kajanie (Pentimento) di Tengiz Abuladze (1924-1994) si mette in evidenza il peso pi morale e civileche ideologico dello stalinismo, un sistema capace di penetrare nelle anime no a far male, per farmale. Il lm un atto di accusa lucido e dolorosamente pacato, scritto con linguaggio magistrale.Oblomov, un classico di Nikita Mihalkov, ci pone di fronte a una bella e profonda lettura del capola-voro di Ivan Gonarov (1812-1891). Un lm sottilmente capace di leggere in chiave moderna il fastidioe la noia dellintellettuale di fronte alla corruzione di un mondo, che lo vorrebbe coinvolto nella sua

    decadenza morale. La serata di Oblomov sar dedicata allamico storico e amante della culturarussa Sergio Pescatori, recentemente scomparso. Ci mancheranno le sue dotte spiegazioni e la suasimpatia.

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    Nella purezza della favola classica ci porta Victor Gres, con il suo jornaja Kuritsa, ili Podzemnyeiteli (La gallina nera o i cittadini sotteranei), tratto dal racconto omonimo di Antonij Pogorelskij(1787-1836), il lm verr presentato la sera del 22 febbraio, preceduto dalla proiezione del documen-tario Bello Ciao di Valerija Lovkova. Un lm che, grazie alla consulenza storica di Mihail Talalay, ri-porta alla luce la collaborazione tra i partigiani italiani e quell i russi in episodi fondamentali della storia

    italiana. Uno di questi la nascita della Repubblica partigiana di Monteorino (17 giugno -1 agosto1944), una delle prime enclave democratiche nel nord dominato dai tedeschi e dai loro alleati dellaRepubblica Sociale. Un lm di grande emozione Proanie (Laddio) di lem Klimov, dedicato asua moglie, la regista Larisa epitko, che avrebbe dovuto girare il lm, se un tragico incidente dautonon lavesse tolta alla vita insieme ai suoi collaboratori. Il marito ha ripreso in mano la sceneggiatura,tratta da un racconto di Valentin Rasputin, e lha trasformata in un racconto sulla vita e la morte, sulsenso di appartenere comunque a questo mondo, nonostante le violente separazioni, le dolorosememorie, i luoghi che cambiano. Un lm che ci pone allorigine del nostro essere. Otsery (Gli

    uciali) di Vladimir Rogovoj ci riporta al grande lm popolare, quasi 55 milioni di persone corsero avederlo nel 1971 e, ancora oggi, uno dei lm pi amati dal popolo russo. Stesso destino per DonQuixote di Grigorij Kozintsev, uno dei maggiori lm della storia del cinema, un capolavoro senzatempo, con un attore, Nikolaj erkasov, capace di dare al pallido cavaliere triste di Cervantes uncolore che quello che abbiamo immaginato, leggendo le pagine di quel testo immortale. Kozintsevdirige come solo i maestri sanno fare. La rassegna si chiuder con un viaggio nella fantascienza conStalker di Andrej Tarkovskij, per ritrovare, attraverso il cinema, le radici del la vita. E non questo ilsenso di una rassegna che presenta la civilt di un popolo per provare a migliorare la nostra cultura,

    il nostro accettare di aprirsi allaltro, di ascoltarlo? Ugo Brusaporco

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    Calendario degli incontri 2016Luned 18 gennaio 2016 - ore 20:30

    Vassaregia di Gleb Panlov anno: 1983, durata: 135

    Luned 25 gennaio 2016 - ore 20:30

    Il quadrante neroregia di Jurij Moroz anno: 1992, durata: 115

    Luned 1 febbraio 2016 - ore 20:30

    Maratona dautunnoregia di Georgij Danelija anno: 1979, durata: 94

    Luned 8 febbraio 2016 - ore 20:30

    Il Pentimentoregia di Tengiz Abuladze anno: 1984, durata: 153

    Luned 15 febbraio 2016 - ore 20:30

    .. Oblomovregia di Nikita Mihalkov anno: 1979, durata: 143

    Luned 22 febbraio 2016 - ore 18:00

    , Bello, ciaoregia diValerija Lovkova anno: 2015, durata: 52

    Luned 22 febbraio 2016 - ore 20:30

    , La gallina neraregia diViktor Gres anno: 1980, durata: 69

    Luned 29 febbraio 2016 - ore 20:30

    Laddioregia di lem Klimov anno: 1982, durata: 129

    Luned 7 marzo 2016 - ore 20:30

    Gli ufcialiregia diVladimir Rogovoj anno: 1971, durata: 91

    Luned 14 marzo 2016 - ore 20:30

    Don Quixoteregia di Grigorij Kozintsev anno: 1957, durata: 102

    Luned 21 marzo 2016 - ore 20:30

    Stalkerregia diAndrej Tarkovskij anno: 1979, durata: 163

    11 Appuntamenticon il Cinema Russo

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    SINTESI DEL CURRICULUM DIUGO BRUSAPORCO

    Ugo Brusaporco (Thiene -16 aprile 1957). Si laureato allUniversit di Bologna, Facolt di Lettere e Filosoa,corso di laurea Dams, con tesi in Cinematograa Documentaria, docente Giampaolo Bernagozzi, valutazio-ne 110 e lode. Negli anni 80, dopo un apprendistato come aiuto regista per documentari storici riguardantii Castelli dellAlto Adige, le Danze macabre in Italia, Francia, Svizzera, regista per documentare la ricercadei resti del mitico esercito di Cambise nei deserti dellEgitto, per lmare i templi salvati dalle acque del lago

    Nasser e la restaurata tomba di Seti nella Valle dei Re in Egitto, e inne per testimoniare un impresa archeologica nel complessodelle piramidi di Meroe in Sudan. Negli stessi anni autore di due video presentati in Concorso ad Anteprima per il Cinema Italiano.Nel 1983 entra nella Scuola Elementare di San Giovanni Lupatoto come esperto multimediale per lEducazione all Immagine legataalla sperimentazione cinematograca. Nel progetto sono coinvolti circa seicento bambini per una prima alfabetizzazione allim-magine in movimento. Sono anni di duro lavoro che portano alla realizzazione di un lm in costume in super8 sul centenario dellastorica Scuola Pindemonte di San Giovanni Lupatoto e allorganizzazione di Oltre larcobaleno, una manifestazione che coin-volse le scuole elementari veronesi sul tema delleducazione allimmagine in movimento, con seminari, incontri e proiezioni. Deglistessi anni un video su Giovanni XXIII. Nel 1975 la prima voce delle radio libere di Verona e a Radio City One cura una rubricamusicale, sullopera e la musica classica, e una di cronaca. Dal 1977 direttore artistico dello storico Cineclub Verona, fondatonel 1935 come Cineguf, con cui comincia un percorso di educazione al Cinema che continua ancora oggi. Nel 1985 approda alla

    critica cinematograca sulle colonne del mensile veronese Notes, qui comincia ad essere accreditato ai Festival cinematogracidi Cannes, Berlino, San Sebastiano, Venezia, Locarno, Pordenone, Trento, Torino, Pesaro, dove incontra Marco Mller ed iniziacon lui una duratura amicizia. Dalle colonne del mensile passa presto a quelle del settimanale Il nuovo veronese e poco dopo,dal 1987, collaboratore del quotidiano LArena di Verona e delle altre testate del gruppo Athesis con cui collabora attualmente.Per due anni, 1994-1995, capo ucio stampa del Festival del Cinema Muto di Pordenone, Festival di cui oggi Donors. Pertre anni, alla ne degli anni 90 capo ucio stampa del Religion Film Festival di Trento, alla Cineteca di Gerusalemme incontraGilli Mendel con cui inizia unattiva collaborazione. A Trento per quattro anni responsabile delle retrospettive del Festival dellaMontagna, compresa quella storica del cinquantenario. Da oltre dieci anni critico cinematograco uciale del quotidiano svizzeroLa Regione Ticino, nel frattempo ha collaborato con i quotidiani Il Sole 24 ore, La Provincia di Como, il Roma di Napoli, Lagazzetta di Parma, e con il settimanale Il Diario in Italia. Allestero dal 1990 scrive di cinema sul settimanale La Turia di Valencia(Spagna), e, dal 2005, sui mensili del gruppo arabo Darwish Press (sede di Parigi e Kuwait). Collabora attualmente, con saggi

    specici, anche con I quaderni di Cinema Sud. Inoltre ha da sempre aiutato le testate periodiche veronesi, un modo di stare vici-no alla citt. Nel 1985 tra i fondatori del Centro Audiovisivi di Verona da cui nascer lAIDA, Teatro Ragazzi. Dal 1986 per cinqueanni guida a Verona un Festival del cinema di animazione, che porta per la prima volta nella citt scaligera Tex Avery, Ub Iwerks ei lavori di una intera generazione lontana da Disney. Partecipa alla realizzazione del Festival del Cinema Archeologico al TeatroRomano. Una sua lunga intervista a Sergio Leone, di cui gode da anni lamicizia, riapre in Italia il discorso critico sul regista. Nel1991 fonda e dirige il Garda Film Festival,il festival che contribuir alla riscoperta di Augusto Tretti, il grande regista italiano primavittima della caccia ai rossi che cost, a partire dagli anni 70, il silenzio troppi autori. Nel 1994, con Fausto Pavesi, fonda Le Artial Cinema che nel 1995 diventa il San Gi Verona Video Festival, che questanno ha compiuto 19 anni, vera palestra dei giovaniautori, fucina di idee e di immagini nuove. Un Festival che lo porta a dialogare con le grandi scuole di cinema europeo, dallENSAD(Ecole nationale suprieure des arts dcoratifs) di Parigi alla FilmAkademie Baden-Wrttemberg, a quelle di altri continenti come

    lUniversit di Colima in Messico o quella di Seul in Corea. Intanto continua il suo lavoro nella scuola elementare dove da vita aLa scuola al cinema manifestazione che per anni porta in sala migliaia di bambini del bacino di San Giovanni Lupatoto e limitro.Da cinque anni dirige con successo la Rassegna di cinema Russo organizzata da Conoscere Eurasia a Verona. Nellinverno del

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    2013 ha portato il cinema in Osteria al Carro Armato a Verona, seguendo lidea dei c inebar nella Berlino divisa dal muro, esperienzagi riavviata per il 2014. Con il CTG di Verona ha programmato il centenario della pria guerra mondiale con un programma cheparte dal novembre del 2013 per chiudersi nellestate del 2019, un programma che comprende 76 lm, spettacoli teatrali, musicali,convegni, mostre e visite guidate ai luoghi della guerra. Si trova a Feltre nel 1994 per un importante convegno su Dino Buzzatidove parla del rapporto dello scrittore con il cinema. Viene chiamato a Taranto per ricordare il centenario di Rodolfo Valentino. Nellostesso tempo continua nellinsegnamento per la produzione scolastica, bambini di sei anni cominciano a diventare autori, a girareun proprio video. Nel 2000 e nel 2001, per due anni, docente a contratto presso lUniversit di Verona con Seminari sul Cinemae sul sistema dei Media che coinvolgono centinaia di studenti. Sono anni in cui chiamato a tenere lezione anche allUniversitdi Padova dove parla di cinema sperimentale. Argomento che lo avvicina alla collaborazione con Sirio Luginbhl, padre dellUn-derground italiano, e, soprattutto, con Gian Vittorio Baldi, unico regista italiano dopo Antonioni ad essere omaggiato con unaretrospettiva a Pechino, due anni fa. Con Baldi, che stato produttore di Pier Paolo Pasolini e Robert Bresson, si apre uno strettodialogo sul futuro del cinema, ripreso da importanti quotidiani italiani e esteri. stato chiamato in Giuria, tra gli altri, al Festival diLocarno, in Svizzera, di Lleida, Festival del cinema latino amercano, e Barcellona, Festival sullidentit, in Spagna. Ha fondato unpremio Internazionale al Festival di Locarno, uno alla Mostra di Venezia, alla Berlinale e al Festival di Cannes. Il primo, il Boccalino,fondato con Marco Mller giunto questanno alla tredicesima edizione, il secondo, il Bisato dOro, fondato con Claudio Maleti,solo alla sesta, il terzo, il Giuseppe Becce, alla quarta, e lultimo, a Cannes, lArtisan, alla seconda. Ha gi scritto, e continua ascrivere, migliaia di articoli, centinaia di saggi, pubblicati su cataloghi, testi, monograe, e pochi libri, nel tempo in cui credeva che

    si leggessero i libri di cinema: Il Cinema a Verona 1930/1943 (Edizioni Scaligere, Verona, 1987), Augusto Tretti (Verona, 1991),Grith (Verona, 1991) e Broken Blossoms / Giglio infranto (Editrice Le Pleiadi, Pompei, NA, 1994).Nello stesso tempo, anzi prima di dedicarsi al cinema, Ugo Brusaporco si dedicato al teatro. A partire dal 1975 e no al 1984,ha lavorato per il teatro dopera e il balletto in Italia, Austria e Germania, di volta in volta come addetto alla scultura, addetto allescenograe, servo di scena, attrezzista e calzolaio. stata questa loccasione per lavorare e poter colloquiare con grandi maestrida cui imparare a cominciare da Mauro Bolognini, Gianni Polidori, Vittorio Rossi, Giancarlo Sbragia, Carlo Lizzani, Jost Jacob, AligiSassu, Luciano Riccieri, Gi Pomodoro, Beni Montresor. E per conoscere divi capaci di dar lezione come Paolo Bortoluzzi, RudolfNureyev, Luciano Pavarotti, Placido Domingo, Jos Carreras e molti altri. Nel 1979 incontra il coreografo e regista Aurelio Gatti, ilmusicista (nomination Oscar) Marco Schiavoni e il mimo-ballerino Hal Yamanouchi, insieme fondano una compagnia, il Teatro deiSortilegi, che ancora oggi li tiene uniti in produzioni quasi sempre rmate da altre sigle. Brusaporco diventa lo scrittore della com-pagnia che esordisce nel 1980 con un suo testo LAssente che far in un anno il giro dItalia con grande successo. Brusaporcofornir altri testi, ma incomincia un suo personale percorso che lo porta a scrivere e a realizzare, con una propria compagnia e conattori professionisti, oltre una dozzina di testi nel corso degli anni, lultimo, I disnenti, andato in scena lo scorso marzo e sara Spoleto nel 2014. La sua esperienza teatrale stata utile nella scuola elementare (ora primaria) per la preparazione di progetticapaci di interessare per anni i bambini, anche partendo da autori considerati ostici da certi adulti, come il Metastasio messo inscena per Corso Salani. Ha tenuto un corso di Cinema e Musica presso il Conservatorio DellAbaco di Verona per due anni. Uncorso di Critica Cinematograca in collaborazione con lUniversit di Verona. Ha scritto due libretti per opere liriche. Ha scritto unlibro Chiacchiere da Osteria per Liberodiscrivere, e tre volumi di fotograa darte con i fratelli Bassotto. Ha scritto la sceneggiaturaper un nuovo lm prodotto dalla Regione Veneto. Non disdegnando la poesia, scrive versi n da bambino e ha pubblicato ancheun poemetto cavalleresco illustrato da Roberto Pittarello, partecipa a serate di reading solitamente accompagnato da percussioni.Organizza ormai da quasi ventanni Poesie nel d di domenica a San Giovanni Lupatoto, invitando, con successo, la domenica

    pomeriggio la gente ad uscire di casa per ascoltare la poesia. Da anni, inne, si dedica allorganizzazione di rassegne di cinema,mostre di pittura, scultura e fotograa, fuori dai circuiti uciali, sempre cercando novit espressive.

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    Luned 18 gennaio 2016 ore 20:30

    Inaugurazione

    Vassadi Gleb Panlov- anno: 1983, durata: 135produzione:Moslmsceneggiatura: Gleb Panlov basata sul dramma di Maksim Gorkij Vassaeleznovafotograa:Leonid Kalanikovmontaggio:Polina Skakovamusica:Vadim Biberganattori:Inna urikova, Vadim Mihajlov, Nikolaj Skorobogatov, Valentina Telikina,Olga Manaya, Jana Poplavskaja

    Vassa nelle parole del suo autore, da unintervista non rmata apparsa su LUnit del 5 agosto 1983: Ho scrit-to di mio pugno tutte le scene ambientate in esterni cercando di calare il dramma nellatmosfera degli anni in cui

    ambientato. Vassa eleznova, questo il titolo del testo teatrale, sempre stato rappresentato come se fosse undramma di Ostrovskij, mentre non bisogna dimenticare che si svolge appena prima della rivoluzione. Ecco dunquela forte presenza delle macchine, il ricorrere delle scene ambientate sul battello a vapore che, come la citt di NinijNovgorod e il ume Volga, diventa un vero e proprio personaggio. Il lavoro di sceneggiatura stato molto intenso;mi sono consentito queste licenze anche pensando al fatto che Gorkij ha scritto questo suo ultimo dramma in soli15 giorni, pressato dalla fretta. Per me Vassa una donna che ha in mano un grande potere: vedova, padronadi una grande fabbrica. Il suo cognome deriva dalla parola elezo che in russo signica ferro, e tutti lhanno sem-pre interpretata come una donna dura, crudele. Io invece lho sentita come una donna profondamente umana,che cerca disperatamente di amare i propri gli e di salvare un mondo che le sta crollando attorno. Per me Vassa

    la tragedia della donna russa che, attraverso i personaggi interpretati da mia moglie, sempre stata il centroideale dei miei lm.

    Vassa una donna potente, forte, capace di sopportare il suicidio del marito, capace di sopportare un mondo chele frana intorno, siamo nel 1913. Inna urikova interprete dolorosa e attenta alle emozioni, intensa anche se conpoche variazioni di tono, e lo stesso si pu dire del lm, premiato al Film Festival di Mosca nel 1983, una letturaintelligente, ma forse poco riessiva, in nome dello spettacolo, rispetto alla profondit cupa del dramma di Gorkij.Panlov si ferma sulla supercie, volutamente presenta la decadenza e la cattiveria di quel mondo ma rinunciaallapprofondimento. Restano dubbi di fronte alla potenza della messa in scena, lUnione Sovietica ha appena gi-rato pagina, siamo nel tempo di Andropov, anche i registi risentono dellincertezza politica. Panlov torner a Gor-kij con La madre sette anni dopo, quasi a chiedere scusa per non aver abbastanza amato Vassa eleznova.

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    Luned 25 gennaio 2016 ore 20:30

    Il quadrante nerodi Jurij Moroz- anno: 1992, durata: 115

    produzione: Studio Cinematograco Gorkijsceneggiatura: Jurij Moroz, dalla novella di Friedrich Neznansky Jarmarka v Sokol-nikahfotograa: Boris Novoselov

    montaggio:Valentina Mironova

    musica: Jurij Poteenkoattori: Dmitrij Haratjan, Vitalij Solomin, Elena Jakovleva

    Jurij Moroz nato il 29 settembre 1956 a Krasnodon, nella regione diVoroilovgrad nellex URSS, con il nome di Jurij Pavlovi Moroz. Produttoree regista, soprattutto televisivo, conosciuto per Toka (2006), Apostol(2008) e Podzemelje vedm (1989). Questo lm, jornyj kvadrat na-sce da Jarmarka v Sokolnikah (Una era a Sokolniki), racconto di succes-so pubblicato da Fridrih Neznanskij nel 1987.

    La vicenda si apre nel novembre del 1982, il 10 muore Leonid Brenev,Segretario Generale del PCUS e Presidente del Presidio del Soviet Supre-

    mo dellURSS. Erede di Lenin, Stalin, Malenkov e Hrujov, egli lultimo grande statista glio della RivoluzionedOttobre, dopo di lui lUnione Sovietica in breve nir la sua esistenza per lincapacit di guidarla da parte deisuoi pavidi tre successori Andropov, ernenko e, soprattutto, Gorbajov. Il lm, dazione e un po caotico, trova lasua forza nel raccontare di quel momento di frattura, la morte di Brenev, dopo una lunga malattia, e la presa delpotere di Andropov, ex capo del potente KGB, anche lui malato. in questo clima di incertezze che un giovane

    comincia a lavorare nellucio Fiscale Generale, trovandosi subito di fronte a un caso complicato, lassassiniodel Capo del Dipartimento del Commercio Estero, in realt un agente del KGB. Ci troviamo di fronte a un thrillerpolitico, ben recitato da Dmitrij Haratjan (Naval Cadets, Charge! la miniserie russa che ha conquistato gli USA),Vitalij Solomin (Sherlock Holmes and Doctor Watson), Elena Jakovleva (Intergirl, premiata per questo al Nika ea Tokyo), Vasilij Lanovoj (Ocers), Armen Digarhanjan (A Dog in the Manger). Il regista ha romanzato ancor pidello scrittore gli eventi, forse temendo le reazioni di quel mondo corrotto che in questo lm svela, quello stessomondo che sar alla base del crollo di unidea di nazione vissuta meno di un secolo.

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    Maratona dautunnodi Georgij Danelija anno: 1979, durata: 94

    produzione:Moslmsceneggiatura:Aleksandr Volodinfotograa:Sergej Vronskij

    montaggio:Tatiana Egoryevmusica:Andrej Petrovattori:Oleg Basilavili, Evgenij Leonov, Natalja Gundareva, Marina Nejolova, BorislavBrondukov, Nikolaj Krjukov e Galina Volek

    Georgij Danelija (Russo: ; nato il 25 agosto1930 in Tbilisi, Georgia) un regista Sovietico/Georgiano/Russo che divennefamoso in tutta lUnione Sovietica per le sue commedie tristi. Nel 1939 conla famiglia si trasfer a Mosca, suo padre era ingegnere capo per la costruzione

    del sistema delle metropolitane di Mosca e fu decorato, alla ne della secondaguerra mondiale, per aver costruito i bunker per il Governo Sovietico. Sua ma-dre era campionessa di scacchi e divenne poi regista della seconda unit alla Moslm. La sorella di sua madre, Ve-riko Andaparidze, era sposata con Mihail iaureli, che era amico speciale di Stalin. Laureatosi architetto, Danelijafu allievo ai corsi di regia alla Moslm, dove si laure nel 1959, di Mihail Romm. Durante il disgelo culturale iniziatoda Nikita Hruev, Danelija si trov a far parte della New Wave cinematograca sovietica. Ma la ne di Hruev elinizio dellera politica di Leonid Brenev pose il cinema di Danelija come anti-sovietico e, quindi, perseguitato dalcapo del KGB Vladimir Semiastnyj. Il suo lavoro si blocc per quattro anni, poi riprese la sua carriera di successocon le sue commedie tristi.

    Maratona dAutunno (in russo: , Osennij marafon) una commedia drammatica sovieticadel 1979, premiata nello stesso anno alla Mostra del Cinema di Venezia, al San Sebastian Film Festival, con ilGran Premio, e nel 1980 al Berlin Film Festival, dove fu premiata per la miglior regia e interpretazione. Protago-nista Oleg Basilavili un uomo sposato che sta attraversando la crisi di mezza et e sta cercando di risolvere isuoi complessi rapporti con la moglie, lamante, i vicini e i colleghi di lavoro. Lui un traduttore letterario, sempreindeciso e sempre al limite della decenza. La sua amante lo vuole, la moglie lo vuole. Per vari motivi, i suoi colleghilo vogliono. Egli cerca di accontentare tutti e, nel fare questo, naturalmente, non piace a nessuno, meno di tuttia se stesso. Alla ne, sua moglie e la sua amante lo lasciano. Per un istante, solo un istante, si sente libero. Ma,subito, loro ritornano. E la vita riprende. Ognuno di nuovo infelice.

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    Il Pentimentodi Tengiz Abuladze anno: 1984, durata: 153produzione:Gruzija Filmsceneggiatura:Tengiz Abuladze, Nana Danelidze e Rezo Kveselavafotograa:Mihail Agranovimontaggio:Guliko Omadzemusiche:Nana Danelidzeattori:Avtandil Maharadze, Ija Ninidze, Ketevan Abuladze.

    Pentimento (Pokajanie in russo, Monanieba in georgiano) 1984 di Tengiz Abu-ladze, vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria al 40 Festival di Cannes.Realizzato nel 1984, il lm venne distribuito solo a partire dalla ne del 1986,grazie alla glasnost di Mihail Gorbaev, che lo fece circolare. Partecip, quin-di, a diverse edizioni di Festival internazionali del 1987 e addirittura dell88. Al

    successo di critica internazionale il lm aggiunse anche uno dei pi importantiriconoscimenti artistici sovietici, il Premio Lenin.

    Pokajanie (Pentimento), di cui fu anche soggettista, sceneggiatore e montatore, forse non il suo miglior lm,ma senzaltro quello in cui il regista invest maggiormente, e il primo veramente signicativo per il nuovo corsogorbaeviano. Opera di denuncia senza appelli n giusticazioni dei crimini staliniani e del loro occultamentonellepoca successiva, narrato in chiave altamente simbolica e allegorica. Scritto nel 1981, Pokajanie pot esse-re girato solo allinizio del 1984, in condizioni molto dicili. Ne venne per impedita la distribuzione, e quasi tuttele copie stampate furono distrutte. Dopo lascesa al potere di M.S. Gorbaev nel 1985, fu E.A. evardnadze, exprimo segretario del partito comunista georgiano e in quel momento ministro degli Esteri nel governo sovietico,

    a sostenere la causa di un lm che avrebbe fatto epoca, e a districarlo dalle maglie della censura. Pokajanie fu,inne, proiettato nellottobre 1986 in Georgia e nel gennaio-febbraio 1987 a Mosca. In diciassette sale cinemato-grache della capitale dellURSS, folle di spettatori (tre milioni in due mesi), soprattutto giovani, seguirono, in unsilenzio commosso, la favola surreale del cadavere del dittatore disseppellito in continuazione da una delle suevittime. Il dittatore era la personicazione di tutti i grandi tiranni, ma adombrava soprattutto L.P. Berija, il georgianoa capo della polizia politica di Stalin dal 1938 al 1953. Presentato anche allestero, in quello stesso anno, il lmricevette diversi premi. Da Treccani Enciclopedia italiana.

    La trama: Una donna viene processata, rea di aver dissotterrato per tre volte la salma di Varlam Aravidze, accla-

    mato borgomastro di una citt georgiana. Durante il processo, la donna racconta il motivo che lha spinta a taleazione: il despotismo attuato da Varlam nei confronti di molti cittadini e, in particolare, della sua famiglia.

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    12/20

    Incontri con la Cultura Russa:i l C inema- 7aedizione 12

    Luned 15 febbraio 2016 ore 20:30

    .. Oblomovdi Nikita Mihalkov anno: 1979, durata: 143

    produzione:Moslm

    regia:Nikita Mihalkovsoggetto:ispirato al romanzo Oblomov di Ivan Gonarovsceneggiatura:Aleksandr Adabajan, Nikita Mihalkovfotograa:Pavel Lebeev

    musiche:Eduard Artemev, tratte dalla Norma Di Vincenzo Bellini, brani diSergej Rahmaninov

    montaggio:Eleonora Praksinaattori:Oleg Tabakov (Ilja Ili Oblomov), Jurij Bogatyrjov (Andrej Ivanovi tolts), Andrej Popov (Zahar), Elena Solovej (OlgaIlinskaja), Avangard Leontev (Alekseev), Andrej Razumovskij (Ilja bambino), Oleg Kozlov (tolts bambino), Elena Klievskaja(Katja), Galina ostko (zia di Olga), Gleb Strienov (il barone), Evgenij Steblov (padre di Oblomov), Evgenija Gluenko (madre di

    Oblomov), Nikolaj Pastuhov (padre di tolts)Ilja Ili Oblomov un proprietario terriero, che vive a Pietroburgo con la rendita di una sua lontana e trascuratatenuta. Le sue giornate scorrono nella pi assoluta abulia; in una camera coperta di polvere, tra fogli ingialliti e vec-chi mobili, egli vive sdraiato su un emblematico divano, dormendo e rifugiandosi nei sogni. Oblomov ha rinunciatoad una carriera perch ritiene la burocrazia noiosa ed umiliante per luomo ed disgustato dalla vita di societ,che gli appare come un mondo di falsit, grettezze, superbia, senza nulla di profondo, senza uno scopo spiritualeche lo animi. I membri della societ sono dei cadaveri, degli uomini pi addormentati di me! dice sdegnato alla-mico tolts, che vuole farlo uscire dalla solitudine. Ma i ripetuti tentativi dellamico, uomo energico ed attivo, chesi oppone alla pigrizia di Oblomov, e, soprattutto lincontro e lamore di Olga, sembrano condurre Oblomov aduna nuova vita ...

    Ispirato allomonimo romanzo di Ivan Gonarov, il lm di Mihalkov vuole recuperare la verit di questopera, dicui la critica molto spesso ha falsato il senso, facendo di Oblomov lincarnazione della passivit e delleducazionesbagliata della vecchia aristocrazia rurale russa e, del suo amico tolts, lintraprendente prototipo della nuovaborghesia. Il regista mette in scena soltanto alcune pagine o, meglio, alcuni giorni della vita di I.I. Oblomov -come illustra la traduzione letterale del titolo. Egli propone Oblomov come un anticonformista ed interpreta la suaindolenza come profonda tristezza. Ilja, infatti, aspira ad un mondo informato ad unintima bellezza, ad una vitaarmoniosa e naturale, ad un caldo rapporto con gli altri uomini improntato a stima e scambievole amore. Ad una

    esistenza, inne, intesa come ideale impegno di onest e purezza danimo e distacco da interessi e miserie cheumiliano lessere umano. Ma limpossibilit di accordare i suoi desideri con la realt, lo spinge a rifugiarsi nei sognie nel passato. Nel fallimento dei suoi intenti, egli conserva sempre dignit ed un cuore onesto, cosicch la scon-tta prende il sapore di una vittoria. sotto questo prolo che linerzia di Oblomov acquista un senso e trova unriscatto; essa la conseguenza del suo riuto per le convenzioni mondane e laarismo borghese, perch ne haben inteso lintima corruzione ed inutilit. Segnalazioni cinematograche, vol. 96, 1984.

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    13/20

    Incontri con la Cultura Russa:i l Cinema- 7aedizione13

    Luned 22 febbraio 2016 ore 18:00

    , Bello, ciaodiValerija Lovkova anno: 2015, durata: 52sceneggiatura:Valerija Lovkovaconsulente storico: Mihail Talalaj

    fotograa:Aleksandr Zajtsevmontatore:Natalja Sctinoperatore:Aleksandr Zajtsev

    presentatore:Aleksej Nesterovproduttore:Magomed Kurbangadievstudio cinematograco:Magalm, con il supporto nanzia-rio del Ministero della cultura della Federazione Russa

    Il lm-documentario ripercorre la storia di Vladimir Pereladov (1918-2008) Il Capitano Russo, cittadino onorario diSassuolo e di Berdsk. Nel 1943, nel Nord Italia, Vladimir Pereladov divenne il comandante del cosiddetto Batta-glione dassalto russo, che comprendeva anche italiani, inglesi e americani ma, su 150 uomini, i russi erano pi di

    un centinaio. Nella sua ricerca sulla partecipazione dei partigiani sovietici alla Resistenza italiana, lo storico MauroGalleni scrisse che il Battaglione dassalto russo seppe dar prova di spirito combattivo negli scontri che detterovita alla Libera Repubblica di Monteorino. Nel giugno del 1944, i partigiani liberarono sei citt del Modenese epoi espugnarono la citt di Monteorino. Il successo incit le brigate partigiane ad una lotta implacabile su tutto ilfronte scrisse Galleni. Il contributo dei partigiani sovietici alla liberazione italiana fu altamente apprezzato dal Co-mando italiano. Molti furono i decorati. Quattro di loro, dopo la guerra, ricevettero la massima onoricenza italiana,la Medaglia doro alla memoria. Ecco i loro nomi: Fjodor Poletaev, Nikolaj Bujanov, Fore Mosulivili e Vasilij Avdeev.Nei cimiteri del Lazio, della Toscana, della Liguria e della Romagna vi sono tombe con nomi russi. Ma ancor pi

    numerosi sono i tumuli su cui leggiamo soltanto Ivan, a signicare che l giace un combattente russo, il cui veronome rimasto sconosciuto. Cinquemila e cinquecento partigiani sovietici parteciparono alla resistenza armataper la libert dellItalia, per la vittoria comune sul nazifascismo. Pi di 400 sacricarono la loro vita.Di questa vicenda e del bellissimo rapporto tra Vladimir Pereladov e la famiglia italiana di Rosa e Quirino Dini ciparlano: il glio di Vladimir Pereladov, il nipote di Rosa e Quirino Dini Ivan, lex partigiano Dante Corti, lo storicoMihail Talalaj, giornalisti, diplomatici e altri.

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    14/20

    Incontri con la Cultura Russa:i l C inema- 7aedizione 14

    Luned 22 febbraio 2016 ore 20:30

    , La gallina neradiViktor Gres anno: 1980, durata: 69

    produzione: Casa Cinematograca A.Dovenkosceneggiatura:Antonij Pogorelskij, Timur Zulkarov dal racconto di Antonij Pogorelskijfotograa:Pavel Stepanov, Andrej Vladimirov

    montaggio:Valentina Arefevamusica: Oleg Karavajukattori:Vitalij Sidletskij, Larisa Kadonikova, Aristarh Livanov

    Viktor Stepanovi Gres nato il 29 giugno 1939 a Krasnyj Lu, Regione diVoroilovgrad, USSR (ora Regione di Lugansk, Ucraina). Dal 1966 regista alNational Aleksandr Dovenko Film Studios. Nel 1967 si diploma alla scuola dicinema VGIK. Nel 1979 incomincia a insegnare allIstituto Nazionale di Arte Te-atrale di Kiev I. K. Karpenko-Karogo, nel dipartimento di cinema e televisione.

    Golden prize al festival di lm per bambini e al Film Festival Internazionale diMosca del 1981.

    La gallina nera basato sullomonima bella e commuovente favola di Antonij Pogorelskij ( 1787-1836). Ben interpretato e forte dellimportante scelta di usare le musiche di Giovanni Battista Pergolesi, il lm ambientato nella prima met dellOttocento, a San Pietroburgo. Qui in un collegio, dove stato mandato dai suoigenitori che vogliono farlo studiare, incontriamo un ragazzo di dieci anni, Aljoa (). Il ragazzo mal sopportala nuova situazione senza la solita attenzione dei genitori e una nuova pesante vita di studio. La monotonia e latristezza dellambiente in cui costretto a vivere, la nostalgia di casa, gli danno la sensazione di trovarsi in un tetrocarcere, da cui tenta di fuggire attraverso il sogno e la fantasia. Aljoa fa amicizia con Mefodij, un ragazzo pieno di

    vita, esuberante, lontano dal suo temperamento poetico. Un giorno salva una gallina nera a cui si era aezionato,e cos si guadagna la gratitudine di uno strano popolo sotterraneo, un mondo abesco con il re e i suoi sudditi. Ilre di questo mondo abesco gli regala un magico chicco di miglio, in grado di risolvere i suoi problemi scolastici.Grazie a questo seme, il bambino ha lo straordinario potere di conoscere tutto quanto c scritto nei libri e di ripe-terlo a perfezione. Aljoa diventa orgoglioso e superbo, smette di studiare e non si impegna pi e, ancor pi grave,non riesce a mantenere un segreto misterioso di questo paese nella vita reale. Lavventura bella e ben narratacon uno stile che parla ai bambini nella loro lingua, accompagnandoli nella vicenda, non urlandola, come succedenei lm cui siamo abituati oggi da noi, lm che insultano lintelligenza dei bambini.

  • 7/24/2019 Brochure Cineforum 2016

    15/20

    Incontri con la Cultura Russa:i l Cinema- 7aedizione15

    Luned 29 febbraio 2016 ore 20:30

    Laddiodi lem Klimov anno: 1982, durata: 129

    produzione:Moslmsceneggiatura: Rudolf Tjurin, Larisa epitko, German Klimov da un racconto di

    Valentin Rasputinfotograa:Jurij Shirtladze, Aleksej Rodionov, Sergej Taraskin

    montaggio:Valerija Belova

    musica:Vjaeslav Artemovattori: Stefanija Stanjuta, Lev Durov, Aleksej Petrenko, Leonid Krjuk, Vadim Jako-venko, Jurij Katin-Jartsev, Denis Lupov, Majja Bulgakova, Ljubov Malinovskaja , Ljud-mila Poljakova

    lem Klimov, regista di lm, nato il 9 giugno 1933, morto il 26 ottobre 2003,allet di settantanni, dopo sei settimane di coma, fu capace di girare solocinque geniali lungometraggi, lultimo dei quali, Va e vedi (Idi i smotri) il pi devastante lm di guerra. La sua carriera fu segnata dalla morte dellamoglie Larisa epitko in un incidente dauto, dal cambiamento politico chedetermin la ne dellUnione Sovietica e dallabuso dalcool. Il suo nome

    lem un acronimo di Engels, Lenin e Marx. Klimov ha descritto cos la sua giovent: Quando ero bambino misono trovato allinferno, era nato a Stalingrado: La citt era in amme no al di sopra del cielo. Il ume era arsoe ardente. Era notte, le bombe esplodevano e le madri coprivano i loro gli con qualunque biancheria da letto cheavevano, e poi andavano sdraiarsi su di loro per proteggerli. Se nella mia vita avessi messo tutto quello che sapevoe mostrato tutta la verit, anchio non avrei potuto guardarla.

    Proanie un lm che riette sul dramma del prezzo da pagare per il progresso, mostrando il destino di unvecchio villaggio della Siberia e della sua comunit legata ad antiche tradizioni e rituali, di fronte alla scelta politi-ca di costruire una diga che cancella non solo le loro residenze, ma la loro storia. La sceneggiatura tratta dalromanzo breve Addio a Matjora di Valentin Rasputin ed era stata scelta dalla regista Larisa epitko, moglie diKlimov, che si apprestava a girarla quando, proprio il primo giorno di riprese, 2 giugno 1979, mor in un incidenteautomobilistico assieme al fotografo e allo scenografo. Il lm, girato dal marito, risente totalmente della situazionecreatasi e laddio degli abitanti dellisola, che sar sommersa, diventa per lui il canto daddio alla moglie persa. Nelritrarre lanziana del villaggio, Darja, e alcuni degli abitanti, che si riutano di partire per rimanere l no alla ne,per non tradire i valori della loro terra, Klimov resta fedele ai temi amati dalla moglie: usa i primi piani, i volti che

    parlano in camera, la staticit dei personaggi, e insieme riette sul cambiamento del paesaggio. Nel suo lavoro ben aiutato dalla fotograa di Vladimir uhnov; di eetto le inquadrature dei grandi incendi delle case, e dallemusiche di Alfred nitke. Insieme fotograa e musica regalano un indimenticabile momento nale, dove si vede ilgrande albero del villaggio che si erge vivo nella catastrofe e, intorno, una foschia che sembra volerlo proteggerenelleternit.

  • 7/24/2019 Brochure Cineforum 2016

    16/20

    Incontri con la Cultura Russa:i l C inema- 7aedizione 16

    Luned 7 marzo 2016 ore 20:30

    Gli ufcialidiVladimir Rogovoj anno: 1971, durata: 91

    produzione cinematograca:Gorkijsceneggiatura:Kirill Rapoport, Boris Vasilevfotograa:Mihail Kirillov

    montaggio:A. Ovarovamusica:Rafail Hozakattori:Georgij Jumatov, Alina Pokrovskaja,Vasilij Lanovoj

    Vladimir Abramovi Rogovoj nato il 5 febbraio 1923 a Kiev, USSR (ora Ucraina) ed morto a Mosca il 20 feb-braio 1983, allet di sessantanni. Ha girato otto lm: il primo Goden k nestroevoj (1968), poi: Otsery, JungaSevernogo ota (1974), Goroane (1976), Nesoverennoletnie (1977), Balamut (1979), U matrosov net vo-prosov (1981), enatyj holostjak (1983).

    Il lm segue la lunga vita di due amici, Aleksej Tromov e Ivan Varrava. Nel 1920 hanno servito insieme in un

    avamposto di frontiera, nella guerra contro i basmai, rivoltosi musulmani. Fu l che i giovani, per la prima volta,sentirono e poi ricordarono per il resto della loro vita, il detto del loro comandante: Esiste una precisa professio-ne: difendere la propria Madrepatria. Fu l che incominci anche il loro amore per la stessa donna. Un amore chediede loro la forza per superare tutte le dicolt, senza mai perdere il sorriso e la fede nel domani. Poi, furonoinsieme nella Spagna della Guerra Civile e nella Grande Guerra Patriottica, prima di riuscire a vivere tempi pitranquilli. I vecchi amici, inne, si ritroveranno ancora, entrambi generali, carichi di ricordi.

    Al Box-oce nel 1971, fu al 1 posto con 53,4 milioni di spettatori. Nello stesso anno Vasilij Lanovoj fu votato comemiglior attore del 1971, dai lettori della rivista Screen sovietico. Il trionfo di questo lm fu sottolineato dallaumen-to delle domande per entrare nelle scuole militari. Una critica dellepoca riporta questa frase: Incredibilmente

    commovente, sincero e onesto, questo un lm sul dovere verso il paese e voi stessi, sullamore per una donna eper la patria, sullamicizia di veri uomini. Uciali dellesercito sovietico - Aleksej Tromov (Georgij Jumatov) e IvanVaravva (Vasilij Lanovoj) - hanno attraversato il dolore e lorrore della guerra, ma sono stati in grado di mantenerefedelt alla loro Patria e di mantenere e diondere lonore e la dignit attraverso tutta la loro vita.Un recente studio militare americano, del Foreign Military Studies Oce - U.S. Army, che analizza le tradizionimilitari russe e sovietiche, stabilisce che ci sono molte similarit tra le vecchie e nuove tradizioni, ma ci sono an-che dierenze. Per stabilire le une e le altre cita come fonti, libri, testimonianze personali dagli uciali, e qualchelm classico come Otsery. Del lm lo studio ammira la messa a fuoco dellesprit de corps e la sottolineatura

    dellimportanza del buon morale e della disciplina per lecacia delle truppe. E poi evidenzia una frase del lm:Esiste una precisa professione: difendere la propria Madrepatria.

  • 7/24/2019 Brochure Cineforum 2016

    17/20

    Incontri con la Cultura Russa:i l Cinema- 7aedizione17

    Luned 14 marzo 2016 ore 20:30

    Don Quixotedi Grigorij Kozintsev anno: 1957, durata: 102

    produzione:Lenlm Studiosoggetto:Miguel de Cervantes

    sceneggiatura: Evgenij vartsfotograa:Apollinarij Dudko, Andreij Moskvinmontaggio:E. Mahankovamusica:Kara Karaev

    attori:Nikolaj erkasov, Jurij Tolubeev, Serama Birman, Ljudmila Kasjanova, Tamilla Agamirova, Svetlana Grigoreva

    Grigorij Mihajlovi Kozintsev, scrive la Treccani: regista e sceneggiatore ucraino, nato a Kiev il 22 marzo 1905 emorto a Leningrado l11 maggio 1973. Kozintsev rappresenta, nellambito del cinema sovietico, una delle gurepi coerenti nel saper coniugare ricerca teorica e attivit artistica, dalle esperienze avanguardistiche della FEKS(Fabbrica dellattore eccentrico) alle sperimentazioni teorico-pratiche sul rapporto tra cinema e teatro. Lerrore

    che Kiev nel 1905 russa e Leningrado sovietica, per cui il nostro non pu essere considerato ucraino. Infatti lastessa enciclopedia spiega poi: Dopo un apprendistato come assistente decoratore nel teatro di Kiev si trasfer,nel 1920, a Pietrogrado per lavorare nellambito teatrale. Qui conobbe Leonid Zaharovi Trauberg con il qualefond nel 1921 la FEKS, laboratorio davanguardia teorico e pratico di teatro e cinema, teso a ricercare una for-ma cinematograca autonoma e capace di reinventare gli elementi caratteristici delle altre arti, da quelle colte aquelle popolari. Basterebbe questo a dir dellimportanza storica di Kozintsev, a cui si uniscono i tredici lm diretticon Trauberg, dal 1924, anno in cui usc Pohodenija Oktjabriny (Le avventure di Ottobrina) al 1945 anno diProstye ljudi (Gente semplice). Poi, Abbandonati gli eccessi visivi e gurativi dei primi anni della FEKS, lavorancora su materiali letterari e teatrali preesistenti, per esempio in Don Kihot (1957; Le avventure di Don Quixote),in cui il romanzo di Cervantes diventa ancora una volta loccasione per sperimentare il contrasto tra lambien-tazione realistica (gli esterni girati in Crimea) e la stilizzazione degli elementi del lm: dalla recitazione astratta diNikolaj erkasov (che riprende in parte i personaggi da lui interpretati nei lm di Sergej Mihailovi jzentejn),allarticialit del colore. Il testo letterario non un patrimonio del passato per Kozintsev, ma materiale disponibilee attuale, capace di mantenere intatta la propria forza attraverso il passaggio alla forma cinematograca. Il lm basato sulladattamento teatrale di Evgenij varts dal romanzo di Miguel de Cervantes. Fu presentato per la primavolta nel 1957 al Cannes Film Festival. un lm strano e ironico, forse il lm pi bello e impressionante tratto dalDon Quixote di Miguel de Cervantes. Come scrisse il New York Times: Pi che una bella visualizzazione delle

    avventure illustri e delle scappatelle del tragicomico cavaliere errante e del suo scudiero, Sancho Panza, nel XVIIsecolo in Spagna, questa interpretazione, inevitabilmente abbreviata, del classico di satira sulla cavalleria, une-sposizione commovente e calda di un carattere umano. Continuando: Nikolaj erkasov, lattore russo che hainterpretato ruoli eroici come Aleksandr Nevskij e Ivan il Terribile, interpreta lallampanato Don Quixote, e lo fa conuna semplice dignit che colma di nobilt interiore lassurdit superciale di questo uomo struggente. Di sicurolinterpretazione di erkasov uno dei punti saldi di un lm giustamente diventato leggendario.

  • 7/24/2019 Brochure Cineforum 2016

    18/20

    Incontri con la Cultura Russa:i l C inema- 7aedizione 18

    Luned 21 marzo 2016 ore 20:30

    StalkerdiAndrej Tarkovskij anno: 1979, durata: 163produzione:Moslm, Urss, Germania dellEstsceneggiatura:Andrej Tarkovskij, Arkadij Strugatskij, Boris Strugatskij, dal romanzo di fanta-scienza Picnic sullorlo della strada dei fratelli Strugatskijfotograa:Aleksandr Knjainskijmontaggio:Andrej Tarkovskij, Ljudmila Fejginova - musica:duard Artemev

    attori:Anatolij Solonitsyn, Nikolaj Grinko, Aleksandr Kajdanovskij, Alisa Frejndlih, Nataa Abramova

    Ritrovare, attraverso il cinema, le radici della vita. Scoprirne il mistero. Ora Tarkovskij punta ancora pi in alto, conun linguaggio sospeso che cerca di penetrare nellarcano, con il ricorrere insistito dei simboli (lacqua, il gocciolio,la vegetazione contorta, il fuoco): la cupa fantascienza di Stalker (1979), la puricazione impossibile di Nostalgia(1983), girato fra Roma e il senese, la follia come fuga dal mondo (e come passaggio delle consegne dellumanitallinfanzia) di Sacricio (1986), ambientato in unisola svedese, chiaro omaggio a Bergman, che il regista sente as vicino e solidale. La malattia, che lo ha colpito, lo uccide poco dopo che Sacricio stato premiato a Cannes.Il russo Tarkovskij ha reso testimonianza di fervore stilistico altissimo e di grande impegno morale. Fernaldo DiGiammatteo (critico cinematograco).

    Perch non dire anche che Stalker somiglia a Don Quixote? Il fatto che lo Stalker appartiene a una categoria digure ideali, come Mykin o Don Quixote o certi personaggi di Dickens. Poco numerose nella letteratura mondiale,per ci sono. Quanto a Dostoevskij, ogni russo ha idea di che cosa signichi la dostoevscina (il dostoevskismo,come lo den spregiativamente Gorkij, ndr). I critici per compiono tutti un errore: fanno paragoni tra i personaggi,notano le somiglianze. Invece nellarte (ma anche nella scienza) ha pi senso chiarire la specicit di un fenomeno.Da unintervista del 1986.

    Amo gli occhi tuoi, amica mia, il loro gioco splendido di amme, quando li alzi allimprovviso, e come un fulmineceleste guardi veloce tutto intornoMa esiste un fascino pi forte: gli occhi tuoi rivolti in basso, nel bacio appassionato di un istante, e fra le ciglia semi-chiuse del desiderio il cupo e fosco fuocoQuesti versi di Fjodor Tjutev sono detti dalla glia dello stalker nellultima sequenza, quasi unepigrafe, bella e unpo sibillina, nel contesto del lm. Le autorit hanno interdetto laccesso ad un territorio, dopo che al suo interno sisono vericati fatti inspiegabili. Nessuno conosce lorigine della zona: alcuni parlano di una catastrofe radioattiva,altri della caduta di un meteorite o della discesa di unastronave, ma tra la gente corre voce che nella zona abban-donata sopravviva un edicio isolato, in una stanza del quale, per un fenomeno meraviglioso, i sogni e i desideri si

    trasformano in realt. Eludendo la sorveglianza armata, qualcuno ha superato i conni proibiti ed pronto a tornarviper accompagnare, dietro ricompensa, chi voglia scoprirne i segreti. Una di queste guide, lo Stalker, si avventuraassieme ad uno scienziato ed uno scrittore nella zona, alla ricerca della verit. I tre uomini percorrono sentieri tor-tuosi e sfuggono a sconosciuti pericoli, no a raggiungere la soglia della stanza dei desideri.

  • 7/24/2019 Brochure Cineforum 2016

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    Incontri con la Cultura Russa:i l Cinema- 7aedizione19

    Per Sergio PescatoriRicordiamo con commozione Sergio Pescatori, una persona meravigliosa, di

    una modestia e semplicit esemplari. Un grande signore e un importante

    maestro di vita. Un uomo di grande generosit.

    Chiunque lo abbia conosciuto ha apprezzato la sua profonda umanit e la sua

    vivace cultura. Quattro generazioni di allievi lo ricordano con riconoscenza.

    Tantissimi amici lo piangono. Sentiremo profondamente la sua mancanza, ma ci

    terranno ancora a lungo compagnia i suoi preziosi insegnamenti.

    Stalker unisce la fantascienza morale di Soljaris alle suggestioni dirette del linguaggio poetico, che gi scandiva-no i ricordi dello Specchio. Il padre di Tarkovskij, Arsenij, era un buon poeta; anche in Stalker si ritrovano suoi versi,come accompagnamento, alibi e incitamento alla sentenza morale. Si immagina che nelle pianure dellUrss (in unfuturo remoto come un passato) sia caduta una specie di meteorite che emana raggi conturbanti i cui eetti nonsono ben chiari. Stefano ReggianiSegnato da un autobiograsmo particolare, testimonianza di unepoca tormentata e inclemente, riessione sulla

    realt della vita ed accenno alle condizioni disperanti, senza futuro, della cultura e della scienza, constatazione diuna impossibilit di operare, di dicolt nel contribuire a cambiare il mondo e ad edicarne uno nuovo, Stalkerha le volute di unepica tutta interiore, per la quale unesperienza soggettiva viene proiettata, esemplata su une-poca storica: Tarkovskij opera a cementarvi questi impulsi diversi e da essi ne deriva la struttura anomala rispettoai lm tradizionali, una struttura a forma di nebulosa, senza centro sso e senza conni deniti, struttura adeguataai personaggi, a queste sue creature sempre in cammino, pellegrini senza stazione di partenza e di arrivo che nonsia la ricerca permanente di se stessi e la conquista dicile di un posto etico tra e con gli altri. Anche il tempo in cuivivono questi personaggi del tutto interiore: esso scorre uido e omogeneo, scosso e franto solo dalle folgorantiilluminazioni della morte, del ritorno alla calda umida terra, del dissolversi nellindistinto e nel caotico, nel grembo

    della Grande Madre o per scomparirvi o per riemergervi temprati a nuove imprese, dopo un bagno lustrale allesorgenti della vita, in una novella orente eusione di fervido sentire, nel predisporsi ad un mondo nuovo, dove lavita pubblica e privata, le nazioni e gli individui, siano avvolti in un pi vasto e ardente ritmo elementare, che in pienasovranit tutto abbraccia e scandisce. Ma il nuovo regno, labbandono dellegoismo e dellipocrisia, levoluzionedallantico al nuovo Adamo, la presa di coscienza esistenziale non avvengono repentinamente, ma coronano unatormentosa, turbata ricerca. Luomo nuovo viene partorito dopo un lungo travaglio, lo si incontra al termine di unrischioso viaggio .Achille Frezzato, Cineforum n. 203

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