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TRIESTE Si apre oggi al pubblico la gran- de mostra archeologica «Radici del pre- sente» organizzata insieme ad altri eventi dalle Generali per i 175 anni della Compagnia. La mostra è stata al- lestita nella sede della Direzione cen- trale triestina del Leone e sarà aperta a partire dalle ore 10. Il titolo si colle- ga alla Roma imperiale, in quanto so- no esposti reperti di età romana, affio- rati tra il 1902 e il 1903 sotto le fonda- menta del palazzo delle Generali a piazza Venezia. Si tratta di 28 pezzi di grande valore: busti in marmo, ritrat- ti, sculture da giardino, elementi archi- tettonici, il sarcofago a tinozza di Bac- co del III secolo. E ancora, dei giochi co- me l’elementare grafito con pugili del- la Roma imperiale. La grande mostra resterà aperta al pubblico fino al pros- simo 28 aprile, giorno in cui avrà luogo l’assemblea degli azionisti della Com- pagnia del Leone. Oggi apre al pubblico la mostra archeologica delle Generali Marianna Accerboni a pagina 13

Berlusconi:riformaTvcriminale ......Abbinamento facoltativo, promozione regionale (il prezzo va sommato a quello del giornale): «Anna Frank» b 4,90; «Un mese con Montalbano» b

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Page 1: Berlusconi:riformaTvcriminale ......Abbinamento facoltativo, promozione regionale (il prezzo va sommato a quello del giornale): «Anna Frank» b 4,90; «Un mese con Montalbano» b

Si riapre la sfida sul progetto Gentiloni. Liberalizzazioni, i benzinai minacciano 14 giorni di sciopero

Berlusconi: riforma Tv criminaleIl leader di Fi: «In piazza in 5 milioni. Il futuro leader Cdl? Sarà Fini»LareplicadiProdi: ilCavaliereprotestasoloper i suoi interessi

A poche ore dal «sì» del governo i dipendenti si preparano a depositare l’istanza

Comparto, 130 regionali fanno ricorso«Illegittimità e procedure da chiarire»TRIESTE Non hanno atteso ilverdetto del governo. Benprima del via libera di gio-vedì, hanno invece iniziatoa sottoscrivere un ricorsocontro il comparto unico.Lo hanno fatto finora, a Tri-este e Udine, in 130: sono idipendenti regionali decisia veder ridiscusse le condi-zioni d’ingresso nel contrat-to. La prossima settimanasi aggiungeranno le firmedi Gorizia e Pordenone. Aquel punto il ricorso controalcuni aspetti della riformainizierà il suo iter con possi-bile tappa dal giudice del la-voro. L’iniziativa parte dalpersonale, non ha un targasindacale.

I contenuti del ricorso?Per ora top secret. Ma èchiaro che i dipendenti con-trari all’intesa contestanole condizioni d’ingresso nelcomparto unico. La legginache si è caricata i costi del-la perequazione non convin-ce: «È una forzatura e forseil giudice del Lavoro porte-rà il caso alla Corte costitu-zionale», dice mauro Toni-no, ex dirigente Cisl.

La ricerca e l'innovazio-ne, che ne è l'applicazio-ne concreta, sono fonda-

mentali agenti dello svilup-po dell'economia, e più in ge-nerale, del progresso socialedi un territorio e di un popo-lo. Spesso citate come ricettevalide per ogni cura, inevita-bilmente suonano alcune vol-te come slogan privi di signi-ficato concreto. Da molti an-ni in Fvg, e a Trieste in parti-colare, si punta molto su ri-cerca e innovazione. Trieste,come San Pietroburgo, è ilfrutto di un progetto visiona-rio. La visione dell'imperatri-ce Maria Teresa d'Austria, eprima ancora di suo padreCarlo VI, è diventata realtàgrazie all'utilizzo delle più te-merarie innovazioni dell'epo-ca, in tutti i campi.

ROMA Il progetto Gentilonidi riforma del sistema ra-diotelevisivo scatena unanuova battaglia politica:Silvio Berlusconi ha ribadi-to ieri che si tratta di una«riforma criminale», annun-ciando che contro questalegge è pronto a portare «inpiazza» cinque milioni diitaliani. Immediata la repli-ca del presidente del Consi-glio Romano Prodi: «Il Ca-valiere protesta solo per isuoi interessi». Lo stessoBerlusconi ieri ha annun-ciato il nome del suo succes-sore alla guida della coali-zione di centrodestra: saràGianfranco Fini, segretariodi Alleanza Nazionale. Li-beralizzazioni: contenti iconsumatori, contrarie va-rie categorie. I benzinai an-nunciano 14 giorni di serra-ta.

Abbinamento facoltativo, promozione regionale (il prezzo va sommato a quello del giornale): «Anna Frank» b 4,90; «Un mese con Montalbano» b 6,90

In un Consiglio regionalediviso su tutto sta emer-gendo una maggioranza

che riunisce segmenti nonmarginali dei due schiera-menti su un tema di non po-ca rilevanza per il futuro diquesta regione. Il tema ri-guarda «il seggio da attribu-ire al gruppo di liste presen-tato dal partito o gruppo po-litico espresso dalla mino-ranza linguistica slovena».Se ne è parlato già su que-sto giornale poche settima-ne fa. Ora ci sono diversifatti nuovi che meritano unsupplemento di riflessione.Intanto il testo del disposi-tivo della bozza di legge. Co-me risulta dalla citazionedi poco sopra, non c'è un ri-ferimento esplicito alla fina-lità della proposta. Leggen-do il testo, si comprende pe-rò bene come il meccani-smo elettorale delineato haun unico obiettivo, quellodi garantire che in ogni ca-so sia comunque eletto unconsigliere che si è candida-to nelle liste del «partitodella minoranza linguisticaslovena».

Non si parla quindi intermini generici di seggiogarantito. Il che è una scel-ta di chiarezza. Che sensoavrebbe garantire un seg-gio alla minoranza lingui-stica slovena quando in tut-ti i consigli regionali dal1963 c'è sempre stato alme-no un consigliere di linguaslovena e in alcuni moltoben più di uno? In quelloeletto nel 2003 per esempioc'è ne sono cinque. Quindifinalmente è trasparente lafinalità vera della propostain discussione. Che non è,lo ribadiamo, assicurare larappresentanza in consi-glio a un candidato di lin-gua e nazionalità slovena,qualunque sia il suo orien-tamento politico. Ma moltopiù concretatamene assicu-rare la rappresentanza inconsiglio regionale a unesponente del «partito ogruppo politico espressodalla minoranza linguisti-ca slovena». Chiarita la ve-ra finalità, emergono diver-si problemi. Se il paracadu-te si apre solo per chi si can-dida in una lista che fa rife-rimento a un partito espres-so dalla minoranza lingui-stica dobbiamo pensare cheil cittadino di madre linguaslovena che si candida inuna lista multilinguisticaha meno opportunità di es-sere eletto di uno che si can-dida in una lista etnica.

Ma perché mai una scel-ta sulle modalità con le qua-li rendere o no formalmen-te saliente al momento del-la candidatura la propriaidentità nazionale dovreb-be tradursi in un handicapo in un vantaggio?

Illy: legge elettoralea colpi di maggioranza

� Segue a pagina 4

� Segue a pagina 2

TRIESTE Il governatore Riccardo Illy è pron-to a procedere sulla riforma della leggeelettorale senza i voti dell’opposizione:«Procederemo a maggioranza». Ma Citta-dini e Comunisti italiani non firmano.

Giornata della Me-moria, e per que-sta giornata il go-

verno ha preparato infretta e furia un decretodi legge che punisce ilrazzismo e i crimini con-tro l’umanità e la loroapologia.

Fino a ieri il decretoveniva presentato comeun atto contro il negazio-nismo.

Base Usa, D’Alema a Rice:ascolta le paure di Vicenza

� A pagina 4

� Ciro Esposito a pagina 10

Violante risponde a Mesic«Foibe, accuse sbagliate»

Oggi con il PiccoloIl Diario di Anna Frank

LA SHOAH NEGATA

NON CARCEREMA LIBRI

di Ferdinando Camon

� Mauro Manzin a pagina 11

FVG E MINORANZE

SEGGIO ETNICO:OSCURA VOGLIADI SEPARAZIONE

di Paolo Segatti

� Maurizio Cattaruzza Nello Sport

� A pagina 9Marco Ballico

L’INNOVAZIONENEL DNA DI TRIESTE

di Pietro Farina

IL DIBATTITO

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Dr. V. Ravalico

� Alle pagine 2 e 3

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Oggi Triestina-PiacenzaEsordisce Marchesetti

� Segue a pagina 6

TRIESTE Si apre oggi al pubblico la gran-de mostra archeologica «Radici del pre-sente» organizzata insieme ad altrieventi dalle Generali per i 175 annidella Compagnia. La mostra è stata al-lestita nella sede della Direzione cen-trale triestina del Leone e sarà apertaa partire dalle ore 10. Il titolo si colle-ga alla Roma imperiale, in quanto so-no esposti reperti di età romana, affio-rati tra il 1902 e il 1903 sotto le fonda-menta del palazzo delle Generali apiazza Venezia. Si tratta di 28 pezzi digrande valore: busti in marmo, ritrat-ti, sculture da giardino, elementi archi-tettonici, il sarcofago a tinozza di Bac-co del III secolo. E ancora, dei giochi co-me l’elementare grafito con pugili del-la Roma imperiale. La grande mostraresterà aperta al pubblico fino al pros-simo 28 aprile, giorno in cui avrà luogol’assemblea degli azionisti della Com-pagnia del Leone.

Oggi apre al pubblicola mostra archeologicadelle Generali

TRIESTE Un noto medi-co triestino, il chirur-go Ovidio Marango-ni, 57 anni, è mortoper un arresto cardi-aco, a Miami. Si tro-vava in Florida perun congresso medicoassieme alla mogliee a una amica triesti-na. Destino e coinci-denze davvero incre-dibili hanno spento adistanza di pochissi-mi giorni la vita diMarangoni e quelladell’industriale Giusto Pesle, titolare di unospugnificio, vittima quest’ultimo di un’im-mersione subacquea alle Bahamas, per sco-pi di ricerca, il 23 gennaio. Marangoni eragrande appassionato di immersioni e pesca-tore subacqueo. Aveva voluto sfruttare unmomento di relax per una nuotata. Poi, l’im-provviso malore e l’arresto cardiaco. Eraspecializzato in microchirurgia col laser spe-cialmente nella cura chirurgica delle vene.

Senza discorsi, preghiere o saluti la Giornata della Shoah. La Comunità ebraica lamenta l’assenza di un intervento istituzionale

Memoria alla Risiera, 10 minuti tra le polemiche

Ovidio Marangoni aveva 57 anniLo stesso destino di Giusto Pesle

Medico triestinomuore in marea Miami Beach

� Gabriella Ziani a pagina 21

Opposizione: «Il Comunealla stessa ora conferivala cittadinanza agli alpini»

� A pagina 17Paola Bolis

CHIUSO UN TRATTO DI «NAPOLEONICA»CHIUSO UN TRATTO DI «NAPOLEONICA»PERICOLO FRANE SU STRADA DEL FRIULIPERICOLO FRANE SU STRADA DEL FRIULI

� Marianna Accerboni a pagina 13

TRIESTE Niente discorsi, comein passato. Niente preghie-re o saluti secondo i vari ritialla presenza delle autorità,come accadeva. Solo coronedeposte sul metallo che indi-ca quello che fu il forno cre-matorio. E silenzio nel no-me della Shoah, al freddodella Risiera di San Sabba.Si è consumata in 10 minutila cerimonia solenne orga-nizzata dal Comune nelGiorno della memoria. Fron-te polemico. La Comunitàebraica ha lamentato l’as-senza di «una parola istitu-zionale», l’opposizione hasottolineato la concomitan-za della cerimonia per il con-ferimento della cittadinan-za onoraria agli alpini.

Ovidio Marangoni

� A pagina 22� A pagina 22

Internet: http://www.ilpiccolo.it/ mailbox:[email protected] di TriesteANNO 126 - NUMERO 23

SABATO 27 GENNAIO 2007b 1,00

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE e TIPOGRAFIA 34123 TRIESTE, via Guido Reni 1, tel. (040) 3733.111 (quindici linee in selezione passante). Fax: direzione - segreteria di redazione (040)3733243 - Redazione di Gorizia, corso Italia 74, tel. (0481) 530035, fax (0481) 537907 - Redazione di Monfalcone, via Fratelli Rosselli 20, tel. (0481) 790201, fax (0481) 40805 - Capodistria, Ufficio di corri-spondenza, tel. 00386-5-6274087, fax 6274086 - Pubblicità A.MANZONI&C. S.p.A., Trieste, via XXX Ottobre 4, tel. (040) 6728311-366565, fax (040) 366046; Gorizia, corso Italia 54, tel. (0481) 537291, fax(0481) 531354; Monfalcone, via Fratelli Rosselli 20, tel. (0481) 798829, fax 798828; Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Trieste

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L'esposizione, che si apreal pubblico oggi alle ore 10,e s'intitola «Radici del Pre-sente», sottolinea il riferi-mento alla Roma imperialeattraverso un'originale liai-son: la memoria architetto-nica del tempo, che lega ilpalazzo Generali della capi-tale ai resti di un'antica«domus» romana risalenteal periodo tra la fine del I egli inizi del II secolo dopoCristo, riaffiorati tra il1902 e il 1903 sotto le fon-damenta della sede del Leo-ne di piazza Venezia duran-te i lavori di costruzione diquest'ultima.

In una zona nel cuore diRoma, quale quella delCampidoglio, della colonnaTraiana, del monumento aVittorio Emanuele II e deiFori, dove le principali arte-rie di traffico sono rimastepraticamente le stesse, lagrande planimetria che ri-costruisce in mostra l'im-pianto urbano di questaparte della Capitale, dimo-stra una singolare comple-mentarità tra l'insula roma-na di età imperiale, distrut-ta - pare - alla fine del IV

secolo dopo Cristo da un in-cendio, e il palazzo delGruppo Generali, edificatosul medesimo sito.

Un Gruppo che risultaper altro essere tra le prin-cipali realtà europee e lea-der del settore in Italia eche ha sempre avuto conTrieste un legame speciale.Fu infatti fondato nella no-stra città dal barone Giu-seppe Morpurgo e da un te-am d'imprenditori con il no-me di «Assicurazioni Gene-rali Austro-Italiche» il 26dicembre 1931. In una fred-da giornata di bora, cometestimonierebbe un dipintorecentemente restaurato.

I preziosi reperti espostiin mostra sono 28 e appar-tengono - come ci raccontaFulvio Sacchi dell'Istitutodi Archeologia UniversitàCattolica di Milano, consu-lente scientifico della mo-stra - alla più vasta collezio-ne di oltre cento pezzi recu-perati durante gli scavi dipiazza Venezia, che rappre-senta una delle raccolte ar-cheologiche al Gruppo. E ilpezzo più prezioso? «Dalpunto di vista della quali-

tà, che è eccezionale, senz'altro il busto in marmo cherappresenta una dama dialtissimo rango, forse lamoglie di uno dei personag-gi più in vista della Romadi fine II secolo d.C.. È pre-zioso anche per il fatto che,ritrovato in frammenti e ri-composto, è arrivato inte-

gro fino a noi. Inoltre è sta-to reperito in un'abitazioneprivata che, come tutte lecase romane dei ricchi, ave-va degli ambienti di rappre-sentanza aperti al pubbli-co, che erano i più belli e do-ve venivano esposti i bustidegli uomini e delle donnepiù illustri».

«Accanto a busti femmini-li e maschili, la mostra - ag-giunge lo studioso - propo-ne, oltre ai reperti degli sca-vi di piazza Venezia, altropezzi significativi per illu-strare le concezioni religio-se e la qualità di vita a Ro-ma negli anni in cui la do-mus era abitata. Ed ecco ri-

tratti, sculture da giardino,elementi architettonici, ele-menti marmorei che rappre-sentano svaghi o credenze,come il sarcofago a tinozzadi Bacco del III secolo d.C.,che raffigura l'importantedivinità, protettore dei de-funti e garante di una vitafelice nell'al di là; o il grifo-

ne, considerato il guardia-no del regno dei defunti; oancora dei giochi, comel'elementare graffito con pu-gili della Roma imperiale.Importante è il rilievo conla fuga di Enea da Troiaperchè ricorda il gusto lette-rario della Roma imperialee soprattutto il culto perl'Eneide di Virgilio, che ela-borata nell'età di Augusto,divenne il poema per eccel-lenza».

La proiezione del GruppoGenerali nei confronti delfuturo si esprime anche at-traverso l'individuazionedel soggetto principe cui èdedicata la mostra: i giova-ni. Particolarmente per lo-ro è stato studiato dall'ar-chitetto friulano Piero Stor-ti - che da anni opera, ispi-randosi al filosofo Carlo Si-ni, assieme ad altri colle-ghi, tra cui due laureati infilosofia, nello studio «tri-vioquadrivio» di Milano -un allestimento sobrio edelegante quanto accattivan-te.

In tale contesto la moder-nità del design, espresso at-traverso il ciliegio america-no satinato delle bachechee del piano che supporta lagrande planimetria chemette a confronto il cuoreantico e quello contempora-neo di Roma, si sposa piace-volmente al perspex, ai pro-spetti degli edifici e ai vi-deo, il cui racconto sonoro,il quale spiega la mostra eil suo contesto storico, vie-ne divulgato attraverso ap-

posite piastre, creando del-le interessanti «isoled'ascolto».

per facilitare la compren-sione di un'epoca così remo-ta per le nuove generazio-ni, sono stati scelti dei pez-zi di per sé eloquenti, atti astimolare l'interesse e la cu-riosità dei giovani fruitori.Come per esempio la gran-de «scacchiera da strada»,una grande lastra di mar-mo, incisa sulla pavimenta-zione pubblica dai ragazzidell'epoca o dagli sfaccenda-ti, che sostavano nei fori enei mercati o ciondolavanoper le strade di tutto l'Impe-ro. «Pingue di province equindi opulenta di beni - co-me racconta Storti, - che gliimperatori elargivano vo-lentieri alla plebe, per aver-la dalla loro parte in casodi crisi: panem et circenses,appunto».

Infine, al posto di una ca-talogo, gli organizzatori of-frono al pubblico - e anchein questo caso in particola-re a quello giovanile - un di-vertente ed elegante kit,che contiene un dvd sullarassegna e molte schede de-dicate ai reperti esposti.Una volta composte in unasorta di puzzle, queste rico-struiscono, sul lato rove-scio, la pianta dell'insula ro-mana dove sono stati ritro-vati i reperti, palesando co-sì il taglio piacevolmente di-dattico e interattivo di que-sta colta e affascinante ras-segna.

Marianna Accerboni

GENOVA È morto ierisera a Genova Ema-nuele Luzzati, 85anni, scenografo, di-segnatore, uno de-gli artisti legati alteatro più ammira-ti in Italia. Secondole prime informazio-ni, Luzzati si trova-va nella sua abita-zione genovesequando, forse perun malore, è cadu-to a terra. Inutili isoccorsi dei fami-gliari e dei sanitaridel 118. EmanueleLuzzati avrebbe do-vuto ricevere pro-prio oggi il Grifod'oro, il massimo riconoscimentodel Comune di Genova.

Famoso in tutto il mondo comescenografo e illustratore, Luzzatiera nato a Genova nel 1921. Hacollaborato nel corso della sua car-riera con registi, architetti, arti-sti e scrittori di fama internazio-nale. Maestro in ogni campo dell'arte applicata, si è dedicato allarealizzazione di scene e costumiteatrali per alcune delle più im-portanti compagnie nazionali e in-

ternazionali, realiz-zando centinaia discenografie per pro-sa, lirica e danza.

Si è occupato del-l’illustrazione dimolti libri per l’in-fanzia, producendoalcune opere di cuiè autore anche deltesto letterario e il-lustrando le fiabeitaliane di Italo Cal-vino nonché diversitesti e filastrocchedi Gianni Rodari.

Nel 1972 ha espo-sto alla Biennale diVenezia, e nel 1975ha fondato insiemea Tonino Conte e

Aldo Trionfo il Teatro della Tossedi Genova. Insieme a Giulio Gia-nini, ha creato i titoli di testa de«L'armata Brancaleone» e «Bran-caleone alle Crociate» di MarioMonicelli, e realizzato vari filmd’animazione, tra cui «La Gazzaladra» e «Pulcinella», che gli val-se due nomination all'Oscar.

Luzzati è stato interprete diuna cultura figurativa abile e col-ta, capace di usare con maestriaogni sorta di materiale.

La versione originaria - ripre-sa recentemente dal venetoMassimo Priviero - s’intitolava«Li vidi tornare», aveva conte-nuti antimilitaristi. A Sanre-mo non andava bene. Gli fecerocambiare il testo. Non bastò...

Tenco era nato il primo gior-no di primavera del ’38 in pro-vincia di Alessandria. Avevadieci anni, quando la famigliasi trasferì in Liguria, prima aNervi e poi a Genova. Il liceoclassico, abbandonato per loscientifico. E poi la facoltà di in-gegneria, abbandonata perscienze politiche. Ma soprattut-to l’amore per la musica, primail jazz e poi la canzone. A quin-dici anni forma la Jelly RollMorton Boys Jazz Band: lui alclarino, Bruno Lauzi al banjo,successivamente anche Fabri-zio De Andrè e Gino Paoli. Cheè ancora con lui nel ’58, nei Dia-

voli del rock. Nel ’59 debutta co-me cantante solista nei Cava-lieri: ci sono anche Enzo Jan-nacci e Gianfranco Reverberi,lui si fa chiamare Gigi Mai,suonano rock’n’roll, incidonoanche un disco.

Dopo altri due pseudonimi(Dick Ventuno e Gordon Cliff)nel ’61 esce il primo 45 giri fir-mato col suo vero nome: «Quan-do». Ed emerge la sua vena au-tentica, in anticipo sui tempi.Comincia a scrivere canzonimalinconiche, che parlanod’amore in maniera nuova, di-sincantata. Canzoni dotate diimpianti musicali elaborati, ori-ginali, dietro le quali si intui-scono rapporti interpersonalinuovi e un Paese che stavacambiando. Canzoni che nel-l’Italia del boom e dei 45 girida un milione di copie non ave-vano successo, non raggiunge-vano la grande platea.

Forse per questo, per arriva-re finalmente al grande pubbli-co, Tenco quell’anno andò aSanremo. Aveva appena firma-to un contratto con la Rca, igiornali parlavano della sua re-lazione con Dalida, e poi c’eraquella canzone, «Ciao amoreciao», riveduta e corretta pro-prio per la platea sanremese...

Sappiamo come finì. Ilquart’ultimo posto in classifi-ca, un cosiddetto «comitato diripescaggio» che salva «La rivo-luzione» di Gianni Pettenati, epoi il colpo di pistola, il famosobiglietto, il Festival che nem-meno s’interrompe...

Per anni si è dubitato di quel-lo strano suicidio. E per questo

l’anno scorso la salma fu riesu-mata per tentare di stabilire laverità. Le nuove analisi hannostabilito che sì, si è trattato disuicidio. Ma per molti, e nel-l’immaginario collettivo, il mi-stero è rimasto tale.

Non è un mistero invece cheTenco, in quei pochi anni fra ilnovembre ’62 del primo albume il gennaio ’67 della morte,scrisse una pagina importantenella storia della canzone ita-liana. Fu un anticipatore, unantesignano, ma si trovò a farei conti con un pubblico ancoracondizionato dall’Italia bigottadegli anni Cinquanta, pur es-sendo alla vigilia dei nuovi fer-menti e dei ribellismi del Ses-santotto.

Se ne parla di nuovo in «Edora che avrei mille cose da fa-re», il libro scritto da RenatoTortarolo e Giorgio Carozzi (cu-gino di Tenco), edito da Arca-na. Un libro che vuole ribalta-re l'immagine triste che tuttihanno di Tenco. Uno che dice-va: «Bisogna creare qualcosa,rompere il cerchio che ci soffo-ca, altrimenti è meglio pianta-re tutto. Non si vive per riusci-re simpatici agli altri. A me isoldi, il successo, non interessa-no, li lascio a quelli più furbi dime in questo genere di cose...».

ORARI PER IL PUBBLICO E LE SCOLARESCHE

ANNIVERSARIO Apre al pubblico la grande esposizione per i 175 anni della compagnia assicurativa

Radici del presente da oggi alle GeneraliLa mostra archeologica allestita nella sede di Trieste sarà visibile fino al 31 maggioTRIESTE Ben 175 anni di affermazioni in campo finan-ziario ed economico sono celebrati dalle Assicura-zioni Generali, tra le altre manifestazioni, attraver-so due avvenimenti-simbolo, che guardano al passa-to remoto con un'elegante rassegna e, attraverso latecnologia più avanzata, al futuro, grazie a un even-to di luce che colorerà di blu la facciata del Palazzodella Direzione Centrale di Trieste fino al 28 aprile,giorno in cui avrà luogo l'assemblea degli azionisti.

TRIESTE La mostra «Radici del Pre-sente» è stata inaugurata martedìalla presenza dei vertici del grup-po e dei rappresentanti delle isti-tuzioni locali. In tale occasionegrande soddisfazione è stataespressa dall'amministratore de-legato delle Generali, Sergio Bal-binot, che ha inaugurato l'eventoassieme al prefetto AnnamariaSorge e alla presenza dell'assesso-re comunale alla Cultura Massi-mo Greco e provinciale Mariella

De Francesco. Durante il conve-gno che ha preceduto l'inaugura-zione, dedicato ai dirigenti scola-stici e ai docenti della Regione,l'amministratore delegato Giovan-ni Perissinotto ha affermato che«Da sempre le Generali sono impe-gnate in modo costante e conti-nuo in attività volte alla salva-guardia dei beni ambientali e cul-turali che possano trasmettere an-che alle giovani generazioni i va-lori di una positiva continuitàcon le loro radici».

Alla rassegna, il cui coordina-mento è stato curato dalla Dire-zione Comunicazione di Gruppodelle Generali, si accede ad in-gresso gratuito da piazza Duca de-gli Abruzzi 2. L'esposizione rimar-rà visitabile fino al 31 maggio: sa-bato dalle ore 10 alle 18 e domeni-ca dalle 9 alle 13. Nei giorni feria-li accesso riservato alle scolare-sche su appuntamento, chiaman-do il numero verde 800136012.

Una statua da giardino, tra i 28 reperti archeologici dellamostra allestita per i 175 anni delle Assicurazioni Generali. Adestra, primo piano di uno splendido busto e, a sinistra, unapanoramica della «casa romana». (Foto di Marino Sterle)

L’amministratore delegatoGiovanni Perissinotto (fotoLasorte) e un altro scorciodella mostra (foto Sterle)

È morto a Genova lo scenografoe disegnatore Emanuele Luzzati

LUTTO

Quarant’anni fa moriva a Sanremo il cantautore di «Ciao amore ciao», esce un nuovo libro su un mistero che per molti è rimasto tale

Luigi Tenco, quel rivoluzionario arrivato forse troppo presto

MUSICA

di Carlo Muscatello

Le belle canzoni non muoiono mai. E dunque sono ancoravive anche quelle di Luigi Tenco, morto giusto quarant’an-ni fa, alle 2.30 della notte fra il 26 e 27 gennaio 1967, nellastanza 219 dell’Hotel Savoy di Sanremo. «Vedrai vedrai»,«Mi sono innamorato di te», «Ragazzo mio», «Un giorno do-po l’altro», «Ho capito che ti amo»... E poi quella «Ciao amo-re ciao» che volle portare al Festival di quell’anno.

Luigi Tenco, nato nel 1938, morì tragicamente il 27 gennaio 1967

Emanuele Luzzati

SABATO 27 GENNAIO 2007 IL PICCOLO 13

CULTURA & SPETTACOLI

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AGENDALA COMUNITÀ DI TRIESTE

� EMERGENZEAcegasAps - guasti 800 152 152......................................................................Aci soccorso stradale 803116......................................................................Cri Servizi sanitari 040/3186118......................................................................Sanità Numero verde 800 99 11 70......................................................................Telefono amico 0432/562572-562582......................................................................Vigili del fuoco 115......................................................................Vigili urbani 040/366111......................................................................Vigili urbani servizio rimozioni 040/393780......................................................................

Sono già dieci le scuole chehanno prenotato una visita al-la mostra «Radici del Presen-te», ospitata nei locali dellaDirezione Centrale delle Assi-curazioni Generali di piazzaDuca degli Abruzzi 2, e che ie-ri mattina ha aperto al pubbli-co nell’ambito delle manifesta-zioni che celebrano i 175 annidi vita del colosso assicurati-vo.

I 28 pezzi esposti nel foyerdel palazzo e nella grande sa-la al piano superiore, fannoparte della più vasta collezio-ne archeologica di oltre centoreperti di proprietà delle Ge-nerali, custoditi nella sede ro-mana. Gli importanti repertidi epoca romana vennero allaluce tra il 1902 e il 1903 du-rante i lavori di scavo per lacostruzione del palazzo diPiazza Venezia. I ritrovamen-ti provengono da una domuspatrizia, costruita tra la finedel primo e l'inizio del secon-do secolo dopo Cristo. Riguar-dano dunque momenti etero-genei della vita dei suoi abi-tanti: ci sono i giochi, le scul-ture da giardino, i busti inmarmo, il sarcofago a formadi tinozza raffigurante Bacco,rilievi marmorei, la lastra dimarmo raffigurante il grifone,guardiano del regno dei defun-ti e molti altri ancora.

Agli occhi dei primi visitato-ri che hanno varcato la sogliadel palazzo, si presenta il bu-sto in marmo del II secolo

d.C. con le fattezze di una no-bildonna capitolina. E i primicommenti del pubblico sonopositivi: la mostra rappresen-ta un’occasione soprattuttoper le scuole. «Sono testimo-nianze di grande pregio - diceElena Favretto, insegnante dilettere della scuola media Sve-vo - che permettono ai ragazzidelle nostre scuole di elabora-re una percezione concretadella vita e dei costumi dellaRoma antica, come ad esem-pio la scacchiera in marmo,dove scoprire come giocavanogli antichi bambini romani».

E sono già 10 le scuole chehanno prenotato una visitanelle prossime settimane inorario infrasettimanale riser-vato alle scolaresche, per untuffo nella Roma antica, cono-sciuta perlopiù sui libri di te-sto.

Oltre ai reperti più consue-ti, si possono ammirare i graf-fiti, i disegni sulle lastre distrada, che tra i soggetti piùamati sceglie lo sport e i suoipersonaggi: pugili, lottatori egladiatori infiammavano allo-

ra come ora la tifoseria. Lamostra rappresenta inoltrel'opportunità, per chi non c'èmai stato, di visitare il palaz-zo di piazza Duca degli Abruz-zi, testimonianza della Trie-ste economica dell'800, comeaffermano Loredana e NevioUrbani: «Siamo molto affasci-nati dalla storia dell'anticaRoma, e, a prescindere dall'in-dubbia qualità dei reperti pre-

sentati, è la particolarità dell'allestimento, con la planime-tria moderna e antica messe aconfronto, che ci ha sorpresomolto». Nella sala grande, in-fatti, la zona della Roma impe-riale interessata è ricostruitasu un grande piano, che oltread essere un valido aiuto pervisualizzare l'area presentaun colpo d'occhio scenografi-co, apprezzato anche da un'ad-

detta ai lavori: «Mirabile lascelta della pellicola traspa-rente sulla planimetria - spie-ga Serena Del Ponte, che halavorato per anni ai Musei Ci-vici di Storia ed arte - l'effettospecchio d'acqua crea un belcontrasto con il peso della pie-tra. Un appunto, invece, allacollocazione del capitello da-vanti alla statua dell'800, checrea una disarmonia tempora-le di 2.000 anni».

Anche per chi la capitale e isuoi tesori antichi li conoscebene, la mostra è una graditasorpresa. «Sono spesso a Ro-ma per lavoro - racconta Fede-rico Rosati - dove non perdol'occasione per visitare mo-stre di storia e archeologia.Penso sia un'ottima opportu-nità per Trieste, dove l'archeo-logia è un po' trascurata. Vada sé che per le scuole è unamanifestazione da non perde-re». La mostra, a ingresso gra-tuito, sarà visitabile fino al 31maggio, sabato dalle 10 alle18 e domenica dalle 9 alle 13.Nei giorni feriali, invece, l'in-gresso è riservato alle scuolesu appuntamento, telefonan-do al numero verde800136012.

Patrizia Piccione

Alla caserma «VittorioEmanuele III» è stato cele-brato il giuramento dei200 allievi volontari che,invitati dal loro comandan-te colonnello Antonino Im-balzano, hanno all’unisonogridato il tradizionale «logiuro» di fronte alla ban-diera di guerra del reggi-mento «San Giusto» (lapiù antica dell’esercito ita-liano). Particolarmente ca-lorosi gli applausi dei fami-liari e delle autorità pre-senti.

Assunto il comando del-lo schieramento, il colon-nello Imbalzano nella suaallocuzione ha ricordato l’impegnoavuto dai militari in questi due mesidi corso, evidenziando «l’alta scuolamorale e il valore militare del solda-to abbinato al loro blocco, il carristaGiovanni Secchiaroli, decorato meda-glia d’oro per le sue eroiche gesta delmaggio ’42».

Ha preso poi la parola il coman-dante del raggruppamento unità ad-

destrative dell’esercito, il generaledi divisione Antonio De Vita, che haspronato i giovani volontari «a farepropri quei valori tipici militari, cheoggi appaiono ancor più indispensa-bili per far fronte all’impegno richie-sto ai nostri uomini impiegati in am-bito nazionale, nonché nei delicatissi-mi e complessi teatrai operativi in-ternazionali in cui l’esercito, sempre

più frequentemente, è chia-mato a operare».

Nello schieramento deireparti in armi, spiccava-no le «piume» della fanfaradell’11˚ Bersaglieri di Orce-nico (Pordenone) che ha in-tonato marce militari e l’in-no nazionale di Mameli. Al-la cerimonia hanno presen-ziato autorità religiose, mi-litari e civili.

Conclusa la cerimoniacon la sfilata dei reparti, igiovani volontari hannopoi raggiunto i loro familia-ri. I militari, completatol’iter addestrativo presso ilreggimento, saranno desti-

nati a sedi del Nord Italia nelle qua-li, conseguite le specializzazioni, pro-seguiranno il loro servizio con impe-gni nazionali e alcuni anche in teatrioperativi internazionali. Il giuramen-to nella caserma «Vittorio EmanueleIII» è anche un’occasione per i fami-liari dei volontari che arrivano daogni parte d’Italia di visitare Trie-ste.

� MOVIMENTO NAVIARRIVIOre 8 DOMUS AUREA da Ras Lanuf a rada; ore 9LIGURIA da Capodistria a Molo VII; ore 12 MSC MI-CHELE da Capodistria a Molo VII; ore 12 UN MAR-MARA da Istanbul a orm. 31; ore 14 C;A CGA CA-MELLIA da Capodistria a Molo VII.PARTENZEOre 2 ULUSOY 5 da orm. 47 a Cesme; ore 20 LIGU-RIA da Molo VII a Venezia; ore 23 MSC MICHELEda Molo VII a Venezia; ore 23 UN MARMARA daorm. 31 a Istanbul; ore 23 CMA CGA CAMELLIAda Molo VII a Fiume.

LOTTOBARI 10 31 57 66 56CAGLIARI 69 70 60 56 22FIRENZE 70 58 54 73 75GENOVA 8 6 3 41 71MILANO 79 68 31 61 62NAPOLI 44 35 33 53 90PALERMO 33 9 87 63 21ROMA 34 52 85 84 78TORINO 13 8 46 5 16VENEZIA 80 68 32 20 17NAZIONALE 48 43 17 88 89

(Concorso n. 12 del 27/1/2007)

Jolly10 33 34 44 70 79 80Montepremi b 7.120.163,32Nessun vincitore con 6 puntiNessun vincitore con 5+1 puntiAgli 11 vincitori con 5 punti b 77.617,52Ai 1.766 vincitori con 4 punti b 483,46Ai 65.875 vincitori con 3 punti b 12,96

Superstar (N. Superstar 48)Nessun vincitore con punti 6 - Nessun vincitore conpunti 5+1Nessun vincitore con punti 5 - All’unico vincitore con4 punti b 48.346. Ai 167 vincitori con 3 punti b 1.296.Ai 2,955 con 2 punti b 100. Ai 20.298 vincitori con 1punto b 10. Ai 44.649 vincitori con 0 punti b 5.

� CALENDARIOIL SOLE: sorge alle 7.31...................................................................

tramonta alle 17.05...................................................................LA LUNA: si leva alle 12.02...................................................................

cala alle 3.47...................................................................4.a settimana dell’anno, 28 giorni trascorsi,ne rimangono 337.

.......................................................................IL SANTOSan Tommaso d’Aquino ...............................................................IL PROVERBIOChi non punisce il male lo attira su di sé.

Trieste è all’avanguardia nelcampo degli sport per disabili.Lo sport educativo integratoper l'inserimento nella vitaquotidiana del Polo DisabiliCarducci, infatti, coordinatodalla professoressa Elena Gia-nello, continua a creare pro-getti che danno speranza a fa-miglie e a ragazzi nell'otticadel raggiungimento di una vi-ta normale. Il dato è emersonel corso del primo convegnonazionale «Disabilità eSport», che ha ospitato gli in-

terventi di politici, operatori esportivi voluti dallo Sci ClubDue per fare un punto sulla si-tuazione in regione e a Trie-ste sull'attività sportiva dipersone disabili. Dall'Assesso-re Antonaz all'assessore Tom-

masini, dall'assessore Gugliel-mi all'assessore Grilli tutti gliinterventi hanno sottolineatoquanto la nostra regione e lanostra città siano mature , ci-vili e attive in questo campo.A Trieste in particolar modo i

progetti sono molteplici ed in-teressano tutte le disciplinesportive tanto che è di prossi-mo ingresso al Comitato Para-limpico Italiano la quinta as-sociazione sportiva su quattor-dici totali del Friuli VeneziaGiulia. Appunto lo sport edu-cativo integrato per l'inseri-mento nella vita quotidianadel Polo Disabili Carducci, sicolloca come uno dei punti diriferimento nel campo. Nel re-sto della Penisola non accadesempre così, ha detto il regi-

sta Gil Rossellini, neo disabi-le ospite del convegno per laproiezione del suo ultimo film«Kill Gil 2». Durante il suo in-tervento Rossellini ha sottoli-neato la tendenza culturale atenere chiuso in casa il disabi-le e ha evidenziato la non ci-viltà delle persone partendoda parcheggi riservati ai disa-bili sempre occupati, passan-do per scivoli ostruiti per con-cludere con marciapiedi spor-chi che obbligano a degli sla-lom cittadini. Gil Rossellini

sarà impegnato prossimamen-te nel mondo della vela conAntonio Spinelli, ideatore diIdeaargo, il team velico di di-sabili capitanati dall'olimpio-nico Lars Grael. Dopo gli ina-spettati risultati della stagio-ne 2006 e il primo posto allasettimana velica delle barched'epoca di Saint Tropez,l'obiettivo di questo particola-re team è preparare la parteci-pazione alla Coppa Americadel 2010.

r.m.

a curadi Pierluigi Sabatti

Solenne cerimonia nel piazzale della caserma dello storico reggimento di via Rossetti

Duecento allievi volontari giurano al «San Giusto»

Il pubblico al convegno su disabilità e sport (Foto Lasorte)

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Sport e disabili, 5 società triestineAnche il canottaggio entra nel Comitato paralimpico

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Il 175˚ delle Generali:aperta a Trieste la mostrasui tesori dell’antica Roma

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