9
CONGIUNZIONI ASTRALI E POLITICHE di Antonello Di Mario “E’ stato il congresso delle congiunzioni astrali, visto l’ine- dito allineamento, per la prima volta nella storia della Uil, delle dimissioni di Angeletti, dell’elezione di Barbagallo e la proclamazione di uno sciopero generale”. E’ l’incisiva sin- tesi che Alessandra Testorio, brava cronista dell’agenzia di stampa Adn Kronos, ha dedotto dai lavori congressuali della Confederazione in questione. Il nuovo segretario ge- nerale,nell’intervento conclusivo, ha avanzato una proposta interessante: “Un patto generazionale – ha detto Carmelo Barbagallo - tra i giovani e gli anziani di questo Paese, cioè lavoro stabile per i giovani e flessibile per gli anziani”. In cosa potrebbe consistere questa staffetta? Ai lavoratori an- ziani è consentito di passare da un regime di impiego a tempo pieno ad uno a tempo parziale. Per loro aumenta il tempo libero, ma diminuisce lo stipendio. Le imprese, quindi, possono utilizzare il salario risparmiato per assu- mere un giovane a tempo pieno. Si tratta di un passaggio delicato, perché l’occupazione di giovani ed anziani passa comunque per una riduzione del dualismo sul mercato del lavoro, della pressione fiscale e sull’aumento della produt- tività. Suggerisce Tito Boeri, economista: “Ben venga una staffetta generazionale, ma che modifichi la distribuzione dei trasferimenti pubblici e alleggerisca il carico fiscale sul lavoro”. Il problema, purtroppo, è che tutta l’economia con- tinentale, non solo quella nazionale,soffre: “Nell’eurozona - afferma Enrico Cisnetto - non c’è traccia di una strategia complessiva per uscire sia dalla bassa crescita che dalla bassa inflazione,né la controfigura di qualcuno che provi a formularla”.Insomma, nella zona euro la ripresa non c’è, mentre investimenti e consumi sono in caduta libera. Ri- sulta un solo segnale che pare ancora godere di una buona stella:la Bce ha, infatti, annunciato che farà tutto il possibile per aiutare la ripresa attraverso gli strumenti a sua disposi- zione. Si esce da recessione e da una semideflazione solo con gli investimenti; ne servono assolutamente di nuovi. In questo senso, val la pena di segnalare il saggio consiglio di Franco Bassanini, presidente della Cassa Depositi e Pre- stiti: “La Bce - ha detto Bassanini - potrebbe considerare una nuova forma di rifinanziamento dedicata alle infrastrut- ture, dando la possibilità di accedere a questa non solo a istituti di credito, ma anche a banche di sviluppo, casse de- positi e prestiti,fondi pensione e assicurazioni vita, a con- dizione che dimostrino di utilizzarla per finanziare l'economia reale”. E’ bene ricordare che la Cassa Depositi e Prestiti è uno strumento efficace, ma allo stato ancora ampliamente sottoutilizzato; messa in condizione di raffor- zare il suo capitale col suddetto rifinanziamento, potrebbe rendere disponibile ulteriore credito all’economia anche at- traverso il Fondo strategico nazionale ed il Fondo d’investi- mento italiano. Stiamo parlando di soldi freschi, investiti a lungo termine, e rivolti principalmente alle infrastrutture ma- teriali e digitali del settore industriale nazionale e quello continentale. Il Paese ha ancora la possibilità di recuperare posizioni di vertice a livello manifatturiero in Europa e nel mondo. Questa volta,però,la sfida per la crescita abbisogna di precise congiunzioni politiche. Periodico di informazione quindicinale della Uilm nazionale - Redazione : Corso Trieste, 36 - 00198 Roma - Iscrizione presso la Cancelleria del Tribunale civile di Roma - n° 413 / 2010 del 21ottobre 2010 - DIRETTORE POLITICO: Rocco Palombella DIRETTORE RESPONSABILE: Antonio Giulio Di Mario - PROGETTO GRAFICO ED IMPAGINAZIONE: Lucia Pinto n n ° ° 19 19 2014 2014 27 novembre anno quinto anno quinto Barbagallo, Barbagallo, uno di noi uno di noi di Rocco Palombella (articolo a pagina 2 e 3 Questo giornale è “Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana” pag. 4 Chi è Carmelo Barbagallo pag. 5 Lo Spazio finito? pag. 6 Raina a Roma pag. 7 Il mercato auto cresce pag. 8 Prospettiva Cevital per Lucchini 1

Barbagallo, uno di noi - Uilm · 2019. 7. 31. · Barbagallo, uno di noi di Rocco Palombella Siamo lieti per l’esito del XVI Congresso della Uil. L’elezione di Carmelo Barbagallo

  • Upload
    others

  • View
    3

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Barbagallo, uno di noi - Uilm · 2019. 7. 31. · Barbagallo, uno di noi di Rocco Palombella Siamo lieti per l’esito del XVI Congresso della Uil. L’elezione di Carmelo Barbagallo

CONGIUNZIONI ASTRALIE POLITICHEdi Antonello Di Mario

“E’ stato il congresso delle congiunzioni astrali, visto l’ine­dito allineamento, per la prima volta nella storia della Uil,delle dimissioni di Angeletti, dell’elezione di Barbagallo e laproclamazione di uno sciopero generale”. E’ l’incisiva sin­tesi che Alessandra Testorio, brava cronista dell’agenzia distampa Adn Kronos, ha dedotto dai lavori congressualidella Confederazione in questione. Il nuovo segretario ge­nerale,nell’intervento conclusivo, ha avanzato una propostainteressante: “Un patto generazionale – ha detto CarmeloBarbagallo ­ tra i giovani e gli anziani di questo Paese, cioèlavoro stabile per i giovani e flessibile per gli anziani”. Incosa potrebbe consistere questa staffetta? Ai lavoratori an­ziani è consentito di passare da un regime di impiego atempo pieno ad uno a tempo parziale. Per loro aumenta iltempo libero, ma diminuisce lo stipendio. Le imprese,quindi, possono utilizzare il salario risparmiato per assu­mere un giovane a tempo pieno. Si tratta di un passaggiodelicato, perché l’occupazione di giovani ed anziani passacomunque per una riduzione del dualismo sul mercato dellavoro, della pressione fiscale e sull’aumento della produt­tività. Suggerisce Tito Boeri, economista: “Ben venga unastaffetta generazionale, ma che modifichi la distribuzionedei trasferimenti pubblici e alleggerisca il carico fiscale sullavoro”. Il problema, purtroppo, è che tutta l’economia con­tinentale, non solo quella nazionale,soffre: “Nell’eurozona­ afferma Enrico Cisnetto ­ non c’è traccia di una strategiacomplessiva per uscire sia dalla bassa crescita che dallabassa inflazione,né la controfigura di qualcuno che provi aformularla”.Insomma, nella zona euro la ripresa non c’è,mentre investimenti e consumi sono in caduta libera. Ri­sulta un solo segnale che pare ancora godere di una buonastella:la Bce ha, infatti, annunciato che farà tutto il possibileper aiutare la ripresa attraverso gli strumenti a sua disposi­zione. Si esce da recessione e da una semideflazione solocon gli investimenti; ne servono assolutamente di nuovi. Inquesto senso, val la pena di segnalare il saggio consigliodi Franco Bassanini, presidente della Cassa Depositi e Pre­stiti: “La Bce ­ ha detto Bassanini ­ potrebbe considerareuna nuova forma di rifinanziamento dedicata alle infrastrut­ture, dando la possibilità di accedere a questa non solo aistituti di credito, ma anche a banche di sviluppo, casse de­positi e prestiti,fondi pensione e assicurazioni vita, a con­dizione che dimostrino di utilizzarla per finanziarel'economia reale”. E’ bene ricordare che la Cassa Depositie Prestiti è uno strumento efficace, ma allo stato ancoraampliamente sottoutilizzato; messa in condizione di raffor­zare il suo capitale col suddetto rifinanziamento, potrebberendere disponibile ulteriore credito all’economia anche at­traverso il Fondo strategico nazionale ed il Fondo d’investi­mento italiano. Stiamo parlando di soldi freschi, investiti alungo termine, e rivolti principalmente alle infrastrutture ma­teriali e digitali del settore industriale nazionale e quellocontinentale. Il Paese ha ancora la possibilità di recuperareposizioni di vertice a livello manifatturiero in Europa e nelmondo. Questa volta,però,la sfida per la crescita abbisognadi precise congiunzioni politiche.

Periodico di informazione quindicinale della Uilm nazionale ­ Redazione : Corso Trieste, 36 ­ 00198 Roma ­ Iscrizione presso la Cancelleria del Tribunale civile di Roma ­ n° 413 / 2010 del 21ottobre 2010 ­ DIRETTORE POLITICO: Rocco PalombellaDIRETTORE RESPONSABILE: Antonio Giulio Di Mario ­ PROGETTO GRAFICO ED IMPAGINAZIONE: Lucia Pinto

nn°° 19 19 2014201427 novembrea n n o q u i n t oa n n o q u i n t o

Barbagallo,Barbagallo,

uno di noiuno di noidi Rocco Palombella

(articolo a pagina 2 e 3

Questo giornale è “Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana”

pag. 4

Chi è Carmelo Barbagallo

pag. 5

Lo Spazio finito?

pag. 6

Raina a Roma

pag. 7Il mercato autocresce

pag. 8Prospettiva Cevitalper Lucchini

1

Page 2: Barbagallo, uno di noi - Uilm · 2019. 7. 31. · Barbagallo, uno di noi di Rocco Palombella Siamo lieti per l’esito del XVI Congresso della Uil. L’elezione di Carmelo Barbagallo

Barbagallo, uno di noidi Rocco Palombella

SSiamo lieti per l’esitodel XVI Congresso

della Uil. L’elezione diCarmelo Barbagallo a se-gretario generale dellaConfederazione e la com-posizione della segreteriache lavorerà con lui neiprossimi anni ha trovato ilnostro consenso. Oltre aBarbagallo, in segreteriaci saranno i confermatiAntonio Foccillo, Gu-glielmo Loy, Paolo Car-cassi e Domenico Proietti,insieme ai nuovi in-gressi di Tiziana Boc-chi, Silvana Roseto ePierpaolo Bombar-dieri. Rocco Caran-nante è stato ri-confermato come te-soriere dell’organiz-zazione sindacale.

LL ’’intera delega-zione dei 20 dele-

gati della Uilm all’A s-sise congressuale èstata confermata nell’Assemblea nazionaledella Uil; chi scrive,Luca Colonna, MarioGhini, Roberto Toigo,Chiara Romanazzi,Michele Lombardo eGiovanni Sgambati e-letti nel Consiglio con-federale della Uil;sempre chi scrive, insie-me a Romanazzi elettianche nell’Esecutivo na-zionale della nostra Con-federazione. Franco Bu-sto riconfermato tra i revi-sori dei conti.

CCome primo atto postcongressuale abbia-

mo convocato il Consiglionazionale della Uilm il 10ed 11 dicembre presso l'-Hotel Ambasciatori diChianciano Terme dovedibatteremo ulteriormentesul disegno di legge sullariforma del lavoro e sulla

Legge di stabilità. La riu-nione, alla vigilia dellosciopero generale procla-mato prima da Uil,la seradel 18 novembre, e poianche Cgil, la mattina delgiorno dopo, costituiràanche l'occasione perun'ulteriore valutazionedei lavori del recente Con-gresso della nostra Con-federazione.

CCondividiamo le paroledi Barbagallo, pro-

nunciate il 21 novembre,

quando ha chiesto al Pre-mier Matteo Renzi di stu-pirci ed inventare unascusa per evitare lo scio-pero, perché così si smet-ta di dire che facciamouno sciopero politico. Nelnostro intervento congres-suale del giorno primaeravamo stati anche noipolemici nei confronti delPresidente del Consiglio,invitandolo a toglierci dal-l’imbarazzo nel scenderein piazza lo stesso giornocon la Fiom, perché ab-biamo un’oggettiva diffi-coltà a manifestare con

chi nel corso degli ultimitredici anni non ha sotto-scritto la maggior partedei contratti nazionali. Noiche siamo stati sulle bar-ricate per difendere ilruolo del sindacato re-sponsabile, utile a tutelareinvestimenti e produzioni sul suolo nazionale. I me-talmeccanici della Cgil, invece, a dissipare un pa-trimonio di idee e di meritodell’azione sindacale, purdi affermare il principio

dell’antagonismo ed ilruolo dell’opposizione po-litica.

LLo abbiamo detto alcongresso e lo riba-

diamo qui: fino ad oggi ab-biamo fatto la differenza inmeglio e, anche se nonsiamo stati invitati nei sa-lotti televisivi, siamo forte-mente apprezzati tra ilavoratori nelle fabbriche.

SSia chiaro: il 12 dicem-bre saremo in piazza,

ma già dal giorno dopo èbene che la Fiom rifletta

sui propri errori e sulle sueforti contraddizioni maicosì palesi nell’ultimo de-cennio. In questo senso,ci ha rasserenato il nuovosegretario generale dellaUil quando nel suo inter-vento finale al Congressoha ribadito il suo convinci-mento sulla Fiom, ovveroche Maurizio Landini devesapere che la sua idea disindacato non la condivi-diamo e non la condivide-remo mai.

NNon dobbiamoessere noi a

cambiare devonoessere loro acambiare e a fir-mare i contrattiche noi firmiamo.Barbagallo ha in-vitato gli espo-nenti della Fiom asmetterla con at-tacchi e insulti,perchè siamo unsindacato tolle-rante e democra-tico, ma lo stes-so leader della Uilha sottolineatoche non firmeràmai un accordoche non sia ri-spondente agli in-teressi che rap-presentiamo. E

poi, Landini con questasua ulteriore evoluzionedel partito degli onesti èdavvero patetico. Giàprima aveva abbandonatoi temi specifici della suacategoria, per rappresen-tare argomenti di naturaesclusivamente confede-rale e politica. Ma ora èandato oltre, ripropo-nendo il tema dell’egemo-nia culturale coniugata all’onestà. Chi è nellaparte avversa, cioè non la sua, è un disonesto.

continua a pagina 3

2

Page 3: Barbagallo, uno di noi - Uilm · 2019. 7. 31. · Barbagallo, uno di noi di Rocco Palombella Siamo lieti per l’esito del XVI Congresso della Uil. L’elezione di Carmelo Barbagallo

UUn grande leader poli-tico del secondo do-

poguerra, come PietroNenni, avvertiva che aforza di cercare la pu-rezza, prima o poi, sa-rebbe arrivato uno piùpuro che avrebbe epuratoil ricercatore di tanto can-dore. Landini si occupi diquestioni industriali e lasmetta con la questionemorale, pronunciata aduso e consumo della pole-mica politica e contraria albuon senso dell’azionesindacale. E soprattuttosu questo versante ab-bassi i toni. Lo ripetiamoper chiarezza: il 12 dicem-bre parteciperemo allosciopero generale, in-sieme a tutte le categoriedella nostra Confedera-zione, per le mancate ri-sposte sulla legge distabilita, sulla riforma delmercato del lavoro, suicontratti dei lavoratori, sulwelfare e fisco.

DDal giorno dopo sa-remo al lavoro, per-

ché il nostro Paese guardi alla crescita. Si tratta di

un obiettivo raggiungibileesclusivamente attraversouna politica industrialeche riceva investimentiidonei rivolti a sostenere

produzioni e livelli occupa-zionali, infrastrutture ma-teriali e digitali, sviluppo ericerca.

SSolo così potrà muo-versi una economia

nazionale che da quindicianni perde ric-chezza ed occa-sioni di rilancio.La produzione in-dustriale soffrecome ci dimo-strano i dati del-l’Istat diffusi lasettimana scorsa.Gli ordinativi totaliall'industria regi-strano una fles-sione congiuntu-rale dello 1,5% asettembre, con di-minuzioni sia sulmercato estero (-2,0%), sia suquello interno (-1,2%). Nel con-fronto con il mesedi settembre del-l'anno scorso, l'in-dice grezzo degliordinativi segnaun calo dello0,4%. Insomma,analizzando questidati congiunturalisi può desumereche addirittura l'e-stero si è trasfor-

mato da ancora di sal-vezza in zavorra per leproduzioni italiche.

NNon ci può essere ri-presa senza un si-

stema industriale che sirisolleva dalla crisi. Leaziende manifatturieremuoiono soffocate dalpeso della burocrazia edella incresciosa tassa-zione sul lavoro: accadenella siderurgia, nell’elet-trodomestico, nelle teleco-municazioni, nel settorecivile di Finmeccanica,solo per fare gli esempipiù evidenti.

QQuindi, come dice Bar-bagallo, saremo at-

tenti che a tutele calantisostituiscano quelle cre-scenti. Ma, allo stessotempo, continueremo sem-

pre di più a batterci per-ché il comparto industrialeed il settore manifattu-riero, in particolare, ritro-vino le condizioni perrialzare la testa.

SSi tratta di una battagliache trova la piena

condivisione della Uil, oraguidata da una Personache ha lavorato comeoperaio nello stabilimentodella Fiat di Termini Ime-rese.

AACarmelo Barbagallo,già metalmeccanico,

assicuriamo la nostra le-altà ed auguriamo buonlavoro. Insieme! Insieme!

Rocco Palombella

segue da pag. 2Barbagallo, uno di noi

L’intervento di Rocco Palombella al XVI Congresso UIL (foto Giacomo Tinti)

3

(foto di Antonello Di Mario)

Page 4: Barbagallo, uno di noi - Uilm · 2019. 7. 31. · Barbagallo, uno di noi di Rocco Palombella Siamo lieti per l’esito del XVI Congresso della Uil. L’elezione di Carmelo Barbagallo

IL DEBUTTO è avvenuto il 21 novem-bre quando Carmelo Barbagallo è di-

ventato segretario generale della Uilsubentrando dopo 14 anni di leader-ship a Luigi Angeletti che andrà a costi-tuire una fondazione politica esindacale. Ma chi è il nuovo leaderdella Uil? Sessantasette anni, il nuovosegretario generale ha iniziato a lavo-rare ad 8 anni. "Dopo 5 anni di lavorominorile, un anno di lavoro nero e 3mesi di apprendistato, sono stato final-mente assunto con contratto regolarein una concessionaria d'auto", rac-conta. "Nei 15 anni successivi ho cam-biato mille lavori e ho cominciato a fareil sindacalista". In un'intervista a tuttocampo rilasciata all'agenziadi stampa Agi, Barbagalloesprime innanzitutto un giudi-zio sul governo: "Apprezzo ildinamismo di Renzi, l'approc-cio veloce è giusto e tende asburocratizzare. Ma sui con-tenuti ho ancora forti perples-sità", spiega il futurosegretario generale della UilCarmelo Barbagallo. Quantoallo scontro sulla riforma dellavoro, il successore di LuigiAngeletti sostiene che "se ilgoverno non cercherà di farpassare le sue riforme chie-dendo la fiducia, noi non ab-biamo alcuna urgenza diproclamare scioperi". E di Sil-vio Berlusconi che giudizioha? "Credo che il problema diBerlusconi sia sempre statala sua corte", precisa Barba-gallo, " comunque sulla te-nuta di Renzi non ci sonodubbi. E se riuscirà a farequalcosa di concreto per ipensionati, se si dovesse an-dare presto al voto, Renzi ri-schia di fare il boom".Vari i temi toccati da Barbagallo.

RIPRESA Barbagallo non è ottimistasui tempi della ripresa economica.

"Se non si sbloccano gli investimentipubblici e privati, se non si immette nelsistema nuova massa monetaria pen-sare all'inversione del ciclo economiconel 2015 e' utopistico".

CAMUSSO E FURLAN CarmeloBarbagallo come era per Luigi An-

geletti sarà l'unico uomo fra due segre-tarie generali donne del sindacato,Susanna Camusso (Cgil) e AnnamariaFurlan (Cisl). Ma che cosa pensa dellesue colleghe e che rapporti ha conloro? "Se dal punto di vista politico esindacale possiamo avere a volte ideediverse, personalmente ho grandissimastima di Susanna Camusso", afferma,

"trovo che sia una persona dolce emolto sensibile. Le racconto un episo-dio inedito. Tempo fa siamo stati in-sieme in visita a Gerusalemme edavanti alle immagini dei bambini dellaShoah e io, lo confesso, non sono riu-scito a trattenere le lacrime. A confor-tarmi è stata proprio la Camusso".Barbagallo conosce meno AnnamariaFurlan, anche se girava la voce che luiavesse iniziato a militare nel sindacatocon la tessera della Cisl. "Questa è unavera e propria invenzione", sottolinea,"sono sempre stato nella Uil fin dallagavetta. La Furlan mi è istintivamentesimpatica ma il nostro rapporto ? an-cora tutto da costruire".

SOGNI NEL CASSETTO "Se nonavessi fatto il sindacalista forse

avrei voluto viaggiare senza meta in-torno al mondo, sarei stato un grandeviaggiatore. Inoltre amo volare con undeltaplano a motore che ho costruito dasolo mi piace stare in mezzo alla naturae sono molto curioso", dice CarmeloBarbagallo.

CARRIERA A 14 anni il nuovo se-gretario generale della Uil prese il

brevetto di nuoto perché aveva inten-zione di imbarcarsi sulle navi. "Ho fattomille lavori precari ma ho sempre in-dossato vestiti di taglio sartoriale abba-stanza anomali per un operaio comeme", racconta, "vuole sapere il motivo?Mio padre commerciava in stoffe ed iomi facevo cucire gli abiti da mio cuginoche era bravissimo come sarto. Sono

stato fra i primi in Sicilia a portare vestitidi Ermenegildo Zegna e di Cerruti chesuccessivamente sono diventati esem-pio di qualità e lusso del Made in Italy!"."Al Nord c'erano i padroni delle ferrierementre al Sud i padroni dei pastifici",prosegue, "fu proprio con uno di questiche iniziai a fare sindacato. Chiesi unincontro al proprietario per parlare delledifficili condizioni di lavoro e lui rimasea bocca aperta. Ma tu hai il coraggio diparlare? mi disse. E aggiunse, qui cisono operai che stanno con me da 25anni e non hanno mai alzato la testa. Ionon starò mai zitto, replicai. Nel 1970passai alla Fiat di Termini Imerese e dasemplice delegato diventai anni dopo

segretario generale della UilSicilia". Nel 2000 Angeletti lochiama in segreteria confe-derale affidandogli il settoredell'organizzazione. "Ho lavo-rato alla riforma della Uil",puntualizza, "per arrivare al-l'obiettivo di avere un sinda-cato a rete cioè più snello edefficace".

FAMIGLIA Risparmiatore,Barbagallo confida di

comprare quando non ha bi-sogno, preferibilmente fuoristagione. Approfitta dei saldie acquista a luglio per Natale.Non ama fare la cicala, anzi."Lavoro quasi tutto il giorno equando smetto non vedo l'oradi raggiungere la mia fami-glia", osserva, " ho un belrapporto con mia moglie, imiei due figli Rosario di 40 eFilippo di 36 anni ma soprat-tutto sono innamorato deimiei due nipotini Matteo di 4anni e Davide di un anno emezzo. Ogni volta che posso

scappo a fare il ...nonno".

HOBBY Barbagallo ama il cinema.Due i film preferiti Nuovo cinema

Paradiso e Bavaria di Giuseppe Torna-tore. L'attrice icona di stile, invece, è lastessa da quando era ragazzo: VirnaLisi. "Una donna bellissima che man-tiene negli anni il suo charme e la suacapacità di interpretare i personaggi difilm e fiction".

SEGRETERIA Cambia anche inparte la segreteria che diventa più

nella passando da 11 membri (10 sin-dacalisti e un tesoriere) a 9 con l'in-gresso di due donne e di un giovanesegretario nazionale. "Ci saranno molteconferme ma pure alcune novità", anti-cipa Barbagallo. "Il mio progetto pre-vede più donne, più giovani e menosegreteria".

CHI E’ CARMELO BARBAGALLO

Chi è

Carmelo Barbagallo

4

Page 5: Barbagallo, uno di noi - Uilm · 2019. 7. 31. · Barbagallo, uno di noi di Rocco Palombella Siamo lieti per l’esito del XVI Congresso della Uil. L’elezione di Carmelo Barbagallo

“Questo è un risultato di sistema, delsistema Paese, del sistema indu-striale, del sistema ricerca. Dobbiamocontinuare a far sistema e con questoriusciremo a far cose grandissimeperché l’Italia è un grande Paese”.Con queste parole il Presidente del-l’ASI (Agenzia Spaziale Italia), Ro-berto Battiston, ha festeggiato l’at-terraggio del lander Philae della son-da ESA (Agenzia Spaziale Eurupea)“Rosetta” sulla cometa 67PChury-mov-Gerasimenko, del 12 novembre2014.Con questa epica impresa il sistemaindustriale italiano ha dimostrato diessere in grado di esprimere compe-tenza ed elevate capacità tecnologi-che nel settore, a partire dalle aziendedel gruppo Finmeccanica coinvolte at-tivamente nel programma (ThalesAle-niaSpace, Telespazio e SelexES) e ditutta la filiera interessata.Occorre, invece , continuare a fare si-stema nella ricerca con “adeguati estrutturali” investimenti nel settore.Purtroppo, registriamo che a tutt’oggila Legge di stabilità in discussione alParlamento non ha previsto contributiper lo spazio per l’anno 2015. Questacircostanza comporterà, di fatto, l’in-terruzione di diversi programmi spa-ziali in corso e determinerà, inevi-tabilmente, la messa in cassa integra-zione delle figure professionalità pre-senti nelle società impegnate deisuddetti programmi, oltre al rischio dimigrazione dei tecnici altamente spe-cializzati verso la concorrenza estera.Sarebbe paradossale se, nel mo-mento più alto della storia del nostroPaese nel settore Spaziale, caratteriz-zato dal massimo riconoscimentodelle nostra capacità, il Governoavesse una visione “miope” sullo sce-nario futuro e compisse un atto di sot-tovalutazione sulle ricadute occupa-zionali e socio-economiche ( il settorespazio occupa circa 6000 addetti,fat-tura circa 1,5 miliardi di euro, con fat-tori moltiplicativi degli investimenti paria circa 20 volte il precedente ammon-tare, ndr).In particolare, è bene riferirsi al pro-gramma “CosmoSkyMed IIG” su cuiThales Alenia Space Italia, e tutta lafiliera produttiva collegata, si è “strut-turata” a fronte di un contratto firmatocon ASI e Ministero della Difesa. Ri-cordiamo che già quest’anno a causadella “discontinuità” nell’erogazionedella tranche di finanziamento, la so-cietà era stata costretta ad avviareuna procedura di cassa integrazione,poi successivamente ritirata dopo lafirma del 6 agosto per l’attivazionedella fase C3.Oggi, se non si registrerà un inter-vento del Governo e dei ministeri in-teressati per porre rimedio alla man-

canza degli investimenti necessari, ciritroveremo ad affrontare agli inizi del2015, la stessa problematica occupa-zionale superata quest’estate (la sola

TAS-I impiega circa 400 tecnici nelprogramma correlato).Occorre,dunque, una programma-zione finanziaria di medio-lungo ter-

mine che dia soste-gno alla agendadell’aerospazio giàdelineata dallo stes-so Battiston: lancia-tori, ISS e satellitiper telecomunica-zioni ed osserva-zione (Cosmo SG).Per sostenere que-sta piattaforma diproposte le organiz-zazioni sindacali han-no proclamato per ilprossimo primo di-cembre uno scio-

pero nazionale del “settorespazio”.Dopo i successi spaziali di ISS,Rosetta e Samantha Cristofo-retti, è finito il tempo delle di-chiarazioni d’orgoglio sui media.Ciò che celebriamo oggi è fruttodi un lavoro progettato e svilup-pato diversi lustri fa (il pro-gramma Rosetta è stato avviato20 anni fa, ndr). Adesso è il mo-mento di guardare al futuro pernon disperdere questo patrimo-nio di eccellenze, persone e tec-nologie, che il nostro Paese puòcontinuare ad esprimere.

Lo Spazio finito?Lo Spazio finito?di Guglielmo Gambardella

@AstroSamantha (Samantha Cri-stoforetti) alle prese con il volo,ma anche con il lavoro, sulla ISS(a sinistra)- @Avamposto42al centro: la sonda Philae dellamissione “Rosetta” atterrata sullacometa 67P il 12 novembre 2014

5

Page 6: Barbagallo, uno di noi - Uilm · 2019. 7. 31. · Barbagallo, uno di noi di Rocco Palombella Siamo lieti per l’esito del XVI Congresso della Uil. L’elezione di Carmelo Barbagallo

RRaaiinnaa aa RRoommaadi Chiara Romanazzi

Il 14 novem-bre il segre-tario gene-rale di Indu-striAll Glo-bal Union,Jirky Raina,insieme alsegretariog e n e r a l ea g g i u n t o ,Kemal Oz-kan, ha vo-luto incon-trare i segre-tari generalidi Fim FiomUilm e diFemca, Fil-tcem e Uil-tec, insiemeai respon-sabili degliuffici inter-

nazionali, a Roma.Jirky Raina ha aperto i lavori facendo un breve accenno dialcuni forti cambiamenti che stanno interessando l’Italia: il“Jobs act”, la vertenza Fiat ed Ast. Ha anche ricordato chesoltanto nel corso di quest’anno è stato presente a ben trecongressi che si sono svolti in Italia, tra cui proprio quellodella Uilm che si è svolto a Reggio Calabria, dal 16 al 18 set-tembre di quest’anno.Raina ha poi fatto una breve panoramica sugli impegni di In-dustriAll Global in tutto il mondo, dichiarando che uno degliimpegni maggiori del sindacato mondiale è quello di “doverfare in modo che tutti i lavoratori del mondo possano iscri-versi al sindacato”. In Cambogia e in Indonesia IndustriAllha iniziato una campagna per aumentare i salari medi di unterzo, mentre in Asia gli stipendi stanno già aumentando;basti pensare che in Cina nel 2015 il salario minimo sarà di300 euro al mese, mentre fino a qualche anno fa era di soli50 euro. Per quanto riguarda l’ Europa, IndustriAll , per ilnuovo piano strategico che ci accompagnerà fino al 2016,anno in cui ci sarà il secondo congresso di IndustriAll GlobalUnion (e per il quale Raina ha annunciato di non ricandidarsialla guida), sta svilup-pando un piano indu-striale sostenibile, spe-cie in virtù del fattoche il settore indu-striale sta scomparen-do nel nostro conti-nente.Nel corso della riu-nione, il segretario ge-nerale di IndustriAllGlobal, ha inoltre pre-sentato ai sindacatiitaliani i cinque obiet-tivi del nuovo pianostrategico. Primo ditutti è il proselitismo,

per il quale Raina ha sottolineato l’importanza del tema sucui doverci concentrare per aumentare gli iscritti (in tutto ilmondo gli iscritti ai sindacati per il settore industriale sono7%, mentre in Europa il 20%) e che nelle riunioni europee sideve discutere di più su questo argomento. “Ci sono semprepiù accordi quadro mondiali e reti sindacali. Dobbiamo sfrut-tare strumenti come i Cae per accrescere la solidarietà tra iPaesi” ha dichiarato. Oggi ci sono 43 accordi quadro mon-diali e 10 milioni di lavoratori sono coperti da queste intesedi carattere mondiale. Tra gli altri obiettivi del nuovo pianostrategico c è la lotta al lavoro precario, la politica industrialesostenibile, la difesa dei diritti dei lavoratori (tra cui aumentodelle retribuzioni e salute e sicurezza) attraverso campagneinternazionali (attualmente una delle campagne più impor-tanti a riguardo è quella che il sindacato mondiale sta con-ducendo nelle Filippine) e il riconoscimento dellenegoziazioni a livello globale con le multinazionali.Riguardo gli impegni di IndustriAll Global per garantire la sa-lute e sicurezza negli stabilimenti nel mondo, è stato anno-verato l’accordo per gli stabilimenti in Bangladesh(conclusosi ormai da un anno e mezzo a seguito dell’incen-dio a Rana Plaza). Ci sono 189 marchi che contribuisconoal finanziamento della fondazione Accor, che porta avanti leispezioni su salute e sicurezza, e al fondo per risarcire le vit-time di Rana Plaza (Brac) che si occupa di opere caritatevoli. Attualmente in Bangladesh ci sono 39 sindacati, di cui 7 chesono affiliati a IndustriAll e 8 che si vogliono iscrivere. Kemal Ozkan, segretario generale aggiunto di IndustriAllGlobal, ha focalizzato l’attenzione del suo intervento sullacatena dei rifornimenti. Ad esempio, nel settore auto il 20%del valore aggiunto prodotto in Tailandia rimane nel Paese,mentre il restante valore aggiunto prodotto va l resto delmondo.Il potere economico sta cambiando: nel 2013 ci sono stati119 miliardi di dollari di investimenti dalla Cina, di cui 113 inEuropa, con il relativo acquisto di infrastrutture in Grecia.Riguardo le reti sindacali, la Whirpool è stata annoveratacome primo e unico esempio in Italia per il settore metal-meccanico in cui la rete è stata riconosciuta dal manage-ment aziendale, e si è anche creato un accordo quadromondiale. Si è discusso anche del mancato riconoscimentoda parte del management della rete Fiat Chrysler e a talproposito il segretario generale della Uilm, Rocco Palom-bella, ha dichiarato di essere convinto che “più riusciamo arisolvere i problemi in Italia, più le questioni mondiali ven-

gono agevolate. Irapporti sindacaliall’interno della vi-cenda Fiat sonostati l’origine delloscontro tra i sinda-cati italiani, ma at-tualmente stiamoprovando a tro-vare un punto diincontro sul temadelle regole dellarappresentanza.La risposta di Mar-chionne non ci fapiacere ed è figlia

continua a pag. 7

Jirky Raina, al Congresso nazionale Uilm aReggio Calabria (foto Uilm nazionale)

Manifestazione a Milano in ricordo del tragico incendio dell’aprile 2013 in Bagladesh(foto internet)

6

Page 7: Barbagallo, uno di noi - Uilm · 2019. 7. 31. · Barbagallo, uno di noi di Rocco Palombella Siamo lieti per l’esito del XVI Congresso della Uil. L’elezione di Carmelo Barbagallo

del clima di una situazione in cui non poter reagire. Riguardola situazione italiana me- talmeccanica, continua a subire for-tissime ripercussioni sulla tenuta. Siamo molto preoccupati– ha proseguito Palombella – perché ci sono settori come ilsiderurgico che è deregolamentato. Le aziende siderurgicherischiano di essere controllate da aziende straniere (indiane)e il caso dell’ AST è sintomatico. C’è richiesta specifica delgruppo tedesco di ridurre i salari. Prima c’era un sistema diridurre gli ridurre gli organici e nessuno metteva mani sui sa-lari. Con Electrolux abbiamo avuto il primo accenno di ridu-zione delle retribuzioni. Thyssenkrupp è stata più specifica:riduzione di 30 milioni di euro di salari, smantellamento del2’ livello salariale non di quello futuro, ma di quello concor-dato nei 20 anni precedenti. Questa idea di Tk fa il paio conl’iniziativa di questo governo di eliminare la contrattazionenazionale- ha sottolineato Palombella- In Italia i contratti col-lettivi nazionali hanno finora una copertura totale dei lavora-tori ma se viene attuato il processo di smantellamento dellacontrattazione collettiva, si rischia di peggiorare la situazioneeconomica italiana, già in fase di grande recessione”. Ri-guardo, invece, ai cinque obiettivi del piano strategico pre-sentato da IndustriAll Global, Palombella ha dichiarato lavolontà della Uilm di aderirvi, specie sull’obiettivo di aumen-tare il proselitismo, punto molto difficile da raggiungere, inun periodo in cui si perdono migliaia e migliaia di posti di la-voro.Nell’incontro si è parlato anche dei costi di affiliazione chetutti i sindacati aderenti a IndustriAll Global versano per poterfar parte di questo organismo. Raina ha dichiarato la neces-sità di dover raccogliere 15 milioni di franchi svizzeri di cui 1milione per coprire i costi della sede principale che si trovaa Ginevra e ha annoverato il problema delle differenze diquote versate tra i vari settori industriali. Infatti, seppur fa-

centi tutti parte del sindacato mondiale, ci sono differenze diquote di affiliazione tra i vari settori chimico, tessile e metal-meccanico, pur se appartenenti allo stesso Paese. Il sindacato più grande, non solo in IndustriAll Europa, maanche in IndustriAll Global, risulta essere l’ Ig Metall. A talproposito Rocco Palombella ha precisato che “il potere di ungrande sindacato non deve offuscare le altre organizzazionisindacali. Bisognerebbe evitare che all’interno di un organi-smo sindacale mondiale o europeo ci siano grandi diffe-renze. L’Ig Metall è il più grande pagatore, ma il resto deisindacati devono essere comunque coinvolti nelle attività enei processi decisionali del sindacato mondiale ed europeo,altrimenti si sentono trascurati. Queste differenze rischianodi diventare un incentivo a disaffiliarsie i sindacati che vengono trascuratipotrebbero valutare l’affiliazione comequalcosa di inutile, proprio perché nonvengono coinvolti in questi organismi”.Il prossimo appuntamento importantedi IndustriAll Global Union è la riu-nione del comitato esecutivo che sisvolgerà il 4 e 5 dicembre a Tunisi.

Fincantieri è "un'azien-da in discreta salute":ha un portafoglio ordiniche a fine anno arriveràa 15 miliardi, punta achiudere bene il 2014 esi candida a fare da"consolidatore" nel pro-cesso di aggregazionedel settore della cantie-

ristica in Europa. A fotografare lo stato disalute e le prospettivedel Gruppo è l'ammini-stratore delegato Giu-seppe Bono che pre-cisa come il titolo in que-sto periodo abbia "per-formato meglio dellamedia del mercato" e

come l'Ipo sia stata un"successo" anche se sipoteva fare meglio. Un'audizione alla com-missione Industria delSenato è stata l'occa-sione per Bono, allaguida del Gruppo dal2002, per ripercorrerequesti dodici anni nel-

l'azienda cantieri-stica controllatadal Tesoro (attra-verso Fintecna),dalle "pesanti per-dite" in cui navi-gava nel 2002fino al piano di ri-strutturazione del2012 che "ha por-tato sulle piaz-ze migliaia di per-sone ma ha sal-vato l'azienda".Oggi gli esuberiprevisti sono stati"quasi tutti siste-mati senza licen-

ziare nessuno" e anzisono state realizzate340 assunzioni, tra cui280 neolaureati".L'azienda inoltre ha finoad oggi un backlog di9,5 miliardi, con tratta-tive in corso per 5,7 mi-liardi: "Entro fine anno el'inizio del prossimo - hadetto Bono - avremocirca 15 miliardi di ca-rico di lavoro", pari a 3-4 anni di produzione. Ela societa' è forte delfatto di non avere com-petitors: "Ne abbiamotanti, ma nessuno chefaccia tutto quello chefacciamo noi". Accanto a questo, pe-rò, ci sono i problemi delfare industria in Italia."Non è facile, la culturanon aiuta, non aiutanole istituzioni e forse ne-anche noi stessi", evi-denzia Bo-no, che sia

sull'ipotesi di acquisto diSaipem sia sulla piatta-forma con Finmecca-nica risponde indicandoun'unica strada: questoè un Paese che non fasistema, e invece biso-gna farlo, non si tratta dicomprare o vendere,ma mettere insieme lecompetenze, "non ne-cessariamente con laproprietà ma mettendociintorno ad un tavolo". Allargando lo sguardoall'Europa, Bono indicala strada del consolida-mento e candida Fin-cantieri a fare da "con-solidatore": "saremo noia consolidare e non sa-remo consolidati da altrie questo - assicura -non comporterà ridu-zioni del personale" inItalia.

CONSOLIDATORI DELLA CANTIERISTICA

Kemal Ozkan, segretario generale aggiunto di IndustriAll Global (foto internet)

segue da pag. 6

Raina a Roma

7

Giuseppe Bono, AD Fincantieri (foto Internet)

Page 8: Barbagallo, uno di noi - Uilm · 2019. 7. 31. · Barbagallo, uno di noi di Rocco Palombella Siamo lieti per l’esito del XVI Congresso della Uil. L’elezione di Carmelo Barbagallo

Parte bene l'ultimo tri-mestre dell'anno per ilmercato dell'auto inEuropa. E' quanto sot-tolinea il presidentedell'Anfia, Roberto Va-vassori, il quale rilevache "i cinque maggiorimercati dell'UnioneEuropea sfiorano le813 mila nuove imma-tricolazioni nel mese diottobre e gli 8,07 mi-lioni di unità nel pro-gressivo 2014,rappresentando il 73%circa del totale immatri-colato". "Tutti tranne laFran- cia (-3,8%) pre-sentano un segno po-sitivo a ottobre, apartire da un'ulteriorecrescita a doppia cifradella Spagna (+26,1%), accelerata dal-l'esaurimento, proprioa fine ottobre, dei fondidel piano di incentiviPIVE 6, e da un ana-logo ottimo risultato delRegno Unito (+14,2%),che riporta l'incre-mento mensile più altodopo quello registratolo scorso marzo(+18%). Seguono l'Ita-lia a +9,2%, con circa10.500 immatricola-

zioni in più rispetto aottobre 2013, graziealla buona perfor-mance delle auto adalimentazione alterna-tiva, che chiudono ot-tobre 2014 a +39%,con una quota del18,6% (14,6% un annofa), e la Germania(+3,7%), con un rialzoun po' più contenuto ri-spetto a quello di set-tembre (+5,2%)". "Peril mercato europeo -conclude - si prevedeuna chiusura d'annoattorno ai 13 milioni diunità, pari a circa il4,9% in più rispetto al2013, primo segno po-sitivo dopo quattro

anni consecutivi (2010-2013) in calo - ha pro-seguito Vavassori.Anche l'Italia, dopo 6anni (2008-2013) con ilsegno meno, invertiràil trend a fine 2014, conun incremento delleimmatricolazioni tra il3,6% e il 4%, per un to-tale di circa 1.356.000unità. Un segnale dimoderata ripresa daincoraggiare con inter-venti di rilancio delladomanda, in primisuna seria riforma dellafiscalità che opprimeprivati e imprese,anche al fine di rinno-vare un parco circo-lante dall'età media

sempre più elevata:9,5 anni a fine 2013,contro i 7,5 di fine2003". La tendenza dicre- scita è anche con-fermata dai dati Acea.Anche ottobre, infatti,siconferma positivo per ilmercato europeo del-l'auto. Le immatricola-zioni di auto nuovesono ammontate a1,11 milioni di unità conun aumento del 6,2%sullo stesso mesedello scorso annomentre nei primi 10mesi i volumi superanoquota 11 milioni conuna crescita del 5,9%.Per quanto riguardaFca, il gruppo guidato

da Sergio Marchionnee John Elkann fa il me-glio del mercato a otto-bre in Europa. Ilgruppo registra quasi64 mila immatricola-zioni con una progres-sione dell'8,4% sullostesso mese delloscorso anno e unaquota di mercato in au-mento dal 5,8% al 6%.Dall'inizio dell'annoFca ha immatricolato640 mila auto nel vec-chio continente con unaumento del 3,2%.Anche a ottobre in evi-denza la performancedel marchio Jeep chemostra un balzo del79%. Nello specificotutti i i brand di FiatChrysler Automobileshanno registrato unsegno positivo a otto-bre: +5,2% Fiat, +3,9%Lancia, +4% AlfaRomeo, +74% Jeep. Idue modelli Fiat 500 ePanda sono ancora ipiù venduti del lorosegmento: nel mesehanno insieme unaquota del 30,1%, cosìcome la 500L che ha il22%.

IILL MERCATOMERCATO AUTOAUTO

TORNATORNA AA CRESCERECRESCERE

di Amalia Angotti* Breakeven per le atti-vità europee nel 2016,grazie allo sviluppo deiprodotti Alfa e di quellidi Melfi, il Jeep Rene-gade e la 500X, pienaoccupazione in tutti glistabilimenti italiani nel2018. Sono le indica-zioni principali che ladelegazione di FiatChrysler Automobiles,guidata da Pietro DeBiasi, responsabile re-lazioni industriali e daAlfredo Altavilla, re-sponsabile dell'area

Emea, hanno dato aisindacati nella riunionedel Comitato AziendaleEuropeo, convocatodopo tre anni al Lin-gotto a Torino. A Mira-fiori l'investimento per ilsuv Maserati Levante,atteso tra fine 2015 einizio 2016, va avantisecondo i piani e allaSevel di Val di Sangrosarà prodotto con Psaun nuovo Ducato cheuscirà nel 2019 e daràgaranzie occupazionalifino al 2027 ai 6.000 di-

pendenti e ad altret-tanti dell'indotto. DeBiasi e Altavilla hannospiegato ai sindacatiche la fusione tra Fiat eChrysler non ha avutoeffetti negativi sull'oc-cupazione, neppurenell'area della proget-tazione e che il calo inEuropa da 84.329 a82.680 dipendenti èdovuto solo alla fles-sione nello stabili-mento polacco diThychy. Neppure il te-muto spostamento

delle sedi legale e fi-scale ha avuto con-traccolpi: solo unaquindicina di alti diri-genti che operanonella finanza è statatrasferita dall'Italia. Lacassa integrazione èdiminuita del 20% asettembre 2014 ri-spetto al picco del2012, pari a 32,8 mi-lioni di ore.

*giornalista Ansa

PPIENAIENA OCCUPAZIONEOCCUPAZIONE

FFCACA NELNEL 20182018

8

La Fiat 500 X (archivio fotografico Fiat Group)

a sinistra: Alfredo Altavilla,Responsabile Emea FCA(foto Internet)

Page 9: Barbagallo, uno di noi - Uilm · 2019. 7. 31. · Barbagallo, uno di noi di Rocco Palombella Siamo lieti per l’esito del XVI Congresso della Uil. L’elezione di Carmelo Barbagallo

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

La soluzione del “Cruci-geografia”La soluzione del “Cruci-geografia”Anche per questo“Cruci-geografia”

sono state tante le mail arrivate.

La soluzione esatta

è stata realizzata da:

Giuseppe Carota,

Roberta Tarullo e

Lena Soldo di Fog-

gia; Felice Guidone

e Michele Loda della

Fiat di Brescia; An-

nalisa Padalino di

Fano (Pu); Barbara

Franco di Rovereto

(Tn) e Pasquale

Federico di Taranto.

Con il prossimo

cruciverba

entreremo nelle

pagine della storia.

a cura diLuciano Pontone

P A T A G O N I A S A N F E L I C E

E G R A R E T I R I T O R E B I R

T R A M B I T A S C O L L E G A T I

R E M O U N F A N A I D N I C

A P P E N N I N I R I O G R A N D E

O L E D A L A I I N A N E

F A L E S I E D I G E S S O O S L O

R R I L I E N P S C E G C I T

O R E L T R O P I C O H O B A R T

S E R A O S C I R O M A L A N I A

I S E R N I A N A M A R D A Z O V

N I A A B E E R F E S T R I I

O N I P S E R C O O S S A I A M A

N I O A L I M E N E S I K A N U N

E M I S F E R O B O R E A L E I P O

9

“Un'ottimascelta cheapre suPiombinoprospettiveche fino apoco tempofa erano inim-maginabili".

Così il segreta-rio della Uilm di Livorno Vincenzo Renda ha commentato lascelta del Comitato di sorveglianza per gruppo algerino Ce-vital per la vendita della Lucchini."Cevital oltre a garantire il futuro siderurgico di Piombino -

ha aggiunto Renda - nel rispetto della sua tradizione e storianella fabbricazione dell'acciaio, in questo momento difficileper l'occupazione, garantirà con la diversificazione propostanel piano industriale sull'agroalimentare anche manodoperafemminile, altra questione drammatica per il Paese e per ilnostro territorio".L'offerta del Gruppo Cevital, si legge nella nota emessa dalla

stessa Lucchini al termine della riunione del Comitato di sor-veglianza, presenta condizioni più vantaggiose di quella con-corrente, "sia per quanto riguarda gli interessi dei creditori,sia per ciò che concerne le ricadute sociali del Piano Indu-striale, che prevede a regime l'occupazione di tutto il perso-nale di Piombino, mediante il rilancio della produzione diacciaio, e attraverso importanti elementi di diversificazionenei settori dell'agro-alimentare e della logistica e riguarda unperimetro più ampio, il che rappresenta uno dei criteri con-templati dal disciplinare di gara". Il commissario straordinario Piero Nardi ha quindi richiesto,al ministero dello Sviluppo economico, "di essere autorizzatoalla stipula con il Gruppo Cevital del contratto preliminare dicessione dei seguenti rami d'azienda: Lucchini Piombino,Lucchini Servizi e Vertek Piombino, e alla cessione delleazioni di GSI Lucchini pari al 69,27% del capitale sociale".Manca quindi l'ultimo atto formale, ossia la firma del mini-

stro. Quanto all'offerta del gruppo JSW Steel Limited, nella notasi rileva che anch'essa è stata "ritenuta meritevole di grandeattenzione per l'interesse dimostrato verso il sito industrialedi Piombino, manterrà comunque validità giuridica fino agennaio 2015".

Cevital per Lucchini è prospettivaCevital per Lucchini è prospettivaV

incenzo R

enda, S

egre

tario U

ilm L

ivorn

o (f

oto

Uilm

naz

iona

le)