Avv.ti Bruno Barel e Diego Signor

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Avv.ti Bruno Barel e Diego Signor

Programmi integratiCrediti ediliziPerequazione

Compensazione urbanistica

Nella legge regionale veneta 23 aprile 2004, n. 11“Norme per il governo del territorio”

Vicenza, 27 maggio 2005

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Art. 1 l.r. n. 11/2004

Detta le norme per il governo del territorio del Veneto, definendo le competenze di ciascun ente territoriale, le regole per l’uso dei suoli secondo criteri di prevenzione e riduzione o di eliminazione dei rischi, di efficienza ambientale, di competitività e di riqualificazione territoriale al fine di migliorare la qualità della vita

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Art. 2. Contenuti e finalità.

1. La presente legge stabilisce criteri, indirizzi, metodi e contenuti degli strumenti di pianificazione, per il raggiungimento delle seguenti finalità:a) promozione e realizzazione di uno sviluppo sostenibile e durevole … nel rispetto delle risorse naturali;b) tutela delle identità storico-culturali e della qualità degli insediamenti urbani ed extraurbani, attraverso la riqualificazione e il recupero edilizio ed ambientale degli aggregati esistenti, con particolare riferimento alla salvaguardia e valorizzazione dei centri storici;c) …;d) utilizzo di nuove risorse territoriali solo quando non esistano alternative alla riorganizzazione e riqualificazione del tessuto insediativo esistente;

… omissis …

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2. Le finalità di cui al comma 1 sono perseguite, nel rispetto dei principi di sussidiarietà, adeguatezza, ed efficienza, mediante:a) la semplificazione dei procedimenti di pianificazione, con riduzione di tempi e con garanzia di trasparenza e partecipazione;b) …;c) il coinvolgimento dei cittadini …, alla formazione degli strumenti di pianificazione e alle scelte che incidono sull'uso delle risorse ambientali;d) il riconoscimento in capo ai comuni della responsabilità diretta nella gestione del proprio territorio.

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Artt. 19-35-36-37Artt. 19-35-36-37

PIRUPIRU

CREDITI EDILIZICREDITI EDILIZI

PEREQUAZIONEPEREQUAZIONE

COMPENSAZIONE URBANISTICACOMPENSAZIONE URBANISTICA

concretizzano princìpi espressi nell’art. 2, concretizzano princìpi espressi nell’art. 2, l.r. 11/04 e ne disciplinano l’attuazione l.r. 11/04 e ne disciplinano l’attuazione attraverso attraverso strumenti urbanistici di strumenti urbanistici di competenza comunalecompetenza comunale

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FINALITA’FINALITA’

- rendere - rendere attuabiliattuabili gli obiettivi e le scelte di piano gli obiettivi e le scelte di piano

- imprimere nuovo dinamismo all’- imprimere nuovo dinamismo all’iniziativa privatainiziativa privata per il perseguimento di finalità di riqualificazione per il perseguimento di finalità di riqualificazione rispondenti all’interesse generalerispondenti all’interesse generale

- distribuire - distribuire equamenteequamente fra i proprietari dei beni i fra i proprietari dei beni i vantaggi e gli onerivantaggi e gli oneri

- garantire - garantire adeguatoadeguato ristororistoro alla perdita della alla perdita della proprietà per ragioni di pubblico interesseproprietà per ragioni di pubblico interesse

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MEZZIMEZZI

- valorizzare il concorso fra pubblico e privato nella - valorizzare il concorso fra pubblico e privato nella programmazioneprogrammazione ed ed attuazioneattuazione del governo del governo del territorio.del territorio.

- rafforzare le possibilità di intervento pubblico nel - rafforzare le possibilità di intervento pubblico nel governo del territoriogoverno del territorio

- implementare il potere pubblico - implementare il potere pubblico comunalecomunale nel nel disporre della capacità edificatoria disporre della capacità edificatoria sostenibilesostenibile dal territorio comunale, e nell’indirizzarla dal territorio comunale, e nell’indirizzarla secondo scelte miratesecondo scelte mirate per per obiettivi predefinitiobiettivi predefiniti e e garantitigarantiti..

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DISPOSIZIONI NORMATIVEDISPOSIZIONI NORMATIVE

A) Disciplina puntualeA) Disciplina puntuale

B) Disciplina di principioB) Disciplina di principio

atti di indirizzo (cfr. art. 46, l.r. 11/04)atti di indirizzo (cfr. art. 46, l.r. 11/04)

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RIQUALIFICAZIONE RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALEAMBIENTALE

Riconversione e riqualificazioneRiconversione e riqualificazionea) trend demografico negativoa) trend demografico negativob) cambiamento dei bisogni e della domanda, b) cambiamento dei bisogni e della domanda, c) delocalizzazione produttiva c) delocalizzazione produttiva d) esigenza di riconversione di manufatti d) esigenza di riconversione di manufatti veteroproduttivi inseriti nei centri urbani o veteroproduttivi inseriti nei centri urbani o dispersi nelle campagnedispersi nelle campagnee) disordine urbanisticoe) disordine urbanisticof) degrado anche qualitativo di ampie parti del f) degrado anche qualitativo di ampie parti del paesaggio urbano e rurale.paesaggio urbano e rurale.

1010

STRUMENTI PER LA STRUMENTI PER LA RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALERIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE

Dimensioni di larga scalaDimensioni di larga scala

P.I.R.U.P.I.R.U.

Dimensioni puntualiDimensioni puntuali

Credito edilizioCredito edilizio

1111

P.I.R.U.E.A. L.R. 23/99P.I.R.U.E.A. L.R. 23/99

Legge regionale abrogataLegge regionale abrogata

dall’art. 49, c.1, lett. h), l.r. 11/04dall’art. 49, c.1, lett. h), l.r. 11/04

1212

P.I.R.U. nella l.r. 11/04P.I.R.U. nella l.r. 11/04

Il programma integrato nella l.r. 11/04 èIl programma integrato nella l.r. 11/04 èpiano urbanistico attuativo di applicabilità piano urbanistico attuativo di applicabilità generale al pari di tutti gli altri PUA per generale al pari di tutti gli altri PUA per l’organizzazione urbanistica, infrastrutturale ed l’organizzazione urbanistica, infrastrutturale ed architettonica di un insediamento urbanoarchitettonica di un insediamento urbanostrumento urbanistico “privilegiato” rispetto agli strumento urbanistico “privilegiato” rispetto agli altri (anche e soprattutto) perché l’unico oggi altri (anche e soprattutto) perché l’unico oggi approvabile in variante allo strumento approvabile in variante allo strumento urbanistico generale (attraverso il modulo urbanistico generale (attraverso il modulo procedimentale dell’accordo di programma)procedimentale dell’accordo di programma)

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Caratteristiche della Caratteristiche della programmazione integrataprogrammazione integrata

FinalitàFinalità

il programma integrato è diretto alla riqualificazioneil programma integrato è diretto alla riqualificazioneurbanistica, edilizia e ambientale, da attuarsi mediante:urbanistica, edilizia e ambientale, da attuarsi mediante:

il riordino degli insediamenti esistenti, il ripristino della il riordino degli insediamenti esistenti, il ripristino della qualità ambientale anche attraverso qualità ambientale anche attraverso l’ammodernamento delle urbanizzazioni primarie e l’ammodernamento delle urbanizzazioni primarie e secondarie e dell’arredo urbano;secondarie e dell’arredo urbano;il riuso di aree dismesse, degradate, inutilizzate, a forte il riuso di aree dismesse, degradate, inutilizzate, a forte polarizzazione urbana, anche mediante il polarizzazione urbana, anche mediante il completamento dell’edificato;completamento dell’edificato;

1414


Elementi essenziali e differenzialiElementi essenziali e differenziali

- presenza di una proposta unitaria e di una - presenza di una proposta unitaria e di una pluralità di funzionipluralità di funzioni

- integrazione di più tipologie di intervento- integrazione di più tipologie di intervento

1515


DimensioniDimensioni

capacità di incidere sulla riorganizzazione capacità di incidere sulla riorganizzazione urbana (art. 16 comma 1, legge n. urbana (art. 16 comma 1, legge n. 179/1992). 179/1992).

1616

Elementi differenziali tra p.i.r.u. e Elementi differenziali tra p.i.r.u. e altri p.u.a. nella l.r. 11/04altri p.u.a. nella l.r. 11/04

1°) il programma integrato è l’unico strumento attuativo che 1°) il programma integrato è l’unico strumento attuativo che trova la propria definizione proprio nella legge regionale trova la propria definizione proprio nella legge regionale n. 11/04 (la quale, sul punto, riprende disposizioni che n. 11/04 (la quale, sul punto, riprende disposizioni che erano già contenute nella l.r. Veneto n. 23/99, specie in erano già contenute nella l.r. Veneto n. 23/99, specie in ordine al concetto di riqualificazione, da attuarsi ordine al concetto di riqualificazione, da attuarsi ““mediante il riordino degli insediamenti esistenti e il mediante il riordino degli insediamenti esistenti e il ripristino della qualità ambientale anche attraverso ripristino della qualità ambientale anche attraverso l’ammodernamento delle urbanizzazioni primarie e l’ammodernamento delle urbanizzazioni primarie e secondarie e dell’arredo urbano, il riuso di aree secondarie e dell’arredo urbano, il riuso di aree dismesse, degradate, inutilizzate, a forte polarizzazione dismesse, degradate, inutilizzate, a forte polarizzazione urbana, anche con il completamento dell’edificatourbana, anche con il completamento dell’edificato”) ”)

1717


2°) il programma integrato è l’unico strumento per il quale 2°) il programma integrato è l’unico strumento per il quale gli art. 19 e 20 l.r. n. 11/04 introducono previsioni gli art. 19 e 20 l.r. n. 11/04 introducono previsioni procedurali diverse e speciali rispetto a quelle generali procedurali diverse e speciali rispetto a quelle generali che interessano tutti gli altri strumenti attuativi: la che interessano tutti gli altri strumenti attuativi: la relazione illustrativa (che accompagna tutti i piani relazione illustrativa (che accompagna tutti i piani attuativi) deve precisare, nel caso di programma attuativi) deve precisare, nel caso di programma integrato, “integrato, “la rappresentazione del programma in termini la rappresentazione del programma in termini economico-sintetici con particolare riguardo ai benefici economico-sintetici con particolare riguardo ai benefici derivanti ai soggetti pubblici e agli altri soggetti attuatori, derivanti ai soggetti pubblici e agli altri soggetti attuatori, nonché il piano finanziario di attuazionenonché il piano finanziario di attuazione” (sulla falsariga ” (sulla falsariga di quanto previsto per i p.i.r.u.e.a. ) di quanto previsto per i p.i.r.u.e.a. )

1818


3°) solo per i programmi integrati l’art. 20 prevede la 3°) solo per i programmi integrati l’art. 20 prevede la possibilità di approvazione mediante la procedura di possibilità di approvazione mediante la procedura di accordo di programma di cui all’art. 7 (procedura che accordo di programma di cui all’art. 7 (procedura che ricalca ricalca in totoin toto la procedura di approvazione del la procedura di approvazione del p.i.r.u.e.a. per accordo di programma prevista dalla p.i.r.u.e.a. per accordo di programma prevista dalla l.r.23/99, con l’unica – ma importante – precisazione in l.r.23/99, con l’unica – ma importante – precisazione in ordine al coinvolgimento anche dei privati proponenti ordine al coinvolgimento anche dei privati proponenti nelle conferenze di servizi finalizzate all’approvazione nelle conferenze di servizi finalizzate all’approvazione del piano del piano

1919

1. Il piano urbanistico attuativo può essere d'iniziativa pubblica o privata o, congiuntamente, di iniziativa pubblica e privata. Esso definisce l'organizzazione urbanistica, infrastrutturale ed architettonica di un insediamento ed assume, in considerazione degli interventi previsti, i contenuti e l’efficacia:a) del piano particolareggiato e dei piani di lottizzazione………; b) del piano per l'edilizia economica e popolare……..;c) del piano delle aree da destinare ad insediamenti produttivi ……;

Art. 19. Piani urbanistici attuativi (PUA)

2020

d) del piano di recupero di cui all' art. 28 l. 457/78……….;e) del piano ambientale di cui all’articolo 27 della l.r. 40/1980 …..f) del programma integrato di cui all’articolo 16 della l.179/1992 "Norme per l'edilizia residenziale pubblica" e successive modificazioni; in particolare il programma integrato è lo strumento di attuazione della pianificazione urbanistica per la realizzazione coordinata, tra soggetti pubblici e privati, degli interventi di riqualificazione urbanistica, edilizia ed ambientale. La riqualificazione si attua mediante il riordino degli insediamenti esistenti e il ripristino della qualità ambientale anche attraverso l’ammodernamento delle urbanizzazioni primarie e secondarie e dell’arredo urbano, il riuso di aree dismesse, degradate, inutilizzate, a forte polarizzazione urbana, anche con il completamento dell’edificato.

2121

2. In funzione degli specifici contenuti, il piano urbanistico attuativo è formato dagli elaborati necessari individuati tra quelli di seguito elencati:

….omissis….

j) la relazione illustrativa che, nel caso dei programmi integrati, precisa la rappresentazione del programma in termini economico-sintetici con particolare riguardo ai benefici derivanti ai soggetti pubblici e agli altri soggetti attuatori, nonché il piano finanziario di attuazione;k) le norme di attuazione;l) ………..;m) la convenzione o gli atti unilaterali d’obbligo;n) il capitolato e il preventivo sommario di spesa.

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3. I PUA sono attuati dagli aventi titolo, anche mediante comparti urbanistici e relativi consorzi ai sensi dell’articolo 21. 4. Per i PUA di iniziativa privata, l'esecuzione delle opere a scomputo degli oneri di urbanizzazione, come disciplinata dalla normativa vigente, non ricade nella disciplina degli appalti di lavori pubblici quando le singole opere da realizzare abbiano un valore pari o inferiore alla soglia comunitaria di cui alla direttiva14 giugno 1993, 93/37/CEE "Direttive del Consiglio che coordina le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori" e successive modificazioni.

2323

Art. 20. Procedimento di formazione, efficacia e varianti del piano urbanistico attuativo

1. Il piano urbanistico attuativo (PUA) è adottato dalla giunta comunale e approvato dal consiglio comunale. Qualora il piano sia di iniziativa privata la giunta comunale, entro il termine di novanta giorni dal ricevimento della proposta corredata dagli elaborati previsti, adotta il piano oppure lo restituisce qualora non conforme alle norme e agli strumenti urbanistici vigenti.2. Trascorso il termine di cui al comma 1, può essere richiesta alla provincia, con le modalità di cui all’articolo 30, comma 6, la nomina di un commissario ad acta che assuma i conseguenti provvedimenti.3. Entro cinque giorni dall'adozione il piano è depositato presso la segreteria del comune per la durata di dieci giorni; dell'avvenuto deposito è data notizia mediante avviso pubblicato nell'albo pretorio del comune e mediante l'affissione di manifesti. Nei successivi venti giorni i proprietari degli immobili possono presentare opposizioni mentre chiunque può presentare osservazioni.

2424

4. Entro trenta giorni dal decorso del termine di cui al comma 3, il consiglio comunale approva il piano decidendo sulle osservazioni e sulle opposizioni presentate.5. Il piano approvato è depositato presso la segreteria del comune ed il relativo deposito, nel caso di piani urbanistici attuativi di iniziativa pubblica, è notificato a ciascun proprietario degli immobili vincolati dal piano stesso nelle forme degli atti processuali civili o a mezzo di messo comunale, entro trenta giorni dall'avviso dell'avvenuto deposito.6. I piani urbanistici attuativi di iniziativa privata sono redatti e presentati dagli aventi titolo che rappresentino almeno il 51% del valore degli immobili ricompresi nell’ambito, in base al relativo imponibile catastale e, comunque, che rappresentino almeno il 75% delle aree inserite nell'ambito medesimo. Il piano approvato è depositato ed il relativo deposito è notificato ai proprietari dissenzienti nelle forme previste per gli atti processuali civili o a mezzo di messo comunale. Dopo l’entrata in vigore del piano, l’inutile decorso dei termini previsti per la sua attuazione costituisce titolo per procedere all’espropriazione degli immobili degli aventi titolo dissenzienti secondo le modalità e per gli effetti previsti dall’articolo 21.7. Per i programmi integrati può essere seguita la procedura dell’accordo di programma di cui all’articolo 7

2525

8. Il piano entra in vigore quindici giorni dopo la pubblicazione nell’albo pretorio del comune del provvedimento di approvazione.9. Il piano ha efficacia per dieci anni, rimanendo fermo a tempo indeterminato soltanto l’obbligo di osservare nella costruzione di nuovi edifici e nella modificazione di quelli esistenti gli allineamenti e le prescrizioni stabiliti nel piano stesso. La costruzione di nuovi edifici è ammessa a condizione che gli edifici siano serviti dalle opere di urbanizzazione.10. Decorso il termine stabilito per l'esecuzione del piano, lo stesso diventa inefficace per le parti non attuate.11. Entro sessanta giorni dalla scadenza del termine stabilito per l'esecuzione del piano urbanistico attuativo è possibile presentare un nuovo piano per il completamento della parte rimasta inattuata. Prima della scadenza, il comune può prorogare la validità del piano per un periodo non superiore a cinque anni.12. L'approvazione del piano comporta la dichiarazione di pubblica utilità per le opere in esso previste per la durata di dieci anni, salvo diverse disposizioni di legge per la singola fattispecie, prorogabile dal comune per un periodo non superiore a cinque anni.

2626

13. Le varianti al piano sono adottate e approvate con le procedure di cui al presente articolo entro il termine di efficacia del medesimo.14. Possono essere approvate varianti sottoscritte dai soli titolari delle aree incluse nella variante, purché le medesime non incidano sui criteri informatori del PUA secondo i parametri definiti dal piano degli interventi.

2727

Novità della l.r. 11/04 in materia di Novità della l.r. 11/04 in materia di programmi integrati di riqualificazioneprogrammi integrati di riqualificazione

Disciplinaanalogaa quella

dettata per gli altripiani urbanisti attuativi

Applicazione generale(vengono meno i limitirelativi alla zonizzaz.)

EdiliziaResidenziale

pubblica

Dotazione di areee servizi

2828

RIQUALIFICAZIONERIQUALIFICAZIONE

non è più prevista espressamente la necessità, per i non è più prevista espressamente la necessità, per i programmi integrati comportanti nuove edificazioni, di programmi integrati comportanti nuove edificazioni, di interventi di “interventi di “recupero e/o … riqualificazione del recupero e/o … riqualificazione del patrimonio edilizio e/o … riqualificazione del tessuto patrimonio edilizio e/o … riqualificazione del tessuto urbanistico esistenteurbanistico esistente” (cfr. art. 3, comma 3, l.r. 23/99).” (cfr. art. 3, comma 3, l.r. 23/99).

MA ANCHE PER I PROGRAMMI INTEGRATI DI CUI MA ANCHE PER I PROGRAMMI INTEGRATI DI CUI ALL’ART. 16 DELLA LEGGE STATALE N. 179/92 SI ALL’ART. 16 DELLA LEGGE STATALE N. 179/92 SI PONE TALE NECESSITÀ DI RECUPERO O PONE TALE NECESSITÀ DI RECUPERO O RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO ED RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO ED URBANISTICO ESISTENTE: DIVERSAMENTE, NE URBANISTICO ESISTENTE: DIVERSAMENTE, NE VERREBBE TRADITA LA NATURA DI STRUMENTO VERREBBE TRADITA LA NATURA DI STRUMENTO PIANIFICATORIO DI RIQUALIFICAZIONEPIANIFICATORIO DI RIQUALIFICAZIONE

2929

RAGIONI DEL SUCCESSORAGIONI DEL SUCCESSO

1°) Possibilità, per amministrazioni pubbliche e privati 1°) Possibilità, per amministrazioni pubbliche e privati operatori, di concordare contestualmente (all’interno di operatori, di concordare contestualmente (all’interno di un unico procedimento, sfociante in un unitario atto di un unico procedimento, sfociante in un unitario atto di approvazione)approvazione)(eventualmente) una scelta puntuale di pianificazione (eventualmente) una scelta puntuale di pianificazione urbanistica generaleurbanistica generaleun progetto attuativo di urbanizzazione e realizzazione di un progetto attuativo di urbanizzazione e realizzazione di interventi privati e di opere pubbliche o di interesse interventi privati e di opere pubbliche o di interesse pubblicopubblicouna convenzione tra parte privata attuatrice e una convenzione tra parte privata attuatrice e amministrazione comunale, che – con la previsione di amministrazione comunale, che – con la previsione di penali e forme di garanzia - assicura la certezza penali e forme di garanzia - assicura la certezza dell’attuazione dell’intervento entro tempi predefiniti dell’attuazione dell’intervento entro tempi predefiniti

3030


2°) celerità dei tempi previsti : 2°) celerità dei tempi previsti :

- per procedere all’approvazione dello - per procedere all’approvazione dello strumento urbanistico attuativo in variante strumento urbanistico attuativo in variante al PRGCal PRGC- per addivenire al convenzionamento - per addivenire al convenzionamento pubblico privato pubblico privato

3131


3°) La programmazione integrata ha consentito 3°) La programmazione integrata ha consentito agli enti pubblici di condividere con gli operatori agli enti pubblici di condividere con gli operatori privati le plusvalenze generate dalle iniziative privati le plusvalenze generate dalle iniziative (specie nel caso di incrementi di volumetrie e/o (specie nel caso di incrementi di volumetrie e/o modifiche di destinazioni d’uso in variante al modifiche di destinazioni d’uso in variante al PRGC) mediante l’assunzione da parte dei PRGC) mediante l’assunzione da parte dei privati promotori degli oneri di progettazione e di privati promotori degli oneri di progettazione e di realizzazione di opere pubbliche o di pubblico realizzazione di opere pubbliche o di pubblico interesse, a titolo gratuito (c.d. “beneficio interesse, a titolo gratuito (c.d. “beneficio pubblico”) pubblico”)

3232

LA PROGRAMMAZIONE INTEGRATA LA PROGRAMMAZIONE INTEGRATA NELL’ESPERIENZA DEL VENETONELL’ESPERIENZA DEL VENETO

PROBLEMIAPPLICATIVI

COORDINAMENTOCON NORMATIVA

LAVORIPUBBLICI

INDIVIDUAZIONEDELL’INTERESSE

PUBBLICOSPECIFICO

VALUTAZIONEDEL BENEFICIO

PUBBLICO

3333

PARTENARIATOPARTENARIATOPUBBLICO-PRIVATOPUBBLICO-PRIVATO

Programmazione integrata & finanza di progettoProgrammazione integrata & finanza di progettoa) inserire una proposta di finanza di progetto in un p.i.r.u. a) inserire una proposta di finanza di progetto in un p.i.r.u.

(può consentire al privato di proporre all’amministrazione (può consentire al privato di proporre all’amministrazione la realizzazione diretta, da parte del privato medesimo, la realizzazione diretta, da parte del privato medesimo, delle opere pubbliche previste dal p.i.r.u. nel rispetto delle opere pubbliche previste dal p.i.r.u. nel rispetto dell’evidenza pubblica e nel rispetto dei tempi stabiliti dell’evidenza pubblica e nel rispetto dei tempi stabiliti nell’accordo di programma approvativo del p.i.r.u.);nell’accordo di programma approvativo del p.i.r.u.);

b) presentare all’Amministrazione una proposta di finanza b) presentare all’Amministrazione una proposta di finanza di progetto collegata e condizionata ad un p.i.r.u. (si di progetto collegata e condizionata ad un p.i.r.u. (si possono utilizzare, all’interno del possono utilizzare, all’interno del project financingproject financing, le , le procedure abbreviate per l’approvazione di una variante procedure abbreviate per l’approvazione di una variante urbanistica prevista per il p.i.r.u. e, per l’effetto, superare urbanistica prevista per il p.i.r.u. e, per l’effetto, superare le problematiche di ordine temporale del le problematiche di ordine temporale del project project financfinancing, che si sono rivelate il problema principale ing, che si sono rivelate il problema principale creato dalla speciale disciplina di tale istituto).creato dalla speciale disciplina di tale istituto).

3434

INTERESSE PUBBLICO INTERESSE PUBBLICO SPECIFICOSPECIFICO

Il p.i.r.u. è pur sempre uno strumento urbanistico, come tale Il p.i.r.u. è pur sempre uno strumento urbanistico, come tale finalizzato a governare le trasformazioni del territoriofinalizzato a governare le trasformazioni del territorioE’ stato concepito per agevolare la riqualificazione dell’attuale E’ stato concepito per agevolare la riqualificazione dell’attuale assetto di porzioni del territorio urbano sotto tre distinti profili, che assetto di porzioni del territorio urbano sotto tre distinti profili, che vanno sempre tenuti tutti presenti (anche se il loro rispettivo vanno sempre tenuti tutti presenti (anche se il loro rispettivo “dosaggio” ben può variare da situazione a situazione: quello “dosaggio” ben può variare da situazione a situazione: quello urbanistico, quello edilizio e quello ambientale).urbanistico, quello edilizio e quello ambientale).

Aspetti che concorrono a connotare la riqualificazioneAspetti che concorrono a connotare la riqualificazione

riordino e recupero di aree urbane degradate o male utilizzate, riordino e recupero di aree urbane degradate o male utilizzate, adeguamento delle urbanizzazioni e dell’infrastrutturazione del adeguamento delle urbanizzazioni e dell’infrastrutturazione del territorio, equilibrio fra opere private e città pubblica, qualità edilizia territorio, equilibrio fra opere private e città pubblica, qualità edilizia ed architettonica, armonico inserimento nell’ambiente e qualità ed architettonica, armonico inserimento nell’ambiente e qualità ambientale degli spazi costruiti e degli spazi liberi: sono solo alcuni ambientale degli spazi costruiti e degli spazi liberi: sono solo alcuni dei molteplici aspetti che concorrono a connotare la riqualificazione.dei molteplici aspetti che concorrono a connotare la riqualificazione.

3535

INTERESSE PUBBLICO INTERESSE PUBBLICO SPECIFICOSPECIFICO

P.I.R.U. in variante al p.r.g.c.P.I.R.U. in variante al p.r.g.c. Eccezione Eccezione Regola Regola

Abuso di varianti

Insufficiente verificasulla coerenzacon il contesto

disarticolazione dellapianificazione generale

sviamento rispettoall’interesse pubb. spec

3636

Fraintendimento delFraintendimento delbeneficio pubblicobeneficio pubblico

a) rischio di appiattimento dell’interesse pubblico a) rischio di appiattimento dell’interesse pubblico sul versante economico, a discapito della sul versante economico, a discapito della centralità della riqualificazione in senso centralità della riqualificazione in senso urbanistico, edilizio ed ambientale,urbanistico, edilizio ed ambientale,b) rischio di “monetizzare” i p.i.r.u. – quasi si b) rischio di “monetizzare” i p.i.r.u. – quasi si trattasse di vendere capacità edificatoria trattasse di vendere capacità edificatoria pubblica secondo un tariffario pubblico in pubblica secondo un tariffario pubblico in percentuale sull’utile d’impresa atteso – in percentuale sull’utile d’impresa atteso – in funzione di inesauribili esigenze di cassa.funzione di inesauribili esigenze di cassa.

3737

Beneficio pubblicoBeneficio pubblico

CONDIVISIONEPUBBLICA

DELLEPLUSVALENZE

EQUILIBRIO TRASPARENZA

RAGIONEVOLEVALUTAZIONE

DELLE PECULIARITA’DI OGNI SITUAZIONE

3838

1. Il comune nell’ambito del piano di assetto del territorio (PAT) individua le eventuali opere incongrue, gli elementi di degrado, gli interventi di miglioramento della qualità urbana e di riordino della zona agricola definendo gli obiettivi di ripristino e di riqualificazione urbanistica, paesaggistica, architettonica e ambientale del territorio che si intendono realizzare e gli indirizzi e le direttive relativi agli interventi da attuare.2. Il comune con il piano degli interventi (PI) disciplina gli interventi di trasformazione da realizzare per conseguire gli obiettivi di cui al comma 1.3. La demolizione delle opere incongrue, l’eliminazione degli elementi di degrado, o la realizzazione degli interventi di miglioramento della qualità urbana, paesaggistica, architettonica e ambientale di cui al comma 1, determinano un credito edilizio.

Art. 36. Riqualificazione ambientale e credito edilizio.

3939

4. Per credito edilizio si intende una quantità volumetrica riconosciuta a seguito della realizzazione degli interventi di cui al comma 3 ovvero a seguito delle compensazioni di cui all’articolo 37. I crediti edilizi sono annotati nel registro di cui all’articolo 17, comma 5, lett. e) e sono liberamente commerciabili. Il PI individua e disciplina gli ambiti in cui è consentito l’utilizzo dei crediti edilizi, prevedendo l’attribuzione di indici di edificabilità differenziati in funzione degli obiettivi di cui al comma 1 ovvero delle compensazioni di cui all’articolo 37.

5. Salvi i casi in cui sia intervenuta la sanatoria secondo la normativa vigente, le opere, realizzate in violazione di norme di legge o di prescrizioni di strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica ovvero realizzate in assenza o in difformità dai titoli abilitativi, non possono dar luogo al riconoscimento del credito edilizio.

4040

Credito in volume, spendibile sul Credito in volume, spendibile sul territorio, nei luoghi a ciò deputatiterritorio, nei luoghi a ciò deputati

PATPATa) a) individuare gli obiettivi di riqualificazioneindividuare gli obiettivi di riqualificazionebb) fissare indirizzi e direttive per gli interventi da ) fissare indirizzi e direttive per gli interventi da realizzare: manufatti da eliminare; azioni positive da realizzare: manufatti da eliminare; azioni positive da porre in essere per il miglioramento della qualità urbana, porre in essere per il miglioramento della qualità urbana, per il riordino della zona agricola ecc (es.: demolizione per il riordino della zona agricola ecc (es.: demolizione senza ricostruzione di manufatti privi di pregio a ridosso senza ricostruzione di manufatti privi di pregio a ridosso di ville venete, riconsegna all’agricoltura dei suoli di ville venete, riconsegna all’agricoltura dei suoli occupati da allevamenti dimessi, dismissione di un occupati da allevamenti dimessi, dismissione di un opificio per fare un parcheggio) opificio per fare un parcheggio)

PIPIa) a) disciplinare concretamente gli interventi di disciplinare concretamente gli interventi di trasformazione finalizzati al raggiungimento degli obiettivi trasformazione finalizzati al raggiungimento degli obiettivi delineati dal PAT. delineati dal PAT.

4141

Obiettivi del credito edilizioObiettivi del credito edilizio

rendere possibili anche interventi di rendere possibili anche interventi di riqualificazione non convenienti riqualificazione non convenienti economicamenteeconomicamenteoffrire alternative alle forzature dirette a renderli offrire alternative alle forzature dirette a renderli convenienti (in genere, mediante ricostruzioni in convenienti (in genere, mediante ricostruzioni in loco con incrementi volumetrici e mutamenti di loco con incrementi volumetrici e mutamenti di destinazione d’uso) secondo la logica del male destinazione d’uso) secondo la logica del male minore (prima: riuso edificatorio privato della minore (prima: riuso edificatorio privato della medesima area con un carico urbanistico medesima area con un carico urbanistico proporzionale più alle necessità di equilibrio proporzionale più alle necessità di equilibrio economico dell’operazione che all’interesse economico dell’operazione che all’interesse pubblico)pubblico)

4242

credito edilizio credito edilizio compensazione urbanisticacompensazione urbanistica

dinamismo orizzontale nelle trasformazionidinamismo orizzontale nelle trasformazioni

a)a) la compensazione urbanistica indennizza per la compensazione urbanistica indennizza per equivalente la perdita della proprietà di un bene equivalente la perdita della proprietà di un bene a favore della collettivitàa favore della collettività

b)b) il credito edilizio indennizza per equivalente il credito edilizio indennizza per equivalente una minusvalenza patrimoniale – non una minusvalenza patrimoniale – non necessariamente coincidente con la perdita necessariamente coincidente con la perdita della proprietà privata del suolo o la sua totale della proprietà privata del suolo o la sua totale inutilizzazione - volontariamente prodotta da inutilizzazione - volontariamente prodotta da azioni positive del proprietario stesso azioni positive del proprietario stesso

4343

PROBLEMIPROBLEMIDI CARATTERE OPERATIVODI CARATTERE OPERATIVO

Il Comune deve Il Comune deve attribuire un valore agli interventi di attribuire un valore agli interventi di riqualificazione, riqualificazione, ossia ai costi da sopportare ed alla minusvalenza ossia ai costi da sopportare ed alla minusvalenza patrimoniale che ne risultapatrimoniale che ne risultaIl Comune deve Il Comune deve calcolare un corrispondente credito edilizio, calcolare un corrispondente credito edilizio, che che non potrà essere espresso solo in termini quantitativi ma anche non potrà essere espresso solo in termini quantitativi ma anche qualitativi, anzitutto in relazione alle destinazioni d’uso ammesse.qualitativi, anzitutto in relazione alle destinazioni d’uso ammesse.Il valore economico del credito edilizio dipenderà anche dal mercato Il valore economico del credito edilizio dipenderà anche dal mercato sul quale esso sia spendibile, anch’esso creato dalla pubblica sul quale esso sia spendibile, anch’esso creato dalla pubblica amministrazione, ma condizionato anche dalla appartenenza delle amministrazione, ma condizionato anche dalla appartenenza delle aree.aree.Il PI deve identificare gli ambiti territoriali dove spendere i crediti Il PI deve identificare gli ambiti territoriali dove spendere i crediti ediliziediliziIl PI deve assegnare a quegli ambiti Il PI deve assegnare a quegli ambiti indici di edificabilità indici di edificabilità differenziatidifferenziati: un determinato ambito, oltre a disporre di un proprio : un determinato ambito, oltre a disporre di un proprio indice edificatorio, potrà dunque incrementarlo, nei limiti prefissati, indice edificatorio, potrà dunque incrementarlo, nei limiti prefissati, mediante utilizzazione di crediti edilizi (potenziale volumetrico mediante utilizzazione di crediti edilizi (potenziale volumetrico riservato, che potrà essere usato anche per compensazioni riservato, che potrà essere usato anche per compensazioni urbanistiche ai sensi dell’art. 37).urbanistiche ai sensi dell’art. 37).

4444

PROBLEMI DI CARATTERE PROBLEMI DI CARATTERE GIURIDICO - FISCALEGIURIDICO - FISCALE

a) natura giuridica del credito edilizio, a) natura giuridica del credito edilizio,

b) commerciabilità, pubblicità e opponibilità al b) commerciabilità, pubblicità e opponibilità al Comune e ai terzi degli atti di trasferimentoComune e ai terzi degli atti di trasferimento

c) valore giuridico del registro dei crediti c) valore giuridico del registro dei crediti annesso al PIannesso al PI

d) durata del creditod) durata del credito

e) effetti conseguenti a modifiche degli strumenti e) effetti conseguenti a modifiche degli strumenti di pianificazione ecc.di pianificazione ecc.

f)f) regime fiscaleregime fiscale

4545

1. La perequazione urbanistica persegue l’equa distribuzione, tra i proprietari degli immobili interessati dagli interventi, dei diritti edificatori riconosciuti dalla pianificazione urbanistica e degli oneri derivanti dalla realizzazione delle dotazioni territoriali.2. Il piano di assetto del territorio (PAT) stabilisce i criteri e le modalità per l’applicazione della perequazione urbanistica.3. Il piano degli interventi (PI), i piani urbanistici attuativi (PUA), i comparti urbanistici e gli atti di programmazione negoziata attuano la perequazione disciplinando gli interventi di trasformazione da realizzare unitariamente, assicurando un’equa ripartizione dei diritti edificatori e dei relativi oneri tra tutti i proprietari delle aree e degli edifici interessati dall’intervento, indipendentemente dalle specifiche destinazioni d'uso assegnate alle singole aree.4. Ai fini della realizzazione della volumetria complessiva derivante dall’indice di edificabilità attribuito, i piani urbanistici attuativi (PUA), i comparti urbanistici e gli atti di programmazione negoziata, individuano gli eventuali edifici esistenti, le aree ove è concentrata l’edificazione e le aree da cedersi gratuitamente al comune o da asservirsi per la realizzazione di servizi ed infrastrutture, nonché per le compensazioni urbanistiche ai sensi dell'articolo 37.

Art. 35. Perequazione urbanistica.

4646

Obiettivi della perequazioneObiettivi della perequazione

equa distribuzione dei equa distribuzione dei diritti edificatoridiritti edificatori riconosciuti dalla riconosciuti dalla pianificazione urbanistica e degli pianificazione urbanistica e degli onerioneri derivanti dalla derivanti dalla realizzazione delle dotazioni territoriali. realizzazione delle dotazioni territoriali.

perequazione “perequazione “significa attribuire un valore edificatorio significa attribuire un valore edificatorio uniforme a tutte le proprietà che possono concorrere alla uniforme a tutte le proprietà che possono concorrere alla trasformazione urbanistica di uno o più ambiti del trasformazione urbanistica di uno o più ambiti del territorio prescindendo dall’effettiva localizzazione della territorio prescindendo dall’effettiva localizzazione della capacità edificatoria sulle singole proprietà e dalla capacità edificatoria sulle singole proprietà e dalla imposizione di vincoli d’inedificabilità ai fini di dotazione imposizione di vincoli d’inedificabilità ai fini di dotazione di spazi da riservare alle opere collettivedi spazi da riservare alle opere collettive”.”.

4747

RatioRatio

istanze generali di giustizia distributiva; istanze generali di giustizia distributiva; agire per accordi piuttosto che per atti autoritativi; agire per accordi piuttosto che per atti autoritativi; marginalizzazione dell’istituto espropriativo (oneroso, marginalizzazione dell’istituto espropriativo (oneroso, conflittuale, lento);conflittuale, lento);valorizzazione del ruolo del privato, anche per attività di valorizzazione del ruolo del privato, anche per attività di interesse generale: sussidiarietà orizzontale; interesse generale: sussidiarietà orizzontale; il diverso ruolo dal potere pubblico: necessità di il diverso ruolo dal potere pubblico: necessità di conseguire risultati visibili in tempi certi e brevi, secondo conseguire risultati visibili in tempi certi e brevi, secondo le sempre più rapide dinamiche di trasformazione della le sempre più rapide dinamiche di trasformazione della domanda;domanda;crisi della finanza locale;crisi della finanza locale;necessità di condividere le plusvalenze determinate dalle necessità di condividere le plusvalenze determinate dalle scelte pubbliche scelte pubbliche

4848

““perequazione” nella l.r. 61/85perequazione” nella l.r. 61/85 Disciplina del comparto edilizio nei piani attuativi di Disciplina del comparto edilizio nei piani attuativi di

iniziativa privata non maggioritaria:iniziativa privata non maggioritaria:

• Finalità prioritariaFinalità prioritaria: : superare il dissenso della superare il dissenso della minoranzaminoranza (senza alcun criterio di valutazione né alcun (senza alcun criterio di valutazione né alcun possibile controllo sull’equilibrio delle scelte progettuali e possibile controllo sull’equilibrio delle scelte progettuali e sulle condizioni economiche poste dalla maggioranza sulle condizioni economiche poste dalla maggioranza alla minoranza per l’adesione al consorzio)alla minoranza per l’adesione al consorzio)

• RatioRatio: superare la ritrosia comunale ad esperire il : superare la ritrosia comunale ad esperire il rimedio estremo dell’esproprio dei dissenzienti e rimedio estremo dell’esproprio dei dissenzienti e comunque evitare i tempi e i rischi connessi a tali comunque evitare i tempi e i rischi connessi a tali procedureprocedure

• LimiteLimite: prassi di predeterminare e localizzare, entro gli : prassi di predeterminare e localizzare, entro gli ambiti destinati ad interventi di trasformazione previa ambiti destinati ad interventi di trasformazione previa pianificazione attuativa o comparto, le aree vincolate da pianificazione attuativa o comparto, le aree vincolate da cedere al Comunecedere al Comune

4949

Ambiti della perequazioneAmbiti della perequazionenella l.r. 11/04nella l.r. 11/04

PEREQUAZIONE LOCALIZZATAPEREQUAZIONE LOCALIZZATA

PEREQUAZIONE GENERALEPEREQUAZIONE GENERALEla definizione delle dotazioni territoriali, nel contesto delle la definizione delle dotazioni territoriali, nel contesto delle nuove regole definite dalla legge di riforma, può nuove regole definite dalla legge di riforma, può spingersi ben oltre i confini delle ordinarie aree ed opere spingersi ben oltre i confini delle ordinarie aree ed opere di urbanizzazione da cedere al Comune, aprendo così la di urbanizzazione da cedere al Comune, aprendo così la strada all’acquisizione alla mano pubblica, gratuitamente strada all’acquisizione alla mano pubblica, gratuitamente e consensualmente, di aree ed opere che possono e consensualmente, di aree ed opere che possono essere funzionali non solo alle specifiche necessità del essere funzionali non solo alle specifiche necessità del nuovo intervento ma anche alle esigenze generali del nuovo intervento ma anche alle esigenze generali del contesto territoriale nel quale esso va a ricaderecontesto territoriale nel quale esso va a ricadere

5050

PEREQUAZIONE E PEREQUAZIONE E STRUMENTAZIONE URBANISTICASTRUMENTAZIONE URBANISTICA

Il Il PATPAT “ “stabilisce i criteri e le modalità per l’applicazione stabilisce i criteri e le modalità per l’applicazione della perequazione urbanisticadella perequazione urbanistica”:”:- trattamento degli edifici esistenti- trattamento degli edifici esistenti- contenuti e le modalità negoziali cui riferirsi in fase di - contenuti e le modalità negoziali cui riferirsi in fase di pianificazione operativa: fornisce parametri per decidere pianificazione operativa: fornisce parametri per decidere se dare corso all’esproprio dei dissenzienti e con quale se dare corso all’esproprio dei dissenzienti e con quale indennizzo.indennizzo.

Il Il PI, i PUA, i comparti e gli atti di programmazione PI, i PUA, i comparti e gli atti di programmazione negoziatanegoziata “ “attuanoattuano” la perequazione disciplinando gli ” la perequazione disciplinando gli interventi unitari di trasformazione e assicurando l’equa interventi unitari di trasformazione e assicurando l’equa ripartizione dei diritti e degli oneri, distinguendo fra l’altro ripartizione dei diritti e degli oneri, distinguendo fra l’altro (PI escluso) aree di concentrazione edificatoria e aree (PI escluso) aree di concentrazione edificatoria e aree pubbliche.pubbliche.

5151

PEREQUAZIONE E VALUTAZIONI PEREQUAZIONE E VALUTAZIONI DEMANDATE ALL’AMMINISTRAZ.DEMANDATE ALL’AMMINISTRAZ.

a) a) delimitare il perimetro degli ambiti di trasformazione delimitare il perimetro degli ambiti di trasformazione unitaria, in regime di perequazioneunitaria, in regime di perequazione

b) b) assegnare a ciascun ambito un assegnare a ciascun ambito un indice globale di indice globale di edificabilità (edificabilità (scelte rimesse al Comune e da effettuarsi scelte rimesse al Comune e da effettuarsi col PI o con gli atti di pianificazione negoziata nei limiti col PI o con gli atti di pianificazione negoziata nei limiti prefissati dal PAT)prefissati dal PAT)

c) eventuale scelta di includere nell’ambito di c) eventuale scelta di includere nell’ambito di trasformazione unitariatrasformazione unitaria aree e/o edifici pubblici aree e/o edifici pubblici (così(così estendendo al Comune quota parte dei benefici e degli estendendo al Comune quota parte dei benefici e degli oneri connessi all’indice di edificabilità assegnato oneri connessi all’indice di edificabilità assegnato all’ambitoall’ambito, , scelta che dovrà naturalmente rispondere scelta che dovrà naturalmente rispondere a motivazioni obiettive di ordine urbanistico e non a motivazioni obiettive di ordine urbanistico e non essere quindi ispirata esclusivamente da motivazioni essere quindi ispirata esclusivamente da motivazioni di natura economicadi natura economica).).

5252

PEREQUAZIONE:PEREQUAZIONE:IMPLICAZIONIIMPLICAZIONI

a) applicazione dell’ICI in rapporto alla virtuale a) applicazione dell’ICI in rapporto alla virtuale partecipazione all’indice di edificabilità globale di partecipazione all’indice di edificabilità globale di tutti i beni inclusi in uno stesso ambito di tutti i beni inclusi in uno stesso ambito di trasformazione unitaria secondo perequazione.trasformazione unitaria secondo perequazione.b) regime dei vincoli (cfr. artt. 34 e 37, l.r. b) regime dei vincoli (cfr. artt. 34 e 37, l.r. 11/04):la perequazione sembra ridimensionare 11/04):la perequazione sembra ridimensionare notevolmente i termini del problema.notevolmente i termini del problema.c) costi di trasferimento delle aree e degli c) costi di trasferimento delle aree e degli immobili soggetti ad interventi di trasformazione immobili soggetti ad interventi di trasformazione unitaria in regime di perequazione. unitaria in regime di perequazione.

5353

Con le procedure di cui agli articoli 7, 20 e 21 sono consentite compensazioni che permettano ai proprietari di aree ed edifici oggetto di vincolo preordinato all’esproprio di recuperare adeguata capacità edificatoria, anche nella forma del credito edilizio di cui all'articolo 36, su altre aree e/o edifici, anche di proprietà pubblica, previa cessione all’amministrazione dell’area oggetto di vincolo.

Art. 37. Compensazione urbanistica.

5454

Compensazione urbanisticaCompensazione urbanistica

La compensazione urbanistica La compensazione urbanistica nonnon è una forma è una forma alternativa all’espropriazione. E’ una alternativa all’espropriazione. E’ una forma alternativa forma alternativa alla corresponsione dell’indennizzo in denaro nel alla corresponsione dell’indennizzo in denaro nel caso di cessione bonariacaso di cessione bonaria

il Comune per acquisire beni privati può ora – anche su il Comune per acquisire beni privati può ora – anche su proposta del proprietarioproposta del proprietario, ma , ma senza essere obbligatosenza essere obbligato – prevedere un – prevedere un indennizzo in natura o “per indennizzo in natura o “per equivalente”, mediante permuta conequivalente”, mediante permuta con diritti edificatori diritti edificatori da utilizzare altrove, su aree private o anche su aree da utilizzare altrove, su aree private o anche su aree pubbliche (pubbliche (in questo caso – implicitamente - con in questo caso – implicitamente - con cessione al privato stesso anche di queste ultimecessione al privato stesso anche di queste ultime).).

5555


Quando è prevista?Quando è prevista?L’art. 37 ammette la compensazione urbanistica L’art. 37 ammette la compensazione urbanistica ““con le procedure di cui agli articoli 7, 20 e 21con le procedure di cui agli articoli 7, 20 e 21” ” (e quindi sembra circoscrivere l’uso di questo (e quindi sembra circoscrivere l’uso di questo mezzo alle acquisizioni di beni destinati a mezzo alle acquisizioni di beni destinati a soddisfare l’interesse pubblico nel quadro delle soddisfare l’interesse pubblico nel quadro delle previsioni di un accordo di programma, di un previsioni di un accordo di programma, di un piano attuativo o di un comparto urbanistico: in piano attuativo o di un comparto urbanistico: in questa prospettiva l’utilità pratica della questa prospettiva l’utilità pratica della compensazione sarebbe sostanzialmente molto compensazione sarebbe sostanzialmente molto limitata) limitata)

5656


Quando è prevista?Quando è prevista?L’art. 34, l.r. 11/04, coordinato con l’art. 37, L’art. 34, l.r. 11/04, coordinato con l’art. 37, finisce coll’estendere il potere comunale ben finisce coll’estendere il potere comunale ben oltre i limiti discendenti dalla lettera dell’art. 37, oltre i limiti discendenti dalla lettera dell’art. 37, poiché ammette l’indennizzo per equivalente poiché ammette l’indennizzo per equivalente anche con riferimento all’anche con riferimento all’indennizzo per indennizzo per reiterazione di vincolo scadutoreiterazione di vincolo scaduto, e più in , e più in generale generale in ogni caso di acquisizione di in ogni caso di acquisizione di immobili privati soggetti a vincolo di immobili privati soggetti a vincolo di esproprioesproprio. .

5757

CompensazioneCompensazione

LIMITILIMITI

Min:Min: “copertura” minima fissata dalla “copertura” minima fissata dalla legislazione nazionalelegislazione nazionale

Max:Max: valore di mercatovalore di mercato

5858

l.r. 11/04 e Carta Europea dei Diritti l.r. 11/04 e Carta Europea dei Diritti dell’Uomodell’Uomo

L’interpretazione deve essere in sintonia con gli obblighi internazionali e L’interpretazione deve essere in sintonia con gli obblighi internazionali e comunitari, ai quali ogni regione deve direttamente attenersi, come oggi comunitari, ai quali ogni regione deve direttamente attenersi, come oggi ribadisce anche l’art. 117 Cost. novellato. Fra iribadisce anche l’art. 117 Cost. novellato. Fra i limiti internazionali limiti internazionali è da è da includere anche il principio codificato allincludere anche il principio codificato all’art. 1 del Protocollo n. 1 alla ’art. 1 del Protocollo n. 1 alla CEDUCEDU, secondo il quale, secondo il quale““Ogni persona fisica o giuridica ha diritto al rispetto dei suoi beni. Ogni persona fisica o giuridica ha diritto al rispetto dei suoi beni. Nessuno può essere privato della sua proprietà se non per causa di utilità Nessuno può essere privato della sua proprietà se non per causa di utilità pubblica e nelle condizioni previste dalla legge e dai principi generali del pubblica e nelle condizioni previste dalla legge e dai principi generali del diritto internazionalediritto internazionale.”.”Questo principio, come tutti i valori della CEDU, costituisce oggi Questo principio, come tutti i valori della CEDU, costituisce oggi patrimonio proprio anche dell’ordinamento comunitario, atteso che patrimonio proprio anche dell’ordinamento comunitario, atteso che l’art. 6 l’art. 6 par. 2 del Trattato UEpar. 2 del Trattato UE recita: “ recita: “L’Unione rispetta i diritti fondamentali quali L’Unione rispetta i diritti fondamentali quali sono garantiti dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti sono garantiti dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, firmata a Roma il 4 novembre dell’uomo e delle libertà fondamentali, firmata a Roma il 4 novembre 1950, e quali risultano dalle tradizioni costituzionali comuni degli Stati 1950, e quali risultano dalle tradizioni costituzionali comuni degli Stati membri, in quanto principi generali del diritto comunitariomembri, in quanto principi generali del diritto comunitario”.”.Nell’interpretazione di questo limite, è vincolante anche per le regioni, Nell’interpretazione di questo limite, è vincolante anche per le regioni, così come per i giudici nazionali, l’interpretazione datane dalla così come per i giudici nazionali, l’interpretazione datane dalla Corte Corte europea dei diritti dell’uomoeuropea dei diritti dell’uomo. .

5959

Sentenza della Corte europea dei Diritti Sentenza della Corte europea dei Diritti dell’uomo 29 luglio 2004dell’uomo 29 luglio 2004

““Caso Scordino”: La Corte ha esaminato la legislazione italiana sugli Caso Scordino”: La Corte ha esaminato la legislazione italiana sugli espropri, per verificare se in essa sia assicurato un “giusto equilibrio” tra le espropri, per verificare se in essa sia assicurato un “giusto equilibrio” tra le esigenze dell’interesse generale e gli imperativi della salvaguardia dei diritti esigenze dell’interesse generale e gli imperativi della salvaguardia dei diritti fondamentali dell’individuo.fondamentali dell’individuo.Se è vero che l’art. 1 del Protocollo “Se è vero che l’art. 1 del Protocollo “non garantisce .. in tutti i casi il diritto ad non garantisce .. in tutti i casi il diritto ad una compensazione integrale, perché degli obiettivi legittimi di ‘utilità una compensazione integrale, perché degli obiettivi legittimi di ‘utilità pubblica’ possono militare per un rimborso inferiore al pieno valore di pubblica’ possono militare per un rimborso inferiore al pieno valore di mercatomercato” (cfr. in tal senso già la sentenza 9 dicembre 1994, ” (cfr. in tal senso già la sentenza 9 dicembre 1994, Les saintes Les saintes monastèresmonastères c.Grecia), tuttavia nel caso “Scordino” la Corte ha ritenuto che c.Grecia), tuttavia nel caso “Scordino” la Corte ha ritenuto che l’indennizzo fissato dall’art. 5 bis, e confermato dall’art. 37 TUE, anche l’indennizzo fissato dall’art. 5 bis, e confermato dall’art. 37 TUE, anche senza l’abbattimento del 40%, ma tenuto conto della riduzione del 20% a senza l’abbattimento del 40%, ma tenuto conto della riduzione del 20% a titolo di imposta (per di più, nel caso in esame, determinato in via definitiva a titolo di imposta (per di più, nel caso in esame, determinato in via definitiva a 15 anni dall’occupazione) sia tale da rompere il giusto equilibrio tra valore 15 anni dall’occupazione) sia tale da rompere il giusto equilibrio tra valore effettivo della proprietà espropriata e interesse generale.effettivo della proprietà espropriata e interesse generale.E’ stato accolto il ricorso con cui si chiedeva alla Corte di ottenere una E’ stato accolto il ricorso con cui si chiedeva alla Corte di ottenere una somma pari alla differenza tra indennità piena ex lege n. 2359 del 1865 e somma pari alla differenza tra indennità piena ex lege n. 2359 del 1865 e quella liquidata in base all’art. 5 bis (pari a 405.891,89 euro con gli interessi quella liquidata in base all’art. 5 bis (pari a 405.891,89 euro con gli interessi legali e a 585.719,09 euro con rivalutazione del capitale), oltre al rimborso legali e a 585.719,09 euro con rivalutazione del capitale), oltre al rimborso dell’imposta del 20% sull’indennità, con capitale e interessi (pari a dell’imposta del 20% sull’indennità, con capitale e interessi (pari a 125.191,83 euro).125.191,83 euro).

6060

Articolo 34: Vincoli urbanistici preordinati all'esproprio

1. I vincoli preordinati all’esproprio hanno la durata di cinque anni e possono essere reiterati una sola volta e per la stessa durata.2. Il piano degli interventi (PI) quantifica le risorse finanziarie occorrenti per le espropriazioni degli immobili vincolati dal piano medesimo, ne stabilisce i criteri e le modalità per provvedervi nonché le modalità di copertura dei relativi oneri finanziari.3. Il comune può, anche su proposta dei proprietari interessati, definire forme alternative all'espropriazione. Tali forme seguono i criteri della perequazione di cui all’articolo 35, ovvero possono consistere nella permuta con altri immobili o con quote edificatorie all'interno dei piani urbanistici, oppure nella partecipazione dei proprietari medesimi alla realizzazione delle attrezzature e dei servizi pubblici localizzati dal piano degli interventi su immobili dagli stessi posseduti.4. Qualora il comune reiteri il vincolo decaduto ai sensi del comma 1, sono dovuti al proprietario o agli aventi titolo un indennizzo nella misura e con le modalità previste dalla normativa vigente ovvero adeguate forme di compensazione ai sensi dell'articolo 37.

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Avv.ti Bruno Barel e Diego Signor